Ingegneria Edile/Architettura - Università degli Studi di Trento

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Ingegneria Edile/Architettura - Università degli Studi di Trento
Analisi matematica 1 [ 40004 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: RAUL PAOLO SERAPIONI
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Calcolo differenziale ed integrale per funzioni di una variabile reale.
Prerequisiti
Algebra e trigonometria elementare. Elementi di geometria euclidea piana e spaziale.
Contenuti del corso
Funzioni elementariPotenze, polinomi, esponenziali. Funzioni trigonometriche (seno, coseno, tangente).Funzioni
inverse: radici, logaritmi, funzioni trigonometriche inverse (arcoseno, arcocoseno, arcotangente).Grafici delle
funzioni elementari.Limiti e funzioni continueLimite di una funzione e di una successione.Funzioni continue. Esempi
di discontinuità. Regole di calcolo per i limiti (somma, prodotto con scalari, prodotto, rapporto).Criterio di confronto
per limiti.Esistenza del limite per funzioni monotone. Teorema di permanenza del segno.Teorema di esistenza degli
zeri e teorema dei valori intermedi.Teorema di Weierstrass. DerivateDefinizione. Retta tangente a un grafico.
Regole di derivazione (somma, prodotto con scalari, prodotto, rapporto). Metodo di Newton per determinare gli zeri
di una funzione.La derivabilità implica la continuità.Derivazione di funzione composta. Derivazione della funzione
inversa. Teorema di Fermat sull'annullamento della derivata in un punto di estremo interno.Ricerca del massimo e
del minimo di una funzione.Teorema del valor medio (o di Lagrange).Segno della derivata prima e
crescenza/decrescenza. Segno della derivata seconda e convessità/concavità.Asintoti obliqui. Formula di Taylor e
suo uso nei limiti.Sviluppi di Taylor delle funzioni elementari.Criterio dell'Hospital.IntegraliDefinizione di integrale
definito di una funzione continua. Relazione con la nozione di area.Proprietà dell'integrale definito.Teorema della
media integrale.Funzione integrale e Teorema fondamentale del calcolo integrale.Calcolo delle primitive: funzioni
elementari, funzioni razionali, integrazione per sostituzione e per parti.Integrali impropri.Criteri di confronto e di
confronto asintotico per integrali impropri. Assoluta convergenza.Equazioni differenzialiEquazioni differenziali lineari
e non lineari.Equazioni differenziali non lineari del I ordine a variabili separabili.Equazioni differenziali lineari del I
ordine.Equazioni differenziali lineari del II ordine a coefficenti costanti. Caso omogeneo: metodo del polinomio
associato. Caso non omogeneo: metodo di "somiglianza" per polinomi, esponenziali, seni e coseni. E' richiesta la
capacità di risolvere esercizi sui seguenti argomenti:Calcolo di limiti di funzioni e successioni, anche tramite la
formula di Taylor e il criterio dell'Hospital. Calcolo di derivate. Calcolo della retta tangente.Calcolo del massimo e del
minimo di una funzione. Grafici di funzioni.Studio delle proprietà di convergenza di una serie.Calcolo di
integrali.Studio delle proprietà di convergenza di integrali impropri.Risoluzione di equazioni differenziali.
Metodi didattici
Lezioni in aula. Esercitazioni in aula.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Esame scritto.
Testi di riferimento
Bramanti, Pagani, Salsa: Matematica Calcolo infinitesimale e algebra lineare. Zanichelli, Bologna
2004.....................Adams: Calcolo differenziale 1. Casa Editrice Ambrosiana, Milano 2003.
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
6
MAT/05
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Analisi matematica 2 [ 40207 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: AUGUSTO VISINTIN
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Caloclo differenziale ed integrale in piu' variabili
Prerequisiti
Primo anno di analisi matematica, geometria
Contenuti del corso
1. Calcolo infinitesimale in più variabiliFunzioni di più variabili a valori scalari.Funzioni di più variabili a valori
vettoriali.Limiti. Calcolo di limiti di forme indeterminate.Continuità. Teorema di Weierstrass e teorema di esistenza
degli zeri.2. CurveFunzioni di una variabile a valori vettoriali.Curve parametriche. Curve regolari. Vettore tangente e
retta tangente.Lunghezza di una curva.Integrali curvilinei, sia per funzioni che per campi vettoriali.3. Calcolo
differenziale in più variabiliDerivate parziali e direzionali, gradiente, differenziale, piano tangente.Relazioni fra
differenziabilità, esistenza delle derivate direzionali e continuità.Le funzioni di classe $C^1$ sono
differenziabili.Derivazione delle funzioni composte.Derivate successive. Teorema di Schwarz.Problemi di massimo
e minimo: estremi liberi.Teorema di Fermat, formula di Taylor del II ordine, matrice hessiana, forme
quadratiche.Problemi di massimo e minimo: estremi vincolati.Moltiplicatori di Lagrange (spiegazione
"geometrica").Funzioni definite implicitamente (teorema di Dini). Trasformazioni di coordinate. Matrice jacobiana.4.
Campi vettoriali ed operatori differenziali vettorialiCampi conservativi e potenziali. Integrali curvilinei di campi
conservativi.Gradiente, divergenza, rotore e loro legami.Campi irrotazionali e solenoidali. I campi conservativi sono
irrotazionali.Caratterizzazione dei campi conservativi in termini di integrali curvilinei.5. Calcolo integrale in più
variabiliIntegrali doppi e tripli. Proprietà dell'integrale.Riduzione ad integrazioni semplici successive.Cambiamento di
variabile di integrazione.6. SuperficiSuperfici parametriche. Superfici regolari.Superfici cartesiane (grafici). Luoghi di
zeri.Vettore normale e piano tangente.Integrali di superficie, in particolare aree.Teoremi della divergenza e del
rotore.Significato della divergenza e del rotore.
Metodi didattici
Tipo lezioni:
lezioni frontali;
Modalità di verifica dell'apprendimento
Presumibilmente prova scritta e prova orale
Testi di riferimento
M. Bramanti, C. Pagani, S. Salsa.Matematica. Zanichelli, Bologna 2000.
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Percorso
Crediti
S.S.D.
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Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Standard
6
MAT/05
Stampa del 23/11/2005
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Architettura del legno [ 40516 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: ANTONIO FRATTARI
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Architettura del legno èun corso nel quale vengono affrontate le problematiche connesse con la progettazione degli
edifici realizzati totalmente in legno o con largo impiego di legno. E' di tipo specialistico ed è collocato al V anno del
Corso di Laurea in Ingegneria Edile /Architettura. Fornisce allo studente le metodologie di base per la corretta
progettazione degli elementi costruttivi in legno e delle loro correlazioni nell'ambito dello stesso subsistema o con gli
elementi di altri subsistemi. Nel corso si approfondiscono, attraverso una lettura critica degli organismi edilizi più
significativi dell'architettura del passato, moderna e contemporanea, anche i caratteri tipologici e le invarianti
costruttive codificate di sistemi costruttivi totalmente o parzialmente in legno.
Prerequisiti
Per frequentare il corso sono necessarie conoscenze di fisica generale e la piena padronanza di programmi di
disegno automatico.
Contenuti del corso
Il corso si articola fondamentalmente in due parti.- prima parte - L'architettura del legno e i contesti geografici in cui
si è maggiormente sviluppata. I caratteri tipologici e costruttivi ricorrenti nel quadrante mitteleuropeo, asiatico,
estremo orientale. La nuova architettura del legno con l'avvento della meccanizzazione e dell'industrializzazione
dell'edilizia. Il legno negli edifici a struttura mista legno-pietra, legno-laterizio, legno-cemento armato, legno-acciaio.
Le grandi coperture del passato in legno massello. Le grandi coperture in legno lamellare. -seconda parte - Richiami
di tecnologia del legno e dei materiali legnosi. Caratteristiche tipologiche, costruttive e prestazionali degli edifici
realizzati con procedimenti a setti: procedimento a block-bau, procedimento a pannelli portanti intelaiati in opera,
procedimento a pannelli portanti intelaiati fuori opera. Caratteristiche tipologiche, costruttive e prestazionali degli
edifici realizzati con procedimenti a gabbia: procedimento a nodi calettati, procedimento stav, procedimento grind,
procedimento post and beam, procedimento a balloon frame. Caratteristiche tipologiche, costruttive e prestazionali
degli edifici realizzati con procedimenti a cellule spaziali. Caratteristiche tipologiche, costruttive e prestazionali degli
edifici realizzati con procedimenti a setti e a gabbia con particolare riferimento alle correlazioni elementi
lignei-elementi lapidei. Tecniche costruttive appropriate per il recupero dell'architettura in legno.
Metodi didattici
Lezioni frontali, seminari e revisione individuale del progetto
Modalità di verifica dell'apprendimento
Esame orale e presentazione del progetto con ausilio del power point, render e filmati
Testi di riferimento
--Frattari A., Cacciaguerra G., Diagnosi ed interventi nel recupero e risanamento degli elementi costruttivi in legno
per le chiusure orizzontali, S.Michele all'Adige: Istituto di Tecnologia del Legno, 1989--Dominique Guazin - MullerLe bois dans la construction- Editions du Moniteur - 1990Karl-Heinz Gotz, Dieter Hoor, Karl Mohler, Julius --Natterer
- Costruire en bois - Presses Polytechnique Romandes--Frattari A., Garofolo I., Architettura e tecnica degli edifici in
legno-Vol.1 Procedimenti a setti portanti, Trento: Saturnia, 1996. p. 189. Collana Legno & Architettura, vol.
1--Albatici R., Dalpra' M., Frattari A., Garofolo I., Studio di fattibilità per la conservazione della copertura del
vestibolo di Palazzo Corsini a Roma, Trento: Università di Trento. Dipartimento di ingegneria civile e ambientale,
2000. p. 40. Quaderni del Dipartimento, vol. EDI5/2000--Frattari A., Garofolo I., Evoluzione degli edifici intelaiati di
legno, Torino: Daniela Piazza Editore, 2004
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Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
A
9
ICAR/10
Stampa del 23/11/2005
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Architettura del paesaggio e delle infrastrutture territoriali [ 40520 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: ANTONIO ANGELILLO, LAURA ZAMPIERI
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Syllabus non pubblicato dal Docente.
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
B
9
ICAR/15, ICAR/15
Stampa del 23/11/2005
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Architettura e composizione architettonica 1 [ 40209 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: CLAUDIA BATTAINO
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Il Corso introduce ai fondamenti teorici della composizione architettonica, con particolare attenzione al tema dello
spazio architettonico e urbano avviando alle tecniche di progettazione dell'architettura che saranno sviluppate nel
secondo semestre.
Prerequisiti
Sono utili conoscenze di base di storia e rappresentazione dell'architettura.
Contenuti del corso
L'approccio alla progettazione avverrà attraverso lo studio e l'analisi delle opere di maestri dell'architettura e opere
di architettura contemporanee e stimolerà lo studente verso la costruzione di un "archivio" personale.Gli argomenti
trattati nelle lezioni saranno:- la formazione dei concetti in architettura: pianta, forma, scala- lo spazio in architettura:
concetti e definizioni, modalità di percezione e di invenzione, peculiarità della concezione spaziale nell'architettura
moderna e contemporanea;- la pianta e la sezione come generatrici- tipologie degli edifici: caratteristiche
distributive, geometrie compositive, le esperienze cardine dell'architettura moderna e contemporanea; - il rapporto
fra architettura e contesto: la morfologia della città e del paesaggio, le strategie di collocazione degli edifici, i
rapporti architettura-luogo; - il rapporto interno-esterno nella composizione degli edifici;- il rapporto fra architettura e
arti nelle strategie di composizione.
Metodi didattici
Il tipo di lezioni sarà articolato in lezioni frontali e lavoro individuale.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Durante lo svolgimento del corso sono previste esercitazioni di verifica dell'apprendimento. L'esame si svolgerà in
forma orale.
Testi di riferimento
Le Corbusier, Oeuvre complète, Editions Girsberger, Zurich 1957, 1964Le Corbusier, Verso un'architettura,
Longanesi, Milano 1973A. Rossi, L'architettura della città, Clup, Milano 1978Rem, Koolhaas, Bruce Mau, S,M,L,XL,
010 Publishers, Rotterdam 1995R. Moneo, Inquietudine teorica e strategia progettuale nell'opera di otto architetti
contemporanei, Mondadori Electa Milano 2005Manuel Gausa, Vicente Guallart, Willy Müller, Federico Soriano, José
Morales, Fernando Porrai, The Metapolis Dictionary of advanced architecture,. City, technology, society in the
information age, Actar, Barcellona 2003
Altre informazioni
E' vivamente consigliata la frequenza.Coloro che per giustificati motivi fossero impossibilitati a frequentare il corso
sono tenuti entro le prime due settimane di lezione a darne comunicazione.
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Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Percorso
Crediti
S.S.D.
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Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Standard
9
ICAR/14
Stampa del 23/11/2005
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Architettura e composizione architettonica 2 [ 40412 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: CLAUDIO LAMANNA
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Il corso tende a far sviluppare, in maniera completa, una conoscenza progettuale dello studente nel campo della
progettazione architettonica in siti orografici complessi o caratterizzati da pendii naturali. Si tratta di un percorso
formativo e di sperimentazione sugli elementi che compongono il progetto di architettura, per i suoi aspetti di
relazione e interazione con il contesto. Lo scopo è quello di fornire una conoscenza di base per la composizione di
una piccola architettura complessa, ma anche di formare la coscienza che ogni nuovo edificio ha un impatto
modificativo nel territorio che deve essere controllato nel progetto. Il corso svilupperà i fondamenti per una
competenza progettuale nel progetto di un edificio intermodale e della sua area di pertinenza
Prerequisiti
Nessuno
Contenuti del corso
Il corso sarà articolato in due cicli di lezioni - Il primo tratterà del metodo compositivo per lo studio delle architetture
nelle loro parti: l'analisi degli elementi architettonici che compaiono in un progetto sarà applicata ad esempi di
architetture semplici riconducibili a figure elementari e di architetture complesse, esito di combinazione di più
architetture semplici. - Il secondo tratterà della composizione come strumento progettuale per la messa in opera
delle diverse parti -spazi seriali, spazi eccezionali, spazi tecnici e di servizio, ecc.- per definire l'unità architettonica
del sistema edilizio. Le lezioni costituiscono la base per lo svolgimento della esercitazione di laboratorio.
Metodi didattici
Lezioni frontali e verifica periodica del lavoro di apprendimento e approfondimento degli studenti attraverso
elaborati, individuali ovvero per gruppi di max tre.
Modalità di verifica dell'apprendimento
E' prevista la elaborazione di schede grafiche in formato UNI A3 sugli argomenti trattati alle lezioni. Tali schede,
verificate durante lo svolgimento del corso, saranno presentate in fascicolo all'esame finale e costituiranno materia
di valutazione per il 50% del voto. La restante parte del voto sarà attribuita alla valutazione del progetto di
Laboratorio
Testi di riferimento
C.Lamanna, Racconto di architettura, Gangemi, Roma 2004.C.Lamanna, L'architettura degli elementi, Edizioni
goliardiche, Padova-Trieste 1993 (Cluva)V.Bonometto e M.Vanore (a cura di) Paesaggi In-formali, Giornale IUAVn°
9 Venezia 2002M. Gausa (a cura di), Land Arch, Quaderns n. 217, 1997;M. Gausa (a cura di), Operative
Topographies, Quaderns n. 220, 1998;M. Gili (a cura di), Landscape architecture, 2G International Architecture
Review n. 3, 1997;M.Zambelli, Architettura Forma Paesaggio, in L'industria delle Costruzioni, nov/dic 2003.C.Pozzi,
Ibridazioni Forma/Natura, Meltemi, Roma 2003C.Cassatella, Iperpaesaggi, Testo&Immagine,n° 102/Torino 2001
Altre informazioni
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Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
9
ICAR/14
Stampa del 23/11/2005
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Architettura e composizione architettonica 3 [ 40462 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: RENATO BOCCHI, MATTEO ZAMBELLI
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Architettura e composizione architettonica III - modulo prof. Renato BocchiIl corso intende formare lo studente sia
alla capacità di impostare e controllare i rapporti di integrazione del progetto di architettura con contesti urbani e
paesistici di particolare significatività sia alla capacità di sperimentare e ideare spazi e formulazioni tipologiche
innovative per il progetto di un complesso culturale di rilevanza urbana.Temi privilegiati del corso saranno pertanto:le teorie e le tecniche del progetto urbano, con riferimento ai problemi di impianto territoriale, di accessibilità, di
rapporto con la morfologia e con il paesaggio urbano, di percezione e di figurazione;- le teorie e le tecniche del
progetto dell'edificio pubblico a funzione culturale, con riferimento alle tipologie spaziali e distributive, ai significati
sociali simbolici e figurativi, alle risposte a specifici programmi funzionali.Campo di applicazione privilegiato - in
collegamento diretto con il tema di esercitazione progettuale che sarà svolto nel Laboratorio, affidato all'arch.
Emanuela Schir, durante il secondo semestre - sarà la città di Pergine, e in particolare tutto il settore urbano - dal
castello all'ex-manicomio fino al centro storico e alla cosiddetta località Alba - implicato da un possibile riordino delle
funzioni culturali e ricreative.In tali aree si prevede l'insediamento di un nuovo sistema di impianti per la cultura, lo
spettacolo e lo svago, in funzione del recupero della memoria storica della follia e della sua cura e in funzione delle
manifestazioni estive, a partire dal festival Pergine Spettacolo Aperto.Architettura e composizione architettonica 3a.a. 2005-2006Modulo dell'arch. Matteo ZambelliObiettivi formativiGli obiettivi del corso nascono da queste
domande: «Esistono delle tecniche di invenzione, ovvero quei procedimenti specifici dell'architettura attraverso i
quali si costruisce il pensiero progettuale? È possibile interrogarsi sui meccanismi dell'immaginazione? È possibile
rendere efficacemente trasmissibile un progetto? Indicare con quali tecniche è stato concepito? È possibile togliere
dalla concezione del progetto quei veli di ineffabilità e di mistero che lo celano?»Il corso cerca di rispondere a questi
interrogativi, nella convinzione che l'atto creativo non è totalmente ineffabile e incomunicabile, ma si avvale di una
"strumentazione" trasmissibile e documentabile.Le lezioni analizzano i meccanismi specifici dell'immaginazione e
dell'invenzione e definiscono alcune tecniche di invenzione in architettura.Le tecniche di invenzione vengono
proposte agli studenti secondo una duplice valenza:- come strumento interpretativo attraverso cui comprendere e
interpretare l'architettura;- come strumento per progettare.Le tecniche di invenzione analizzate nel corso sono state
desunte dalla trattatistica e dalle sperimentazioni architettoniche contemporanee.
Prerequisiti
Competenze- Conoscenza di lineamenti di storia dell'arte moderna e contemporanea.- Sapere leggere semplici
opere di architettura senza distinzione dei periodi storici di appartenenza, intuendone e individuandone i principi e
analizzandole in funzione di quei principi.- Possedere il concetto di luogo e avere la capacità di relazionare le
architetture al contesto di appartenenza.Abilità- Essere in grado di controllare le fasi fondamentali del processo
progettuale, dalla ideazione fino alla forma conclusa, ivi compresa la considerazione delle scale di dettaglio.- Avere
appreso la capacità di intervenire nello spazio urbano stabilendo attraverso il progetto delle corrette relazioni sia in
aree urbane consolidate sia con aree di nuova espansione.- Conoscere e possedere gli strumenti e le tecniche
necessarie alla rappresentazione di un'idea: dal disegno a mano libera, al disegno tecnico ai plastici.
Contenuti del corso
In base agli obiettivi prima enunciati, il corso si articola in due moduli - affidati ai prof.ri Bocchi e Zambelli - cui
collaboreranno in stretto coordinamento alcuni visiting professors (Antonio Pocas e Vojteh Ravnikar).Un primo
settore di approfondimento teorico e tecnico del primo modulo riguarderà le tecniche del progetto urbano, anche
con specifico riferimento alla storia della città di Pergine e alle trasformazioni urbane in atto e in previsione.Lezioni
saranno dedicate al tema del rapporto tra architettura e contesto urbano, alla storia urbana e ai suoi rapporti col
progetto, all'interpretazione morfologica della città e ai rapporti tra piano e architettura.Un secondo settore di
approfondimento teorico e tecnico, affidato al prof. Antonio Poças, riguarderà il progetto di un padiglione a finalità
culturali relazionato alla percezione da e verso il paesaggio e le relative considerazioni sui rapporti tra interventi di
architettura e fruizione del paesaggio. Una parte del corso, propedeutica all'esercitazione laboratoriale, sarà
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dedicata all'investigazione progettuale di primo impianto sull'area oggetto della successiva esercitazione di secondo
semestre. A tale scopo specifiche lezioni saranno dedicate all'interpretazione dei caratteri morfologici e
storico-geografici della città di Pergine e ai caratteri della sua identità legata alla presenza dell'ospedale psichiatrico.
Contenuti del modulo prof. Matteo ZambelliLe lezioni approfondiscono alcune tecniche di invenzione attraverso
l'analisi di progetti contemporanei.Elenco delle lezioni:1. Introduzione alle tecniche creative in architettura.2.
Contrasto: il contrasto è una tecnica che consiste nel giocare con gli opposti3. Strategia additiva: accostare: La
tecnica additiva consiste nella somma di strati o bande l'una sull'altra o l'una affianco all'altra. La parola chiave è
giustapposizione.4. Strategia additiva: sovrapporre: La tecnica della sovrapposizione viene chiamata anche
layering, o superposition, o stratificazione. 5. Diagrammi: Il diagramma è una tecnica concettuale e operativa al
tempo stesso che occupa lo spazio fra l'idea e la forma. 6. Metafora: La metafora è la figura retorica più nota e
intuitiva: è il trasferimento del nome di una cosa a un'altra cosa.7. Straniamento: Per straniamento si intende il
procedimento attraverso cui, con un uso inconsueto del linguaggio o della tecnica descrittiva, è possibile rivelare
aspetti insoliti o valori sconosciuti di qualcosa che è già noto. 8. Between: L'in-between o il between esprime la
condizione dell'essere fra le cose, dell'occupare una condizione di interstizialità.9.
Piegare-Avvolgere-Estrudere-Sollevare: Le lezioni 9-10-11 indagano, in particolare, le operazioni-tecniche di un
nuovo modo dell'architettura di intendere il rapporto con il suolo, non più basato sull'opposizione figura-sfondo, ma
sulla loro ibridazione: nasce la Landform Architecture.10. Innestare-Ibridare-Morphing. Nella Landform Architecture
la metamorfosi è un'operazione che consente di trasformare (ibridando, fondendo, mescolando) l'artificiale nel
naturale e viceversa.11. Incidere: Si scopre il suolo incidendolo, solcandolo, spaccandolo, fratturandolo.
L'alternativa a grattare il cielo (skyscraper) è grattare il suolo (groundscrapers, landscraper). 12. Le tecniche digitali:
Il museo Guggenheim di Bilbao di Frank Gehry e l'Aronoff Center for Design and Art di Cincinnati di Peter Eisenman
sono due progetti paradigmatici, non tanto per le loro qualità architettoniche sulle quali la discussione è aperta, ma
perché sono stati concepiti, resi realizzabili e realizzati con il "computer".
Metodi didattici
Le strategie didattiche adottate includono:- lezioni frontali;- esercitazioni frontali, individuali o di gruppo, organizzate
come giochi-esercizi di riconoscimento, confronto e ricostruzione (a partire da pochi elementi significativi) di progetti
di architettura;- esercitazioni di progetto, individuali o di gruppo.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La verifica dell'acquisizione delle conoscenze, competenze e abilità delle lezioni dei moduli consisteranno in brevi
esercitazioni, individuali o di gruppo, di progetto o di analisi di progetti.I moduli del prof. Renato Bocchi e dell'arch.
Matteo Zambelli, insieme ai moduli di 20 ore del prof. Antonio Poças e del prof. Vojteh Ravnikar, saranno oggetto di
un rapporto finale (portfolio) richiesto allo studente, comprensivo degli esercizi analitici e progettuali proposti dai
singoli docenti, che costituirà parte integrante dell'esame finale.
