LEZIONE 2 E-mail: la posta elettronica 1. Costi della Posta

Transcript

LEZIONE 2 E-mail: la posta elettronica 1. Costi della Posta
LEZIONE 2
E-mail: la posta elettronica
1. Costi della Posta Elettronica.
Da quando alcune decine di milioni di persone in tutto il mondo hanno cominciato
ad utilizzare la posta elettronica (e-mail), è successo che la posta ordinaria,
quella fatta di carta scritta, che viaggia via treno, nave, aereo, ha già ricevuto un
nomignolo ironico: snail mail, che significa "posta lumaca". In effetti, da quando
spedisco e ricevo molti messaggi al giorno per e da molti destinatari sparsi in
tutto il pianeta, al costo di uno scatto telefonico (127 lire, non per ogni messaggio,
ma per 10, 20 o anche 30 messaggi tutti insieme), e con la rapidità di un battito di
ciglio, mi capita di recarmi all'ufficio delle Poste, per spedire qualcosa a un
destinatario che non ha un recapito di posta elettronica, e di osservarmi intorno
con atteggiamento quasi compassionevole. Pochi giorni fa un signore accanto a
me ha spedito molte lettere commerciali e ha speso più di 250.000 lire tutte in
una volta. Forse, mentre sto scrivendo, molti di quei messaggi devono essere
ancora recapitati.Da quando sono collegato alla rete ho già spedito migliaia di
messaggi internazionali e, se li avessi pagati al prezzo delle tariffe postali avrei
già speso fra i cinque e i dieci milioni di lire.Sia dunque chiaro il seguente
concetto:
SPEDIRE UN MESSAGGIO E-MAIL, A 50 METRI DI DISTANZA, O IN NUOVA
ZELANDA (che si trova agli
antipodi, nel Pacifico meridionale), COSTA SEMPRE LE STESSE 127 LIRE E
IMPIEGA DA UNO A POCHI SECONDI, SIA CHE SI TRATTI DELLA SEMPLICE
PAROLA "Auguri", O DI UN LUNGO TESTO CHE POTREBBE OCCUPARE
CENTO PAGINE. MA QUEL CHE E' ANCORA PIU' SORPRENDENTE E' IL
FATTO CHE NELLO STESSO PREZZO DI 127 LIRE POSSIAMO SPEDIRE
DIVERSI ALTRI MESSAGGI, MAGARI 10, 20... O ANCHE 100, PRIMA CHE
SCATTI UN SECONDO IMPORTO DI ALTRE 127 LIRE. E INSIEME AI
MESSAGGI
POSSIAMO
SPEDIRE
FOTOGRAFIE,
SCHEMI,
GRAFICI,
SOFTWARE....
C'è un solo inconveniente in tutto ciò: non si riesce molto bene a capire chi paghi
tutto questo. Ma non ce ne importa niente. A noi va bene così. Se una Ditta ha
frequenti motivi per:
-
spedire (o ricevere) posta a (da) destinatari aziendali nazionali ed esteri,
-
inviare Fax ai medesimi,
-
effettuare telefonate interurbane o intercontinentali, può:
1. risparmiare nell'arco di un anno centinaia di migliaia di lire e più
verosimilmente svariati milioni,
2. avere una rapidità di comunicazione irraggiungibile
con qualsiasi altro
mezzo.
Faccio un esempio: a me è capitato spesso di inviare un messaggio (negli USA)
chiedendo informazioni al destinatario X,il quale era casualmente davanti al suo
computer proprio in quelmomento, e di avere ricevuto la risposta dopo dieci
minuti (giustoil tempo necessario al Sig. X per leggere il mio messaggio, scrivere
il suo, e inviarmelo).
La comunicazione naturalmente non è sincrona, come nel caso della telefonata,
è asincrona, ma ha realizzato praticamente gli stessi effetti.
