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All’interno l’edizione internazionale de Fondatore Eugenio Scalfari Direttore Ezio Mauro www.americaoggi.info QUOTIDIANO ITALIANO amer ca Ogg Anno XXV III XXVIII n. 222 Venerdì 14 agosto 201 5 2015 Fri day Friday August 14 5 201 2015 $ 2 Norwood, New Jersey Tel. 212-268-0250 o 201-358-6692. Fax 201-358-9212 TENSIONE NELL’UE Si complica il salvataggio della Grecia ROMA. E’ alta la tensione in vista dell’Eurogruppo in programma a Bruxelles venerdì. La strada verso l’accordo sul terzo salvataggio della Grecia si sta complicando. La Germania infatti resta reticente a dare il via libera al piano, tanto che il “Financial Times” scrive che “Berlino getta sabbia negli ingranaggi dell’accordo sulla Grecia”, commentando un documento in cui il ministero delle Finanze tedesco “elenca le sue obiezioni all’intesa”.Il documento è circolato tra i partner dell’Eurozona “poche ore prima del voto del Parlamento greco”. Il ministero delle Finanze tedesco ha tuttavia negato di voler respingere l’accordo, ma ha spiegato che sta sollevando solo “alcune questioni che devono essere valutate in sede di Eurogruppo”. In particolare l’incontro di venerdì a Bruxelles dei ministri delle Finanze dell’Eurozona deve dare “risposte importanti” sul ritardo nelle riforme, sulla sostenibilità del debito, sul ruolo del Fmi e sulle privatizzazioni. E su quest’ultimo punto a preoccupare Berlino è la proposta di rinvio del fondo da 50 miliardi. Il portavoce ai temi finanziari della Cdu, il partito della Cancelliera Angela Merkel e del ministro delle Finanze, il falco Wolfgang Schaeuble, ha fatto sapere che l’accordo con la Grecia “è desiderabile ma non è scontato”. Fonti Ue spiegano tuttavia che sul tavolo dell’Eurogruppo ci sarà per la Grecia sia la possibilità di dare il via libera al salvataggio Esm e sia l’opzione di un nuovo prestito ponte. Entrambe le procedure sono state già attivate e pronte ad essere applicate. Intanto, da un altro rapporto circolato tra i governi dell’Eurozona, emerge che l’Unione Europea nutre “forti preoccupazioni” sulla sostenibilità del debito greco, timori che mettono sotto pressione la Germania, principale creditore di Atene, affinché acconsenta a una sua ristrutturazione in questo terzo piano di aiuti alla Grecia. Nella foto, Alexis Tsipras e Angela Merkel A PAGINA 2 Connecticut/La Corte Suprema: è incostituzionale Stop alla pena di morte HARTFORD. La Corte Suprema del Connecticut stabilisce che la pena di morte è incostituzionale ed estende il divieto in vigore dal 2012 per tutti coloro che sono nel braccio della morte nello Stato, risparmiando così la vita di 11 condannati. Dal 2012 è in vigore il divieto nello Stato per tutti i futuri crimini, ma gli 11 ancora nel braccio della morte erano stati condannati alla pena capitale prima del 2012. La Corte Suprema del Connecticut si è espressa rispondendo all’appello di Eduardo Santiago, i cui legali hanno sottolineato che ogni esecuzione dopo il divieto rappresenterebbe una punizione crudele e illegittima. “La pena di morte nello stato non è più in linea con gli standard attuali”, afferma il giudice Richard Palmer, sottolineando che l’esecuzione di persone condannate prima del 25 aprile 2012, quando la pena di morte è stata ritenuta incostituzionale, violerebbe la costituzione che vieta punizioni crudeli. Negli Stati Uniti dall’inizio dell’anno sono state effettuate 18 esecuzioni, di cui 10 in Texas. RENZI RIBADISCE: CON O SENZA FORZA ITALIA Faremo le riforme Ma il cammino è accidentato Matteo Renzi ieri alla Festa regionale dell’Unità a Villalunga di Casalgrande nel Reggiano ROMA. “La riforma naturalmente andrà avanti, vediamo se riusciamo a coinvolgere più partiti possibili”. Matteo Renzi tiene la barra dritta: la riforma del Senato si farà. Arrivato a sorpresa alla Festa dell’Unità di Castelgrande, in provincia di Reggio Emilia, il premier manda un messaggio di fermezza e gela le aspettative di Berlusconi: “Forza