Testi di riferimento
Bibliografia prof. Renato BocchiRenato Bocchi, Morfologia e progetto della città, Cittàstudi, Milano 1994Renato
Bocchi, Problemi di storia e morfologia urbana, in S. Scarrocchia e R. Spelta (a cura di), Il progetto di restauro e i
suoi strumenti, Il Cardo, Venezia 1996, pp. 183-198.Renato Bocchi, El baluarte y la biblioteca, Progetti per un
margine urbano a Bayonne, Edicom, Monfalcone 1999Sara Marini (a cura di), Geometrie del paesaggio, Gangemi,
Roma 2004Vinicio Bonometto e Maria Luisa Ruggiero (a cura di), Finestre sul paesaggio, Gangemi, Roma
2005Bibliografia prof. Matteo ZambelliTesti sull'apprendimento e la creatività-Arielli, Emanuele, Pensiero e
progettazione. La psicologia cognitiva applicata al design e all'architettura, Mondadori, Milano 2003-Florida,
Richard, L'ascesa della nuova classe creativa, Mondadori, Milano 2003-Legrenzi, Paolo, Creatività e innovazione, Il
Mulino, Bologna 2005-Munari, Bruno, Da cosa nasce cosa, Laterza, Bari 2003 (1981)-Munari, Bruno, Fantasia,
Laterza, Bari 1999 (1977)-Norman, A. Donald, Emotional Design, Apogeo, Milano 2004-Novak, Joseph,
L'apprendimento significativo. Le mappe concettuali per creare e usare la conoscenza, Erickson, Trento
2001-Purini, Franco, L'architettura didattica, Casa del Libro Editrice, Reggio Calabria 1980-Rodari, Gianni, La
grammatica della fantasia, Einaudi, Torino 2001 (19731)-Testa, Annamaria, La creatività a più voci, Laterza, Bari
2005-Thermes, Laura, "Appunti su alcune tecniche di invenzione", in Controspazio n° 11, novembre 1975Manuali di
composizione architettonica-Angeletti, Paolo, Valter Bordini, Antonino Terranova, Fondamenti di composizione
architettonica, La Nuova Italia Scientifica, Roma 1992 (1987)-De Fusco, Renato, Trattato di architettura, Laterza,
Bari 2001-Hertzberger, Herman, Lezioni di architettura, Laterza, Bari 1996-Ponti, Giò, Amate l'architettura, CUSL,
Milano 2004 (19571)-Purini, Franco, Comporre l'architettura, Laterza, Bari 2000-Quaroni, Ludovico, Progettare un
edificio. Otto lezioni di architettura, Mazzotta, Milano 1977-Rossi, Piero Ostilio, La costruzione del progetto
architettonico, Laterza, Bari 1997Manuali di Storia dell'architettura occidentale (1945-2001)-Jencks, Charles, The
new paradigm in architecture, Yale University Press, New Haven and London 2002-Moneo, Rafael, Inquietudine
teorica e strategia progettuale nell'opera di otto architetti contemporanei, Electa, Milano 2005-Montaner, Josep
Maria, Dopo il movimento moderno, l'architettura nella seconda metà del Novecento (1993), Bari, Laterza,
1996-Prestinenza Puglisi, Luigi, This is Tomorrow. Avanguardie e architettura contemporanea, Testo & Immagine,
Torino 1999-Prestinenza Puglisi, Luigi, Silenziose avanguardie, Testo & Immagine, Torino 2001I temi del progetto di
architettura contemporaneo-Gregory, Paola, I territori della complessità, Testo & Immagine, Torino 2003-Imperiale,
Alicia, Nuove bidimensionalità. Tensioni superficiali nell'architettura digitale, Testo & Immagine, Torino
2001-Palumbo, Maria Luisa, Nuovi Ventri. Corpi elettronici e disordini architettonici, Testo & Immagine, Torino
2001-Pongratz, Christian, Maria Rita Perbellini, Nati con il computer. Giovani architetti americani, Testo &
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Immagine, Torino 2000-Prestinenza Puglisi, Luigi, Hyperarchitettura spazi nell'età dell'elettronica, Testo &
Immagine, Torino 1998-Zambelli, Matteo, Landform Architecture, in L'industria delle costruzioni 374, nov.-dic. 2003
(n° monografico)Gli architettiLe collane di riferimento sugli architetti sono:-El Croquis (testo spagnolo e inglese)-2G
(testo spagnolo e inglese)-I documenti di architettura Electa (testo italiano)-"Gli Architetti" dell'Universale di
Architettura pubblicata da Testo & Immagine (testo italiano).-"Gli architetti" dei Quaderni dell'industria delle
Costruzioni, Edilstampa (Roma) (testo italiano e inglese).
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
9
ICAR/14, ICAR/14
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Architettura tecnica 1 (I e II modulo) [ 40210 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: ANTONIO FRATTARI, ROSSANO ALBATICI
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Architettura tecnica 1 è un corso di progettazione edilizia in cui si approfondiscono gli aspetti tecnico-costruttivi
dell'edificio. La sintesi tra ideazione della forma e procedimento costruttivo per realizzarla viene definita attraverso la
enunciazione dei principi costruttivi, da porre a base dell'azione progetto, e la lettura in chiave tecnico costruttiva
dell'organismo edilizio visto come insieme di elementi con ruoli specifici in rapporto alla sicurezza statica, alla
classificazione dello spazio e al comfort ambientale.
Prerequisiti
Per frequentare il corso sono necessarie conoscenze di fisica generale e la piena padronanza di programmi di
disegno automatico.
Contenuti del corso
Il corso è articolato in due moduli. Nel primo modulo sono definiti e approfonditi i principi alla base della costruzione
degli edifici. I principi di lavorazione con i quali sono messi in relazione i diversi materiali con le modalità di
lavorazione per ottenere oggetti edilizi. I principi semplici con i quali sono posti in relazione i materiali con le loro
capacità di resistenza. I principi complessi per mettere in relazione le capacità di resistenza dei diversi materiali con
la possibilità di realizzare matrici piane, staticamente definite, la cui ripetizione nello spazio genera l'organismo
edilizio. I principi del comfort ambientale alla base della fisica dell'edificio. I principi geometrico costruttivi per
mettere in relazione la forma dell'edificio con la tecnica per realizzarlo. Nel secondo modulo,partendo dalla
conoscenza dei materiali e degli elementi, semplici e complessi, utilizzati per realizzare un edificio o parte di esso, si
svoge una lettura in chiave tecnico-costruttiva dell'organismo edilizio per componenti e sub-componenti. Saranno
analizzate le problematiche tecnologiche di realizzazione dei vari elementi edilizi e della loro accoppiabilità in opera
al fine di garantire il soddisfacimento dei requisiti imposti dalle esigenze definite in fase progettuale, con particolare
attenzione a quelle di sicurezza statica e di comfort ambientale. Questo modulo sarà quindi articolato in lezioni
tematiche durante le quali lo studente acquisirà le conoscenze su materiali e tecniche, sia tradizionali sia innovative,
utilizzate per la realizzazione dei vari elementi edilizi e imparerà a conoscere, approfondire e utilizzare gli strumenti
e i metodi necessari per operare scelte consapevoli e ragionate all'interno dell'azione progetto.
Metodi didattici
Lezioni frontali e seminari
Modalità di verifica dell'apprendimento
Esame orale
Testi di riferimento
Testi di cui è consigliata la consultazione:L. Benevolo, Storia dell'architettura moderna, Bari - Edizione LaterzaE.
Mandolesi, Edilizia I, Torino - Edizione U.T.E.T.A. Petrignani, Tecnologie dell'architettura, Milano - Edizioni
GorlichB. Zevi, Saper vedere l'architettura, Torino - Edizioni EinaudiB. Zevi, Spazi dell'architettura moderna, Torino Edizioni EinaudiL. Caleca, Architettura Tecnica, Palermo - Edizioni FlaccovianoAA.VV, Manuale di progettazione
edilizia, edizioni HoepliAltri testi per consultazioni saranno indicati di volta in volta durante lo svolgimento del corso
Altre informazioni
Nessuna
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
9
ICAR/10, ICAR/10
Stampa del 23/11/2005
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Architettura tecnica 2 [ 40417 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: GIORGIO CACCIAGUERRA, MARIA PAOLA GATTI
Periodo: Ciclo Annuale Unico
Obiettivi formativi
Fornire gli elementi di metodo ed operativi per affrontare la definizione esecutiva del progetto architettonico,
integrando gli aspetti tecnologico-costruttivi, strutturali ed energetico-impiantistici, sulla base della conoscenza
tecnica del sistema edilizio e di una applicazione progettuale a scala di organismo edilizio condotta in Laboratorio.
Prerequisiti
Conoscenze di base relative alla geometria descrittiva, alla tecnologia dei materiali, alle tecniche costruttive di base,
alla scienza delle costruzioni, alla fisica tecnica.
Contenuti del corso
1. Inquadramento metodologico del concetto di tipo. Gli studenti sono chiamati a identificare le attività e gli spazi
che compongono gli edifici per la collettività e la loro organizzazione, prestando attenzione alle relazioni tra i vari
spazi, ai collegamenti e ai percorsi, in funzione del rapporto con il contesto in cui l'edificio si inserisce.2. Rapporto
tra luogo-forma dell'edificio-materiali e tecniche costruttive. Vengono fornite chiavi critiche di lettura di realizzazioni
contemporanee che consentano di identificare la successione delle fasi progettuali come un progressivo passaggio
dalla definizione di uno spazio ideale astratto a uno concreto, attraverso la materializzazione tecnica delle idee
progettuali. Architettura, tecnologia, tecnica delle costruzioni, impianti si riconducono quindi alla sintesi conclusiva
del progetto e alla verifica della fattibilità costruttiva che gli è propria.Metodi progettuali delle soluzioni costruttive di
dettaglio3. La normativa di riferimento nel progetto architettonicoLegge 10 handicappatiLegge 46 impianti
elettriciLegge 10 isolamentoRiferimenti normativi per le attività di progettazione nel campo delle opere pubbliche
(Lex 109/94, D.P.R. 554/99, Regolamento di attuazione della Lex 109)Problemi della sicurezza nell'edificio con
riferimento alle scelte strutturali e alle norme antincendio4. Gli impianti e la loro integrazione nel progetto
architettonicoL'impianto elettricoL'impianto idrico-sanitarioL'impianto di risalita meccanicoL'impianto di
riscaldamento
Metodi didattici
Tipo lezioni:Il corso è organizzato con lezioni, seminari con tecnici delle aziende produttrici di componenti, visite in
cantiere.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La prova d'esame verterà sulla discussione dei risultati delle esercitazioni, verificando come sono state affrontate le
problematiche tecnologico-costruttive-normative.
Testi di riferimento
Allen E., I fondamenti del costruire, Mc Graw - HillChing F. D. K., Costruire per illustrazioni, Calderoni, Bologna,
1988Quaroni L., Progettare un edificio. 8 lezioni di architettura, Petrignani A. Tecnologie dell'architettura, Görlich,
Milano, 1981Torricelli M. C., Del Nord R., Felli P., Materiali e tecnologie dell'architettura, Laterza, Roma - Bari,
2001Torroja E., La concezione strutturale. Logica ed intuito nell'ideazione delle forme, Città Studi, Milano, 1995,
traduzione a c. Levi F. Durante le lezioni verranno forniti riferimenti bibliografici specifici dei temi trattati, articoli,
testi o parti di essi.
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
9
ICAR/10, ICAR/10
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Caratteri tipologici, distributivi e costruttivi degli edifici [ 40524 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: MARIA PAOLA GATTI
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Il corso intende introdurre lo studente alle specificità dei tipi edilizi, si propone di indagare le nozioni generali sulla
tipologia, affrontando le problematiche dell'edificio indotte dalla funzione, dalla forma, dalla distribuzione, dai
materiali e dalle tecniche costruttive. Con quest'ottica il tipo edilizio diviene strumento progettuale idoneo a definire
le future architetture, ma impone una ri-considerazione di ciò che è già stato fatto, affinché il nuovo possa
continuare ad evolversi, perfezionandosi sempre più.Il corso affronterà i caratteri degli edifici prevalentemente con
destinazione pubblica.
Prerequisiti
Sono necessarie conoscenze relative alla composizione, alla tecnologia e alla tecnica delle costruzioni.
Contenuti del corso
Lo spazio architettonico: genericità dei termini struttura, modello e tipoLa dimensione tecnica della progettazioneLa
geometria dell'architetturaI tipi edilizi: moduli e proporzioni, il tracciato guida, l'impianto distributivo, la tecnologia
Metodi didattici
Il corso comprende lezioni teoriche sugli argomenti trattati e l'elaborazione di tre lavori d'esercitazione d'anno da
terminare entro la fine dell'insegnamento medesimo. I primi due lavori d'esercitazione hanno lo scopo di acquisire
delle metodologie di verifiche proprie del progetto architettonico. Con la prima si vuole verificare la forma, quindi i
principi architettonici adottati, con la seconda si intende analizzare l'impianto distributivo.La terza esercitazione
verterà sull'elaborazione di un progetto, in cui saranno valutate le problematiche, architettoniche, funzionali,
distributive e costruttive.La prova d'esame verterà sulla discussione dei risultati delle esercitazioni.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La prova d'esame verterà sulla discussione dei risultati delle esercitazioni e dei temi affrontati nelle lezioni.
Testi di riferimento
G.Caniggia, G. Maffei -Composizione architettonica e tipologia edilizia-, ed. Marsilio, Venezia 1979Carbonara
-Architettura pratica-, ed. Utet, Torino 1954A. Cornoldi -L'architettura della casa-, ed. Officina, Roma 1991L.
Gazzola -Architettura e tipologia- ed. Officina, Roma 1987N. Pevner -Storia e caratteri degli edifici-, ed. Fr. Palombi
1986Durante il ciclo di lezioni viene fornita la bibliografia specifica degli argomenti trattati.
Altre informazioni
.nessuna
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
Percorso
Crediti
S.S.D.
C
9
ICAR/10
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
anni
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Chimica + tecnologia dei materiali e chimica applicata [ 40275 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: GIOVANNI CARTURAN, ROSA DI MAGGIO
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Syllabus non pubblicato dal Docente.
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
8
CHIM/07, CHIM/07
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Conservazione, recupero e ristrutturazione degli edifici [ 40523 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: GIORGIO CACCIAGUERRA, ALESSANDRA QUENDOLO
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
La progettazione per il recupero coinvolge più campi disciplinari e necessita dell'apporto di più competenze che
sono di carattere storico-critico, urbanistico-ambientale, socio-economiche e tecnico-costruttive. In questo corso,
pur dando una panoramica generale sugli obiettivi che gli specifici campi disciplinari presuppongono (lezioni
introduttive), si approfondiscono le parti relative all' analisi geometrico-dimensionale dell'organismo edilizio ed agli
aspetti tecnico-costruttivi.
Prerequisiti
Sono necessarie conoscenze relative alla tecnologia dell'architettura e alla tecnica delle costruzioni.
Contenuti del corso
Il corso si articola in due parti.Nella prima parte, incentrata sulle metodiche e sulle tecniche per il rilevamento, sono
affrontati gli aspetti relativi all' analisi geometrico-dimensionale e tecnico-costruttiva dell'organismo edilizio. Nella
seconda parte, che costituisce la sezione di preminente interesse, sono trattati gli aspetti tecnico-costruttivi
connessi con le tecnologie per il recupero. In questa parte l' analisi e le risoluzioni progettuali sono articolate per
elementi di fabbrica per ciascuno dei quali si esaminano le caratteristiche tipologiche e costruttive, le cause di
degrado, le principali tecniche di risanamento o di sostituzione degli elementi costruttivi base e funzionali. In questa
seconda parte, prima di esporre i metodi per la definizione delle cause di degrado e le tecniche di risanamento e
sostituzione, si procederà ad un'ampia disamina delle caratteristiche tipologiche e costruttive degli elementi di
fabbrica. Si ritiene infatti di primaria importanza, sia nella fase di analisi sia nel momento sintetico della
progettazione, che il progettIsta abbia una conoscenza degli elementi e delle tecniche costruttive con cui sono state
realizzate le parti su cui si intende intervenire. 1. a Il recupero: le analisi per verificare le opportunità dell'intervento e
il giudizio di valore1.b Riferimenti al dibattito contemporaneo sul tema del giudizio di valore: attualizzazione dei
valori e conservazione dei dati1.c L'architettura come "potenziale informativo"1.d Il progetto come azione
consapevole di modificazione del "potenziale informativo": casi di interventi realizzati a confronto1e. La normativa
del recupero: dalla legge 1 giugno 1939 n. 1089 al decreto legge 29 ottobre 1999 n. 902.a Analisi delle
caratteristiche tipologiche e costruttive2.b Analisi dei processi di trasformazione: rilievo delle tracce materiali e
interpretazione dei processi di costruzione e trasformazione2.c Definizione delle cause di degrado: rilievo degli
effetti visibili del degrado e interpretazione delle cause2.d Tecniche costruttive per il risanamento ed il ripristino degli
elementi di fabbrica: Interventi sulle strutture in muratura Interventi sulle strutture in calcestruzzo armato Interventi
sulle strutture in legno
Metodi didattici
L'insegnamento è strutturato con lezioni. La prova d'esame di profitto risulta essere un'applicazione pratica degli
argomenti trattati durante il corso.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Testi di riferimento
M.T. Accatino e G. Viglianti -La manutenzione degli edifici residenziali-, NIS Roma '87 A. Baglioni e G. Guarnerio
-La ristrutturazione edilizia: tecnologie di recupero per le vecchie costruzioni- Hoepli MI' 82 L. Caleca e A. De Vecchi
Tecnologie di consolidamento delle strutture murarie, Flaccovio PA '90 a. c. G. Caterina -Tecnologia del recupero
edilizio-, UTET Torino '89 F. La Regina, Come un ferro rovente. Cultura e prassi del restauro architettonico
dell'architettura, Clean, Napoli, 1995F. Dogliosi, Stratigrafia e restauro. Tra conoscenza e conservazione
dell'architettura, Lint, Trieste, 1977S. Mastrodicasa - Dissesti statici delle strutture edilizie-, Hoepli MI '83 A. Pasta
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
-Ristrutturazioni ed impianti-, Kappa Roma '82 G. Rocchi -Istituzioni di restauro dei beni architettonici ed ambientali-,
Hoepli MI '87 P. Rocchi -Progettare il consolidamento-, Kappa Roma '83 G. Caniggia, G. Maffei -Composizione
architettonica e tipologia edilizia-, ed. Marsilio, Venezia 1979Ulteriori riferimenti bibliografici inerenti argomenti
specifici saranno indicati durante il corso.
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
C
9
ICAR/10, ICAR/10
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Costruzioni in muratura e costruzioni in legno [ 40525 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: MAURIZIO PIAZZA, ROBERTO TOMASI
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Considerando la specificità dei materiali, il corso viene articolato in due moduli tematici riferiti al legno e alla
muratura. Il programma è strutturato, per ciascuno dei due moduli, in tre punti che riguardano: il materiale,
l'elemento strutturale, l'organismo strutturale. Saranno infine esaminati aspetti tipici delle costruzioni di legno e di
muratura ricorrenti nell'edilizia nazionale ed europea.
Prerequisiti
Sono indispensabili le conoscenze impartite nel corso di Tecnica delle costruzioni (IV anno).
Contenuti del corso
Modulo ICaratteristiche fisiche e meccaniche del legno e loro determinazione. Legno netto e legno strutturale.
Classi di resistenza e classificazione. Influenza delle condizioni ambientali, del tipo di azione sollecitante la struttura,
del volume di materiale sollecitato sulle prestazioni strutturali dell'elemento ligneo. Difetti ed alterazioni. Degrado. La
sicurezza della struttura lignea. La sicurezza nei confronti dell'incendio. Aspetti normativi. Scelta e
dimensionamento dei collegamenti (tradizionali ed innovativi). Le tipologie strutturali ricorrenti ed il loro
dimensionamento. La concezione strutturale e le tipologie ricorrenti.Modulo IIDescrizione delle caratteristiche
fisico-meccaniche della muratura, della malta, degli elementi di formazione (naturali o artificiali). Criteri di resistenza.
Le azioni sugli elementi in muratura: compressione semplice, presso-flessione. Instabilità dell'equilibrio.Influenza
delle tecniche costruttive sul funzionamento meccanico delle murature.L'elemento strutturale: strutture resistenti per
forma, strutture resistenti per massa. Calcolo e verifiche di archi e volte: approcci classici. Verifiche di pareti portanti
in edifici multipiano di nuova realizzazione. L'organismo strutturale: intervento della forma e delle condizioni di
vincolo. Il funzionamento scatolare delle costruzioni in muratura. Cenno al comportamento di edifici in muratura
sollecitati da azioni dinamiche.Aspetti normativi.La "lettura" strutturale di alcune rilevanti fabbriche storiche.
Metodi didattici
Il corso si articola in lezioni, seminari ed esercitazioni su tematiche particolari. Si richiede anche lo svolgimento
di un'esperienza progettuale più generale ed approfondita relativa a una struttura di particolare importanza (in legno,
muratura o mista), eventualmente da svolgere nel Laboratorio progettuale.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame prevede la prova orale. L'esercitazione obbligatoria, da concordare, costituirà parte integrante della prova
d'esame.
Testi di riferimento
Bellini A. (a cura di), Il progetto di conservazione: linee metodologiche per le analisi preliminari, l'intervento, il
controllo di efficacia, Firenze, Alinea, 2001 Blass, H.J. et al., Timber Engineering STEP 1 - Basis of design, material
properties, structural components and joints, 1995 Blass, H.J. et al., Timber Engineering STEP 2 - Design, details
and structural systems, 1995Borg Madsen, Structural Behaviour of Timber, Timber Eng. Ltd, Vancouver BC, 1992
Borg Madsen, Behaviour of Timber Connections, Timber Eng. Ltd, Vancouver BC, 2001 Caironi M., Bonera L., Il
legno lamellare: il calcolo, 1989/1993 Croci G., Progettazione strutturale e consolidamento delle costruzioni, Hoepli,
Milano 1981 Defez A., Il Consolidamento degli Edifici, Liguori, 1998 Del Piero G., Le Costruzioni in Muratura,
Collana di Ingegneria Strutturale, 1984 Di Pasquale S. (a cura di), Problemi inerenti l'analisi e la conservazione del
costruito storico, Firenze, Libreria Alfani, 2001Faherty K.F., Williamson T.G., Wood Engineering and Construction
Handbook, 1995 Giordano G., Tecnica delle costruzioni in legno, 1993 Hendry A.W., Sinha P.B., Davies S.R.,
Progetto di strutture in muratura, Pitagora Ed., Bologna, 2002 Heyman J., The Stone Skeleton, Cambridge
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
University Press, 1995 Kermani A., Structural timber design, 1999 Laner F., Barbisan U., I solai in legno, 1995
Mastrodicasa S., Dissesti statici delle strutture edilizie, Hoepli, 1993 Natterer J., Atlante del Legno, UTET, 1998
Piazza M., Tomasi R., Modena R., Strutture in legno - Materiale, calcolo e progetto secondo le nuove normative
europee, Hoepli, 2005
Rocchi P., Trattato sul consolidamento, Mancosu Editore, Roma, 2003 Tampone G., Il
restauro delle strutture di legno, Milano, ed. Hoepli, 1996 Tassios T.P., Meccanica delle murature; Liguore editore,
1988 Uzielli L, Bonamini G., Noferi M., Togni M., Il manuale del legno strutturale, vol. I, II, III, IV, Mancosu Editore,
Roma, 2001/2004
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
A
9
ICAR/09, ICAR/09
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Disegno automatico [ 40470 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: GIOVANNA MASSARI
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Il corso intende fornire anzitutto le basi metodologiche e tecniche per una corretta modellazione e comunicazione
del progetto di architettura, tramite il supporto degli strumenti informatici: dalle fasi preliminari di interpretazione e
presentazione dell'idea progettuale, alla lettura dei disegni secondo i codici e le norme previsti dall'iter legislativo,
fino alla concreta traduzione dell'opera in elaborati di cantiere e provvedimenti esecutivi.Una specifica parte del
corso avrà l'obiettivo di fornire agli studenti, dal punto di vista teorico e pratico, gli elementi necessari a utilizzare lo
strumento informatico per progettare con modalità multimediale. Saranno fornite indicazioni di carattere
metodologico per organizzare e strutturare il "modello conoscitivo informatico" di uno spazio architettonico o di un
oggetto di design, segnalando le procedure necessarie a realizzare il modello tridimensionale sia con tecniche di
modellazione solida sia con modalità di texture mapping. L'obiettivo è quello di realizzare un modello 3D dal quale
sia possibile ricavare una serie di rappresentazioni significative utilizzando software di renderizzazione: dal modello
3D, infatti, possono essere tratte immagini di sintesi statiche, dinamiche (walkthrough) e visioni panoramiche a
360°.
Prerequisiti
E' richiesta la padronanza dei fondamenti geometrici della rappresentazione (proiezioni prospettiche, ortogonali e
assonometriche, teoria delle ombre), delle operazioni di base del disegno assistito dal calcolatore, nonché una
sufficiente capacità nel rapportare contenuti analitici, modelli grafici e comunicazione visiva.
Contenuti del corso
Nella convinzione che le "forme della rappresentazione" siano effettivamente "forme della progettazione", il corso
approfondisce le basi teoriche affrontate negli insegnamenti precedenti, collegando criticamente le diverse
procedure del disegno al progetto di architettura.Oltre alle necessarie basi applicative, saranno indicati i metodi e le
procedure del disegno assistito, con particolare attenzione alla interazione tra programmi differenti soprattutto per
quanto attiene lo sviluppo esecutivo del progetto, nonché la pianificazione e la automazione del processo di
redazione dei documenti progettuali in attuazione degli elaborati grafici (quali capitolati tecnici, computi metrici
estimativi, piani di esecuzione).Si esclude però che il corso possa ridursi a una sorta di "catalogo ragionato" delle
innumerevoli soluzioni software disponibili sul mercato e sulle quali lo studente debba esercitarsi manualmente; i
contenuti teorici riguarderanno anzitutto l'approfondimento del concetto stesso di rappresentazione architettonica e
una puntuale riflessione critica sulle nozioni di "strumento" e di "tecnica".Saranno così analizzate le valenze
"produttive" e il senso culturale delle nuove procedure informatiche, nonché i rapporti tra finalità, oggetto e metodi
della rappresentazione; i temi trattati riguarderanno: la terna concettuale informazione-comunicazione-conoscenza,
le relazioni tra opera e modello, il "gesto tecnico" della rappresentazione architettonica e i suoi rapporti con le
poetiche storiche, le tecniche in rapporto alle tipologie del rappresentato, le valenze "non-strumentali" degli
strumenti.
