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L,IUVI.\ RLC.I’)N\LE DLt
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Al Direttore Generale Attività Legislativa
del Consiglio regionale della Campania
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DIlwTI, L
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(iABIN[TfO
SEDI.
Prot.2016 -0020960 1UDCP/UFFICIØ
JI del 20’O7)2016 U
Oggetto: riscontro interrogazione consiliare rispost
a
a scritta R.G. n. 246.
Si trasmette, in allegato, il riscontro all’interrogazione
consiliare di cui all’oggetto a firma del
Consigliere Luigi CiriLlo (M.5S.), fornito dalla Direzio
ne Generale per l’Università, la Ricerca e
l’innovazione.
Al riguardo si precisa che per !‘interrogazione in
parola è stata interessata anche la
Direzione Generale Risorse Finanziarie.
Ad oggi la suddetta Direzione Generale non ha ancora fornito
il riscontro di competenza.
Sarà cura dello scrivente Ufficio trasmettere la risposta non
appena pervenuta.
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f
Il Dirigente dell’UW,o
11/’I)
AVV. Luigi Galdi
/
A-CO.
Consiglio Regionale della campania
Protocollo: 00144931E Data: 21107/2016 14:47
Ufficio:
S.wolaria Gewle
Classifica:
ÌHhtlthi
a
-
na& cfeffa Campania
DØrÙmenta dell’&n’z/ane, della Ricerca, del LdVom,
delle Pa/lt/che Culturali e delle Politiche Sociali
Direzione Gena-ale per /VaiverP@, la Retra e/Innovazione
-
-
DIP. 54—Dj3.1Q
REGtONE CAnPNIP
Prot. 2016. 0395113
S4I
A...
9/OB/2015
13,04
A Capo ufficio legislativo (4002
DLrflL•”
jf4.Io Laefli.
IÌ li i ILliIIhIiliIDÌlt [ÌIil iI1i1
Oggetto: interrogazione del consigliere regionale Luigi Cirillo (M.5S.) concernente “riutiJizzo
di software in Regione Campania”
Rf. nota prot. n. 373657, 31/05/2016
In riscontro alla nota prot. 2016—001 5644/UDCP/GAB/ DL del 30/05/2016, acquisita
al protocollo generale con n. 0373657 dcl 3 1/05/2016, questa direzione, nell’ambito delle
competenze isdwzionali attribuite dal Regolamento n. 12/2011, che, aU’aa6, individua le
strutture amministrative della Giunta regionale della Campania cui istituzionalmente
offrire i servizi informativi erogad mediante le tecnologie dell’informazione e delle
comunicazioni, trasmette puntuale risposta corrispondente ai singoli punti
dell’interrogazione:
1) i software impiegati dalla Giunta Regionale della Campania e noti alla scrivente direzione
sono riportati nell’allegato A’;
2) questa Direzione è già adeguata alle prescrizioni normative richiamate, in conformità a
quanto previsto dal CAD, in termini di nutilizzo di software;
3) questa direzione gestisce tecnicamente la bacheca del duso regionale e provvede alla
pubblicazione dei contenuti e servizi software prodotti e resi disponibili allo scopo dagli
EE.LL. del territorio. La stessa dovrà essere rivista in ossequio al nuovo CAD, in via di
approvazione, e alle Unte guida all’uopo emesse dall’Agenzia per lZltaIia Digitale.
I dirjgnd
Do nc co Cn’sd
Il Direttore Generale
,lzw. Si/t’io [TaW/o
Do#. A•jppoi
Allegato
Software impiegati in Giunta regionale della Campania
La tabella è stddlvisa in software di Sistema, software applicativo, a licen2a proprietaria
€ Gpen Scurce, sw
postarioni di lavoro e datacenter
Legge Regionale 14 ottobre 2015 n. Il
“Misure urgenti per semplificare, razionalin.are e rendere più efficiente l’apparato
amministrativo, migliorare i senizi ai cittadini e fatorire l’attivitù di impresa L.egge annual
e
di semplificazione 2015”.
Pubblicata sul BURU n. 60 del 14 ottobre 2015.
-
SCAI)ENZARIO
AGGIORNATO AL 18 FEBBRAIo 2015
J
SCADENZA
ADEMPIMEN’l’l
RI Ii’[]UN1ENTO
Clii NTAJPRESIDENTE
La (.ìiunta rettionale adoltat
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delhi
ciuudinanzc,
diguale
(t111/Nlfl(l
al
fine di
garantire ai ehtadi iii il
diritto di accedere a tutti i
dati
e
documenti in
modalità digitale.
GENNAIO
2016
13
GENNAIO
2016
Implementazione
della 12
sezione dcl sito ‘Cwnc
comma
3
[a Giunta regionale. con
propria deliberazione
indj id ua le attività
totalmente libere e le
attività sottoposte a scia e
a sia.
2016
Non ci sono
termini
13
comma
4
Uluicio 13 UDCP
(Portale
istituzionale)
comma
2
U.D.C.P. e
Struttura: Funzione
pubblica,
modernizzazione e
semplificazione
amnunistrativa.
trasparenza e
miglioramento delle
performance.
Dott.ssa De Gennaro
14 comma 2
Giunta dee presentare 3
al Consiglio disegni di
legge contenenti lesti unici
in materia di:
1) agricoli itra:
2) at1ii1à produttive:
[.2
comnìa
5
3) turismo:
4) commercio:
5) energia per quanto di
[comPetenza regionale.
programmazione
turismo.
Non ci sono
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l..a Regione assicura
12 comma 5
l’archiviazione digitale dei
Gruppo di lavoro
documenti.
l<ealizta,ione repertorio
NOTE!
STATO DEGLI
ADEM PIM ENTI
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-IX) per le politiche
awieole, alimentari
e forestali
—DG per lo sviluppo
economico e le
In avanzata fuse di
attività produttive.
completamento
• -DO per la
economica e il
—
Non ci sono
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Gruppo di lavoro già
istituito
:fuutc per”.
13
GENNAIO
STRUTTURE
IN 1’ ER [SS AT E
2 comma 2 lettera Dotl.ssa
DL
Gennnrn
VII
Sistema Operativo
Windows 2000
22
Sistema Operativo
Windows 2003
40
Sistema Operativo
Windows 2008
46
Sistema Operativo
Sistema Operativo
Windows 2012
10
sostituzione
Non rinnovate dal
2016
Distribuzioni linuA
Totale
28%
118
Database
Oracle
20
Database
SQL Server
10
304
72%
Databa5e
304
SQL Server Express
MySql / Postgres
Database
Tota’e
30%
30
20
SO
70%
70
Standard di
virtualizzazione in
Hypervisor
Vmware ESX
54
ambiente enterprise
Ambiente per I’hard
Hypervisor
Oracle VM
Posta Elettronica
Server Exchange
Posta Elettronica
Licenze Utente (CAL:
Sophos Antispam
Posta Elettronica
2
4
Non rinnovate dal
2014
4000
Non rinnovate dal
2014
4000
Web Server
/ llS
/ .NET
Tomcat I Jboss
Apache
Framework Web
Application Server
Java
SOFTWARE APPLICATIVI
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•
Nome software
Tipologoa scttwar.
(Sistema operativo,
mlddiewar.,
applicatfvo)
Tipo dl uso
(Licenza
oommrntIaIe.
di piopristk,
Open source,
riuso PPAA
Descrizione software
Aprcaicne
web
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;e,Irre ed ammin.,trazi:ne dei bclettrri
uffida:I dell’Annln:flaziore (CURO)
ccmposto da una parte pubblica sito
niarnel) e da Lnarea ruersala al bac
CURO O GITALE
apoticaliìo
di prnneIà
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di proprietà
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Gestione
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Pcn&a Re2 orie Oampv:a
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ppìatv, web per e con,u.taz4cne del
CEDEL Cedolino Cleqrorilco
DDD- e-Granmata( Delibera Oscrel,
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PORr4LE iSTITUZIONALE EG CHE
CAMPA.lA
PORTALE ISTITUZIONALE DELLA
REGIONE CAMOANIA GIUNTA DIGITALE
—
partitioning dei
database Oracle
Dccumerrale
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‘fiaJali:coione fica InteNenhI
Pagina i
Alti
Sentenza:
Materia;
Sanità
n. 110 del 2014
——
Giudizio:
Via principale
Limiti violati:
Arti. Il 7 terzo comma e 120 Cost.
i
Ricorrente:
Presidente del (‘onsiglio dci Ministri
Oggetto:
Arti. e.1°. 20 e 3°. della Ìcgge della Regione Calabria 29/03,20)3,
a. 12
-
-
-
I:sito:
Illegittimità costituzionale
Nota:
La Corte, a seguito di ricorso governativo, dichiara l’illegittimità costitu
zionale deIl’art. 1. commi
1. 2. e 3, della leuge della Regione Calabria 29marzo2013. n. 12 (Provvedimen
ti per garantire la
piena funzionalità del Servizio Sanitario regionale) per violazione degli
arti. 117-120 (‘ost.
