Progetto Dimostrativo: Valorizzazione della filiera di

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Progetto Dimostrativo: Valorizzazione della filiera di
Regolamento CE 1257/99
PSR Regione Liguria - Misura 3.3
Progetto Dimostrativo: Valorizzazione della filiera di produzione della
nocciola: attraverso la trasformazione in pasta, la certificazione di qualità e la
coltivazione biologica.
Introduzione al progetto
Giustificazione progettuale
Il presente progetto viene proposto per promuovere, valorizzare e rilanciare tutta la filiera
produttiva del comparto corilicolo dell'entroterra genovese, con l'obiettivo di arrivare
all'identificazione e alla caratterizzazione del prodotto attraverso l'ottenimento della Dop o
Igp "Misto Chiavari". La corilicultura in provincia di Genova vanta antiche tradizioni ed è
presente soprattutto nelle Val Fontanabuona, Sturla e Graveglia e relative diramazione,
quindi interessa un territorio che coincide con le due Comunità Montane "Val
Fontanabuona" e "Val D'Aveto Graveglia e Sturla".Il nocciolo è da sempre presente nel
paesaggio agrario dell'Entroterra Ligure ed in particolare di quello genovese; tale
coltivazione caratterizza infatti le nostre vallate occupando ampi versanti spesso sistemati
a terrazze di dimensioni variabili. Nel 1876 da dati statistici riportati dal "Comizio di
Chiavari" la produzione di nocciole era di 1140 qli. Tale coltivazione nel secondo
dopoguerra ha avuto un forte impulso arrivando ad interessare una superficie di 600 ha
con produzioni stimate di circa 8000qli. Attualmente la superficie coltivata si è ridotta fino a
dimezzarsi; inoltre la raccolta viene eseguita solamente su una parte di noccioleti coltivati
corrispondente a 80-100 ha con una produzione stimata di circa 1000qli nel 2002. Da
tempo questa coltivazione evidenzia una lenta ma continua diminuzione della quantità di
prodotto raccolto, dovuta soprattutto alle caratteristiche strutturali aziendali
(frammentazione delle proprietà, scarso ricambio generazionale, non razionali tecniche
colturali, danni da fauna selvatica) e alla scarsa remunerazione delle produzioni, che nella
situazione attuale si scontra con il prezzo di mercato mondiale. Infatti, il mercato corilicolo
della nocciola ligure è suddiviso in due parti: una commercializzata dalla Cooperativa
Agricola di San Colombano che ritira il prodotto dai soci conferenti ed esegue la prime
lavorazioni di essiccazione, sgusciatura, cernita e dal 2003 di tostatura e di produzione di
semilavorati quali la pasta di nocciola. L'altra lasciata al libero mercato organizzato in
modo tradizionale. Il prezzo di mercato penalizza le nostre produzioni con basse
remunerazioni a seguito degli elevati costi di produzione dovuti all'orografia del territorio.
Per questo motivo la Cooperativa Agricola di San Colombano nell'intento di aumentare il
valore aggiunto del prodotto ha acquistato un impianto di trasformazione per la produzione
di pasta. A livello commerciale la produzione locale di nocciole va a formare il cosìdetto
"Misto Chiavari", cioè la miscela di nocciole di differenti cultivar diffuse localmente, di
composizione variabile in funzione alla zone di raccolta e al periodo di stoccaggio. Il
prodotto viene destinato in parte al mercato locale prevalentemente gelaterie e piccoli
artigiani e in parte al mercato della nocciola "verde", che a seguito del basso valore
economico penalizza la remunerazione complessiva delle produzioni. Quindi emerge in
modo predominante l'esigenza di valorizzare la nostra produzione, non soltanto
eseguendo la trasformazione del prodotto in loco ma, qualificandola attraverso una
certificazione di prodotto come potrebbe essere una DOP o IGP "Misto Chiavari". Le
problematiche rilevate nel comprensorio hanno quindi evidenziato l'esigenza di
promuovere la fattibilità e la validità tecnica ed economica di tutto il processo di filiera,
dalla produzione alla trasformazione. Attraverso la valorizzazione di prodotto si spera di
migliorare tutto il comparto corilicolo; promovendo interventi compatibili con la tutela
dell'ambiente, la produzione di nocciole biologiche e salvaguardando il paesaggio.
