relazione per l`affidamento della gestione del macello comunale
Transcript
relazione per l`affidamento della gestione del macello comunale
COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE Provincia di Forlì – Cesena Piazza della Repubblica n. 35 - 47030 Sogliano al Rubicone (FC) Tel. 0541.817311 – Fax 0541.948866 – PEC: [email protected] RELAZIONE PER L’AFFIDAMENTO DELLA GESTIONE DEL MACELLO COMUNALE (Art. 34 - comma 13 - D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 “ULTERIORI MISURE URGENTI PER LA CRESCITA DEL PAESE”) 1. PREMESSA 2. RIFERIMENTI NORMATIVI 3. CARATTERISTICHE AMBIENTALI, GEOMORFOLOGICHE, DEMOGRAFICHE E SOCIOECONOMICHE 4. TIPOLOGIA, CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO 5. MODELLO ORGANIZZATIVO E MODALITA’ DI GESTIONE DEL SERVIZIO 1. PREMESSA La presente relazione ha per oggetto l’esercizio dell’impianto e il servizio di macellazione del bestiame nel mattatoio del Comune di Sogliano al Rubicone e i servizi accessori (pulizia, manutenzione ordinaria, ecc.). 2. RIFERIMENTI NORMATIVI La normativa sanitaria in materia di macellazione degli animali è la seguente: Regolamento CE 1760/2000 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 luglio 2000 che istituisce un sistema di identificazione e di registrazione dei bovini e relativo all’etichettatura delle carni bovine e dei prodotti a base di carni bovine, e che abroga il Regolamento CE n.820/97 (GU L 204 dell’11.8.2000) Regolamento CE 178/2002 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 28 gennaio 2002 che stabilisce i principi e i requisiti generali della legislazione alimentare, istituisce l’autorità europea per la sicurezza alimentare e fissa procedure nel campo della sicurezza alimentare (GU L 31 dell’1.2.2002) Regolamento CE 852/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 sul’igiene dei prodotti alimentari (GU L 30.04.2004) Regolamento CE 853/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 che stabilisce norma specifiche in materia di igiene per gli alimenti di origine animale (GU L 30.04.2004) Regolamento CE 854/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 che stabilisce norme specifiche per l’organizzazione di controlli ufficiali sui prodotti di origine animale destinati al consumo umano (GU L 226 83 del 26.6.2004) Regolamento CE 882/2004 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 29 aprile 2004 relativo ai controlli ufficiali intesi a verificare la conformità alla normativa in materia di mangimi e di alimenti e alle norme sulla salute e sul benessere degli animali (GU L 165 del 30.4.2004) Regolamento CE 1/2005 del Consiglio del 22 dicembre 2004 sulla protezione degli animali durante il trasporto e le operazioni correlate che modifica le Direttive 64/432/DE e 93/119/CE e il Regolamento CE 1255/97 (GU L 3 del 5.1.2005) Regolamento CE 2073/2005 della Commissione del 15 novembre 2005 sui criteri microbiologici applicabili ai prodotti alimentari (GU L 338 del 22.12.2005) Regolamento CE 1234/2007 del Consiglio del 22 ottobre 2007 recante organizzazione comune dei mercati agricoli e disposizioni specifiche per taluni prodotti agricoli -regolamento unico OCM (GU L 299 del 16.11.2007) Regolamento CE 1249/2008 della Commissione del 10 dicembre 2008 recante modalità di applicazione relative alle tabelle comunitarie di classificazione delle carcasse di bovini, suini e ovini e alla comunicazione dei prezzi delle medesime (GU L 337 del 16.12.2008) Regolamento CE 1069/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 21 ottobre 2009, recante norme sanitarie relative ai sottoprodotti di origine animale e ai prodotti derivati non destinati al consumo umano e che abroga il regolamento (CE) n.1774/2002 (GU L 300 del 14.11.2009) Regolamento CE 1099/2009 del Consiglio del 24 settembre 2009 relativo alla protezione degli animali durante l’abbattimento (GU L 303 del 18.11.2009) Regolamento CE 1169/2011 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 ottobre 2011 relativo alla fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori (GU L 304 del 22.11.2011) 3. CARATTERISTICHE AMBIENTALI, GEOMORFOLOGICHE, DEMOGRAFICHE E SOCIOECONOMICHE DEL COMUNE DI SOGLIANO AL RUBICONE Caratteristiche ambientali Sogliano è un Comune completamente collinare con una superficie di 93 kmq e un’altitudine compresa fra gli 82 m. sul livello del mare (della frazione Bivio Montegelli) e i 637 m. sul livello del mare (della