articolo pdf della rassegna stampa di dialogic srl
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23/03/2016 INDICE CATEGORIA DATA ARTICOLO TITOLO PAGINA Corriere dell'Umbria Corriere dell'Umbria 23/03/2016 "ORA OCCORRE CONVOCARE UN NUOVO TAVOLO 1 Corriere dell'Umbria 23/03/2016 ELETTRO: SCIOPERO E BLOCCO DELLA PORTINERIA 2 Corriere dell'Umbria 23/03/2016 AST, RISTRUTTURAZIONI NON ANCORA FINITE MA TERNI NON SI VENDE 3 Corriere dell'Umbria 23/03/2016 Paparelli: "Ripartiremo con maggiore slancio" 4 23/03/2016 Mobilitazione in consiglio regionale contro l'ampliamento della discarica 5 Corriere dell'Umbria Narni-Amelia 23/03/2016 "La zona del Monte dimenticata da anni" 6 Corriere dell'Umbria Narni-Amelia 23/03/2016 Boccata d'ossigeno per il turismo a Pasqua Ristoranti e bar del centro saranno aperti 7 Corriere dell'Umbria Narni-Amelia 23/03/2016 Santarelli annuncia tolleranza zero verso chi non rispetta le regole sui rifiuti 8 Corriere dell'Umbria Terni 23/03/2016 Beni pignorati spariti Cadono tutte le accuse 9 Corriere dell'Umbria Terni 23/03/2016 Il prefetto in visita ai vigili delfuocoe alla Forestale In primo piano la lotta contro i reati ambientali 10 Corriere dell'Umbria Terni 23/03/2016 Alessandro Mancini confermato ambasciatore dell'associazione One contro la povertà e l'ingiustizia 11 Corriere dell'Umbria Terni 23/03/2016 Rifiuti tra caos e nuove regole 12 Corriere dell'Umbria Terni 23/03/2016 Fedeli senza messa di Pasqua nella loro chiesa 13 Corriere dell'Umbria Terni 23/03/2016 Il vescovo celebra la Passione in duomo E a San Valentino si rievoca la Via Crucis 14 Corriere dell'Umbria Terni 23/03/2016 Resa dei conti in aula 15 Corriere dell'Umbria Terni 23/03/2016 Piediluco, più di 500 firme per lo sviluppo sportivo Giacchetti: "Andiamo avanti" 16 Corriere dell'Umbria Terni 23/03/2016 Santarelli annuncia tolleranza zero verso chi non rispetta le regole sui rifiuti 17 23/03/2016 Narni / Storie di ordinaria 18 Corriere dell'Umbria - Orvieto Corriere dell'Umbria - Orvieto Corriere dell'Umbria Narni-Amelia Corriere dell'Umbria Terni Cronache24.it Cronache24.it disabilità: "Ridotta a 90 euro la mia assistenza domiciliare" Cronache24.it 23/03/2016 Narni / Elettrocarbonium, staccata anche l'acqua: nuovo sciopero 19 Cronache24.it 23/03/2016 Amelia / Partono le multe per chi getta rifiuti all'aperto 20 Cronache24.it 23/03/2016 Otricoli / Pubblicato il bando per la gestione della piscina 21 23/03/2016 Prima pagina 22 Il Messaggero Terni 23/03/2016 Fondazione Carit furia Aristide Paci: «Dignità calpestata» 23 Il Messaggero Terni 23/03/2016 Malagiustizia, il processo inizia dopo 12 anni 24 Il Messaggero Terni 23/03/2016 «500 euro per rubare ai Moracci per quei soldi avrei fatto di tutto» 25 Il Messaggero Terni 23/03/2016 Elettro appesa a un filo, doccia fredda dalla Sgl Carbon 26 Il Messaggero Terni 23/03/2016 Ast, vertice al Mise: «No alla vendita ma continuano le ristrutturazioni» 27 Il Messaggero Terni 23/03/2016 Piediluco, i residenti in rivolta: «Esposti non sono ambientalismo» 28 Il Messaggero Terni 23/03/2016 «Obbedisco» Ma tra i fedeli c'è qualche malumore 29 Il Messaggero Terni 23/03/2016 «Macroregioni, Terni faccia attenzione al centralismo di Firenze» 30 Il Messaggero Terni 23/03/2016 «No alle messe pasquali nelle parrocchie piccole» 31 Il Sole 24 Ore 23/03/2016 Prima pagina 32 Il Sole 24 Ore 23/03/2016 Thyssen conferma i piani a Terni 33 23/03/2016 Prima pagina 34 23/03/2016 Discarica, la rabbia scende in piazza Sotto la Regione: ‘No ampliamento 35 La Nazione Terni 23/03/2016 «Troppe domande senza risposta» 36 La Nazione Terni 23/03/2016 L'Ast supera la prima verifica «ThyssenKrupp rispetta i patti» 37 La Nazione Terni 23/03/2016 Cinquecento firme a sostegno dei progetti per il canottaggio 38 La Nazione Terni 23/03/2016 Elettrocarbonium, sciopero dei lavoratori e blocco della portineria 39 La Nazione Terni 