cannarsa 11 12 15

Transcript

cannarsa 11 12 15
Macro e Microinquinanti
nell’ Ambiente Marino
Tipologie, pericolosità e valutazioni sulla rimozione degli stessi
Sigfrido Cannarsa
GLI AGENTI INQUINANTI
Sono sostanze non naturalmente presenti in aria,
acqua e suolo ed hanno effetti tossici sugli organismi
viventi.
L’uomo è al vertice dell’ecosistema, se è protetto
l’uomo è protetto di conseguenza anche l’ambiente.
Centro Ricerche Ambiente Marino, S. Teresa, La Spezia
Entriamo nello specifico degli agenti
inquinanti
Metalli pesanti ( Cr, Hg, Cd, Sn)
Elementi radioattivi ( Co 60 , Tc 99m , I131 ,Po 210 )
Composti organometallici (CH3HgCl, (C4H9)3SnCl )
Composti organici ( Pesticidi DDT e Aldrin, Fluidi
Isolanti PCBs, Prodotti della combustione IPA e
Diossine, Farmaci Estrogeni e antibiotici, Ritardanti di
fiamma PBDE ecc.)
Centro Ricerche Ambiente Marino, S. Teresa, La Spezia
UNO TRA I PIU’ DIFFUSI INQUINANTI E’ IL PETROLIO
Marine Environment Research Centre, S.Teresa,
Lerici, Italy
Estrazione del petrolio dai pozzi e
dalle piattaforme
Piattaforma Deep Water Horizon
in Fiamme
Disastro della Deep Water Orizont
Visto dal Satellite
Trasporto del Petrolio
Seawise Giant 87,000 metric tons
Falls of Clyde 340 metric tons (1878)
Percorsi del greggio nel 2003 in
Milioni di Tons
11 Aprile 1991:
L’incidente della petroliera Haven
Anche le coste liguri non sono immuni da incidenti disastrosi:
l’ 11 Aprile 1991 la Haven mentre scaricava 80.000 T di greggio alla
piattaforma di Multedo strappò il collegamento e si incendiò
sversando 30/40.000T di greggio in mare
Immagine da Landsat del 15 aprile 1991 del greggio
fuoriuscito dalla Haven e modello matematico del vento
B
By Ph.D. G. Manzella
ELENCO SVERSAMENTI DI PETROLIO NEI MARI DEL MONDO
1. Gulf War oil spill (1991) – 10-11.4 million barrels (total).
The worst oil spill in history, the Gulf War oil spill spewed an estimated eight million barrels of oil into the Persian Gulf after
Iraqi forces opened valves of oil wells and pipelines as they retreated from Kuwait. The oil slick reached a maximum size of 101
miles by 42 miles and was five inches thick.
2. Ixtoc I oil well (June 1979) – 3.4 million barrels.
The Ixtoc I oil well exploded in the Gulf of Mexico and the oil platform caught fire and collapsed, rupturing valves and making it
difficult for rescue personnel to control the damage. The spill continued for nine months.
3. Atlantic Empress/Aegean Captain (July 1979) – 2.14 million barrels.
A Greek oil tanker called the Atlantic Empress collided with another ship, the Aegean Captain, during a tropical storm off of the
island of Tobago in the Caribbean Sea. The Atlantic Empress disaster killed 26 crewmembers and is the largest ship-based oil
spill.
4. Fergana Valley (1992) – 2.11 million barrels.
The Fergana Valley, one of Central Asia’s most densely populated agricultural and industrial areas, was the site of the largest
inland oil spills in history.
5. Nowruz oil field (February 1983) – 1.92 million barrels.
During the first Gulf War, a tanker collided with a platform in the Persian Gulf on Feb. 10, 1983, spilling about 1,500 barrels a
day, until the platform was attacked by Iraqi planes in March and the slick caught fire. The Nowruz oil field was not
immediately capped, because the field was located in the middle of the Iran/Iraq war zone. The well was finally capped by Iran
in September – an effort that resulted in the deaths of 11 people.
6. ABT Summer (1991) – 1.92 million barrels.
The ABT Summer tanker, traveling from Iran to Rotterdam, leaked oil and caught on fire about 700 miles off the Angolan coast
in 1991. The disaster killed five of the 32 crewmembers on board.
