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www.gazzetta.it Lunedì 21 febbraio 2011 1 e Redazione di Milano Via Solferino 28 - Tel. 026339 Redazione di Roma Piazza Venezia 5 - Tel. 06688281 LA CRISI DOPO LA SCONFITTA DI MARASSI, LANCIO DI Poste Italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 conv. L. 46/2004 art. 1, c1, DCB Milano Anno 115 - Numero 43 UOVA A TRIGORIA ROMA, CHE FOLLIA! E RANIERI SE NE VA il commento L’ONORE DELLE ARMI di RUGGIERO PALOMBO L’istituto delle dimissioni non è mai andato di moda nel nostro Paese, e tantomeno in questi tempi un po’ speciali. Fosse solo per questo, Claudio Ranieri merita l’onore delle armi. Sul 3-0 si fa rimontare da un super Genoa: 4-3 Il tecnico si dimette, la squadra verso Montella 3 CALAMAI, CECCHINI, DA RONCH DA PAGINA 16 A PAGINA 18 L’ARTICOLO A PAGINA 18 3 Claudio Ranieri, 59 anni ANSA SERIE A VITTORIA IN CASA DEL CHIEVO (2-1) MILAN 9 771120 506000 10 2 2 1> 3 DA PAGINA 2 A PAGINA 7 Juve, brutto k.o. Fuori Buffon Il Lecce si scatena 3 BRAMARDO, CALVI, CECERE E OLIVERO ALLE PAGINE 14-15 NAPOLI VOLA Acuto di Zuniga La festa continua Cavani fallisce un rigore e il Catania fa soffrire, ma alla fine arriva il successo e la vetta resta a 3 punti PEPATO Il brasiliano entra e segna il gol da 3 punti che tiene a distanza le rivali. Irregolare l’1-0: Robinho controlla con il braccio LO STOP -7 DALLA CHAMPIONS 3 DA PAGINA 8 A PAGINA 11 INTER IL CENTROCAMPISTA A GAZZATEO Stankovic ci crede «Il bello arriva ora...» ARBITRI SENZA RETE 3 DALLA VITE E TAIDELLI A PAGINA 12 di ALBERTO CERRUTI IL ROMPI PALLONE A come arbitri, B come Banti, C come Celi. Nel bene a favore di Milan e Inter, o nel male a scapito di Chievo e Cagliari, i protagonisti che hanno condizionato la lotta al vertice sono loro. E per fortuna Gava non commette gravi errori nel successo del Napoli, che batte il Catania e sogna l’aggancio ai rossoneri nel prossimo lunedì scudetto. di Gene Gnocchi Robinho parla del gol contestato: «Nessuna prova tv. Il canestro era regolare». SERIE A 26 a GIORNATA 4 Hernanes spinge la Lazio Udinese frenata dal Brescia PARTITE BOLOGNA PALERMO L’ARTICOLO A PAGINA 24 3 MONDIALI DI SCI BENE NELLO SLALOM IN ARRIVO NELLE EDICOLE DOMANI SU EXTRATIME STORIE E PERSONAGGI DEL CALCIO MONDIALE Moelgg bronzo Italia da record Impariamo la storia coi «Paleopaperi» Giuseppe Rossi e i suoi fratelli 3 MOLINARO, POLI E MERLO ALLE PAGINE 34 E 35 3 a e 1,99 più il prezzo del quotidiano 3 Inserto di 16 pagine CLASSIFICA 55 1-0 MILAN 52 CHIEVO MILAN 1-2 NAPOLI INTER 50 FIORENTINA SAMPDORIA 0-0 LAZIO 48 GENOA ROMA 4-3 UDINESE 44 INTER CAGLIARI 1-0 JUVENTUS 41 LAZIO BARI 1-0 PALERMO 40 39 LECCE JUVENTUS 2-0 ROMA* CAGLIARI 35 NAPOLI CATANIA 1-0 GENOA 35 PARMA CESENA 2-2 UDINESE BRESCIA FIORENTINA BOLOGNA** CHIEVO SAMPDORIA PARMA LECCE CATANIA BRESCIA CESENA BARI 33 32 31 31 27 27 26 23 22 15 * Una partita in meno. ** Una partita in 0-0 meno e 3 punti di penalizzazione. R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 26a GIORNATA LA MOVIOLA di Francesco Ceniti 2 Banti è a 10 metri dal brasiliano ma non vede nulla Luca Banti e Domenico Celi IPP-IMAGE Una par condicio che Braschi avrebbe voluto evitare. Due errori gravi, infatti, hanno condizionato le partite di Inter e Milan, in lotta con il Napoli nella volata scudetto. C’è poco da aggiungere, lo stesso designatore ieri si è molto arrabbiato quando ha rivisto in tv il gol del Milan, così come non aveva digerito lo sbaglio sulla rete decisiva dell’Inter (arbitro Celi, assistente Pugiotto). A «tradire» al Bentegodi è stato Luca Banti, arbitro internazionale che aveva fatto molto bene nella prima parte di stagione (ottimo, ad esempio, in Inter Juve), ma poi aveva accusato un calo di forma. Al 25’ la svista sul gol di Robinho è davvero incomprensibile perché Banti è nelle condizioni migliori per giudicare. L’azione si sviluppa sulla destra con il cross di Cassano, poi torre di Ibra per il brasiliano che spalle alla porta controlla il pallone con un braccio, prima di segnare. L’arbitro è a 10 metri dal rossonero, non impallato da altri giocatori: eppure non si accorge dell’irregolarità. Nell’occasione non l’aiuta l’assistente Di Fiore. Da ricordare che non può esserci un’ipotetica prova tv per il gesto di Robinho (che tra l’altro dopo il gol dice di aver fermato il pallone col petto): solo nel caso di una rete segnata volontariamente di mano si può squalificare il giocatore per gesto antisportivo (ricordate Gilardino?). Gli altri episodi: nel finale di primo tempo Pellissier reclama il rigore per una presunta spinta di Nesta, ma non c’è irregolarità. Corretti i due gialli che portano all’espulsione di Cesar: nel primo tempo il difensore del Chievo sgambetta Cassano, nella ripresa tocco volontario col braccio per fermare un’azione d’attacco del Milan. w I NUMERI 867 le partite giocate dal Milan in serie A sotto la proprietà di Berlusconi. Ieri è arrivato il successo 458 UNAALMAN MILAN 100 Al 25’ del primo tempo Robinho controlla la palla con un braccio e poi batte Sorrentino PHOTOVIEWS le vittorie ottenute da Allegri nella sua carriera professionistica, quella di ieri è la ventesima alla guida del Milan 200 le presenze collezionate in serie A da Alessandro Nesta, il debutto il 14 settembre 2002 nel 3-0 a Modena Gol irregolare di Robinho Poi Pato fa felice Berlusconi Vittoria pesantissima a Verona sul campo già fatale a Inter (che torna a -5) e Napoli (sempre a -3) nel giorno del 25o anniversario del patron DAL NOSTRO INVIATO LUIGI GARLANDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA VERONA dPato si è già beccato la strigliata quotidiana per egoismo (ieri era di turno Van Bommel) quando riceve palla da Gattuso, defilato a sinistra. Minuto 37’ della ripresa, risultato 1-1. Il Papero converge, ondeggia un abracadabra spalancando una caverna tra Morero e Frey, ci si infila e trova il tesoro: l’angolatissimo rasoterra del definitivo 2-1. Una vittoria pesantissima, sul campo già fatale a Inter e Napoli, gli inseguitori più vicini; un suc- cesso che santifica i 25 anni di Berlusconi. E tutto grazie a Calimero, sprofondato nell’ennesima panchina. Egoista? Pelandrone? Antipatico a Ibra? Però intanto è a 10 gol in campionato, come Robinho che però ha giocato 700 minuti in più. Il Papero segna ogni 107 minuti, quasi un gol a partita. Quanti possono permettersi le dosi velocità, tecnica e genio frullate da Pato nell’occasione del gol? Panchina d’oro Oltre a Pato, il Milan ha ritrovato Boateng che nel finale ha fatto capire cosa può restituire al centrocampo, reparto affannato da tempo: corsa, Il brasiliano Alexandre Pato, 21 anni NEWPRESS potenza, penetrazione offensiva. Ecco, Verona ha lasciato questa sensazione: che nello sprint-scudetto Allegri potrà diventare decisivo con le sue scelte e la gestione degli scontenti. Per esempio, Cassano, il migliore una settimana fa con il Parma, ieri ha stentato e, se Pato è questo, potranno toccare a lui un po’ di panchine. Se Allegri azzeccherà le scelte e otterrà la disponibilità di tutti, recuperando opzioni in infermeria, il turnover potrebbe diventare l’arma letale del Diavolo che intanto ha risposto alla vittoria dell’Inter quasi per le rime: vittoria sofferta, di misu- ra, grazie a un gol irregolare (braccio di Robinho). Buon Chievo Il Chievo è arrivato a 10’ da un punticino che non avrebbe rubato. Ha sputato l’anima per raddrizzare la partita e non si è fermato cercando di più, con orgoglio ed eccesso di ingenuità: ha cinque uomini in attacco quando Pato sgomma in gol. Decisiva l’assenza di Mandelli al centro del fortino. Ma tanto equilibrio con tanta differenza di valori suona come elogio a Pioli e ai suoi. Il centrocampo rossonero pare più razionale di martedì: il movimento di Robinho a ritroso (che Seedorf non può più permet- LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT CHIEVO GIUDIZIO 1 2 MILAN 777 MARCATORI Robinho (M) al 25’ p.t.; Fernandes (C) al 16’, Pato (M) al 37’ s.t. (4-3-1-2) (4-3-1-2) Sorrentino; Frey, Morero, Cesar, Mantovani; Fernandes, Rigoni, Constant (dal 25’ s.t. Jokic); Pulzetti (dal 1’ s.t. Bogliacino); Pellissier, Thereau (dal 36’ s.t. Moscardelli). PANCHINA Squizzi, Andreolli, Guana, Granoche. ALLENATORE Pioli. Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini (dal 1’ s.t. Oddo); Gattuso, Van Bommel, Merkel (dal 28’ s.t. Boateng); Robinho; Cassano (dal 20’ s.t. Pato), Ibrahimovic. ESPULSI Cesar al 39’ s.t. per doppia ammonizione (gioco scorretto e c.n.r.) AMMONITI Morero e Rigoni per gioco scorretto. PANCHINA Amelia, Yepes, Flamini, Seedorf. ALLENATORE Allegri. ESPULSI nessuno. AMMONITI Pato per comportamento non regolamentare. R Il Chievo urla «Per le grandi altre regole» Il portiere Sorrentino: «Basta guardare dove si è sporcato la maglia Robinho» ARBITRO Banti di Livorno. NOTE paganti 29.404, incasso di 543.062 euro; abbonati e quota non comunicati. In fuorigioco 2-6. Angoli 5-6. Recuperi: p.t. 1’; s.t. 4’. POSSESSO PALLA DAL NOSTRO INVIATO FABIANA DELLA VALLE CONTRASTI VINTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA CHIEVO 34,1% MILAN 65,9% TIRI IN PORTA III CHIEVO 3 CHIEVO 16 MILAN 16 VERONA dNon sarà la mano di TIRI FUORI IIIIII IIII MILAN 6 CHIEVO 4 IIIIII MILAN 6 MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO 0-1 SECONDO TEMPO 9’ Pellissier si libera in area e svirgola a lato. c GOL! 25’ Cassano per Ibra, sponda per Robinho che controlla con il braccio, si volta e batte Sorrentino. 27’ Ibra da fuori area, Sorrentino in angolo. 44’ Sponda di Thereau, Pellissier sfiora l’incrocio. 9’ Punizione di Ibra sui guanti di Sorrentino. 16’ Thereau per Costant che crossa: Fernandes schiaccia di testa in rete. c GOL! 37’ Pato converge da sinistra, passa in mezzo a due e imbuca il primo palo. 46’ Pato per Robinho che non riesce a dribblare Sorrentino. c GOL! INTER, MILAN E LA PAR CONDICIO ARBITRALE w I NUMERI 354 A sinistra il gol dell’Inter in fuorigioco, a destra Robinho controlla col braccio prima di segnare SKY-CANONIERO tersi) e quello di Merkel in profondità (due volte nel primo quarto d’ora il bambino si butta in area su inviti di Ibra) accorciano la squadra e la rendono più dinamica. Van Bommel è un saggio punto di riferimento e ha dimestichezza nella circolazione più dello stopper Thiago Silva. Nonostante questo, il Milan fatica a creare per la giornata grama di alcuni (Merkel, Cassano, Ibra così così...) e per i meriti del Chievo che mette pressione. «Pressate alto», implora Pioli. Perché arretrare e concedere a Ibra, Binho e Cassano la possibilità di giocarsela al limite dell’area è un suicidio. Infatti il gol arriva da quei tre. Einstein Lo segna Robinho al 25’, minuto scelto per celebrare l’anniversario. Binho vuole strafare: cerca lo stop con la firma d’oro di Berlusconi, ma la palla gli casca sul braccio, non sul petto. Banti non guasta il regalo di compleanno. Nella ripresa Bogliacino, entrato per uno spento Pulzetti, aiuta la rincorsa del Chievo, mentre il calo di Van Bommel, la confusione di Merkel, l’abulia di Cassano e la testardaggine di Ibra che pretende palla per sfidare tutti, frenano il Milan. Il pareggio del bravo Fernandes (16’) casca logico. L’Inter zompa a -3 e a questo punto neppure Einstein riusci- rebbe a dimostrare che non si tratta di rimonta. E’ il brivido che riaccende il Milan, con l’aiuto di Pato e Boateng. Il Papero apre la grotta e trova il tesoro: 3 punti, 25 candeline. Per ora va bene così. Ma riassumiamo: un gol irregolare e un’invenzione individuale. Ciò che Allegri deve ritrovare in fretta è la qualità di un gioco di squadra che neppure a Verona ha toccato picchi alti. Solo l’Inter ha due cannonieri in doppia cifra (Eto’o e Pazzini). Le altre al massimo uno. Il Milan ne ha tre: Ibra, Pato, Robinho. Bello, ma contarci troppo, senza un gioco di gruppo, è pericoloso. i minuti di imbattibilità casalinga del Chievo, che aveva subito l’ultima rete da Quagliarella (Juve) il 4 dicembre 9 le vittorie di fila ottenute dal Milan nei confronti del Chievo, uscito indenne l’ultima volta il 3-12-2005 (vittoria per 2-1) Dio, però è un braccio malandrino che ha fatto e farà discutere parecchio. Almeno quanto il gol che sabato sera ha regalato tre punti all’Inter. Neanche 24 ore dopo il vantaggio in fuorigioco di Ranocchia, ecco la rete viziata dal fallo di mano di Robinho che dà un aiutino al Milan e getta altra benzina sul fuoco del campionato. E riapre vecchi discorsi sulla sudditanza psicologica degli arbitri di fronte alle grandi. Braccio malandrino L’episodio incriminato è al 25’ del primo tempo: palla di Cassano per Ibra che serve Robinho, il brasiliano s’aggiusta il pallone con il braccio sinistro, poi tira e segna. I giocatori del Chievo protestano, ma l’arbitro Banti convalida il gol del brasiliano. Attacco Chievo A fine partita il Chievo ha accusato l’arbitro di aver condizionato pesantemente la partita. Allenatore e giocatori si sono lamentati in maniera civile (com’è nello stile del club di Luca Campedelli), ma decisa dell’atteggiamento di Banti. La tesi gialloblù è la seguente: l’arbitro era molto vicino all’azione, quindi non può non aver visto l’irregolarità di Robinho. «Sono molto amareggiato perché meritavamo di uscire con una vittoria per quello che abbiamo messo in campo — dice il tecnico Stefano Pioli, talmente furibondo da essere fermato dal quarto uomo —. Abbiamo speso tanto per rimontare il gol del Milan e un altro risultato sarebbe stato più giusto. Sbagliare possiamo sbagliare tut- ti, però l’arbitro aveva una visuale ottimale. Io dalla panchina ho visto benissimo che Robinho aveva stoppato la palla con la mano, lui era vicino ed è impossibile che non se ne sia accorto». Concetto ribadito anche da Andrea Mantovani: «Come si fa a non vedere un fallo così? Banti non ci porta bene, speriamo di non averlo più...». Il portiere Stefano Sorrentino aggiunge: «L'arbitro vede bene, Robinho è a tre metri, ma ha detto che non ha visto. Basta andare a vedere dove si è sporcato la maglia Robinho per accorgersi con che cosa ha stoppato la palla. Le grandi hanno un altro regolamento». Chiude Sergio Pellissier: «Peccato che questi episodi capitino sempre contro di noi. Comunque se fossi stato io ad aver preso la palla con la mano l’avrei detto all’arbitro». y A MARZO ALTRO ERRORE In marzo il Chievo fu danneggiato a San Siro ancora contro il Milan (che vinse 1-0): annullato un gol regolare a Yepes, che adesso è rossonero... Nella foto, Stefano Sorrentino, 31 anni Difesa Milan Il diretto interessato si è limitato a commentare così il braccio malandrino: «Se l’ho toccata con la mano? Diciamo che l’ho controllata bene», ha detto Robinho con un sorrisetto nell’intervallo. Massimo Oddo invece preferisce fare outing: «Dalla panchina mi è sembrato mani, oggi siamo stati fortunati». Anche Massimiliano Allegri ammette l’irregolarità: «Difficilmente valuto le partite in base agli episodi. Poteva essere fallo di mano, sarà stato fallo di mano, ma l’arbitro ha valutato così. I brasiliani hanno un modo strano di stoppare la palla, a Cesena era capitata la stessa cosa a Pato. In ogni caso a fine stagione gli episodi pro e contro si equivalgono». (ha collaborato Giancarlo Tavan) ©TCFHE Wall Street Collection in Blu-ray e DVD: contiene WALL STREET, l’originale del 1987, e WALL STREET: IL DENARO NON DORME MAI, disponibile anche singolarmente. Vola a NEW YORK con WALL STREET: IL DENARO NON DORME MAI. Registrati subito su www.passalblu.it/anni80 e inviaci la tua foto anni ’80. La più bella e originale vincerà un fantastico weekend a New York. Concorso valido dal 23/02/2011 al 31/03/2011. Assegnazione entro il 30/04/2011. 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L’ALLENATORE IL MIGLIORE 6 5,5 5 5,5 6 6 6 6 6 6,5 6 6,5 Sorrentino Frey Morero Cesar Mantovani Rigoni Abbiati Abate Nesta Thiago Silva Antonini Gattuso I gol non gli sporcano troppo la coscienza. Respinge due volte Ibrahimovic e pare sicuro nell’ordinaria amministrazio ne. In generale pare affidabile e tosto. Poi scopri quella maldestra respinta sul primo gol e vedi Pato dalle sue parti sul 2 1 che decide la sfida. Prova a coprire il buco lasciato dallo squalificato esperto Mandelli (e dall’acciaccato ex interista Andreolli) con scarsa fortuna. Anello debole. Parte bene, sembra la colonna di un reparto incrinato dall’emergenza. Contagiato, perde sicurezza e fa la doccia in anticipo: rosso. Strappa la promozione per il solido presidio di fascia e per la caparbietà con cui cerca di allungarsi ogni tanto in attacco sulla fascia sinistra. Si specchia a lungo in Van Bommel, ma senza tremare. Dà ordine alla manovra dei veronesi e la sostiene con tackle robusto. Cala alla distanza. Troppo sorpreso dalla testata di Fernandes? La traiettoria pare al di fuori delle sue possibilità d’intervento. Poi solo lavoretti. Gli rosicchia mezzo voto l’assistenza concessa a Costant. Però ci mette sempre grinta da pirata, sia quando chiude, sia quando spinge. Concede una buona occasione a Pellissier nel primo tempo, un paio di altre sbavature. Sbriga il resto con la proverbiale sicurezza. Restituito al reparto, lo governa quasi sempre da padrone. Qualche cavalcata per recente deformazione professionale da mediano. Un salvataggio su Fernandes la cosa più preziosa del suo primo tempo, compromesso per metà dall’infortunio muscolare che lo ferma. Bella risposta dopo le polemiche della Champions League. Lotta senza isterie, soffre, passa la palla a Pato per il gol e ne sfiora uno di suo. 5,5 5 6 6,5 5,5 6 6 5 6,5 5,5 6 6 Constant Pulzetti Pellissier Thereau Jokic Bogliacino Van Bommel Merkel Robinho Cassano Ibrahimovic Oddo Mezzo voto in più per l’assist. Sembra spesso svampito come Pippo di Topolino: sbaglia cose facili. Non conferma la sua fresca buona fama. Zompetta per un tempo con mansioni da trequartista senza trovare un senso al suo pomeriggio. Scende a bersi un tè caldo e non torna più su. Fallisce una buona occasione (Nesta lo strattona), meno letale del solito nelle ripartenze. Ma, al solito, fa reparto da solo. Pennellone atipico che ricama nello stretto. Lo strappo che innesca il pareggio è lo spot delle sue potenzialità. (Moscardelli s.v.) Entra sull’1 1 per sorreggere la resistenza, quando il Milan organizza l’assalto finale e passa definitivamente in vantaggio. Non si nota il suo apporto. Senza fare il Maradona, l’ex napoletano crea qualcosa di buono. Infatti con lui il Chievo spinge molto meglio e trova il gol del pareggio. Cala nella ripresa quando il Chievo alza la voce fino a pareggiare con Fernandes. Prezioso come scoglio d’urto e uomo d’ordine. Averlo in Europa... Inizia con tanta voglia, ma poi va in confusione di errore in errore, fino a perdere Fernandes che fa 1 1. Brufoli della crescita. (Boateng 6,5) Il gol è irregolare e schioda una partita rognosa: 10 gol in campionato (3 nelle ultime 2 giornate). E non vedeva la porta... Si alterna con Robinho nel ruolo di trequartista. Pesca Ibrahimovic che assiste Binho. Poi tante idee a metà e gambe sempre più pesanti. Assist (11˚ in campionato) e due tiri pericolosi, ma anche tante azioni rallentate per cocciute sfide personali, quasi sempre perse. Sbaglia qualche appoggio, il gol arriva dalla sua parte, ma ha più colpa Merkel. Lo salva l’alibi di combattere sulla fascia non sua. TERNA ARBITRALE: BANTI 4,5 Errore grave che incide sul risultato. Un’aggravante: era piazzato bene per vedere tutto. Di Fiore 6-Copelli 5,5. taccuino BENEFICENZA BOLOGNA Giovedì i piani della Fondazione Morandi: «Ora seguo il mio Bologna» d(m.j.l.) Lo straordinario momento del Bologna di Malesani che al Dal l’Ara viaggia a una media di oltre due punti a partita, ha reso felice il presidente onorario Gianni Moran di: «Ho visto la partita col Palermo prima del Festival: sono salito sul palco contentissimo per il gol di Pa poni. Al tempo stesso sono molto soddisfatto della buona riuscita di Sanremo. Ho dato il massimo. Cosa farò da domani? Mi riposerò e conti nuerò a seguire il Bologna». Oggi ri sonanza per Moras e Meggiorini, usciti per infortunio durante la gara di sabato. PALERMO Balzaretti torna Cassani forse d(a.d'u.) Domani pomeriggio il Paler mo riprenderà la preparazione a Boc cadifalco (due giorni di riposo per i rosanero dopo il k.o. col Bologna di sabato). Il tecnico Delio Rossi ripro porrà contro l'Udinese il modulo clas sico 4 3 2 1 e potrà contare a sini stra su Balzaretti (scontato il turno di squalifica). Lo staff medico rosanero cercherà di recuperare almeno uno tra Darmian e Cassani (infortunati co me Paolucci, Goian e Pinilla). BRESCIA Biglietti ridotti per tre gare dIn vista dello sprint salvezza, il Brescia annuncia una promozione per i tifosi per le prossime tre parti te in casa: con Lecce, Inter e Bolo gna. Tutti coloro che acquisteranno fino a domenica 27 i biglietti per le tre gare otterranno un prezzo cumu lativo in determinati settori dello sta dio: in Gradinata Bassa e Curva Nord in tutto 35 euro (anziché 50), in Tribuna Laterale 125 euro (anzi ché 185). (m.pas.) Una giornata dedicata a «Fondazione Milan». Giovedì all’Auditorium di Radio Italia di Cologno Monzese saranno presentati l’attività e i progetti per il 2011. La novità consiste in una suddivisione per aree: Sport, Responsability, Health e Education. Ogni settore avrà progetti dedicati. Inoltre sarà presentata la nuova veste del sito (fondazionemilan.org), confezionata sulla falsa riga del sito societario. Proprio ieri le maglie celebrative dei 25 anni di gestione Berlusconi sono state donate a Fondazione Milan. Andranno all’asta per beneficenza. Pallone rosa Paloschi svetta su Pato e Hernanes Alberto Paloschi, autore di una doppietta alla Roma, ha vinto il Pallone rosa di «GazzaTeo». Il giovane attaccante del Genoa ha battuto Pato e Hernanes. E’ possibile rivedere lo show con l’irresistibile Teo Teocoli e tutti i gol di serie A su Gazzetta.it per tutta la settimana www.gazzetta.it SPONSORED BY R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 26a GIORNATA Un Papero tutto muscoli Gol, rabbia e silenzio CHE GUIZZO Ecco, nel disegno di Rinaldi, il gol di Pato ieri a Verona. Il brasiliano fa passare il pallone tra due giocatori del Chievo e tira di precisione: palo interno, rete DAL NOSTRO INVIATO MARCO PASOTTO 5 R PRODUZIONE RISERVATA VERONA dIn principio sparge- va cuoricini con le mani, destinati a colei che poi è sparita dalla sua vita in meno di un anno. Poi sono arrivate le pistolettate: simpatiche e assolutamente innocue. Ieri invece Pato ha esultato come gli capita di rado: via la maglia e giù a correre per il prato a torso nudo come un pazzo. Una festa intensa e rabbiosa. Dedicata essenzialmente a se stesso e ai tifosi, che negli ultimi tempi complicati lo hanno sempre sostenuto e a cui si è rivolto brandendo la maglietta bianca delle nozze d’argento fra Berlusconi e il Milan. Come dire: «Io questa maglia la amo, nonostante stia diventando tutto sempre più difficile». Una festa svoltasi (forse soltanto un caso, o forse no) nei pressi della panchina del Chievo, e non di quella rossonera. Sensazioni che a fine gara hanno trovato riscontro nel suo comportamento: invece di presentarsi ai microfoni di Sky in qualità di migliore in campo, è letteralmente scappato negli spogliatoi, inseguito vanamente dal responsabile della comunicazione rossonero. E bocca cucita anche all’uscita dello stadio, prima di infilarsi sul pullman da solo coi suoi pensieri. Alexandre Pato, 21 anni, esulta dopo il gol a Verona. Il Papero viaggia a un gol ogni 107 minuti in campionato (che sale di pochissimo calcolando tutta la stagione: uno ogni 120’) ANSA-LIVERANI-ANDREOLI Media aliena Per Pato, che è un ragazzo timido ed educato, è probabilmente l’apice del suo modo di esternare il malumore. Ieri per lui è stata la sesta panchina in campionato (settima stagionale), la terza conse- Allegri: «Lotta a tre fino alla fine Ma questa è una vittoria speciale» DAL NOSTRO INVIATO FABIANA DELLA VALLE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA VERONA dCento vittorie tra i professionisti nella domenica del 25˚ anniversario della gestione Berlusconi. L’avventura panchinara di Massimiliano Al- legri è iniziata sette anni e mezzo fa: 20 agosto 2003 (si vede che il 20 gli porta fortuna...), l’Aglianese di Allegri battè la Carrarese 3-2. Dalla Coppa Italia di C alla vetta della Serie A, dove il Milan dimora da 16 giornate: a Verona Allegri ha conquistato un successo fondamentale per lo scudetto, vincendo anche la sfida nella sfida con Pioli (a quota 99 vittorie) «Un successo speciale in una giornata speciale» ha commentato il tecnico. Il ringhio L’esultanza di Adriano Galliani dopo il 2-1 di Pato vale più di tante parole: il Milan tiene Napoli e Inter a debita distanza («Ma entrambe lotteranno con noi fino alla fine», puntualizza Allegri) e allontana (pur fra le polemiche) un inizio di settimana tribolato, per colpa del Tottenham e di Gattuso. L’urlo dell’amministratore delegato (in tribuna con Barbara Berlusconi) è stato liberatorio, idem l’abbraccio tra Ringhio e Allegri: mentre tutti festeggiavano Pato, Gattuso si è gettato tra le braccia dell’allenatore. «Ha passato una settimana difficile — dice Allegri —, è stato attaccato L CLIC FESTA IN TRIBUNA BARBARA BERLUSCONI APPLAUDE IL MILAN DEL 25˚ ANNIVERSARIO Barbara Berlusconi ieri al Bentegodi. La figlia del numero 1 rossonero ha festeggiato i 25 anni di presidenza... Berlusconi con una vittoria che tiene a distanza Napoli e Inter. Il Milan quest’anno è ancora in corsa per campionato, Coppa Italia e Champions. Il conto dell’era Berlusconi è di 13 trofei in Italia e 13 nel mondo: in media più di uno a stagione... FOTO GPA Allegri, 43 anni LINGRIA IL TECNICO DEL MILAN SUCCESSO NUMERO 100 TRA I PROFESSIONISTI L’abbraccio con Gattuso a fine gara Antonini infortunato si teme lo stiramento cutiva considerando anche la Champions. Un trattamento che, per il momento, più che farlo incavolare lo amareggia. I numeri continuano a parlare per lui. Sempre di più. La sua media adesso è di un gol ogni 107 minuti in campionato (che sale di pochissimo calcolando tutta la stagione: uno ogni 120). Più semplicemente: giustamente per l’episodio con Jordan, però oggi era sereno ed è un esempio per tutti, come uomo e come giocatore. Quello che ha fatto martedì non scalfisce la sua carriera». Boateng sì, Antonini k.o. Nemmeno il Chievo è riuscito a scalfire il primato del Milan, nonostante un Ibra meno barracuda del solito, che allunga a cinque la striscia di partite senza gol. «Zlatan anche se non ha fatto una grande partita ci ha messo intensità. La squadra si è adattata subito alle condizioni del campo. Nel secondo tem- 10 reti in 16 partite. Quella di ieri vale come la pentola d’oro in fondo all’arcobaleno: una fortuna, che rimbalza gli attacchi delle inseguitrici e fortifica l’autostima del gruppo primo di un trittico terribile composto da Napoli, Juve e Tottenham. Un gol in cui c’è tutto Pato: palla raccattata lontano dalla porta, accelerazione, inserimento, due finte a mandare a gambe all’aria gli avversari e tiro potente e preciso spiazzando il portiere. Tutto molto facile (per lui) e pulito, tutto molto bello. Ibra spostati Poi quell’esultanza rabbiosa, in cui prima di essere sommerso dai compagni non c’è stato spazio per nessuno. Tantomeno per Ibra, il cui abbraccio è stato «rimandato» dal Papero a qualche secondo più tardi: «Scansati Zlatan, fammi correre e urlare, perché questo è il mio momento». Dice Allegri: «La sua rabbia per me è un fattore positivo, significa che sta crescendo. Ha segnato un gol importante, ma d’altra parte stiamo parlando di un giocatore dalle qualità sorprendenti. Quest’anno sta giocando in modo un po’ diverso, è stato fuori molto per infortunio, si è trovato in una situazione non ottimale, ma con la serenità che sta ritrovando riuscirà a riconquistarsi un posto in squadra. Quando tengo fuori qualcuno io spero sempre mi dimostri che ho sbagliato». Dai compagni di squadra sale un coro di complimenti per il Papero. A partire da Ibra: «Sono contento perché ha fatto gol e ha fatto bene. La squadra ha bisogno di tutti». E’ quello che intende dimostrare anche Pato. po abbiamo iniziato bene, poi ci siamo fermati ma dopo l’1-1 si è vista la vera forza del Milan. I cambi sono stati fondamentali: Boateng ha dato forza e Pato velocità alla partita». Fondamentale soprattutto sarà il recupero di Boateng, che ha riassaggiato il campo dopo due mesi d’astinenza (non giocava dal 18 dicembre): con lui il Milan ha più dinamismo e più soluzioni offensive e per Allegri sarà un vantaggio averlo per il ritorno di Champions. Rischio stop per Antonini, sostituito nell’intervallo per un problema alla coscia sinistra: si teme uno stiramento. Con Bonera e Zambrotta out, Allegri dovrà sperimentare nuove soluzioni sulla fascia sinistra. Magari vedremo Didac Vilà, l’unico acquisto di gennaio che non ha ancora esordito. LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 26a GIORNATA - LA SFIDA Dirige l’orchestra il maestro Ibra Assist numero 11 Lo svedese non brilla ma serve lo 0-1 Così vince il duello con Pellissier OO SERGIO PELLISSIER 31 anni ATTACCANTE CHIEVO ZLATAN IBRAHIMOVIC 29 anni ATTACCANTE MILAN TIRI IN PORTA 0 3 TIRI FUORI 2 1 SPONDE 2 5 ASSIST 0 1 FALLI COMMESSI 0 4 PALLONI TOCCATI 31 72 MANLIO GASPAROTTO PIÙ FALLI COMMESSI RIGONI&IBRA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA d I numeri della sfida dicono Ibra, seppur di poco, su Pellissier. Un po’ come la partita dice Milan, seppur di poco (visto come è maturato il gol del momentaneo 1-0, decisivo) sul Chievo. Il duello a distanza tra i simboli delle squadre di Pioli e Allegri somiglia tanto alla partita giocata al Bentegodi. Zlatan Ibrahimovic sembra molto meno in palla del solito, e vien quasi da criticarlo per questo. Ma è (quasi) colpa sua, perché ha abituato troppo bene stampa e tifosi incidendo in maniera esagerata in tanti successi del Milan in campionato (e prima di ogni squadra nella quale ha giocato). Nonostante da fuori sembri meno «dentro» la partita resta il rossonero che tira più in porta (3 conclusioni), quello che fa più sponde (5) oltre a quello che commette più falli (4, il doppio di Gattuso) e che si fa pescare più spesso in fuorigioco (4 volte). E dall’altra parte del campo Sergio Pellissier fa la sua con 2 conclusioni pericolose (fuori, ma è comunque lui tra i suoi quello che conclude più spesso verso Abbiati) e qualche palla recuperata (5) ma anche lui non all’altezza del rendimento. Assist Zlatan Ibrahimovic è decisivo per il Milan perché non è solo il cannoniere di Allegri: nonostante i 13 gol all’attivo in campionato (dietro risalgono Pato e Robinho con 10 ciascuno) lo svedese è l’anima di ogni offensiva rossonera, l’uomo che tiene palla, che sbilancia le difese e che oltre alle conclusioni timbra spesso assist pesantissimi. Proprio come quello che ieri al Bentegodi ha servito per il gol di Robinho nel primo tempo, il passaggio decisivo numero 11 in questo campionato, il tocco che ne fa il principe della specialità in 26 giornate di Serie A (davanti a Cossu, fermo a 10). Gioco Pellissier e Ibrahimovic, 95 minuti ciascuno anche ieri, finisce col vantaggio dello svedese sopratutto per il numero di palloni toccati 72-31, cifre che raccontano una maggior partecipazione al gioco da parte del numero 11 rossonero. Ibra certamente viene innescato e cercato dai compagni quasi in ogni azione, anche ieri, mentre invece Pellissier si è speso molto in corse e tagli senza venir premiato dai passaggi dei compagni, come in occasione del gol dell’1-1, quando è scattato sul cross — pronto a duellare con Oddo che lo copriva — venendone poi scavalcato. 4 Nel Milan ieri è stato Ibra il più «cattivo» con 4 falli commessi e sanzionati dall’arbitro. Dall’altra parte del campo è stato Rigoni il principe delle maniere forti. Lottando in molte zone del campo e impegnandosi in 5 contrasti diretti (3 vinti) il centrocampista (foto ANSA, su Robinho) ha recuperato 12 palloni PIÙ PASSAGGI POSITIVI VAN BOMMEL 66 E’ stato il giocatore più produttivo della partita, almeno sul piano dei palloni toccati (100) e dei passaggi utili serviti ai compagni (66). Mark van Bommel (LAPRESSE) ha fatto pesare esperienza e movimento al Bentegodi costruendo una diga insieme a Rino Gattuso sulla linea mediana. PIÙ PALLONI RECUPERATI GATTUSO 13 Settimana difficile per il capitano (ANDREOLI) del Milan, che dopo la rissa in Champions ha risposto a modo suo: tanti contrasti (ma 6 su 7 persi) tante intercettazioni (5, miglior rossonero) e 13 palloni recuperati, come Rigoni PIÙ FALLI SUBITI CASSANO 5 Sostituito dopo 66 minuti, Antonio Cassano (PLP) ha fatto in tempo a subire 5 falli al Bentegodi, servendo comunque 4 cross e 5 sponde (migliore in entrambe le specialità) in una giornata però storta per lui, con 11 passaggi sbagliati (su 25 tentativi), 13 palloni persi e nessuna conclusione voluziona il tuo modo acquistare l’auto. tua a partire da 6.650 euro. E con Impegno Hyundai se non sei soddisfatto, puoi restituirla entro 30 giorni o 2.000 km*. Nuova Gamma i10: consumo urbano/extraurbano/combinato (l/100 km) max: 7,2/4,9/5,8. Emissioni CO2 (g/km) max: 134. Prezzo promozionale € 6.650 riferito a i10 1.1 Like abbinato a rottamazione. Grazie al contributo delle Concessionarie aderenti. 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Per il record di gol stagionali che appartiene a Vojak (22) non resta che attendere. Poco male: secondo posto confermato, come l’attesa per la madre di tutte le partite, lunedì sera col Milan. Que- sto successo risicato col Catania conferma cose che già si sanno: il Napoli è una bella squadra, quando ci sono tutti e stanno bene. Per lottare fino in fondo per il titolo, qui devono pregare San Gennaro di mantenere tutti in salute, e con la testa a posto, ché la panchina è corta. L’entusiasmo non basterà davanti a impegni più difficili. Ma è già bellissimo essere lì. Brividi Fatti i conti delle occasioni, la vittoria è meritata, ma che brividi all’inizio e che fiato corto alla fine. Nel giro di 10 minuti il Catania di Simeone, che sceglie di stare in nove dietro la palla, rischia di fare male due volte. La prima quando Ledesma in contropiede, al minuto 6, cade in area toccato da Sosa. L’azione è dubbia, Gava lascia correre. La secondo poco dopo, quando Martinho piazza un corner sulla testa di Schelotto che prende il palo pieno. In tutto il round il Catania non si è più visto, ma anche il Napoli ha avuto soltanto due occasioni. La differenza è che una l’ha sfruttata: dopo il rigore fallito da Cavani (giusto, Marchese trattiene Sosa), arriva il vantaggio da un fallo laterale invertito: palla a Cavani che tira e sulla respinta della difesa piomba Zuniga, in posizione regolare, che non sbaglia. Il Catania parte troppo coperto, meglio nella ripresa quando sfrutta la vivacità di Morimoto, Ricchiuti e Maxi Lopez Hamsik per due Che non sia stata una gran partita, lo avrete capito. Ha avuto qualche sussulto nel secondo round, quando Hamsik ha subito aperto le danze con un gran tiro da fuori respinto da Andujar e quando Simeone s’è deciso a tirar fuori la cavalleria: Morimoto era già entrato a fine primo tempo per l’infortunio di Martinho, poi il tecnico argentino ha speso Maxi Lopez, lasciato incomprensibilmente in panchina per un Bergessio stile statua di marmo, e anche Ricchiuti. Gli spazi si sono fatti più larghi e i portieri qualche intervento in più l’hanno fatto. Si è detto di Hamsik: s’è preso sulle spalle la squadra e ha giocato per due, ma è chiaro che l’imprevedibilità di Lavezzi manca, eccome. Il Napoli ha ovviato con un bel gioco sulle fasce, bravi Zuniga e Maggio, e la solita tosta difesa (sette partite in casa senza prendere gol) che ha avuto qualche difficoltà soltanto nel finale, quando la sfida d’Europa s’è fatta sentire e il Catania spingeva con tre punte e mezzo. Catania che non ha fatto una grande impressione: ci ha provato più con rabbia che con giudizio e Lodi s’è fermato al Lecce. Bergessio ha sprecato una chance sulla torre di Morimoto, il più vivace, tirando una mozzarella in bocca a De Sanctis. E all’ultimo respiro Maxi Lopez ha mandato al vento una zuccata da buona posizione. È finita con Santacroce centravanti, perché acciaccato. È uno dei più in forma. Bisognerà pregare San Gennaro per lui. ZuniGo 10’ PRIMO TEMPO Cavani sciupa una grossa occasione, calciando sul palo un rigore, dopo aver spiazzato il portiere Andujar ANSA So Diec ti spieco UO OVO DO OBLÒ CARGO, MIG GLIOR FUR RGONE D’E EUROPA 2011:: da E in più, finanziamento .500 € con clima. con anticipo zero e TAN 2,90% Esempio riferito a Nuovo Doblò Cargo 1.4 Bz: prezzo promo detax € 8.500. Esempio di finanziamento riferito al prezzo di € 11.020 (IVA e MIS incluse): Anticipo Zero, 60 rate da € 222 (compresi Prestito Protetto e Sava DNA per € 1.059). Spese pratica € 300 + bolli. 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Subito dopo, Sosa trattenuto per il pantaloncino da Marchese in modo ingenuo sotto gli occhi dell’assistente Ayroldi che «chiama» il rigore. Al 16’ ammonito Yebda: trattenuto Bergessio. Al 25’ il gol del Napoli nasce da un fallo laterale invertito: ultimo tocco di Maggio. Non c’è, invece, il fuorigioco di Zuniga sul tiro di Cavani. Andujar protesta: ammonito. Scintille tra Aronica e Schelotto che dopo un contrasto colpisce l’avversario a terra con una ginocchiata giudicata involontaria (giallo ad Hamsik per proteste). Nella ripresa ammonito Santacroce: steso Gomez. Capitolo trattenute non viste in area: prima rischia Maggio su Spolli (nell’azione lite De Sanctis Bergessio: giallo all’argentino); poi Silvestre su Cavani. In entrambi i casi ci poteva stare il rigore. Nel finale Cavani fermato da Spolli: tackle sul pallone, prima c’è fallo fuori area col difensore che tiene l’uruguaiano. Curiosità: 4’ di recupero, ma Gava fischia la fine 25 secondi prima. NAPOLI GIUDIZIO 1 0 R CATANIA 77 MARCATORE Zuniga al 25’ p.t. (3-4-2-1) (4-2-3-1) De Sanctis; Santacroce, Cannavaro, Aronica; Maggio, Pazienza (dal 31’ s.t. Gargano), Yedba, Zuniga (dal 35’ s.t. Dossena); Sosa (dal 16’ s.t. Mascara), Hamsik; Cavani. PANCHINA Iezzo, Cribari, Ruiz, Lucarelli. ALL. Mazzarri. AMMONITI Yedba e Santacroce per gioco scorretto; Hamsik per c.n.r. Andujar; Potenza, Silvestre, Spolli, Marchese; Lodi, Ledesma; Schelotto (dal 19’ s.t. Maxi Lopez), Gomez (dal 27’ s.t. Ricchiuti), Martinho (dal 43’ p.t. Morimoto); Bergessio. PANCHINA Kosicki, Augustyn, Alvarez, Carboni. ALL. Simeone. AMMONITI Bergessio, Spolli per gioco scorretto, Andujar per proteste. ARBITRO Gava di Conegliano Veneto. NOTE spettatori paganti 35.602, per un incasso di 660.990,00 euro; abbonati 11.820, per una quota di 264.526,00 euro. Angoli 5-3. In fuorigioco 0-0. Recuperi: 2’ p.t.; 4’ s.t. POSSESSO PALLA NAPOLI 69% PALLE RECUPERATE CATANIA 31% TIRI IN PORTA IIIIIIIII NAPOLI 9 NAPOLI 41 CATANIA 21 TIRI FUORI IIII II CATANIA 4 NAPOLI 2 IIIII CATANIA 5 MOMENTI CHIAVE PRIMO TEMPO SECONDO TEMPO 8’ Calcio d’angolo da destra di Martinho, arriva Schelotto in corsa: palla sul palo. 10’ Sosa atterrato in area, è rigore. Sul dischetto va Cavani, che calcia sul palo. c GOL! 25’ Napoli in vantaggio con Zuniga, che di piatto destro batte Andujar. 1’ Gran sinistro dalla distanza di Hamsik, bravo Andujar a deviare in angolo. 43’ Bergessio calcia verso la porta, De Sanctis blocca in due tempi con apprensione. 48’ Maxi Lopez colpisce di testa da buona posizione, ma la palla va alta. 652’ 2 IMBATTIBILITÀ CASALINGA Continua la serie positiva del Napoli in casa. I campani non prendono gol al San Paolo da 652 minuto: l’ultima rete subita da De Sanctis è datata 21 novembre 2010, ed è firmata Meggiorini. In quell’occasione il Napoli superò 4-1 il Bologna. RIGORI SBAGLIATI Con l’errore dagli undici metri di ieri contro il Catania, Edinson Cavani diventa anche il secondo giocatore con un errore dal dischetto in questa stagione del Napoli: il primo errore fu di Hamsik a Udine. In totale il Napoli ha calciato 5 rigori. R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 26a GIORNATA w LE PAGELLE «Lo sputo di Lavezzi? Paghi lui, non il club» I NUMERI 4 le vittorie consecutive del Napoli in casa contro il Catania, con i siciliani che non hanno mai segnato un gol Aurelio De Laurentiis, 61 anni, in tribuna. Sopra di lui Lavezzi, 25 ANSA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA NAPOLI d L’attacco più deciso contro Lavezzi arriva a poche ore dall’inizio della partita col Catania. La dura reprimenda è di De Laurentiis che, dopo giorni di silenzio, ha deciso d’intervenire sulla squalifica di 3 giornate comminata al Pocho per lo scambio di sputi col romanista Rosi, all’Olimpico. «Lavezzi ha sbagliato ed è l’unico responsabile di quanto accaduto. Il vero problema sono le regole, medioevali, che vengono ancora applicate in ambito calcistico. Non esiste che una so- cietà sia punita per gli errori di un suo tesserato». Il presidente del Napoli sulla questione ha le idee chiare e una proposta: «Sarebbe stato più giusto far pagare a Lavezzi una multa di 200mila euro e non punire il club con la sua squalifica», ha detto il proprietario del Napoli che si è fatto promotore di un’iniziativa che ha già proposto al presidente federale. «Ho contattato Giancarlo Abete e gli ho chiesto di organizzare un tavolo per discutere le modalità per cambiare queste regole che ormai sono obsolete. Se c’è da protestare lo farò solo dopo il 22 maggio». MURO SANTACROCE HAMSIK CREA TANTO SPOLLI OK SU CAVANI 25 De Laurentiis: «Ha sbagliato È stato un gesto maleducato ma le regole sono obsolete» MIMMO MALFITANO di MI. MAL. Scontro diretto È comprensibile lo sfogo di De Laurentiis, irritato dal comportamento del suo giocatore che dopo aver saltato la gara col Catania, resterà fuori anche nello scontro diretto, contro il Milan, e la domenica successiva con il Brescia, al San Paolo. Un’assenza importante, sottolineata anche da Mazzarri che considera il Pocho uno degli inamovibili nel suo Napoli. Il pensiero del presidente è rivolto soprattutto all’impegno di lunedì prossimo. A San Siro avrebbe voluto in campo la migliore formazione per provare a battere la capolista. Gesto maleducato Ecco perché De Laurentiis probabilmente deciderà di multare il giocatore. «Rosi ha sbagliato a provocarlo, ma ha sbagliato anche lui a reagire. Lo ha confessato anche all’arbitro. E a quel punto la prova televisiva, il Giudice sportivo in primo grado e la Figc in secondo, non hanno più senso. Il problema è a monte. Lavezzi non doveva assolutamente reagire, il suo è stato un gesto maleducato», ha concluso il presidente napoletano, che dopo la partita ha aggiunto: «A Milano lunedì potremmo essere protagonisti anche senza Lavezzi» i punti raccolti dalla squadra di Mazzarri nelle ultime 9 partite casalinghe, solo la Fiorentina è uscita imbattuta (0-0) 1 anno dall’ultima vittoria esterna del Catania: il 7 febbraio 2010 Maxi Lopez mise k.o. la Lazio all’Olimpico (0-1) Marek Hamsik, 23 anni, esulta a fine gara FOTOAGENZIA NAPOLI 6,5 DE SANCTIS 6 Garantisce sicurezza a tutto il reparto. Non subisce gol al San Paolo da sette partite. SANTACROCE 6,5 Una prestazione notevole, insuperabile in velocità e negli anticipi. CANNAVARO 6 Non deve impiegare molte energie per avere ragione dell’inerme Bergessio. ARONICA 6 Sicuro, quando c’è da sgombrare l’area lo fa ad occhi chiusi. MAGGIO 6,5 E’ in un momento di forma apprezzabile, il padrone della fascia destra. YEBDA 6 Non è un fulmine, ma garantisce sostanza al centrocampo. PAZIENZA 6 Riduce ai minimi termini l’iniziativa di Lodi. GARGANO 6 Entra nel momento di maggiore pressione dell’avversario e contribuisce al successo. ZUNIGA 6,5 Il suo gol vale la conferma del secondo posto e permette al Napoli di giocarsi il primato nella sfida di San Siro. (Dossena s.v.) SOSA 6 Più dinamico rispetto al solito, si procura il rigore. MASCARA 6 Si dedica all’interdizione più che all’attacco. h IL MIGLIORE 7 HAMSIK Tira fuori quella personalità che gli serve per gestire l’azione. Le situazioni più pericolose nascono dal suo destro. CAVANI 5,5 La serata comincia male: sbaglia un calcio di rigore. Nell’insieme non è mai stato pericoloso ed ha concluso poco. ALL. MAZZARRI 7 Vince anche con il turnover: ormai il suo Napoli è una macchina quasi perfetta. CATANIA 5,5 ANDUJAR 5,5 Non è convincente sul gol subito: Zuniga lo sorprende sul suo palo. Discreto il riflesso sul tiro di Hamsik. POTENZA 5 Dalle sue parti si aggira Hamsik. E l’avversario non è dei più comodi. SILVESTRE 5,5 Se la cava alla meglio, ma non sempre è preciso nelle chiusure. SPOLLI 6 Regge bene il confronto con Cavani: se non ha segnato il merito è anche suo. MARCHESE 5 Trattiene Sosa e costringe l’arbitro a fischiare il rigore. LODI 5,5 Pazienza gli limita gli spazi e lui soffre. LEDESMA 5,5 Tanta grinta, ma poca lucidità. SCHELOTTO 5,5 Prende il palo con un colpo di testa: tutto qui. MAXI LOPEZ 5,5 E’ vivace, ma produce soltanto un colpo di testa che finisce alto. GOMEZ 5 Non è di sostegno alla fase offensiva anche perché Aronica lo tiene lontano dall’area. h IL MIGLIORE 6 RICCHIUTI Nella parte finale diventa protagonista mettendo in apprensione la difesa avversaria. MARTINHO 5,5 Dalle sue parti Maggio entra facile. Poi, si infortuna. MORIMOTO 6 Subentra e garantisce rapidità nelle ripartenze. BERGESSIO 5 Sarà stata l’emozione per l’esordio nel campionato italiano, ma la sua è stata una prestazione da dimenticare. ALL. SIMEONE 5 Tiene in panchina Ricchiuti, Morimoto e Maxi Lopez, i tre che hanno dato incisività all’azione, subentrando. TERNA ARBITRALE: GAVA 6 L’unico dubbio resta il fallo di Sosa su Ledesma nell’area napoletana. Iannello 6 - Ayroldi 6 LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R SERIE A 26a GIORNATA «E ora un arbitro all’altezza» Mazzarri: «Col Milan voglio un direttore di gara che non guardi al blasone delle squadre» DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO CARUSO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA NAPOLI dNotte da brividi e di sorprese. Notte da secondo posto. Il thrilling del rigore sbagliato all’inizio arricchisce di pathos la magia di una serata comunque felice. Perché quando segna Zuniga il San Paolo esplode con un fragore unico, liberatorio. Come a scacciare l’incubo di una possibile maledizione. Qui molti sono convinti che la squalifica inflitta a Lavezzi