COMFORT DEGLI INDUMENTI DI PROTEZIONE 3M

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COMFORT DEGLI INDUMENTI DI PROTEZIONE 3M
Settembre 2011
COMFORT DEGLI INDUMENTI DI PROTEZIONE 3M
Di cosa sono fatti gli indumenti di protezione 3M ?
Gli Indumenti di protezione 3M sono realizzati in TNT di varia natura chimica, sono da fibre
casualmente stratificate in misura più o meno maggiore e tenuti insieme dall'adesione delle
singole fibre. In base ai vari processi produttivi si dividono in nontessuti meccanici,
aerodinamici oppure ad umido. I primi sono strutture tessili piane composte da veli di fibre
ottenuti con l'aiuto di macchine di cardatura e generalmente formate da diversi strati
sovrapposti. E' questo il caso degli Indumenti di protezione 3M.
Cosa si intende per comfort di un indumento di protezione?
Il comfort (o confortevolezza) è una sensazione soggettiva percepita dall'utente di un
indumento In determinate condizioni di servizio e serve ad indicare il "livello di benessere"
percepito. Il comfort di un nontessuto è estremamente influenzato dall'insieme delle sue
caratteristiche termiche e di traspirazione, Infatti, il grado di comfort di un nontessuto viene
considerato «buono» quando sussiste un soddisfacente compromesso fra la capacità
traspirante del materiale e la sua conducibilità termica, La traspirabilità, in estrema sintesi,
indica quanto il materiale fa permeare le molecole di vapore acqueo, Maggiore è tale
capacità, minore è l'assorbimento di vapore da parte del nontessuto e, dunque, migliore è la
sensazione percepita dal corpo umano.
Calore e rischi per la salute umana
La reazione del corpo umano al calore non dipende unicamente dalla temperatura dell'aria. I
rischi per la salute aumentano con l'aumento della temperatura dell'aria, nonché del tasso
di umidità e di irraggiamento solare, I rischi sono maggiori per i lavoratori che esercitano
sforzi costanti, e per quelli che indossano abiti protettivi scarsamente traspiranti. Le
principali manifestazioni patologiche legate a una prolungata esposizione al caldo, da tenere
sempre presenti, possono essere le seguenti:
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•
Crampi da calore: sono dovuti a una sudorazione abbondante e prolungata che porta
a una perdita di sali minerali (deficit ionico);
•
Disidratazione: legata a perdite di liquidi con la sudorazione e ad un insufficiente
reintegro;
•
Esaurimento da calore: subentra in genere alla cessazione di un lavoro faticoso e
prolungato in ambiente caldo: è dovuto a insufficienza o collasso circolatorio che può
tradursi anche in una breve perdita di coscienza. Se non trattato, può portare al
colpo di calore.
•
Colpo di calore: estremamente pericoloso: è mortale dal 15 al 25 % dei casi. Sono
presenti sintomi generali: ipertermia, polso rapido e respiro frequente, cefalea,
nausea, vomito; sintomi cutanei: pelle secca, rossa e calda; sintomi neurologici: stato
confusionale, comportamenti strani, pupille dilatate, delirio o convulsioni, perdita di
conoscenza.
Lavoro in ambiente caldo e obblighi del datore di lavoro
Il Datore di Lavoro, a norma dell'articolo 28 comma 1 del D,Lgs 81/2008, deve valutare tutti i
rischi per la sicurezza e la salute dei lavoratori; è quindi obbligato a valutare anche il rischio
legato ai fattori microclimatici, in particolare al lavoro in ambiente caldo. Una valutazione
approfondita del rischio è necessaria in tutte quelle attività in cui alle condizioni
atmosferiche si aggiungono in modo prevedibile altre sorgenti di calore o di umidità (per es.
asfaltatura).
Per valutare in modo semplificato il rischio sulla base dei due parametri temperatura
dell'aria e l'umidità relativa si ritiene utile il seguente diagramma (Carta dell'indice di
calore), proposto dall'Istituto Nazionale Francese per la Ricerca sulla Sicurezza:
grafico heat index
Il valore dell'indice ricavato dalla carta va confrontato con la tabella seguente, che riassume
i possibili effetti negativi, di gravità via via più elevata, che si possono prevedere nella
situazione considerata. Questi indici sono validi per lavoro all'ombra e con vento leggero. In
caso di lavoro al sole l'indice letto in tabella va aumentato di 15.
