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Innovazioni e processi di convergenza tecnologica e settoriale Andrea Arcangeli Università Commerciale “L. Bocconi” Milano Maggio 2003 1.0 Introduzione L’innovazione ha contribuito da sempre a trasformare l’economia e la società, incrementando l’efficienza, l’efficacia e l’economicità dei processi di produzione, distribuzione e consumo. In particolare, secondo il Premio Nobel per l’economia Robert Solow, l’innovazione tecnologica determina circa i due terzi della crescita economica, conseguente ad aumenti di produttività. Attualmente i settori che più di altri sono intercorsi da importanti processi innovativi con ingenti conseguenze sul piano economico, sono il settore dell’informatica, il settore delle telecomunicazioni e il settore dei mezzi di comunicazione. Il settore informatico inteso come combinazione dei due complementi hardware e software sta incrementando le capacità e le possibilità di elaborazione e fruizione di contenuti e software di vario genere, consentendo la soddisfazione di un sempre maggiore ventaglio di esigenze, ma anche il miglioramento delle condizioni di adempimento delle necessità già contemplate. Il settore delle telecomunicazioni ha notevolmente ampliato le capacità, modalità e possibilità di trasferimento di contenuti di diverso tipo, attraverso distinti canali e in differenti formati di codifica: ciò permette notevole progresso nella funzione di costo/beneficio della comunicazione. Il settore dei media ha mutuato le sue trasformazioni dai mutamenti in corso nel setto re delle ICT, cioè ha trasferito la produzione, distribuzione e fruizione dei contenuti su piattaforma digitale, il che ha permesso di gestire i processi produzione e consumo utilizzando tecnologie informatiche, e gli ha consentito il trasferimento di cont enuti attraverso le nuove reti di 2 comunicazione, generando maggiori possibilità di gestione e migliori condizioni di comunicazione in termini di tempi, costi e spazi. Il novero complessivo delle innovazioni in questi tre ambiti comporta la definizione di maggiori possibilità in termini di sfruttamento economico e riduzioni dei costi delle attività. Queste condizioni sono ulteriormente incentivate dal processo di convergenza tecnologica in atto all’interno dei tre settori considerati, con il passaggio a un unico macro- settore digitale. Ciò permetterà a un unico sistema hardware/software e a un'unica infrastruttura reticolare di gestire e trasferire, in ogni momento e in ogni luogo, qualsivoglia tipologia di contenuto o software . Oltre ai prodotti e processi strettamente collegati, queste innovazioni hanno significato tanto il profondo mutamento anche di altri settori collegati o correlati, quanto la nascita di nuovi settori in conseguenza alla generazione di nuove tipologie di prodotto. 3 1.1 L’innovazione nel contesto socio-economico L’innovazione è uno dei principali fattori della crescita economica, sia a livello microeconomico, sia a livello macroeconomico. A livello microeconomico, essa permette alle imprese di soddisfare una domanda sempre più sofisticata e di competere con i concorrenti nazionali e internazionali. A livello macroeconomico contribuisce ad accrescere l’efficienza dei fattori di sviluppo di un Paese. L’apporto dell’innovazione alla crescita della produttività si identifica in una più elevata efficienza nell’utilizzo di capitale e lavoro che è determinata da innovazioni tecnologiche e non1 , come migliori pratiche manageriali, cambiamenti organizzativi, miglioramenti nella produzione e distribuzione di beni e servizi. Allo stesso tempo, questo processo evolutivo permette di creare nuovi prodotti e processi che contribuiscono alla crescita della competitività delle imprese nei mercati globali. La caratteristica comune tra le economie che hanno sperimentato le migliori performance negli ultimi anni è stata l’intensità e la pervasività dell’utilizzo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT, Information and Communication Technology) . Queste tecnologie permeano un numero molto ampio e crescente di attività economiche e ne rapprese ntano il veicolo d’innovazione. Vi è ormai un ampio consenso nell’attribuire la crescita di produttività degli Stati Uniti e la debolezza di alcune economie europee, rispettivamente all’aumento e all’insufficienza degli investimenti in ICT. Studi recenti hanno stimato che negli Stati Uniti gli investimenti in ICT hanno contribuito per un punto percentuale alla crescita del PIL nella seconda metà degli anni ‘90. Le stesse 1 La crescita economica e il benessere dalla prima rivoluzione agricola fino ad oggi si fonda su due elementi essenziali. In primo luogo il risparmio e la conseguente formazione di capitale, ciò ha permesso grazie all’investimento in cap itale fisico di aumentare la produttività. Il secondo fattore che ha permesso l’incremento della produttività è l’innovazione e il progresso tecnologico. Robert Solow, premio Nobel per l’economia, ha c o n c l u s o c h e d u e t e r z i d e l l a c r e s c i t a s o n o d o v u t i a d a u me n t i d i p r o d u t t i v i t à c o n s e g u e n t e a progressi di origine tecnologica. 4 stime per l’Europa indicano un contributo di circa 0,5 punti percentuali. Nello stesso periodo, gli investimenti in ICT negli Stati Uniti sono stati circa doppi rispetto a quelli dell’Unione Europea. Anche gli investimenti nella formazione di capitale umano e in ricerca e sviluppo rappresentano un fattore sempre più rilevante nell’economia moderna. La quota di valore aggiunto e di occupazione nei settori basati sulla conoscenza continua a salire e questo è indice che la conoscenza sta acquisendo sempre più importanza nell’ambito dell’attività manifatturiera e dei servizi (OECD, 2001). E’ importante communication segnalare che technology è l’introduzione stata anche delle accelerata information dalla and continua diminuzione dei costi unitari delle apparecchiature informatiche e di telecomunicazione, e recentemente dall’avvento di Internet, in quanto i servizi offerti da tali tecnologie contribuiscono a migliorare i rendimenti delle attività economiche proprie di altri settori. Le ICT permettono infatti un’accelerazione del processo innovativo, consentono una più rapida diffusione di conoscenza codificata, rendono la ricerca scientifica più efficiente e collegata all’attività di produzione di beni ed erogazione di servizi. Negli anni ‘90 è stato radicalmente modificato anche il ruolo delle imprese nell’attività innovativa. Tradizionalmente, le grandi imprese erano considerate i principali attori nel processo innovativo; attualmente le piccole e medie imprese rivestono un ruolo importante e peculiare, anche in settori high tech. Un ulteriore fattore di cambiamento è l’organizzazione di un sistema di comunicazione e scambio reticolare di tutti i soggetti coinvolti nell’attività innovativa: imprese, istituzioni, università, infrastrutture di supporto, centri di ricerca, uffici studi. Anche l’autorità pubblica ha un ruolo centrale potendo accelerare la capacità d’innovazione delle imprese attraverso il sistema formativo, il sistema della ricerca scientifica, le politiche tecnologiche, ma anche, in un’ottica interdisciplinare e storica, influenzare le norme sociali, le leggi e le culture. 5 La nascita d i una “nuova economia” può essere desunta: dai dati macroeconomici: aumento del trend di crescita, dovuto a guadagni di efficienza indotti dall’impiego su larga scala di tecnologie della comunicazione e delle telecomunicazioni; dal mutamento del ciclo ec onomico: le nuove tecnologie delle comunicazioni e delle telecomunicazioni avrebbero modificato il trade -off di breve periodo tra inflazione e disoccupazione; dalla presenza di nuove fonti della crescita: vari segmenti della nuova economia godono di ritor ni crescenti di scala e di esternalità di rete. Si generano pertanto ricadute anche su molti altri settori e ciò si traduce in una crescita strutturale. Il termine new econom y, è entrato nel linguaggio comune come modo sintetico per descrivere il funziona mento dell’economia statunitense nella seconda metà degli macroeconomica anni eccezionale ’90, caratterizzata sotto molti punti da di una vista. performance La durata e l’intensità della fase di crescita, in assenza di pressioni inflazionistiche, fa ritene re che il fenomeno non abbia natura puramente ciclica, ma sia riconducibile a un cambiamento strutturale. Non vi è consenso tuttavia sul fatto che tale rottura sia effettivamente avvenuta, dato il breve lasso di tempo in cui essa si colloca; tuttavia, è ra gionevole ipotizzare che la potenziale causa del mutamento strutturale sia la diffusione delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione 2 . Letture microeconomiche del fenomeno pongono al centro del processo di cambiamento strutturale il crollo de l costo della comunicazione e l’accresciuta capacità di gestire ed elaborare informazioni legate alle ICT 2 La questione è se vi sia effettivamente stato un mutamento strutturale nella recente storia dell’economia, paragonabile ad altre fasi di sviluppo delle economie di mercato definite c o m e r i v o l u z i o n i i n d u s t r i a l i . C o m e r i c o r d a t o d a M o k y r ( 1 9 9 7 ) v i s a r e b b e u n a differenza sostanziale tra la rivoluzione rappresentata dalla nuova economia e la prima rivoluzione industriale che ebbe luogo in Inghilterra a metà del XVIII secolo: la nascita di una “nuova economia” è desunta dall’osservazione di dati macroeconomici, mentre la prima rivoluzione industriale per lunghi decenni non ebbe effetti misurabili sotto il profilo macroeconomico (Mokyr, 1997). 6 con conseguente forte diminuzione dei costi di transazione. Ne derivano incentivi al decentramento e alla deverticalizzazione, che segnalano il passaggio a un’economia “intangibile”. Elemento qualificante del nuovo paradigma tecnologico è la centralità del capitale umano e la complementarità dello stesso con le nuove tecnologie, a scapito dei tradizionali diritti di proprietà sugli asset fisici. La teor ia economica ha sottolineato la natura di “general purpose technology” di un grappolo di nuove tecnologie legate alla microelettronica e all’informatica. Sulla base di questo approccio si osserva che le ICT posseggono tre caratteristiche tecnologica e dinamismo. peculiari: Le nuove trasversalità, tecnologie complementarietà hanno effetti sull’organizzazione delle imprese, sul mercato del lavoro, sulla concorrenza, sulla globalizzazione e la localizzazione delle attività. Sono soprattutto le nuove imprese, i nuovi imprenditori e i nuovi capitali che adottano tali general purpose technology; il loro utilizzo comporta costi che dipendono dalla specializzazione, dal tipo di skill della manodopera, dalla disponibilità di infrastrutture. 7 Figura 1.1 L’industria della comunicazione Fonte: Dubini (2001) 8 1.1.1 L’evoluzione delle ICT Le tecnologie dell’informazione e della comunicazione e i servizi a esse connessi continueranno a svilupparsi in modo estremamente rapido e ad accentuare la tendenza alla convergenza. Il grande potenziale d’innovazione di queste tecnologie nel loro stesso ambito e per i settori della società e dell’economia cui si applicano è ancora in gran parte in divenire; tecnologie ancora più potenti e universali per lo sviluppo della società dell’informazione saranno presto disponibili. Il fenomeno della convergenza assieme alla progressiva riduzione dei prezzi continuerà a far cadere le barriere che si frappongono allo sviluppo di nuove applicazioni fino a oggi economicamente improponibili, a rendere accessibili a tutti soluzioni oggi considerate d’avanguardia e di nicchia, e a far emergere prospettive nuove dalla convergenza di settori industriali fino ad ora lontani fra loro. 9 Figura 1.2 La convergenza fra il settore dell’informatica e il settore delle comunicazioni Fonte: Yoffie (1997) Un primo fondamentale elemento d’innovazione è costituito dall’aumento della capacità trasmissiva delle reti, sia fisse sia mobili. Per quanto concerne le reti fisse si sta affermando la ba nda larga, intesa come ambiente tecnologico che consente l’utilizzo delle tecnologie digitali ai massimi livelli di interattività. Tale banda si svilupperà grazie ai processi d’innovazione concernenti la compressione del segnale, l’utilizzo delle fibre ottiche e delle comunicazioni satellitari per il trasferimento e i recenti sviluppi in ambito utility (powerline) in termini di servizio. Quanto alle infrastrutture di 10 telecomunicazione mobile, si prevede che la capacità trasmissiva resa disponibile dalle tecnologie di terza generazione sarà sufficiente per garantire l’accesso a servizi multimediali quali la video- conferenza e le chiamate audio e video direttamente sui terminali mobili. Tali tecnologie consentiranno l’utilizzo delle smart card e si integreranno ai sistemi di posizionamento quali il GPS (Global Positioning System ), aprendo la grande prospettiva dei servizi di c o- location . Una delle tendenze che sfrutterà questo aumento di capacità trasmissiva sarà la convergenza fra dati, voce e video, ma essa necessita della creazione di uno standard comune. È ormai accertato che Internet diventerà tale standard permettendo la costituzione di una vera e propria rete universale. Un ostacolo rilevante è ancora comunque rappresentato dall’aleatorietà delle prestazioni Internet, che si potrà risolvere con l’introduzione di una forma di intelligenza nella rete che permetta di differenziare il traffico tra chi può e chi non può tollerare ritardo e perdita di informazione nella trasmissione. Un’altra significativa applicazione delle reti in banda larga consisterà nella possibilità di eseguire collegamenti attraverso Reti Virtuali Private (VPN) basate su Internet, in luogo delle reti geografiche tradizionali. L’utilizzo di una VPN può comportare riduzioni di costo rileva nti e una “scalabilità” più ampia. In futuro si potrà anche beneficiare di un’offerta in grado di aggiungere capacità trasmissiva “su richiesta” per gestire le fasi di traffico intenso; ciò renderà accessibili tecnologie altrimenti troppo costose anche a lle piccole e medie imprese. La tecnologia del microprocessore manterrà, almeno fino al termine del decennio, l’attuale ritmo del raddoppio di prestazioni a parità di prezzo ogni diciotto mesi. Sviluppi memorizzazione: analoghi tecnologie si innovative registreranno “oltre il nelle silicio” tecnologie sono già di nei laboratori. Questi sviluppi tecnologici, accompagnati all’evoluzione delle architetture degli elaboratori in grado di interconnettere moltissimi processori in parallelo, porteranno a potenze ela borative elevatissime. 11 Le innovazioni più significative per l’utilizzatore consistono però nei nuovi modelli di computing, che collocano la potenza elaborativa, le informazioni e le applicazioni nella rete e consentono un utilizzo “su richiesta” e prezzi “a consumo”, in modo concettualmente simile alle altre u t i l i t y. Modelli di questo tipo superano anche gli attuali modelli di outsourcing, rappresentano un vero e proprio salto generazionale nelle modalità di utilizzazione e aumentano in modo significativo la facilità d’uso. I costi di sviluppo risultano differiti nel tempo mentre i costi di gestione sono connessi soltanto ai volumi transati e non alla qualità e alla sofisticazione dell’applicazione. La tecnologia sarà sempre di più volta a rispondere alle necessità di far dialogare applicazioni realizzate in ambienti diversi. Si stanno a questo proposito sviluppando nuove tecnologie finalizzate al servizio quali, ad esempio, i web service, che consentono l’indipendenza della descrizione del sistema di prodotto dalla tecnologia con cui è realizzato. Questo consentirà facilità di integrazione tra ambienti applicativi diversi, semplicità nello sviluppo delle applicazioni e un elevato utilizzo di componenti applicative già esistenti. Anche l’evoluzione del softwar e continuerà verso sistemi applicativi sempre più integrati e standardizzati. Si estenderanno i sistemi per l’analisi e la gestione intelligente di grandi masse d’informazione e sarà sempre più facile interagire con i sistemi informatici tramite dispositivi di interfaccia grafici e vocali sempre più user -friendly. Si diffonderanno gli standard aperti e i software open source , cioè software liberi, la cui proprietà non sia di un singolo fornitore, per i quali una licenza d’uso ne garantirà la possibilità di libero utilizzo, scambio, studio e modifica. I prodotti open source (per caratteristiche intrinseche derivanti dalle stesse modalità di sviluppo e di evoluzione) offrono vantaggi in termini di contenimento dei prezzi, trasparenza (e quindi sicurezza), non dipendenza da un singolo fornitore, elevata ricusabilità e accessibilità per le piccole realtà di sviluppo (economie locali). Permettono altresì di ridurre in modo rapido e consistente i costi di acquisizione e gestione di molte applicazioni software; ciò in riferimento alle piattaforme per servizi w e b, agli ambienti operativi (dai 12 personal computer ai sistemi centrali), a molti strumenti di produttività individuale. Le caratteristiche chiave delle ICT sono: la compressione del tempo e dello spazio, la codificazione della conoscenza, l’aumento della flessibilità, l’aumento della componente immateriale del capitale, la trasformazione delle grandi infrastrutture della società nonché l’innovazione di prodotto e di processo (Mariotti, 1997). Compressione del tempo e dello spazio . Le ICT accrescono la velocità di comunicazione, aumentano la larghezza di banda di trasmissione della voce, dei dati, delle immagini, dei suoni. La velocità di trasmissione delle informazioni è cresciuta di quattro ordini di grandezza tra gli anni settanta e novanta ed esiste la prospettiva a breve termine di un ulteriore aumento di due ordini di grandezza. Gli effetti principali si manifestano nella riduzione drastica dei costi di coordinamento e controllo nelle organizzazioni. Con le ICT aumenta l’integrazione la “trasportabilità” internazionale e del aumenta lavoro e l’elasticità quindi di si favorisce sostituzione tra lavoratori di paesi diversi. L’ingente riduzione dei costi di transazione rende possibile coordinare lavorazioni sudd ivise in fasi, realizzate ciascuna in un’area non necessariamente contigua alle altre, rappresentando un forte incentivo alla deverticalizzazione. Le nuove tecnologie dell’informazione riducendo i costi di transazione, consentono, anche su scala ridotta, d i beneficiare di una serie di esternalità di rete. L’altro elemento caratterizzante è l’effetto di time saving in quasi tutte le fasi di lavorazione: progettazione, produzione