01 maggio 2013
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01 maggio 2013
IL SECOLO XIX levante CORSI DI FORMAZIONE DEL 118 DI LAVAGNA E DEL SERVIZIO DI MEDICINA SCOLASTICA PIUMETTI Il telefono di cartapesta utilizzato per i corsi ai bambini delle elementari FLASH Alunni e prof tra i banchi a scuola di primo soccorso Coinvolti gli istituti del Tigullio, da quelli dell’infanzia alle superiori MARCO FAGANDINI «SE UN MIO amico cade in scooter, si fa male e gli tolgo il casco, gli si apre la testaindue?»,chiedeunragazzinodelle superiori. Classica domanda, a metà fra leggenda e realtà, che gli studenti pongono ai medici in classe. Ma è solo uno dei dubbi che puntualmente vengono fuori durante gli incontri del progettodiformazionerivoltoaglialunnie agli insegnanti delle scuole del Tigullio e organizzato dal 118 di Lavagna e del servizio di Medicina scolastica della Asl 4 Chiavarese. Per dare ai più giovaniigiusticonsiglisucomeevitareiguai e come affrontarli. E ai prof gli strumenti teorici e pratici per prevenire i problemi, prima ancora che intervenire. Con un occhio di riguardo agli studenti più a rischio, cioè chi soffre di allergie o è affetto da patologie croniche. I corsi per chi siede ogni giorno in mezzo ai banchi sono partititi nel 2003. «La prima manifestazione era stata in piazza Fenice, a Chiavari, per i bimbi di quarta e quinta elementare racconta la dottoressa Monica Repetto, 118 - Un percorso con varie stazioni, in ognuna mostravamo ai bimbi, ad esempio, come si evitano le ustioni e cosa usare per calmare il bruciore». Da quella prima occasione, i corsi sono diventati ancora più strutturati, con parti teoriche e pratiche, e fatti in classe. «Gli incontri alle elementari sono diversi da quelli con i ragazzi di prima e secondasuperiore-continuaRepettoAi più piccoli mostriamo diapositive e cartelloni, abbiamo un grosso telefono di cartapesta per spiegargli cosa devono dirci se sono gli unici che possono telefonare per chiedere aiuto. E le informazioni pratiche sono molto semplici.Coniragazziinvecesiparlaanche di alcol e droga, ci chiedono del coma etilico o cosa fare in caso di incidente». Alcuni medici e infermieri del 118 che partecipano al progetto Lescuolechepartecipanosonomoltissime,traRapalloeSestriLevante,dalle elementari alle superiori, pubbliche e private. E la squadra del 118 coinvolta nel progetto, coordinata dal responsabile Roberto Sanna, è composta da sei medici (Monica Repetto, Enrico Sorli- FLASH no, Paola Massone, Enrica Guaraglia, Daniele Ventura ed Elisabetta Nigido) e sette infermieri (Riccardo Perazzo, Patrizia Calabrò, Valeria Parodi, GiuseppeVallelunga,SimonettaRaffo,Benedetta Tassara e Gianna Sanguineti). Quandosullesediedeglialunniciso- CAMOGLI, LEZIONE SPECIALE PER I “PULCINI” DELL’UMBERTO I VOLONTARI ANTINCENDIO ALL’ASILO CAMOGLI. Lezione con i Vab sulla terrazza delle scuole per i “pulcini” dell’asilo Umberto I. Antonio Leverone, Franco Picetti, Nicolò Guenna e Alessia Zerega, con giochi e canti, hanno spiegato ai bambini, accompagnati da maestre, volontarie e cuoca, l’importanza del rispetto per la natura. (R. GAL.) no gli insegnanti, invece, entrano in campoanchegliespertidellaMedicina scolastica, coordinati da Antonella Carpi e da Giovanni Gabutti, direttore dell’ufficio di Igiene e sanità pubblica dell’Asl 4 Chiavarese. «La nostra priorità è fornire al personale scolastico gli strumenti - spiega Carpi - Per prevenire quei casi in cui, per forza di cose, è necessario intervenire. Partendo dall’osservazione dei bambini». I corsi, iniziati nel 2005 con le educatrici dei servizi di prima infanzia e poi estesi a tutto il personale degli istituti dei vari gradi d’istruzione, si compongono di teoria e pratica: «Mettiamo gli insegnanti nelle condizioni, ad esempio, di poter eseguire una manovra di disostruzione delle vie aeree - prosegue il medico-Einquestosiamostatiiprimi, e gli unici, in Liguria. Ma aiutiamo anche le maestre a prevenire certi comportamentichepossonoportareaquesta emergenza: come controllare