150325 Villa Crespi Visita

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150325 Villa Crespi Visita
ATTIVITA’ ECONOMICHE.
IL TURISMO SUL LAGO D’ORTA.
Tra le attività economiche del Settore terziario presenti nel nostro Territorio, le più
importanti sono quelle legate al Turismo. Prendendo in considerazione l’argomento,
abbiamo verificato come questa attività sia multiforme e interconnessa con altre. L’attività
alberghiera comporta una struttura complessa, tanto più se legata ad una attività di
ristorazione e di ospitalità ad alto livello qualitativo.
LA VISITA DI ISTRUZIONE ALLA VILLA CRESPI DI ORTA SAN GIULIO.
Dopo esserci passati di fianco, incuriositi, per anni, in data 25 Marzo 2015 abbiamo fatto
visita, con i proff. Paolo Andreoli e Nino Vella, alla principale struttura alberghiera del
Lago d’Orta ma di primaria importanza in Italia e conosciuta in tutto il Mondo: la clientela
è infatti internazionale, con prevalenza di provenienze Inglesi, Statunitensi, Giapponesi,
più recentemente Russe; si tratta del Relais Château VILLA CRESPI di Orta San Giulio
gestito dalla Signora Cinzia Primatesta e dal Marito Antonino Cannavacciuolo, Chef
pluristellato.
Di questa struttura abbiamo considerato gli aspetti storici, architettonici, tecnici ed
economici.
LA STORIA - L’ARCHITETTURA.
Il progetto della costruzione della Villa risale al 1879 quando l’imprenditore tessile
(cotoniero) Cristoforo Benigno Crespi, di Busto Arsizio, affida all’amico Angelo Colla
(Architetto senza diploma, ma dotato di grande gusto e inventiva, originario di Gignese
ma operante prevalentemente a Milano e in Lombardia) la realizzazione di una residenza
estiva in un terreno di proprietà in una zona salubre e soleggiata, in vista del Sacro Monte
d’Orta e del bacino sud del Lago di San Giulio.
Grande viaggiatore, e per motivi di lavoro frequentatore del Medioriente, Cristoforo
Benigno Crespi si innamora delle architetture e dei minareti di Baghdad e di Damasco,
ammira le torri dell’Alhambra e l’Alcazar di Siviglia, è affascinato dalla cultura islamica in
generale e ordina una costruzione in stile moresco da dedicare alla moglie Pia Travelli.
Come si vede ancora oggi, Angelo Colla si dedica con passione al progetto e alla
costruzione, studiando ogni minimo particolare, senza trascurare nessun dettaglio,
arricchendo la struttura di colonne, di capitelli, di archi, di stucchi, gessi, bassorilievi,
ceramiche, di policromìe, di grate in ferro battuto, di intarsi in pietra e in legno. Non è da
meno la qualità dell’arredamento, dai mobili, alle tappezzerie, ai tendaggi. Il cornicione
che sovrasta la struttura riporta in rilievo scritte in arabo di carattere beneaugurante (v.
foto).
Viene realizzata una residenza da Mille e una Notte!
Spettacolare la presenza del minareto, sempre finemente decorato, che si erge per 23 m
sopra il corpo di fabbrica principale che termina con un copertura ogivale in rame che si
rastrema senza soluzione di continuità con l’antenna parafulmine. C’è una scala interna
che sale fino a un terrazzino panoramico posto sotto la copertura in rame; peccato che, per
motivi di sicurezza, non ci è stato possibile salire.
Purtroppo Angelo Colla muore nel 1892 senza vedere il compimento della sua opera che
sarà finita poco dopo sotto la direzione tecnica e artistica del Cognato Architetto Giuseppe
Talamoni.
Il palazzo viene denominato VILLA PIA, nome che mantiene ai passaggi di proprietà del
1929, del 1945 e del 1949 quando diventa un Centro di spiritualità legato all’Azione
Cattolica fino alla fine degli Anni ’80. Gli ultimi anni sono di decadimento e di abbandono.
E’ presente un parco, con zone a prato e zone alberate, che digrada verso il Lago; è
presente una fontana e un grande gazebo; verso il lago c’è una dipendenza, realizzata con
lo stesso stile, utilizzata per una trentina d’anni come caserma dei Carabinieri e una serra
in ferro e vetro, ora abbandonata.
L’ATTIVITÀ ALBERGHIERA: OSPITALITA’ E RISTORAZIONE.
Nel 1990 la nuova Proprietà ristruttura l’edificio e lo trasforma in un Albergo di lusso
denominato VILLA CRESPI. Lo stile della Villa viene mantenuto sia verso l’esterno che
negli ambienti interni (v. foto).
Nel corso degli anni VILLA CRESPI diventa un punto d'ospitalità italiana e un rinomato
centro della cucina, adatto a chiunque abbia buon gusto (e qualche Euro a disposizione).