Metodi didattici
Il corso, la cui frequenza è indispensabile dato il prevalente carattere sperimentale, si articola in lezioni ex-cathedra,
seminari ed esercitazioni e sviluppa tre settori didattici in stretta reciproca correlazione: la riflessione teorica,
l'informazione tecnica e l'applicazione pratica.- TeoriaFondamenti disciplinari. Le nozioni di strumento e di tecnica. Il
modello conoscitivo informatico.- TecnicaLa modellazione 3D. Il rendering. Impaginazione grafica e elaborazione
ipertestuale.- PraticaLe esercitazioni, inquadrate da specifiche spiegazioni introduttive, sono pensate come
fondamentali momenti di verifica applicativa degli argomenti teorici e tecnici trattati: esse hanno la finalità di
sviluppare le necessarie capacità esecutive e di dare senso alla produzione grafica quale luogo della mediazione
critica tra proposizioni teoriche e pratica del costruire. Esse sono in prevalenza individuali, ma sarà possibile
formare gruppi di lavoro limitatamente ad alcune fasi dell'esperienza applicativa.
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Modalità di verifica dell'apprendimento
È prevista una esercitazione annuale da avviare e discutere in aula con la docenza e da completare a casa tramite
approfondimenti personali; prima di iniziare il lavoro ogni gruppo (1÷3 persone) dovrà concordare con la docenza il
tema progettuale e i contenuti ad esso legati.Le verifiche dello svolgimento della esercitazione saranno
periodicamente annotate sulla "scheda personale" dello studente, unitamente a eventuali indicazioni circa gli
sviluppi del lavoro: la scheda attesterà sia il percorso formativo sia il tipo di frequenza mantenuto nel corso di tutto il
semestre. Tale scheda è essenziale per le valutazioni.Eventuali gruppi di lavoro saranno tenuti a presentarsi
simultaneamente all'esame; la valutazione a fine corso sarà positiva alle seguenti due condizioni.1. Lo studente
deve avere svolto, con esito positivo, tutte le fasi della esercitazione avendo rispettato per essa un minimo di tre
revisioni durante l'anno.2. Lo studente deve anzitutto dimostrare, in sede di colloquio, di avere una sufficiente
capacità di impostare, rappresentare e risolvere i problemi inerenti gli argomenti svolti; in secondo luogo, deve
provare di avere seguito le lezioni e di averne studiato i contenuti tramite adeguati approfondimenti bibliografici.Lo
studente che non raggiunga durante l'anno esiti sufficienti potrà sostenere una prova d'esame basata sulla
preliminare valutazione della esercitazione annuale e su una prova pratica, superate le quali potrà accedere alla
prova orale riguardante tutti gli argomenti svolti dal corso e la bibliografia.
Testi di riferimento
AA.VV., Architectures non standard, catalogo della mostra al Centro Pompidou, Centre Pompidou, Parigi
2004.BERTOLINE G.R., WIEBE E.N., Fondamenti di comunicazione grafica, McGrow-Hill, Milano 2004.BETTETINI
G., GASPARINI B., CITTADINI N., Gli spazi dell'ipertesto, Bompiani, Milano 1999.CIAMMAICHELLA M.,
Architettura in Nurbs, Testo&Immagine, Torino 2002.EMPLER T., Il Disegno Automatico tra progetto e rilievo,
Officina, Roma 2002.ENGELI M., Storie digitali. Poetiche della comunicazione, Testo&Immagine, Torino
1999.GEDDO M., MARANGONI R., Le immagini digitali, Hoepli, Milano 2000.MAIOCCHI M., Ipertesti, Franco
Angeli, Milano 2000.MIGLIARI R., Geometria dei modelli, Kappa, Roma 2003.MORICONI C., Il disegno a mappa di
bit. Verso una nuova identità del disegno, Quattroemme, Perugia 1996.NOVELLO MASSAI P., OGNIBENE M.,
Strumenti e metodi per la rappresentazione informatica dall'edilizia al territorio, Celid, Torino 2001.SACCHI L.,
UNALI M. (cura), Architettura e cultura digitale, Skira, Milano 2004.SAINZ J., "L'infografia architettonica", in «XY Dimensioni del disegno» 14-15, Officina, Roma 1992.SANDERS K., The Digital Architect, Wiley, New York
1995.SCHMITT G., Information Architecture. Basi e futuro del CAD, Testo&Immagine, Torino 1998.SDEGNO A.,
Architettura e rappresentazione digitale, Libreria Editrice Cafoscarina, Venezia 2002.STEELE J., Architecture and
computers. Action and reaction in the digital design revolution, Laurence King Publishing, London 2001.UGO V.,
Architectura ad vocem, Guerini, Milano 1996.UGO V., Mímēsis. Sulla critica della rappresentazione
dell'architettura, Clup, Milano 2004.UNALI M., Pixel di architettura, Kappa, Roma 2001.«XY - Dimensioni del
disegno» 41-43, Officina, Roma 2001.ZELLNER P., Hybrid Space. New forms in digital architecture,
Thames&Hudson, London 1999.
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
6
ICAR/17
Stampa del 23/11/2005
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Disegno dell'architettura [ 40022 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: BRUNO BRONZINI, GIOVANNA MASSARI
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Vista la eterogeneità delle scuole di provenienza degli studenti, la principale finalità del corso è quella di stabilire
una prima base di conoscenze e un linguaggio comune che consentano l'accesso alle tematiche del progetto di
architettura e dell'architettura come disciplina.Il corso pertanto affronta le problematiche fondamentali della
rappresentazione architettonica con l'obiettivo di condurre lo studente a un uso consapevole degli strumenti
materiali e concettuali del disegno, tale da consentire il controllo formale, geometrico e materiale del progetto
nonché, successivamente, l'analisi morfologica, costruttiva e storica dell'opera realizzata.Gli argomenti di studio
iniziali sono articolati sul disegno geometrico in quanto modalità tecnico-scientifica di prefigurazione del progetto e
di elaborazione spaziale; il disegno dell'architettura deve affrontare sia i metodi necessari per una adeguata
elaborazione degli oggetti nello spazio, sia la conoscenza dei codici e delle norme utili per la rappresentazione di
quanto è "da costruire", in modo da garantire una redazione corretta del progetto e la comunicabilità degli elaborati
grafici.Il percorso didattico è centrato sullo studio e sulla integrazione di diversi sistemi rappresentativi che
descrivano l'immagine, la spazialità e le molteplici qualità dell'oggetto: dallo schizzo sintetico a mano libera alle
raffigurazioni di stampo foto-realistico, dagli elaborati basati sui codici della geometria proiettiva alle procedure del
disegno informatizzato. In particolare, una parte importante del corso riguarda gli strumenti teorici e metodologici
che permettono di comunicare la tridimensionalità dell'oggetto reale o progettato tramite un linguaggio a due
dimensioni: viene cioè spiegato come sia possibile ricondurre le configurazioni spaziali alla planarità del supporto
grafico, cioè a un disegno costruito sui fondamenti della geometria proiettiva e descrittiva.
Prerequisiti
È auspicabile che lo studente conservi dagli studi superiori una conoscenza di base dei fondamenti della geometria
piana e una sufficiente familiarità con l'esercizio manuale del disegno.
Contenuti del corso
Il corso assume il progetto quale forma specifica della conoscenza architettonica e la rappresentazione quale luogo
privilegiato della formazione ed elaborazione progettuale, ma anche dell'interpretazione e dell'analisi critica
dell'opera costruita. Esso pertanto affronta il problema generale di definire i caratteri strutturali di una conoscenza
fondata essenzialmente in senso spaziale e riferita all'architettura in quanto "forma delle materie ordinate allo scopo
dell'abitare", come scrive Vittorio Gregotti.L'atto del "rappresentare", sotteso a qualunque pratica del disegno, non
indica solo un insieme di operazioni tecnico-grafiche finalizzate alla formazione dell'immagine, alla definizione del
suo ruolo comunicativo e alla scelta di strumenti che dipendono dai risultati che si vogliono ottenere; esso è
anzitutto una forma di conoscenza il cui scopo è quello di rendere conto delle dimensioni geometriche, materiche e
qualitative degli oggetti per mezzo di differenti "simulacri": cioè tramite modelli analogici e/o simbolici.Il corso quindi
assume la rappresentazione come struttura concettuale e tecnica che regola e gestisce, in entrambi i versi, il
rapporto tra le proposizioni teoriche, che definiscono la disciplina architettonica nella sua storicità e nei suoi valori
estetici, e l'irriducibile materialità della fabbrica edificata; la rappresentazione costituisce appunto il necessario
rapporto che intercorre tra gli ambiti eterogenei delle "parole" (i.e. teoria, critica, storia) e delle "cose"
dell'architettura progettata e costruita. Quindi la funzione "formativa" della rappresentazione prevale di gran lunga
su quella meramente "comunicativa": sia negli ambiti della ideazione e progettazione del "da costruire", sia in quelli
della analisi critica e trasformazione del "già costruito"; anzi, la rappresentazione e i suoi processi gnoseologici sono
il luogo in cui progetto e analisi si integrano e prendono forma.La rappresentazione dispone di due principali campi
di relativa autonomia che possono concorrere alla formazione di base dell'ingegnere/architetto: da un lato la
struttura logico-geometrica dei procedimenti, dall'altro la capacità tecnica e manuale nell'espressione e
comunicazione grafica. Tali campi permeano sia la sfera del disegno/progetto sia quella del rilievo/analisi
dell'architettura.La geometria non può essere usata come semplice insieme di regole da manuale, ma deve essere
assunta come disciplina scientifica che garantisce la effettiva corrispondenza tra la realtà fisica del costruito e la sua
rappresentazione; essa costituisce un esercizio di astrazione logica irrinunciabile ed è pienamente integrata
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all'architettura: la sua conoscenza è inoltre condizione preliminare affinché chi usa il computer non sia un semplice
tecnico o un acrobata del rendering.Per contro, la tecnica è autentico termine medio tra l'oggetto e la sua
rappresentazione: essa non si limita a fornire i mezzi per la traduzione di un'idea in prodotto, ma fa intrinsecamente
parte della concezione e del processo produttivo; essa non è una componente strumentale "per" la produzione di
una forma, ma è una componente strutturale "della" forma stessa: all'interno della disciplina della rappresentazione,
il problema è quello di rendere omologhe forma del disegno e forma dell'oggetto.Le nozioni critiche alla base del
corso sono quelle di "mimesi" e di "forma": due nozioni apparentemente molto comuni, ma in realtà estremamente
complesse e che rivestono un carattere di grande rilevanza per l'architettura.
Metodi didattici
Il corso, la cui frequenza è indispensabile dato il prevalente carattere sperimentale, si articola in lezioni ex-cathedra,
seminari ed esercitazioni e sviluppa tre settori didattici in stretta reciproca correlazione: la riflessione teorica,
l'informazione tecnica e l'applicazione pratica.- TeoriaFondamenti disciplinari. Percezione visiva e spazio proiettivo.
Strutture geometriche dello spazio. Semiotica grafica.- TecnicaI ferri del mestiere. Espressione grafica. Disegno a
mano libera e disegno "dal vero". Geometria piana. Geometria proiettiva e descrittiva. Codici e norme del disegno.
CAD.- PraticaLe esercitazioni, inquadrate da specifiche spiegazioni introduttive, sono pensate come fondamentali
momenti di verifica applicativa degli argomenti teorici e tecnici trattati: esse hanno la finalità di sviluppare le
necessarie capacità esecutive e di dare senso alla produzione grafica quale luogo della mediazione critica tra
proposizioni teoriche e pratica del costruire.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste esercitazioni "brevi" da svolgere essenzialmente in aula, eventualmente completare a casa e
sottoporre a valutazione nelle date di verifica previste dal calendario del corso; esse sono da intendere come
esercizi di tipo "propedeutico" utili per il corretto svolgimento dell'esercitazione annuale "lunga"; ne fanno parte
alcune prove ex-tempore da svolgere esclusivamente in aula e consegnare a fine lezione.È prevista una
esercitazione annuale "lunga" da avviare e discutere in aula con la docenza e da completare a casa tramite
approfondimenti personali.Gli esiti delle prove ex-tempore e delle esercitazioni "brevi", le verifiche dello svolgimento
della esercitazione "lunga", nonché la sistematica stesura del "quaderno degli appunti" saranno periodicamente
annotati sulla "scheda personale" dello studente, unitamente a eventuali indicazioni circa gli sviluppi del lavoro: la
scheda attesterà sia il percorso formativo sia il tipo di frequenza mantenuto nel corso di tutto il semestre. Tale
scheda è essenziale per le valutazioni.Tutte le esercitazioni sono individuali; il giudizio complessivo sulla
preparazione dello studente e sul lavoro svolto sarà unico e contemporaneo per i due moduli integrati, per ciascuno
dei quali si dovrà raggiungere almeno la sufficienza.La valutazione del lavoro a fine corso sarà positiva alle seguenti
due condizioni.1. Lo studente deve avere svolto, con esito positivo, almeno il 70% delle esercitazioni "brevi" nei
tempi stabiliti dal calendario, nonché tutte le tavole della esercitazione "lunga" avendo rispettato per essa un minimo
di due revisioni durante l'anno. Degli elaborati verranno valutate la correttezza e la completezza dei contenuti, la
precisione grafica e la cura nell'impaginazione.2. Lo studente deve anzitutto dimostrare, in sede di colloquio, di
avere una sufficiente capacità di impostare, rappresentare e risolvere i problemi inerenti gli argomenti svolti; in
secondo luogo, deve provare di avere seguito le lezioni e di averne studiato i contenuti tramite adeguati
approfondimenti bibliografici: a tal fine è di fondamentale importanza la redazione del "quaderno degli appunti".Lo
studente che non consegni, nelle date previste dal calendario, gli elaborati completi o che non raggiunga durante
l'anno esiti sufficienti potrà sostenere una prova d'esame basata sulla preliminare valutazione di tutti gli elaborati
previsti dal programma del corso e su una prova scritta, superate le quali potrà accedere alla prova orale
riguardante tutti gli argomenti svolti dal corso e la bibliografia.
Testi di riferimento
AA.VV., Norme per il disegno tecnico, Manuale UNM 1, UNI, Milano 1986, voll. I-II-III.CHISINI O., MASOTTI G.,
Lezioni di geometria descrittiva, Masson Italia, Milano 1983.DE RUBERTIS R., Il disegno dell'architettura, Carocci,
Roma 1998.DE RUBERTIS R., CLEMENTE M., Percezione e comunicazione visiva dell'architettura, Officina, Roma
2001.DOCCI M., MAESTRI D., Scienza del disegno, Utet, Torino 2000.DOCCI M., MIGLIARI R., Scienza della
rappresentazione, N.I.S., Roma 1993.FOUCAULT M., Les mots et les choses, Gallimard, Paris 1966; ed. it. Le
parole e le cose, Rizzoli, Milano 1986 [in particolare il capitolo III "Rappresentare"].GASPARINI C., ECDL CAD: il
manuale, Apogeo, Milano 2005 (con CD-ROM).GIL F., "Rappresentazione", lemma dell'Enciclopedia Einaudi, vol.
XI, Torino 1977, pp. 546-583.GOMBI G., AutoCAD LT 2004, McGraw-Hill, Milano 2003.KANDINSKY W., Punto
linea superficie, Adelphi Edizioni, Milano 1968.MASSIRONI M., Vedere con il disegno, Muzzio, Padova
1982.MIGLIARI R., Fondamenti della rappresentazione geometrica e informatica dell'architettura, Edizioni Kappa,
Roma 2000.PETRIGNANI M. et AL., Disegno e progettazione, Dedalo, Bari 1978.PORTER T., GOODMAN S.,
Manuale di tecniche grafiche, 4 voll., Clup, Milano 1983-1988.PURINI F., Una lezione sul disegno, Gangemi, Roma
1996.SCOLARI M. et AL., Teorie e metodi del disegno, Città Studi, Milano 1994.SGROSSO A., VENTRE A.,
Fondamenti di Geometria descrittiva, Arte Tipografica, Napoli 2001.UGO V., Fondamenti della rappresentazione
architettonica, Esculapio, Bologna 1994.UGO V., Mímesis. Sulla critica della rappresentazione dell'architettura,
Clup, Milano 2004.UGO V., MASIERO R., La questione architettura, Cluva, Venezia 1990.Ulteriore bibliografia di
approfondimento sarà fornita durante le lezioni.
Altre informazioni
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L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
9
ICAR/17, ICAR/17
Stampa del 23/11/2005
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Economia ed estimo civile [ 40514 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: LAURA GABRIELLI
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Syllabus non pubblicato dal Docente.
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
9
ICAR/22
Stampa del 23/11/2005
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Fisica generale [ 40030 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: PAOLO TOSI
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Fornire agli studenti le basi della fisica classica (meccanica ed elettromagnetismo)
Prerequisiti
Nozioni di analisi matematica
Contenuti del corso
Cinematica del punto materiale.Dinamica del punto materiale.Lavoro ed energia.Sistemi di particelle.Moto
rotazionale.Gravità.Oscillazioni.Onde.Campo elettrico.Potenziale elettrostatico.Conduttori e dielettrici.Capacità
elettrostatica.Corrente e resistenza.Campo magnetico.Legge di Ampere.Legge dell'induzione di Faraday.Correnti
alternate.Equazioni di Maxwell ed onde elettromagnetiche.
Metodi didattici
Lezioni ed esercitazioni in aula
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prove scritte durante il corso ed esame finale orale
Testi di riferimento
R.A. Serway, Fisica per Scienze ed Ingegneria, EdiSES (Napoli).D.Halliday, R. Resnick, J. Walker, Fondamenti di
Fisica, Ambrosiana (Milano).L. A. Bloomfield, How Things Work, J. Wiley & Sons
www.wiley.com/college/howthingswork
Altre informazioni
.
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
6
FIS/01
Stampa del 23/11/2005
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Fisica tecnica [ 40414 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: PAOLO BAGGIO
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Acquisire le conoscenze di base necessarie per comprendere il comportamento termofisico degli edifici e le
tecniche usate per controllarne il microclima interno.
Prerequisiti
Analisi Matematica 1 (6 crediti), Analisi Matematica 2 (6 crediti), Fisica 1(6 crediti)
Contenuti del corso
TERMODINAMICA APPLICATA: Unità di misura e definizioni fondamentali. Primo e secondo principio della
termodinamica. Irreversibilità e funzione entropia. Gas ideale. Processi termodinamici del gas ideale in sistemi
chiusi ed aperti. Equazioni di stato, La superficie p-v-T per una sostanza pura. Cenni sul comportamento dei gas
reali. Cenni sui cicli termodinamici diretti e inversiTRASMISSIONE DEL CALORE: Conduzione termica in regime
stazionario mono e bidimensionale. Conduzione termica in regime variabile. Introduzione ai metodi numerici di
soluzione. Convezione termica naturale e forzata: similarità e parametri adimensionali, strato limite termico
dinamico e di concentrazione, turbolenza. Trasporto di massa (diffusione). Proprietà termofisiche dei materiali. La
trasmissione globale: coefficiente globale di trasmissione (trasmittanza) e introduzione agli scambiatori di calore
Trasmissione del calore nelle strutture edilizie e cenni alla normativa sul risparmio energetico. Radiazione termica:
concetti fondamentali, radiazione da corpo nero (radiatore ideale), superfici grigie, scambi radiativi tra superfici.
Caratteristiche della radiazione solare, trasmissione per radiazione nell'atmosfera.TERMODINAMICA DELL'ARIA
UMIDA: Miscele ideali di gas ideali e/o di vapori condensabili. Cenni sul comportamento delle miscele di gas reali.
Elementi di Psicrometria e proprietà dell'aria. Trasformazioni dell'aria umida. Introduzione ai processi fondamentali
del condizionamento ambientale. Fenomeni di condensazione superficiale e interstiziale nelle strutture
edilizie.CENNI DI ACUSTICA APPLICATA: Definizioni e grandezze fondamentali. Elementi di acustica psicofisica: il
campo di udibilità, l'audiogramma normale. Criteri per la valutazione del rumore. Tecniche di misura. Introduzione
alla normativa sulla limitazione del rumore (inquinamento acustico). Riflessione ed assorbimento. Fondamenti di
acustica architettonica: potere fonoisolante, potere fonoassorbente e tempo di riverberazione.
Metodi didattici
Tipo lezioni: lezioni frontali;
Modalità di verifica dell'apprendimento
Esercizio numerico scritto seguito da colloquio oraleIl colloquio orale deve essere sostenuto entro i sei mesi
successivi al superamento dell'esercizio scritto.Durante il corso sono previste 2 prove di accertamento. Le prove di
accertamento, se tutte sufficienti, equivalgono al superamento dell'esercizio scritto ed hanno validità di sei mesi
dalla fine del corso.
Testi di riferimento
TESTI CONSIGLIATI:A. Cavallini, L. Mattarolo - Termodinamica Applicata - Padova, CLEUP, 1992C. Bonacina, A.
Cavallini, L. Mattarolo - Trasmissione del Calore - Padova, CLEUP, 1989R. Lazzarin, M. Strada - Elementi di
Acustica Tecnica - Padova, CLEUP, 1983Oppure in alternativa:G.Moncada Lo Giudice, A. De Lieto Vollaro. - Fisica
Tecnica Ambientale: Termodinamica applicata vol. I - Masson.L. de Santoli. - Fisica Tecnica Ambientale:
Trasmissione del calore vol. II - Masson.G.Moncada Lo Giudice, L. de Santoli. - Fisica Tecnica Ambientale:
Benessere termico, acustico e visivo, vol. III - MassonTESTI PER CONSULTAZIONE:E. Bettanini, P. Brunello Lezioni di Impianti di tecnici, Vol. I e II - Padova, CLEUP, 1992.G. Moncada Lo Giudice, M. Coppi - Benessere
Termico e qualità dell'aria interna - MassonG. Moncada Lo Giudice, S. Santoboni - Acustica - Masson 1995G.
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Moncada Lo Giudice, A. De Lieto Vollaro. - Illuminotecnica - Masson
G. Rogers, Y. Mayhew - Engineering
Thermodinamycs Work and Heat Transfer - 4th ed., Longman, 1992F.P. Incropera, D.P. De Witt - Fundamentals of
Heat and Mass Transfer - John Wiley & Sons, 1990.J.P. Holman - Heat Transfer - New York, McGraw-Hill, 1990.R.
Siegel, J. R. Howell - Thermal Radiation Heat Transfer - Washington, Hemisphere, 1992.
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
9
ING-IND/11
Stampa del 23/11/2005
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Geometria [ 40273 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: ALESSANDRO PEROTTI
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Il corso intende fornire gli elementi di base dell'algebra lineare e della geometria analitica, con cenni di geometria
proiettiva e con particolare riguardo agli aspetti applicativi.
Prerequisiti
Nessuno
Contenuti del corso
1) Vettori e matrici. Operazioni sulle matrici. I numeri complessi.2) Vettori geometrici. Rette e piani: equazioni
vettoriali, parametriche e cartesiane. 3) Spazi vettoriali: sottospazi, dipendenza lineare, generatori, somma e
intersezione di sottospazi.4) Matrici e sistemi di equazioni lineari: struttura delle soluzioni di un sistema lineare,
sistemi equivalenti, operazioni elementari, metodo di Gauss per la riduzione a scalini.5) Determinante e rango:
proprietà del determinante, sistemi lineari e determinanti, rango di una matrice. Il rango di una matrice coincide col
rango della matrice trasposta. Il teorema di Rouchè-Capelli.6) Basi e dimensione di uno spazio vettoriale: proprietà
delle basi di uno spazio di n-uple. Ogni base di R^n contiene n vettori. Dimensione di uno spazio vettoriale.7)
Funzioni lineari: nucleo e immagine, teorema della nullità più rango e sue applicazioni, matrici associate.
Cambiamenti di base. Matrici di transizione, matrici simili.8) Autovalori e autovettori: definizioni ed esempi,
polinomio caratteristico, criterio di diagonalizzabilità.9) Prodotto scalare: proiezione ortogonale, norma, distanza.
Disuguaglianza di Cauchy-Schwarz e disuguaglianza triangolare. Basi ortonormali, complemento ortogonale.
Prodotto hermitiano in C^n. Applicazioni: ortogonalità tra rette e piani, distanza tra rette, tra punto e retta e tra punto
e piano.10) Endomorfismi simmetrici: il teorema spettrale e la diagonalizzabilità delle matrici reali simmetriche.
Forme quadratiche reali. Applicazioni geometriche: forme canoniche metriche delle coniche e delle quadriche.11)
Curve piane. Superfici nello spazio: superfici di rotazione, coni e cilindri.12) Coordinate omogenee, punti impropri,
trasformazioni del piano e dello spazio in coordinate omogenee, rette e piani in coordinate omogenee.13) Proiezioni
del piano e dello spazio.
Metodi didattici
Tipo lezioni:lezioni frontali; esercitazioni in aula.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame si svolgerà in forma scritta con eventuale integrazione con un colloquio orale.Il corso prevede due prove di
accertamento, una a metà corso e una alla fine del corso.