Tali disposizioni prevedono la stabilizzazione (sia pure a determinate condiz
ioni) di personale non
dirigenziale in servizio a tempo determinato presso le Aziende sanitar
ie e ospedaliere della
Regione Calabria.
A tale decisone la Code perviene osservando che:
la delibero dcl 30 luglio 2010 di attribuzione del mandato commissarial
e per la prosecuzione del
piano di rientro prevede, al punio 3. lettera a). quali linee
di intervenio delPoperaio del
commissario, «la razionalizzazione e il contenimenio della spesa per il person
alen;
sulla scia dei principi espressi dalle sentenze n. 78 dcl 2011 e lì. 2 del 2010.
è stato ulicdomiente
chiarito, nella più recente sentenza a. 79 dcl 2013. che la mera potenz
iale situazione di interferenza i
con le funzioni commissariali è idonea a prescindere dalla ravvisabilità un
di
diretto contrasto
con i poteri del commissario ad integrare la violazione dell’ari. 120,
secondo comma. Cost.
D’altro canto. «ogni intervento che possa aggravare il disavanzo sanitar
io regionale “avrebbe
l’effetto di ostacolare l’attuazione del piano di rientro e. quindi
, l’esecuzione, del mandato1
eommissariale [
(sentenza n. 131 del 2012)» (sentenza n. 18 dcl 2013);
le disposizioni censurate interlèriscono con le funzioni e le attività del commi
ssario ad aeta: esse.
dunque. devono essere dichiarate costituzionalmente illegittime per viola7i
one dell’an. 120 Cosi..
le disposizioni regionali prevedendo la stabilizzazione (sia pure a detemi
inale condizioni) di
personale non dirigenziale in servizio a tempo determinato presso
le Aziende sanitarie e
ospedaliere della Regione, si pongono in contrasto con i principi Iondam
cntali di coordinamento
della finanza pubblica e. quindi, con l’ad. 117. terzo comma, Cost..
-
-
—
-
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5 GREP
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di proonetà
ctipendenteJctngele
In
delrpmministrazicne (modulo di gestione
e ilevaziorel
Applicaziene oe, la programmazione e il
SM’L2 FSE 2007-2313
montoraggio
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del fonda FSE 2007—2013
ci popnetà
Applicazione per la plogammazione e il
monitoraggio del fondo ‘ESR 2007-2313
SMILE FESR 2007-2013
applicativc
dl p-oorelà
SM LE °ESR 2007-2013 BENEFICIARI
FINALI
alcat:eo
di proor età
Applicazione per la programmaziore e I
monitoraggio del fordo FESR 2007-2013
de Beneridan Finsi
P,otoco;ln di oominicaziore cile espone
web
una cene di servizi appUcat-vi
SMILE FESR e °SE
sen%ces) necessari per il
di
dati
e
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informazioni relative aì fondi
FSEÌFESR 2007-2013,
contenute in sistemi dì
a
esterni
monitoraggio
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Pubblico
Sistema
Caoperazìone Applicati-sa dera Canpania
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comPetenza delrasgaat,
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BANDO SPGRÌELLD
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Gestione dei Bilanci di Saiuie -r aiuola
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specializzazioni
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Prena,io opere putblcie
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Centro
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di proprietà
Sistema irf:rmet:vo osser,atcrio r.9ub
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delle atti-s’ta ner,lrant:
dellAuiorite di Audil
Tale sistema
informativo costituirà lo strumento Der la
gestione, alimentazione tondi, tione e
-noniianaggro dalle atli-sità di contiolto dei
0 FESR e F
PORTALE ACA
a pplic ali o
Pagina 2
IL DIRIGENTE
PREMESSO
a che il Consiglio Europeo ha adottato il Regolamento (CE) n. 1083 dell’il luglio 2006. recante
disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul
Fondo di coesione e che abroga il regolamento (CE) n. 1260/1999
b. che il Parlamento ed il Consigiio Europeo hanno adottato il Regolamento (CE) n. 1080 deI 5luglio
2006, relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e recante abrogazione del Regolamento
(CE) 1783/1999,
c che, con la Decisione 0(2007)4265 del 11/9/2007. la Commissione europea ha approvato il POR
Campania FESR 2007/2013 e, con le decisioni C(2012)1843 del 27/3/2012; C(2012i6248 del
21/09/2012 e 0(2013)4196 del 05 lugl’c 2013 ne ha approvato le successive proposte di
modifica;
d. che, rispettivamente, con Delibere n. 1921 del 9/11/2007, n. 66 dei 4/4/2012 n. 521 del
28/09/2012 e n, 226 del 19/07/2013 la Giunta regionale ha preso atto delle succitate Decisioni
della Commiss one europea;
e. che nell’ambito dellAsse 7 del POR FESR 2007/13 è stato individuato I Obiettivo Ooeralivo (00)
7 1 Assistenza Tecnica’
I. che cOn D.G R n. 26 dell’i 1,0112008 è stato approvato il Piano finanziar’o per gli Obiettivi
Operativi del POR FESR 2007-2013 nell’ambito del quale rientra l’importo di Meuro 125,00 per il
predetto 0.0 7 1;
g. che con DPGR n 438 del 15/11/2013, ad oggetto la designazione dei responsabili degli Obiettivi
Operativi. susseguente alla riorganizzazione dell’Ente, è stato individuato il Dirigente pro-tempore
della Direzione per I Internazionalizzazione e ì Rapporti con la UE quale responsabile dell’Ob.Op.
7.1,
h. che con DGR 1061/2008 sono state ‘oprovate le Linee Guida per l’attuazione dell Obiettivo
Operativo 7.1 del POR FESR Campania, condizione di ammissibilità per l’avvio delle operaztnì
afferenti aflObiettivo;
i. che tale obiettivo prevede, tra l’altro azioni a titolarità regionale di lipo trasversale, cui beneficiari
sono responsabili di altri Obiettivi Operativi o Autorità del Programma;
che per supponare i Responsabili di Obiettivo Operativo nelle fasi dl definizic:ne. monizoraggio.
controllo e valutaziore del programma con Decreto Dirigenziale n. 319 del 3/10/2008 ad oggetto
‘POR FESR 2007/2013
Procedura per l’attivazione delle risorse a valere sull’Obiettivo
Operativo7.1 Assistenza Tecnica Azioni a titolarità regionale e Scheda per la programmazione’
sono state definite le modalità con le quali gli stessi possano realizzare tali attività e sono state
approvate le Schede per la presentazione della programmazione dell’AT agli Obiettvi;
k che a seguito della riprogrammazione finanziaria del POR Campania FESR 2007-2013 approvata
con Decisione 0(2013)4196 del 05/07/2013, la nuova dotazione finanziaria dellAsse 7
‘Assistenza Tecnica e Cooperazione” è pari a euro 101.530.132.00;
I. che il Consigio Regionale con legge regionale n. 4 del 16 gennaio 2014 ha approvato le
‘Disposizioni per la formazione del bilancio arnuale 2014 e pluriennale 2014-2016 della Regione
Campania (Legge di stabilità regionale 2014)”.
