http://expo.khi.fi.it GLI AVORI DI SALERNO – RIFOTOGRAFATI Una
Transcript
http://expo.khi.fi.it GLI AVORI DI SALERNO – RIFOTOGRAFATI Una
COMUNICATO STAMPA 13.06.2016 http://expo.khi.fi.it GLI AVORI DI SALERNO – RIFOTOGRAFATI Una mostra online del Kunsthistorisches Institut in Florenz Dal 13 giugno 2016 la Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut presenta nell’ambito di una mostra online i pregiatissimi avori del Museo diocesano di Salerno con una selezione di fotografie di nuova realizzazione che offrono prospettive inedite sugli intagli medioevali. La campagna fotografica realizzata dal Kunsthistorisches Institut in Florenz nel 2015 ha prodotto oltre 250 immagini digitali degli avori custoditi presso il Museo diocesano di Salerno. Gli oltre 60 rilievi eburnei, realizzati nell’XI–XII secolo ad Amalfi o a Salerno, rientrano nel novero dei capolavori più significativi dell’arte a intaglio medioevale riunendo in sé diverse influenze artistiche oltre che culturali. Nella maggioranza dei casi ripartite in due registri, le tavolette rappresentano scene vetero e neotestamentarie, raffigurano immagini di santi e presentano parti puramente ornamentali. Per la loro fattura si annoverano tra le opere eburnee di provenienza mediterranea di maggior pregio, distinguendosi per la grande ricchezza di variazioni formali dei dettagli. Le nuove fotografie digitali degli avori, realizzate per il Kunsthistorisches Institut in Florenz dal fotografo romano Roberto Sigismondi, consentono, grazie ai notevoli ingrandimenti possibili, una visione ravvicinata delle opere che non sarebbe possibile nella situazione museale, in cui gli avori sono esposti in vetrine. Le fotografie conferiscono importanza ai singoli elementi. Mettono a fuoco i dettagli, isolandoli come brani che nella visione d’insieme dell’oggetto rimangono talvolta nascosti. In un certo qual modo, la documentazione fotografica traspone le scene raffigurate in una dimensione monumentale, causando la perdita di un’unità di misura conforme al materiale. Le tavolette custodite a Salerno furono infatti intagliate dalla zanna di un elefante di grandi dimensioni proveniente dall’Africa occidentale; la zanna misurava probabilmente 2,5 m di lunghezza e 15 cm di diametro, come risulta dalle proporzioni di alcune delle formelle eburnee. Al contempo, l’ingrandimento fotografico consente di ricavare una nuova impressione delle qualità materiali degli oggetti e di penetrare i procedimenti di produzione. Le immagini danno visibilità alle tracce della lavorazione e agli interventi di restauro. Ma anche le facce posteriori delle tavolette offrono indicazioni su singole fasi della produzione oltre che sulla biografia degli artefatti. A questo proposito sono da menzionare gli «schizzi progettuali» in forma di sottili incisioni di singoli motivi, come ad esempio la ripartizione in due registri e la tracciatura della cornice per calcolare il campo di immagine. Altre formelle presentano per lo più schizzi pittorici, che tuttavia corrispondono esattamente all’esecuzione sulla faccia anteriore. Solo di rado oggetti possono essere ridotti alle due dimensioni sono esposti in ambito museale in modo da poterne osservare il retro. Le fotografie qui presentate contribuiscono pertanto a nuova e inedita documentazione dell’oggetto. non che tale una La mostra online presenta inoltre una serie di antiche fotografie degli avori medioevali proveniente dalla collezione della Fototeca del Kunsthistorisches Institut in Florenz. Al più tardi a partire dagli anni Settanta dell’Ottocento le tavolette intagliate attirarono l’attenzione degli storici dell’arte e degli studiosi. Il Kunsthistorisches Institut in Florenz acquistò 35 riproduzioni del «paliotto di Salerno» già nel 1903, cioè pochi anni dopo la sua fondazione. Queste riprese storiche risalgono al fotografo Romualdo Moscioni (1849–1925) che aveva aperto il suo atelier fotografico a Roma nel 1868 (su questo fotografo si veda anche la mostra online «Romualdo Moscioni. Apulia Monumentale»: expo.khi.fi.it). La mostra online «Gli avori di Salerno – rifotografati» è legata al volume «The Salerno Ivories: Objects, Histories, Contexts», pubblicato di recente dell’editore berlinese Gebrüder Mann. La raccolta di saggi a cura di Francesca Dell’Acqua, Anthony Cutler, Herbert L. Kessler, Avinoam Shalem e Gerhard Wolf riunisce numerosi contributi di studiosi e studiose di diversi paesi. Con una visione interdisciplinare, la monografia dedicata alle opere salernitane inaugura nuove prospettive sulla cultura visuale in ambito mediterraneo, oltre che sugli intensi processi di scambio economico e culturale tra Europa, Africa e Asia in epoca medioevale. GLI AVORI DI SALERNO – RIFOTOGRAFATI Una mostra online del Kunsthistorisches Institut in Florenz Testi e ideazione: Ute Dercks Dal 13 giugno 2016 online all’indirizzo http://expo.khi.fi.it/ La prossima mostra online, dedicata a un tema di ricerca attuale dell’Istituto, verrà inaugurata nell’autunno del 2016. Ulteriori informazioni Dr. Tim Urban Coordinazione delle ricerche e Pubbliche relazioni Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut Via Giuseppe Giusti 44, 50121 Firenze Tel. 055 249 11-1, Fax 055 249 11-55 [email protected] www.khi.fi.it COMUNICATO STAMPA, 13.06.2016 GLI AVORI DI SALERNO – RIFOTOGRAFATI Una mostra online del Kunsthistorisches Institut in Florenz – a partire dal 13 giugno 2016 Immagini Roberto Sigismondi, La Visitazione / I Magi al cospetto di Erode, tavoletta in avorio, 24,3 × 14–14,3 cm, Salerno, Museo Diocesano San Matteo, fotografia digitale 2015, KHI inv. n. 613833 Roberto Sigismondi, Rinnovo del patto con Isacco / Giacobbe e Rebecca, tavoletta in avorio, 10,1–10,3 × 24,1 cm, Salerno, Museo Diocesano San Matteo, fotografia digitale 2015, KHI inv. n. 613814 © Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut © Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut Roberto Sigismondi, Vocazione di Pietro e Andrea, dettaglio della tavoletta in avorio, Salerno, Museo Diocesano San Matteo, fotografia digitale 2015, KHI inv. n. 613884 Roberto Sigismondi, Recto della tavoletta Noli me tangere / Incredulità di Tommaso, tavoletta in avorio, 24,2 × 11,7–11,9 cm, Salerno, Museo Diocesano San Matteo, fotografia digitale 2015, KHI inv. n. 613925 © Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut COMUNICATO STAMPA, © Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut 13.06.2016 GLI AVORI DI SALERNO – RIFOTOGRAFATI Una mostra online del Kunsthistorisches Institut in Florenz – a partire dal 13 giugno 2016 Romualdo Moscioni, Esposizione storica delle tavolette in avorio in forma di paliotto (particolare), Salerno, Museo Diocesano San Matteo, ante 1893, 25,5 × 19,9–20,2 cm, stampa all’albume, Moscioni neg. n. 10371, KHI inv. n. 3786 Foto digitalizzate: Kunsthistorisches Institut in Florenz – Max-Planck-Institut COMUNICATO STAMPA, 13.06.2016 GLI AVORI DI SALERNO – RIFOTOGRAFATI Una mostra online del Kunsthistorisches Institut in Florenz – a partire dal 13 giugno 2016