Testi di riferimento
M. Abate, Algebra Lineare, McGraw Hill;M.P. Manara - A. Perotti - R. Scapellato, Geometria e Algebra Lineare
(Teoria ed esercizi), Esculapio; T. Apostol, Calcolo Vol.2:Geometria, Boringhieri; D. Marsh, Applied Geometry for
Computer Graphics and CAD, Springer; M. Abate - C. De Fabritiis, Esercizi di geometria, McGraw-Hill;
Altre informazioni
Pagina web del corso:http://www.science.unitn.it/~perotti/icourses.htm
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
6
MAT/03
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Geotecnica [ 40510 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: ALESSANDRO GAJO
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Il corso, consiste in una parte iniziale che introduce alle tematiche fondamentali della ingegneria geotecnica, quali la
caratterizzazione del terreno con prove di laboratorio, il comportamento meccanico dell'elemento di volume, la
natura multifase del terreno, i moti di filtrazione e le indagini in sito. Gli aspetti trattati sono propedeutici alla seconda
parte del corso ed eventualmente a corsi più avanzati. La seconda parte del corso fornisce alcune nozioni base
tipiche delle discipline applicative dell'Ingegneria Geotecnica. Questa parte si propone quindi di illustrare
l'applicazione delle teorie, dei metodi di calcolo e dei metodi empirici al progetto delle fondazioni, di alcune opere di
sostegno e all'analisi dell'interazione terreno-struttura. Gli aspetti applicativi sono privilegiati con l'obiettivo di fornire
agli allievi gli strumenti necessari per affrontare i più tipici problemi della progettazione geotecnica collegati agli
edifici civili.
Prerequisiti
Si presuppone che gli studenti siano a conoscenza dei concetti base della meccanica del continuo e dell'idraulica.
Per seguire con profitto le lezioni sono indispensabili quindi le conoscenze che si acquisiscono nei corsi di Scienza
delle Costruzioni e di Idraulica+Costruzioni idrauliche.
Contenuti del corso
Proprietà fisiche del terreno. Distribuzione granulometrica. Minerali argillosi. Limiti di Atterberg. Classificazione del
terreno. Principio delle tensioni efficaci. Stato di tensione geostatico. Capillarità. Soluzioni elastiche per le variazioni
di tensioni indotte nel terreno da carichi esterni. Legge di Darcy e coefficiente di permeabilità. Prove di laboratorio
per valutare la permeabilità del terreno. Reticoli di filtrazione bidimensionali. Pressione di filtrazione e gradiente
idraulico critico. Sifonamento e sollevamento. Filtri. Compressione confinata di terreni argillosi: prove edometriche.
Parametri per definire la compressibilità del terreno in condizioni di deformazione laterale impedita. Terreni
normalmente consolidati e sovraconsolidati. Dipendenza della tensione orizzontale dalla storia pensionale.
Valutazione dei cedimenti di consolidazione. Teoria di Terzaghi per la consolidazione monodimensionale.
Consolidazione secondaria. Compressione non confinata di strati argillosi. Metodi per accelerare la consolidazione.
Criterio di resistenza di Mohr-Coulomb. Apparecchiature di taglio diretto e triassiale. Resistenza a taglio delle argille.
Resistenza a taglio delle sabbie e liquefazione. Carichi drenati e non drenati. Parametri di resistenza in termini di
tensioni efficaci. Parametri per le sovrapressioni interstiziali. Resistenza al taglio non drenata delle argille e sua
dipendenza dalla tensione efficace in sito. Compattazione: concetti fondamentali. Prove Proctor. Apparecchiature
per la compattazione e controlli di cantiere. Vibroflottazione e compattazione dinamica. Tecniche di perforazione.
Prove in sito: penetrometro statico e dinamico, prova scissometrica, pressiometro, dilatometro piatto, prove
dinamiche. Campionamento indisturbato. Piezometri. Metodi di misura in sito della permeabilità del
terreno.Introduzione all'analisi a collasso: metodo delle caratteristiche, metodo dell'equilibrio limite e teoremi del
limite superiore ed inferiore. Criteri generali di progetto delle fondazioni. Carichi e condizioni da considerare nel
progetto. Quadro normativo italiano ed europeo. Stati limite ultimo e di servizio. Scelta dei parametri del terreno.
Fondazioni superficiali: tipologia, tecniche di realizzazione e criteri generali di scelta. Stati limite ultimo e di servizio.
Calcolo dei cedimenti di fondazioni in terreni a grana grossa e fine. Interazione terreno - struttura di fondazione.
Interazione terreno - struttura di fondazione - struttura in elevazione. Fondazioni su pali: tipologia, tecniche di
realizzazione e criteri generali di scelta delle fondazioni su pali. Stati limite ultimo in presenza di sollecitazioni
verticali ed orizzontali. Effetti dei procedimenti costruttivi sulla risposta del complesso palo-terreno. Sottofondazioni:
misure e diagnosi, cause tipiche ed effetti. Filosofia degli interventi di sottofondazione. Metodi costruttivi per le
sottofondazioni. Spinte dei terreni: soluzione di Rankine, di Coulomb e di Caquot e Kerisel. Tensioni orizzontali
dovute ai sovraccarichi esterni. Tensioni orizzontali dovute alla compattazione. Tipi di opera di sostegno: muri a
gravità e a mensola, paratie. Scelta dei parametri del terreno. Progettazione di muri a gravità e a mensola: verifiche
a ribaltamento, a scorrimento, di capacità portante e di stabilità generale. Paratie: fattori di sicurezza, paratie non
ancorate ed ancorate. Sostegno degli scavi: tensioni applicate, stabilità del fondo dello scavo, spostamenti indotti
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dagli scavi.
Metodi didattici
Il corso consiste in lezioni frontali ed esercitazioni finalizzate alla risoluzione dei problemi pratici.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste nel superamento di una prova scritta e di una prova orale.
Testi di riferimento
R. Lancellotta, 'Geotecnica', Zanichelli, Bologna.Colombo, P. e Colleselli, F., 'Elementi di Geotecnica', Zanichelli,
1996.C. Viggiani, 'Fondazioni', Hevelius Editore, Benevento, 1999.
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
9
ICAR/07
Stampa del 23/11/2005
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Idraulica + Costruzioni idrauliche [ 40469 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: MAURIZIO RIGHETTI, GIORGIO ROSATTI
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
L'insegnamento ha come obiettivo la formazione teorica di base e lo sviluppo di capacità di risoluzione di semplici
problemi nel campo dell'idraulica
Prerequisiti
Conoscenze di base di Matematica e Fisica
Contenuti del corso
Richiami di base: grandezze fisiche: classificazione, primarie e derivate; dimensione fisica; cenni di analisi
dimensionale; Operazioni con sistema piano di forze. Proprietà dei fluidi. Stato tensionale , nozione elementare di
viscosità; fluido newtoniano e perfetto. Statica: principio di Pascal. Legge idrostatica, tensione superficiale; pressioni
assolute e relative. Piezometri assoluti e differenziali. Spinta su superfici. Cinematica lagrangiana e euleriana:
espressione della velocità e della accelerazione. moto permanente, uniforme, linea di corrente e tubo di flusso;
accelerazione in coord. intrinseche; portata volumetrica e di massa; teorema di Reynolds; equazione di continuità in
forma differenziale e per una corrente quasi cilindrica; significato cinematico delle derivate delle velocità. Dinamica:
Equazione indefinita del moto dei fluidi; relazione reologica per fluidi newtoniani incomprimibili. Le equazioni di
Navier-Stokes in coord. Cartesiane ed intrinseche. Teoremi di Bernoulli, II equazione di Eulero. Foronomia:
fenomeno della vena contratta, coef. di contrazione, luce di fondo; luce in parete verticale; stramazzi in parete
sottile, paratoia a battente, profili di sfioro, configurazione getti. Moto a pressione nelle condotte cilindriche: moto
uniforme, equazione dell'energia. Moto laminare.Turbolenza: esperienza di Reynolds, schema di instabilità di
Prandtl, eq. di Reynolds, lungh. di mescolamento. Distribuzione di velocità in un tubo. Velocità media e portata;
resistenza al moto e coef. di resistenza; diagr. di Nikuradse, diagr. di Moody, formula di Col. & White, formule
empiriche; perdita di borda, per brusco restringimento, di imbocco, di sbocco. Moti nei canali a pelo libero: ipotesi di
studio e grandezze significative. Moto permanente, scala delle portate. Energia specifica rispetto al fondo e suo
grafico a portata cost. Cond. critiche e suo significato cinematico, pendenza crit.; Profili di moto permanente. 9.
Impianti di sollevamento dei fluidi, classificazione delle diverse tipologie di pompe, curva caratteristica, pompe in
serie e in parallelo, criteri di calcolo di circuiti idraulici con sollevamento delle acque.10. Moti di filtrazione: legge di
Darcy, falde freatiche ed artesiane, drenaggio con well point.11. Problemi di altimetria delle condotte. Materiali di
costruzione delle tubazioni e relativi campi di impiego.12. Acquedottistica: schema funzionale di un acquedotto,
quantificazione domanda idrica, calcolo idraulico adduzione e rete di distribuzione; serbatoi di compenso,
funzionalità e dimensionamento; descrizione opere ricorrenti e modalità costruttive delle varie opere; 13. Reti
idrauliche negli edifici: impianti di sollevamento; criteri di tracciamento e di calcolo idraulico impianti acqua (fredda)
sanitaria negli adifici, tipologie di reti, metodo dei coefficienti di carico.14. Cenni di idrologia: il ciclo idrologico, cenni
di pluviometria e di analisi statistica dei dati di pioggia, curve di possibilità pluviometrica, modelli trasformazione
afflussi-deflussi (metodo invaso e cinematico), il concetto del tempo di ritorno, applicazione del metodo dell'invaso a
casi pratici di reti di drenaggio urbane.15. Reti di fognatura bianca e nera: caratteristiche principali, criteri di calcolo
delle portate di progetto e di verifica idraulica; impianti di sollevamento per fognature, calcolo volumi di accumulo
delle vasche e caratteristiche costruttive.16. Rete di scarico delle acque bianche dagli edifici: generalità, calcolo
delle portate dimensionamento pluviali e grondaie, tecniche di realizzazione e accorgimenti costruttivi opere
particolari (reti a dispersione).17. Rete di raccolta acque nere dagli edifici; criteri di progettazione, tracciamento rete
e verifica idraulica secondo il metodo delle unità di scarico; cenni al problema del sollevamento delle acque di
scarico; cenni al problema dell'isolamento acustico della rete.
Metodi didattici
Lezioni frontali, esercitazioni svolte alla lavagna, esercitazioni svolte in classe dallo studente con la supervisione del
docente
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Modalità di verifica dell'apprendimento
La verifica si compone di un primo momento scritto (di durata 1h e 30'), in cui il candidato deve dimostrare la
padronanza dei concetti teorici di base dell'Idraulica (30', senza consultatione di testi di alcun tipo) e saper risolvere
semplici esercizi riguardanti la statica dei fluidi, il moto in pressione nelle condotte cilindriche ed il moto in canali a
superficie libera (1h, libera consultazione dei testi). Successivamente al superamento dello scritto il candidato deve
sostenere una prova orale che verte su argomenti inerenti la seconda parte del corso (dal punto 9 in poi del
syllabus).
Testi di riferimento
A. Ghetti, Idraulica;Citrini, Noseda, Idraulica;Appunti delle lezioni del prof. A. Armanini;L.DaDeppo, C.Datei,
Fognature;L.DaDeppo, C.Datei, V.Fiorotto, P.Salandin, Acquedotti
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
8
ICAR/01, ICAR/02
Stampa del 23/11/2005
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Infrastrutture viarie urbane e metropolitane [ 40522 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: RAFFAELE MAURO
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
L'insegnamento presenta agli allievi del corso di laurea in Ingegneria Edile/Architettura i principi della pianificazione
e della ideazione della viabilità nel contesto urbano e metropolitano, all'interno di un più vasto ed articolato schema
di integrazione tra le infrastrutture viarie e l'uso del territorio; la previsione della domanda di trasporto; la definizione
e la valutazione dei problemi viabilistici e della loro soluzione; la selezione e progettazione degli interventi sul
sistema delle infrastrutture.
Prerequisiti
Contenuti del corso
Il corso è articolato in quattro parti.Parte 1 - Il problema della pianificazione del trasporto urbano, responsabilità e
principi: cenni ai rapporti tra le infrastrutture e la forma urbana in una prospettiva storica; le condizioni del traffico
urbano in Italia; andamenti e tendenze del traffico in aree urbane e metropolitane; i principi della organizzazione
gerarchica delle strade in ambito urbano; concetti alternativi per la capacità delle strade.Parte 2 - Pianificazione del
trasporto, indirizzi operativi e tecniche di valutazione: la politica del trasporto e scelte alternative; rilievi e trattamento
dei dati di traffico; stima della domanda di traffico; valutazione degli effetti economici ed ambientali; il problema della
partecipazione del cittadino alle scelte pianificatorie.Parte 3 - Traffico ed infrastrutture, progetto di sistema e livelli di
servizio: indicazioni normative, standard geometrici e progettazione degli assi; intersezioni libere, semaforizzate ed
a rotatoria; svincoli; principi di progettazione; valutazione dei livelli di servizio.Parte 4 - Obiettivi del traffic
management, tecniche e procedure: obiettivi e tecniche del traffic management; procedure normative per la
implementazione dei provvedimenti di traffic management e calming; accessibilità e agibilità del traffico; sicurezzza
stradale; protezione e salvaguardia ambientale; controllo del traffico urbano; controllo della sosta; misure di
mitigazione della velocità; misure per la limitazione dei volumi di traffico; provvedimenti e dispositivi per le utenze
deboli (pedoni e ciclisti); provvedimenti di specializzazione per i mezzi di trasporto pubblico; gestione del traffico
commerciale in area urbana.
Metodi didattici
Lezioni frontali teoriche ed esercitative.Esercitazioni per gruppi di allievi per la redazione di un elaborato di progetto
riguardante la riqualificazione infrastrutturale e funzionale della viabilità di un quartiere (analisi dei flussi,
individuazione e specificazione degli interventi, valutazione dei loro effetti funzionali ed ambientali).
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste in un colloquio orale nel quale l'allievo è chiamato a rispondere su argomenti teorici e su problemi
applicativi, nonchè nella discussione dell'elaborato di progetto.
Testi di riferimento
T.Esposito, R.Mauro, "Fondamenti di infrastrutture viarie", Vol. I e II, Hevelius Edizioni, 2003Highway Capacity
Manual 2000
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
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Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
B
9
ICAR/09
Stampa del 23/11/2005
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Laboratorio di architettura e composizione architettonica 1 [ 40229 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: PAOLO REMY FOSSATI
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Syllabus non pubblicato dal Docente.
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
3
ICAR/14
Stampa del 23/11/2005
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Laboratorio di architettura e composizione architettonica 2 [ 40418 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: CLAUDIO LAMANNA
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Gli obiettivi formativi sono i medesimi del corso di Architettura e composizione architettonica: il Laboratorio ne
rappresenta la verifica applicativa.
Prerequisiti
Nessuno
Contenuti del corso
L'esercitazione di laboratorio consisterà nel progetto di un edificio specialistico per il turismo -una infrastruttura per il
trasporto con elementi di intermodalità e di ospitalità-e avrà la sua applicazione in un contesto extraurbano del
territorio Trentino.Elaborati progettuali richiesti per l'approvazione:- Impianto architettonico generale dell'area:
planimetria scala 1:1.000-Planimetria generale di edifici e spazi aperti: scala 1: 500-Planimetrie di tutti i piani edifici
e sezioni significative : scala 1: 200- Studio particolareggiato di una parte dell'edificio in scala 1: 100-Particolari
costruttivi significativi delle soluzioni e dei materiali, in scala adeguata.Modello plastico generale in scala 1/500
Modello plastico dell'edificio in scala 1/200Il formato delle tavole sarà, per tutti, di cm. 70 x 100 verticale.
Metodi didattici
Workshop con verifiche quindicinali
Modalità di verifica dell'apprendimento
E' prevista la elaborazione di schede grafiche in formato di cm 70x100 Tali tavole, verificate durante lo svolgimento
del laboratorio, saranno presentate al giudizio finale per l'idoneità.
Testi di riferimento
Sono i medesimi del corso di Architettura e composizione architettonica. Will be the same of the course. Laboratory
represents the practical application.
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
3
ICAR/14
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Laboratorio di architettura e composizione architettonica 3 [ 40466 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: EMANUELA SCHIR
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Il laboratorio intende proporre allo studente un approccio progettuale in stretta relazione con le tematiche espresse
dal contesto urbano e paesaggistico ed in particolare la traduzione in termini progettuali di una riflessione tra forme
architettoniche e luogo specifico. Obiettivo del laboratorio è inoltre la sperimentazione di nuovi spazi e tipologie per
la progettazione di un sistema culturale di rilevanza urbana.
Prerequisiti
aver frequentato, partecipando attivamente, il corso di architettura e composizione architettonica III con le relative
esercitazioni
Contenuti del corso
Il laboratorio di composizione architettonica intende proporre come tema di analisi e progettazione le aree di
margine urbano e le aree interstiziali della città in relazione con la morfologia urbana e del paesaggio.Il contesto,
l'area prescelta, è la città di Pergine, sito di particolare interesse non solo per i caratteri morfologici e
storico-geografici, quanto per la sua identità legata alla presenza dell'ospedale psichiatrico. Si propone un nuovo
sistema di interventi che riqualifichi l'area di piazza Garibaldi (località Alba), si insinui nel centro storico,
attraversando l'area "teatro tenda", per poi dilatarsi nell'area dell'ospedale psichiatrico e quindi risalire, con una
ragnatela di percorsi, fino al castello.Arte, cultura, spettacolo e svago diventano tappe di questo sistema-percorso
che, a scale differenti, si materializzano in sale per lo spettacolo, padiglioni espositivi e percorsi tematici. Se da un
lato lo studente dovrà relazionarsi con il contesto urbano, dall'altro il progetto dovrà interagire col contesto
paesistico in cui si trova inserito. Da un progetto a scala urbana, che ripensi un legame con la città e il paesaggio, il
progetto dovrà scendere di scala nella progettazione dell'oggetto architettonico: dalla struttura per lo spettacolo al
padiglione nel parco.Questo sistema di interventi verrà pensato in funzione del recupero della memoria storica della
follia e della sua cura e in relazione alle manifestazioni estive, a partire dal festival Pergine Spettacolo Aperto.
Metodi didattici
Il laboratorio prevede che l'elaborazione dei progetti si svolga per lo più in seminari di lavoro in aula, con frequenza
obbligatoria e assidua da parte degli studenti. Brevi lezioni sul programma architettonico e su progetti di riferimento,
regolari incontri individuali (per gruppi di lavoro) e discussioni collettive da parte della docenza guideranno
l'esercizio progettuale.Una prima fase del laboratorio riguarderà l'analisi e la progettazione a scala urbana (1:1000),
in continuità con le esercitazioni svolte nel primo semestre. Successivamente, dopo una prima verifica-consegna, il
lavoro scenderà di scala e si concentrerà sulla progettazione di strutture per la cultura e lo spettacolo
(1:200-1:100).Durante il semestre saranno fissate regolari scadenze di verifica in cui lo studente consegnerà uno
stato di avanzamento del lavoro svolto (elaborazioni grafiche e plastici), per una discussione seminariale.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esercitazione consterà del progetto, verificato a scale differenti (da 1:1000 a 1:100), di un sistema di spazi aperti e
di attrezzature prevalentemente destinate a cultura, spettacolo e svago, da ubicarsi in un'area selezionata dalla
docenza, di cui saranno forniti i materiali di base.L'esame, una consegna e verifica conclusiva, si svolgerà in forma
di "mostra" ed esposizione degli elaborati progettuali.
Testi di riferimento
Renato Bocchi, Morfologia e progetto della città, Cittàstudi, Milano 1994Renato Bocchi, Problemi di storia e
morfologia urbana, in S.Scarrocchia e R.Spelta (a cura di), Il progetto di restauro e i suoi strumenti, Il Cardo,
Venezia 1996, pp. 183-198.Renato Bocchi, El baluarte y la biblioteca, Progetti per un margine urbano a Bayonne,
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Edicom, Monfalcone 1999Sara Marini (a cura di), Geometrie del paesaggio, Gangemi, Roma 2004Dispense e
ulteriori testi di riferimento verranno forniti all'inizio del laboratorio
Altre informazioni
Ulteriori ed eventuali indicazioni verranno fornite durante il laboratorio, per cui ne è vivamente consigliata la
frequenza.
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
3
ICAR/14
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Laboratorio di architettura tecnica 1 [ 40235 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: MICHELA DALPRA'
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Il Laboratorio di Architettura Tecnica 1 si affianca al corso di Architettura Tecnica 1 con l'intento di guidare lo
studente alla comprensione e all'approfondimento delle conoscenze acquisite durante il corso di Architettura
Tecnica 1 tramite la loro applicazione in un progetto di edilizia.
Prerequisiti
Conoscenza delle tecniche, degli strumenti e delle regole per il disegno. Conoscenza del disegno CAD.
Contenuti del corso
Il lavoro proposto durante il Laboratorio consiste nella elaborazione di un progetto individuale di un organismo
edilizio complesso e delle sue parti. Durante il Laboratorio, lo studente si confronterà con le problematiche reali
dell'arte del costruire ed elaborerà soluzioni tecnologiche congruenti con le esigenze progettuali e le condizioni al
contorno imposte. In questo modo lo studente affronterà con una vasta serie di problemi fra loro interconnessi e
ricercherà, con rigore e metodo, le soluzioni progettuali più adatte in termini formali e tecnico-costruttivi. Il
Laboratorio riguarderà la progettazione esecutiva anche degli elementi costruttivi dell'edificio definito in precedenza.
In particolare, lo studente dovrà tenere conto delle condizioni al contorno e operare scelte progettuali congruenti dal
punto di vista formale, tecnico-costruttivo e del materiale che si vuole utilizzare per la realizzazione del singolo
elemento. Durante il Laboratorio lo studente svolgerà individualmente il progetto assegnato confrontandosi in
maniera diretta con il docente di riferimento. Il lavoro prevede la produzione di elaborati grafici sia a grande scala
sia a scala di dettaglio. Il tema del progetto, le modalità di svolgimento e la tempistica dell'attività di laboratorio
saranno definite all'inizio del corso.
Metodi didattici
Lezioni in laboratorio e lavoro individuale. Per assicurare una idonea assistenza didattica e un controllo individuale
dell'attività progettuale, gli studenti saranno suddivisi in gruppi secondo modalità e tempistiche definite all'inizio del
corso.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame orale consiste nell'illustrazione del progetto elaborato individualmente durante il corso.
Testi di riferimento
- AA.VV, Manuale di progettazione edilizia, Hoepli edizioni, 1992-1995. - R. Albatici, Fondamenti di progettazione
per i serramenti finestra, Quaderno di dipartimento, Università degli Studi di Trento, Trento, 1999.- V. Bacco, L.
Ciancabilla, Il manuale dei solai in laterizio, Roma, Edizioni Laterconsult, 1994.- L. Caleca, Architettura Tecnica,
Palermo, Edizioni Flaccoviano, 2000. - V. Conte, Elementi costruttivi, Genova, Erga edizioni, 2001.- E. Mandolesi,
Edilizia Vol. I°, II°, III°, IV°, Torino, Edizione U.T.E.T.- A. Petrignani, Tecnologie dell'architettura, Milano, Edizioni
Görlich, 1978.- G. Rigetti, L.Bari, L'edificio in muratura.La muratura in laterizio normale ed alleggerito: caratteristiche
e prestazioni, Edizioni B.I.N., Verona, 1999.- N. Tubi, La realizzazione di murature in laterizio, Roma, Edizioni
Laterconsult, 1993.- V. Nunziata, Teoria e pratica delle strutture in acciaio, Dario Flaccovio Editore, 1997.
Altre informazioni
E' obbligatoria la frequenza
L'attività didattica è offerta in:
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
3
ICAR/10
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Laboratorio di architettura tecnica 2 [ 40420 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: GIORGIO CACCIAGUERRA
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Obiettivo del laboratorio è quello di far adottare agli studenti le conoscenze acquisite nel corso di Architettura
tecnica 2, facendo emergere la cantierabilità delle soluzioni adottate e le implicazioni che possono avere nel
processo edilizio. Il Laboratorio, quindi, porta alla redazione della progettazione esecutivo dell'impianto studiato nel
corso di Architettura e Composizione Architettonica 2.
Prerequisiti
Conoscenze di base relative alla geometria descrittiva, alla tecnologia dei materiali, alle tecniche costruttive di base,
alla scienza delle costruzioni, alla fisica tecnica. Il laboratorio è collegato con l'insegnamento di Architettura Tecnica,
ove vengono fornite le nozione per lo svolgimento del lavoro di esercitazione d'anno.
