Chef, Antonino Cannavacciuolo

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Chef, Antonino Cannavacciuolo
Da “Cucine da incubo” a Fish
&
Chef,
Antonino
Cannavacciuolo
Dal
lago
d’Orta
al
lago
di
Garda
il
passo
è
breve,
specialmente se a farlo è Antonino Cannavacciuolo, chef
bistellato di Villa Crespi, partito da Orta San Giulio per
intepretare il pesce di lago e tutti gli altri prodotti della
zona. L’occasione si è presentata con l’invito da parte di
Leandro Luppi, patron e chef dello stellato Vecchia Malcesine,
nonché vulcanico organizzatore di Fish & Chef (nella foto
insieme a Cannavacciuolo).
La manifestazione, giunta ormai alla 4a edizione, vede ogni
anno la partecipazione di famosi chef stellati che si
traferiscono a Malcesine per cucinare prodotti del territorio
come il pesce di lago, l’olio Dop del Garda, i formaggi del
Monte Baldo e la carne garronese. Tonino Cannavacciuolo si è
esibito in una location di prestigio: al ristorante Oseleta di
Villa Cordevigo, un wine relais, cinque stelle, immerso tra i
vigneti del Bardolino classico. Lo chef partenopeo, coadiuvato
dal suo team, ha compiuto un’operazione particolare cucinando
il pesce di lago, perché, nonostante il suo locale si trovi al
lago d’Orta, ha sempre cercato di proporre piatti diversi,
piatti legati alla sue origini mediterranee. Una serata di
successo iniziata con un aperitivo servito nelle eleganti sale
dello storico relais, con sfiziosi finger food accompagnati da
Spumante Chiaretto Villabella.
E’ proseguita poi nel ristorante, con un menù così articolato:
salmerino
alpino,
salsa
d’ostrica,
gremolata
e
cipolla
marinata; trota marmorata, cime di rapa e patate e guazzetto
di provola affumicata; eliche monograno Felicetti con aglio,
olio e bottarga di tonno; spalletta di vitella garronese
brasata al latte di capra, carciofi e animelle ed infine il
mojito al Rorhum. I vini scelti per l’abbinamento erano Lugana
Ca’ del Lago Doc 2012 e Bardolino Classico Vigna Morlongo Doc
2012 dei Vigneti bella, proprietari dell’hotel Villa
Cordevigo. Cannavacciuolo ha interpretato stupendamente i
sapori del Garda. Alla cena hanno partecipato 150 persone, ma,
se ci fossero stati ulteriori posti, le presenze sarebbero
state molte di più, vista la lunga lista d’attesa.
Isabella Radaelli
[email protected]