Nella nostra visita abbiamo visto che al piano terreno sono disposte le 4 sale da pranzo
(uno spettacolo vederle apparecchiate), la veranda e il Bar. Le sale si distinguono per il
colore delle tappezzerie (gialla, rossa, blu e verde acqua). Le camere sono disposte su 3
piani e sono così classificate: 4 camere Classic, 2 camere Delux, 2 Junior suites, 2 Executive
suites, 2 Royal gold suites, 2 Regina Vittoria imperial suites. Le dotazioni sono
diversificate e le pareti hanno tappezzerie di seta di colore diverso.
Alcune hanno il letto a baldacchino, i bagni sono pavimentati e rivestiti con marmi
policromi di pregio.
Dal 1999 l’Hotel fa il salto di qualità con l’arrivo dello Chef Antonino Cannavacciuolo.
Il cuore del Ristorante è posizionato nel bunker sotterraneo: la Cucina, regno dello Chef
Cannavacciuolo, è divisa in 4 parti:
- zona piatti freddi,
- zona piatti caldi,
- zona dolci,
- zona lavapiatti
I Cuochi sono una ventina, ognuno con la sua specialità, guidati dallo Chef. Anche qui (v.
foto) domina la “bellezza”, la cura dei particolari, l’igiene e la pulizia, a testimonianza che
la struttura complessa deve funzionare in ogni ambito per dare un risultato di qualità. A
questo proposito l’altra categoria che qualifica un servizio alberghiero, perché a diretto contatto col
Cliente, è quella dei Camerieri (con una ben precisa gerarchia, dal Commis al Maître) senza
dimenticare le receptionist e gli addetti alle camere, un microcosmo a servizio del TuristaCliente-Ospite.
Noi abbiamo fatto la visita qualche giorno prima dell’apertura e abbiamo visto quante e
quali maestranze sono impegnate: muratori, imbianchini e falegnami, arredatori,
decoratori e tappezzieri, idraulici ed elettricisti, giardinieri. E a monte ci sono agricoltori e
allevatori (e pescatori) che mettono a disposizione prodotti sani e di qualità, che
valorizzano il Territorio. Nel caso dello Chef Cannavacciuolo la sua cucina vuole
sintetizzare la tradizione del Sud con quella del Nord; ancorata alla semplicità dei sapori
della tradizione mediterranea Cannavacciuolo fonde e a crea un'alchimia tra ingredienti e
sapori del Nord e del Sud Italia: come un'artista si destreggia con abilità giocando con i
prodotti della sua amata terra partenopea, integrandoli, mixandoli e combinandoli con
quelli piemontesi e allora ecco la Carne cruda, cipolla rossa e salsa ostrica, gli Arancini col
riso Carnaroli, il Tonno Vitellato, la prossima versione della Paniscia e le 1.300 etichette
proposte dalla Cantina.
Il tutto per dare soddisfazione a una Clientela internazionale molto esigente, per lasciare
un buon ricordo del soggiorno sul Lago d’Orta.
Partito dal ristorante di famiglia e dalla Scuola Alberghiera di Vico Equense
Cannavacciuolo ha esperienze internazionali, in particolare in Franca, e dopo essere
approdato a VILLA CRESPI riceve i riconoscimenti internazionali delle “Stelle” Michelin,
le “Forchette” del Gambero rosso, i “Cappelli” dell’Espresso e altri premi; pubblica libri
di ricette e di cucina (IN CUCINA COMANDO IO) e conduce una trasmissione televisiva
in cui trasforma Cucine da incubo in locali di pregio.
Purtroppo la visita è stata breve, ma è bastata per farci s o g n a r e , ognuno di noi ha
scelto la sua camera preferita e la sala da pranzo: tornati a Scuola, nei giorni successivi,
utilizzando il sito internet dell’Hotel abbiamo provato l’emozione di simulare la
prenotazione di un soggiorno, fermandoci ad un passo dalla conferma. Con molto
rincrescimento; ma non si sa mai … un viaggio di nozze a Km zero o un posto di lavoro
sull’uscio di casa …
Orta San Giulio, Anno scolastico 2014-2015, Classi IIIA e IIIB:
Marilù Licini, Stefano Zambon, Sara Boeri, Enea Pellegrini, Martina Zampolli, Lara Astori,
Carolina Tacchini, Sara Capoferri, Osama Hilmi, Simone Oneta, Luca Cadei, Lorenzo Di Dio,
Andrea Maulini, Giammarco Mingolla, Riccardo Forni, Emma Alessi, Stefano Acquaviva, Maria
Iris Cagnola, Sara Castaniere, Gregorio Clementi, Emanuele Foti, Letizia Gallo, Riccardo Basalini,
Luna Bortolin, Riccardo Cianci, Davide Girasole, Celeste Sappa, Miazza Gabriele, Giada
Martinelli, Fabio Morelli, Federica Perini, Desirée Tondina, Tommaso Zaneboni.
Prof. Paolo Andreoli e Nino Vella