e distribuzione dei beni e servizi. Codificazione della conoscenza. Le ICT poss ono consentire la traduzione in informazione strutturata anche di una parte della conoscenza tacita. Questa codificazione favorisce nuove applicazioni che possono, a loro volta, generare nuova conoscenza tacita. In questo processo risulta di estrema importanza l’accumulazione di competenze e skill specifiche, anche se le nuove conoscenze codificate possono essere più facilmente trasferite a lunga distanza e a bassi costi. Ciò influenza le decisioni di localizzazione e la 13 diffusione internazionale della tecnologia poichè i costi di apprendimento decrescono, i percorsi di imitazione sono semplificati e i tempi di catchingup si contraggono. Aumento della flessibilità delle operazioni e delle attività. L’elevata flessibilità consentita dalle ICT deriva dalle no tevoli capacità di elaborare e trasmettere informazione in tempo reale e di assicurare intelligenza gestionale ai sistemi in cui essa viene inserita. La flessibilità ha in questo caso molteplici significati. Si tratta della possibilità di differenziare i prodotti a costi contenuti, di sviluppare nuovi prodotti e servizi, di personalizzare i prodotti e i servizi offerti, di consentire l’outsourcin g, di avvicinare produzione e domanda e, nel caso dei servizi, di eliminare la contemporaneità tra momento della produzione e del consumo. In molti servizi, nel campo della cultura, dello spettacolo, dell’educazione, dell’attività commerciale, della finanza, dell’assicurazione, della consulenza, le ICT (e Internet) consentono di eliminare il vincolo della prossimità fisica grazie alle tecnologie di stoccaggio e trasmissione dell’informazione. Aumento della componente immateriale del capitale . A differenza delle innovazioni precedenti che avevano spesso natura di tangibile e capital deepening, le ICT accrescono il ruo lo del capitale immateriale e in questo senso aumentano i benefici per i lavoratori più qualificati a scapito dei meno qualificati. Trasformazione delle grandi infrastrutture. Ciascuna delle grandi reti infrastrutturali è investita dalle ICT: rete dei trasporti, sistemi di energia e reti di comunicazione. Le modificazioni e lo sviluppo di nuove infrastrutture in questi tre grandi settori hanno effetti pervasivi sulla produzione e sulla localizzazione delle attività. Innovazione di prodotto e di processo. L’innovazione di prodotto ha finora avuto connotazioni meno radicali rispetto alle innovazioni di processo scaturite dalle ICT (Antonelli, 1995 ). Comparativamente a quanto generato da precedenti paradigmi, le ICT sembrano aver dato vita a pochi nuovi prodo tti, tra i quali: personal computer, videoregistratore, lettore CD- rom, 14 telefoni cellulari. Ben più vasto e profondo è l’impatto sui processi sia nell’industria, sia nei servizi. I guadagni di efficienza derivanti dall’uso delle tecnologie sono attribuibili, in sintesi, alla riduzione dei costi di gestione e controllo dell’impresa (management cost ), alla maggiore possibilità di delega (costi di agenzia) e al più intenso impiego della conoscenza idiosincratica che si genera soprattutto ai livelli più vicini alla produzione. Internet . La rete Internet probabilmente costituisce la più importante innovazione nella tecnologia della comunicazione degli anni ’90: essa consente la trasmissione della voce, di immagini, di video, di grandi volumi di dati digitali in tempo reale, e, in linea teorica, a tutta la popolazione mondiale, con costi marginali pressoché nulli. Data la natura pervasiva delle possibili applicazioni della rete e data la capacità che essa possiede di rimuovere le barriere alla mobilità dei servizi, Internet implica una vera rivoluzione soprattutto nel settore terziario. La distinzione tradizionale tra beni, che in virtù della loro durabilità possono essere trasportati e quindi scambiati su scala internazionale (tradeable ) e servizi, per i quali non è possibile separare il momento e il luogo del consumo da quello della produzione, si annulla per molte tipologie di servizi che di fatto assumono una “mobilità via rete”. Un’altra area di forte impatto di Internet è quella dei rapporti tra le imprese. Grazie alla rete, l’outsourcing può raggiungere livelli molto elevati. Si riducono i benefici dell’integrazione verticale e della grande dimensione, poiché aumenta la trasparenza e la conoscenza comparata dei prezzi e delle altre condizioni contrattuali e le possibilità di arbitraggio, soprattutto per i beni intermedi. Ne risulta migliorata l’efficienza allocativa del mercato. Ma la diffusione dell’accesso a Internet e del suo utilizzo richiedono naturalmente un livello minimo di computer literacy, perciò, ris ultano avvantaggiati i paesi con più alto livello medio di istruzione e con sistemi scolastici che prevedono una sufficiente formazione informatica. L’utilizzo della rete a fini economici richiede naturalmente una serie di condizioni di contesto tra le qua li l’esistenza nel territorio in questione di un 15 settore delle telecomunicazioni efficiente e concorrenziale, un altrettanto efficiente servizio di consegne postali e in generale un buon sistema dei trasporti. Figura 1.3 Nuove tecnologie e riconfigurazio ne del sistema di offerta Fonte: Dubini (2001) 1.1.2 L’economia dell’informazione La nuova economia sarebbe, secondo alcuni osservatori, una nuova rivolu zione industriale. Freeman (1974 e 1985) sp iega che le rivoluzioni industriali, identificate con le “onde lunghe” di sviluppo, sono caratterizzate da precisi paradigmi o regimi tecno- economici. La nozione di paradigma tecnologico fa riferimento a un sistema di conoscenze, di pratiche, di routine, di codici organizzativi, collegato con date strutture tecnologiche. Lo 16 sviluppo dell’economia di mercato avrebbe attraversato cinque rivoluzioni industriali. La prima rivoluzione, tra il 1780 e il 1840, riguardò l’invenzione delle macchine a vapore e condusse alla prima industria; la seconda tra il 1840 e il 1890 fu incentrata sulle ferrovie e sull’acciaio; la terza tra il 1890 e il 1930 fu il prodotto dell’energia elettrica e della chimica; la quarta tra il 1930 e il 1980 derivò dal basso costo del petrolio e dall’automobile; la quinta sarebbe quella connessa con le tecnologie dell’informazione. La prima rivoluzione industriale fu prevalentemente un fenomeno limitato e localizzato in poche aree dell’Inghilterra nord- occidentale e della Scozia meridionale. Il nuovo settore industriale nel 1830 r appresentava, secondo Mokyr (1997), soltanto il 10 per cento del totale degli occupati nel Regno Unito. Per poter parlare di rivoluzioni tecnologiche non è sufficiente contare il numero di innovazioni, è più rilevante l’impatto che queste hanno sull’econo mia, tenendo presente però che una valutazione adeguata può essere fatta solo nel lungo periodo. Secondo Mokyr (1997) una reale rivoluzione industriale non consiste solo in innovazioni tecnologiche, ma in innovazioni che hanno un impatto a livello dell’organizzazione industriale. In una rivoluzione industriale non si ha soltanto lo spostamento delle curve di costo verso il basso, ma un mutamento nella scala ottimale delle imprese. La seconda rivoluzione industriale (1860- 1890) condusse alla nascita delle grandi imprese dell’acciaio e della chimica. Le ICT, riducendo i costi di transazione e di comunicazione, favoriscono un processo di deverticalizzazione delle attività. La prima rivoluzione industriale avviò il processo di separazione tra luoghi destinati all’abitazione e luoghi destinati al lavoro, mentre le ICT potrebbero segnare un percorso opposto. Ordinare le rivoluzioni industriali sulla base del loro maggiore o minore impatto sulla struttura economica e sociale non è facile. Ciascuna rivoluzione indus triale è caratterizzata, secondo Mokyr (1990), da microinvenzioni per lo 17 più di natura incrementale e da alcune macroinvenzioni (o innovazioni radicali) che possono avere la natura di door- opening o di g a p-filling. Sotto questo profilo la prima rivoluzione industriale non si limitò all’introduzione delle macchine a vapore e alla nascita delle prime fabbriche, ma ebbe effetti su numerosi settori e aspetti della vita sociale: dall’illuminazione a gas delle case e delle strade ai vaccini contro le malattie, da l volo con la mongolfiera all’inscatolamento dei cibi. Nei decenni successivi l’invenzione del telegrafo e dell’elettricità ebbero effetti pervasivi e sicuramente importanti. Il telegrafo è stato definito l’Internet dell’era vittoriana. Con questo strument o per la prima volta l’informazione viaggiava a una velocità maggiore di quella alla quale poteva viaggiare l’uomo stesso. Potendo viaggiare attraverso i confini, i messaggi telegrafici posero per la prima volta problemi di coordinamento internazionale degli standard tecnici: a partire dagli anni 1850 furono stipulati vari accordi internazionali di cooperazione e nel 1865 venne istituita l’Unione Telegrafica Internazionale. Il telegrafo ebbe effetti sul settore militare, sul controllo delle colonie, sui mercati finanziari, sugli scambi internazionali, e per alcuni decenni rimase senza sostituti. Le macroinvenzioni recenti, connesse con la microelettronica, con l’informatica e con Internet, sono essenzialmente incentrate sull’elevata capacità di immagazzinare, elaborare e comunicare informazione in tempo reale e a costi pressoché nulli. L’informazione e la conoscenza sono le risorse strategiche del nuovo paradigma tecnologico. I sostenitori della tesi della quinta rivoluzione industriale sottolineano che le nuove tecnologie, molto più di precedenti ondate innovative, sarebbero pervasive, e che l’informazione e le ICT possono essere input o output . Si pensa che una cifra stimabile tra due i terzi e i tre quarti del valore totale di mercato delle alte tecnologie sia riconducibile alle ICT; ciò per la loro generalità di applicazioni riconducibile al controllo e al coordinamento di tutti i processi dell’attività economica e sociale (OECD, 2000). Un aspetto cruciale di novità rispetto alle precedenti tecnologie, è che con le ICT l’attività umana viene sostituita non solo nelle 18 sue funzioni di trasformazione degli input ma anche in quelle di controllo dei processi. L’impatto delle ICT è maggiore proprio in nei settori information intensive e in quelli nei quali la qualità del prodotto dipende dalla capacità di coordinare numerose sub - unità o componenti. Le rivoluzioni tecnologiche possono essere raffigurate come un albero alla cui base vi sono alcune tecnologie scaturite da innovazioni radicali, da cui si diramano una serie di applicazioni tecnologiche specifiche. Le innovazioni radicali introducono discontinuità, in quanto hanno un effetto di sostituzione sulle tecnologie esistenti (prodotti, processi, metodi). Bresnahan e Trajtenberg (1995) identificano nelle general purpose technology (tecnologie trasversali) le innovazioni tecnologiche radicali che hanno tre caratteristiche: pervasività, dinamismo tecnologico e complementarità innovative. La pervasività implica che le general purpose technology possono essere adotta te in molti settori, in quanto esse svolgono una funzione generica. Il dinamismo tecnologico deriva dalla capacità di generare un flusso continuo di innovazioni e di nuove conoscenze che consentono forti aumenti di efficienza delle tecnologie stesse nel te mpo. Le complementarità innovative sussistono se la produttività dell’attività di ricerca e sviluppo nei settori a valle aumenta a seguito di innovazioni ulteriori delle general purpose technology e vice versa. La gran parte delle general purpose technolog y svolgono il ruolo di enabling technology più che aprire nuove opportunità o definire soluzioni complete (Bresnahan e Trajtenberg, 1995). Secondo questo schema di analisi, il progresso tecnologico avverrebbe lungo due dimensioni. A bassa frequenza, basato su “paradigmi” tecnologici (macchina a vapore, elettricità, semiconduttori); a più alta frequenza, con lo sviluppo di un crescente numero di innovazioni compatibili all’interno di un dato paradigma. Le nuove tecnologie dell’informazione e delle telecomunicazioni in relazione alle loro caratteristiche e funzioni in un ambiente attraversato da processi di 19 convergenza settoriale possono per vari motivi essere considerate general purpose technology. 1.1.3 La nuova economia come economia intangibile Una pecul iarità dei processi di cambiamento in corso è che l’informazione può essere sia un input , sia un prodotto finale. Possono pertanto essere distinti almeno due tipi di industrie legate alla nuova economia: i settori produttori di input quali i componenti dei computer, alcuni settori della microelettronica e dell’informatica, e i settori produttori di prodotti informativi finali (information good). In realtà la nuova economia è anche il passaggio da un sistema produttivo incentrato sui prodotti fisici, a uno nel quale prevalgono i beni intangibili. Quah (1996 ) propone la definizione di economia leggera (weightless economy): nel processo di crescita, il ruolo maggiore sarebbe svolto dai settori dell’istruzione e della ricerca scientifica e tecnologica, dall’ind ustria del software, dai nuovi media, dalle banche dati, dagli archivi elettronici, dalle attività legate a Internet, ma anche dall’industria dello spettacolo, dalle attività legate alla riproduzione dei film, della musica, della letteratura. Si tratta di attività ad alta intensità di informazione e di conoscenza. La nuova economia non sarebbe solo knowledge intensive nell’ambito della produzione, ma anche in quello del consumo. In particolare, tutti i settori citati sono legati al consumo finale e godono d i due proprietà della conoscenza: la replicabilità infinita e l’irrilevanza della distanza fisica. La conoscenza è costosa da produrre ma molto economica da riprodurre; una volta realizzata la prima copia di un bene a contenuto informativo, sono stati sostenuti gran parte dei costi irrecuperabili (sunk cost ). Nella maggior parte dei casi è possibile produrre un numero quasi infinito di copie a costi unitari costanti, poiché non esistono limiti naturali o tecnici alla produzione di copie aggiuntive di beni informativi (si pensi ai software , a i C D- rom, ma anche ai libri) (Shapiro e Varian, 1999). Queste peculiarità dei settori intangibili 20 fanno sì che si tratti di mercati non perfettamente concorrenziali. In assenza di appropriati strumenti di tutela dei dirit ti di proprietà, ogni attività in questa direzione viene scoraggiata. Secondo altri (Goldfinger, 1996) quello dell’economia dell’informazione (information economy) è solo una parte di un più vasto fenomeno di trasformazione del sistema economico che sta conducendo al prevalere delle lavorazioni intangibili sia nell’ambito della produzione, sia in quello del consumo. Dal dopoguerra sono in diminuzione, secondo Goldfinger, sia la quota delle materie prime sull’ output manifatturiero totale nei paesi industria li (il decremento sarebbe dell’1 per cento all’anno), sia gli input energetici (a un tasso simile al precedente). Dal punto di vista della domanda si assisterebbe a un trend di medio- lungo periodo che segnerebbe il calo del consumo di beni durevoli, legato anche alla saturazione dei mercati nei paesi avanzati, e la crescita dei consumi di beni intangibili connessi con le attività di svago, di studio, di consumo e di informazione, dovuta all’aumento del livello medio di reddito disponibile. Naturalmente int angibile non significa necessariamente digitale. Se si accetta questa visione del processo in atto si deve tener conto che farebbero parte delle industrie emergenti anche attività legate finora a tecnologie più consolidate come la radio, la televisione, gl i sport, i parchi di divertimento. Questa lettura dei processi in atto sottolinea l’aumento del peso relativo degli input intangibili come elemento caratteristico del nuovo sistema economico e anche sotto questo profilo non vi è corrispondenza immediata co n l’informatica o i computer. Ciò che si sostiene è che vi sia un trend di aumento dell’importanza degli investimenti nella ricerca e nello sviluppo, nel marketing, nelle risorse umane, nel software e nei servizi pre e post- vendita, che di fatto riducono la centralità della produzione di merci fisiche. 