7. Castillo de Bellver (1983) – 1.87 million barrels.
A fire aboard the Castillo de Bellver tanker led to an explosion that caused the vessel to break in two. Oil spilled into the sea 24
miles off the coast of Cape Town, South Africa. Luckily, the oil caused minimal environmental damage as the direction of the
wind moved the oil slick offshore, where it dissipated naturally.
8. The Amoco Cadiz (1978) – 1.60 million barrels.
Stormy weather drove the Amoco Cadiz aground on the Portsall Rocks, a 90-foot deep outcrop off the coast of Brittany, France.
The ship split in two and quickly sank before its oil load could be pumped from the wreck.
9. The Amoco Haven (1991) – 1.14 million barrels.
A violent explosion in the Mediterranean Sea near Genoa, Italy, aboard the Cyprus-based tanker the Haven killed six members
of the crew and spilled 145,000 tons of oil off the coast of Italy. About 70 percent of the oil burned in the ensuing fire.
Il greggio una volta espanso ed
emulsificato:
Impedisce la penetrazione della luce e cambia la
riflettività della superficie del mare
Riduce gli scambi gassosi di O2 e CO2
Riduce l’evaporazione di H2O
Diffonde nell’ambiente marino idrocarburi tossici
Distrugge lo zoo e fitoplancton
Entra quindi nella catena trofica venendo assimilati
dagli organismi in particolare dai filtratori
Riveste gli animali acquatici impedendogli il moto
Viene ridotta la fruibilità costiera in generale
Che Cosa è il Petrolio
È una miscela di idrocarburi molto complessa di
alcani, cicloalcani, idrocarburi aromatici, composti
contenenti S, O, N, Fe, Ni, V e Cu
Elemento
Composizione Percentuale
Carbonio
33-87 %
Idrogeno
10-14 %
Azoto
0,1-2 %
Ossigeno
0,1-1,5 %
Zolfo
0,5-2,8 %
Metalli
<0,1 %
Cromatografia bidimensionale di un
greggio
Greggio nel suo insieme
Analisi più dettagliata
Ciascuna macchia chiara rappresenta un composto chimica è evidente
la complessità di un greggio
Entriamo nel dettaglio della
composizione di un greggio
RT: 0.00 - 13.60
NL:
1.50E7
TIC F:
kow
8.97
C16
14500000
14000000
13500000
C14
13000000
9.47
7.87
12500000
8.44
12000000
7.26
11500000
9.95
C18
10.84
C17
C2011.26
C15
12.07
11000000
10500000
12.50
10000000
9500000
6.60
R
e
la
tiv
e
A
b
u
n
d
a
n
c
e
9000000
8500000
PRISTANO
5.11
8000000
7500000
FITANO
5.90
7000000
6500000
6000000
5500000
5000000
4500000
4000000
3500000
3000000
4.24
2500000
2000000
1500000
1000000
500000
0
0
2
4
6
8
Time (min)
10
12
MS
Decomposizione batterica del greggio
Nella figura adiacente sono mostrati i
Gas-cromatogrammi della frazione alifatica
e di quella aromatica isolate da un
sedimento a cui è stato aggiunto del
greggio e quindi il tutto tenuto in
agitazione per il tempo indicato in ciascun
riquadro. Risulta evidente nel lato sinistro
la riduzione dell’altezza del segnale dato
dalle paraffine. Nel lato destro si nota
invece l’aumento del segnale a “panettone”
definito come UMC Unrisolved Complex
Mixture che col suo pronunciamento indica
l’inquinqmento dell’ambiente marino. La
Fig A e B mostrano il fondo naturale di un
sedimento marino.
Le fig K e L praticamente eguali alla C e D
mostrano che in assenza di attività
batterica il greggio non viene decomposto.
Tratto da Mar. Pollut.Bull., Vol 14 No 3 pp 103-108 1983
Quando diventano tossici gli
Idrocarburi policiclici aromatici
Per essere espulsi dall’organisgmo i
composti lipofili devono essere
trasformati in idrosolubili è
necessario traformandoli in
glucoronide questa reazione ha inizio
con l’attivazione dell’anello aromatico
con ossigeno formando un gruppo
epossidico.
L’epossido è instabile e capace di
produrre, con la scissione omolitica di
un legame ossigeno carbonio, un
diradicale con energia di attivazione
nulla. L’intermedio così formatosi è
instabile ed in grado di reagire col
DNA ed indurre forme tumorali.