L'iniziativa vuole quindi rilanciare i nostri noccioleti recuperando i corileti abbandonati,
valorizzando il germoplasma locale e la produzione di semilavorati. Inoltre l'importanza
che la corilicoltura riveste dal punto di vista ambientale ed idrogeologico ne rende
indispensabile il tentativo di recupero. Si evidenzia poi,la necessità di aggiornare i nostri
agricoltori attraverso incontri formativi e divulgativi in modo da migliorare la produzione e
la tecnica colturale. In questo progetto si vuole anche dimostrare la convenienza
economica alla coltivazione delle nocciole in modo biologico, al fine di valorizzare il
prodotto non solamente attraverso la certificazione di qualità ma anche con la
certificazione biologica della nocciola e della pasta.
Settore Interessato : Frutticoltura;
Tipologie di Progetto : Valorizzazione di processo
Finalità del progetto : Innovazione
Descrizione degli obiettivi
Le finalità del progetto è la valorizzazione e l'identificazione della nocciola e di tutta la
filiera di trasformazione in modo da incrementare il valore aggiunto del prodotto e
incentivare il recupero produttivo dei noccioleti abbandonati, salvaguardando l'ambiente.
L'organizzazione di un processo produttivo di filiera come proposto dal progetto, vuole
dimostrare la particolare redditività di questa coltivazione che è sicuramente la coltura
ideale per lo sfruttamento delle povere risorse delle nostre colline, alternativa a tale
coltivazione è l'abbandono dell'attività agricola con effetti negativi anche sull'ambiente
(aumento di rischi di incendio, di dissesti idrogeologici, frane ecc). Gli obiettivi generali
sono arrivare a definire una proposta concreta per ottenere il riconoscimento della Dop o
Igp della Nocciola "Misto Chiavari" attraverso: la ricerca storica e geografica degli elementi
che giustificano tale produzioni nel territorio oggetto di indagine; la definizione di uno
specifico disciplinare di produzione che descriva l'insieme delle indicazioni e /o prassi
operative; la definizione di un piano di controllo da proporre ad un Ente certificatore come
potrebbe essere la Camera di Commercio, che verifichi la certificazione di qualità e la
conformità del prodotto in funzione al disciplinare di produzione e a determinati standard
qualitativi. Tali interventi dovrebbero riqualificare la nostra produzione permettendo di
recuperare valore aggiunto sul prodotto con conseguente incentivazione della coltivazione
e della produzione attraverso idonee tecniche colturali, promovendo anche la coltivazione
biologica visto la recente autorizzazione di nuovi mezzi tecnici per le difesa e la
concimazione. Infine, si prospetta anche la necessità di definire idonei protocolli di
trasformazione della pasta in funzione al destino del prodotto valutando il tempo di
tostatura di spellicolazione di macinazione e di raffinazione. In modo da soddisfare le
esigenze del mercato locale, verificando le varietà più consone alla trasformazione e al
tipo di destino (gelateria, pasticceria e produzione di creme). Tra gli obiettivi specifici che
identificano i risultati pratici e le ricadute previste sul territorio possiamo evidenziare: 1)il
recupero della coltivazione dei noccioleti ,proponendo una scheda di coltivazione da
applicare per i noccioleti recuperati; 2)l'applicazione di tecniche di coltivazioni razionali
volte a migliorare la produzione e la qualità del prodotto, definendo una scheda sulle
tecnica di gestione colturale; 3)la diffusione dell'agricoltura biologica, con l'analisi della
convenienza economica a coltivare i noccioleti e a trasformare il prodotto secondo il
regolamento CEE 2092/91. Definendo uno scheda di analisi economia del processo
produttivo e delle sue fasi; 4)fornire assistenza tecnica in campo e divulgare agli agricoltori
le più idonee tecniche colturali, attraverso dati, report, analisi sui monitoraggi fitosanitari;
5)definire le caratteristiche chimico-fisiche organolettiche e merceologiche delle principali
