I Nas all`antidoping Malagò: «Saranno i padroni di casa
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I Nas all`antidoping Malagò: «Saranno i padroni di casa
Coni R Settimana decisiva MARTEDÌ 10 FEBBRAIO 2015 LA GAZZETTA DELLO SPORT 29 italia: 51565055545555 I NAS PER LA PRIMA VOLTA NELLO SPORT DI VERTICE In passato, i Nas avevano già collaborato col Coni, partecipando anche ad alcuni controlli antidoping. Non si era giunti però a formalizzare alcun accordo. Tanto che negli ultimi anni i Carabinieri avevano collaborato solo con la Commissione ministeriale di vigilanza istituita dalla legge del 2000, controllando quindi amatori e settori giovanili. Con l’accordo di ieri, i Nas ora possono entrare anche nello sport di vertice, sia in fase investigativa, sia nella fase dei controlli. L’ACCORDO ECCO L’INTELLIGENCE MA ANCHE I CONTROLLI ENTRO TRE MESI LE MODALITÀ OPERATIVE Le modalità che tradurranno l’accordo - numero di Carabinieri, sede della struttura - saranno definite entro 90 giorni. L’interazione riguarderà l’attività di intelligence finalizzata alla pianificazione di controlli «in e out of competition», l’azione di investigazione per scoperta e repressione del doping, il coinvolgimento e l’ausilio nelle operazioni di controllo, con ispettori investigativi formati ad hoc e specializzati come «Ispettori antidoping». L’ANTIDOPING RESTERÀ SOTTO L’OMBRELLO DEL CONI? L’accordo prevede anche un nuovo corso delle nomine delle commissioni antidoping Coni e della giustizia sportiva in questo campo. Entro 90 giorni si andrà a una rivisitazione della situazione esistente. Le designazioni saranno effettuate «in accordo e in condivisione» tra ministro della Salute, sottosegretario allo sport, Coni. Cambieranno le norme sportive antidoping. L’inizio di una vera terzietà o un antidoping comunque sotto l’ombrello Coni? FEDERAZIONE Valerio Piccioni ROMA Stop di due anni a Simonetto, medico ciclismo I l passo avanti c’è, ma è pre sto per dire quanto sarà lungo e se meriterà la defi nizione di «svolta epocale», che ha usato orgoglioso Giovanni Malagò. Da ieri mattina, co munque, l’antidoping italiano è un’altra cosa. Entrano i carabi nieri dei Nas: investigheranno, pianificheranno, faranno intel ligence; ma si muoveranno an che dentro la macchina, cioè nella fase dei controlli. La gui deranno? La domanda non ha una risposta categorica. Si va dalla formula «in collaborazio ne con la ConiNado», firmata dal generale Cosimo Piccinno, il comandante dei Nuclei Anti sofisticazione e Salute, al raf forzativo «i Nas non saranno certo tenuti a sentire nessuno del Coni per effettuare un con trollo, saranno loro i padroni di 90 Sono i giorni che saranno necessari per tradurre in modalità operative le novità dell’avvento dei Nas nell’antidoping. casa», pronunciato dal presi dente del Coni. Mentre il gene rale Tullio Del Sette, il coman dante dell’Arma dei Carabinie ri, sottolinea che l’intervento si inquadrerà in «profili di assolu ta terzietà». NON C’ENTRO PIU’ Chi saranno, però, i referenti di questo lavo ro? Le vecchie commissioni Co ni? Su questo, Malagò rilancia: «Quando sono diventato presi dente ho ritenuto giusto proce dere a nuove nomine con perso ne con cui poi non ho più parla to, che non ho mai ricevuto, an che se si tratta di persone nominate da me. Ora però non lo potrò più fare, spetterà al sot tosegretario Delrio e al mini stro della Salute, Beatrice Lo renzin, intervenire». L’accordo prevede infatti una «condivisio ne» delle nomine. Un nuovo scenario con tante letture pos sibili. Da una parte il dubbio che il Coni, forte del suo tradi zionale feeling politico con il Governo, possa «suggerire» nomi più omologabili. Dal 1Per la Disciplinare della Fmsi mancata lealtà e collaborazione D Da sinistra il presidente del Coni Giovanni Malagò, il sottosegretario Graziano Delrio e il comandante dei Carabinieri Tullio Del Sette ANSA