venga dagli inferi e sia stata decretata direttamente da Belzebù. E che pure l’immenso Cavani, andando sul dischetto, sia rimasto vittima del maleficio. Anche perché Cavani il grande, l’uomo che ha realizzato 20 gol, regalando ben 23 punti alla sua squadra, di rigori non ne aveva mai sbagliato finora, benché questo era solo il terzo del campionato. E pure Zuniga del resto non aveva mai segnato e questo forse è il segno che qui non ci sono diavoli, semmai angeli. Anche perché: come scaturisce la rete partenopea? Ma da un tiro del medesimo capocannoniere uruguaiano, naturalmente. Che rimpalla accidentalmente contro un difensore del Catania e si impenna disegnando una parabola diaboli- I SICILIANI Simeone: «Volevo farli stancare» DAL NOSTRO INVIATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA NAPOLI dSerata di effetti speciali per il Catania. Intanto vedere il suo vecchio capitano con la maglia «sbagliata» non può lasciare indifferenti, anche se inizialmente Mascara va in panchina. Ma soprattutto quello che nessuno avrebbe osato immaginare è l’esclusione di Maxi Lopez (entrato poi nella ripresa, ma quando ormai era troppo tardi) non era mai accaduto da quando è arrivato. In questo scenario da allucinazioni il Catania perde la dodicesima partita del campionato, la quarta dell’era Simeone (su 6). Che poi spiega: «Ho scelto questa formazione perché volevo una squadra più chiusa all’inizio, per fare stancare il Napoli con uomini in grado di dare una mano dietro, con altri rapidi sulle fasce e Bergessio che non dava punti di riferimento. E solo dopo averli fatti sfiancare inserire giocatori freschi per compiere il salto di qualità e tentare di vincere. Purtroppo è arrivato il gol e questo non ci voleva. Ma i ragazzi hanno fatto la partita che dovevano fare, a mio avviso di grande generosità, peccato per il palo di Schelotto. E non dimentichiamo che giocavamo in casa del Napoli, seconda forza del campionato. E comunque non abbiamo fatto gol ed è soprattutto questo il dato che mi preoccupa di più». f.c. ca, pardon, celestiale, finita proprio sul piede del colombiano, liberissimo di battere a rete. E alla fine torna il sorriso pure a Lavezzi che abbraccia felice il piccolo Thomas. Stessa direzione Sulle assenze eccellenti Zuniga chiosa: «Siamo una squadra unita, che giochi Lavezzi o Sosa è uguale, perché andiamo tutti nella stessa direzione. Ci aspetta una settimana difficile, Villareal e poi Milan. Pensiamo una gara alla volta, piano piano ar- riveremo lontano». Mazzarri respira e riparte: «Sono molto contento di uscire vittorioso da questa gara. Oggi era una gara pericolosa perché il Catania era più fresco e con due risultati su tre dalla sua. L’unico rammarico è che ci siamo un po’ impauriti nel finale ma abbiamo dimostrato ancora una volta di essere squadra e di saper soffrire. Posso contare su 24 giocatori e tutti sanno cosa fare. Dopo il gol in fuorigioco dell’Inter e quello viziato dal mani del Milan, per la gara Walter Mazzarri, 49 anni, 5 vittorie nelle ultime 6 in Serie A REUTERS contro i rossoneri mi auguro un arbitro che applichi il regolamento senza distinzioni a seconda del blasone delle squadre». E sul gol di Zuniga racconta: «Avevamo una scommessa, in caso di un suo gol sarei entrato in campo, invece è venuto lui da me. E’ giovanissimo e in un anno e 4 mesi ha fatto dei grandi progressi. È un co-titolare come Yebda, Santacroce, che ha giocato poco perchè reduce da un infortunio, e Aronica, che sta giocando ad altissimo livello. Lavezzi out A proposito della squalifica di Lavezzi: «Guardai Controcampo e vidi Brandi, Paparesta e Cesari il giorno prima dire che la prova televisiva era inammissibile, di questo devo dargli atto. Ho letto illazioni il giorno dopo, ma li scagiono completamente». R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A VERSO LA CHAMPIONS Stankovic Dejan Stankovic, 32 anni, con Ivan Cordoba AP Un’altra super settimana «Irregolare il nostro gol? Ne ho visto un altro...» Martedì Champions (andata ottavi): CopenhagenChelsea; LioneReal Madrid 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MILANO d«Perché, il gol del Milan era regolare?» Dejan Stankovic interviene a GazzaTeo e il derby è sempre un ping-pong. A due passi dal Bayern e a cinque punti dal Milan, il Tuttocampista nerazzurro chiacchiera col web-show di Gazzetta.it: non conferma sorridendo - che quello dell’Inter al Cagliari fosse in fuorigioco, però fa la battuta indirizzata al gol di Robinho. «La nostra rete irregolare? Lo dite voi, ma poi non è che quello del Milan fosse così regolare... Comunque non credo alla sudditanza psicologica: da sempre dico che agli arbitri bisogna dare meno pressione possibile». Ora viene il bello Dejan ha visto il match di Verona. «Bravo il Milan a vincere su un campo difficile, ma non è finita: ci crediamo fino alla fine. Siamo stanchi? E’ normale, abbiamo avuto un gennaio e un febbraio devastanti, ma è ora che viene il bello: torna la Champions, davanti a partite così la stanchezza la dimentichi». Passiamo noi Il Bayern provoca insonnia. «Dalla finale di Madrid le due squadre sono un po’ cambiate: ho letto che Van Gaal reputa fondamentali i ritorni di Ribery e Robben; a noi manca Milito, ma di certo vogliamo passare il turno». Ranocchia stile Nesta Gli applausi di Deki vanno ad Andrea Ranocchia. «Fra i nuovi acquisti la sorpresa è Ranocchia: a parte la novità-Nagatomo, gli altri li conoscevo già, tipo Pazzini col quale ce le siamo date in passato di santa ragione... Di Andrea mi hanno colpito la tranquillità, la forza e la sicurezza rapportate alla giovane età. Sarà il nuovo Nesta? Sì, si può dire». Con quello al Cagliari, Ranocchia ha realizzato il suo primo gol in casa fra i 6 realizzati fra A e B. Albero di Natale? Detto di Stankovic, ecco la tattica. Il «4-2-Fantasia» è tornato, ma col Bayern scordatevelo: non è la gara, non è il momento, non c’è Pazzini. Dopo averlo utilizzato nella seconda fase a Torino e dall’inizio contro il Cagliari, Leo lo abbandonerà sapendo di avere a disposizione solo L CLIC CI SIAMO FIDATI DI RANOCCHIA: ECCO PERCHE’ ABBIAMO DATO IL GOL A LUI In assenza di immagini tv certe, abbiamo assegnato, come anche il sito Inter, il gol al Cagliari a Ranocchia dopo la sua frase: «Sì, l’ho toccata, anche se poco» Massimo Moratti, 65 anni ANSA x HA DETTO «Se è vero che siamo stanchi? E’ normale esserlo, gennaio e febbraio sono stati devastanti, ma adesso viene il bello e davanti a partite come quelle contro il Bayern Monaco la stanchezza non c’è, viene dimenticata» due attaccanti (Eto’o e Pandev) più due incursori qualitativi come Sneijder e Stankovic. Ergo, niente 4-2-1-3 e doppia possibilità: o l’olandese dietro due punte o Sneijder stesso e Deki dietro a Eto’o tenendo il macedone come arma del dopo. Tradotto: albero di Natale in casa Inter? Chissà. Il Leone c’è Intanto Eto’o ha superato i problemi gastrointestinali. «Contro il Cagliari - dice il Re Leone alla Rai - non stavo bene, ma adesso va meglio: contro il Bayern ci sarò. La finale di Madrid? E’ alle spalle, adesso pensiamo a mercoledì». E Javier Zanetti: «La mente torna a Madrid, ma sono 2 gare diverse. Lo scudetto? Sarà una lotta difficilissima fino alla fine e noi saremo sempre lì: sabato abbiamo vinto una partita fondamentale». Lucio e Diego Torna anche Lucio che, assieme a Sneijder, ieri ha lavorato a parte come fase propedeutica al rientro: nessun allarme, oggi si alleneranno con gli altri. Insomma, un po’ di Milan e un po’ di Bayern: sogni sempre vivi. «Il Milan dice Cordoba a Sky - lo possiamo raggiungere eccome continuando così. Il Bayern? Cercano una rivincita ma noi saremo molto motivati». Ah, ieri è tornato Milito dall’Argentina: mercoledì sera sarà in tribuna, sognando il ritorno in campo a Monaco di Baviera 37 giorni dopo il quinto infortunio. BolognaRoma QUI BAYERN Gomez, colpo alla caviglia E’ in dubbio (p.f.a.) «A Milano per vincere. Siamo più forti rispetto alla finale di maggio, abbiamo ritrovato Robben e Ribery che ci danno altra qualità davanti, il senso di fiducia è cresciuto enormemente grazie alla vittoria sul campo del Mainz. Siamo pronti per il successo, tutto il resto sono sciocchezze». Thomas Müller racconta che l'ambiente del Bayern non è per nulla intimorito dalla trasferta a Milano. Il Bayern, terzo a 13 dalla vetta, sabato ha stritolato il Mainz, quinto, per 3 1, però ha lasciato spazi invitanti dietro che l'Inter potrebbe sfruttare meglio. «Non è tutto oro quello che luccica», ha detto Mario Gomez. L’attaccante ha preso un colpo alla caviglia ed è in dubbio, mentre il portiere titolare Kraft, cambiato con Butt nell'intervallo per un trauma cranico, dovrebbe essere a disposizione mercoledì: «Si è scordato per un attimo di essere al mondo, ora sembra migliorato. Non credo che la sua presenza a San Siro sia in pericolo», ha detto ieri Louis van Gaal. «Ma per Gomez bisogna aspettare». Giovedì Europa League (ritorno sedicesimi): VillarrealNAPOLI (andata 0-0) Decide Ranocchia in fuorigioco Due ammonizioni Colpisce Paponi Siciliani in 10 per il rosso a Garcia MARCATORE Ranocchia al 7’ p.t. INTER (4-2-1-3) Julio Cesar 6,5; Maicon 6, Ranocchia 7, Cordoba 6,5, Nagatomo 6; J. Zanetti 6,5, T. Motta 5,5 (dal 28’ s.t. Cambiasso 6); Kharja 7 (dal 33’ s.t. Mariga sv); Eto'o 6 (dal 17’ s.t. Stankovic 6), Pazzini 6, Pandev 6. PANCHINA Castellazzi, Materazzi, Coutinho, Obi. ALLENATORE Leonardo 6. CAGLIARI (4-3-1-2) Agazzi 6,5; Pisano 7, Canini 6, Astori 7, Agostini 6; Biondini 6,5, Conti 6, Lazzari 6; Cossu 6 (dal 24’ s.t. Nainggolan 6); Nenè 5,5, Acquafresca 5 (dal 19’ s.t. Ragatzu 6,5). PANCHINA Pelizzoli, Ariaudo, Perico, Laner, i i li MARCATORE Paponi (B) al 45' s.t. BOLOGNA (4-3-1-2) Viviano 6,5; Moras 6 (dal 23' p.t. Esposito 6), Portanova 6, Cherubin 6, Rubin 7; Perez 6, Mudingayi 6, Della Rocca 6; Ramirez 7 (dal 29' s.t. Paponi 7); Meggiorini 6,5 (dal 20' s.t. Gimenez 6), Di Vaio 5. ALL. Malesani 7. PANCHINA Lupatelli, Morleo, Mutarelli, Casarini. PALERMO (3-4-2-1) Sirigu 6; Munoz 5, Bovo 5,5, Andelkovic 5; Nocerino 5,5, Migliaccio 6,Bacinovic 5,5, Garcia 5; Ilicic 5,5 (dal 30' s.t. Acquah sv), Pastore 5; Hernandez 5,5. ALLENATORE Rossi 5,5. PANCHINA Benussi, Prestia, Kurtic, Kasami, Ardizzone, Miccoli. ESPULSO Garcia al 12’ s.t. per doppia ammonizione. AMMONITI Migliaccio e Bacinovic per gioco scorretto, Bovo e Acquah cnr. ARBITRO De Marco di Chiavari. NOTE paganti 10.396, incasso di 83.370; abbonati 10.823, quota 151.444 Il ballo di Pisano e Ragatzu MESSINA che ora vorrebbe partecipare al Vendée Globe, il giro del mondo a vela in solitario senza scalo. Poi è tornato sull’Inter: «Giocare una partita di questo tipo e non raccogliere lascia l’amaro in bocca. Comunque c’è da crescere». L’attaccante Nenè è più esplicito: «Il gol era in netto fuorigioco». Il brasiliano ha fissato gli obiettivi: «Ho fatto 8 gol, come lo scorso anno, ma 2 in Coppa Italia. Ora devo migliorarmi, voglio arrivare sempre più in alto». Furibondo il presidente Massimo Cellino: «Quel che è successo è vergognoso. Tutti hanno visto il fuorigioco. Guarda caso con Inter, Roma e Juve paghiamo sempre dazio». (ha collaborato Mario Frongia) LUCA TAIDELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Cellino: «Con l’Inter paghiamo» RHO (Milano) dDifficile far festa dopo la beffa e con tanta rabbia ancora in corpo, ma ieri quasi tutta la squadra del Cagliari ha vistato lo stand della Sardegna alla Bit. E per tanti sardi è stata un’occasione per posare coi giocatori. Particolarmente festeggiati i sardi Francesco Pisano (che continuando così, vede l’azzurro) e Daniele Ragatzu (pronto per l’Under 21) che hanno anche provato qualche passo di ballo sardo. Il tecnico Roberto Donadoni ha ascoltato con attenzione il prossimo sogno di Andrea Mura, il primo italiano a conquistare la Route du Rhum, e «Per il Bayern c’è rispetto fraterno» Serie A (recupero 22a giornata): BOLOGNA-PALERMO 1-0 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Moratti a Die Welt: INTERBayern; MarsigliaManchester Utd INTER-CAGLIARI 1-0 FRANCESCO VELLUZZI «Ho rischiato il collegio per colpa dell’Inter» Champions (andata ottavi): CAGLIARI LA SQUADRA IN VISITA ALLA BIT, MA IL PRESIDENTE E’ FURIOSO «Anche con Roma e Juve sempre così». Donadoni: «Ho l’amaro in bocca» L’INTERVISTA Mercoledì Dejan sul Milan a GazzaTeo Inter, col Bayern forse 4-3-2-1 MATTEO DALLA VITE y MILANO d Massimo Moratti a cuore aperto in un’intervista al tedesco Die Welt. A cominciare da alcuni aneddoti legati al padre Angelo («Alla sua morte ho scoperto una lettera di un professore che gli suggeriva di mandarmi in collegio perché pensavo troppo all’Inter. Me l’ha sempre nascosta») a Robi Baggio («Anni fa al San Paolo dissi a un bimbo interista che avrei preso Baggio. Tornato a casa lo vidi in tv che svelava tutto davanti a 300 microfoni. L’affare saltò e Robi arrivò più tardi») e a cosa significa essere il presidente del club nerazzurro: «Tante volte ho pensato di lasciare, ma poi mi dicevo che dovevo aspettare perché la verità su quella situazione insopportabile sarebbe venuta a galla». Atmosfera e stranieri Calciopoli però non è l’unico aspetto negativo del calcio italiano. «In Germania e in altre realtà europee sono migliori i terreni di gioco, gli stadi e l’atmosfera in generale. Ecco perché tanti giocatori stranieri non vengono da noi. Venti squadre poi sono troppe, così si rovina lo spettacolo». Il cronista lo incalza sulla scarsità di italiani in rosa. «Abbiamo sempre avuto una connotazione internazionale. E con gli arrivi di Pazzini e Ranocchia lo siamo ancora di più». Özil, Sneijder e Bayern Poi si va sull’attualità. Ma non prima di aver ricordato i giocatori tedeschi che hanno vestito il nerazzurro. «Da Rummenigge a Matthäus, Brehme e Klinsmann, tutti hanno dato tanto all’Inter. É strano che poi di tedeschi non ne siano più arrivati. Ma stiamo intensificando la ricerca...». «Chi prenderei della nazionale di Löw? Özil è bravissimo, ci avevamo pensato, ma poi abbiamo preferito Sneijder. Una scelta felice, ma credo che anche al Real siano soddisfatti». Solo a fine intervista si arriva alla Champions e alla sfida con il Bayern Monaco. «Quando nel 2009 il Barcellona fece la tripletta pensai "a noi non potrà mai succedere". Invece è successo grazie allo sforzo dei giocatori e a Mourinho. Un vero perfezionista. Ora ci attende il Bayern, voglioso di rivincita dopo la finale persa a Madrid. Sarà un confronto molto duro. Ma il rapporto tra le due società è fraterno. Ho grande rispetto per loro». LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT # SERIE A 26a GIORNATA Ricaduta Juve DAL NOSTRO INVIATO NICOLA CECERE 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LECCE dTradimento Juve: ci si attendeva lo scatto deciso verso la Champions, è rimasta al palo. Il Lecce l’ha dominata dal primo all’ultimo minuto con la tattica delle provinciali: rinforzo numerico del centrocampo (onde evitare il rifornimento a Toni-Matri), una sola punta, Di Michele, più due incursori esterni, Mesbah e Grossmuller, che hanno fatto sfracelli. Oltre a grinta, cuore, gambe, qualità sconosciute alla deprimente Juve di ieri. Nemmeno un ammonito, nemmeno un tiro in porta... Senza dubbio la peggiore prestazione di una stagione che ha già riservato numerose delusioni. Questa, però, le supera tutte, qui poteva finire in goleada, con una batosta storica. Sul 2-0 i contropiede leccesi hanno prodotto quattro nitide palle gol: una sventata da Barzagli su Di Michele, una da Storari su Grossmuller e due fallite a porta vuota dallo stesso giocatore uruguaiano e infine da Chevanton. Segnali Che la giornata fosse storta, del resto, lo si era capito subito. Nei primi 12’, il Lecce aveva portato in piena area Grossmuller e Mesbah, liberi di colpire: tiro dell’uruguaiano parato da Buffon, tiro dell’algerino spedito in curva dal disco del rigore (errore clamoroso). In mezzo alle due occasioni ecco Buffon uscire fuori area di testa ad anticipare Di Michele (8’), azione che si ripete al 12’. E stavolta il portiere bianconero è costretto a usare le mani per deviare il tiro dell’attaccante giallorosso: solo quando gli si avvicina l’arbitro, Gigi comprende di avere i piedi fuori della sua area. Rosso inevitabile, la Juve giocherà 77’ in dieci. Scelta Qui Delneri deve decidere in pochi secondi fra due opzioni: 1) quella coraggiosa: togliere Sorensen e allestire la difesa a tre visto che il Lecce ha una sola punta; 2) quella prudente: togliere Toni (che aveva Buffon si fa espellere Il Lecce domina Champions a 7 punti Decisivi il rosso al portiere e il cambio di Delneri che toglie Krasic. I gol di Mesbah e Bertolacci IL FILM Mani fuori area, cartellino rosso e poi la disfatta V reclamato un rigore all’8’, ma la trattenuta di Ferrario arriva dopo quella dell’attaccante) per un 4-4-1 suggerito dai manuali e dall’esperienza. A sorpresa, il tecnico sceglie una terza via e manda sotto la doccia Krasic, uomo di corsa e combattimento, così confermando piena fiducia nella forza d’urto dei due centravanti. Già, ma chi li rifornisce? Avesse potuto contare sull’appoggio del televoto espresso dai tifosi, magari Delneri avrebbe privilegiato l’opzione 1 o l’opzione 2, lasciando in ogni caso il centrocampo a quattro. Senza Krasic, il terzetto Melo-Aquilani-Marchisio, solo sporadicamente aiutato da Chiellini, deve vedersela contro cinque avversari: troppi per poter assicurare assistenza alle 12’ p.t. Vives lancia Di Michele che sbuca davanti a Buffon, il portiere respinge quando è già fuori area: rosso inevitabile e la Juve resta in dieci FOTO SKY punte. Per giunta i quattro difensori lasciati a guardia di Di Michele e delle ali di De Canio vanno incontro a un bagno di sangue bianconero: statici, distratti, presi sul tempo lasciano che i leccesi colpiscano da pochi metri. Botte Così arriva la prima botta inferta da Mesbah (un terzino!) che sbuca solo soletto in mezzo all’area su suggerimento di Munari: così arriva il raddoppio, a inizio ripresa, con Di Michele che salta tra Sorensen e Barzagli e smista sul palo lontano per il facile tocco di Bertolacci, un ventenne rispolverato per ovviare all’assenza di Olivera e Jeda. Mancano 42’ al termine, Delneri non è rassegnato e manda dentro Iaquinta per So- rensen dopo che nell’intervallo aveva messo fuori Toni per dare spazio a Del Piero. Un pizzico di pressione in più arriva quando Vives, tra i migliori, decide di aiutare il blasonato avversario prendendo due ammonizioni in 90 secondi. Ma la pressione juventina non produce brividi sulla pelle dello spettatore Rosati, il portiere di casa, mentre in tribuna si annota come Delneri abbia dato ascolto... al televoto (sostituti Toni e Sorensen) solo a frittata già fumante. Uno degli argomenti di critica e rammarico, certo, ma la squadra è parsa spenta in partenza: più che giocar male, non ha proprio giocato. E adesso la Champions dista sette lunghezze: serve un risveglio collettivo e duraturo. TERZO 2-0 IN CASA DEL LECCE SUI BIANCONERI Bertolacci, 20 anni, regista l’eroe del nuovo capolavoro LECCE Quando riesce l’impresa, finisce sempre 2 0. E’ il risultato «perfetto» per le vittorie del Lecce al «Via del Mare» contro la Juve. Qui i giallorossi avevano già battuto due volte la Juve sempre con lo stesso punteggio: il 9/4/’89 (gol di Moriero e, su rigore, Pasculli) e il 26/9/ ’99 (reti di Lima e Conticchio). Mesbah e Grossmuller Andrea Bertolacci, 20 anni, fa festa con Munari e Di Michele LEZZI Squalificato De Canio, è stato il suo «secondo» Roberto Rizzo, LE PAGELLE di NI.CE. DI MICHELE DETERMINANTE NEGLI EPISODI. BONUCCI E CHIELLINI: GIORNATACCIA LECCE 7 ROSATI s.v. Deve solo raccogliere una sorta di retropassaggio di Marchisio (40’). DONATI 6,5 La grinta in persona. Scattante, reattivo, determinato. FABIANO 7 Primo tempo di scontri fisici con i due centravanti, ne esce spesso vincitore. Ripresa nel fortino ma senza patemi. FERRARIO 7 Recupera in extremis su un tentativo di Matri ed è l’intervento più difficile. BRIVIO 6,5 Tira ben presto un sospiro di sollievo quando Krasic esce di scena. Libero è un bel giocare, dà un assist a Grossmuller. h 7 IL MIGLIORE VIVES Regia eccellente. Gli togliamo mezzo voto per l’espulsione che va a cercarsi con due stupidi falli consecutivi. GROSSMULLER 6,5 Un cursore abile negli inserimenti. Venisse assistito anche dalla mira sarebbe il migliore. Ma si divora due gol. MUNARI 7 Entra da protagonista nel primo gol, gestisce con sapienza le diverse fasi del match assicurando spinta e idee. BERTOLACCI 7 Vent’anni appena compiuti, ancora poche presenze, naturalmente. Ma è lui che chiude la sfida con guizzo da centravanti. (Coppola s.v.). JUVENTUS 4 impone per grinta, né per tempismo. Assiste al naufragio. MESBAH 7 Parte fallendo un gol già fatto, poi però si scatena e mette a ferro e fuoco l’area bianconera. Lui, un difensore di fascia (Rispoli s.v.). BUFFON 6 In 12’ colleziona una parata in tuffo, un’uscita di testa e la deviazione, determinante, ma fuori area: poteva fermarsi e prendere il gol? Lì domina l’istinto. CHIELLINI 4,5 Tranne un cross per Aquilani non si impone in appoggio. Sull’1 0 tiene in gioco Mesbah. DI MICHELE 6,5 E’ lui che «espelle» Buffon ed è sempre lui che fornisce l’assist del raddoppio. Si arrende a un muscolo mentre fila in porta. STORARI 6 Una paio di salvataggi su Mesbah e Grossmuller poi regala l’assist a Chevanton ciccando un rinvio di piede. CHEVANTON 6,5 Rileva Di Michele nei compiti di guastatore e sfiora un gol spettacolare in sforbiciata su rinvio sbagliato da Storari. SORENSEN 4 Distratto o stralunato, certo è che il Lecce sfonda dalla sua parte. ALL. RIZZO 7 Avendo De Canio in tribuna il vice allenatore gestisce con calma e oculatezza la partita, lasciando l’assetto a una punta. BARZAGLI 5,5 In una difesa che ha fatto acqua mette 2 3 pezze per evitare una catastrofe. BONUCCI 4 Assente. Non si KRASIC s.v. Sacrificato dopo 13’. FELIPE MELO 4,5 Mancandogli la luce di Aquilani, vaga nel buio. Manca pure sul piano della lotta. AQUILANI 4 Come Melo. In peggio c’è una palla gol ciccata in piena area (suggerimento di Chiellini). h IL MIGLIORE 6 MARCHISIO Un suo sinistro debole e sbilenco è l’unico tiro verso Rosati. Almeno irreprensibile per corsa e volontà. TERNA ARBITRALE: MAZZOLENI 6,5 La partita presenta qualche situazione non semplice, che viene risolta per il meglio anche grazie agli assistenti. Manganelli 7-Cariolato 6,5 TONI 4,5 Fa a spallate, subisce una trattenuta sospetta ma al tirar delle somme la produzione è a zero. MATRI 5 Con una percussione centrale procura angoscia al Lecce. Si spegne in fretta. DEL PIERO 6 Appena entrato si va sullo 0 2. Eppure cerca il dialogo rasoterra, protesta, incita i compagni. Almeno è vivo. IAQUINTA 5 Gli arriva un pallone sporco e non riesce a deviarlo, nel finale fallisce il tiro del 2 1. ALL. DELNERI 4 Deve assumersi le maggiori responsabilità per questo passaggio a vuoto. E dire che aveva appena parlato di rimonta da terzo posto... LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R # LECCE JUVENTUS 2 0 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 brutte figure contro Bari, Parma e Lecce. A inizio stagione il progetto prevedeva il 4˚ posto e soprattutto un percorso di rinascita: la Champions può ancora essere conquistata (ma è dura), per il salto di qualità invece bisognerà aspettare ancora. 3’ s.t. Punizione di Vives, stacco di Di Michele che devia sul secondo palo dove Bertolacci anticipa tutti LAPRESSE MARCATORI Mesbah (L) al 32’ p.t.; Bertolacci (L) al 3’ s.t. LECCE (4-1-4-1) Rosati; Donati, Fabiano, Ferrario, Brivio; Vives; Grossmuller, Munari, Bertolacci (dal 46’ s.t. Coppola), Mesbah (dal 41’ s.t. Rispoli); Di Michele (dall’8’ s.t. Chevanton). PANCHINA Benassi, Sini, Piatti, Corvia ALLENATORE Rizzo (De Canio squalificato). JUVENTUS (4-4-2) Buffon; Sorensen (dal 14’ s.t. Iaquinta), Barzagli, Bonucci, Chiellini; Krasic (dal 13’ p.t. Storari), Melo, Aquilani, Marchisio; Toni (dal 1’ s.t. Del Piero), Matri PANCHINA Salihamidzic, Grygera, Traoré, Martinez. ALLENATORE Delneri. ARBITRO Mazzoleni di Bergamo. ESPULSI Buffon al 12’ p.t. per c.n.r. (mani fuori area), Vives al 24’ s.t. per doppia ammonizione (entrambe per gioco scorretto). AMMONITI Mesbah per c.n.r. NOTE paganti 16.327, incasso di euro 535.516,00; abbonati 4.059, quota di euro 46.085,35. Tiri in porta 7-1. Tiri fuori 6-5. Angoli 5-2. In fuorigioco 6-8. Recuperi 3’ p.t., 3’ s.t. L’arbitro Paolo Mazzoleni estrae il cartellino rosso per Gigi Buffon. La decisione dell’arbitro è quella giusta: il portiere ha fermato Di Michele lanciato verso la rete, intervenendo con le mani fuori area. Nella foto DE BENEDICTIS le proteste dei bianconeri salentino doc, a guidare la squadra: «Vittoria importante per la classifica e per il morale — dice Rizzo, 49 anni, che da allenatore del Lecce in A aveva conquistato il successo contro il Milan, ancora per 2 0 —. La squadra ha concesso poco alla Juve. Già prima dell’espulsione di Buffon, ha costruito diverse occasioni per segnare ed è riuscita a pressare con intensità i portatori di palla avversari. Uscito Krasic, abbiamo tenuto in campo Mesbah, perché in mezzo al campo creavamo densità, sfruttando elementi con "gamba" come l’algerino e Grossmuller. Quel «vecchio» Bertolacci Rizzo svela come era stata preparata la sfida con i bianconeri. «Dovevamo limitare le loro incursioni esterne, per evitare rifornimenti alle punte. Abbiamo preferito subire frontalmente gli attacchi avversari e i nostri centrali difensivi sono stati eccezionali, sempre in anticipo su Toni e Matri e sugli altri attaccanti. Nelle ripartenze, poggiavamo su Di Michele. L’exploit di Bertolacci? Andrea sa dettare i tempi delle giocate, ha forza ed è sempre pericoloso con inserimenti al tiro, tanto che aveva sfiorato il gol già con la Lazio: ha 20 anni ma ha senso tattico e si muove come un trentenne. Ma tutta la squadra ha girato a meraviglia». Giuseppe Calvi y L’ANNO SCORSO DA PAURA Anche dopo la vittoria con l’Inter della scorsa stagione la Juventus aveva perso, e nelle 8 partite seguenti c’erano state 5 sconfitte. 05/12/09 Juventus-Inter 2-1 12/12/09 Bari-Juventus 3-1 20/12/09 Juve-Catania 1-2 06/01/10 Parma-Juve 1-2 10/01/10 Juve-Milan 0-3 17/01/10 Chievo-Juve 1-0 23/01/10 Juve-Roma 1-2 31/01/10 Juve-Lazio 1-1 06/02/10 Livorno-Juve 1-1 Marchisio nero «Quarto posto? No, non siamo una grande» Il centrocampista: «Siamo arrabbiati, con le piccole non abbiamo la mentalità giusta». Barzagli: «Blackout completo» DAL NOSTRO INVIATO G.B. OLIVERO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LECCE dIl problema della Juve è che gioca contro se stessa. E a volte perde. La rincorsa al quarto posto è sempre più difficile, il mini-filotto di 3 vittorie consecutive viene fallito ancora, il processo di crescita si interrompe di continuo: ma tutto questo è decisamente secondario. L’argomento principale è un altro: cos’è la Ju- ve, oggi? «Una squadra arrabbiata: tantissimo arrabbiata», butta lì Claudio Marchisio. Ma ovviamente non basta. La Juve è un club che ha un obiettivo (il 4˚ posto) e rischia di non raggiungerlo per colpe sue. E’ una formazione capace di grandi fiammate e di clamorose disfatte: dopo 7 mesi dall’inizio della stagione, questo è l’aspetto più deludente. La Juve studia da grande, ma gioca come una provinciale: imprese contro Milan e Inter, L’AMAREZZA DELL’ALLENATORE BIANCONERO Delneri: «E pensare che poteva finire peggio» LECCE dFortuna che c'è anche Quando deve svoltare la Juve va in testa coda, e si schianta. Questa volta senza scuse, rosa al completo, neppure un rigorino non concesso a cui appellarsi, zero tiri in porta, zero ammonizioni. C'è da meditare, lo aveva previsto Gigi Delneri: «La partita con il Lecce è un bivio importante, avremo le stesse motivazioni che avevamo con l'Inter». Parole al vento, disperse allo stadio di Via del Mare. chi fa peggio. Una domenica iniziata in modo disastroso si conclude con una classifica meno orribile del previsto. Su e giù: due vittorie consecutive, un’altra sconfitta, sempre sull’altalena dall’inizio della stagione. Macchia L’espulsione di Buffon ha macchiato la tovaglia, ma non ha inciso sul risultato. «Abbiamo sbagliato l'approccio: con questa mentalità non si va da nessuna parte, spero ci serva da lezione» il ritornello dell'alle- «Non si salva nessuno: se non ci diamo una scossa, addio 4˚ posto» DAL NOSTRO INVIATO FRANCESCO BRAMARDO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Luigi Delneri, 60 anni IANUALE natore. Il sacrificio di Krasic non ha convinto: «Volevo un centrocampo a tre con tre punte di ruolo, in fondo la squadra in 10 ha giocato meglio che in 11. Milos sta attraversando un momento opaco, fisicamente non è al meglio, poteva forse giocare Martinez. Ho fiducia nel futuro perché peggio di così non si può giocare. E non si è salvato nessuno. Non ci sono scusanti: la squadra è fatta di giocatori maturi non è pensabile rimanere senza energie nervose, addossare le colpe alla gara contro l'Inter». Immaturi «Ci sono stati altri blackout, col Parma ad esempio. Ogni tanto si rompe qualco- sa, forse bisognerebbe parlare meno di obiettivi e pedalare. Se doveva arrivare una batosta, meglio adesso. Ci manca la mentalità da grande squadra, siamo immaturi, o si cambia mentalità o il quarto posto diventa impossibile, se non torna la Juve operaia, tutto cuore. A Buffon non si può imputare niente. Era uscito per prenderla di petto, è andato d'istinto. Abbiamo sbagliato l'approccio, dovevamo essere molto intensi, contro un Lecce molto veloce. Abbiamo praticato un calcio sporco senza grandi idee, abbiamo meritato di perdere e c'è anche andata bene, il risultato finale poteva essere anche più clamoroso». Mentalità E quest’aspetto non sfugge a Marchisio: «Il gruppo è sempre unito, ma contro le piccole non scendiamo in campo compatti. Non abbiamo la mentalità della grande squadra: dobbiamo crescere». Però bisogna farlo in fretta: «Delneri è molto arrabbiato, ma lo sappiamo da soli di aver giocato malissimo. E al quarto posto adesso proprio non penso. L’unica cosa che possiamo fare è ricordare le bruttissime sensazioni che stiamo provando. Non abbiamo paura, la voglia non ci manca: dobbiamo essere più cattivi. E se quando provi a reagire gli altri vanno il doppio di te c’è poco da fare». Testa scarica, gambe lente. Barzagli prova a spiegare: «Un black-out completo, poca concentrazione, approccio sbagliato. Sapevamo come il Lecce ci avrebbe attaccato, non lo abbiamo sottovalutato, però arrivavamo sempre secondi sulla palla». E Martinez? L’alibi dell’espulsione di Buffon per fortuna non lo accampa nessuno. Piuttosto si potrebbe ragionare sulla scelta di Delneri che per la prima volta in inferiorità numerica ha deciso di sostituire un centrocampista: in passato aveva tolto Quagliarella (contro il Chievo, espulso Giandonato) e Del Piero (contro il Parma, espulso Melo). Ieri, invece, è uscito Krasic. Con il senno del poi è facile discutere di una decisione presa in venti secondi, però l’impressione che non fosse la scelta giusta è forte (si poteva rinunciare magari a Sorensen, se non a una punta). E a proposito di scelte, mentre Alessandro Del Piero lascia Lecce con una botta al quadricipite e non può che convenire che si tratti di una «grande delusione», spunta una domanda: perché è stato comprato Jorge Martinez? Delneri lo ha voluto (a un prezzo non esattamente conveniente) e difeso, ma da un paio di settimane è come se non esistesse. Sia contro l’Inter sia a Lecce gli è stato preferito uno Iaquinta lontanissimo da una condizione accettabile. Dopo la gara Martinez, volto scuro ed espressione triste, scuoteva la testa chiacchierando con il connazionale Giacomazzi. E’ un po’ il simbolo di una Juve che cerca se stessa, ma a volte non sa dove trovarsi. .it PER I LETTORI LA JUVE ARRIVERÀ SOLO IN EUROPA LEAGUE Gazzetta.it ha chiesto ai suoi utenti, dopo il disastroso k.o. della Juventus a Lecce, «secondo voi come chiuderà il campionato la squadra di Delneri?». Ebbene, non c’è tanta fiducia, il quarto posto sembra ormai andato. Per il 51.2% dei lettori, la Juve si qualificherà per l’Europa League. Secondo il 38.6% addirittura rimarrà fuori dall'Europa. E solo per il 10.1% «Si qualificherà per la Champions League». Fino a ieri sera avevano votato 8.102 lettori. www.gazzetta.it R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT # SERIE A 26a GIORNATA IL FILM Da 0-3 a 4-3 Pazza rincorsa per i rossoblù V 0-1 0-2 0-3 Mexes N.Burdisso Totti La Roma passa dopo appena 6 minuti grazie a un bel colpo di testa di Mexes: il francese stacca più in alto e batte Eduardo Ancora di testa arriva il bis dei giallorossi al 16’. E sempre con un difensore: Burdisso devia una punizione di Totti ANSA I giallorossi dilagano al 5’ s.t.: Borriello serve Totti che in area si aggiusta il pallone e di sinistro infila Eduardo per il tris LAPRESSE LIVERANI DAL NOSTRO INVIATO LUCA CALAMAI IMPRESA GENOA FOLLIA ROMA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA GENOVA dPer quasi un’ora si è illuso di aver ritrovato la sua Roma. Bella, spietata. A tratti spettacolare. Poi, tutto gli è sbriciolato davanti agli occhi. Claudio Ranieri non è più l’allenatore della squadra giallorossa. Si è dimesso dopo la rocambolesca sconfitta contro il Genoa. Aveva capito che la sua era diventata una battaglia impossibile. E che, come il calcio insegna, è più semplice allontanare un tecnico che «esonerare» una decina di giocatori. Chissà cosa stanno pensando, dall’altra parte dell’oceano, i nuovi padroni della Roma. Prima le bombe carta in ritiro, ora l’addio dell’allenatore al quale erano pronti a rinnovare il contratto. Benvenuti nel calcio italiano. La Roma che incappa nell’ennesima sconfitta (appena due punti nelle ultime cinque partite) si allontana a grandi passi dalla zona Champions. E dai tanti soldi che questo torneo garantisce. Roba da pazzi Alzi la mano chi avrebbe scommesso un euro sulla sconfitta dei giallorossi dopo sei minuti del secondo tempo. Va bene che è Carnevale. Il momento più pazzo dell’anno. Ma a quel punto la partita aveva un solo padrone, la Roma. Si può descrivere in maniera diversa una squadra in vantaggio per 3 a 0 e capace di costruire palle gol a ogni offensiva? Dal trionfo, al disastro. Il calcio regala di questi episodi incredibili. La squadra giallorossa di colpo stacca la spina. Stanchezza? La voglia di risparmiare energie in vista del recupero di mercoledì contro il Bologna? L’incapacità di ragionare come gruppo? Errori tecnici? Certo, errori tecnici. Ranieri sbaglia a sostituire Simplicio con Menez. La Roma aveva bisogno di centrocampisti in grado di garantire un minimo di copertura. E nel momento in cui il Genoa diventa minaccioso sbaglia a inserire RANIERI VA VIA La disperazione e la rabbia di Francesco Totti, 34 anni, nascoste sotto la maglia giallorossa ANSA no degli ottavi di Champions contro lo Shakhtar di Lucescu. Blackout giallorosso Ballardini da 0-3 a 4-3 In gol Mexes, Burdisso e Totti, che sciupa il 3-4 Doppiette Palacio-Paloschi e Marassi in delirio Loria e a proporre un’inconsueta difesa a cinque. Un segno di paura che ha reso ancor più coraggiosa la squadra di Ballardini. Ma sarebbe disonesto scaricare sulle spalle di Ranieri tutte le responsabilità per questo passaggio dallo 0 a 3 al 4 a 3. Come è possibile giustificare gli sbandamenti (e siamo benevoli) difensivi di uomini dell’esperien- za di Mexes e Burdisso. E come è possibile che Totti, a porta vuota, sbagli la palla del nuovo vantaggio (il possibile 3-4) toccando morbido sulle gambe di Criscito? Che qualcosa si fosse incrinato nel rapporto tra Ranieri e parte dello spogliatoio era noto. Pensate, Pizarro, in guerra con l’allenatore, ieri ha scelto addirittura di non anda- re in panchina nascondendosi dietro un improvviso mal di schiena. E Totti, Vucinic, Menez, lo stesso De Rossi, hanno avuto tutti qualche problemino con Ranieri. Ora il sor Claudio esce di scena. A testa alta. Scomparso il «grande colpevole» ora tocca allo spogliatoio rimettere in piedi la stagione. Cominciando dalla sfida di ritor- Alberto Paloschi, 21 GETTY IMAGES Miracolo Genoa Il Genoa meriterebbe più parole. E più elogi. Ma l’uscita di scena di Ranieri si prende buona parte della copertina. Pazienza. In cinque giorni la squadra di Ballardini restituisce, comunque, colore a un campionato per il momento grigio. Vittoria nel derby, trionfo contro la Roma. Sei punti che riaccendono sogni europei. In questo rocambolesco finale di partita il Genoa ritrova i gol (2) e gli assist di Palacio. E rilancia il talento di Paloschi entrato in corso d’opera e autore di una doppietta decisiva. Il calcio italiano ritrova il suo piccolo Inzaghi. Se il Genoa risolve il problema del gol può chiudere la stagione da protagonista. Grazie anche alle scelte di Ballardini, un tecnico che qualcuno aveva bocciato troppo in fretta. LE PAGELLE di L.CAL. PALACIO FA ANCHE ASSIST, LA DIFESA ROMANISTA È UN VERO DISASTRO GENOA 7,5 EDUARDO 5,5 Regala un assist a Borriello con una presa saponetta. Insicuro nelle uscite. MESTO 6 Balbettante nel primo tempo, decisamente meglio nella ripresa. DAINELLI 5,5 Si fa beffare da Mexes nell’azione del primo gol della Roma. KALADZE 6 Ci mette grinta e muscoli. «Elettrici» alcuni contatti con Totti. CRISCITO 7 Salva il risultato respingendo sulla linea di porta la conclusione a botta sicura di Totti. Le sue incursioni sulla corsia di sinistra spaccano la difesa giallorossa. RAFINHA 6,5 Confeziona cross in quantità industriale. Mezzo voto in meno per l’inutile fallo che, in pieno recupero, gli costa l’espulsione. KUCKA 6 E’ una forza della natura. Ma deve imparare a gestire così tanti watt di potenza. MILANETTO 5,5 Una regia che non convince. Esce zoppicando. VELOSO 6 Entra subito nel cuore della gara. ROSSI 6 Le solite volate sulla fascia sinistra. Perde, però, lucidità nella fase conclusiva. h IL MIGLIORE 7,5 PALOSCHI Un po’ Rossi, un po’ Inzaghi. Due palle buone, due reti. Un vero killer. FLORO FLORES 6 Si mangia un paio di reti. Conquista la sufficienza per l’assist che confeziona a Paloschi. MORETTI 6 Dimostra saggezza tattica. PALACIO 7,5 Gol e assist. Quanto è mancato al Genoa questo talento. Può essere l’uomo in più per un finale di stagione all’assalto della zona Europa. All. BALLARDINI 7,5 Azzecca tutti i cambi. E’ stato il dodicesimo giocatore. ROMA 4 JULIO SERGIO 6 Compie due miracoli che evitano alla Roma una sconfitta tennistica. Non impeccabile sui due gol di Palacio. CASTELLINI 4 Dalla sua parte gli esterni del Genoa trovano sempre la porta spalancata. MEXES 5 Parte a cento all’ora: un gol di testa e un paio di recuperi da fuoriclasse. Poi, si addormenta. N.BURDISSO 5 Vedi Mexes. RIISE 4,5 Dov’è finito il guerriero che viene dal nord? Non attacca e non difende. Stanco o demotivato? SIMPLICIO 5 Trotterella senza mai lasciare il segno. Poi, chiede la sostituzione per un dolorino. Così assicurano i giallorossi, altrimenti sarebbe un gesto incomprensibile. MENEZ 6 Regala una palla d’oro a Totti. Un colpo che vale da solo la sufficienza. calcio a 30 mila persone. Poi sbaglia il gol che potrebbe cambiare la storia della partita e forse la stagione giallorossa. Un errore grave che condiziona la pagella. BRIGHI 6 Parte da punta bassa del rombo e finisce da trequartista. Una partita onesta. BORRIELLO 5,5 Sbaglia una rete elementare ciccando il pallone a porta vuota. Poi, lavora come un matto per aiutare il centrocampo. GRECO 5 Scompare quando il Genoa si lancia all’assalto. (Perrotta s.v.) LORIA 4 E’ sempre fuori posizione quando gli attaccanti del Genoa vanno a segno. TADDEI 5,5 Non arriva mai al tiro. h IL MIGLIORE 6 TOTTI Per un’ora regala una lezione di All. RANIERI 5 Sbaglia un paio di cambi. E sbaglia soprattutto a non ribellarsi all’atteggiamento passivo della sua squadra. Ma dimostra dignità dando le dimissioni. TERNA ARBITRALE: ORSATO 6 Un fallo di mano di Totti poteva far scattare il 2˚ giallo. Il collaboratore Petrella lo induce all’errore nel finale di primo tempo segnalando un fuorigioco inesistente di Totti. Tonolini 6; Petrella 5 LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R # 1-3 2-3 3-3 4-3 Palacio Paloschi Palacio Paloschi Pronta la risposta del Genoa al 7’ s.t.: Floro Flores restituisce il pallone a Palacio che segna con il destro Ancora in evidenza Floro Flores nel bis genoano al 23’: Paloschi ne approfitta e riesce a battere Julio Sergio in uscita Grazie a un colpo di testa al 29’, Palacio riesce a scavalcare Julio Sergio che sfiora, ma non devia il pallone Rimontona del Genoa al 41’ s.t.: Criscito dà il via all’azione, Palacio perfeziona e Paloschi appoggia il 4-3 FOTOPRESS FOTOPRESS FOTOPRESS TANOPRESS 4 3 GENOA ROMA GIUDIZIO 7777 PRIMO TEMPO 0-2 MARCATORI Mexes (R) al 6’, N.Burdisso (R) al 16’ p.t.; Totti (R) al 5’, Palacio (G) al 7’, Paloschi (G) al 23’, Palacio (G) al 29’, Paloschi (G) al 41’ s.t. GENOA (4-4-2) Eduardo; Mesto, Dainelli, Kaladze, Criscito; Rafinha, Kucka, Milanetto (dal 16’ s.t. Veloso), Rossi (dal 19’ s.t. Paloschi); Floro Flores (dal 36’ s.t. Moretti), Palacio. PANCHINA Scarpi, Boselli, Antonelli, Jankovic. ALLENATORE Ballardini. ROMA (4-3-1-2) Julio Sergio; Castellini, Mexes, N.Burdisso, Riise; Simplicio (dal 19’ s.t. Menez), Brighi, Greco; Perrotta (dal 10’ p.t. Taddei); Totti, Borriello (dal 27’ s.t. Loria). PANCHINA Lobont, Juan, G.Burdisso, Pettinari. ALLENATORE Ranieri. ARBITRO Orsato di Schio. ESPULSI Rafinha (G) al 46’ s.t. per doppia ammonizione. AMMONITI Mexes (R), Taddei (R), Greco (R) e Dainelli (G) per gioco scorretto; Totti (R) per c.n.r. NOTE paganti 2.822, incasso di 64.333,00 euro; abbonati 19.358, quota di 258.839,00 euro. Tiri in porta 8-6. Tiri fuori 5-3. In fuorigioco 3-0. Angoli 6-5. Recuperi: p.t. 2’; s.t. 4’. Ecco la resa «Devo dare un segnale Mi dimetto» DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA GENOVA dLa cerimonia degli presa, quando Paloschi segna il gol del 4-3 e completa così la rimonta perfetta del Genoa. É l’ottava subita nella stagione dalla Roma (12˚ ko) e Claudio Ranieri all’improvviso capisce che la sua storia d’amore giallo- schio la sua sicurezza. Decisioni chirurgiche Perciò ai giocatori mormora solo un paio di frasi: «Così non si può più andare avanti, vi ringrazio». Gian Paolo Montali lo prega di congelare la sua decisione e, dopo aver sentito al telefono la presidente Sensi (che ordina alla squadra il silenzio stampa), il dirigente spiega: «Ci prendiamo del tempo per riflettere, non dobbiamo prendere decisioni di pancia. Occorre intervenire in modo chirurgico. Vogliamo pensare ai problemi non alle colpe. Sul piano dei risultati siamo indifendibili, ma stavolta la squadra era entrata in campo con l’atteggiamento giusto». L’addio di Ranieri: «Così non si va avanti. Ma grazie a tutti...» addii si consuma al 41’ della ri- rossa si è conclusa lì, nel più paradossale dei modi. Roma è la sua città e l’allenatore la conosce troppo bene per non sapere che, per uno come lui che vuole restarvi a vivere, resistere e basta metterebbe persino a ri- Valori Troppo poco per placare una piazza che, già dal ventre di Marassi, si sa in ebollizione. Dopo il malinconico volo verso Fiumicino, infatti, Ranieri rompe gli argini e prima delle 21 rilascia il suo testamento giallorosso. «Sono e resto un uomo di campo e dopo una partita come quella di Genova ritengo sia giusto dare un segnale. Lo t Nuovo Jeep Patriot. È ora di prendere la cattiva strada. ® TUO A PARTIRE DA 23.5OO EURO. VIENI A SCOPRIRLO. Entra in un mondo fatto di libertà, autenticità, avventura. In modo semplice: con il nuovo Jeep Patriot. Dinamico ed efficiente, con nuovo motore 2.2 CRD Euro 5 da 163cv, filtro antiparticolato, interni soft touch, nuovo volante con comandi integrati e Cruise Control, sistema di trazione Freedom Drive I® e nuovi cerchi da 17’’. Vieni in concessionaria. Entra nel mondo Jeep. Prezzo Chiavi in mano. Offerta valida fino al 31 Marzo. Iva e messa su strada incluse, I.P.T. e vernice metallizzata escluse. Numero Verde: 800 633 223 Consumi: 6,6 l/100km (ciclo combinato). Emissioni CO2: 172 g/km. sport e il calcio hanno dei valori che per me e per chi ci mette lavoro e passione sono la vita. Al fischio finale dopo una partita vibrante sono andato negli spogliatoi per ringraziare la squadra per la prestazione e ho deciso di rassegnare le dimissioni. Fino ad oggi ho pensato al bene della Roma, della società e della squadra. Anche stavolta siamo entrati in campo con la voglia di lottare e vincere per tutti quelli che amano la maglia e la città. Ogni minuto della mia giornata è per la Roma. Ho sempre detto che per me una sconfitta faceva più male, ma vedere i miei ragazzi lottare fino alla fine e perdere mi scuote nel profondo. Ringrazio tutti. Insieme, nonostante le difficoltà, abbiamo fatto un grande lavoro l’anno scorso e quest’anno». Un punto nelle ultime 5 partite, la virtuale eliminazione in Champions contro lo Shakhtar e soprattutto la lontananza dalle prime 4 posizioni, però, gli sono state fatali. Alle 22 esce dal centro sportivo di Trigoria sulla sua Smart. La trentina di tifosi che contestano non lo riconoscono. Jeep® è un marchio Chrysler Group LLC je ep pa tr io t.i Ranieri, 59 anni R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 26a GIORNATA DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO CECCHINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA GENOVA dIl bentornato è sulla stessa lunghezza d’onda dei saluti di sabato: contestazione. La Roma che torna a Trigoria dalla disastrosa trasferta di Marassi è accolta da una trentina di tifosi, che hanno tirato sassi, uova e bottiglie verso il pullman giallorosso. «Mercenari, vergogna, tirate fuori le palle», i cori che accompagnano la squadra al vertice con la dirigenza. Aeroplanino Paradossalmente, proprio una manciata di minuti dopo l’arrivo della prima squadra, a presentarsi ai cancelli tocca al pullman dei Giovanissimi (1996) di Vincenzo Montella, reduci da Prato, dove hanno centrato la 26ª vittoria in altrettante partite. I tifosi fuori riconoscono l’Aeroplanino e subito partono i cori che hanno accompagnato i suoi gol in giallorosso. Tanti: 102 in 251 partite. La gente, insomma, lo incorona già come traghettatore in attesa di un futuro Usa, ma i giochi non sono ancora del tutto chiusi perché Rosella Sensi - colta in contropiede (e anche piuttosto seccata) - dal comunicato di Ranieri, decide di esprimersi così: «Prendo atto delle dichiarazioni dell’allenatore. Questa sera (ieri, ndr) non faremo nulla. Ci riserviamo di decidere dopo la riunione di domattina, alla quale parteciperanno anche i dirigenti e i giocatori». UniCredit al bivio Vincenzo Montella, quindi, è in «pole position», anche se un nome alternativo c’è ed è quello di Alberto De Rossi, ovvero l’allenatore della Primavera nonché il papà di Daniele. Quasi un paradosso, se si pensa che proprio all’inizio di questa stagione la dirigenza voleva «promuoverlo» per affidare la squadra a Stramaccioni. Ma al mo- A chi la Roma? Montella traghettatore oppure papà De Rossi E’ una corsa a due per sostituire Ranieri: l’ex attaccante è in pole, l’alternativa è l’attuale tecnico della Primavera I DUE FAVORITI L’Aeroplanino e il papà di Daniele Vincenzo Montella, conosciuto come l’Aeroplanino per il suo modo di esultare quando giocava, è favorito per la successione di Ranieri: l’ex attaccante si è ritirato un anno fa e con i giallorossi ha giocato dal 1999 al 2007 e nella stagione 2008 09. Oggi, a 36 anni, allena i Giovanissimi della Roma. In corsa per la panchina della prima squadra, anche Alberto De Rossi (nella foto sotto), papà di Daniele e allenatore della Primavera. mento il primo nome è quello di Montella. La scelta, comunque, in ogni caso non sarà agevole, visto che già ieri è stato necessario avviare una sorta di triangolazione fra l’attuale dirigenza, il proprietario effettivo (cioè UniCredit) e la cordata Usa che sta trattando l’acquisto della società. Perciò, nonostante Paolo Fiorentino, vice amministratore delegato della banca, solo giovedì avesse ribadito piena fiducia a Ranieri, la nuova situazione ha fatto cambiare gli scenari, e dagli Stati Uniti è arrivata la benedizione. «Il mio sogno» Il nome di Montella, comunque, è in pista da giorni, tant’è che a qualche dirigente aveva detto: «Allenare la Roma sarebbe il mio sogno». Avendo spalmato il suo ultimo anno contratto da calciatore (1,5 milioni) in tre da allenatore, l’Aeroplanino guadagna 500.000 euro a stagione. Per i conti, solo un vantaggio, visto che Claudio Ranieri dovrebbe rinunciare a circa 750.000 euro da qui a giugno. Per la classifica è tutto da vedere. La sfida è quella di fare di Montella - da traghettatore - il Leonardo giallorosso, ma il futuro è ancora tutto da scrivere. Meglio non distrarsi. (ha collaborato Marco Calabresi) y il commento1 WEEKEND DI TENSIONE SABATO Contestazione a Trigoria contro squadra e tecnico: 250 ultrà, scontri con la polizia (e lanci di bombe carta) e 8 feriti. Anche un tifoso arrestato. I giocatori vengono scortati fino all’aereoporto CONTESTAZIONE A TRIGORIA 1 2 3 IERI La Roma va in vantaggio 3-0, poi il crollo e la rimonta del Genoa con le doppiette di Paloschi e Palacio. E’ bufera per i giallorossi: un gruppo di tifosi si presenta a Trigoria, la polizia in assetto di guerra. Contestazione all’arrivo della squadra: alle 22 Ranieri prende la sua auto e lascia il centro, ormai da ex allenatore della Roma I giocatori sbarcano in serata a Fiumicino (1), poi in pullman a Trigoria (2), già assediata da polizia e tifosi, che li contestano ancora (3) ANSA-TEDESCHI GIOIA ROSSOBLU’ IL PRESIDENTE SU DI GIRI, PALOSCHI: «LA MIA DOPPIETTA? FANTASTICO DOPO UN ANNO E MEZZO DI SOFFERENZE» Preziosi: «Genoa, lo racconto ai nipoti» ALESSIO DA RONCH vamo molli e contro squadre forti come la Roma non puoi permettertelo. Io, però, sapevo che potevamo reagire, sabato, alla rifinitura, li ho dovuti fermare dopo solo 45 minuti, perché stavano correndo troppo». 