Contenuti del corso
L'attività progettuale riguarda lo sviluppo, a scala di progetto esecutivo, degli aspetti tecnologico-costruttivi,
strutturali ed energetico-impiantistici degli elaborati eseguiti dagli studenti frequenti il Laboratorio Architettura e
Composizione Architettonica 2 che ha luogo nel primo semestre. L'attuazione del Laboratorio porta all'elaborazione
di un progetto esecutivo che potrà essere diversamente costituito a seconda delle soluzioni d'impianto e
tecnologiche scelte dagli studenti.Al fine di chiarire i contenuti dell'Insegnamento si riporta i contenuti (che non
necessariamente corrispondono al loro numero) delle tavole che dovranno essere elaborate dai singoli
gruppi.Insieme APlanimetria di rilievo planoaltimetrico del terreno con l'individuazione del tracciamento, sezioni
longitudinali e trasversali significativaScala grafica consigliata: 1:200, 1:100Planimetria di progetto delle opere
esterne, con definizione dei particolari costruttivi significativi (accessi, portoni carrai e pedonali, pavimentazioni,
recinzioni, muri di sostegno, cancelli, panchine, lampioncini, ecc.)Scala grafica consigliata: 1:200, 1:100, 1:20,
1:10Planimetria con infrastrutture idriche, ossia una planimetria con il progetto schematico della rete di distribuzione
idrica e della rete di smaltimento delle acque (nere, saponose e piovane) con la definizione di particolari costruttivi
relativi all'esecuzione (sezioni tipo, pozzetti speciali, ecc.)Scala grafica consigliata: 1:200, 1:100, 1:20,
1:10Planimetria con infrastrutture elettrica, telefonica e del gas, ossia una planimetria con il progetto schematico
della rete di distribuzione elettrica, di quella telefonica e di quella del gas, con la definizione di particolari costruttivi
relativi all'esecuzione (sezioni tipo, pozzetti speciali, manufatti per l'alloggiamento dei contatori, lampioni, ecc.)Scala
grafica consigliata: 1:200, 1:100, 1:20, 1:10Insieme BPiante dei livelli dell'edificio (interrato, terra, tipo, copertura)
con l'individuazione degli elementi costruttivi, devono essere evidenziati:- dimensioni (quotatura)- tecnologia
(struttura portante, materiali, abachi murature, orizzontamenti, ecc.)- impiantistica (camini, tubi, ecc.)Scala grafica
consigliata: 1:50, 1:20,Insieme CSchema strutturale del corpo di fabbrica (pianta fondazioni, solai dei vari livelli,
solaio copertura), individuazione e predimensionamento dell'edificio con l'indicazione grafica delle dimensioni di
riferimento delle strutture orizzontali e verticali, sezioni tipoScala grafica consigliata: 1:100, 1:50, 1:20Insieme
DSezioni del manufatto con l'individuazione e la descrizione degli elementi costruttivi.Scala grafica consigliata: 1:50,
1:20, almeno una sezione deve essere in scala 1:20Insieme EProspetti del manufatto con l'individuazione e la
descrizione degli elementi costruttivi.Scala grafica consigliata: 1:100, 1:50Insieme FParticolari costruttivi significativi,
non graficizzati nei precedenti insiemi (dettagli murature, serramenti -porta interna, porta esterna, finestra,
portafinestra-, parapetti, doppia pelle, comignolo, scala, ecc.), Distinta delle opere in legnoDistinta delle opere in
ferro
Metodi didattici
L'esercitazione viene elaborata in aula, ha quindi la durata di un semestre. In questo periodo ogni gruppo può,
assieme al proprio tutor, risolvere le problematiche di progetto.Per il superamento del Laboratorio, oltre alla verifica
degli elaborati progettuali del Laboratorio e loro discussione vi è l'obbligo di frequentare perlomeno l'80 % degli
incontri, in cui sarà rilevata la presenza mediante appello e firma degli studenti.La frequenza e la valutazione
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dell'esercitazione d'anno sono condizione necessaria per il superamento dello stesso Laboratorio.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Testi di riferimento
Allen E., I fondamenti del costruire, Mc Graw-HillChing F.D.K., Costruire per illustrazioni, Calderoni, Bologna,
1988Nervi P. L., Scienza o arte del costruire, Città Studi, Milano, 1997Quadroni L., Progettare un edificio. 8 lezioni
di architettura, ristampa ed. Kappa, Roma, 2001Reid E. (a cura), Capire gli edifici, Zanichelli, Bologna,
1990Torricelli M. C., Del Nord R., Felli P., Materiali e tecnologie dell'architettura, Laterza, Roma - Bari, 2001, ISBN
88-420-6053-4Torroja E., La concezione strutturale. Logica ed intuito nell'ideazione delle forme, Città Studi, Milano,
1995, traduzione a c. Levi F.DetailDurante gli incontri saranno forniti riferimenti bibliografici specifici delle
problematiche affrontate.
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
3
ICAR/10
Stampa del 23/11/2005
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Laboratorio di costruzioni [ 40465 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: PAOLO ZANON
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Syllabus non pubblicato dal Docente.
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
3
ICAR/09
Stampa del 23/11/2005
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Laboratorio di disegno dell'architettura con applicazioni CAD [ 40046 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: FRANCO CASARTELLI
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Vista la eterogeneità delle scuole di provenienza degli studenti, la principale finalità del laboratorio è quella di
stabilire una prima base di conoscenze e un linguaggio comune che consentano l'accesso alle tematiche del
progetto di architettura e dell'architettura come disciplina.Il laboratorio ha il compito di guidare lo studente nella
concreta applicazione delle problematiche fondamentali della rappresentazione architettonica affrontate nel corso di
Disegno: al pari di questo, esso ha l'obiettivo di condurre lo studente a un uso consapevole degli strumenti materiali
e concettuali del disegno, tale da consentire il controllo formale, geometrico e materiale del progetto nonché,
successivamente, l'analisi morfologica, costruttiva e storica dell'opera realizzata.
Prerequisiti
È auspicabile che lo studente conservi dagli studi superiori una conoscenza di base dei fondamenti della geometria
piana e una sufficiente familiarità con l'esercizio manuale del disegno.
Contenuti del corso
Le attività svolte in aula con la docenza prevedono sia l'approfondimento delle diverse esercitazioni sia lo studio di
uno specifico progetto di architettura, nei suoi molteplici aspetti geometrici, funzionali e formali; pertanto il
laboratorio permette di mettere a punto quel primo nucleo di conoscenze tecniche indispensabili per i corsi del
secondo anno.Le applicazioni pratiche sono orientate, per un verso, alla produzione di disegni geometrici
correttamente codificati; per altro verso, alla rappresentazione tematica degli spazi architettonici e alla
comunicazione visiva degli studi effettuati.Il laboratorio sviluppa alcune fasi delle stesse esercitazioni indicate dal
corso, per le quali dovranno essere seguite modalità di svolgimento analoghe; alcuni argomenti potranno essere
illustrati da lezioni specifiche che rinvieranno, per i concetti generali, al corso di Disegno dell'architettura: pertanto
per una partecipazione attiva all'esperienza di laboratorio lo studente deve avere acquisito i fondamenti teorici e le
nozioni operative nell'ambito del corso stesso.
Metodi didattici
Il laboratorio è inteso come "lavoro in aula assistito": le discussioni con la docenza, relative alla verifica dei vari stati
d'avanzamento delle esercitazioni, saranno annotate sulla stessa "scheda personale" dello studente usata
nell'ambito del corso.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La valutazione del lavoro segue criteri analoghi a quelli del corso di Disegno dell'architettura, limitatamente alle parti
delle esercitazioni "brevi" e della esercitazione "lunga" svolte nelle ore di laboratorio: pertanto il giudizio è positivo
se lo studente svolge e documenta con esito sufficiente, nei tempi previsti dal calendario didattico, tutte le fasi di
lavoro richieste.
Testi di riferimento
Si rimanda alle indicazioni bibliografiche fornite dal corso di Disegno dell'architettura.
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
3
ICAR/17
Stampa del 23/11/2005
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Laboratorio di restauro architettonico [ 40468 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: FRANCESCO AUGELLI
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Scopo del corso è condurre gli allievi alla elaborazione di un progetto di conservazione e riuso di un edificio o di un
complesso edilizio di interesse storico/architettonico.
Prerequisiti
Contenuti del corso
Il laboratorio si pone l'obiettivo di condurre lo studente ad elaborare un progetto di conservazione e riuso di un bene
di interesse storico-architettonico. Saranno affrontati temi inerenti la varietà e la ricchezza del nostro patrimonio
(monumenti, edifici e complessi urbani di interesse storico).Il progetto di laboratorio prevede le seguenti fasi
operative: ricerca storica; rilievo e analisi dello stato attuale, analisi del degrado e valutazione delle sue cause,
analisi critica dei valori storico-documentari e del loro grado di permanenza; definizione dei criteri di tutela,
conservazione e riuso; elaborazione di un progetto di conservazione, riuso e manutenzione programmata completo
dei necessari elaborati tecnici di supporto (disegni, relazioni, computi metrici, capitolati, schede tecniche di
intervento).
Metodi didattici
Didattica frontale, didattica assistita.Il corso è articolato in lezioni ex-cathedra, seminari, esercitazioni progettuali,
visite a cantieri.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame, orale, verte sulla discussione degli elaborati prodotti dai singoli gruppi di lavoro durante l'anno, oltre che
sui contenuti delle lezioni e della bibliografia relativa.Copia completa (cartacea e digitale) del lavoro dovrà essere
consegnata alla docenza almeno con una settimana di anticipo rispetto alla data dell'appello d'esame. Gli elaborati
degli studenti non saranno restituiti e resteranno depositati nell'archivio del corso.La discussione del progetto sarà
integrata con l'esame di Restauro Architettonico (proff. Maurizio Boriani e Mariacristina Giambruno).
Testi di riferimento
-C. Campanella, Il rilievo degli edifici: tecniche di restituzione grafica per il progetto di intervento, Il sole-24 ore,
Milano, 2004;-C. Campanella, Opere di conservazione e restauro, 2° ed., Il Sole 24 Ore, Milano,1999-G. Carbonara
(a cura di), Trattato di Restauro architettonico, Torino, Utet, 1996 e ss.-C.Montagnani, Materiali per il restauro e la
manutenzione, UTET, Torino, 2002-P.B.Torsello, S.F. Musso, Tecniche di restauro architettonico, UTET, Torino,
2003- L.Zevi (a cura di), Il manuale del restauro architettonico, Mancosu, Roma, 2001- Norme UNI-BB.CC.Testi in
lingua inglese:- B.M. Feilden, Conservation of historic buildings, Oxford Architectural Press, Oxford, 2003
Altre informazioni
Il corso è integrato con il modulo di Restauro Architettonico (60 ore), proff. Maurizio Boriani, Mariacristina
Giambruno.
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
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Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
3
ICAR/19
Stampa del 23/11/2005
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Laboratorio di rilievo dell'architettura [ 40236 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: CECILIA BETTI
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Il laboratorio ha il compito di guidare lo studente nella concreta applicazione delle problematiche fondamentali del
rilevamento architettonico affrontate nel corso di Rilievo: al pari di questo, esso ha l'obiettivo di condurre lo studente
verso un uso consapevole degli strumenti materiali e concettuali del rilievo, tale da consentire l'analisi morfologica,
costruttiva e storica dell'opera realizzata.Il laboratorio mette in atto un'esperienza concreta di studio dell'architettura
basata sul contatto diretto con l'opera costruita: esso elabora quel primo nucleo di conoscenze operative che può
essere di riferimento per affrontare anche i temi analitici e progettuali alle scale della città e del territorio.
Prerequisiti
E' richiesta la padronanza dei fondamenti geometrici della rappresentazione (proiezioni prospettiche, ortogonali e
assonometriche), nonché la conoscenza dei codici grafici e delle norme del disegno di architettura.
Contenuti del corso
Le attività svolte in aula o in "esterno" con la docenza prevedono sia l'approfondimento delle diverse esercitazioni
sia lo studio di un oggetto concreto, nei suoi molteplici aspetti geometrici, funzionali e formali; quest'ultima
esercitazione è orientata, per un verso, alla produzione di un modello grafico oggettivo, misurato e correttamente
codificato; per altro verso, alla interpretazione critica e alla rappresentazione tematica degli spazi costruiti, che
esprima con grafica adeguata i contenuti delle ricerche effettuate.Il laboratorio sviluppa alcune fasi delle stesse
esercitazioni indicate dal corso, per le quali dovranno essere seguite modalità di svolgimento analoghe; alcuni
argomenti potranno essere illustrati da lezioni specifiche che rinvieranno, per i concetti generali, al corso di Rilievo
dell'architettura: pertanto per una partecipazione attiva all'esperienza di laboratorio lo studente deve avere acquisito
i fondamenti teorici e le nozioni operative nell'ambito del corso stesso.
Metodi didattici
Il laboratorio è inteso come "lavoro in aula assistito": le discussioni con la docenza, relative alla verifica dei vari stati
d'avanzamento delle esercitazioni, saranno annotate sulla stessa "scheda personale" dello studente usata
nell'ambito del corso.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La valutazione del lavoro segue criteri analoghi a quelli del corso di Rilievo dell'architettura, limitatamente alle parti
delle esercitazioni "brevi" e della esercitazione "lunga" svolte nelle ore di laboratorio: pertanto il giudizio è positivo
se lo studente svolge e documenta con esito sufficiente, nei tempi previsti dal calendario didattico, tutte le fasi di
lavoro richieste riguardanti sia la acquisizione delle informazioni in situ sia la restituzione grafica e tematica in aula.
Testi di riferimento
Si rimanda alle indicazioni bibliografiche fornite dal corso di Rilievo dell'architettura.
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
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Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
3
ICAR/17
Stampa del 23/11/2005
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Laboratorio di tecnica urbanistica [ 40419 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: CORRADO DIAMANTINI
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
L'obiettivo del Laboratorio di Tecnica Urbanistica è quello di apprendere e affinare strumenti di lettura della città e
del territorio allo scopo di acquisire informazioni metodologiche per la redazione del progetto a scala urbana e
territoriale. A tale scopo verranno utilizzati diversi mezzi di lettura e di rappresentazione dell'aperto: il disegno, la
descrizione, la fotografia, la cartografia e i Gis.La parte didattica del laboratorio comprenderà lezioni frontali in aula
e in laboratorio di informatica, sopralluoghi sul territorio, lavoro autonomo in aula e lavoro autonomo su pc.
Prerequisiti
I prerequisiti che gli studenti dovranno sono:- attitudine all'osservazione;- capacità nell'uso del computer;- capacità
nel disegno a mano libera.
Contenuti del corso
Il laboratorio risulta diviso in due parti:- La prima parte (20 ore circa) sarà dedicata alla lettura dello spazio urbano.
Gli studenti, divisi in gruppi, dovranno analizzare un tratto di città, concordato con il docente, e riportarne i risultati in
un lavoro di gruppo. Entro la settimana di pausa didattica dedicata alle prove in itinere i partecipanti al corso
dovranno consegnare un elaborato in formato A4. La struttura dell'elaborato dovrà seguire lo standard che verrà
fornito dalla docenza e reperibili sulla pagina web.- La seconda parte del laboratorio prevede l'apprendimento di un
Gis (Mapinfo) con lezioni ed esercitazioni in aula informatica (20 ore) e l'analisi di un tratto di territorio per
approfondire le dinamiche dei processi antropici e naturali. L'ultima parte del Laboratorio (20 ore) sarà dedicata alla
realizzazione di un elaborato finale. Saranno comprese nell'esercitazione, oltre alle immagini numeriche e
tematiche, anche disegni territoriali eseguiti a mano. I lavori prodotti saranno impaginati su un'unica tavola
1000x700 mm.
Metodi didattici
Lezioni frontali, sopralluoghi, attività di laboratorio in aula informatica.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'idoneità al Laboratorio di Tecnica Urbanistica verrà certificata previa la consegna e il superamento delle due
esercitazioni pratiche e la frequenza - comprovata con firma sui registri - di tutte le lezioni.
Testi di riferimento
La bibliografia verrà fornita all'inizio del corso.
Altre informazioni
Per il reperimento del materiale informatico e per altre questioni riguardanti il laboratorio gli studenti devono fare
riferimento alla pagine web del corso reperibili in rete all'indirizzo: www.ing.unitn.it/~lapiante
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Percorso
Crediti
S.S.D.
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Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Standard
3
ICAR/20
Stampa del 23/11/2005
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Laboratorio di tecnologie edilizie [ 40512 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: MAURIZIO COSTANTINI
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Il laboratorio di Tecnologie Edilizie è associato al corso di Organizzazione del Cantiere. Esso intende far applicare
agli studenti le nozioni e gli strumenti appresi durante le lezioni teoriche, sviluppando elaborati progettuali pertinenti,
e simulando le principali attività professionali che un ingegnere edile-architetto può essere chiamato a svolgere
nell'arco del processo edilizio.
Prerequisiti
Conoscenze di base sul processo edilizio con particolare riferimento all'insegnamento di Architettura Tecnica I,
conoscenze di base sul comportamento chimico e meccanico dei materiali da costruzione con particolare
riferimento all'insegnamento di Tecnica delle Costruzioni I, conoscenze di base sul comportamento fisico-tecnico
degli edifici.
Contenuti del corso
1. L'organizzazione del cantiere attraverso le nozioni di logistica, tempi costi e procedure (con stesura di elaborati
progettuali contenenti le planimetrie e le sezioni relative a diverse fasi di organizzazione del cantiere, il diagramma
PERT per la programmazione delle differenti attività e il computo metrico estimativo). 2. Il progetto tecnologico
prestazionale (con stesura di elaborati progettuali contenenti i particolari costruttivi di determinati nodi tecnologici).
La qualificazione ed il controllo del progetto edilizio. 3. L'informazione tecnica di prodotto (con stesura di schede
tecniche di prodotto e schede tecniche di montaggio). Cenni sull'interoperabilità del software per l'industria delle
costruzioni. 4. La comparazione tra soluzioni conformi (con stesura di elaborati progettuali contenenti alcune fasi di
analisi del valore: analisi funzionale ed analisi prezzi). 5. La progettazione della manutenzione e la valutazione delle
condizioni di esercizio delle opere e i piani di manutenzione (con stesura del piano di manutenzione).6. La
progettazione della sicurezza, la sicurezza nella produzione con riferimento ai decreti legislativi 626/94 e 494/96, il
fascicolo dell'opera, i piani di sicurezza e coordinamento (con stesura del piano di sicurezza e coordinamento e di
fascicolo dell'opera).
Metodi didattici
Il Corso si svolge con 5h di esercitazione in aula alla settimana e si avvale del supporto della didattica on-line. Tutte
le informazioni aggiornate relative al corso si trovano sul sito della didattica on-line.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La valutazione finale del laboratorio è fondata sulla valutazione del lavoro svolto nell'attività di laboratorio. Il
requisito per accedere all'esame orale consiste nell'aver ottenuto un giudizio positivo dalla revisione finale dei
progetti di laboratorio. Per gli elaborati progettuali di laboratorio è consigliata la consegna almeno una settimana
prima della data dell'appello d'esame orale. Il lavoro di laboratorio è soggetto ad approvazione che sarà registra sul
libretto.
Testi di riferimento
Bibliografia d'esameMateriale proiettato a lezione ed appunti. Bibliografia di riferimentoBibliografia di riferimento per
le esercitazioni" AA.VV., Manuale pratico per la costruzione edile, 10 fascicoli, AITEC (Associazione Italiana
Tecnico Economica del Cemento). " AA.VV., Manuale di progettazione edilizia, Hoepli Editore, vol 1-6." AA.VV.,
Regolamento edilizio tipo e Regolamento edilizio tipo-allegati, Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, Trieste,
Giugno 1995." Colombo, Manuale dell'Ingegnere - volume I, Ed. Hoepli, 2003." Dei - Tipografia del Genio Civile,
Prezzi informativi dell'edilizia - nuove costruzioni, febbraio 2003." Gottfried, Ergotecnica edile: applicazioni di metodi
e strumenti, Progetto Leornardo - Società Editrice Esculapio, Bologna, 1992." Gottfried, Ergotecnica edile:
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sicurezza, rilievi e tracciamenti, sistemi di casseratura, macchinari e automazione del cantiere, Progetto Leornardo Società Editrice Esculapio, Bologna, 1995." Mecca, I documenti del progetto esecutivo, La Nuova Italia Scientifica,
Roma, 1991." Miles, Techniques of Value Analisys and Engineering, Eleanor Miles Walker Executive Director
Lawrence D. Miles Value Foundation, United States of America, 1989." Norsa, (a cura di), Il Project Management
nelle costruzioni, Guamari Srl, 2002, Milano." PERI (2002), Handbuch 2002 Casseforme - PERI: costruire con
successo." Picone, Tecnologia della produzione edilizia, UTET 1997." UNI 8290-1 Edilizia residendiale. Sistema
tecnologico. Classificazione e terminologia." UNI 10722-3 Qualificazione e controllo del progetto edilizio di nuove
costruzioni - Pianificazione del progetto ed esecuzione dei controlli del progetto in un intervento edilizio." Vettese,
Project Management, Il Sole24Ore, Milano, 2002.Ulteriore bibliografia utilizzabile" Amerio, Canavesio, Il cantiere
edile, Società Editrice Internazionale, Torino, 1996." Arcangeli, Organizzazione e sicurezza in cantiere,
Associazione nazionale costruttori edili - Servizio tecnologico, Edilstampa, Roma." Armand, Reffestin, Couffignal,
Conduire son chantier, Le Moniteur, Paris, 2001." AA.VV., Grande atlante dell'architettura, Ed. UTET." Caruso di
Spaccaforno, A., Valutazione economica dei progetti nell'arte del costruire, UTET, Torino, 1999." DETAIL (rivista di
tecnologia), Institut für Internationale Architektur-Dokumentation GmbH, München." Gieri, Organizzazione e
costruzione, Il Sole24ore, Milano, 1999. " Mawdesley, M., Askew, W. and O'Reilly, M., Planning and controlling
construction projects: the best laid plans. Addison-Wesley,1997. Boston." Offenstein, Compatibilità dei materiali:
come associare i materiali da costruzione, UTET Torino, 1995." Rigamonti, La gestione dei processi di intervento
edilizio, UTET, Milano, 2001." Vetriani, Marolda (a cura di), Piano di classificazione PC/SfB, ITEC editrice, Milano,
1983.http://www.unipv.it/iai/ - sito ufficiale del Comitato Promotore del Capitolo Italiano IAI (International Alliance for
Interoperability).
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
3
ICAR/11
Stampa del 23/11/2005
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Laboratorio di urbanistica [ 40464 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: MASSIMO IMPARATO
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Scopo del laboratorio è quello di compiere, attraverso un'esperienza pratica, il percorso che affronta un gruppo di
progettazione quando opera alla ridefinizione dell'assetto di un dato ambito spaziale di rilevanza urbana.Gli studenti
saranno guidati nell'esplorazione di un contesto caratterizzato da un assetto insediativo complesso, capace di offrire
ai gruppi di lavoro un quadro articolato di temi cui fornire adeguate risposte tecnico-operative e progettuali.
Prerequisiti
Contenuti del corso
Pur operando in un contesto caratterizzato da un impianto urbanistico consolidato - la cornice normativa del piano,
gli strumenti per l'attuazione delle previsioni che quest'ultimo contiene - alla presenza di un quadro operativo
stringente che sarà fornito ai gruppi di lavoro - parametri edificatori, attività da insediare, aree di cessione a
standard - i progettisti saranno chiamati ad affrontare operativamente alcune questioni nodali del dibattito
urbanistico contemporaneo, ed in particolare quella che in molte esperienze recenti ha segnato una profonda
revisione del rapporto sequenziale tra piano e progetti attuativi. Su questi temi il laboratorio opererà a stretto
contatto con il corso di urbanistica, cui sarà ancorato sia nel merito delle premesse metodologiche e disciplinari sia
nelle sue implicazioni tecniche ed operative
Metodi didattici
Il laboratorio sarà articolato in due fasi. Dopo la presentazione dell'ambito di lavoro, delle finalità e dei contenuti del
programma di trasformazione, si procederà ad una fase di lettura critica dell'area e del suo contesto, intendendo
con questo termine la sintesi degli elementi, materiali ed immateriali, che concorrono a rendere unico lo spazio
urbano analizzato.Nella seconda fase si procederà, per successivi approfondimenti, alla definizione dell'assetto
fisico-funzionale dell'area di progetto.Saranno verificate sperimentalmente le diverse figure cui i materiali dello
spazio costruito e dello spazio aperto (strade, piazze, edifici, giardini, parchi e vie d'acqua) possono dar vita
all'interno del sistema insediativo preso in esame.Durante le operazioni di montaggio dei materiali urbani sarà dato
particolare rilievo all'esplorazione dell'interdipendenza tra morfologia urbana, modelli insediativi e comportamenti,
relazioni, abitudini degli individui. Si osserverà come il modo di organizzare, costruire e comporre un insediamento
ne costituisca il delicato tramite, e infine come lo spazio costruito si esprima attraverso un linguaggio capace di
evocarne l'unicità, interpretando le attese dei suoi utenti.Alle attività operative, rappresentate dal lavoro progettuale
svolto in aula e dai sopralluoghi sull'area in esame, saranno affiancate alcune comunicazioni ex cathedra. Di queste
ultime alcune saranno dedicate all'esposizione dei temi generali sopra richiamati, altre alla presentazione di casi
studio ritenuti utili in relazione ai temi progettuali svolti dai gruppi, altre ancora alla costruzione degli strumenti del
progetto.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Testi di riferimento
La Bibliografia sarà fornita all'inizio del corso.
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
3
ICAR/21
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Laboratorio storia dell'architettura [ 40048 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: MARCO MULAZZANI
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Il laboratorio di Storia dell'Architettura propone l'analisi di un'opera di architettura moderna attraverso la
realizzazione di alcuni modelli interpretativi, con l'obbiettivo di formare l'attitudine ad una lettura analitica e astratta
dell'architettura mediante gli strumenti di rappresentazione.
Prerequisiti
Contenuti del corso
L'assegnazione dell'opera e le modalità di svolgimento del lavoro verranno comunicate all'inizio del corso.
