s - Dipartimento di Economia e Diritto

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CAUSE DI FALLIMENTO DEL MERCATO
A. Mercati non concorrenziali
B. Mercati non completi
C. Pur in una situazione di
ottimo paretiano…
1.
2.
3.
4.
5.
Scarsa numerosità degli operatori
Rendimenti di scala crescenti
Barriere o costi di entrata e uscita
Presenza di accordi e intese
Imperfetta/asimmetrica informazione
1. Esternalità
2. Beni pubblici
3. Costi di transaz. e asimmetrie informative
1.
2.
Equità dell’equilibrio
Bisogni meritori
fallimenti micro del mercato - G. Croce
11
B1. Esternalità
Esternalità: vantaggi o danni causati dall’azione (consumo o produzione) di un
operatore su un altro operatore per i quali il primo non riceve o paga un compenso
al secondo inesistenza del mercato
Questi vantaggi e danni non entrano nel bilancio privato dell’operatore che li causa,
tuttavia sono importanti per il benessere della collettività
Esternalità negativa
CMarg privato < CMarg sociale eccesso di consumo o produzione
BMarg privato > BMarg sociale eccesso di consumo o produzione
es.: inquinamento industriale, inquinamento acustico, fumo di sigarette in locali
chiusi, congestione del traffico causata dall’uso dell’auto privata, trasmissione
malattie infettive
Esternalità positiva
CMarg privato > CMarg sociale deficit di consumo o produzione
BMarg privato < BMarg sociale deficit di consumo o produzione
es.: istruzione, ricerca di base, riqualificazione di edifici in aree degradate,
educazione dei bambinifallimenti
al rispetto
degli altri,
vaccinazione
micro del mercato
- G. Croce
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segue B1. Incompletezza / Esternalità
Teorema di Coase
1. Se sono assegnati i diritti di proprietà e non ci sono costi di transazione,
le esternalità sono eliminate tramite accordi spontanei tra le parti,
indipendentemente dalla distribuzione iniziale dei diritti
Il mercato elimina le esternalità e raggiunge l’efficienza !
2. Se ci sono costi di transazione il raggiungimento della situazione di
efficienza può dipendere dall’assegnazione dei diritti di proprietà
Il mercato non riesce a eliminare le esternalità e può essere necessario
l’intervento dello stato nella distribuzione iniziale dei diritti di
proprietà
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3
rimedi ai fallimenti
del mercato
POLITICHE MICROECONOMICHE
esternalità
fallimenti micro del mercato - G. Croce
A) Tassazione
B) Diritti negoziabili
C) Regolamentazione
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A) Esternalità negativa e imposta pigouviana
Si ristabilisce l’uguaglianza tra costo (utilità) marginale privato e sociale
applicando un’imposta pari al valore dell’esternalità
es.: esternalità negativa di valore pari a K e imposta = K
effetto sull’equilibrio dell’impresa
p, CMarg
CMarg priv + K (imposta)
CMarg priv
p
esternalità
K
O
C
A
fallimenti micro del mercato - G. Croce
q
5
Esternalità positiva e
sussidio: frutta e miele
m quantità di miele; f quantità di frutta
Prezzo miele
pm=20
Prezzo frutta
pf=10
Costo marginale miele MCm=2,5m
Costo marginale frutta MCf=2f-5m
Ogni unità di miele prodotta riduce il MC della
p
Produzione di miele
MCm
25
20
pm+5
pm
frutta di 5 € (esternalità positiva)
8
10
m
Se le due imprese operano in concorrenza perfetta, quanto miele e quanta frutta producono?
2,5m=20
m=20/2,5=8
Miele MCm=pm
Frutta MCf=pf
2f-5m=10
f=(10+5x8)/2=25
Se le due imprese formano un’unica impresa, quanto miele e frutta sceglie di produrre?
Miele MCm=pm+ esternalità
2,5m=20+5
m=25/2,5=10
2f-5m=10
f =(10+5x10)/2=30
Frutta MCf=pf
A quanto ammonta il sussidio (s) che il governo deve pagare al produttore di miele per incentivarlo a
produrne la quantità socialmente efficiente?