m che il Consiglio Regionale con legge regiuna e n. 3 del 6 gen9aio 2014 ha approvato il Bilancio
dì previsione della Regione Campania per anno finanziano 2014 e bilancio pluriennale per il
triennio 2014-2016”, in conformità con le disposizioni di cui al decreto legislativo 23 giugno 2011,
n 118;
n, che la Giunta Regionale con deliberazione n 92 del 01/0412014 na approvato il bilancio
gestionale per gli anni 2014, 2015 e 2016,
o. che C09 Deliberazione di G R n. 146 del 2605’20I4 si è prcvvecu:o ad una reiscrizione stralc o
sulla competenza del bilancio per l’esercizio finanziaro 2014. di un importo pari a € 87 765.681.03
-
-
-
-
sul PSR Stanca dati del sinolc uleneI
dal servizio WS di anagrafe tritularia a di
FasciIo Aziendale, Scanco domanda in
formato PDF edifable. Invio dei dai della
domo
PORTALS PSR AGRICOLTURA
app:Icabvo
[‘P551
appicalivo
di proprtetà
PRDXY IGRLE
applicativo
operi source
PUDC Pesiziore Unica dl Conto Corrante
applicatvo
di PIOPiOtà
-
Estensione dei sisteni intormalivi irlegrafì
per la gestione del temtonc
Gestione
versamenti
dei
CCP
su
Regionali
Il sistema Re.Gì.Sta
composto da vari
moduli che Interagiscono ira di loro un
51V (Sistema lnlormatia Teirtonale) con
AE,C-l STA
rana funzicnalità create ad-tc per la
gestione delle emergenze e delle nost
emergente. un mo-Juta per la pesi on, del
call-center
aptativo
5148 PORTALE ABITARE CAMPAtI A
apicaIivs
di proprieta
Silo di comLflcazlsne ngurdo
‘abaìsoqno aoitativo regionale
SIDIS D2
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nuso ira PPAA
°istema
informativo della cipendenze
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applicatlro
Application
GeneraI
Pu’
on,tjtaz,one cci servizi ostostai
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Sislema di interscamtio dati Ira AUT ed
arie. Sistema di pianinicaziane. ala ADT e
ala Erte, dei trasferimenti de, volumi di
dati interessati al caricamentQ del DB di
pruone
SIGMATER SIN’EG
SISMATER AGP
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Sistema di intregraziona dall tra ADT e
SIGMATER
SG’dATER SIT!G
Carica
il
database
di
applicativo
prodUzIone con I
tali provenenti
dall’agenzia del territorio caricati rei
database di inlerscarnblo
appicarivo
Sistema di Registrazione e Moniroraggio
Sigmater
Sistema di creazicne e
prof:lazione degli jterti che psono
accedere alle Applicazione Generai
Puroe
SIGIsIATER SRM
SIM
applcatio
di proprietà
Gestione bandi e mznitora;gic Tono
SIMONA
applicativo
dì proanetà
Sistemati rnonitoragg:o Fondi FSE
SIRGCNLII’IE
aoplicativo
SIRP
applicativo
SLSAT
applicatwo
Settore Politiche giovaiìle
di propheta
Rilevazicee del:a pcolazicne regionale a
rn statistici
Gesion,
Informatizzala
dei
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Terriioriati
Servizi dl Aseisteaza conca e gestionale
netambilo
delle
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appkcativo
di proprietà
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di praprtelà
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di
applicativo
di proprietà
della Regione Camoanie
per realiflazione
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processo ammìnis:rativo del[URP
Monitoreggio Fonti FS
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amministiaziona
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procetimorti in materia ambentate.
composto da una pane puboluca (tifo
interneti e Ca un are nservata al cack
VIA VAS
applicativo
ISTRUTORiA PSR WFIIS
appliostivo
d proprietà
dice
Software per la gestione tella iievibi te e
dell’istruttoria delle tonante dì auto
prcsnnlate dai beneficion attraverso il
portale PSR
Pagina 3
CONSIDERATO
a che con DD n. 615 deI 26l0/2012 avente ad oggetto POR FESA 2007/2013 Oh. Op 7 1
contralto Rej, n.14218 del 24/12/2009 AT! KPMG Sp/i Meridiana Italia SrI— ricorso alla prQ
cedwa cii cui alran. 57. comrna 5, Mt 8) del D LgS. 163/2006 svolgimento servizi analoghi,
si è dato atta dellavvo di detta procedura ed è stata approvata la nota per la richiesta aM’RTI
KPMG
Meridiana. di offerta tecnica seconda criteri di continuità funzionale e omogeneità
strutturale dell’attività rispetto a quella g’à espletata,
b che con DD n. 620 del 29/10/2012 si è proceduta all’affidamento dei seMzi analoghi di Assi
stenza Tecnica per I’irnplementazione. coordinamento attuazione e controllo del POR FESA
2007— 2013:
o. che con il medesima DD n. 620/2012 si è proceduto altresì ad ammettere a finanziamento a
valere sull’Obiettivo Operativa 7.1 l’intero importo del servizio di Assistenza Tecnica pari ad €
11.200.00000 oltre VA, nonché ad impegnare la somma dì € 4517.333.00 IVA inclusa per
l’anno 201212013, a valere sul Capitolo 2680. risorse det POR Campania FESR 2007 —2’03.
Bilancio 2012,
d che lAvcp ha pubblicata sul proprio sito, l’importo da pagare per il contributo SA pari ad €
800,00 ed ha emesso il relativol MAV n. 01030535096D1373;
—
-
-
—
—
RITENUTO
1. di dover impegnare e liquidare, la somma di € 800.00 a valere sulle risorse deIl’Ob.OQ. 7.1 POR
FESR 2007/2013- Servizio di Assistenza Tecnica implementaziore. coordinamento, attuazione e
controllo del POR FESR 2007-2013 di cui al contratto del 11 marzo 2013 rep n 14395 (CUP n.
B61112090250009— CIG 4655906F29
Codice SMILE 54). imputandone l’onere sul caoiìolo
2826 deI bilancia 2014, in favore dell’Autorità di Vigilanza per i Contratti Pubbhci Via di Ripetta
246, 00186 Roma CE 9716352058 ocr i dovuti cortributi relativi alla gara n. 4589512 di cui
al MAV n. 01030535096041373;
2. di dover attribuire all’operazione la seauente ccdifica:
• missione programma e titolo :01122
• piano conti 2.05.99.99 000
• codice identificativo transazione comunità europea. 3
• codice di aggregazione: 205
• cofog 01 3
• siope .2.03 03
• gestionale siope: 2334
in ottemperanza del DLgs 23 giugno 2011 n. 118 “Disposizioni in materia di armonizzaz one d&
sistemi contabili e degli schemi di bilancia delle Regioni, degli enti locali e dei loro organismi. a
norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 maggio 2009 n. 42”;
3 dì dover dare mandato alla UDD 4— Gestione delle spese regionali della DG 13 di provvedere
al pagamento del MAV n. 0103053509604 1373 attraverso il girofondo della Tesoreria dello
Stato
—
—
—
-
Tesoreria
Regione
-
REGIONE LAZIO
Codice
Tesoreria
Descrizione
Tesoreria
Codice
Conto di
tesoreria
348
ROMA
0306696
Denominazione conto tesoreria
AUTORITA VLANZA CONTRATtI
SOFTWARE POSTAZIONI DI LAVORO
Software
Numero
2007 Microsoft Office system
ABCAutoCAD Raster manager
20091231
ACCA ACCA Key Server
v.2.00a IT- x86 (20.1.913)
ACCA CerTus PRO+FE
v.POWER(b) IT x86
(17.0.2.4428)
ACCA CerTus PRO÷FE
v.POWER2(a) IT x86
36
1
-
-
2
-
-
-
-
-
1
-
-
-
-
(18.0.16195]
ACCA CerTus-PN CALCOLO
v.10.00b IT x86
(10.0.2.4767)
ACCA EdiLus
CA+P0+AC(LT)÷LG v.30.00Se
IT x86 (31.0.7.5336)
ACCA FacTus-PA v.8.00d IT
1
-
-
-
-
1
-
-
-
1
1
-
-
-
ACCA- PriMus-A v.POWER2(a)
iT -<86 (48.0.1.6194)
ACCA- PriMus-CAD v.8.00a IT
x86 (8.0.1.3981)
ACCA- PriMus-DCF
v.P0 WEB(e) IT x86
(47.0.16085)
ACCA PriMus-DCF v.lOOc IT
xS6 (46.0.4.2167)
ACCA PW-CONV v.6.31 IT
x86 (11.0.2.6069)
ACCA Common
-
2
-
-
-
-
-
1
-
-
1
-
-
-
-
8
-
-
2
-
ACCAPreviewHandler v.5.00a
<86- (5.0.1.839)
ACCA Common Fonts v200c
x86 (2.0.2.2711)
ACCA Common- Key0rher
v.2OOb- x86 (2.0.4.4988)
-
1
-
-
-
ACCA Common PriMus POST
v.7.4- IT -<86- (7.0.1.6097)
ACCA Common PriMus
PREZZARI v.5.4 IT xSG
(5.0.1.6098)
ACCA Common SignTooI
v.2DOc- x86- (2.0.4.1734)
ACCA Common TeihaX 3.4
v.2.00a 86 (2.01544)
2
2
-
2
-
-
-
-
2
-
9
-
-
-
2
Pagina 4
4. di dover dare atto che trattasi di spese non soggette alla pubblicazione ai sensi del D Lgs.vo n,
33/2013, att. 26 e 27,
CONSIDERATO
a che con nota n. 2014.0489297 del 14/0712014 è stato trasmesso I esito positivo del controllo dii
livello. relativamente alla check list n. 625 del 14/07/2014,
VISTI
a.
b
c
ci
e.
f.
g.
h
i.
j
k.
I.
rn.
n.
o.
il Reg.CE) n 1083/06;
il Reg (CE) n. 1828/06,
la Legge Regionale n. 7 dcl 30104/2002;
la DGR 128 del 26/03/2011,
le Linee Guida per l’attuazione dell’Obiettivo Operativo 7 1 d cui ala DGR n.1061/2008:
la Direttiva del Capo di Gabinetto Responsabile della Programmazione Unitaria, prot. n.