frazione Savignano di Rigo), con una popolazione (al 31/12/2014) di 3233 abitanti ed una densità di 35 abitanti per kmq. Il Comune confina a nord con il Comune di Roncofreddo, a est con i Comuni di Borghi, Torriana e Novafeltria, a sud con il Comune di Sant’Agata Feltria, a sud – ovest con il Comune di Mercato Saraceno. Il territorio comunale è zonizzato in quattordici frazioni: Sogliano; Strigara; Montegelli; Rontagnano; Barbotto; Savignano di Rigo e Montepetra Alta; Bagnolo; Bivio Montegelli; Montepetra Bassa e Ponte Uso. Gli insediamenti sono prevalentemente localizzati nella parte alta del territorio, anche se negli ultimi anni gli unici nuclei che hanno avuto un certo sviluppo sono quelli sorti in basso, nella valle del Savio (Bivio Montegelli e Montepetra Bassa) e nella valle dell’Uso (Ponte Uso). Il Piano Paesistico Regionale ed il PTCP hanno individuato diversi sistemi e zone di interesse ambientale; ad essi corrispondono prescrizioni e vincoli specifici di tutela, in particolare le disposizioni riguardano i calanchi, i crinali, gli insediamenti storici e isolati, la viabilità storica e quella di interesse panoramico e le zone caratterizzate da fenomeni di dissesto e di instabilità. Le strutture viarie sono così rappresentabili: - Km. strade statali 4,550 - Km. strade provinciali 65,000 - Km. strade comunali 99,361 (km 5,004 urbane e km 94,357,00 extraurbane) di cui: km 68,392 bitumate; km 26,935 in macadam; km 3.559,00 in terra battuta/terra e km 0,475 in altro tipo di pavimentazione. Caratteristiche geomorfologiche Il territorio del Comune di Sogliano al Rubicone è pesantemente vincolato da situazioni di dissesto idrogeologico e di erosione dei suoli. In particolare la presenza di frane attive e quiescenti, nonché del vincolo sismico sull’intero territorio comunale, determina la necessità di porre particolare attenzione nella pianificazione di ogni intervento e di ogni modifica all’uso del suolo. Caratteristiche demografiche e socio-economiche La popolazione La popolazione del Comune di Sogliano al R. ha subito profonde trasformazioni nel corso dell’ultimo secolo, ed in particolare nel secondo dopoguerra. Ad una crescita costante della popolazione, passata da 5.742 abitanti del 1861 ai 9.262 abitanti del 1936, è seguito poi il crollo, passando da 9.177 abitanti del 1951, ai 3.806 del 1971 fino ai 2893 del 1997. Soltanto nell’ultimo decennio questo trend demografico negativo si è invertito e la popolazione di Sogliano al Rubicone è tornata a crescere (3233 abitanti al 31.12.2014). Nel quadro di calo demografico complessivo si evince che solo il Capoluogo ha tenuto relativamente la sua popolazione, con parziale recupero dopo il 1971, mentre tutti gli altri nuclei hanno visto ridursi la popolazione, con la sola eccezione del nuovo insediamento di Bivio Montegelli, favorito dalla sua localizzazione nel fondovalle Savio e di Ponte Uso; è crollata, invece, la popolazione sparsa, scesa dagli oltre 7000 residenti del periodo della guerra ad appena 1025 del 1991. Il fenomeno migratorio è stato alla base di questo processo di spopolamento; nel periodo fra il 1950 e il 1963 sono emigrate da Sogliano 8611 persone (alla media di 615 ogni anno); dall’analisi delle destinazioni si deduce che trattasi di emigrazione di breve raggio, essendosi fermata per almeno l’85% in Romagna o nella vicina Provincia di Pesaro-Urbino. In questi decenni è anche profondamente cambiata la composizione per età della popolazione, come evidenzia la seguente tabella Fascia di età 0 – 14 anni 15 – 64 anni Oltre 65 anni 1951 2663 (29%) 5879 (64%) 635 (7%) 1981 564 (18,1%) 1994 (63,9%) 563 (18%) 1991 405 (14,1%) 1851 (64,5%) 613 (21,4%) 1997 357 (12,3%) 1861 (64,3%) 675 (23,3%) 2009 235 (7,28%) 2293(71,08%) 698 (21,64%) Accanto al fenomeno migratorio, che ha determinato in modo decisivo la dimensione della popolazione di Sogliano, altri due fenomeni hanno influenzato la composizione della popolazione: la denatalità crescente dopo la seconda metà degli anni ’70 e l’aumento dell’età media della popolazione; come si vede solo negli ultimi anni – grazie anche a politiche comunali a sostegno delle famiglie – è stata invertito il trend demografico negativo e la popolazione è tornata a registrare dei saldi migratori positivi. Le famiglie Altro fenomeno che influenza i caratteri qualitativi della popolazione è la riduzione della composizione delle famiglie, scesa da 4,93 