Ferraris, bronzo tricolore Altro che brutto anatroccolo
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Ferraris, bronzo tricolore Altro che brutto anatroccolo
Sport Varie 51 L’ECO DI BERGAMO MERCOLEDÌ 20 FEBBRAIO 2013 a a Ferraris, bronzo tricolore Altro che brutto anatroccolo Coni, gran ribaltone Malagò presidente ko il favorito Pagnozzi Luigi terzo nei 1.500 ai recenti campionati italiani di Ancona «Corriamo da tre generazioni, ho rinverdito i fasti di nonno e zia» A Atletica LUCA PERSICO Luigi Ferraris ha coronato un sogno e s’è tolto un peso. Nonno Pietro, finalmente, l’ha riabilitato: «Lui è stato campione italiano militare di maratona, mia zia Carla salì sul podio in corsa campestre: corriamo da tre generazioni, mi diceva che ero la pecora nera della famiglia…». Sì, era. Perché lo scorso weekend, ai campionati italiani di Ancona, il 33enne mezzofondista seriano ha scritto la più bella pagina della sua lunga e onorata carriera: medaglia di bronzo sui 1.500, che certe volte oltre ai metri sono i motivi per cui essere felice. L’impresa Degna di tal nome almeno per un paio di motivi sostanziali. Primo: della serie dilettanti sì, ma non allo sbaraglio, lui che veste la casacca di un club civile (l’Atl. Bergamo 59 Creberg) s’è messo alle spalle un bel po’ di «marziani» del gruppi militari. Secondo: erano venti tentativi e 40mila chilometri che Ferraris rincorreva una medaglia. Il suo miglior risultato nel curriculum era il sesto posto nell’edizione di Genova 2004: «A dirla tutta, stavolta, al podio nemmeno più ci pensavo – continua lui, per tre lustri bandiera del Gav -. Dopo che la settimana precedente avevo corso in 3’51” abbondante, sul mar Adriatico era sceso per onorare l’impegno. E invece…». Invece della serie la fortuna aiuta chi se la va a cercare (a gennaio è stato tre settimane in Kenia per uno stage di preparazione) ecco servita la più classica delle giornate perfette. Iniziata nel riscaldamento: «Dovevo essere inserito nella prima serie, quella più lenta – ricorda lui, che Il mezzofondista Luigi Ferraris durante la preparazione di tre settimane in Kenia, a gennaio vantava l’11° accredito -, poi un concorrente ha rinunciato e l’intervento di Achille Ventura (neopresidente della Bg 59, ndr) mi ha salvato in corner». Proseguita sino ai 1.000 metri: «Trascorsi in maniera guardinga a fondo gruppo: fortunatamente, là davanti, si “scornavano” e non aumentavano troppo il ritmo». Conclusa negli ultimi due giri, dove uno dopo l’altro, Ferrari…s l’esperto, lo stratega, il coraggioso, ha messo la freccia sui (ben più giovani) pretendenti: «Nell’ultimo giro ho chiuso gli occhi e sono partito a tavoletta – continua lui, che ha chiuso in 3’51”74 (quattro in meno del poliziotto Dario Ceccarelli) -. Ho capito ciò che stava capitando solo all’ingresso dell’ultima cur- a I festeggiamenti Quando il sogno è diventato realtà ha riacceso il cellulare ed è stato travolto da sms affetto: «Un centinaio, fra cui quelli del professor Antonio La Torre, mentore dell’olimpionico Ivano Brugnetti – continua il dottor Ferraris, laureato in scienze motorie -. Mi ha scritto che la mia storia è un esempio per i più giovani a cui mi permetto di dare un consiglio: non disperdete il vostro talento e appassionatevi alle cose che fate». Proprio come fa lui, un «malato» di atletica che a Torre Boldone (dove è stato accolto con striscioni celebrativi) è riuscito a iniziare alla regina di tutti gli sport pure i vigili urbani. Runners sì, ma pure organizzatore (è fra i promotori dell’Highlander Run), allenatore (prepara tabelle per dilettanti), commerciante (ha un negozio di articoli sportivi), la sua è una vita vissuta perennemente di corsa. Con un centro di gravità permanente: «La mia famiglia e mia moglie “Lilly”, a cui dedico questa soddisfazione – dice in chisura -. È il mio ultimo anno? A certi livelli forse sì, ma di correre