che i bottoni dei vestiti dei bambini non si stacchino, ad esempio, e questi ultimi non possano metterli in bocca». Non solo. La medicina scolastica archivia dati e caratteristiche degli studenti con allergie o patologie croniche: «C’è grande collaborazione con gli istituti - spiega Carpi - Spieghiamo al personale come gestire questi casi. E le informazioni che raccogliamo le giriamo al 118, perché siano utili agli operatori in caso di chiamata. Per i bambini che soffrono di allergie o sono celiaci, parliamo anche con chi opera nella ristorazione». Se serve, però, qualcuno a scuola deve essere in grado di gestire un’urgenza, in attesa dei soccorsi. «Con i colleghi del 118 mostriamo, ad esempio, come fare un’iniezione per diabetici», dice Carpi. «Nessuno è obbligato a intervenire - ricorda Gabutti Ma è utile che tutto il personale sia formato, perché almeno uno possa agire». 21 IMBRATTATE SALA E CUCINA, INDAGA IL COMMISSARIATO Ladri rubano pc e documenti in un ristorante di Chiavari CHIAVARI. Hanno preso un computer Antonella Carpi (al centro) e le colleghe durante l’incontro a Rapallo MERCOLEDÌ 1 MAGGIO 2013 so quelli: «Credo siano stati più dei vandali, visto quello che hanno fatto continua il contitolare - Credo sia andata così: hanno trovato il computer, hanno preso quelle carte e poi, non trovando altro, hanno rovesciato le crostate e svuotato le bottiglie di Martini. La polizia ha detto che potrebbe essere stato qualcuno che voleva farci un dispetto, ma non lo credo, siamo arrivati da poco». Doppio Gusto è stato inaugurato a metà gennaio. Mentre negli anni passati altri locali e gestori si sono alternati nell’immobile. L’altra notte i ladri sono passati dalla porta della cucina. Gli agenti stanno controllando le telecamere comunali per scoprire se nelle registrazioni siano rimaste impresse le immagini dei malviventi. e dei documenti. Poi hanno sporcato cucina e sala, rovesciando torte e liquori sui pavimenti: apparentemente senza una qualche spiegazione. Questo hanno combinato i ladri entrati in azione l’altra notte nel ristorante Doppio Gusto di largo Casini, in centro a Chiavari. Sul caso indagano adesso i poliziotti del commissariato di via Brizzolara, che sono intervenuti nel locale e hanno chiesto anche l’intervento della scientifica. Per raccogliere eventuali tracce lasciate dai malviventi. «Proprio non capisco cosa se ne facciano dei documenti - spiega uno dei soci - Non ricordo neppure quali fossero quelli nei raccoglitori che hanno portato via. Questa non me la spiego». Eppure i ladri, dopo aver arraffato il pc portatile, hanno pre- M. FAG. VAL GRAVEGLIA AVEGNO NE. La parrocchia di San Biagio di AVEGNO. Stava chiacchierando in Addio “Mingo”, Marijuana San Biagio perde per fare festa, il suo campanaro denunciato Chiesanuova ha perso il suo campanaro: Domenico Carniglia, detto “Mingo”, conosciutissimo in tutta la vallata, si è spento all’età di 81 anni. I famigliari e gli amici saluteranno “Mingo” per l’ultima volta proprio nella chiesa dove per tanti anni ha suonato le campane: le esequie si celebreranno domani alle 10.30 a San Biagio. Carniglia lascia la moglie, Ernesta “Tina” Rissetto, i figli Elio e Claudio, le nuore Nadia e Marinella, i nipoti Mattia, Marco, Sara e Simone, il fratello Angelo e le sorelle Dina e Dora. Il rosario verrà recitato questa sera alle 19.30 nell’abitazione in via San Michele 25 a Chiesanuova. S. R. strada con degli amici, davanti all’abitazione dove si stava svolgendo una festa privata, ad Avegno. Ma alla vista della pattuglia del nucleo radiomobile dei carabinieri di Santa Margherita, il giovane si è agitato e i militari gli hanno trovato in tasca 22 grammi di marijuana, diviso in dieci dosi. Per questo un ventunenne di Bogliasco è stato denunciato sabato notte per detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. A controllare il gruppetto sono stati i militari del radiomobile, assieme ai colleghi delle stazioni di Pieve Ligure e Uscio. Nell’abitazione del giovane è stato trovato un altro grammo