5 RIPRODUZIONE RISERVATA GENOVA d«Questa la racconte- rò ai nipoti quando avrò la barba bianca». Il presidente Enrico Preziosi si gode una delle vittorie più belle del suo Genoa, mentre l’arbitro ha appena fischiato la fine dell’incontro, dando avvio a una sorta di follia collettiva. Balli e cori In tribuna c’è chi balla, chi canta, chi grida, persone insospettabili, persino giudici e avvocati, perdono il controllo. La gioia è incredibile. Il clan della famiglia Preziosi fa di più: mentre il presidente scende negli spogliatoi, applaudito da chi lo incontra, loro si dispongono su due file all’ingresso del tunnel che porta agli spogliatoi e, quando Preziosi vi entra si ritrova sommerso da un’ovazione. Tifo super L’impresa porta la firma di un Genoa particolarmente suo. Lui ha preso decisioni importanti, chiudendo un ciclo ed avviandone un al- Alberto Paloschi è nato a Chiari (Brescia) il 4 gennaio 1990 ANSA Rinascita L'eroe del giorno è Alberto Paloschi. Lui ha capovolto la sfida: «Ma Floro Flores e Palacio sono stati bravi a darmi l’assist. Oggi abbiamo fatto quello che Ballardini ci aveva chiesto prima del match: fare una corsa in più per aiutare i compagni. Questa doppietta è una soddisfazione incredibile dopo un anno e mezzo di sofferenza, spero sia la prima di una serie». tro, investendo. L’ultima settimana gli ha dato ragione e gli ha permesso di esaltare nuovamente la tifoseria rossoblù. «Lasciatemi dire una cosa — sottolinea il tecnico Davide Ballardini —, oggi il pubblico mi ha dato sensazioni forti, mi ha emozionato. Ho sentito solo incoraggiamenti e una spin- Parla il capitano L’impresa compiuta è talmente straordinaria da far parlare capitan silenzio Marco Rossi, uno che non spreca le parole: «É stato fondamentale — ricorda — il gol dell’1 a 3. Il terzo gol era una mazzata, un momento difficilissimo, ma noi non ci siamo arresi». ta eccezionale anche quando eravamo sotto per 3 a 0. Non lo dico per piaggeria, del resto penso che nessuno possa offendersi, se dico che non esistono altri tifosi così. Noi abbiamo meritato tutto questo non arrendendoci mai. Abbiamo sbagliato solo l’approccio al primo quarto d’ora, quando era- L CLIC DA 0-3 AL SUCCESSO. TRE PRECEDENTI IN A E C’È DI MEZZO IL GRANDE TORINO Prima della strepitosa gara di ieri pomeriggio, altre tre volte in serie A una squadra aveva vinto rimontando da 0-3. Nel 1941-42, il Torino andò sotto in casa contro il Napoli. Ma poi si scatenò con cinque reti: doppiette di Menti II e Gabetto, gol di Baldi. Ancora Torino, il Grande Torino: nel 1947-48, Lazio avanti 3-0 in trasferta, reazione violenta dei granata con Castigliano due volte, Gabetto e Valentino Mazzola. Infine, nel 2000-2001, Bari che scatta sul 3-0 in casa contro il Perugia, che però rimonta con Ahn, Robbiati (doppietta) e Materazzi. DI RUGGIERO PALOMBO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA L’ONORE DELLE ARMI L’istituto delle dimissioni non è mai andato di moda nel nostro Paese, e tantomeno in questi tempi un po’ speciali. Fosse solo per questo, Claudio Ranieri merita l’onore delle armi, anche se l’oggetto della rinuncia è la semplice panchina di una squadra e i soldi in ballo sono 750 mila euro netti, un patrimonio per la gente comune, ma una bazzecola per l’elite del calcio. Ranieri ha detto «basta così» un minuto dopo la fine del pazzesco 4-3 di Genova, una scarica di adrenalina lunga 90 minuti, 50 dei quali per ritrovarsi dentro un’avventura ancora tutta da vivere, 40, gli ultimi, per ritrovarsi solo, sconfitto, forse colpevole. Il comunicato pieno di amore verso la città di Roma e la Roma è arrivato sui tavoli delle redazioni diverse ore dopo solo perché la società (e la banca Unicredit che ne accompagna le sorti) aveva deciso di congelare la situazione. Quattro sconfitte consecutive, la stagione compromessa ormai su tutti i fronti meno quello assai secondario della Coppa Italia, la necessità antica ma sempre attuale di trovare in qualche modo un capro espiatorio, qualche oggettiva responsabilità diretta, tutto ha contribuito a far sì che quelle dimissioni siano state poi accettate. Oggi Sensi & Fiorentino, la strana coppia che dovrà portare la Roma nelle braccia, si spera assai robuste, di Thomas DiBenedetto, prenderà una decisione non facile: molto lascia credere che il traghettatore verso un futuro a stelle e strisce possa essere Vincenzo Montella, l’Aeroplanino fattosi allenatore della squadra Giovanissimi della Roma, 21 partite, 21 vittorie nella stagione. Piccolo miracolo riservato ai nati nel ’96, quando Totti aveva vent’anni. Cosa che dice già tutto sulle difficoltà cui andrebbe incontro il giovane successore di Ranieri, sempre che la società, proprio per questi motivi, non decida di puntare su Alberto De Rossi, l’allenatore della Primavera che è anche il papà di Daniele. Altro problema. A Ranieri che lascia, resta lo stesso rammarico che accompagnò l’avventura sulla panchina giallorossa di Carletto Mazzone: romani e romanisti doc che non sono riusciti a essere profeti in patria. Per Ranieri un dolore accentuato dall’essere andato molto vicino all’impresa l’anno scorso. Un addio pieno di dignità, il suo. Che merita una riflessione consolatoria: il 3-0 di Genova che diventa 3-4 non consente a quei farabutti che hanno messo sabato a ferro e fuoco Trigoria e ieri notte hanno cercato invano il bis di mettere il loro marchio di fabbrica sulla rinascita della Roma. Meglio gli americani, per quello. Ranieri, nemico da sempre d’ogni violenza, ne converrà. LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SERIE A 26a GIORNATA LAZIO BARI 1 0 zupping P di VINCENZO CITO GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 1-0 [email protected] MARCATORE Hernanes al 6’p.t. 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LAZIO (4-2-3-1) Berni; Lichtsteiner, Biava (Stendardo dal 28’s.t.), Dias, Radu; Ledesma, Matuzalem; Gonzalez (Brocchi dal 19’s.t.), Hernanes (Zarate dal 40’s.t.), Sculli; Kozak. PANCHINA Berardi, Scaloni, Bresciano, Floccari. ALLENATORE Reja. La gioia estetica se togli la maglia BARI (4-3-3) Gillet; A. Masiello, Glik, Rossi, Parisi (Ghezzal dal 28’s.t.); Almiron, Gazzi, Donati; Alvarez, Okaka (Rudolf dal 28’s.t.), Bentivoglio (Castillo dal 1’s.t.). PANCHINA Padelli, Raggi, Codrea, Romero. ALLENATORE Mutti. Gli stranieri Rafinà e Ibramovic Un cartellino rosso troppo generoso Micaela Calcagno (Premium Calcio) introduce il tema tecnico-tattico del posticipo Napoli-Catania. «Sfogliatelle contro cannoli, potrebbe essere una chiave della partita». ARBITRO Pierpaoli di Firenze. ESPULSI nessuno AMMONITI Rossi (B), Matuzalem (L), Almiron (B), Donati (B) e Ghezzal (B) gioco scorretto. NOTE spettatori 10.637, abbonati 12.855, incasso e quote nc. Tiri in porta 10-1. Fuori 7-1. Fuorigioco 2-5. Angoli 6-1. Recuperi: p.t. 0; S.t. 3’. La festa dopo il settimo gol di Hernanes in campionato. Con la prodezza di ieri il Profeta ha fatto bis contro il Bari INSIDE Lampo Hernanes E’ Lazio non stop Il brasiliano colpisce a freddo il Bari, che non ha nessuna reazione. Reja così blinda il 4o posto RUGGIERO PALOMBO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ROMA dHernanes e Reja non ce ne vogliano, ma il vero protagonista all’Olimpico è Davide Ballardini. Assai poco rimpianto nell’universo degli allenatori della Lazio, con l’esonero dopo 23 partite proprio un anno fa, il tecnico del Genoa vive via etere un pomeriggio da protagonista, grazie alla rimontona del suo Genoa sulla Roma. Due boati sottolineano il 3-3 e poi il 4-3 dei rossoblù, risvegliando una platea appennicatasi dopo il gol-lampo di Hernanes che finirà col decidere il mediocre match con l’ormai condannatissimo Bari di Bortolo Mutti, uno che a Roma ha sempre perso (10 volte, equamente divise tra Lazio e Roma). Champions Anche per merito di Ballardini, il successo della Lazio profuma di Champions: dopo il Palermo, crolla la Roma, cade la Juve, si ferma anche l’Udinese, e il quarto posto degli uomini di Reja ne esce assai consolidato. Il quinto risultato utile consecutivo (11 punti) giustifica una soddisfazione legittima, ma misurata: per lo spettacolo, infatti, meglio ripassare più tardi. Massimo risultato col minimo sforzo, si usa dire in queste situazioni: e tuttavia, partite così bisogna chiuderle in fretta e poi, soltanto poi, distrarsi. La Lazio comincia benissimo, sembra in grado di archiviare rapidamente la pratica dall’alto di un possesso palla del 65%, ma poi si impigrisce, fino a rischiare l’1-1 nella ripresa. Calcolando che quello di Donati respinto coi piedi da Berni (sostituto di Muslera infortunatosi nel riscaldamento pre-gara) è l’unico tiro che il Bari indirizza nello specchio Massimo risultato col minimo sforzo. Zarate in campo soltanto 5 minuti della porta laziale, viene da pensare che Reja avrebbe anche potuto osare qualcosa di più. E, invece, stesso schema vincente di Brescia e quasi stessi uomini (Berni e il terzino Radu per Scaloni le novità) per un 4-2-3-1 esageratamente prudente: solo cinque minuti di partita per Zarate, sufficienti a mostrare che avrebbe meritato qualcosa di più, e nemmeno quelli per Floccari, ormai riserva di maciste Kozak. Hernanes show Lui contro Gillet, i più bravi a confronto, il tema del match è stato questo. Settimo gol in campionato per il Profeta, che ha così battuto il suo record brasiliano, isolandosi quale miglior marcatore della Lazio. Il colpo al volo col destro sul cross di Sculli è da cineteca, la perizia balistica con cui inquadra quasi sempre l’altrui porta una garanzia, peccato talvolta manchi un pizzico di forza. La Lazio, comunque, è soprattutto lui, anche se mostrano di funzionare i terzini laterali (con Radu il solito stantuffo Lichtsteiner) e la coppia qualità Matuzalem-Ledesma davanti alla difesa. Per quel che riguarda i tre dietro Kozak, bisognerà fare la scelta giusta, una puntata alla volta: il Gonzalez goleador a Brescia col Bari si rivela l’uomo sbagliato. Bari rassegnato La B è ormai entrata nella testa dei giocatori. Lo si vede dal modo in cui approcciano la partita, da come poi svolgono il compitino, dal tempo infinito che Gazzi impiega a capirci qualcosa con Hernanes, dalla mancanza di reazione collettiva. Okaka, Bentivoglio, Alvarez e poi Castillo, Ghezzal e Rudolf, Mutti manda in campo tutta la cosiddetta artiglieria. Il risultato, credeteci, è imbarazzante. MUSLERA K.O. NEL PREPARTITA «Deve avere molta pazienza il Napoli in questa partita. Ecco Pazienza!» (Maurizio Compagnoni, Sky, Napoli-Catania). Claudio Lotito, lamentando un clima persecutorio di Sky nei confronti della Lazio: «Il cane morde sempre lo straccione». Ilaria D’Amico: «E chi è lo straccione?». «Prova incolore di Constant» (Roberto Prini, diretta gol, Sky). «Dopo il gol Pato si è tolto la maglietta. Una gioia estetica, quasi» (Stefano Mattei, Stadio sprint, Rai Due). Il k.o. di Muslera nel riscaldamento ANSA Reja: «Champions? Sarebbe miracolo» Mutti: «Noi dimessi» ROMA Hernanes logora chi non ce l’ha. Edy Reja ce l’ha e la Lazio è lassù: «Quando gira lui, gira tutta la squadra», dice il tecnico. Il Bari se n’è accorto. «È una vittoria che vale tantissimo — ancora Reja —, la squadra ha dimostrato carattere e maturità». Neppure l’infortunio di Muslera nel riscaldamento (distorsione alla caviglia, escluse fratture ma è in dubbio per Cagliari) frena la corsa. Il quarto posto oggi è blindato: «Magari fosse una fuga Champions, ma è ancora troppo presto per dirlo», è la frenata di Reja. Ma il motore va alla grande: a parte le 4 stagioni con Eriksson, mai nell’era dei tre punti la Lazio aveva totalizzato 48 punti dopo 26 giornate. Reja sorride: «È un torneo anomalo. Ci sono squadre più attrezzate di noi, ma se Roma e Juventus zoppicano noi possiamo approfittarne. Siamo tornati dopo un periodo difficile. La qualificazione alla Champions sarebbe un mezzo miracolo, ma ce la giocheremo fino in fondo». Qui Bari Chi invece nell’atteggiamento sembra aver già mollato è il Bari. Bortolo Mutti allarga le braccia: «Come con il Genoa la scorsa settimana, anche stavolta abbiamo regalato il primo tempo. Siamo scesi in campo troppo timidi, quasi dimessi: così non va. Poi nella ripresa le cose sono migliorate». Come andare avanti? «La classifica è pesantissima — chiude Mutti —. L’unica via è provare a pensare partita dopo partita». Certo che qui di miracolo ne servirebbe uno intero. Davide Stoppini C’era la sciabolata alta e quella bassa, poi quella morbida. C’era la sciabolata e basta. Qualche volta è apparsa la sciabolata classica. Giovedì sera, in Europa League su Retequattro Sandro Piccinini ha inaugurato la sciabolata disperata. I chiarimenti (speriamo) alla prossima telecronaca... Bologna-Palermo, l’arbitro espelle Garcia. Il commento di Antonio Monaco (Radiorai): «Troppo generoso il rosso». Doveva sparargli? Daniele Paponi su Sky raggiante per aver deciso Bologna-Palermo. «Era un po’ che non segnavo. É il secondo gol consecutivo». «Il Genoa ha vinto il derby grazie alla prodezza balistica di Rafinà» (Daniela Comirato, Tg La7). «Il peggiore in campo è stato Ibramovic» (Aldo Biscardi, «Quelli che il calcio e...» Rai Due). «Marcello Piazzano: «Errore ininfluente di Mastrangelo». Claudio Galli: «Ininfluente in un periodo di influenza è decisamente una bella cosa» (Champions League pallavolo, Sportitalia). Inghilterra-Italia di rugby era appena cominciata. Vittorio Munari su Sky: «L’Italia sta giocando molto bene questa lunghissima fase. E soprattutto sta prendendo gli avversari in faccia! Perfetti!» Antonio Raimondi «Attenzione, trovato il varco, Ashton! Meta dell’Inghilterra». Ce ne faranno altre sette. LE PAGELLE di STEFANO CIERI LEDESMA E MATUZALEM SORRIDONO INSIEME. GILLET FA GLI STRAORDINARI LAZIO 6,5 BERNI 6,5 Una sola parata, ma da tre punti su Donati. LICHTSTEINER 6,5 Corre come un matto. E non doveva giocare. BIAVA 6 Attento ogni volta che viene chiamato in causa. RADU 6,5 Bravo anche nella fase di spinta, non solo dietro. LEDESMA 6,5 In tandem con Matuzalem è più brillante. Prezioso nel raccordo tra reparti. MATUZALEM 6,5 Una luce che si affievolisce solo un po’ nel finale. STENDARDO 6 Venti minuti di sostanza. Sfiora il gol. GONZALEZ 5 Confusionario e tatticamente disorientato: corre troppo spesso a vuoto. DIAS 6 Aiuta Berni dopo la respinta su Donati. BROCCHI 6 Grinta e intelligenza per congelare l’1 0. IL MIGLIORE h 7,5 HERNANES Sontuoso e decisivo. Sembra tornato quello di inizio stagione. Zarate s.v. SCULLI 6 L’assist per Hernanes, tanto lavoro e un gol mangiato. KOZAK 6 Conclude poco, ma lotta tanto. Anche troppo con Glik. All. REJA 6 Bene le scelte iniziali, ma Zarate serviva prima per chiudere la gara. BARI 5 h IL MIGLIORE 7 GILLET Nega il 2 0 a Hernanes, Sculli e Zarate: merito suo se il Bari resta in partita fino alla fine. A.MASIELLO 6 Qualche rinvio avventuroso, nel complesso tiene. GLIK 6 Che botte con Kozak: le prende e le dà. ROSSI 6 A volte un po’ rude: ALMIRON 5,5 Assente nel primo tempo, un po’ meglio nel secondo. ALVAREZ 5 Non si accende, anche perché nessuno lo innesca. OKAKA 5 L’aria di derby lo inibisce piuttosto che esaltarlo. RUDOLF 5 Entra nel finale, pochi se ne accorgono. BENTIVOGLIO 5 Gira al largo invece di inventare qualcosa. GAZZI 4,5 Mutti gli affida Hernanes, se lo perde sempre. CASTILLO 5 Dovrebbe dare più peso all’attacco, non ci riesce. DONATI 6 L’unico a salvarsi in mezzo al campo. Non sfrutta la palla del possibile 1 1. All. MUTTI 5,5 Corregge bene la squadra nella ripresa, le scelte iniziali non convincono del tutto. ammonito, sarà squalificato. PARISI 6 Nella ripresa sale a sostengo della manovra. GHEZZAL 5 Si fa notare solo per un brutto intervento su Radu. TERNA ARBITRALE: PIERPAOLI 6,5 Partita priva di grandi asperità: la dirige con giudizio. Apprezzabile l’uso parsimonioso dei cartellini. Resta solo il dubbio su un contatto proibito tra Kozak e Glik. Nicoletti 6,5; Longo 6,5 LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R SERIE A 26a GIORNATA Il centrocampista dell’Udinese, Giampiero Pinzi, 29 anni, in volo a caccia del pallone nel match col Brescia GETTY La delusione dell’attaccante viola Alberto Gilardino, 28 anni, dopo il pareggio interno con la Samp LIVERANI L’Udinese ha il fiatone e va a vuoto col Brescia La Samp alza il muro Cilecca Fiorentina LE PAGELLE di P. F. A. QUANTI ERRORI PER DENIS BENE FILIPPINI L’ONNIPRESENTE UDINESE 6 8HANDANOVIC 6 Riposo: si deve lanciare solo due volte. BENATIA 6 Non ha disturbi eccessivi nella sua zona. ZAPATA 6 Spigolo su Caracciolo, che lo gabba una volta di tacco. 6 Ci prova anche Bergonzi dà un rigore ai friulani, DOMIZZI Due soli tiri in porta per i viola nell’altra area, non sempre lineare. ISLA 6 Più profondo nel secondo poi corregge l’errore: Di Natale tempo, un buon invito per Denis. contestati dai tifosi. Ai doriani IL MIGLIORE & C. a secco dopo 12 giornate h 6 PINZI va bene il pari «scacciacrisi» Per la ripresa grinta e slalom. UDINESE BRESCIA 0 0 GIUDIZIO 77 UDINESE (3-5-2) S. Handanovic; Benatia, Zapata, Domizzi; Isla, Pinzi, Inler (dal 31' s.t. Abdì), Asamoah, Armero; Denis (dal 24' s.t. Corradi), Di Natale. PANCHINA Belardi, Coda, Pasquale, Badu, Cuadrado. ALL. Guidolin BRESCIA (3-5-1-1) Arcari; Zebina, Bega, Zoboli; Zambelli, Koné, C. Zanetti, A.Filippini (dal 33' s.t. Vass), Berardi; Diamanti (dal 12' s. t. Eder), Caracciolo. PANCHINA Leali, Mareco, Accardi, Baiocco, Lanzafame ALL. Iachini ARBITRO Bergonzi di Genova ESPULSI nessuno AMMONITI Zebina (B) Konè (B), Zanetti (B) , Bega (B), Pinzi (U) per gioco scorretto, Domizzi (B) comportamento non regolamentare. NOTE spettatori 4.092, incasso 28.935. Abbonati 11.122, quota non comunicata. Tiri in porta 5 (1 palo)-4. Tiri fuori 4-4. Fuorigioco 3-4. Angoli 3-1. Recuperi 1' p.t., 5' s.t. DAL NOSTRO INVIATO PIERFRANCESCO ARCHETTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA UDINE dPerché non ci sono stati gol? Risposta più cliccata: all’Udinese mancava Sanchez, come nell’unico altro pari interno del 2011, ma Guidolin nega: «No, lasciamo stare gli assenti. Non possiamo vincere sempre 5-0, siamo uomini e non fenomeni». Risposta numero due, per i cabalisti. È la legge dei grandi numeri. Friulani sempre in rete da 12 gare, bresciani sempre infilati nelle 11 trasferte prima di questa. Lo 0-0 doveva ripresentarsi. Risposta numero tre, sottoscritta anche dagli allenatori. Udinese un po’ stanca e diversa (Denis non può essere il vice Sanchez), Brescia molto attento a non sbaglia- re dietro come contro la Lazio, a bloccare fasce e inizio del gioco già oltre il centrocampo; difensori come Zambelli e Zoboli abili a togliere dalla porta due acuti di Di Natale; il colpaccio ospite svanito per questione di centimetri (Filippini). Ci sarebbe stata un’altra opzione per evitare lo zero. Un rigore fischiato ai bianconeri da Bergonzi per una facciata di Bega. L’assistente Niccolai ha evitato all’arbitro la figuraccia e Bergonzi ha cambiato idea, scusandosi. Bilancio La parola Champions è vietata a Udine, però questa sarebbe stata una buona occasione per staccare ulteriormente Juve e Palermo, battute. Invece la Lazio prende altri due punti di vantaggio. Il Brescia, al terzo pari (il primo senza reti) nelle ultime 12 trasferte avvelenate da 9 sconfitte, esce peggio da una giornata sul campo positiva. Il Lecce, che domenica passerà al Rigamonti, scongiura un possibile aggancio portandosi a +4. Se è andata bene la protezione, con sacrifici visibili di Konè, Filippini, Zanetti nel cuore del campo, è mancata la ripartenza, anche per la scarsa connessione di Diamanti. Quando Iachini lo ha sostituito, il giocatore non ha taciuto il disappunto, al quale l’allenatore ha risposto dopo con un «non me ne frega niente» seguito da un commento più colorito prima di virare e sostenere che Diamanti è stato in panchina a incoraggiare gli altri. Nelle sei chance dell’Udinese (al nono risultato utile), anche un palo di Denis e una ciccata alta della stessa punta: lo cercavano nello spazio, ma lui ha movimenti diversi da Sanchez. Scontato, come lo era lo 0-0, almeno per la legge dei grandi numeri. INLER 6 L’architetto dinamico stavolta perde qualcosa. (Abdì s.v.) ASAMOAH 6 Su nella prima manche. Fa ammonire Zebina e Bega. ARMERO 6 Fatica a proporre, di solito è più padrone a sinistra. DENIS 5,5 Due errori gravi e una botta su Arcari. CORRADI 6 Vince qualche duello di testa, non basta ai suoi. DI NATALE 6 Anche lui torna sulla terra, ma se Zambelli non gli togliesse l’urlo nel finale, sarebbe ancora da celebrare. All. GUIDOLIN 6 A posteriori, Corradi sembra meglio di Denis. BRESCIA 6 ARCARI 6 Prodigio su Denis, uscita errata che quasi porta al k.o. ZEBINA 6 Guarda all’efficacia più che allo stile. BEGA 6 Discrete chiusure, rischia grosso dopo l’ammonizione. ZOBOLI 6,5 Un recupero su Di Natale vale quasi come un gol. h IL MIGLIORE 7 ZAMBELLI Qui debuttò in A nel 2004, da qui riparte con i complimenti per aver salvato il risultato all’84’. KONE 6 Si alza spesso dalla linea centrale per difendere. Sfiancato. ZANETTI 6 Ritmo basso, ma esce vincitore dai grovigli. A. FILIPPINI 6,5 Onnipresente, ma sbaglia un gol fatto (Vass s.v.). BERARDI 6 Impedisce i triangoli a Isla nel p.t. Meno deciso poi. DIAMANTI 5,5 Non cambia passo e a uomo su Inler dura poco. EDER 6 Più utile di Diamanti. CARACCIOLO 6 Manda in porta Filippini, non gli arrivano servizi. All. IACHINI 6,5 Prosciuga l’Udinese alla fonte. TERNA ARBITRALE: BERGONZI 5 Sbaglia quando dà il rigore all’Udinese, manca un rosso a Bega. Niccolai 7; Papi 6 FIORENTINA SAMPDORIA 0 0 GIUDIZIO 7 FIORENTINA (4-3-1-2) Boruc; De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Donadel, Montolivo (dal 30' s.t. Vargas); Marchionni (dal 13' s.t. Ljajic); Mutu, Gilardino PANCHINA Neto, Comotto, Camporese, D'Agostino, Babacar ALLENATORE Mihajlovic SAMPDORIA (3-5-1-1) Curci; Volta, Gastaldello, Martinez; Mannini, Dessena, Palombo, Koman (dal 40' s.t. Laczko), Ziegler; Guberti (dal 24' s.t. Biabiany); Maccarone (dal 45' s.t. Zaza) PANCHINA Da Costa, Lucchini, Poli, Padalino ALLENATORE Di Carlo ARBITRO Rizzoli di Bologna ESPULSI nessuno AMMONITI Koman (S), Volta (S) e Montolivo (F) per gioco scorretto NOTE paganti 5.646, incasso di 70.400,70 euro; abbonati 16.077, quota di 316.586 euro. Tiri in porta: 2-3. Tiri fuori: 9-7. In fuorigioco: 3-3. Angoli: 10-6. Recuperi: p.t. 0', s.t. 4' DAL NOSTRO INVIATO SEBASTIANO VERNAZZA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA FIRENZE d«Noia maledetta no- ia/ non ho detto gioia ma noia». Basta la canzone di Franco Califano per raccontare Fiorentina-Samp, una pizza di partita. È successo poco. Anzi, niente. La Samp si è difesa, la Fiorentina non è andata oltre attacchi arruffati e i tifosi viola hanno fischiato. «Meritiamo di più», cantava la Fiesole. Fiorentina e Samp non sono né carne né pesce. Trotterellano verso la salvezza, prigioniere delle rispettive mediocrità, intruppate a metà classifica. Grigio su grigio, che tristezza. Due tiri in porta La Fiorentina ha tirato in porta due volte, due innocue punturine di Behrami e Gilardino. Sinisa Mihajlovic è partito con uno strano modulo, che in assenza di Santana prevedeva Marchionni trequartista. Marchionni, di base un esterno alto, non ha beccato palla. Poi ha cominciato ad allargarsi, ma è rimasto a metà del guado, non trovava l’accelerazione. Mihajlovic l’ha tolto e ha inserito Ljajic, però il tran tran è rimasto tale, con Mutu per giunta poco ispirato e imbottigliato. Andrea Della Valle non l’ha presa bene: «Due punti persi. Quando arriveremo a 40 punti, diremo tante cose». Mihajlovic ha respinto la mini-contestazione: «Dei fischi non ci deve fregare nulla, però non li ho capiti e ci siamo rimasti male». Cerci non ha gradito la terza tribuna consecutiva: pare che se ne sia andato a casa prima del fischio d’inizio. Muraglione doriano Pur di portare a casa il pareggio-aspirina, Mimmo Di Carlo ha abiurato al dogma della difesa a quattro. Samp col 3-5-1-1, «prefisso» inedito. Un muraglione, il festival dei raddoppi di marcatura. Pressing e contropiede. Due tiri importanti da fuori, di Dessena e Ziegler, disinnescati da Boruc. Un’occasione sciupata da Gastaldello di testa, un’altra da Biabiany su ripartenza «alta». Alla Samp poteva riuscire il colpaccio, ma le facce doriane nel post partita erano distese. Lo 0-0 come scampato pericolo, la sconfitta avrebbe aperto una crisi istituzionale. Doria a meno 9 dalla salvezza e Federico Macheda in tribuna. Il presunto fenomeno è stato escluso dalla lista dei 18. Scelta tecnica di Di Carlo («Kiko deve allenarsi bene») e il messaggio sarà già arrivato a sir Alex Ferguson. LE PAGELLE di S. V. IL VERO GILA ERA ASSENTE VOLTA PERFETTO IN DIFESA FIORENTINA 5,5 BORUC 6,5 Lo cercano, risponde: decisiva parata su Ziegler. DE SILVESTRI 5,5 Poco preciso. GAMBERINI 6 Con Natali, si palleggia il povero Maccarone. NATALI 6 Il Maccarone solitario non gli crea fastidi. PASQUAL 6 Due cross tagliati bene gli valgono la sufficienza. IL MIGLIORE h 6,5 BEHRAMI Gattopardesco: da sornione che era in un attimo diventa esplosivo. DONADEL 6 Pochi concetti, ma abbastanza chiari. MONTOLIVO 5,5 Comincia bene, si spegne via via. VARGAS 6 Dà un paio di scosse. Meglio che niente. MARCHIONNI 5 Fuori ruolo, fuori dal gioco, fuori da tutto. LJAJIC 5,5 Non lascia tracce. MUTU 5 Inghiottito dall’imbuto doriano. GILARDINO 5 Tre occasioni: il vero Gila un gol l’avrebbe fatto. All. MIHAJLOVIC 5 È evidente la povertà di gioco della Fiorentina. SAMPDORIA 6 CURCI 6 Parate ordinarie. IL MIGLIORE h 6,5 VOLTA Anticipa, salta, spazza. GASTALDELLO 6 Mezzo punto in meno per un gol buttato via. MARTINEZ 6,5 Ha il passo giusto per tagliare i fili a Mutu. MANNINI 6 Maratoneta di fascia, perde qualcosa al tiro. DESSENA 6,5 Operaio in perenne straordinario. PALOMBO 6,5 Mostra a Montolivo come si orchestra il centrocampo. KOMAN 5,5 Incoccia in Behrami (Laczko s.v.) ZIEGLER 6 Va vicino al gol. GUBERTI 5,5 Oberato di compiti. BIABIANY 5,5 Mac gli offre un pallone d’oro e lui se lo fuma. MACCARONE 6 Solo contro tutti, rifornimenti zero (Zaza s.v.) All. DI CARLO 6 La partita perfetta, dal suo punto di vista. Difesa e contropiede. TERNA ARBITRALE: RIZZOLI 6 In area tocco di Gila e mani di Gastaldello: involontarietà Bianchi 6; Vuoto 6 R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT Si carica con la luce. Per sempre. . Mai più cambio pila. Il sistema Eco-Drive elimina il problema della sostituzione e dello smaltimento delle pile. Con la sola energia della luce, Eco-Drive fornisce all’orologio una carica inesauribile. 188 18 88 € www.citizen.it LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R SERIE A 26a GIORNATA Il Parma non sa vincere Marino rischia grosso Con il Cesena un pari inutile per entrambe le squadre. Contestato anche Ficcadenti. Per la panchina gialloblù in ballo Zenga, Colomba e Cosmi DAL NOSTRO INVIATO FILIPPO GRIMALDI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA PARMA dA chi giova questo pareggio? A nessuno, probabilmente. Di sicuro, prolunga l’agonia, su un fronte e sull’altro. E rischia di fare saltare un’altra panchina in Serie A: quella di Marino, sempre più sulla graticola, ma deciso ad andare avanti («Dimettermi? Solo i vigliacchi scappano o si nascondono. Fin quando la società mi dirà di andare avanti rimango e lotto. Il pari col Cesena ci sta stretto» così il tecnico a fine partita). In ritiro Fra domani e mercoledì il Parma partirà per il ritiro di Fiuggi, ma per sostituire il tecnico sono in lizza (nell’ordine) Zenga, Colomba (entrambi, però, sotto contratto) e Cosmi. Oggi, forse, sapremo. I gialloblù rimangono infatti nel limbo, per colpa dei cinque punti raccolti nelle ultime otto gare, mentre il Cesena continua a navigare (non da ieri) sull’orlo del precipizio. Incapace per due volte, come gli è successo, di approfittare delle incertezze degli uomini di Marino. La chiave Arrabbiati tutti, alla fine, i tifosi. Con una contestazione su entrambi i fronti (fra i romagnoli, Ficcadenti è nel mirino). Difficile dargli torto. Perché, di questo passo, il rischio è di andare giù a precipizio, e di ritrovarsi in B senza neppure accorgersene. Uno scontento collettivo che nasce dalla stessa impostazione della partita. Marino ha trasformato il Parma in un 3-4-2-1, con LE PAGELLE di FI.GRI. PALLADINO, 13 MINUTI E UN GOL PESANTISSIMO ROSINA PROTAGONISTA PARMA 5,5 MIRANTE 4,5 L’errore sul primo gol è imperdonabile. PACI 6 Qualche sbandamento, ma se la cava. PALETTA 5,5 Quando il Cesena sale, là dietro soffre. PALLADINO 6,5 Tredici minuti gli bastano per trovare un gol pesantissimo. LUCARELLI 5,5 Spesso impreciso e troppo falloso. VALIANI 5,5 Impegna Antonioli. In affanno su Bogdani. DZEMAILI 5 Un errore dopo l’altro. CRESPO 6 E nove. Segna un rigore pesantissimo. MORRONE 5 Molto nervoso, commette l’errore che il Parma paga con il secondo vantaggio ospite. MODESTO 5,5 Un bel diagonale nel primo tempo, in difficoltà nella ripresa. GOBBI 6 Si batte e sfrutta la freschezza atletica. CANDREVA 6 Spinge molto, fallisce una buona opportunità nel primo tempo. IL MIGLIORE h 6,5 GIOVINCO Pericoloso su punizione, prezioso per i movimenti della squadra. AMAURI 6 Primo tempo inutile alla causa. Poi sfiora il pari e si conquista il rigore. All. MARINO 5,5 Un punticino. I problemi rimangono, anche quelli di testa. CESENA 5,5 Sopra: il rigore dell’1-1 di Hernan Crespo (9). Sotto: Pasquale Marino, 48 anni ANSA Amauri però per un tempo isolatissimo là davanti, la squadra troppo lunga, e la mossa dunque non ha dato i frutti sperati. E pure il Cesena (inesistente nella prima mezz’ora) ha perso per lunghi tratti della gara quel sacro fuoco che gli aveva permesso sino a prima del k.o. di San Siro di rimanere vivo. E sperare. Vittime, forse, della loro stessa classifica, i romagnoli sono stati però abili ad approfittare di un peccato mortale di Mirante, che si è fatto scappare la prima conclusione a rete di tutta la partita da parte degli ospiti, firmata da Rosina, al primo centro nel Cesena: tiro non irresistibile, ma è arrivato comunque il gol per i romagnoli, a secco da 270 minuti. La reazione Serviva una scossa, e allora Marino ha buttato nella mischia l’osannato Crespo, affiancandolo ad Amauri. E lì qualcosa è cambiato. Perché l’ex juventino prima ha impegnato Antonioli (lesto a ribattere con il piede sinistro), poi si è conquistato il rigore (fallo di Felipe) realizzato proprio da Crespo. Io non mollo Ristabilita la parità, sono venute fuori ancora una volta le vecchie paure di Giovinco e compagni: Morrone ha dato a Sammarco (servito da Ceccarelli) il pallone per il raddoppio. Urla, fischi, strepiti e disperazione sugli spalti. E quando sembrava finita, con il Cesena che stava già assaporando una vittoria scaccia crisi, complice il blackout di Dellafiore, Palladino s’è fatto trovare al posto giusto al momento giusto. PARMA CESENA 2 2 GIUDIZIO 77 PRIMO TEMPO 0-1 MARCATORI Rosina (C) al 31’ p.t., Crespo (P) al 19’ su rigore, Sammarco (C) al 34’, Palladino (P) al 44’ s.t. PARMA (3-4-2-1) Mirante; Paci, Paletta (dal ’36’ s.t. Palladino), Lucarelli; Valiani, Dzemaili (dal ’1’ s.t. Crespo), Morrone, Modesto (dal ’31’ s.t. Gobbi); Candreva, Giovinco; Amauri. PANCHINA Pavarini, Zaccardo, Pisano, Galloppa. ALL. Marino. CESENA (4-3-2-1) Antonioli; Ceccarelli, Von Bergen, Felipe, Lauro; Sammarco, Colucci, Caserta; Rosina (dal ’17’ s.t. Giaccherini), Jimenez (dal ’42’ s.t. Dellafiore); Bogdani (dal ’32’ s.t. Budan). PANCHINA Calderoni, Benalouane, Appiah, Malonga. ALL. Ficcadenti. ARBITRO Tagliavento di Terni. AMMONITI Paci (P), Colucci (C), Ceccarelli (C) e Felipe (C) per g.s. NOTE paganti 3.421, incasso 33.601,40 euro; abb. 10.578, quota 99.225,30. Tiri in porta 7-4. Fuori 6-’3. Fuorigioco 5-1. Angoli 10-2. Rec. p.t. 1’, s.t. 4’. ANTONIOLI 6,5 Gran riflesso sulla punizione di Giovinco e sul colpo di testa di Amauri. CECCARELLI 6 Veloce di testa e di gambe. Serve l’assist a Sammarco per il due a uno. VON BERGEN 5,5 Efficace negli anticipi, si disunisce nella ripresa. FELIPE 5 Attento fino al fallo da rigore su Amauri. LAURO 6 Senza fronzoli. Quando serve, palla in tribuna. SAMMARCO 6,5 Firma il gol che riaccende le speranze dei romagnoli. COLUCCI 6 Va a coprire dove il Cesena è in difficoltà. CASERTA 6 Nel secondo tempo si rimbocca le maniche e sfiora il raddoppio. IL MIGLIORE 6,5 ROSINA h Un’ora da protagonista assoluto. Lotta, imposta, ragiona. E segna. GIACCHERINI 6 Dà velocità alla manovra e tiene alta la squadra. JIMENEZ 5,5 Troppo discontinuo. (Dellafiore s.v.) BOGDANI 5,5 Primo tempo impalpabile, poi migliora. BUDAN 5,5 Poco concreto nella fase cruciale. All. FICCADENTI 5,5 Torna a casa con gli stessi dubbi e le medesime paure. E non è un bel segnale. TERNA ARBITRALE: TAGLIAVENTO 6 Rigore ok. Manca un giallo a Colucci. Passeri lo tradisce sul fuorigioco di Candreva (palo). Dobosz 6; Passeri 5,5 SERIE BWIN Il posticipo della 27a giornata (ore 20.45) Sannino lancia il Varese «Campionato da riaprire» FILIPPO BRUSA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA VARESE d «È successo davve- ro?». Prima del posticipo con il Frosinone, Beppe Sannino si pone la domanda che riassume la favola del Varese, pronto a scattare, nel giro di due anni e quattro mesi, dall’ultimo gradino della Seconda divisione al quarto posto della serie B. Assalto L’interrogativo del tecnico si riferisce ai risultati della 27ª giornata, caratterizzata dalla frenata del trio di testa: Atalanta (pari), Novara e Siena (k.o.). Stasera i biancorossi, reduci dallo stop di Pescara, potrebbero riavvicinarsi alla vetta: «Il calcio – dice Sannino – è bello perché nulla è mai scontato. Sabato è successo qualcosa di strani (vedi il rigore per il Pescara, ndr) e negli occhi dei miei ragazzi ho letto la voglia di riaprire il campionato. Ci proveremo anche se con il Frosinone non sarà facile perché è una squadra caparbia e rinforzata a gennaio. Ai miei ho chiesto di svegliarsi ogni mattina con la convinzione di non avere in tasca i soldi per la colazione e con l’imperativo di doverseli guadagnare con tanto sudore. Come sosteneva Eduardo Galeano, si può inseguire anche l’utopia, che è come l’orizzonte: non si raggiunge mai ma, almeno, ci permette di continuare a camminare». Beppe Sannino, 53 LAPRESSE VARESE FROSINONE VARESE (4-4-2) 81 ZAPPINO 31 PISANO 2 PESOLI 6 CAMISA 33 PUGLIESE 24 CONCAS 4 FRARA 3 DOS SANTOS 7 CARROZZA 21 EBAGUA 10 NETO PEREIRA All. SANNINO FROSINONE (4-3-3) 88 FRISON 2 DE MAIO 22 TERRANOVA 20 MINELLI 83 BIANCO 8 PESTRIN 12 BISO 11 CARIELLO 7 MASUCCI 86 BACLET 6 CESARETTI All. CAMPILONGO PANCHINA 27 Moreau, 64 Figliomeni, 84 Correa, 77 Tripoli, 23 Nadarevic, 9 Alemao, 18 Pinto PANCHINA 14 Vaccarecci, 18 Ben Djemia, 19 Catacchini, 27 Beati, 24 Di Tacchio, 90 Stellone, 10 Zigoni ARBITRO Baracani di Firenze GUARDALINEE Meli-Costanzo PREZZI da 10 a 45 euro TV Sky Calcio 1 e Dahlia Sport VARESE Squalificati Corti e Osuji, avanza a centrocampo Dos Santos: Correa non è al top, Zecchin ha la pubalgia, quindi a destra gioca Concas. Squalificati Corti e Osuji. Diffidati Dos Santos, Ebagua, Osuji e Zappino. FROSINONE Campilongo passa al 4-3-3: ballottaggio Biso-Beati. Squalificati Sansone. Diffidati Catacchini, Minelli e Santoruvo. TORINO taccuino Cairo annuncia multa a Bianchi LA SVOLTA TORINO (f.t.) Rolando Bianchi sarà multato per la polemica con Lerda dopo il gol al Pescara. Cairo non ha gradito: «Ho visto le immagini e non mi sono piaciute. Bianchi è un giocatore del Toro, si alleni e faccia il suo mestiere. Ci sta di andare in trance agonistica, ma quella non è una reazione da capitano: rispetti compagni, allenatore e tifosi». Ad avvelenare la situazione le parole del fratello (e agente) di Bianchi, Riccardo: «Lerda ha umiliato Rolando, non escludo la separazione a giugno». Cairo stigmatizza: «Dichiarazioni fuori luogo, andare in panchina non è un affronto. Bianchi ha ancora due anni di contratto». Crotone: oggi riparte Menichini CROTONE dFallimento Corini. Il Crotone lo esonera e richiama Menichini per rimettere in sesto la stagione. La seconda sconfitta consecutiva costa la panchina a Cori ni ma più che i k.o. sono fatali le sue scelte: in 10 gare ha fatto solo 8 punti, da qui contestazione ed esonero. Oggi Menichini (con Garzya) dirige il suo primo allenamento. LA SITUAZIONE Domani recupero Pescara-Empoli dCosì dopo 27 giornate: Atalanta p. 52; Novara 51; Sie na 49; Varese 43; Reggina 39; Livorno, Torino e Vicenza 38; Empoli* 36; Pescara* e Padova 35; Grosseto e Albi noLeffe 34; Sassuolo, Piacenza e Modena 31; Crotone 30; Cittadella e Portogruaro 28; Ascoli e Triestina 27; Frosinone 24. (*una in meno). Domani (ore 18.30) si recu pera Pescara Empoli. Venerdì: Padova Piacenza (ore 19; 2 2), Livorno Ascoli (21; 5 1). Sabato (ore 15): Atalan ta Sassuolo (2 0); Crotone Triestina (0 3); Empoli Citta della (3 2); Frosinone Grosseto (0 2); Modena Siena (0 2); Novara Varese (1 3); Pescara AlbinoLeffe (2 1); Portogruaro Torino 1 2); Vicenza Reggina (2 3). R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT ???????????? GAZZACAFFÈ IL COMMENTO Arbitri senza rete di ALBERTO CERRUTI A come arbitri, B come Banti, C come Celi. Nel bene a favore di Milan e Inter o nel male a scapito di Chievo e Cagliari, i protagonisti che hanno condizionano la lotta al vertice di questo fine settimana sono loro. E per fortuna Gava non ha commesso errori gravi nel successo del Napoli, che batte il Catania e rimane secondo, a 3 punti dalla capolista a portata di aggancio nel prossimo lunedì-scudetto a San Siro. Non ci piace parlare degli arbitri, gli unici costretti a «giocare» contro due squadre, ma a tutto c’è un limite e mai come stavolta il limite è stato superato, nell’interesse di due grandi club che stanno lottando con il Napoli per lo scudetto. Premesso che crediamo nella buona fede di Banti a Verona e Celi a Milano, i gol convalidati ieri a Robinho e sabato a Ranocchia sono il frutto di altrettanti evitabilissimi, perché evidentissimi, omaggi. Il fuorigioco di Ranocchia che mette il piede sul tiro di Kharja non era millimetrico e si poteva vedere senza l’aiuto della moviola. Un errore dell’assistente Pugiotto d’accordo, ma con la complicità di Celi. «E’ chiaro che vogliono aiutare l’Inter», avevano pensato tutti i tifosi milanisti, nel timore di un’altra «fatal» Verona, al di là del valore del Chievo che sul suo campo aveva già battuto Inter e Napoli. E invece, a smontare la teoria del complotto, ecco l’involontario regalino per celebrare i 25 anni della gestione Berlusconi. Robinho si aggiusta il pallone con il braccio e poi segna il gol che porta in vantaggio la capolista, ristabilendo i 5 punti di vantaggio sull’Inter. Un tocco così evidente, con l’arbitro in ottima posizione per vederlo, che ingigantisce la responsabilità di Banti e dà ragione a Platini perché con un giudice di porta quel gol, come quello di Ranocchia, non sarebbe stato convalidato. «E’ chiaro che vogliono far vincere lo scudetto al Milan», hanno malignato i tifosi nerazzurri, illusi dal pareggio di Fernandes ma gelati dal gol bellissimo, e regolarissimo, di Pato. Al di là dei gravi errori dei direttori di gara e dei loro assistenti, che mai come stavolta invece di assistere nel senso di aiutare assistono nel senso di guardare, ci sono poi quelli non meno gravi dei giocatori, dei tecnici e dei dirigenti che nei raduni promettono di aiutare gli arbitri ma poi li attaccano soltanto se li danneggiano e non riconoscono mai di avere ricevuto un involontario — e ripetiamo in buona fede — favore. Così Robinho nega l’evidenza, esultando come se quell’auto-assist di braccio non ci fosse mai stato. Così Allegri passa e chiude. Par condicio in campo negli errori delle terne arbitrali e par condicio fuori nei silenzi dei dirigenti e nei dribbling degli ex giocatori in panchina, visto che Leonardo aveva detto di «non aver visto bene». E allora applaudiamo la piacevole eccezione offerta da Donadoni, raro e purtroppo inascoltato esempio di fair play con poche parole: «Il fuorigioco non l’hanno fischiato e quindi c’è poco da fare. Lo sapete, non sono il tipo che fa polemiche». A come arbitri, B come Banti, C come Celi e D come Donadoni. L’unico raggio di luce in questo alfabeto di errori e polemiche. Sognando un Milan-Napoli di calcio vero senza veleni e complotti. « Claudio Lotito, 53 anni, presidente della Lazio LIVERANI w AI MONDIALI PARLANO I NUMERI / L’EXPLOIT DI UDINESE E NAPOLI LE CIFRE Chi comanda nel ritorno: 4 Milan e Inter? Macché... le sconfitte di fila della Roma: Inter-Roma 5-3; Roma-Napoli 0-2; Roma-Shakhtar 2-3 (ottavi di Champions); Genoa-Roma 3-4. 