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Heat
Index
Da 80 a
90
Da 90 a
104
Da 105 a
129
>129
Tabella Heat Index
Disturbi possibili per esposizione prolungata a calore e/o
fatica fisica intensa
Fatica
Colpo di sole, crampi muscolari, esaurimento fisico
Esaurimento fisico, colpo di calore possibile
Rischio elevato di colpo di calore / colpo di sole
Tra i fattori legati al posto di lavoro che possono aumentare i rischi da esposizione a caldo
intenso, come lavoro esterno, in pieno sole o attività svolte vicino a sorgenti di calore,
lavoro fisico pesante, pause di lavoro insufficienti, va considerato l'utilizzo di mezzi di
protezione che possono rendere più difficoltosa la dispersione del calore, come nel caso di
utilizzo di indumenti di protezione poco o scarsamente traspiranti.
Come si misura il confort di un indumento di protezione?
Per determinare in maniera oggettiva il comfort termofisiologico degli indumenti è stata
sviluppata una metodologia di misura detta il «metodo della «Piastra sudante calda munita
di guardia» (Sweating Guarded Hot Plate o Skin Model) descritto nella norma UNI EN ISO
31092: 1996. Il parametro fisico che permette di definire il comfort termofisiologico è la
resistenza evaporativa (Ret). Il Ret indica quanto il materiale sia capace di opporsi al
passaggio di vapore acqueo ed è quindi inversamente legata alla traspirabilità ( più basso è il
Ret, più alta è la traspirabilità ). Il Ret può essere espresso in vari modi ma quello più diffuso
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è [m pa/W];
La traspirabitità è anche un ottimo parametro che esprime le “proprietà igieniche” del
tessuto, e secondo il sistema di classificazione sviluppato dall'Istituto tedesco di Hohenstein,
lemembrane con Ret < 6 mPa/W sono considerati come tessuti/prodotti molto buoni (il
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massimo) come "proprietà igieniche", quelli con Ret < 13 m Pa/W come tessuti/prodotti
buoni, mentre sono considerati tessuti/prodotti adeguati quelli che mostrano Ret = 13-20
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2
m Pa/W; per ultimo, quando si hanno valori di Ret > 20 m il Pa/W, le proprietà igieniche
dei tessuti/prodotti non sono soddisfacenti
Traspirabilità degli indumenti di protezione 3M
Gli indumenti di protezione 3M 4530+ e 3M 4545 mostrano valori di traspirabilità
estremamente positivi, in particolare modo il modello 3M 4530. Qui di seguito si riportano i
valori di resistenza evaporativa (Ret) degli indumenti 3M, come testati ai sensi della norma
UNI EN ISO 31092:1996 per una valutazione interna delle prestazioni dei propri indumenti.
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Product
Fabric Definition
Ret value *
4530+
SMMS con trattamento
Laminato Microporoso con
PP
3m²Pa/W
4510
4545
Indumento in PE
(campione interno)
* valori indicativi
14m²Pa/W
Laminato Microporoso con
PP/PET bi-componente
non-tessuto)
12m²Pa/W
Flash-spun Nonwoven
14m²Pa/W
Cosa mostrano questi risultati?
Un ulteriore passo avanti è l’analisi fatta da Hohenstein, infatti il test è effettuato con
persone reali che indossano capi realizzati con tessuti di vari valori Ret, impiegati su tapis
roulant. Raccolti i commenti dei tester e correlati coni valori Ret dei tessuti per definire un
sistema di rating di Comfort. Il problema di utilizzare questi dati in relazione al luogo di
lavoro reale, è che il materiale barriera non si limita a traspirare “da solo”. Esso richiede un
gradiente di pressione di vapore presente tra l'interno e l'esterno. Questo dipende dalla
temperatura, umidità relativa (RH, sopra) e altri fattori. Inoltre, i parametri di test (35 ˚C,
umidità relativa al 100% al 40%) sono abbastanza insignificanti per indumenti esterni
indossati in situazioni di vita reale sul posto di lavoro. Ma almeno abbiamo un’indicazione
sul comfort espresso in modo semplice:
Range
Performance
Ret 0-6
Ret da 6 a
13
Ret da 13 a
20
Ret 20 to 30
Ret 30+
Molto buono o estremamente traspirante. Confortevole durante
attività molto intense
Buono o molto traspirante. Confortevole durante attività media
Sufficiente o Traspirante. Non confortevole durante attività molto
intense.
Insufficiente o poco traspirante. Scarso confort durante attività
leggera.
Insufficiente o Non Traspirante. Non confortevole, scarso periodo di
tolleranza.
Avvertenza importante per l’acquirente
I valori indicati e le dichiarazioni riportate in questo documento devono solo essere considerati come mero esempio e non costituiscono
carattere di garanzia o dichiarazione ufficiale da parte di 3M.Tutte le informazioni tecniche, le istruzioni e raccomandazioni relative ai prodotti
3M si basano su dati e informazioni ritenuti attendibili ed affidabili ma non è possibile garantirne l'accuratezza e l'esaustività.
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