Promuovere strategie e misure orientate ai bisogni specifici delle

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Promuovere strategie e misure orientate ai bisogni specifici delle
Traduzione interna a cura dell’Unità Affari Internazionali – 14.06.2012
Risoluzione 55/5
Promuovere strategie e misure orientate ai bisogni specifici delle donne
nel quadro di programmi e strategie completi e integrati per la riduzione
della domanda
La Commissione stupefacenti,
Sottolineando gli impegni contenuti nella Dichiarazione politica e nel
Piano d’azione sulla cooperazione internazionale verso una strategia integrata
e bilanciata per combattere il problema mondiale della droga1, adottati nel
segmento di alto livello della cinquantaduesima sessione della Commissione e
dall’Assemblea Generale nella sua risoluzione 64/182 del 18 dicembre 2009,
in cui si afferma che gli stati membri dovrebbero garantire che un’ampia
varietà di servizi per la riduzione della domanda di droga ha fornito che
prendono in considerazione le differenze di genere e soddisfano le esigenze
dei gruppi vulnerabili,
Richiamando la Dichiarazione sui principi guida della riduzione della
domanda di droga2, che afferma che i programmi sulla riduzione della
domanda dovrebbero essere efficaci, pertinenti e accessibili ai gruppi più a
rischio, prendendo in considerazione le differenze di genere, culturali e in
materia di istruzione,
Richiamando altresì la Dichiarazione sull’eliminazione delle violenze
contro le donne3, la quale afferma che le donne hanno diritto a più alti
standard accessibili in materia di salute fisica e mentale,
Richiamando inoltre gli impegni che devono essere fatti
nell’improntare tutte le attività del sistema delle Nazioni Unite al rispetto dei
diritti delle donne, come espresso dalla Dichiarazione di Vienna e dal
Programma d’azione adottato nella seconda Conferenza mondiale sui diritti
umani4,
Riaffermando gli impegni volti a porre fine a tutte le discriminazioni
contro le donne enunciati nella Convenzione sull’eliminazione di tutte le
forme di discriminazione contro le donne5, e nello specifico l’impegno a
raggiungere un eguale trattamento per le donne nell’accesso ai servizi
sanitari,
1
Registrazioni Ufficiali del Consiglio Economico e sociale, 2009, Supplemento N. 8 (E/2009/28), cap.
I, sez. C.
2
Risoluzione dell’Assemblea Generale S-20/3, allegato.
3
Risoluzione dell’Assemblea Generale 48/104.
4
A/CONF.157/24 (Parte I), cap. III.
5
Nazioni Unite, Treaty Series, vol.1249, N.20378.
1
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Richiamando gli impegni fatti nella Dichiarazione del millennio6 delle
Nazioni Unite per promuovere la parità di genere,
Richiamando anche che il rapporto del 2010 sugli obiettivi di sviluppo
del millennio7 sottolinea che l’accesso alle cure per le donne è ancora molto
problematico in diverse regioni,
Richiamando inoltre la sua risoluzione 54/5 del 25 marzo 2011, in cui
si è riconosciuto che la tossicodipendenza è un disturbo multifattoriale
cronico della salute ma prevenibile e trattabile, e sottolineando il bisogno di
fornire un completo continuo delle politiche e dei programmi che
promuovono la prevenzione, la diagnosi precoce e l’intervento, il trattamento,
la cura e i servizi di sostegno correlati per la riabilitazione, il reinserimento
sociale e il recupero,
Richiamando la Dichiarazione di Pechino e la Piattaforma d’azione
adottate nella quarta Conferenza mondiale sulle donne8, in cui si sottolinea
che le donne hanno il diritto di godere di più alti standard accessibili in
materia di salute fisica e mentale, e nella convinzione che a donne e ragazze
debba essere fornito l’accesso ai servizi sanitari sviluppati specificatamente
per i loro bisogni,
Richiamando inoltre la risoluzione 65/228 del 21 dicembre 2010
dell’Assemblea Generale, in cui l’Assemblea ha adottato le strategie modello
e le misure pratiche aggiornate sull’eliminazione della violenza contro le
donne nel campo della prevenzione del crimine e della giustizia penale, e la
risoluzione 65/229 del 21 dicembre 2010 dell’Assemblea Generale, in cui
l’Assemblea ha adottato le norme delle Nazioni Unite per il trattamento delle
donne in carcere e sulle misure non detentive per le donne che hanno
commesso un crimine (norme di Bangkok),
Riconoscendo la necessità di maggiori informazioni basate
sull’evidenza su tutti gli aspetti dell’abuso di sostanze, in particolare riguardo
agli aspetti specifici che riguardano le donne, inclusi gli effetti fisiologici e
psicosociali, le caratteristiche delle donne con problemi legati all’uso di
sostanze e le loro esperienze di trattamento, nonché la necessità di utilizzare
queste informazioni nello sviluppo e nell’attuazione di programmi e strategie,
Preoccupata che le donne con problemi legati all’abuso di sostanze
sono spesso private o limitate nell’accesso a trattamenti efficaci che prendono
in considerazione i loro specifici bisogni e circostanze,
Consapevole che migliori opportunità nel campo formativo e
lavorativo per le donne diminuiscono significativamente il rischio del loro
uso di droga e della tossicodipendenza e il loro coinvolgimento in crimini
correlati alla droga,
6
Risoluzione dell’Assemblea Generale 55/2.
