Proposte di valorizzazione del ruolo tecnico Nel corso dell`estate

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Proposte di valorizzazione del ruolo tecnico Nel corso dell`estate
Proposte di valorizzazione del ruolo tecnico
Nel corso dell'estate 2008 i tecnici dei Dipartimenti di Scienze Ambientali e di Archeologia e Storia delle
Arti avevano elaborato un documento in cui si evidenziava la necessità di valorizzare maggiormente la figura
del tecnico in possesso di laurea specifica (in alcuni casi dotato anche di diploma post-laurea e di qualificata
produzione scientifica - qps) operante presso laboratori e strutture di ricerca.
Il sopraggiungere della crisi finanziaria della nostra Università ha disegnato un quadro di priorità che hanno
rallentato l'iter del documento, di cui comunque si era preso atto in due Consigli di Dipartimento e in un
Consiglio di Facoltà.
Si è più volte cercato, attraverso gli organi di stampa, di far presente che tra le cause del dissesto vi fossero i
“numeri” del personale tecnico-amministrativo e il rapporto con gli studenti, sorvolando sull'erogazione dei
servizi e sul fatto che molti tecnici contribuiscono in maniera significativo alle attività di ricerca, sopperendo
alle strutturali carenze dell'Università.
In definitiva carriere caratterizzate da elevata esperienza professionale, responsabilità di laboratori, impegno
in prima persona in progetti di ricerca e costanti attività di aggiornamento (Corsi, convegni e altro)
rimangono non sufficientemente valorizzate.
Crediamo che tra le priorità del risanamento ci siano la riqualificazione professionale e la trasparenza delle
attività svolte all’interno dell'Università di Siena: in questa prospettiva proponiamo quattro proposte mirate a
rideterminare con serietà i parametri valutativi delle carriere:
1.
programmazione delle progressioni verticali, attraverso la valutazione di parametri definiti e
oggettivi come i titoli di studio, l’elevata esperienza professionale, le pubblicazioni, i progetti, la
responsabilità di laboratori, i corsi di aggiornamento e la qps;
2.
maggiore caratterizzazione del ruolo EP valutando i parametri oggettivi sopra elencati, a seconda
dell'area di afferenza tecnica, tecnico-scientifica (con l’introduzione della figura del tecnico di ricerca
laureato) e amministrativa e individuazione per le tre aree di curricula di accesso, che ne valorizzino le
mansioni specifiche;
3.
istituzione per i tecnici qps, indipendentemente dalla loro categoria di appartenenza, del
riconoscimento del titolo di tecnico di ricerca laureato, distinto dalla figura del ricercatore universitario, in
modo da valorizzare profili operanti nell'ambito della ricerca;
4.
mantenimento dell’accesso ai fondi di ricerca PAR (quota progetti e quota servizi) per i tecnici qps.
I firmatari delle proposte sperano di contribuire all’individuazione di un percorso di valorizzazione del
patrimonio culturale e professionale di cui è portatore il personale tecnico, la cui attività ed esperienza
contribuiscono a qualificare e sostenere l’immagine dell’Università di Siena.
Stefano Anastasio, Stefania Ancora, Raffaele Argenziano, Ilaria Bonini, Paolo Castagnini, Fernanda Cavari,
Andrea Ciacci, Luisa Dallai, Cecilia Del Casino, Luigi Antonello Di Lella, Giancarlo Macchi, Michela
Mariottini, Letizia Marsili, Cynthia Mascione, Claudio Milanesi, Alessandra Nardini, Alessandra Pepi,
Monica Scali, Rita Vignani
e-mail: [email protected]
Siena 26.01.2009