Presentazione del progetto

Transcript

Presentazione del progetto
57. Esposizione Internazionale d’Arte
Biennale di Venezia 2017
Padiglione Italia
La Biennale di Venezia
Fondata nel 1895, la Biennale di Venezia è una delle istituzioni culturali più prestigiose al mondo ed è stata
raggiunta nel 2015 da oltre 500.000 visitatori e 8 mila giornalisti accreditati, di cui 5.450 della stampa estera e 2.650
della stampa italiana.
L’edizione della Biennale Arte 2017 sarà curata da Christine Macel, che dal 2000 ricopre l’incarico di Curatore capo
del Centre Pompidou di Parigi. Si intitolerà VIVA ARTE VIVA e si terrà dal 13 maggio al 26 novembre 2017. I
giorni di vernice si terranno dal 10 al 12 maggio 2017, e sono un’importante vetrina di livello nazionale e
internazionale. La Biennale di Venezia, infatti, da sempre costituisce un appuntamento di confronto e incontro
imperdibile sia per il mondo della cultura globale, sia per quello politico e economico che ne sostengono l’attività.
La Biennale Arte 2015 in numeri
Stampa
8.100 giornalisti accreditati di cui
5.450 giornalisti internazionali
2.650 giornalisti italiani
Visitatori
500.875
2.899
24.065
2.768
i visitatori totali al 22 novembre
i visitatori medi per giornata di apertura
i visitatori in vernice (+17,83%)
Biennale card a sostegno dell’ASAC
Entrate (biglietti venduti nelle varie sedi)
282.712 (57%)
Giardini
132.135 (26%)
Arsenale
35.108 (7%)
Online + punti vendita
48.636 (10%)
Ufficio promozione
Attività educational e visite guidate
55.971 (2798 gruppi) partecipanti alle attività
educational e ai servizi di visite guidate (+13%)
Il Padiglione Italia
Il Padiglione Italia è commissionato dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo (MiBACT), nella
persona di Federica Galloni, Direttore Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane del
MiBACT. Tra i principali obiettivi della Direzione Generale vi sono la promozione, valorizzazione e sostegno
della creatività italiana nel contesto internazionale. Tali obiettivi sono attuati anche attraverso la commissione del
Padiglione Italia.
Direzione Generale
Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane
www.aap.beniculturali.it
www.beniculturali.it
Le Tese delle Vergini all’Arsenale
Il maestoso spazio che ospita il Padiglione Italia si trova all’Arsenale, nell’area denominata Tese delle Vergini,
edificate alla fine dell’800 tra lo scalo acqueo delle Gaggiandre e il Giardino delle Vergini. È composto da due
capannoni affiancati, dette Tese, lunghi 100 m, originariamente destinati a deposito di combustibile, che occupano
un’area complessiva di 1900 metri quadri.
Durante la leggendaria Biennale di Harald Szeemann, gli spazi attualmente occupati dal Padiglione Italia fecero da
splendida cornice per le opere ciclopiche di Richard Serra e di Ilya & Emilia Kabakov. Nel 2007 lo spazio viene
convertito nel Padiglione Italia, curato in quell’anno da Ida Gianelli con Francesco Vezzoli e Giuseppe Penone.
Tese delle Vergini,
Padiglione Italia,
entrata
Tese delle Vergini,
esterno del Padiglione
visto dal Giardino
delle Vergini
Tesa B
Tesa A
La curatrice del Padiglione Italia 2017: Cecilia Alemani
Cecilia Alemani è direttrice e capo curatrice di High Line Art, il programma di arte pubblica sulla High Line di New
York, presentato dall’organizzazione non-profit Friends of the High Line. Dal 2011 ha prodotto e mostrato il lavoro
di più di 200 artisti internazionali, con grandi installazioni site-specific, mostre di gruppo, performance, video,
billboard e murales, portandoli a un pubblico di circa 8 milioni di visitatori l’anno. Ha lavorato con artisti come El
Anatsui, John Baldessari, Carol Bove, Olafur Eliasson, Mark Grotjahn, Camille Henrot, Barbara Kruger, Louise
Lawler, Paola Pivi, Ed Ruscha, Sarah Sze, Adrian Villar-Rojas e Nari Ward, per citarne alcuni.