21 1.2 Il processo di convergenza tecnologica e settoriale I mutamenti in atto nei settori dell’informatica, delle telecomunicazioni e dei media hanno determinato un processo di convergenza tecnologica e settoriale provocata in particolare dal processo di digitalizzazione. Le nuove tecnologie e il passaggio dalla comunicazione analogica a quella digitale, conducono alla convergenza dei canali trasmissivi precedente separati, cavo in rame, cavo coassiale, fibra ottica, comunicazione radio, comunicazione satellitare, creando una rete ibrida formata da diverse reti e tecnologie unite da un’unica piattaforma digitale, su cui è possibile convogliare ogni tipo di contenuto: voce, dati, video, informazione, audio, e così via. Si intuisce come in questo scenario gli attori protagonisti siano, da un lato, coloro che posseggono le diverse infrastrutture reticolari di comunicazione, dall’altro, i produttori di contenuti, gli sviluppatori di software e gli intermediari finanziari. La fase tecnologica che stiamo vivendo è attraversata da determinate caratteristiche che toccano trasversalmente l’intero sistema dei media; volendo dare una prima idea dei cambiamenti a cui si è assistito si riassumono alcune caratteristiche: si è giunti alla digitalizzazione generalizzata, all’unificazione cioè dei tanti linguaggi fin qui separati in un unico linguaggio unitario, quello dei bit informatici, che consente l’integrazione di tutti i canali (multimedialità), lo sviluppo della telematica, la gestione informatica di dati di ogni genere; si tende generalmente alla miniaturizzazione, che consente non solo di moltiplicare la memoria e la potenza delle macchine con straordinaria rapidità, ma anche di diffondere apparecchiature leggere, e quindi mobili; si è assistito alla moltiplicazione degli strumenti di riproduzione a disposizione del consumatore. I quattro fondamenti che qualificano l’originalità dell’economia digitale sono: la diffusione e l’affermazione di uno standard, universale e aperto come Internet; la pervasività dell’interconnessione elettronica tra oggetti, persone, imprese, istituzioni, collettività e sistemi paese; la separazione 22 dell’economia degli dell’informazione; il elementi fisici superame nto dall’economia del t r a d e- off tra della conoscenza offerta di e varietà (richness) e ampiezza della connettività (reach) tra persone, imprese e istituzioni. La tecnologia digitale permette ora di fornire su molte reti diverse servizi tradizionali e nuovi (trasmissione di segnali vocali, dati, suoni o immagini). Figura 1.4 Schema dei mutamenti in atto nei settori convergenti Fonte: Dubini (2001) Una delle conseguenze più importanti dello sfumare dei confini tra tecnologie dell’informazione, delle telecomunicazioni e dell’elettronica di consumo è la crescente globalizzazione dei servizi. La natura della società dell’informazione sollecita la standardizzazione: gli utilizzatori debbono poter accedere a ogni servizio da ogni terminale, indipendentemente dalla tecnologia usata o dalla località dalla quale si collegano, in un contesto di distribuzione multiplo. Uno degli obiettivi principali della standardizzazione è dunque quello di ottenere l’interoperabilità tra reti e servizi. La standardizzazione e la ricerca del cons enso nell’ambito di un appropriato quadro normativo di riferimento 23 possono inoltre favorire la promozione delle migliori pratiche commerciali in aree legate alla protezione dei dati e alla sicurezza delle firme digitali. È nell’interesse pubblico fornire all’industria, agli utilizzatori e alle autorità piattaforme efficienti di questo tipo. Anche se la società dell’informazione è globale, la standardizzazione può cominciare a livello regionale, a condizione che gli operatori di altre regioni possano partec ipare alle attività e inserirsi nei network . La scelta di deregolamentare la rete Internet ha favorito il suo sfruttamento economico. Il passaggio da rete dedicata a rete universale fu incentivato da un significativo breakthrough : la realizzazione del World Wide Web, attraverso la costituzione di una rete interconnessa di browser e di server. Grazie a tali innovazioni si sono dischiuse nuove opportunità e funzionalità: la possibilità di impiegare mezzi multimediali; l’incremento della qualità della navigazione (più semplice, veloce, spontanea); la generazione di molteplici applicazioni; l’incremento dell’efficacia della comunicazione; l’accesso a nuove fonti di informazione e conoscenza; la generazione di modalità innovative e creative di operare economicamente. Nell’economia digitale non sussiste un vincolo di compatibilità fra standard preposti al trasporto di dati e segnali e standard di contenuto; gli standard digitali sono infatti capaci di integrare le tecnologie di trasporto con quelle dei contenuti. La concettualizzazione originale della complementarità intrinseca tra tecnologia e contenuti dell’economia digitale è imputabile al matematico John Von Neuman. La sua riflessione sul fatto che un computer, grazie alla piattaforma digitale, sia capace di me morizzare e riutilizzare le istruzioni che governano le sue funzioni nello stesso modo in cui vengono memorizzati e riutilizzati i dati che sono oggetto di elaborazione, è intellettualmente e speculativamente esemplare. In tal senso le istruzioni possono essere utilizzate quale fonte per altre istruzioni. I linguaggi e i contenuti più sofisticati possono essere utilizzati per creare linguaggi e contenuti più semplici, tutto ciò con lo stesso standard (Crandall, 1994). 24 1.3 L’interconnessione Con la progres siva diffusione delle infrastrutture alternative di telecomunicazione, le reti ad alta velocità su fibre ottiche sono in grado, in combinazione trasmissione con la virtuale a moderna costi tecnologia dei economicamente server, di sostenibili: operare la in notevole efficienza (di dati e spettrale) delle trasmissioni digitali apre la possibilità di diffondere segnali audio e video di elevata qualità su un'ampia gamma di infrastrutture di rete differenti. Le tecnologie di trasmissione a banda stretta (ad esempio, ISDN, Integrated Services Digital Network ; xDSL, Iper Digital Subscriber Loop e ATM, Asynchronous Transfert Mode ) garantiscono alle strutture attuali e future un ruolo importante nella gestione e diffusione dei nuovi servizi, mentre le tecniche di compressione previste dalle norme tecniche MPEG (Moving Pictures Expert Group ) permettono di migliorare le capacità delle reti attuali e consentono a quelle con capacità di trasmissione limitata di supportare servizi prima considerati possibili esclusivamente su sofisticate e molto più costose infrastrutture a banda larga. Tra le tec nologie di trasferimento multimediale desta notevole interesse l'ATM, una tecnologia a commutazione di pacchetto ad alta velocità in grado di gestire sulla stessa rete, traffico di telecomunicazioni con caratteristiche differenti (voce, dati, immagini). Es sa è stata scelta dall'UIT (Unione Internazionale Telecomunicazioni) come standard di base dell'ISDN a larga banda (la generazione destinata a succedere all'attuale ISDN a banda stretta). La continua concorrenza tra tecnologie differenti può modificare la posizione di una preferenza rispetto alle altre e non permette di prevedere con sicurezza le future architetture di rete. Il problema potrebbe comunque rivelarsi abbastanza secondario, dato che applicazioni e servizi stanno diventando sempre più indipendenti dall’infrastruttura di trasferimento sottostante. 25 L’affermazione di standard universali aperti quali Internet, e la diffusione e il perfezionamento delle tecnologie delle telecomunicazioni hanno stimolato l’espansione della connettività; si è formata una rete planetaria capace di raggiungere e scambiare con grande intensità e varietà ogni tipo di informazione e di contenuto a un costo trascurabile. Il sito Web può essere considerato un luogo virtuale ove avviene l’interazione cognitiva fra soggetti che possono comunicare, ma anche effettuare scambi di risorse materiali e immateriali. Per quanto riguarda la comunicazione, questa può essere, in funzione della contestualità temporale, sincrona o asincrona, e in relazione alla numerosità dei soggetti, della tipologia di mezzo di comunicazione impiegato e delle caratteristiche del messaggio scambiato, può essere distinta in many to many , one to many, many to one e one to one. Gli scambi possono riguardare non solo messaggi, ma anche beni e servizi, che possono essere transati grazie al trasferimento elettronico di documenti e ordini di pagamento. Beni e servizi sono assistiti, potenziati e interconnessi tra loro nelle piccole reti locali e nelle grandi reti internazionali. Il mutamento si qualifica nel proces so di separazione, sempre più evidente, tra gli oggetti fisici e il contenuto della conoscenza e dell’informazione, in passato sempre indissolubilmente integrati. I processi che governano la gestione delle attività sono progressivamente sottoposti a una profonda riconfigurazione che incentiva gli oggetti fisici e il contenuto della conoscenza e dell’informazione a seguire con maggiore indipendenza la propria economia allo scopo, comunque, di sostenersi reciprocamente ogni qualvolta l’una sarà necessaria all’altra (Rifkin, 2000). L'esempio più evidente di una tale indipendenza dalla piattaforma è quello dell'IP ( Internet Protocol ), il protocollo di rete per Internet, capace di indirizzare e trasferire tutti gli elementi di un servizio multimediale (testo, immagine, video e suono) e utilizzato anche nei prodotti Intranet, grazie ai quali le imprese o i gruppi chiusi dispongono di un'infrastruttura per le applicazioni multimediali interne. 26 Internet può essere descritta come una rete di reti interconnesse su base aperta, che usa il protocollo IP e che gestisce link di trasmissione affittati dagli operatori di telecomunicazioni. Nell'ultima decade la rete, all'inizio sponsorizzata dal mondo universitario e governativo, si è sviluppata con grande rapidità. Il considerevole aumento di capacità dell'infrastruttura di Internet è la risposta all’ingente crescita del numero di utenti e alla gamma di applicazioni e strumenti software appositamente sviluppata. Il sistema aperto e non esclusivo degli standard Internet ha permesso alle imprese di adottare i miglioramenti introdotti da terzi e di introdurne a loro volta. Molti ritengono che il rapido sviluppo delle capacità del World Wide Web sia stato accelerato dal sistema aperto dei browser adottato da fornitori quali Netscape, Microsoft e Sun. Lo sviluppo dei numerosi protocolli (nuovi o potenziati) che i fornitori di servizi prevedono di attivare entro i prossimi tre anni migliorerà ulteriormente le possibilità di Internet come sistema di trasferimento multimediale. 27 Figura 1.5 Le relazioni fra le tecnologie all’interno del settore delle telecomunicazioni Fonte: Ires (2001) 28 1.4 Economia dell’informazione ed economia degli oggetti fisici La fonte strategica di vantaggio competitivo e di valo re è sottesa nella capacità di possedere in abbondanza, accedere con facilità, utilizzare creativamente conoscenza e informazione. Il più grande errore imputabile alle imprese produttrici di computer è paradossalmente proprio quello di non aver inizialment e riconosciuto l’importanza del software quale componente strategica della loro proposizione di valore rispetto all’ hardware. Tutto il mondo degli elementi fisici è impregnato di conoscenza e informazione. Il significato stesso di catena/rete del valore o di business model viene rappresentato con una concatenazione di attività e di processi che esprimono l’incorporazione di elementi fisici e di contenuti di conoscenza che concorrono alla generazione e al trasferimento di una proposizione di valore alla clientela, che a sua volta si materializza in uno specifico bundling di elementi fisici, di conoscenza e informazione. In questa prospettiva la conoscenza e l’informazione svolgono il compito di aggregatori e fluidificatori delle fasi della catena del valore e concorrono a generare quel vantaggio competitivo che, essendo meno visibile, risulta anche meno comprensibile e imitabile. Nell’economia information intensive l’aspetto più innovativo e originale, per le evidenti implicazioni che verranno descritte riguardo alla riconfigurazione della catena del valore, è riconoscibile nel processo di separazione in atto tra oggetti fisici e il contenuto stesso della conoscenza e dell’informazione. La causa della separazione tra oggetti fisici e conoscenza è imputabile a lla diffusione delle nuove tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT), che attraverso la rete permettono e facilitano la diffusione e l’accesso all’informazione in modo disgiunto dalla fisicità. Tale processo di separazione avviene con modalità, forme e implicazioni originali e imprevedibili, perché l’economia degli oggetti fisici e l’economia del contenuto della conoscenza e dell’informazione sono fondamentalmente diverse. 29 Quando un bene è venduto, cessa di essere posseduto. Quando un’idea o un contenuto di conoscenza e informazione sono ceduti, il venditore continua a possederli e, in molti casi, può rivenderli più volte. Un contenuto di conoscenza può essere riprodotto, replicato e duplicato a costi marginali pressoché nulli. Quando gli ogge tti fisici devono essere riprodotti necessitano di investimenti, di processi produttivi e incidono con costi ben maggiori. Quanto più gli oggetti fisici sono sfruttati, tanto più sono sottoposti a un processo di depauperazione delle risorse con cui sono realizzati e nel contenuto subiscono una riduzione della loro performance funzionale. Il contenuto della conoscenza è meno soggetto al consumo fisico benché, al pari degli oggetti fisici, esso sia soggetto all’obsolescenza tecnologica e commerciale. Infine, un oggetto esiste e risiede in un luogo fisico, mentre l’informazione è molto più ubiqua. Gli elementi possono essere soggetti a ritorni crescenti o decrescenti: raddoppiando la forza lavoro, non è detto che raddoppi la produttività e l’output atteso; in altri casi, la grande scala può comunque facilitare ritorni incrementali, rispetto alla produzione in piccola scala. La conoscenza e l’informazione garantiscono quasi sempre ritorni crescenti. Il contenuto della conoscenza, generato o appreso a seguito di un investimento di risorse, può essere riutilizzato senza costi incrementali; inoltre, raddoppiando il numero delle occasioni d’uso, il suo costo si riduce geometricamente, se non esponenzialmente. I mercati dell’informazione sono tendenzialmente imperfetti poiché, se il generatore della conoscenza non dispone di qualche sistema per interdire ad altri rivali o potenziali tali, non si conseguirà mai un ritorno capace di compensare l’investimento. Quando la conoscenza può essere protetta, genera quasi automaticamente un monopolio. L’economia della conoscenza e dell’informazione ha stimolato un processo di divergenza che comunque riconosce la complementarità dei ruoli, dei reciproci scopi e delle specifiche funzioni. 30 Il tradizionale legame tra media e messaggio, tra contenuto della conoscenza e prodotto fisico cui essa apparteneva, ha innescato con maggiore evidenza una frattura tra catena del valore degli oggetti fisici e quella della conoscenza e informazione. Tale frattura comporta un processo di divergenza nella gestione delle due diverse economie, anche se si riconosce l’implicita complementarità tra mondo virtuale e mondo fisico (Shapiro e Varian, 1999 ). 1.5 Il superamento del trade -o f f tra offerta di varietà e ampiezza della connettività A causa della stretta dipendenza e indissolubilità degli oggetti fisici dalla conoscenza e dall’informazione, la loro diffusione, prima delle innovazioni menzionate, era vincolata dal trade -off tra reach e richness . Il costrutto di richness varia da contesto a contesto; riferito alla conoscenza, ne definisce genericamente la qualità, che sottende a sua volta diversi significati: varietà, intesa quale ampiezza d’offerta o possibilità di personalizzazione dell’informazione rispetto ai desiderata del ricevente; ampiezza dell’informazione, per i diversi volumi che possono essere trasmessi dall’emittente e ricevuti dal ricevente in un dato momento; interattività, ovvero possibilità di dialogo e d’interazione offerta a un singolo o a un gruppo di riceventi riuniti in una collettività; affidabilità e sicurezza per garantire la qualità e l’etica dell’informazione che viene trasmessa e per assicurare che l’informazione sia utilizzata preservando gli interessi dell’emittente e del ricevente. Il termine reach definisce, in tale contesto, il numero delle persone che possono accedere, essere raggiunte, condividere e interagire con l’informazione, il suo emittente o tra loro, in apposite comunità. Un’elevata qualità in termini di richness risulta più coerente con la possibilità di raggiungere un ristretto numero di riceventi; al contrario, un grande numero di riceventi può essere raggiunto efficientemente solo con una comunicazione a basso richness. 31 Le implicazioni più critiche indotte da questo trade -off sono evidenti nelle significative asimmetrie di conoscenza che si sono amplificate tra emittente e ricevente, tra domanda e offerta, tra venditore e acquirente. Tali asimmetrie hanno sempre comportato un differenziale di conoscenza e quindi un vantaggio competitivo che altera il potere contrattuale delle parti coinvolte in una relazione di scambio. Se molte di queste asimmetrie di conoscenza sono inevitabili e implicite nei comportamenti e nell’attitudine di ogni individuo in termini di accesso e utilizzo della conoscenza disponibile, altre sono invece imputabili alle condizioni del t r a d e- off reach/richness . Molti possono utilizzare la conoscenza e l’informazione disponibile, ma non tutti sono egualmente liberi di accedervi. Per alcuni le asimmetrie di conoscenza si traducono in maggiori cos ti che derivano dal tempo richiesto per compensarle e dagli svantaggi competitivi subiti, per altri competitivi. Chi in maggiori gode del opportunità privilegio di e in poter significativi accedere vantaggi facilmente, liberamente ed economicamente a tali canali, o agli intermediari che fanno da tramite, può conseguire benefiche asimmetrie di conoscenza e informazione. L’aggiramento o l’eliminazione dei canali tradizionali che veicolano la conoscenza e l’informazione permette di violare le regole di condotta imposte dal trade -off reach/richness; la creazione di canali universali che facilitano l’accesso e l’utilizzo della conoscenza e dell’informazione consente, più radicalmente, di ridurre le asimmetrie. L’economia digitale, introducendo e diffondendo i pr opri standard universali, crea reti e nuovi canali che permettono a grandi moltitudini di soggetti di scambiare grande ricchezza e varietà di conoscenza e informazione. La graduale dissoluzione del trade -off, che ha sempre vincolato le scelte di estensione sulla dimensione del reach e del richness, è una delle più importanti innovazioni della nuova economia, che si connota sempre più come l’economia della conoscenza e dell’informazione. Con la dissoluzione di tale t r a d e- off si dissolveranno anche buona parte delle asimmetrie di conoscenza sulle quali si sono costruite le strategie di mercato, definiti i 32 processi delle catene del valore, stabilite le architetture organizzative e i confini che segnavano gli ambiti di competenza delle imprese e dei loro mercati (Crandall, 1994). 1.6 La convergenza digitale Il termine "convergenza" sfugge a una definizione precisa, ma esso viene di solito indicato come la capacità di differenti piattaforme di rete di gestire servizi simili, o l'unificazione di apparecchiature di largo consumo (ad esempio telefono, televisione e computer). Nella sua forma più semplice, convergenza significa unione delle funzioni di sistemi di prodotto distinti: computer 3 , telefono 4 e televisione 5 . Dai tubi a vuoto, ai transistor, ai circuiti integrati v e r y- large-scale (VLSI), il progresso tecnologico ha guidato i computer verso il trattamento distribuito di dati e informazioni e le comunicazioni verso le reti digitali. Il mutamento è sospinto in particolare dall’incremento delle capacità di calcolo e di trasferimento dei nuovi sistemi (Garrone e Mariotti, 2001). Da un lato tali mutamenti generano la compenetrazione di funzioni distinte e dall’altro nuove potenzialità. Tali movimenti originano inevitabilmente la riduzione dei confini settoriali dal punto di vista produttivo e competitivo. Dal punto di vista temporale questo processo mostra una traiettoria discontinua e non lineare in relazione ai diversi elementi e campi tecnologici del complesso sistema. Inoltre, l'accettazione di massa del processo di convergenza richiede la fornitura di contenuti oltre che dell’infrastruttura; come l'industria di computer necessita di applicazioni per stimolare la domanda, così anche i nuovi canali devono essere “riempiti” (Yoffie, 1997) . La tecnologia informatica svolge un ruolo essenziale nella creazione e nella produzione dei contenuti, sia per il settore cinematografico sia per quello 3 4 5 Nato negli anni ’80. Inventato alla fine de l XIX secolo. Sviluppatasi alla fine degli anni ’30. 