2. Struttura di un indirizzo.
Osserviamo la seguente scritta: [email protected] essa rappresenta un indirizzo
di posta elettronica (e-mail address), che può essere analizzato così:
lene=persona, @=presso, cisi=nome del computer, unito=nome del server
(Università di Torino), it=italia.
Ciò che precede il simbolo @ (at) è il nome o la sigla dell'intestatario. Ciò che
segue il simbolo @ riguarda il suo indirizzo vero e proprio: "cisi" è il computer sul
cui Hard Disk si trova la cassetta di posta elettronica, "unito" è il server della
Università di Torino, "it" significa Italia. In modo del tutto analogo è da interpretare
questo altro indirizzo [email protected] che riguarda qualcuno che lavora o
studia alla Università di Pavia (unipv).Quest'altro indirizzo [email protected]
ha di immediatamente comprensibile un fatto soltanto: riguarda qualcuno che si
trova in Sud Africa (za). Infatti le diverse nazioni hanno una sigla finale composta
da due lettere, di cui diamo alcuni fra gli esempi più comuni:
.at
Austria
.au
Australia
.be
Belgio
.br
Brasile
.ca
Canada
.dk
Danimarca
.fi
Finlandia
.fr
Francia
.de
Germania
.jp
Giappone
.uk
Gran Bretagna
.ie
Irlanda
.il
Israele
.it
Italia
.no
Norvegia
.nl
Olanda
.ru
Federazione Russa
.za
Sud Africa
.se
Svezia
.ch
Svizzera
.tw
Taiwan
.us
USA
In generale però, negli Stati Uniti, non viene messa la sigla .us, bensì l'indirizzo
termina con una delle seguenti sigle:
.com
Aziende e enti commerciali
.edu
Istituti educativi (università o scuole)
.gov
enti governativi
.net
fornitori di reti
.mil
enti militari
.org
organizzazioni non commerciali
abbiamo allora i seguento esempi:
[email protected] che riguarda qualcuno che si trova all'Università
del Maine. E quest'altro: [email protected] che riguarda qualcuno che ha
accesso Internet attraverso un'ente commerciale.
3. La Mail-box.
Se la consegna della posta cartacea avviene in una cassetta, la consegna del
messaggio elettronico (mail delivery) avviene in una cassetta virtuale (mail box)
che, di fatto, si trova in uno dei diversi computer del nostro fornitore di accesso.
E' una cassetta che consiste semplicemente in un po' di spazio all'interno di una
directory creata appositamente sullo Hard Disk del computer. In pratica la nostra
mail-box non si trova nel nostro computer di casa o d'ufficio, e noi non dobbiamo
avere alcun timore di spengere il computer quando ci pare, tanto tutta la posta
indirizzata a noi sarà raccolta dal computer del nostro server. Vediamo qual'è il
cammino di un messaggio indirizzato a me:
1 - il computer della persona che mi spedisce un messaggio
2 - il suo modem
3 - il server presso cui è abbonato
4 - i cavi ottici della rete internet
5 - il server presso cui io sono abbonato (QUI SI TROVA LA MIA MAIL-BOX)
6 - il mio modem
7 - il mio computer
4. Il software per mail: EUDORA.
Il nostro fornitore di accesso (Provider), nel momento in cui abbiamo sottoscritto
l'abbonamento, ci avrà fornita una mail-password, con la quale, e solo con la
quale, è possibile effettuare il prelievo di posta, ovverosia il travaso dei messaggi
ricevuti dalla mail box al nostro computer.Quando ci colleghiamo col nostro
Provider, possiamo subito controllare se abbiamo nuovi messaggi in cassetta,
utilizzando il programma con cui siamo attrezzati.Il programma più comune di
gestione
della posta,
oggi,
è
Eudora.