varietà di nocciole locali e delle differenti miscele di Misto Chiavari, definendo delle schede
prodotto e delle schede varietali; 6)caratterizzare e valutare la composizione del Misto
Chiavari in funzione alle diverse zone di produzione, con verifica delle potenzialità
tecnologiche, definendo delle schede di caratterizzazione specifica di prodotto; 7)valutare
le caratteristiche organolettiche chimico e fisiche della pasta di nocciole sia sulle miscele
Misto Chiavari provenienti da zone differenti che sulle singole cultivar trasformate in
purezza. Definendo delle schede sulla tecnologia di trasformazione del prodotto e
eseguendo panel test; 8)valorizzare e conservare l'elevata biodiversità dei nostri corileti,
analizzando i genotipi a più elevato valore merceologico, definendo delle schede varietali;
9)avviare il recupero del germoplasma corilicolo locale, attraverso la costituzione di un
campo di conservazione della "biodiversità corilicola Ligure" a scopo dimostrativo e
didattico.
Collegamenti Progettuali e Compatibilità
Il presente progetto è in linea al Piano di Sviluppo Rurale e alle norme vigenti a livello
Comunitario, Nazionale e Regionale inoltre è il linea al Reg. CEE 2081/92 al Reg. CEE
2082/92 al Reg. CEE 2092/91 al Reg. CEE 1257/99 misura f (6). Tale progetto riprende e
ripropone a livello regionale i numerosi studi che sono stati eseguiti a livello nazionale
sulla gestione dei corileti , la caratterizzazione varietale e sulle tecniche di
trasformazione.Inoltre per la stesura del disciplinare di produzione si prenderà come
riferimento le esperienze eseguite in Piemonte per "IGP Tonda Gentile delle Langhe" e
quelle Campane con la "IGP Tonda Gentile di Giffone".
Connotati Progettuali
Beneficiari diretti
I beneficiari diretti sono tutti i corilicoltori dell'entroterra genovese e di conseguenza la
Cooperativa Agricola di San Colombano. Il progetto si inserisce in una strategia di
intervento attuata dalla Cooperativa Agricola San Colombano a favore dell'agricoltura
locale, in controtendenza rispetto all'attuale trend fortemente involutivo che coinvolge
l'intero territorio. Per contrastare l'abbandono delle nostre campagne risulta di vitale
importanza fornire agli operatori agricoli, che ancora permangono nel settore e ai giovani
che intraprendono l'attività imprenditoriale, tutti gli strumenti necessari per far fronte alle
difficoltà tecniche ed economiche che caratterizzano la nostra agricoltura e in particolare la
coltivazione delle nocciole. Si intende anche, attraverso la divulgazione e la formazione
fornire utili supporti per impostare una razionale gestione della coltivazione e valorizzare e
identificare il prodotto. Tale finalità viene perseguita stimolando nei produttori la volontà di
registrare il prodotto nocciola, facendo capire l'importanza che tale certificazione avrebbe
sul territorio e sul mercato. Inoltre attraverso la definizione di protocolli di trasformazione in
funzione al destino del prodotto, si potrà organizzare il mercato della pasta delle nocciole,
con ripercussioni positive sulla struttura cooperativa e sui corilicoltori (aumento valore
aggiunto del prodotto).
Beneficiari Indiretti
Tutti gli agricoltori, anche quelli che non coltivano nocciole, in quanto il recupero di zone
abbandonate e il mantenimento dei noccioleti attualmente coltivati favorisce l'attività
agricola di tutto il comprensorio. Il recupero nella coltivazione permetterà di conservare
l'ambiente, con vantaggi di ricaduta su tutti gli abitanti delle due Comunità Montane
coinvolte nel progetto. Beneficiario indiretto è anche tutta la filiera alimentare, che
attualmente ricerca prodotti di qualità che identificano un territorio. Inoltre la definizione di
protocolli di trasformazione in funzione alle varietà e alle lore caratteristiche tecnologiche
avvantaggiano anche i piccoli artigiani locali, come gelaterie e pasticcerie, fornendo un
prodotto consone alle loro esigenze.