Degradazione Batterica del Naftalene
Un esempio di meccanismo enzimatico è riportato di seguito
H
OH
OH
H
OH
C OOH
OH
OH
COO H
O
OH
OH
OH
CHO
O
COOH
O
O
C
OH
COO H
OH
OH
HO
O
COOH
CO CO O H
OH
COOH
COO H
HO
COOH
COOH
COOH
OH
COCOO H
HO
O
COOH
HOOC
COO H
COO H
O
+
OH
O
COOH
COS CoA
CO O H
O
H
+
O
C OS CoA
O
COOH
COSCoA
HOOC
O
COOH
COO H
COSCoA
+
H
H
CHO
CH 3
C OS CoA
Distribuzione idrocarburi e altri agenti
inquinanti nell’ambiente marino
Per gli idrocarburi ma in generale per composti lipofili
si ottiene la seguente distribuzione:
Posta unitaria la concentrazione in acqua di mare
Nei sedimenti la concentrazione sarà compresa fra 100
e 1000
Negli organismi a seguito della biomagnificazione si
va da 1000 a 1.000.000 usualmente 100.000 volte la
concentrazione in acqua
BIOMAGNIFICAZIONE
Con un fattore di concentrazione elevato definito
biomagnificazione diventa utile analizzare i mitili per
valutare il livello di inquinamento marino. Si sono
realizzati quindi a livello nazionale ed internazionale dei
programmi di campionamento ed analisi atti a valutare lo
stato
.
Per contro
i mitili (mytilus
edulis o galloprovincialis)
sono sensibili alla
stagionalità, una
variabilità elevata per
singoli individui e una
variabilità locale che
certamente complica la
possibilità di fare
correlazioni .
Analisi Microinquinanti :
Mussel Watch
I mitili (Mitylus galloprovincialis), come tanti altri organismi filtratori,
concentrano le sostanze organiche di un fattore 100 -100.000 volte rispetto
a quanto presente in acqua di mare e l’analisi di quanto adsorbito li rende
particolarmente utili nella valutazione dell’inquinamento marino
Il Golfo della Spezia non è immune
all’inquinamento da idrocarburi:
Affondamento della M/N Margaret nella notte fra il
2/3 dicembre 2005
Panoramica da
SantaTeresa
M/N Margaret affondata
La Margaret è una carretta del mare che a causa
dell’insufficiente ormeggio nella notte fra il 3 e il 4
dicembre 2005 a fronte di un vento particolarmente
violento venne trascinata contro la diga foranea ed
affondò sversando una quantità imprecisata di
gasolio motore presso la diga foranea
Campionamenti di acqua ed organismi
nei giorni immediatamente successivi
all’affondamento della M/N Margaret
Campionamento di acqua
Campionamento Organismi
Subacquei freddolosi
La M/N Margaret diventa un caso di studio
per il Laboratorio di Chimica Organica
Analisi dell’acqua di mare
L’acqua viene campionata in
molti punti del golfo della
Spezia
Aliquote da 1 L addizionate a
standards deuterati ed
estratte con clouro di
metilene.
Concentrate ed essicate
Analizzate quantitativamente
in spettrometria di massa
Analisi dei mitili
I mitili raccolti vengono
nettati, liofilizzati e
polverizzati
Dopo addizione di standards
deuterati estratti in Soxhlet
con acetone e cloruro di
metilene.
L’estratto concentrato e
sottoposto a clean-up su
Silice e concentrati
L’analisi quantitativa
effettuata in spettrometria di
massa
Mussel watch Golfo della Spezia
Affondamento M/N Margaret
Cromatogrammi GC/MS
Concentrazione idrocarburi nei
mitili ng/g
Il tempo di dimezzamento nella concentrazione è di 51d
Determinazione di Benzo[a]pirene mediante estrazione in fase
supercritica (SFE) ed analisi in gas-cromatografia spettrometria di
massa di sedimenti liofilizzati prelevati nell’areale marino compreso
tra Recco e Sestri Levante (concentrazione espressa in ng/g dw)
lella seconda immagine si ripetono dal punto di vista geologico le
zone di sedimentazione
Centro Ricerche Ambiente Marino, S. Teresa, La Spezia
Marine Environment Research Centre, S.Teresa,
Lerici, Italy
Un altro esempio di distribuzione di
Idrocarburi Policiclici Aromatici
nell’ambiente marino
Marine Environment Research Centre, S.Teresa,
Lerici, Italy
Ciclo dell’Acqua rivisitato
La pioggia
Provoca il dilavamento degli inquinanti
dall’atmosfera e dal suolo riversandoli
nei fiumi e laghi
Inevitabilmente arriva al mare
dove viene accumulato negli
organismi prima di finire nei
sedimenti
Con l’evaporazione
riparte
Il ciclo
Centro Ricerche Ambiente Marino, S. Teresa, La Spezia
Come analizzare gli agenti
inquinanti
Innumerevoli composti organici sono ampiamente
classificati nella letteratura mondiale e ne sono date
tutte
le
caratteristiche
per
determinarli
quantitativamente nei campioni.