10 i gol di Pato in questo campionato. Il brasiliano del Milan ha giocato 16 partite andando a segno ogni 107 minuti. Milan e Inter hanno saldamente in mano le sorti del campionato? Sembra di sì, ma è una sensazione sbagliata. Lo dicono i numeri. Nel ritorno, comanda l’Udinese. Nonostante il pari di ieri col Brescia, i bianconeri di Guidolin mettono tutti in fila: i 17 punti sui 21 disponibili, si sommano alla migliore differenza reti (+10). I friulani si esaltano in trasferta, col contropiede: le tre vittorie consecutive, con 9 gol all’attivo e 3 subiti, parlano chiaro. Un gradino più sotto (16 punti) c’è il Napoli di Cavani e Hamsik. Il segreto? Difesa super: soltanto 2 gol al passivo in 7 match, la migliore del campionato. A questo punto è evidente che i rossoneri e i nerazzurri vivono un po’ di rendita, grazie ai punti conquistati nel girone d’andata. Sappiamo che per lo squadrone di Leonar- do non è proprio così: nell’ultimo mese e mezzo ha recuperato e vinto due partite, slittate col Mondiale per club. Ma sul piano statistico il conto è questo. Nel ritorno Inter e Milan hanno gli stessi punti: 15. Leo viaggia più forte a San Siro, con 4 vittorie su 4; Allegri è più solido in trasferta, 8 punti e zero sconfitte in 4 partite. La differenza reti è la stessa (+9) con una notazione importante: i nerazzurri hanno il migliore attacco (17 gol), i rossoneri una delle difese più solide (3 gol al passivo). Nel plotone di testa resiste bene la Lazio, terza al giro di boa, quarta in questa graduatoria. Guadagnano posizioni Cagliari e Fiorentina, scende il Palermo e affonda la Roma: era quarta il 9 gennaio è sest’ultima nel ritorno. Ranieri libera tutti. ALESSANDRO DE CALÒ Christof Innerhofer, 26 anni EPA Sci azzurro, che miracolo. Siamo tornati fortissimi? SÌ Forse non un raccolto co- 7 dirittura non cambiarono nemmeno le posizioni: Inter, Roma, Juve e Fiorentina nel 2008; Inter, Milan, Juve e Fiorentina l’anno successivo. E allora perché sperare nel miracolo? Solo perché ancora balla la partita con la Lazio. Quindi, potenzialmente i punti sono 4, con scontro diretto a favore, in virtù del 2-1 bianconero nella gara d’andata. Controindicazioni? La partita di ritorno con la Lazio si giocherà a Roma, e fra la Juve e il quarto posto c’è oggi anche l’Udinese. Senza dimenticare la Roma, che vincendo il recupero, a Bologna, supererebbe Buffon e compagni di una lunghezza. sì copioso, ben sei medaglie (primato eguagliato), ma certamente l’Italia aveva le carte in regola per essere protagonista. E’ vero che è arrivata a Garmisch senza vittorie stagionali in Coppa del Mondo, ma tanti quarti posti (ben otto) sono stati frutto di circostanze sfortunate. C’erano stati terzi posti che potevano essere delle vittorie. Un esempio per tutti, la supercombinata di Wengen: Innerhofer che vince con estrema facilità la discesa e che si fracassa il braccio sinistro contro una staccionata raggiungendo la casetta di partenza dello slalom. L’azzurro si è poi classificato quarto, ma col vantaggio che aveva era sicuramente da podio. Atleti come Innerhofer, Fill e Moelgg sono sempre potenziali vincitori delle loro gare. Il talento di Federica Brignone già si conosceva, ma si è rivelato nell’ultima gara premondiale con il 2˚ posto nel gigante di Zwiesel (Ger). I Mondiali non hanno le stesse logiche del circuito ed è stata importantissima la vittoria nel secondo giorno di Innerhofer nel superG. Questo successo ha galvanizzato la squadra, tutti sono scesi in pista con uno spirito più positivo. Forse, pensandoci, avremmo potuto raccogliere qualcosa di più pensando ai quarti posti di Denise Karbon nel gigante e della squadra nel gigante parallelo. Parlando del futuro, abbiamo una squadra in crescita con un’età media più bassa rispetto ad altre nazioni. I prossimi Mondiali saranno nel 2013 a Schladming. Come ha detto il d.t. Ravetto, considerando la maturazione degli atleti e le piste più adatte alle nostre caratteristiche, lì potremmo raccogliere un bottino ancora superiore, proprio un anno prima dell’Olimpiade di Sochi. MIRKO GRAZIANO PIERANGELO MOLINARO le vittorie consecutive in casa dell’Inter, che ha raggiunto il Palermo. Il record stagionale è della Roma: 8 A destra, Totò Di Natale, capitano dell’Udinese, nella sfida col Brescia. In basso, Robinho: gol contestato e decisivo col Chievo IPP/ INSIDEFOTO L’«EVEREST» BIANCONERO a om n a r o r ve St SIMEONE A CATANIA STA RACCOGLIENDO MENO PUNTI DEL POVERO GIAMPAOLO (l.bir.) Leonardo ha rilanciato l’Inter, Donadoni ha fatto decollare il Cagliari. Non c’è due senza tre? Escluso, almeno nel caso del Catania. Simeone, scomodato dall’Argentina per sostituire Giampaolo, ha fatto peggio: 0,67 punti a partita contro 1,10. Questa Juve può risalire in zona Champions? NÌ Sette punti di distacco dal quarto posto della Lazio dopo 26 giornate sono un Everest. Di fatto, l’inseguimento della Juve all’Europa che conta può oggi considerarsi un’impresa ai limiti dell’impossibile. Lo dice la logica, lo dicono anche i precedenti. Nelle ultime tre stagioni (quelle al «netto» di Calciopoli, penalizzazioni comprese), solo una volta le prime quattro della 26ª giornata non hanno poi tagliato insieme il traguardo Champions. E’ successo l’anno scorso, proprio con Delneri protagonista. Alla 26ª, la sua Samp era infatti quinta a pari merito, ma con soli due punti di ritardo dal Palermo quarto. Nel 2007-2008 e nel 2008-2009 ad- Ipse dixit... ... Cosa voleva dire Nel dizionario di Lotito, tra il latino e Califano Non ci stiamo a essere trattati sempre male. Il cane morde sempre lo straccione «Prima di tutto, io devo parlare con gente che conosce il mio linguaggio, in termini tecnici, allora capisco. Noi stiamo affrontando in modo... diciamo così... scientifico, nell’accezione semantica, un sistema. Lei istiga e fa da terminale di alcuni interessi, lei diffonde notizie a isti- gare situazioni destabilizzanti, lei rappresenta un elemento di istigazione. A Roma c’è il tiro al piccione e io sono il piccione. L’attacco mediatico è successo perché la piazza di Roma è particolare e soffre il fatto che alcune persone rappresentino una lazialità "cicero pro domo lo- ro". Bisogna dare giudizi alla fine, non nella fase endoprocedimentale. Io stabilisco un indirizzo: il metodo è la sinestesia. Insomma, per dirla come Califano nella canzone La vacanza di fine settimana: aho, io me so’ rotto li cojoni». ROBERTO PELUCCHI LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT CLASSIFICA DELLA SERIE A RISULTATI BOLOGNA-PALERMO Paponi (B) 1-0 CHIEVO-MILAN Robinho (M), Fernandes (C), Pato (M) 1-2 FIORENTINA-SAMPDORIA 0-0 SQUADRE GENOA-ROMA 4-3 Mexes (R), Burdisso (R), Totti (R), Palacio (G), Paloschi (G), Palacio (G), Paloschi (G) INTER-CAGLIARI Ranocchia (I) 1-0 LAZIO-BARI Hernanes (L) 1-0 LECCE-JUVENTUS Mesbah (L), Bertolacci (L) 2-0 NAPOLI-CATANIA Zuniga (N) 1-0 PARMA-CESENA 2-2 Rosina (C), Crespo (P) rigore, Sammarco (C), Palladino (P) UDINESE-BRESCIA 0-0 PROSSIMO TURNO mercoledì 23 febbraio, ore 18.30 BOLOGNA-ROMA (RECUPERO) (2-2) sabato 26 febbraio, 20.45 JUVENTUS-BOLOGNA (0-0) domenica 27 febbraio, ore 15 CATANIA-GENOA (ore 12.30) (0-1) BARI-FIORENTINA (1-2) BRESCIA-LECCE (1-2) CAGLIARI-LAZIO (1-2) CESENA-CHIEVO (1-2) PALERMO-UDINESE (1-2) ROMA-PARMA 0-0) SAMPDORIA-INTER (20.45) (1-1) lunedì 28 febbraio, ore 20.45 MILAN-NAPOLI (2-1) LA MOVIOLA i MARCATORI PARTITE PUNTI IN CASA RETI FUORI RIGORI G. V. N. P. G. V. N. P. G. V. N. P. F. S. F. S. F. S. MILAN NAPOLI INTER LAZIO UDINESE JUVENTUS PALERMO ROMA CAGLIARI GENOA FIORENTINA BOLOGNA* CHIEVO SAMPDORIA PARMA LECCE CATANIA BRESCIA CESENA BARI 55 52 50 48 44 41 40 39 35 35 33 32 31 31 27 27 26 23 22 15 13 13 13 14 13 12 13 12 13 13 13 12 13 13 14 13 13 13 13 13 8 9 9 9 8 6 8 8 7 5 7 7 4 5 4 5 6 5 4 2 3 2 3 3 3 3 2 3 1 3 3 4 6 5 7 4 4 2 3 4 2 2 1 2 2 3 3 1 5 5 3 1 3 3 3 4 3 6 6 7 13 13 13 12 13 14 13 13 13 13 13 13 13 13 12 13 13 13 13 13 8 7 6 5 5 5 4 3 3 4 1 2 3 2 2 2 0 1 1 1 4 2 2 3 2 5 2 3 4 5 6 4 4 5 2 2 4 3 4 2 1 4 5 4 6 4 7 7 6 4 6 7 6 6 8 9 9 9 8 10 26 26 26 26 26 26 26 25 26 26 26 25 26 26 26 26 26 26 26 26 16 16 15 14 13 11 12 11 10 9 8 9 7 7 6 7 6 6 5 3 7 4 5 6 5 8 4 6 5 8 9 8 10 10 9 6 8 5 7 6 PUNTI IN CASA FUORI TOTALE DIFF. FAVORE CONTRO 2009 2010 E DIFFERENZA RETI TOTALE 3 6 6 6 8 7 10 8 11 9 9 8 9 9 11 13 12 15 14 17 27 24 32 22 21 24 25 21 23 16 16 14 12 14 13 18 15 13 9 7 10 8 15 12 11 19 14 10 13 18 11 8 10 8 10 18 13 15 15 18 19 17 15 11 21 17 19 17 9 8 12 13 16 9 12 10 7 7 10 7 10 14 14 10 19 13 22 26 15 7 17 25 19 19 26 28 21 18 21 22 46 41 47 33 42 41 44 38 32 24 28 27 28 23 25 28 22 20 19 14 20 22 29 22 30 32 36 36 28 25 28 33 29 27 36 46 33 33 36 40 T. R. T. R. +26 +19 +18 +11 +12 +9 +8 +2 +4 -1 0 -6 -1 -4 -11 -18 -12 -13 -17 -26 3 5 6 2 3 3 1 5 2 2 4 2 2 5 3 4 3 4 2 6 2 3 5 2 2 2 0 4 1 2 3 0 1 5 3 1 3 4 1 3 1 2 2 4 5 3 6 5 3 1 2 2 2 1 8 3 3 3 4 7 0 54 (+1) 2 41 (+11) 1 58 (-8) 4 26 (+22) 1 27 (+17) 2 41 (=) 5 43 (-3) 5 51 (-12) 2 38 (-3) 1 38 (-3) 1 35 (-2) 1 31 (+1) 1 35 (-4) 1 40 (-9) 7 33 (-6) 2 in B 1 27 (-1) 2 in B 3 in B 5 32 (-17) POSIZIONE STAGIONE 2009 2010 ULTIME QUATTRO GARE 2 5 1 17 15 5 4 3 8 8 10 14 10 7 12 in B 15 in B in B 13 NNVV PVVV VPVV NNVV NVVN PVVP VVPP NPPP VPVP NNVV NVPN NVPV VNPP PVPN PNPN VPPV NPVP NVPN NPPN PPNP U CHAMPIONS U PRELIMINARI DI CHAMPIONS U EUROPA LEAGUE U RETROCESSIONE A parità di partite giocate la nostra classifica tiene conto di quest’ordine preferenziale: 1) punti 2) minor numero di partite disputate 3) differenza reti 4) numero di gol segnati 5) ordine alfabetico. Le ultime tre retrocedono in serie B. * Bologna ha 3 punti di penalizzazione. AL FRIULI L’ASSISTENTE CORREGGE BERGONZI: INESISTENTE IL BRACCIO DI BEGA Buffon, il rosso è inevitabile A Udine rigore «revocato» Il portiere respinge con la mano fuori dall’area il tiro di Di Michele FRANCESCO CENITI ELISABETTA RUSSO [email protected] 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dFine settimana in rosso per la squadra di Braschi: pesano gli errori commessi nelle partite di Inter e Milan che vanificano le buone prestazioni sugli altri campi. FIORENTINA-SAMP 0-0 Pochi episodi difficili per Rizzoli: a inizio ripresa giusto considerare involontario un mani di Gastaldello dopo uno stop errato di Gilardino (la distanza tra i due giocatori è minima). GENOA-ROMA 4-3 Gara pazzesca, ma Orsato non fa errori grazie anche alla buona prova degli assistenti: non c’è fuorigioco sul terzo e quarto gol del Genoa. Ok il rosso a Rafinha per due gialli. La respinta con la faccia di Bega: rigore concesso e poi revocato SKY LAZIO-BARI 1-0 La gara fila via liscia ma c’è un episodio che sfugge a Pierpaoli e i suoi assistenti: contrasto tra Glik e Kozak, il laziale cade a terra e riceve un colpo; la sua risposta non si fa attendere e piazza un calcetto tra gamba e parti intime dell’avversario. Gesto che poteva costare anche il rosso se l’arbitro l’aves- se visto, molto difficile invece l’utilizzo della prova tv perché non sembra condotta violenta. LECCE-JUVE 2-0 Bene Mazzoleni. In avvio Toni reclama rigore, ma lui e Ferrario si strattonano a vicenda. Al 12’ la Juventus resta in 10 per il giusto rosso a Buffon: Di Michele, in posizione regolare, prova ad anticipare il portiere che tocca il pallone con le mani fuori area. Regolare l’1-0 del Lecce: Mesbah è tenuto in gioco da Chiellini. Anche il Lecce resta in 10: ingenuo Vives, che in 2’ si prende 2 gialli (fallo su Del Piero e Chiellini). Unico neo la mancata ammonizione a Chiellini che trattiene Munari. PARMA-CESENA 2-2 Tagliavento gestisce bene una sfida delicata. Non fa altrettanto l’assistente Passeri che ferma Candreva (colpisce il palo) per un fuorigioco inesistente. Giusto il rigore assegnato al Parma: Felipe affossa Amauri. Ok anche non intervenire nel finale quando Palladino cade in area: non c’è fallo di Lauro, anzi siamo al limite della simulazione. UDINESE-BRESCIA 0-0 Non benissimo Bergonzi. Nella ripresa dà un rigore all’Udinese per il presunto mani di Bega, per fortuna lo corregge l’assistente Niccolai: il difensore (che aveva le braccia aderenti al corpo) prende la palla con viso e spalla. Nel finale lo stesso Bega colpisce in modo violento Asamoah utilizzando la spalla ma anche il gomito: ci stava il rosso diretto, arriva solo il giallo. (Chievo-Milan a pagina 3 Napoli-Catania a pagina 9) 20 RETI: Cavani (2) (Napoli) 18 RETI: Di Natale (2) (Udinese) 15 RETI: Eto'o (5) (Inter) 14 RETI: Di Vaio (Bologna); Matri (1) (11 reti con il Cagliari) (Juventus) 13 RETI: Ibrahimovic (2) (Milan) 10 RETI: Pazzini (2) (6 con la Sampdoria) (Inter); Pato e Robinho (Milan); Pastore (Palermo); Borriello (1) (Roma) 9 RETI: Pellissier (1) (Chievo); Quagliarella (Juventus); Crespo (3) (Parma) 8 RETI: Gilardino (Fiorentina); Hamsik (1) (Napoli); Ilicic (Palermo) 7 RETI: Hernanes (1) (Lazio); Miccoli (Palermo); Vucinic (1) (Roma); Sanchez (Udinese) 6 RETI: Caracciolo (3) (Brescia); Nené (Cagliari); Maxi Lopez (1) (Catania); Bogdani (Cesena); Floccari (Lazio) 5 RETI: Diamanti (1) (Brescia); Moscardelli (Chievo); Cambiasso, Milito e Stankovic (Inter); Krasic (Juventus); Kozak (1) (Lazio); Di Michele (Lecce); Cassano (2) (4 con la Sampdoria) (Milan); Lavezzi (Napoli); Pinilla (Palermo); Giovinco (Parma); Guberti (Sampdoria) 4 RETI: Barreto (2) (Bari); Acquafresca e Conti (Cagliari); Silvestre (Catania); Jimenez (Cesena); Santana (Fiorentina); Floro Flores (3 reti con l'Udinese) e Palacio (1) (Genoa); Thiago Motta (Inter); Del Piero (1), Iaquinta, Marchisio e Toni (1) (3 reti col Genoa) (Juventus); Mauri e Zarate (Lazio); Simplicio e Totti (2) (Roma) 3 RETI: Britos e Gimenez (Bologna); Eder (Brescia); Cesar (Chievo); D'Agostino (1) e Ljajic (2) (Fiorentina); Ranocchia (2 con il Genoa) (Inter); Pepe (Juventus); Corvia, Jeda (1), Ofere e Olivera (Lecce); Nocerino (Palermo); Maccarone (2 con il Palermo) e Pozzi (1) (Sampdoria); Denis (Udinese) 2 RETI: Okaka e Rudolf (1 rete con il Genoa) (Bari); Paponi (Bologna); Cordova (Brescia); Canini e Nainngolan (Cagliari); Gomez, Lodi e Terlizzi (Catania); Giaccherini e Parolo (Cesena); Fernandes, Mandelli e Thereau (Chievo); Destro, Mesto, Milanetto, Paloschi e M. Rossi (Genoa); Sneijder (Inter); Aquilani (Juventus); Biava (Lazio); Giacomazzi e Piatti (Lecce); Boateng e Inzaghi (Milan); Cannavaro e Maggio (Napoli); Bacinovic, Bovo e Migliaccio (Palermo); Bojinov, Candreva, Palladino e Zaccardo (Parma); N. Burdisso, Menez e Perrotta (Roma); Armero, Benatia, Domizzi e Zapata (Udinese) 1 RETE: 84 giocatori 1 AUTORETE: 18 giocatori (Pellegrino 2) RETI: in questo turno 20 (1 rigore); in totale 622 (47 rigori, 19 autoreti) CORCORSI CONCORSI N. 17 DEL 20/2/2011 TOTOCALCIO - COLONNA VINCENTE 2-X-1-1-X-X-1-1-2-2-2-X-1-1 QUOTE Ai 14 nessun vincitore; ai 13 (11) 12.889 €;Ai 12 (164) 864 €;Ai 9 (28) 5.844 €- TOTOGOL - COLONNA VINCENTE 3-7-9-5-1-10-13 QUOTE: Ai 7 e 6 nessun vincitore; Ai 5 (4) 1.659 €;Ai 4 (105) 75 € R R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT MONDO SPAGNA y Se c’è Messi c’è tutto Il Barça si rilancia LIGA Risultati e classifica 24ª gior. ValenciaSporting 0-0 Real MadridLevante 2-0 Real SaragozzaA.Madrid 0-1 OsasunaEspanyol 4-0 GetafeSantander 0-1 VillarrealMalaga 1-1 AlmeriaDeportivo 1-1 SivigliaHercules 1-0 BarcellonaAth.Bilbao 2-1 I catalani, dopo Gijon e Arsenal, soffrono anche con l’Athletic. Ma nel finale l’argentino spinge il Real a -5 FILIPPO MARIA RICCI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA BARCELLONA (SPA) dLeo Messi, il salvatore. Nel giorno della sua partita numero 250 in blaugrana l'argentino segna una rete che sarà ricordata a lungo. Non perché è la numero 168 col Barça, ma perché serve a piegare la resistenza di un inesauribile Athletic Bilbao e rilanciare un Barcellona incartato, distratto, sfortunato e trascurato da un arbitro in pessima serata. Oggi Real SociedadMaiorca Record Nella sua gara numero 100 di Liga, Guardiola ottiene la sua vittoria numero 79, con 14 pareggi: nessuno nella storia ha cominciato così, ma ciò che conta per Pep è che il 2-1 sull'Athletic spezza la mini-crisi, pareggio a Gijon e sconfitta con l'Arsenal, e rimanda il Real Mourinho a -5 dopo una serata di grande sofferenza. I cambi Guardiola modifica il disegno tattico. Il posizionamento di Busquets in mezzo alla difesa permette alla squadra di guadagnare un centrocampista in fase d’impostazione, ma lascia ampi spazi al contropiede dei baschi, considerando le difficoltà di Mascherano e la smisurata propensione offensiva di Dani Alves. In attacco Messi gioca alle spalle di Villa (centravanti) e Pedro, che va a sinistra lasciando la fascia destra all'inesauribile Alves, subito decisivo. Al 4’ Xavi lo pesca con un passaggio millimetrico in sospetta posizione di fuorigioco: la bandierina resta giù, il brasiliano, già 10 assist, va su e scarica al volo in mezzo all'area dove accorre Villa che batte Iraizoz e arriva a 16 gol, come Ibrahimovic in tutta la passata Liga. Gol stupendo, ma non decisivo: il Barça tende a imboccare l'affollato imbuto centrale con i triangoli che finiscono con lo sbattere contro il ben posizionato frangiflutti basco. I minuti passano, il Barça colpisce la traversa (Villa) ma è poco fluido e Pinto, sostituto dell’infortunato Classifica Fenomeno Messi: 25˚ gol in questa Liga, 168˚ con il Barcellona in 250 partite. Sempre decisivo, saluta il Camp Nou. Leo Messi compirà 24 anni il 24 giugno REUTERS Valdes, si deve grattare via la ruggine con grandi interventi su Susaeta e Llorente. Sempre Leo All'inizio della ripresa Abidal offre a Busquets un pallone della morte e il centrocampista prestato alla difesa stende Llorente: rigore trasformato da Iraola. Il Barça sembra in stato di choc, Pep chiede l'aiuto del pubblico, Messi lo vede e decide di caricarsi i suoi sulle spalle. Si lancia in uno slalom maradoniano e il quarto uomo saltato lo stende: rigore netto che l'arbitro non vede. I minuti passano, l’ansia cresce fino a che non va in onda il replay del primo gol: sventagliata di Xavi per Alves, cross per Messi che anticipa sul primo palo per segnare il suo 25˚ gol in questa Liga, 41˚ stagionale. «Ci voleva — dice Leo —. Non potevamo perdere altri punti». BARCELLONA ATHLETIC BILBAO 2 1 Barcellona 65 Real Madrid 60 Valencia 48 Villarreal 46 Ath.Bilbao 38 Espanyol 37 Siviglia 34 A.Madrid 33 Getafe, Real Sociedad, Majorca 31 Santander 28 Deportivo 26 Osasuna, Hercules 25 Sporting, Levante 24 R.Saragozza 23 Almeria 21 Malaga 20 GIUDIZIO7777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Villa (B) 4' pt; Iraola (A) rig. 5', Messi (B) 33' st BARCELLONA (4-3-1-2) Pinto 7,5; Dani Alves 7,5, Busquets 6, Piqué 6, Abidal 7; Xavi 7,5, Mascherano 5,5 (20' st Maxwell 6,5), Iniesta 7,5; Messi 7,5; Villa 7,5 (38' Keita sv), Pedro 6 (47' st Afellay sv). PANCHINA Oier, Milito, Adriano, Bojan. ALL Guardiola 7 ATHLETIC BILBAO (4-4-1-1) Iraizoz 7; Iraola 7, Ekiza 6,5, Amorebieta 6,5, Koikili 5; Susaeta 6,5 (38' st David López sv), Gurpegi 7, Javi Martinez 7, Gabilondo 6,5 (24' st Muniain 6); Iturraspe 5 (1' st Toquero 7); Llorente 7,5. PANCHINA Raúl, Ustaritz, De Marcos, Castillo. ALL Caparros 7 ARBITRO Ramirez Dominguez 4,5 NOTE amm. Koikili, Iraola, Gurpegi (A); Alves, Busquets, Piqué (B). Spett. 83.533. Tiri porta 6-5, tiri fuori 7-0, angoli 11-1. Recuperi 1' e 3' FRANCIA Il Flamengo batte il Botafogo Prima finale per Ronaldinho Lione, niente Real per Lopez Il Lilla cade a Montpellier RIO DE JANEIRO Ronaldinho giocherà domenica prossima la sua prima finale con il Flamengo: è la Coppa Guanabara, fase iniziale del campionato di Rio, contro il Boavista (provinciale che ha eliminato in semifinale il favorito Fluminense). Il Flamengo ha superato ai rigori il Botafogo (1 1 dopo 90’) in semifinale. Chi vince la coppa Guanabara si giocherà il titolo di Rio contro il vincitore della seconda fase. (a.g.-gdf) Il fatto: Lisandro Lopez, punta del Lione, non giocherà in Champions contro il Real Madrid per infortunio. Su come quest’ultimo sia capitato, invece, le voci sono discordanti. In Francia l’hanno ricostruito così: il tecnico Puel voleva preservarlo, e giovedì gli ha annunciato che lo avrebbe tenuto fuori in campionato con il Nancy (gara vinta venerdì 4 0). Lopez non l’avrebbe presa bene, e nel calciare un pallone in preda alla stizza si sarebbe procurato una lesione al tendine del ginocchio. Versione subito smentita dal Lione. Il presidente Aulas in radio ha detto: «Ma pensate davvero che Lisandro sia così stupido? Generoso Non è però Ronaldinho ma il terzino Ronaldo Angelim che di testa segna l’1 0 per il Flamengo al 14’ pt (su d’angolo battuto da Thiago Neves). Ronaldinho è generoso COPPA D’INGHILTERRA CONTRO IL NOTTS COUNTY Goleada ManCity Balo in ospedale MANCHESTER C. NOTTS COUNTY 5 0 GIUDIZIO 777 PRIMO TEMPO 1-0 MARCATORI Vieira 37’ pt; Vieira 13’, Tevez 39’, Dzeko 41’, Richards 46’ st MANCHESTER CITY (4-3-1-2) Hart 6; Richards 6,5, K.Touré 6,5, Lescott 6,5, Zabaleta 6; Y.Touré 5,5 (36’ st Barry sv), Vieira 7, Kolarov 6,5; Silva 6 (41’ st Jo sv); Balotelli 5,5 (30’ st Tevez 7). PANCHINA Taylor, Kompany, Boateng, Nimely. ALL Mancini 6,5 NOTTS COUNTY (4-4-2) Nelson 6,5; Darby 6 (15’ st Thompson 5,5), Edwards 5,5 Pearce 5,5 (45’ st Chilvers sv), Harley 6,5; Hawley 6,5, Ravenhill 5,5, Bishop 6, Westcarr 6; Gow 6,5, Hughes 6 (34’ st Gobern sv). PANCHINA Burch, Lee, Spicer, Smith. ALL Ince 6. ARBITRO Jones 5,5 NOTE spettatori 27.276. Ammoniti Balotelli (M) e Hawley (N). Tiri in porta 13-4. Tiri fuori 7-8. In fuorigioco 3-3. Angoli 12-5. Recuperi pt 1’-st 4’ GIANCARLO GALAVOTTI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MANCHESTER (Ing) dResa dei con- ti tra ex nerazzurri. Roberto Mancini spazza via dalla FA Cup Paul Ince grazie a Patrick Vieira. Costretto al replay dall’1-1 del Notts County il 30 gennaio, il Manchester City dilaga 5-0 per la sfida agli ottavi con l’Aston Villa il 2 marzo a Eastlands. All’indomani del risicato 1-0 del Manchester United ai semipro del Crawley Town (93 gradini di scarto), anche l’Arsenal cade nella leggendaria trappola del più antico torneo di calcio del mondo: il Leyton Orient (11˚ in 3ª serie) fa meglio del Barcellona, costringendo i Gunners al replay all’Emirates (1-1 all’89’). Tre atti Il Mancio opta per 4 cambi da Salonicco, con Balotelli per la prima volta titolare dal 28 dicembre, più Dzeko. Contro il County, 59 posti di scarto, il City gioca in tre atti. Al via gli ospiti scattano nel segno di Ince, un conto da regolare con il resto del mondo. Quelli del City si fanno mettere sotto. Atto secondo dal 21’: Hawley da 30 metri batte Hart ma non il palo, e il sussulto sveglia il City. Balotelli finalmente riceve la palla giusta, viene abbattuto da dietro in area da Darby e ignorato dall’arbitro. Balo story Da qual momento riempie di petizioni il direttore di gara, mentre i compagni pensano a giocare. Il County cede su corner, al 37’: calcia Silva, incorna Vieira sul primo palo. Balotelli «festeggia» con un maldestro tackle su Darby sulla trequarti del City, l’arbitro per la prima volta estrae il giallo. Nella panchina del City tutti hanno la borsa dell’acqua calda. In quella del County stringono i denti. Vieira concede il bis, dal corner di Kolarov, perfetto per l’impatto. Rabbia e ospedale Drammatico il contemporaneo impatto della fronte di Balotelli con la testa di Pearce. Attimi di paura, ma entrambi si rialzano. Dentro Tevez, fuori Balotelli, che s’arrabbia e butta via lo scaldacollo nel tunnel. I medici del City optano per il trasporto in ospedale, ma i controlli escludono danni alla testa. Con Tevez cambia tutto. Sprinta alla grande, lanciato da Dzeko, per il 3-0, gol n. 50 in 74 presenze City. Ricambia per la zuccata a bruciapelo di Dzeko. Richards con un gran sinistro firma il 5-0 al 91’. taccuino BRASILE COPPA GUANABARA nel ruolo di trequartista: serve i compagni invece di fare giocate individuali. La musica cambia però dopo l’intervallo: Abreu, attaccante uruguaiano presente all’ultimo Mondiale, firma l’1 1 al 3’. Ronaldinho impensierisce la difesa avversaria e al 21’, dopo una bella girata in area, sfiora il palo. Subito rigori al 90’, senza supplementari. Il Flamengo fa tre centri (tutti); il Botafogo, solo uno. Thiago Neves e Ronaldinho non hanno nemmeno bisogno di effettuare gli ultimi due tiri per il Flamengo. «È bello essere appena arrivato e andare subito in una finale», ha detto l’ex milanista. Mauricio Cannone Mario Balotelli, 20 anni, e Roberto Mancini, 46: l’Italia del City LAPRESSE Ho chiesto in spogliatoio, questa storia non è né realista né credibile. Il ds Lacombe mi ha smentito categoricamente la ricostruzione dei media». Resta l’infortunio del bomber, che però dovrebbe tornare per il big match con la capolista Lilla, che ieri è caduta a Montpellier. 24a giornata, così ieri Montpellier Lilla 1 0; Nizza Psg 0 3; Tolosa Rennes 1 2. Classifica Lilla 45; Rennes 43; Marsiglia 42; Lione, Psg 41; Montpellier 37; St. Etienne 35; Lorient, Brest 34; Tolosa 33; Sochaux, Bordeaux 31; Valenciennes 30; Caen, Nancy 28; Auxerre, Nizza 26; Monaco, Lens 24; Arles 10. OLANDA GERMANIA Il Psv allunga Leverkusen ok AMSTERDAMd (m.v.) Forse non perfettamente scongelato dal fred do siberiano, avendo giocato a 18 a Mosca in Europa League, il Twen te fa 1 1 col Nimega e rimane stac cato di due posizioni dal Psv (4 1 al Breda). 24ª GIOR Ajax Venlo 1 0, Den Haag Feyenoord 2 2, Twen te Nimega 1 1, Vitesse Graaf schap 2 0, Psv Breda 4 1. CLASS (prime pos): Psv 53; Twente 51; Ajax 48; Groningen 44. d23ª GIOR Leverkusen Stoccar PORTOGALLO C’è Sporting-Benfica d(m.m.d.s.) Il derby Sporting Ben fica in programma stasera sarà de cisivo per gli ospiti già a 11 dal Por to capolista del campionato porto ghese. CLASS (prime pos): Porto 56, Benfica 45, Sporting 33, Vito ria Guimarães 32. da 4 2, Borussia Mönch Schalke 2 1. CLASS (prime pos): Borussia Do. 55; Leverkusen 45; Bayern 42; Hannover 41; Mainz e Friburgo 37. PRESIDENZA FIFA Un anti-Blatter ZURIGO dC’è un nuovo nome in lizza per la presidenza della Fifa: Grant Wahl, 37 anni, noto giornali sta Usa, firma storica di Sports Illu strated dal 1996. Dopo un’attenta valutazione ha comunicato le sue intenzioni: «Ho deciso di correre per la presidenza della Fifa alle prossime elezioni il 1˚ giugno». In tanto Joao Havelange, ex numero 1 Fifa, ha detto: «Nel 2015 sarà il bra siliano Teixeira il presidente Fifa. Nel 2011 sarà rieletto Blatter». LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R PRIMA DIVISIONE GIRONE A LA 24a GIORNATA il punto di NICOLA BINDA [email protected] 5 RIPRODUZIONE RISERVATA L’elogio di Torrente e Auteri Vincenzo Torrente è stato un difensore onesto, un po’ grezzo, di sicuro affidamento, che ha avuto maestri come Bagnoli e Scoglio ed è diventato, con il Genoa, uno degli eroi di Anfield, prima di iniziare nel settore giovanile ad allenare. Tano Auteri è stato un attaccante di manovra, non molto prolifico, ma efficace, salito dalla Sicilia a Varese per seguire le orme di Pietro Anastasi e bravo ad assorbire le lezioni del giovane Fascetti, prima di cominciare ad allenare tra i dilettanti siciliani e farsi le ossa in giro per il Sud. Chissà se il Torrente difensore in campo avrebbe bloccato l’Auteri attaccante, e chissà quale strana combinazione li ha portati oggi ad essere i W tecnici di due squadre eccezionali, che stanno dominando i rispettivi gironi. Se la Lega Pro deve essere la palestra per i giovani calciatori, questi due allenatori si candidano per avere una possibilità anche in alto. Le loro squadre andranno in B e faranno di tutto per tenerseli stretti; loro giustamente si guarderanno intorno, sapendo che è sempre meglio lasciare da vincitori. Ma quei due capolavori, ormai, sono nella storia. Si chiamano Gubbio e Nocerina. GIRONE A SQUADRE GUBBIO (-1) SORRENTO ALESSANDRIA (-1) BASSANO SALERNITANA (-3) SPAL (-1) LUMEZZANE (-1) RAVENNA VERONA REGGIANA CREMONESE SPEZIA (-2) COMO (-1) ALTO ADIGE PERGOCREMA (-1) PAVIA MONZA PAGANESE PT 51 41 37 36 35 33 33 33 32 32 30 28 28 26 25 25 19 16 G 24 24 24 24 23 24 24 24 24 24 24 23 24 24 24 24 24 24 V 17 11 9 10 11 9 8 8 7 8 6 7 6 6 5 5 4 4 N 1 8 11 6 5 7 10 9 11 8 12 9 11 8 11 10 7 4 P 6 5 4 8 7 8 6 7 6 8 6 7 7 10 8 9 13 16 RF 36 42 26 21 30 29 27 24 28 29 25 27 22 22 20 21 23 11 RS 21 29 17 18 28 24 24 25 20 29 25 24 25 29 24 29 40 32 RISULTATI ALESSANDRIA-ALTO ADIGE 0-0 BASSANO-PAVIA 0-0 COMO-SORRENTO 3-2 CREMONESE-VERONA 1-2 MONZA-GUBBIO 2-3 RAVENNA-PAGANESE 1-0 REGGIANA-LUMEZZANE 0-2 SPAL-PERGOCREMA 0-1 SPEZIA-SALERNITANA stasera PROSSIMO TURNO domenica 27 febbraio, ore 14.30 ALTO ADIGE-CREMONESE (0-0) GUBBIO-COMO (1-0) LUMEZZANE-BASSANO (1-0) PAGANESE-REGGIANA (1-2) PAVIA-MONZA (0-2) PERGOCREMA-SPEZIA (1-1) SALERNITANA-SPAL (2-1) SORRENTO-ALESSANDRIA (3-3) VERONA-RAVENNA (1-0) 2-3 GUIDIZIO ++++ MARCATORI Galano (G) al 37’ p.t.; Iacopino (M) al 1’, Ferrario (M) 3’, Borghese (G) al 18’ e al 47’ s.t. MONZA (4-3-1-2) Westerveld 5; Tuia 6, Cudini 6,5, Fiuzzi 6,5, Campinoti 6 (dal 15’ s.t. Barje 5,5); Prato 6, Vignaroli 5 (dal 1’ s.t. Campisi 6), Gambadori 6,5; Iacopino 6,5; Ferrario 6, Masini 5,5 (dal 19’ s.t. Oualembo 5,5). (Marcandalli, Djokovic, Chemali, S. Seedorf). All. Verdelli 6. GUBBIO (4-3-3) Lamanna 6; Bartolucci 6, Borghese 6,5, Briganti 6, Farina 6; Sandreani 5,5, Boisfer 6, Raggio Garibaldi 5,5 (dal 10’ s.t. Daud 6); Galano 6,5 (dal 1’ s.t. Bazzoffia 6), Gomez 6, Donnarumma 5,5 (dal 25’ s.t. Suciu 6). (Farabbi, Alcibiade, Gaggiotti, Caracciolo). All. Torrente 6,5. ARBITRO Borriello di Mantova 5. NOTE paganti 246, abbonati 427, incasso di 3.882 euro. Espulso Tuia al 12’ s.t.; ammoniti Vignaroli, Gambadori, Sandreani, Boisfer, Iacopino e Oualembo. Angoli 1-1. ta fatica! Con un gol contestatissimo di Borghese nel recupero, il Gubbio passa anche a Monza e si porta a +10 sul Sorrento: avanti così e la promozione sarà solo una formalità. I gol La gara parte al rallentatore, gli unici brividi li regala Westerveld che tenta un dribbling su Gomez che non abbocca: per poco non lo beffa. La gara sale di tono, anche il Monza ispirato da Iacopino e con Gambadori che corre per tre si fa vedere dalle parti di Lamanna. Poi sale in cattedra Galano che nel finale di tempo sblocca il match con un tiro da 20 metri (leggermente deviato dalla difesa) «battezzato» fuori dal non impeccabile Westerveld. La ripresa parte col botto. Torrente lascia negli spogliatoi Galano (infortunato) e il Monza nei primi tre minuti fa due gol, prima grazie a Iacopino che supera Lamanna su assist di Tuia e poi con Ferrario che mette dentro un cross di Gambadori. Il Monza ora è libero delle sue paure, ma l’espulsione (doppia ammonizione) di Tuia cambia la partita. Il Gubbio riprende coraggio e grazie a Borghese ribalta la partita: prima il pareggio con un bel diagonale e poi la beffa nel finale. Gli umbri spiccano il volo, il Monza sprofonda ancora più giù. Il Monza va sotto, poi si porta sul 2-1, ma è battuto dalla doppietta (contestata) del difensore umbro SQUADRE NOCERINA BENEVENTO ATLETICO ROMA JUVE STABIA TARANTO SIRACUSA FOGGIA (-2) LUCCHESE LANCIANO ANDRIA COSENZA (-3) GELA VIAREGGIO TERNANA (-2) FOLIGNO (-2) PISA BARLETTA CAVESE (-7) PT 55 43 40 38 35 35 34 34 32 28 26 26 26 26 25 23 23 19 G 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 24 V 16 12 12 11 9 10 11 9 7 7 6 7 6 7 7 4 5 6 N 7 7 4 5 8 5 3 7 11 7 11 5 8 7 6 11 8 8 P 1 5 8 8 7 9 10 8 6 10 7 12 10 10 11 9 11 10 CREMONESE-VERONA 1-2 GIUDIZIO +++ MARCATORI Stefani (C) su rigore al 44' p.t.; Russo (V) al 6', Le Noci (V) al 13' s.t. CREMONESE (4-4-2) Aldegani 5; Vitofrancesco 5,5, Stefani 6, Cremonesi 5,5, Rizzi 5,5; Scaglia 5,5, Bacher 5,5, Fietta 5 (dal 17' s.t. Sambugaro 5,5), Nizzetto 6,5 (dal 33' s.t. Colacone s.v.); Coda 5,5, Joelson 5,5 (dal 23' s.t. Toledo 6,5). (Bianchi, Sales, Cattaneo, Pradolin). All. Acori 5,5. VERONA (4-3-3) Rafael 6; Abbate 6, Maietta 5,5, Ceccarelli 6, Scaglia 6; Esposito 6,5, Hallfredsson 7, Russo 6,5 (dal 33' s.t. Martina Rini s.v.); Le Noci 6,5, Ferrari 6, Berrettoni 6,5 (dal 27' s.t. Paghera 6). (Caroppo, Vergini, Anderson, Pichlmann, Tiboni). All. Mandorlini 7. ARBITRO Viti di Campobasso 6,5. NOTE paganti 1.854, abbonati 1.504, incasso di 23.926 euro. Amm. Coda, Nizzetto e Maietta. Angoli 3-2. MONZA dAl gran galoppo verso la Serie B, ma quan- COMO-SORRENTO 3-2 ALESSANDRIA-ALTO ADIGE 0-0 BASSANO-PAVIA 0-0 REGGIANA-LUMEZZANE 0-2 RAVENNA-PAGANESE Il Como non si ferma più Brutta frenata del Sorrento Alessandria, ottimo finale Ma l’Alto Adige regge bene Due pali di Ferretti e Baido per un giusto pareggio Reggiana k.o. e contestata Lume, altro colpo esterno Il Ravenna soffre ma passa La Paganese si arrende Caccavallo fulmina la Spal Debutto-no per Remondina MARCATORI autorete di Terra (S) al 4’, De Giosa (S) al 29’ p.t.; Maah (C) al 7’, Riva (C) al 27’, Bonvissuto (S) al 32’ s.t. COMO (4-4-2) Castelli 6; Semenzato 6, Conti 6,5, Magli 6, Franco 6,5; Filippini 7, Filipe 6, Ardito 6,5 (dal 20’ s.t. Riva 7), Bardelloni 6; Maah 7, Germinale 6 (dal 19’ s.t. Lacarra 6). (Dossena, Maggioni, Morandi, Fautario, Villar). All. Garavaglia-Brevi 6,5. SORRENTO (3-5-2) Mancinelli 5,5; Terra 5, Lo Monaco 6, De Giosa 6,5; Esposito 4, Togni 5,5, Nicodemo 5, Armellino 5,5 (dal 14’ s.t. Bonvissuto 6,5), Sabato 5,5 (dal 26’ s.t. Manco 6); Carlini 5 (dal 44’ p.t. Vanin 5,5), Paulinho 5,5. (Casadei, Di Nunzio, Angeli, Pignalosa). All. Simonelli 5,5. ARBITRO Di Paolo di Avezzano 6. NOTE paganti 570, abbonati 426, incasso di 9.009 euro. Espulsi Esposito al 41’ p.t. e il tecnico Brevi al 35’ s.t.; amm. Bardelloni. Angoli 7-3. GIUDIZIO+++ ALESSANDRIA (4–2–3–1) Servili 7; Pucino 6, Romeo 6, Cammaroto 6, Bonomi 6; Segarelli 5,5, Camillucci 6; Bondi 5,5, Martini 5 (dal 18’ s.t. Artico 5,5), Croce 5,5 (dal 33’ s.t. Negrini s.v.); Scappini 5,5. (De Marco, Ghinassi, Menassi, Cuneaz, Marchesetti). All. Sarri 6. ALTO ADIGE (4–3–1–2) Zomer 6,5; Kiem 6, Franchini 6,5, Mirri 6, Martin 6; Fink 6 (dal 40’ s.t. Burato s.v.), Odibe 6,5, M. Romano 6,5; Campo 5,5 (dal 18’ s.t. Nazari 6); El Kaddouri 6,5, Marchi 5,5 (dal 22’ s.t. Sorrentino 6). (Mair, Fischnaller, Baccolo, Anastasi). All. Sebastiani 6,5. ARBITRO Abbattista di Molfetta 6. NOTE paganti 776, abbonati 422, incasso non comunicato. Espulso Campo (dalla panchina) al 40’ s.t.; ammoniti Romeo, Bonomi, Odibe, Mirri, Campo e Fink. Angoli 9-3. GIUDIZIO+++ BASSANO (4-3-3) Grillo 6,5; Lorenzini 6, Pellizzer 6,5, Basso 6,5, Ghosheh 6,5; Mateos 6,5, Niada 6,5 (dal 33' s.t. Veronese s.v.), Beccia 6,5; Longobardi 6, La Grotteria 6 (dal 23' s.t. Baido 6), Rodriguez 6,5. (Rossi Chauvenet, Madiotto, Mattioli, Munarini, Zamuner). All. Jaconi 6. PAVIA (4-4-2) Redaelli 6 (dal 31' p.t. Guerci 6); Daffara 6, Preite 6,5, Blanchard 6,5, Visconti 6; Tarantino 6, Carotti 6,5, Guadalupi 6 (dal 12' s.t. Caidi 6), Tattini 6,5 (dal 41' s.t. Pellegrini s.v.); Ferretti 6,5, Eusepi 6,5. (Meregalli, Rubis, Meza Coli, Veronese). All. Andrissi 6. ARBITRO Ros di Pordenone 5,5. NOTE spettatori 1.100 circa, incasso, paganti e abbonati nc. Ammoniti Pellizzer, Ghosheh, Guadalupi, Tarantino e Carotti. Angoli 4-1. GIUDIZIO++ MARCATORE P. Rossi al 14’ s.t. RAVENNA (4-4-2) Gi. Rossi 6,5; Carnesalini 6,5, Tagliani 6,5, Fasano 6, Sabato 6; Maggiolini 6, Guitto 6,5, Sciaccaluga 6, Rosso 6 (dal 37’ s.t. Gerbino Polo s.v.); Chianese 6 (dal 47’ s.t. D’Esposito s.v.), P. Rossi 6,5 (dal 24’ s.t. Grea 5,5). (Pellegrino, Rosini, Gardella, Lapadula). All. L. Rossi 6,5. PAGANESE (3-4-3) Ginestra 6,5; Urbano 6, Fusco 5, Radi 6; Santarelli 6 (dal 19’ s.t. Macrì 5,5), Gatti 6,5, Videdomini 6, Imparato 6 (dal 39’ s.t. Di Pasquale s.v.); Tortori 5,5, Ferraro 5,5, Lepore 5,5. (Virgili, Cuomo, Sanna, Casisa, Liccardo). All. Capuano 6,5. ARBITRO Castrignanò di Brindisi 6. NOTE paganti 412, abbonati 564, incasso di 8.977,30 euro. Espulso Fusco al 49’ s.t.; ammoniti Carnesalini, P. Rossi, Sciaccaluga, Grea, Fusco e Urbano. Angoli 4-2. GIUDIZIO+++ MARCATORE Caccavallo al 6' p.t. SPAL (4-2-3-1) Ravaglia 5,5; Belleri 5,5, Zamboni 6,5, Bortel 5,5, Ghetti 6 (dal 30' s.t. Colomba s.v.); Coppola 5,5, Migliorini 5,5; Melara 5,5 (dal 12' s.t. Volpe 6), Locatelli 5,5 (dal 1' s.t. Smit 6), P. Rossi 6,5; Fofana 5. (Capecchi, G. Rossi, Bedin, Corsi). All. Remondina 5,5. PERGOCREMA (5-3-2) Russo 6; Lolaico 6, Romeo 6,5, Panariello 6,5, Ricci 7, Canzian 6; Ghidotti 6,5, Basile 6,5, A. Profeta 6; Caccavallo 7 (dal 34' s.t. Criaco s.v.), Marconi 6,5 (dal 25' s.t. Mammetti 5,5; dal 45' s.t. Scotto s.v.). (Ingrassia, L. Profeta, Guerci, Simeoni). All. Maurizi 6,5. ARBITRO Manganiello di Pinerolo 5. NOTE paganti 528, abbonati 1.233, incasso di 15.425 euro. Espulsi Fofana e il tecnico Remondina al 37' s.t.; ammoniti Basile, Ghidotti e Volpe. Angoli 5-1. GIUDIZIO++ COMO dSeconda vittoria di fila per il Como, che esce dalla zona playout mentre il Sorrento si allontana dalla vetta. Como in vantaggio grazie un’autorete di Terra, che intercetta una palla messa in mezzo da Filippini: palo e gol. Il pareggio arriva su punizione con De Giosa. Avvio di ripresa col raddoppio del Como: assist di Filippini per la testa di Maah, che 20’ dopo darà la palla a Riva per il 3-1. Il gol di Bonvissuto non riapre la gara. E’ festa Como, con Antonio Tesoro (ex Pro Patria) che sarebbe pronto ad affiancare i proprietari Di Bari-Rivetti. ALESSANDRIA dL’Alessandria si blocca contro un attento Alto Adige, che domina nel primo tempo: Romano si vede deviare in angolo dall’ex Servili una bordata, occasioni anche per El Kaddouri e Marchi, mentre sul fronte grigio il solo tentativo è di Martini che, solo a centro area, spara alto. La ripresa invece vede un Alessandria trasformato che cerca in tutti i modi di scardinare l’attenta difesa altoatesina: al 37’ sulla linea di porta ci pensa Mirri a liberare sul tiro di Scappini, ci prova Artico al 41’, ma il colpo di testa è alto, quindi nel recupero ancora Scappini si vede deviare sulla linea da Nazari la palla della possibile vittoria. BASSANO (Vi) dSi ferma sul palo la domenica di Bassano e Pavia. Alla mezz'ora della ripresa una progressione di Ferretti viene stoppata dal palo esterno (tra le proteste dei locali per una rimessa laterale troppo avanzata), a 2’ dalla fine un rinvio affrettato del portiere 18enne Guerci, subentrato all'infortunato Redaelli, finisce sui piedi di Baido, che da oltre 25 metri tenta di infilare la porta vuota e centra il montante. Sono i sussulti che hanno acceso il finale di gara. Il Bassano spezza la striscia di 5 successi consecutivi, mentre il Pavia afferra un punto di platino in prospettiva salvezza. Ma il verdetto non fa una piega. MARCATORI Ferrari all’8’ p.t.; Volpato al 10’ s.t. REGGIANA (4-3-1-2) Manfredini 6; D’Alessandro 4,5, Zini 5, Mei 5, Lanna 4; Romizi 6 (dal 31’ p.t. Viapiana 4), Saverino 4,5, Maschio 4 (dal 15’ s.t. Esposito 4,5); Alessi 5 (dal 15’ s.t. Chinellato 4,5); Temelin 4,5, Maritato 4. (Offredi, Adamo, Migliaccio, Guidetti). All. Mangone 4. LUMEZZANE (4-4-2) Trini 6; Pisacane 6, Checcucci 6,5, Emerson 6,5, Bencivenga 6; Lauria 7 (dal 41’ s.t. Alberti s.v.), Calliari 7, Finazzi 6,5, Bradaschia 6 (dal 23’ s.t. Lo Iacono 6); Volpato 7, Ferrari 7 (dal 35’ s.t. Inglese s.v.). (Di Gennaro, Luciani, Zanardini, Dadson). All. Nicola 7. ARBITRO Cafari Panico di Cassino 7. NOTE paganti 984, abbonati 1.157, incasso di 14.298 euro. Amm. Lanna, Pisacane e Finazzi. Angoli 6-5. GIUDIZIO+++ RAVENNA dSoffre ma vince 1-0 il Ravenna con un gol del redivivo Paolo Rossi, tornato titolare dopo quasi un anno e l’operazione ai legamenti del ginocchio. E ora la squadra di Leo Rossi è a un passo dai playoff. La prima occasione è per la Paganese: al 24’ Tortori salta due uomini in area, resiste ad un fallo da rigore e da due passi calcia a lato. Al 43’ Chianese chiama Ginestra alla grande parata. Nel secondo tempo il Ravenna è più aggressivo e al 14’ passa: Guitto per Chianese tra le linee per Rosso che pesca in area Paolo Rossi, bravo ad insaccare sull’uscita del portiere. FERRARA dGara decisa da una magistrale punizione di Caccavallo che dopo 6' ha portato in vantaggio il Pergocrema che si conferma squadra da trasferta e accentua la crisi della Spal (1 punto in 6 gare). Amaro esordio sulla panchina ferrarese per Remondina, anche espulso a 10' dalla fine, per proteste, in compagnia di Fofana, dopo un evidente tocco con un braccio di Ghidotti, giudicato involontario dall’arbitro, che aveva sorvolato nel primo tempo su una vistosa trattenuta di Basile a Zamboni. Per il resto Spal che ha mantenuto l'iniziativa ma pericolosa solo in mischia. Lilliana Cavatorta Nicola Pilotti Vincenzo Pittureri Ugo Bentivogli Alessandro Sovrani DAL NOSTRO INVIATO MATTEO PIERELLI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA REGGIO EMILIA dIl Lumezzane demolisce una Reggiana inguardabile e contestata dai tifosi. «Chiediamo scusa a tutti, la nostra prestazione è stata vergognosa» le parole di Mangone al termine della peggior partita della sua gestione. Il Lumezzane, invece, ribadisce la sua dirompenza esterna (sesta vittoria). Dopo 8 minuti Ferrari vola in porta su lancio di Lauria e batte Manfredini. La Reggiana non trova mai una reazione e in pratica costruisce una sola palla gol, al 33’, sventata da Trini in uscita su Temelin. Il bis lombardo, al 10’ della ripresa con Volpato, scattato centralmente e freddo nel battere Manfredini. Ezio Fanticini RS 19 24 22 25 23 23 44 24 24 23 27 31 30 31 32 33 31 26 RISULTATI ANDRIA-NOCERINA ATLETICO ROMA-LUCCHESE COSENZA-BARLETTA GELA-FOLIGNO JUVE STABIA-LANCIANO SIRACUSA-CAVESE TARANTO-PISA TERNANA-BENEVENTO VIAREGGIO-FOGGIA 0-1 1-2 1-1 0-0 1-0 1-0 2-1 1-3 0-4 PROSSIMO TURNO domenica 27 febbraio, ore 14.30 BARLETTA-SIRACUSA (0-1) BENEVENTO-COSENZA (28/2, 20.45) (2-1) CAVESE-PISA (0-1) FOGGIA-GELA (1-2) FOLIGNO-TERNANA (2-0) LANCIANO-ANDRIA (0-0) LUCCHESE-TARANTO (1-2) NOCERINA-ATLETICO ROMA (3-2) VIAREGGIO-JUVE STABIA (0-1) Il Verona è partito: assalto ai playoff Cremonese a terra Che tribuna Davanti agli occhi del c.t. dell’Under 21 Ciro Ferrara (seduto a pochi passi da Gigi Simoni) gli umbri danno una nuova randellata alle speranze degli avversari. E lo fanno con grande personalità, mantenendo la tranquillità dei forti anche quando vanno sotto all’inizio del secondo tempo. Ma la capolista non ha avuto vita facile contro il pericolante Monza (terza sconfitta di fila, un punto nelle ultime cinque partite) di Verdelli. I brianzoli forse un punto lo meritavano, ma in questo periodo tutto gira storto. Anche gli episodi. La rete del 3-2 di Borghese (che esultando provoca il pubblico lo- cale: se lo poteva risparmiare) arriva nel recupero, ma probabilmente era irregolare: il roccioso difensore umbro (che nel finale di gara fa l’attaccante aggiunto) pare aggiustarsi la palla con la mano prima di sparare in rete. E sembra accorgersene pure il guardalinee, propenso a far annullare la rete, anche se poi ci ripensa. RF 38 34 33 29 23 22 53 32 23 20 25 23 22 19 27 24 22 23 MARCATORI 14 RETI Insigne (3, Foggia). 13 RETI Ciofani (4, Atletico Roma); Sau (Foggia); Marotta (Lucchese). 11 RETI Innocenti (1, Barletta; 9 con 1 rigore nel Taranto). 10 RETI C. Ciano (2, Cavese); Negro (Nocerina). 9 RETI Castaldo (1, Nocerina); Carparelli (2, Pisa); Tozzi Borsoi (4, Ternana). MARCATORI 17 RETI Paulinho (6, Sorrento). 14 RETI Gomez (4, Gubbio). 12 RETI Cipriani (Spal). 10 RETI Ferrario (2, Monza). 8 RETI Ferrari (Lumezzane); Temelin (1, Reggiana); Fava (Salernitana). 7 RETI Scappini (1, Alessandria); Marchi (Alto Adige); Le Noci (Verona). Il Gubbio è tutto Borghese E il vantaggio sale a +10 MONZA-GUBBIO GIRONE B Martino Borghese, 23 anni, difensore del Gubbio, ha già segnato 6 reti LIVERANI 1 GIORGIO BARBIERI I PAREGGI DEL GUBBIO E’ IL MINIMO TRA I PRO Il Gubbio, in 24 partite, ha ottenuto un solo pareggio: 0-0 in casa alla 3ª con il Ravenna. Tra i professionisti nessuno ha pareggiato così poco. CREMONA dLa rincorsa ai SPAL-PERGOCREMA 1-0 playoff della Cremonese finisce probabilmente qui, quella del Verona ha invece buone possibilità di riuscita. La squadra di Mandorlini sbanca lo Zini e ci crede sempre di più. Successo meritato, grazie anche al coraggio dell'allenatore. Già al 5' Ceccarelli ha preso un palo dopo la parata di Aldegani su colpo di testa di Abbate. Replica della Cremonese al 12', stavolta è la traversa a dire no al colpo di testa di Coda. I gol La partita vive su rapidi cambiamenti di fronte e a passare in vantaggio è la Cremonese al 44', su rigore di Stefani per fallo di Maietta su Joelson. Nella ripresa il Verona sale in cattedra, trascinato da Hallfredsson, e in 7’ ribalta il risultato. Al 6' l'islandese batte una punizione, Le Noci di testa mette in area e trova Russo pronto al tap-in. Al 13' Esposito batte una punizione dal limite per Le Noci, il cui destro trova impreparato Aldegani. Nella Cremonese entra Toledo, che cambia il volto alla squadra, ma non baste: il Verona resiste e va. 0-1 IL POSTICIPO La Salernitana visita lo Spezia Delicata sfida tra uno Spe zia contestato e una Salerni tana destata dal cambio di proprietà. Pane deve fare a meno di Bianchi e Padoin (squalificati), ma recupera Comazzi e Marchini; dubbio tra Herzan, Musto e Lollo. Breda non ha D’Alterio per squalifica e Murolo per in fortunio; torna Montella do po infortunio, escluso per scelta tecnica Aurelio. Così in campo (ore 20.45, diretta su Rai Sport 1): SPEZIA (4-4-2) Fiorillo; Enow, Buscaroli, Fissore, Pedrelli; Casoli, Buzzegoli, Musto, Basso; Colombo, Musetti. (Conti, Comazzi, Marchini, Lollo, Herzan, Bol drini, Cesarini). All. Pane. SALERNITANA (3-4-3) Caglioni; Altobello, Jeffer son, Accursi; Balestri, Carrus, Carcuro, Pippa; Montalto, Fava, Ragusa. (Di Stasio, Russo, Szatmari, Franco, Montella, Fabinho, Litteri). All. Breda. ARBITRO De Benedictis di Bari (Colella Mosca). R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT PRIMA DIVISIONE GIRONE B LA 24a GIORNATA Ternana generosa Nocerina, ci pensa Negro Il Benevento ringrazia e vince E’ una vittoria che vale la B ANDRIA-NOCERINA 0-1 GIUDIZIO +++ MARCATORE Negro al 28’ s.t. ANDRIA (4-4-2) Spadavecchia 6; Pierotti 5,5 (dal 22’ s.t. Carretta 5,5), Fazio 5, Sibilano 6, Di Simone 6; Berretti 5 (dal 32’ s.t. Minesso s.v.), Paolucci 6, Coletti 5,5, Statella 5; Del Core 6, Cozzolino 6 (dal 17’ s.t. Anaclerio 6). (Palazzi, Moro, Di Bari, Nicolao). All. Papagni 5. NOCERINA (3-4-3) Gori 6,5; Pomante 6, De Franco 6, Di Maio 6; Scalise 6,5, Bruno 6,5, De Liguori 7, Bolzan 6; Catania 5,5 (dal 46’ s.t. Cavallaro s.v.), Castaldo 6,5 (dal 42’ s.t. Ripa s.v.), Negro 6 (dal 37’ s.t. Marsili s.v.). (Amabile, Servi, Petrilli, Galizia). All. Cassia 6,5 (squalificato Auteri). ARBITRO Irrati di Pistoia 5,5. NOTE paganti 1.771, abbonati 1.848, incasso di 27.037 euro. Ammoniti Pomante, Sibilano, Negro, Coletti e Di Simone. Angoli 4-4. DAL NOSTRO INVIATO GENNARO BOZZA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ANDRIA dI tifosi della Noce- rina cantano «Torneremo in serie B» e commettono un clamoroso errore. DoJUVE STABIA-LANCIANO vrebbero dire: «Siamo tornati in B». Già, perché qualsiasi dichiarazione di rimonta da parte delle inseguitrici assomiglia sempre più a una barzelletta. L’ottava vittoria (sesta consecutiva) in trasferta, proprio nel giorno in cui non si vede la Nocerina più bella, è il sigillo a un campionato trionfale. Ci mette del suo anche l’Andria, che sbaglia tattica e concede quasi tutto il campo agli avversari, ma è evidente che la squadra di Auteri è di categoria superiore. La chiave Eppure, è una Nocerina che stenta in uno dei suoi punti di forza, le fasce. C’è una grande spinta di Scalise a destra, ma non appaiono al meglio Catania e Negro. Quest’ultimo si salva solo grazie al gol, al 28’ della ripresa, propiziato da una bella azione di Castaldo, che si beve tutti in area e 1-0 Ad Andria arriva la sesta vittoria di fila in trasferta. Troppo netta la differenza con la squadra di casa gli dà una comodissima palla. Lì dove i campani decidono la partita è nella zona centrale, dove De Liguori domina, ben spalleggiato da Bruno. Il resto è una specie di reazione a catena che si conclude nell’area andriese, anche se mancano gli spunti di fantasia. Nocerina furba Infatti, le occasioni arrivano su calci piazzati. Bolzan colpisce la traversa, su punizione, al 17’, e ancora su punizione si sviluppa una mischia in area al 23’, con Sibilano che salva su Bruno, sulla liTARANTO-PISA TERNANA-BENEVENTO nea, e poi su Castaldo. Nella ripresa, colpo di testa di Pomante al 16’, a lato, e un contropiede di Negro, respinta di Spadavecchia, è il preludio al gol. Poi ancora azioni di contropiede, con Cavallaro che tira fuori al 48’ e colpisce il palo al 49’. Andria ingenuo Proprio nel finale, c’è l’unica vera occasione per l’Andria, assist di Anaclerio per Statella su cui esce Gori e salva. Ma è quasi un’azione casuale, perché la costruzione del gioco non c’è. Papagni, quando vede che la Nocerina «copre» il campo, decide di adottare il 3-4-1-2, ma ne viene fuori solo una squadra «sparpagliata». C’è un tiro di Coletti su punizione al 21’, Gori devia, un gol annullato a Del Core all’8’ della ripresa per fuorigioco, niente di più. Una brutta giornata, ma la salvezza resta a un passo. 