Metodologia di Lavoro
Il progetto viene realizzato su differenti livelli che vengono svolti nel corso dei due anni di
durata. 1) Valutazioni organolettica, tecnologiche e merceologica della pasta e delle
nocciole eseguita sui principali genotipi e sul Misto Chiavari nelle differenti composizioni.
Per ogni zona di produzione sono state individuate campi dimostrativi ove si eseguiranno
indagini sulla composizione varietale e rilievi fenologici sui principali genotipi. Al momento
della raccolta si procederà a mantenere separati i differenti genotipi di nocciola per la
valutazione in purezza e si preleveranno campioni di Misto Chiavari (variabili nella loro
composizione dalle zone di provenienza). Le zone di indagine sono le tre zone principali di
produzione: Comune di Leivi, Comune di San Colombano, Comune di Mezzanego. 2)
Verifica di un idoneo protocollo di lavoro da utilizzare durante il processo di trasformazione
del prodotto in funzione alle caratteristiche organolettiche e tecnologiche delle differenti
varietà e miscele. Dopo aver eseguito le opportune analisi e valutazioni sulle nocciole e
sulla pasta come dal punto 1, verranno applicati differenti protocolli di trasformazione per
definire il processo produttivo ottimale da applicare in funzione al tipo di prodotto e in
funzione del destino commerciale. Tale indagine si eseguirà solamente sulle tipologie
ritenute tecnologicamente interessanti. 3) Tecnica agronomica 3A. Prova di coltivazione
biologica. Verranno realizzate in due campi (loc. Camposasco e loc. Villa Oneto)prove con
parcelle di 2000 mq. Si eseguiranno poi valutazioni sulla convenienza economica alla
coltivazione e alla trasformazione biologica del prodotto, con la definizione di una scheda
di analisi economica. 3B. Prove di concimazione e di potatura. Partendo dai risultati
ottenuti dai precedenti progetti dimostrativi realizzati nel nostro comprensorio, verranno
eseguite ulteriori indagini attraverso la diagnostica fogliare e l'analisi delle risposte vegetoproduttive delle piante.Tale indagini hanno lo scopo di proporre un idoneo piani di
concimazione in funzione alle diverse zone di produzione e realizzare un protocollo di
potatura che possa dare idonee indicazioni sulle modalità di intervento per il recupero e il
mantenimento dei nostri noccioleti; La metodologia di lavoro adottata nei differenti campi
dimostrativi varia in funzione delle prove si eseguiranno controlli settimanali, per la prova
3a. mentre si eseguiranno controlli mensili per la prova 3b . 4)Assistenza tecnica e
divulgazione delle più idonee tecniche colturali da adottare in funzione alle esigenze
evidenziate. Nelle diverse parcelle monitorate verranno inoltre valutati lo stato sanitario dei
noccioleti, l'andamento dei principali fitofagi (balanino e cimici) in modo da impostare una
corretto piano di difesa. Verranno poi attraverso bollettini indicati i momenti migliori per
eseguire i diversi interventi di difesa. 5) Valorizzare e conservare l'elevata biodiversità dei
nostri corileti. Recuperando il germoplasma corilicolo locale, attraverso la costituzione di
un campo conservativo e dimostrativo della biodiversità Corilicola Ligure. Definendo per le
varietà più importante delle schede varietali. 6) Divulgazione dei risultati ottenuti dalla
differenti prove in modo da definire un idonee protocollo di gestione dei nostri noccioleti sia
in fase di recupero alla coltivazione sia in fase di mantenimento. 7) Definizione delle
procedure per l'ottenimento della certificazione del prodotto di qualità Dop o Igp nocciola
"Misto Chiavari", definendo il disciplinare di produzione, la ricerca storica e geografica , le
procedure di controllo. 8)Verifica ed analisi dei possibili utilizzi delle nocciole non soltanto
attraverso la trasformazione in pasta ma anche attraverso l'ottenimento di salse.
