LA GAZZETTA DELLA SCUOLA
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LA GAZZETTA DELLA SCUOLA
LA GAZZETTA DELLA SCUOLA Indice: 1. Su e zo’ per i ponti ( Luca) 2. A tutti gli alunni: come passare gli intervalli (Daniele) 3. Il pedibus e la salute dei bambini ( Tommaso e Luca) 4. La consulta del comune e il consiglio dei ragazzi della Virgilio 5. Festa interculturale (Sara e Agnese) 6. Storia di Malala e Iqbal (classi quinte) 7. Ospiti speciali alla Virgilio (Luca e Tommaso) 8. dalla mostra dell’artigianato SU E XO’ PER I PONTI Domenica 7 marzo si è svolta la marcia ‘Su e xo’ per i ponti de Venessia’ a cui hanno partecipato più di 70 bambini e genitori del nostro circolo ( se volete vedere la targa e la coppa chiedete alle signore Mirna e Monica). Abbiamo intervistato i nostri compagni di alcune classi che hanno partecipato ( I° C, II° B, III° B). Abbiamo chiesto: Vi è piaciuta la marcia? La risposta di tutti è stata ‘Sì’. La parte che è piaciuta di più ( più bella)? Il finale e l’inizio. L’ultimo ponte. La rifareste? Sì, molto volentieri. Vorreste cambiare qualcosa? Migliorare il ristoro. Si andava troppo piano. Qualcuno dice: colpa dei genitori. Bambini e genitori alla partenza 1 LA GAZZETTA DELLA SCUOLA A TUTTI GLI ALUNNI E LE ALUNNE DELLA SCUOLA VIRGILIO Cari amici, siamo i consiglieri della nostra scuola e frequentiamo le classi quinte. Per diventare consiglieri abbiamo fatto un lavoro di preparazione con le insegnanti e il dirigente. Ci siamo domandati come possiamo essere utili alla scuola. Abbiamo raccolto con i nostri compagni di classe tante idee, come, ad esempio, organizzare delle attività per acquistare giochi e materiali per la scuola, fare sorveglianza durante le riunioni e i genitori non sanno come collocare i bambini più piccoli, affiggere dei cartelli con delle raccomandazioni per la pulizia e l’igiene degli spazi comuni, portare dei libri e dei giochi per gli intervalli, costruire mobiletti o altre strutture per il tempo libero, fare un giornalino della scuola,… Vi chiediamo anche di pensare a un nome per la ‘Casa dei ragazzi’ di Altobello. Aspettiamo delle idee da parte vostra. Proponiamo di venire nelle vostre classi per fare queste proposte e mettersi d’accordo nel dopomensa. Fateci sapere quando può andar bene. Ecco alcuni giochi che proponiamo: Tornei di carte Fare dei disegni Leggere dei libri Fare degli origami Raccontare e disegnare storie IL PEDIBUS E LA SALUTE DEI BAMBINI Martedì 30 aprile, alla mattina, sono venute delle signore che ci hanno spiegato perché fare molta attività e degli sport fa bene! Ci hanno fatto vedere delle immagini DI Spongebob e Paperino con un power point. Hanno spiegato anche perché il PEDIBUS è importante per imparare ad andare in strada, per osservare, per aspettarci e camminare allo stesso ritmo senza fretta. Poi hanno proposto dei quiz. Eccone alcuni: 1) Quale fra questo hobby ci aiuta a “guadagnare salute”: a- Fare scampagnate in bici b- Collezionare francobolli rari c- Ronfare davanti alla TV 2) L’attività fisica ideale….. a- Non è necessario che sia impegnativa b- Dev’essere ad alto livello c- È quella che fa muovere meno muscoli 3) E chi è pigro? Costruire barche di carta a- Si compri un’amaca! Insegnare ai bambini altre lingue Luca, Tommaso, Daniele, Sara, Agnese b- Deve iscriversi a un corso intenso di ginnastica c- Può scoprire il piacere di muoversi…passo dopo passo 4) Il bello dello sport é…. a- Vincere b- Divertirsi c- Evitare di studiare LE SOLUZIONI SARANNO NEL PROSSIMO GIORNALINO! CAPITO? FARE ATTIVITÀ È IMPORTANTE PER LA SALUTE! Luca, Tommaso e gli altri rappresentanti 2 LA GAZZETTA DELLA SCUOLA CHE COS’E’ IL PEDIBUS? Il PEDIBUS (molti lo conosceranno già) è un gruppo di bambini che si sono iscritti per andare a scuola a piedi, naturalmente accompagnati da dei signori (molto simpatici) che ci fanno attraversare la strada e ci accompagnano a scuola…. COME FUNZIONA? Al PEDIBUS ci troviamo tutti assieme in un punto di raccolta in vari posti della città per poi andare assieme a scuola. In questo tragitto dobbiamo indossare una “DIVISA”, cioè una giacchetta fosforescente che serve per due motivi: - siamo tutti uguali - le macchine ci vedono quando attraversiamo la strada Secondo noi questa è una bella iniziativa della quale anche alcuni di noi fanno parte. Adesso