Miele MCm(m=10)=pm+s
2,5x10=20+s
s=25-20=5
fallimenti micro del mercato - G. Croce
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B) Diritti negoziabili (a inquinare)
L’autorità predetermina il livello “ottimale” di produzione inquinante
(livello OC) e vende all’asta i diritti a produrre e inquinare
L’impresa troverà conveniente acquistare i diritti e produrre fino alla
quantità a cui il prezzo di vendita del prodotto è pari al costo
marginale più il prezzo di acquisto del diritto: per un prezzo del
diritto pari al valore dell’esternalità (K) l’impresa produce la
quantità ottimale OC
l’acquisto dei diritti sposta verso l’alto la curva del CMarg
NB: imposte e diritti negoziabili incentivano innovazioni che riducono
l’inquinamento
fallimenti micro del mercato - G. Croce
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es.: esternalità negativa di valore pari a K
L’impresa può acquistare all’asta il diritto a produrre fino a OC
effetto sull’equilibrio dell’impresa
p, CMarg
Limite max
predeterminato
CMarg priv + K
CMarg priv
p
esternalità
K
O
C
A
fallimenti micro del mercato - G. Croce
q
8
C) Regolamentazione
Impone limiti max, in caso di esternalità negative (es. divieto di fumo
nei locali pubblici; divieto di far rumore in strada dopo le 24) o
min, in caso di esternalità positive (es. istruzione obbligatoria
almeno fino al 15esimo anno di età)
L’efficacia relativa delle varie politiche dipende da
•
•
•
Costi di amministrazione: più bassi per la regolamentazione
Incertezza sulla reazione delle imprese: regolamentazione e diritti
sono preferibili se c’è in incertezza
Effetti di incentivo a ridurre l’inquinamento più forti in caso di
imposte e diritti
Es. Protocollo di Kyoto (1997) prevede diritti negoziabili a inquinare
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Un esempio di esternalità nella produzione: acciaio e pesce /1
(vedi anche Varian cap.34)
L’impresa S produce acciaio s e inquinamento x.
L’impresa F produce pesce che pesca in un fiume a valle dell’acciaieria.
L’inquinamento x riduce i costi di S ma aumenta i costi di F (esternalità negativa).
Per l’impresa S un’unità aggiuntiva di x riduce i costi (entro certi valori di x), cioè aumenta
i suoi profitti:
poiché il costo marginale della produzione di acciaio MCsx diminuisce all’aumentare di x,
ha un segno negativo, ad es. MCsx = - (12-0,5x).
Per l’impresa F il costo marginale di un’unità aggiuntiva di x è MCfx = 3.
Quanto inquinamento x viene prodotto?
E qual è la quantità efficiente dal punto di vista sociale?
Come si può ottenere il livello di produzione efficiente?
fallimenti micro del mercato - G. Croce
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acciaio e pesce /2
La scelta dell’impresa S
πs = ps·s – cs(s,x) profitti di S, dove cs(s,x) è il costo totale di produzione di s
per S il max profitto è raggiunto alla quantità di x per cui: -MCsx = 0
quindi MCsx = -(12-0,5x) = 0
da cui
x = 24.
fallimenti micro del mercato - G. Croce
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acciaio e pesce /3
S e F si fondono in un’unica impresa
πsf = ps·s + pf·f – cs(s,x) – cf(f,x) profitti dell’impresa unica, dove cf(f,x) è il costo totale
di produzione di f
Il max profitto si ottiene in corrispondenza di: - MCsx = MCfx , dove MCfx > 0
Ricordando che MCsx è un valore negativo, abbiamo -MCsx = - (-(12-0,5x)) = 12-0,5x
.
Quindi la condizione di max profitto è data da 12 - 0,5x = 3
x = 18.
La quantità di inquinamento prodotta si è ridotta!
La scelta dell’impresa S con tassa pigouviana
πs = ps·s – cs(s,x) - tx profitti di S, dove t è l’imposta su ogni unità di x
il max profitto è raggiunto alla quantità di x per la quale: - MCsx = t
cioè 12-0,5x = t
da cui, se il valore dell’imposta è pari al’esternalità
t = MCfx = 3 fallimenti micro del mercato - G. Croce
x = 18.