23/03/2016 Mancano i documenti, multato 40 Il Corriere della Sera Il Corriere della Sera Il Messaggero Terni Il Sole 24 Ore Italia Oggi Italia Oggi La Nazione - Orvieto La Nazione - Orvieto La Nazione Terni un locale della ‘movida La Repubblica ed. Nazionale La Repubblica ed. Nazionale 23/03/2016 Prima pagina 41 Newstuscia.it 23/03/2016 INFO VIABILITA': SENSO UNICO ALTERNATO PER VERIFICHE AL PONTE CICONIA DI ORVIETO 42 Newstuscia.it 23/03/2016 MONTECCHIO. LA VIA CRUCIS RAGGIUNGE UN SECOLO DI VITA 43 Newstuscia.it 23/03/2016 PASQUA, TRE EVENTI DA NON PERDERE IN PROVINCIA DI TERNI 44 23/03/2016 Senso unico alternato sulla regionale 71 per verifiche al Ponte di Ciconia 45 www.narnionline.it 23/03/2016 Narni, la parte alta della città è nel degrado, Enrico Daniele (TpN) chiede al sindaco di intervenire 46 www.narnionline.it 23/03/2016 Elettro: 'tagliata' l'acqua, i sindacati chiedono l'avvio delle procedure di licenziamento, nuovo sciopero e blocco della portineria 47 Newstuscia.it Orvietonews Orvietonews www.narnionline.it PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 0 23/03/2016 - PAG. 13 23/03/2016 A TERNI “Abbiamo registrato un’oggettiva continuità degli impegni di ThyssenKrupp rispetto all'attuazione dell'accordo sottoscritto nel 2014 per l'Ast di Terni”. E’ questo il primo commento a caldo, al termine dell’incontro di Roma, da parte della presidente della Regione Catiuscia Marini, del vicepresidente, Fabio Paparelli, e del sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo. “Abbiamo apprezzato inoltre la conferma degli investimenti, sia quelli legati alla efficienza tecnologica degli impianti, sia con riferimento alla realizzazione della nuova linea 6. Guardia- ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| LE REAZIONI “ORA OCCORRE CONVOCARE UN NUOVO TAVOLO” mo con attenzione al tema della compatibilità ambientale della fabbrica e in particolare - hanno aggiunto - alle modalità e ai tempi di selezione delle proposte progettuali legate alla chiusura del ciclo produttivo concernente le scorie”. Le istituzioni locali hanno poi confermato il contenuto degli impegni assunti con l’accordo, sia in ordine al supporto degli inve- stimenti di natura energetico-ambientale che alla parte infrastrutturale di loro competenza nella prospettiva del riconoscimento dell’area di crisi. Nel corso della riunione è stata annunciata la riconvocazione del tavolo, sollecitata dalla presidente Marini, alla presenza del nuovo ad Burelli per discutere le prospettive di medio e lungo termine. E in quella sede - hanno commentato le segreterie comunale e provinciale del Pd ternano - “ci auguriamo che si possa avviare una discussione più approfondita e concreta sulle prospettive produttive di Ast e sul rilancio del tessuto economico di Terni”. Per il senatore Gianluca Rossi (Pd) “ieri le risposte tanto attese da tutti non sono arrivate. E non poteva essere altrimenti, vista la composizione della delegazione della multinazionale tedesca al Mise. Mi auguro che le istituzioni, governo nazionale in testa, le acquisiscano rapidamente dai vertici di Tk”. B A.Mo. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 1 23/03/2016 - PAG. 13 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| CHIMICA Le maestranze tornano a incrociare le braccia. La situazione precipita, staccata pure l’acqua ELETTRO:SCIOPEROEBLOCCODELLAPORTINERIA A NARNI - Ritornano a bloccare la portineria e a incrociare le braccia, i lavoratori di Elettrocarbonium. A riaccendere la miccia, dopo una tregua soltanto apparente, il distacco idrico avvenuto lunedì mattina. Alzano la voce, le segreterie sindacali nazionali e regionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil che denunciano, in una lettera inviata a Elettrocarbonium, istituzioni regionali e locali, Ministero dello Sviluppo Economico, Sgl, la situazione che “porta a minare le norme igienico sanitarie