6797/UDCP/Gab/CG del 25 maggio 2011;
la nota prot n 491787/2D11 de’ Coordinatore dell’AGC 09 ad oggetto Direttiva Capo di
Gabinetto 6797/UDCPIGao/CG del 25 maggio 2011: modalità operative.’
la nota prol. n. 570098/2011 del Coordinatore del!’AGC 09 ad oggetto “Disposizioni attuative della
Direttiva Capo di Gabinetto 6797/UDCPIGa’o’CG del 25 maggio 2011.
il Manuale di Aduazione del POR FESR di cui al DD Decreto n. 158 del 10/0512313 dell’AGC 09;
la DGR 122 deI 27/05/2013 di applicazione delle nuove disposìzioni introdotte dal decreto
legislativo 23 giugno 2011, n 118.
la DGR n 170 del 3/6/2013, di Approvazione Bilancio Gestionale per gli anni 2013. 2014 e 2015
le DGR n. 614 del 19/10/2012, n 427 del 27/09/2013. n. 487 del 31/10/2013 e n. 488 deI
3 1/10/2013
i DPGR n. 437 deI 14/11/2013, n. 438 del 15/11/2013 e n, 456 del 28/11/2013.
la D.G.R. n. 493 ccl 18/11/2013 di attrìbuzione deila responsabilita’ gestionale dei capitoil di
entrata e di spesa alle nuove strutture organizzative della giunta regionale.
la LEGGE REGIONALE N. 3 del 16 gennaio 2014 “Bilancio di Previsione della Regione
Campania per l’anno finanziario 2014 e bilancio pluriennale per il triennio 2014 2016”:
la LEGGE REGIONALE N. 4 del 16 gennaio 2014 “Disposizioni per la formazione del bilancio
annuale 2014 e p!uriennale 2Z14 2016 della Regione Campania Legge di stabilità regionale
2014”)
la DC-R 9212014 che ha approvato il Bilancia Gestionale per l’anno finanziario 2014 e per il
triennio 2014 —2016”;
La [Xi R 186 del 05 ‘I )620 I 4 ud øg cito: l’atto dì ,vhiluiiì!ri’ .?O /4. Dt’iennìiucioni.
-
p
-
q.
i
-
alla stregua dell’istruttoria compiuta dal Responsabile dell’Obiettivo Operativo 7.1 POR FESR
2007/2013;
DECRETA
peri motivi ed riferimenti espressi in narrativa che qui si intendono integralmente riportati
1. IMPEGNARE e contestualmente LIQUIDARE. la somma di € 800.00 a valere sulle risorse
de:l’Ob.Op. 7.1 POR FESR 2007/2013
Serv zio di Assistenza Tecrica molementazione
coordinamento, attuazione e controllo dei POR FESR 2007-2013 di cui al coniratto del 11 marzo
2013 rep n 14396 (CUP n. 861li2000250009— CIG 4655906F29
Ccdice SMILE 54)
imputandone l’onere al capitolo 2826 del bilancio gestionale 2014 in favore de!I’Autorità di
Vigilanza per i Contratti Pubblici Vìa di Ripetta 246 00186 Rcma C F. 97163520584. per i
dovuti contributi relativi alla nara n 458P512 Hi n’i zi MA\/ n fl1flflGinA1’r7’
-
—
—
—
ACCAreader
ACDSee 8
ACDSee Pro
Acronìs True Image
Acronis True mage Home
Adobe Acrobat 9 Standard
Italiano, Espaòol, Nederlands,
Portuguès
25
2
i
i
4
-
3
Adobe Acrobat 6.0 Professional
Adobe Acrobat 6.0 Professionai
Espaiiol, Itatiano, Portuguès
Adobe Acrobat 6.0 Standard
Espailol, Itaflano, Portuguès
-
i
8
-
Adobe Acrobat 7.0 ProfessionaI
Adobe Acrobat 7.0 Professional
Espahol, Italiano, Portuguès
Adobe Acrobat 7.0 Standard
English, Franais, Deutsch
Adobe Acrobat 7.0 Standard
[sparlai, Italiano, Portuguès
Adobe Acrobat 7,0.7
Professional Espafiol, Italiano,
Portugus
Adobe Acrobat 7.1.0
Professional Esp&iol, Italiano,
Portuguès
-
i
i
5
-
i
-
3
-
i
-
Adobe Acrobat 8 Professional
italiano, Espafiol, Nederlands
Adobe Acrobat 9 Pro English,
Franais, Oeutsch
Adobe Acrobat 9 Pro Italiano,
Espafiol, Nederlands,
Portuguès
Adobe Acrobat 9 Pro Extended
Italiano, Espaiiol, Nederiands,
Ponugués
Adobe Acrobar 9 Pro Extended
64-bit Add-On
Adobe Acrobat X Pro Italiano,
Espafiol, NederIands,
Portugus
Adobe Acrobat XI Pro
Adobe Acrohat XI Standard
Adobe Photoshop 6.0
Adobe Photoshop 7.0
2
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5
-
i
-
14
10
2
-
9
5
2
1
Pagina 5
b piano conti 2 05 99.99.000
c. codice identificativo transazione comunità europea- 3
d codice dì aggregazione. 205
e cofog:01.3
f siope :2.03.03
g gestionale siope: 2334
in ottemperanza del DLgs 23giugno 2011 n 118 Disposizioni in materia di armonizzazio
ne dei
sistemi contabili e degli schemi di bilancio delle Regioni, deg i enti locali e dei loro organismi.
a
norma degli articoli 1 e 2 della legge 5 :ggio 2009, n 42”.
3. DARE MANDATO alla DG 13 Direzione Generale per le Risorse Finanziarie UOD
4 Gestione
delle spese regionali ci provvedere al pagamento del MAV n. 010305350960413
73 attraverso il
girofondo della Tesoreria dello Stato
-
—
Tesoreria
Regione
-
REGIONE ZIO
Codice
Tesoreria
Des:riz’one
Tesoreria
Codice
Conto di
tesoreria
Denominazione conto tesoreria
348
ROMA
0306698
AUTORITA VLANZA CONTRATTI
.
-
4. DARE ATTO che trattasi di spese non soggette alla pubbricazione ai sensi del
D.Lgs.vo n.
33/2013. att. 266 27;
5. INVIARE il presente atto, per quanto d conpetenza. al Dip 55 dg 13 uod 4. alIuod
07 del
medesimo Dipartimento, all’ AUTORITA’ di Audit 4100 ed ala Segreteria di Giunta
Uff III.
-
Daric Gargiulo
-
Adobe Photoshop C54
Adobe Photoshop CSS
Adobe Premiere Pro 2.0
Adobe Premiere Pro CC 2015
Adobe Premiere Pro CS6
ArcGIS 10.1 Data
Interoperability (or Desktop
ArcGIS 10.1 for Desktop
ArcGIS 10.1 License Manager
ArcGIS 10.2.2 (or Desktop
ArCGIS 10.2.2 (or Desktop
Language Pack italiano
ArcGIS ArcExplorer
ArcGIS ArcReader
ArcG(S Crystal Report Wizard
ArcGIS Desktop
ArcGlS Desktop 10
ArcGtS Desktop 10 Service Pack
2
ArcGIS Desktop 10 Service Pack
4
ArcCIS Desktop 10 Service Pack
5
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1
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1
1
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i
-
ArcGIS Desktop Developer Kit
ArcGIS Explorer
ArcGIS Explorer Desktop
Current User
ArcGIS License Manager
ArcGIS License Manager 10
ArcGlS Ucense Manager 10
ServicePackS
ArcGlS Plug-in with ECW
Compressor
ArcGIS Plug-in with ECW JPEG
2000 Compressor
ArcGIS Tutorial Data
ArcGIS ÌBA Resources
ArcGisO3l (MSI)
ArchiCAD 10 Ri ITA
ArchiCAD li ITA
ArchiCAD 5.5
ArchiCAD 7.0
ArchiCAD 9 TA
ArcMap2SLD
ArcotlD PKI Client
AutoCAD 2002
AutoCAD 2002- Italiano
AutoCAD 2004
AutoCAD 2005 Italiano
-
1
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2
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16
3
Pagina 6
(Risorse destinate alle Zone franche urbane)
Le Commissioni riunite propongono, con l’eniendamento 22.0.1 (testo 2) approv
ato in
sede referente, l’inserimento di un articolo aggiuntivo che finanzia le Zone
franche
individuale dalla delibera CIPE n. M deIl’S maggio 2009, ricadenti nelle region
i non
comprese nell’obiettivo Convergenza, e la Zona franca de) Comune di Lampedusa.
Sin dalle
leggi finanziarie 2007 e 2003, al fine di contrastare i fenomeni di esclusione sociale
negli
spazi urbani e favorire l’integrazione sociale e culturale delle popolazioni abitant
i in
circoscrizioni o quartieri delle città caratterizzati da degrado urbano e sociale
, si era
previsto l’istituzione di Zone Franche Urbane (ZFU).