Aprendo il
quale
si
presenta
immediatamente una finestrina che esige la digitazione della password al fine di
eseguire il download (scarico) della posta che si trova nella mail-box. Lo scarico
libera completamente la cassetta virtuale che si trova sul server, perché
trasferisce tutti i messaggi sul nostro computer. Se vogliamo scaricare la nostra
posta mentre siamo in viaggio in Giappone o altrove, e quindi non dal nostro
computer di casa, ma da qualsiasi computer collegato ad Internet in qualunque
punto del mondo esso si trovi, è sufficiente aprire la finestra delle
"configurations", digitare i nostri dati come da esempio in figura, poi eseguire il
"check mail" (dal menu "file"), e la nostra posta sarà scaricata; la potremo
tranquillamente salvare su dischetto e portarcela via in tasca.In pratica:
CHIUNQUE, DA QUALSIASI PUNTO DEL PIANETA IN CUI C'E' UN ACCESSO
INTERNET
PUO'
CONTROLLARE
FACILMENTE
LA
SUA
POSTA
ELETTRONICA COME SE FOSSE A CASA SUA.
5. Struttura di un messaggio.
Ad una prima occhiata l'aspetto dei messaggi in arrivo può sembrare un po'
strano, soprattutto per l'elevato numero di
intestazioni e di informazioni che contengono al principio. Osserviamo un tipico
messaggio:
=============================================
X-POP3-Rcpt: topolino@disney
Return-Path: [email protected]
Date: Sat, 2 Mar 1996 14:43:10 +0100
Reply to: [email protected] (Pippo Pippi)
To: [email protected] (Mickey Mouse)
From: Pippo Pippi <[email protected]>
Subject: Re: Info request
>Spett. Pippo Pippi,
>scusi per il ritardo. La ringrazio per la Sua gentile
>risposta. Avrei deciso di non pubblicare le mie foto ma
>solo un piccolissimo foto-ritratto.......
Va benissimo. Mi mandi pure il materiale non appena sarà
pronto,
Distinti saluti
Dr. Pippo Pippi
E-mail: [email protected]
http://www.pippo.com/pippo/web
=============================================
Come possiamo notare, esso è composto di quattro parti:
-
una intestazione contenente una serie di informazioni sul mittente (From:
Pippo Pippi <[email protected]>), sulla data di spedizione (Date: Sat, 2 Mar
1996 14:43:10 +0100), sul destinatario (To: [email protected] (Mickey
Mouse)), sull'oggetto del messaggio (Subject: Re: Info request). In
particolare, per quanto riguarda quest'ultimo particolare si noti che il Subject
inizia con "Re:", ad indicare così che si tratta di una risposta (reply) ad un
precedente messaggio, il quale, a sua volta, era una richiesta di informazioni.
-
La seconda parte non è altro che la citazione del messaggio a cui si risponde
(non tutto), la quale si distingue dal resto perché tutte le sue righe sono
precedute dal simbolo >.
-
L'operazione può sembrare superflua, ma non lo è. Quando capita di ricevere
60 messaggi al giorno è un po' imbarazzante trovarne nel mazzo uno che
suona così: "OK, va bene, possiamo concludere l'affare!", senza ricordare
assolutamente di cosa sta parlando il distratto mittente.
-
La terza parte, finalmente è il messaggio vero e proprio.
-
La quarta parte è la cosiddetta signature, ovverosia qualche riga contenente
informazioni varie, indirizzi, battute, motti, simboli grafici in caratteri ASCII.
Come ad esempio:
\\\\////
&( oo )&
==============oOO==(__)==OOo==============
||
||
||
Dr.David Donnini
||
||
e-mail: [email protected]
||
||
http://www.dada.it/donnini/
||
||
||
==========================================
||
||
(__) (__)
Perché i messaggi non sono formattati, ma si presentano come il più grezzo dei
file di testo? La ragione è che la trasmissione della posta elettronica riguarda un
trasferimento di soli caratteri ASCII e non di un file binario. Per cui ogni eventuale
formattazione di testo, si perde. Del resto, ogni possessore di computer ha un
suo Word Processor e, pertanto, è meglio che il messaggio sia scritto nel modo
più semplice, affinché ciascuno possa, volendo, riformattarlo sul suo particolare
programma di videoscrittura.