Dal 2011 è anche curatrice di Frieze Projects, il programma curatoriale non-profit di Frieze New York, dove ha
commissionato nuovi progetti, performance e opere sonore. Per Frieze Projects ha anche organizzato una serie
di tributi a spazi non-profit del passato, tra cui il ristorante FOOD di Gordon Matta-Clark, l’Al’s Grand Hotel di
Allen Ruppersberg, il Fluxlabyrinth e un tributo speciale a Daniel Newburg con Maurizio Cattelan.
Cecilia Alemani al
Padiglione Italia
Ph. Marco de Scalzi
Gli artisti del Padiglione Italia 2017
Gli artisti invitati per il Padiglione Italia 2017 sono Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi e Adelita Husni-Bey e
rappresentano modi complementari e distinti di fare arte in Italia oggi. I tre artisti sono nati in Italia tra la metà degli
anni ‘70 e degli anni ’80 e sono emersi sulla scena artistica nazionale e internazionale nello scorcio di questo nuovo
secolo. Le loro opere e i loro linguaggi sono globali ma intimamente legati alla cultura italiana.
Il progetto vuole guardare in profondità al lavoro di tre artisti dando loro spazio, tempo e risorse per presentare un
grande progetto ambizioso che costituisca un’occasione imperdibile nella loro carriera e che possa presentare al
pubblico un'opportunità di immergersi nella mente e nel mondo degli artisti. L’intenzione è che la nuova edizione
del Padiglione proponga un’immagine dell’Italia attuale e cosmopolita, che guardi al futuro con entusiasmo e con la
capacità critica di confrontarsi con nuovi linguaggi.
Giorgio Andreotta Calò
Nato a Venezia, 1979. Vive a Venezia e Amsterdam
Nel 2011 il suo lavoro è stato presentato a ILLUMInazioni/ ILLUMInations, 54. Esposizione Internazionale d'Arte
della Biennale di Venezia diretta da Bice Curiger.
Tra le sue mostre personali più recenti: 5122.65, Depart Foundation, Los Angeles (US), 2016; In girum imus nocte,
ZERO…, Milano (I), 2016; La scultura lingua morta, Sprovieri, Londra (UK), 2015; Le promesse dell'arte, Institut
Culturel Italien, Parigi (F), 2014. Ha partecipato inoltre a diverse mostre collettive, tra cui: 16a Quadriennale d'arte.
Altri tempi, altri miti, Palazzo delle Esposizioni, Roma (I), 2016 – 17; The lasting. L’intervallo e la durata, Galleria
Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea, Roma (I), 2016; Wanderlust, a cura di Cecilia Alemani, High Line
Art, New York (US), 2016; Ennesima, a cura di Vincenzo de Bellis, Triennale di Milano (I), 2015; Anche le sculture
muoiono, Centro di Cultura Contemporanea Strozzina, Palazzo Strozzi, Firenze (I), 2015; La Chose, La Synagogue,
Delme (F), 2015; Over you / you, 31st Biennial of Graphic Arts, Lubiana (SLO), 2015; Ritratto dell'artista da
giovane, Castello di Rivoli, Rivoli, Torino (I), 2014. Nel 2014 ha vinto il Premio New York, promosso dal Ministero
per gli Affari Esteri Italiano. Nel 2012 ha vinto il Premio Italia per l'arte contemporanea, promosso dal Museo
MAXXI di Roma.
Giorgio Andreotta
Calò, Monumento ai
caduti (Monument to
the fallen), 2010,
immagine
documentativa
dell'intervento
performativo, nuova
sede del Comune di
Bologna, Italia
Roberto Cuoghi
Nato a Modena, 1973. Vive e lavora a Milano
Nel 2017 presenterà il suo lavoro in una mostra retrospettiva presso il Centre d'Art Contemporain, Ginevra (CH), al
Museo MADRE di Napoli (I) e al Kölnischer Kunstverein di Colonia (D).