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acciaio e pesce /4
Diritti di proprietà scambiati tra le due imprese
L’impresa F ha diritto all’acqua pulita: il diritto può essere scambiato sul mercato
πs = ps·s – cs(s,x) - qx profitti di S, q = prezzo del diritto a produrre un’unità di x
πf = pf·f – cf(f,x) + qx profitti di F
Max profitto per S: - MCsx = q
Max profitto per F: MCfx = q
12 - 0,5x = q
3=q
Risolvendo il sistema: q=3, x=18
L’impresa S ha diritto a inquinare fino a x°: il diritto può essere scambiato sul mercato
πs = ps·s – cs(s,x) + q(x°-x) profitti di S, (x°-x) diritti a inquinare venduti da S
πf = pf·f – cf(f,x) - q(x°-x) profitti di F, (x°-x) diritti a inquinare comprati da F
Max profitto per S: - MCsx = q
Max profitto per F: MCfx = q
12 - 0,5x = q
3=q
Risolvendo il sistema: q = 3, x = 18
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Il dramma delle proprietà comuni: quante mucche al pascolo?
m
numero di mucche al pascolo
Se, per es., il valore monetario totale del latte prodotto è f(m)=120m-⅓m2 , allora
il prodotto marginale è MP=120-⅔m, e il prodotto medio è AP=f(m)/m= 120-⅓m .
a=60
costo (marginale e medio) di una mucca al pascolo
am=60m
costo totale
Condizione di max profitto nel caso di proprietà privata:
MP=a
120-⅔m=60
m=90
Nel caso di proprietà comune il pascolo è conveniente finchè:
AP=a
120-⅓m =60
m=180
nel caso di propretà comune il singolo
non considera che il suo
AP, MP
ingresso riduce il prodotto medio di
AP
tutti gli altri (esternalità negativa!)
MP
60
a
0
90
Sfruttamento
eccessivo del
pascolo
180
fallimenti micro del mercato - G. Croce
m
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Proprietà comuni: aragoste
MP, AP
Costo di una barca per la pesca di aragoste:
c=2000€
MP
Val. mon. del prodotto totale di b barche:
6000
f(b)=10000b-1000b2
Val. mon. del prodotto medio di una barca:
2000
AP=f(b)/b=10000-1000b
AP
c+L
c
Val. mon. del prodotto marginale :
MP=10000-2000b
4
8
b
Se la pesca è libera, quanti si dedicano alla pesca di aragoste, ognuno con la sua barca?
AP=c
10000-1000b=2000
b=8
Se invece è una sola impresa a esercitare la pesca, quante barche vi impiega?
Max profitti MP=c
10000-2000b=2000
b=4
Se il governo vuole evitare lo sfruttamento eccessivo, quanto dovrebbe far pagare una licenza di
pesca (prezzo della licenza=L)?
AP(b=4)=c+L
10000-1000x4=2000+L
L=4000€
I pescatori potrebbero anche “cooperare” e adottare volontariamente un regolamento che limita la
pesca oppure potrebbero associarsi in un’unica impresa
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fallimenti micro del mercato - G. Croce
15
Valutazione di progetti pubblici
(ANALISI COSTI-BENEFICI)
Le politiche pubbliche correnti consistono nel realizzare progetti
pubblici: il policy maker deve decidere quale progetto è da
preferire tra le varie alternative.
Fasi della scelta (come per l’imprenditore privato):
1.
Individuazione delle alternative
2.
Precisazione delle conseguenze in termini fisici e per ogni periodo
futuro
3.
Valutazione dei costi e ricavi in base ai prezzi di mercato
4.
Attualizzazione di costi e ricavi
5.
Calcolo del tasso di rendimento atteso
Si sceglie il progetto con il tasso di rendimento più alto
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Differenze sostanziali tra la scelta del POLICY MAKER e
dell’IMPRENDITORE PRIVATO
Il policy maker deve tenere conto delle esternalità
Il policy maker non può basarsi sui prezzi di mercato se questo non
è in concorrenza perfetta
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CAUSE DI FALLIMENTO DEL MERCATO
A. Mercati non concorrenziali
B. Mercati non completi
C. Pur in una situazione di
ottimo paretiano…
1.
2.
3.
4.
5.
Scarsa numerosità degli operatori
Rendimenti di scala crescenti
Barriere o costi di entrata e uscita
Presenza di accordi e intese
Imperfetta/asimmetrica informazione
1. Esternalità
2. Beni pubblici
3. Costi di transaz. e asimmetrie
informative
1.
2.
Equità dell’equilibrio
Bisogni meritori
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B2. Beni pubblici
a.
Non rivalità
il consumo da parte di un soggetto non riduce la disponibilità per il
consumo da parte degli altri soggetti
CMarg nullo
b.