Livello geografico del progetto : Provinciale
Area Geografica
La superfice ricade sulla Comunità Montana Fontanabuona e sulla Comunità Montana
Aveto Sturla e Val Graveglia. Il progetto interessa principalmente i seguenti Comuni:
Mezzanego, Ne, Leivi, San Colombano, Coreglia Ligure, Orero, Lumarzo, Moconesi,
Gattorna, Carasco, Favale, Cicagna.
Calendario delle attività
Fase Descrizione
Data Inizio Data Fine
1
Impostazione metodologica
programmi operativi
2
e
dei maggio
2004
luglio 2004
Gestione dei campi dimostrativi e delle particelle di prova
maggio
2004
luglio 2004
3
Prove di concimazione e di difesa biologica
maggio
2004
giugno
2004
4
Rilievi e monitoraggi nei campi dimostrativi: fase
fenologiche, stato sanitario delle piante, risposte produttive maggio
alle concimazioni alle potature alle tecniche di coltivazione 2004
biologica
giugno
2006
5
Assistenza tecnica e divulgazione delle più idonee tecniche maggio
colturali
2004
luglio 2006
6
Analisi fogliari ,del terreno e dei frutti
giugno
2004
7
Pubblicità al progetto
luglio 2004 luglio 2006
8
Attività formative
luglio 2004 luglio 2006
9
Rilievi sul germoplasma corilicolo locale
composizione varietale del Misto Chiavari
10
Analisi chimico-fisiche organolettiche e tecnologiche sulle agosto
differenti varietà e sulle diverse miscele Misto Chiavari
2004
dicembre
2005
11
Analisi storica e geografica della coltivazione della nocciolo agosto
nell'entroterra genovese
2004
luglio 2005
12
Allestimento campo
germoplasma locale
ottobre
2005
13
Analisi chimico-fisiche organolettiche sulla pasta di nocciola
ottobre
ottenuta dalle differenti miscele di nocciole misto Chiavari e
2004
dalle varietà in purezza
gennaio
2006
14
Elaborazione dati ottenute dalla prove di concimazione ottobre
potatura e gestione biologica del noccioleto
2004
luglio 2006
15
Preparazione documenti divulgativi
16
Elaborazione dei dati ottenuti dalle valutazioni sulle
dicembre
caratteristiche merceologiche ed organolettiche delle
2004
differenti cultivar di nocciole e del Misto Chiavari
luglio 2006
17
Panel test sulla pasta di nocciole ottenuta da differenti febbraio
tipologie di prodotto
2005
febbraio
2006
18
Elaborazione di un disciplinare di produzione da proporre settembre
per l'ottenimento della Dop e Igp
2005
luglio 2006
19
Definizione e valutazione di un idoneo processo di
settembre
trasformazione in funzione alle differenti tipologie di
2005
prodotto lavorato, con relative analisi
febbraio
2006
conservativo
predisposizione
e
e
dimostrativo
sulla agosto
2004
del ottobre
2004
novembre
2004
settembre
2006
novembre
2005
luglio 2006
febbraio
2006
20
Definizione di un protocollo di controllo
21
Panel test sulla pasta di nocciole ottenuta dai differenti febbraio
processi di valutazione
2006
22
Analisi dei possibili altri usi delle nostre nocciole
maggio
2006
Tipologia Area
Aree montane e svantaggiate (Dir n. 273/1975);
Attività e materiale formativo a supporto
Attività previste
Attività
Luogo/sede Argomento
formative
Periodo
luglio 2006
giugno
2006
luglio 2006
Docente
Durata
Lezione
formativa
San
Colombano
Certenoli
Presentazione
Progetto
Dssa.
luglio 2004 Dellepiane
Silvia
3 ore
Visita Guidata
Piemonte
Asprocor
Dott.