a discapito dei lavoratori del sito”. Ma non solo. Lunedì pomeriggio, l’azienda comunicava, sostengono le forze sociali, “di far uscire dalla fabbrica, entro 15 giorni, tutto il materiale di vostra proprietà, azione palesemente contrastante con la vostra richiesta di apertura Cigo per la quale non abbiamo dato riscontro in quanto via non percorribile”. Si tratta di elettrodi prodotti nei mesi scorsi e il carbone di proprietà di Michele Monachino. Una vertenza che si complica sempre di più e che potrebbe degenerare, per una serie di motivi. Intanto l’ufficio legale che segue gli interessi di Sgl ha rinnovato, nelle settimane scorse, la richiesta di una rapida restituzione dello stabilimento, nel caso contrario ricorrerà ad azioni legali. Poi c’è la spada di Damocle delle ditte fornitrici che vantano crediti arretrati di 5-6 mesi, che si sono rivolti all’avvocato Enrico De Luca, e minacciano un de- creto ingiuntivo. I contatti tra Sgl ed Elettrocarbonium, secondo fonti sindacali, continuano sottotraccia per cercare di trovare il bandolo della matassa. Alla base della trattativa sembra che ci siano alcuni aspetti economici, una specie di buonuscita. Per far ripartire gli impianti dello stabilimento di Narni Scalo, dopo il lungo stop, sono state investite diverse migliaia di euro, una cifra che, forse, vorrebbe essere recuperata in toto, oppure in parte. Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil chiedono a Monachino “l’istantanea apertura della procedura di licenziamento collettivo per permettere, ai lavoratori che ancora ne hanno la possibilità, di poter riattivare la mobilità avviata a gennaio 2015”. Il 3 aprile scade il primo anno di assunzione di alcuni lavoratori e senza il licenziamento non potranno accedere agli ammortizzatori e stessa sortespetterà a tuttele altremaestranze rientrate in fabbrica nelle settimane successive. B Carlo Ferrante PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 2 23/03/2016 - PAG. 13 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| P Sullo sfondo del vertice al Mise il nodo dei dazi antidumping. Sindacati in allarme AST, RISTRUTTURAZIONI NONANCORAFINITE MATERNINON SI VENDE di Antonio Mosca A TERNI - ThyssenKrupp non molla il sito ternano e continuerà a investire negli acciai speciali con l’Ast. Sullo sfondo resta però il nodo dei dazi antidumping verso la Cina. Se dovessero cadere, le ripercussioni sarebbero immediate in Europa e allora scatterebbe il piano b con altre ristrutturazioni. Così Peter Sauer, delle relazioni esterne Tk, presente ieri al vertice al Mise insieme all’ad Lucia Morselli. Sauer conosce da vicino l’azienda di viale Brin per aver partecipato a tutte le fasi complesse del negoziato che portarono al sofferto accordo del 3 dicembre di due anni fa. Ieri, a Roma, si è ritrovato faccia a faccia con la presidente della Regione dell’Umbria Catiuscia Marini, il vicepresidente Fabio Paparelli, il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo e i rappresentanti di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e delle relative Rsu. Per il governo erano presenti Giampiero Castano, re- sponsabile della task force ministeriale per le aziende in crisi, e, sul finire della riunione, anche il sottosegretario Teresa Bellanova. E proprio sul tasto delle riorganizzazioni non ancora finite hanno battuto, tra gli altri, il segretario nazionale e quello territoriale della Fiom-Cgil, Rosario Rappa e Claudio Cipolla, secondo i quali si tratta di “un’affermazione che, nel caso dell’Ast, è in contraddizione con i dati sugli investimenti, sui volumi e sulle prospettive di mercato che confermano invece le prospettive di consolidamento e di potenziamento del sito ternano e delle produzioni di acciai speciali”. La Fiom ha ribadito la necessità di “aprire una fase nuova sui temi trattati, attraverso un diverso sistema di relazioni sindacali, utile a discutere