6. Come si scrivono i messaggi.
Scrivere i messaggi è facile, le regole tecniche da rispettare sono poche, se mai
sono di più quelle legate all'etica e alle
consuetudini di Internet. Tecnicamente le uniche nozioni sono quelle che
riguardano l'intestazione, ovverosia lo spazio in cui devono trovarsi l'indirizzo (email address) del mittente (che generalmente viene messo automaticamente dal
programma Eudora e che, pertanto, deve essere digitato a mano solo se stiamo
inviando un messaggio da un computer che non è il nostro personale), del
destinatario (attenzione a non sbagliare nemmeno un punto o una sola lettera
dell'alfabeto, nemmeno le maiuscole e le minuscole, altrimenti il messaggio non
arriverà MAI a destinazione).Oltre all'indirizzo del destinatario è necessario anche
digitare qualcosa nel Subject, ovverosia nell'"oggetto" del messaggio. Se
si tratta di un messaggio di risposta compare la scritta "Re:..." (Reply).
Nel Body (corpo) del messaggio, troviamo inizialmente la citazione della richiesta
di informazioni, affinché il destinatario possa subito capire qual'è il riferimento;
tale citazione è stata tagliata onde evitare un eccessivo ingombro.In pratica il
body del messaggio risulterà così fatto:
=============================================
>Dear Sir,
>would You kindly inform us about time and place
>of the appointment......
Dear Mr. Tizio,
here are the requested info:
- time
12.00, on Fri Mar/8/1996
- place
Roma, Piazza Navona,
Hope the weather will let us meet there at that time :-)
Best regards,
Caio Sempronio
======================================
Dr. Caio Sempronio
Net Operator
e-mail: [email protected]
URL: http://www.blabla.it/CaSempr.html
======================================
Si noterà certamente la presenza di uno strano segno :-) al termine di una frase.
Si tratta di ciò che è chiamato Cyberfaccia o Emoticon; per comprenderne il
significato basta inclinare la testa verso sinistra e osservarlo, si noterà subito una
faccina sorridente che ironizza su quanto appena scritto: "Hope the weather will
let us meet there at that time" (=speriamo che le condizioni del tempo non
ostacolino il nostro appuntamento).Le Cyberfacce sono state introdotte nell'uso
comune dei messaggi elettronici per eliminare la piattezza dei testi ASCII; i quali,
rispetto alle telefonate o alle scritte di pugno, sono privi di emozionalità. In tal
modo è possibile esprimere ironia, allegria, dolore, rabbia....
:-)
:-)))
sorriso
grande sorriso
;-)
strizz. d'occhio
:-(
dispiacere
:->
sorr. malizioso
:-o
sorpresa
:-O
shock
8-)
con gli occhiali
:-*
bacio
$-)
sognare profitti
:-?
non capisco
:-#
censura
Ci sono poi altri segni tipici del messaggio elettronico che sono le abbreviazioni:
<g> smile sorriso
AKA Also Known As...(noto anche come...)
BTW By The way...(a proposito...)
IMHO In My Humble Opinion...(a mio modesto avviso...)
LD&R Laugh (riso)
LOL Luoghing Out Loud (ridendo ad alta voce)
OTOH On The Other hand (d'altra parte...)
SYSOP SYStem Operator (operatore di sistema)
TIC Tongue In Cheek (ironicamente...)
L'ultima cosa che vogliamo sottolineare sulla struttura dei messaggi è il fatto che
la signature può essere usata come
pubblicità o veicolo di informazioni promozionali e non, purché naturalmente non
impegni troppo spazio.Si raccomanda di non superare le 8 - 10 righe. Non
sarebbe rispettoso per il destinatario riempire la sua mail box con materiale
pubblicitario non richiesto, è bene che la signature conservi pur sempre il
carattere di una firma, non di uno
spotpubblicitario. Si tenga presente che la signature può essere scritta una volta
per tutte scegliendo Signature dal menù Window di Eudora, in seguito verrà
automaticamente aggiunta a tutti i nostri messaggi, risparmiandoci così la fatica
di riscriverla. Una Azienda per esempio potrebbe farsi una signature di questo
genere:
X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X
=
GENGIS & KHAN Corporation, Via Marco Polo 5555, Milano.