Visita a noccioleti e al settembre
Alessandro
centro di raccolta
2004
Roversi
8 ore
Giornata
dimostrativa
Mezzanego
Potatura e concimazione
Seminario
San
Colombano
Certenoli
Panel test, nocciole e marzo
pasta
2005
Dott. Virgilio
4 ore
Pronzati
Seminario
San
Colombano
Certenoli
Tecniche di coltivazione maggio
biologica del noccioleto 2005
Dott. Marcello
3 ore
Mirenda
Giornata
Dimostrativa
San
Colombano
Certenoli
Germoplasma Corilicolo ottobre
Locale
2005
Dssa. Virginia
8 ore
Ughini
Seminario
San
Colombano
Certenoli
Certificazione di prodotto
Seminario
San
Colombano
Certenoli
Panel Test sui campioni
di pasta con differenti marzo
metodiche
di 2006
trasformazione
Dott. Virgilio
4 ore
Pronzati
Lezione
formativa
San
Colombano
Certenoli
Disciplinare
produzione
di maggio
2006
Dssa.
Stefania
Notarnicola
4 ore
Lezione
formativa
San
Colombano
Certenoli
Luglio
2006
Dott.
Alessandro
Roversi
4 ore
Risultati Ottenuti
del
febbraio
2005
Febbraio
2006
Dssa. Virginia
8 ore
Ughini
Dssa.
Stefania
Notarnicola
3ore
Numero di iniziative : Maggiore di 5 iniziative
Materiale Formativo
Materiale Formativo numero copie descrizione
Dispense
50
Argomenti trattati nei diversi incontri
CD
50
Principali Malattie del Nocciolo
Schede Tecniche
500
Corrette tecniche di potatura e concimazione
Opuscolo
1000
Il Germoplasma Corilicolo Dell'Entroterra Ligure
Forme di pubblicizzazione
Forme
di
Descrizione
pubblicizzazione
Manifesti
Manifesti Pubblicitari degli incontri dimostrativi
Comunicati stampa
Su giornali e televisioni locali
lettere agli agricoltori
Informative dell'attività e degli incontri
Depliant
Informativo del progetto
Cartellonistica
Da esporre nelle aziende
Sito web
Pagina pubblicitaria attività
Cartellone
Cartellone pubblicitario da esporre in Cooperativa e nelle
fiere
Strutture e personale coinvolto
Personale dipendente
Nominativo
Qualifica
Ruolo
Durata dell'incarico
Per
Dssa
.Silvia
Resp. Tecnico, coordinatore,
Impiegata II Livello
svolgimento
Dellepiane
elaboratore, monitoraggi
progetto
l'intero
del
Per
svolgimento
progetto
l'intero
del
Per
svolgimento
progetto
l'intero
del
Per
svolgimento
progetto
l'intero
del
Per.
Sai
Roberto
Impiegato I livello
Monitoraggi
trasfomato
Alida Romaggi
Operaio
Qualificato
Monitoraggi in campo
Fabio
Devincenzi
Operaio
Agr. Campo
Specializzato S.
campo
Fabio Paolillo
Operaio
Agricola
Lavori in campo
Qualificato
Per
svolgimento
progetto
l'intero
del
Paola Cinti
Operaio
Agr.
Prove di trasformazione
Specializzato S.