componenti nel 1951, ai 3,59 del 1971, ai 2,76 del 1991, fino ai 2,46 del 2008. A fronte di una sostanziale stabilità del numero assoluto di famiglie (n.1061 nel 1971 – n.1063 nel 1981; n.1041 nel 1991; n.1331 nel 2009), crescono quelle composte da uno o due componenti, mentre si riducono drasticamente quelle oltre cinque componenti, segno di una profonda trasformazione sociale e culturale che ha caratterizzato il territorio del Comune di Sogliano al Rubicone. Il grafico di seguito riportato, detto Piramide delle Età, rappresenta la distribuzione della popolazione residente a Sogliano al Rubicone per età, sesso e stato civile al 1° gennaio 2012. La popolazione è riportata per classi quinquennali di età sull'asse Y, mentre sull'asse X sono riportati due grafici a barre a specchio con i maschi (a sinistra) e le femmine (a destra). I diversi colori evidenziano la distribuzione della popolazione per stato civile: celibi e nubili, coniugati, vedovi e divorziati. In generale, la forma di questo tipo di grafico dipende dall'andamento demografico di una popolazione, con variazioni visibili in periodi di forte crescita demografica o di cali delle nascite per guerre o altri eventi (in Italia ha avuto la forma simile ad una piramide fino agli anni '60, cioè fino agli anni del boom demografico). Distribuzione della popolazione 2012 - Sogliano al Rubicone Età Celibi Coniugati Vedovi Divorziati /Nubili /e /e /e Maschi % Femmine % Totale % 0-4 166 0 0 0 80 48,2% 86 51,8% 166 5,1% 5-9 146 0 0 0 80 54,8% 66 45,2% 146 4,5% 10-14 135 0 0 0 69 51,1% 66 48,9% 135 4,2% 15-19 137 0 0 0 64 46,7% 73 53,3% 137 4,2% 20-24 156 8 0 0 86 52,4% 78 47,6% 164 5,1% 25-29 163 35 1 0 99 49,7% 100 50,3% 199 6,1% 30-34 141 86 0 0 114 50,2% 113 49,8% 227 7,0% 35-39 124 133 0 6 139 52,9% 124 47,1% 263 8,1% 40-44 82 145 2 10 125 52,3% 114 47,7% 239 7,4% 45-49 74 171 2 10 130 50,6% 127 49,4% 257 7,9% 50-54 40 157 2 17 113 52,3% 103 47,7% 216 6,7% 55-59 37 137 13 5 95 49,5% 97 50,5% 192 5,9% 60-64 29 149 13 9 103 51,5% 97 48,5% 200 6,2% 65-69 20 127 14 3 90 54,9% 74 45,1% 164 5,1% 70-74 21 97 40 2 74 46,3% 86 53,8% 160 4,9% 75-79 14 78 38 2 63 47,7% 69 52,3% 132 4,1% 80-84 18 33 56 1 41 38,0% 67 62,0% 108 3,3% 85-89 8 30 56 0 34 36,2% 60 63,8% 94 2,9% 90-94 4 4 26 0 5 14,7% 29 85,3% 34 1,0% 95-99 0 0 9 0 4 44,4% 5 55,6% 9 0,3% 100+ 0 0 0 0 0 0 0 0,0% 1.515 1.390 272 65 Totale 0,0% 1.608 49,6% 0,0% 1.634 50,4% 3.242 (fonte: http://www.tuttitalia.it/emilia-romagna/67-sogliano-al-rubicone/statistiche/popolazione-etasesso-stato-civile-2012) L’economia e il lavoro L’agricoltura e l’allevamento costituiscono le principali risorse del sistema economico-produttivo del territorio, tanto da fare di Sogliano al Rubicone un comune eminentemente agricolo. Delle 348 imprese attive a Sogliano (dato aggiornato al 31.12.2013) ben 132 sono impegnate nel settore agricolo, mentre le imprese impegnate negli altri macrosettori sono: n.46 industria; n.61 nelle costruzioni; n.69 nel commercio e turismo e n.40 nei servizi ed altro; il numero di addetti per impresa (compresa l’agricoltura) è di 2,5. La densità imprenditoriale del Comune di Sogliano è pari a 9,3 abitanti per impresa, contro il 9,8 del comprensorio cesenate e il 10,00 del comprensorio del Rubicone (fonte: “I numeri del territorio on line – Focus Sogliano al Rubicone 2013” a cura di Camera di Commercio di Forlì – Cesena). Le aziende agricolo-forestali occupano un’area di 70,90 kmq, corrispondenti al 75,9% della superficie totale. Tale dato, anche se a prima vista appare elevato, è in realtà piuttosto basso per un territorio scarsamente urbanizzato e quasi completamente non industrializzato (vi è pertanto un’elevata percentuale della superficie comunale non utilizzata dal punto di vista agricolo e forestale, rappresentata prevalentemente da aree improduttive quali calanchi, frane, ecc. ). La superficie a bosco è presente per 12,56 kmq, con un indice di boscosità del 13,5%. Recentemente si stanno sviluppando attività di integrazione del reddito legate all’attività agricola (es. agriturismi) che, anche per le caratteristiche del territorio (ampie zone calanchive e scarse risorse idriche disponibili), appare dedicata quasi totalmente alle colture estensive ed all’allevamento. 