Metodi didattici
seminari (II semestre) edesercitazioni in aula (II semestre)
Modalità di verifica dell'apprendimento
La realizzazione dei modelli equivale alla prova finale del laboratorio di Storia dell'Architettura e concorre alla
valutazione d'esame.
Testi di riferimento
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
3
ICAR/18
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Lingua straniera - inglese [ 40124 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: ANDREW HUNT
Periodo: Ciclo Annuale Unico
Syllabus non pubblicato dal Docente.
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
5
NN/POST
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Lingua straniera - tedesco [ 40125 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti:
Periodo: Ciclo Annuale Unico
Syllabus non pubblicato dal Docente.
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
5
NN/POST
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Organizzazione del cantiere [ 40511 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: MAURIZIO COSTANTINI
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
L'insegnamento si propone di fornire agli studenti le basi concettuali e pratiche relative alla organizzazione del
cantiere vista come una delle fasi fondamentale del processo edilizio, che viene ripercorso a partire dagli studi di
fattibilità e dalla progettazione fino alla gestione delle opere.Il corso si propone inoltre di fornire i riferimenti
essenziali per il governo della qualità del processo edilizio, con particolare riferimento all'anlisi costi/benefici, alle
tecniche di pianificazione e ai vincoli normativi.Il corso deriva i propri contenuti dalle metodologie e dalle
conoscenze disponibili, dallo stato dell'arte e dai più recenti risultati di ricerca relativamente alla concezione,
progettazione, produzione e valutazione degli elementi costruttivi, con particolare attenzione al contesto economico,
produttivo e architettonico nel quale essi sono utilizzati.
Prerequisiti
Conoscenze di base sul processo edilizio con particolare riferimento all'insegnamento di Architettura Tecnica I,
conoscenze di base sul comportamento chimico e meccanico dei materiali da costruzione con particolare
riferimento all'insegnamento di Tecnica delle Costruzioni I, conoscenze di base sul comportamento fisico-tecnico
degli edifici.
Contenuti del corso
1. Presentazione del corso e piano del corso. Metodologia, obiettivi formativi, assertività e premessa al
management assertivo. L'enorme varietà di casi e di situazioni di cantiere. Dall'etimologia di cantiere all'introduzione
del problema della sicurezza (caso di studio relativo ad un piccolo cantiere di manutenzione). Cenni alla diversità di
tipologia e tecnologia. Esempi di innovazione tecnologica e costruttiva (la piramide del Louvre, l'Istituto del Mondo
Arabo di Parigi, teatri e alberghi, esempi di recupero - la Fenice, ...)2. Il mondo delle costruzioni di fronte alle sfide
del mercato unico Europeo: opportunità e minacce. Le caratteristiche dei mercati in trasformazione. I nuovi fattori
del mercato unico e i soggetti investiti dal cambiamento. I livelli del cambiamento. Gli impatti sui committenti, sui
progettisti, sulle imprese e sull'industria dell'indotto. I vantaggi competitivi dei networking produttivi e le strategie per
affrontare il cambiamento. La dilatazione del sapere: precondizioni per il successo, istruzione, propensione
all'imprenditorialità. La re-ingegnerizzazione e la ri-valorizzazione dei processi di progettazione, di produzione e di
gestione. Il ruolo degli ordini professionali. Casi di studio di re-ingegnerizzazione dei processi. I freni nei confronti
del cambiamento (abitudini dei committenti, di imprese e progettisti)3. Spunti di re-ingegnerizzazione per l'industria
delle costruzioni: la figura dell'ingegnere nel processo edilizio, responsabilità per ingegneri e professionisti, nuove
figure emergenti. Strumenti per esercitare responsabilità sui processi (strumenti di pianificazione, analisi del valore,
strumenti per il governo della qualità)4. Durabilità e valore: le patologie edilizie, il problema concettuale della
durabilità, il progetto dell'obsolescenza, analisi del valore. Il concetto di costo globale di un processo e le strategie di
analisi dei flussi di cassa del processo edilizio5. La "nouvelle apprôche" e la direttiva europea sui prodotti da
costruzione: l'approccio prestazionale alla progettazione e alla produzione, i requisiti essenziali delle opere, qualità
e costi. Il concetto di funzione e di prestazione. Norme descrittive e norme prestazionali. 6. La legge quadro sulle
opere pubbliche: implicazioni sui processi e sulle responsabilità degli operatori. Approfondimento sui modelli
organizzativi di processo e sulle modalità di scelta del contraente. La centralità della progettazione. Validazione del
progetto. Criteri di conformità e accettazione da parte del cliente7. La durabilità nella concezione e nella produzione
degli elementi costruttivi: la durabilità dei materiali e dei sistemi, cause del degrado e difese dal degrado, strategie
per la durabilità. 8. Approfondimenti specifici per la progettazione degli elementi costruttivi in calcestruzzo armato:
aggressioni al cls, tecnologia del cls, tecniche di prevenzione dei difetti e delle patologie, tecniche di intervento a
guasto avvenuto9. La progettazione operativa dell'intervento: i documenti del progetto con approfondimenti su
capitolato e computi metrici, l'organizzazione e l'innovazione della produzione, il valore dell'organizzazione, le
tecnologie di produzione, i piani di produzione e i piani dei controlli, il progetto dell'accantieramento10. Inoltre
nell'ambito del corso verranno tenute da parte di esperti di settore lezioni integrative in tema di
impermeabilizzazione sottoquota (Gestibilità ed Affidabilità dei sistemi impermeabili: metodologie progettuali e
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tecnologie applicative), di industrializzazione edilizia (Il punto della situazione sulle tecnologie costruttive: passato,
presente, "futuro") e di sistemi di casseratura11. Il corso prevede la visita a cantieri il cui stato avanzamento lavori
risulti significativo ai fini della didattica12. Infine nell'ambito del corso verranno tenute da parte di esperti di settore
alcune lezioni in materia di qualità della progettazione e miglioramento della produzione
Metodi didattici
Il Corso si svolge con 9h di lezione in aula alla settimana e si avvale del supporto della didattica on-line. Tutte le
informazioni aggiornate relative al corso si trovano sul sito della didattica on-line.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Alla fine del corso gli studenti potrenno sostenere prove scritte di autovalutazione in forma di test multiscelta, relativi
agli argomenti trattati a lezione e durante le esercitazioni.L'esame finale consiste in un colloquio sugli argomenti
trattati durante il corso e le esercitazioni; la valutazione finale è fondata sulla valutazione del colloquio, sui punteggi
ottenuti nelle prove in itinere e sulle valutazioni del lavoro svolto nell'attività di laboratorio. Il requisito per accedere
all'esame orale consiste nell'aver ottenuto un giudizio positivo dalla revisione finale dei progetti di laboratorio. Per gli
elaborati progettuali di laboratorio è consigliata la consegna almeno una settimana prima della data dell'appello
d'esame orale. Tuttavia la valutazione del corso può svolgersi indipendentemente dall'approvazione del lavoro di
laboratorio.
Testi di riferimento
Bibliografia d'esameMateriale proiettato a lezione ed appunti. Bibliografia di riferimentoBibliografia di riferimento per
le lezioni" AA.VV., Guide alla progettazione, BEMA Editrice. " Collepardi, Scienza e tecnologia del Calcestruzzo,
Hoepli Editore." Costantini, Installare il sistema qualità negli studi di ingegneria - un sussidiario per l'applicazione
guidata di Iso 9000: 2000, Centro Studi del Consiglio Nazionale Ingegneri, Roma 2002." Costantini, Bettelli, Lafratta,
La qualità come strumento di management innovativo, Franco Angeli, Milano 1999." Costantini, Norsa, Prospettive
di politica tecnica in edilizia: produzione e qualità, Franco Angeli, Milano 1995." Maggi, Il processo edilizio,
CittàStudi, Milano 1994." Miles, Techniques of Value Analisys and Engineering, Eleanor Miles Walker Executive
Director Lawrence D. Miles Value Foundation, United States of America, 1989." Picone, Tecnologia della
produzione edilizia, UTET 1997." Sinopoli, Costantini et al.,Prescrizioni tecniche: criteri per la progettazione, la
costruzione ed il collaudo degli edifici residenziali, (NTR Emilia Romagna), Franco Angeli, Milano 1984." Presidenza
del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici - Servizio Tecnico Centrale, Linee Guida del Ministero sul calcestruzzo
strutturale, dicembre 1996." Norme UNI 8981 parte 7 e UNI 9858, EN 206, norma ISO 9001: 2000. " Direttiva
89/106/CEE del Consiglio del 21 dicembre 1988 relativa al ravvicinamento delle disposizioni legislative,
regolamentari e amministrative degli Stati Membri concernenti i prodotti da costruzione" Legge 11 febbraio 1994, n°
109, Legge quadro in materia di lavori pubblici e regolamenti di attuazione.É pertinente al corso anche la bibliografia
indicata nel syllabus del laboratorio di Tecnologie Edilizie.
Altre informazioni
Con riferimento agli argomenti trattati durante il corso viene svolta attività di laboratorio nel cui ambito agli allievi è
richiesto di applicare le nozioni e gli strumenti appresi sviluppando elaborati progettuali pertinenti in modo da
simulare le principali attività professionali che un ingegnere edile-architetto può essere chiamato a svolgere nell'arco
del processo edilizio. Per i contenuti dell'attività di laboratorio si veda il syllabus relativo al laboratorio di Tecnologie
Edilizie.
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
9
ICAR/11
Stampa del 23/11/2005
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Progettazione urbanistica, Pianificazione urbana-territoriale [ 40519 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: BRUNO ZANON, CORRADO DIAMANTINI
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
modulo di Pianificazione urbana-territorialeIl Corso si propone di porre gli studenti nelle condizioni di affrontare e
risolvere un problema di pianificazione urbana o territoriale. E questo con l'obiettivo di comporre due diverse
esigenze: rispondere da un lato alle sollecitazioni dello sviluppo - e in particolare al rapido evolversi delle modalità
insediative - e preservare dall'altro i tratti peculiari e la qualità della città e del territorio, a partire dalle persistenze
storiche, dall'ambiente e dal paesaggio.Con riferimento a questo obiettivo, si intende rivolgere una particolare
attenzione da un lato ai contesti della dispersione insediativa e dall'altro ai contesti di rapida urbanizzazione in
quanto paradigmatici della complessità delle soluzioni tese a integrare processi urbani, processi ambientali e
persistenze storico-culturali.Modulo di Progettazione urbanisticaIl corso è finalizzato ad approfondire I temi del
progetto urbano e della pianificazione a scala urbana, considerando la città contemporanea come un sistema in
stretta relazione con il contesto paesistico ed i sistemi infrastrutturali.L'approccio al corso, di tipo progettuale,
intende far emergere da un caso specifico i molteplici temi che si incontrano nei margini delle aree urbane e che
devono essere affrontati in un'ottica interdisciplinare sapendo valorizzare le potenzialità del sito e proponendo
soluzioni che rispondano in modo appropriato alle esigenze della comunità.
Prerequisiti
Entrambi i moduliIl corso richiede una preparazione acquisita in particolare nei corsi di Tecnica Urbanistica e
Urbanistica, oltre che un'attitudine a misurarsi con problemi alla scala urbana e territoriale.
Contenuti del corso
modulo di Pianificazione urbana-territorialeEvoluzione degli approcci alla pianificazione ecologicamente orientata,
con riferimento particolare alle tradizioni del Landscape Planning e del Regional PlanningL'attenzione al
coinvolgimento delle società locali nelle pratiche di pianificazione come tratto della pianificazione ecologicamente
orientataLa storia, l'ambiente e il paesaggio negli approcci correnti di pianificazione urbana e territorialeL'esperienza
progettuale: istruzione di due pratiche progettuali sulle quali verterà, a scelta, il lavoro degli studenti.Modulo di
Progettazione Urbanistica:I contenuti sono quelli propri del progetto urbano e del rapporto tra questo e il sistema
della pianificazione urbanistica. La chiave di lettura proposta è quella del progetto e del governo della città
contemporanea vista in relazione al più esteso sistema paesistico-territoriale da un lato e al sistema denso delle
infrastrutture dall'altro.L'esperienza progettuale proposta consentirà di fare emergere i molteplici e contraddittori
temi delle aree urbane di transizione tra luoghi centrali e territorio esterno. Il progetto dovrà cogliere il valore e le
potenzialità del sito, definire regole insediative, proporre una forma urbana ed un assetto delle infrastrutture in
sintonia con i valori ambientali e paesistici.
Metodi didattici
Entrambi i moduli:Il Corso si avvale di lezioni teoriche, di presentazioni di studi di caso e di un'esperienza
progettuale condotta dagli studenti. I progetti verteranno su casi concreti di pianificazione urbana e territoriale.
Modalità di verifica dell'apprendimento
La valutazione prenderà in cosniderazione l'esito delle esperienze progettuali, verifiche scritte su alcuni dei
contenuti, esame orale.
Testi di riferimento
modulo di Pianificazione urbana-territoriale- Clementi A. (a cura di) (2002), Interpretazioni di paesaggio, Meltemi,
Roma- Maciocco G. (2003), "Territorio e progetto:. Prospettive di ricerca orientate in senso ambientale", in Maciocco
G., Pittaluga P. (a cura di), Territorio e Progetto, Angeli, Milano- Sanoff H. (2000), Community Participation Methods
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in Design and Planning, Wiley, New York- Steiner F. (2004), Costruire il paesaggio (seconda edizione), McGraw
Hill, Milano- Tjallingii S. (2000), "Ecology on the Edge: Landscape and Ecology between Town and Country", in
Landscape and Urban Planning, 48.Modulo di Progettazione UrbanisticaI testi ed i materiali verranno forniti durante
il corso.
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
B
9
ICAR/21, ICAR/20
Stampa del 23/11/2005
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Restauro architettonico [ 40467 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: MAURIZIO BORIANI, MARIACRISTINA GIAMBRUNO
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Scopo del corso è avvicinare gli allievi al tema della conservazione del costruito attraverso la presa di coscienza dei
presupposti teorici del restauro e la conoscenza delle principali tecniche di intervento.
Prerequisiti
Contenuti del corso
Il corso sviluppa i temi della tutela e conservazione del patrimonio architettonico, illustrando l'evoluzione del
concetto di restauro e di conservazione in ambito europeo: dalla tutela dei singoli monumenti architettonici, alla
conservazione dei centri storici, dei paesaggi culturali e del patrimonio diffuso.Nella nuova concezione del
patrimonio storico il campo della tutela si è esteso via via nel numero e nei tipi di beni considerati degni di
salvaguardia e conservazione; oltre ai grandi monumenti del passato - campo tradizionale del restauro - nuove
categorie di siti sono state riconosciute come ugualmente meritevoli: paesaggi culturali e naturali, città e villaggi di
interesse storico, architettura vernacolare, patrimonio industriale, etc.In particolare il modulo teorico (prof. Maurizio
Boriani) analizza la storia del restauro e della conservazione del patrimonio architettonico nel corso degli ultimi due
secoli e affronta il problema del costruire nuova architettura in contesti storici. Le lezioni illustrano la storia e la
teoria della conservazione e presentano criticamente significativi interventi di restauro, conservazione, recupero o
ricostruzione inerenti edifici e siti storici ed esaminano l'attuale approccio che vuole la conservazione delle diverse
stratificazioni storiche dell'edificato.Nell'ambito del modulo viene svolto un seminario sui temi del restauro urbano e
del paesaggio: le leggi di tutela e la pianificazione del paesaggio culturale; le fonti per il riconoscimento e la
conoscenza dei beni culturali e ambientali e del territorio; la tutela e la conservazione del paesaggio culturale, con
particolare riferimento al paesaggio agrario, ai parchi e ai giardini storici, ai paesaggi lineari (strade storiche, canali,
etc.). Attraverso lezioni teoriche e studio di progetti esemplari gli studenti saranno condotti a comprendere
l'importanza della salvaguardia di tale patrimonio, la sua vulnerabilità, le modalità di analisi e le specificità del
progetto di conservazione e riuso.Il modulo tecnico/pratico (prof. Mariacristina Giambruno) è dedicato ai problemi
dell'intervento di conservazione del patrimonio storico: rilievo geometrico, architettonico e materico;
caratterizzazione strutturale e meccanica dei materiali; indagine e diagnostica chimica e fisica; valutazione del
degrado degli edifici; criteri e obiettivi del progetto di riuso; strumenti tecnici del progetto di conservazione.
Metodi didattici
Didattica frontale, didattica assistitaIl corso è articolato in lezioni ex-cathedra, seminari, esercitazioni di
approfondimento.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame, orale, verte sulla discussione degli elaborati prodotti dai singoli gruppi di lavoro durante l'anno, oltre che
sui contenuti delle lezioni e della bibliografia relativa.L'esame sarà integrato con la discussione del progetto
elaborato nell'ambito del Laboratorio di Restauro (prof. Francesco Augelli).
Testi di riferimento
Testi fondamentali:-M.Dezzi Bardeschi, Conservare non restaurare, in "ANANKE", n.35-36, 2002-M.Dezzi
Bardeschi, Il restauro. Punto e da capo, F.Angeli, Milano, 1994In particolare:1. La materia e il tempo, ovvero la
permanenza e la mutazione, pp.21-32;2. Restauro: costruire, distruggere, conservare, pp.40-44;3. Dal restauro alla
conservazione, pp.53-58;4.La conservazione del costruito, i materiali e le tecniche, pp.63-73;5 .Conservare, non
manomettere l'esistente: l'insostenibile "sacrificio" di Paolo Marconi, pp.95-113; 6. Quindici anni dopo: la Carta di
Venezia alla corde, pp.122-137;17. Limiti e modi della conservazione, pp.371-390; Delle difficoltà, ormai storiche,
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del restauro, pp.419-429-Un manuale di storia del restauro a scelta tra: P.Torsello, Restauro architettonico. Padri,
teorie, immagini, F.Angeli, Milano, 1994 G.Carbonara, Avvicinamento al restauro. Teoria, storia, monumenti,
Liguori, Napoli, 1997-Le Carte del restauro (Carta di Atene, 1931; Carta Italiana del Restauro, 1932; Carta di
Venezia, 1964; Carta Italiana del Restauro, 1972; Carta Europea del patrimonio architettonico e Dichiarazione di
Amsterdam, Amsterdam, 1975) consultabili all'indirizzo: www.tine.it/NormativaBBCC-Il Nuovo codice dei beni
culturali e paesaggisticiconsultabile all'indirizzo: www.beniculturali.it (campo "leggi, decreti legislativi e decreti
legge")-C. Campanella, Il rilievo degli edifici: tecniche di restituzione grafica per il progetto di intervento, Il sole-24
ore, Milano, 2004;-C. Campanella, Opere di conservazione e restauro, 2° ed., Il Sole 24 Ore, Milano,1999Testi di
approfondimento:- M.Boriani (a cura di), La sfida del moderno. L'architettura del XX secolo tra conservazione e
innovazione, Unicopli, Milano, 2003- M.Boriani (a cura di), Giardino e paesaggio. Conoscenza, conservazione,
progetto, A-letheia n.7 Alinea, Firenze, 1996- M.Giambruno, Verso la dimensione urbana della conservazione,
Alinea, Firenze, 2002-G. Carbonara (a cura di), Trattato di Restauro architettonico, Torino, Utet, 1996 e
ss.-P.B.Torsello, S.F. Musso, Tecniche di restauro architettonico, UTET, Torino, 2003-Luca Zevi (a cura di), Il
manuale del restauro, Roma, Mancosu Editore, 2001Utile è anche la consultazione delle seguenti riviste: ANANKE, Alinea, Firenze- Recuperare l'edilizia, Greco, Milano- Recupero e conservazione, de Lettera, MilanoArkos, Nardini, FirenzeTesti in lingua inglese:- J.M.Fitch, Historic Preservation, Curatorial Management of the Built
World, The University Press of Virginia, Charlottesville and London, 1990- B.M. Feilden, Conservation of historic
buildings, Oxford Architectural Press, Oxford, 2003- J.Earl, Building Conservation Philosophy, Donheat,
Shaftesbury, 2003
Altre informazioni
Il corso è integrato con il modulo Laboratorio di Restauro Architettonico (60 ore), prof. Francesco Augelli.
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
9
ICAR/19, ICAR/19
Stampa del 23/11/2005
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Riabilitazione strutturale [ 40526 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: MAURIZIO PIAZZA
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Si affrontano le problematiche legate ai dissesti delle costruzioni in generale, in particolare di quelle in
muratura, legno, calcestruzzo armato e metalliche. Vengono innanzitutto trattati i problemi legati ai materiali, i criteri
per l'analisi dei dissesti, passando quindi ad esaminare differenti tecniche di intervento, in modo tale da permettere
allo studente di: - identificare le condizioni statiche di una struttura - conoscere e analizzare le differenti tecniche di
intervento - capire i problemi, anche di responsabilità professionale, insiti nelle strategie di intervento o non
intervento - analizzare le richieste di progetto e relazionarle con i criteri di monitoraggio e consolidamento.
Prerequisiti
Sono indispensabili le conoscenze impartite nel corso di Tecnica delle costruzioni (IV anno).
Contenuti del corso
Aspetti e problematiche del consolidamento statico (restauro strutturale).Analisi dei dissesti. Cause dei dissesti:
fattori progettuali ed esecutivi, manifestazioni del dissesto e dei degradi. Il rilievo statico. Lesioni e quadri fessurativi.
La "lettura" strutturale dell'organismo strutturale. Schemi statici interprativi: definizione delle azioni, delle
caratteristiche dei materiali, dei modelli geometrici necessari a rappresentare e/o modellare il comportamento di una
costruzione. Procedure di calcolo. Il concetto di sicurezza applicato alle costruzioni esistenti.Aspetti tecnologici e
meccanici dei materiali utilizzati nell'edilizia storica.Le tecniche costruttive storiche e la loro
evoluzione.Determinazione sperimentale delle caratteristiche meccaniche dei materiali. Metodi di indagine
distruttivi, metodi di indagine non distruttivi o debolmente invasivi, con particolare riferimento alle murature, legno,
conglomerato cementizio. Metodi di consolidamento degli edifici in muratura. Caratteristiche fisiche e meccaniche.
Le tecniche di intervento per le murature, i solai, gli archi e le volte.Metodi di consolidamento delle strutture di legno.
Caratteristiche fisiche e meccaniche del legno e loro determinazione.Analisi dello stato di degrado, miglioramento e
consolidamento degli elementi, consolidamento dell'organismo strutturale.Ripristino statico delle strutture in c.a. .
Tecniche di intervento: materiali speciali e complementari, strutture in elevazione, solai, strutture speciali. Azioni di
breve e lunga durata, influenza della viscosità e ritiro.Ripristino statico delle strutture in c.a. .Utilizzo di nuovi
materiali: aspetti culturali, tecnologici, statici.Miglioramento del comportamento e/o adeguamento sismico delle
costruzioni. Tecniche di intervento per il miglioramento o l'adeguamento.La "lettura" strutturale di alcune rilevanti
fabbriche storiche.
Metodi didattici
Il corso si articola in lezioni, seminari ed esercitazioni su tematiche particolari. Si richiede anche lo svolgimento
di un'esperienza progettuale più generale ed approfondita relativa al consolidamento di una struttura di particolare
importanza, eventualmente da svolgere nel Laboratorio progettuale.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame prevede una prova orale (o, in sostituzione, una prova scritta), preceduta dalla discussione di un
elaborato prodotto dallo studente (in formato elettronico).
Testi di riferimento
Barbieri A., Foraboschi P., Siviero E., Lettura strutturale delle costruzioni, Città Studi, Venezia 1997 Bellini A.
(a cura di), Tecniche della conservazione, Milano ed F.Angeli, 1986 Bellini A. (a cura di), Il progetto di
conservazione: linee metodologiche per le analisi preliminari, l'intervento, il controllo di efficacia, Firenze, Alinea,
2001 Blass, H.J. et al., Timber Engineering STEP 1 - Basis of design, material properties, structural components
and joints, 1995 Blass, H.J. et al., Timber Engineering STEP 2 - Design, details and structural systems, 1995
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Breymann G.A., Trattato generale delle costruzioni civili , Milano, ed VALLARDI, 1884Brunetti G. (a cura di), Il
cantiere per la conservazione: tecniche, esperienze ed interventi sul costruito, collana "Scuola storia analisi
valutazione beni architettonici", Torino, CELID, 2002 Caironi M., Bonera L., Il legno lamellare: il calcolo, 1989/1993
Croci G., Progettazione strutturale e consolidamento delle costruzioni, Hoepli, Milano 1981 Defez A., Il
Consolidamento degli Edifici, Liguori, 1998 Del Piero G., Il Consolidamento delle Costruzioni, Collana di Ingegneria
Strutturale, 1983 Del Piero G., Le Costruzioni in Muratura, Collana di Ingegneria Strutturale, 1984 Del Piero G.,
Manutenzione, Riparazione e Durabilità delle Strutture in Cemento Armato, Collana di Ingegneria Strutturale, 1987
Di Pasquale S. (a cura di), Problemi inerenti l'analisi e la conservazione del costruito storico, Firenze, Libreria Alfani,
2001 Giordano G., Tecnica delle costruzioni in legno, 1993 Giuffrè A., Letture sulla Meccanica delle Murature
Storiche, Edizioni Kappa, Roma, 1991 Gurrieri F. (a cura di), Manuale per la riabilitazione e la ricostruzione
postsismica degli edifici, Roma, ed. DEI, 1999 Heyman J., The Stone Skeleton, Cambridge University Press, 1995
Holloway L.C., Lemming M.B., Strengthening of Reinforced Concrete Structures, CRC press, 1999 Kermani A.,
Structural timber design, 1999 Laner F., Barbisan U., I solai in legno, 1995 Malerba P.G., Monitoraggio delle
Strutture dell'Ingegneria Civile, Collana di Ingegneria Strutturale, 1995 Mastrodicasa S., Dissesti statici delle
strutture edilizie, Hoepli, 1993
Piazza M., Tomasi R., Modena R., Strutture in legno - Materiale, calcolo e
progetto secondo le nuove normative europee, Hoepli, 2005
Rocchi P., Trattato sul consolidamento, Mancosu
Editore, Roma, 2003 Rondelet J., Trattato teorico e pratico dell'arte di edificare , Mantova, SOC. ED., 1832 Sacchi
Landriani G., Riccioni R. (a cura di), Comportamento statico e sismico delle strutture in muratura, , CLUP, Milano,
1982 Sarà G. (a cura di), Restauro strutturale, Napoli, ed. Liguori, 1986 Tampone G., Il restauro delle strutture di
legno, Milano, ed. Hoepli, 1996 Tassios T.P., Meccanica delle murature; Liguore editore, 1988 Uzielli L, Bonamini
G., Noferi M., Togni M., Il manuale del legno strutturale, vol. I: ispezione e diagnosi in opera, Mancosu Editore,
Roma, 2001 Uzielli L. (a cura di), Il manuale del legno strutturale, vol. IV: Interventi sulle strutture, Mancosu Editore,
Roma 2004
Altre informazioni
E' vivamente consigliata la frequenza.