Per
svolgimento
l'intero
del
Agr.
prodotto
squadra,
lavori
progetto
Patrizia Dapelo Impiegata I Livello Gestione amministrativa
Strutture/collaborazioni esterne
Nome Ente
Indirizzo
Responsabile
Per
svolgimento
progetto
l'intero
del
Ruolo
Via
Emilio
Istituto di fruttiviticoltura
Dott. Alessandro Supporto al progetto e analisi
Parmense 84
U.C.S.C. di Piacenza
Roversi
dati
Piacenza
Laboratorio Regionale di
Loc-Pallodola
Analisi
terreno
e
Sarzana
produzione vegetali
Stefano Pini
Analisi Terreno, foglie, frutti
Via Trento 4
Agronomo
Chiavari (Ge)
Supporto
tecnico
nella
progettazione e analisi dei dati
Carlo Vinciguerra
Via B.Salerno
Forestale
38/1 Genova
Tecnico di campo, elaboratore
dati,
Coordinatore
delle
Attività
dimostrative
e
pubblicitarie
Marcello Mirenda
Via
aurelia
Collaboratore a Rilievi
in
campo
827/11
progetto
elaborazione dati
Lavagna (Ge)
Irene Dellepiane
Via Casaregis Collaboratore a Analisi storica e geografica e
6/15 (Ge)
progetto
indagine di mercato.
Stefania Notarnicola
e
Aziende pilota coinvolte dal progetto
Nominativo
Indirizzo
SAU Ruolo
Cooperativa Agricola Loc.
San Colombano
Camposasco
2000
Confronto tra tecniche
biologica e integrata
Cooperativa Agricola
Villa Oneto
San Colombano
2000
Confronto tra tecniche di coltivazione
biologica e integrata Analisi Misto Chiavari
Cooperativa Agricola
Loc. Perella
San Colombano
Diagnostica fogliare sui differenti genotipi
2000 presenti nel campo e analisi del Misto
Chiavari
Cademartori Bruno
Vialla Cuneo
Analisi della composizione del Misto Chiavari,
2000 e analisi delle principali varietà raccolte in
purezza
Solari
Antonietta
Leivi
Analisi della composizione del Misto Chiavari,
2000 e analisi delle principali varietà raccolte in
purezza
Mezzanego
Analisi della composizione del Misto Chiavari,
1000 e analisi delle principali varietà raccolte in
purezza.
Paradisi Alberto
Maria
di
coltivazione
Paradisi Adalgisia
Mezzanego
Analisi della composizione del Misto Chiavari,
1000 e analisi delle principali varietà raccolte in
purezza.
Cogozzo Lindo
Val Carnella
500
Analisi delle risposte vegeto-produttivo alle
tecniche di concimazione e potatura
Ginocchio Danile
Mezzanego
500
Analisi delle risposte vegeto-produttivo alle
tecniche di concimazione e potatura
Chiesa Antonio
Mezzanego
500
Analisi delle risposte vegeto-produttivo alle
tecniche di concimazione e potatura
Durata del Progetto
Durata del progetto : biennale
Data di inizio del progetto : 20-05-2004
Data di conclusione prevista : 15-07-2006
Schede I Anno
Schede di Processo
Scheda sulla tecnica di gestione colturale;Scheda tecnica sulla difesa fitosanitaria;Dati,
report, analisi sul monitoraggio fitosanitario e fenologico;Analisi economica del processo o
sue fasi;
Schede di Prodotto
Scheda descrittiva di prodotto;Caratterizzazione specifica di prodotto;Scheda varietale o
scheda della razza allevata;
Schede di Sistema
Indagine storica;Analisi geografica del territorio;
Schede II Anno
Schede di Processo
Scheda sulla tecnica di gestione colturale;Scheda tecnica sulla difesa fitosanitaria;Scheda
tecnica di gestione piante arboree da frutto;Analisi economica del processo o sue fasi;Dati,
report, analisi sul monitoraggio fitosanitario e fenologico;
Schede di Prodotto
Scheda descrittiva di prodotto;Caratterizzazione specifica di prodotto;Scheda varietale o
scheda della razza allevata;Scheda sulla tecnologia di trasformazione e conservazione del
prodotto ;
Schede di Sistema
Analisi di fattibilità sulla diversificazione e/o riconversione di attività agricole;Analisi di
convenienza economica;Indagini di mercato;Manuale o Disciplinare di produzione
specifico;
Indicatori di Progetto
Risultati I Anno
Alla Fine del Primo anno di svolgimento del progetto si attendono i seguenti risultati: 1)