4. TIPOLOGIA, CARATTERISTICHE DEL SERVIZIO Breve descrizione servizio Il servizio in oggetto si articola nelle seguenti attività: Servizio di macellazione Presa in consegna, abbattimento, scuoiatura, evisceramento del bestiame portato al macello comunale in conformità alla specie autorizzata (ovini, bovini e ratiti); Trasporto e consegna delle carni ai richiedenti con automezzo dichiarato idoneo dalla competente autorità sanitaria ed eventuale preventivo deposito e custodia nelle celle frigorifere del macello su richiesta dei proprietari; Applicazione di appositi contrassegni/timbrature alle mezzene, alle carcasse, alle pelli, alle teste, alle zampe ed alle viscere degli animali macellati, per il riconoscimento ai fini sanitari e da parte del proprietario dell’animale; custodia e conservazione delle carni macellate e del Materiale di Scarto a Rischio nelle apposite celle frigorifere; esecuzione delle operazioni di asportazione della colonna vertebrale nei modi e nei tempi stabiliti dalle vigenti disposizioni in materia e come concordato con il Veterinario Ufficiale del Mattatoio di Sogliano al Rubicone; Smaltimento di tutti i sottoprodotti della macellazione (categoria 1, 2 e 3); Materiale ed attrezzature sistemazione (all’inizio ed al termine della lavorazione) negli appositi locali del materiale e delle attrezzature utilizzate per le operazioni di macellazione; utilizzo con diligenza tutte le attrezzature mobili e fisse presenti nel mattatoio. Nel caso si verificasse la rottura od il danneggiamento di altre attrezzature o macchinari in dotazione all’impianto, il costo della sostituzione o riparazione sarà posto a carico del concessionario ove il danno, ad insindacabile giudizio del Comune, fosse riconosciuto come imputabile ad incuria o negligenza; in caso di rottura di piccole attrezzature (pistole, seghe ecc.) di uso quotidiano la manutenzione o la sostituzione è a carico del concessionario; accensione e conduzione dell’impianto di riscaldamento e di produzione di acqua calda; funzionamento delle celle frigorifere; manutenzione ordinaria consistente nei seguenti interventi: sulle apparecchiature (pezzi di ricambio e regolare funzionamento); fornitura e sostituzione di rubinetteria e guarnizioni; fornitura e sostituzione di ferramenta d’infissi e porte esterne ed interne; fornitura e sostituzione di lampade dell’impianto elettrico; fornitura e sostituzione di strumenti di lavoro: coltelli, mazze, seghe, pugnali, pistola humanitas, munizioni, ganci, acciarini, mannaie ecc. mantenendoli in buono stato di conservazione; pulizia caldaia e boiler, relativa revisione annuale; lubrificazione carrelli guidovie e paranchi; materiale di consumo generale necessario per l’igiene e la pulizia dei soggetti preposti all’opera; pagamento delle utenze e consumi relativi ad acqua, energia elettrica, gas metano, telefono, contributo fognatura, tassa rifiuti solidi e speciali e smaltimento liquami; Pulizie Esecuzione, secondo quanto previsto dal manuale di autocontrollo, delle pulizie periodiche di tutto il complesso costituente il centro di macellazione compresi i servizi igienici e gli spogliatoi, degli strumenti e delle attrezzature, rispettando i seguenti criteri: o le pulizie da effettuare durante ed al termine di ogni giornata di lavoro consistono nella rimozione di tutti i materiali che residuano sui pavimenti, sulle pareti e sulle attrezzature, causati dalla sosta o dal passaggio degli animali, dalla macellazione, dalla lavorazione e dalla conservazione dei sottoprodotti, dal carico e dallo scarico delle carni, nel lavaggio e nella disinfezione della sala di macellazione, dei corridoi, delle celle frigorifere, delle guidovie, dei reparti tripperia, delle stalle di sosta, della sala sezionamento delle carni e degli altri locali del complesso; o le pulizie periodiche hanno frequenza settimanale (o maggiore se richiesto e/o necessario) e consistono nel lavaggio e nella disinfezione approfonditi della sala di macellazione, dei corridoi, delle celle frigorifere, delle guidovie, dei reparti tripperia, delle stalle di sosta, della sala sezionamento delle carni e degli altri locali del complesso; o il lavaggio è effettuato con acqua corrente a pressione evitando sprechi; o i disinfettanti, i detersivi ed i prodotti similari dovranno essere usati in modo da non contaminare le attrezzature e le carni fresche. Dopo il loro utilizzo, le attrezzature e gli strumenti di lavoro sono risciacquati a fondo con acqua potabile. Vengono rispettate le eventuali indicazioni a tal proposito impartite dal Veterinario Ufficiale; Adempimenti in