non smetterò mai, l’ho nel dna». Gli è capitato di farlo a fianco di Martin Lel (entourage del dottor Rosa, lo segue quando è in Italia) un po’ come faceva nonno Pietro con lui. Sono passati trent’anni, ma ai tricolori c’è di nuovo un Ferraris sul podio. ■ ©RIPRODUZIONE RISERVATA l’abbraccio con Vittoria e Ludovica, le figlie che ha voluto a fianco a sé nel giorno del suo appuntamento con la storia dello sport. Giovanni Malagò è il nuovo presidente del Coni: eredita il comitato olimpico dopo 13 anni di guida Petrucci, e lo fa con una sorpresa nell’urna, battendo Raffaele Pagnozzi, da 40 anni al Coni, da venti segretario. Numeri da trionfo: 40-35, un ribaltone, che però l’imprenditore romano, già presidente dell’Aniene, immaginava. Una missione che a tutti Il presidente Giovanni Malagò ANSA sembrava impossibile, ma non a lui: «La mia vittoria è come la fi- nonostante il divieto di Malagò nale della Coppa Rimet del 1950: ai suoi di votare il pallone. allo stadio Maracanà vinse l’UIn questa voglia di novità va ruguay in casa del Brasile. Farò letto anche il «tradimento» di di tutto per onorare la carica. Lo molti degli elettori che Pagnozsport che verrà deve fare da trai- zi, trainato da Petrucci («Mia no per un Paese disastrato». sconfitta, ma bravo Malagò»), Ha vinto la sua squadra e mol- dava per suoi, almeno 12. «È stato la voglia di cambiare, di volta- ta un’imboscata», sbotta Angelo re pagina: ha lavorato sei mesi Binaghi, n.1 della federtennis tra dando importanza a tutti i presi- i fedeli del ticket Pagnozzi-Pedenti federali. Dal 2009, anno in trucci. Nel quartier generale di cui organizzò i famigerati Mon- Malagò cantavano vittoria già aldiali di nuoto a Roma, aveva in la vigilia: i tanti che hanno fatto seno la voglia di ripasserella alla cena scattare la sconfitta pre-voto di Pagnozzi contro Petrucci: Franpreferenze cerNell’urna erano co Chimenti, presite per Malagò, che ha la volontà pescato anche negli dente del golf, ha mosso i fili dell’appaterritoriali e tra i di cambiare. enti rato federale, riparnuovi presidenti, dal In giunta canottaggio di Abbatendo dal tesoretto dei 24 voti di 4 anni fa. al rugby di GaMay, Sensini gnale Insufficienti allora, vazzi, dai cronometrie Turisini sti al ping pong. Intocutilissimi oggi. «Lo ammetto, sono io il cabili i 13 fedelissimi regista», gongola Chimenti, elet- della vecchia gestione, sul resto to presidente vicario; altro vice è dei 76 grandi elettori Malagò ha Giorgio Scarso (scherma), anche lavorato sodo. E un peso imporlui uomo-chiave del ribaltone. tante lo hanno avuto i «politici», Segretario generale Roberto Gianni Letta e Mario Pescante, Fabbricini, per anni a capo della che tornerà in giunta e non ha preparazione olimpica, suo vice nascosto il sostegno al «nuovo». (figura nuova) l’ex campione di Malagò non si è preso nemcanottaggio Carlo Mornati. E poi meno tutti gli 8’ a disposizione tre donne in giunta, quota rosa nell’arringa: appena 6’45" contro mai vista: Alessandra Sensini, i 10’15" del rivale. Intorno ha la Fiona May (era in quota Pagnoz- sua squadra, compresa Josefa zi) e Valentina Turisini. In giun- Idem: a distanza esulta anche Feta anche il calcio, con l’ultimo po- derica Pellegrini («Lo sport è in sto, 33 voti per Giancarlo Abete ottime mani»). ■ a Rizzo, argento amaro Ma Zanica fa tre primi A Pattinaggio Meglio tardi che mai, ma che rabbia. Matteo Rizzo, dalla 2ª gara nazionale di pattinaggio di figura di Torino, torna con una soddisfazione misto rammarico. Il punteggio di 147,80 del 15enne dell’Olympic Dream vale 2ª piazza e (soprattutto) minimo per i Mondiali Junior, fuori tempo massimo dal momento che le convocazioni per l’evento (a Milano, da lunedì) sono state già diramate dalla federazione. Pazienza. Dai piedi della Mole il ghiaccio di Zanica è infatti tornato con una mole non indifferente di soddisfazioni, tre primi e tre secondi