Attivazione di corsi di formazione per cacciatori in materia di igiene
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Attivazione di corsi di formazione per cacciatori in materia di igiene
Regolamentazione della vendita della carne di selvaggina abbattuta. Corsi di formazione per cacciatori in materia di igiene e sanità. A più di un anno dall’approvazione della DGRT 910 del 04.11.2013, inerente i controlli ufficiali di trichine nelle carni, dove al Capo 6 si definiscono le modalità per attuare i corsi per Cacciatore formato in materia di igiene e sanità, alcune Agenzie Formative accreditate dalla Regione Toscana hanno avviato i corsi che permetteranno la commercializzazione della carne di selvaggina nel pieno rispetto delle direttive comunitarie. Il Reg. CE 853/2004, che stabilisce norme specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale, nell’allegato III, sezione IV: Carni di selvaggina selvatica al capitolo 1: Corsi di formazione per cacciatori in materia di igiene e sanità afferma che le persone che cacciano selvaggina selvatica al fine di commercializzarla per il consumo umano, devono disporre di sufficienti nozioni in materia di patologie della selvaggina e di produzione e trattamento della selvaggina e delle carni di selvaggina dopo la caccia, per poter eseguire un esame preliminare della selvaggina stessa sul posto. Si ricorda che l’esclusione dall’applicazione del Reg. CE sopraccitato avviene esclusivamente ai cacciatori che forniscono piccoli quantitativi di selvaggina selvatica direttamente al consumatore finale o ai laboratori annessi agli esercizi di commercio al dettaglio o di somministrazione a livello locale che riforniscono direttamente il consumatore, come da Linee Guida approvate con DGRT 17 del 11.01.2010. Oltre alla normale attività di caccia, i problemi creati dal sovrappopolamento di alcune specie di selvaggina in determinate aree protette richiedono l’attuazione di piani di depopolamento. Sia il Reg. CE 853/2004 che la DGRT 527 del 17.05.2010 e un chiarimento del Ministero della Salute del 26.03.2012 riguardo alla cessione di selvaggina abbattuta nei piani selettivi di diradamento della fauna, ribadiscono che l’esclusione dal campo di applicazione del Reg. CE 853/2004 riguarda esclusivamente la fornitura di piccoli quantitativi di selvaggina di grossa taglia da parte dei cacciatori direttamente al consumatore finale. Diversamente, la selvaggina abbattuta nell’ambito di piani selettivi di diradamento della fauna, rientra a pieno nel campo di applicazione del Reg. CE 853/2004 come cita l’Accordo tra il Governo, le Regioni e le Province Autonome del 17.12.2009, di cui si riporta lo stralcio di interesse: In ogni caso rientra nel campo di applicazione del Reg. CE 853/2004 la cessione dei capi di selvaggina di grossa taglia abbattuti nell'ambito dei piani selettivi di diradamento della fauna selvatica o comunque nel corso di programmi di abbattimento preventivamente autorizzati o battute di caccia organizzate . In tale contesto le carcasse devono essere trasferite in un centro di lavorazione della selvaggina, come definito al punto 1.18, Sezione 1 dell'allegato I del Reg. CE 853/2004, per essere sottoposte a visita ispettiva veterinaria ed esitate al consumo solo dopo avere superato con esito favorevole il controllo veterinario ed essere state sottoposte a bollatura sanitaria ... Il cacciatore formato sarà abilitato ad inviare ai Centri di Lavorazione della Selvaggina le carcasse di selvatici nelle migliori condizioni igieniche e, alla fine, permetterà di valorizzare questa importante risorsa in termini economici e nel rispetto della legge. Parte della docenza impegnata nei corsi è formata da medici veterinari appartenenti ai Dipartimenti di Prevenzione delle Aziende USL dell’Area Vasta Centro. I cacciatori formati in questi corsi hanno la funzione di aiutare il Veterinario ufficiale del Centro di Lavorazione della Selvaggina a emettere il giudizio di “libero consumo”, fornendogli per iscritto le informazioni riguardanti il comportamento dell’animale in vita, oltre all’assenza di manifestazioni patologiche esteriori, cosa che il Veterinario Ispettore farebbe nella visita ante mortem. Inoltre, dovendo procedere ad una rapida eviscerazione dell’animale abbattuto, il corso fornisce le competenze per poter valutare una situazione di normalità nell’esame dei visceri addominali e toracici. Nel caso questa mancasse, il cacciatore formato potrà evidenziare al veterinario questi segni e allegare alla carcassa i visceri per un controllo eseguito dal sanitario. In caso contrario si potrà procedere allo smaltimento. Il Reg. CE 853/2004 definisce inoltre le materie contemplate dai corsi per garantire all’autorità competente che i cacciatori dispongano delle necessarie nozioni. Queste sono divise in quattro gruppi: 1. normale quadro anatomico, fisiologico e comportamentale della selvaggina selvatica; 2. comportamenti anomali e modificazioni patologiche riscontrabili nella selvaggina selvatica a seguito di malattie, contaminazioni ambientali o altri fattori che possono incidere sulla salute umana dopo il consumo; 3. norme igienico-sanitarie e tecniche adeguate per la manipolazione, il trasporto, l’eviscerazione ecc. di capi di selvaggina selvatica dopo l’abbattimento; 4. disposizioni legislative ed amministrative concernenti le condizioni di sanità e igiene pubblica e degli animali per la commercializzazione della selvaggina selvatica. È sufficiente che almeno una persona tra i componenti di un gruppo di cacciatori disponga delle nozioni di cui sopra, quindi, la persona formata potrebbe anche essere il responsabile di una riserva venatoria, un capocaccia o responsabile di distretto, se facente parte del gruppo di cacciatori o se si trova nelle immediate vicinanze del luogo in cui avviene la caccia. Gli erogatori del corso possono essere sia enti pubblici sia privati e questi devono richiedere per le docenze la collaborazione del personale del SSR, devono comunicarne preventivamente il programma delle lezioni, i docenti, le date, orari e sedi dei corsi. Inoltre, devono concordare il numero massimo degli iscritti e successivamente comunicare l’anagrafica degli abilitati a Cacciatore formato in materia di igiene e sanità Dr. Gregorio Failla Medico Veterinario [email protected] Dipartimento di Prevenzione Azienda USL 4 Prato