Non escludibilità
la natura del bene o ragioni tecniche rendono impossibile
escludere qualcuno dal consumo del bene
Un b.p. è un caso particolare di esternalità
Esempi: faro, illuminazione stradale, difesa nazionale, prevenzione e controllo
epidemie, conoscenza (es. teorema di Pitagora)
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Segue B2. Beni pubblici
Non ci sono incentivi alla produzione privata del b.p. poiché non si
può ottenere un prezzo
assenza del mercato!
parassitismo (free riding)
Giustificazioni dell’intervento pubblico:
Per facilitare accordi cooperativi
Per finanziare/produrre il b.p. impiegando risorse da entrate fiscali
anziché dal prezzo
Se la non rivalità è limitata effetti di congestione:
È preferibile la produzione su scala ridotta (limitando l’accesso)
mediante enti locali, clubs…
fallimenti micro del mercato - G. Croce
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20
Un esempio: free-riding in condominio
A e B sono gli inquilini che abitano per un certo periodo in due case che hanno
un cortile in comune.
Il cortile è molto sporco ed entrambi devono decidere, indipendentemente l’uno
dall’altro, se incaricare una ditta di pulizie di ripulirlo.
L’utilità del cortile pulito è pari a 100 per ciascun condomino.
Il costo della pulizia è 120, oppure 70 se entrambi incaricano una ditta (infatti
ognuna si avvantaggia del lavoro dell’altra).
Nota bene: la pulizia del cortile è un bene pubblico infatti è non rivale e non
escludibile.
Quali scelte compiono i condomini?
Il cortile verrà pulito? Da chi?
Per analizzare la situazione si può usare la teoria dei giochi.
fallimenti micro del mercato - G. Croce
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Un esempio: free-riding in condominio
Condomino B
Condomino A
Pulire
Non pulire
Pulire
30 , 30
-20 , 100
Non pulire
100 , -20
0,0
La matrice mostra un gioco di free-riding (noto come “dilemma del prigioniero”) con un
equilibrio con strategia dominante (non pulire, non pulire) in cui ognuno preferisce fare il
parassita.
Eppure il risultato (0 , 0) non è certo un ottimo p.: la soluzione (pulire, pulire)
consentirebbe un miglioramento p..
E se cooperassero potrebbero massimizzare l’utilità totale: accordandosi per incaricare
insieme una ditta e dividere la spesa otterrebbero il migliore risultato.
Quindi esistono possibilità di migliorare la situazione di entrambi i condomini ma un
sistema di scelte decentrate non le sfrutta (inefficienza).
fallimenti micro del mercato - G. Croce
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B3. Costi di transazione e asimmetrie informative
Costi di transazione: costi per l’organizzazione e il funzionamento
dei mercati
Sono aggravati da incertezza su eventi futuri e asimmetrie informative
Informazione asimmetrica
le due parti interessate ad una transazione non dispongono della
stessa informazione
Principale: è la parte con meno informazione e che si affida all’altra
per il compimento di un’azione
Agente: è la parte con maggiore informazione e che agisce per conto
del Principale
Es.: datore di lavoro-lavoratore; azionisti-manager; cliente-avvocato;
cliente-banca; mercato delle auto usate; mercato dei viaggi turistici;
mercato delle assicurazioni
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Segue B3. asimmetrie informative
SELEZIONE AVVERSA: Il principale non osserva caratteristiche esogene rilevanti
dell’agente o del bene
RISCHIO MORALE: Il principale non osserva il comportamento dell’agente
successivo alla decisione di effettuare la transazione
Conseguenze:
scambi vantaggiosi non vengono realizzati, scomparsa del mercato, distorsioni
Soluzioni privatistiche:
garanzie, certificazioni della qualità, codici doentologici, reputazione
queste soluzioni sono più facili quando le interazioni tra le parti coinvolte si
ripetono nel lungo periodo
Soluzioni pubbliche:
regolamentazione, certificazione, imprese pubbliche
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Selezione avversa. Il mercato delle auto usate.
Prezzo max di acquisto
Prezzo min di vendita
qualità alta
2400
2000
qualità bassa
1200
1000
Se gli acquirenti riconoscono la qualità della singola auto si realizzano scambi di auto di
entrambe le qualità a prezzi compresi tra quelli di acquisto e vendita.
Se invece gli acquirenti non hanno l’informazione sulla qualità della singola auto
(informazione asimmetrica), il prezzo al quale sono disposti ad acquistare è pari al valore
medio (atteso) delle auto usate in vendita.
qualità alta
qualità bassa
Probabilità
0,50
0,50
Prezzo max di acquisto = 0,50·2400 + 0,50·1200 = 1800
Ma a questo prezzo i venditori offrono solo auto di bassa qualità. Quindi scompaiono dal
mercato le auto migliori, sebbene gli acquirenti sarebbero disposti a pagarle più di quanto
chiedano i venditori (inefficienza)!