33 delle trasmissioni radiotelevisive. Il modo in cui viene prodotto, distribuito e consumato il materiale audiovisivo sta evolvendo: il contenuto può dunque essere usato in contesti diversi e distribuito su infrastrutture di reti differenti. La chiave di volta è la famiglia di norme tecniche MPEG per la codifica digitale delle immagini in movimento che, codificate in questo formato, possono essere modificate, trasformate, o trasmesse alla stregua di qualsiasi altra informazione digitale: i sistemi e le reti che gestiscono l'informazione sono nat uralmente indifferenti alla natura del materiale d'origine (immagine, suono o testo che sia). La codifica digitale della fonte rappresenta dunque la base della convergenza tecnica. La trasmissione infras trutture digitale terrestri, può cablate essere o no. diffusa su Nel primo reti via caso, etere, l'impatto o su più significativo della digitalizzazione è l'immediato aumento di capacità, ma potenza di trattamento e software stanno anche permettendo la diffusione di apparecchiature di largo consumo quali le periferiche esterne (set -top box ). Una migliore funzionalità del software aiuta a eliminare i problemi di durata del prodotto legati all' hardware, a ridurre l'inerzia di mercato e ad agevolare l'innovazione; fornisce inoltre ai dispositivi una capacità lo gica tale da permettere alle emittenti di emulare le capacità di commutazione che normalmente caratterizzano le telecomunicazioni. Ad esempio, gli operatori di televisione a pagamento ( p a y-t v ) satellitare possono oggi rivolgersi ai singoli utenti grazie a sistemi di accesso condizionato, spesso combinati con le reti terrestri di telecomunicazioni che offrono un percorso di ritorno "ibrido" per i servizi interattivi. 1.6.1 La convergenza settoriale La convergenza determina la definizione di un network comune per la produzione e distribuzione di risultati in precedenza distinti nelle diverse piattaforme della televisione, dell’informatica, della telefonia, e l’unione, sotto uno stesso mezzo, di dati, di voce, di immagini, di animazioni e video. 34 I tre settori precedenti vengono scomposti e ricombinati formando una nuova catena del valore nella quale emergeranno cinque distinti sub- settori: la produzione di contenuti, il packaging e il bundling degli stessi, le infrastrutture di manipolazione, la rete di trasmissione, le apparecchiature per la fruizione (Yoffie, 1997 ). Figura 1.6 La struttura del macro- settore Content Packaging - Fragmented and specialized - Convergence represents a new distribution channel Systems integrator Distribution packager - 3-4 superpackagers with scale economies - Remainder fragmented and specialized - Simple Content linking to systems integration, including GUI selection and promotion Transmission Local loop (4-9 players) including - Wireless - Cable - Wireline Long distance: - More players than today - Overcapacity - Commodity pricing Manipulation Information highway software - Specialized - Providers of wide-area software platforms - Based on Telco standards OR - Based on computer standards (Internet, ATM, MPEG, client/s e r v e r ) Traditional manipulation software - Fragmented Proprietary hardware replaced by component functionality Fragmented and specialized “Client” and stand-alone devices Fonte: Yoffie (1997) Terminals E’ possibile riferirsi a due tipologie distinte di convergenza: la convergenza di sostituti e la convergenza di complementi. La convergenza di sostituti riguarda la sostituibilità di distinti prodotti o delle loro funzioni; la convergenza di complementi si riferisce alla possibilità che due prodotti funzionino meglio insieme per un insieme maggiore di compiti, oppure che 35 siano complementari per i loro scopi specifici. Si sottolinea come questo macro- settore sia caratterizzato da complementarietà e da necessità di standardizzazione, come in presenza di esternalità di rete ed esigenze di compatibilità lo sviluppo debba essere co- evolutivo al fine di procedere alla definizione di standard comuni ed agevolare l’accettazione e la diffusione da parte del mercato (Yoffie, 1997) . L’integrazione dell’intelligenza informatica nelle reti e nei terminali dalla fine degli anni ’70 ha causato una trasformazione fondamentale nelle comunicazioni. La digitalizzazione, ossia la codificazione, trasformazione e trasmissione delle informazioni sotto forma di bit , sta creando il nuo vo mercato della telematica, cioè della combinazione di telecomunicazioni ed elaborazione elettronica, in un mondo cui è sempre più difficile dire con sicurezza dove comincino le prime e termini la seconda. L’introduzione delle nuove tecnologie di trasmissione a banda larga, fibre ottiche, satelliti, microonde è fonte di un’ulteriore trasformazione: la fusione delle telecomunicazioni con le tecnologie audiovisive. La digitalizzazione ha costituito la principale forza motrice nella trasformazione del settore delle telecomunicazioni dalla fine degli anni ’70, generando tre ordini di conseguenze. Primo, le reti stesse di telecomunicazione si sono trasformate, sino a collocarsi fra le più importanti installazioni elettroniche attualmente esistenti. Con la trasfo rmazione dei nodi di commutazione della rete telefonica in enormi installazioni computerizzate, la rete telefonica è stata trasformata in una vasta rete di elaboratori ad alta capacità. In secondo luogo, le reti di telecomunicazione vanno sempre più basand osi sul software , che permette lo svolgimento di un numero elevatissimo di funzioni nuove e costituisce la radice della forte espansione dei servizi che si sta attualmente verificando. In terzo luogo, la rete di telecomunicazioni diviene il necessario comp lemento delle installazioni per l’elaborazione dei dati. Significativo per i mutamenti in atto è anche il crescente ricorso a tecnologie identiche da parte di settori differenti (in particolare telecomunicazioni, 36 media e tecnologie dell'informazione), reso sempre più evidente negli ultimi anni dall'emergere di Internet e dalla maggiore capacità delle reti esistenti di supportare servizi di telecomunicazione e di trasmissione. Esistono punti di vista differenti sulle implicazioni della convergenza per la società e l'attività economica: si è in genere concordi sul fatto che gli sviluppi dell'elettronica digitale e del software stanno creando il potenziale tecnologico per un nuovo approccio alla diffusione e all'uso dei servizi d'informazione, ma si è molto me no d'accordo sulla portata e sui cambiamenti di tali sviluppi nelle pratiche attuali, e sui tempi richiesti. Alcuni ritengono che la convergenza porterà a una trasformazione rapida e completa degli attuali settori delle telecomunicazioni, dei media e delle tecnologie dell'informazione, al punto che aree oggi indipendenti finiranno per confluire in una sola. Altri ritengono che le caratteristiche specifiche di ciascun settore limiteranno la portata della convergenza dei servizi e che l’industria dei media abbia il compito di custodire i valori sociali, etici e culturali della nostra società, indipendentemente dalla tecnologia cui si affida per arrivare fino al consumatore. In altri termini, condizioni economiche e contenuto dei servizi d’informazione debbono essere regolamentati separatamente, se si desidera garantire l’efficacia e la qualità. Altri, infine, pensano che, qualora si verifichi, la convergenza avverrà in ogni caso su un arco di tempo relativamente lungo. È comunque evidente che le implicazioni insite in tali sviluppi sono potenzialmente molto profonde: la nascita di nuovi servizi e gli sviluppi di quelli già esistenti amplieranno il mercato globale dell’informazione e offriranno così ulteriori opportunità di crescita economica e di occupazione. Al tempo stesso, il mutato contesto dei servizi di comunicazione permetterà di migliorare la qualità di vita dei cittadini, grazie a una maggiore possibilità di scelta da parte dei consumatori, a un più facile accesso ai benefici della società dell’informa zione e alla tutela della diversità culturale. 37 Grazie all’evoluzione della tecnologia, l’importanza del fattore di costo “distanza” è diminuita rispetto ai fattori “tempo di utilizzazione” o “tempo di connessione”. Pertanto il costo dei servizi a grande distanza è diminuito in modo molto più marcato di quello del traffico locale e anche il costo per l’utente delle apparecchiature terminali va diminuendo, parallelamente all’aumento del livello di perfezionamento delle medesime. Prima della convergenza mult imediale definita dall’unione del settore della telefonia, dell’informatica e della produzione e distribuzione di contenuti video, è avvenuto un processo di avvicinamento, nel settore delle telecomunicazioni, dei servizi voce, video e dati e la convergenza del settore delle telecomunicazioni e del settore dell’informatica. Questi mutamenti hanno provocato una riduzione generale dei costi nella produzione dei beni e servizi interessati, un incremento della qualità e del contenuto di servizio, ma soprattutto hanno generato innovazioni di prodotto e di processo. Dal punto di vista della struttura competitiva, si è acuita la concorrenza e la rivalità fra i diversi soggetti, in ragione della compenetrazione fra differenti settori, che ha determinato l’invasione, nei settori della convergenza, da parte di concorrenti provenienti da settori correlati, collegati o di supporto. In tale contesto però sussistono anche forze che riducono la concorrenza e spingono verso la concentrazione: si tratta delle economie di rete, degli effetti di scala, dell’opportunità di produrre e distribuire un bundling completo, della possibilità di costituzione di grandi gruppi multiservice . Il bilanciamento fra le due opposte tendenze dipenderà dal ruolo del mercato, dalla regolamentazione e dal livello di lock - in in termini di compatibilità e apertura degli standard (Katz, 1996). Considerando la convergenza dei servizi voce, video e dati, in presenza di un regime divergente (come in larga parte esiste ancora oggi), vi sono reti separate, apparecchiature distinte e fornitori diversi per i servizi voce, video e dati. Con il nuovo modello, le distinte tipologie di servizio saranno unite sotto un’unica piattaforma: dal punto di vista degli utenti ciò significherà 38 riduzione dei costi e della complessità e incremento del contenuto di servizio. E’ possibile ipotizzare che vi sarà un forte impulso alla comunanza in termini di servizio e in termini di apparecchiature, mentre la fusione fra le diverse reti sarà probabilmente un processo più lento. Dal punto di vista dei servizi, si assiste, da un lato, a un processo di avvicinamento fra diversi fornitori che si concretizza attraverso accordi, alleanze e fusioni, dall’altro a percorsi di diversificazione e completamento del set di servizi da parte di fornitori già presenti solo all’interno di un determinato bundling. Per quanto concerne le apparecchiature, la tecnologia permette in maniera sufficientemente semplice, efficace, ed efficiente, di unire i diversi dispositivi di produzione, trasferimento e fruizione di contenuti voce, video e dati, su una stessa piattaforma digitale (set top box , combo). La convergenza delle reti risulta più complessa in relazione alla criticità degli asset in questione, agli investimenti e alle politiche strategiche. Un’altra difficoltà per la fusione delle reti deriva dalla complessità tecnologica: esistono diverse tipologie di segnali (a due vie, unidirezionali, pluridirezionali) e di servizi (broadcast oppure one to one ) con esigenze e caratteristiche tecnologiche evidentemente diverse che devono essere rese compatibili con un'unica rete (Garrone e Mariotti, 2001). Nel medio periodo è comunque ipotizzabile che il processo di convergenza non determinerà la rapida sostituzione dei media tradizionali con i nuovi media, ma questi ultimi produrranno in particolare mercati aggiuntivi a quelli esistenti, e avranno uno sviluppo parallelo per almeno qualche lustro. La convergenza dei settori dell’informatica e delle telecomunicazioni consente una drastica riduzione dei costi e dei tempi di trasferimento dei contenuti digitalizzati e di conseguenza, oltre al miglioramento del contenuto di servizio di distribuzione, il trasferimento di una serie di servizi di contatto diretto con l’utente, ma soprattutto la generazione di una serie pot enzialmente illimitata di nuovi servizi. 39 Figura 1.7 La convergenza fra il settore delle comunicazioni e il settore dell’informatica Fonte: Ires (2001) 40 La competizione nei mercati dei media e delle comunicazioni fino alla metà degli anni ‘90 è stata caratterizzata da due processi fondamentali. In primo luogo, il settore è stato invaso da un ampio numero di imprese corrispondenti al modello schumpeteriano di imprese pioniere le quali hanno introdotto beni e servizi innovativi che offrono vantaggi sostanziali ai consumatori. In secondo luogo le imprese esistenti e specializzate in uno o più mercati del settore media e comunicazioni si sono spostate in nuovi settori. Entrambi i processi hanno portato alla trasformazione dei mercati dei media e delle comunicazioni. Si intuisce come queste trasformazioni condurranno alla convergenza dei distinti settori e al mutamento e al superamento delle vecchie catene del valore. La disgregazione delle stesse sarà seguita dalla ricombinazione e nuova strutturazione dei processi, con spostamento verso catene del valore meno fisiche e maggiormente virtuali (Wirtz, 2001). Il processo di convergenza riguarda due fronti distinti di trasformazione: da un lato si ha un processo di integrazione di carattere proprietario fra imprese in precedenza giuridicamente distinte, mentre dall’altro si assiste a un processo di scomposizione e ricombinazione di distinte catene del valore. Benché questi due processi siano separati, essi risultano completamente interconnessi e reciprocamente rinforzanti, in quanto descrivono il medesimo sviluppo da due punti di vista diversi. Internet ha improvvisamente unito differenti forme di comunicazione, reso disponibili diverse fonti di informazione, generato nuove modalità di entertainment e formazione, integrandole in un unico mezzo. La rapida diffusione di Internet ha stimolato fortemente l’interesse di diversi soggetti economici. Dopo l’euforia iniziale, é avvenuto un significativo processo di consolidamento in ragione della necessità di standard, del ra ggiungimento di adeguate economie di scala, dello sfruttamento delle esternalità. L'industria informatica è il punto di partenza logico di questi mutamenti, cui devono adeguatamente uniformarsi la telefonia e i media (Yoffie, 1997) . 41 Figura 1.8 La convergenza dei settori: informatico, media, telecomunicazioni Fonte: Ires (2001) Nel segmento consumer del mercato, le imprese intraprendono enormi investimenti nel video -o n- demand, nella televisione interattiva, e nelle nuove forme di edutainment ed entert ainment digitale. Nel segmento business, i miglioramenti delle reti aziendali e Internet creano opportunità per la definizione di nuovi canali di distribuzione e di innovazione nella comunicazione, e per nuovi veicoli per il trasferimento di informazioni in tempo reale. Il personal computer diviene un dispositivo di uso generale, multimediale, onnipresente e collegato a un’enorme quantità di informazioni e contenuti. 42 1.6.2 I driver del processo di convergenza settoriale E’ possibile identificare tre fattori che accelerano queste tendenze: le spinte della tecnologia, gli effetti delle politiche pubbliche e gli impulsi della domanda (Wirtz, 2001). Per quanto convergenza, concerne è l’influenza possibile della individuare tecnologia tre sul element i processo di principali: la digitalizzazione, lo sviluppo strutture reticolari intelligenti, e la convergenza tecnica delle piattaforme dei media e delle comunicazioni. La digitalizzazione è l'innovazione principale che permette a diverse tipologie di mezzi di comunicazione di essere uniti in un formato comune; lo sviluppo di strutture di reti intelligenti fornisce nuove forme di interazione; la convergenza tecnica delle piattaforme dei distinti mezzi di comunicazione si riferisce alla combinazione di diverse piattaforme in una piattaforma comune, che garantisce un’ampia varietà di funzioni e applicazioni e una vasta gamma di contenuti (Mansell e Steinmueller, 2000 ). I driver tecnologici dovrebbero altresì condurre a un processo di standardizzazione cross- sector . L'introduzione della competizione crosssector assieme ai meccanismi di integrazione verticale hanno notevolmente trasformato l'ambiente competitivo. Altri fattori che influiscono non solo sul timing e sulla natura della convergenza, ma anche sul tasso e sulla direzione del cambiamento tecnologico sono l’intervento pubblico e di converso le strategie aziendali. Per ciò che riguarda le autorità pubbliche, esse devono incentivare i processi di convergenza liberalizzazione, attraverso e impedire una la politica costituzione di di deregolamentazione grandi monopoli e che restringano l’efficienza di mercato. Le imprese, dal canto loro, si trovano a competere in un ambiente incerto e mutevole sia sul fronte tecnologico sia dal punto di vista della domanda. Oltre ai fa ttori supply side , regulatory side e technology side è necessario considerare anche l’aspetto della domanda, e 43 in particolare il livello e i tempi di accettazione e diffusione delle innovazioni da parte del mercato ( Mansell e Steinmueller, 2000 ). Per quanto concerne la domanda, possono essere identificate due cause principali del mutamento delle preferenze dei consumatori: l’interesse verso la personalizzazione e la predilezione per le soluzioni sistemiche. Da un lato si assiste a uno sviluppo di mezzi di informazione e comunicazione che potenziano il livello di personalizzazione, dall’altro si ha un’evoluzione delle piattaforme a rete per garantire sistemi di servizio completi e integrati. Il mutamento delle preferenze degli utenti, ha condotto alla formazione di una domanda cross -sector. Una tale tendenza naturalmente a cross -sector una verso sovrapposizione la dei standardizzazione mercati dei conduce media e delle comunicazioni, ovvero alla convergenza fra questi settori. Catene del valore precedentemente distinte mostrano sempre maggiori punti in comune tali che alla competizione intra-market si aggiunge la competizione inter-market . Si crea un effetto di feedback sistemico e di diffusione self -reinforcing : i driver tecnologici sono generati da imprese innovative, i fattori demand -related sono generati dalle preferenze dei consumatori a seguito dell’entrata sul mercato di nuovi prodotti, e la deregolamentazione è spinta dalle istanze della domanda e dell’offerta in relazione ai mutamenti in atto (Wirtz, 2001). L'espansione delle capacità e funzionalità dei computer, la riduzione dei costi e l’incremento di potenzialità della banda larga, nonché l’invenzione di combinazioni creative di tecnologie e contenuto conducono alla generazione di nuovi prodotti e se rvizi con sovrapposizioni di funzionalità. Con l’aumento delle capacità e la riduzione dei costi, il settore dell’informatica ha invaso i campi limitrofi. Il costo del trasferimento di informazioni si trasmissione, è ma deregolamentazione ridotto anche e in in ragione delle incrementate relazione alle politiche liberalizzazione dei settori capacità di pubbliche di afferenti alla comunicazione. 