Spade e armi artistiche in generale.
E-mail: [email protected]
URL: http://www.provider.it/GenKhan/homepg.html
X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X=X
=
7. Come spedire la posta.
Quando si vuole scrivere un messaggio da spedire a qualcuno di cui si conosce
l'indirizzo, dal menu Message di Eudora si sceglie New Message, o si premono i
tasti Ctrl+N.In questo modo si apre la tipica finestra su cui possiamo scrivere
il nuovo messaggio nel modo descritto nel paragrafo precedente. Si ricordi che
un messaggio non dovrebbe superare i 40 Kb, ma che in generale è bene che sia
più breve e sintetico possibile: niente inutili lungaggini, tenersi nel limite
ragionevole di 2, 3, 4 Kb, finché possibile. A volte dobbiamo rispondere ad un
messaggio che ci è stato inviato, allora, mentre il messaggio in questione è
aperto davanti ai nostri occhi, dal menu Message scegliamo Reply, e
immediatamente comparirà il messaggio di risposta con l'indirizzo, il mittente e il
subject (Re:...) già scritti, mentre nel
body sarà già presente la citazione del messaggio ricevuto, preceduta riga per
riga dal simbolo >. Un grosso lavoro manuale ci sarà stato risparmiato, non ci
resta che aggiungere il testo della nostra risposta; la signature invece, come già
sappiamo, sarà inserita automaticamente.Se invece di Reply avessimo scelto
Forward, avremmo ottenuto uno scopo del tutto simile, con la differenza che lo
spazio destinato al mittente (To:...) sarebbe riamasto vuoto, e così avremmo
potuto mandare il messaggio per visione ad un altro destinatario, diverso da
quello che ci aveva spedito l'originale.E se dovessimo mandare il medesimo
messaggio a più destinatari? Nessun problema, in questo caso Internet e la
Posta Elettronica palesano tutto il loro mostruoso potere: basta scrivere nell'area
del mittente (To:...) gli indirizzi, uno di seguito all'altro, separati da una semplice
virgola e magari anche da uno spazio. Al click che effettueremo sul tasto Send,
in alto a destra, i messaggi cominceranno a partire con la velocità di una saetta,
ed anche se fossero cento, giungeranno a destinazione tutti quanti in pochi
secondi (sempre che la digitazione degli indirizzi sia corretta e che i destinatari
esistano e non abbiano cambiato indirizzo di recente), raggiungendo forse le più
lontane destinazioni del pianeta, e alla fine di questa incredibile operazione
avremo speso 127 lire! Non è fantastico?
Va detto che, se abbiamo dei destinatari abituali dei nostri messaggi, o dei gruppi
di destinatari a cui siamo soliti mandare notizie, aggiornamenti, bollettini, orari,
ecc..., possiamo creare degli indirizzi automatici.Supponiamo per esempio che
ogni mese mandiamo un notiziario a 100 associati di un determinato Club. Dal
menù Windows di Eudora scegliamo Nicknames, si aprirà così una finestra nella
quale scriveremo tutti gli indirizzi che desideriamo, ai quali verrà
dato un nickname (soprannome) come "associati", "soci", "gruppo-1", o quello chi
ci pare... In seguito, quando vogliamo spedire il messaggio a tutte queste
persone, nell'area del destinatario (To:...) basterà scrivere il Nickname, cioè una
semplice parolina, e il messaggio verrà automaticamente inviato a tutti gli indirizzi
compresi nel gruppo. Un lavoro di ore diventa un gesto di pochi secondi. Provate
ad immaginare l'infinito risparmio di lavoro, di tempo e di danaro, per una
Associazione, una Ditta con molti clienti, un Ufficio pubblico... La posta elettronica
cambierà senza dubbio il mondo aziendale e amministrativo in generale, dando
inizio ad una nuova epoca in cui la burocrazia cesserà di essere un regime
culturale e diventerà quello che deve diventare: un semplice strumento di
gestione.Qualora un messaggio contenesse un address digitato scorrettamente,
o appartenesse a qualcuno che aveva in passato un e-mail address, ma che
adesso non l'ha più, riceveremmo un messaggio di ritorno molto somigliante a
questo:
"X-POP3-Rcpt: donnini@manray
Date: Fri, 15 Mar 1996 07:05:15 -0500
From: [email protected]
Subject: Returned Mail: Undeliverable
To: [email protected]
The mail you sent could not be delivered to:
550 [email protected] is not a known user..."