In molti casi sono assolutamente nuovi, per
analizzarli si procede per similitudine, riferendosi a
composti noti.
Attualmente la velocità di produzione di nuovi
composti supera le capacità analitiche e legislative,
ed in attesa che REACH sia a regime, si impiega il
buonsenso.
Centro Ricerche Ambiente Marino, S. Teresa, La Spezia
Estrazione dei composti
organici da matrici solide
Tipica apparecchiatura
per estrazione da
laboratorio con
solvente in inventata
da von Soxhlet nel
1879
Alta efficienza ,lunghi tempi
di estrazioni, grosse
quantità di solvente da
trattare e da smaltire
Centro Ricerche Ambiente Marino, S. Teresa, La Spezia
ESTRAZIONE IN FASE SUPERCRITICA
SFE
L’anidride carbonica si presenta, usualmente, come gas alle condizioni normali o
come solido , ghiaccio secco, quando raffreddata. Se pressione e temperatura sono
entrambe superiori alle condizioni normali e va oltre il punto critico di 31,1 C° e 72,9
atm si espande come un gas, ma assume la densità di un liquido e diventa un
solvente impiegabile per estrazioni chimiche. Ha sia bassa tossicità che impatto
ambientale. La relativa bassa temperatura di esercizio permette di estrarre
facilmente innumerevoli composti, senza denaturarli.
L’SFE è impiegata per estrarre principi attivi,
ma anche composti inquinanti
dalle più disparate matrici, foglie,
semi, alimenti, organismi e sedimenti
liofilizzati ecc.
Finita l’estrazione si fa evaporare
l’anidride carbonica e si ottengono i
composti estratti privi di solvente.
Centro Ricerche Ambiente Marino, S. Teresa, La Spezia
Diagramma di fase
dell’anidride carbonica
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ESTRATTORE IN FASE SUPERCRITICA
E SCHEMA A BLOCCHI
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SISTEMA DI ESTRAZIONE CON
SOLVENTE ASE
Il sistema ASE è molto rapido
alta efficienza presenta bassi
consumi di solvente ed in alcuni
casi anche una purificazione
dell’estratto
Marine Environment Research Centre, S.Teresa,
Lerici, Italy
Estrazione tramite generatore
di ultrasuoni
Questa tecnica sta prendendo
sempre più campo veloce
disgrega completamente i
materiali, usa poco solvente
per contro può indurre
reazioni indesiderate
(sonochemistry)
L’apparecchio deve essere
confinato in appositi
insonorizzatori
Marine Environment Research Centre, S.Teresa,
Lerici, Italy
RICONOSCIMENTO E QUANTIFICAZIONE
DEI PRODOTTI ESTRATTI
La tecnica più diffusa per l’analisi chimica di composti
in tracce è quella cromatografica sia liquida che
gassosa e sfrutta la differente ripartizione di un
composto fra una fase fluida e una definita
stazionaria.
La scelta della fase stazionaria è fondamentale, ne
esistono un numero enorme, capaci di separare
composti idrofili, lipofili, ad alto e basso punto di
ebollizione e peso molecolare. Esiste solo l’imbarazzo
della scelta.
Centro Ricerche Ambiente Marino, S. Teresa, La Spezia
Spettrometria di massa
Dalla cromatografia su carta
impiegando di reattivi specifici per
ciascuna classe di composti si è
arrivati al detector universale che è
lo spettrometro di massa.
Ogni
composto
chimico
è
caratterizzato dalla massa e dalla
struttura, esposto ad un fascio di
elettroni viene eccitato e si
frammenta producendo ioni tipici
che definiscono univocamente il
composto.
