L`imbondeiro, il baobab africano, al centro del Padiglione

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L`imbondeiro, il baobab africano, al centro del Padiglione
L’imbondeiro, il baobab africano, al centro del
Padiglione dell’Angola
AUTORE: Ing. Valentina Cursio
Elemento caratterizzante del Padiglione è riproduzione dell’“imbondeiro”, il baobab africano,
albero sacro nella cultura angolana; numerosi anche gli spazi verdi coltivati con piante,
ortaggi e frutta. Il Padiglione è composto da tre piani più il terrazzo e si estende su una
superficie di 2000 mq. Le facciate dell’edificio richiamano il tessuto delle stoffe del Paese,
caratterizzato da colorate geometrie, e sono molto lineari e semplici, e identificano una
moderna facciata ventilata, che attraverso le feritoie permette il passaggio della luce solare.
All’interno, al contrario, ci si imbatte in una serie di installazioni altamente tecnologiche e
spettacolari. Scopo principale del Padiglione è infatti promuovere l’educazione e
l’innovazione. La facciata diventa quindi una sorta di filtro che fa dialogare interno ed esterno
del Padiglione. Ovviamente i materiali utilizzati sono tutti naturali e riciclabili.
“L’albero si trasforma nella struttura portante dell’intera “macchina espositiva”, sorretta da un
“castello” centrale composto da quattro grandi pilastri e due potenti travi reticolari di oltre 30
metri”
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Particolarmente rilevante appare in questo Padiglione il
ruolo della donna, messo in evidenza all’ingresso:
donna come figura motore del Paese, detentrice della
tradizione nella società, educatrice e anche donna
progettista: una dei progettisti è Paula Nascimiento,
che per quest’edificio ha ricevuto l’ArcVisione Prize
2015, riconoscimento che Italcementi assegna
all’architettura femminile.
L’incarico professionale per la progettazione preliminare, definitiva, esecutiva e direzione
lavori in Italia è stato eseguito da Masterplan studio (PROGETTISTA RESPONSABILE: arch.
Federico Acuto - GRUPPO DI PROGETTAZIONE: arch. Matteo Sormani, arch. Simone La Sala).
I volumi dell’edificio si articolano essenzialmente in quattro parti:
 la “macchina espositiva”: nella quale si sviluppa il percorso espositivo principale,
caratterizzata da un grande spazio a tutta altezza;
 il “corpo di rappresentanza/conferenze”: struttura nella quale sono collocati gli uffici
della Commissione e lo spazio “mostre/esposizioni temporanee”;
 il “corpo tecnico e del palco”: struttura nella quale sono collocati gli spazi di gestione e
per la stampa, nonché il palco per spettacoli all’aperto;
 il tetto giardino: zona di apprendimento e sperimentazione dell’alimentazione
angolana (orti laboratorio e ristorante).
AUTORI
ARCHITECTURE & CONTENT
Arqtº António Gameiro
Arqtª Paula Nascimento
Atlantic Alliance
Masterplan Studio
ETS – Engineering and Technical Studio,spa
Dr. Marco Ramazzotti
LOGO DESIGN
Weza Comunicações
WEBDESIGN & CONTENT MANAGEMENT
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Coconote Studio
MARKETING AND PUBLICATIONS
Primeira Impressão
PARTNERS & SPONSORS
Taag – Linhas Aéreas de Angola
PAULA NASCIMIENTO
Giovane architetto e ricercatore, vive e lavora a Luanda, in Angola. A soli 34 anni, ha già
compiuto un percorso individuale e collettivo che la sta portando verso l’affermazione a livello
internazionale
come
architetto
attento
al
contesto
socio-urbanistico.
Laureata presso la London South Bank University e l’Architectural Association School of
Architecture di Londra, ha collaborato in studi prestigiosi come Alvaro Siza Arquitectos, RDA
Architects
e
Bates
Zambelli
Chartered
Architects.
Dal 2011 è co-fondatore e direttore della società no-profit “Beyond Entropy Africa”,
un’organizzazione che, a partire dalla condizione urbana della regione sub-sahariana, studia e
promuove interventi di pianificazione, di emergenza territoriale e programmi culturali.
Visita il sito ufficiale del Padiglione http://en.expoangola.com/
Vedi foto del cantiere sul sito http://masterplanstudio.it/
(fonte: siti ufficiali)
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