2-1 1-3 GIUDIZIO +++ MARCATORI Evacuo (B) al 21', Tavares (T) al 26' p.t.; Clemente (B) al 12', Bueno (B) su rigore al 36' s.t. TERNANA (4-4-2) Visi 5,5; Quondamatteo 5, Borghetti 5, Fanucci 5,5, Imburgia 5; Nolè 5,5, Cejas 5,5 (dal 12' s.t. D'Antoni 5,5), Nitride 6, Piva 5 (dal 9' s.t. Vailatti 5,5); Tavares 6 (dal 23' s.t. Sinigaglia 5), Tozzi Borsoi 6,5. (Cunzi, Bizzarri, Arrigoni, Alessandro). All. Giordano 5,5. BENEVENTO (4-2-3-1) Paoloni 6; Pedrelli 5,5 (dal 30' s.t. Formiconi s.v.), Siniscalchi 6,5, Signorini 6,5, Zito 6; Grauso 6,5, Pacciardi 6 (dal 23' s.t. Vacca 5,5); La Camera 6,5, Clemente 7, Pintori 6,5; Evacuo 6 (dal 5' s.t. Bueno 6,5). (Corradino, Cedrola, D'Anna, Mounard). All. Galderisi 6,5. ARBITRO Coccia di San Benedetto del Tronto 5. NOTE spettatori 1.000 circa, abbonati 1.003, paganti e incasso non comunicati. Ammoniti Piva, Borghetti, Pacciardi, Signorini, La Camera, Nolè, Vailatti, D'Antoni e Tozzi Borsoi. Angoli 3-6. bene le occasioni che una Ternana generosa gli concede. I rossoverdi sfiorano il gol con Tozzi Borsoi al 13' (traversa), quindi subiscono il vantaggio ospite generato da un pateracchio Quondamatteo-Visi che concede ad Evacuo un facile gol. LE GARE DI SABATO FOGGIA E LUCCHESE OK Anticipi: il Foggia ha vinto 4-0 a Viareggio (gol Sau, Salamon, Kolawole e Kone); la Lucchese ha battuto 2-1 l’Atletico Roma a Rieti (Ciofani per i locali, poi Grassi su rigore e Marotta). TERNI dVince il Benevento con merito perché sfrutta Pari La reazione è immediata e il pareggio arriva al 26' con Tavares che infila Paoloni in uscita. A quel punto la Ternana che sfiora il gol con Fanucci al 44' e in apertura di ripresa con Tozzi Borsoi. Ma il Benevento è implacabile e dopo un palo di Clemente (fallo non rilevato su Imburgia) trova il vantaggio con una splendida incornata dello stesso attaccante. I cambi non modificano la situazione, la Ternana va in bambola, nel tentativo di pareggiare si sbilancia e Bueno chiude ottenendo e trasformando un rigore. SIRACUSA-CAVESE COSENZA-BARLETTA GELA-FOLIGNO Maikol Negro, 22 anni, festeggia così il decimo gol con la Nocerina FASANO 2 1-0 MASSIMO LAURETI 1-1 0-0 Juve Stabia: prima il gol annullato, poi il rigore di Corona Battuto un Lanciano che se la prende con la guardalinee Il Taranto fa tutto nel primo tempo: in gol Chiaretti e Sy Adesso Semplici rischia: il Pisa scivola sempre più giù Capolavoro di Mancosu Il Siracusa piega la Cavese Tra Cosenza e Barletta vince la paura di perdere Il Gela non è concreto Buon punto per il Foligno MARCATORE Corona su rigore al 42' s.t. JUVE STABIA (3-4-1-2) Colombi 6; Fabbro 6,5, Molinari 6,5, Scognamiglio 6,5; Di Cuonzo 6,5, Cazzola 6 (dal 29' s.t. Tarantino 5,5), Danucci 6,5, Dianda 6; Mezavilla 6 (dal 21' s.t. Davì 6); Mbakogu 6,5, Albadoro 6,5 (dal 21’ s.t. Corona 6,5). (Fumagalli, Maury, Raimondi, Rizza). All. Braglia 6,5. LANCIANO (4-3-3) Chiodini 7,5; Colombaretti 5,5, Romito 6, Ferraro 5,5, Mammarella 6; De Cecco 6, D'Aversa 6 (dal 28' s.t. Titone 5,5), Sacilotto 5,5; Artistico 6 (dal 39' s.t. Colussi s.v.), Di Gennaro 5,5, Turchi 5,5 (dal 45' s.t. Zeytulaev 5,5). (Aridità, Antonioli, Tamasi, Amenta). All. Camplone 5,5. ARBITRO Del Giovane di Albano Laziale 5,5. NOTE paganti 877, abbonati 659, incasso di 13.357 euro. Espulso Ferraro al 41' s.t.; ammoniti Di Cecco, Sacilotto, D'Aversa, Dianda e Chiodini. Angoli 9-1. GIUDIZIO++++ MARCATORI Chiaretti (T) al 10’, Sy (T) al 30’ p.t.; Guidone (P) al 18’ s.t. TARANTO (3-4-1-2) Bremec 6; Sosa 6,5, Coly 7, Colombini 6; Antonazzo 6, Di Deo 6, Giorgino 6,5, Garufo 6,5; Chiaretti 6,5 (dal 21’ s.t. Pensalfini 6); Girardi 5,5 (dal 30’ s.t. Guazzo s.v.), Sy 6,5 (dal 35’ s.t. Rantier s.v.). (Barasso, Prosperi, Panarelli, Branzani). All. Dionigi 6,5. PISA (4-3-1-2) Lanni 6; Gimmelli 6, Raimondi 5,5, Stendardo 6, Favasuli 6; De Oliveira 5 (dal 9’ s.t. Mosciaro 6,5), Obodo 4,5 (dal 21’ s.t. Reccolani 6), Fanucchi 5; Ilari 5,5 (dal 32’ s.t. Ton s.v.); Guidone 6, Carparelli 5,5. (Pugliesi, Anselmi, Calori, Sereni). All. Semplici 5. ARBITRO Adduci di Paola 6. NOTE paganti 2.032, abbonati 1.322, incasso di 21.390,50 euro. Espulsi il tecnico Semplici al 39’ s.t. e Fanucchi al 46’ s.t.; ammoniti Fanucchi, Chiaretti, Carparelli, Sosa, Gimmelli e Giorgino. Angoli 4-2. GIUDIZIO+++ MARCATORE Mancosu al 42’ s.t. SIRACUSA (4-2-3-1) Baiocco 7 (dal 31’ s.t. Fornoni s.v.); Lucenti 7, Pepe 7, Moi 7, Capocchiano 6; Spinelli 6, Giordano 7; Bufalino 6,5 (dall’11’ s.t. Koffi 6,5), Mancosu 7,5, Corapi 6,5 (dal 25’ s.t. Torregrossa 6); Cosa 6,5. (Pasqualini, Di Silvestro, Giurdanella, Abate). All. Ugolotti 7. CAVESE (4-4-2) Pane 6,5; M. Ciano 6, Pagano 6, Cipriani 6,5, Sirignano 5,5; Piscitelli 6, Bacchiocchi 6 (dal 25’ s.t. Di Napoli 6), Alfano 5,5, Schetter 5,5 (dal 37’ s.t. Bernardo s.v.); C. Ciano 7, Del Sorbo 6,5 (dal 32’ s.t. Turienzo 6). (Botticella, D’Orsi, Siano, Conti). All. Melotti 6. ARBITRO Roca di Foggia 6. NOTE paganti 821, abbonati 807, incasso di 16.311 euro. Ammoniti Bufalino, Capocchiano, Moi e Koffi. Angoli 2-2. GIUDIZIO++++ MARCATORI Innocenti (B) al 13’, Essabr (C) su rigore al 36’ s.t. COSENZA (3-4-1-2) De Luca 6,5; Thackray 6, Cotroneo 6, Fernandez 6,5; Matteini 6,5, Roselli 5,5, S. Fiore 6 (dal 43’ s.t. Giacomini s.v.), Aquilanti 5 (dal 27’ s.t. Evola 5,5); A. Fiore 6; Degano 5 (dal 15’ s.t. Ungaro 5,5), Essabr 6. (Marino, Scarnato, Martucci, Viscardi). All. De Rosa 5,5. BARLETTA (4-2-3-1) Gabrieli 6,5; Galeoto 6,5, Ischia 6, Lucioni 5,5, Bruno 6; Rajcic 6, Zappacosta 6,5 (dal 37’ s.t. Frezza s.v.); Simoncelli 6 (dal 27’ s.t. Agnelli 5,5), Rana 5,5, Bellomo 6; Innocenti 6,5 (dal 41’ s.t. Bellomo 5). (Tesoniero, Cerone, Lorusso, Maino). All. Cari 6. ARBITRO Zivelli di Torre Annunziata 5. NOTE paganti 1.258, abbonati 180, incasso di 6.178 euro. Ammoniti Rajcic, Simoncelli, Rana e Bellomo. Angoli 6-11. GIUDIZIO++ GELA (4-3-2-1) Nordi 6,5; Petrassi 6,5, Porcaro 6, Cossentino 6,5, Aliperta 6; Piano 6 (dal 16’ s.t. D’Anna 6), Giardina 6, Zaminga 6; Carbonaro 5,5 (dal 28’ s.t. Bigazzi 6), Cunzi 5,5; Docente 5,5. (Maraglino, Italiano, Crivello, Scopelliti). All. Ammirata 6. FOLIGNO (4-3-1-2) Rossini 6,5; Iacoponi 6, Cusaro 6, Giovannini 6, Bassoli 5,5; Fedeli 6,5, Menchinella 5,5, Coresi 6,5 (dal 22’ s.t. Castellazzi 6); Sciaudone 6,5; Moro 5,5 (dall’11’ s.t. Luparini 5,5), La Mantia 5,5 (dal 38’ s.t. Tomassini s.v.). (Zandrini, Gregori, Fiorucci, Papa). All. Giunti 6. ARBITRO Valente di Roma 5. NOTE paganti 693, abbonati 205, incasso di 6.527 euro. Ammoniti Porcaro, Sciaudone, Giovannini e Bassoli. Angoli 11-1. GIUDIZIO++ CASTELLAMMARE DI STABIA (Na) dUn rigore di Giorgio Corona (ottavo centro stagionale, è a due reti dalle 150 reti in carriera) regala alla Juve Stabia il nono successo casalingo, settimo consecutivo. Nel bene e nel male è la guardalinee Lucia Abruzzese, sistemata sotto la tribuna, a decidere le sorti del match con due decisioni contestate nel secondo tempo. Prima, al 2', annulla una rete di Albadoro, in posizione apparsa regolare, su cross dal fondo di Mbakogu. Poi, al 40', attira l'attenzione dell'arbitro segnalando un contatto dubbio Giorgio Corona (a destra), 36 anni, è salito a 8 reti IANUALE in area tra Ferraro, poi espulso, e Corona, che il direttore di gara aveva inizialmente ignorato. Una iniziativa che scatena le proteste della panchina del Lanciano tanto che, a fine gara, l’assistente è stata scortata negli spogliatoi. Occasioni La partita ha visto comunque la costante supremazia territoriale dei padroni di casa che si sono visti negare il meritato vantaggio da un super Chiodini in vena di prodezze: nel finale del primo tempo su Albadoro e nella ripresa su colpo di testa di Scognamiglio e su Mbakogu in contropiede. L'unico lampo del Lanciano è arrivato in pieno recupero ma Zeytulaev, ben servito da Di Gennaro, ha messo fuori. Gianpaolo Esposito TARANTO dNel primo tempo c’è troppo Taranto e non c’è il Pisa: tutto si decide allora. Il resto, compresi i tentativi di Semplici (a rischio esonero: Cuccureddu, Cevoli o Vavassori al suo posto?) di raddrizzare la gara, conta poco. Bastano, per i rossoblù, due gol, una traversa e un palo in metà partita di dominio assoluto. Non c’è, infatti, traccia dei toscani per 45 minuti. Solo Taranto: un fulmine di Giorgino al 7’ (traversa), una bellissima percussione centrale di Chiaretti (gol) e un pallonetto furbo da venti metri di Sy (gol) azionato da un lungo lan- Ousmane Sy, 23 anni, primo gol nel Taranto INGENITO cio di Di Deo, un destro violento dal limite di Garufo al 40’ (palo). In mezzo tanto possesso palla, che il Pisa non riesce nemmeno a sporcare, mostrando tutta la propria demotivazione. Rimedi Semplici cerca una soluzione cambiando più volte modulo, ma solo nella ripresa, con l’ingresso di Mosciaro, il Pisa si rianima un po’, anche perché il Taranto si rilassa. Ma il risultato non è mai in discussione, nemmeno quando Guidone, al 18’, segna in corsa su cross proprio di Mosciaro. Dionigi, per evitare rischi, rinforza il centrocampo passando a una linea a cinque uomini e il Taranto, aggrappato ai playoff, non trema. Il Pisa invece sì. E oggi forse cambia. Fulvio Paglialunga SIRACUSA dE’ ancora una volta il piede destro di Marco Mancosu a tenere il Siracusa a bordo del treno playoff. Da quasi trenta metri l’ex Under 21 a tre minuti dalla fine ha infilato l’incrocio dei pali. Una vittoria tutto sommato meritata quella conquistata dai siciliani che devono però ringraziare il portierino Baiocco che, prima di uscire per infortunio, ha fermato una splendida punizione di Camillo Ciano. Siracusa a condurre le operazioni con la Cavese che ha cercato di colpire in contropiede, ma la giornata no di Schetter e Del Sorbo non ha aiutato Melotti, che ha esordito con una sconfitta. Massimo Leotta COSENZA dLa paura di perdere la fa da padrona: Cosenza e Barletta fanno un punto a testa. Meglio i pugliesi che con Infantino sciupano una clamorosa palla gol che avrebbe regalato la vittoria. I calabresi, in cerca di serenità dopo la seconda penalizzazione e l’ennesimo ribaltone societario (oggi il nuovo amministratore unico Funari illustrerà il suo progetto) recriminano per un netto fallo di mani di Galeoto su tiro di Aquilanti quando la partita era sullo 0-0. I gol: girata di Innocenti, solo in area, su punizione di Bellomo; rigore di Essabr dopo uno sgambetto di Lucioni a Matteini. GELA (Cl) dScontro diretto tra due squadre in difficoltà. Il Gela gioca meglio e crea tre-quattro occasioni, ma non concretizza. Quando ci riesce (con Cossentino al 28’ della ripresa), l’arbitro annulla tra le proteste. Il Foligno solo nelle battute iniziali mette paura al Gela, ma in porta tira solo al 22’, con una punizione di Coresi che Nordi devia in angolo. Poi gli umbri spariscono. I siciliani ci provano con Docente al 37’: la palla va fuori di poco, ma forse c’era una deviazione con le mani di un difensore non rilevata. Nella ripresa, al 27’, palo di D’Anna, poi al 41’ Rossini in tuffo devia un bolide di Bigazzi. Ultima chance per Cossentino (ottimo esordio) che manda a fil di palo su angolo di Cunzi. Valter Leone Rocco Cerro IL TORNEO DI VIAREGGIO Oggi il via Arriva Prandelli per l’inaugurazione GAETANO IMPARATO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dTorna da dove è partito. Il c.t. Cesare Prandelli presenzierà, oggi pomeriggio, all’apertura della Viareggio Cup. Nel 1993 vinse il torneo allenando l’Atalanta con Morfeo e Tacchinardi, battendo in finale il Milan. Prandelli assisterà a Juventus-Bruges che aprirà la 63ª edizione del torneo (ore 15 stadio dei Pini, diretta Rai Sport 1). Inter-Apia, (a Pistoia) è l’altra diretta Rai. Galà alla Capannina Nella serata di Gala (ore 20.30 alla Capannina di Viareggio) saranno assegnati i premi «Torquato Bresciani» (ad Andrea Agnelli, presidente Juventus), «Bruno Roghi» (ad Eugenio De Paoli direttore Raisport) e «Gaetano Scirea» (a Giancarlo Antognoni). Torneo nel torneo Nell’ambito della Viareggio Cup si svolgerà dall’1 al 3 marzo anche il torneo per gli Under 15, con 4 triangolari. La prima edizione se l’aggiudicò la Roma allenata da Montella. Casa Mazzarri Diversamente da quanto comunicato in precedenza, la partita Napoli-Kallon, anch’essa valida per la prima giornata del girone 12 si disputerà domani a San Vincenzo, paese natio del tecnico azzurro Walter Mazzarri, in provincia di Livorno. L’inizio è fissato alle ore 20. LA GUIDA Così le gare della prima giornata La Juventus debutta col Bruges Si gioca anche in altre tre regioni Prima giornata della Coppa Carnevale-Viareggio Cup con le prime 12 partite dei gironi eliminatori che, oltre che in Toscana, si giocano anche in Liguria, nelle Marche e nel Lazio. Subito in campo la Juventus, vincitrice delle ultime due edizioni. Questo il programma e gli arbitri. Cesare Prandelli, 53 anni AP GIRONE 1 A Viareggio (ore 15) Juventus-Bruges: Stefanini di Prato. A Santa Croce sull’Arno (ore 15) Varese-Liac New York: Della Valle di Albenga. GIRONE 2 A Cupra Marittima (ore 15) Atalanta-Stella Rossa Belgrado: Sacchi di Macerata. A San Benedetto del Tronto (ore 15) Cesena-Sambenedettese: Vesprini di Macerata. GIRONE 3 A Tivoli (ore 15) Torino-Anderlecht: Guccini di Albano Laziale. A Tivoli (ore 18) Lazio-Grasshopper: Melidoni di Frattamaggiore. GIRONE 4 A Pistoia (ore 17) Inter-Apia Leichhardt: Giovani di Grosseto. A Santa Maria a Monte (ore 17) Viareggio-Rappresentativa Serie D: Ghersini di Genova. GIRONE 5 A Quarrata (ore 15) Empoli-Spartak Mosca: Tesi di Pistoia. A Poggibonsi (ore 15) Reggina-Poggibonsi: Lazzeri di Arezzo. GIRONE 6 A Suvereto (15) Sampdoria-Dukla Praga: Raspollini di Livorno. A Chiavari (ore 15) Vicenza-Entella: Piscopo di Imperia. LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R SECONDA DIVISIONE LA 20a GIORNATA GIRONE A f (23a giornata) Alla Tritium basta il pareggio per restare da sola al comando: ben tre successi in trasferta TRITIUM 0 PRO PATRIA 1 RODENGO 0 ENTELLA 1 CASALE 0 RENATE 1 MONTICHIARI 0 SAMBONIFACESE 0 SAVONA 0 CANAVESE 2 PRO VERCELLI 0 LECCO 1 FERALPI SALO’ 0 VALENZANA 0 SACILESE 1 SANREMESE 1 GIUDIZIO++ TRITIUM (4-4-2) Pansera 7; Martinelli 6 (dall’8’ s.t. Fondrini 6), Teso 6,5, Dionisi 6,5, Riva 6; Chimenti 5,5 (dall’8’ s.t. E. Bortolotto 6), Vecchio 6,5, Di Ceglie 6, Floriano 5,5 (dal 27’ s.t. R. Bortolotto 6); Sinato 6, Lenzoni 6. (Sacchetto, Valtulini, Malgrati, Corti). All Vecchi 6. SAVONA (4-4-2) Nicastro 6; Candolini 7, Di Leo 6,5, Marconi 7, Mbida 6,5; Facchinetti 6,5, Capuano 7, Garin 6,5, Mezgour 6,5 (dal 24’ s.t. Bottiglieri 6,5); Tarallo 6,5 (dal 39’ s.t. Cattaneo s.v.), Tedesco 6 (dal 31’ s.t. Ingari 6). (Cicutti, Praino, Briano, Buglio). All. Foschi 6,5. ARBITRO Caso di Verona 6,5. NOTE spettatori 700 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Teso, Di Leo, Tarallo e Candolini. Angoli 3-1. (p.r.) GIUDIZIO++ MARCATORI Beretta (C) su rigore al 37’ p.t.; Janvier (PP) all’11’, Curcio (C) al 22’ s.t. PRO PATRIA (4-3-1-2) Andreoletti 6,5; Marchetti 5,5, Nossa 6, Zanetti 6, Benedetti 6; Justino 6, Cristiano 5,5, Bruccini 6; Cortesi 5,5 (dal 34’ s.t. Polverini s.v.); Pacilli 5,5 (dal 21’ s.t. Aloe 5,5), Janvier 6 (dal 40’ s.t. Nocciola s.v.). (Anania, Bertin, Rudi, Artuso). All. Novelli 6. CANAVESE (4-3-3) Pascarella 6; Rozzio 6, Vettori 6, Sandrone 5,5 (dal 16’ s.t. Moretto 5,5), Mauri 6; Cristini 6, Temperino 6 (dal 36’ s.t. Borettaz s.v.), Gentile 5,5; Germano 5,5, Curcio 6 (dal 32’ s.t. Scutti 5,5), Beretta 6. (Carnera, Chiappero, Porcu, Pareschi). All. Tonino 6 (Rossi squalificato). ARBITRO Saia di Palermo 5,5. NOTE spettatori 1.100 circa, incasso di 4.984 euro. Amm. Rozzio, Cristiano, Sandrone, Gentile, Scutti, Beretta e Justino. Angoli 10-2. (a.r.) GIUDIZIO+++ RODENGO (4-1-4-1) Pedersoli 6; Marchesini 6,5, Belotti 6,5, Cazzamalli 6,5, Cassaro 6,5; Meduri 6; Prandini 5,5 (dal 43’ s.t. Colombo s.v.), Demasi 6, El Kamch 6,5, Martinelli 5,5; Altobelli 6 (dal 23’ s.t. Coppiardi 6). (Vino, Spagnoli, Bergamelli, Piras, Ligori). All. Piovani 6. PRO VERCELLI (4-3-3) Valentini 6,5; Donida 6,5, Ranellucci 6,5, Labriola 6, Squillace 5,5; Marconi 6, Mazzocco 5,5, Rosso 6; Bonomi 6 (dal 28’ s.t. Ghezzi 6), Di Piazza 5, Santoni 6 (dal 35’ s.t. Disabato s.v.). (Dan, Pigoni, Schettino, Corsino, Corradi). All. Braghin 6. ARBITRO Intagliata di Siracusa 5,5. NOTE spettatori 450 circa, incasso di quasi 2.000 euro. Espulso Di Piazza al 10’ s.t.; ammoniti Belotti, Di Piazza, Marconi, Labriola, Rosso, Coppiardi e Prandini. Angoli 11-5. (a.s.) GIUDIZIO+++ MARCATORI Mattaboni (L) al 29’ p.t.; Lazzaro (E) all’11’ s.t. ENTELLA (4-2-3-1) Paroni 6,5; Del Brocco 6, Merlin 5,5, Scantamburlo 6,5, Rega 5; Russo 7, Favret 5,5 (dal 1’ s.t. Soragna 5,5); Ciarcià 5,5 (dal 28’ s.t. Masi 6), Vasoio 6, Cargiolli 5,5; Lazzaro 6,5 (dal 39’ s.t. Marrazzo s.v.). (Mosca, Pondaco, Zaccanti, Hamlili). All. Bacci 6. LECCO (4-4-2) Durandi 7; Petri 6, Martinelli 6, Chiecchi 6, Moracci 6; Tabbiani 6,5 (dal 39’ s.t. Cortese s.v.), Ciasca 7, Ferraresi 6,5, Mattaboni 6; Fall 6,5, Carroccio 6. (Gadignani, Goisis, Galli, Zingari, Inzaghi, Pizzuti). All. Paciarotti 6 (Roselli squalificato). ARBITRO Zeoli di Napoli 5,5. NOTE spettatori 450 circa, incasso di 2.516 euro. Ammoniti Rega, Russo e Carroccio. Angoli 2-1. (i.v.) GIUDIZIO+++ CASALE (4-4-2) Gomis 6; Catenacci 6,5, Vignati 6,5, Ciccomascolo 6,5, Naglieri 6; Garrone 6 (dal 48’ s.t. Vegnaduzzo s.v.), Mitra 6,5, Iannini 6, Gatto 6 (dal 39’ s.t. Olivieri 6); Pavoletti 6,5, Zenga 6 (dall’8’ s.t. Uccello 6). (Fiory, Gavazzeni, Perricone, Germani). All. Buglio 6,5. FERALPI SALÒ (4-3-3) Branduani 6,5; Chiarini 6, Colicchio 6, Turato 6, Savoia s.v. (dal 17’ p.t. Zanola 6); Muwana 6, Sella 6,5, Cortellini 5,5; Mantovani 5,5 (dal 1’ s.t. Bracaletti 6), Graziani 6 (dal 22’ s.t. Meloni 6), Quarenghi 6. (Gargallo, Dragoni, Oretti, Ortolan). All. Rastelli 6. ARBITRO Ceccarelli di Terni 5. NOTE spettatori 300 circa, incasso di quasi 1.500 euro. Ammoniti Gatto, Sella, Zanola, Muwana e Chiarini. Angoli 4-1. (g.m.) GIUDIZIO+++ MARCATORE Mazzini al 13’ s.t. RENATE (4-3-3) Campironi 6; Adobati 6, Bergamini 6, Gianola 6, Gavazzi 6; Cerea 6, Cavalli 6, Gualdi 6; Battaglino 6, Mazzini 7 (dal 38’ s.t. Umunegbu s.v.), Ravasi 5,5 (dal 30’ s.t. Moretti 6). (Amadori, Di Maio, Pianetti, De Cesare, N. Ravasi). All. Adamo 6 (Boldini squalificato). VALENZANA (4-4-2) Serena 6; Benvenga 5, Allegrini 6, Drudi 6, De Stefano 5,5 (dal 9’ s.t. Forino 6); Arrigoni 6, Prandi 5,5 (dal 35’ s.t. Bovi s.v.), Affatigato 6, Caponi 6; Cisterni 5,5 (dal 18’ s.t. Ridolfi 6), Corazza 5. (Frigerio, Valeriani, Palazzo, Uggeri). All. Rossi 6. ARBITRO Strocchia di Nola 6. NOTE spettatori 150 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Cisterni e Bergamini. Angoli 2-2. (f.c.) GIUDIZIO++ MARCATORE Dal Cin al 27’ s.t. MONTICHIARI (4-4-2) Brignoli 6; Verdi 5,5, Antoniacci 6,5, Zaffagnini 6,5, Filippini 5,5 (dal 31’ s.t. Guatta s.v.); Muchetti 6, Fusari 7, Selvatico 5,5, Di Quinzio 6 (dal 31’ s.t. Bertazzoli s.v.); Dimas 6, Florian 6. (Gambardella, Bettenzana, Bonometti, Filiciotto, Di Nardo). All. Ottoni 5,5. SACILESE (4-4-2) Calligaro 7; Colombera 6, Di Berardino 6,5, Gritti 6,5, Fantin 6; Kabine 6,5, Dal Cin 7, Segato 6, Gardin 6; Araboni 6,5, Brotto 6 (dal 23’ s.t. Barbini 6). (Mion, Franchetto, Grazzolo, Bigolin, Vecchiato, Roveredo). All. Costantini 6,5. ARBITRO Vallesi di Ascoli 6. NOTE spettatori 250 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Dimas, Florian, Calligaro, Colombera, Fantin e Segato. Angoli 9-4. (n.s.) GIUDIZIO++ MARCATORE Pippi al 2’ s.t. SAMBONIFCESE (3-4-2-1) Milan 6,5; Dal Degan 6, Orfei 6, T. Rocchiccioli 5,5; I. Rocchicioli 5 (dal 26’ s.t. Rampini 6), Tecchio 5,5, Jorgihno 6, Ruggeri 5,5 (dal 26’ s.t. Fiorotto 5,5); Staiti 6, Pietribiasi 5,5; Brighenti 6. (Bonato, Milani, Viskovic, Creati, Puntoriere). All. Valigi 5,5. SANREMESE (4-4-2) Petruzzelli 6,5; Borin 6, Miale 6,5, Feliciello 6, Gagliolo 6; Gomes 7 (dal 48’ s.t. Sifonetti s.v.), Salvi 6, Siciliano 6, Moronti 6; Pippi 6,5, Bosio 6,5 (dal 33’ s.t. Bifini s.v.). (Orlandi, Raguseo, Gigli, Ubaldi, Chirieletti). All. Calabria 6,5. ARBITRO Greco di Lecce 6,5. NOTE spettatori 100 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Miale, Ruggeri, Gomes, Borin, Pippi e Dal Degan. Angoli 4-6. (m.o.) GIRONE B f Il Carpi va sotto e poi vince, allungando sulla Carrarese stoppata dal Chieti: la Giacomense ritorna terza L’AQUILA 1 CARPI 2 GIUDIZIO+++ MARCATORI Potenza (LA) all’11’, Giglio (C) al 26’, Cesca (C) al 29’ s.t. L’AQUILA (4-4-2) Testa 6; Cutrupi 6, Ruggiero 6, Di Francia 5,5, Prete 6; Stamilla 5 (dal 40’ s.t. Iadaresta s.v.), Carcione 5,5 (dal 35’ s.t. Giraldi s.v.), Onesti 6, W. Piccioni 5 (dal 33’ s.t. Falconieri s.v.); Galli 5,5, Potenza 6,5. (Modesti, Blaiotta, Ruscitti, Pietrella). All. Bitetto 5,5. CARPI (4-4-2) Bastianoni 6; Laurini 6, Cioffi 6,5, Dascoli 6, Bigoni 6 (dal 36’ s.t. Caselli s.v.); Pasciuti 6, Cenetti 5,5, Perini 6, Fabiano 6; Cesca 6,5, Giglio 6,5 (dal 41’ s.t. Poli s.v.). (Mandrelli, Marietti, Guilouzi, De Souza, Peron). All. Sottili 6,5. ARBITRO Penno di Nichelino 5. NOTE spettatori 1.200 circa, incasso di quasi 7.000 euro. Espulsi Mandrelli (dalla panchina) al 45’ p.t. e Prete al 48’ s.t.; ammoniti Cenetti, Bigoni, Carcione, Di Francia, Onesti e Cioffi. Angoli 3-4. (a.f.) CARRARESE 1 CHIETI 1 VILLACIDRESE 0 GIACOMENSE 1 GIUDIZIO++ MARCATORE autorete di Cirina al 42’ p.t. VILLACIDRESE (4-3-3) Pomarè 6; Bregliano 5,5, Ciminà 5, Cirina 6, Poli 5; Cotza 5 (dal 1’ s.t. Cappai 5), Lanzillotta 6, Bianchi 5; Bombagi 5, Croce 5, Steri 5 (dal 17’ s.t. Cordeddu 6). (Floris, Loreti, Montemurro, Ravelli, S. Frasca). All. Nioi 5 (Mereu squalificato). GIACOMENSE (4-1-4-1) Poluzzi 6; Ferrani 6, Amico 6, Minardi 6,5, Cherubini 5; Vagnati 6,5; Bravo 6,5 (dal 28’ s.t. Ricci 6), Caciagli 6 (dal 43’ s.t. Del Colle s.v.), Valentini 6,5, Scaioli 7; Staffolani 6,5 (dal 36’ s.t. Paganelli s.v.). (Gasparri, Barbone, Tanaglia, Russo). All. Gadda 6,5. ARBITRO Dei Giudici di Latina 5. NOTE spettatori 300 circa, incasso non comunicato. Espulsi Cherubini al 4’ s.t. e Cappai al 23’ s.t.; ammoniti Cotza, Caciagli, Valentini e Scaioli. Angoli 3-4. (c.b.) GIUDIZIO++ MARCATORI Sabbatini (Ch) al 23’, Benassi (Ca) al 44’ s.t. CARRARESE (4-2-3-1) Gazzoli 6; Mariotti 6,5, Benassi 7,5, Anzalone 7, Vannucci 6; Corrent 6, Redomi 6 (dal 38’ s.t. Donati s.v.); Vigiani 5,5 (dal 18’ s.t. Merini 6), Giovinco 6, Pera 5,5 (dal 29’ s.t. Orlandi 6,5); Cori 6,5. (Vigorito, Duravia, Trocar, Gaeta). All. Monaco 6. CHIETI (4-4-2) Bifulco 6; Bigoni 6,5, Mucciante 7, Pepe 7 (dal 35’ s.t. Serpico s.v.), Ferretti 6; Fiore 7, Vitone 7, Amadio 7, Sabbatini 7,5; Rosa 6 (dal 18’ s.t. Miani 6), Buttazzoni 6 (dal 42’ s.t. De Matteis s.v.). (D’Ettorre, Cardinali, Esposito, Berardino). All. Vivarini 6,5. ARBITRO La Penna di Roma 6. NOTE spettatori 1.200 circa, incasso di 12.108 euro. Ammoniti Cori, Giovinco, Orlandi, Bigoni, Mucciante e Buttazzoni. Angoli 8-1. (m.b.) SAN MARINO 2 FANO 2 GIUDIZIO+++ MARCATORI Piccoli (F) al 4’, Ligi (SM) al 9’, Gasparello (SM) al 43’ p.t.; Schiavini (F) al 16’ s.t. SAN MARINO (4-4-1-1) Vivan 6,5; Sorbera 6,5, Fogacci 6,5, Ligi 7, De Santis 6; Lepri 6 (dal 36’ s.t. Di Benedetto s.v.), Pigini 6, Amantini 6,5, Villanova 6 (dal 23’ s.t. Murano 6); Verachi 5,5 (dal 19’ s.t. Pelagatti 6); Gasparello 6,5. (Bicchiarelli, Del Grande, Gori, Vitaioli). All. Petrone 6. FANO (4-3-1-2) Perucchini 6; Carboni 6,5, Del Duca 6,5, Cossu 6,5, Amaranti 6; Urbinati 6,5, Schiavini 6,5 (dal 32’ s.t. Iazzetta s.v.), Capodaglio 6; Piccoli 7; Ferrari 6,5, Trimarco 6 (dal 24’ s.t. Leccese 6). (Beni, Santini, Raparo, Conti, Di Crescenzo). All. Zauli 6. ARBITRO Soricaro di Barletta 5. NOTE spettatori 500 circa, incasso nc. Espulsi Sorbera al 16’ s.t. e Fogacci al 34’ s.t.; ammoniti Trimarco, Ferrari, De Santis, Pigini, Capodaglio e Murano. Angoli 6-7. (g.b.) PRATO 2 SANGIOVANNESE 1 GIUDIZIO+++ MARCATORI Silva Reis (P) al 4’ p.t.; Calderini (S) al 4’, Varricchio (P) al 39’ s.t. PRATO (4-4-2) Pazzagli 6; Sacenti 6, Lamma 6, Ferri 6, De Agostini 6; Gori 6 (dal 29’ s.t. Zagaglioni s.v.), Corvesi 6, Morosini 6 (dal 17’ s.t. Pagliuca 6), Piantoni 5,5 (dal 17’ s.t. Schenetti 6); Silva Reis 7,5, Varricchio 6,5. (D Oria, Malomo, Varutti, Taugourdeau). All. Bellini 6. SANGIOVANNESE (4-5-1) Scotti 5; Salvatori 5,5, Chiarini 5,5, Travaglini 5,5, Bettoni 5,5 (dal 1’ s.t. De Angelis 6,5); Foglia 6 (dal 40’ s.t. Scicchitano s.v.), Pencelli 5,5 (dal 12’ s.t. Ucchino 6), Bricca 5,5, Tabacco 6, Romanelli 6,5; Calderini 6,5. (Fantin, Sabatucci, Mannucci, Di Franco). All. Fraschetti 6,5. ARBITRO Spinelli di Terni 6,5. NOTE spettatori 250 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Bettoni, Bricca, De Angelis, Tabacco e Lamma. Angoli 6-2. (p.c.) CELANO 3 POGGIBONSI 0 GIUDIZIO+++ MARCATORI Falomi al 24’, Bettini al 35’ p.t.; Villa al 4’ s.t. CELANO (4-3-3) Liverani 7; Castellan 6,5, Prizio 6, Ciolli 6,5 (dal 22’ s.t. Ficorilli 6), Bacchi 6; Barbetti 6, Marfia 6,5, Villa 7 (dal 31’ s.t. Pacella s.v.); Gentili 6,5, Falomi 7, Bettini 7 (dal 36’ s.t. Agate s.v.). (Goletti, Olivieri, Visciglia, Federici). All. Modica 6,5. POGGIBONSI (4-3-1-2) Nocchi 5,5; Serino 5, Dierna 5, Galeotti 5, Nobili 5; Rovrena 5,5 (dal 10’ s.t. Zebi 6), Campolattano 5,5 (dal 25’ s.t. Bigeschi s.v.), Scampini 6; Bischeri 5; Alteri 5,5, Dal Rio 6 (dal 12’ s.t. Marasco 5,5). (Ferrauto, Salvatori, Romeo, Lamenza). All. Soda 5. ARBITRO Albertini di Ascoli Piceno 5. NOTE spettatori 300 circa, incasso di 2.250 euro. Ammoniti Falomi, Galeotti, Serino e Bischeri. Angoli 4-4. (g.a.) CROCIATI NOCETO 3 GIULIANOVA 2 GIUDIZIO+++ MARCATORI Croce (G) al 45’ p.t.; Polinesi (G) al 2’, Miftah (CN) al 30’ su rigore e al 37’, Guareschi (CN) al 42’ s.t. CROCIATI NOCETO (4-1-4-1) Babbini 5; Tagliavini 6, Fabris 5,5, Addona 6, Delledonne 6; Sessi 5,5 (dal 17’ s.t. Guareschi 7,5); Berselli 5 (1’ s.t. Pietranera 6), Vignali 6,5, Mora 6,5, Konate 5,5 (24’ s.t. La Cagnina 6,5); Miftah 7. (Miskiewicz, Paoletti, Ogliari, Lorenzini). All. Torresani 6,5. GIULIANOVA (4-4-1-1) Merletti 5; Sosi 5,5, Terrenzio 5,5, Zoppetti 6, Testoni 6; Margarita 5,5 (20’ s.t. Palandrani 5), Della Penna 6 (36’ p.t. Morga 6), Croce 5,5, Polinesi 6,5; Suriano 6,5 (32’ s.t. Faragalli 5,5); Perez 5,5. (Robertiello, Pirelli, D’Angelo, Torbidone). All. Di Meo 5,5. ARBITRO Affinito di Frattamagg. 6. NOTE spett. 150 circa, incasso 444 euro. Espulso Croce al 15’ s.t.; amm. Terrenzio, Morga, Mora, Tagliavini e Guareschi. Angoli 4-2. (m.b.) BELLARIA 1 GAVORRANO 0 GIUDIZIO+++ MARCATORE Forte al 10’ p.t. BELLARIA (4-4-2) Teodorani 6; Giorgi 6,5, Bamonte 6,5, Severi 6,5, Petti 6,5; Forte 6,5 (dal 24’ s.t. Giunchi 6), Briglia 6,5, Turchetta 6 (dal 33’ s.t. Morena s.v.), Buda 6,5; Tabanelli 6 (dal 22’ s.t. De Cenco 5,5), Pfitscher 6,5. (Renna, Martinelli, Vicini, Moretti). All. Campedelli 6,5. GAVORRANO (4-3-1-2) Rocco 5,5; Sgambato 6, Ibojo 5,5, Bettini 5,5, Nencioli 6; Ruscio 6, Galbiati 6, Manzo 5,5 (dal 6’ s.t. Lulli 6); Bertino 5,5 (dal 1’ s.t. Aperuta 5,5); Biggi 6,5 (dal 22’ s.t. Fioretti 6), Nocciolini 6. (Marroccella, G. Menichetti, S. Menichetti, Fanelli). All. Magrini 6. ARBITRO Marini di Roma 6,5. NOTE spettatori 300 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Bettini, Manzo, Severi, Biggi e Pfitscher. Angoli 2-2. (a.p.) GIRONE C f Il Trapani vince una grande sfida contro il Latina e si porta a -3, colpi esterni da playoff per Avellino e Milazzo TRAPANI 3 LATINA 2 GIUDIZIO++++ MARCATORI Madonia (T) al 5’, Perrone (T) al 35’, Mancosu (L) al 44’ p.t., Mancosu (L) al 25’, Pirrone (T) al 42’ s.t. TRAPANI (4-4-2) Castelli 6,5; Lo Bue 6,5, Colletto 7 (dal 39’ s.t. Mastrolilli s.v.), Filippi 6,5, Daì 6,5; Barraco 7, Pirrone 7, Calabrese 7, Ficarotta 6,5 (dal 37’ s.t. Coco s.v.); Perrone 7, Madonia 7 (dal 20’ s.t. Gambino 6,5). (Dolenti, Priola, Domicolo, Cutaia). All. Boscaglia 7. LATINNA (4-4-2) Martinuzzi 7; Gasperini 6, Farina 7, Cafiero 6,5, Toscano 6,5; Tortolano 7 (dal 37’ s.t. Kone s.v.), Giannusa 7, Berardi 6,5 (dal 12’ s.t. Ricciardi 6), Merito 6,5; Mancosu 7, Martinez 6,5 (dal 20’ s.t. Polani 6,5). (Gaudino, Erba, Mariniello, Zarineh). All. Sanderra 7. ARBITRO Barbiero di Vicenza 6,5. NOTE spettatori 5.000 circa, incasso di 21.220 euro. Espulso Daì al 49’ s.t.; ammoniti Filippi, Cafiero, Tortolano e Giannusa. Angoli 7-4. (f.c.) NEAPOLIS 0 NORMANNA 0 GIUDIZIO+++ NEAPOLIS (4-4-2) Gragnaniello 6,5; Monticelli 6,5, Daleno 6, Bianchi 6, Mannone 6; Bonanno 6,5 (dal 28’ s.t. Siciliano s.v.), Marinucci Palermo 6,5, Somma 6 (dal 41’ s.t. Barone s.v.), Moxedano 6,5; Improta 6, Fontanella 6 (dal 7’ s.t. Longobardi 6). (Napoli, Fiore, Civita, Foggia). All. D’Arrigo 6. NORMANNA (3-4-1-2) Pettinari 6; Campanella 6, Mattera 6, Di Girolamo 6; Tovalieri 6 (dall’8’ s.t. Grieco 6), Arini 6, Zolfo 6,5, Gallo 7 (dal 34’ s.t. De Gol s.v.); Petagine 6,5; Varriale 5,5 (dal 17’ s.t. Letizia 6), Ercolano 6. (Polise, Massimo, Palumbo, Fontana). All. Ferazzoli 6. ARBITRO Fiore di Barletta 6. NOTE gara giocata a porte chiuse. Ammoniti Gallo, Ercolano, Daleno, Mannone e Arini. Angoli 3-9. (g.ar.) FONDI 1 MILAZZO 2 GIUDIZIO+++ MARCATORI Fiore (M) al 6’, Maccarone (M) al 19’, Gambuzza (F) al 21’ p.t. FONDI (3-5-2) Cacchioli 6; Di Paola 6, Gambuzza 6,5, Sportillo 6; Valerio 6 (dal 25’ s.t. Crisci 5), Alleruzzo 6, Schiavon 6 (dal 23’ s.t. Marigliano 6), Vaccaro 6,5 (dal 35’ s.t. La Vecchia s.v.), D’Urso 6,5; Capogna 5,5, Agostinelli 5,5. (Mezzacapo, Panella, Pirozzi, Marinucci). All. Trillini 5,5. MILAZZO (4-2-3-1) Di Dio 7; Benci 6,5, Maccarone 6,5, Lanzolla 6, Suriano 6 (dal 35’ s.t. Orioles s.v.); Bucolo 6, Suarino 7; Proietti 6,5, Fiore 6 (dal 12’ s.t Campanella 6), Quintoni 6; Ricciardo 5,5 (dal 30’ s.t. Iannelli 6). (Taranto, Kouadio, Salmeri, Parachì, Iannelli). All Venuto 6,5. ARBITRO Maresca di Napoli 6,5. NOTE spett. 300 circa, incasso nc. Espulsi Di Dio e Gambuzza al 47’ s.t; amm. Quintoni, Valerio, Alleruzzo, Proietti e Di Paola. Angoli 4-4. (v.a.) GIRONE A COPPA ITALIA Mercoledì la semifinale Dopo la vittoria per 1 0 a Carpi da parte della Nocerina, mercoledi si gioca l’andata della seconda semifinale di Coppa Italia: si tratta di Juve Stabia Pisa (ore 20.45). Il ritorno delle due partite si disputerà mercoledì 16 marzo (salvo variazioni). La finale (andata e ritorno) invece si giocherà mercoledì 6 e 27 aprile. SQUADRE TRITIUM (-2) PRO PATRIA (-4) PRO VERCELLI FERALPI SALO' (-2) LECCO SAVONA (-4) RODENGO (-2) RENATE CANAVESE (-6) SAMBONIFACESE MONTICHIARI ENTELLA (-1) VALENZANA (-1) SACILESE CASALE SANREMESE MEZZOCORONA PT 41 40 39 35 35 30 30 28 27 27 24 22 21 19 16 14 14 G 22 21 21 21 22 21 22 22 22 21 22 22 22 22 22 22 21 V 12 14 10 9 10 8 8 6 9 6 4 4 4 4 3 2 3 N 7 2 9 10 5 10 8 10 6 9 12 11 10 7 7 8 5 P 3 5 2 2 7 3 6 6 7 6 6 7 8 11 12 12 13 RF 34 40 25 22 23 26 17 22 25 30 15 22 16 16 13 14 13 RS 16 22 11 12 23 19 17 21 21 29 17 22 24 29 34 26 30 MARCATORI 16 RETI Ripa (4, Pro Patria; ora è nella Nocerina). 11 RETI Fabbro (2, Lecco). 9 RETI Pietribiasi (Sambonifacese); Tarallo (4, Savona). 8 RETI Cristini (Canavese); Bonomi (3, Pro Vercelli). 7 RETI Beretta (4, Canavese); Brighenti (Sambonifacese); Sinato (Tritium). ISOLA LIRI 0 AVELLINO 3 GIUDIZIO+++ MARCATORI G. De Angelis su rigore al 2’, Comini al 3’, Millesi al 32’ s.t. ISOLA LIRI (4-2-3-1) Fiorini 6; Martinelli 5, Mucciarelli 6, Paolacci 6, La Rocca 6 (dal 10’ s.t. Sperati 6); Lucchese 6,5, Costanzo 6 (dal 10’ s.t. Marziale 6); Vigna 6,5, Raffaello 6 (dal 14’ s.t. Caira 6), Conte 6; Bianchini 6,5. (Ciocca, Ferrara, Falco, Graziani). All. Grossi 6,5. AVELLINO (4-4-2) Marruocco s.v.; Meola 6, Caso 6, Puleo 6,5, Ricci 6,5; Rega 5 (dal 1’ s.t. Millesi 6,5), Maisto 7, Acoglanis 6,5, Comini 7; G. De Angelis 5,5 (dal 30’ s.t. Panatteri 6,5), Vicentin 6,5 (dal 35’ s.t. Peluso 5). (Cascella, Nocerino, Bruno, Scandurra). All. Vullo 6,5. ARBITRO D’Iasio di Matera 5. NOTE spettatori 800 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Lucchese, Martinelli, Rega, Caso e Mucciarelli. Angoli 1-4. (g.p.) RISULTATI CASALE-FERALPI SALO' ENTELLA-LECCO MONTICHIARI-SACILESE PRO PATRIA-CANAVESE RENATE-VALENZANA RODENGO-PRO VERCELLI SAMBONIFACESE-SANREMESE TRITIUM-SAVONA ha riposato MEZZOCORONA 0-0 1-1 0-1 1-2 1-0 0-0 0-1 0-0 PROSSIMO TURNO domenica 27 febbraio, ore 14.30 CANAVESE-CASALE (1-0) FERALPI SALO'-RENATE (2-1) LECCO-RODENGO (1-0) MEZZOCORONA-MONTICHIARI (1-1) PRO VERCELLI-TRITIUM (0-1) SACILESE-PRO PATRIA (2-4) SANREMESE-ENTELLA (0-0) SAVONA-SAMBONIFACESE (1-1) riposa VALENZANA POMEZIA 1 CAMPOBASSO 2 GIUDIZIO+++ MARCATORI Balistrieri (C) al 2’ p.t.; Murati (C) al 34’, Marano (P) su rigore al 38’ s.t. POMEZIA (4-2-3-1) Scarzanella 6; Lolli 6, De Martis 6,5, Conson 5,5, Colantoni 6; Cesari 5, A. Costantini 6 (39’ s.t. Mastromattei s.v.); Morbidelli 6, Macciocca 4,5, Virdis 5 (1’ s.t. Marano 6,5); F. Costantini 5,5 (13’ s.t. Coppola 5,5). (Fiumanò, Martorelli, Piroli, Polito). All. Farris 5,5. CAMPOBASSO (4-4-2) Ascani 7,5; Scudieri 6, Maglione 6,5, Di Fiordo 6, Agresta 6,5; Todino 6,5, Chiazzolino 6,5, Cammarota 6,5, Monti 6,5 (dal 1’ s.t Cacciaglia 6); Balistreri 7 (dal 4’ s.t. Visconti 6,5), Ibekwe 6 (dal 19’ s.t. Murati 7). (Marcato, Posillipo, Fazio, Minadeo). All. Cosco 7. ARBITRO Taioli di Cesena 5,5. NOTE spettatori 500 circa, incasso non comunicato. Espulsi Cesari al 22’ s.t. e il tecnico Cosco al 45’ s.t.; ammoniti Chiazzolino, Lolli, De Martis e Macciocca. Angoli 7-1. (g.l.g.) GIRONE B SQUADRE CARPI CARRARESE GIACOMENSE CHIETI SAN MARINO L'AQUILA PRATO POGGIBONSI CELANO BELLARIA GAVORRANO CROCIATI NOCETO SANGIOVANNESE (-10) FANO (-2) GIULIANOVA VILLACIDRESE (-10) PT 46 41 32 31 30 29 28 28 23 22 21 21 17 16 14 8 G 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 V N P RF 14 4 2 31 11 8 1 34 7 11 2 23 8 7 5 25 7 9 4 26 9 2 9 16 7 7 6 22 8 4 8 17 6 5 9 20 4 10 6 14 5 6 9 19 4 9 7 23 8 3 9 19 3 9 8 16 3 5 12 15 5 3 12 20 RS 10 11 13 19 20 20 17 25 29 19 23 32 24 25 29 24 MARCATORI 12 RETI Gaeta (1, Carrarese). 10 RETI Falomi (2, Celano); Pietranera (3, Crociati Noceto). 9 RETI Cesca (6 nel San Marino) e Giglio (3, Carpi); Gasparello (2, San Marino). 8 RETI Alteri (4, Poggibonsi). 7 RETI Cori e Merini (5 nella Sangiovannese; Carrarese); Buttazzoni (Chieti); Ferrari (Fano). MATERA 1 CATANZARO 0 GIUDIZIO++ MARCATORE Capolei al 10’ p.t. MATERA (4-3-3) Musacco 6; Manetta 6, Villagatti 6,5, Calà 6, Di Fusco 6; Provenzano 6, Capolei 6,5 (dal 43’ s.t. Lo Sicco s.v.), Logrieco 6 (dal 9’ s.t. Spilabotte 6,5); Formuso 6, Giannone 6, Ancora 6,5 (dal 36’ s.t. Lorini s.v.). (Lorello, Malquori, Fedi, Stella). All. Cadregari 6. CATANZARO (4-4-2) Scerbo 7; Cavallaro 6,5, Ciano 6, Lauteri 6, Gaglione 6; Carrozza 6,5 (dal 26’ s.t. Perri 6), Gigliotti 6,5, Catalano 6,5, Benincasa 6; Santaguida 6, Martorano 6,5 (dal 30’ s.t. Liotti s.v.). (Nania, Scigliano, Bronzi, Critelli). All. Aloi 6. ARBITRO Losito di Pesaro 6. NOTE spettatori 1.000 circa, incasso non comunicato. Ammonito Calà. Angoli 4-5. (f.t.) RISULTATI BELLARIA-GAVORRANO CARRARESE-CHIETI CELANO-POGGIBONSI CROCIATI NOCETO-GIULIANOVA L'AQUILA-CARPI PRATO-SANGIOVANNESE SAN MARINO-FANO VILLACIDRESE-GIACOMENSE 1-0 1-1 3-0 3-2 1-2 2-1 2-2 0-1 PROSSIMO TURNO domenica 27 febbraio, ore 14.30 BELLARIA-PRATO (0-0) CHIETI-CELANO (1-3) FANO-CROCIATI NOCETO (1-1) GAVORRANO-CARRARESE (1-3) GIULIANOVA-SAN MARINO (1-1) L'AQUILA-VILLACIDRESE (0-3) POGGIBONSI-GIACOMENSE (0-2) SANGIOVANNESE-CARPI (1-4) VIGOR LAMEZIA 1 BRINDISI 1 GIUDIZIO+++ MARCATORI Maiorino (B) al 43’ p.t.; Mangiapane (VL) al 33’ s.t. V. LAMEZIA (4-2-3-1) Forte 6,5; Trovato 6, Sinicropi 7, Parisi 6, Caffarelli 5,5 (27’ s.t. Potestio 5,5); Giuffrida 5,5 (19’ s.t. Caridi 6), Mangiapane 6,5; Lattanzio 5,5 (24’ st Paonessa 5,5), Rondinelli 5, Scalese 6,5; De Luca 5. (Quarta, Mercurio, Catalano, De Sensi). All. Costantino 6. BRINDISI (4-4-2) Prisco 6,5; Mottola 6, Taurino 6, Fruci 5, Al. Tundo 6; D’Avanzo 6,5 (dal 46’ p.t. Piro 6), Pollidori 6,5, Caravaglio 6, Matarazzo 6 (dal 28’ s.t. An. Tundo s.v.); Maiorino 7, Caggianelli 6,5 (35’ s.t. Scarcella s.v.). (Locatelli, Camposeo, Finocchiaro, Caputo). All. Rastelli 6. ARBITRO Fabbrini di Livorno 6,5. NOTE spettatori 500 circa, incasso di quasi 1.900 euro. Espulsi Fruci al 44’ p.t. e Rondinelli al 34’ s.t.; ammoniti Rondinelli, Sinicropi, Maiorino, Matarazzo, Pollidori, An. Tundo e Scarcella. Angoli 6-4. (f.c.) GIRONE C SQUADRE LATINA (-2) TRAPANI (-1) NORMANNA MILAZZO AVELLINO NEAPOLIS POMEZIA MATERA MELFI (-2) VIGOR LAMEZIA FONDI BRINDISI (-1) ISOLA LIRI CAMPOBASSO VIBONESE (-1) CATANZARO (-5) PT 41 38 34 34 32 32 32 31 26 26 24 22 20 19 12 -2 G 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 20 V N P RF RS 12 7 1 27 13 11 6 3 29 14 9 7 4 24 14 10 4 6 23 17 9 5 6 27 17 9 5 6 19 15 8 8 4 17 13 8 7 5 23 22 8 4 8 30 23 7 5 8 27 27 6 6 8 24 28 6 5 9 16 23 5 5 10 17 26 4 7 9 15 22 1 10 9 14 30 0 3 17 7 35 MARCATORI 10 RETI Guazzo (3, Melfi; ora è nel Taranto). 9 RETI Grieco (3, Normanna); Perrone (1, Trapani); Mangiapane (5, Vigor Lamezia). 8 RETI Vicentin (4, Avellino); Tortolano (2, Latina); Giannone (Matera); Longobardi (1, Neapolis); Madonia (Trapani). 7 RETI Agostinelli (1, Fondi); Macciocca (1, Pomezia). MELFI 2 VIBONESE 0 GIUDIZIO++ MARCATORI Scalzone al 35’ p.t.; Vianello al 21’ s.t. MELFI (4-4-2) Pozzato 6; Milella 6, Sicignano 6, Vanacore 6,5, Contessa 6; Russo 6 (dal 25’ s.t. El Harchi s.v.), Marino 6, Viola 6,5, Pellecchia 6 (dal 16’ s.t. Mangiacasale 6); Scalzone 6,5 (dal 39’ s.t. Maiorano s.v.), Vianello 6,5. (Della Luna, Guidi, Finelli, Maio). All. De Gennaro-Ciullo 6,5. VIBONESE (4-4-2) Mengoni 6; Stefanini 5,5 (dal 27’ s.t. Beccaria s.v.), Donati 5,5, Geraldi 5,5, Mazzetto 6; Saturno 5,5 (dal 16’ s.t. Scrugli 5,5), Ruggiero 5,5 (dal 33’ s.t. Paoli s.v.), Gatto 6, Dominici 6; Pasca 5, Napoli 6. (Senatore, Condito, Petrucci, Amante). All. Tosi 6. ARBITRO Verdenelli di Foligno 6. NOTE spettatori 300 circa, incasso non comunicato. Ammoniti Gatto, Contessa e Ruggiero. Angoli 3-5. (g.t.) RISULTATI FONDI-MILAZZO ISOLA LIRI-AVELLINO MATERA-CATANZARO MELFI-VIBONESE NEAPOLIS-NORMANNA POMEZIA-CAMPOBASSO TRAPANI-LATINA VIGOR LAMEZIA-BRINDISI 1-2 0-3 1-0 2-0 0-0 1-2 3-2 1-1 PROSSIMO TURNO domenica 27 febbraio, ore 14.30 AVELLINO-FONDI (1-1) BRINDISI-MATERA (0-2) CAMPOBASSO-ISOLA LIRI (0-1) LATINA-POMEZIA (0-0) MILAZZO-MELFI (1-1) NORMANNA-TRAPANI (0-0) VIBONESE-CATANZARO (4-2) VIGOR LAMEZIA-NEAPOLIS (0-1) R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT CICLISMO SCONTRO DIRETTO «Cavendish è il numero uno Per adesso...» Guardini (3˚) lancia la sfida al re delle volate, che in Oman ha centrato la prima vittoria 2011 Mark Cavendish, 25 anni, batte il russo Denis Galimzyanov, 23, e Andrea Guardini (a sinistra), 21 BETTINI DAL NOSTRO INVIATO CIRO SCOGNAMIGLIO [email protected] MASCATE (Oman) dE se fosse soltanto il primo di una lunga serie di duelli? Andrea Guardini non può che augurarselo: ieri, nell’ultima tappa del Giro dell’Oman, il 21enne neopro’ veronese della Farnese-Neri ha vissuto da protagonista il primo «testa a testa» allo sprint con Mark Cavendish, il numero uno. Ha perso, nel giorno del primo successo stagionale di «Cannonball»: e tra i due si è inserito Galimzyanov, uno dei giovani russi della Katusha seguiti da Cipollini. Ha perso, ma Andrea Guardini è stato ad altezza-Cavendish. Gli può bastare, per adesso. Erede di Cipo? Oggi il veronese rientra a casa, a Colognola ai Colli: nel suo piccolo, una notizia, visto che ci mancava dall’Epifania e ancora un po’ siamo arrivati a Carnevale. Ritiro a Sperlonga con la squadra, debutto-boom tra i grandi al Tour de Langkawi in Malesia (5 successi su 10 tappe), l’exploit nell’ultima tappa del Giro del Qatar (primo, su Chicchi) prima dello sprint di ieri: prestissimo per immaginarlo già come erede di Cipollini e Petacchi, ma abbastanza per confermare l’impressione di un talento vero, dopo i 19 centri da dilettante nel 2010. «I compagni hanno creduto in me dal primo all’ultimo chilometro — spiega Guardini al traguardo, dopo aver ricevuto i complimenti di capitan Giovanni Visconti: il tricolore ha chiuso terzo nella classifica finale, alle spalle di Gesink e Boasson Hagen —. Nessuno voleva prendersi responsabilità e loro hanno tirato tutto il giorno per chiudere sulla fu- su Gazzetta.it ASCOLTA L’INTERVISTA AUDIO CON ANDREA GUARDINI ga. Purtroppo ai 500 metri non sono riuscito a prendere la ruota di Gatto, ero a tutta. Ci fossi riuscito, avrei potuto cominciare lo sprint un po’ prima e magari... Cavendish nelle prime tappe in Qatar era indietro, ma adesso è in crescendo. E’ sempre il numero uno, per ora». Guardini staccherà un po’, ma sarà al via del Giro del Friuli. Poi Coppi & Bartali (fine marzo) e Giro di Turchia (fine aprile). Cav al Giro Anche Cavendish è rimasto colpito da Guardini: «E’ giovane e forte», ha detto il 25enne britannico dell’Htc. Caduto sia al Down Under che al Giro del Qatar, «Cannonball» aveva aggiunto l’Oman al programma per mettere nelle gambe altri giorni di corsa. «Ma non avevo bisogno di questo successo per sapere che ero in crescita. Non c’è paragone, come forma, rispetto all’inizio dell’anno scorso». Non che in questi giorni sia sembrato sempre di ottimo umore (e aveva perso da Bos la volata della prima tappa), ma di sicuro ieri lo era: siccome qui ha diviso la camera con Marco Pinotti, gli abbiamo chiesto se fosse meglio il suo italiano o l’inglese del bergamasco. «In realtà, anche il suo inglese è meglio del mio inglese...». Cavendish ha deciso di partecipare al Giro d’Italia, e il 1˚marzo sarà a Londra per un evento legato ai suoi programmi italiani, tutti in corse della Gazzetta. L’avvicinamento al primo vero show-down della stagione, la Milano-Sanremo del 19 marzo, passerà per Strade Bianche (5 marzo) e Tirreno-Adriatico (9-15), dove preparerà il tentativo di bis del successo 2009 (al debutto): «Mancano meno di quattro settimane. Non vedo l’ora». a SUCCESSO DI MARTIN ALGARVE Contador chiude 4˚ «Sono soddisfatto» Niente tris: al rientro dopo l’as soluzione per il caso clenbute rolo, Alberto Contador ha chiuso 4˚ il Giro dell’Algarve (Por). Nella crono finale (17 km), lo spagnolo della Saxo, che era 2˚ a 6" da Cummings, ha chiuso solo 15˚ a 45" da Tony Martin: il tedesco dell’Htc ha vinto la corsa portoghese con 32" su Van Garderen, 39" su Westra e 41" su Contador. «Era il debutto, sono soddisfatto: non era facile dopo 205 giorni di assenza» ha detto Alberto. IN SARDEGNA Nibali e Scarponi domani al debutto L’esordio di Vincenzo Nibali e Michele Scarponi, i due italiani di punta per il Giro. Poi Cunego, Di Luca, Petacchi, Garzelli, Ballan. Sono i nomi di spicco del Giro di Sardegna, che scatta domani ad Olbia e si conclude sabato a Gesturi. NOCENTINI All’Alto Var (Fra), Rinaldo Nocentini (Ag2R), 2˚ sabato e 7˚ ieri nella tappa vinta da Julien Antomarchi, ha chiuso 3˚ in classifica a 28" dal francese Voeckler (Europcar). COPPA DEL MONDO SU PISTA A MANCHESTER IL VERONESE È TERZO NELL’OMNIUM. PAURA PER LA CADUTA DEL MALESE AWANG NELLA FINALE DEL KEIRIN Viviani si avvicina ai Giochi di Londra dDalla strada alla pista: Elia Viviani, già vincitore quest’anno a Donoratico e a Mumbai, ieri a Manchester è salito sul podio nell’ultima prova della Coppa del Mondo. Il veronese si è piazzato 3˚ nell’Omnium, dietro al neozelandese Shane Archbold e al coreano Cho Hosung, che l’ha preceduto di soli 5 punti. Un risultato maturato grazie alla vittoria nella prova a elimina- zione, al 3˚ posto nella corsa a punti, al 4˚ nel km da fermo (in 1’04"106) e al 5˚ nel giro lanciato. Mentre il veronese della Liquigas ha pagato nell’inseguimento (14˚) e nello scratch (9˚). Viviani fa un passo avanti verso la qualificazione all’Olimpiade di Londra 2012, perché l’Italia ora è 11a nel ranking europeo (si qualificano le prime 8). Dovrà andare a caccia di punti ai Mondiali, agli Europei e nella prossima Coppa del Mondo. Giovani donne Tra le donne ha brillato Elena Cecchini, 6ª nello scratch vinto dalla russa Anastasiya Chulkova. La non ancora 19enne friulana, bronzo iridato juniores 2010 e oro agli Europei, è stata alla pari delle regine mondiali. Bene anche Stella Tomassini, 18 anni, la più giovane in gara: un’altra su cui il c.t. Salvoldi sta costruendo il futuro. La marchigiana (13ª) ha sfiorato la «finalina» del keirin: successo della cinese Shuang Guo, solo 19ª Elisa Frisoni. TRAFITTO DA UNA SCHEGGIA DI 20 CM Attimi di paura a Manchester. Il malese Azizulhasni Awang, caduto nella finale del keirin (che ha chiuso, zoppicando, al 3˚ posto), è stato trafitto a un polpaccio da una scheggia di legno della pista, lunga 20 cm. Gli è stata rimossa all’ospedale AFP LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT FORMULA 1 PROVE AL MONTMELÒ MOTO Q BAGNATO Ha i tasselli fitti per scaricare 150 litri/secondo 4 In Australia SUPERBIKE ULTIMI TEST PETROV (RENAULT) SECONDO S Nico Rosberg, 25 anni, tedesco, seconda stagione in Mercedes REUTERS INTERMEDIA La superfice intagliata scarica 120 litri/secondo I tempi di ieri al Montmelò (4.655 m) 1. Rosberg (Ger-Mercedes) 1’23"168 (92 g.) 2. Petrov (Rus-Renault) 1’23"463 (93) 3. Hamilton (GB-McLaren) 1’23"858 (93) 4. Maldonado (Ven-Williams) 1’24"815 (60) 5. Webber (Aus-Red Bull) 1’24"995 (139) Rosberg un lampo ma la Red Bull è già in forma mondiale Nico velocissimo, Webber domina la simulazione di gara Massa con la F150 studia come risparmiare le gomme DAL NOSTRO INVIATO MARIO VICENTINI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MONTMELÒ (Spagna) dNico Ro- sberg e Mark Webber sono stati i protagonisti della terza giornata di test. Il pilota della Mercedes ha centrato la pole virtuale (1’23"168), l’australiano della Red Bull ha dominato le simulazioni di GP fatte anche da Sergio Perez (Sauber), Adrian Sutil (Force India) e Felipe Massa (Ferrari). Ieri si è ripetuta la situazione di venerdì: pista bagnata al mattino, poi sempre più asciutta. Chi non lo aveva ancora fatto ha scoperto la scarsa aderenza delle intermedie Pirelli che non perdona sui cordoli o sul- le righe bianche. E Massa è uscito due volte di pista. Gioia Rosberg ha combattuto fino alla fine con Vitaly Petrov (Renault) per il tempo veloce. Già sabato Nico aveva girato 2" e mezzo meglio del compagno Schumacher, che oggi torna in pista. Sono solo test, ma il tedesco era raggiante: «Stiamo andando nella giusta direzione. Ora l’affidabilità c’è: non s’è rotto niente. E nel prossimo test, ovunque si farà, con i nuovi pezzi la macchina andrà ancora meglio». Ma Rosberg non nascosto i problemi: «C’è il kers, l’ala posteriore mobile, i nuovi bottoni. Soprattutto nei test, se sei concentrato per esempio con l’ala posteriore e BAHRAIN A RISCHIO Ecclestone: «Deciderà lo sceicco se correre il GP» Slitta di qualche ora, probabilmente a domani, la decisione sul GP del Bahrain, prova d’apertura del Mondiale di F.1, previsto per il 13 marzo ma a rischio per i recenti disordini. Lo ha detto Bernie Ecclestone, che in una intervista alla Bbc lascia il pallino nelle mani del Principe del Bahrain, lo Sceicco Salman bin Hamad al Khalifa, capo supremo delle forze armate. «Lo Sceicco deciderà se è sicuro andare lì e gareggiare. Io non ho idea di cosa stia succedendo, non sono lì e non conosco la situazione attuale. Di sicuro non andremo se non ci sono le condizioni di sicurezza». Intanto il circuito del Montmelò si è offerto di ospitare gli ultimi test per 4 giorni nella prima settimana di marzo o nella successiva. R l’ingegnere ti grida via radio "non dimenticare di usare il kers", fai confusione». Campioni Partito Vettel, ieri la Red Bull si è dovuta «accontentare» del giro rapido nella simulazione con Webber: un eccellente 1’24"995 al primo giro dell’ultima parte con benzina per 24 giri. Ma c’è un giallo. Visto che gli altri tempi hanno sempre oscillato tra 1’29" e 1’33" è sorto il dubbio del taglio della chicane. Escluso però dai responsabili della pista. «È andato tutto bene — ha detto l’australiano —: 139 giri senza guasti. Unica lacuna, per la pista bagnata al mattino non ho provato la qualifica». Commenta Lewis Hamilton, 3˚: «Pazzesco quello che ha fatto. Noi non siamo mai andati oltre i 10 giri di fila». Rossa Giornata da spiegare per la Ferrari. Massa, che ha girato con la F150 in configurazione standard, si è dedicato nel pomeriggio a un GP simulato. «Ho fatto tanti chilometri in condizioni molto differenti. È stato importante completare la simulazione, fatta pensando a far durare le gomme il più a lungo possibile». Per questo Felipe non è sceso sotto il 10˚ crono, 1’26"508. Ma chi ha sommato i tempi del brasiliano ha scoperto che il totale è molto più vicino a Webber di quanto non dica il tempo sul giro singolo. 