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Selezione avversa. Il mercato degli ombrelli.
Gli ombrelli possono essere di alta o bassa qualità, ma chi li compra lo scopre solo dopo averli usati
(informazione asimmetrica). Inoltre la qualità di ciascun ombrello è data.
Il costo marginale di un ombrello è uguale per ombrelli buoni e cattivi. A differenza dell’esempio delle
auto, il prezzo è fissato dal mercato di concorrenza pari al costo marginale.
qualità alta
qualità bassa
Prezzo max di acquisto
14
8
Costo e prezzo di mercato
11,50
11,50
Quota sul totale degli ombrelli
q
1-q
Ipotesi: gli acquirenti conoscono solo la probabilità q
Valore atteso dagli acquirenti
Condizione perché avvengano scambi
q ·14 + (1-q)·8
q ·14 + (1-q)·8 ≥ 11,50
q ≥ 7/12 = 58,3%
Dato il prezzo di mercato, gli acquirenti comprano ombrelli solo se almeno i 7/12 di essi sono di buona
qualità. In caso contrario non ci saranno scambi (inefficienza).
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Selezione avversa. Il mercato degli ombrelli. La scelta della qualità
Le imprese devono decidere quale tipo di ombrelli produrre.
Ipotesi: i due tipi di ombrelli hanno un diverso costo di produzione. In concorrenza perfetta
ogni produttore sa di non poter influenzare prezzo e qualità media degli ombrelli.
qualità alta
Costo
Prezzo di mercato (pari al valore
atteso dagli acquirenti)
qualità bassa
11,50
11
q ·14 + (1-q)·8
In queste condizioni ogni produttore ha convenienza a produrre ombrelli cattivi per
minimizzare il costo. Di conseguenza q=0: le imprese sono disposte a produrre solo
ombrelli cattivi, e il prezzo di acquisto
è q ·14 + (1-q)·8 = 8, inferiore al costo di produzione, pari a 11.
Quindi non vengono prodotti e scambiati ombrelli di entrambi i tipi (inefficienza).
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Selezione avversa. L’assicurazione contro i furti di bici
Probabilità di furto
Valore di una bici
Quota di assicurati sul totale
quartiere A
0,05
1000
0,50
quartiere B
0,25
1000
0,50
Se l’assicurazione non è in grado di sapere in quale quartiere della città il cliente userà la bici
(informazione asimmetrica), potrebbe fissare il premio sulla probabilità media di furto.
Valore atteso di una bici rubata
0,50 · 0,05 · 1000 + 0,50 · 0,25 · 1000 = 150
per l’assicurazione
Ma così l’assicurazione rischia di fallire!
Alcuni di coloro che abitano nel quartiere A non trovano conveniente assicurarsi, quindi il premio dovrà
essere ancora più alto, in base alla probabilità di furto di B.
L’impresa di assicurazione finisce per subire una selezione avversa: rimangono solo i clienti del
quartiere B, più rischioso. Quindi i clienti provenienti da A, pur disposti a pagare un’assicurazione che
sarebbe conveniente anche per l’impresa, non riescono ad assicurarsi (inefficienza).
Lo stesso risultato potrebbe verificarsi nel caso di un’assicurazione contro le malattie.
Una possibile soluzione: assicurazione obbligatoria con un premio basato sul rischio medio della
popolazione.
fallimenti micro del mercato - G. Croce
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Un caso concreto. Fallimenti di mercato nella sanità
Nel settore della sanità possono sorgere problemi notevoli di azzardo morale e di
selezione avversa. A questi si aggiungono problemi di equità se non tutta la popolazione
è in grado di pagare le spese mediche. La selezione avversa si verifica se le assicurazioni
che si impegnano a pagare le spese mediche a chi si ammala non sono in grado di
distinguere gli individui in buona salute da quelli in peggiori condizioni.
In molti paesi europei la soluzione adottata consiste in un sistema sanitario pubblico, in cui i
servizi medici sono finanziati dal bilancio pubblico (quindi attraverso le entrate fiscali) a
vantaggio di tutta la popolazione.
Negli USA vige tradizionalmente un sistema misto: gli anziani e i poveri sono coperti dalla
sanità pubblica, mentre la gran parte della popolazione paga un’assicurazione privata per
prevenire il rischio di future spese mediche, ma il 15% della popolazione non ha alcuna
copertura. Questo mercato presenta anche un’elevata concentrazione di potere di mercato
poiché è dominato da poche grandi assicurazioni.