Analizzatore di massa (jon Trap)
in sezione verticale
Centro Ricerche Ambiente Marino, S. Teresa, La Spezia
SPETTROMETRO DI MASSA
Lo spettrometro di massa è caratterizzato da tre elementi
fondamentali
1.La sorgente ove si producono usualmente per impatto
elettronico i frammenti molecolari
2.L’analizzatore (immagine nello sfondo)dove sono
separati gli ioni prodotti in funzione del rapporto massa
carica
3.Il detector che produce un segnale elettrico
proporzionale al numero di ioni ricevuti
Centro Ricerche Ambiente Marino, S. Teresa, La Spezia
GAS CROMATOGRAFO SPETTROMETRO DI
MASSA E CAMPIONATORE AUTOMATICO
Centro Ricerche Ambiente Marino, S. Teresa, La Spezia
INTERPRETAZIONE DI UNO
SPETTRO DI MASSA
Lo spettro di massa fornisce il valore del peso
molecolare della sostanza e dei singoli frammenti da
cui essa ha origine. In tal modo al chimico non serve
altro, e la soluzione del problema è simile a quella di
un problema aritmetico
Fred W. Mc Lafferty
Marine Environment Research Centre, S.Teresa,
Lerici, Italy
Interpretiamo questo spettro di
massa
BENZENE MW 78
C6H6
C6H6 -C2H2
Marine Environment Research Centre, S.Teresa,
Lerici, Italy
ENDRIN
Marine Environment Research Centre, S.Teresa,
Lerici, Italy
Quali effetti provocano nell’uomo
Composti organometallici:
Un caso esemplare è quanto accaduto a Minamata
(Giappone) a seguito del deflusso continuo in mare di
sali di mercurio, provenienti da un impianto per la
produzione di acetaldeide.
L’acetato di mercurio in mare viene rapidamente
trasformato in metilmercurio dai batteri, concentrato
di oltre mille volte dagli organismi marini, che a loro
volta sono il cibo fondamentale degli abitanti della
baia.
Effetti del Metil mercurio
nella baia di Minamata
TBT tributilstagno
Bis[tri-n-butiltyn(VI)]oxide
• La molecola più tossica mai deliberatamente
introdotta nell'ambiente marino.
• Persistente e bioaccumulabile
EFFETTI A BASSA CONCENTRAZIONE
IMPOSEX
Mascolinizzazione dei gasteropodi
PRESENZA DEI TBT
• Prima evidenza di danni ambientali su vasta
scala: Baia di Arcachon (Fr) (1979-1982) su
allevamenti intensivi di ostriche
• Evidenza di imposex fin dagli anni '70, con
declino di popolazioni di alcuni gasteropodi
particolarmente sensibili
PROIBIZIONE TBT COME
ANTIFOULING
•
•
Bando dell'uso del TBT ancora largamente
insufficiente, in particolare per i paesi in
via di sviluppo o
non-
La grande quantità di TBT nei
sedimenti (specie portuali) alimenta
la contaminazione globale
Concentrazioni dei Butil-Stagno
in Acqua
Campionamento puntuale
• Approccio classico: campionamento discreto a tempi
prefissati (spot sampling)
• Contaminanti in traccia
• Difficile da stabilire valore episodico di picco dei
contaminanti
aumentare
la
frequenza
del
campionamento
• amplificazione dei costi di campionamento ed
analisi
Vantaggi nell’uso dei campionatori
SPMD
rispetto agli organismi marini
I campionatori SPMD mimano bene il comportamento degli organismi marini nei
confronti di composti organici lipofili
2. Questi campionatori eliminano gli innumerevoli problemi che si incontrano nel
campionamento degli organismi. Possono essere facilmente posizionati e rimossi, non
risentono di migrazione, mortalita`, metabolismo stagionale o depurazione selettiva
per alcuni composti
Rispetto alla tecnica del “Mussel Watch” sono molto semplici da realizzare e da usare,
facilmente standardizzabili, non sono specifici di sito, i dati che si ottengono sono
ampiamente confrontabili
3. Gli SPMD possono essere posizionati per un lungo periodo e le concentrazioni
chimiche dei composti analizzabili sono una media ponderata nel tempo Un composto
con log Kow = 6 avrebbe bisogno di 200 giorni a un tasso di campionamento effettivo
di 10 litri al giorno per raggiungere il 90% di equilibrio. Essendo la velocità di
assorbimento nel SPMD è lineare durante i primi 50 giorni
4. La concentrazione ambientale di quanto " veramente disciolto " acqua ( Cw) può
essere stimato sulla base della concentrazione nel SPMD ( CSPMD ) , il volume della
VSPMD , il tasso effettivo di campionamento ( Rs ) , e il tempo di utilizzo (t) :
Cw = CSPMD VSPMD / ( Rs * t )
1.