6. Trulli (Ita-Lotus) 1’25"454 (48) 7. Perez (Mex-Sauber) 1’25"557 (115) 8. Sutil (Ger-F.India) 1’25"720 (102) 9. Buemi (Svi-T.Rosso) 1’26"155 (31) 10. Massa (Bra-Ferrari) 1’26"508 (123) esame verità per Biaggi&C. PAOLO GOZZI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dProve di Mondiale per la Superbike oggi e domani a Phillip Island, il tracciato australiano che domenica (ore 2 e 5.30 del mattino in Italia) ospita la prima sfida 2011. Sono collaudi importantissimi per recuperare il tempo perso causa pioggia e freddo nei test europei. Si riparte con Biaggi da battere: il campione 2010 (10 successi in 26 gare) è stato imprendibile anche in inverno, ma la concorrenza cresce. La Ducati, senza squadra ufficiale, ha affidato la 1198 evo a Checa nel Team Althea ma con tecnici del reparto corse interno. Nel 2010 lo spagnolo, da privato, era andato meglio degli ufficiali finendo 3˚ e sbancando l’apertura australiana. Anche la Honda ha migliorato la CBR-RR, puntando sullo spericolato Rea. La 2 giorni di test svelerà il potenziale della corazzata Bmw (2 squadre, 4 piloti) rafforzata dal vice iridato Haslam: da un mese è in Australia per 2 test segreti a Eastern Creek e Phillip Island. La Bmw ha investito in Superbike ben 70 milioni di euro, ma in 2 anni ha raccolto solo 2 podi. Infine la Yamaha, che ieri ha annunciato lo sponsor Monster, punta sull’ex MotoGP Marco Melandri: è uno dei favoriti al titolo, ma parte ad handicap per il recente intervento alla spalla destra. 11. Glock (Ger-Virgin) 1’26"598 (97) 12. Mondini (Svi-Hispania) 1’28"178 (39) 13. Ricciardo (Aus-T.Rosso) 1’28"329 (42) 14. Karthikeyan (Ind-Hispania) 1’30"722 (32) Record Barrichello (BrawnGP) 1’18"926 (2009) STARCROSS Philippaerts parte alla grande (m.z.) La stagione parte alla grande per l’Italia del cross con la vittoria di David Philippaerts nella MX1 a Mantova. Il toscano della Yamaha si è aggiudicato sotto la pioggia tutte e tre le manche dello Starcross lanciando la sfida per il Mondiale a Toni Cairoli. Sul podio l’estone Tanel Leok, neo acquisto TM, e il francese Anthony Boissiere della Yamaha Gariboldi. Vittoria di Gautier Paulin (Yamaha) nella MX2. R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT SCI MONDIALI DI GARMISCH l’analisi di GIANNI MERLO 1 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Un trionfo ma il presidente non esulta Questi Mondiali passeranno alla storia come i più ricchi di gioia e di record, ma anche di tensione. Abbiamo scoperto con piacere che il ricambio generazionale sta avvenendo senza sconquassi, anzi tutte le sei medaglie, un oro, due argenti e tre bronzi, sono finiti al collo di atleti che garantiscono di potere essere protagonisti all’Olimpiade di Sochi del 2014. Per la prima volta dai tempi di Tomba abbiamo un mattatore, Innerhofer, che con le sue tre medaglie, una di ogni colore, ha scritto una nuova pagina di storia dello sci italiano. E’ il suo sorriso contagioso la nuova bandiera della squadra. Ha rimesso la divisa da finanziere, perché ora è il capitano di un gruppo militare che ha portato a casa quattro collane mondiali. Anche questo un record. Manfred Moelgg ha suggellato con il bronzo, meritato in una gara davvero difficile, tredici giorni vibranti. Nel 1978 il bilancio finale, in rosso, fu reso solo meno amaro dall’argento conquistato da Piero Gros nello slalom dell’ultimo giorno. Si inchinò ad Ingemar Stenmark, l’uomo che veniva da un altro pianeta. Il presidente di allora Gattai aveva messo sulla graticola Cotelli, il d.t., perché erano divisi da un insanabile contrasto politico oltre che tecnico per la mancanza di risultati. Questa volta invece il presidente Morzenti ha creato le premesse per uno scontro frontale con il d.t. Ravetto, che neanche gli ottimi risultati hanno evitato, come tutti si auguravano. Il dirigente in tv ha ribadito che Ravetto verrà giudicato dal Consiglio non solo per i risultati ma anche per altri fattori. Ci risulta difficile intuire quali possano essere le ragioni di un allontanamento, se non sono di natura tecnica. Non risulta che il tecnico sia una persona maleducata o disonesto nei rapporti umani. Si è permesso di esprimere qualche opinione critica, ma lo ha fatto solo per difendere la squadra. Ha la solidarietà di tutti. y Kostelic 8˚ Svizzera a picco SLALOM MASCHILE 1. Jean Baptiste Grange (Fra) 1’41"72 (51"30 + 50"42); 2. Jens Byggmark (Sve) a 43/100; 3. MANFRED MOELGG 61/100 (51"52 + 50"81); 4. Matt (Aut) 82/100; 5. Cousineau (Can) 87/100; 6. Yuasa (Giap) 96/100; 7. DEVILLE 1"06 (53"11 + 49"67); 8. Kostelic (Cro) 1"16; 9. Pranger (Aut) 1"31; 10. Myhrer (Sve) 1"50; 11. Baeck (Sve) 1"77; 12. Hargin (Sve) 1"87; 13. Valencic (Slo) 1"91; 14. Imboden (Mol) 2"06; 15. Kasper (Usa) 2"11; 16. Trejbal (Cec) 2"12; 17. Pinturault (Fra) 2"19; 18. Dreier (Aut) 2"30; 19. Ligety (Usa) 2"45; 20. White (Can) 2"70; 22. GROSS 3"21 (54"33 + 50"60). Rit. I m.: Zurbriggen (Svi), Janyk (Can), Missillier (Fra). Rit. II m.: RAZZOLI, Herbst (Aut), Neureuther (Ger). Sul sito potete rivivere tutte le emozioni dei Mondiali con video e fotogallery delle giornate migliori per gli azzurri. Guardate Moelgg, ieri, dopo il bronzo e il d.t. Claudio Ravetto fa il bilancio della spedizione. www.gazzetta.it Innerhofer, Brignone, Fill Italia a segno in tutte le specialità ORO ARGENTO ARGENTO Christof INNERHOFER superG Christof INNERHOFER combinata Federica BRIGNONE gigante DAL NOSTRO INVIATO PIERANGELO MOLINARO 5 R PRODUZIONE RISERVATA GARMICH P. (Germania) dFa effetto pensare che con la sesta medaglia conquistata ieri da Manfred Moelgg, il bronzo nello slalom, siamo saliti a quota 6 pareggiando il miglior bilancio dei Mondiali di sempre, quello di Sestriere 1997. Quella era l’Italia di Compagnoni, Tomba, Kostner e Ghedina. Questa ha forse meno personaggi, ma è più omogenea e con una grande proiezione sul futuro. Sempre che non si tenti il suicidio rivoluzionando i quadri tecnici. Il sogno Manfred Moelgg ha compiuto in chiusura un’impresa non da poco. Era favorito dal numero 1 al via, ma aveva sulle spalle uno zaino di dubbi dopo 3 anni difficili, successivi alla conquista dell’argento mondiale ad Are e la coppetta di specialità. Non era facile nei suoi panni. Il finanziere di San Vigilio di Marebbe in questa stagione di Coppa aveva dato una sola vera fiammata, a dicembre, nella 1ª manche del gigante di Val d’Isere, concluso poi al 9˚ posto, quindi il 4˚ nell’ultimo slalom a Schladming, sempre badando più a non sbagliare che a inseguire il sogno di una vittoria. Un atteggiamento che ai Mondiali è perdente. La sua bravura è stata nello sgomberare la mente, nell’avere stima di se stesso su un primo tracciato difficilissimo e contorto, con spazi stretti e la possibilità di accelerare solo nel finale. L’azzurro è stato il migliore nella parte centrale dove ha mostrato un gran ritmo grazie alla sua agilità. Peccato che non abbia trovato il cambio di marcia nelle porte finali, dove il francese Jean Baptiste Grange, il nuovo campione del mondo, gli ha rifilato 22/100. C’erano poche speranze per gli altri visto che la pista si deteriorava in fretta. Razzoli, al via col 12, fra le buche che si erano già formate non ha trovato il ritmo e ha realizzato l’11˚ tempo, Deville, con il 16, il 15˚, Gross (37) il 32˚. Decisiva C’era la 2ª manche con l’inversione delle partenze che faceva sperare. Deville, 7˚ alla fine, ci ha provato, ha stabilito il 3˚ tempo ma non è riuscito a scavalcare l’austriaco Matt. Razzoli è partito a bomba, ma E’ record di Che riscatto per Moelgg Bronzo pesante Cede solo al francese Grange e al rinato Byggmark. Razzoli fuori, ottimo Deville: 7˚ Cristian Deville, 30 anni dopo 13" s’è trovato a terra quando il suo scarpone ha toccato la neve. La botta l’ha piazzata lo svedese Byggmark, 6˚ dopo la prima tornata che è andato al comando. Toccava a Moelgg. Manfred è partito forte, ma dove la pista curvava a destra e c’era una porta doppia ha rischiato di uscire. «Ho perso almeno mezzo secondo in quel punto», ha confessato. Meno male che non s’è fatto prendere dalla frenesia di recuperare su una pista ridotta ad un campo di patate. Ha tenuto ordine nella sua azione e si è piazzato alle spalle dello svedese. Poi è toccato a Grange, che aveva 1"09 di vantaggio su Byggmark. Lo ha gestito salvando ancora 43/100 che valgono l’oro; 22˚ infine Gross che ha risalito 10 posizioni. Le medaglie E’ un oro meritato quello di Grange, 26 anni, savoiardo di St.Jean di Mourienne, vincitore di 3 slalom quest’anno al ritorno da una stagione persa per un grave infortunio al ginocchio. Bronzo ad Are nel 2007, ai Mondiali di Val d’Isere era uscito pagando psicologicamente anche la concorrenza interna di Lizeroux. Bella storia anche quella di Byggmark, 25 anni di Tarnaby, lo stesso paesino oltre il circolo polare di Stenmark. Quattro anni fa entrò sulla scena con la forza di un tuono vincendo 2 slalom a Kitzbuehel, ma aveva uno stile troppo personale, con sci sempre velocissimi, ma braccia ovunque e busto in torsione. Quando strinsero gli spazi fra le porte si trovò fuorigioco. Byggmark ora è molto più composto e nella stagione in cui ha iniziato partendo negli slalom di Coppa del Mondo con il 60, è arrivato all’argento mondiale scalando posizioni in ogni gara. Complimenti anche per l’umiltà. ALTRI AZZURRI PARLANO L’OLIMPIONICO USCITO NELLA SECONDA MANCHE E DEVILLE .it SUL NOSTRO SITO VIDEO DI MOELGG E BILANCIO DI RAVETTO MEDAGLIE AZZURRE P La delusione di Giuliano Razzoli, 26 anni, campione olimpico 2010 e ieri uscito nella 2ª manche. Dopo la prima era undicesimo REUTERS Razzo: «Peccato, non ho potuto aprire il turbo» gni strani sulla linea di discesa, che mi hanno impedito di trovare il ritmo. Ho fatto fatica, non c’era lo spazio per aprire il turbo». Anche Cristian è deluso: «Mi girano le scatole, mi consolerò con due birre...» Amarezza Gli occhi dell’azzurro sono bassi. «Un po’ di tristezza c’è, è una stagione per me tutta in salita. Faccio i complimenti a Manfred. Moelgg è stato bravo ed ha raccolto quella medaglia che tutta la squadra meritava. Penso che in fondo in questa stagione abbiamo raccolto molto meno rispetto al nostro valore. Adesso? Ci sono ancora gare di Coppa 5 RIPRODUZIONE RISERVATA GARMISCH dNon è facile un anno dopo un titolo olimpico ritrovarsi con la faccia nella neve. «La rimonta si poteva anche fare — dice Giuliano Razzoli — ma è andata male. Ho toccato la neve con lo scarpone e gli sci sono scivolati via. D’altra parte ho un piedone così (il 47 - ndr) e nelle buche per cercare velocità devi angolare. Ci ho provato, ma ce l’ha fatta Byggmark. Peccato, perché nella seconda manche le buche erano più rotonde rispetto alla prima, era più facile attaccare. Nella prima discesa invece ho trovato se- del Mondo, cercherò qualche soddisfazione». Deville Pure Cristian Deville, settimo alla fine, non è contento di un piazzamento mondiale che solo un anno fa lo avrebbe portato in cielo. In fondo dopo l’operazione al tendine rotuleo del ginocchio è solo da quest’anno che ha potuto svolgere una preparazione regolare. «Sono deluso di me stesso — afferma — mi girano le scatole. Sapevo di poter lottare per una medaglia, era fattibile, invece non ce l’ho fatta. E non è la prima volta. Berrò due birre per consolarmi, poi tornerà tutto a posto». pa.m. LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R BRONZO Manfred MOELGG slalom BRONZO BRONZO Christof INNERHOFER discesa Peter FILL combinata TRA FELICITA’ E FUTURO A RISCHIO Ravetto: «Contento di esserci stato Karbon da podio» I successi merito anche del d.t. azzurro: «Bello lo spirito in squadra. Da dimenticare le polemiche: gli attori sono solo gli atleti» 5 RIPRODUZIONE RISERVATA GARMISCH PARTENKIRCHER (Ger) medaglie! «Me la sono vista brutta: ma ora sono tornato grande» Manfred: «Ho reagito dopo l’oro di Razzoli, volevo essere ancora competitivo. Si è compagni fino a un certo punto» DAL NOSTRO INVIATO MARISA POLI Primo podio in stagione per Manfred Moelgg: era stato 4˚ a Schladming AP sto è il risultato più bello degli ultimi due anni». Come nel 2008, è stato un altro duello con Grange? «Sono molto contento, quando gli sono stato così vicino nella 1ª manche, ho pensato di aver fatto una grande gara. E’ bello essere di nuovo vicino a lui, vuol dire che sono tornato tra i migliori». Che differenza c’è tra questa medaglia e quella di Are? «Là fu inaspettata, avevo mal di schiena e ero in dubbio se partire. Questa, visti gli allenamenti, era attesa da tutti: sapevo quello che dovevo fare». Non ha avuto il coraggio di vedere lo slalom di sua sorella Manuela, lei però era tra il pubblico a tifare. «Dopo averla vista 2 anni fa in Val d’Isere, quando usci a poche porte dall’oro, non ce la facevo. Lei ha fatto 2 grandi gare, ora almeno abbiamo una medaglia». Futuro Riconosciuti i meriti della Federazione, che ha risanato i bilanci, Ravetto mette i paletti per il futuro: un contratto di tre anni, autonomia sul lavoro. Do- Le ultime 3 medaglie erano andate al pettorale n. 1, come ha reagito quando l’ha pescato? in pista che fuori, contento per il bronzo che raddoppia il suo bottino di medaglie iridate dopo l’argento di Are 2007, Manfred Moelgg è di nuovo tra i migliori dello slalom. «Quando sono arrivato in fondo ed ero dietro a Byggmark non ero soddisfatto, perché vuoi sempre vedere il numero 1». Secondo dopo la 1ª manche, è un oro perso o un bronzo vinto? «Un bronzo vinto alla grande, una medaglia è sempre una medaglia e io ho provato a prenderla. Ma me la sono vista brutta, in alto ho rischiato di uscire. Alla collezione mi manca solo l’oro». Quanto è stato difficile? «Molto, perché già il pendio lo è, in più con questa neve». Ha guardato gli avversari scendere prima di lei? «Solo Razzoli e Herbst, ma sono usciti tutti e due...». Argento 4 anni fa, coppetta di slalom nel 2008, possiamo dire che è tornato? «Non ero mai andato via, sono sempre stato costante ma que- «Mi spiace per gli infortuni di Raich e Hirscher, con le loro assenze sono rientrato nel primissimo gruppo. Quando ho pescato l’uno ho pensato che dovevo sfruttarlo. Ho dormito tranquillo prima della gara». Da sinistra, Biggmark (Sve), Grange (Fra) e Moelgg ANSA DOMANI PER CANNAVO’ Innerhofer e Tomba in Gazzetta Prenotate allo 02/20400330 Domani alle 17, nella Sala Montanelli di Via Solferino 26/a ricorderemo Candido Cannavò, lo storico direttore della Gazzetta, in occasione del secondo anniversario della sua morte. Con noi ci saranno anche Christof Innerhofer, l’azzurro che ha conquistato tre medaglie ai Mondiali di Sci come non accadeva dai tempi di Zeno Colò, e Alberto Tomba il campionissimo dello sci che era molto legato a Cannavò. I primi 50 lettori che chiameranno questo numero 02 20400330 oggi dalle 9.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00 potranno essere con noi. L’oro olimpico di Razzoli l’ha stimolata? «Sì, ho reagito, volevo tornare a essere competitivo. Nello sci si è compagni fino a un certo punto, va bene che gli altri vincano le medaglie, ma la porti a casa solo quando è tua». Sei medaglie per l’Italia... «Una squadra buona, ho trovato una buona atmosfera. Bravi Innerhofer, Fill e Brignone, ma volevo vincere qualcosa anch’io». Claudio Ravetto, 51 anni, è direttore tecnico dal 2007 Bilancio Rispetto a una Coppa del Mondo finora senza vittorie (ma con 8 podi e 8 quarti posti), lo slogan dei Mondiali è: «Siamo cresciuti. Perché siamo secondi nel medagliere ma la squadra maschile è la prima». Grazie alla spinta di Innerhofer: «Il suo oro ha galvanizzato la squadra, ha dato una carica emotiva a tutti. Ad eccezione dei gigantisti, arrivati alla fine di un ciclo, tutti si sono buttati in pista con tutto quello che avevano». E per l’edizione di Schladming le attese sono maggiori: «Perché le piste là sono più difficili e favorevoli a noi». Slalom Tutta un’altra atmosfera rispetto a Vancouver: «Là non sono riuscito a guardare Razzoli — racconta Ravetto —, qui sono riuscito a vedere Moelgg. Perché le vittorie danno sicurezza a tutto l’ambiente e quando dai un consiglio lo dai per vincere. Anche lo slalom si meritava una medaglia, perché come diceva Theolier, l’analisi della sciata ci vedeva tra i più forti anche se in Coppa del Mondo non avevamo raccolto molto. E’ per questo che ci deve essere il d.t. unico, e non dico che devo essere io, perché l’idea tecnica deve circolare, deve esserci uniformità, esperienze che viaggiano velocemente». E sul capitolo Razzoli, uscito ieri nella seconda manche, Ravetto non fa tragedie: «Non dico che l’avessi messo in preventivo, però ci sta. L’oro olimpico di Razzo è arrivato un po’ di colpo, può succedere che la stagione dopo si faccia un po’ fatica. Dovrà darsi una regolata, bene il legame con famiglia e fan club, però deve allenarsi per confermarsi a quei livelli». 5 RIPRODUZIONE RISERVATA GARMISCH P. (Ger) dPiù esplosivo d«Sono contento di esserci stato». Il d.t. Claudio Ravetto si gode la sesta medaglia, record eguagliato di Sestriere 1997, almeno una in ogni specialità: «Io ne conto 6 e mezzo, mezza è quella di Denise Karbon, che l’avrebbe meritata. La cosa che mi è piaciuta di più di questo Mondiale è lo spirito: a Are l’avevo invidiato alla Svizzera, festeggiavano tutti insieme, uomini e donne. E i ragazzi sono scesi in pista sempre per dare tutto. Da dimenticare invece le polemiche, perché gli attori non dovrebbero essere i tecnici ma gli atleti». po le frizioni con il presidente Morzenti, la mediazione del Coni sta riavvicinando le parti, anche se martedì quasi certamente arriverà la disdetta del contratto a tutti i tecnici, in attesa di conoscere l’esatta disponibilità finanziaria della Federazione, legata ai contributi Coni. Il timore è che, finita l’attenzione per i risultati di questi Mondiali, si torni alle antiche divisioni e quindi al cambio tecnico voluto da Morzenti (che ne attribuisce la responsabilità al consiglio, a cui tocca approvare il contratto, che di prassi recepisce le scelte del presidente). Urge un lieto fine. ma.po. R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT BASKET LA 19a GIORNATA DI SERIE A l’analisi di LUCA CHIABOTTI 1 5 RIPRODUZIONE RISERVATA Sette in 2 punti ma nessuna come Caserta Caserta che batte Siena apre ufficialmente la corsa ai playoff. Alle spalle delle prime tre, ci sono 7 squadre in due punti (e sono 11 in 4). Di tutte, la Pepsi semifinalista dell’anno scorso, è quella con più talento, nonostante i grandi alti e bassi accentuati dalla fatica per arrivare lontano in Eurocup. Domenica ha una sfida con Bologna forse decisiva per le ambizioni di finire nei primi 4 posti, suo obbiettivo naturale. Dipende anche da cosa accadrà ad Avellino, grande squadra in campo ma sull’orlo del dissesto finanziario. A un passo dal dissesto psichico era Milano nel supplementare di Brindisi: ha vinto, ha giocato male ma ha ripreso il cammino. E’ davanti a un’altra serie di partite casalinghe (3 sulle prossime 4, per un totale di 7 nelle prime 11 gare della gestione Peterson). Un solo viaggio nei prossimi 37 giorni, quindi tempo per lavorare, sistemarsi e dirci cosa vuol fare da grande. Un lusso che Siena non ha: per la prima volta contro l’ottima Caserta ha dato l’impressione di volersi preservare un po’ per lo scontro decisivo di Eurolega con l’Efes. Strano per la Mps, ma ha fatto bene. Grande Caserta Di Bella firma il k.o. di Siena La Mps al 2o stop stagionale cede nel 3o quarto Sacripanti: «Notevole contributo da tutti» LUCIO BERNARDO CASERTA SIENA 89 84 (16-25, 45-51, 73-65) PEPSI CASERTA: Di Bella 16 (2/5, 2/3), Bowers 12 (5/6, 0/2), Ere 12 (3/4, 1/5), Garri 9 (2/4, 1/2), Jones 16 (0/1, 4/4); Koszarek 11 (0/1, 2/2), Williams 10 (4/8), Colussi 3 (1/2, 0/1). N.e.: Martin, Marzaioli, Porfido, Cefarelli. All. Sacripanti. MONTEPASCHI SIENA: Zisis 7 (2/6, 1/2), Rakovic 10 (4/4), Ress 1 (0/2), Jaric 8 (2/4, 1/1) Moss 16 (4/6, 2/3); Lavrinovic 10 (2/4, 1/2), Michelori 4 (1/2), Kaukenas 18 (6/8, 1/1), Aradori 5 (1/2, 1/2), Carraretto 5 (1/4, 0/1). N.e.: Spina, Barbucci. All.Pianigiani ARBITRI: Paternicò, Pozzana e Bettini NOTE T.l.: Cas 25/33, Sie 17/24. Rimb.: Cas 29 (Jones 7), Sie 22 (Moss 4). Ass.: Cas 11 (Di Bella, Bowers 3), Sie 9 (Jaric, Moss 3). Progr.: 5’ 7-5, 15’ 31-39, 25’ 56-60, 35’ 81-75. Tec. a Sacripanti 9’12” (16-22); fallo antisp. a Moss 26’17” (59-62); Usc. 5 falli: Garri, 31’26” (76-67). Spett. 4445 inc.37.058 euro. 5 R PRODUZIONE RISERVATA CASERTA dLa Pepsi infligge la seconda sconfitta della stagione italiana alla Montepaschi Siena giunta a Caserta priva di Stonerook, fermo per un trauma contusivo alla coscia destra, rimasto in Toscana a curarsi. «Stavolta abbiamo avuto molto da tutti, quintetto,e panchina e anche dal nostro pubblico — dice il coach di Caserta Pino Sacripanti – ma devo ricordare anche le assenze di Siena. La svolta è stata nella ripresa, quando abbiamo migliorato la difesa sul loro uno contro uno e sui pick and roll. In attacco, siamo andati bene. Ora dobbiamo subito resettarci, per pensare al Galatasaray che affronteremo martedì in Turchia, la sfida decisiva per il passaggio del turno di Eurocup». Difficile «Sapevamo che sarebbe stato difficile sia per valore VITTORIA LOTTOMATICA VITUCCI: «SIAMO AL PUNTO DI NON RITORNO» Smith ne fa 22 in 8’ Avellino a pezzi Roma batte l’Air senza lunghi e stipendi Domani l’ultimatum per la società in crisi 5 RIPRODUZIONE RISERVATA (47-54), prima che s’illumini Smith. ROMAdLa vittoria di Roma prima della gara aveva subito un bel taglio, sulle lavagne dei bookmakers. Perché s’era sparsa la voce che Avellino, già senza Troutman e Johnson, sarebbe scesa in campo pure priva di Spinelli (problemi alla schiena) e Dean (dolore a una caviglia, addirittura in borghese). Ma l’incredibile Air (seppur sconfitta, ma in gara fino all'ultimo) ha dimostrato ancora una volta come cuore e orgoglio possono supplire a rotazioni all’osso e situazioni economiche disperate. Ci si aspetta, quindi, una gara a senso unico, e all’inizio del secondo quarto sul 29-18 sembrerebbe così. Però Roma è molle, fa di tutto per far rientrare gli irpini che nonostante l’uscita per infortunio (caviglia, non rientrerà più) al 16' di Szewczyk piazzano un 9-0, andando addirittura al riposo lungo sul +1 (35-36) grazie a una tripla di Lauwers. Tutti fanno uno sforzo triplo, Green sbaglia tanto (1/11 da tre, ma 10 assist), Vitucci è costretto a usare la zona. Pensate che Casoli (fino a ieri solo 8' in campo) è rimasto sul parquet per 32'. Fatto sta che una tripla di Cortese vale al 31' il +7 Smith L’americano comincia l’ultimo quarto con 0 punti, ma in 8’ ne mette 22 (!) con 5 triple. Con un gioco da 4 punti e un'altra tripla la guardia ribalta il match per il 58-54 al 34’. L'Air non molla neppure stavolta, una tripla di Cortese la riporta avanti (58-60) prima dello sprint finale della Lottomatica che con altre tre triple di fila del solito Smith chiude il pomeriggio. E sempre una tripla, ma di Dasic sulla sirena, annulla il -7 dell’andata. «Abbiamo sofferto molto ma sono contento e ho recuperato pure Traore», dirà il tecnico romano Sasa Filipovski. Dall’altra parte, i sorrisi sono mesti. La partita vera l’Air la giocherà nelle prossime 48 ore: se non ci saranno interventi reali (leggi il pagamento degli stipendi ai giocatori) la squadra andrà avanti con gli juniores, già a partire dalla sfida di sabato contro Montegranaro. «Stavolta siamo a un punto di non ritorno — spiega il tecnico irpino Frank Vitucci — spiace ma ora tenere tutti ad Avellino sarà dura. Noi più di questo non possiamo fare, chi deve intervenire intervenga, sarebbe un peccato finire male questa stupenda stagione». MARIO CANFORA ROMA AVELLINO di Caserta che per il momento che passiamo noi — la replica di coach Pianigiani della Montepaschi —: per vincere dovevamo fare scelte meno frenetiche nel terzo quarto e 33 tiri liberi tirati dalla Pepsi sono il segno che siamo arrivati in ritardo sulle situazioni. Abbiamo fatto una buona partita, ma quando Caserta ha preso il controllo non abbiamo avuto l’energia per recuperare e le assenze hanno complicato le nostre rotazioni: spesso abbiamo dovuto usare Lavrinovic o anche Carraretto da ala forte». Terzo quarto Caserta stavolta consegna all’album dei ricordi un terzo quarto da favola, chiuso sul 73-65 con un parziale di 28-14 che si è rivelato decisivo e che ha avuto come protagonista tutto il team casertano, che aveva sofferto nei primi due quarti la squadra di Siena. Il match si apre con un 5-0 ospite, con Moss che fa volare Ere è il prologo della battaglia che si giocherà in difesa durante il match. Caserta è avanti (13-7 al 6’), poi Jaric lascia a Kaukenas e ad un parziale senese di 0-9 ed allungato fino al 16-25 a fine quarto, grazie al tecnico fischiato a Sacripanti per le protestre sui falli subiti dai suoi e non fischiati dagli arbitri. Nel secondo quarto la Pepsi manda in campo Williams, il lungo si fa rispettare 25-27 al 12’ ma Siena allunga fino al +10, 27-37 con una tripla di Aradori al 14’. Sacripanti abbassa il quintetto e la mossa lo ripaga Ere, Bowers e Colussi consentono un recupero 41-45 al 18’. Sorpasso Nel terzo quarto c’è il recupero della Pepsi che pur vedendo salire il numero dei falli commessi dalle pedine da quintetto, tiene in difesa e prima sorpassa 63-62 con Bowers al 27’ poi consolida dalla lunetta quanto costruisce 73-64 con Di Bella al 30’. Nell’ultimo quarto Siena tenta il colpo di reni prima con Kaukenas 78-73 al 34’ e poi con Moss, ma è un tripla di Di Bella 85-77 al 37’ a chiudere il match, anche se la squadra fresca di vittoria coppa Italia non molla fino all’errore finale di Zizis. Pianigiani si ferma a lungo a parlare con gli arbitri: «Ho soltanto parlato con loro del diverso metro arbitrale tra Eurolega e serie A». LIGHTS GUARDA AGLI HIGNHATA DI OR GI 19 DELLA DELLA SERIE A SUL SITO TA GAZZET Fabio Di Bella, 32 anni, ha segnato 7 punti nell’ultimo quarto contro Siena CIAM-CAST Gazzetta.it BOLOGNA LA SQUADRA DI LARDO ESCE DA UN MOMENTO DIFFICILE 80 70 (26-18, 35-36; 47-51) LOTTOMATICA ROMA: Washington 2 (1/3), Djedovic 7 (3/4, 0/2), Datome 13 (2/7, 3/8), Dasic 15 (3/8, 2/4), Crosariol (0/1); Traore 10 (5/10), Smith 22 (1/1, 5/9), Gordic 9 (3/4, 1/3), Gigli 2 (1/1). N.e.: Carrano, Tonolli, Di Pasquale. All.: Filipovski. AIR AVELLINO: Green 15 (2/6, 1/11), Infanti 7 (1/2, 1/1), Lauwers 16 (2/5, 4/7), Thomas 17 (5/11, 1/4), Szewczyk 5 (1/1, 1/3); Cortese 5 (1/2, 1/4), Casoli 5 (2/5). N.e.: Barbaro, Spinelli, Iannicelli, Bokolishvili. All.: Vitucci. ARBITRI: Cerebuch, Quacci, Biggi. NOTE - T.l.: Rom 9/14, Ave 15/19. Rimb.: Rom 48 (Dasic 12), Ave 32 (Casoli 7). Ass.: Rom 14 (Gordic 5), Ave 32 (Green 10). Progr.: 5' 13-7, 15' 20-21, 25' 40-41, 35' 58-60. Usc. 5 falli: Lauwers 39’50" (74-68). Spettatori 4665. DONNE Parma passa in casa Geas La 18ª giornata di A 1: Sesto San Giovanni Parma 44 48 (Zanoni 12; Antibe 11); Pozzuoli Venezia 54 65 (Gonzalez 11; Jokik 20); Schio Napoli 89 45 (Masciadri 19; Micovic 16); Priolo Lucca 56 51 (Pascalau 14; Willis 14); Taranto Umbertide rinviata. Sabato: Faenza Comense 75 69. Classifica: Schio 30; Sesto San Giovanni, Umbertide 24; Taranto 22; Faenza 20; Venezia 18; Comense 16; Lucca, Priolo, Parma 14; Napoli 8; Pozzuoli 4. La Virtus salvata dall’ex Collins Pesaro ha la palla del successo col play che cerca il contatto: né tiro, né fallo [FIRMA1]ANDREA TOSI [/FIRMA1]5 RIPRODUZIONE RISERVATA BOLOGNA dPer la seconda volta in questo campionato, Andre Collins non riesce ad infliggere alla Virtus la legge dell’ex. Il play sbolognato in estate da Sabatini a Pesaro ha il possesso decisivo, l’ultimo di una partita sempre in equilibrio, per regalare alla Scavolini il successo in volata e mandare in crisi la squadra di casa. Sul lungo palleggio per mangiare i secondi, Collins si chiama addosso la difesa di Winston e, quando il cronometro lo costringe a prendere il tiro, cerca il contatto con l’avversario per indurre gli arbitri ad un fischio favorevole. Winston accenna ad un salto e Collins si butta in avanti, entrambi si toccano e la palla rimane lì, senza tiro e senza fischio. La terna non interviene, così il potenziale trepunti della vittoria diventa la 23a palla persa di Pesaro, quella decisiva. Bile Bologna respira, vincendo col fiatone mentre Pesaro gestisce il travaso di bile con molto fair play: «Sono orgoglioso di come ha giocato la mia squadra davanti ad una cornice fantastica di pubblico — dice il presidente Del Moro —, abbiamo perso per nostri errori». «I commenti sugli arbitri non si fanno in sala stampa — gli fa eco coach Dalmonte —. Avessimo gestito meglio alcune palle perse probabilmente non saremmo arrivati all’ultima azione sotto di uno». Mentre dall’altra parte Lardo si gode cinque uomini in doppia cifra, la Virtus riprende la sua marcia verso il traguardo minimo stagionale, ovvero i playoff, dopo il flop in coppa Italia che ha generato tensioni con qualche giocatore, in primis Homan, scattato forte con 10 punti nel primo quarto. Attacchi All’inizio sono gli attacchi a dominare con l’uso prolifico del trepunti (5/9 Bologna, addirittura 8/12 Pesaro) ma nella ripresa salgono le difese e qui gli ospiti pagano il vuoto di Aleksandrov, surrogato dal debuttante Melli con una prova sufficiente. Nell’ultimo quarto un 7-0 tutto di Hackett annulla l’allungo di Poeta sul 59-51. L’arrivo però è in volata grazie a due triple di Flamini che lanciano la Scavo al sorpasso (69-70), Koponen riporta avanti la V nera prima dell’azione da moviola di Collins. Così Lardo non vede le streghe: «Abbiamo giocato una buona partita, in difesa e nel gioco interno, stiamo crescendo». Petteri Koponen, 22 anni CAST BOLOGNA PESARO 71 70 (24-21, 41-41; 57-51) CANADIAN SOLAR BOLOGNA: Koponen 15 (2/5, 3/3), Rivers 11 (2/6, 2/5), Winston 11 (4/8, 0/1), Amoroso 4 (2/3, 0/2), Homan 12 (6/13); Poeta 4 (1/3, 0/1), Sanikidze 12 (3/4, 1/2), Martinoni (0/2), Gailius 2 (1/1, 0/1). N.e.: Bottioni, Bastone, Marchi. All.: Lardo. SCAVOLINI SIVIGLIA PESARO: Collins 11 (1/3, 3/6), Diaz 11 (3/7, 1/4), Almond 10 (2/6, 2/4), Aleksandrov (0/1, 0/1), Cusin 8 (4/4); Hackett 15 (4/5, 2/4), Lydeka 6 (3/4, 0/1), Flamini 6 (2/3 da tre), Melli 3 (0/1, 1/3). N.e.: Traini, Bartolucci. All.: Dalmonte. ARBITRI: Sahin, Seghetti, Ramilli. NOTE T.l.: Bol 11/21, Pes 3/6. Rimb.: Bol 29 (Homan 6), Pes 38 (Lydeka 12). Ass.: Bol 17 (Rivers 5), Pes 12 (Collins 6). Progr.: 5’ 12-11, 15’ 33-32, 25’ 49-45, 35’ 65-58. Usc. 5f: Cusin 32’58" (59-58). Spett. 8212. LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT LA 19ª GIORNATA RISULTATI BRINDISI-MILANO 74-76 CASERTA-SIENA 89-84 TERAMO-CANTÙ 69-96 ROMA-AVELLINO 80-70 BOLOGNA-PESARO 71-70 MONTEGRANARO-CREMONA 67-89 BIELLA-SASSARI 74-94 VARESE-TREVISO 74-68 CLASSIFICA SQUADRE SIENA PT G 34 19 V 17 P 2 CANTÙ 28 19 14 5 MILANO 28 19 14 5 BOLOGNA 20 19 10 9 AVELLINO 20 19 10 9 MONTEGRANARO 18 19 9 10 PESARO 18 19 9 10 ROMA 18 19 9 10 SASSARI 18 19 9 10 CASERTA 18 19 9 10 BIELLA 16 19 8 11 VARESE 16 19 8 11 TREVISO 16 19 8 11 CREMONA 16 19 8 11 TERAMO 10 19 10 19 5 5 14 14 BRINDISI Le prime 8 ai playoff, l’ultima in LegaDue. PROSSIMO TURNO Domenica 27 febbraio, ore 18.15 AVELLINO-MONTEGRANARO (26/2) BOLOGNA-CASERTA (11.45) SIENA-CANTÙ TREVISO-ROMA PESARO-TERAMO BRINDISI-VARESE CREMONA-BIELLA MILANO-SASSARI R Milano a Brindisi Vittoria senza gloria «Orgoglioso, non soddisfatto» dice Peterson dopo l’overtime DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO ORIANI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA BRINDISI dSporchi, maledetti e subito. Sono i due punti con cui Milano torna da Brindisi. Nulla più. Perché c’è voluto un supplementare per battere l’ultima in classifica, che ha tirato due volte per vincere (con Dixon) e in attacco non si sono visti passi in avanti rispetto alle 3 sconfitte in fila, compresa il quarto di Coppa Italia. «Non sono né felice né soddisfatto — dice Peterson — ma è un successo di squadra e abbiamo sputato sangue in difesa, questo mi rende orgoglioso». Brutta L’Olimpia passa pur tirando con il 22% da tre (5/23) e prendendo 10 rimbalzi in meno (48-38) e con un ultimo quarto da 4/17 e 5 perse, nel quale ha sprecato il +12 (48-60) arrivato con il canestro di Jaaber in avvio di periodo. «Ci hanno battuto sulle palle vaganti nel finale — prosegue il Coach — e questo mi dà fastidio». C’è comunque qualche nota semipositiva, oltre alla vittoria. Si è visto finalmente un Pecherov incisivo, 11 punti nel 3˚ quarto, quelli che hanno dato all’AJ il primo serio vantaggio, e una difesa solidissima che, con il pressing, ha spesso costretto Brindisi a lunghissimi blackout (4 punti segnati tra il 10’ e il 15’ e tra il 25’ e il 30’). E un Greer freddissimo che ha realizzato tutti gli 8 punti milanesi nell’overtime. «Sono contento d’aver visto Pecherov in crescita — conclude Peterson — gli sto sempre addosso, ma tutto il contributo della panchina è stato fondamentale (44 punti contro i 4 prodotti da Lynn Greer, 31 anni, è stato decisivo nel supplementare LAPRESSE quella pugliese, ndr.)». Rotazioni E infatti la differenza l’hanno fatta proprio le rotazioni, con Bechi costretto a ricorrere a Maresca (disastroso) e persino Gallea, per i problemi di falli di Toure (solo 6’ giocati nel primo tempo) e con l’ex Taylor, meno grasso rispetto a quello milanese della scorsa stagione, ma sempre apatico (4 perse, -2 di valutazione in 17’). Ci hanno pensato Roberson, Diawara e Dixon (50 punti in 3) a tenere a galla l’Enel, capace di risalire con un 8-0 sino al 58-60 a -4’53" e di agguantare l’AJ con una tripla di Roberson a 40" dalla fine. Lo 0/2 dalla lunetta di uno spento Hawkins regalava poi a Brindisi la palla della vittoria, ma il tiro in sospensione di Dixon dalla lunetta a -4" si fermava sul ferro, come la tripla della disperazione di Jaaber. BRINDISI MILANO 74 76 (d.t.s. 20-18, 30-35; 48-58, 68-68) ENEL BRINDISI: Dixon 16 (3/8, 2/7), Roberson 20 (1/3, 5/9), Diawara 18 (4/8, 1/4), Toure 12 (2/3, 2/6), Infante 4 (2/4); Maresca (0/1, 0/2), Taylor 4 (2/4, 0/2), Giovacchini (0/3 da 3), Gallea. N.e.: Vorzillo. All.: Bechi. AJ MILANO: Jaaber 9 (4/7, 0/5), Hawkins 9 (3/6, 1/4), Maciulis 7 (2/6, 1/3), Mancinelli 7 (2/6, 0/3), Petravicius (0/2); Pecherov 16 (3/6, 2/6), Mordente 2 (1/1), Rocca 7 (3/5), Greer 19 (4/6, 1/2). N.e.: Resca, Colnago, Eze. All.: Peterson. ARBITRI: Taurino, Mattioli, Martolini. NOTE - T.l.: Enel 16/22, AJ 17/21. Rimb.: Enel 48 (Dixon 9), AJ 38 (Rocca 8). Ass.: Enel 7 (Dixon 4), AJ 8 (Greer 3). Progr.: 5’ 8-5, 15’ 24-22, 25’ 44-43, 35’ 55-60. Usc. 5f.: Taylor 38’15" (65-66), Toure 38’43" (65-66). Spett. 3500. LE ALTRE PARTITE MAZZARINO 26 PUNTI (8/11 DA 3) Cantù dilaga da tre, Cremona e Sassari dominano fuori casa TERAMO CANTÙ 69 96 (21-22, 42-42; 58-63) BANCA TERCAS TERAMO: Zoroski 20 (3/5, 3/8), Diener 14 (7/8, 0/2), De La Fuente 2 (1/3, 0/1), Davis 3 (0/4, 1/4), Fletcher 16 (4/13); Boscagin 10 (2/5, 1/2), Young 1 (0/2), Rullo 3 (1/2), Polonara (0/1). N.e.: Ricci, Lulli, Martelli. All.: Ramagli. BENNET CANTÙ: Green 5 (1/3, 0/2), Mazzarino 26 (1/4, 8/11), Micov 8 (4/6, 0/2), Leunen 12 (3/5, 2/5), Ortner 12 (4/7); Markoishvili 16 (5/9, 2/3), Marconato (0/1), Diviach (0/1), Tabu 17 (1/1, 4/4), Maspero, Abass. N.e.: Mian. All.: Trinchieri. ARBITRI: Sabetta, Lo Guzzo, Lanzarini. NOTE - T.l. Ter 18/30, Can 10/12. Rimb.: Ter 36 (Fletcher 7), Can 35 (Leunen 10). Ass.: Ter 7 (Diener 5), Can 16 (Micov 5). Progr.: 5' 7-14, 15'31-33, 25' 53-50, 35' 64-82. Usc. 5 falli: Micov 39'57" (68-96). Spett.: 2902. TERAMO - Cantù non si ferma più. La trasferta di Teramo presentava insidie non da poco, e in effetti la partita è stata combattuta per 30 minuti. Ma alla lunga, la continuità del gioco canturino e le difficili condizioni fisiche con cui Teramo è arrivata in fondo hanno segnato la gara. Dopo 4 minuti gli ospiti hanno un vantaggio in doppia cifra e l’intero quintetto a segno, ma Teramo si riporta sotto con l’aggressività difensiva e i canestri del duo Fletcher-Zoroski. L’equilibrio è totale per tre quarti, poi le percentuali di Mazzarino e compagni s’impennano: le triple in serie subite all’inizio della frazione conclusiva non fanno più rialzare la Banca Tercas, i cui problemi sono lucidamente riconosciuti da Ramagli: «Una volta finite le energie fisiche, abbiamo dimostrato di essere fragili anche a livello mentale». Trinchieri si tiene stretti i due punti e il secondo posto: «Dopo un primo tempo approssimativo, abbiamo registrato la difesa creando il solco, che il tiro da tre ha dilatato». Paolo Cianci MONTEGRANARO CREMONA 67 89 (22-24, 33-46; 54-66) FABI SHOES MONTEGRANARO: A.Cinciarini 9 (2/2, 1/3), Cavaliero 18 (2/ 4, 4/9), Ray 7 (2/3, 1/3), Ivanov 6 (3/8, 0/2), Ford 17 (7/12); Jones 5 (2/4, 0/1), Canavesi (0/2), Antonutti 5 (1/1, 0/1). N.e. Ongenaet, Maestranzi, Lupetti, Fenati. All.: Pillastrini VANOLI BRAGA CREMONA: Rowland 14 (2/5, 3/4), Foster 16 (5/7, 2/3), Milic 6 (3/8), Drozdov 14 (3/4, 2/4), Sekulic 6 (3/6); Perkovic 6 (2/3, 0/2), Formenti 6 (0/2, 2/3), D’Ercole 13 (2/2, 3/5), D.Cinciarini 8 (1/2, 2/3), Antonelli (0/1), Conti (0/1), Zacchetti (0/1). All.: Mahoric ARBITRI: Lamonica, Duranti, Pinto. NOTE – T.l: Mon 11/18, Cre 5/6. Rimb.: Mont 30 (Ford 13), Cre 36 (Sekulic 8). Ass.: Mont 8 (Ray 3, Cavaliero 3), Cre 9 (Perkovic 3). Progr.: 5' 13-13, 15' 28-33, 25' 42-57, 35' 61-80. Spett.: 2900 per 9000 euro. BIELLA P.S.GIORGIO (FM) - È una Cremona superlativa quella che impartisce a Montegranaro una vera, quanto dura, lezione. Velocità, intensità, precisione dai 6.75 (56%), sono le armi con cui ha ottenuto la seconda vittoria consecutiva in campionato. «Abbiamo giocato con energia contro un'ottima squadra — commenta Mahoric — È la dimostrazione che il lavoro paga sempre. L’arrivo di Cinciarini ci sarà utile». Amaro Pillastrini: «Tutto nasce dal nostro approccio. Né in attacco né in difesa siamo stati feroci come Cremona. Eppure siamo riusciti a rientrare a -6, ma poi ci siamo sfaldati nuovamente». Il break nasce sull’asse D’Ercole-Cinciarini a cui si aggiunge la zona press che confonde la Fabi (solo 11 punti nel quarto). Nella ripresa Cavaliero prova a dare la scossa e ricuce fino a -6 (51-57 al 27'), ma con tre triple consecutive la Vanoli torna sul +15 e nell’ultimo periodo dilaga. SASSARI Aaron Pettinari 74 94 (15-26, 31-45; 48-75) ANGELICO BIELLA: Sosa 19 (5/10, 2/2), Slaughter (0/1, 0/2), Viggiano 4 (2/5, 0/4), Salyers 14 (3/6, 2/5), Suton 4 (2/5); Chessa 3 (1/3), Soragna 14 (4/5, 1/4), Jurak 9 (2/3, 0/1), Moraschini 7 (2/4, 0/1). N.e.: Rombaldoni, Cuccarolo, Lombardi. All.: Cancellieri SASSARI: Diener 9 (3/4, 0/1), Devecchi 5 (1/2, 1/2), White 25 (5/6, 4/5), Plisnic 10 (2/4, 2/6), Hunter 14 (6/10); Tsaldaris 17 (3/3 da 3), Vanuzzo 10 (1/3, 2/4), Pinton 2 (0/1), B. Sacchetti 2 (1/1, 0/1), Cittadini (0/1). All. R. Sacchetti ARBITRI: Cicoria, Giansanti, Weidmann NOTE - T.l.: Bie 16/22, Sas 20/26. Rimb.: Bie 28 (Salyers, Jurak 5), Sas 36 (Plisnic 12). Ass.: Bie 16 (Sosa 4), Sas 22 (Diener 12). Usc.5 f.: Chessa 38' (74-89) . Progr.: 5' 8-13, 15' 24-32, 25' 32-59, 35' 64-82. Spett. 4117, incasso 47.169 euro. BIELLA — Nell’anno del 150˚ dell’Unità d’Italia la Dinamo rende onore al Regno di Sardegna che diede la corona ai Savoia e conquista Biella senza dover combattere, di fronte a un avversario in rottura prolungata, considerata la brutta figura alle finali di Coppa Italia. Perfino il paziente pubblico biellese ha fischiato la squadra durante la partita, per diversi tratti dominata da Sassari che ha giocato con determinazione uno scontro salvezza che la vede incassare il 2-0 nello scontro diretto e una differenza canestri molto preziosa in caso di classifiche avulse finali. L'Angelico ha provato ad alzare la testa solo nel secondo quarto, ricucendo dal 13-26 fino all'illusorio 31-37, per poi crollare fino a un 32-64 a metà del terzo quarto, nel quale Biella ha segnato con Salyers il primo canestro su azione dopo 6’ di tentativi a vuoto. Immarcabile White nei momenti decisivi, sempre più oggetto misterioso Slaughter, giovane guardia col morale a terra. Gabriele Pinna LEGADUE f La 21ª giornata: Venezia dominata a Jesi, Pistoia con Forte (32 punti) affossa Reggio, Veroli vola con Jackson (36) LA SITUAZIONE 81 CASALPUSTERLENGO 67 Final Four da sabato UDINE (26-20, 43-39; 61-56) SNAIDERO UDINE: Mathis 21 (8/12, 1/2), Harrison 23 (7/9, 0/6), Dordei 8 (0/4, 2/4), Lee 15 (6/10), Truccolo 3 (0/3, 1/4); Pascolo (0/1), Bossi (0/1 da 3), Rinaldi 6 (1/9, 0/2), Prandin 5 (1/5, 1/2). All.: Garelli. ASSIGECO BPL CASALPUSTERLENGO: Boykin 18 (6/8, 1/3), Bertolazzi 5 (1/4, 1/4), Cerella 3 (0/3, 1/4), Ezugwu 9 (4/12), Marigney 19 (6/9, 1/6); Venuto 2 (1/2), Simoncelli 6 (2/3 da tre), Verri 3 (1/1 da 3), Chiumenti 2 (1/2), Banti (0/1). All.: Sacco. ARBITRI: Pasetto, Ciaglia, Conti. NOTE – T.l.: Udi 20/22, Cas 8/10. Rimb.: U 45 (Lee 12), C 42 (Boykin 11). Ass.: U 7 (Mathis, Lee 2), C 11 (Bertolazzi, Marigney 5). Progr.: 5’ 7-9, 15’ 37-29, 25’ 53-48, 35’ 72-60. Spett. 2000. (m.b.) RIMINI VERONA 79 70 (15-18, 35-38; 57-51) IMMOBILIARE SPIGA RIMINI: Tomassini 5 (1/1, 1/1), Roderick 16 (7/8, 0/3), Vukcevic 23 (7/13, 2/6), Filloy 17 (3/8, 2/8), Lollis 4 (1/4); Piazza 9 (4/5, 0/2), Gurini (0/1), Foiera 5 (0/1). N.e.: Metreveli, Gasparin. All.: Caja. TEZENIS VERONA: Porta 13 (6/8, 0/1), Jurevicus 18 (3/7, 3/5), Trepagnier 11 (2/4, 1/4), Bellina 3 (0/2, 1/2), Renzi 8 (2/3); Mariani (0/1), Waleskowski 7 (2/4, 1/1), Gueye 10 (1/2, 2/4). N.e.: Campiello, Corsini. All.: Marcelletti. ARBITRI: Masi, Castelluccio, Mazzoni. NOTE – T.l.: Rim 18/21, Ver 14/15. Rimb.: Rim 33 (Filloy 14), Ver 26 (Renzi 6). Ass.: Rim 8 (Piazza 6), Ver 9 (Porta 5). Progr.: 5' 6-6, 15' 28-31, 25' 46-43, 35' 68-55. Uscito per 5falli: Lollis. (a.c.) JESI VENEZIA 88 61 (26-11, 47-27; 61-44) FILENI JESI: Maggioli 15 (7/9, 0/1), Pecile 13 (3/7, 2/3), Migliori 18 (1/3, 3/5), Tusek 11 (2/5, 1/3), Elder 15 (4/9, 2/4); Rossi 1 (0/1, 0/3), Pirani (0/1 da tre), Nocedal 10 (1/2, 2/3), Pergolini, Santiangeli 5 (1/1 da tre). All.: Cioppi. UMANA VENEZIA: Clark 17 (4/6, 3/8), Allegretti (0/2, 0/1), Slay 6 (2/4, 0/1), Di Giuliomaria 6 (3/8, 0/1), Young 7 (3/7, 0/4); Causin 3 (1/1, 0/1), Meini 3 (1/3, 0/2), Maestrello 11 (4/4, 1/6), Ceron 3 (0/1, 1/2), Bryan 5 (2/3). All.: Mazzon. ARBITRI: Materdomini, Moretti, Giovanrosa. NOTE - T.l.: Jes 19/25, Ven 6/10. Rimb.: Jes 43 (Maggioli 13), Ven 31 (Slay e Di Giuliomaria 4). Ass.: Jes 10 (Pecile 4), Ven 4 (4 con 1). Progr.: 5’ 12-2, 15’ 36-14, 25’ 58-38, 35’ 69-52. Spett.: 3590. (f.ch.) PISTOIA REGGIO EMILIA 84 67 (14-20, 40-28; 61-39) TUSCANY PISTOIA: Filloy 2 (0/3, 0/2), Porzingis 9 (3/6, 1/5), Toppo 6 (2/6), Forte 32 (8/10, 4/5), Varnado 15 ((6/13); Berti 5 (1/2, 1/3), Fucka 15 (7/7), Petrucci (0/1), Campanaro (0/1 da 3), Saccaggi (0/1 da 3). All. Moretti. TRENKWALDER REGGIO EMILIA: Robinson 17 (6/12, 0/2), Valenti 22 (8/14, 2/3), Slanina 13 (2/2, 3/5), Chiacig 6 (2/5), Smith 5 (1/3, 1/4); Frassineti (0/2 da 3), Frosini 4 (2/2), Salvi (0/2 da 3). All. Fratres. ARBITRI: Di Francesco, Di Gianbattista, Morelli. NOTE - T.l.: Pis 12/15, Reg 7/15. Rimb.: Pis 37 (Toppo 10), Reg 25 (Valenti 9). Ass.: Pis 17 (Forte 4), Reg 16 (Robinson 8). Progr: 5’ 7-11, 15’ 27-22, 25’ 48-32, 35’ 72-49. Usc. 5f: Robinson 39’01’’ (82-67). Spett. 