Pubblicazione delle Nazioni Unite, N. E. 10.I.7.
8
Rapporto della quarta Conferenza mondiale sulle donne, Pechino, 4-15 settembre 1995
(pubblicazione delle Nazioni Unite, Vendite N. E.96.IV.13), Cap. I, risoluzione 1, allegato 1.
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2
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Prendendo in considerazione la necessità di sviluppare e attuare
misure per la riduzione della domanda di droga così che soddisfino al meglio
i bisogni specifici delle donne tossicodipendenti e delle donne che usano
droghe, inclusi servizi designati specificatamente dedicati a quelle donne,
Notando con grande preoccupazione le avverse conseguenze dell’uso
di droga per gli individui e per la società in generale, riaffermando il suo
impegno ad affrontare questi problemi nel quadro di strategie globali,
complementari e multisettoriali sulla riduzione della domanda di droga, in
particolare quelle strategie rivolte ai giovani, notando inoltre con grande
preoccupazione l’allarmante aumento nell’incidenza di HIV/AIDS e di altre
malattie trasmesse per via ematica tra coloro che fanno uso di droghe
iniettive; riaffermando il suo impegno a lavorare verso l’obiettivo di un
accesso universale a programmi completi di prevenzione, trattamento e cura,
e ai servizi di sostegno correlati, in piena conformità con le convenzioni
internazionali sul controllo della droga e con la legislazione nazionale,
prendendo in considerazione tutte le rispettive risoluzioni dell’Assemblea
Generale e, ove applicabile, la guida tecnica per i paesi dell’OMS, UNODC,
UNAIDS al fine di stabilire l’accesso universale alla prevenzione dell’HIV, al
trattamento e alla cura di coloro che fanno uso di droghe iniettive9, e
richiedendo all’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine di
adempiere al suo mandato in quest’area in stretta collaborazione con le
rispettive organizzazioni e programmi del sistema delle Nazioni Unite, così
come l’Organizzazione mondiale della sanità, il Programma di sviluppo delle
Nazioni Unite e il Programma congiunto delle Nazioni Unite su HIV/AIDS,
1. Sollecita gli stati membri di prendere in considerazione
l’inserimento di programmi orientati al genere femminile nelle loro strategie e
politiche sulle droghe;
2. Incoraggia gli stati membri a inserire, laddove necessari, servizi
essenziali specifici per le donne nella progettazione, attuazione, monitoraggio
e valutazione generali di programmi e politiche che affrontano l’uso di droga
e la tossicodipendenza,
3. Raccomanda agli stati membri di prendere in considerazione e
soddisfare i bisogni specifici dei genitori tossicodipendenti, tra i quali la cura
del bambino e la formazione dei genitori;
4. Raccomanda inoltre che gli stati membri, nella delineazione,
attuazione e valutazione di programmi integrati per la prevenzione della
droga, il trattamento e la prevenzione dell’HIV, prendano in considerazione i
bisogni delle donne che hanno subito traumi sessuali e altri traumi di tipo
violento correlati all’uso di droga;
5. Incoraggia gli stati membri a prendere in considerazione i bisogni
specifici delle donne nella prevenzione, diagnosi e intervento precoci,
9
Ginevra, Organizzazione mondiale della sanità, 2009.