Per notizia esistono alcuni elenchi virtuali di indirizzi di posta elettronica, che
naturalmente non possono contenere tutti gli indirizzi esistenti al mondo, ma che
comunque possono risultare molto utili. Uno di questi, americano, si chiama
WhoWhere? e risponde all'URL http://www.whowhere.com/
mentre un'altro, italiano, si chiama Public E-mail Addresses Book e risponde
all'URL
http://www.sapienza.it/mail/book.htm
Se il messaggio che stiamo scrivendo deve essere inviato per conoscenza ad
altri destinatari, oltre a quello principale, basta segnare il loro indirizzo nell'area
Carbon Copy (Cc:...) e, se per caso non vogliamo che ogni destinatario sappia
chi sono tutti coloro a cui è stata inviata una copia del messaggio, utilizziamo
allora l'area Blind Carbon Copy (Bcc:...).
8. Spedizione e ricevimento di Files.
Senza ombra di dubbio, uno degli aspetti più interessanti della posta elettronica è
il fatto che, con essa, si possono spedire non solo i messaggi che abbiamo
descritto finora (se già ci par poco!), ma anche veri e propri Files (di testo, di
immagini, fogli elettronici, programmi, ecc...).Ho una fotografia che mostra il mio
prodotto e la voglio spedire ad un eventuale cliente in Svezia, affinché la possa
vedere? Ho un simpatico Game che voglio mandare ad un amico in Sud Africa?
Nessun problema, manderemo il File allegato ad un messaggio e-mail. Vediamo
come. Innanzitutto dobbiamo dire che i programmi di gestione della posta in giro
per il mondo sono diversi, anche se il più moderno ed efficiente è Eudora, e che
tutti i messaggi sono, come abbiamo già accennato, dei file ascii, ovverosia di
tipo TXT . I programmi, invece, e le immagini, ed anche i testi contenenti delle
formattazioni e delle impaginazioni particolari (formati WRI e DOC), sono file
binari, non scritti in caratteri ascii. Come può dunque un messaggio trasportare
un programma binario?A questa domanda si risponde semplicemente: con una
doppia operazione di codifica, la prima (encode) che trasforma il file binario in un
file ascii, compiuta dal mittente; la seconda (decode) che ritrasforma il file ascii
codificato in un file binario decodificato, compiuta dal destinatario. Per fare
questo occorrono dei software chiamati Uuencode e Uudecode.