2800. (e.c.). FERRARA SAN SEVERO 80 61 (11-19, 36-24; 60-41) NATURHOUSE FERRARA: Boyette 15 (3/4, 1/4), Hoover 5 (1/3, 1/4), Ndoja 19 (2/5, 4/8), Mazzola 11 (4/11, 1/3), Kotti 9 (4/9); Farabello 3 (0/1, 1/3), Brandani, Cournooh 18 (5/6, 2/5), Seravalli, Gamal. All.: Martelossi. MAZZEO SAN SEVERO: Childress 9 (2/3, 1/2), Stefanov 8 (4/8, 0/1), Zanelli 13 (3/8, 2/2), Ianes 10 (5/5), Dickens 14 (3/8, 2/5); Chiarello (0/1), Ferri 4 (1/3), Ferrero (0/1), Cutolo 3 (1/2, 0/2). All.: Bartocci. ARBITRI: Caroti, Bartoli, Cappello. NOTE - T.l.: Fer 12/18, San 8/15. Rimb.: Fer 36 (Kotti 13), San 37 (Dickens 13). Ass.: Fer 14 (Farabello 5), San 7 (Stefanov 2). Usc. 5 f.: Ianes 38'02" (75-56). Progr.: 5' 5-11, 15' 20-19, 25' 45-33, 35' 72-50. Spett. 1935 per 13.190. (m.c.) IMOLA BARCELLONA 79 90 (24-24, 37-38; 52-59) AGET IMOLA: Moreno 2 (1/3, 0/4), Whiting 23 (2/5, 3/7), Amici 6 (0/3, 2/4), Ringstrom 10 (3/6 da tre), Ebi 17 (6/11, 0/2); Ferrara 8 (1/2, 2/5), Bruttini 4 (2/5), Masoni 9 (2/2, 0/3), Scagliarini (0/1). All.: Lasi. SIGMA BARCELLONA: Bucci 10 (3/3, 1/2), Crispin 20 (1/3, 4/6), Hicks 14 (5/12, 0/1), Ghiacci 17 (3/7, 2/3), Achara 3 (1/3); Mocavero 14 (5/6), Cardinali 7 (2/5, 1/2), Da Ros 5 (1/2 da 3), Sorrentino, All.: Pancotto. ARBITRI: Ursi, Beneduce, Quarta. NOTE - T.l.: Imo 21/27, Bar 23729. Rimb.: Imo 30 (Ringstrom 9), Bar 40 (Hicks 8). Ass.: Imo 11 (Whiting 6), Bar 13 (Crispin 4). Progr.: 5' 8-12, 15' 31-32, 25' 42-50, 35' 67-72. Usc.5f.: Mocavero, Ghiacci, Whiting. Spett. 2.30 (p.b.) FORLÌ VEROLI 88 98 (18-18, 41-43; 61-70) MARCOPOLOSHOP.IT FORLÌ: Goldwire 19 (4/11, 2/4), Nardi 14 (6/9, 0/4), Ranuzzi 10 (3/5, 0/1), Gordon 28 (9/17), Poletti 4 (2/8); Toppert 4 (2/4, 0/2), Borsato 2 (1/1, 0/2), Campani 7 (2/3, 1/1). All.: Vucinic. PRIMA VEROLI: Penn 16 (2/4, 2/5), Jackson 36 (8/11, 4/4), Rosselli 10 (3/5), Brkic 20 (7/11, 1/3), Gatto 8 (3/4, 0/2); Binetti (0/1), Iannone, Kavaliauskas 8 (3/6, 0/1), Rossetti (0/2). All.: Cavina. ARBITRI: Provini, Perretti e Scrima. NOTE - T.l.: For 21/31, Ver 25/30. Rimb.: For 42 (Goldwire 9), Ver 27 (Rossetti 7). Ass.: For 18 (Goldwire 8), Ver 16 (Rosselli 5). Progr.: 5' 9-16, 15' 28-30, 25' 53-60, 35' 71-84. Usc. 5f: Gatto 33' (65-77), Kavaliauskas 38' 45" (80-93). Spett. 2500. (e.p.) Classifica: Venezia 32; Udine, Casale 30; Barcellona 27 ( 1); Rimini, Scafati 26; Veroli 24; Imola, Jesi, Pistoia 20; Ferrara 18; Verona, Casalpusterlengo 16; Reggio 12; San Severo 10; Forlì 8. Venerdì: Casale Scafati 67 60. Prossimo weekend Final Four a Novara: sabato Venezia Veroli; Casale Imola. Finali domenica. R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R fLo spettacolare sabato dell’All Star Weekend BASKET NBA ha visto anche la vittoria di Jones nel tiro da 3 LO SHOW DI LOS ANGELES: C’E’ ANCHE BRYANT CHE LASCIA LE SUE IMPRONTE A HOLLYWOOD 1 2 5 3 4 6 7 1 Blake Griffin, 21 anni, schiaccia dopo aver sorvolato un’auto: dal tettuccio sbuca Baron Davis. 2 Un’altra schiacciata di Griffin: ai 3.05 del canestro ci arriva col gomito. 3 Ma le schiacciate più creative sono state quelle di JaVale McGee, 23 anni, 2.13 dei Washington Wizards. In questa schiaccia contemporaneamente in due canestri 4 Sempre JaVale McGee all’opera: schiacciata con tre palloni 5 Ancora la schiacciata di Griffin, stavolta vista dall’alto 6 James Jones, 30, degli Heat vincitore della gara da 3 punti 7 Kobe Bryant lascia l’impronta delle sue mani nella Walk of Fame di Hollywood AP/REUTERS Gli uomini volanti Griffin schiaccia saltando sopra una macchina DAL NOSTRO INVIATO MASSIMO LOPES PEGNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA LOS ANGELES (Usa) dInterrogate Blake Griffin sul quarto di secolo di storia delle schiacciate, lo troverete preparatissimo. Ha trascorso interi pomeriggi della sua infanzia con suo fratello Taylor a rivedere i video delle più belle acrobazie. Così quando lo hanno invitato a partecipare alla 26ª edizione dello Slam Dunk ha subito appurato se ci fossero limitazioni regolamentari: l’idea originale l’aveva in testa da anni. «Ho chiesto se avessi potuto saltare sopra una macchina», spiega dopo aver battuto JaVale McGee. Infatti, per il suo ultimo tentativo, ha scelto il colpo di teatro: sul parquet sono entrati una Kia Optima, sponsor della Nba (a molti sono venuti dubbi su un verdetto già preparato), e un coro gospel che ha intonato «I can fly», posso volare. E Griffin è volato, oltre l’auto, raccogliendo l’assist del compagno Baron Davis, che gli ha consegnato il pallone dal tettuccio. Effetto Di fronte a una tale coreografia, a McGee, centro degli Washington Wizards al terzo anno di Nba (9.1 punti, 7.5 rimbalzi), è rimasta solo la consolazione di aver centrato almeno tre colpi a effetto fra i più complicati e originali mai visti. Non è ancora famoso (sua mamma Pamela ha giocato nella Wn- ba), ma ha sfruttato al meglio l’occasione. Si è guadagnato il secondo posto prima schiacciando due palloni contemporaneamente in due canestri diversi, poi mettendone dentro addirittura tre nella stessa azione, quindi eseguendo un movimento in rovesciata di una difficoltà pazzesca. Amaro diceva: «Per vincere, minimo avrei dovuto portare dentro un aeroplano». Nella gara dei tre punti, si è imposto a sorpresa James Jones cecchino dei Miami Heat. Un comprimario, che raramente tira da dentro l’arco, ha messo in riga due specialisti come Paul Pierce (campione uscente) e Ray Allen (appena diventato leader assoluto delle triple). BIGLIETTI ONLINE E il 13 marzo c’è All Star italiano Il 13 marzo al Mediolanum Forum di Milano tocca all’All Star game italiano tra la Nazionale e i migliori stranieri di serie A che potete scegliere voi fino al 28 febbraio sul sito www.allstargame2011.it I biglietti sono già in vendita sui siti dei circuiti ticket.it o ticketone.it. Infoline 0254910. CRONACA E FOTO DELL’ALL STAR GAME su gazzetta.it p R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT Questi avvisi si ricevono tutti i giorni 24 ore su 24 all’indirizzo internet: www.piccoliannunci.rcs.it oppure tutti i giorni feriali a: MILANO : tel.02/6282.7555 02/6282.7422, fax 02/6552.436. BOLOGNA : tel. 051/42.01.711, fax 051/42.01.028. FIRENZE : tel. 055/55.23.41, fax 055/55.23.42.34. BARI : tel. 080/57.60.111, fax 080/57.60.126. NAPOLI : tel. 081/497.7711, fax 081/497.7712. BERGAMO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 035/35.87.77, fax 035/35.88.77. COMO : tel. 031/24.34.64, fax 031/30.33.26. CREMONA : Uggeri Pubblicità s.r.l. tel. 0372/20.586, fax 0372/26.610. GENOVA : Promospazio tel. 010/36.22.525, fax 010/31.69.58. LECCO : SPM Essepiemme s.r.l. tel. 0341/357400 fax 0341/364339 MONZA : Pubblicità Battistoni tel. 039/32.21.40 — 039/38.07.32, fax 039/32.19.75. OSIMO-AN : tel. 071/72.76.077 071/72.76.084. PADOVA : tel. 049/69.96.311, fax 049/78.11.380. PALERMO : tel. 091/30.67.56, fax 091/34.27.63. PARMA : Publiedi srl tel. 0521/46.41.11, fax 0521/22.97.72. RIMINI : Adrias Pubblicità di Rimini tel. 0541/56.207, fax 0541/24.003. ROMA : In Fieri s.r.l. tel. 06/98184896 fax 06/92911648 SONDRIO : SPM Essepiemme s.r.l. tel 0342/200380 fax 0342/573063 TORINO : telefono 011/50.21.16, fax 011/50.36.09. VARESE : SPM Essepiemme s.r.l. tel 0332/239855 fax 0332/836683 VERONA : telefono 045/80.11.449, fax 045/80.10.375. Per la piccola pubblicità all’estero telefono 02/72.25.11 Le richieste di pubblicazione possono essere inoltrate da fuori Milano anche per telefax e corrispondenza a Rcs Pubblicità agli indirizzi di Milano sopra riportati. TARIFFE PER PAROLA Rubriche in abbinata obbligatoria: Corriere della Sera - Gazzetta dello Sport: n. 0: euro 4,80; n. 1: euro 2,50; n. 2 - 3 14 : euro 9,50; n. 5 - 6 7 - 8 - 9 - 12 - 20: euro 5,60; n. 10: euro 3,50; n. 11: euro 3,90; n. 13: euro 11,00; n. 15: euro 5,00; n. 17: euro 5,50; n. 18 - 19: euro 4,00; n. 21: euro 6,00; n. 24: euro 6,50. Rubriche in abbinata facoltativa: n. 4: euro 5,30 sul Corriere della Sera; euro 2,00 sulla Gazzetta dello Sport; euro 6,00 sulle due testate. n. 22: euro 4,90 sul Corriere della Sera; euro 3,50 sulla Gazzetta dello Sport; euro 5,60 sulle due testate. n. 23: euro 4,90 sul Corriere della Sera; euro 3,50 sulla Gazzetta dello Sport; euro 6,00 sulle due testate. Gli importi sopracitati sono comprensivi di I.V.A. SERVIZIO CASSETTE POSTALI Le lettere indirizzate alle cassette dovranno essere conformi alle vigenti disposizioni postali e saranno respinte se assicurate o raccomandate. Non si assume responsabilità per quanto allegato alla corrispondenza. Si precisa che tutte le inserzioni relative a ricerche di personale debbono intendersi riferite a personale sia maschile sia femminile, essendo vietata ai sensi dell’ art. 1 della legge 9/12/77 n.903, qualsiasi discriminazione fondata sul sesso per quanto riguarda l’accesso al lavoro, indipendentemente dalle modalità di assunzione e quale che sia il settore o ramo di attività. L’inserzionista è impegnato ad osservare tale legge. 1 OFFERTE DI COLLABORAZIONE IMPIEGATI 1.1 ADDETTA amministrazione personale gestione contratti, procedure assunzione, presenze, fondi previdenza, note spese, rapporti eventi, valuta proposte. 388.74.45.253. AMMINISTRATIVA pluriennale esperienza società infragruppo, Co.Ge., Iva, banche, fornitori, Office, AS/400, revisori esamina proposte. 338.53.05.146. APPARTENENTE categorie protette, invalidità piede destro. Disegnatore Cad, decennale esperienza progettazione edile, 3D e rendering. Diploma di geometra, automunito offresi. 339.63.62.623. 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Stoytchev non pensa ad altro, si gode una vittoria ed un record ma non fino in fondo. Dall’altra parte della rete una Roma con troppi cerotti fa quel che può, cerca di piazzare il colpaccio e per un po' lo spettro del tie-break aleggia nel PalaTrento. Ad allontanarlo ci pensa un'Itas Diatec che pur senza girare a mille riesce a fare en-plein: 20 vittorie in 20 partite di campionato. Mai nessuno così in epoca di Rally point system e limite dei 19 successi della Philips Modena stagione 1989/1990 battuto. Davanti, a livello assoluto, solo il limite di 25 successi di fila della Messaggero Ravenna, annata 1990/1991. «Certo questi record fanno piacere - commenta Radostin Stoytchev - ma in questo momento il nostro pensiero è solo per la final four di Champions League. Siamo ancora lontani dal livello di gioco che serve per un evento del genere. Spero sia un calo fisiologico, stiamo lavorando pesante per la final four di Bolzano ed i giocatori sono carichi di pesi». Super Sokolov In attesa dell’Europa l’Italia è terra di conquista. Eppure non è stato affatto scontato dopo il primo set, nel quale Roma batte bene e sbaglia poco riuscendo a spuntarla con un colpo di reni nel finale (solo Macerata quest’anno aveva conquistato un parziale al Palatrento). La reazione di Trento passa attraverso una battuta che toglie sempre le castagne dal fuoco (12 ace), con un pro- 3 1 TRENTO ROMA (23-25, 25-16, 25-16, 25-23) ITAS DIATEC TRENTINO: Raphael 1, Juantorena 11, Birarelli 6, Stokr 8, Kaziyski 15, Sala 14; Bari (L), Colaci (L), Sokolov 13, Bratoev. N.e. Leonardi, Zygadlo, Riad. All. Stoytchev. M.ROMA VOLLEY: Zaytsev 11, Lebl 6, Bencz 17, Tomatis 8, Yosifov 10, Paolucci 2; Cesarini (L), Corsini 1, Uriarte 2. Ne: Saraceni. All. Giani ARBITRI: Gnani e Ippoliti NOTE - Spettatori 3.375, incasso 28.957. Durata set: 26’, 21’, 23’, 26’; tot 96’. Itas: battute sbagliate 15, vincenti 12, muri 6, 2ª linea 11, errori 21; M.Roma: b.s. 20, v. 6, m. 5, s.l. 3, e. 30. Trofeo Gazzetta: 6 Sala, 5 Sokolov, 4 Bencz, 3 Yosifov, 2 Raphael, 1 Paolucci. 20ª giornata MACERATA-LATINA 3-1 TRENTO-ROMA 3-1 CUNEO-VIBO 3-2 TREVISO-VERONA 3-0 PIACENZA-SAN GIUSTINO 3-0 MONZA-CASTELLANA 0-3 TRABALZA tagonista che non ti aspetti. Andrea Sala piazza tre ace di fila ed in attacco è infermabile (82%), quando poi Sokolov rileva Stokr allora la Diatec dilaga. Il baby bulgaro in un set e mezzo stampa qualcosa come il 91% in attacco, dall'altra parte della rete non bastano le buone prestazioni di Bencz e Yosifov. Una squadra che ci prova nonostante assenze e problemi, che Giani ridisegna mandando in campo Paolucci in regia e Tomatis in posto-4 con Zaytsev. «Peccato non aver sfruttato le occasioni - commenta Zaytsev adesso che Castellana ha incas- sato un simile filotto di risultati dobbiamo cominciare a guardarci le spalle e pensare prima di tutto alla salvezza». Trento, invece, ha altri pensieri. Alla fine Andrea Sala di ace vincenti ne metterà a segno ben 5, parecchi per uno che non è uno specialista. «Forse abbiamo iniziato il match un po’ frenati - dice il centrale di Gallarate, mvp del match - al servizio sto lavorando tanto e questa prova mi fa felice. Ma tutti noi ci stiamo allenando con forza perché sappiamo di avere fra un mese un appuntamento per noi molto importante». SQUADRE PT G TRENTO 58 20 CUNEO 47 20 MACERATA 44 20 TREVISO 39 20 MODENA 32 20 MONZA 31 20 VERONA 29 20 SAN GIUSTINO 26 20 PIACENZA 25 20 ROMA 24 20 VIBO 24 20 LATINA 20 20 CASTELLANA 15 20 FORLI’ 6 20 3 TREVISO 3 PIACENZA 3 MACERATA 3 2 VERONA 0 SAN GIUSTINO 0 LATINA 1 (25-17, 23-25, 26-28, 25-18, 20-18) (25-23, 25-23, 25-21) (25-15, 25-23, 27-25) (25-23, 20-25, 25-18, 25-22) BRE LANNUTTI CUNEO: Wijsmans 22, Fortunato 7, V.Nikolov 30, Parodi 12, Mastrangelo 15, Carletti 5; Henno (L), Montagna (L), Peda, Patriarca, Galic. N.e. Mulatero. All. Giuliani. SISLEY TREVISO: Boninfante 1, Maruotti 9, Bjelica 6, Fei 16, Kovar 13, De Togni 8; Farina (L ), Horstink 1, Marcelinho. N.e. Papi, Szabo, Bontje, Vanin. All. Piazza. COPRA MORPHO PIACENZA: Gonzalez 3, Ruiz 12, Holt 5, Popp 14, Zlatanov 16, Tencati 7; Marra (L), Nilsson, Perazzolo. N.e. Piano, Massari, Boschi. All. Lorenzetti RPA SAN GIUSTINO: Cester 3, Steuerwald, Nikic 2, Finazzi 3, Dias 17, Schwarz 8; Giovi (L), Maric 6, Zhukouski 1, Van den Dries 2, Braga. N.e. Bartoletti, Lo Bianco. All. Zanini ARBITRI: Pessolano e Balboni NOTE - Spettatori 3.000, incasso 25.000. Durata set: 23’, 33’, 34’; tot. 90’. Copra: b.s. 13, v. 3, m. 6, s.l. 4, e. 22. Rpa: b.s. e 9, v. 1, m. 2, s.l. 8, e. 20. Trofeo Gazzetta: 6 Ruiz, 5 Zlatanov, 4 Dias, 3 Gonzalez, 2 Popp, 1 Marra LUBE MACERATA: Martino 9, Vadeleux 2, Omrcen 25, Savani 14, Podrascanin 8, Vermiglio 4; Paparoni (L), Marchiani, Van Walle, Conte, Stankovic 10. N.e. Cacchiarelli (L), Lampariello. All. Berruto. TREVISO Fei torna a piena disposizione e la Sisley riprende a vincere (11 successi nelle ultime 13 gare) dopo il k.o. di Monza dettato anche dal terremoto scatenatosi sotto i piedi trevigiani poche ore prima di quel match. E la reazione del pubblico del Palaverde, alla prima dopo l’annuncio di Benetton, ha smosso gli animi: la curva ha esposto uno striscione «noi con voi per continuare la storia..», altri invece hanno replicato con un meno elegante «Benetton ci hai deluso, Ragazzi siamo con voi», tabellone peraltro subito rimosso dopo i primi scambi di partita. Una gara vinta con l'attacco, sospinto dalla coppia Fei-Kovar (29 punti in due), mentre De Togni che ha sostituito Bontje febbricitante, ha saputo con il muro (3) e le battute salto flot a creare i gap nel secondo e terzo set. Per gli scaligeri guidati da un gran Meoni, l'ultimo a mollare è stato Lasko. Primo e secondo set equilibrati e punto a punto, nel terzo i troppi errori veronesi (ben 10) hanno velocizzato la pratica. Gianni Scarpace Emanuele Spironello PIACENZA Dopo quasi tre mesi Piacenza conquista due successi consecutivi (l’ultima doppietta risaliva al 28 novembre) e ferma la serie di San Giustino, reduce da due vittorie. Le statistiche vedono i biancorossi superiori a muro e in attacco, con Lorenzetti che ripropone la formula senza opposto di ruolo (Nilsson è in panchina) e con il trio di schiacciatori Popp-Ruiz-Zlatanov capace di mettere a terra palloni importanti. Dopo un primo set senza storia, chiuso 25-15, la partita inizia davvero. Zanini toglie Nikic e inserisce Maric, tutte e due le squadre hanno le occasioni per allungare, le sfruttano meglio gli ospiti che si portano 23-20. Poi Holt si presenta al servizio e Maric crolla: ace subìto, attacco out e muro di Tencati, prima che un’altra schiacciata fuori di Cester consegni il 2-0 al Copra Morpho. Nel terzo set Piacenza allunga nel finale, spreca due match point nonostante le invenzioni di Gonzalez, viene raggiunta sul 25 pari ma Tencati chiude a muro. Matteo Marchetti SVSP 60 8 53 24 53 29 47 32 43 39 37 37 36 42 33 37 35 44 34 48 31 45 33 48 28 51 18 57 Marco Falaschi, 23 anni, regista di Castellana TARANTINI Gran Castellana passa a Monza CARLO GOBBI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA MONZA dTemeva molto questo match, Luca Mon- ti, tecnico dei brianzoli. Monza per tradizione affronta gli incontri «facili» priva del giusto spirito. E così paga. E' successo ieri, dove il sempre ospitale PalaIper ha assistito a una vera lezione di pallavolo degli ospiti pugliesi. Partiti avanti in ogni set, anche di 5 punti, guidati da un bravissimo Falaschi, che ha davvero fatto giocare tutti, insidiosi al servizio, efficaci in attacco (Milushev 58% su 26 palle), hanno impresso alla partita un ritmo incalzante. Monza non ha retto. Travolta nei primi due set, dove solo Exiga ha opposto resistenza, ha dato l'impressione di rientrare in gara nel terzo. Quando Monti a suon di urla ha svegliato i suoi orsi in letargo. Ma solo sprazzi di gioco, con una ricezione sottomessa, un attacco marcato dal muro avversario (3 Milushev, 4 Rak micidiale nei pallonetti, tre per terra), tanta difficoltà nel muro-difesa. Non c’è mai stata partita quindi. Falaschi è stato protagonista sull’8-14 del 2˚ set di un recupero straordinario, quando ha saltato i cartelloni pubblicitari rimandando la palla in gioco. Non importa se poi l’azione sia stata chiusa dal muro di Rooney. Dimostra con quale spirito Castellana ha affrontato l’incontro: quinta vittoria dell'era Gulinelli, prima da tre punti. Che ora porta i pugliesi a sole 5 lunghezze da Latina. E domenica in casa, sfida con Piacenza. Per Castellana, da quanto si è visto qui, è arrivato il vento giusto. Farà in tempo? MONZA-CASTELLANA 0-3 (17-25, 16-25, 19-25) ACQUA PARADISO MONZA BRIANZA: Travica 1, Rauwerdink 7, Buti 7, Gavotto 8, Rooney 9, Forni 3; Exiga (L), Pesenti, Shumov 3, Krumins, Molteni 1, Cetrullo 3. N.e. Zito (L). All. Monti. BCC-NEP CASTELLANA: Falaschi 2, Rodriguez 10, Cozzi 8, Milushev 18, Dvoranen 9, Rak 12; Cicola (L), Patriarca, Torre, Gallotta, Guerra, Guglielmi, Pagano (L). All. Gulinelli. ARBITRI: Caltabiano e La Micela. NOTE - Spettatori 1.761, incasso 2.288. Durata set: 25’, 24’, 27’; tot. 76’. Paradiso: b.s. 8, v. 3, m. 8, s.l. 6, e. 16; Bcc-Nep: b.s. 6, v. 3, m. 9, s.l. 9, e. 9. Trofeo Gazzetta: 6 Falaschi, 5 Milushev, 4 Rak, 3 Exiga, 2 Rodriguez, 1 Cozzi. taccuino VIBO VALENTIA CUNEO Giuliani sperimenta per due set (Henno in ricezione con l’84% di positive e Montagna che difende), la sua squadra fa come il gatto con il topo lasciando scappare Vibo gara per poi riprenderlo battendolo al tie break. Ieri sera al Palabrabanca gli spettatori hanno visto un po’ tutto, compreso un ruzzolone di Di Pinto all’avvio del set decisivo per la troppa foga. La Tonno Callipo è brava a non mollare mai anche senza Simenonov infortunato (Baroti al 45%), Cuneo è capace di riprendersi con Volkov in tribuna (caviglia) e Grbic sempre a riposo. Carletti ha giocato una partita positiva, ma è Vlado Nikolov a segnare una partita dai numeri notevoli: 28 attacchi a terra su 44 e 2 ace. Mastrangelo e Wijsmans decisivi per Cuneo, Rivera (per metà gara) e Nikolay Nikolov per Vibo. Nel tie break tre match point per Vibo e due per Cuneo, ma decidono gli ace: 6-2 per Cuneo, di cui letali i 2 di Peda entrato proprio per quella missione. P 0 4 6 7 7 10 11 11 12 13 13 14 14 18 Domenica 27/2 MACERATA MODENA (martedì 2/3) LATINA TRENTO FORLI’ VIBO ROMA CUNEO (sabato) SAN GIUSTINO TREVISO (martedì 2/3) CASTELLANA PIACENZA VERONA MONZA CUNEO MARMI LANZA VERONA: Lotman 8, Brunner 7, Lasko 16, Cala Gerardo 11, Pajenk 6, Meoni; Smerilli (L ), Kosmina, Zingel 2, Latelli. N.e. Mazzi. All. B. Bagnoli. ARBITRI: Satanassi e Bartolini. NOTE - Spettatori 2.100, incasso 7.000. Durata set: 27’, 25’, 25’; tot. 77’. Sisley: b.s. 11, v. 5, m. 5, s.l. 11, e. 17. Marmi Lanza: Verona: b.s. 14, b.v. 2, m. 6, s.l. 8, e. 21. Trofeo Gazzetta: 6 Fei, 5 De Togni, 4 Kovar, 3 Meoni, 2 Lasko, 1 Bjelica. V 20 16 14 13 13 10 9 9 8 7 7 6 6 2 PROSSIMO TURNO LE ALTRE GARE f VIBO FA TREMARE CUNEO, TREVISO VINCE IL DERBY CALLIPO VIBO V.: N. Nikolov 11, Baroti 17, Anderson 21, Barone 11, Coscione 1, Rivera 19; Fanuli (L), Ferraro, Suljagic. N. e. Feroleto, Kindgard. All. Di Pinto. ARBITRI: Boris e Padoan. NOTE - Spettatori 3.616, incasso 17.236. Durata set: 26’, 30’, 31’,23’, 23’; tot. 73’. Bre: b.s. 19, v. 8, m. 6, s.l. 20, e. 27. Vibo: b.s. 13, v. 5, m. 11, s.l. 17, e. 27. Trofeo Gazzetta: 6 V. Nikolov, 5 Mastrangelo, 4 Baroti, 3 Wijsmans, 2 Carletti, 1 Henno. 3-1 MODENA-FORLI’ CLASSIFICA Un attacco di Tsvetan Sokolov, bulgaro, 21 anni, secondo opposto di Trento: ieri in 2 set ha messo a terra 13 punti QUINTO SUCCESSO CON GULINELLI ANDREOLI LATINA: Vujevic 9, Spairani 6, Starovic 13, Kovacevic 15, Kohut 6, Sottile 6; Pieri (L), Gitto 1, Cortina. N.e. Popelka, Nonne, Labardi. All. Medei. ARBITRI: Saltalippi e Pasquali. NOTE - Spettatori 1.673, incasso 5.924. Durata set: 27’, 24’, 24’, 25’; tot. 100’. Lube: b.s. 23, v. 10, m. 10, s.l. 11, e. 32. Andreoli: b.s. 16, v. 3, m. 4, s.l. 6, e. 19. Ammonito Vujevic nel terzo set. Trofeo Gazzetta: 6 Stankovic, 5 Omrcen, 4 Podrascanin, 3 Martino, 2 Savani, 1 Sottile. MACERATA I tre punti e il completo recupero di Martino tornano a far sorridere la Lube. Ma, come ha detto anche Berruto «Giocare bene è un’altra cosa». Macerata spinge Latina sempre più giù in classifica ma ieri gli ha dato tanto aiuto: quasi un set e mezzo di errori regalati ai laziali che non sono stati, però, abili ad approfittarne. Nel Macerata ancora alti e bassi: con Martino dall’inizio alla fine («Ma non sono ancora al top») e Vadeleaux in sostituzione di Stankovic, influenzato, ma poi gettato nella mischia nell'inguardabile secondo set dei marchigiani, e capace di diventare l’ago della bilancia con un sontuoso 83% in attacco e 4 muri. E' stato proprio il nazionale serbo, col compagno Podrascanin (80% e 3 muri) e al solito Omrcen a spingere la Lube al di sopra dei suoi attuali limiti. «Abbiamo giocato con poca personalità -ha concluso un deluso Vujevic-. Adesso si fa dura per noi». Mauro Giustozzi SERIE A-2 UOMINI Padova: nona di fila Ma Ravenna c’è (f.c.) La capolista Padova (Uchikov 26, Rosso 19) passa (in rimonta) a Frosinone col Sora e centra la no na vittoria consecutiva. Ravenna ri sponde vincendo (con 21 punti di Moro, dei quali 5 al servizio) a Geno va e restando a 6 dai veneti. A pro posito di battute vincenti, da segna lare le 7 di Cazzaniga in Segrate Pe rugia. Così la 23˚: NGM Santa Cro ce Eurogroup Gela 3 0 (25 22, 25 19, 25 22); Geotec Isernia Pi neto 3 1 (19 25, 25 21, 25 19, 25 21); Globo Sora Phyto Perfor mance Padova 1 3 (29 27, 16 25, 22 25, 23 25); Carige Genova Marcegaglia Ravenna 1 3 (25 21, 22 25, 21 25, 23 25); Edilesse Reg gio Emilia Gherardi Città di Castel lo 3 2 (25 21, 25 19, 23 25, 21 25, 15 11); Energy Resources Loreto Canadiens Mantova 3 1 (25 20, 21 25, 25 20, 33 31); Club Italia Ro ma CheBanca! Milano 0 3 (20 25, 26 28, 20 25); Segrate Sir Safety Perugia 3 0 (25 17, 25 17, 25 17). Classifica: Padova 62; Ravenna 56; Santa Croce 43; Città di Castel lo 41; Genova 40; Sora, Segrate 39; Milano 38; Reggio Emilia 37; Loreto 35; Gela, Isernia 29; Mantova 23; Perugia 21; Pineto 15; Club Italia 5. A-2 DONNE Parma: 18ª vittoria consecutiva (m.l.) Parma timbra il 18˚ successo su 18 gare. Così la 18a giornata: Cedat 85 San Vito Chieri 3 2 (22 25, 25 21, 25 17, 20 25, 16 14); Verona Dahlia Tv Busnago 3 1 (22 25, 25 23, 25 19, 25 23); Lavoro.Doc Pontecagnano Cari parma Parma 0 3 (21 25, 21 25, 17 25); Icos Crema RDM Pomezia 1 3 (25 21, 21 25, 21 25, 21 25); In fotel Forl Biancoforno Santa Cro ce 3 1 (12 25, 27 25, 25 19, 25 23). Sabato: Giaveno Sovera to 3 1; Loreto Matera 1 3. Classifica: Parma 53; Chieri 42; Pomezia 34; Pontecagnano 33; Lo reto 30; Matera 27; Crema 26; San Vito 25; Giaveno 22; Busnago 21; Santa Croce 20; Verona 18; Sove rato 17; Forlì 10. R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT ATLETICA TRICOLORI INDOOR y TRIPLO DAL NOSTRO INVIATO ANDREA BUONGIOVANNI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ANCONA dHop, step, jump: so- no i balzi del salto triplo. Quando riescono alla perfezione uno dietro l’altro, la cantilena diventa poesia. Come ieri. Dai campionati francesi indoor a quelli italiani, da Aubiere ad Ancona. Nel primo caso con una prestazione da primato del mondo, un pazzesco 17.91 fir- Il fenomeno delle banlieue è a 7 cm dal suo personale assoluto mato Teddy Tamgho. Nel secondo con due risultati — i migliori di giornata — che, in casa azzurra, in vista degli imminenti Europei, fanno ben sperare: 17.00 di Fabrizio Schembri (Fabrizio Donato assente), 14.33 di Simona La Mantia. Fenomeno L’acuto vero porta la firma del 21enne transalpino. L’impresa arriva al quarto tentativo, dopo due nulli e un 17.35 di assestamento (poi anche un 17.58 e un 17.08). Va a ritoccare di un centimetro quanto l’uomo delle banlieue parigine già aveva saputo fare vincendo i Mondiali in sala di Doha 2010. Il suo personale assoluto, dello scorso giugno a New York, resta solo sette centimetri più su, il leggendario e per ora inarrivabile record di Jonathan Edwards fisso a 18.29. Che il prodigioso ragazzo fosse in forma lo si sapeva: in un mese e tre gare era cresciuto da 17.49, a 17.59 e 17.64. Poi, otto giorni fa, il personale nel lungo a 8.01. Segno che la scelta di fine stagione scorsa di affidarsi alle cure tecniche del grande cubano Ivan Pedroso — nel lungo un titolo olimpico, quattro iridati e tanto altro — è stata azzeccata. Raduni in Spagna e in Francia e una storia che non smette di promettere. Non male per uno che, dotato di mezzi straordinari (è 1.84 per 67 kg), l’atletica ha letteralmente tolto dalla strada. Gli inizi a 13 anni, quando sullo spelacchiato campo di Aulnay-sous-Bois, periferia nordest di Parigi, centro delle rivolte dell’autunno 2005, prese a saltare per emulare la sorella. Il resto è roba di ieri. «Senza lo sport e l’aiuto dei miei primi allenatori — ricorda spesso — avrei fatto una brutta fine». Tra due weekend, di fronte al Sorpresa Tumi nei 60 uomini Riecco Levorato E’ la 13ª prestazione all-time Tamgho 17.91 record Tre salti sul mondo Il francese si migliora di 1 cm ad Aubiere. Ai tricolori di Ancona, La Mantia (14.33) e Schembri (17) si esaltano in chiave Europei RISULTATI SECONDA GIORNATA Teddy Tamgho, 21 anni, ha stabilito il personale nel lungo a 8.01 pubblico della sua città, potrà regalare altre meraviglie. Simona La Mantia, 27 anni, argento europeo nel 2010 COLOMBO Fabrizio Schembri, gareggia per i Carabinieri, 30 anni COLOMBO Coppia tricolore Ci proveranno anche Schembri e La Mantia, ora all’ottavo e al sesto posto della lista continentale 2011. Il comasco (anche un 16.94, un 16.90 e un 16.88), in una gara che ripropone Greco (16.65), cresce di sette centimetri rispetto a inizio stagione, ma non si accontenta: «Ero qui per vincere — ammette — con o senza Donato». Il laziale, dopo l’8.03 nel lungo di sabato e un fastidio al polpaccio sinistro, ha rinunciato per precauzione. «Per le medaglie di Parigi il discorso sarà difficile — ammette il Carabiniere — ma perché non provarci?». Tamgho è di un altro pianeta, gli altri sono umani. Come nel caso della concorrenza della La Mantia. La palermitana infila una serie di gran continuità (14.15, 14.12, 14.30, nullo, 14.31, 14.33), eguaglia la propria miglior misura dell’anno, ma è infelice. «Sono la sorella della Simona che ha vinto l’argento europeo — spiega quasi in lacrime — sono migliorata, so quel che valgo, ho sciupato un’occasione». Più veloce che in passato, deve «spezzarsi» di meno dopo l’hop. E la cantilena diventerà poesia. 18.29 J. Edwards (Gb) 1995 18.09 K. Harrison (Usa) 1996 18.01 Edwards 1998 18.00 Edwards 1995 17.99 Edwards 1998 17.98 Edwards 1995 17.98 T. Tamgho (Fra) 2010 17.97 W. Banks (Usa) 1985 17.93 Harrison 1990 17.92 K. Markov (Bul) 1987 17.92 Beckford (Giam) 1995 17.92 Edwards 2001 17.91i Tamgho 2011 Il vicentino vince in 6"71, Manuela conquista il settimo tricolore a sette anni dall’ultimo 5 RIPRODUZIONE RISERVATA ANCONA dLa seconda giornata degli Assoluti indoor offre sorprese nei 60. La novità si chiama Michael Tumi, 21enne vicentino da 10"44 sui 100, compagno di allenamenti del quattrocentista Matteo Galvan sotto la guida di Umberto Pegoraro. Sette giorni dopo il titolo promesse, sulla stessa pista conquista quello assoluto migliorando il personale di 4/100, fino a 6"71, e sbaraglia la quotata concorrenza. Di Gregorio, 6"68 in batteria, pasticcia in partenza ed è beffato. Donati e Riparelli sono poco più dietro, Cerutti si ferma a 6"79 e Collio in batteria per problemi alla schiena. Anche la Levorato piace di più al 1˚ turno: fa 7"36, poi in finale si perde (7"44), ma centra il 7˚ tricolore indoor 7 anni dopo l’ultimo. Entrambi gli scudetti vanno alla Cariri Rieti. Tra giovedì e venerdì sarà annunciata la squadra per Parigi: ai 13 più uno (Chiara Rosa) col minimo, si dovrebbero aggiungere Meucci, Gibilisco (ma forse anche Piantella e Stecchi), qualche giovane e, se lo vorrà, la Weissteiner. Silvia torna in pista dopo 17 mesi e, influenzata, chiude i 3000 in 9’22"39 (ma 3’03" l’ultimo 1000). Domenica, sarà ai Societari di cross sul percorso del Campaccio. Cronologia indoor a.b. Uomini. 60: 1. Tumi 6"71; 2. Di Gregorio 6"72 (b. 6"68); 3. Donati 6"73; 4. Riparelli 6"75 (b. 6"73); 5. Tomasicchio 6"79 (b. 6"78); 6. Cerutti 6"79. Batt.: Collio 6"75. 800: 1. Benedetti 1’52"19; 2. Rifesser 1’52"48; 3. Sciandra 1’53"62. 3000: 1. Gariboldi 8’08"68; 2. Floriani 8’08"70; 3. El Mazoury 8’08"98. Alto: 1. N. Ciotti 2.25; 2. Campioli 2.23; 3. Fassinotti 2.23; 4. Lemmi 2.21; 5. G. Ciotti 2.18; 6. Tamberi 2.18. Triplo: 1. Schembri 17.00; 2. Greco 16.65; 3. M. Boni 16.23; 4. Sardano 15.88; 5. Buscella 15.72. Peso: 1. Di Maggio 18.41; 2. Dal Soglio 17.82; 3. Ricci 17.78. 4x200: 1. Aeronautica (Berdini, Moscatelli, Manenti, Torrieri) 1’27"61; 2. Avis Macerata 1’29"47; 3. Cariri Rieti 1’29"69. Donne. 60: 1. Levorato 7"44 (b. 7"36); 2. Salvagno 7"48; 3. Draisci 7"48; 4. Paoletta 7"50 (b. 7"48); 5. Tomasini 7"59; 6. Bongiorni 7"63 (b. 7"61). 800: 1. Artuso 2’11"54; 2. Monachino 2’12"25; 3. Canali 2’12"58. 3000: 1. Weissteiner 9’22"39; 2. Bonessi 9’24"09; 3. Berlanda 9’28"29. Asta: 1. Giordano Bruno 4.30; 2. Benecchi 4.25; 3. Cargnelli 4.10; 4. Bruni 4.00; 5. Sterpetti 4.00; 6. Romano 4.00. Triplo: 1. La Mantia 14.33; 2. Cucchi 13.48; 3. D’Elicio 13.46; 4. De Santis 13.04; 5. Pacchetti 13.03. 4x200: 1. Camelot Milano (Maffioletti, Sirtoli, Fugazza, D’Angelo) 1’38"50; 2. Audacia Roma 1’39"05; 3. Atl. Fermo 1’41"01. 17.50 C. Simpkins (Usa) 1986 17.54 M. Bruziks (Urss) 17.67 O. Protsenko (Urss) 1987 17.76 M. Conley (Usa) 1987 17.77 L. Voloshin (Rus) 1994 17.83 A. Urrutia (Cuba) 1997 17.83 C. Olsson (Sve) 2004 17.90 T. Tamgho (Fra) 2010 17.91 T. Tamgho (Fra) 2011 ALTRA EUROPA (si.g.) A Mosca, record mondiale della 4x800 donne della squadra di Mosca con 8’06"24 (prec. 8'12"41; Mosca, 2010): Bulanova 2’01"8, Martynova 2’03"1, Kofanova 2’00"4, Balakshina 2’00"9. Ad Atene, m.p.m. 2011 nel lungo di Louis Tsatoumas con 8.21. Ad Arnstadt (Ger). Uomini. Alto: Ukhov (Rus) 2.34. A Potsdam (Ger). Uomini. Asta: Mohr 5.86; Mazuryk (Ucr) 5.86. A Bucarest (Rom). Ad Aubiere (Fra). Uomini. 60: Lemaitre 6"58. Asta: Lavillenie 5.85; Mesnil 5.80. RUGBY Celtic League Aironi, un tempo non basta Arriva la sconfitta numero 14 ALESSANDRO SORAGNA 5 RIPRODUZIONE RISERVATA VIADANA (Mn) dNell’ultima par- tita del 15˚ turno di Celtic League, il predominio territoriale palesato degli Aironi nel primo tempo contro il Newport Dragons, non porta quei punti che avrebbero incanalato il match sui binari auspicati a Viadana. I padroni di casa, poco cinici ed imprecisi al piede (1 su 4 complessivo dalla piazzola), cedono malamente di fronte ai gallesi in uno Zaffanella inzuppato e reso pesante dalle abbondanti piogge. La superiorità della mischia ordinata e della maul non basta. I Dragons si dimostrano più lucidi, capitalizzando al meglio le occasioni concesse, mentre la squadra di Phillips, nella seconda frazione di gioco, si spegne con il passare dei minuti. Luce spenta Al rientro dagli spogliatoi gli ospiti cambiano marcia, portando grande pressione e mettendo in difficoltà gli Aironi che avevano illuso i propri tifosi con un piazzato di Tebaldi proprio in apertura di ripresa, piazzato che aveva portato il punteggio sul 3-6. Poi però buio pesto, con l’apertura Tovey, già decisivo nem match d’andata, a salire in cattedra ispirando due mete fotocopia che mettono in ghiaccio il match con altrettanti calci nei ventidue neroargento, a premiare le corse prima di Riley e poi di Drew, quest’ultima addirittura in inferiorità numerica per un giallo rifilato a Coombs. Al termine i Miclàs, il gruppo dei tifosi organizzati locale, espone uno striscione con la scritta: «Rugby Viadana orgoglio e passione. Aironi?». La franchigia, sempre più in fon- do alla classifica, nel torneo resta a secco di vittorie. LA CLASSIFICA SQUADRE AIRONI-DRAGONS 3-18 MARCATORI: p.t. 23’ e 29’ c.p. Tovey; s.t. 1’ c.p. Tebaldi, 18’ m. Riley tr. Tovey, 28’ m. Drew. AIRONI: Laharrague; Robertson, San Martin (29’ s.t. Pavan), Pizarro (18’ s.t. Pratichetti), Toniolatti; Marshall, Tebaldi (20’ s.t. Travagli); Williams, Krause, Erasmus (18’ s.t. Cattina); Bortolami (cap.), Furno; Staibano (29’ s.t. Redolfini), Santamaria (12’ s.t. D’Apice), Al. De Marchi (18’ s.t. An. De Marchi). All. Phillips. DRAGONS: Thomas (18’ s.t. Hughes); Harries, Riley, Leach, Brew; Tovey (34’ s.t. M. Jones), W. Evans (37’ s.t. Petri); Bearman, L. Evans, Coombs (34’ s.t. Ellis); Sidoli (29’ s.t. Morgan), Charteris (cap.); Way (26’ s.t. Castle), Burns (21’ s.t. S. Jones), Price (37’ s.t. Gustafson). All. Edwards. ARBITRO: Paterson (Scozia). NOTE: p.t. 0-6. Spettatori: 2000. Gialli: 25’ s.t. Coombs. Calci: Tebaldi 1 su 3 (3 punti), Marshall 0 su 1 (0 punti); Tovey 3 su 4 (8 punti), drop 0 su 1. Uomo match: Tovey. Punti: Aironi 0; Dragons 4. PT PARTITE V N P F S Munster 54 12 0 3 341 230 Blues 45 10 0 4 321 225 Ospreys 44 9 0 6 386 286 Leinster 43 9 1 5 298 239 Scarlets 42 8 1 6 356 323 Ulster 38 8 1 5 285 272 Dragons 31 7 0 6 251 257 TREVISO 28 7 0 7 242 310 Edimburgo 28 6 0 9 296 329 Connacht 26 4 1 9 260 272 Warriors 21 5 4 0 0 0 10 270 341 14 147 369 Aironi Quattro punti a vittoria, due a pareggio, zero a sconfitta; uno di bonus a chi segna almeno quattro mete, uno a chi perde con sette o meno punti di scarto. Prime quattro alle semifinali. NAZIONALE Ieri raduno a Roma Sabato c’è il Galles Si è radunata ieri sera alla Borghesiana di Roma la Nazionale per il match di sabato contro il Galles al Flaminio, terza giornata del Sei Nazioni. Tutti i ventisei atleti convocati dal c.t. Nick Mallett si sono presentati al centro sportivo e da oggi inizieranno gli allenamenti. Stamattina avanti e trequarti si alterneranno tra campo e palestra, mentre nel pomeriggio tutta la squadra lavorerà sul campo. Il Galles ha perso in casa con l’Inghilterra e poi vinto in Scozia. LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R # TUTTENOTIZIE & RISULTATI SCI DI FONDO: SPRINT DI COPPA A DRAMMEN IPPICA: MAHARAJAH PUNTUALE A PARIGI La Follis beffata al fotofinish: 4a San Siro: Merckx uno sprint lungo Vjalbe. Out in semifinale Magda Genuin, cui sono mancati solo gli ultimi metri per agguantare la finale. Niente finale al maschile pur avendo portato in semifinale Loris Frasnelli (8˚) e Renato Pasini (11˚), che ha rotto il bastoncino quand’era lanciato. Federico Pellegrino, invece, il bastoncino lo aveva rotto alla partenza dei quarti, da cui è uscito Fulvio Scola, non ripescato per 3 decimi. HanArianna Follis, 33, iridata sprint no vinto lo svedese Emil Joensson, che ha recuperato da DRAMMEN (Nor) L’ultima un infortunio, e Kikkan Randi Coppa del Mondo di fondo dall, che viene dall’Alaska. Sprint tl Drammen. Uomini: 1. Joeprima dei Mondiali nel temnsson (Sve); 2. Harvey (Can); 3. P. pio norvegese di Holmenkol- Northug (Nor); 4. Hellner (Sve); 5. len (da mercoledì) è una se- Jylhae (Fin); 6. M.Larsson; 8. Fraquenza di rimpianti a comin- snelli; 11.R.Pasini; 15. Scola; 17. Pelleciare dal quarto posto al foto- grino; 23. Hofer. Coppa del Mondo finish per Arianna Follis, iri- (25/31): 1. Cologna (Svi) 1247; 2. Nordata in carica, beffata dal ci- thug (Nor) 894; 3. Rickardsson (Sve) gno svedese Charlotte Kalla. 781. Coppa sprint (9/11): 1. JoensLa valdostana ha inciampato son (Sve) 430; 2. Hattestad (Nor) durante la finale smontando- 344; 5. Scola 209; 6. Pasini 177. si un po’ e perdendo quel rit- Donne: 1. Randall (Usa); 2. Falla mo che una finale così serra- (Nor); 3. Kalla (Sve) ff; 4. Follis; 5. Bjota imponeva. L’unica consola- ergen (Nor); 6. Ingemarsdotter zione per Arianna è l’aver (Sve); 7. brun Lea (Nor), 8. Genuin; preceduto la norvegese Ma- 26. Vuerich; 51. Brocard. CdM: 1. rit Bjoergen, che ha mancato Kowalczyk (Pol) 1659; 2. Bjoergen così la 45ª vittoria in Coppa (Nor) 1067; 3. Follis 1025; 4. Longa che le avrebbe consentito di 928. C.sprint: 1. Randall (Usa) 391; eguagliare la russa Elena 2. Follis 383; 3. Majdic (Slo) 370. Sprint lungo a San Siro tra Merckx Ok che aveva sfondato ai 400 finali su Lemon Ice e Moses Rob in rimonta (era in scia a Lemon). Sul palo un muso per Merckx, e poker di Pietro Gubellini che nell’Encat 1990 vinse con Gainsford il primo GP della carriera. Gli altri due colpi nel 2004 (Cirdan) e nel 2005 (Derrick di Jesolo). In difficoltà l’atteso Mack Grace Sm, per Merckx Ok (da Pine Chip) terzo GP dopo Criterium Veneto 2008 e Trinacria 2010. La corsa delle stelle a Le Pape con l’amazzone Irina Pockar Tutto come previsto a Parigi, dove lo svedese Maharajah (figlio del nostro Viking Kro- BOB A DUE: MONDIALI A KOENIGSSEE TENNIS: SCHIAVONE E PENNETTA IN QATAR MOLMENTI QUINTO Daniele Molmenti chiude 5˚ agli Australian Open di slalom che si sono conclusi a Penrith. L’iridato azzurra in carica incappa in un tocco di palina e conseguenti due secondi di penalità che lo allontanano dalla prima posizione. Successo del britannico Walsh. DISABILI Merckx Ok (primo piano) respinge allo sprint Moses Rob GRASSO nos) prende presto in mano il Prix de Paris e approda al meritato grande successo nel meeting dopo i secondi di Amerique e France dietro Ready Cash, ieri assente e impossibilitato alla tripletta nello stesso anno: l’unica della storia di Bellino II nel 1976. PR. ENCAT m 2100: 1 Merckx Ok (P. Gubellini) 1. 13. 7; 2 moses Rob; 3 Mineiro As; 4 Mind Wise As; Tot.: 3,68; 3,01, 2,10, 2,17 (46,95) Trio: 527,66. PRIX DE PARIS m 4125: 1 Maharajah (Kihlstrom) 1.15.7; 2 Oyonnaix; 3 Quillon du Chatelet; 4 Quaker Jet; Tot. in Italia: 1,56; 1,25, 1,55, 2,47 (3,45) Trio: 56,69. DETTORI 6˚ Solo 6˚ Frankie con Saphir Bere nel GP di St Moritz sulla neve vinto da Winterwind (Bocksai). Soderling-Wozniacki super Oggi partono Dubai e Doha KOENIGSSEE (Ger) Guidare bene non basta: per vincere a Koenigssee serve un motore potente, che Italia 1 in questo momento non ha. Ai Mondiali Simone Bertazzo e Matteo Torchio sono sesti nel due, con quattro discese fotocopia: stessi tempi di spinta, lenti di almeno un decimo rispetto ai medagliati, stessa condotta di gara, con i ritardi che si accorciano nella parte bassa della pista. «Con queste partenze, non si poteva far meglio — spiega il 28enne carabiniere —. Patisco Koenigssee perché qui la spinta è fondamentale». Titolo al russo Zubkov, mentre la Germania celebra un doppio argento con Florschuetz e Machata. I Mondiali proseguono: da giove- Nono successo in carriera, terzo in 2 mesi (2˚ in due settimane) del n. 4 del mondo Robin Soderling (Sve) che, a Marsiglia (Fra, 576.000 e, indoor), batte in finale Cilic (Cro, n. 28) 6-7 (8) 6-3 6-3. A Dubai (Eau, 2.050.000. $, cemento), Caroline Wozniacki (Dan, n. 2) batte Kuznetsova (Rus, 23) 6-1 6-3 e festeggia il ritorno al n. 1 del mondo (a spese di Kim Clijsters) con il titolo n. 13. A Dubai (1.619.000 $), rientrano, il n. 2 del mondo, Federer, e il 3, Djokovic (campione uscente), protagonisti della semifinale degli Australian Open; in tabellone anche Seppi. Uomini in gara pure ad Acapulco (Mex, 955.000$, terra), s.b. Bob a 2 (risultato finale): 1. Russia 1 (Zubkov-Voevoda) 3’20"72 ; 2. Germania 3 e Germania 1 a 0"18; 4. Svi 1 a 0"28; 5. Ger 2 a 0"55; 6. Usa 1 e ITALIA 1 (Bertazzo-Torchio) a 0"79. PALLAVOLO PAVIA PESARO 0 3 (20-25, 19-25, 20-25) RISO SCOTTI PAVIA: Frigo 5, Kanoh 4, Cvetanovic 10, Bal 8, Corna 4, Uceda 5; Poma (L), Brown 12, Spinato. Ne: Fronza, Mastrilli (L), Biccheri. All. Milano SCAVOLINI PESARO: Saccomani 6, Manzano 7, Flier 16, S.Usic 17, Guiggi 9, Ferretti 3; De Gennaro (L), N.e. Usic, Hooker, Pasucci, Gasimova. All. Tofoli ARBITRI: Marchello e Rapisarda NOTE - Durata set: 23’, 22’, 25’; tot . 70'. Scotti: b.s. 7, v. 4, m. ,7 s.l. 12, e. 17. Scavolini: b.s. 5, v. 4, m. 2, s.l. 0, e. 11. Trofeo Gazzetta: 6 Flier, 5 Usic Senna, 4 Ferretti, 3 Manzano, 2 Guiggi, 1 Brown. PAVIA (m.sco. ) La Scavolini espugna Pavia senza Hooker, tenuta a riposo per un problema al ginocchio in vista della sfida di Coppa di mercoledì a Zurigo. URBINO VILLA CORTESE 3 (19-25, 25-13, 24-26, 24-26) PIACENZA NOVARA 0 3 (20-25, 16-25, 20-25) CHATEAU D'AX URBINO: Petruskaite 20, Garzaro 6, Renatinha 10, Di Iulio 18, Wilson 10, Dalia 3; Leonardi (L), Moldovan , Jaline, Roani Lapi . All. Salvagni. REBECCHI PIACENZA: Dall’Ora 1, Brussa 10, Tirozzi 7, Nicolini 9, Dall’Igna 1, Beier 6; Mazzocchi (L), Scarabelli, Catena, Kajalina 1, Tanturli. N.e. Carini. All. Chiappafreddo MC CARNAGHI VILLA CORTESE: Jontes 9, Berg , Negrini 8, Anzanello 12, Hodge 14, Cruz 19; Cardullo (L), Rondon 0, Bosetti 2, Kovacova, Calloni 2. N.e. Lanzini, Aguero. All. Abbondanza ARBITRI: Braico e Piersanti NOTE -Spettatori 2200. Durata set: 25’, 21’, 29’, 29’; tot. 104’. Chateau d'Ax: b.s. 9 v. 1 , m. 5 , s.l. 5 e. 11. Mc Carnaghi: b.s. 10. v.1, m. 9, s.l. 6 err 12. Trofeo Gazzetta: 6 Petruskaite 5 Wilson 4 Cruz 3 Garzaro 2Berg 1 Leonardi ASYSTEL NOVARA: Paolini 5, Bechis 2, Barcellini 9, Veljkovic 7, Barun 19, Horvat 11; Sansonna (L), Folie, Lombardo. N.e. Nesovic, Camera e Zardo. All. Camardese ARBITRI: Zucca e Goitre NOTE - Spettatori 1300, incasso 8000. Durata set: 25’, 23’, 27’; tot. 75’. Rebecchi: b.s. 8, v. 0, m. 9, s.l. 1, e. 21. Asystel: b.s. 11, v. 4, m. 9, s.l. 5, e. 18. Trofeo Gazzetta: 6 Barun, 5 Horvat, 4 Sansonna, 3 Bechis, 2 Nicolini, 1 Barcellini URBINO (m.n.f.) La buona distribuzione di Berg e la lucidità nei momenti importanti permettono a Villa di intascare tre punti importanti. PIACENZA (m.mar) Dura meno di un set Piacenza- Novara. Una serie al servizio della Horvat consegna il 1˚ alle piemontesi, poi sole in campo. BUSTO CASTELLANA 3 2 (19-25, 25-23, 25-15, 22-25, 15-7) YAMAMAY BUSTO A.: Serena, Havelkova 16, Campanari 12, Havlickova 23, Marcon 1, Crisanti 8; Carocci (L). Valeriano, Kim 2, Meijners 19. N.e: Spirito, Bauer. All. Parisi. con Starace e Fognini, e Delray Beach (Usa, 442.500 $, cemento). Caviglia permettendo, la Pennetta gioca con Schiavone e Vinci a Doha (Qat, 721.000 $, cemento); donne anche ad Acapulco (Mex, 220.000 $, terra), con Venus Williams c’è Oprandi. FLORENS CASTELLANA: Okaka 10, Menghi 11, Ravetta 19, Moy 17, Ritschelova 7, Caracuta 1; Sirressi (L); Galeotti, Minervini. N.e. Moretti. All. Radogna. ARBITRI: Gelati, Simbari NOTE - Spett. 3136, incasso 7585. D.s. 24’, 30’, 24’, 30’, 14’; tot 122’. Yamamay: b.s. 7, v. 5, m. 17, s.l. 5, e. 29. Florens: b.s. 8, v. 3, m. 10, s.l. 3, e. 23. Trofeo Gazzetta: 6 Meijners, 5 Moy, 4 Kim, 3 Havlickova, 2 Menghi, 1 Campanari. BUSTO ARSIZIO (m.b.l.) Vince, senza convincere del tutto, la Yamamay con la Florens: decisivi gli innesti di Kim e Meijners, (c.ar.) L’Italia è campione d'Europa di ice sledge hockey, l'hockey su ghiaccio su slittino. All’Europeo di Solleftea (Sve), gli azzurri hanno sconfitto in finale la R.Ceca 2-0. GHIACCIO Valcepina 2ª con record DRESDA (Ger) Martina Valcepina, 18enne valtellinese, nella sesta e ultima tappa della Coppa del Mondo di short track, dopo il 3˚ posto di sabato nel primo 500, è 2ª dietro la canadese St-Gelais, miglior risultato della carriera con record italiano: 43"225. Il precedente (43"763; Sofia, 8/2/09) era di Arianna Fontana, nell’occasione 4ª. La Valcepina chiude 5ª la Coppa di specialità davanti alla compagna. Nella finale B della staffetta maschile, clamoroso record del mondo della Gran Bretagna: 6’37"877 (prec. 6’38"486; Sud Corea). Uomini. 500 (II): 1. Cho (Usa); 2. Liang Wenhao (Cina); 3. Fauconnet (Fra); 9. Rodigari; 20. Reggiani. 1000: 1. Song Weilong (Cina); 2. Bastille (Can); 3. Noh Jinkyu (S.Cor); 28. Dotti; 33. Compagnoni; 35. Viscardi. Staffetta: 1. Germania; 2. Sud Corea; 3. Canada; 9. Italia. Donne. 500 (II): 1 St-Gelais; 2. Valcepina; 3. Liu Qiuhong (Cina); 4. Fontana. 1000: 1. Yang Shin-Young (S.Cor); 2. Sakai (Giap); 3. Drolet (Can); 23. Peretti; 25. Maffei; 26. Viviani. Staffetta: 1. Usa; 2. Sud Corea; 3. Canada; 6. Italia. Ando-Asada, che coppia TAIPEI (Tai) Concluso il Quattro Continenti di figura: le giapponesi Miki Ando e Mao Asada, in vista dei Mondiali di Tokyo, si confermano in gran condizione. Bene anche la statunitense Mirai Nagasu che in Giappone non ci sarà avendo fallito i Trials. Donne. Finale: 1. (1.1.) Ando (Giap) 201.34; 2. (2.2.) Asada (Giap) 196.30; 3. (4.3.) Nagasu (Usa) 189.46; 4. (3.4.) Flatt (Usa) 180.31; 5. (5.5.) Czisny (Usa) 168.81; 6. (7.6.) Phaneuf (Can) 163.14. COURMAYEUR (Ao) Al Mont Blanc Trophy di figura, successo di Samuel Contesti con record italiano nel corto (81.74) e nel totale (233.34). Nella danza buon ritorno di Anna Cappellini-Luca Lanotte. Uomini. Finale: 1. (1.1.) Contesti 233.34; 2. (2.2.) Shultheiss (Sve) 185.83; 3. (3.3.) Parkinson 169.47. Donne. Finale: 1. (2.1.) Marrocco (Fra) 144.47; 2. (1.2.) Helgesson (Sve) 140.57; 3. (6.3.) Rodeghiero 123.97; 5. (4.4.) Bressanutti 118.13. Danza. Finale: 1. (1.1.) Cappellini-Lanotte 162.35; 2. (2.2.) Khokhlova-Andreev (Rus) 144.27; 3. (3.3.) Guignard-Fabbri 132.63. PISTA LUNGA Conclusa la tappa di Coppa del Mondo in pista lunga di Salt Lake City. Uomini. 10.000. I: 1. De Jong (Ola) 12’53"17; 2. Seung-Hoon Lee (S.Cor) 12’57"27; 3. De Vries (Ola) 13’01"83. II: 16. Stefani 13’43"63. Donne. 