materia di igiene e sanità Adozione di apposito manuale di autocontrollo che dovrà essere trasmesso, per quanto di competenza, al Comune di Sogliano al Rubicone; Rispetto di tutte le disposizioni igieniche impartite secondo le normative vigenti dal Veterinario Ufficiale, nonché quelle previste dal suddetto manuale di autocontrollo; Rispetto di tutta la normativa vigente in materia di igiene e sanità degli impianti di macellazione e del benessere animale; Collaborazione col Veterinario Ufficiale alle operazioni di controllo documentale del bestiame in ingresso; segnalazione al Veterinario Ufficiale di eventuali anomalie degli animali o delle carcasse riscontrate durante le fasi della spellatura, della eviscerazione e della ammezzatura; collaborazione col Veterinario Ufficiale alle operazioni di smaltimento del materiale di scarto (categoria 1, 2 o 3); obbligo per il personale di utilizzare apposito vestiario, così come prescritto dalle vigenti leggi, sentito anche il parere del Veterinario Ufficiale; attestazione di idoneità al lavoro dei singoli operatori, anche in relazione alle vigenti disposizioni sanitarie; i singoli operatori potranno essere sottoposti a controlli medici qualora ciò fosse ritenuto necessario dal Veterinario Ufficiale; impegno a produrre, entro 45 (quarantacinque) giorni decorrenti dalla data di ricevimento della comunicazione di affidamento del servizio, le autorizzazioni prescritte dalla vigente normativa in materia di produzione ed immissione sul mercato di carni fresche. Responsabilità verso gli utenti e verso l’Ente Il gestore del servizio è responsabile di qualsiasi danno causato direttamente al Comune o a terzi dal personale addetto al servizio e di ogni altro danno ed inconveniente dipendente dalla gestione del servizio stesso. Regime di proprietà e gestione dei beni oggetto di affidamento Il macello comunale è ospitato da fabbricato sito in via F.lli Cervi n.3 di Sogliano Capoluogo costituito da piano seminterrato (magazzino; spogliatoio; ufficio veterinario e tripperia), piano terra (zona “sporca”; zona “pulita” e zona di carico) e relativa area esterna. Il macello è dotato della seguente attrezzatura N° ORDINE 01 DESCRIZIONE Trappola abbattimento QUANTITA’ n.1 02 03 04 05 06 07 08 09 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 25 26 27 28 29 30 31 32 33 34 35 36 37 38 39 40 41 42 43 44 45 46 47 48 49 50 Paranco sollevamento Laccetti bovini Vasca raccolta sangue Guidovia area dissanguamento Paranco trasferimento Pedana fissa trasferimento Pedana pelatura Giostra di pelatura Pedana di eviscerazione Divaricatori elettrici Pesa area con visore Arresti per guidovia gravità Ganciere per teste frattaglie Lavelli sterilizzatori Distributori sangue Distributori asciugamani Carrelli porta frattaglie Sterilizzatori per coltelli Guidovia di macellazione Scambi di manovra Strutture potanti Vasche trippe Carrelli per pelli ed interiora Impianto idropulizia Compressore aria Impianto distribuzione aria Celle attrezzate (di cui una per MSR) Revisione cella Tavolo lavorazione trippe Serbatoio sangue Basculla pelli Pistola bovini Armadietti inox Culla raccolta bovini Tavolo ispezione visceri inox Carrucole mezzene Lamiera inox lavorata Carrello sequestri e sospetti Box sosta incanalamento bovini Portagomma Ganciere Vaschetta per pistola Scaletta di servizio Scrivinpiedi inox Paranco Trave per paranco Storditore elettrico Segasterni Ganci ad “S” n.1 n.5 n.1 ml.5,00 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 n.2 n.1 n.3 ml.6,00 n.4 n.3 n.3 n.1 n.1 ml.20,00 n.2 Kg. 3300 n.1 n.2 n.1 n.1 n.1 n.3 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 n.6 n.1 n.1 n.60 Kg.282 n.1 Kg.663 n.2 ml.6,00 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 n.1 51 52 53 54 55 56 57 58 59 60 61 62 63 64 65 66 67 68 69 70 71 72 73 74 Lavatrippe Vasca lava trippe Ganciera Tappi per piedi ceppaia Termometri registratori Argano “azzoppati” Ceppaia per tripperia Mannaia dimezzatrice Cestelli per ovini Macchina centrifuga sbiancatrippe mod.p10 Cesoia trancia zampe, corna e musetti postazione operativa cm 173x186,5x72 poltroncina operativa serie 270 con braccioli poltroncine visitatori cassettiera metallica contenitore cm.150x47x197 contenitore cm.80x47x72 Sega a gattuccio BOSCH GSA 1100 PE Termorego. Portatile con sonda cassa in ABS Term. min-max digitale sonda esterna n.1 n.1 ml.3,00 n.4 n.2 n.1 n.1 n.1 n.6 n.1 n.1 n.1 n.1 n.2 n.1 