Il tasso di campionamento effettivo ( Rs) di molti composti idrofobici è già stato
determinato e più ricerca è in corso per espandere il numero
Modello schematico del campionatore
Membrane
Interior
Membrane
Pore Size
< 10
Lipid
(Triolein)
Exploded view of
membrane-lipid sandwich
Interior
Contaminant
Molecule
SPMD
Deployment Rack
with SPMD
Protective Shroud
The lipid containing semipermeable membrane device (SPMD)
and a typical deployment apparatus.
Campionamento passivo
Il trasferimento del contaminante tra la fase acquosa e il campionatore
passivo è descritto da una equazione cinetica del primo ordine:
Cs(t): C analita nel CP al tempo t
Cw: C analita in acqua
K1: costante di accumulo nel CP
K2: costante di rilascio dal CP
Impiego delle SPMD
•Struttura delle SPMD
•Campionamento e Analisi
con le SPMD
SPMD PRIMA E DOPO
Semipermeable MembraneDevice(SPMD)
Vantaggi rispetto ai metodi tradizionali di campionamento dell’acqua:
Facilità d’uso
Possono essere standardizzati, quanto
accumulano è termodinamicamente
significativo delle sostanze organiche
disciolte nelle acque
Possono essere installate per un lungo
periodo di tempo e integrare le sostanze
organiche presenti nelle acque. Per come è
strutturata SPMD, è in grado di estrarre
sostanze idrofobiche da 0,5 a 10 l di acqua
per giorno secondo il loro coefficiente di
ripatizione ottanolo-acqua Kow.
Non sono soggetti alla stagionalità, alla
variabilità dei singoli individui e alla
variabilità locale (principali problematiche
del mussel watch)
ANALISI STAGNO ALCHILI HS-SPME-HRGC-MS/MS
DERIVATIZZAZIONE CON NaB(C2H5)4
(CH3CH2CH2CH2)3SnCl+
NaB(C2H5)4
(CH3CH2CH2CH2)2SnCl2 + NaB(C2H5)4
CH3CH2CH2CH2SnCl3 + NaB(C2H5)4
(CH3CH2CH2CH2) 3SnC2H5
(CH3CH2CH2CH2)2Sn(C2H5)2
CH3CH2CH2CH2Sn(C2H5)3
Queste reazioni formano dei composti
volatili che vengono analizzati con l’SPME
riducendo il tempo di purificazione.
HS-HRGC/MS/MS
R T :
1 2 . 8 4
- 1 8 .5 7
1 7 .7 3
1 0 0
8 0
1 5 . 8 1
N
2
T
1
L :
.4 3 E 5
IC
F :
0 0 u l- q
N
3
T
m
2
1
M
L :
.5 7 E 4
IC
F : +
s 2
3 5 .0 0 @
1 0 .0 0 - 2
S 1 0 0 u
N
1
T
m
2
1
M
L :
.7 7 E 5
IC
F : +
s 2
6 3 .0 0 @
1 0 .0 0 - 2
S 1 0 0 u
N
2
T
m
2
1
M
L :
.8 4 E 4
IC
F : +
s 2
6 8 .0 0 @
1 0 .0 0 - 2
S 1 0 0 u
N
2
T
m
2
1
M
L :
.4 3 E 5
IC
F : +
s 2
0 7 .0 0 @
1 0 .0 0 - 1
S 1 0 0 u
M
S
6 0
1 5 .7 9
4 0
1 3 .5 4
2 0
0
1 0 0
1 3 .4 4
1 3 .5 4
1 4 .0 5
1 4 .4 8
1 4 .9 8
1 5 .7 8
1 5 .8 2
1 5 .8 4
1 5 . 8 5
1 5 . 9 0
1 7 . 0 1
1 7 .6 2
1 7 . 9 2
8 0
6 0
MBT
c
S R M
1 .0 0 [
4 0 .0 0 ]
l- q
4 0
2 0
1 3 . 7 2
1 5 . 8 1
DBT
Relative Abundance
1 0 0
8 0
6 0
2 0
1 4 .4 8
1 4 . 9 8
1 5 . 8 0
8 0
6 0
c
S R M
1 .0 0 [