Ha partecipato a due edizioni della Biennale Arte di Venezia: Il Palazzo Enciclopedico, 55. Esposizione
Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, 2013, diretta da Massimiliano Gioni e Fare Mondi/Making Worlds,
53. Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia, 2009 diretta da Daniel Birnbaum. In entrambi i casi
ha ricevuto la menzione speciale della giuria. Tra le sue mostre personali si ricordano: Putiferio, DESTE project
space Slaughterhouse, Idra (GR), 2016 e quelle presso Aspen Art Museum, Aspen (US), 2015; Le Consortium,
Digione (F), 2014; New Museum, New York (US), 2014; Hammer Museum, Los Angeles (US), 2011; Institute of
Contemporary Art, Londra (UK), 2008; Castello di Rivoli, Rivoli, Torino (I), 2008. Il suo lavoro è stato incluso in
diverse mostre collettive tra cui: Collection Sandretto Re Rebaudengo: Have you seen me before?, Whitechapel
Gallery, Londra (UK), 2013; The Residue of Memory, Aspen Art Museum, Aspen (US), 2012; 10.000 Lives, 8.
Gwangju Biennale (ROK), 2010; Fractured Figure, Deste Foundation Centre for Contemporary Art, Atene (GR),
2007; Sequence 1, Palazzo Grassi, Venezia (I), 2007; Of Mice and Men, 4. Berlin Biennale, Berlino (D), 2006.
Roberto Cuoghi,
Putiferio, 2016
Performance
DESTE Foundation
Project Space,
Slaughterhouse, Hydra
Adelita Husni-Bey
Nata a Milano, 1985. Vive e lavora a New York e Milano.
Il suo film più recente After the Finish Line verrà proiettato a gennaio 2017 al Whitney Museum di New York come
parte di Dreamlands, curata da Chrissie Iles. È una delle vincitrici del Graham Foundation grant 2016 e sta
attualmente collaborando con il dipartimento di educazione della Serpentine Gallery di Londra per l’elaborazione
del progetto Dependence, Independence, Isolation che si svilupperà nel 2017. Nel 2016 è stata finalista del Premio
MAXXI, promosso dal Museo MAXXI di Roma e ha vinto il Premio Illy Under 35 conferitole in occasione della 16a
Quadriennale d'arte. Altri tempi, altri miti, Palazzo delle Esposizioni, Roma. Tra le sue mostre personali più recenti:
A Wave in the Well, Sursock Museum, Beirut (RL), 2016; The Classroom, a cura di Paola Nicolin, Milano (I), 2016;
Movement Break, Kadist foundation, San Francisco (US), 2015; Playing Truant, Gasworks, Londra (UK), 2012; La
Montagna Verde (Dove? Nel Deserto. Per Dove? Verso il nulla), a cura di Gabi Scardi, ViaFarini, Milano (I),
2011.Ha partecipato, tra le altre, a mostre collettive quali: The Eighth Climate, 11. Gwangju Biennale (ROK), 2016;
16a Quadriennale d'arte. Altri tempi, altri miti, Palazzo delle Esposizioni, Roma (I), 2016; Ennesima, a cura di
Vincenzo de Bellis, Triennale di Milano (I), 2015; Undiscovered Worlds, the High Line Art, New York (US), 2015;
Really Useful Knowledge, Museo Reina Sofía, Madrid (E), 2014; Utopia for Sale?, a cura di Hou Hanru, MAXXI,
Roma (I), 2014.
Adelita Husni-Bey,
POSTCARDS FROM THE
DESERT ISLAND, 20102011, video SD trasferito su
DVD, 22’23”
Il Padiglione Italia 2017 sulla stampa internazionale
“Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi, and
Adelita Husni-Bey will represent Italy at the 2017
Venice Biennale, the Italian Ministry of Cultural
Heritage and Activities and Tourism announced on
Tuesday. The prestigious exhibition, one of the top
tickets on the international art calendar, opens in
May.”
