Città di Portici Federazione Territoriale
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Città di Portici Federazione Territoriale Assessorato alla Cultura Città del Monte Fresko Film’10 – XVII° edizione II° Circolo Didattico viale Leonardo da Vinci – Portici da lunedì 5 luglio a domenica 5 settembre 2010 ore 21,00 Cinema all’aperto La Federazione Territoriale Città del Monte comunica che venerdì 16 luglio 2010, alle ore 21.00, nel cortile del II° Circolo Didattico di Viale Leonardo da Vinci in Portici, nell’ambito della rassegna FRESKO FILM 2010, verrà proiettato il film Ossidiana di Silvana Maya, alla presenza della regista e dell’attrice Teresa Saponangelo. Il giorno successivo, sabato 17 luglio, alle ore 19.00, sempre alla presenza di Silvana Maya e di Teresa Saponangelo, nella splendida cornice di Fiume di Pietra, in via Osservatorio 22 Ercolano, nell’ambito degli IncontriVesuviani 2010, sarà proiettato il Back Stage del film. Info: tel/fax 081 3443323 - 081 7397046 Ven 16 luglio Ossidiana, Italia 2010, 1h e 40’, biografico drammatico, regia: Silvana Maya, Thule Film, con: Teresa Saponangelo, Renato Carpentieri, Andrea Renzi, Vincenza Modica, Tina Femiano, Marco Manchisi, Stefania De Francesco, Cecilia Muti, Francesca Cutolo, Daniele Noviello, Antonio De Matteo, Donatella Furino, Daniela Gargiulo, Stefano Moffa, Diletta D’Arienzo, Lorenzo Perpignani, Davide Giacobbe, Velentina Curatoli, Azzurra De Santis, Alberto Franco. Interverrà la regista Maria Palliggiano, una giovane pittrice napoletana, vive la stagione sperimentale degli anni Sessanta con slancio ed entusiasmo. È una donna che non rinuncia ai suoi ideali di perfezione e di giovinezza, si lancia nei progetti e fa della ricerca e dell’amore le sue ragioni di vita. Nel 1957 sposa Emilio Notte, direttore dell’Accademia delle Belle Arti di Napoli e importante protagonista dell’avanguardia artistica, da cui ha già avuto un figlio, Riccardo. Maria decide di non abbandonare la pittura e cerca di coniugare il suo ruolo di artista con quello di madre e moglie. Le sue scelte non vengono capite e lei viene duramente giudicata e costretta a subire delle torture psichiatriche. I pregiudizi che si sono formati su di lei spingono la società a cercare di “normalizzarla”, rendendola meno pericolosa e meno spaventosa. Nel 1969 Maria pone termine alla sua vita.