n.1 n.1 n.1 n.2 n.2 L’impianto come sopra descritto è dotato di “Dichiarazione CE di conformità” (allegato II 1.A Direttiva Macchine 2006/42/CE). La struttura, le attrezzature e quant’altro utilizzato per le attività di macellazione sono e resteranno di proprietà del Comune che affiderà ad operatori terzi le predette attività con l’intento di migliorare il servizio offerto agli utenti. Breve descrizione della precedente gestione del servizio Il servizio è gestito dal 1° giugno 2011 a mezzo di contratto di concessione scadente il 31/12/2015. La controprestazione a favore del concessionario consiste unicamente nel diritto di gestire funzionalmente e di sfruttare economicamente il servizio. Le tariffe sono stabilite dal Comune; non è previsto alcun “prezzo/compensazione” a favore del concessionario Valore del servizio Il servizio è finanziato con i proventi dell’attività di macellazione; il concessionario è tenuto al pagamento di un canone annuo a favore del Comune di Sogliano al Rubicone. Attualmente il canone ammonta a € 1.100,00 (euro millecento/00) oltre IVA Ambito territoriale di riferimento Territori della Valle del Rubicone, della Valle dell’Uso e della Valle del Savio. Le potenzialità del Macello Comunale La potenzialità massima di macellazione del mattatoio comunale di Sogliano al Rubicone, in relazione alle caratteristiche dell’impianto (macello c.d. a capacità limitata), è così stimata: POTENZIALITÀ DELL’IMPIANTO (CON DUE OPERATORI) Vitelli SETTIMANALE Bovini adulti 12 Vitelli GIORNALIERA Bovini adulti 12 Vitelli ORARIA Bovini adulti 2 Ovini adulti Agnelli Ratiti 36 60 8 Ovini adulti Agnelli Ratiti 36 60 8 Ovini adulti Agnelli Ratiti 6 10 3 per un massimo di 38 UGB (capi bovini equivalenti) alla settimana e di 2000 UGB all’anno. Si precisa che la macellazione dei ratiti dovrà essere effettuata in momenti diversi da quella bovina ed ovina ed i relativi capi macellati non concorrono a formare i predetti limiti di macellazione (38 UGB alla settimana; 2000 UGB all’anno). Dal 17/02/2015 il macello comunale è stato riconosciuto idoneo anche alla macellazione di carni di ungulati selvatici (cinghiali e ruminanti selvatici). Per l’effetto è stato aggiornato l’atto di riconoscimento ai sensi del Reg. CE n.853/2004 che ora risulta essere J507W per le seguenti attività: Sezione Categoria Attività Cod. Sanco Specie I Carni di domestici ungulati Macello-SH S/O/C/S II Carni di selvaggina allevata (solo grande selvaggina e ratiti) Carni di selvaggina cacciata Macello-SH Ratiti Centro di lavorazione selvaggina - GHE wU/wG III Remarke Prodotti SAnco R *** Nel periodo 01/06/2011 – 30/06/2015 sono stati macellati i seguenti capi Anno 2011 Bovini Vitelli Vitelloni maschi Vitelloni femmine n. 8 59 144 Carni di bovino, ovino, caprino, equino Carni di ratiti Carni di ungulati selvatici (cinghiali e ruminanti selvatici) Vacche Tori Ovini e caprini Agnelli Agnelloni Capretti Castrati Pecore Capre 4 2 n. 68 6 7 3 11 12 Ratiti Anno 2012 Bovini n. Vitelli Vitelloni maschi Vitelloni femmine Vacche Bufale Tori Ovini e caprini 14 66 84 10 1 4 n. Agnelli Agnelloni Capretti Castrati Capre 84 16 6 1 4 Ratiti Anno 2013 Bovini n. Vitelli Vitelloni maschi Vitelloni femmine Vacche Tori Ovini e caprini 4 63 94 3 1 n. Agnelli Agnelloni Pecore Capretti Ratiti 85 27 3 Anno 2014 Bovini Vitelli Vitelloni maschi Vitelloni femmine Vacche Ovini e caprini Agnelli Agnelloni Capretti n. 4 43 89 3 n. 64 30 Ratiti Anno 2015* Bovini Vitelli Vitelloni maschi Vitelloni femmine Vacche Ovini e caprini agnelli agnelloni capretti n. 15 27 2 n. 75 1 n. Ratiti n. Ungolati selvatici *Periodo 01/01 – 30/06/2015 57 In esecuzione della Deliberazione della Giunta Municipale n° 168 del 12/12/2011 e s.m.i. le tariffe di macellazione sono, attualmente, le seguenti: TARIFFE DI MACELLAZIONE CAPI (specie) TARIFFA DI MACELLAZIONE (euro) USO CELLE FRIGORIFERE (€/giorno) BOVINI ADULTI € 43,00 € 4,13 VITELLI € 40,00 € 4,13 OVINI ADULTI € 8,50 € 1,60 AGNELLI € 4,50 € 1,60 RATITI € 45,00 € 1,60 UNGULATI SELVATICI € 31,00 TRASPORTO CARNI DIRITTO FISSO PERCORRENZA (euro) (€/Km.) € 0,41 € 3,00 Le suddette tariffe saranno ridotte del 30% (trentapercento) nel caso in cui i capi da macellare provengano da Cooperativa Sociale di cui alla legge 8 novembre 1991, n.381 “Disciplina delle cooperative sociali”; a tal proposito si precisa che qualora l’applicazione della percentuale di riduzione alle tariffe determinasse un risultato a “cifra decimale” si procederà ad arrotondare all’unità superiore. 