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
C
9
ICAR/09
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Rilievo dell'architettura [ 40247 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: GIOVANNA MASSARI, CRISTINA PELLEGATTA
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Il corso assume il rilievo in modo estensivo e non come mera misurazione metrica; il rilievo è inteso come forma di
conoscenza dell'opera costruita che implica soprattutto i processi interpretativi e permette di legare il discorso
teorico all'oggetto architettonico. Esso conduce alla "descrizione intrinseca del monumento", per usare le parole di
Michel Foucault: è quindi partecipe di quel processo di trasformazione del "documento" in "monumento" che è
proprio della ricerca storica e progettuale.La disciplina del rilievo sarà affrontata nei suoi fondamenti storici e
teorico-scientifici, nonché nelle sue problematiche operative, delineando in quale modo l'insieme degli oggetti, delle
nozioni e delle tecniche coinvolti nell'analisi interagisce con lo "sguardo intenzionale e direzionato" messo in campo
dalla volontà di conoscenza dell'operatore.Per un verso, saranno forniti gli strumenti tecnico-scientifici idonei a una
rappresentazione esatta e quotata, atta a definire l'edificato dal punto di vista metrico, formale e materico: il primo
esito della interpretazione è infatti un modello grafico misurato e correttamente codificato. Per altro verso, saranno
affrontati i temi posti dalla necessità di pervenire a una descrizione critica e puntuale del "come è fatta" l'opera
rilevata: essa implica la produzione di elaborati "tematici", che illustrino gli esiti delle riflessioni teoriche e delle scelte
procedurali poste a fondamento del progetto di rilievo e applicate al caso concreto di studio.Gli argomenti di studio
saranno articolati sul rilievo in quanto modalità dell'esperienza concreta della fabbrica e descrizione ermeneutica del
costruito; il rilievo dell'architettura deve mirare alla comprensione e alla rappresentazione del "già costruito" nella
sua fenomenologia e configurazione morfologica, nei rapporti dimensionali, nella logica metrica e costruttiva, negli
equilibri statici, nella sua storicità.
Prerequisiti
E' richiesta la padronanza dei fondamenti geometrici della rappresentazione (proiezioni prospettiche, ortogonali e
assonometriche), nonché la conoscenza dei codici grafici e delle norme del disegno di architettura.
Contenuti del corso
Nell'ambito del corso, la rappresentazione è intesa come struttura concettuale e tecnica che regola e gestisce, in
entrambi i versi, il rapporto tra le proposizioni teoriche, che definiscono la disciplina architettonica nella sua storicità
e nei suoi valori estetici, e l'irriducibile materialità della fabbrica edificata; la rappresentazione costituisce appunto il
necessario rapporto che intercorre tra gli ambiti eterogenei delle "parole" (i.e. teoria, critica, storia) e delle "cose"
dell'architettura progettata e costruita.Tale rapporto si articola su un concetto centrale, quello di "descrizione";
questa va intesa sia come raffigurazione che restituisce percettivamente l'immagine dell'architettura, sia in quanto
sua rappresentazione misurata, sia infine quale processo che conduce alla corretta codificazione delle forme
architettoniche nello spazio, in modo da poterne comunicare univocamente le caratteristiche ai fini della conoscenza
e della pratica esecuzione dell'opera.In questo quadro la funzione "formativa" della rappresentazione prevale di
gran lunga su quella meramente "comunicativa": sia negli ambiti della ideazione e progettazione del "da costruire",
sia in quelli della analisi critica e trasformazione del "già costruito"; anzi, la rappresentazione e i suoi processi
gnoseologici sono il luogo in cui progetto e analisi si integrano e prendono forma.Sovente l'attenzione per i temi del
rilevamento è riservata agli aspetti tecnologici e alle potenzialità delle strumentazioni proposte dal mercato, alla
ricerca di soluzioni sempre più precise, rapide e economiche. L'importanza attribuita ai risvolti pratici immediati e la
preoccupazione del "come fare" mettono in secondo piano l'analisi dei processi e degli esiti dell'operazione
conoscitiva, eludendo l'interrogazione sul "cosa l'indagine mette in atto"; è invece importante tornare a riflettere sul
senso dell'operazione di rilievo, che provoca un processo conoscitivo che, dal "costruito" al "pensato", innesca un
percorso inverso a quello progettuale. Essa comporta una riflessione critica centrata sul telaio delle relazioni
geometriche e topologiche tra spazi e forme dell'oggetto: l'analisi coglie quindi alcune "quantità" ma anche alcune
"qualità" visibili delle configurazioni architettoniche e interagisce con i valori "invisibili" che caratterizzano il
manufatto, quali la complessità storica e la dimensione teorica.L'azione del rilevare è analisi morfologica dell'opera
architettonica che riguarda sia le geometrie "intenzionali-culturali" riferite agli spazi, agli elementi costruttivi e in
generale alle forme prodotte dall'uomo, sia le geometrie "accidentali-naturali" legate agli errori esecutivi e ai segni di
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degrado e di dissesto; è il "testo architettonico", nella sua materialità, a orientare la definizione di modelli di lettura
utili alla comprensione: modelli riferiti sia a misure quantitative sia a parametri qualitativi.Le nozioni critiche alla base
del corso sono quelle di "misura" e di "modello": al di là del loro significato corrente, esse costituiscono due
riferimenti fondamentali per quanto concerne la dimensione teorica e scientifica della disciplina del rilievo.
Metodi didattici
Il corso, la cui frequenza è indispensabile dato il prevalente carattere sperimentale, si articola in lezioni ex-cathedra,
seminari ed esercitazioni e sviluppa tre settori didattici in stretta reciproca correlazione: la riflessione teorica,
l'informazione tecnica e l'applicazione pratica.- TeoriaFondamenti disciplinari. Le nozioni di misura e di modello. Il
progetto di rilievo.- TecnicaDisegno a mano libera e disegno "dal vero". Geometria proiettiva e descrittiva. Rilievo
longimetrico-diretto. Rilievo topografico. Rilievo fotogrammetrico. Rilievo non-metrico. Restituzione dei dati
quantitativi e CAD. Restituzione dei dati qualitativi.- PraticaLe esercitazioni, inquadrate da specifiche spiegazioni
introduttive, sono pensate come fondamentali momenti di verifica applicativa degli argomenti teorici e tecnici trattati:
esse hanno la finalità di sviluppare le necessarie capacità esecutive e di dare senso alla produzione grafica quale
luogo della mediazione critica tra proposizioni teoriche e pratica del costruire. Esse sono in prevalenza individuali,
ma sarà possibile formare piccoli gruppi di lavoro solo per quanto attiene alcune fasi dell'esperienza applicativa
annuale.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Sono previste esercitazioni "brevi" da svolgere essenzialmente in aula, eventualmente completare a casa e
sottoporre a valutazione nelle date di verifica previste dal calendario del corso; esse sono da intendere come
esercizi di tipo "propedeutico" utili per il corretto svolgimento dell'esercitazione annuale "lunga"; ne fanno parte
alcune prove ex-tempore da svolgere esclusivamente in aula e consegnare a fine lezione.È prevista una
esercitazione annuale "lunga" da avviare e discutere in aula con la docenza e da completare a casa tramite
approfondimenti personali.Gli esiti delle prove ex-tempore e delle esercitazioni "brevi", nonché le verifiche dello
svolgimento della esercitazione "lunga" saranno periodicamente annotati sulla "scheda personale" dello studente,
unitamente a eventuali indicazioni circa gli sviluppi del lavoro: la scheda attesterà sia il percorso formativo sia il tipo
di frequenza mantenuto nel corso di tutto il semestre. Tale scheda è essenziale per le valutazioni.Il giudizio
complessivo sulla preparazione dello studente e sul lavoro svolto sarà unico e contemporaneo per i due moduli
integrati, per ciascuno dei quali si dovrà raggiungere almeno la sufficienza. Le valutazioni saranno individuali ma
eventuali gruppi di lavoro saranno tenuti a presentarsi simultaneamente all'esame.La valutazione del lavoro a fine
corso sarà positiva alle seguenti due condizioni.1. Lo studente deve avere svolto, con esito positivo, almeno il 70%
delle esercitazioni "brevi" nei tempi stabiliti dal calendario, nonché tutte le tavole della esercitazione "lunga" avendo
rispettato per essa un minimo di tre revisioni durante l'anno. Degli elaborati verranno valutate la correttezza e la
completezza dei contenuti, la precisione grafica e la cura nell'impaginazione.2. Lo studente deve anzitutto
dimostrare, in sede di colloquio, di avere una sufficiente capacità di impostare, rappresentare e risolvere i problemi
inerenti gli argomenti svolti; in secondo luogo, deve provare di avere seguito le lezioni e di averne studiato i
contenuti tramite adeguati approfondimenti bibliografici.Lo studente che non consegni, nelle date previste dal
calendario, gli elaborati completi o che non raggiunga durante l'anno esiti sufficienti potrà sostenere una prova
d'esame basata sulla preliminare valutazione di tutti gli elaborati previsti dal programma del corso e su una prova
scritta, superate le quali potrà accedere alla prova orale riguardante tutti gli argomenti svolti dal corso e la
bibliografia.
Testi di riferimento
BEZOARI G., MONTI C., SELVINI A., Misura e rappresentazione, Casa Editrice Ambrosiana, Milano
2001.CANNAROZZO M. L., SALERNO R., Fotografia e misura, Cluva, Venezia 1991.DOCCI M., MAESTRI D.,
Manuale di rilevamento architettonico e urbano, Laterza, Bari 1994.FONDELLI M., Trattato di fotogrammetria
urbana e architettonica, Laterza, Bari 1992.KOYRÉ A., Dal mondo del pressapoco all'universo della precisione,
Einaudi, Torino 1992.KRIER R., "Elements of architecture", in "Architectural Design" 53 [monografico],
1983.IPPOLITI E., Rilevare. Comprendere misurare rappresentare, Edizioni Kappa, Roma 2000.SAINT AUBIN J.P.,
Il rilievo e la rappresentazione dell'architettura, Moretti&Vitali, Bergamo 1999.TORSELLO B.P., La materia del
restauro, Marsilio Editori, Venezia 1988; in particolare la seconda parte "L'approccio analitico alla
conservazione".UGO V., Fondamenti della rappresentazione architettonica, Esculapio, Bologna 1994.UGO V., I
luoghi di Dedalo, Dedalo, Bari 1991.UGO V., Mímesis. Sulla critica della rappresentazione dell'architettura, Clup,
Milano 2004."XY - Dimensioni del Disegno" 6-7, monografico introduttivo al convegno "Il rilievo tra storia e scienza",
1988."XY - Dimensioni del disegno" 11-12, monografico relativo al convegno "Il rilievo tra storia e scienza",
1991.Ulteriore bibliografia di approfondimento sarà fornita durante le lezioni.
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
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Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
9
ICAR/17, ICAR/17
Stampa del 23/11/2005
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Rilievo urbano e ambientale, Topografia [ 40521 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: GIOVANNI B. BENCIOLINI, VITTORIO UGO
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Syllabus non pubblicato dal Docente.
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
B
9
ICAR/17, ICAR/06
Stampa del 23/11/2005
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Scienza delle costruzioni [ 40413 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: GIORGIO NOVATI, MASSIMILIANO GEI
Periodo: Ciclo Annuale Unico
Obiettivi formativi
Il corso presenta concetti fondamentali riguardanti la meccanica dei solidi e delle strutture e la resistenza dei
materiali. Dando per acquisiti gli argomenti svolti nel corso di Statica ed in particolare l'analisi delle strutture
isostatiche (concepite quali sistemi di corpi rigidi articolati), il corso rivolge fin dall'inizio l'attenzione all'analisi di
sistemi deformabili caratterizzati da legame costitutivo elastico lineare.Oltre agli argomenti tipici di un corso di base
di Scienza delle Costruzioni, vengono illustrati anche i principali metodi risolutivi per travi e telai iperstatici (metodo
delle forze e degli spostamenti). L'impostazione data al corso intende conciliare le seguenti esigenze: sviluppare
con rigore le basi teoriche della disciplina; chiarire il significato fisico dei modelli strutturali introdotti, riconoscendone
i limiti di applicabilità; fornire agli allievi capacità pratico-operative su tutti gli argomenti trattati.
Prerequisiti
Corsi di Analisi Matematica e Statica
Contenuti del corso
1. Meccanica dei continui deformabili. Analisi dello stato di sforzo: vettore tensione, tensore degli sforzi, sforzi e
direzioni principali, cerchi di Mohr per stati tensionali spaziali e piani. Analisi della deformazione: componenti di
moto rigido e componenti di deformazione, interpretazione delle componenti di deformazione, componenti e
direzioni principali, relazioni deformazioni-spostamenti, equazioni di compatibilita'.Principio dei lavori virtuali per il
continuo deformabile. Legame elastico lineare. Il problema elastico. Il lavoro di deformazione.2. Criteri di resistenza
per materiali duttili e fragili.3. Teoria elastica della trave prismatica (il problema di de Saint Venant). Studio dei vari
casi di sollecitazione: forza normale, flessione, pressoflessione, flessione e taglio (trattaz. approssimata) e torsione
(per sez. circolare e generica).4. Analisi di strutture deformabili di tipo semplice(barre in regime monoassiale e
strutture reticolari): analisi elastica; ruolo delle deformazioni anelastiche (termiche); il metodo degli spostamenti per
strutture reticolari.5. Le travi elastiche inflesse: equazione differenziale della linea elastica (del II ordine e del IV
ordine) ed applicazioni a strutture isostatiche ed iperstatiche; analogia di Mohr. 6. Il principio dei lavori virtuali per le
strutture reticolari e per le travi inflesse; applicazioni per il calcolo di spostamenti in strutture isostatiche.7.
Risoluzione di strutture iperstatiche mediante il"metodo delle forze": impostazione e soluzione delle equazioni di
congruenza. Utilizzo di schemi elementari e del P.L.V. Applicazioni a strutture inflesse, reticolari e ad arco.8.
Risoluzione di strutture iperstatiche mediante il"metodo degli spostamenti": impostazione e soluzione delle
equazioni di equilibrio. Momenti di incastro perfetto. Matrice di rigidezza. Studio di schemi ricorrenti. Applicazioni a
strutture inflesse, reticolari e ad arco. 9. Teoremi energetici. Teoremi di Clapeyron, Betti, Maxwell, Castigliano,
Menabrea e di minimo dell'energia potenziale totale; applicazioni al calcolo di spostamenti e all'analisi di strutture
iperstatiche.10. Stabilità dell'equilibrio elastico. Carico critico per aste deformabili caricate di punta e per sistemi
discreti costituiti da aste rigide e molle.
Metodi didattici
Tipo lezioni: lezioni frontali; lavoro individuale.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Prove in itinere durante l'anno. Esame scritto ed orale.
Testi di riferimento
M. Capurso, Lezioni di scienza delle costruzioni, Pitagora, Bologna, 1984. L. Gambarotta, L. Nunziante, A. Tralli,
Scienza delle Costruzioni, McGraw-Hill, 2003.
L. Corradi Dell'Acqua, Meccanica delle strutture, vol.1,
Mc-Graw-Hill, 1992.A. Sollazzo, S. Marzano, Scienza delle Costruzioni (2° vol.), UTET, 1988.A. Sollazzo, M.
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Mezzina, Scienza delle Costruzioni (3° vol.), UTET, 1993.C. Comi, L. Corradi Dell'Acqua, Introduzione alla
meccanica strutturale, McGraw-Hill, 2003.D. Bigoni, A. Di Tommaso, M. Gei, F. Laudiero, D. Zaccaria, Geometria
delle masse, Progetto Leonardo-Esculapio, Bologna, 1999.F. Genna, Temi d'esame di Scienza delle Costruzioni,
Progetto Leonardo-Esculapio, Bologna, 1993.
Altre informazioni
in costruzione
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
9
ICAR/08, ICAR/08
Stampa del 23/11/2005
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Sociologia urbana, Legislazione OO.PP., Diritto urbanistico [ 40513 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: ANTONIO SCAGLIA, CHRISTIAN FERRAZZI, FULVIO CORTESE
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Syllabus non pubblicato dal Docente.
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
9
SPS/10, IUS/10,
IUS/10
Stampa del 23/11/2005
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Statica [ 40249 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: ANTONIO MARIA CAZZANI
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
L'insegnamento si colloca nel secondo anno del corso di laurea specialistica quinquennale in Ingegneria Edile Architettura, in successione agli insegnamenti di base a contenuto fisico e matematico del primo anno e con intento
propedeuico rispetto al corso di Scienza delle costruzioni impartito al terzo anno. Per la sua valenza nella
comprensione degli aspetti basilari del comportamento meccanico delle costruzioni riveste un ruolo fondamentale
nella preparazione professionale dell'ingegnere - architetto.Il corso affronta lo studio della meccanica del corpo
rigido, applicando i principi generali al caso, particolare ma di rilevante interesse applicativo, di sistemi piani di travi.
Mira a fornire metodi finalizzati allo studio del comportamento delle strutture allo scopo di definirne le condizioni di
equilibrio e di valutarne il comportamento in presenza di assegnate azioni esterne.L'assimilazione dei contenuti
porterà gli allievi a esprimere le condizioni richieste per l'equilibrio di sistemi meccanici costituiti da corpi rigidi e a
valutare, per assegnati carichi esterni, le reazioni vincolari e le azioni interne di strutture isostatiche piane
variamente vincolate, giungendo a comprenderne il funzionamento meccanico in termini quantitativi.
Prerequisiti
Analisi matematica I, Fisica generale, Geometria.
Contenuti del corso
- Richiami di calcolo vettoriale e di meccanica del punto materiale. Grandezze vettoriali; definizione di vettore;
operazioni elementari sui vettori; operazioni infinitesimali. Cinematica del punto materiale: spostamento, velocità e
accelerazione. Grandezze fondamentali della meccanica; forze e leggi di Newton. Condizioni di equilibrio del punto
materiale libero e vincolato. Lavoro ed energia. Cenni alla dinamica del punto.- Statica del corpo rigido e di strutture
isostatiche.Operazioni invariantive e sistemi di forze equivalenti. Riduzione di sistemi di forze. Vincoli e reazioni
vincolari. Postulati della statica del corpo rigido (libero e vincolato) ed equazioni cardinali; condizioni grafiche di
equilibrio. Azioni interne in strutture isostatiche piane; strutture reticolari e strutture ipostatiche. - Cinematica del
corpo rigido.Configurazione e spostamento; analisi dello spostamento rigido. Vincoli e gradi di libertà. Analisi
cinematica; determinazione analitica e grafica del centro di istantanea rotazione. Attrito. Principio dei lavori virtuali. Distribuzioni continue di forze.Densità di forza. Risultante, momento e centro di distribuzioni continue; riducibilità di
sistemi di forze. Relazioni differenziali fra azioni interne e distribuzioni di carico. Baricentri di continui; teoremi di
Pappo-Guldino. Geometria delle masse: momenti del secondo ordine.
Metodi didattici
Lezioni frontali, ed esercitazioni. Le esercitazioni costituiscono parte essenziale del corso, e hanno lo scopo di fare
acquisire agli allievi capacità operative, anche mediante partecipazione attiva alla risoluzione dei problemi
proposti.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Esercitazioni scritte valutate e prove scritte. Esame orale opzionale.
Testi di riferimento
Testi consigliati:- E. Guagenti Grandori, F. Buccini, E. Garavaglia, G. Novati, Statica - Introduzione alla meccanica
delle strutture, McGraw-Hill: Milano, 1995 (I ed.); 2005 (II ed.).- L. Boscotrecase, A. Di Tommaso, Statica applicata
alle costruzioni, Pàtron: Bologna, 1976. Testi di consultazione:- M. de Cristofaro Rovera, Statica, UTET: Torino,
1992. - B. Finzi, Lezioni di meccanica razionale, vol. 1, Zanichelli: Bologna, 1959. - J.E. Gordon: Strutture sotto
sforzo, Zanichelli: Bologna, 1991. Eserciziari:- A. Bedford, W.L. Fowler, Engineering Mechanics - Statics,
Addison-Wesley: Reading MA etc., 1995.
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Altre informazioni
Nessuna
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
6
ICAR/08
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Storia dell'architettura [ 40058 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: MARCO MULAZZANI
Periodo: Ciclo Annuale Unico
Obiettivi formativi
Il corso propone una introduzione allo studio della storia dell'architettura antica e moderna, attraverso l'analisi e la
discussione sia di temi generali, sia delle esperienze di alcuni protagonisti maggiori, sia di specifiche opere di
architettura.
Prerequisiti
Contenuti del corso
Temi delle lezioni (architettura antica, moderna e contemporanea)Architettura Greca: il PartenoneArchitettura
Romana: il Pantheon e villa Adrianala Basilica Romana e PaleocristianaRomanico e GoticoIl RinascimentoPalladio
e la villa VenetaMaestri del BaroccoGiovan Battista PiranesiArchitetti rivoluzionari in Francia: Boullée e
LedouxArchitettura del ferro e del vetro in Francia e InghilterraTrasformazioni urbane in Europa: Parigi e
HausmannArchitetti neoclassici in Germania: Schinkel e Von KlenzeArts and Crafts in Inghilterra: Ruskin e
MorrisArchitettura e urbanistica nell'opera di Otto WagnerArte nuova in Europa: Josef Olbrich e Henri Van de
VeldeAdolf Loos e ViennaJoze Plecnik e LubianaAntoni Gaudí e BarcellonaHendrik Petrus Berlage e l'architettura
moderna olandeseAuguste Perret e l'ordine del cemento armatoArchitettura nei paesi scandinavi: Saarinen,
Asplund e LewerentzArchitettura in America: Louis Sullivan e la scuola di ChicagoFrank Lloyd Wright: da Oak Park
alla CaliforniaPeter Behrens e il WerkbundWalter Gropius e il BauhausArchitettura tedesca 1919-1933Architettura e
regimi totalitariLudwig Mies van der Rohe in GermaniaLe Corbusier: da La Chaux de Fonds ad AlgeriL'architettura
italiana tra le due guerreGiuseppe Terragni e Luigi MorettiAdalberto Libera e Giuseppe VaccaroFrank Lloyd Wright:
da Broadacre City al Guggenheim MuseumArchitettura italiana del secondo dopoguerraAllestimenti e musei in Italia
1930-1960Ludwig Mies van der Rohe in AmericaLe Corbusier: da Marsiglia a ChandigarAlvar AaltoCarlo
ScarpaSverre FehnJames StirlingLouis I. KahnFrank Gehry
Metodi didattici
Il corso si articolerà in due moduli, nel primo e secondo semestre, mediante diversi tipi di offerta didattica:a) lezioni
frontali (I e II semestre)b) seminari (I semestre)c) esercitazione di laboratorio (II semestre) Per sostenere l'esame
gli studenti dovranno dimostrare di conoscere la bibliografia di base relativa ai contenuti generali del corso e del
seminario e di aver approfondito uno dei temi sopra elencati, concordandolo con il docente, attraverso lo studio
della bibliografia specifica.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Testi di riferimento
BibliografiaManfredo Tafuri, Francesco Dal Co, Architettura contemporanea, Electa, Milano 1976Una bibliografia di
approfondimento dei singoli argomenti verrà fornita durante il corso..BibliographyManfredo Tafuri, Francesco Dal
Co, Architettura Contemporanea, Electa, Milano 1976Specific texts expanding on individual themes covered will be
supplied during the course.
Altre informazioni
Docente titolare:Marco MulazzaniDocenti a contratto:Maria Grazia Tampieri (storia dell'architettura antica e
moderna, ciclo di lezioni, I semestre).Cristiana Volpi (storia dell'architettura contemporanea, ciclo di lezioni, II
semestre)
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
9
ICAR/18, ICAR/18
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Storia dell'architettura contemporanea [ 40415 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: MARCO MULAZZANI, FABIO CAMPOLONGO
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Il corso propone un'introduzione all'architettura italiana del Novecento attraverso l'analisi e la discussione sia di temi
generali, sia delle esperienze di alcuni protagonisti, sia di specifiche opere di architettura.