di marijuana e il materiale per confezionare le dosi. CHIAVARI, L’UOMO HA NEGATO LE ACCUSE DAVANTI AL GIP Botte e minacce alla moglie il marito resta in carcere CHIAVARI. Ha risposto alle domande del gip, in carcere, negando di aver mai picchiato o minacciato sua moglie. Questo ha detto ieri il piccolo imprenditore edile albanese di 35 anni, arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri della stazione di Chiavari, con l’accusa di aver vessato e percosso sua moglie, anche quando era incinta. Difeso dall’avvocato Danilo Natale Falli del foro di Genova, l’uomo resta nel penitenziario chiavarese. Il legale infatti ha chiesto la scarcerazione ma ieri il pm non era presente e dovrà esaminare i verbali dell’interrogatorio. Il gip Mauro Amisano, nel frattempo, ha convalidato l’arresto. Il trentacinquenne è titolare di una ditta che si occupa di coperture e tetti e anche per questo la difesa ha chiesto che possa andare a lavorare. Secondo quanto ricostruito dai militari chiavaresi, l’uomo avrebbe preso a cal- ci e pugni la moglie, una connazionale di 25 anni, in più occasioni, insultandola. Diversi, stando sempre agli inquirenti, anche gli episodi in cui la consorte avrebbe riportato lesioni. Questo ha raccontato la donna, che ha sporto denuncia, specificando che le violenze avvenivano anche davanti ai due figli e, in precedenza, quando lei era in gravidanza. Accuse che l’uomo, però, ha rigettato. M. FAG. LAVAGNA, ALLARME IN VIA ROMA PARLA LA PRESIDE DELL’ISTITUTO COMPRENSIVO RAPALLO-ZOAGLI «INTERVENIRE CON CONSAPEVOLEZZA NELL’EMERGENZA È FONDAMENTALE» ELOISA MORETTI CLEMENTI RAPALLO. «Il nostro obiettivo è sen- sibilizzare il personale sul fatto che, nell’emergenza, è fondamentale intervenire consapevolmente». Una criticità improvvisa, un malessere sconosciuto:puòbastarequesto,talvolta,per mettere in difficoltà gli adulti che lavorano con gli studenti. Per questo, la preside dell’istituto comprensivo Rapallo-Zoagli Elisabetta Abamo crede molto nella formazione e la sua scuola partecipaalprogettodel118diLavagna edelserviziodiMedicinascolastica.«È fondamentale per trasmettere sicu- rezza. Non si tratta di medicalizzare le scuole come qualcuno pensa, ma di preparare il personale a gestire situazioni delicate che però possono capitare nella vita di tutti i giorni. A maggior ragione nelle scuole, dove c’è un’alta concentrazione di minori. Per questo abbiamo esteso il progetto a tutto il personale ata e di segreteria». Nel caso di uno choc anafilattico dovuto a un’allergia, ad esempio, l’insegnanteautorizzatocheavràfrequentatoilcorso(lascorsasettimanaèandata in scena la prima lezione) sarà in grado di somministrare immediatamente il medicinale al bambino, guidato al tele- fono dai medici del 118. Allergie gravi, celiachia, disabilità diverse, diabete, patologie neurologiche come l’epilessia: sono tante le criticiElisabetta Abamo tà affrontate dagli operatori della Asl 4 nel corso rivolto al personale scolastico. Problemi che possono essere presentineibambinielacuidiffusione, ad esempio nel caso delle allergie alimentari e dell’intolleranza al glutine, è in crescita. «C’è una maggiore sensibi- lità e una maggiore richiesta di attenzionedapartedeigenitori-aggiungela preside-Laceliachiarichiedeunacura particolare nella preparazione e nella somministrazione delle diete speciali». L’ultima sezione del corso, quella pratica, comprenderà anche l’apprendimento di misure di pronto intervento. Come hanno reagito i docenti? «Sono motivati, a tutti interessa acquisire competenze operative. Per questo ringrazio tutto il personale della Asl 4». [+] . ilsecoloxix it Sul sito internet, il video del corso all’istituto di Rapallo PENTOLA SUL FUOCO, POMPIERI IN AZIONE LAVAGNA. Ieri pomeriggio del fumo ha iniziato a uscire da una finestra di un appartamento di via Roma. I vigili del fuoco, chiamati da alcuni abitanti, sono entrati nell’abitazione. A provocare tutto quel fumo è stata una pentola dimenticata sui fornelli dall’inquilina, uscita per fare alcune compere.