5. MODELLO ORGANIZZATIVO E MODALITA’ DI GESTIONE DEL SERVIZIO Definizione del mercato Breve descrizione del mercato rilevante sotto il profilo del prodotto e della dimensione geografica L’agricoltura e l’allevamento costituiscono le principali risorse del sistema economico-produttivo di Sogliano al Rubicone. Le aziende agricolo-forestali occupano un’area di 70,90 kmq, corrispondenti al 75,9% della superficie totale. Tale dato, che a prima vista appare elevato, è in realtà piuttosto basso per un territorio scarsamente urbanizzato e quasi completamente non industrializzato; infatti un’elevata percentuale della superficie del territorio comunale non è utilizzata dal punto di vista agricolo - forestale perché improduttiva (calanchi, frane, ecc. ); le attività prevalenti sono costituite da colture estensive ed allevamento. Principali operatori del settore e relative quote di mercato Il macello di Sogliano al Rubicone è utilizzato oltre che dagli operatori e residenti nel comune, anche da utenti singoli e organizzati in forma d’impresa provenienti da altri Comuni, in particolare da quelli della fascia appenninica. Il macello di Sogliano al Rubicone costituisce un impianto fondamentale per l’economia locale che, come innanzi descritto, risulta essere dedita prevalentemente all’agricoltura e all’allevamento. Il macello di Sogliano al Rubicone non è però l’unico della zona, potendo infatti contare gli utenti anche sugli impianti di: Bagno di Romagna; Modigliana; Premilcuore; Santa Sofia e Sarsina. Valutazione comparativa tra le opzioni di affidamento Il servizio di macellazione si configura come un servizio pubblico locale di rilevanza economica. *** La normativa in materia di servizi pubblici nel corso di questi ultimi anni è più volte cambiata. Sono, infatti, stati registrati diversi interventi normativi, nella cui successione temporale si sono inserite sia un’abrogazione referendaria sia una pronuncia di illegittimità costituzionale. Tali interventi si sono succeduti in un ristretto contesto temporale e sono stati adottati, per lo più, con provvedimenti d’urgenza. Si ricordano all’uopo: - l’articolo 23-bis del decreto-legge n. 112 del 2008, che ha disposto una riforma del comparto dei servizi pubblici locali (SPL), affermando l’obiettivo di favorire la diffusione dei principi di concorrenza, libertà di stabilimento e libera prestazione dei servizi. A tal fine il principio della gara è stato posto come regola generale degli affidamenti di servizi ed è stata stabilita una specifica normativa in deroga per le fattispecie che “non permettono un efficace ed utile ricorso al mercato“. Al contempo è stata prevista un’ampia delegificazione del settore; - questa riforma ha inciso sulla normativa contenuta principalmente nell’articolo 113 del testo unico degli enti locali (TUEL) n. 267 del 2000 ed è stata poi modificata in vari punti dall’articolo 15 del decreto-legge 135/2009, convertito dalla legge 166/2009, e successivamente completata dal regolamento governativo adottato con D.P.R. 168/2010; l’intera disciplina è stata poi abrogata con le consultazioni referendarie del 12 e 13 giugno 2011 e, per colmare il conseguente vuoto normativo, è quindi intervenuto sulla materia l’articolo 4 del D.L. 138/2011. Tale articolo ha previsto una nuova disciplina generale dei servizi pubblici locali le cui linee portanti in tema di affidamenti hanno ripreso quelle della disciplina varata nel 2008, come successivamente modificata e integrata in sede di delegificazione; - tali disposizioni sono state poi oggetto di ulteriori parziali modifiche per effetto dell’articolo 9, co. 2, della legge 183/2011, legge di stabilità 2012 e dell’art. 25, comma 1, del decreto-legge 1/2012 (c.d. D.L. Liberalizzazioni) che ha introdotto, nel D.L. 138/2011, l’art. 3 bis, per disciplinare gli ambiti territoriali e i criteri di organizzazione dei servizi pubblici locali allo scopo di economie di scala e di differenziazione idonee a massimizzare l’efficienza dei servizi stessi. Il D.L. liberalizzazioni ha anche novellato l’art. 4 del D.L. 138/2011 con l’obiettivo di limitare ulteriormente le possibilità di ricorrere alle gestioni dirette e di incentivare le gestioni concorrenziali nei diversi segmenti del comparto; ulteriori novelle, di entrambi gli articoli, 3 bis e 4, sono state disposte dall’art. 53 del