Ne era derivata un’apposita procedura normativa secondaria ed amministrativa, che nel
settembre 2008 aveva portato il Dipartimento per le politiche di sviluppo del MISE ad
avanzare una proposta di individuazione delle ZFU, sulla scorta dei criteri di ammis
sibilità
definiti dalla Delibera CIPE 5/2008. Con la delibera CIPE n. 14 del 2009 sono state
individuate le 22 zone franche urbane ricadenti nei seguenti comuni, ma di esse solo
alcune rientranti nell’obiettivo Convergenza della normativa europea (Catania, Torre
Annunziata Napoli,Taranto, Gela, Mondragone, Andria, Crotone, Erice, Rossana,
Lecce.
Lamezia Terme). Per le altre (Cagliari, Iglesias, Quarti Sant’Elena, Campobasso, Velletr
i.
Sora, Pescara, Ventimiglia. Massa-Carrara, Matera) solo ora, mercè il comma
1, è
possibile prevedere la spesa di
milioni di euro per il 2015 e di ioo milioni di euro per il
2016.
Per il comma 2 tali risorse sono ripartite, al netto degli eventuali costi necess
ari
l’attuazione degli interventi, sulla base dei medesimi criteri di riparto utilizzati nell’am per
bito
della delibera CIPE; si tratta anche di ‘in limite annuale per la fmizione delle agevolazioni
da parte delle imprese beneficiarie, ferma prestando la possibilità che le regioni interes
sate
destinino risorse integrative (anche mediante riprogrammazione degli interventi del
Piano
di azione coesione). Il comma 3 richiama la disciplina attuativa esistente, mentre
per il
comma 4 la copertura si ricava dalla corrispondente riduzione della quota nazion
ale del
Fondo per lo sviluppo e la coesione, programmazione 2014-2020.
Relazione del dossier Profili Finanziari del
09/06/2014
In merito ai profili di quantificazione, appare opportuno acquisire dal Governo chiarim
enti
volti a verificare che la dinamica di spesa per la nuova finalità indicata sia compa
tibile con
quella scontata nel prospetto riepilogativo in relazione alle risorse del Fondo, i cui effetti
in
termini di fabbisogno e di indebitamento netto risultano ridotti rispetto agli effetti sconta
ti
in termini di saldo netto da finanziare. Andrebbe altresì confer
mata la
compatibilità della predetta destinazione di spesa con la programmazi
one del
Fondo sviluppo e coesione,
Mt. 4% (Edilizia scolastica)
In vigore dal 24 giugno 2014
i. All’artieoìo gj. della legge 12 novembre 2011. n. 183. dopo il comma 14-bis è inserito
il
seguente:
‘14-ter. Per gli anni 2014 e 2015, nel saldo finanziario espresso in termini di compe
tenza
mista, indMduato ai sensi del comma 3, rilevante ai fini della verifica del rispetto del
patto
di stabilità interno, non sono considerate le spese sostenute dai comuni per interve
nti di
edilizia scolastica. L’esclusione opera nel limite massimo di 122 milioni
di euro per
ciascuno degli anni 2014 e 2015. 1 comuni beneficiari dell’esclusione
e l’importo
ci plI’pqnlndnnn ctccc,
i_
..
-
i’
r,..
..
-
-
AutOCAD 2010- Italiano
Aut0CAD 2011- Italiano
AutoCAD 2011 Language Pack
Italiano
AutòCAD 2012-Italiano
AutoCAD 2012 Language Pack
ItalIano
AutoCAD 2013— Italiano
(Italian)
AutoCAD 2013 Language Pack
Italiano (italian)
AutoCAD 2014- Italiano
(Italian)
AutoCAD 2014 Language Pack
Italiano (Italian)
AutoCAD Architecture 2008Italiano
AutoCAD Archltecture 2009Italiano
AutoCAD Civil 3D 2010Italiano
AutoCAD Civil 3D 2011Italiano
AutoCAD Express Tools
Volumes 1-9
AutoCAD LT 2004
AutoCAD LT 2009- Italiano
AutoCAO LT 2010- Italiano
AutcCAD LT 2011 Italiano
AutoCAD LT 2011 Language
Pack Italiano
AutoCAD LT 1012- Italiano
AutoCAD LT 2012 Language
Pack Italiano
AutoCAD LT 2013- Italiano
(Italian)
utoCA0 LT 2013 HeIp—
Italiano (Italian)
AutoCAD LT 2013 Language
Pack Italiano (Itailan)
AutoCAD LT 2016- Italiano
(Italian)
AutoCAD LT 2016 Help
Italiano (ltalian)
AutoCAD LT 2016 Language
Pack Italiano (Italian)
AutoCAD LT 97- Italiano
AutoCAD Map 3D 2009
AutoCRO Map 3D 2009Italiano
-
-
-
-
7
2
-
2
2
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2
4
-
4
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3
3
1
i
i
2
-
-
1
2
i
1
i
Pagina 7
Arti
Finalita’
1.
-
I presente Regolamento stabilisce le modalità operative per garanti
re la sicurezza alimentare della
selvaggina selvatica cacciata nelle seguenti fasi:
commercializzazione;
fornitura diretta di piccoli quantitativi dal cacciatore al consumatore finale o agli
esercizi di commercio
al dettaglio;
consumo domestico privato.
-
-
-
2.
1.
2.
3.
4.
5.
6.
7.
8.
9.
10.
11.
12.
13.
14.
lI presente Regolamento lascia impregiudicate le disposizioni stabilite dalla
normativa relativa alla
protezione della fauna selvatica e la disciplina dell’attività venatoria.
Art2
Definizioni
Selvaggina selvatica:
Ungulati e lagomorfi selvatici, nonché altri mammiferi terrestri oggetto di attività
venatorie ai fini del
consumo umano considerati selvaggina selvatica ai sensi della legislazione vigent
e negli Stati
membri interessati, compresi i mammiferi che vivono in territori chiusi in condiz
ioni simili a quelle
della selvaggina allo stato libero
Selvaggina di penna oggetto di attività venatoria ai fini del consumo umano.
Selvaggina selvatica piccola: selvaggina di penna e lagomorfi che vvono in libertà
.
Selvaggina selvatica grossa: mammiferi terrestri selvatici diversi dai lagomorfi.
Lagomorfi: conigli, lepri e roditori.
Carcassa: il corpo di un animale dopo l’abbattimento.
Carne: tutte le parti commestibili della carcassa;
Carni fresche: carni che non hanno subito alcun trattamento salvo la refrigerazione
, il congelamento o
la surgelazione, comprese quella confezionate sottovuoto o in atmosfra contro
llata.
Frattaglie: le carni fresche diverse da quelle della carcassa, inclusi i visceri
ed il sangue;
Visceri: organi delle cavità toracica, addominale e pelvica, nonché la trachea e l’esofa
go ed il gozzo
degli uccelli;
Prodotti primari: i prodotti della produzione primaria compresi i prodotti della
terra, dell’allevamento,
della caccia e della pesca.
Commercio al dettaglio: la movimentazione e/o trasformazione degli alimen
ti ed il loro stoccaggio nel
punto di vendita o di consegna al consumatore rinale, compresi i terminali di distrib
uzione, gli esercizi
di ristorazione, le mense di centri di distribuzione per supermercati e i punti di vendit
a all’ingrosso.
Consumo domestico privato: il consumo di carni di selvaggina selvatica cacciata
per esclusivo uso
privato, non destinato al circuito commerciale, neppure attraverso la cessione
diretta al consumatore
finale o ad un esercizio di vendita al dettaglio.
Cessione diretta di piccola quantità di selvaggina selvatica: la fornitu
ra da un cacciatore al
consumatore finale o ad un esercizio di vendita al dettaglio di un capo/cacciato
re/anno di selvaggina
selvatica grossa (cinghiale, capriclo, cervo, daino, muflone e altri ungulati selvati
ci) e non più di 50
capVanno per la selvaggina selvatica piccola.
Centro di lavorazione della selvaggina (CLS): stabilimento riconosciuto
ai sensi del regolamento
(CE) i-i. 85312004,
III dell’allegato III, nel quale la selvaggina e le carni della selvaggina oggetto
di attività venatorie sono preparate per essere immesse sul mercato.
Casa di caccia (CC): Punto di raccolta e di controllo dei capi abbattu
ti registrato ai sensi del
regolamento CE n. 852/2004. E’ costituito da un locale in prossimità dei campi
di
dotata di una
o più celle frigo all’interno delle quali sono stoccate le carcasse di selvaggina selvati
ca oggetto di attività
venatoria.
Preparazione dl carni: carni fresche, incluse e carni ridotte in frammenti, che
hanno subito un’aggiunta
di altri ingredienti, compresi gli additivi e che abbano subito trattamenti non suffici
enti a modificare la
struttura muscolo-fibrosa interna della carne e ad eliminare quindi le caratte
ristiche delle carni fresche.
sezione
15.
caccia,
16.