Prerequisiti
Contenuti del corso
Temi delle lezioniLa formazione dell'architetto professionista.Camillo Boito e l'invenzione del passato.Eclettismo e
LibertyFuturismo e architettura per l'industria.Architettura e città negli anni venti: Torino, Milano, Roma.Il
razionalismo architettonico: manifesti, protagonisti, esposizioni 1926-1933.Architetti e committenza di regime: le
opere pubbliche 1932-1936.Giuseppe Pagano e Marcello Piacentini.Edoardo Persico e Gio Ponti.La stagione dei
concorsi: dal palazzo del littorio all'E42 a Roma.Pratiche costruttive e ricerche formali tra modernità e
autarchia.Giuseppe Terragni e Luigi Moretti.Adalberto Libera e Giuseppe Vaccaro.Fratture e continuità: gli anni
della ricostruzione e l'Ina-casa.Gli anni '50: il museo, la storia, la città: il gruppo BBPR e Carlo Scarpa.Franco Albini
e Carlo Mollino.Architetture italiane 1950-1980.Pierluigi Nervi e Riccardo Morandi.Ignazio Gardella e Mario
Ridolfi.Giuseppe Samonà e Ludovico Quaroni.Giovanni Michelucci e Aldo Rossi.Architetture italiane 1980-2000.
Gabetti & Isola e Vittorio Gregotti.Renzo Piano e Gino Valle.Massimo Carmassi e Francesco Venezia.
Metodi didattici
Lezioni frontali, seminari di approfondimento, visite di studio alle architetture.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Per sostenere l'esame gli studenti dovranno conoscere i contenuti generali del corso. Dovranno inoltre approfondire
uno dei temi sopra elencati, concordandolo con il docente, attraverso lo studio di una bibliografia specifica che verrà
fornita durante il corso.
Testi di riferimento
Giorgio Ciucci, Gli architetti e il fascismo. Architettura e città 1922-1944, Einaudi, Torino 1989;Manfredo Tafuri,
Storia dell'architettura italiana 1944-1985, Einaudi, Torino 1986;Giorgio Ciucci, Giorgio Muratore (a cura di), Storia
dell'architettura italiana. Il Primo Novecento, Electa, Milano 2004;Francesco Dal Co (a cura di), Storia
dell'architettura italiana. Il Secondo Novecento, Electa, Milano 1997.
Altre informazioni
Docenti: Marco Mulazzani, Fabio Campolongo
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
9
ICAR/18, ICAR/18
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
anni
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Tecnica delle costruzioni [ 40461 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: PAOLO ZANON
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
L'allievo che nei corsi di Scienza delle Costruzioni ha appreso le leggi fondamentali della meccanica del continuo,
trova nel corso di Tecnica delle Costruzioni gli elementi necessari per la valutazione delle prestazioni delle sezioni
degli elementi strutturali.
Prerequisiti
Gli allievi devono possedere le conoscenze delle discipline matematiche di base, di quelle informatiche e di calcolo
oltre che la padronanza della Scienza delle Costruzioni.
Contenuti del corso
Nel corso sarà trattata la teoria del cemento armato. Si farà riferimento ai criteri di analisi e di progetto previsti dalle
normative vigenti. Durante il corso saranno svolti esempi applicativi con i quali gli studenti potranno confrontarsi con
casi concreti significativi dell'ingegneria strutturale. Nel Corso saranno trattati, tra gli altri, i seguenti
argomenti:Sicurezza strutturale: concezione probabilistica e metodo semiprobabilistico, stati limite ultimi e di
utilizzazione, normative tecniche relativa alle azioni sulle costruzioni.Caratteristiche dei materiali: proprietà di base
del conglomerato, resistenza, legge sforzi-deformazioni, viscosità, ritiro; proprietà di base degli acciai, aderenza,
ancoraggio, giunzioni.Cemento armato: teoria classica del cemento armato; casi semplici di sollecitazione,
dimensionamento e verifica delle sezioni, teoria della fessurazione
Metodi didattici
Il lavoro sarà in maggior parte organizzato con lezioni frontali.Il corso è completato da una serie di lezioni a
carattere applicativo e di esercitazione.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Al termine del corso gli alliegi dovranno sostenere un esame orale.
Testi di riferimento
- C. Bernuzzi e C. Chesi, Proporzionamento di elementi strutturali, Ed. Cedam, Padova.- V. Perrone, Il calcolo agli
stati limite. Progetto e verifica delle sezioni in c.a. Ed. Hevelius- G. Toniolo, Elementi strutturali in cemento armato,
Ed. Masson - E. Giangreco, Teoria e Tecnica delle Costruzioni, Ed. Liguori, Napoli.- O. Belluzzi, Scienza delle
Costruzioni, Ed. Zanichelli, Bologna - P. Pozzati, Teoria e tecnica delle strutture, Ed. UTET, Torino - F. Leonhardt,
C.A. e C.A.P. Calcolo di progetto e tecniche costruttive, Ed. Tecniche Internazionali - P. Gambarova, E. Giuriani, P.
Ronca, S. Tattoni, Esercizi di tecnica delle costruzioni, CLUP, Milano - Appunti di Tecnica delle Costruzioni, CLUP,
Milano - A. Migliacci, F. Mola, Progetto agli stati limite delle strutture in c.a., Masson, Milano, 1978 - E. Donaggio,
Manuale del calcestruzzo armato: materiale e teorie di dimensionamento, Zanichelli Editore, Bologna, 1990 - M.
Mezzina (a cura di ), Costruire con il cemento armato, Ed. UTET, Torino- P. Pozzati, C. Ceccoli, Teoria e tecnica
delle strutture, Ed. UTET, Torino - G. Toniolo, Cemento armato: calcolo agli stati limite, Ed. Masson Italia, Milano.R. Calzona e C. Cestelli Guidi, Il calcolo del cemento armato con i metodi delle tensioni ammissibili e degli stati
limite, Hoepli, Milano.- E. Giangreco, Ingegneria delle strutture, UTET- F. Leonhardt, C.A. e C.A.P. Calcolo di
progetto e tecniche costruttive, Ed. Tecniche Internazionali - R. Park and T. Paulay, Reinforced concrete structures,
Wiley.- E. F. Radogna, Tecnica delle costruzioni - Costruzioni composte "acciaio-calcestruzzo" - Cemento armato Cemento armato precompresso, vol.2 , Zanichelli, Bologna.- D.M. 16 gennaio 1996, Norme tecniche relative ai
"Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi".- UNI ENV 1991-1:1996:
Eurocodice 1. Basi di calcolo ed azioni sulle strutture. Parte 1: Basi di calcolo.- UNI ENV 1991-2-1:1996: Eurocodice
1. Basi di calcolo ed azioni sulle strutture. Parte 2-1: Azioni sulle strutture - Massa volumica, pesi propri e carichi
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imposti.- Ord. P.C.M. 20 marzo 2003, n. 3274, Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione
sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica.- D M. 9 gennaio 1996,
Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in cemento armato, normale e
precompresso e per le strutture metalliche.- UNI ENV 1992-1-1:1993, Eurocodice 2. Progettazione delle strutture di
calcestruzzo. Parte 1-1: Regole generali e regole per gli edifici.
Altre informazioni
I testi di riferimento sono quelli dell'Ingegneria Strutturale, la continua evoluzione normativa a livello nazionale ed
europeo non consente di individuare un esaustivo numero di testi.Si riporta una breve bibliografia che potrà risultare
un utile riferimento per il lavoro che verrà svolto in aula. Altre indicazioni verranno fornite di volta in volta durante lo
svolgimento dell'attività didattica.
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
9
ICAR/09
Stampa del 23/11/2005
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Tecnica urbanistica [ 40416 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: CORRADO DIAMANTINI, EDUARDO SALZANO
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Il Corso si propone di fornire agli studenti:- gli strumenti analitici che vengono impiegati nella lettura delle
trasformazioni della città e del territorio, - gli strumenti operativi che vengono impiegati nel controllo e nell'indirizzo
delle trasformazioni della città e del territorio. In particolare sono temi di riferimento:- il territorio, a partire dalla
individuazione degli elementi che ne compongono la struttura di relazioni; - le trasformazioni territoriali, a partire
dalla individuazione dei fattori, sia inerziali che istituzionali, che vi concorrono;- i fattori che condizionano
l'organizzazione e la crescita della città e, successivamente, le sue forme evolutive;- il piano urbanistico e le sue
mutazioni;- il quadro variegato delle norme, degli strumenti, dei soggetti e delle forme di governo della città e del
territorio oggi. L'intento è quello di concorrere alla formazione di un ingegnere-architetto capace di individuare i
problemi che pone oggi la nuova dimensione urbana e di accostarvisi tramite un approccio basato sui principi di
sostenibilità nonché sulla collaborazione dei diversi soggetti coinvolti.
Prerequisiti
Il Corso richiede una buona cultura di base e la conoscenza, anche parziale, di software applicativi nel campo della
grafica vettoriale e raster.
Contenuti del corso
Il corso si articola nei seguenti temi:- il territorio e la sua molteplicità,- l'ambiente insediativo come unità territoriale;lo studio dell'ambiente insediativo: relazioni tra quadro morfologico-ambientale, matrice territoriale e società
insediate;- modelli insediativi e loro evoluzione;- aspetti dell'analisi territoriale: assetto del territorio, ambiente,
paesaggio, identità dei luoghi, interazioni tra luoghi;- esame dei fattori più rilevanti delle trasformazioni territoriali,
con particolarte riferimento ai processi di localizzazione delle attività e delle residenze e alla loro evoluzione;- aspetti
recenti della trasformazione del territorio: dalla città moderna alla città contemporanea;- problematiche dell'assetto
del territorio contemporaneo, con particoplare riferimento alla interazione tra processi urbani e processi ambientali;il ruolo del piano nei processi di trasformazione della città e del territorio;- norme, soggetti, strumenti e forme del
piano,- modalità ed esperienze recenti di governo delle trasformazioni urbane e territoriali- i processi partecipativi
nell'indirizzo e nel controllo delle trasformazioni territoriali:- il paradigma della sostenibilità dello sviluppo e sue
implicazioni nel governo della città e del territorio.
Metodi didattici
Il Corso si avvale di lezioni frontali, di esercitazioni finalizzate all'apprendimento di alcuni rudimenti della disciplina e
del lavoro condotto nel Laboratorio di Tecnica Urbanistica. Tale lavoro consiste nella costruzione di un quadro
conoscitivo, per il tramite di un sistema informativo geografico, relativo a una parte di territorio urbanizzato, al fine di
individuarne le modalità di trasformazione, le problematiche più evidenti e un possibile assetto alternativo.
Modalità di verifica dell'apprendimento
Testi di riferimento
L. Benevolo, Le origini dell'urbanistica moderna, Laterza, Bari, 1963R. Ingesoll, Sprawlton. Roma, Meltemi, 2004N.
G. Leone, Elementi della città e dell'urbanistica, Palumbo, Palermo, 2004.A. Magnaghi, Il progetto locale,
Bollati-Boringhieri, Torino, 2000.E. Salzano, Fondamenti di urbanistica, Laterza, Bari, 2004B. Secchi, Prima lezione
di urbanistica, Laterza, Bari, 2000F. Steiner, Costruire il paesaggio. Un approccio ecologico alla pianificazione del
territorio, Mc Graw-Hill, Milano, 2004.
Altre informazioni
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L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
9
ICAR/20, ICAR/20
Stampa del 23/11/2005
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Tecnologie e procedimenti industrializzati per l'edilizia [ 40515 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: FEDERICO DI VARMO
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire conoscenze pratiche sui sistemi e sui procedimenti costruttivi industrializzati impiegati
nei vari settori dell'edilizia. Verranno inoltre esaminate le implicazioni progettuali, organizzative di cantiere e di
programmazione che derivano dall'utilizzazione di queste tecnologie. Saranno analizzate le varie fasi successive di
costruzione degli organismi edilizi, dalla progettazione all'ultimazione dell'opera. Al fine di meglio affrontare le
predette problematiche e per rendere il corso il meno teorico possibile e più vicino alla concreta realtà pratica, che
lo studente affronterà una volta laureato, verrà fatto largo uso di cd e di videocassette attinenti alla concreta realtà
operativa del settore dell'edilizia industrializzata.
Prerequisiti
Architettura Tecnica I, Tecnica delle Costruzioni.
Contenuti del corso
- Le tecnologie costruttive dall'antichità ad oggi- La progettazione in rapporto ai diversi procedimenti costruttivi
industrializzati, con riferimento al contesto tecnico-economico-culturale. - Analisi dei procedimenti costruttivi
industrializzati in vari materiali. - Sistemi di prefabbricazione. Problematiche connesse alla lavorazione, alla
produzione, al trasporto ed al montaggio in cantiere degli elementi prefabbricati in c.a., c.a.p., laterizio, metallo,
legno e materie plastiche. - Procedimenti di industrializzazione dei getti.- Procedimenti di industrializzazione
integrata. - Sistemi estensivi di utilizzazioni. - Sistemi e procedimenti costruttivi industrializzati in rapporto alla
razionalizzazione del cantiere, alla programmazione (diagramma di Gantt) ed ai costi. - La situazione
dell'industrializzazione edilizia in Europa e nei principali paesi extraeuropei. - Normativa sulla sicurezza. L. 624 e L.
494. - Criteri nella progettazione nella prevenzione degli incendi.
Metodi didattici
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste nella realizzazione di un progetto personalizzato (non di gruppo) e nel superamento di una prova
orale.
Testi di riferimento
" F.di Varmo, Edilizia Industrializzata, voll. I, II e III.
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
A
9
ICAR/10
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
Stampa del 23/11/2005
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Teoria e progetto delle costruzioni in acciaio [ 40517 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: RICCARDO ZANDONINI
Periodo: Secondo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Il corso si pone l'obiettivo di dare i fondamenti della progettazione delle strutture in acciaio e composte
acciaio-calcestruzzo secondo le più recenti normative italiane ed europee.
Prerequisiti
Le conoscenze di base della scienza delle costruzioni e dell'analisi delle strutture.
Contenuti del corso
1. Le caratteristiche delle strutture metalliche (progetto, montaggio, esercizio e durabilità),2. Il materiale acciaio,3.
Strutture in acciaio e stati limite,4. Le verifiche allo stato limite di esercizio (calcolo delle frecce elastiche ed
anelastiche),5. Le verifiche alle stato limite ultimo di resistenza (limite elastico e plastico, classificazione delle
sezioni),6. Le verifiche allo stato limite ultimo di instabilità (membrature compresse, inlesse e pressoinflesse, travi
irrigidite, telai),7. I collegamenti saldati e bullonati (le verifiche dei connettori e delle giunzioni, i giunti di base, la
classificazione dei giunti),8. Le strutture composte acciaio-calcestruzzo (considerazioni generali, la connessione a
taglio, le travi, le solette e le colonne).
Metodi didattici
Il corso comprende sia lezioni che inquadrano i singoli problemi e ne vedono la soluzione normativa, sia
esercitazioni nelle quali è chiesto di affrontare il progetto di una semplice, ma completa, struttura per edilizia civile e
industriale.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame prevede un colloquio orale mirante a valutare la conoscenza delle tematiche svolte, che comprende la
discussione del progetto svolto.
Testi di riferimento
Ballio, G., Bernuzzi,c. Progettare costruzioni in acciaio, Ulrico Hoepli EditoreBallio, G., Mazzolani, F.M., Strutture in
Acciaio, MondadoriCorradi Dell'Acqua, L. Meccanica delle strutture, vol.3, McGraw Hill Italia
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
A
9
ICAR/09
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
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Teoria e progetto delle costruzioni in c.a. e c.a.p. [ 40518 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: ORESTE SALVATORE BURSI
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Il corso si propone di fornire conoscenze di base che permettano al futuro ingegnere-architetto un
inquadramento generale dei problemi progettuali più ricorrenti. Sono quindi approfondite quelle scelte che la cultura
tecnica, per quanto non ancora arricchita dall'esperienza, deve poter suggerire con particolare riferimento sia
all'analisi dei criteri tecnico-economici che presiedono alla scelta tipologica, sia all'esposizione delle metodologie
progettuali e costruttive di pratico interesse. Il progetto strutturale di un organismo edilizio svolto e di una struttura
bidimensionale a doppia curvatura svolta durante le esercitazioni viene considerato soprattutto come occasione per
fornire una visione critica d'insieme delle nozioni apprese anche in altri corsi, al fine di valutarne l'applicabilità a casi
concreti, misurarne l'approssimazione ed eventualmente stimarne la convenienza.
Prerequisiti
Statica, Tecnica delle Costruzioni e Geotecnica.
Contenuti del corso
1. Il concetto di sicurezza ed affidabilità strutturaleRichiami ai metodi semiprobabilistici e valutazione
deterministica delle azioni sulle costruzioni.
2. Edifici multipiano con struttura portante di calcestruzzoTipologie
strutturali ricorrenti. Il sistema strutturale pseudospaziale. I sistemi piani. Classificazione dei sistemi piani. Tipi e
metodi di analisi dei sistemi intelaiati. Il metodo delle forze. Il metodo degli spostamenti. Linee di influenza ed
applicazione alle strutture a telaio. Procedimenti semplificativi per la valutazione delle azioni interne.
3. Effetti
del secondo ordineInstabilità dei pilastri in c.a. Caso generale dei telai. Metodi approssimati. Normativa vigente.
4. Effetti delle azioni sismicheAnalisi del sistema strutturale. Effetti delle azioni sismiche di progetto. Verifiche di
sicurezza secondo la normativa vigente
5. Zone di introduzione delle forze e cerniere di calcestruzzo.
Introduzione di carichi o forze concentrati. Dimensionamento delle cerniere di calcestruzzo.
6. Calcolo non
lineare, richiami ed estensioni del concetto di dimensionamento allo stato limiteIl concetto di cerniera plastica, il
teorema statico, il teorema cinematico, il teorema di unicità. Il calcolo a rottura ed il carico ultimo di strutture a telaio.
Stato limite di fessurazione e di deformazione, stato limite ultimo (tensioni normali, taglio e punzonamento, perdita
di equilibrio, formazione di meccanismo). Elementi snelli ed elementi tozzi in c.a.
7. Progettazione, calcolo,
verifica e particolari costruttivi di elementi ricorrenti dell'edificioElementi orizzontali (travi e solai, in opera e a
prefabbricazione totale o parziale). Elementi verticali (pilastri, vani scala ed ascensore, pareti, travi-parete, muri di
sostegno), scale. Elementi costruttivi delle fondazioni (plinti, travi rovesce, grigliati, platee). Modalità di getto,
disarmo, fasi costruttive.
8. Le strutture in c.a. e c.a.p. in regime di sforzo biassialeMetodi di analisi di lastre,
piastre, gusci e volte e strutture a doppia curvatura positiva e negativa. Progettazione e verifica di gusci e volte.
Calcolo delle armature in base al regime di sforzo locale. Punzonamento.
9. Resistenza al fuoco delle
struttureIl progetto della struttura resistente al fuoco, cenni alle problematiche della progettazione antincendio,
prevenzione e protezione, protezione attiva e passiva.
Metodi didattici
Numero totale ore di lezione: 60.Numero totale di ore di esercitazione progettuale: 60.
Modalità di verifica dell'apprendimento
L'esame consiste nel superamento della prova orale, basata anche sulla discussione degli elaborati progettuali
predisposti durante il corso.
Testi di riferimento
-T. Antonini, Cemento armato precompresso, Vol. 1, Masson, 1986-Caironi M, Gambarova P. e Tattoni S., Teoria e
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tecnica delle costruzioni, Paravia Torino-R.J. Cope e L.A. Clark, Concrete Slabs: Analysis and Design-A. Defez, Il
Consolidamento degli Edifici, Liguori, 1998-Donaggio E., Manuale del calcestruzzo armato: materiali e teorie di
dimensionamento, Zanichelli, Bologna-Leonhardt F., C.a. e C.a.p. Calcolo di progetto e tecniche costruttive,
Edizioni Tecniche Internazionali-Massonet C.H., Save M., Calcolo plastico a rottura delle costruzioni, CLUP,
Milano-Migliacci A., Progetti di strutture, Masson Italia Editore-Migliacci A., Mola F., Progetto agli stati limite delle
strutture in C.A., Masson Italia-G.G. Penelis and A.J. Kappos, Earthquake-resistant concrete structures, SPON,
1997.-Pozzati P., Teoria e tecnica delle strutture, UTET-S. Timoshenko, Theory of plates and shells-Toniolo G.,
Calcolo strutturale - I telai, Vol. I, Masson Milano-Toniolo G., Elementi strutturali in cemento armato, Vol. II, Masson
Milano-F.K. Kong et al. Handbook of Structural Concrete: Shell Roofs-Eurocodice N. 2. Progettazione delle Strutture
Cementizie. Parte 1-3: Elementi e Strutture Prefabbricate in Calcestruzzo-Eurocode N. 8. Design Provisions for
Earthquake Resistance of Structures. Annex B - Seismic Design of Precast Concrete Structures -Eurocode N. 8.
Design Provisions for Earthquake Resistance of Structures. Part 1-1-3 - Specific Rules for Masonry Buildings
Altre informazioni
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
C
9
ICAR/09
Stampa del 23/11/2005
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Urbanistica [ 40463 ]
Nessun partizionamento
Offerta didattica a.a. 2005/2006
Docenti: BRUNO ZANON
Periodo: Primo Ciclo Semestrale
Obiettivi formativi
Il corso intende fornire allo studente le capacità analitiche ed operative per comprendere i fenomeni urbani della
città contemporanea e per intervenire progettualmente in modo appropriato in tale contesto, perseguendo obiettivi di
sostenibilità e di qualità ambientale paesaggistica ed insediativa.Vengono forniti metodi e strumenti per l'analisi
della città contemporanea, per il rapporto tra sistema urbano e contesto territoriale e paesistico, per la lettura delle
regole insediative in una fase di crisi dei sistemi urbani tradizionali.Si approfondiscono metodi, procedure, strumenti
e regole per la produzione del piano, il governo del territorio, la tutela e la progettazione paesaggistica ed
ambientale. Un ruolo centrale è svolto dall'approfondimento dei metodi progettuali a scala urbana. Gli studenti
saranno impegnati, nel contemporaneo Laboratorio di Urbanistica, in una esercitazione di analisi e progettazione
alla scala urbana.
Prerequisiti
Avere frequentato il corso di Tecnica Urbanistica
Contenuti del corso
Senso e strumenti dell'urbanistica ed interazioni con le altre discipline in una fase di crisi dei sistemi urbani
tradizionali. Trasformazioni territoriali in Europa e in Italia ed esperienze urbanistiche recenti.Le dinamiche urbane
nello spazio territoriale europeo. Lo schema di sviluppo dello spazio europeoLa pianificazione. Teorie, metodi ed
esperienze. Le nuove forme del piano urbanistico. Aspetti teorici ed operativi. La sostenibilità urbana. Metodi,
documenti (La Carta di Aalborg) ed indicatori. Strumenti per la sostenibilità urbana. L'Agenda 21 locale. Gli
strumenti di indagine e di progettazione del piano.La progettazione a scala urbana. Principi e metodi.La qualità
urbana. Aspetti fisici e percettivi. Il progetto della città contemporanea tra dimensione urbana e paesaggio. La
Convenzione europea del paesaggio.
Metodi didattici
Tipologia didattica: lezioni
Modalità di verifica dell'apprendimento
Testi di riferimento
Dispense: - Zanon B., Territorio, ambiente, città. Materiali per il corso di Tecnica Urbanistica, Università degli Studi
di Trento, Facoltà di Ingegneria, Univerta editrice, Trento, 2000. Disponibili in rete in versione aggiornata.Testi di
riferimento:- Benevolo L. 1993, La città nella storia d'Europa, Laterza, Bari.- Calabi D. 2004, Storia dell'urbanistica
europea, Bruno Mondadori, Milano.- Calabi D., 2005, Storia della città. L'età contemporanea, Marsilio, Venezia.Mioni A., 1999, Metamorfosi d'Europa. Popolamento, campagne, infrastrutture e città 1750-1950. Bologna, Editrice
Compositori.- Secchi B. 2000, Prima lezione di urbanistica, Laterza, Roma-Bari.- Caniggia G., Maffei G.L., 1979,
Composizione architettonica e tipologia edilizia. 1. Lettura dell'edilizia di base, Marsilio, Venezia.Lynch K., (1960),
L'immagine della città, Venezia, Marsilio.- Gabellini P., 2001, Tecniche Urbanistiche, Carocci, Roma.- Piroddi E.
(1999), Le nuove forme del piano urbanistico, Angeli, Milano- Ginsborg P., 1989, Storia d'Italia dal dopoguerra ad
oggi, Einaudi, Milano.- Mantini P. (a cura di), (2004), Codice dell'edilizia e dell'urbanistica, Milano, Pirola - Il Sole 24
Ore.
Altre informazioni
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it
L'attività didattica è offerta in:
Facoltà Ingegneria
Tipo corso
Corso di studio (Ordinamento)
Laurea Ciclo Unico 5 Ingegneria Edile/Architettura (2001)
anni
Percorso
Crediti
S.S.D.
Standard
9
ICAR/21
Stampa del 23/11/2005
Universita degli Studi di TRENTO - Via Belenzani, 12 - 38100 TRENTO - tel. + 39 0461 881111 - http://www.unitn.it