Paese che vai, Imu che paghi

Transcript

Paese che vai, Imu che paghi
press unE
21/05/2012
ItaliaOggi
Simulazione sull'imposta dovuta per immobili detenuti a Vienna, Parigi, Madrid e-Zurigo
Paese che vai, Imu che paghi
Cosa dice la norma. L'articolo 19 del dl n. 201/2011 al
DI DANIELA DI RIENZO
comma 13 ha istituito, a decorE ANNA VOLKOVA*
rere dal 2011, un'imposta sul
valore degli immobili situati
aese che vai, Imu che all'estero, a qualsiasi uso depaghi. Per un cittadi- stinati dalle persone fisiche
no residente in Italia residenti nel territorio dello
con casa all'estero, in- stato. L'imposta di cui al comfatti, diventa necessario cal- ma 13 è stabilita nella misucolare l'imposta dovuta sulla ra dello 0,76% del valore degli
base dell'articolo 19 del dl n. immobili. Tale imposta non è
201/2011, che (al comma 13) dovuta se l'importo determinaha istituito, a decorrere dal to ai sensi della citata norma
2011, un'imposizione dello non supera euro 200. Il valore
0,76% del valore degli immo- degli immobili è costituito dal
bili situati fuori dall'Italia. Ma costo risultante dall'atto di
attenzione. Perché da paese a acquisto o dai contratti e, in
paese le cose cambiano. E in mancanza, secondo il valore di
particolare se si tratta di paesi mercato rilevabile nel luogo in
che non garantiscono un ade- cui è situato l'immobile. Per gli
guato scambio di informazioni, immobili situati in Paesi apcome la Svizzera, per i quali il partenenti all'Unione europea
valore imponibile sarà costitu- o in paesi aderenti allo Spazio
ito dal costo risultante dall'at- economico europeo che garanto di acquisto o, in mancanza, tiscono un adeguato scambio
secondo il valore di mercato di informazioni, il valore è
rilevabile nel luogo in cui è quello catastale come determisituato l'immobile. Risultato: nato e rivalutato nel paese in
l'Ivie (Imu estera) dovuta sarà cui l'immobile è situato ai fini
molto più alta. È quanto risul- dell'assolvimento di imposte di
ta da un'analisi che abbiamo natura patrimoniale o reddicondotto su quattro stati eu- tuale o, in mancanza, quello di
ropei (Austria, Spagna, Fran- cui al periodo precedente.
In base al disposto del succia, svizzera), volta appunto a
comparare l'imposizione sugli cessivo comma 16, dall'impoimmobili che i soggetti resi- sta si deduce, fino a concordenti in Italia detengono in renza del suo ammontare, un
tali stati. Gli immobili ogget- credito d'imposta pari all'amto dell'analisi sono ubicati in montare dell'eventuale imuna zona centrale delle città di posta patrimoniale versata
Vienna, Parigi, Madrid, Zuri- nello stato in cui è situato
go; tutti di 100 metri quadrati. l'immobile. Per gli immobili
situati in paesi appartenenti
Ma entriamo nel dettaglio.
Pagina a cura
p
d'imposta pari all'ammontare
dell'eventuale imposta patrimoniale versata nello stato
estero.
Dall'analisi è emerso che
soltanto la Spagna e la Francia utilizzano il valore catastale come base di calcolo per la
determinazione dell'imposta
sull'immobile, a differenza
dell'Austria che applica un criterio di definizione del valore
diverso da quello catastale.
Austria. Applicando l'aliquota dello 0,76% sul valore
imponibile estero di 10.000
euro (per un immobile il cui
valore di mercato è di 200.000)
l'imposta italiana è di euro
76, dalla quale viene dedotta
un'imposta estera di euro 100,
dando luogo a un'imposta finale in Italia pari a zero.
Ivie: euro 10.000 x 0,76% euro 100.
Spagna. L'imposta italiana dello 0,76%, determinata
sulla base del valore catastale estero di euro 102.880, per
effetto della deduzione del
credito estero risulterà non
dovuta, perché inferiore al limite previsto dalla norma di
euro 200.
Ivie: euro 102.880 x 0,76% euro 598 = euro 184
Francia. Applicando l'aliquota dello 0,76% sul valore
catastale di 7.398 euro (per
un immobile il cui valore di
mercato è di euro 1.200.000)
l'imposta italiana è di euro
56, dalla quale viene dedotta un'imposta estera di euro
1.432, dando luogo a un'imposta finale in Italia pari a
zero.
Ivíe: euro 7.398 x 0,76% euro 1.432
Svizzera. L'imposta è determinata, applicando l'aliquota
dello 0,76% sul valore di mercato di euro 1.200.000, dalla
quale viene dedotto un credito
d'imposta pari all'ammontare
dell'imposta patrimoniale versata nello stato estero (determinata su un valore imponibile estero di euro 41.670).
Ivie: euro 1.200.000 x 0,76%
- euro 42 = Euro 9.078
* Sts Deloitte
alla'Unione europea o in paesi
aderenti allo Spazio economico
europeo che garantiscono un
adeguato scambio di informazioni, dalla predetta imposta
si deduce un credito d'imposta
pari alle eventuali imposte di
natura patrimoniale e reddituale gravanti sullo stesso
immobile, non già detratte
aí sensi dell'articolo 165 del
decreto del presidente della
repubblica 22 dicembre 1986,
n. 917.