Fortunatamente, AL FINE DI EVITARE LO SVOLGIMENTO MANUALE DI
QUESTE OPERAZIONI, il programma Eudora ha già predisposte in sé le funzioni
di codifica e decodifica e il mittente dovrà semplicemente indicare nell'area
"Attachments:..." il nome del file che intende spedire (Attenzione, occorre indicare
tutto il percorso necessario perché Eudora possa trovare il File; es.:
c:\graphics\photo\sunset.bmp).Esercitandosi a spedire o ricevere file ci si accorge
che la velocità di invio non è la stessa dei messaggi. Questi ultimi infatti
occupano da poche unità a poche decine di Kb, mentre i programmi e le
immagini, spesso, si misurano in centinaia di Kb. E' per questo motivo che
spesso si utilizzano dei software compattatori/scompattatori, che "strizzano" il file
in modo da renderlo più piccolo. I più famosi di questi programmi sono senz'altro
Pkzip.exe e Pkunzip.exe, nonché Arj.exe .Come si eseguono la compattazione e
la scompattazione? Il mittente sistema i files pkzip.exe e pkunzip.exe nella
directory DOS o WINDOWS (in una qualunque directory che si trovi nella "path"),
poi il file da compattare (supponiamo che si chiami sunset.bmp) in una directory
creata appositamente per questo genere di lavori (la potremmo chiamare "lab",
abbreviazione di "laboratorio" o "temp", abbreviazione di "temporaneo"), poi al
prompt dei comandi di Ms-dos ci si posiziona in questa directory laboratorio, si
digita "pkzip immagine sunset.bmp", ottenendo così un file accorciato di nome
immagine.zip che potrà essere comodamente spedito negli attachments. Per
scompattare il destinatario digiterà: "pkunzip immagine", ottenendo così l'originale
sunset.bmp .
9. Mail Netiquette.
Quest'ultimo paragrafo, senza ombra di dubbio, apparirà come il più semplice
ma, si faccia ben attenzione, le sue istruzioni potrebbero evitarci grossi dispiaceri.
Il fatto è che quando siamo soli in casa nostra, davanti allo schermo del
computer, e ci rivolgiamo ad un destinatario che si chiama qualcosa come
[email protected], non abbiamo l'impressione di stare davanti alla gente
reale, e ci sentiamo molto disinibiti. E INVECE, SE C'E' UN MOMENTO IN CUI E'
COME SE FOSSIMO GUARDATI DI NASCOSTO DA MIGLIAIA DI PERSONE
CHE STANNO AL DI LA' DI UNO SPECCHIO, QUELLO E' PROPRIO IL
MOMENTO IN CUI SIAMO COLLEGATI AD INTERNET E STIAMO PER
SPEDIRE UN MESSAGGIO. SU INTERNET, IN POCHI GIORNI, POSSIAMO
ROVINARE COMPLETAMENTE LA NOSTRA REPUTAZIONE AGLI OCCHI DEL
MONDO INTERO: STIAMO ATTENTI A COME CI COMPORTIAMO, A QUELLO
CHE DICIAMO, A QUELLO CHE SCRIVIAMO.
C'è gente, infatti, che si sente molto libera e disinibita e non teme di inviare alle
Mailing Lists e ai Newsgroups, o a singoli destinatari, messaggi contenenti
cafonerie varie o parolacce o altre manifestazioni di mediocrità mentale. Altri
ancora pensano che il pubblico Internet sia una facile ed ottima preda per
messaggi pubblicitari di massa, proposte commerciali, ecc... Ecco una lista dei
modi migliori per farsi disprezzare e per far sì che qualcuno abbia voglia di farci
uno scherzetto (oppure anche per incorrere in sanzioni legali):
-
inviare messaggi pubblicitari (specialmente se commerciali e se
non richiesti. QUESTA E' UNA CORRETTEZZA GRAVE,
di massa)
rispondiamo
sempre duramente alle ditte che la praticano!;
-
fare hacking (pirateria telematica);
-
inviare messaggi inutilmente grandi che costringono a lunghe
operazioni di
download;
-
inviare invettive, offese, calunnie;
-
ripetere insistentemente lo stesso messaggio;
-
spiare e rubare password.
Se queste regole saranno rispettate, correremo meno pericoli e faremo sì che
Internet ci aiuti a crescere e a maturare (anche se già godiamo del titolo di Dott.
Prof. il quale, purtroppo, è portato non rarissimamente da persone alle quali
starebbe meglio addosso un cappello con le orecchie d'asino).