Italia - ricorda - ha votato questa riforma in prima lettura al Senato con Romani poi è arrivato Brunetta e ha cambiato idea. Se ci staranno bene se non ci staranno faremo senza di loro”. Ma il cammino del disegno di legge che rivoluziona il sistema parlamentare italiano resta accidentato. Nel Pd la tensione tra maggioranza renziana e minoranza di sinistra resta alta. Lo spettro di una scissione nel Pd continua a tenere banco nel dibattito per la riforma del Senato. Nel zioni vadano a finire sui giornali”, spiega. Ma che la partita possa essere riaperta e che addirittura possa essere merce di scambio per far passare la riforma del Senato è un’opportunità decisamente smentita dal responsabile giustizia del Pd, Davide Ermini. “Per il ruolo che ho - chiarisce posso assicurare che non ci sono sentori di trattative sulla giustizia di nessun genere”, neppure in prospettiva: “Non c’è materia per alcuna trattativa e tanto meno di una trattativa che sia legata alle riforme” ribadisce. Se mai dovesse aprirsi questa strada, non cambia il piano A degli azzurri: il pressing per ottenere una revisione della legge elettorale con l’obiettivo di introdurre il premio alla coalizione. E ovviamente, il Senato elettivo. frattempo un nuovo tassello si potrebbe dover incastrare nel puzzle della ricerca dei voti per far passare il ddl a Palazzo Madama: si chiama riforma della Giustizia e si declina con la riforma del processo penale che riparte a settembre. Indiscrezioni rilanciate dal Corriere della Sera parlano di un Cavaliere intenzionato a mettere sul tavolo di un accordo con il Pd per la riforma del Senato una revisione delle questioni che più stanno a cuore agli azzurri, a partire dalle intercettazioni. Sono indiscrezioni, ma che la tentazione sia aperta lo conferma una dichiarazione del senatore azzurro Lucio Malan che precisa: “Niente scambi ma buone riforme: sulla giustizia e sul Senato”. “Serve un sistema che funzioni, che non penalizzi gli innocenti e che non consenta che le intercetta- A PAGINA 10 I VIP LASCIANO YORK PER NEW ORLEANS In fuga dalla Grande Mela NEW YORK. E’ fuga da New York. I prezzi più bassi delle case e una migliore della qualità della vita sono alle base di un trend che vede un numero crescente di newyorkesi lasciare la Grande Mela per trasferirsi a New Orleans. A dire addio a New York è anche l’attore Bryan Batt, il Salvatore Romano di “Mad Men”: dopo nove anni nella Grande Mela ha deciso di tornare con il marito nella nativa città della Louisiana, dove ha comprato e ristrutturato una grande casa in stile coloniale risalente al secolo scorso. E il suo esempio, racconta, lo hanno seguito in tanti. “All’inizio avevamo un piccolo giro di amici di New York ha spiegato - ora invece è una vera comunità”. E mentre si avvicina il decimo anno dall’uragano Katrina, che ha devastato New Orleans, gli agenti immobiliari affermano che molte proprietà vengono acquistate da giovani provenienti da New York, California e Texas. Anche diverse celebrità americane hanno recentemente comprato casa a New Orleans, da Sandra Bullock a Nicolas Cage. Jay Z e Beyoncé, invece, sembra che abbiano acquista- LA VOCE DEGLI ITALIANI D’AMERICA 201-358-0700 to una vecchia chiesa, mentre la sorella minore della cantante, Solange, è proprietaria di una boutique nel Quartiere Francese, la Exodus Goods. Così ha scelto anche Mario Rodriguez, cuoco 35enne, trasferitosi da Manhattan dal 2012, che ha comprato casa per 299 mila dollari. “Non avrei mai potuto fare lo stesso a New York”, ha raccontato. La popolazione di New Orleans ha superato quota 384 mila abitanti, circa il 79% del totale degli abitanti nel 2000, mentre l’area metropolitana ha 1,25 milioni di abitanti. B’klyn: 718-331-8100 Fax: 718-236-71111 S.I.: 718-966-7400 catering SALUMERIA self service I TA L I A N A FRANK & SAL PRIME MEATS www.frankandsals.com • spediamo in tutti gli Stati Uniti d’America 8008 18TH AVENUE • BROOKLYN • NY 11214 4060 HYLAN BLVD. • STATEN ISLAND • NY 10308