44 L'esplosione della tecnologia wireless ha creato l'opportunità di ottenere informazioni everywhere everytime; l’utilizzo di cavi coassiali e di fibre ottiche ha aumentato l’ampiezza di banda disponibile per trasmettere voce, video e dati. Le capacità di trasferimento e trasmissione sono ulteriormente incrementate dalla nascita di software di compressione, che permettono di trasferire grandi quantità di informazioni su qualsiasi canale di distribuzione, wireless o wired (cavo di rame, cavo coassiale, cavo in fibra ottica). Con la scomparsa delle barriere tecnologiche, economiche e normative, si lascia spazio a una serie potenzialmente infinita di nuove funzioni, combinazioni, collegamenti, sia nel segmento consumer sia in quello professional. In termini di tecnologia si può parlare di tre insiemi di sviluppi tecnologici: gli avanzamenti nel campo della microelettronica, lo sviluppo di fibre ottiche e la compressione del segnale. La causa di queste innovazioni è la digitalizzazione, che permette di produrre, trasferire e rappresentare, sotto forma di bit . La digitalizzazione ha permesso l’unione dei contenuti voce, video e dati all’interno di un sistema informatico e il loro trasferimento, attraverso le reti di telecomunicazione fra un sistema e l’altro. Un ulteriore impulso al processo di convergenza digitale è la creatività manageriale: infatti sono necessarie soluzioni commerciali e domestiche creative per guidare il mercato convergente. Le imprese coinvolte non possono combinare meramente le tecnologie esistenti, ma devono creare interesse da parte della domanda con lo sviluppo di nuove funzionalità e qualità; ossia con concrete innovazioni di processo e prodotto. La convergenza è un movimento comune verso un punto o l’unione di elementi: l'unificazione di funzioni, la combinazione di un insieme di prodotti precedentemente distinti che impiegano le tecnologie digitali. Il successo di questo processo dipende da ben definite condizioni quali: la definizione di combinazioni creative costruite su tecnologie complementari, la scelta, da parte delle imprese coinvolte, di soluzioni orizzontali di competizione, la considerazione delle esternalità e dell’importanza degli standard, lo sviluppo di soluzioni system -focused ( Yoffie, 1997 ). 45 In primo luogo sono necessarie combinazioni creative di vecchie e nuove tecnologie, vecchi e nuovi canali di distribuzione, vecchie e nuove capacit à aziendali. L'idea di combinazioni creative coinvolge le imprese che intendono competere profittevolmente all’interno della convergenza digitale. Per le imprese leader si tratta di un adattamento utile al mantenimento delle posizioni, mentre per le impres e nuove entranti è l’occasione di sfruttare un’innovazione radicale utile a scalzare le posizioni competitive definite. Il potenziale insito nelle combinazioni creative di nuove e vecchie tecnologie e nuovi e vecchi metodi di produzione e distribuzione, risulta dal fatto che i prodotti e i servizi possano aprire mercati completamente nuovi sfruttando contemporaneamente più influenze da esperienze e da competenze esistenti. Le strategie di combinazione creativa che si concentrano inizialmente su prodotti, se rvizi e tecnologie complementari hanno l'ulteriore vantaggio di garantire generalmente un certo livello di compatibilità con la tecnologia installata. La compatibilità delle innovazioni con i regimi esistenti è un’importante chiave di riduzione dei costi di adattamento e di incentivo alla diffusione. Internet è un esempio tipico di combinazione creativa di vecchie e nuove tecnologie che ha sviluppato un interesse di massa perché è un complemento dell'intera base installata di computer nel mondo. Con la sola l'aggiunta di un modem, ogni Macintosh, PC o mainframe si può collegare; anche molti dei servizi on -line che erano stati studiati come complementi divengono ora sostitutivi di molti beni e servizi off- line. Le economie di scala, la deregolamentazione e il progresso tecnologico spingono l'industria dell’informazione verso una struttura orizzontale e lontano da un orientamento verticale. La struttura settoriale tradizionale con imprese fortemente integrate verticalmente viene sostituita da un modello oriz zontale, nel quale la competizione è fra componenti. Questa struttura è determinata non solo dalla complessità tecnologica, ma anche dalla necessità di raggiungere adeguate economie di scala e dalla presenza di notevoli 46 esternalità. Una volta che un’impres a controlla gran parte del segmento orizzontale di appartenenza, essa s’impegna, attraverso combinazioni creative con altre imprese complementari, nella generazione di un prodotto originale e differenziato (Katz e Shapiro, 1994). Il vantaggio del modello orizzontale è che, realizzandosi la competizione a livello di componenti piuttosto che al livello di sistemi, è possibile avere la struttura di mercato più efficiente per ogni componente ed è possibile accoppiare e mescolare i componenti migliori. La debole zza supposta del modello orizzontale è la difficoltà di coordinamento. La deregolamentazione permette alle imprese di telecomunicazioni di offrire soluzioni complete combinando creativamente risorse interne con prodotti e servizi esterni. Crescenti economie di scala a livello dei componenti e l'emergere di settori indipendenti come quello dei semiconduttori e del software hanno eliminato molte delle debolezze inerenti al modello orizzontale. Il vantaggio maggiore di una struttura verticale deriva dal fatto che un’impresa offre al cliente un pacchetto completo ed estremamente coordinato di beni e servizi, riducendo così i costi di transazione e la complessità. Nell’industria informatica e delle telecomunicazioni, questi problemi sono stati risolti, con la definizione e affermazione degli standard. Tuttavia questa capacità di creare interfacce comuni attraverso segmenti orizzontali non è ancora emersa compiutamente all'interno del paradigma del personal computer e della comunicazione digitale. Il termine effetti di rete si riferisce ai vantaggi legati all’appartenenza degli utenti a due tipologie di network: le reti fisiche, come le reti di comunicazione, in cui gli utenti traggono beneficio dall'essere in grado di comunicare con più utenti; e le reti virtuali hardware- software, come il personal computer e i software necessari per utilizzarlo, in cui gli utilizzatori si avvantaggiano dalla disponibilità potenziata di software conseguente alla presenza di una grande base installata (Katz e Shapiro, 1985). 47 Quando gli effetti di rete sono significativi, il grado al quale le diverse reti sono collegate e interconnesse è un elemento critico della struttura di mercato. In assenza di interconnessione o compatibilità, si riducono le possibilità e si incrementano i costi della comunicazione e dello scambio, in ragione della necessità della sottoscrizione di differenti servizi e dell’acquisizione di distinte apparecchiature per le diverse piattaforme. La presenza di compatibilità e la definizione di standard divengono maggiormente critici in ragione dei processi di convergenza settoriale in atto. A differenza dei prodotti indipendenti dell'industria dell’elettronica di consumo o dell'industria informatica, la competizione nelle nuove industrie digitali ruota intorno alle ret i e alla comunicazione; se sussistono più standard, la capacità di comunicare e interagire sarà inferiore. Inoltre la mancanza di interfacce comuni, in particolare in una struttura di mercato con competizione orizzontale, rallenta l’accettazione dell’innovazione da parte del mercato e la sua diffusione. I clienti potenziali ritardano l’adozione di nuove architetture, se ci sono diversi standard in competizione e se vi è un deficit di complementarietà e aspettative di shake out . L’importanza cruciale degli standard è legata al ruolo degli effetti di rete. Per superare la resistenza del consumatore, le nuove tecnologie convergenti richiedono un ampio insieme di beni e servizi complementari. La varietà e la gamma di software e servizi disponibili aumentano con la crescita della rete e del numero di utenti collegati: gli effetti di rete generano così cicli virtuosi e anche importanti, perché riducono i costi di apprendimento, distribuzione e servizio. Il ruolo degli standard in settori convergenti è ulteriorment e rinforzato a causa delle minacce di lock - i n e lock -out . P e r lock - i n s’intende una particolare situazione che si crea quando si effettua una precisa scelta in termini di adozione di una piattaforma o architettura, che vincola gli utenti a causa degli inve stimenti effettuati e dei costi di transizione. La situazione di lock -out riguarda imprese che, non facenti parte dello standard e non essendo coinvolte nel processo di definizione, non possono beneficiare degli effetti 48 positivi di rete. Gli standard posso no essere definiti attraverso diverse modalità: possono essere stabiliti da imprese che fissano il design dominante o controllano l’architettura, oppure possono essere aperti e liberi, infine è possibile che sia un’autorità terza a stabilirli e imporli (Katz e Shapiro, 1985). I settori caratterizzati dalla presenza di standard hanno un problema univoco, descritto spesso come la “tirannia della base installata”. La dimensione pura della base installata può generare inerzia e resistenza eccessive al cambiame nto, anche quando siano disponibili soluzioni migliori. Le imprese devono raggiungere economie di scala all'interno dei segmenti orizzontali e trovare i modi di sfruttare profittevolmente adeguate economie di scopo nei mercati limitrofi. Le necessità di scala emergono dalla competizione orizzontale, dall’esistenza di standard, ma anche dalla riduzione delle barriere economiche. La convergenza si fonda sulla combinazione di differenti tecnologie, capacità, conoscenze, competenze. Le imprese relativamente differenziate possono conseguire un vantaggio, rispetto alle imprese maggiormente focalizzate, sfruttando le proprie potenzialità in un ampio insieme di mercati collegati. Quando un’impresa domina lo standard di un segmento orizzontale, sarà più facile che essa influisca sugli standard delle tecnologie strettamente collegate. Modularità e bundling possono favorire una strategia di fast following: le start -up possono aprire la strada a nuove categorie e segmenti, anche se si devono scontrare con la presenza di concorrenti stabiliti. Le economie di scala e di scopo, tuttavia, non garantiscono la leadership degli incumbent nelle industrie convergenti, o nella generazione futura di tecnologia all'interno dei confini del settore. In molti casi è ignoto ex ante q u a le sarà l’impresa leader e quali economie di scala e di scopo siano più rilevanti. 49 I meccanismi di successo per combinare utilmente le potenzialità di un’impresa, in termini di risorse e competenze, sono spesso molto vari e qualche volta casuali (Crandall, 1994). I processi interni delle imprese coinvolte nei percorsi di convergenza sono caratterizzati da profondi mutamenti. Gli effetti della presenza di incertezze dal lato della tecnologia e della domanda si riversano sui processi aziendali. Ciò è particolarmente vero quando mutamenti significativi dal punto di vista competitivo hanno luogo durante il processo di sviluppo delle innovazioni. È improbabile che ricerca, sviluppo e commercializzazione, che hanno funzionato bene all'interno di un paradigma esistente con cicli relativamente prevedibili, siano adeguati ad ambienti estremamente turbolenti. I processi interni, per essere efficaci ed efficienti in ambito convergente, devono riflettere almeno due imperativi potenzialmente contraddittori: essere estrema mente flessibili e adattabili ed essere t i m e- sensitive. Figura 1.9 Economia digitale, convergenza e co- evoluzione F o n t e : V o l p a t o ( 2 0 0 0) 50 1.7 Le barriere alla convergenza La natura e la crescita potenziale della domanda di mercato pe r i nuovi servizi rappresenta la maggiore incertezza cui debbono far fronte gli operatori. I segnali che provengono dal mercato sono infatti contraddittori: gli indicatori dell'offerta, in termini di attività di fusione e acquisizione e di investimenti nello sviluppo di nuovi servizi, forniscono una positiva impressione del potenziale di mercato, ma solo una piccolissima percentuale dei cittadini utilizza la rete in maniera intensiva. Si tratta di una percentuale minima del consumo totale di materiale audio visivo, settore nel quale la diffusione dei televisori supera quella dei telefoni. Esistono tuttavia segnali di un possibile cambiamento nelle tendenze al consumo di servizi in ambito familiare, in parte dedotti dall'espandersi del mercato negli Stati Unit i, ove la presenza di PC nelle case è attualmente di gran lunga superiore rispetto all'Europa. Un parallelo con la situazione statunitense è valido solo se l'Europa raggiungerà un paragonabile grado di diffusione dei PC. La convergenza sta già mostrando chiaramente di essere una forza trainante per l'attuale sviluppo delle industrie delle telecomunicazioni, dei media e delle tecnologie dell'informazione. Per formulare una visione esaustiva del tema è necessario considerare anche le barriere, attuali o pote nziali, eventualmente esistenti che potrebbero ostacolare la tendenza alla convergenza. Una prima barriera concerne l’accesso agli utilizzatori. La proprietà e il funzionamento delle reti, sono diversi nei differenti settori e ciò significa che molti servizi avranno poche alternative per l'instradamento verso gli utilizzatori. Anche nei casi in cui il monopolio legale è stato eliminato la struttura economica della rete locale può dare agli attuali proprietari delle reti di telecomunicazioni e di televisione via cavo una posizione dominante nei collegamenti con i consumatori. Se i punti di strozzatura sono controllati da operatori integrati verticalmente, esiste una limitazione potenziale della concorrenza a livello di servizi. 51 In secondo luogo le restrizio ni esistenti in alcuni Stati membri (e non in altri) sui tipi di servizi che possono essere offerti sulle differenti infrastrutture potrebbero rendere difficile agli operatori formulare una strategia unificata per i mercati paneuropei e potrebbero impedire lo sfruttamento di economie di scala. I più elevati costi tariffari risultanti potrebbero ritardare la diffusione di servizi innovativi. Un ulteriore ostacolo è dato dai costi elevati dei servizi di telecomunicazione e delle soggiacenti infrastrutture di rete, usate per la loro diffusione, che influenzano significativamente la domanda. A questo proposito, il successo di Internet in Nord America viene ascritto all'applicazione generalizzata di strutture di prezzo forfettarie, che consentono chiamate locali gratuite, e a tariffe contenute per le capacità di rete affittate, rese possibili dalla concorrenza; il risultato è un costo significativamente più basso per l’accesso. L'espansione dei mezzi di diffusione potrebbe spostare i problemi di offerta dalla distribuzione al contenuto, e creare a medio termine una carenza di contenuto adeguato. Il contenuto di qualità è già oggi un fattore chiave del successo sui mercati televisivi, sia digitali sia analogici, e una sua mancanza prolungata potrebbe inibire l'arrivo di nuovi operatori sui mercati (e quindi la concorrenza e l'innovazione). L'espansione del numero di canali di telediffusione avverrà probabilmente a spese delle quote di mercato delle emittenti attuali; tuttavia la perdita di quote potrebbe essere evitata aumentando l' audience al di là delle frontiere nazionali. Man mano che i servizi si sviluppano, una parte importante di innovazione verrà dai piccoli operatori, che sfruttano nicchie di mercato, o dai grandi operatori, che investono massicciamente in ricerca e sviluppo. In un modo o nell'altro, entrambi avranno bisogno, per recuperare i costi, di un'audience più numerosa di quella che potranno fornire i mercati nazionali. Grazie alla direttiva europea "Televisione senza frontiere", le emittenti televisive sono in grado di raggiungere un più vasto pubblico: la grande sfida cui debbono far fronte è l'esistenza di spettatori di lingue e culture differenti. 