MORANDINI in pillole

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MORANDINI in pillole
pensieri e parole
Quello che gli altri non dicono: riflessioni a posteriori di
un critico DOC
MORANDINI in pillole
di Morando Morandini
Autoritratto
In un’intervista sul n. 3, marzo 2009 del mensile “Ciak”, firmata da Santi Urso, Luca Barbareschi riesce a dire che: 1)
tutti in Italia lo evitano; 2) che il suo lavoro è più apprezzato
all’estero che in Italia; 3) Gomorra è un buon film ricavato da
un lavoro letterario furbo e molto ben presentato; 4) ricorda
con poca simpatia La vita è bella di Benigni perché è un prodotto dello Shoah business; 5) il film d’autore è un’invenzione, anzi una balla dei francesi; 6) spesso un film d’autore è
una “sòla” come quelli di Fellini; 7) alla televisione il cinema
deve la vita. La fiction tv è un serbatoio di creatività. Semmai
il cinema deve essere affrancato dalla politica; 8) manca l’unico partito necessario, quello della persona perbene; 9)
potrebbe fondarlo lui, il partito delle persone perbene.
Conosco bene un critico italiano poco perbene che da più di
dieci anni ha un conto da regolare con Luca Barbareschi.
Fortunatamente per Barbareschi, i due non s’incontrano mai
perché abitano in città lontane e non frequentano gli stessi
ambienti. Quel critico, insultato per telefono da Barbareschi,
vorrebbe dirgli, in faccia e in pubblico, quel che pensa di lui e
delle persone perbene.
Corsi e ricorsi:
le coincidenze
tra Gran Torino
e Un tram che
si chiama
Desiderio
10
rivista del cinematografo
fondazione ente dello spettacolo
I due Kowalski
Il vecchio protagonista di Gran Torino si chiama Walt
Kowalski, ex operaio della Ford di origine polacca. Il giovane
protagonista di Un tram che si chiama Desiderio (1951) di
Elia Kazan si chiama Stanley
Kowalski, operaio di origine
polacca. Lo interpretò
Marlon Brando, che si meritò
una delle 9 nomination agli
Oscar, ma non la statuetta
che toccò, invece, a tre dei
suoi compagni di lavoro:
Vivien Leigh, Karl Malden,
Kim Hunter. Esclusa Leigh
(Blanche a teatro era Jessica
Tandy), erano gli stessi interpreti della messinscena del
dramma in undici scene di
Tennessee Williams, rappresentato con la regia di Kazan
nella stagione 1947-48.
Un’altra piccola coincidenza:
il film è del 1951; in Gran
Torino Kowalski è un reduce
della guerra in Corea del
1951-52. A proposito: là c’era
un tram, qui la Gran Torino, è
un’auto Ford da collezione,
modello 1972.
maggio 2009
FINE PEN(N)A MAI
VISIONI FORZATE E INDULTI
CRITICI
Due è meglio di uno: spesso nella vita,
sempre al cinema. Ma a Venezia non
l’hanno capito: John Lasseter e la nuova
animazione Pixar, Up , saranno sulla
Croisette, Ang Lee e Taking Woodstock
pure; il primo al Lido riceverà il Leone
d’Oro, il secondo sarà presidente di giuria. 2 contro 1: a Cannes piace vincere
facile. #### Il concorso? “Tanti nemici,
tanto onore”: Bellocchio chiosa il Duce.
Con un auspicio: “Vincere, e vinceremo”
#### Sei minuti di sesso esplicito, per
iniziare: è l’Antichrist di Lars von Trier.
Protagonista Willem Dafoe, a cui
L’ultima tentazione di Cristo evidentemente non bastava… #### Fuori
Concorso? Manco per sogno, e Coppola
si ritrova in Quinzaine. L’umore? Tetro
ALMOST (IN)FAMOUS: DALLE
STALLE ALLE STARLETTE
Angelina Jolie? Fa la Scarpetta. L’attrice
porterà sullo schermo l’investigatrice di
Patricia Cornwell. STOP Carlo Verdone
sarà un missionario nel nuovo Io, loro e
Lara: “Avevo nausea dei miei personaggi
borghesi”, confessa. A furor di popolo!
STOP “Terminata l’università, volevo fare
il giornalista, ma la recessione me l’ha
impedito”: così Kevin MacDonald ha trovato l’Oscar, e non la fame. STOP Roba da
Ricci: Christina sarà la protagonista di
Born to Be a Star, commedia sul mondo
del porno. STOP Brillante e arcigna: la
Diaz interpreterà l’avvocata Bobby Sue.
Ma non è solo finzione: di suo, Cameron ci
metterà la specializzazione. In cause
perse…
Federico Pontiggia