Autodesk Advanced Material
Librarj Image Library 2016
Autodesk App Manager
Autddesk Application Manager
Autodesk Architectural
Desktop 2007- Italiano
Autodesk AUtoCAD 2014
Italiano (Italian)
Autodesk AutoCAD LT 2016Italiano (Italian)
Autodesk AutoCAD LT 2016
Help Italiano (Italian)
2
2
2
2
-
-
Autodesk
Autodesk
Autodesk
Language
2
2
i
CAD Manager Tools
Content SeMce
Content SeMce
Pack
i
14
Autodesk Deployment Wizard
i
Autodesk Design Review 2008
4
Autodesk Design Review 2009
4
Autodesk Design Review 2010
5
Autodesk Deslgn Review 2011
2
Autodesk Design Review 2012
4
Autodesk Design Review 2013
Autodesk Design Review
Browser Add-an vi.?
Autode5k DWF Viewer
Autodesk DWF Viewer 7
4
Autodesk
Autodesk
English
Autodesk
English
Autodesk
Autodesk
DWG TrueView 2014
DWG TrueView 2016
9
2
28
15
6
8
DWG Trueview 2017
Ecpress Vlewer
Featured Apps
3
15
2
Autodesk Inventor Fuslon 2012
2
Autodesk Inventor Fusion 2013
Autodesk Inventor Fusion plug
in for AutoCAD 2012
3
2
Pagina 8
19.
20.
21.
22.
23.
24.
25.
Trichine: qualsiasi nematode appartenente alla specie del genere Trichìnella.
Osservazione ante mortem
osservazione della selvaggina selvatica allo scopo di rilevare
atteggiamenti, posture, comportamenti anomali dell’animale immediatamente prima del
suo
abbattimento che inducano a sospettare uno stato di malattia.
Osservazione post mortem osservazione della carcassa di selvaggina selvatica sul terreno di caccia
allo scopo di rilevare la presenza di anomalie del sangue, organi e tessuti nella fase di eviscerazione
che inducano a sospettare uno stato di malattIa.
Cacciatore formato: persona che possiede sufficienti nozioni in materia di patologie della selvaggina,
produzione e trattamento della selvaggina cacciata per poter eseguire un esame preliminare della
stessa sul posto.
Area protetta: area terrestre o marina dedicata specialmente alla protezione e al mantenimento deila
biodiversità, delle risorse naturali e di quelle culturali associate, e gestita attraverso strumenti legali o
—
—
altri meni riconosciuti.
Autorità competente: è l’autorità incaricata ad effettuare i controlli ufficiali e corrisponde con il Servizio
Veterinario dell’ASL territorialmente competente.
Centro Regionale di Riferimento per l’igiene Urbana Veterinaria (CR1UV): Centro di riferimento
regionale che attraverso l’integrazione tra l’Università Federico Il di Napoli, l’istituto Zooprofilattico
Sperimentale dei Mezzogiorno ed il Servizio Sanitario regionale assicura il supporto tecnico alla regione
ed alle AASSLL in materia di igiene urbana veterinaria.
Art3
Abbattimento e operazioni successive
3.1.
L’abbattimento della selvaggina selvatica e l’asportazione dei visceri subito dopo la cattura rientrano
nella produzione primaria,
3.2.
Ogni altra successiva operazione eseguita sulla carcassa è attività post primaria ed è eseguita in
stabilimenti riconosciuti ai sensi del regolamento (CE) n. 85312004.
3.3.
Le operazioni di cui al precedente punto 3.2, nel caso di cessione diretta di piccole quantità di
selvaggina cacciata, possono essere effettuate in stabilimenti registrati ai sensi del regolamento (CE)
n. 85212004.
3.4.
Lo stomaco e l’intestino appartenenti alla selvaggina selvatica grossa abbattuta nel suo habitat naturale
possono essere smaltiti sul terreno di caccia, secondo “buona pratica venatoria’, avendc cura di evitare
la dispersione di materiale organico in corsi d’acqua e zone umide. Nel caso in cui non ci sia la possibilità
di reperire sul terreno di caccia un luogo idoneo o, nel caso di grossi quantitativi di visceri, gli stessi
dovranno essere raccolti ed inviati presso stabilimenti riconosciuti per il trattamento di sottoprodotti di
ortgine animale ai sensi del regolamento (CE) n. 106912009 e ss.mm.ii..
NelL’impossibilità di un conferimento immediato presso gli stabilimenti di cui ai precedenti punti 3.2 e
3.3, lo stoccaggio temporaneo delle carcasse e dei sottoprodotti avviene presso le ‘case di caccia” in
celle frigo o appositi contenitori ermetici, al fine di evitare la contaminazione delle carcasse.
3.5.
Art4
Destinazione delle carni
4.. 1.
Le carni della selvaggina selvatica provengono da animali abbattuti nell’esercizio dell’attività venatora
o da animali abbattuti in attività di controllo faunistico.
4. .2.
Le carni di selvaggina selvatica possono essere destinate a:
commercializzazione;
fornitura diretta di piccoli quantitativi dai cacciatore al consumatore finale o agli esercizi di
commercio al dettaglio;
consumo domestico privato.
4.3
I cacciatori e gli enti pubblici gestori delle aree protette che eseguono piani d’abbattimento selettivo che
ntendono svolgere l’attività di commercio delle carni dei capi abbattuti, notificano la propria attività
allASL ai fini della registrazione ai sensi del Regolamento (CE) 852)2004.
Autodesk MapGuide(R) Viewer
ActiveX Control Release 6
2
Autodesk Material Library 2011
Autddesk Material Library 2011
Base Image librarsi
Autodesk Material Library 2011
Medium Image librarsi
3
Autodesk Material Librar’ 2012
6
Autodesk Material Library 2013
6
Autodesk Materlal Library 2014
3
Autodesk Material Library 2016
2
Autodesk Material Library Base
Resolution image Library 2012
6
Autodesk Material Library Base
Resolution Image Library 2013
5
Autodesk Materia! Library Base
Resolution Image Ubrary 2014
3
Autodesk Materia! Library Base
Resolution Image Library 2016
Autodesk Network License
Manager
Autodesk Raster Deslgn 2004
Autodesk Revit Architecture
2010
Autcdesk Svnc
Autodesk Vault 2011 (Client)
2
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2
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AutoDWC DWG DXF Corwerter
AutoDWG DWG DXF Converter
2013
AutoDWG DWG to PDF
Converter
AutoDWG VectorNow
CerTus
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Extension
Corel Graphics Suite il
1
Corel Paintshop Photo Pro X3
6
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1
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2
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Pagina 9
5.2
all nOL Id pIUJlId aLuvna ai Tifli oeiia
registrazione ai sensi del Regolamento
CE n. 852/2004 comunicando, in autocedificazione, I possesso della qualifica
di “cacciatore formato’
ovvero a partecipazione ad un gruppo di caccia di cui fa parte jn “cacciatore
formato’ in grado di
eseguire un esame preliminare della selvaggina stessa sul posto attraverso
‘l’osservazione ante
modem” e “)‘osservazione post modem”.
La qualifica di acacc;atore fcrmat& è attribuita dai CRIUV ai cacciatori in possesso sufficienti
di
nozioni
su rilievi chnici ed anatomopatologici della selvaggina selvatica, riferiti a patologie di
interesse per la
sanità pubblica, acquisite attraverso specifici corsi di formazione, con supera
mento dell’esame finale,
sui seguenti argomenti:
quadro anatomico, fisiologico e comportamentale della selvaggina selvatica;
comportamenti anomali e modiflcaziani patologiche riscontrabili nella selvaggina selvatica
a seguito
di malattie, contaminazioni ambientali o altri fattori che possono incidere sulla salute umana
dopo
il consumo;
norme igienico-sanitarie e tecniche adeguate per la manipolazione, il trasporto, l’eviscerazio
ne
della selvaggina selvatica dopo l’abbattimento;
disposizioni legislative ed amministrative in materia di sanità e igiene pubblica ai fini
della
commercializzazione della selvaggina selvatica.
I corsi di formazione per l’attribuzione della qualifica di”cacciatore formato” sano realizzati
dalle
Province attraverso il CRIUV ed hanno una durata di almeno 20 ore, di cui il 50% costituito
da lezioni
pratche per il riconoscimento delle principali zoonosi e di buone pratiche di lavorazione delle
carcasse.
CRIUV
lI
inserisce i “cacciatori formati” nell’apposito registro regionale del sistema informatico regionale
GISA che assegna un codice progressivo.
-
-
-
5.3.
5.4.
5.5.