52 Un’importante barriera all’entrata è data dall’insufficiente protezione dei diritti di proprietà int ellettuale. Se essi verranno adeguatamente difesi, i fornitori di contenuto saranno ben felici di mettere a disposizione il materiale in loro possesso; allo stesso modo, gli operatori investiranno in servizi innovativi solamente se saranno sicuri che i nuo vi mezzi di diffusione dell'informazione e/o dei servizi sono in grado di proteggere adeguatamente gli sforzi intellettuali e industriali delle proprie strutture e dei fornitori di contenuto. Una protezione insufficiente rappresenta già una barriera per il contenuto elettronico off- line e potrebbe ripercuotersi sul mondo della diffusione on - line . I recenti accordi WIPO (World Intellectual Property Organization ) stanno contribuendo alla risoluzione di questi problemi potenziali. Esistono anche barriere potenziali al processo di convergenza, fra le quali è possibile identificare: innanzitutto l'incertezza normativa dovuta ai limiti delle definizioni attuali; le modalità di applicazione delle norme e il modo in cui esse rispondono alle strutture di mercato in e voluzione o alle caratteristiche del servizio possono rappresentare un'importante barriera agli investimenti degli operatori di mercato. Le definizioni in uso sul piano nazionale e comunitario resteranno in massima parte valide per molte attività, ma se do vessero lasciare l'industria incerta, quanto al trattamento normativo che riceveranno i servizi, finirebbero comunque con l'ostacolare la fornitura di servizi. In alcuni casi ciò significherebbe semplicemente che, nonostante le attuali definizioni a livello comunitario per le attività radiotelevisive e di telecomunicazione, gli organismi di regolamentazione potrebbero includere un nuovo servizio sulla base di un determinato regime normativo in alcuni Stati e di un secondo differente in altri. All'interno degli Stati membri si potrebbero inoltre creare barriere sorte per il diverso trattamento riservato a servizi simili (ad esempio in base alle piattaforme sulle quali vengono diffusi). In altri casi le caratteristiche dei servizi futuri potrebbero farli rientrare, in base alle definizioni attuali, in più aree normative e creare per 53 alcuni di essi un carico normativo sproporzionato. Infine le tendenze tecnologiche e di mercato potrebbero minacciare le basi su cui sono costruite le definizioni attuali (un esemp io dell'incertezza normativa viene dalla recente campagna elettorale in Francia, paese nel quale il divieto di diffondere sondaggi sulle tendenze dell'opinione pubblica nella settimana che precede il voto si applica ai tradizionali media off -line, ma non a Internet, per cui un certo numero di editori ha finito con l'ignorare il divieto che poneva i media tradizionali in posizione di svantaggio). Un ulteriore vincolo deriva dal fatto che la procedura per ottenere il nullaosta regolamentare per un certo pacc hetto di servizi in tutti gli Stati membri, e magari da organismi normativi differenti, può creare seri ostacoli a chi intende operare su una base paneuropea. La fornitura di servizi può essere ostacolata se gli operatori di mercato vengono sottoposti a regimi normativi differenti o se debbono trattare con vari organismi. Licenze, concessioni rappresentano una o limitazioni barriera normative potenziale alla all'ingresso fornitura di sul mercato servizi, agli investimenti e all'equa concorrenza e dovrebbero quindi essere limitate a casi ben giustificati. Per equilibrare le condizioni di mercato, si dovrebbe in particolare cercare di limitare la normativa ai casi in cui esistano potenziali barriere, piuttosto che estendere una normativa "soffocante" a settori regolati in maniera più "leggera". Molte licenze per le reti di telecomunicazione e di emissione radiotelevisiva permettono una copertura nazionale, ma altre, in particolare per la diffusione di programmi televisivi via cavo, sono regionali o locali. Si tratta di fattori che, anche se accettabili nel contesto di settori specifici, possono rendere più difficile o più costosa l'offerta di pacchetti integrati di servizi, particolarmente se transfrontalieri, e costituire un onere eccessivo per gli organismi, soprattutto se si considera che la tecnologia favorisce le offerte integrate e che l'utenza privata e professionale ne farà probabilmente crescere la domanda. 54 Quello dell'accesso è soprattutto un problema di accordi commerciali, sottoposti alla salvaguard ia globale delle norme di concorrenza, ma esiste attualmente una situazione di squilibrio, poiché una normativa di accesso esiste solo per alcune reti. Ad esempio, le norme sull’interconnessione e sulle reti aperte si applicano alle reti di telecomunicazio ne, ma non alle infrastrutture per le emissioni radiotelevisive, e il quadro di riferimento per i sistemi di accesso condizionato si applica alla televisione digitale, ma non a tutti i tipi di servizi digitali. Se gli operatori di mercato controllano l'accesso ai consumatori, perché ad esempio sono proprietari della rete locale o perché controllano le tecnologie di accesso condizionato, l'impresa in questione può essere in condizioni di discriminare a favore dei propri servizi. Per quanto riguarda i proble mi di accesso legati al contenuto, in genere si applicano le normali regole commerciali, influenzate solamente dalle norme di concorrenza applicabili: un'eccezione è rappresentata dal trattamento negli Stati membri di certi contenuti ad alto valore aggiunt o, per i quali l'adozione della direttiva "Televisione senza frontiere" ha fornito il riconoscimento reciproco a livello comunitario di eventi che gli Stati membri riservano all'emissione radiotelevisiva libera. La fornitura di servizi (e lo sviluppo di una vera concorrenza) dipenderanno anche dalla disponibilità di una sufficiente capacità di rete, il che per molti servizi significa l'accesso allo spettro radio: la contemporanea espansione delle trasmissioni radiotelevisive e delle applicazioni mobili multimediali e vocali, e l'uso di tecnologie senza filo all'interno delle reti fisse porterà a un significativo aumento della domanda. Se esistono marcate differenze nella qualità dello spettro disponibile, o nel modo in cui viene esso assegnato, possono nascere potenziali barriere che influiranno sul funzionamento delle reti dei differenti settori orientati ai costi, incoraggiando l'eventuale ingresso di concorrenti in un settore piuttosto che un altro. I quadri normativi per ciascuno dei settori interessati dalla convergenza contengono misure per garantire gli obiettivi di interesse pubblico specifici a per tali settori, ma se il livello di protezione dei consumatori, il trattamento 55 legislativo delle transazioni elettroniche o la protezione dei dati e della vita privata variano nei differenti settori, gli utilizzatori e i consumatori potrebbero non aver fiducia nei servizi e nei sistemi disponibili e ostacolare così lo sviluppo dei servizi convergenti. Inoltre se l'azione di mercato non fosse in grado di garantire la diffusione di prodotti e servizi interoperabili, l'obiettivo di garantire a ogni utilizzatore la possibilità di comunicare con tutti gli altri utilizzatori verrebbe ostacolato. Norme private, controllate dagli operatori in posizione dominante, potrebbero limitare tale interoperabilità. 1.8 Convergenza e sistemi modulari Uno dei concetti utili alla comprensione dei nuovi paradigmi tecnologici è la modularità. Una progettazione modulare separa i parametri di progettazione di un particolare prodotto in sottoinsiemi visibili e nascosti. I computer sono progettati come sistemi modulari con componenti interoperabili. I parametri di progettazione visibili sono incorporati nell'architettura di sistema e nelle sue interfacce. I parametri di progettazione nascosti, al contrario, sono nascosti all’interno dei componenti. I progettisti di altre parti del sistema non hanno necessità di conoscere in dettaglio come un singolo componente funziona e se si conforma alle specifiche di interfaccia del sistema stesso. Come un corollario, le parti nascoste di un sistema possono essere cambiate per ottimizzarne le prestazioni senza compromettere il funzionamento del sistema in generale. La sperimentazione e il miglioramento possono procedere così al livello di componente, mentre l'architettura di sistema generale e i progetti di interfaccia rimangono intatti. Tuttavia, con l’espansione e lo sviluppo delle conoscenze tecniche, è diventato possibile riconfigurare elementi noti al fine di creare nuovi sistemi. Queste innovazioni architetturali creano nuovi modelli di utilizzo per le strumentazioni informatiche e di conseguenza nuovi mercati. A seguito di 56 questo processo evolutivo, fino alla metà degli anni ‘80 la competizione nel settore dei computer era essenzialmente tra distinte piattaforme. La modularità è un principio di progettazione in base al quale un sistema complesso è suddiviso in moduli indipendenti collegati assieme attraverso interfacce standard. L'antitesi a un prodotto modulare è un sistema nel quale ogni c omponente è univoco e può funzionare soltanto in un determinato contesto. Esistono diverse tipologie di modularità: un prodotto può essere modulare nella produzione, nella progettazione, o nell’utilizzo. La modularità nella produzione razionalizza un prodotto in componenti e permette alle parti di essere standardizzate e prodotte indipendentemente, prima della loro unione nel sistema finale. La modularità nella progettazione si riferisce al fatto che, con un'architettura generale e con interfacce standard, i moduli possono essere progettati indipendentemente, mescolati e accoppiati per creare un sistema completo. Infine, un prodotto è modulare nell’uso se gli utilizzatori stessi possono combinare e unire i diversi componenti al fine di ottenere un sistema funzionante. I vantaggi della modularità nella produzione sono le economie di scala e di scopo e la riduzione nella complessità di produzione e di gestione dei materiali. I vantaggi della modularità nella progettazione riguardano la flessibilità e l’efficie nza risultante dalla possibilità di modificare un singolo componente mantenendo gli altri elementi inalterati. I vantaggi della modularità nell’utilizzo si riferiscono alla capacità di ottenere design personalizzati, adattabili e specifici in relazione alle esigenze, che consentano compatibilità con i sistemi accessori, affidabilità e aggiornamento. Un’architettura modulare è interessata da un circolo virtuoso in relazione al quale la presenza di un sistema ricco di componenti stimola la domanda, che ha sua volta influenza positivamente l’interesse dei produttori ( Yoffie, 1997 ). 57 1.9 Le conseguenze sulla struttura delle imprese e sulla competizione settoriale Ci sono molti modi attraverso cui il processo di convergenza può mutare la struttura di mercato d elle comunicazioni e dell’informatica e le caratteristiche della competizione in questi mercati. Partendo da una prospettiva di politica pubblica, uno degli sviluppi più interessanti riguarda la possibilità di un incremento della competizione dovuto all’entrata di nuovi concorrenti. I mutamenti tecnologici e le politiche di incentivo all’innovazione generano economie di scopo e diversificazione per molte imprese presenti in settori limitrofi che divengono potenziali entranti nel macrosettore originato dalla convergenza. Dal punto di vista della struttura dell’offerta, è possibile ipotizzare l’emergere di una serie di grandi oligopolisti regionali con offerta multiprodotto e piccoli operatori locali specializzati e di nicchia. Questi movimenti sono ulteriormente giustificati dai problemi di complementarietà fra contenuti e reti che spingono verso processi di integrazione al fine di ridurre i vincoli di coordinamento. Lungo questo processo di convergenza e con l’incremento della competizione appare importante definire concrete strategie di differenziazione; in particolare è possibile, per i soggetti coinvolti, da un lato comporre in maniera originale il sistema di prodotto (bundle ), dall’altro far leva sulle funzioni di intelligence ; ciò all’interno di un particolare accoppiamento contenuti/reti di trasferimento ( Mansell e Steinmueller, 2000 ). 58 Figura 1.10 La diffusione delle ICT e le conseguenze sulle imprese e sui settori Fonte: Dubini (2001) 1.9.1 La riconfigurazione della catena di va lore Dal 1998 in poi sono avvenute molte alleanze e acquisizioni con processi di integrazione verticale e orizzontale. In questo contesto devono essere evidenziate tre tendenze. La prima riguarda l’acquisizione di altre imprese da parte di grandi provider di telecomunicazione. In secondo luogo, le imprese operanti nel campo dei media hanno ampliato il loro raggio d’azione nel settore Internet. In terza istanza, si è assistito a un numero crescente di fusioni tra società relativamente nuove appartenenti al settore Internet. La catena del valore è un concetto utile per analizzare il comportamento di imprese e mercati alla luce della convergenza. Le imprese tendono oggi ad essere presenti in uno o più stadi della catena del valore e, secondo alcuni, la 59 convergenza può stimolare una parte di tali imprese a studiare l'opportunità di estendere le proprie attività al di là di quelle tradizionali, come appare già chiaro dalle fusioni e acquisizioni già verificatesi. La piattaforma di rete e il contesto consumatore/utilizzatore rappresentano due elementi fondamentali dell’attività di fornitura della catena del valore che spazia dalla creazione del contenuto alla sua presentazione, alla fornitura del servizio e alla diffusione finale tra i consumatori. Il cambiamento potenziale indotto dal fenomeno della convergenza può essere considerato a tre differenti livelli, tecnologico, industriale e commerciale; ma non bisogna dare per scontato che la convergenza a un livello porti inevitabilmente a uno stesso grado di converge nza ad altri livelli. I nuovi conglomerati generati da questi processi di fusione possono essere interpretati come conseguenti ai percorsi di convergenza settoriale, che giustifica la concentrazione e la ricombinazione delle catene del valore dei distinti sub- settori. In questo processo di scomposizione, la nuova catena del valore verrà costruita omologandosi da un lato alle esigenze tecnologiche, dall’altro alle richieste di mercato, mantenendo solamente quei processi che generano valore in relazione alle mutate condizioni. Nel campo dei media avviene in particolare la distinzione fra content creation e content aggregation, mentre nel settore delle telecomunicazioni la distinzione è fra trasmissione ed erogazione di servizi a valore aggiunto. La riconfigurazione delle catene del valore può essere considerata come una risposta alla dinamica competitiva e alla complessità della convergenza settoriale. Da questo punto di vista è utile sottolineare che le competenze e le conoscenze dei settori coinvolti vengono utilmente trasferite e utilizzate nel nuovo macro- settore (Wirtz, 2001). Tuttavia lo scopo più importante di tale riconfigurazione, non è solamente quello di trasferire beni e servizi per i quali la domanda potenziale esiste, ma combinarli con elementi a valore aggiunto, generalmente complementari, di altri fornitori di informazioni e comunicazione, creando una nuova organizzazione che possiede le capacità e 60 la dimensione richieste dal mercato. La nuova organizzazione normalmente nasce da processi di acquis izione piuttosto che da rapporti di alleanza, in ragione delle difficoltà strutturali conseguenti agli accordi inter- organizzativi (Wirtz, 2001). 1.9.2 La catena fisica e la catena virtuale del valore Ogni impresa compete contemporaneamente nei due mondi, quello degli elementi fisici, il market place, e quello virtuale della conoscenza e dell’informazione, il market space. L’aspetto più critico sta nella capacità dell’impresa di riconoscere e generare valore sia nel primo sia nel secondo, perché il processo di creazione di valore nei due mondi non è lo stesso. Per generare valore nella nuova economia, l’impresa deve sviluppare nuove capacità. Nel mondo fisico conoscenza e informazione hanno valore funzionalmente alla produzione di oggetti fisici; nel mark et space esse possono divenire anche fonte di ricavo, perché capaci di favorire lo sviluppo di nuove relazioni con i clienti e di nuove imprese, per servire in modo diverso gli stessi mercati o generarne di nuovi. La divergenza dell’economia degli elementi fisici da quella della conoscenza e dell’informazione, si è sviluppata in questi ultimi anni, nella successione di tre fasi distinte. Nella prima, le imprese hanno investito significative risorse nei processi di generazione della conoscenza e nella sua trasformazione da tacita in esplicita per poterla rendere pervasiva, disponibile e appropriabile, al fine di misurare, controllare e coordinare i processi aziendali. Il possesso dell’informazione è utile per migliorare l’efficacia e l’efficienza dei processi aziendali allo scopo di aumentare la soddisfazione della clientela e la redditività. La seconda fase ha impegnato l’impresa nel primo tentativo di parziale virtualizzazione della catena del valore. Per acquisire nuovi vantaggi competitivi, incrementando l’efficienza dei processi interni e migliorando la soddisfazione della clientela, l’impresa ha iniziato a sperimentare il trasferimento di alcune fasi della sua catena fisica del valore 61 nel market space. Con tale sperimentazione, l’impresa ha attivato il processo di separazione dell’economia degli oggetti fisici da quella della conoscenza e informazione, generando le prime frammentate catene virtuali del valore. Esse operavano integrate in quelle fisiche, allo scopo di migliorarne performance e competitivit à. La terza fase, oggi in atto, esprime la nuova traiettoria competitiva che mira a creare e gestire contemporaneamente le due catene del valore, accrescendone l’indipendenza e la distintività. Il fine non è più quello di sostenere con la catena virtuale quella fisica, ma di assegnare alla prima il compito strategico di perseguire nuovi progetti e di creare nuove modalità per costruire relazioni di valore con la clientela attuale e potenziale. Ciò è testimoniato dal numero significativo di imprese tradizio nali e di nuove imprese che utilizzano il Web per comunicare, promuovere e gestire transazioni commerciali con modalità innovative organizzate secondo la nuova catena virtuale del valore. 