7 0 .0 0 ]
l- q
4 0
2 0
1 4 .0 5
1 4 .9 8
1 5 .5 3
1 7 .7 3
1 0 0
8 0
TBT
S R M
1 .0 0 [
7 0 .0 0 ]
l- q
4 0
1 0 0
DBT-D10
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6 0
4 0
2 0
1 7 .6 2
1 3
1 4
1 5
T im e
1 6
(m in )
1 7
1 7 . 9 2
1 8
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2 .0 0 [
5 5 .0 0 ]
l- q
Confronto tra DiButilDietilStagno e DiButilDietil(D10)Stagno
impiegato come Standard interno
1 0 0 u l- q # 1 5 5 8
R T : 1 5 . 7 5
A V : 1
N L : 1 . 8 4 E 3
F : + c S R M
m s 2 2 6 8 . 0 0 @ 1 .0 0 [ 1 1 0 .0 0 -2 7 0 . 0 0 ]
2 1 1 . 9 5
1 0 0
9 5
9 0
1 0 0 u l- q # 1 5 6 1 - 1 5 7 1
R 8T 5: 1 5 . 7 8 - 1 5 . 8 5
A V : 6
N L : 2 .29 E 4
F : + c S R M m s 2 2 6 3 . 0 0 @ 1 .0 0 [ 1 1 0 .0 0 - 2 7 0 . 0 0 ]
8 0
9 5
7 5
9 0
7 0
8 5
6 5
8 0
6 0
Relative Abundance
1 0 0
7 5
7 0
6 5
2 0 9 .9 0
2 0 6 .9 2
(C4H9)2Sn(C2D5)2
5 5
5 0
2 0 7 .9 4
4 5
2 0 4 .9 0
4 0
Relative Abundance
6 0
3 5
5 5
(C4H9)2Sn(C2H5)2
3 0
5 0
2 5
4 5
2 0
4 0
1 5
3 5
2 1 3 .9 4
1 0
3 0
1 5 3 .9 6
1 5 2 .0 5
5
2 5
0
2 02 .91
2 0 6 . 9 2
1 2 2 .0 3
1 5 7 .9 9
1 3 5 .2 7
1 2 0
1 4 0
1 6 0
1 7 8 .0 0
1 8 0
2 0
2 2 1 . 8 2
2 0 6 .0 6
2 0 0
2 2 0
m / z
1 5 0 .9 3
1 5
2 0 8.9 3
1 4 6.9 4
1 0
5
1 2 0 .9 6
1 15 .78
0
10 0
1 2 0
14 4 .96
1 4 0
1 78 .97
1 7 4.9 5
1 8 0.9 2
1 7 2 .8 4
1 6 0
1 8 0
m /z
2 0 9 .9 2
2 0 0
2 20
2 3 4 .8 8
2 4 0
2 5 9 .9 2
2 6 0
2 2 9 . 7 7
2 4 0
2 5 1 . 0 4
2 5 2 . 9 5
2 6 0
DATI ANALITICI
L’ Aquila Americana stemma degli
Stati Uniti e biondicatore suo malgrado
Relazioni fra inquinanti e ormoni
Studi sempre più accurati mostrano la relazione fra PCB,
DDT e malformazioni genetiche, e per la prima volta
anche la capacita xenoestrogena di questi composti.
Si evidenzia così, un meccanismo particolarmente
subdolo con azione diretta sui cicli ormonali;
l’accoppiamento avveniva in ritardo ed il pulcino che
nasceva non era capace di volare all’inizio dell’autunno
per procacciarsi il cibo, quindi era destinato a morire.
Recentemente si è provato che questi composti hanno
anche la capacità di indurre femminilizzazione negli
organismi.
Come conseguenza la produzione dei
PCBs e del DDT è stata la messa al
bando
negli
Stati
Uniti
e
successivamente nel resto del mondo.
Un problema analogo in Giappone,
PCBs presenti nel riso preparato
industrialmente, pur provocando gravi
effetti sulla popolazione, non aveva
portato alla stessa presa di posizione.
L’immagine dell’aquila stampata sul
dollaro ha avuto grande rilevanza
Sigfrido Cannarsa
Centro Ricerche ENEA S. Teresa
Pozzuolo di Lerici
0187978243/253
[email protected]
Marine Environment Research Centre, S.Teresa, Lerici, Italy