Itinerario ad arte tra Portici e Napoli

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Itinerario ad arte tra Portici e Napoli
L’ A RT E D A V I V E R E
Associazione Culturale
propone agli Associati
Itinerario ad arte tra Portici e Napoli:
la Reggia, Tanzio da Varallo, il Bello o il Vero
10 e 11 gennaio 2015
Dato il largo anticipo con cui si provvede alla stesura di questo programma, si avvertono i
signori associati partecipanti della possibilità di modificare la successione o il contenuto delle
visite guidate proposte.
con Giordana Buonamassa Stigliani
informazioni e prenotazioni:
infoline 366.49.99.606
www.associazionestilema.it
[email protected]
Sabato 10 gennaio
Ore 7.30: partenza da Piazzale Ostiense,
fronte fontana dell’ A.C.E.A.
Ore 8.00: partenza da Piazza Bologna, Posta
centrale.
Viaggio in bus, Roma-Portici: km 230 ca.
Arrivo a Portici e visita guidata alla Reggia,
sito di importanza straordinaria di cui
andremo a conoscere l’ “Herculanense
Museum”, le sale dell'Appartamento Storico
(solitamente chiuso al pubblico) e l’Orto
Botanico.
La Reggia fu voluta da Carlo di Borbone,
quando i sovrani, nel 1737, invitati dal principe d’Elboeuf Emanuele Maurizio di Lorena a
trascorrere una giornata nel suo palazzo, si innamorarono del luogo. I lavori furono affidati
prima al Medrano, poi al romano Antonio Canevari, ed infine intervennero anche il
Vanvitelli ed il Fuga; per decorare le sale fu chiamato Giuseppe Bonito.
Re Carlo acquistò poi le aree verdi circostanti per il parco; nel 1740 decise di espandere il sito
verso il mare acquisendo boschi e ulteriori pertinenze architettoniche. Nato come dimora
estiva della Corte, il Palazzo Reale divenne col tempo residenza reale e sede del Museo
Ercolanense, voluto da Re Carlo per raccogliere gli oggetti portati alla luce ad Ercolano:
Portici divenne così una delle mete del Grand Tour.
I lavori della Real Villa terminarono nel 1742, inducendo molte famiglie aristocratiche ad
acquistare o commissionare ex novo ville nei dintorni, creando quel patrimonio artistico
caratteristico dell'area, noto come Ville Vesuviane o Miglio d’Oro.
Pranzo organizzato in ristonte a Portici.
Nel pomeriggio, visiteremo il piccolo Oratorio della Congrega del Santissimo Sacramento
all’interno della chiesa di S. Ciro a Portici, grande santuario di origine seicentesca, dedicato
a S. Maria della Natività e a S. Ciro. All’interno di questo vasto luogo di fede (chiuso per i
lavori di ripristino della pavimentazione), Domenico A. Vaccaro realizzò, commissionata
dall’omonima Arciconfraternita e dall’Università di Portici, una deliziosa fabbrica rococò,
con le pareti decorate a stucchi, volute, cornicioni tortili ed oculi recanti dei tondi
raffiguranti storie della Passione; fastoso è l'altare marmoreo policromo sormontato dalla
pala d'altare con la Nascita della Vergine di Luca Giordano, coronata da un timpano rococò
e fiancheggiata da due nicchie recanti figure di santi; altrettanto notevole è il coro ligneo che
chiude l’altare.
Al termine, rientro a Napoli (km 11 ca.); sistemazione in hotel “Grand Hotel Oriente”, in
pieno centro (www.grandhoteloriente.it).
Cena in hotel. Pernottamento.
Domenica 11 gennaio
Colazione in hotel. Carico bagagli. Inizio delle visite
guidate dalla mostra, ospitata presso le splendide
Gallerie d’Italia - Palazzo Zevallos Stigliano,
Tanzio da Varallo incontra Caravaggio.
Pittura a Napoli nel primo Seicento,
promossa e organizzata da Intesa Sanpaolo.
L’ esposizione vuole essere un omaggio a uno
dei massimi artisti del ‘600 italiano, al secolo
Antonio D’Enrico (Alagna Valsesia 1582 /
Borgosesia 1633), meglio noto come Tanzio da
Varallo, riportando all’attenzione del pubblico e
della critica il suo lavoro a Napoli e nei territori del
Viceregno. Attraverso la presentazione di circa trenta
opere – una quindicina di Tanzio e le altre di artisti presenti nel
Viceregno ("La stretta cerchia" di Caravaggio, secondo la celebre definizione di
Roberto Longhi) che, come Tanzio, si sono immediatamente confrontati con la pittura
di Caravaggio: Battistello Caracciolo, il Cavalier D’Arpino, Louis Finson, Carlo Sellitto,
Filippo Vitale, oltre allo stesso Michelangelo Merisi, rappresentato in mostra dallo
splendido Martirio di sant’Orsola – l’ esposizione mette in luce aspetti innovativi della
figura dell'artista, frutto di anni di ricerche che hanno portato a nuove attribuzioni.
Al temine, trasferimento a piedi nel centro storico; tempo libero per il pranzo.
Nel pomeriggio, visiteremo l’esposizione Il Bello o il Vero, dedicata alla scultura
napoletana del secondo ‘800 e del primo ‘900, ospitata nel Complesso Monumentale di
San Domenico Maggiore, guidati dalla nostra Rosa Romano, co-curatore del catalogo.
La scelta di delineare un percorso incentrato sulla scultura napoletana risponde
all’esigenza critica di riportare alla luce quel paesaggio artistico le cui tracce sono
rimaste sepolte e tralasciate troppo a lungo. La mostra segue un’impostazione
metodologica precisa, con opere provenienti dalle collezioni private e dai musei
pubblici, che raccontano la storia di un periodo complesso in cui Napoli, non più solo
romantica ed esotica meta del Grand Tour, assunse una prospettiva sfaccettata,
percorsa dai pesanti interventi urbanistici della crescita postunitaria. In particolare, fu
luogo dell’attività di artisti, scuole e movimenti, che svilupparono i temi del verismo e
si inserirono dialetticamente in ambito europeo. Dal vedutismo oleografico della
“Scuola di Posillipo”, animata da Giacinto Gigante, fino alla severità del reale della
“Scuola di Resina”, cresciuta intorno alle figure di Adriano Cecioni e Giuseppe De
Nittis, si andava delineando una decisiva trasformazione del linguaggio.
Il Bello o il Vero si propone di dare impulso alla riflessione della critica specializzata e
del pubblico su una storia ancora da scoprire, mettendo in primo piano la qualità della
ricerca, coniugando progresso scientifico, divulgazione della conoscenza e godimento
estetico (www.ilbellooilvero.it). Al termine, partenza per Roma (Napoli-Roma: km 225
ca.). Arrivo previsto in serata.