1.9.3 I vantaggi potenziali dell’integrazione L’attività di mercato mostra che gli operatori dei settori interessati dalla convergenza stanno cogliendo le opportunità offerte dal progresso tecnologico per migliorare i servizi tradizionali e per espandersi in nuove attività. Telecomunicazioni, media e tecnologie dell’info rmazione vedono svilupparsi prodotti e piattaforme multi- settoriali e assistono alla nascita di partecipazioni incrociate. I vantaggi potenziali risiedono soprattutto nella presenza di clienti “multipli” collegati e vincolati alla singola impresa attraver so l’offerta di sistemi di prodotto bundled, nella possibilità di attuare una politica di price bundling, nella possibilità di espandersi in nuovi mercati e nella diversificazione di rischio. La presenza di clienti “multipli” permette alle imprese di intra ttenere relazioni con il cliente attraverso molteplici rapporti, che, dal punto di vista del cliente, non necessitano di essere collegati gli uni agli altri. Attraverso la fusione di imprese, è possibile che i nuovi conglomerati che si vanno 62 generando offr ano un pacchetto di servizi integrato a tipologie di clienti distinte e variegate. A questo proposito si possono distinguere due tipologie di collegamento a clienti “multipli”. In prima istanza è possibile che intercorrano numerose relazioni parallele e indipendenti le une dalle altre. Il cliente è vincolato all’impresa attraverso una molteplicità di connessioni. Dal punto di vista dell’impresa, questa forma ha il vantaggio che se il cliente termina un rapporto, essa può beneficiare potenzialmente degli altri legami. Inoltre può darsi anche il caso in cui le numerose relazioni di un cliente con un’impresa siano collegate, sebbene non costituiscano un singolo rapporto di clientela. Dal punto di vista del cliente, questo rapporto permette con un singolo accesso di beneficiare dei diversi beni e servizi dell’impresa. Dal punto di vista dell’impresa, esso fornisce maggiore potenziale di relazione fra il cliente e l’impresa, e inoltre aumenta le barriera all’uscita per il cliente, rispetto alla situazione in cui intercorrano singoli rapporti; incrementando i costi di transizione e l’effetto di lock - i n. La diffusione di una rete aumenta l'intensità dei rapporti e l’utilità per il singolo cliente grazie all’espansione dei beni e dei prodotti offerti (Wirtz, 2001). Attraverso l’integrazione elettronica, vi è un rafforzamento dei legami con i clienti “multipli” sotto due aspetti: innanzitutto vi è un incremento della personalizzazione e dell’interattività nei rapporti tra il cliente e l’impresa; in secondo luogo, l’impresa può sviluppare sistemi di prodotto completi e studiati ad hoc sulle esigenze del singolo cliente. L'obiettivo finale di tali sforzi può essere visto nell'istituzione di un alto grado di integrazione del cliente che gli permette di eseguire le sue tr ansazioni quasi totalmente all'interno di uno specifico sistema di comunicazione proprietary -structured. Si individua una tendenza verso la convergenza industriale nelle alleanze, fusioni e joint venture costruite sull'esperienza tecnica e commerciale dei partner per sfruttare i mercati attuali o quelli futuri. Molte alleanze sono orizzontali (cioè tra imprese che operano nello stesso segmento della catena 63 del valore), mentre a quelle destinate a sfruttare le potenziali opportunità della convergenza di mercato partecipano in genere imprese che operano in segmenti differenti della catena del valore, con una maggiore integrazione verticale. In alcuni casi, le alleanze hanno già dovuto far fronte a difficoltà che dimostrano l'incertezza dei mercati e i rischi associati. È anche difficile essere precisi sui servizi cui la convergenza potrà dar vita: molti saranno il risultato del progresso tecnologico nei settori interessati e potrebbero essere del tutto indipendenti dall'attività intersettoriale; altri saranno invece il risultato diretto della reciproca influenza tra settori quali, ad esempio, quello delle telecomunicazioni e delle trasmissioni radiotelevisive. Il processo di convergenza in atto, l'apertura del settore delle telecomunicazioni e il rapido sviluppo di Internet e dei servizi on -line stanno portando alla nascita di nuove strutture di mercato e di nuovi ruoli per gli operatori. Si tratta di un'ampia gamma di operazioni che vanno dalle alleanze orizzontali (per ripartire i rischi e assimilare conoscenze supplementari) all'integrazione verticale (quando gli operatori di un segmento di mercato cercano di ottimizzare la convergenza tecnologica, di entrare in segmenti a più alto valore aggiunto o di ottenere economie di scala). La vivace attività di fusioni, acquisizioni e alleanze è giustificata da tutta una serie di fattori commerciali e strategici. La tendenza alla convergenza è uno di questi: alcuni ritengono che le nuove strutture di mercato riflettano una sostanziale variazione nella catena del valore, che si sposta dalla semplice diffusione all'offerta on - line concorrenza, alla di produzione servizi associate alla e e presentazione transazioni. digitalizzazione, La del contenuto liberalizzazione stanno o e la trasformando la diffusione e la consegna d i servizi in articolo di consumo, in un'attività commerciale ad alto volume e basso margine. Le imprese che attualmente operano nella fascia inferiore della catena del valore cercano perciò di incrementare il volume della propria attività principale con alleanze orizzontali o con una crescita organica in nuovi mercati geografici. Al tempo 64 stesso, tali imprese ricorrono a concentrazioni verticali per riposizionarsi in livelli della catena del valore che permettano attività a più alto margine di guadagno: l'acquisto di Antena3 da parte di Telefónica in Spagna, la creazione di Stream da parte del gruppo STET in Italia e l'acquisizione dell'operatore televisivo via cavo Comcast da parte di Microsoft negli USA sono esempi di imprese che si muovono trasversalmente tra i settori, per ragioni strategiche e commerciali. Questa tendenza è rafforzata dall'emergere di nuove industrie, che colmano i vuoti tra settori adiacenti; alcune delle imprese che 10 fa anni erano nate per fare da battistrada nel settore dei servizi computerizzati o n- line si sono ora trasformate in gruppi il cui valore si calcola in miliardi di dollari. CompuServe e America on- line sono due esempi concreti e la recente fusione delle due attività in Worldcom è un'ulteriore dimostrazione della fluidità delle attuali strutture di mercato. Uno studio condotto per conto della Commissione Europea ha analizzato i motivi alla base di alcune delle più importanti operazioni (non tutte conclusesi in modo positivo). Figura 1.11 Le fusioni e le alleanze orizzo ntali Filosofia Esempi Maggior potere di mercato / economie di scala V e b a c o m - Urbana Systemtechnik, Cable Wireless Communications Demon - Cityscape Costo elevato delle tecnologie (digitali) nuove C a n a l P l u s - Nethold Incerta servizi nuov i Multimediabetriebsgesellschaft (Kirch, Bertelsmann, etc.) domanda di Internazionalizzazione Opportunità offerte riforma normativa and BT- MCI, Global One, UUNet Unipalm Pipex dalla - MFS/Worldcom, Telenet Flanders, NYNEX/Bell Atlantic F o n t e : C o m m i s s i o n e E u ro p e a ( 2 0 0 2 ) 65 Figura 1.12 Le fusioni e le alleanze verticali Filosofia Esempi Domanda incerta Hughes @Home Posizionamento sul mercato e accesso a nuove specializzazioni Bertelsmann - AOL, BBC WorldWide I C L , S T E T - IBM Contro l l o dei canali di distribuzione al consumatore BT - B S k y B , D i s n e y - A B C - C a p i t a l Cities Riposizionamento in punti della catena del valore a più alto margine Microsoft Network Internet new channel) Spiazzamento della concorrenza di imprese dei settori di mercato collegati U S W e s t - T i m e W a r n e r , O r a c l e - Sun Netscape (Network Computer) Olivetti Telecom NBC (DirecPC), (MSNBC Fonte: Commissione Europea (2002) Nell’attuale panorama si possono individuare due filoni: il consolidamento delle attuali attività e la diversificazione . L'attività di fusione verticale viene considerata un indicatore più importante dei cambiamenti delle strutture industriali imposti dal fenomeno della convergenza. Alla base dell'analisi vi è una realtà incontrovertibile: poiché pochi degli attuali operatori di mercato avranno le capacità e le risorse necessarie a gestire l'intera catena del valore in un contesto convergente, l'emergere di nuovi protagonisti nei settori legati alla convergenza dipenderà inevitabilmente dall’unione di diversi soggetti. In tale situazione, le norme di concorrenza continueranno a svolgere una funzione di primo piano nella valutazione delle nascenti fusioni. Il secondo vantaggio conseguente all’integrazione di attività riguarda il price bundling, ossia la possibilità di introdurre particolari bundle di servizi con prezzi standardizzati per aumentare il potenziale di profitto. Questa strategia consente di ridurre l'eterogeneità della domanda trasferendo una parte del surplus al consumatore, sfruttando altresì la sua propensione all’acquisto di 66 sistemi di prodotto composti da beni e servizi con diversa elasticità della domanda al prezzo. L’ultimo vantaggio è la possibilità per le imprese coinvolte in processi di integrazione di espandere la propria attività in nuovi sub- mercati e al contempo diversificare il proprio rischio. In particolare, si assiste a un’espansione del settore media e del settore delle telecomunicazione nella fornitura di beni e servizi Internet -related . Conseguentemente, esiste un potenziale considerevole di incertezza riguardo alle possibilità e ai rischi di questo tipo di migrazione. L'integrazione delle nuove attività a valore aggiunto, può essere interpretata, in questo contesto, anche come una forma di diversificazione del rischio, dato che le imprese si imp egnano su diversi fronti. Oltre ai vantaggi potenziali summenzionati, esistono anche i rischi potenziali che sorgono dall'integrazione delle diverse attività a valore aggiunto. Integrare diverse culture aziendali e sistemi di business è spesso un fattore critico per il successo, per il quale è necessario avviare un processo di reciproco adattamento (Wirtz, 2001). 1.10 Gli attuali sviluppi di mercato L'applicazione di nuove tecnologie ai singoli settori sta introducendo cambiamenti significativi, che non segnalano di per sè una convergenza, anche se la base comune delle tecnologie applicate dovrebbe fornire un punto di partenza per il suo sviluppo. I servizi di radiotelevisione digitale stanno modificando l'odierno panorama audiovisivo. Agli inizi degli anni '90 divenne evidente che la tecnologia digitale poteva essere usata in maniera efficiente ed economica per diffondere i segnali radiotelevisivi: sembrava particolarmente promettente la possibilità di far ricorso alla compressione digitale (piuttosto c he alla trasmissione analogica utilizzata in quel momento), per diffondere un numero 67 molto maggiore di programmi sulle stesse infrastrutture (cavi televisivi, transponder satellitari, spettro terrestre). Nel settore televisivo sono stati recentemente lanc iati in Europa i primi servizi di televisione digitale, a partire dal lavoro realizzato nel quadro del progetto DVB ( Digital Video Broadcasting ) e nel contesto del quadro normativo creato con la direttiva sulla televisione senza frontiere, con la direttiva sull'impiego di norme per l'emissione di segnali televisivi e con le altre misure adottate. Ai primi servizi commerciali, inaugurati in Francia nell'aprile 1996, hanno poi fatto seguito numerosi altri, e attualmente oltre 200 emittenti digitali sono disponibili in Francia, Germania, Spagna, Italia, Benelux e nei paesi dell'Europa settentrionale. Anche se il mercato sta vivendo le sue prime fasi di sviluppo, è già possibile osservare un certo numero di fenomeni interessanti (nuovi sviluppi nel settore televisivo o perfezionamenti importanti di tecniche consolidate) che appaiono man mano che la compressione digitale offre soluzioni redditizie per eliminare le limitazioni di capacità. Le emittenti commercializzano i propri servizi digitali sotto forma di bouquet di programmi che completano i programmi "generali" con altri in grado di offrire agli spettatori una maggiore scelta e la copertura delle loro aree di interesse specifico. Già apparsi nell'era analogica, grazie alla tecnologia digitale i canali tematici continueranno ad aumentare e giungeranno a livelli di specializzazione ancora più elevati. Per essere redditizi, essi dovranno attirare un pubblico più vasto, e il loro funzionamento a livello paneuropeo potrebbe essere un sistema per ottenere questo risultato. La disponibilità di grandi capacità di trasmissione a prezzi contenuti renderà tra poco possibili i servizi NVOD (Near-video -on -demand). E’ anche possibile commercializzare avvenimenti specifici o ritrasmissioni di film sulla base di abbonamenti individuali (pay per view). Si tratta di un servizio già attivo nel Regno Unito con la tecnologia analogica (campionati di pugilato) e in Spagna con la tecnologia digitale (incontri del campionato di calcio). La maggiore capacità della televisione digitale permette la 68 ritrasmissione simultanea di numerosi avvenimenti e consente agli spettatori di sceglierne uno pagando per la trasmissione specifica. Tali tecniche introduco no un programmazione cambiamento radicale radiotelevisiva e nel possono tradizionale aumentare sistema di scelta del la consumatore; inoltre permettono, grazie alla maggiore flessibilità del canale digitale rispetto a quello analogico, di offrire altri ser vizi (dati, grafici, animazioni o una loro combinazione). Si tratta di caratteristiche che si ritrovano nelle trasmissioni televisive e radiofoniche che offrono agli utenti una qualità sonora comparabile a quella dei CD- rom. La trasmissione di dati multime diali permette già di telecaricare programmi informatici, videogiochi e applicativi, trasferire file di dati e accedere direttamente a Internet grazie al proprio televisore o computer in rete. L'arrivo della radio digitale lascia intravedere interessant i prospettive per il combinarsi di audio e video e per i collegamenti ai siti Internet che vendono CD- rom o biglietti per la trasmissione di videobande. CNN e BBC rendono disponibile parte del loro materiale radio su Internet, ampliando la loro area d'interesse tradizionale. Stanno inoltre nascendo nuove emittenti Web che ritrasmettono dal vivo avvenimenti quali lo sport, i concerti, l'attualità. Tra le altre innovazioni nel settore, sono da ricordare la televisione in formato 16:9 e la possibilità tecnica di immagini a più elevata definizione. La liberalizzazione delle telecomunicazioni aumenta le possibilità di scelta e riduce i costi: telecomunicazioni in è meno passato di dieci da un anni regime il settore europeo monopolistico delle rigido e potenzialmente inefficiente a un contesto industriale dinamico e competitivo e alla liberalizzazione totale dei servizi e delle infrastrutture. Le radici di questa radicale trasformazione vanno cercate, almeno in parte, in una prima fase di convergenza tra informatica e telecomunicazioni, cui ha fatto seguito quella di mercato e l'apparizione di servizi innovativi a elevato valore aggiunto ispirati a entrambi i settori, che hanno permesso alle imprese di ampliare la potenza di calcolo ben oltre i limiti fisici del sito in cui hanno sede. 69 Il graduale processo di liberalizzazione delle telecomunicazioni e di apertura del mercato mondiale comporta sostanziosi benefici agli operatori e ai consumatori: prezzi più bassi, servizi migliori e di nuovo tipo per gli utenti. Se mpre di più i sistemi di telefonia mobile stanno incorporando una componente multimediale. Un caso particolare di convergenza di mercato all'interno del settore delle telecomunicazioni è quello tra telefonia fissa e mobile: in alcuni Stati membri e in alcune fasce di popolazione i telefonini stanno prendendo il posto degli apparecchi fissi. L'esempio di convergenza in atto tra reti mobili e fisse mostra comunque solo una parte di una più ampia tendenza alla piena integrazione delle tecnologie via cavo e via etere, obiettivo fondamentale della prossima generazione di sistemi mobili digitali di comunicazione. Sarà così possibile offrire agli utenti, ovunque si trovino, una piattaforma adatta a ricevere, senza soluzione di continuità, servizi vocali, di dati, multimediali e audiovisivi. 70 1.10.1 I nuovi operatori e i nuovi servizi Se la convergenza permette agli operatori in posizione dominante di ampliare le proprie attività nei diversi settori, permette però anche l'ingresso di nuovi operatori delle industrie editoriale e dell’ICT. Per i fornitori di informazioni (ad esempio gli editori, gli operatori di basi di dati e i servizi di informazione finanziaria) Internet rappresenta un'estensione cruciale del proprio know -how tradizionale e un mezzo ideale per riciclare e riorientare i ricchi archivi d'informazioni. In modo analogo, le imprese ICT che si riposizionano nella distribuzione o nline generalizzata del software e del contenuto multimediale investono in modo ingente nella produzione di cavi e nel setto re televisivo agendo da integratori degli esperimenti televisivi avanzati, influenzando significativamente le caratteristiche del mercato dei nuovi servizi. Le flessibilità dell'informazione digitale rende possibile offrire non solo servizi tradizionali arricchiti e più numerosi (ad esempio radio e televisione digitali o comunicazioni mobili di migliore qualità), ma anche un'ampia gamma di nuovi servizi e applicazioni: dai giornali elettronici ai mercati e ai cataloghi on -line, dalla banca a domicilio all' uso di siti Web multimediali come mezzo di comunicazione interna o strumento di lavoro. In particolare le emittenti radiotelevisive si stanno espandendo in nuove aree (trasmissione dati, telecomunicazioni); emissioni gli operatori Web di via Internet telecomunicazioni e servizi offrono di servizi audiovisivi (video -on -demand e televisione via cavo); i fornitori di servizi Internet cominciano a diffondere materiale audiovisivo; i fornitori di accesso a Internet mettono a disposizione programmi per la telefo nia vocale. Nonostante i limiti attuali, una serie di applicazioni sta eliminando il divario tra televisione intelligente e video via Internet. L'area in cui i due settori stanno convergendo costituisce il terreno più fertile per l'innovazione e l'attivit à imprenditoriale, così come per la creazione di tipologie di contenuto radicalmente nuove. Si stanno sviluppando forme innovative di "canali 71 Internet" a grafica avanzata, che mettono a frutto la creatività in aree di attività prima distinte (produzione video, grafica computerizzata e gestione dell'informazione). In un ambiente digitale omogeneo stanno facendo la loro apparizione innovative applicazioni multimediali ibride quali la televisione digitale a base di "spot d'informazione commerciale" con meccanismi che permettono di ordinare prodotti in modo interattivo, come per esempio i cataloghi su CD- rom con collegamento a Internet, per aggiornare il contenuto o i prezzi, i siti Web commerciali con estensioni locali su CD- rom per dimostrazioni multimediali a d alto uso di memoria. All'altra estremità della catena del valore, quella della commercializzazione, gli operatori si stanno riposizionando in aree di attività per loro nuove. Su tutte le reti vengono aggiunte nuove possibilità ai servizi esistenti, e i servizi stessi evolvono e riuniscono in sé prestazioni prima offerte separatamente. I programmi televisivi sono migliorati con l'aggiunta di dati che permettono di disporre al tempo stesso di testo e immagine. La radio digitale offre gli stessi vantaggi. 