L'analisi. L'analisi condotta su quattro stati europei
(Austria, Spagna, Francia,
Svizzera) è volta a comparare
l'imposizione sugli immobili
che i soggetti residenti in Italia detengono in tali stati. Gli
immobili oggetto dell'analisi
sono ubicati in una zona centrale delle città di Vienna, Parigi, Madrid, Zurigo; tutti di
100 metri quadrati. Austria,
Spagna, Francia e Svizzera
utilizzano criteri e metodologie diverse di tassazione degli
immobili detenuti nel territorio dello stato, alcuni basati
su valori catastali, altri su
valori di mercato o su valori
imponibili determinati ai fini
dell'assolvimento delle imposte locali, ma in tutti i casi
si tratta di imposizione sulla
proprietà immobiliare.
Nella determinazione
dell'imposta italiana bisogna
tenere in considerazione della distinzione tra immobili
situati in paesi appartenenti
all'Unione europea o in paesi
aderenti allo Spazio economico europeo che garantiscono
un adeguato scambio di informazioni, quindi Austria, Spa-
press unE
ItaliaOggi
21/05/2012
gna e Francia, per i quali la
base imponibile sarà il valore
catastale e paesi che non garantiscono un adeguato scambio di informazioni, come la
Svizzera, per i quali il valore
imponibile sarà costituito dal
costo risultante dall'atto di acquisto o, in mancanza, secondo
il valore di mercato rilevabile
nel luogo in cui è situato l'immobile.
- Uguale distinzione deve essere effettuata al momento
della deduzione del credito
d'imposta estero. Per gli immobili situati in Austria, Francia,
Spagna si deduce un credito
d'imposta pari alle eventuali
imposte di natura patrimoniale e reddituale gravanti sugli
stessi immobili nello stato ove
sono situati. Per l'immobile in
Svizzera si deduce un credito
a simulazione
Valore di
mercato
Valore
titastale
Valore
Imponibil
es tero
Imposta
estera
e
posta
nana
posta
tallarsa
finale
), 7fi %)
nslde vndo
Austria:
_..
.._
200.000
N/A
0.000
1
100
76
Non dovuta
L'IVIE viene calcolata sul valore imponibile estero, ovvero il valore utilizzato come base
imponibile per determinare l'imposta estera.
pagna:
„ .
102.880
102.880
L'IVIE viene calcolata sul valore catastale estero.
Francia:
.
7. 8
1.100.000 ,
7.3 98
1.432
•
LIME viene calcolata sul valore catastale estero.
Non dovuta
Svizzera:
1.200.000
N/A
41.670
42
9.120
9.078
Trattandosi di un paese non Ue, che non garantisce un adeguato scambio di inforrnazioni,
l'IVIE deve essere calcolata sul valore di mercato in mancanza del costo d'acquisto.
ogoanmeoggro.m.w.ouroap,
W10.
.....oromeonmad
* In tutti i paesi esaminati è stato preso in considerazione un immobile di 100 metri quadrati,
situato nel centro della città (Vienna, Madrid, Parigi, Zurigo).
** Tutti gli importi sono espressi in euro.
Fonte: STS Deloitte
Da chiarire il calcolo dell'imponibile
Con riguardo ai profili di incertezza che auspichiamo siano risolti dall'Agenzia delle entrate, uno degli elementi da chiarire attiene
alla determinazione del valore imponibile
da utilizzare ai fini del calcolo dell'imposta
italiana.
Il comma 15, nella sua ultima formulazione,
per i paesi Ue rimanda al valore catastale
come determinato e rivalutato dal paese in
cui è situato l'immobile ai fini dell'assolvimento di imposte di natura patrimoniale o
reddituale. Ci si domanda quale sia il valore
imponibile da utilizzare ai fini del calcolo
dell'imposta italiana, nell'ipotesi in cui lo
stato estero calcoli l'imposta patrimoniale
o reddituale su un valore che non sia quello
catastale, per esempio l'Austria.
Inoltre, considerata la varietà delle imposte
applicabili sugli immobili in vari paesi europei e dei criteri del loro calcolo, sarebbe
auspicabile avere un'elencazione dei paesi
europei, elaborata dall'amministrazione finanziaria, per i quali il contribuente può fare
riferimento al valore catastale.
Nei casi in cui venga utilizzato il valore di
mercato, trattandosi di un dato aleatorio, che
può variare ogni anno, si renderà necessaria
da parte di un contribuente una perizia ufficiale rivista annualmente?
Altra incertezza attiene alla determinazione del credito derivante dall'imposta patrimoniale versata nello stato in cui è situato
l'immobile. Si rende necessaria una definizione di «imposta patrimoniale», precisando
se dovrà intendersi una qualunque imposta
sulla proprietà, che sia statale o locale, ovvero se dovrà essere determinata sulla base
di specifici criteri.
Si spera anche che vengano chiariti gli adempimenti per fruire del credito d'imposta, ovvero vengano specificati i documenti che il
contribuente dovrà conservare e esibire in
caso di verifiche da parte dell'amministrazione italiana (perizie in caso di utilizzo del
valore di mercato, certificati catastali, dichiarazioni dei redditi estere).
Pagina 5