Dimostrare la fattibilità della coltivazione del noccioleto secondo la normativa biologica,
fornendo indicazioni sulla concimazione e la difesa; 2) Prima caratterizzazione del nostro
germoplasma locale, attraverso analisi chimico fisica, organolettica e tecnologica; 3)Prime
caratterizzazione della composizione del Misto Chiavari in funzione alle zone di origine; 4)
Prima caratterizzazione del nostro germoplasma locale in funzione alla sua attitudine di
trasformazione, valutandone il possibile utilizzo come pasta; 5) Analisi storica e geografica
della presenza della coltivazione del nocciolo nel nostro comprensorio; 6) Aumento
dell'interesse da parte dei corilicoltori locali sia per quanto riguarda le modalità di
coltivazione sia nel proporre un disciplinare di produzione per la certificazione di prodotto;
7)Prime norme per definire una corretta gestione colturale del noccioleto attraverso la
giusta impostazione della concimazione delle tecniche di potatura e di difesa; 8)
Miglioramento delle tecniche colturali, attraverso la formazione e l'assistenza tecnica; 9)
Prima valorizzazione della nocciola attraverso processi di trasformazione; 10) Avvio del
recupero del germoplasma locale.
Risultati Finali
Alla fine del secondo anno di svolgimento del progetto i risultati attesi sono: 1) Definire una
proposta concreta da presentare per il riconoscimento della Dop o Igp "Misto Chiavari"
corredata dalla: prima stesura del disciplinare di produzione, analisi storica e geografica e
dal piano di controllo; 2)Miglioramento delle caratteristiche quali-quantitative del prodotto
con applicazione di tecniche ecocompatibili e recupero di corileti abbandonati, con positive
ripercussioni sulla conservazione dell'ambiente e del paesaggio; 3)Diffusione della
coltivazione biologica delle nocciole; 4)Applicazione di idonei interventi di gestione
colturale in funzione alle diverse esigenze del noccioleto; 5)Analisi della fattibilità tecnica e
economica della coltivazione e trasformazione del prodotto secondo la normativa
biologica; 6)Descrizione, caratterizzazione e valutazione del germoplasma locale e del
misto Chiavari in funzione alle differenti aree di raccolta, con valutazioni sulle potenzialità
tecnologiche; 7)Definizione di un protocollo di trasformazione, in funzione delle
caratteristiche tecnologiche e alle attitudini di trasformazione delle singole varietà e delle
miscele misto Chiavari; 8)Costituzione di un campo di conservazione varietale ex situ della
biodiversità corilicola locale con finalità dimostrativa e didattica; 9)Organizzazione del
mercato della pasta di nocciole.
Indicatori
Descrizione
dell'indicatore
Fonti di verifica
Risultato atteso
Valore Atteso
Miglioramento
qualitativo del prodotto
Aumento della resa,
Aumento
riduzione del cimiciato
Conferimenti
Cooperativa
Miglioramento
quantitativo
Aumento della resa/Ha,
Aumento
Conferimenti
Cooperativa
Aumento
Adesioni
Disciplinare
Incremento
della
Certificazione biologica
coltivazione biologica
Aumento
N° di aziende
Formazione
agricoltori
Aumento
Fogli di presenza
Valorizzazione
prodotto Nocciola
Del Disciplinare
produzione
degli
Incontri formativi
di
Aumento delle superfici Produzione
totale,
Aumento
coltivate
superficie coltivata
Conferimenti
Cooperativa
Protocollo
trasformazione
pasta
al
di
della Domanda di mercato
Aumento
Vendite
Adesione Agroambiente Numero di domande
Aumento
N° di domande
presentate
Ulteriori Criteri di Valutazione
Agricoltura biologica;Introduzione di innovazioni di metodo e/o di processo;Progetti a
valenza
ambientale;Tutela
del
paesaggio;Salvaguardia
e
recupero
della
biodiversitá;Metodi e tecniche di produzione eco-compatibili;