Christopher D. Shea, 15 novembre 2016
“Cuoghi is well known for his projects that melt
fiction into reality, such as the artist’s early
performance of physically transforming himself into
his father for a period of seven years, which Alison
M. Gingeras wrote about in the Summer 2005 issue
of Artforum. Giorgio Andreotta Calò […] is an artist
whose delicately wrought sculptures explore nature,
architecture, and violence. Adelita Husni-Bey, via
radio broadcasts, publications, archives, and more,
examines “in detail both the ways in which societies
produce and distribute knowledge, and the conditions
required for an alternative social imagination to
prosper,” wrote Paola Nicolin.
Il Padiglione Italia 2017 sulla stampa nazionale
“[…] finalmente si riusciranno a vedere questi lavori.
E li vedranno anche quei giornalisti, curatori critici
internazionali che nei giorni della vernice finora
entravano/ uscivano nello spazio confuso di un
padiglione in fondo a un percorso dove arrivavano
già stanchi e in corsa sul tempo. […] Con la Alemani
è diverso […] sappiamo che un tema c'è e che sarà
insolito e forse provocatorio, ma comunque un filo
rosso per decifrare, giudicare commentare un
padiglione che finalmente avrà una sua unità
concettuale e strutturale.” Alessandra Mammì
“[…] Nessun timore reverenziale, nessuna ansia di
rappresentare il panorama italiano in modo esaustivo.
Posto che abbia un senso farlo. Alemani, nata a
Milano nel 1977, guarda al Paese di origine con una
certa libertà forse perché lo fa da New York, dove
vive e dove cura dal 2011 il programma d'arte
pubblica della High Line […].” Dario Pappalardo
Sponsorship
Stiamo svolgendo un’intensa attività di raccolta fondi per aiutare Giorgio Andreotta Calò, Roberto Cuoghi e Adelita
Husni-Bey a realizzare e presentare le loro opere site-specific e per dare lustro alla presenza dell’Italia in Biennale e
alla nostra reputazione internazionale. Per questo abbiamo bisogno del coinvolgimento e del supporto delle tante
aziende e privati interessati a sostenere il Padiglione Italia 2017 con una erogazione liberale o una sponsorizzazione:
un esempio importante di responsabilità civile e generosità sociale, che dimostri che, così come accade per gli altri
Padiglioni, le istituzioni e i privati sanno unirsi per sostenere il bene e interessi comuni.
Abbiamo ideato cinque livelli di contributo, con benefit e visibilità da declinare di volta in volta secondo le esigenze
dei singoli attraverso un progetto condiviso. Le fasce sono:
a) tra 100.00 e 150.000 euro
b) tra 75.000 e 100.000 euro
c) tra 50.000 e 75.000 euro
d) tra 25.000 e 50.000 euro
e) tra 10.000 e 25.000 euro
Visibilità
Il Padiglione Italia è lieto di riconoscere il contributo ricevuto con corrispondenti benefici in termini di visibilità e
coinvolgimento nella mostra. In termini di target, il pubblico della Biennale di Venezia risulta particolarmente
interessante: tra i 500.000 visitatori, molti sono professionisti qualificati (galleristi, direttori di musei, curatori e
critici, art advisor e collezionisti), oltre a una platea di circa 8000 giornalisti internazionali e nazionali.
Sostenere il Padiglione Italia 2017 significa:
- partecipare da protagonisti all’evento più importante e all’avanguardia nell’arte e nella cultura contemporanee;
- identificare la propria azienda con i valori di innovazione e promozione della creatività
- ottenere ritorno di immagine proporzionale al contributo erogato, attraverso la presenza del proprio logo sulla
comunicazione della mostra;
- raggiungere un pubblico di professionisti qualificati
- cogliere possibilità di networking grazie a eventi dedicati nel contesto del Padiglione Italia
- non da ultimo, rendere possibili le idee degli artisti
Per maggiori dettagli sul programma di sostegno al Padiglione Italia 2017:
Marta Papini
Assistente curatrice del Padiglione Italia
[email protected]