I Nas all’antidoping Malagò: «Saranno i padroni di casa» 1 Il presidente Coni: «Le nomine non toccheranno più a noi» Ma c’è ancora incertezza sui rapporti con il sistema esistente Il ministro della salute Beatrice Lorenzin ANSA l’altra la possibilità che, attra verso l’ingresso di nuove perso ne dal super curriculum, si pos sa aprire la strada verso una ter zietà vera. Di certo, Malagò ha spiegato che su questo andran no riscritte le Norme Antido ping. La Wada, infatti, chiede autonomia sia dal sistema spor tivo, sia dal Governo. APPLAUSI DEL GOVERNO Entro 90 giorni, le attuali strutture sa ranno inevitabilmente «ridise gnate». Un tempo che serve a tutti. Ai Nas per studiare lo sta to d’arte e mettere meglio a fuoco i propri spazi di interven to. Al Coni, dove ancora una volta si confronteranno tenden ze conservatrici del tipo «non mollare mai» (l’antidoping) e le posizioni più innovatrici. Di certo, la vicenda è ormai pure politica. Ieri la ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha mandato un messaggio entu siasta: «L’accordo è una risposta efficace alla dimensione e alla complessità del fenomeno». Per Graziano Delrio, sottosegreta rio vigilante sullo sport, signifi ca «maggior trasparenza e ter zietà dei controlli antidoping». GLI «INDIPENDENTISTI» Non la pensa così, Paolo Cova, il de putato primo firmatario della risoluzione che chiede l’indi pendenza totale dei controlli: «La legge 376/2000 e il codice antidoping della Wada dicono chiaramente che ci deve essere una Agenzia terza. Il ConiNa do non è terzo rispetto alla Fe derazioni e al Coni. Facciamo rispettare la Legge». Ne discu teranno presto a Montecitorio due Commissioni (Cultura e Affari Sociali). Ma Malagò è convinto che la terzietà già sia diventata realtà con l’accordo: «Penso che ogni medaglia ita liana da ora in poi sarà pulita. E speriamo che tutti possano se guire il nostro esempio». 1Malagò vede Montezemolo e chiama Marino Oggi l’annuncio I l primo incontro ConiMon tezemolo c’è stato, ma l’an nuncio arriverà solo oggi. Prima di fare le valigie per la Svizzera dove domani il presi dente di Alitalia, nominato lea der dell’avventura di Roma 2024, incontrerà con Giovanni Malagò il presidente del Cio, Thomas Bach. A battezzare la nomina, ci sarà anche la condivi sione ufficiale del Governo e del Comune. Il presidente del Coni ci tiene, soprattutto dopo le sottoli neature del sindaco Marino, con cui ieri ci sono state due telefona te riconciliatrici. Un modo per sminare una lettura polemica di quell’«evitiamo gli errori del pas sato» firmato dal sindaco in tv. PRIMO INCONTRO Ieri Monte zemolo è arrivato al Coni con Malagò e il segretario Roberto Fabbricini. Ma la discussione si è allargata ad altri dirigenti, da Franco Chimenti ad Alberto Mi glietta, presidente e amministra tore delegato di Coni Servizi, a tutti gli uomini chiave della mac china del Foro Italico. Un’ora e spiccioli di colloqui, una presa di contatto, con tutta la struttura visto che Montezemolo dovreb be lavorare con un Comitato in house, capace di sfruttare tutte le sinergie olimpiche, in coeren za con l’impronta low cost della candidatura. EX FERRARISTA Intanto impaz Il numero uno del Coni Malagò con il presidente di Alitalia Montezemolo LAPRESSE za sempre il totonomi. A Luca Pancalli, che lavorerà all’interno, Franco Frattini, che farà da am basciatore «esterno», a tutti i membri Cio, dovrebbero aggiun gersi due figure chiave. Fra le in discrezioni quella che porta al l’ex ferrarista Simone Perillo, che ha lavorato con Montezemo lo. Ma sicuramente ci sarà una donna, non una grande ex, piut LOSANNA E ROMA Lo scontro si è arricchito ne gli ultimi giorni di un altro palcoscenico. La Fe derciclo ha infatti deciso di spostare i controlli antidoping da Roma a Losanna, «anche per ra gioni economiche, pur nel massimo rispetto per il direttore del laboratorio, Francesco Botrè», precisa