contemplativi nel groviglio della vita
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contemplativi nel groviglio della vita
Foglio di collegamento degli AMICI DI SANTA MARIA N° 6 – giugno 2007 CONTEMPLATIVI NEL GROVIGLIO DELLA VITA Carissimi Amici di Santa Maria, Gesù si ritirava spesso in luoghi solitari a pregare (Lc 5,16). Passava le notti in preghiera, ma durante il giorno, nel suo ministero, si lasciava schiacciare dalle folle. Gesù è il modello della nostra vita, noi dovremmo imitarlo. Dobbiamo credere nel nostro carisma di Santa Maria che ci vuole contemplativi pur nel groviglio della vita moderna, proprio come Gesù. Essere contemplativi non è un ideale troppo alto per le persone normali che siamo noi, ma è lo sviluppo naturale della vita cristiana. Dio chiama tutti alla contemplazione. Egli ci attira a sé in un mistero di comunione che si esprime nel desiderio, nel bisogno di stare con lui. Sta a noi accogliere questo dono. La Parola di Dio Un giorno Gesù si trovava in un luogo a pregare e quando ebbe finito uno dei discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Allora Gesù disse: «Voi dunque pregate così: Padre, sia santificato il tuo nome...» (Lc 11,2). Quando pregate, non siate simili agli ipocriti che amano pregare stando ritti nelle sinagoghe e negli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini. In verità vi dico: hanno già ricevuto la loro ricompensa. Tu invece quando preghi, entra nella tua camera e, chiusa la porta, prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto, ti ricompenserà. Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venir ascoltati a forza di parole (Mt 6,5-7). Congedata la folla, salì sul monte, solo a pregare. Venuta la sera, egli se ne stava ancora solo lassù (Mt 14,23). Al mattino si alzò quando ancora era buio e, uscito di casa, si ritirò in un luogo deserto e là pregava (Mc 1,35). Siate sempre lieti, pregate incessantemente, in ogni cosa rendete grazie; questa infatti è la volontà di Dio in Cristo Gesù verso di voi. Non spegnete lo Spirito (1 Ts 5,16-19). Il magistero Non è forse un segno dei tempi che si registri oggi, nel mondo, nonostante gli ampi processi di secolarizzazione, una diffusa esigenza di spiritualità, che in gran parte si esprime proprio in un rinnovato bisogno di preghiera? Anche le altre religioni, ormai ampiamente presenti nei paesi di antica cristianizzazione, offrono le proprie risposte a questo bisogno, e lo fanno talvolta con modalità accattivanti. Noi che abbiamo la grazia di credere in Cristo, rivelatore del Padre e salvatore del mondo, abbiamo il dovere di mostrare a quali profondità possa portare il rapporto con lui. La grande tradizione mistica della Chiesa, sia in oriente che in occidente, può dire molto a tale proposito. Essa mostra come la preghiera possa progredire, quale vero e proprio dialogo d’amore, fino a rendere la persona umana totalmente posseduta dall’Amato divino, vibrante al tocco dello Spirito, filialmente abbandonata nel cuore del Padre. Si fa allora l’esperienza viva della promessa di Cristo: “Chi mi ama sarà amato dal Padre mio, e anch’io lo amerò e mi manifesterò a lui” (Gv 14,21). Si tratta di un cammino interamente sostenuto dalla grazia, che chiede tuttavia forte impegno spirituale... Sì, carissimi fratelli e sorelle, le nostre comunità cristiane devono diventare autentiche ‘scuole’ di preghiera, dove l’incontro con Cristo non si esprima soltanto in implorazione di aiuto, ma anche in rendimento di grazie, lode, adorazione, contemplazione, ascolto, ardore di affetti, fino a un vero ‘invaghimento’ del cuore. Una preghiera intensa dunque, che tuttavia non distoglie dall’impegno nella storia: aprendo il cuore all’amore di Dio, lo apre anche all’amore dei fratelli, e rende capaci di costruire la storia secondo il disegno di Dio (Giovanni Paolo II, Novo millenio ineunte, n. 32). Francesco d’Assisi Spesso, senza muovere le labbra, meditava a lungo dentro di sé e, concentrando all’interno le potenze esteriori, si alzava con lo spirito al cielo. In tale modo dirigeva tutta la mente e l’affetto a quell’unica cosa che chiedeva a Dio: non era tanto un uomo che prega, quanto piuttosto egli stesso tutto trasformato in preghiera vivente ( FF 682). Padre Giuseppe Maria Non ho risolto la mia vocazione se continuerò a pregare da principiante, freddamente, melanconicamente; sì, senza gioia sensibile, perseguitati dalla freddezza, dalla stanchezza, dalla noia, ma con in fondo al cuore un canto di disperato amore ed una gioia aspra che sa della gioia e del dolore di Gesù sulla croce. Il senso dell’abbandono, l’assenza di qualsiasi altro desiderio che non sia di amarlo; ed in questo apparente abbandono di Dio con un vuoto spaventoso ma bello nel cuore, nel distacco di ogni intendimento umano, nel tormento di quel misterioso fuoco, in una terra deserta, senza acqua e senza strade, insisterò nella preghiera e verrà il giorno in cui Dio ci rapirà: è la nostra vocazione (Commento alle Costituzioni ). Notizie Gli amici presenti nello stand dell’InformaCristo alla Fiera internazionale del Libro 2007 Dal 10 al 14 maggio c’è stata la consueta Fiera internazionale del Libro a Torino Lingotto. Come ormai da parecchi anni, vi abbiamo partecipato con un nostro stand. Nei vari turni di presenza le nostre standiste sono state affiancate da Linda e da Vincenzo che hanno fatto l’esperienza di parlare di Cristo sui «passaggi obbligati delle masse» e che hanno anche raccolto interessanti testimonianze e commenti di visitatori. * * * Carissimi Amici, sabato 2 giugno abbiamo ricevuto tutti noi del gruppo «Amici di Santa Maria» un invito veramente originale, Klara e Franco di Mondovì ci hanno ospitato nella loro casa, offrendoci un pranzo con delle buonissime specialità arabe, cucinate ovviamente dalla padrona di casa che è nativa di Betlemme. Eravamo ben 16 persone!! tutte di buona forchetta.... siamo arrivati al dolce veramente entusiasti anche perchè, questo aveva un colore rosso rubino veramente bello e oltretutto buono!! Il tempo non ci ha lasciato uscire perchè pioveva a dirotto ma, abbiamo ascoltato della musica araba che in qualcuno ha stuzzicato la voglia di danzare al ritmo orientale… È stata veramente una bella giornata dove abbiamo potuto chiacchierare un po’ insieme. Grazie ancora a Klara e Franco per la loro ospitalità e a voi tutti un caro saluto. A presto! Ines PROSSIMO INCONTRO Ci ritroveremo sabato 23 giugno all’Abbazia di Novalesa: – ritrovo all’Abbazia ore 10 – visita guidata ore 10,30 – pranzo al sacco – recita dell’ora di nona con i monaci ore 15. Come si raggiunge l’Abbazia: – prendere l’autostrada per il Frejus / – uscire a Susa – a Susa prendere la strada per il Moncenisio / – dopo circa 1 Km dall’ultimo semaforo di Susa, svoltare sulla destra per Novalesa – a Novalesa seguire le indicazioni per l’abbazia tel. abbazia: 0122 653210 Istituto secolare Santa Maria degli Angeli Regione San Grato 57 – 12039 Verzuolo (Cn) – tel. e fax 0175 85137 [email protected] www.santamariangeli.it