posti: Sara Ghislandi-Giona Ortenzi & Benedetta Biffi – Lorenzo Giossi, i primi mattatori con personale negli junior (118,98, davanti a Buttani-Verdi) e i secondi vincitori fra gli Advanced Novice (61,15). Tra i senior al maschile ok va e non ho capito più nulla». a Una corsa liberatoria e Block notes F1, ROSBERG IL PIÙ VELOCE BASKET TEST A BARCELLONA È Nico Rosberg con la Mercedes il più veloce nella prima giornata di test sulla pista del Circuit di Catalunya. Il tedesco ha ottenuto il crono di 1’22"616, sette millesimi in meno di Kimi Raikkonen su Lotus. Terzo Fernando Alonso, all’esordio con la Ferrari F138: 110 giri per lo spagnolo, tempo di 1’22"952. PRIMA DIVISIONE 3ª di ritorno GIRONE A: Stezzano-Arzago 40-55; Pall. Martinengo-Spirano 43-36; 69ers Grumello del Monte-Easy Bk 51-61; BarianoStm Martinengo 60-68; Covo-Palosco 5349; Calcinatese-Pontirolo 58-65. Classifica: Sport Team Martinengo e Covo 22; Palosco* 20; Arzago e Pall. Martinengo* 18; Spirano 16; Pontirolo 14; Bariano ed Easy 8; Calcinatese*** e 69ers 6; Stezzano* 4. GIRONE B: Vertova-PalaVal 40-49; Almenno San Bartolomeo-Ponte San Pietro 33-54; Ranica-Ambivere 51-40; Pall. BgOr. Colognola 46-53; Casnigo-Promoserio 63-61. Classifica: Ponte San Pietro 22; Almè* e PalaVal Paladina Valbrembo 20; Seriana*** e Or. Colognola 16; Pall. Bergamo e Casnigo* 12; Promoserio* 10; Almenno S. B. 8; Ambivere e Ranica 4; Vertova 2. GIRONE C: Alto Sebino Rogno-Albano 6350; Treviolo-Italian Bk Team 69-50; Caluschese-Pedrengo 69-58; Alto Lago CastroOsio Sotto 65-54; Trescore-Or. S. Giuseppe Dalmine 82-76. Classifica: Treviolo 22; Pedrengo e Alto Sebino Rogno 20; Pol. Caluschese 14; Osio Sotto, Albano S. Alessandro e Oratorio Boccaleone* 12; Alto Lago Castro** 8; Trescore 6; Or. S. Giuseppe Dalmine 2; Italian Bk Team Bergamo* 0. PROMOZIONE FEMMINILE 9ª di andata GIRONE LOMBARDIA EST Pontirolo Nuovo-Vignate 34-74; Crema-Carnate 56-51; Pizzighettone-Iseo 65-57; Bettola Pozzo d’Adda-Manerbio 41-44. Recupero: IseoManerbio 52-68. Classifica: Pizzighettone e Vignate 14; Crema* 10; Iseo, Promoserio* e Manerbio 8; Carnate 6; Bettola Pozzo d’Adda 2; Pontirolo Nuovo 0 (Ger. Fo.). (* ogni asterisco una gara in meno). SHORT TRACK Micol Cristini, seconda Alessandro Pezzoli vittorioso (127,50), 2ª Micol Cristini (123,12), 6ª Martina Zola (100,98). Insieme ai piazzamenti da top ten di Matilde Battagin (95,47) in casa Ice School si sorride dopo la 3ª prova del regionale free, a Zanica. Fra le novice vince Adele Donda (38,70), tra i propaganda 2ª Micol Panipucci, 3ª Gaia Marchesi (esordienti A). In gara un centinaio di baby skaters da tutto il nord Italia. ■ L. P. ©RIPRODUZIONE RISERVATA ZAMBELLI D’ARGENTO Quarta piazza per la Sport Evolution Skating al termine del Trofeo Nicolodi disputato a Trento. Su tutti, fra gli skaters orobici, a far parlare di sé è stato Federico Zambelli, argento negli junior B (seconda piazza sui 1.000 metri, terza sui 1.500 e seconda sui 500). Nella stessa categoria quinto Alessandro Cassis, ma un piazzamento da top ten l’hanno ottenuto anche Augusto Duzioni e Sanimaita Villa (settimi) e Guilherme Pace (8°). CICLISMO TRE BERGAMASCHI A LUGANO Concluso al 13° posto il Trofeo Laigueglia, il valdimagnino Federico Rocchetti (Utensilnord) conta di migliorare il piazzamento domenica al 67° Gp Città di Lugano. Al via della classica elvetica anche Enrico Barbin (Bardiani) e Daniele Ratto (Cannondale). LOCATELLI ALLA COPPI E BARTALI Recupera Stefano Locatelli (Bardiani) dopo la frattura della mandibola del 9 gennaio: ha dovuto saltare le prime gara della stagione. Nonostante le difficoltà nell’alimentarsi, l’atleta di Berbenno si mantiene costantemente in allenamento. Conta di riprendere l’attività agonistica il 20 marzo all’Internazionale Coppi e Bartali. QUESTA SERA alle ore 21.00 Basket in primo piano con la partitissima LIOMATIC PERUGIA VS CO.MARK TREVIGLIO