il PEDIBUS HA DUE LINEE (due pedibus) una in Via Bissuola e una in Via Casona ma speriamo che col tempo ce ne siano molte di più. LUCA DAN 3 LA GAZZETTA DELLA SCUOLA Consiglieri a Cà Farsetti AVVENTURA A VENEZIA LA CONSULTA DEI RAGAZZI E DELLE RAZZE Gli Assi hanno proposto: Destinare le 3 stanze della casa a tre fasce di età diverse con attività e materiali adatti per ognuna Con la Consulta scegliamo, discutiamo e votiamo per migliorare la città e le scuole. Stanza A I° piano: bambini dai 5 agli 8 anni Siamo ragazzi e ragazze di Zelarino, ( letture animate, gioco libero, attività Marghera, Mestre e Venezia. creative, teatrino) Gli eletti rappresentanti delle quinte sono: della V° A Luca 8 14 voti), Tommaso e Daniele Stanza B I° piano: dai 9 ai 12 anni; giochi da ( 5 voti tavolo ed elettronici (WII), leggere, a pari merito); della V° B Agnese ( 13 voti) e ascoltare Sara (8 voti). Alla Consulta partecipano anche dei ragazzi di quinta della scuola Da Vinci. Stanza C II° piano: ragazzi dai 13 i 16 anni Negli incontri ci troviamo a Ca’ Farsetti che il (giochi da tavolo, calcetto, ping pong; film e Municipio di Venezia. La stanza è abbellita sala prove musicali con dieci quadri, due TV a grande schermo, tre bandiere, uno schermo biancodove si Una volta a settimana attività per tutte le fasce proiettano le immagini e due tavoli al centro. di età ( laboratori artistici, di riciclo, recitazione Ognuno ha: un tavolino, un microfono, una clownerie, scacchi,…) poltrona. L’attività proposta ai consiglieri della Consulta quest’anno è di studiare come arredare e abbellire la casa in via Altobello, che sarà la casa dei ragazzi e delle ragazze del Comune di Venezia. Ha vinto il progetto ‘Smile’ proposto dai rappresentanti delle classi di Venezia ( Gli Assi) gioco dell’oca della Casa proposto dalle animatrici 4 LA GAZZETTA DELLA SCUOLA LA FESTA INTERCULTURALE Ogni anno a scuola viene organizzata una festa interculturale per conoscersi fra tutti noi che frequentiamo le scuole, italiani e non italiani, per far incontrare le famiglie. Quest’anno la festa si svolgerà venerdì 24 maggio. Noi, ragazzi della Consulta, abbiamo provato a immaginare alcune attività da poter presentare alla festa, per esempio: Intrattenimento bimbi e bimbe di tutte le età Storia di Malala Malala Yousufzai è una ragazza della città di Minora in Pakistan. E’ stata colpita al collo e alla testa da un uomo armato mentre tornava a casa da scuola: sale sul bus tende la mano e le spara. Malala era diventata molto nota perché da 3 anni scriveva un blog sulla Bbc in lingua Murdù. Sosteneva che anche le ragazze hanno il diritto Origami e disegni divertenti all’istruzione. Mercatino ( a 1 € e 50 cent.) Il proiettile ha sfiorato il cervello di Malala e le hanno Oggetti di creta sostituito un pezzo di osso del cranio con uno in titanio. Storie interpretate con fogli di carta E’ stata portata all’ospedale di Birmigham. Tornei di carte ( Pokemon, Yu-ghi-oh,…) Quando Malala ha riaperto gli occhi ha telefonato al Ma noi cinque da soli ( Luca, Tommaso, Daniele, Sara, Agnese) non riusciremo a far tutto da soli, se magari c’è qualcuno interessato a dare una mano, sarà ringraziato; se poi qualcuno di voi conosce dei giochetti divertenti, presentateli a noi (V° A e V° B) e magari ( se possibile) li presenteremo alla festa insieme a voi. Per finire volevamo chiedere di partecipare al mercatino portando oggetti usati: giochi, libri, pupazzi, ecc. I soldi che verranno raccolti li useremo come fondi scolastici e per comprare materiale didattico. Ciao a tutti e mi raccomando, partecipate! SARA e AGNESE padre per dirgli che stava bene. Nella scuola di Malala le piccole vivono nel terrore. Dopo l’attentato a Malala molte ragazze sono rimaste a casa .Il preside della scuola parla della ragazza: …Malala voleva studiare. Malala è diventata in tutto il mondo il simbolo della speranza e dell’ importanza dell’ istruzione femminile nel suo Paese . E’ stata lanciata una petizione: a Malala il Nobel per la Pace! Sara, Agnese, Ana Maria, Tommaso B 5 LA GAZZETTA DELLA SCUOLA Storia di Iqbal Il banco vuoto riduzione del racconto di Lia Levi Iqbal Masih era nato in Pakhistan nel 1983. Suo padre era molto povero e per un debito aveva venduto il figlio. Così a 5 anni Iqbal divenne schiavo in una fabbrica di tappeti. Simone è