Il presidente Obama ha varato una riforma che prevede l’obbligo individuale di
assicurazione sanitaria (come quella per chi guida le automobili), e impone alle
assicurazioni private di fornire polizze più facilmente accessibili alle fasce di popolazione
escluse.
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CAUSE DI FALLIMENTO DEL MERCATO
A. Mercati non concorrenziali
B. Mercati non completi
C. Pur in una situazione di
ottimo paretiano…
1.
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4.
5.
Scarsa numerosità degli operatori
Rendimenti di scala crescenti
Barriere o costi di entrata e uscita
Presenza di accordi e intese
Imperfetta/asimmetrica informazione
1. Esternalità
2. Beni pubblici
3. Costi di transaz. e asimmetrie informative
1.
2.
Equità dell’equilibrio
Bisogni meritori
fallimenti micro del mercato - G. Croce
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30
C1. Equità
Come definire l’equità? Diverse concezioni:
dottrina liberale uguaglianza delle opportunità
dottrina socialista uguaglianza dei risultati
L’ottimo p. non garantisce l’equità!
Quale relazione tra equità e efficienza?
Separabilità: eq. ed eff. del tutto indipendenti (come nel II Teorema
dell’EB)
Trade-off: maggiore equità “costa” una perdita di efficienza, per costi
amministrativi e disincentivi all’offerta di lavoro e al risparmio (la
redistribuzione avviene per mezzo di un secchio bucato)
Complementarietà: maggiore equità migliora anche l’efficienza
fallimenti micro del mercato - G. Croce
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Segue C1. Equità
Complementarietà: maggiore equità migliora anche l’efficienza!
Migliori condizioni di vita aumentano salute e produttività dei più
poveri
L’equità rafforza la coesione sociale e la vitalità economica
POLITICHE PUBBLICHE
DI REDISTRIBUZIONE DEL REDDITO
Trasferimenti a persone o imprese (spesa pubblica)
Progressività delle imposte (entrate fiscali)
Prezzi minimi e prezzi max (politiche dei prezzi)
fallimenti micro del mercato - G. Croce
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32
Trade-off tra efficienza ed equità nelle spese per l’istruzione
più uguaglianza “costa” meno efficienza (v. Stiglitz 2004)
uguaglianza
Spesa
compensativa
per i più
svantaggiati
Spesa uguale
per tutti
Spesa concentrata
sui più capaci
Max prodotto
nazionale
efficienza
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Complementarietà (parziale) tra efficienza ed equità
Più spesa per i meno avvantaggiati aumenta anche l’efficienza
uguaglianza
Spesa
compensativa
per i più
svantaggiati
Spesa uguale
per tutti
Spesa concentrata
sui più capaci
efficienza
Max prodotto
nazionale
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C2. Bisogni meritori
Per il principio dell’individualismo etico (alla base del criterio paretiano)
ogni individuo è il miglior giudice di se stesso, cioè è in grado di
giudicare ciò che è meglio per sè
Ma questo postulato non è valido
se gli individui soffrono un deficit di informazione
se gli individui soffrono un deficit di razionalità
Allora la scelta individuale è sostituita da una scelta dello stato
(paternalismo) mediante obblighi e divieti, allo scopo di tutelare i
bisogni meritori (salute, istruzione, ecc.)
l’intervento paternalistico può servire a proteggere l’individuo da
comportamenti che ne pregiudicherebbero la libertà in un periodo futuro
Es. obbligo di casco, obbligo scolastico, divieto di consumo di droghe o
alcool, tassazione delle bevande zuccherate
fallimenti micro del mercato - G. Croce
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C3. Diversi concetti di efficienza
La CONCORRENZAPERFETTA può realizzare l’ottimo p., cioè
l’efficienza allocativa, ma non è detto che realizzi anche l’efficienza
dinamica, che dipende dalla capacità innovativa.
Il MONOPOLIO può favorire l’innovazione, poiché:
Può finanziare la ricerca mediante gli extraprofitti
L’impresa monopolista è incentivata a innovare dalla possibilità di
appropriarsi degli extraprofitti che ne derivano
fallimenti micro del mercato - G. Croce
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Segue C3. Diversi concetti di efficienza
Quindi
il monopolio è inefficiente secondo il concetto di ottimo p.
però
può favorire l’innovazione
minimizza il costo medio (con rendimenti crescenti di scala)
L’intervento pubblico deve tendere a realizzare il migliore
compromesso tra efficienza allocativa (prezzo = CMarg) e efficienza
dinamica
fallimenti micro del mercato - G. Croce
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