1500. I: 1. Leenstra (Ola) 1’53"38; 2. Wüst (Ola) 1’53"75; 3. Nesbitt (Can) 1’54"16. II: 1. Pechstein (Ger) 1’55"38. GOLF RISULTATI PAVIA-PESARO 0-3 URBINO-VILLA C. 1-3 BERGAMO-CONEGLIANO 3-1 PERUGIA-MODENA 0-3 BUSTO-CASTELLANA 3-2 PIACENZA-NOVARA 0-2 CLASSIFICA SQUADRE PESARO BERGAMO NOVARA VILLA C. CONEGLIANO BUSTO URBINO PIACENZA CASTELLANA MODENA PERUGIA PAVIA Azzurri d’oro agli Europei Contesti è da primato A-1 DONNE: PESARO FACILE A PAVIA SI RIPRENDE LA TESTA 1 MONDIALI (r.g. A Stoccarda (Ger), Felix Sturm (Ger. 35-2-1) mantiene la cintura supercampione Wba medi mettendo ko 7, Ronald Hearns (Usa 26-2) figlio del grande Thomas. A Las Vegas, Nonito Donaire (Fil. 26-1) scalza Fernando Montiel (Mex 44-3-2) finito ko 2, per i gallo Wbc e Wbo. CANOA Bertazzo resta sesto Oro alla Russia di Zubkov dì skeleton, sabato e domenica bob a 4 con Italia 1: se Romanini ce la fa, sarà il 4˚ uomo dietro Bertazzo, Torchio e Costa. BOXE MASSIMI LEGGERI (r.g.) Al Bocciodromo Comunale di S. Angelo in Vado (Pesaro-Urbino) i massimi leggeri Mirko Larghetti (11) e Damian Bruzzese (2) battono i lituani Remigius Ziaubys (13-32-3) e Igorys Burucha (4-8-1) ai punti. A Szekesfehervar (Ung), Giuseppe Lauri (51-7) cosfidante europeo superleggeri, mette ko al primo round, il debuttante locale Gabor Nagy. PT 27 24 23 22 22 22 21 15 15 13 8 4 V 8 8 7 8 8 7 8 6 5 4 2 1 P 4 4 5 4 4 5 4 6 7 8 10 11 SV SP 30 14 29 18 27 18 27 21 25 22 25 19 27 20 21 25 21 28 19 26 12 31 13 34 PROSSIMO TURNO Domenica 27 PROSSIMO TURNO VILLA-PIACENZA NOVARA-URBINO CONEGLIANO-PAVIA MODENA-BERGAMO CASTELLANA-PERUGIA (26/2) PESARO-BUSTO IN RUSSIA Santilli è secondo (a.a.) Successo a fatica dell’Odint sovo di Roberto Santilli 3 2 (25 22, 23 25, 25 17, 20 25, 16 14) al Belgorod che riagguanta la 2ª posizione dopo 18 giornate del campionato russo. Nel femminile resta imbattuta la Dinamo Mosca di Carolina Costagrande (17): 13ª vittoria a Novy Urengoy 0 3 (19 25, 23 25, 22 25). Christchurch: Sergas 2ª addio sogno primo titolo A Christchurch (N.Zel, 200.000 $, prima moneta 30.000), dopo 3 giri in testa, Giulia Sergas perde all’ultimo il sogno del primo titolo Ladies European Tour: con 279 colpi (64 69 70 76), alla pari con Joh (Usa), si arrende a Kristie Smith (Aus) con 276 (71 64 73 68); 7. Diana Luna 284 (71 70 67 76). TRIS TSENG A Pattaya (Tha, 1.450.000 $), 3˚ successo in 3 tornei stagionali della 22enne di Taiwan, Yani Tseng, neo n. 1 del mondo, con 273 (66 71 70 66) davanti a Wie (Usa, 69 68 71 70) 278. HOCKEY GHIACCIO RISSA A CANAZEI (m.l.) Ad Alba di Canazei al 13'57" del terzo periodo una megarissa ha visto coinvolti 12 giocatori: penalità partita per Intranuovo (Asiago) e Sullivan (Fassa). Gara-2 dei quarti (su 7). Risultati: Alleghe-Valpusteria 2-3 (0-0, 0-3, 2-0) serie 0-2; Valpellice-Renon 4-3 t.s. (0-1, 3-1, 0-1; 1-0) serie 1-1; Pontebba-Bolzano 1-2 (1-1, 0-1, 0-0) serie 0-2; Fassa-Asiago 2-5 (1-3, 1-1, 0-1) serie 0-2. MILANO PERDE (m.l.) L'Appiano porta il Milano Rossoblu a gara-5 (mercoledì all' Agorà). Ieri supplementare fatale in tra- sferta per la squadra di Da Rin che conduce la serie dei quarti 3-1 (su 7). Gara-4: Appiano-Milano 4-3 (1-1, 2-1, 0-1; 1-0). IPPICA OGGI ROMA TRIS (ore 19, inizio 15.25) A Tordivalle in 20 sui 2040 m. Indichiamo Novità Ok (10), Naruto Sco (14), Ninive Valm (18), Nembo du Lac (6), Nelena (9), North Bound (20). PALERMO 2ª TRIS (1ª corsa, ore 14) In 20 sul miglio, scegliamo Image Gams (10), Morgana Op (19), Mino di Jesolo (13), Ian d’Asolo (4), Lietass (17), Land Rodi (6). ANCHE Gal.: Napoli (15.15). Tr.: Treviso (15.10), Taranto (15.20). JUDO BIANCHESSI 5˚ Con il 5˚ posto di Paolo Bianchessi (+100) nel GP di Dusseldorf, e i terzi di Elio Verde (60) e Giulia Quintavalle (57), l’Italia ha concluso bene GP di Dusseldorf. NUOTO TORRES E BOUSQUET (al.f.) A Columbia (Usa, 50 m), Fred Bousquet nuota la migliore prestazione stagionale dei 50 sl (22"07), meglio del suo connazionale Bernard. Dara Torres non brilla nei 50 sl (26"13, batt. 25"90) ma ottiene il lasciapassare per i trials olimpici. Uomini: 50 sl Bousquet (Fra) 22"07 (1˚ t. 2011), Burnett (Gbr) 22"74; 400 sl/400 mx Mellouli (Tun) 3'46"64 (1˚ t. 2011)/4'13"38; 100 do Grevers 54"29, Thoman 54"33; 200 ra Tateishi (Giap) 2'14"24, Gangloff 2'16"42; 200 fa Pereira (Bra) 1'59"21. Donne: 50 sl Hardy 25"15, Weir 25"33, 6. Torres 26"13; 400 sl Sutton 4'09"09; 200 ra Soni 2'23"27 (1˚ t. 2011); 200 fa Hersey 2'11"39. ORSI DORSISTA (al.f.) Marco Orsi, oltre a vincere i 100 sl a Forlì (25 m) in 47"75, si impone nei 50 dorso davanti a Di Tora. Uomini: 100 sl Orsi 47"75, Scozzoli 50"35; 400-1500 sl Paltrinieri ('94) 3'50"98-14'57"11; 50 do Orsi 25"40, Di Tora 25"50 (100 do 53"84); 200 fa/200 mx Scozzoli 1'57"84/2'00"15. Donne: 800 sl Grimaldi 8'42"92; 100 do Polieri ('94) 1'00"19. SCHERMA Coppa: fiorettisti primi Dopo la vittoria di Andrea Cassarà nella prova individuale, l'Italia vince anche la prova a squadre di Coppa del Mondo di fioretto maschile, a La Coruna (Spa). L'Italia di Stefano Cerioni (Baldini, Cassarà, Aspromonte e Avola) ha battuto in finale 45-39 la Francia. Sciabola ok, Montano ko L'Italia vince la prova a squadre del Trofeo Porsche a Padova, valido come prova di Coppa del Mondo. La squadra azzurra (Tarantino, Occhiuzzi, Samele) ha vinto l'assalto finale contro la Germania 45-41. Aldo Montano si è procurato una distorsione alla caviglia destra durante la semifinale con la Bielorussia. SPORT INVERNALI Staffetta slittino: Italia 2ª La stagione dello slittino si è chiusa a Sigulda (Let) con la 7ª vittoria su 9 gare della tedesca Tatjana Huefner, che precede di 13 millesimi la russa Ivanova. Gasparini 17ª. Nel recupero della staffetta mondiale, dopo i problemi tecnici di Cesana, Zoeggeler e Oberstolz-Gruber trascinano l’Italia all’argento: oro alla Russia, Germania 3ª. In tribuna il presidente del Cio Jacques Rogge: «Il format mi è sembrato interessante e senza problemi tecnici, ma non posso fare un pronostico sulla sua inclusione a Sochi: occorre analizzare la logistica». L’inserimento nel programma olimpico della staffetta, e di altre 6 gare — compreso il salto femminile — sarà deciso ad aprile. Donne: 1. Huefner (Ger) 1’24"679 (42"405/2˚+42"274/1˚); 2. Ivanova (Rus) a 0"013 (42"354/1˚+42"338/2˚); 3. Wischnewski (Ger) a 0"508 (5˚+3˚); 17. GASPARINI a 1"610 (18˚+15˚). Coppa (9 su 9): 1. Huefner (Ger) 845; 2. Geisenberger (Ger) 680; 11. Gasparini 295. Staffetta: 1. Russia 2’15"660 (Ivanova 43"915; Demtschenko 45"668; Yuzhakov-Makhnutin 46"077); 2. ITALIA 2’16"417 (Gasparini 44"736; Zoeggeler 45"633; Oberstolz-Gruber 46"048); 3. Germania 2’16"626 (Huefner 43"764; Eichhorn 45"969; Eggert-Benecken 46"893). TENNIS RODDICK LA SPUNTA A Memphis (Usa, 1.100.000 $, cemento indoor), Andy Roddick (Usa, n. 8 del mondo) ha battuto in finale Milos Raonic (Can, n.59) 7-6(7) 6-7(11) 7-5. Alla 1ª finale (220.000 $), la rivelazione Rebecca Marino (Can) si ritira per guai agli addominali sul 6-2 per Magdalena Rybarikova (Slk). ALMAGRO BIS A Buenos Aires (Arg, 475.000 $, terra) Nicolas Almagro (Spa, n.13 del mondo) ha vinto il secondo titolo in due settimane battendo l’argentino Juan Ignacio Chela 6-3 3-6 6-4. TERRAIOLE Finale a Bogotà (Col, 220.000 $): Domínguez (Spa) b. Johansson (Fra) 2-6 6-3 6-2. VELA EXTREME (r.ra.) A Muscat (Oman) dopo la prima giornata dell’Extreme Sailing Series (6 le prove), The Wave Muscat, Rothschild, Artemis e Alinghi guidano la classifica a pari punti. Non brillanti i risultati degli equipaggi italiani: Luna Rossa è 7˚, Niceforyou 9˚. R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT # ALTRI MONDI della Bce Jean-Claude Trichet ha parlato fIldeipresidente rischi per l’economia: «Le proteste in Africa possono causare problemi. Sarebbe stupido aumentare i salari» s NOTIZIE TASCABILI IL FATTO DEL GIORNO 5 DOMANDE 5 RISPOSTE NUOVI SBARCHI IN SICILIA LO SCANDALO DEL TRIVULZIO SI ALLARGA Ma il mondo cosa può fare per la crisi in Libia? La rivolta contro Gheddafi ha già portato all’uccisione di almeno 285 persone. Molti Paesi hanno intimato di farla finita con i massacri, e il leader minaccia: «Non collaboreremo più sugli immigrati» GIORGIO DELL’ARTI [email protected] Ieri il sito del Corriere della Sera ha scritto: «La Libia del colonnello Gheddafi fronteggia una contestazione senza precedenti». Non saremmo capaci di dir meglio. I morti sono a questo punto 285 e si sono verificati scontri durissimi anche nella capitale Tripoli. A Bengasi, invece, i militari si sono uniti alla rivolta. Su un blog dell’emittente araba Al Jazeera l’ambasciatore libico in Cina, Hussein Sadiq al Musrati, ieri dichiarava che Gheddafi potrebbe essere già partito. Alcune voci lo davano in Venezuela. Ma Saif al Islam, figlio del leader, parlando a tarda notte in tv negava: «Muammar Gheddafi sta guidando la lotta a Tripoli e vinceremo». Nel suo discorso smentiva che vi siano stati centinaia di morti negli scontri. Ammettendo però che la Libia, per la sua struttura tribale e per il petrolio, potrebbe sprofondare nella guerra civile. Sempre il sito del Corriere ieri ha messo in Rete un video, ripreso con un cellulare, in cui un cecchino catturato dagli insorti di Bengasi ammette che l’ordine di sparare è degli «ufficiali». 1In che senso «un cecchino»? Fra le tante atrocità che si stanno commettendo laggiù, c’è anche questa: Gheddafi ha dato ordine di sistemare cecchini alle finestre delle case, esortando a sparare sulla folla. Sabato sono stati presi di mira i familiari e gli amici di un morto che stavano portando al cimitero. Come ho detto già ieri, il leader libico ha importato miliziani di altri Paesi, in modo da evitare momenti di possibile solidarietà tra i manifestanti e le forze dell’ordine. Nella confusione delle notizie che arrivano da quel Paese (Internet è chiuso, i giornalisti non sono ammessi), c’è anche la storia di soldati libici che si sono rifiutati di uccidere la loro gente e hanno solidarizzato con gli insorti. Sarebbe successo ancora ieri sera a Bengasi. È possibile che i morti siano anche più dei 285 dichiarati finora dalle agenzie internazionali. Il dottor Nabil al-Saaiti, in un collegamento telefonico con la tv del Qatar, ha detto che nel suo ospedale «il numero dei morti è tale che non riusciamo a metterli tutti nella camera mortuaria per identificarli». Milano, non solo affitti scontati Oggi la lista delle case svendute S In alto, un edificio incendiato durante le manifestazioni anti-Gheddafi ad Al-Bayda, nella Libia orientale. Sotto, le proteste a Bengasi AP/REUTERS per la fabbricazione di armi chimiche e, da ultimo, l’avvio di un progetto per la costruzione di un ordigno nucleare». Contro i manifestanti di Bengasi sono stati adoperati razzi Rpg. 3 Che cosa sono i razzi Rpg? Rpg è una sigla inglese che significa «Rocket Propelled Grenade». Una specie di bazooka, che viene di solito adoperato contro i carri armati. Lei capisce quale effetto spaventoso deve avere sulla folla, e sta forse in questa implacabile crudeltà la ragione della rivolta delle truppe. Gheddafi non ha nessuna intenzione di cedere e non ha nessuna paura di scandalizzare il mondo con la sua ferocia. Se fosse necessario, non esiterebbe a fare un milione di morti in un Paese che ha sei milioni di abitanti e che, con i ricavi del petrolio, potrebbe garantire ai suoi abitanti ben più dei pochi dollari al giorno con cui campano. re d’Ungheria (il presidente di turno dell’Unione europea è il primo ministro ungherese Viktor Urbàn) e gli hanno detto: «Se continuate a incitare i manifestanti alle proteste nel nostro Paese, interromperemo la nostra cooperazione sul fronte immigrazione». Significa che Gheddafi è pronto ad aprire i cancelli dei campi di concentramento e a far partire verso l’Europa, cioè sostanzialmente verso l’Italia, decine di migliaia di disperati. La Ashton, ministro degli Esteri della Ue, non s’è fatta spaventare e ha ribadito, subito dopo: «L’Unione europea chiede che le violenze contro i manifestanti cessino». Maroni è invece molto preoccupato e il ministero dell’Interno monitora la situazione minuto per minuto. Ieri a Lampedusa sono arrivati due barconi, ma provenivano dalla Tunisia. Frattini sconsiglia di partire per la Libia, dove peraltro ci sono centinaia di nostri connazionali, soprattutto dipendenti dell’Eni. 2 5 Che speranze hanno gli insorti? 4 Ma questo potere di Gheddafi Non molte, anche se un po’ più Il resto del mondo può fare qual- non potrebbe sgretolarsi? dell’altro giorno, se è vero che anche Tripoli comincia a ribellarsi. Ma Gheddafi in questi 40 anni s’è rimpinzato di armi. Ecco l’elenco fornito ieri da Sergio Romano: «carri armati, cannoni, caccia, velivoli da trasporto e ricognizione, corvette, fregate, missili, un programma JEAN-CLAUDE TRICHET PRESIDENTE BCE cosa? Ci sono state dichiarazioni di vari capi politici che hanno intimato a Gheddafi di farla finita con i massacri (un gruppo che non comprende nessun governante italiano). La risposta è stata questa: le autorità libiche hanno convocato l’ambasciato- In Egitto i militari a un certo punto hanno mollato Mubarak, e l’esercito si è schierato con la piazza Tahrir. Nel corso degli anni, generali troppo indipendenti o che rischiavano di diventare troppo famosi e oscurare la luce di Gheddafi sono stati destituiti o allontanati. Lampedusa L’allarme del sindaco Riprendono gli sbarchi a Lampedusa: ieri mattina sono arrivati 13 tunisini, poi in serata è stato fatto entrare nel porto un barcone avvistato a 30 miglia a sud dell’isola dalla Guardia Costiera. A bordo una quarantina di uomini trasportati nel centro di accoglienza che ospita ora 1173 persone. Preoccupato il sindaco, Bernardino De Rubeis (nella foto): «Bisogna accelerare i trasferimenti verso altri centri» La vicenda delle case di Milano affittate a prezzi di favore a personaggi noti potrebbe estendersi a quelle vendute dal Pio Albergo Trivulzio a prezzi low cost. La lista di quest’ultime oggi sarà infatti resa nota. Intanto, mentre i vertici dell’istituto rischiano il commissariamento, ci sarebbe una seconda lista di 100 case non resa pubblica. LE ELEZIONI NELLA CITTÀ TEDESCA Batosta per la Cdu della Merkel: ad Amburgo la sinistra è al 50% Batosta elettorale ad Amburgo per la cancelliera tedesca Angela Merkel. Il suo partito, la Cdu, ha perso il Land, conquistato dopo 10 anni dall’Spd, i socialdemocratici, con il 50% dei voti. Se gli exit poll venissero confermati, la Cdu dovrà cedere Amburgo, dove governava con i Verdi. Il 2011 sarà un anno chiave per la politica tedesca. ANCORA TENSIONI A TEHERAN Iran, arrestata la figlia dell’ex presidente Continuano le proteste in Iran (nella foto Reuters), con scontri tra manifestanti anti-Ahmadinejad e agenti in almeno quattro zone di Teheran: la polizia ha lanciato lacrimogeni sulla folla e, per l’emittente americana Abc, ci sarebbe anche un morto. Nella capitale è stata arrestata Faezeh Hashemi, la figlia dell’ex presidente Akbar Hashemi Rafsanjani, mentre «scandiva slogan provocatori» in una manifestazione contro il regime. La donna è stata, comunque, rilasciata dopo qualche ora. INCENDIO SCOPPIATO NELL’INFERMERIA Estonia, orfanotrofio in fiamme Muoiono dieci bambini disabili Dieci bambini sono morti nell’incendio di un orfanotrofio in legno per disabili a Haapsalu, costa ovest dell’Estonia. Le fiamme sono scoppiate nell’infermeria dell’istituto, per cause ancora da accertare. Al momento dell’incendio erano nell’orfanotrofio 31 bambini e 9 adulti (di cui uno ferito). Oggi giornata di lutto nazionale. LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT ALTRI MONDI «In 1/2 ora» ieri su Rai Tre: il programma della fNiente Annunziata sarebbe dovuto andare in diretta da Radio R LUCIA ANNUNZIATA CONDUTTRICE «IN 1/2 ORA» Padania, ma il direttore Salvini ha deciso di dare forfeit Napolitano su Ruby «Giusto processo» ALLA CAMERA Finiani in fuga Se ne va anche Barbareschi s TUTTA SALUTE LA CLOSE DIVENTA LA BOYLE di MABEL BOCCHI Il presidente: «Ho fiducia nello stato di diritto, Berlusconi non tema: ha i mezzi per difendersi» FILIPPO CONTICELLO 5 RIPRODUZIONE RISERVATA dDi certo c’è un rinvio a giudizio e una prima udienza il 6 aprile a Milano. Il processo Ruby a Silvio Berlusconi dovrebbe svolgersi «normalmente» per quella data e lo vuole anche il presidente della Repubblica. Alla vigilia del suo viaggio in Germania, Napolitano ha scelto il giornale tedesco Welt am sonntag per commentare la vicenda. Parole misurate e richiamo costante alla Costituzione: «Il premier ha le sue ragioni e buoni mezzi giuridici per difendersi contro le accuse gravi che lui respinge — ha detto nell’intervista —. Confido nel nostro stato di diritto, le nostre leggi garantiscono che il processo si svolgerà e concluderà secondo giustizia». Inevitabile qualche parola sulla tenuta del governo e sulla temperatura politica bollente: «L’esecutivo regge finché dispone della maggioranza in Parlamento. Da noi ci sono troppi personalismi e si scelgono toni clamorosi, eccessivi, estremisti e ciò degenera in una vera e propria guerriglia politica». In tempi di nuovo patriottismo, ecco la battuta di Napolitano sulle celebrazioni per il 150˚ dell’Unità: «Saranno una buona occasione per renderci conto di quello che abbiamo realizzato per questa nostra nazione». S Il premier Silvio Berlusconi col capo dello Stato, Giorgio Napolitano ANSA Ruby Mentre arrivava l’invito del Quirinale a presentarsi ai giudici, il premier ha fatto risentire la sua voce con un classico del weekend, il messaggio ai Promotori della Libertà: «Al di là dei danni dei magistrati di Milano, lavoro alla soluzione dei tanti problemi» ha detto Berlusconi. Poi il nuovo affondo sulla giustizia: «Introdurremo una norma sulle intercettazioni che ponga fine agli abusi e scoraggi la pratica di fornirle ai giornali, per questo negli al- tri Paesi si va in galera». Intanto, le indagini dei pm sul caso Ruby continuano: a fine settimana dovrebbero essere chiuse quelle su Nicole Minetti, Emilio Fede, Lele Mora e altre tre persone. Lei, la 18enne marocchina e ragazza chiave dell’inchiesta, pare comunque piuttosto attiva nel mondo dello spettacolo. Un’agenzia di Milano l’ha proposta come madrina del carnevale di Fano nelle Marche, ma l’amministrazione comunale (Pdl) ha detto no. È un’emorragia senza fine. Dopo Giuseppe Menardi, Roberto Rosso e Luca Bellotti, ha deciso di lasciare Futuro e Libertà anche Luca Barbareschi (nella foto Ansa), che alla Camera passa al Gruppo misto. «Ho atteso tanto, sperando in uno scatto di orgoglio — dice l’attore — per condizionare all’interno del centrodestra una nuova fase di governo. Il mio disagio è di coscienza, come quello di molti in Fli. Fini? Gli ho dato passione e lealtà per vent’anni, mi ha deluso. I trasformisti, prima o poi, si liberano dei compagni di viaggio». Barbareschi era stato avvicinato dal Pdl per tornare nella maggioranza. «Impossi bile, se lo fa usciamo in 50», ha detto il coordinatore del Pdl e ministro della Difesa Ignazio La Russa. «Spiace vedere tanta acredine contro di me — la replica di Barbareschi —. La Russa invece che a me dovrebbe pensare di più al bene dell’Italia». Per Italo Bocchino, vicepresidente di Fli, «le scelte dei singoli non scalfiscono il nostro progetto, che incontrerà inevitabilmente i favori dell’elettorato». Andrea Pugliese SANREMO 2011 E MORANDI CONDUTTORE CHIUDE CON 12,1 MILIONI DI TELESPETTATORI Vecchioni: «La musica è cambiata» Il re del Festival: «Ho rischiato tanto, ma ho aperto una nuova strada per i cantautori» DAL NOSTRO INVIATO CARLO ANGIONI 5 RIPRODUZIONE RISERVATA SANREMO (Im) d«Anche io ho fat- to il mio Triplete». All’una e mezzo del mattino, con il trofeo di Sanremo vicino vicino, Roberto Vecchioni ha usato la parola più amata dagli interisti — da nove mesi a questa parte — per raccontare le sue emozioni. Ha vinto il Festival, a 38 anni dalla prima e unica partecipazione, ha vinto il premio della critica Mia Martini e ha vinto anche il premio assegnato dalle radio. Una vera sbornia: «E certamente lo rifarei — ha spiegato il 67enne cantautore-professore —, tutto quello che è successo in questi giorni mi è piaciuto, si è respirata davvero una bella aria. Credo che sia cambiato qualcosa nella musica italiana, e sono contento di avere in qualche modo dato un contribuito. Ringrazio Morandi: un italiano sincero, onesto, che ha sofferto e gioito nella sua carriera». Popolare Primo grazie a 225.714 televoti (il 48,34 per cento delle preferenze; Emma e i Modà si sono fermati al 39,88%, Al Bano all’11,77%), Vecchioni ha parlato di giovani, di donne, di cultura, di Ita- lia, di politica. E ha ovviamente parlato anche di Chiamami ancora amore, la sua canzone, applauditissima fin dalla prima serata del Sanremo di Gianni Morandi, l’uomo decisivo per il suo ritorno in gara: «È un brano studiato, non nato per caso: c’è il colto che si mischia IL MESSAGGIO SUL SITO La «sua» Inter: «Tante grazie per il 6˚ titolo» Prima del trionfo, Vecchioni aveva detto: «Baratterei la mia vittoria con un nuovo scudetto dell’Inter». Ieri, il prof milane se, che ha cantato con giacca a impatto zero e scarpe non inquinanti firmate Pirelli PZero, è stato omaggiato dalla sua squadra del cuore: «A Roberto i complimenti e l’abbraccio del presidente Massimo Moratti, della società, di Leonardo, del capitano Javier Zanetti insieme con tutta la squadra. Caro Professore della musica d’autore, per una volta abbia mo fatto noi il tifo per te. E ancora una volta abbiamo vinto insieme: grazie per il 6˚ titolo!». con il popolare, e il testo è volutamente sgrammaticato per essere più vicino al nostro modo di parlare. Il "chiamami ancora amore, chiamami sempre amore" del ritornello è nostro, è tipico della tradizione musicale italiana». Un mix che, come ha raccontato lo stesso Morandi, è stata l’arma vincente: «Una canzone forte riesce a mettere d’accordo tutti — ha detto ieri il cantante-conduttore, che ha chiuso il suo Festival con 12,1 milioni di telespettatori medi e il 78% di share al momento della proclamazione di Vecchioni — : con Roberto è stato anche sfatato il tabù del televoto. Non è vero, infatti, che favorisce soltanto certi cantanti». Avanti Nella notte della festa, Vecchioni ha ricordato anche Tenco e qualche collega che snobba Sanremo: «Avevo tanto da rischiare ma sono comunque venuto all’Ariston — ha detto il vincitore —, e nei giorni del Festival ho pensato tanto a Tenco, anche se credo di non poterlo comunque riscattare. Dico una cosa, però. Adesso forse torneranno altri cantanti "impegnati", adesso forse si aprirà una nuova breccia. Tutti, però, saranno sempre secondi. Dopo di me». Il film sulla cantante scozzese Sarà Glenn Close (nella foto in alto), secondo il quotidiano inglese «Sun», la protagonista del film che racconta la vita di Susan Boyle (in basso). La celebre attrice americana, 69 anni, vestirà i panni della bruttina dalla grande voce diventata star grazie a un talent show inglese, ma pare che la Boyle, 43 anni, avrebbe preferito la meno nota attrice televisiva scozzese Elaine C. Smith Se vi tolgono le tonsille occhio a non ingrassare Togliere le tonsille farebbe ingrassare. Lo rileva l’American Academy of Otorinolaryngology dopo avere esaminato 795 giovani sotto i 18 anni, tutti sottoposti all’asportazione di tonsille o adenoidi. Nel 75% dei casi è stato evidenziato un aumento dell’indice di massa corporea tra il 5,5% e l’ 8,2%. E, come spiegano gli studiosi, sono diversi i meccanismi per cui la tonsillectomia può favorire l’aumento di peso. Tra i principali, la disfagia conseguente alle tonsilliti frequenti, che provoca difficoltà nel deglutire e le abbuffate di cibo (effetto ricompensa) che spesso scattano dopo l’intervento. Un inibitore dello stress e l’alopecia è sconfitta Alcune scoperte nascono per caso. È quanto accaduto al dottor Million dell’Università della California mentre cercava, con test su cavie, di risolvere problemi digestivi. Durante la sperimentazione, i topi geneticamente modificati per produrre grandi quantità di corticotropina (Crf), un ormone dello stress, avevano perso il pelo. In pratica, soffrivano di alopecia. L’esperto, incuriosito, ha provato ad iniettare un inibitore del Crf, l’astressina-B: in tre mesi gli animali hanno riacquistato la pelliccia. «Negli individui calvi e nei topi — precisa Million — i follicoli piliferi sono in fase di riposo. L’inibitore li risveglia». Troppe calorie causano diabete e sclerosi multipla L’eccesso calorico contribuisce allo sviluppo di malattie infiammatorie croniche e autoimmunitarie, come la sclerosi multipla o il diabete giovanile, a causa della cronica stimolazione di mTOR, il meccanismo responsabile del controllo dei livelli energetici intracellulari che, viceversa, per funzionare bene dovrebbe subire delle continue oscillazioni. Tant’è che in presenza di sovrappeso e obesità la sua attivazione coincide con una riduzione dei linfociti T. La ricerca pubblicata su Immunity è stata condotta dal laboratorio di Immunologia dell’Ieos-Cnr di Napoli in collaborazione con le università di Los Angeles e Yale. L’ASTRONAUTA ITALIANO IN ORBITA Nespoli a dieta stretta: «Quanta voglia di pizza» Roberto Vecchioni, 67 anni, con il trofeo del Sanremo 2011 ANSA Oramai dallo spazio fa di tutto: aderisce alle campagne di risparmio energetico, tiene lezioni di astronomia per gli studenti delle Superiori, manda messaggi e fotografie. Paolo Nespoli, l’astronauta dell’Esa, in orbita da metà dicembre per una missione di sei mesi, ci tiene aggiornati anche sulle sue improvvise voglie di cibo: «Qualcuno potrebbe mandarmi su una pizza? Una semplice margherita andrebbe benissimo», ha scherzato ieri su Twitter dalla stazione spaziale (Iss). Nespoli, infatti, è nel pieno di un esperimento che prevede una dieta povera di sale. «Test, test e ancora test. Ma non ho scelta: devo mangiare pollo reidratato e ananas. Che si deve fare per la scienza...». Oltre agli esperimenti che sta conducendo per la missione, l’astronauta milanese di 53 anni è sottoposto anche ad un lavoro molto intenso in attesa dell’arrivo sulla stazione orbitale, previsto per giovedì, della navetta automatica Kepler. R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT LETTERE dite la vostra Sport Italians INDIRIZZO Via Solferino, 28 20121 Milano. Fax 02.62.82.79.17. Altre lettere su www.corriere.it/solferino/severgnini. Email [email protected] A cura di Beppe Severgnini Allegri non mi convince Ok, Gattuso ha sbagliato Ma i giornali inglesi sono pure peggio Gent.mo Bsev, sono siciliano e interista da 50 anni. Una delle persone che stimo meno nel Milan è il mio quasi conterraneo Ringhio Gattuso (nella foto ANSA mentre aggredisce Jordan). Tuttavia, scorrendo i titoli delle testate britanniche, in passato da lei elogiate, risalta che al nostro viene affibbiato l'epiteto di «mafioso». Noto, con profonda delusione, che il razzismo è imperante e diffuso. Se sbaglia Cordoba lo si insulta chiamandolo amico di Escobar e del suo cartello? Gli scatti d'ira dei giapponesi, rari in ogni caso, vengono etichettati con riferimenti alla loro malavita (yacuza)? Non è pressapochismo: l'atteggiamento degli inglesi sconfina nel razzismo. Non le pare peggiore delle uscite del poco simpatico Ringhio? intrusioni del suo mega-presidente, ovviamente; non sugli aiutini alla squadra (ieri a Verona un altro, evidente come quello offerto all'Inter). Ma ricordo quando disse, con onestà, che gli Azzurri non avrebbero vinto i Mondiali 2006 in Germania se non ci fosse stato Calciopoli. Lo scandalo aveva cementato il gruppo, costringendolo a battersi per la propria reputazione e quella del calcio italiano. Ovvio: la sera di Tottenham-Milan, il buon Rino G. ha sbroccato (nella foto Ansa in un faccia a faccia con Jordan). In una carriera da combattente, può succedere. E' stata una serata strana e dura, che potrebbe segnare il prematuro addio del Milan alla Champions, dopo le trionfalistiche dichiarazioni di Ibra, che già parlava di tripletta. Gattuso mi è Giusto Marri Io invece stimo Gattuso, caro Marri: gli ho sentito dire spesso cose di buon senso, alcune delle quali richiedevano un certo coraggio. Non sulle IL TEMPO sembrato sopra le righe per tutti i 90'. Chissà, forse sentiva troppo la partita. Chiamarlo mafioso è grave e offensivo: verso di lui e verso tutti noi italiani. Purtroppo i media inglesi ogni tanto ci cascano. I giornali di qualità stanno imparando dai tabloid, e non viceversa. Prendiamo la vicenda Ruby. Senza nulla togliere alle responsabilità del nostro Capo, questa storia ha scatenato gli istinti peggiori. Al «Daily Telegraph», per esempio, non sembrava vero poter mettere in pagina smandrappate seminude, una dopo l'altra. Tornando a Gattuso. Gli stereotipi purtroppo esistono, su qualunque popolo e dovunque. L'unico modo per combatterli è comportarsi bene e smentirli. Diciamo che Ringhio Gattuso, quella sera, non ha contribuito alla causa italiana. Alla fine di Milan-Tottenham c'è stata grande delusione per una partita che il Milan non meritava di perdere, ma che non giustifica la situazione di grande tensione, sfociata in una rissa a fine match. Una scena per niente in «stile Milan». Proprio quest'anno che i rossoneri sono vicini allo scudetto, non mi riconosco più in questo Milan. A partire dall'allenatore: abituati a personalità come Ancelotti, grande giocatore, tecnico e uomo, Leonardo, bandiera del Milan prima come giocatore, poi come dirigente e anche come allenatore (se non avesse avuto assurde e ingiustificate pressioni «dall'alto»), sembra davvero poco all'altezza Allegri: quello che gli imputo è di avere scarsa personalità. Un allenatore che definisce la rissa post-partita «una scaramuccia» mi fa pensare. Benedetta De Paola Cara Benedetta, il Milan è ancora primo in classifica. Finché c'è Ibra c'è speranza. Se poi uscisse dalla Champions, sarebbe ancora più concentrato sul campionato. E' chiaro che una generazione sta chiudendo una bella carriera (Nesta, Pirlo, Gattuso, Seedorf). Altri ottimi giocatori sono arrivati (Pato, Ibra, Robinho, lo stesso Cassano). Allegri riuscirà a fonderli in una grande squadra? La scommessa è questa. Prendiamo l'Inter. Oggi è soprattutto un gruppo, e lo è stato negli ultimi cinque anni. Non lo era prima, chissà se lo sarà in futuro. E' que- sta miscela misteriosa che trasforma le squadre in macchine da vittorie. E la passione dei tifosi, che devono imparare a sostenere comunque i propri giocatori — che in fondo sono uomini, anzi ragazzi. Le squadre che preferisco dopo l'Inter — la Fiorentina e il Genoa - godono di questo appoggio. Ero al Franchi e ho visto applausi dopo la sconfitta interna con l'Inter; ieri, a Marassi, i tifosi rossoblù cantavano anche sullo 0-3. Che poi — e forse non è un caso — è diventato 4-3. Ciao Fenomeno Caro Beppe, vorrei ti unissi a me per dire Ciao! al Fenomeno che si ritira dal calcio. Un Fenomeno triste, ultimamente. Diciamocelo: dopo Milano (sponda nerazzurra) non si è più visto il vero Ronaldo. Un attaccante straordinario, uno dei più forti di tutti i tempi. Ha vinto meno di quanto si meritava, ma ha guadagnato più di quanto ha dato. Forse sono l'ultimo degli sciocchi romantici, ma penso: Caro Ronie, Coniglio Mannaro che te ne sei scappato da Milano per fare il «Gordo» a Madrid. Come disse Materazzi a Josè, «... nessuno ti amerà tanto quanto gli interisti...»; men che meno i Blancos (aggiungo io). Di te, adorato dentone dallo scatto fulminante, ricorderemo i gol, le prodezze e le lacrime. Lacrime per il tuo ginocchio che «salta» contro la Lazio, lacrime per il 5 maggio (Caporetto nerazzurra), lacrime per il tuo addio al calcio. Adesso che il tuo fisico ti abbandona, che non riesci più a fare una Oggi Domani Il Sole oggi In Europa Milano 2 Aosta 1 10 Temporali Oslo Trento Nuvoloso Pioggia 9 Trieste Milano 5 Venezia 5 10 4 Torino 2 Stoccolma Mosca 8 9 Genova Londra 4 Berlino 7 Firenze 6 11 Perugia 6 4 Madrid ROMA VENTI: 7 12 Deboli Lisbona 17.59 Sorge Tramonta 6.58 17.51 Milano Roma Sorge Tramonta 7.14 18.00 Sorge Tramonta 6.57 17.52 Ultimo quarto Atene 24 Febbraio Nuova Primo quarto 4 Marzo 12 Marzo Piena 19 Marzo 5 Dopodomani Campobasso 2 Bari 4 8 12 Napoli Moderati Istanbul Roma 2 7.16 La luna 7 9 LAquila Nebbia Tramonta Parigi Ancona 9 16 Roma Sorge Il Sole domani 8 Bologna Neve Potenza 7 13 3 7 Forti Molto forti Vero: per una volta, l'appellativo «Fenomeno» non è eccessivo. Ronaldo possedeva un talento fenomenale. Era anche un ragazzo affettuoso, mi dicono colleghi che l'hanno conosciuto bene e ne sono diventati amici (per quanto si possa esserlo tra giornalisti e calciatori). Non ha dimostrato riconoscenza verso l'Inter, gli interisti e Moratti, che l'hanno sostenuto nel momento più buio, consentendogli di riprendersi e arrivare al titolo mondiale 2002. E non ha capito che, con l'andar degli anni, uno stile di vita gaudente non è compatibile con la carriera di un campione. Ma è noto: la combinazione di piedi, cuore e testa è rara nel calcio. Ora che lascia, comunque, è giusto tributare al Coniglio Mannaro (© Bsev) l'omaggio dovuto ai fuoriclasse (categoria AAA, quella di Messi, Cristiano Ronaldo, Eto'o, Ibra, forse Kakà). A proposito: quest'ultimo ha dedicato al connazionale un video che raccoglie le più belle azioni di una carriera (http://bit.ly/eGmtJt ). Mi ha riportato la sensazione fisica che provavamo noi interisti guardandolo giocare: un lievissima, meravigliosa apnea, mentre lui volava tra le difese avversarie. www.meteo.it Sole Coperto Matteo Zambelli a cura del Centro Epson Meteo LEGENDA Rovesci azione come la «pensi», forse ti accorgi che avevi uno straordinario dono. Il dono di dribblare 2-3 avversari, tirare in porta e far esplodere la gioia in milioni di affezionati. Un dono che non aveva prezzo. Ti restano i tuoi tanti, guadagnati milioni di euro. Hai perso i tuoi tanti, guadagnati milioni di fans. Ciao Ronie. Abbi cura di te e ricordati che a Milano, nonostante tutto, non ti dimenticheremo. Cagliari Catanzaro 8 14 Le temperature ieri in Italia Alghero Ancona Aosta Bari Bologna Cagliari min max 8 1 4 7 1 9 13 11 7 12 9 15 Campobasso Catania Firenze Genova LAquila Milano Napoli Palermo min max 3 7 4 10 -1 6 6 12 8 18 11 11 13 8 15 15 Perugia Potenza Reggio Calabria Roma Torino Trento Trieste Venezia mi min max 2 4 12 4 5 3 6 4 12 10 17 15 7 5 11 10 8 13 MARI: Reggio Calabria Palermo Calmi 10 16 12 15 Catania Mossi 10 19 Agitati S.p.A. DIRETTORE RESPONSABILE ANDREA MONTI [email protected] VICEDIRETTORE VICARIO Gianni Valenti [email protected] VICEDIRETTORI Franco Arturi [email protected] Stefano Cazzetta [email protected] Ruggiero Palombo [email protected] Umberto Zapelloni [email protected] SEGRETARIO DI REDAZIONE Daniele Redaelli [email protected] Testata di proprietà de "La Gazzetta dello Sport s.r.l." - A. Bonacossa © 2011 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE PRESIDENTE Piergaetano Marchetti CONSIGLIERI Giovanni Bazoli, Luca Cordero di Montezemolo, Diego Della Valle, Cesare Geronzi, Antonello Perricone, Giampiero Pesenti e Marco Tronchetti Provera DIRETTORE GENERALE SETTORE QUOTIDIANI ITALIA Giulio Lattanzi RCS Quotidiani S.p.A. Sede Legale: Via A. Rizzoli, 8 - Milano Responsabile del trattamento dati (D. Lgs. 196/2003): Andrea Monti [email protected] - fax 02.62051000 © COPYRIGHT RCS QUOTIDIANI S.p.A. Tutti i diritti sono riservati. Nessuna parte di questo quotidiano può essere riprodotta con mezzi grafici, meccanici, elettronici o digitali. Ogni violazione sarà perseguita a norma di legge DIREZIONE, REDAZIONE E TIPOGRAFIA Via Solferino, 28 - 20121 Milano - Tel. 02.6339 DISTRIBUZIONE m-dis Distribuzione Media S.p.A. 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Luxemburg - 20060 PESSANO CON BORNAGO (MI) - Tel. 02.95743585 S RCS PRODUZIONI S.p.A. - Via Ciamarra 351/353 - 00169 ROMA - Tel. 06.68828917 S SEPAD S.p.A. - Corso Stati Uniti, 23 - 35100 PADOVA - Tel. 049.8700073 S Tipografia SEDIT - Servizi Editoriali S.r.l. - Via delle Orchidee, 1 Z.I. 70026 MODUGNO (BA) - Tel. 080.5857439 S Società Tipografica Siciliana S.p.A. - Zona Industriale Strada 5ª n. 35 - 95030 CATANIA - Tel. 095.591303 S Centro Stampa Unione Sarda S.p.A. - Via Omodeo - 09034 ELMAS (CA) - Tel. 070.60131 S BEA printing bvba - Maanstraat 13 2800 - MECHELEN (Belgio) S Sports Publications Production - 1300 Metropolitan Ave. Brooklyn, NY 11237 S FABRIPRESS - Calle Zeus, 12 - Poligono Industrial R - MECO (MADRID) S La Nación - Bouchard 557 - 1106 BUENOS AIRES S Taiga Gráfica e Editora Ltda - Av. Dr. Alberto Jackson Byington n. 1808 - OSASCO - SÃO PAULO - Brasile. 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Agenzia Ser vizi Editoriali Tel. 02.99049970 c/c p. n. 36248201. Il costo di un arretrato è pari al doppio del prezzo di copertina per l’Italia; il triplo per l’estero. PREZZI ALL’ESTERO: Albania e 2,00; Argentina $ 6,50; Austria e 2,00; Belgio e 2,00; Brasile R$ 7,00; Canada CAD 3,50; Cz Czk. 61; Cipro e 2,50; Croazia Hrk 15; Danimarca Kr. 18; Egitto e 2,00; Finlandia e 2,50; Francia e 2,00; Germania e 2,00; Grecia e 2,00; Irlanda e 2,00; Lux e 2,00; Malta e 1,85; Marocco g 2,20; Monaco P. e 2,00; Norvegia Kr. 22; Olanda e 2,00; Polonia Pln. 9,10; Portogallo/Isole e 2,00; Romania e 2,00; SK Slov. e 2,20; Slovenia e 2,00; Spagna/Isole e 1,85; Svezia Sek 25; Svizzera Fr. 2,80; Svizzera Tic. Fr. 2,80; Tunisia TD 3,50; Turchia e 2,00; Ungheria Huf. 550; UK Lg. 1,80; U.S.A. USD 3,00. LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT R TV E RADIO I FILM DI STASERA Hotel Rwanda Game of death Romanzo criminale Il codice da Vinci Becoming Jane Green zone sDi T. George, con D. Cheadle sDi G. Serafini, con W. Snipes sDi M. Placido, con K. R. Stuart sDi R. Howard, con T. Hanks sDi J. Jarrold, con A. Hathaway sDi P. Greengrass, con M. Damon (Can., 2004) La storia vera di Paul Rusesabagina, direttore di un hotel a 4 stelle in Rwanda (Usa, 2010) In un tentato omicidio contro un diplomatico una guardia del corpo rimane ferita (Ita, 2004) Il Libanese, il Freddo e il Dandi, tre giovani della malavita alla conquista di Roma (Usa, 2005) Viaggio alla scoperta del santo Graal, tra indizi nelle opere d’arte, da Parigi a Londra (Gb, 2007) Jane Austen è in età da marito. Appassionata di letteratura, sogna nozze d’amore... (Gb, 2010) La caccia alle armi di distruzione di massa durante l’occupazione Usa in Iraq nel 2003 DRAMMATICO Raitre, alle 21.05 AZIONE Rai4, alle21.10 DRAMMATICO Iris, alle 21 THRILLER Premium Cinema, alle 21 BIOGRAFICO Premium C. E., alle 21 DRAMMATICO Sky C. 1, alle 21.10 RADIO IN CHIARO RAIUNO RAIDUE TG 1 I TG DELLA STORIA TG 1 - FLASH VERDETTO FINALE OCCHIO ALLA SPESA LA PROVA DEL CUOCO TELEGIORNALE SE... A CASA DI PAOLA LA VITA IN DIRETTA TG PARLAMENTO - TG 1 CHE TEMPO FA L' EREDITÀ TELEGIORNALE FUORICLASSE Fiction 23.20 PORTA A PORTA 0.45 TG 1 - NOTTE 1.15 CHE TEMPO FA 1.20 APPUNTAMENTO AL CINEMA 7.00 9.30 10.00 11.00 13.00 14.00 16.10 17.00 17.50 18.45 7.00 9.05 9.30 10.00 11.05 12.00 13.30 14.10 16.10 16.50 17.10 18.50 20.00 21.10 19.35 20.30 21.05 23.25 23.40 0.20 1.25 CARTOON FLAKES SORGENTE DI VITA TG2PUNTO.IT I FATTI VOSTRI TG 2 - GIORNO POMERIGGIO SUL 2 GIALLI SUL 2 NUMB3RS RAI TG SPORT - TG 2 SQUADRA SPECIALE COBRA 11 L'ISOLA DEI FAMOSI TG2 -20.30 NCIS Telefilm TG 2 GLAM - ESSERE E APPARIRE RITRATTI MUSICALI PROTESTANTESIMO RAITRE CANALE 5 ITALIA 1 RAI 150 ANNI AGORA` TG3 MINUTI TG3 - RAI SPORT LE STORIE JULIA LA STRADA PER... TG REGIONE - TG3 LA STRADA PER.. COSE DELL'ALTRO GEO GEO & GEO METEO 3 - TG3 SECONDE CHANCE UN POSTO AL SOLE HOTEL RWANDA Film 23.15 CORREVA L'ANNO 0.00 TG3 LINEA NOTTE 0.10 TG REGIONE 1.00 APPUNTAMENTO AL CINEMA TG5 - MATTINA MATTINO CINQUE MATTINO CINQUE FORUM TG5 SOAP UOMINI E DONNE AMICI POMERIGGIO CINQUE CHI VUOL ESSERE MILIONARIO 20.00 TG5 20.30 STRISCIA LA NOTIZIA 21.10 GRANDE FRATELLO Reality 0.15 MAI DIRE GRANDE FRATELLO 1.00 TG5 - NOTTE 1.30 METEO 5 NOTTE 2.35 UOMINI E DONNE 7.00 8.10 10.00 12.25 13.40 14.35 8.00 9.10 11.10 12.00 12.45 13.10 14.00 15.05 16.00 17.40 18.10 20.10 20.35 21.05 8.00 8.40 10.05 11.00 13.00 13.40 14.45 16.15 16.55 18.50 15.05 15.40 16.40 18.30 19.30 20.30 21.10 23.00 0.45 2.40 3.30 CARTONI ANIMATI UNA MAMMA PER AMICA TANDEM STUDIO APERTO -SPORT CARTONI ANIMATI HOW I MET YOUR MOTHER CAMERA CAFE' CARTONI ANIMATI TELEFILM STUDIO APERTO - SPORT C.S.I. MIAMI TRASFORMAT C.S.I. NEW YORK Telefilm FRINGE BABY MONITOR SOUND OF FEAR POKER1MANIA STUDIO APERTO RETE 4 7.55 10.15 11.30 12.00 12.50 13.50 15.10 16.15 16.40 18.55 19.35 20.30 21.10 23.20 23.25 1.10 2.40 3.05 TELEFIlM CARABINIERI TG4 - TELEGIORNALE WOLFF UN POLIZIOTTO A BERLINO DISTRETTO DI POLIZIA FORUM HAMBURG DISTRETTO 21 SENTIERI MICHAEL TG4 - TELEGIORNALE TEMPESTA D'AMORE WALKER TEXAS RANGER TRAPPOLA IN ALTO MARE Film I BELLISSIMI DI R4 SCARFACE TG4 NIGHT NEWS PIANETA MARE PIANETA MARE FILM SUL DIGITALE TERRESTRE LO SPORT IN CHIARO, SUL SATELLITE E SUL DIGITALE TERRESTRE PREMIUM IN DIRETTA 11.52 PIRATI DEI CARAIBI-AI CONFINI DEL MONDO PREMIUM CINEMA 13.30 ALEXANDER JOI 14.45 IL FIGLIO PIU' PICCOLO PREMIUM CINEMA 16.37 THE ROCK PREMIUM CINEMA 18.58 GREEN ZONE PREMIUM CINEMA 21.00 IL CODICE DA VINCI PREMIUM CINEMA 21.00 PARNASSUS - L'UOMO CHE VOLEVA INGANNARE IL DIAVOLO JOI 22.46 AMICI MIEI, AMORI MIEI MYA 23.34 GLI ABBRACCI SPEZZATI PREMIUM CINEMA CALCIO 14.45 JUVENTUS-BRUGGE Torneo di Viareggio Rai Sport 1 17.00 INTER-APIA Torneo di Viareggio Rai Sport 1 20.30 SPEZIA-SALERNITANA Lega Pro, Prima Divisione Rai Sport 1 DI ANTONIO CAPITANI 20.00 CHICAGO BLACKHAKWS ST. LOUIS BLUES NHL Espn America 01.30 WASHINGTON CAPITALS PITTSBURGH PENGUINS NHL Espn America 20.45 VARESE-FROSINONE Serie B Sky Calcio 3, Dahlia Sport 21.00 WEST HAM-BURNLEY FA Cup Sky Sport 1, SuperCalcio, Sky Calcio 2 TENNIS 15.30 WTA DOHA Dal Qatar Eurosport 2 e SuperTennis BASKET 14.00 ALL STAR GAME OROSCOPO LE PAGELLE HOCKEY NBA Sky Sport 2 SKY SPORT 1 06.30 CALCIO: LECCE - JUVENTUS Serie A. 07.30 CALCIO: CHIEVO - MILAN Serie A. 08.00 CALCIO: FIORENTINA SAMPDORIA Serie A. 10.30 CALCIO: GENOA ROMA Serie A. 11.00 CALCIO: NAPOLI CATANIA 17.00 RUGBY: ITALIA - IRLANDA Serie A. 13.30 CALCIO: INTER - CAGLIARI Serie A. Sei Nazioni. 18.00 BASKET: CIMBERIO VARESE BENETTON TREVISO Serie A. SKY SPORT 2 06.00 RUGBY: GALLES INGHILTERRA 01.30 BASKET: MONTEPASCHI SIENA - BENETTON TREVISO Serie A. 10.00 RUGBY: FRANCIA - SCOZIA Sei Nazioni. 11.00 BASKET: BRINDISI ARMANI JEANS MILANO SKY SPORT 3 EUROSPORT 09.30 SCI DI FONDO: COPPA DEL MONDO Coppa del mondo Sprint. Da Drammen, Norvegia. 10.00 SCI ALPINO: MONDIALI Slalom maschile, 2ª manche. Da Garmisch Partenkirchen, Germania. 09.00 RUGBY: IRLANDA - FRANCIA Torneo Sei Nazioni. 10.00 GOLF: OMEGA DUBAI DESERT CLASSIC PGA European Tour. 14.00 CALCIO: MANCHESTER CITY NOTTS COUNTY Serie A. 7.30 9.55 10.50 11.25 12.30 13.30 13.55 15.55 18.00 19.00 20.00 20.30 21.10 23.55 0.05 0.10 2.15 12.30 SALTO CON GLI SCI: COPPA DEL MONDO Da Vikersund, Norvegia. 13.30 SCI ALPINO: MONDIALI FA Cup. Slalom femminile, 2ª manche. Da Garmisch Partenkirchen, Germania. Radio 105 TG LA7 (AH)IPIROSO LIFE L'ISPETTORE TIBBS DUE SOUTH TG LA7 MAJOR LEAGUE LA RIVINCITA ATLANTIDE MACGYVER JAG TG LA7 OTTO E MEZZO L'INFEDELE Film TG LA7 MOVIE FLASH NYPD BLUE ACHTUNG! BANDITI! (ITA Il Centocinquista Chi partecipa questa settimana al gioco di 105 può vincere Anything can happen, il nuovo album dei Flabby (nella foto) Radio Monte Carlo Teo in tempo reale Alle 11, su Rmc, in compagnia di Teo Teocoli (nella foto), tutti i commenti sul ricco fine settimana dello sport 14.15 SCI ALPINO: MONDIALI Slalom maschile, 2ª manche. Da Garmisch Partenkirchen, Germania. NHL. Coppa Italia. Sei Nazioni. 08.00 BASKET: PEPSI CASERTA MONTEPASCHI SIENA 16.30 HOCKEY GHIACCIO: MINNESOTA WILD VANCOUVER CANUCKS LA 7 15.00 SCI DI FONDO: COPPA DEL MONDO Coppa del mondo Sprint. Da Drammen, Norvegia. 15.30 SNOOKER Welsh Open. Da Newport, Norvegia. 00.15 SALTO CON GLI SCI: COPPA DEL MONDO Da Vikersund, Norvegia. RAI SPORT 1 Virgin Radio Revolver Alle 14, con Ringo, in palio i biglietti per il concerto dei My Chemical Romance (nella foto), il 7 marzo a Milano 09.15 SPORT INVERNALI: SCI Slittino. 12.15 CALCIO: JUVENTUS - INTER Serie a. 23/9 - 22/10 21/3 - 20/4 21/4 - 20/5 21/5 - 21/6 22/6 - 22/7 23/7 - 23/8 Bilancia 8 Ariete 5,5 Toro 6 Gemelli 7,5 Cancro 5,5 Leone 7 IL MIGLIORE Luna nel vostro segno. Causa di esplosioni superbe di creatività. L’amore vi rigenera, il lavoro accresce la vostra autostima, la fornicazione pure… La settimana inizia faticosamente. Sia perché siete stanchi, sia perché certa gente vi pompa gli zebedei a trenta atmosfere. Controllatevi. Lunedì un po’ noioso, forse, nel lavoro come altrove. Un trattamento di benessere potrebbe però giovarvi. L’attività suina è uno strazio. La Luna esalta la vostra creatività e porta sollievi economici e soddisfazioni nel lavoro. Oltre che tanta espansività sudombelicale: uau. Luna poco adatta a far partire le iniziative e per dare il meglio di voi nel lavoro, nello sport, in amore. Non insfighitevi, domani migliora. Potete viaggiare, incontrare gente, muovervi bene con questa Luna briosa. Ma non chiedete troppo al fisico. Né al suino che c’è in voi. 24/8 - 22/9 23/10 - 22/11 23/11 - 21/12 22/12 - 20/1 21/1 - 19/2 20/2 - 20/3 Vergine 6 ZLATAN IBRAHIMOVIC Scorpione 6 Sagittario 7+ Capricorno 5,5 Acquario 7,5 Pesci 6- Venere accresce il vostro fascino, ma Mercurio vi rende compagni piacevoli come una colica biliare: non rompete. E niente azzardi. L’attaccante del Milan e della Svezia è nato a Malmoe il 3 ottobre 1981. Ha giocato con Malmoe, Ajax, Juventus, Inter e Barcellona State su, please. E fate la tara a promesse, notizie e problemi in casa. In amor, però, c’è chi vi saggia, v’assaggia e vi mangia suinamente… Lo stress vi pervade, ma i successi arrivano, magari grazie anche ad amici, sponsor, collaboratori. Il neurone stenta un po’, l’ormone no. Potreste rompere l’anima alla popolazione dell'intera nazione. Che ricambierà cordialmente. Meglio non dare il «la». Forma fisica sfigatina. Luna ottima per viaggiare e prendere contatti, di lavoro o d’altro genere, con persone lontane. L’ormone scoppietta e vi fa rendere bene. La Luna porta spese. E pensieri cupi. Che, a propria volta, possono calamitare la sfiga. State su e illuminatevi d’immenso. Anche suinamente. R LUNEDÌ 21 FEBBRAIO 2011 LA GAZZETTA DELLO SPORT