il presidente Di Rocco. Per la Federme dici, invece, i «controlli a Losanna sono un terzo più costosi». Uno scontro che finora neanche la mediazione del presidente Coni è stata in grado di superare. v.p. © RIPRODUZIONE RISERVATA © RIPRODUZIONE RISERVATA LA CANDIDATURA Roma 2024, che trattative! ue anni. È la squalifica decisa dalla com missione disciplinare della Federazione Medico Sportiva nei confronti di Luigi Si monetto, responsabile sanitario della Federci clismo, unico medico federale membro della Commissione di Vigilanza ministeriale antido ping nata dalla legge 376. L’ultima puntata di uno scontro senza esclusione di colpi fra Feder ciclo e Federazione MedicoSportiva. La squali fica, le motivazioni ancora non ci sono, è stata decisa in base agli articoli 1 e 4 del codice di giustizia sportiva della Federazione (in tutti e due i casi è stato scelto il massimo della pena: un anno). Il primo parla di «mancata lealtà», il secondo di violazione dell’«obbligo di collabo razione». Simonetto era stato il promotore dell’ inchiesta che aveva portato alla maxisqualifica di 56 medici sociali, per la giustizia ciclistica rei «di aver messo a rischio la salute degli atleti» omettendo l’aggiornamento dei parametri e della certificazione di idoneità agonisti ca sul sistema infor matico federale. Un sistema informatico contestatissimo dai medici squalificati, oggi non più utiliz zato. La vicenda aveva cancellato la figura del medico sociale nel ciclismo, ma la giustizia della Federmedici, rivisi Luigi Simonetto BETTINI tando la storia, ave va deciso per l’ar chiviazione della maggior parte dei casi, con so le 8 condanne. E proprio in questa rivisitazione, Simonetto interrogato due volte dalla procura Fmsi sarebbe stato reticente e non avrebbe for nito le carte per aiutare l’inchiesta bis. tosto una manager con un curri culum professionale di alto livel lo che Malagò vorrebbe d.g. Po trebbero entrare nel Comitato anche il Governatore del Lazio, Nicola Zingaretti, e il sindaco Marino, a patto che rientrino tut te le frizioni. DISTINGUO E MARINO Malagò, comunque, ha avuto parole al miele verso Marino, col quale an drà trovata una quadra, soprat tutto sulle risorse da destinare alla città per trasporti e infra strutture: «Lui afferma quello che sostengo anch’io. Però c’è sempre un distinguo che va fatto quando si parla di esperienze ne gative come Italia ‘90 e Roma 2009. Il sindaco faceva riferi mento a situazioni scollegate a li vello sportivo. Proprio per evita re quel tipo di problemi ci siamo rivolti a Raffaele Cantone, con una dinamica che dalla A alla Z deve caratterizzare la candidatu ra olimpica». a.cat-v.p. © RIPRODUZIONE RISERVATA TACCUINO CIO, DIRITTI TV E NUOVA RIPARTIZIONE Nuoto e ginnastica come l’atletica Una nuova ripartizione dei diritti Tv alle federazioni per i Giochi, scatterà da Rio 2016 e sarà annunciata il 22 aprile a Sochi all’assemblea Asoif. Il Cio ha suddiviso in 5 gruppi i 28 sport olimpici estivi e i 7 invernali. I contributi sono passati dai 257 milioni di dollari 2004 ai 515 per il 2012 (128 per il 2006, 209 per il 2010). In fascia A, l’atletica (45 milioni a Londra) raggiunta da nuoto e ginnastica; 14 gli sport tra cui la vela da 15 milioni in fascia C. Intanto a Tokyo 2020 (favorito il baseball-softball per il rientro) restano inalterati medaglie (310) e atleti (10.500), per la neve 100 e 2900, ma si parla di cambi interni. L’atletica pensa ad abolire 10.000 e triplo, il nuoto spinge per i 50 dorso, rana, farfalla, e la pallanuoto donne da 8 a 12 squadre. Morto Vazquez Rana: tra i big Cio (r.r.) Mario Vazquez Rana, uno dei leader Cio (‘912012) è morto a 82 anni a Città del Messico. Editore, presidente dei comitati nazionali estivi per 33 anni, capo del Messico dal ‘74 al 2001 e della confederazione Usa del tiro, per 10 anni nell’esecutivo Cio si occupò di solidarietà. Codice cliente: 2716566