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trattamento e cura della tossicodipendenza e delle malattie correlate alla
droga, tra cui le malattie infettive e i disturbi psichici, così come i servizi di
sostegno correlati, quali quelli per la riabilitazione, il reinserimento e il
recupero e di prendere in considerazione la realizzazione di questi servizi
utilizzando un approccio inter-agenzia così da includere misure specifiche
orientate alle donne, promuovendo modalità efficaci quali la creazione di
gruppi speciali per le donne in degenza e in ambulatorio, trattamento
familiare e formazione extra-occupazionale per le donne come parte delle
attività di recupero,
6. Invita gli stati membri a prendere in considerazione l’attuazione,
laddove necessaria, di linee guida orientate alle donne e di standard di qualità
nello loro politiche sulla droga al fine di massimizzare la coerenza con le
attività esistenti, l’efficace allocazione delle risorse e i risultati positivi
riscontrati per le donne tossicodipendenti e i loro figli;
7. Incoraggia gli stati membri a prendere in considerazione la
promozione dell’attuazione delle strategie modello e delle misure pratiche
aggiornate sull’eliminazione della violenza contro le donne nel campo della
prevenzione del crimine e della giustizia penale così come le norme delle
Nazioni Unite per il trattamento delle donne in carcere e le misure non
detentive per le donne che hanno commesso un crimine (norme di Bangkok),
in particolare quelle disposizioni correlate con i programmi per la
prevenzione e il trattamento designati per le donne che abusano delle
sostanze, incluse quelle in carcere, prendendo in considerazione gli episodi di
violenza contro le donne, le loro precedenti esperienze, i bisogni specifici
delle donne incinte e delle madri con bambini, nonché il loro diverso
background culturale;
8. Sollecita gli stati membri a identificare e contrastare fermamente le
discriminazioni, così come i trattamenti degradanti e indegni, nei confronti
delle donne tossicodipendenti e delle donne che usano droga, offrendo
simultaneamente a queste donne un accesso tempestivo al counselling, inclusi
il counselling e il test volontari per l’HIV e il trattamento e i servizi di
sostegno per la riabilitazione e l’integrazione sociale che tengano in
considerazione dei bisogni specifici delle donne, incluse le responsabilità dei
genitori e il recupero da traumi correlati all’uso di droghe di cui si è sofferto
in seguito a violenze sessuali o ad altre forme di violenza;
9. Incoraggia gli stati membri a prendere in considerazione di fornire
una vasta gamma di misure che incontrino i bisogni specifici delle donne
affette da tossicodipendenza, incluse le donne incinte e le donne che sono
genitori o coloro a cui è affidata la custodia di bambini;
10. Richiede agli stati membri di prestare attenzione ai bisogni
specifici delle donne applicando i relativi obiettivi come stabilito nella
Dichiarazione politica su HIV e AIDS adottata dall’Assemblea Generale nella
sua risoluzione 65/277 del 10 giugno 2011 e inserendo tali obiettivi nelle
rispettive strategie e misure a livello nazionale come stabilito nella
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Dichiarazione politica e nel Piano d’azione internazionale verso una strategia
integrata e bilanciata per contrastare il problema mondiale della droga10;
11. Invita l’Istituto interregionale delle Nazioni Unite per la ricerca sul
crimine e la giustizia a condividere con essa e con l’Ufficio delle Nazioni
Unite contro la droga e il crimine, le informazioni sulle esperienze riguardo ai
rispettivi programmi e misure che affrontano i bisogni specifici delle donne,
nella prospettiva di prendere in considerazione successive misure appropriate,
12. Incoraggia l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il
crimine ad accrescere la consapevolezza tra le agenzie delle Nazioni Unite in
merito al bisogno di delineare opportuni moduli relativi alla formazione e
all’occupazione che possono essere usati in programmi e strategie per
prevenire l’uso di droga e la tossicodipendenza e il coinvolgimento delle
donne nei crimini correlati alla droga;
13. Invita l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga a lavorare con
le rispettive agenzie delle Nazioni Unite, tra cui l’Istituto interregionale delle
Nazioni Unite per la ricerca sul crimine e la giustizia, per assistere e sostenere
gli stati membri nello sviluppo e nell’adattamento di misure e strategie, a
livello nazionale, regionale e internazionale, affrontando i bisogni specifici
delle donne come un elemento essenziale per politiche più efficaci,
appropriate e basate sui diritti umani;
14. Richiede all’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il
crimine di facilitare la raccolta e la diffusione delle informazioni fornite dagli
stati membri sui loro sforzi per l’attuazione della presente risoluzione;
15. Richiede inoltre all’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il
crimine di inserire nelle sue future campagne di sensibilizzazione
dell’opinione pubblica le informazioni che sottolineano l’importanza di un
approccio integrato ai bisogni specifici delle donne;
16. Invita l’Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine a
coordinarsi, laddove appropriato, con la società civile e il settore privato
nell’affrontare i bisogni specifici delle donne in relazione alla riduzione della
domanda, nella prospettiva di un’espansione della gamma e della copertura
dei programmi che affrontano l’uso di droga e la tossicodipendenza delle
donne, in conformità con la legislazione nazionale e in piena conformità con
le convenzioni internazionali sul controllo della droga;
17. Invita gli stati membri e gli altri donatori a prendere in
considerazione di fornire risorse di bilancio aggiuntive per questi scopi in
conformità con le norme e le procedure delle Nazioni Unite.
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Registrazioni ufficiali del Consiglio economico e sociale, 2009, supplemento N. 8 (E/2009/28), cap.
I, sez. C.
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