decreto-legge 83/2012 (c.d. D.L. Crescita del Paese); - su tale disciplina è intervenuta la sentenza 199/2012 della Corte costituzionale, depositata il 19 luglio 2012, che ha dichiarato l’illegittimità delle disposizioni adottate, dopo il referendum del giugno 2011, con l’art. 4 del decreto legge 138/2011 e delle successive modificazioni, in quanto dirette a ripristinare norme abrogate dalla volontà popolare col suddetto referendum, quindi in contrasto con il divieto desumibile dall’art. 75 Costituzione. La declaratoria di illegittimità ha riguardato non solo l’art. 4, ma anche le successive modificazioni dello stesso articolo disposte dalle seguenti fonti sopra richiamate (art. 9, co. 2, della legge 183/2011, legge di stabilità 2012; art. 25 del decreto-legge 1/2012; art. 53 del decreto-legge 83/2012); - la perdita di efficacia della normativa stabilita con l’art. 4 del d.l. 138/2011 e con le successive modifiche ha lasciato il settore dei servizi pubblici locali parzialmente privo di una specifica disciplina nazionale di carattere generale, ma non un vuoto normativo, infatti, in primo luogo, per effetto dell’appartenenza all’Unione Europea, in materia trova applicazione quanto stabilito in sede comunitaria, sia nel Trattato sul funzionamento dell’Unione europea, sia dalla giurisprudenza comunitaria; - su tale situazione è poi intervenuto l’art. 34, commi 20-25, del D.L. 179/2012, convertito dalla L. 221/2012 con modificazioni, che ha previsto che l’affidamento dei servizi pubblici locali di rilevanza economica sia basato su una relazione dell’ente affidante, da rendere pubblica sul sito internet dell’ente stesso; - ulteriore fonte intervenuta nella materia, a fini di contenimento e controllo della spesa pubblica, è costituita dal D.L. 174/2012 convertito dalla legge 213/2012. *** Alla luce della suddetta normativa si prospettano quindi le seguenti alternative gestionali – organizzative per il servizio di macellazione: 1) Gestione tramite imprenditore o società privata individuato in conformità ai principi desumibili dal Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) e dei principi generali relativi ai contratti pubblici ovvero trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento e proporzionalità; 2) Gestione tramite società mista pubblica e privata, maggioritaria o minoritaria, con individuazione tramite gara a doppio oggetto del socio privato operativo; 3) Gestione tramite società in house, senza limiti di affidamento, purché conforme al diritto comunitario. *** Il macello comunale di Sogliano al Rubicone, unico nel territorio comunale, è gestito, dal 1° giugno 2011, a mezzo di concessione di servizio (art.30 D.Lgs. 12/4/2006, n.163 – Codice dei contratti pubblici). La controprestazione a favore del concessionario consiste unicamente nel diritto di gestire funzionalmente e di sfruttare economicamente il servizio. Le tariffe sono stabilite dal Comune; non è previsto alcun “prezzo/compensazione” a favore del concessionario. *** Conclusioni Alla luce di quanto premesso e considerato, si ritiene doveroso esprime il seguente indirizzo circa la gestione del macello comunale: - di affidare la gestione del servizio di macellazione “in concessione”, tenuto conto che l’attività di controllo e monitoraggio espletata in questi anni dai competenti uffici comunali nei confronti del servizio fornito all’utenza, non ha riscontrato anomalie, malfunzionamenti e irregolarità nella gestione che, invece, è risultata scorrevole, chiara, puntuale e semplificata: - (quindi) di non avvalersi alle forme gestionali sub 2) e 3), tenuto conto che la gestione in concessione del macello comunale ha già dimostrato di poter portare benefici per la pubblica amministrazione e per gli utenti finali del servizio (benefici di carattere economico, concretizzatisi in una riduzione dei costi di gestione dell’infrastruttura, sia riconducibili ad un incremento dell’efficienza, dell’efficacia e della qualità dei servizi erogati). *** In conformità ai principi desumibili dal Trattato di Funzionamento dell’Unione Europea (TFUE) e dei principi generali relativi ai contratti pubblici, la scelta del concessionario dovrà avvenire nel rispetto dei principi di trasparenza, adeguata pubblicità, non discriminazione, parità di trattamento, mutuo riconoscimento e proporzionalità. Sogliano al Rubicone, 3 settembre 2015 Il Responsabile Area ST Amministrativi Dott. Andrea Carichini