“Caravaggio”,SgarbifailpienonealCantero
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“Caravaggio”,SgarbifailpienonealCantero
levante IL SECOLO XIX LUNEDÌ 30 MAGGIO 2016 17 SI È CHIUSA IERI SERA A CHIAVARI CON UN BILANCIO POSITIVO LA TERZA EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA PAROLA “Caravaggio”, Sgarbi fa il pienone al Cantero Decine di persone rimaste fuori dal teatro esaurito. Applausi all’Auditorium per Stefano Rolli ELOISA MORETTI CLEMENTI CHIAVARI. «È stata un’ottima edizione del Festival della Parola. C’è stata attenzione per tutti gli eventi. Queste iniziative sono soprattutto un modo per conoscerci meglio e per riscoprire la città. Abbiamo valorizzato luoghi come il porto e la passeggiata a mare» è il primo bilancio del sindaco di Chiavari Roberto Levaggi della terza edizione del festival nato nel 2014, prodotto da Enrica Corsi da un’idea di HelenaMolinari.Quattrogiornate di incontri, dibattiti, presentazioni di libri, letture, spettacoli: «Qualcuno si è un po’ lamentato – aggiunge Levaggi – perché alcuni appuntamenti erano concomitanti, però è fisiologico per questo tipo di eventi. Io però penso che sia anche positivo che alcuni incontri siano stati più intimi». Come promesso alla vigilia, l’assessore al Turismo Daniela Colombo annuncerà presto le date della prossima kermesse. È ancora prematuro parlarne, ma forse qualche aggiustamento alla formula ci sarà: «Stiamo pensando di puntare di più sugli spazi aperti, anche se in questa stagione il meteo è un’incognita. Ci piacerebbe insistere su alcune location come piazza Fenice e piazza Mazzini», conclude il sindaco. Senza dubbio l’evento più affollatoèstatoquelloconclusivo: lo spettacolo “Caravaggio”diVittorioSgarbi.Ierisera il Teatro Cantero ha iniziato a riempirsi già alle 19.30, raggiungendo presto il tutto esaurito. Decine di persone sono rimaste fuori e hanno dovuto rinunciare ad ascoltare il critico d’arte il quale, sul palco, ha esordito parlando di Pierpaolo Pasolini. Dopo l’omaggio al maestro Giorgio Albertazzi, con l’ausilio di immagini e musica Sgarbi è partito da Moravia per giungere a Michelangelo Merisi. Cuore del suo spettacolo è l’idea che la modernità e la dimensione rivoluzionaria del pittore Caravaggio siano molto più affini alla nostra epoca, al Novecento, che non alle epoche precedenti: «Nel 1913 era Vittorio Sgarbi ieri sera sul palco del Teatro Cantero Fernanda Contri accanto al sindaco Roberto Levaggi FLASH PIUMETTI Stefano Rolli intervistato da Paola Pastorelli PIUMETTI L’incontro sulle religioni presentato da Helena Molinari PIUMETTI PADRE MARIAN SELVINI E PADRE VITALIJ TARASENKO: «NO AI PRINCIPI DELLA VIOLENZA» «Ortodossi e cattolici portatori di pace» Dialogo tra gli esponenti delle due Chiese all’Auditorium San Francesco «ORIENTE e Occidente si abbeverano alla stessa fonte della rivelazione. Siamo diversi ma abbiamo molte convergenze. Preferisco sottolineare la speranza che ci unisce e che dovrebbe farci superare gli egoismi» ha detto padre Marian Selvini, esponente della Chiesa russa ortodossa, dialogando con padre Vitalij Tarasenko, cattolico di rito ucraino-bizantino. Un incontro spirituale e culturale raro, così come senza precedenti era stata, sabato, la celebrazione dei riti ortodosso e bizantino. Moderato da Helena Molinari in un affollato Auditorium San Francesco, il dialogo promosso dal Festival della Parola ha visto il confronto tra due chiese, quella russa ortodossa e quella ucraina cattolica, i cui Paesi vivono ormai da anni forti tensioni politiche. La descrizione dei riti orientali e delle differenti concezioni della parola ha preceduto il mo- PARITÀ Fernanda Contri in sala consiliare ha celebrato i 70 anni del diritto di voto alle donne mento conclusivo: «Non dobbiamo sostenere i princìpi violenti» ha ribadito padre Marian, nativo di Uscio e convertitosi all'ortodossia a soli 17 anni. «Da ucraino, per me non è semplice parlare. Cosa possiamo fare per la pace? - ha detto padre Vitaly, al cui rito officiato nell'ex convento delle Clarisse partecipano spesso anche italiani - Chi decide per gli altri e porta la guerra, non può dirsi cristiano. La Chiesa ha grandi responsabilità ma non possiamo delegare. Dobbiamo essere tutti portatori di pace». Per il ciclo “Le parole dellagrandepolitica”,ètoccato invece a Fernanda Contri, vice presidente emerita della Corte Costituzionale, celebrare i 70 anni del diritto di voto alle donne: nella sala del Consiglio comunale, le allieve del laboratorio teatrale dell'associazione il Minollo, coordinato da Daniela Franchi, hanno letto testi tratti dai lavori dell'Assemblea costituente, l'intervento della prima donna in un'assemblea democraticainItaliaediscorsipronunciati nella Giornata della donna l'8 marzo 1947. Contri: «La negazione della rappresentanza politica alle donne è la negazione della dignità e significa vulnerare il principio della sovranità popolare». completamente sconosciuto. Era considerato un pittore criminale. Alcuni suoi capolavori erano tenuti nei depositi». È dello storico dell’arte Roberto Longhiilmeritodiaverrivalutato il Seicento caravaggesco: «Oggi è il più conosciuto dei pittori antichi». Come Fellini e Pasolini, dalla Lombardia Merisi arriva a Roma - quasi un miraggio - e qui inizia a dipingere. Nel flusso della narrazione artistica di Sgarbi, non mancano alcune sferzanti divagazioni politiche: «Renzi non ha voluto spostare i Bronzi di Riace per l’Expo. Erano statiportatiinCalabriadaPertini, sono ostaggio dell’ndrangheta...». La giornata finale del festival ha visto ancora numerose presentazioni di libri, incontri di poesia con Enrico Rovegno, Francesco De Nicola e Marcello Vaglio e l’evento “Tracce di rossetto” con Laura Parodi, curato dall’associazione Il Castello. Molto seguito anche l’appuntamento con Stefano Rolli, vignettista del Secolo XIX, che ha raccontato il propriolavoroelasuaideadisatira davanti al pubblico dell’Auditorium San Francesco: dalle primissime vignette su temi di cronaca locale al blog “Gli scarti di Rolli”, dove finisce tutto (o quasi) ciò che non arriva sulla prima pagina, con picchi come i tre milioni di visualizzazioni della striscia ispirata a una canzone di Branduardi (condivisa persino dal musicista). Sollecitato da Paola Pastorelli, ha parlato anche di libertà di satira: «Il peggior difetto per un disegnatore satirico? Perdere la libera coscienza anarcoide di scagliarsi sempre contro il potere». Il merito? «Non credere di essere Che Guevara...». Con la consueta ironia e il basso profilo: «Non sempre lo scopo di una vignetta è la risata, a volte è la complicità. La condivisione, non sui social ma umana». . [+] ilsecoloxix it Guarda anche il video sul sito del Secolo XIX E. M. C. IL ROMANZO D’ESORDIO DEL DIRETTORE DI RADIO ALDEBARAN AL MIRAMARE, CHIACCHIERE, REGALI E LA TORTA PERSONALIZZATA Oggi, dalle 18, al negozio The best di via Martiri della Liberazione CHIAVARI. Giornata speciale ieri per le lettrici del settimanale Confidenze. Un gruppo di loro, infatti, si è ritrovato all’albergoMiramarediChiavariper il trentaseiesimo incontro nazionale.Lelettricidelperiodico Mondadori hanno creato un gruppo molto affiatato, che organizza incontri in ogni parte d’Italiaeall’estero.Quellodiieri ha riunito oltre cinquanta persone ed è stato curato da Isabella Verduci, Franca Cappellini e Lucia Gaito. Presente il direttore di Confidemze, Susanna Barbaglia, la redazione del giornale e tante lettrici che hanno trascorso una splendida giornata insieme, tra chiacchiere e regali. Un quadro d’arte contemporanea dipinto dal giovane artista Andrew Tosh in “Lo spazio di un abbraccio” Confidenze day ieri a Chiavari e degustazione di vini a Chiavari Le lettrici del settimanale hanno incontrato il direttore Barbaglia CHIAVARI. “Lo spazio di un abbraccio” e le bollicine Bellavista Franciacorta. Il connubioèinprogrammaoggi,dalle 18 alle 20, al negozio The best di via Martiri della Liberazione 208, a Chiavari. La presentazione del libro di Salvo Agosta, giornalista, direttore di Radio Aldebaran , infatti, sarà accompagnata da musica e degustazione. Del volume, pubblicato da Edizioni Tigulliana, verranno proposte alcune letture. Il romanzo segna l’esordio letterario di Agosta e racconta di un uomo di cinquant’anni che guarda dentro e fuori di sé, reduce da una separazione e pronto ad Salvo Agosta durante il Festival della Parola ascoltare e captare ciò che gli accade intorno. Un incontro inaspettatoinaereogliaprele porte di un rapporto particolare, di una conoscenza diversa dai consueti stereotipi, di una casa, di una famiglia. Un viaggio di andata e ritorno tra la Liguria e la Sicilia per capire imeccanismiprofondidiquesto rapporto esclusivo che si crea all’interno della storia tra i due personaggi principali. «Un divenire- spiega l’autore - in cui il lettore potrà riconoscersi, captare le sensazioni che suscitano queste due terre magiche e meravigliose, e vivere con i protagonisti ognipassodiquest’avventura emozionante e fuori dagli schemi durata una settimana, ma destinata a non finire mai».Ilromanzoèdisponibile su www.tigullianalibri.it senza spese di spedizione. D. BAD. Lettrici e redattrici con il direttore Susanna Barbaglia occasione dell’evento è stato donato a Confidenze. L’assaggio della torta, che rappresentava la copertina della rivista e il paesaggio marino chiavarese ed era stata preparata da Leo- narda Scialpi titolare del negozio Dolcemente di Carasco, ha concluso la giornata. Invitata anche l’assessore alla Cultura, Maria Stella Mignone. D. BAD.