Nel registro regionale dei “cacciatori formati” sono iscritti anche coloro che sono già in
possesso
dell’attestato di superamento di un corso equipollente a quello di cui al punto 5.2
all’atto
dell’approvazione del presente regolamento, coloro che lo acquisiscono presso altre Regioni,
ovvero
coloro che sono in possesso di uno dei seguenti titoli:
laurea in Medicina Veterinaria;
laurea in Scienze Agrarie;
laurea in Scienza e Tecnologia delle Produzioni Zootecniche.
lI “cacciatore formato” che rilevi anomalie del sangue, organi e/o tessuti tali da indurre il sospet di
to
patologia gravi per la salute pubblica informa l’autorità competente per gli eventuali accerta
menti sulla
carcassa dell’animale.
Gli abbaffimenti seleuivi nelle aree protette della selvaggina selvatica le cui carni sono destina
te al
consumo umano attraverso la commercializzazione o la cessione diretta sono effettuati da squadr con
e
almeno un componente in possesso della qualifica di “cacciatore formato”, iscritto nel registro regionale.
-
-
-
56.
5.7.
Arifi
Casa di caccia (CC)
6.1.
La CC è registrata ai sensi dell’ad. 6 del Regolamento (CE) n. 852i2004 e possiede i requisiti generali
di igiene stabiliti dallo stesso.
6.2.
La notifica ai fini della registrazione della CC è effettuata dal capo squadra, dal concessionario di
azienda faunistico venatoria o agrituristico venatoria ovvero da altra persona avente titolo che ne ha la
responsabilità della gestione
6.3.
Nella CC è tenuto un registro di carico-scarico per la gestiare delle carcasse di selvaggina
movimentate, nel quale sono indicati:
numero di capi transitati per il CC con indicazione della specie;
data e luogo di caccia dei capi;
destinatari dei capi;
rilievi relativi ad anomalie riscontrate sugli animali ed annotati sul documento di
scorta dal
cacciatore formato.
-
-
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DaneaCalc
i
2
Oan&a Easyfaft (dimostrativo)
Daneacalc
Dragon NaturallySpeaking 10
Dragon NaturallySpeaking 12
EDIUS 501
EDIUS 6.08
ER Mapper 7.0
FileMaker Pro 10
FileMaker Pro 11
FileMaker Pro 4.0
FileMaker Pro 6
FileMaker Pro 7
FileMaker Pro 8
GisWeb 5130
L1breCAD
Microsoft Encarta 2009Premium ÷ Student
Microsoft Encarta Enciclopedia
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2
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Microsoft Office 2010
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en-us
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it-it
Microsoft Office 97
Professional
Microsoft Office Basic 2007
Microsoft Qifice Basic Edition
2003
Microsoft Office Enterprise
2007
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Pagina 10
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privato, possono essere sezionati in più parti in un’area apposita
idonea ad evitare la contaminazione
delle carni.
-
6.7.
-
6.8.
Perla stoccaggio nella CC sia di capi di selvaggina s&vatica interi
non ancora scuoiati e sia carcasse
sezionate in peni destinate al consumo domestico privato dei compo
nenti della squadra di caccia, sono
disponibili almeno due celle frigo oppure una cella frigo con adegua
ta separazione interna per impedire
la contaminazione delle carni esposte.
Il trasporto dalla CC al CLS è effettuato con mezzi che garantiscono il
mantenimento delle temperature
di refrigerazione previste.
Art7
Selvaggina selvatica grossa destinata alla commercializzazione
7.1.
Dopo ‘abbattimento, la selvaggina selvatica grossa è privata dello stomac
o e dell’intestino il più
rapidamente possibile, dissanguata e adeguatamente identificata, ai finì
della rintracciabilità, con marca
auricolare o con altro contrassegno inamovibile e non riutilizzabilerecante
un numero progressivo e il
codice del ‘cacciatore formato” che effettua la verifica sul campo
7.2.
lI 4cacciatore formato” dopo l’abbattimento effettua al più presto l’esame della
carcassa e dei visceri
asportati, cui appone un contrassegno di connessione alla carcassa.
7.3.
Se non è stata possibile effettuare lo smaftimento di stomaco ed intestino
sul campo di caccia oppure
nel CC, gli stessi sono consegnati al CLS unitamente alla carcassa.
7.4.
Nel caso di specie animali soggetti a trichinosi la testa, anche privata di zanne,
ed il diaframma seguono
la carcassa fino al CLS e le carni sono soggette agli adempimenti perle trichine
stabiliti dal Regolamento
(UE) n. 1375/201 5.
7.5.
lI cacciatore formato compila il documento di scorta delle carni conforme
al modello 1, allegato al
presente regolamento con numerazione progressiva e codice del cacciatore
formato, data, ora e luogo
dell’abbattimento, che scorta le carni fino al CLS dove resta agli atti dell’au
torità competente sullo
stabilimento.
7.6.
Il modello i può riguardare più carcasse, a condizione che ciascuna di esse
sia adeguatamente
identificata e che sia specificato nel modello il numero di identificazione delle
carcasse, la data, l’ora e
il luogo di abbattimento di ciascuna carcassa. Tutte le carcasse per le quali
viene reoano il modello i
sono inviate ad un unico CLS.
7.7.
Sola nei casi in cui il controllo effettuato dal “cacciatore formato” non abbia
rilevato anomalie nel
comportamento dell’animaie, rilievi patologici particolari o sospetto di contaminazion
e delle carni, la
testa e i visceri degli animali delle specie non soggette a trichinosi posson
o non seguire la carcassa
fino al CLS.
7.8.
Le anomalie rilevate dal cacciatore farmato sono annotate sul modello 1
Il cacciatore conserva per almeno I anno copia del modello 1.
7,9.
7.1D.
7.11.
7.12.
Le carni di selvaggina selvatica grossa sono immesse sul mercato solo
se la carcassa dellanimale è
stata trasportata al più presto possibile ad un CLS.
Le carcasse della selvaggina selvatica grossa possono essere tempor
aneamente stoccate presso una
°casa di caccia” (CC) in attesa di essere conferite al CLS.
Il trasporto delle carcasse dal luogo di abbattimento al CLS o al CC è
effettuato anche con i comuni
automezzi, con o senza cassone, comunque atti ad evitare la dispers
ione di materiale organica.
Microsoft Office Professional
i
Microsoft ONice Professional
Edition 2003
Microsoft Office Professionai
PIus 2007
Microsoft Office Professional
PIus 2010
Microsoft Office Professional
PIus 2013
Microsoft ONice Professional
PIus 2016
Microsoft ONice Project
Professional 2003
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Edition 2003
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iii
Microsoft ONice Standard 2016
Microsoft Office Standard
Edition 2003
Microsoft ONice Sta rter 2010Italiano
Microsoft Office Visio 2007
Service Pack 3 (SP3)
Microsoft Office Visio MUI
(Italian) 2007
Microsoft ONice Visio
Professional 2003
Microsoft ONice Vislo
Professional 2007
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Professional
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Microsoft ONice XP Smali
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Microsoft ONice XP Standard
Microsoft Project 2000
Microsoft SQL Server 2008
Microsoft SQL Server 2008 R2
Microsoft SQL Server 2012 (64
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prodotte nello stabilimento.
7.15.
-
8.1.
8.2.
8.3.
‘tn’
ucvc
piu11Vtdre contaminazioni delle altre carni eventu
almente
I CLS in cui la lavorazione della selvaggina non ha carattere
continuativo possono avvalersi per la
refdgerazione di carcasse di selvaggina non scuoiate ad una
temperatura non superiore a 7 °C, di
strutture mobili annesse allo stabilimento con caratteristiche igienic
he e strutturali conformi a quanto
stabilito dal Regolamento CE n. 85312004.
Art8
Selvaggina selvatica piccola destinata alla commercializ
zazione
Subito dopo l’abbattimento della selvaggina selvatica piccola
, il cacciatore formato effettua l’esame
preliminare atto ad escludere rischi per la salute pubblica.
L’eviscerazione può essere effettuata sul campo con le modalità
stabilite all’art. 3.
Nel caso in cui non sia stata effettuata sul campo, l’eviscerazion
e deve essere eseguita senza indugio
all’arrivo nel CLS.
8.4.
lI cacciatore formato compila il modello 1, con numerazione
progressiva, dove specifica data, ora e
luogo dell’abbattimento, che scorta le carni fino al CLS, dove resta
agli atti dell’autorità competente sullo
stabilimento.
8.5.
Nel caso di esito non favorevole o dubbio del controllo il cacciat
ore formato annota sul modello i e
caratteristiche anomale, il comportamento anomalo e/o il sospet
to di contaminazione ambientale
riscontrati.
8.6.
lI cacciatore conserva per almeno i anno copia del modello 1.