72 Figura 1.13 L’evoluzione dei sistemi di prodotto nei settori ICT e media Fonte: Ires (2001) 73 1.11 La regolamentazione dei settori convergenti Alcune potenziali barriere sono legate all'impatto di differenti condizioni di accesso al mercato, di concessione delle licenze e di funzionamento nei settori interessati dalla convergenza. Anche se limitano la concorrenza o costituiscono un ostacolo alla libera circolazione dei servizi, i diritti speciali ed esclusivi concessi dagli Stati membri non sono incompatibili con le norme del trattato quando sono giustificati dall'adempimento di funzioni d'interesse economico generale assegnate all'impresa in oggetto e sono proporzionati al raggiungimento dell'obiettivo previsto. In tale contesto, alcuni possono sostenere l'obbligo delle autorità di fare in modo che la normativa non crei ostacoli alle reti, quando queste hanno la possibilità di diffondere un servizio. Permettere restrizioni artificiali nell'uso delle reti, o ma ntenere in vita monopoli quando altre parti del contesto convergente sono completamente aperte alla concorrenza, può impedire agli utilizzatori l'accesso a servizi innovativi, creando discriminazioni ingiustificate. Le barriere possono essere di vario tip o: concessione di un monopolio o di diritti speciali sulle reti e i servizi a una o a poche imprese (impedendo così alle altre di fornire lo stesso servizio); limitazione del servizio che può essere offerto su una certa rete (impedendo così, ad esempio, a un operatore di telecomunicazioni d'intrattenimento); di utilizzare richiesta di la propria diffondere rete servizi per (ad offrire servizi esempio canali radiotelevisivi via etere), che riducono la portata di altri servizi offerti. Altri possono argoment are che concessione di diritti limitati e la limitazione di uso delle reti a fini particolari sono strumenti importanti per incoraggiare gli investimenti. Altri ancora che restrizioni di questo tipo sono particolarmente importanti nelle prime fasi della c oncorrenza, o quando un operatore specifico gode di una posizione estremamente forte (ad esempio, rispetto a una rete concorrente o per quanto riguarda il contenuto ad alto valore aggiunto). In tali casi, clausole di protezione specifiche possono garantire 74 che i potenziali concorrenti non vengano discriminati o che esistano incentivi adeguati per spingerli a entrare sul mercato. In quest’ottica, le clausole di protezione appropriate possono prevedere separazione contabile, requisiti di trasparenza, separazione strutturale o separazione totale delle attività commerciali. 1.11.1 La concessione delle licenze Molte attività e aree nei settori informatico e delle telecomunicazioni non sono sottoposte a obblighi di licenza: è probabile che la situazione rimanga immutata anche in futuro, ma allo stesso tempo, la concessione della licenza rimarrà uno strumento normativo fondamentale, grazie al quale le autorità potranno esercitare un controllo dei mercati nazionali (in particolare per la fornitura di reti e servi zi di telecomunicazioni e di trasmissioni radiotelevisive). È nel contesto del settore specifico al quale le norme si applicano che si deve dapprima valutare ragionevolezza ed efficacia delle procedure di concessione delle licenze, ma la gamma di possibil i barriere legate alla loro concessione suggerisce la necessità di esaminare il problema più in dettaglio alla luce delle tendenze tecnologiche e di mercato. Alcuni commenti sottolineano che rendere più facile l'accesso al mercato, con obblighi più "legge ri" e applicati in modo coerente nel contesto della convergenza, sia un obiettivo fondamentale. Questo punto di vista è d'altra parte ribadito dagli esempi fornitici dalle industrie informatiche, da Internet e dall'editoria o n- line, nel cui caso un certo livello di autoregolamentazione ha sopperito all'applicazione di norme generali, come quelle sulla concorrenza o sulla protezione dei consumatori applicate all'intera attività economica. L'autoregolamentazione non è comunque esente da rischi per il mercato unico, dato il pericolo, in assenza di una qualche forma di coordinamento a livello comunitario, di approcci divergenti nel suo sviluppo. 75 Al tempo stesso, anche quando non sono richiesti regimi di concessione delle licenze e viene proposta come soluzione l'autoregolamentazione, i consumatori possono chiedere che i propri interessi vengano adeguatamente salvaguardati e che vengano chiaramente definite le responsabilità dei fornitori di servizi e degli altri operatori verso i consumatori. La dimensione glob ale di Internet e degli altri servizi di comunicazione e radiodiffusione avrà un impatto sugli approcci al regime di concessione delle licenze e potrebbe anche mettere in forse l'importanza delle concessioni nazionali per le attività gestite all'interno di uno Stato membro o diffuse da piattaforme regionali (ad esempio via satellite). Le autorità che concedono le licenze potrebbero decidere di abbandonare quegli approcci basati sulle licenze che impediscono l'innovazione o limitano l'efficienza operativa: ne l settore delle telecomunicazioni si potrebbe legare la diffusione dei servizi a una particolare piattaforma tecnologica (ad esempio richiedendo licenze separate indipendentemente dalle procedure di assegnazione delle frequenze agli operatori di rete fissa che vogliano usare sistemi via etere in rete locale). È possibile che sia necessario un nuovo approccio anche nella concessione di licenze per i servizi di radiodiffusione, cui attualmente gli organismi responsabili degli Stati membri concedono in linea di massima la licenza o l'autorizzazione sulla base dei singoli canali. In un contesto con più canali digitali, sistemi di questo tipo, che sono un prodotto della tradizione e dello sviluppo storico dei servizi di diffusione radiotelevisiva, possono dover essere rivisti, valutando l'opportunità di concedere alle emittenti licenze per pacchetti di servizi (ad esempio via satellite o multiplex terrestre) piuttosto che per singoli canali. 1.11.2 L’accesso alle reti, ai sistemi di accesso condizionato e al co ntenuto Ci si può chiedere se le norme di accesso aperto, attualmente applicate alle infrastrutture di telecomunicazione e di accesso condizionato alla televisione 76 digitale, debbano essere usate più largamente nei settori interessati dalla convergenza. Se le tendenze di mercato e tecnologiche si sviluppano, la convergenza vedrà probabilmente uno slittamento della catena del valore: produzione di contenuto, presentazione e fornitura del servizio (anche se non necessariamente come attività commerciali separate) potranno vedere aumentare il proprio valore, mentre la diffusione dei servizi su reti fisse o senza filo potrà diventare, come già alcune fusioni lasciano pensare, un'attività relativamente a basso valore. In parallelo, si registrerà la tendenza degli attuali operatori di reti ad estendere le proprie attività in aree a più alto valore aggiunto. L'accesso ai due punti terminali della rete di trasmissione (la diffusione del servizio agli utenti grazie al telefono, al PC o al televisore e la possibilità di accedere alla rete per offrire servizi o contenuto) rivestirà un'importanza cruciale. In linea di massima, i termini della concessione di accesso alle reti, ai sistemi di accesso condizionato o al contenuto specifico sono oggetto di accordo commerciale tr a gli operatori del mercato e le norme di concorrenza continueranno a svolgere una funzione fondamentale per risolvere gli eventuali problemi. Il mercato emergente vedrà la presenza di attori di taglia estremamente differente, ma vi saranno anche operatori dei settori telecomunicazioni, audiovisivi e software , fortemente integrati in senso verticale e che sfrutteranno i propri punti di forza tradizionali e le proprie risorse finanziarie. I possibili problemi "trasversali" tra i differenti settori riguardano tra l'altro l’uso comune di contenuto e servizi, o di capacità di rete e servizi, prezzi esorbitanti, sovvenzioni incrociate di servizi o apparecchiature, discriminazioni in favore delle proprie attività. I problemi di accesso alle reti o al contenuto sono in linea generale risolti con accordi commerciali, sottoposti all'applicazione delle norme di concorrenza. Ciò nonostante in alcune aree vi è stato un intervento normativo all'interno del quadro attuale per appoggiare il processo commerciale. Nel settore delle telecomunicazioni, il quadro di riferimento concordato per l'interconnessione permette agli utenti di entrare in contatto con tutti gli altri 77 utenti e ai fornitori di servizio di accedere ai consumatori su basi eque, non discriminatorie, proporzionate. Inoltre è stata concessa agli organismi di regolamentazione nazionali la possibilità di intervenire e dirimere le controversie nel campo delle telecomunicazioni e sono state definite clausole di salvaguardia che garantiscono una maggiore trasparenza e un comportamento non discriminatorio. Il fatto che un quadro di riferimento aperto venga applicato a un pacchetto di infrastrutture ma non ad altri può creare barriere e distorcere gli investimenti, in particolare se le tecnologie della convergenza si diffondono col tempo ai livelli industriale, di mercato e dei servizi. Nel contesto della possibile convergenza, il problema può quindi riguardare l'opportunità di estendere i principi di accesso aperto (ad esempio quelli applicati alle infrastrutture di te lecomunicazioni) anche ad altre reti o di sviluppare invece altri principi. All'interno stesso del settore telecomunicazioni, lo sviluppo di Internet sta facendo nascere una serie di problemi sulle condizioni alle quali i fornitori di accesso Internet accedono alle attuali reti fisse e mobili: il primo riguarda la possibilità di godere degli stessi diritti di interconnessione degli altri attori sul mercato e di accedere a elementi separati del servizio, il secondo riguarda l'obbligo dei fornitori, che offr ono anche servizi di telecomunicazioni di farsi carico di una parte degli obblighi di fornire tali servizi. Il sistema di accesso condizionato rappresenta lo strumento tecnico grazie al quale i fornitori di contenuto e di servizi possono recuperare i propri investimenti con abbonamenti o prezzi- quota per il consumo individuale. La direttiva sulle norme televisive fornisce un quadro normativo per l'accesso condizionato ai servizi di televisione digitale, nel quale viene chiesto agli operatori di tali sistemi di offrire servizi tecnici di emissione radiotelevisiva su basi eque, ragionevoli e non discriminatorie. La direttiva assume una posizione deliberatamente equilibrata per la fase di avvio di questo nuovo settore industriale: le sue disposizioni sono sufficientemente limitate da incoraggiare innovazione e investimento in un contesto tecnico e 78 commerciale in rapida evoluzione, ma sufficientemente forti da proteggere una concorrenza equa e il benessere dei consumatori. I sistemi di navigazione sono nati come strumento per aiutare gli utenti a gestire l'aumento in numero e varietà di informazioni e servizi della società dell'informazione. Fra gli esempi si citano i browser (Netscape, Microsoft Explorer e così via), i motori di ricerca (Altavista, Yahoo e così via) e i programmi di guida elettronica (EPG). Attualmente i sistemi di navigazione rappresentano due differenti segmenti di mercato: i browser e i motori di ricerca sono strumenti per esplorare le pagine Web di Internet, i programmi di guida elettronica rappresentano gli zapper elettronici del futuro perché aiutano gli spettatori a orientarsi in una miriade di programmi e canali digitali. Molti sono del parere che questo nuovo modo di selezionare i programmi porterà alla fine del concetto di canale come lo conosciamo oggi, sostituito da un'ampia offerta “a menù” nella quale il consumatore potrà scegliere. I browser e i motori di ricerca sono essenzialmente indipendenti, capaci di esplorare l'universo Internet senza limitarsi a particolari fonti d'informazio ne o a particolari sistemi software e hardware . Recentemente, tuttavia, sono sorti problemi di concorrenza per la possibilità di offrire i browser insieme ad altri software o di integrarli direttamente nel software stesso. Il successo dell'accesso condizionato e dei sistemi di navigazione dipende dalla cooperazione degli operatori di mercato presenti in differenti punti della catena del valore e lascia presagire la possibilità che alcuni attori sul mercato, in particolare quelli integrati verticalmente, po ssano abusare della loro posizione per impedire o ostacolare a terzi l'accesso al mercato. Bisognerebbe prendere in considerazione l'estensione dei principi già applicati alla televisione digitale, per fare in modo che i nuovi operatori non vengano esclusi dall'accesso a tali sistemi. A differenza dei browser, gli EPG sono legati all’informazione cui si accede per loro tramite e vengono sviluppati come dispositivi di appoggio per specifici pacchetti di programmi televisivi digitali o per offrire servizi televisivi e interattivi. Gli accordi di 79 esclusività che legano specifici EPG a specifici pacchetti di servizi possono diventare un problema tale da richiedere un intervento normativo che garantisca l'accesso di terzi su basi eque, trasparenti e non discriminatorie. Una nuova possibilità dei terminali domestici è l'API (Application Programming Interface ), un pacchetto software (inserito nel terminale) che ricorda il sistema operativo di un PC e che viene usato per gestire le applicazioni interattive (incluse quelle EPG) diffuse dal terminale e per fornire un'interfaccia specifica per lo sviluppo delle applicazioni di terzi. L'industria dei PC deve il suo successo in buona parte al fatto che lo standard de facto API rende più agevole creare un'ampia varietà di applicazioni software sviluppate da terzi. In questo momento in Europa le periferiche esterne utilizzano differenti API, col rischio di frammentare il mercato e di creare problemi d'interoperabilità. Inoltre l'uso combinato di API privato, EPG e accesso condizionato aumenta i rischi di abusi da parte degli operatori che controllano l'accesso ai servizi. In linea generale gli accordi tra fornitori di contenuto, proprietari dei diritti e gestori del contenuto rientrano nella sfera commerciale e possono essere sottoposti alle norme di concorrenza qualora sia prevista la concessione dell'esclusività. Gli accordi di esclusività tra fornitori e gestori di contenuto possono limitare la scelta del consumatore, escludendo l'accesso al contenuto fornito da concorrent i, specialmente nella fase che precede la reale concorrenza nella fornitura di canali di diffusione all'utente. Il possesso di diritti sui contenuti fondamentali può fornire agli operatori sul mercato un potere commerciale particolare. L'industria del contenuto dipende fortemente dalle sue dimensioni in termini di quantità di prodotti disponibili e generalmente sfrutta le economie di scala con un'attenta gestione delle finestre di distribuzione (sale cinematografiche, affitto e vendita di videocassette, pay -t v o pay -per -view, televisione via etere): l'esclusività di distribuzione è spesso un sistema per garantire il processo ai proprietari di contenuto. La convergenza può influire sulle basi attuali di gestione delle finestre e può condurre a una maggiore dipendenza 80 da sistemi di distribuzione elettronica non esclusivi, strumento più efficiente per ottimizzare i guadagni. La convergenza può dunque avere l'effetto di eliminare le strozzature: ad esempio, i diritti di distribuzione esclusiva concessi alle imprese di televisione via cavo possono non trasformarsi più automaticamente in potere monopolistico a livello di servizi. Le imprese che operano via cavo dovranno competere con i satelliti digitali e le emittenti di televisione terrestri, i fornitori di accesso Internet e gli operatori di telecomunicazioni. 1.12 Conclusione Il processo di convergenza settoriale non è un evento deterministico o automatico, ma un percorso graduale generato e influenzato da una serie di fattori molti diversi e variamente caratterizzati. Se la tecnologia, e in particolare il processo di digitalizzazione, è il fattore di maggior influenza, grande impatto lo si deve anche al lato della domanda e all’intervento pubblico. La tecnologia determina le condizioni sine qua non per il processo, ma la domanda è in grado di stimolare l’interesse delle imprese a investire e a sfruttare queste innovazioni, che risentono fortemente anche del peso delle politiche pubbliche di liberalizzazione dei settori coinvolti e di incentivo ai processi di combinazione settoriale. Nella considerazione del percorso di convergenza settoriale è necessario considerare anche le barriere attuali e potenziali nonché i vincoli che possono ostacolare o ritardare il processo di unione dei settori dell’informatica, delle telecomunicazioni e dei media. Il fenomeno non è solo di carattere tecnologico, ma determina forti mutamenti anche nelle imprese, nel mercato e nella competizione. Si assiste alla modifica della struttura interna delle imprese al fine di adeguare le st rategie alle mutate condizioni; dal punto di vista della struttura e delle relazioni esterne si assiste all’intensificarsi di rapporti con altri soggetti che vengono definiti giuridicamente ed economicamente in maniera relativamente 81 varia. Sul mercato si assiste alla comparsa di nuovi sistemi di prodotto generati dallo sfruttamento tecnico delle innovazioni citate, e alla modifica di prodotti esistenti al fine di ricomprendere le nuove funzionalità e caratteristiche. La competizione è caratterizzata dalla formazione di nuovi soggetti economico- giuridici e dall’entrata di nuovi operatori provenienti da settori limitrofi, collegati o correlati. Gli operatori maggiormente coinvolti sono quelli appartenenti al settore dell’ hardware di gestione e comunicazione, al settore del software di gestione e trasferimento, e quello dei fornitori di contenuti. In considerazione dei riferimenti teorici ed empirici, ma anche delle visibili tendenze e dei mutamenti in atto è possibile ipotizzare che dal punto di vista delle strutture competitive, proseguirà il processo di alleanza e unione dei diversi soggetti economico- giuridici, mentre dal lato delle infrastrutture avverrà inizialmente un processo di combinazione ibrida fra le diverse reti e in seguito si procederà alla piena integrazione delle diverse tecnologie reticolari all’interno della rete fisica e sistemica più efficiente ed efficace. Sul fronte dei servizi e dei sistemi di prodotto la combinazione delle spinte tecnologiche, delle esigenze della domanda e della creativ ità delle imprese definiranno i diversi sistemi di offerta, che saranno caratterizzati da multimedialità, interattività, personalizzazione per quanto riguarda le caratteristiche e riduzione delle barriere spaziali e temporali dal punto di vista dell’eroga zione e fruizione. 82 RIFERIMENTI BIBLIOGRAFICI Abernathy, W. e Clark, K. (1985), “Innovation. Mapping the winds of creative destruction”, Research Policy, vol.14, pp. 3–22. Abernathy, W.J. e Utterback, J.M . (1975), “A dynamic model of process and product innovation”, Omega the International Journal of Management Science , vol. 3, pp. 379- 394. Allen, D. (1995), Sviluppare nuovi prodotti di successo. Una guida alla pianificazione del prodotto, Jackson Libri, Milano. Ambron, S. e Hooper, R. (1988), Interactive Multimedia, Microsoft Press, Washington. Ancarani, F. 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