un bambino piccolo e vuole fare l’inventore: inventare un cannocchiale o un sottomarino, ma esistevano già. La mamma gli spiega il segreto: bisognava studiare le invenzioni degli altri e creare un pezzo da aggiungere. Simone è cresciuto, va a scuola ed è molto bravo. Luigi è il suo compagno di banco, anzi il suo “amico di banco”. In Pakistan tanti bambini fanno i tappeti perché hanno le mani molto piccole, abili per fare i nodi. Lavorano per 14 ore incatenati al telaio e se sbagliano vengono puniti. Un giorno tutti i bambini della fabbrica scapparono per andare ad una protesta. Iqbal sentì parlare dei diritti dei bambini e raccontò la situazione dei bambini lavoratori. Queste notizie furono scritte sui giornali. Iqbal cominciò a tenere delle conferenze in tutto il mondo parlando dei diritti negati ai bambini del Pakistan. Anche per le medie si erano iscritti nella stessa sezione. Un giorno d’estate i genitori di Simone lo chiamano e gli dicono che l’anno prossimo non avrebbe potuto andare a scuola; il governo non accetta gli ebrei nelle scuole pubbliche. La mattina del primo giorno di scuola media, Simone si prepara e si presenta al cancello con la sua vecchia cartella. Luigi lo aspettava e in aula si siedono uno accanto all’altro come sempre. La professoressa fa l’appello, tutti si alzarono in piedi tranne Simone: non è nell’elenco. Allora lo manda dal Preside il quale gli spiega che gli alunni ebrei non possono frequentare le scuole pubbliche anche se, come lui, hanno bei voti. Simone: “Perché hanno fatto questa legge? La scuola è per tutti i cittadini!” Preside: “Quelli come te si chiamano provocatori. Prendi la tua cartella e non farti vedere più!” Simone: “RESTERA’ UN BANCO VUOTO” Passano gli anni, Simone aveva smesso le lezioni private. Iqbal divenne il simbolo dei bambini lavoratori. Suo padre, per colpa delle leggi, aveva perso il lavoro, così Disse: i soldi erano pochi. Simone aveva trovato un piccolo lavoro “Nessun bambino dovrebbe impugnare mai uno per aiutare la famiglia. strumento di lavoro, dovrebbe tenere in mano solo matite e penne” Ricevette una borsa di studio ma la rifiutò per aiutare gli altri bambini del Pakistan. Grazie a lui circa 3000 bambini schiavi vennero liberati e in Pakistan . La sua vita durò poco: gli spararono mentre andava in bicicletta con i suoi cugini. Qualcuno era stato danneggiato dalle sue parole. Aveva solo 12 anni… Ma in Italia arrivano i tedeschi e danno la caccia agli Ebrei. Simone e la sua famiglia scappano in montagna, nascosti in una stalla. Quando vedono i tedeschi devono fuggire nel bosco. E finalmente un giorno tutto era finito. Le leggi contro gli Ebrei, la guerra, la fuga, i tedeschi e la paura. Possono tornare a casa e ricominciare la loro vita e la scuola. Ma ormai Simone ha 18 anni… Passano gli anni, Simone è un uomo, ha un buon lavoro, una moglie ed un figlio, Gabriele. Gabriele dice al suo papà: “Voglio fare… l’inventore”. E’ come se il sole avesse cacciato via ogni nube per far luce in mezzo al cielo. Simone , Radu , Annamaria , Andres Ruben, Camilla, Lorenzo, Francesca, Malisa, Emma 6 LA GAZZETTA DELLA SCUOLA OSPITI SPECIALI ALLA VIRGILIO Mercoledì 13 marzo le quinte della Virgilio hanno trascorso una mattina speciale. Con degli ospiti speciali venuti per conoscerci e condividere una mattina con noi. Sono dei ragazzi di diversi paesi del mondo, che fanno parte del programma ‘Intercultura’ e vivono e studiano in famiglie e scuole italiane. Per il secondo anno un gruppo è venuto da noi. Erano di tante nazionalità diverse: dal Sud America, al Nord America (U.S.A.), dall’Asia, dall’Europa. Ci siamo divertiti molto facendo assieme dei giochi e delle attività: ci hanno insegnato alcune parole o frasi nella loro lingua ( giapponese, coreano, spagnolo,…). Abbiamo fatto loro delle interviste, il ritratto, l’impronta di una mano. Le mani e i ritratti sono stati colorati e incollati su un cartellone. Uno dei giochi era di suonare con del materiale diverso una musica improvvisata. Infine abbiamo fatto merenda assieme con pizza, patatine e bibite. E’ stata un’esperienza indimenticabile. Il mondo è proprio piccolo! i consiglieri delle quinte 7 LA GAZZETTA DELLA SCUOLA MOSTRA DELL’ARTIGIANATO Santa Maria delle Grazie, Mestre – Maggio 2013 Hanno partecipato sezioni e classi delle nostre scuole. 8