Le carcasse di selvaggina selvatica piccola sono immesse sul mercat
o se trasportate, accompagnate
dal modello 1, ad un CLS per l’ispezione post mortem a cura del veterin
ario ufficiale.
tI trasporto deile carcasse dal luogo di abbattimento al CLS o al
CC è effettuato anche con i comuni
automezzi, con o senza cassone, comunque atti ad evitare la dispers
ione di materiale organico.
Dopo l’abbattimento, le carcasse sono refrigerate ad una temperatura non
superiore a 4’C nel più breve
tempo possibile, se le condizioni climatiche non consentono di
mantenere la carcassa a tale
temperatura.
8.7.
8.8.
8.9.
8,10.
L’operatcre del settore alimentare che commercializza e/o somministra
carni di piccola selvaggina
selvatica informa il consumatore del rischio connesso alla presenza nelle
carni di pallini/proieftili utilizzati
a fini venatori.
Art9
Commercializzazione di piccoli quantitativi di carni di selvaggina selvati
ca grossa dal cacciatore al
consumatore finale o agli esercizi di vendita al dettaglio
9.1
La cessione diretta dal cacciatore al consumatcre finale o agli eserciz di
i
commercio al dettaglio è
cansentta per un capo/cacciatore/anno di selvaggina selvatica grossa.
9.2
La cessione del piccolo quantitativo è consentita solo se la selvaggina è
stata controllata dal cacciatore
formato, se è accompagnato dal documento di scorta in duplice copia confor
me al rrodello 2, allegato
al presente regolamento, e comunque nell’ambito del territor
io della provincia ove insiste la zona di
caccia o nel territorio delle province contermini.
9.3
La carni di specie animali soggette a trichinosi sono commercializz
ate solo dopo aver acquìsito l’esito
favorevole delle analisi per la ricerca delle trichine eseguite pressa i
laboratori dell’istituto Zooprofilattico
(IZS).
Tkrosoft Visio Prafessional
2016- iL-il
Microsoft Works
Microsoft Works 2000
Microsoft Works 7.0
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Holiday FX
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Family FX
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Pinnacle InstantcD/OVD Suite
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Pregeo 10.00 Tecnico
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Version)
Presto! BizCard 6
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Presto! PageManager 7.15.14
Prestol PageManager 7,15.16
Presto! PageManager 7.16
Presto! PageManager 7.19
Presto! PageManager 8
Standard
Presto! PageManager 9.01 SE
Presto! PrintCentral
PriMus
PriMus Trial Version
PriMusv.lOOd
PriMus v.NEXT GENERATION
PrlMus v.NEXT GENERATION(b)
PriMus vUNICO
PriMus-C v.12.00
PriMus-C v.13.00a
PriMus-Cvers. 7.00
PriMus-CAO ‘i.S.OO
PriMus-DCF
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GENERATION
PriMus-DCF v.NEXT
GENERATION(a)
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9.5
Sulla copia del modello 2 rilasciata al consumatore o all’esercizio di vendita & dettaglio, per le specie
soggette a trichinosi, è specificato che le carni possono essere consumate o commercializzate per il
consumo solo a seguito dell’esito favorevole dell’esame per la ricerca delle trichine.
9$
La refrigerazione della selvaggina selvatica grossa deve iniziare entro due ore dall’abbattimento le a
temperatura non inferiore a 7° C, tranne nei casi in cui le condizioni climatiche garantiscono il
mantenimento ditale temperatura
lI cacciatore conserva per almeno 1 anno copia del modello 2.
9.7
9.8
Negli esercizi di vendita al dettaglio le operazioni di scuoiatura della selvaggina selvatica cacciata sono
effettuate, per evitare le contaminazioni crociate con le carni di altre specie commercializzate, in
apposito locale, anche funzionalmente arnesso all’esercizio, diverso dal locale destinato alla
preparazione/trasformazione degli altri alimenti e dotato dei requisiti generali di igiene stabiliti dal
Regoiarnento (CE) n. 852/2004.
9.9
Negli esercizi di vendita al dettaglio la lavorazione della selvaggina selvatica cacciata è immediatamente
seguita dalla reffigerazione che assicuri una temperatura nella carne inferiore a 3 °C per le frattaglie e
a 7 °C per le altre carni.
9.10
La selvaggina non ancora scuoiata e non lavorata immediatamente all’arrivo è stoccata in apposito
fhgorifero destinato esclusivamente a tali carcasse.
9.11
I sottoprocoffi della lavorazione sono gestiti in conformità ai Regolamenti CE n. 1069/2009 e n.
142/2011.
Art. 10
Commercializzazione di piccoli quantitativi di carni di selvaggina selvatica piccola direttamente dal
cacciatore al consumatore finale o agli esercizi di vendita al dettaglio
10.1.
La cessione diretta dal cacciatore al consumatore finale o agli eser&zi di commercio al dettaglio è
consentita per non più di 50 capi/anno di selvaggina selvatica piccola.
10.2.
La cessione del piccolo quantitativo è consentita solo se la selvaggina è stata controllata dal cacciatore
formato e se è accompagnato dal modello 2.
10.3.
La cessione di piccola selvaggina selvatica appartenente alle specie consentite dalla normativa
venatoria è ammessa esclusivamente in capi interi.
10.4.
Il piccolo quantitativo di carni di selvaggina selvatica può essere ceduto solo se la caroassa ed i visceri
sono stati sottoposti a controllo dell’autorità competente presso un CLS oppure dal cacciatore formato
presso un CC. In quest’ultimo caso il cacciatore formato deve specificare sul modello 2 che è stato
effettuato l’esame della carcassa con esito favorevole.
10.5.
La refrigerazione dei capi di selvaggina piccola deve iniziare entro un ragionevole lasso di tempo
dalrabbattimento per raggiungere una temperatura in tutta la carne non superiore ed a 4°C. Se le
condizioni climatiche sono tali da garantire che la carcassa mantenga tale temperatura nei limiti su
menzionati, la refrigerazione attiva non è necessaria.
10.6.
L’operatore del settore alimentare che commercializza efo somministra carni di piccola selvaggina
selvatica informa il consumatore del rischio connesso alla presenza nelle carni di pallinilproiettili utilizzati
a tini venatori.
—
PriMus-DCFv.NEXT
GENERATION(e)
PriMus-OCF v.NE)Ct
GEN.ERATIONW
PriMus-DCF v.UNICO(a)
PriMu5-DCF v.UNICO(b)
PriMus-EP
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PriMus-K v.S.00c
QCAD 3.10.0
UGIS Brighton 2.6.1 Brighton
QGIS Chugiak 2.4.0 Chugiak
QGIS Oufour 2.0.1 Dufour
QGIS Essen 2.14.0 Essen
QGIS Essen 2.14.1 Essen
QGIS Essen 2.14.2 Essen
QGIS Essen 2.14.3 Essen
QGIS Lyon 2.12.1 Lyon
QGIS Lyon 2.12.2 Lyon
QGIS Lyon 2.12.3 Lyon
QGIS Pisa 2.10.1 PIsa
QGISVaImjera 2.2.OValmiera
UGIS Wien 2.8.1 Wien
QGIS Wien 2.8.2 Wien
QGIS Wien 2.8.3 Wien
QGIS Wien 2.8.8 Wien
QNAP NetBak Replicator
Quantum GIS 0.10.0 1o
Quantum 615 0.11.0 Metis
Quantum GIS 1.0.2 Rore
Quantum GIS Lisboa 1.8.0
Lisboa
Quantum GIS Wroclaw 1.7.3
Wroclaw
Quantum GIS Wroclaw 1.7.4
Wroclaw
Quesi Installer
SAM Broadcaster 2014.4
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TITOLO I
“I)
DispszianL generali
b&t
Ad. 3 Valorizzazione del territorio
dello sua attrattivitò.
Ad. 4 Turismo accessibile.
TITOLO I
Attività e organizzazione
Capo I
Competenze
Ad. 5 Comcetenre della Regione.
Art. 6 Competenze delle province e della Città metropolitana di Milano.
Art. 7 Comoetenze dei comuni.
Capo Il
Strumenti e organismi di partecipazione
Ad. 8 Soggetti e strumenti del partenoriato.
Ad. 9 Partenoriato con le CCIAA.
Ad. 10 Distretti defl’artratrività del territorio e distretti dei commercio.age
Capo III
Organismi di informazione e coordinamento
Ad. 11 Strutture d’informazione e accoa!ienza turistica.
Ad. 12 Associazioni pro loro.
Ad. 13 Tavolo regionale certe politiche turistiche e dell’ottrattivitò.
Ad. 14 Osservatorio regionale del turismo e dellattrattività.
Capo IV
Programmazione e promozione regionale
Ad. 15 Piano per lo sviluppo del turismo e dell’attrattività.
Ad. 16 Piano annuale dello promozione turistica e ddll’attrottività.
Art. 17 Interventi per l’attrattivitò del territorio.
TITOLO III
Ricettività turistica
Capo I
Strutture ricettive
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