e a risolvere le criticità ad oggi presenti, a partire dall'organizzazione del lavoro e dei relativi inquadramenti e riconoscimenti professionali. Da parte di Tk, presente all'incontro, sono stati riconfermati gli impegni, escludendo ad oggi qualsiasi ipotesi di vendita del sito di Terni”. Durante l'incontro sono inoltre emersi, importanti dettagli sui passi in avanti rispetto all'attuazione del piano di rilancio: 90 milioni di euro investiti su circa 178 previsti e 59 nuovi inserimenti di lavoratori nel periodo 2015-’16. In più nessun forno è stato o sarà spento. Per il coordinatore nazionale siderurgia della Fim-Cisl, Raffaele Apetino, “il pieno rilancio del gruppo entro il 2018 necessita di un interlocutore stabile e un management certo sulle relazioni industriali, ma anche di maggiore attenzione alle tematiche ambientali. Con il nuovo ad MassimilianoBurelli, operativo dal prossimo pri- PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO mo aprile, abbiamo fissato sempre al ministero dello Sviluppo Economico, entro la fine di maggio, un nuovo incontro di verifica sul piano e per approfondire le iniziative industriali che ThyssenKrupp metterà in campo per l’Ast”.“Qualora l'Europa - ha aggiunto il segretario della Fim-Cisl di Terni, Riccardo Marcelli - concedesse lo status di economia di mercato alla Cina, le conseguenze potrebbero essere molto negative. Ecco perché fin da subito dobbiamo lavorare, come comunità, per valorizzare le nostre produzioni, chiedendo a ThyssenKrupp le risorse necessarie per gli investimenti che, valorizzando il Centro di finitura, dovrebbero portare all'ottenimento di verticalizzazioni di prodotto. Temo che ci sarà da soffrire”. Anche la Uilm si è detta preoccupata per “le dichiarazioni di Peter Sauer che, smentendo quanto affermato a dicembre dall’ad Morselli, ha sostenuto che la ristrutturazione non è stata ancora completata”. B PAG 3 23/03/2016 - PAG. 10 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| L’intervista Il vice presidente della giunta regionale sulle dimissioni di Barberini, il caso Terni e il dibattito nel Pd Paparelli: “Ripartiremo con maggiore slancio” PERUGIA - Il vice presidente della giunta regionale, Fabio Paparelli interviene a 360 gradi sul dibattito politico che anima il panorama regionale. Assessore Paparelli, cosa ne pensa della fase politica che sta attraversando il suo partito? In Umbria, come nel resto del Paese, sembra impazzare il tutti contro tutti. E’ normale? Il Pd è un grande partito che discute e riflette apertamente sul futuro. E’ innegabile che certi toni e certe spigolature sono figlie di un vecchio modo di interpretare il dibattito politico. Si tende a rifugiarsi troppo spesso nelle sicurezze e nelle appartenenze del passato. Per chi come me non proviene né dalla cultura cattolico-democratica né post comunista, è più facile sentirsi pienamente democratico, senza il bisogno di fare battaglie di posizionamento, si chiamino D’Alema o altri. Si punta troppo spesso a personalizzare il confronto e così si rischia di perdere di vista l’obiettivo comune. Tutto ciò é aggravato da una opposizione per lo più strumentale e populista, incapace di proposte alternative vere. E qual è questo obiettivo comune? Cambiare il Paese, spingere l’acceleratore sulle riforme e rompere il sistema dei privilegi, di qualunque estrazione e provenienza. C’è bisogno di una visione ampia, di un pensiero lungo ma anche di merito, velocità e concretezza. I cittadini pretendono di essere accompagnati al più presto fuori dalle secche di questa crisi. E la politica deve essere in grado dare risposte credibili. E' già in campo una nuova generazione di amministratori e una nuova classe dirigente ma c’è bisogno che questa nuova generazione metta più coraggio e autonomia. Quello di Matteo Renzi è un esempio prezioso. In Umbria, però, le dimissioni dell’assessore Barberini e le polemiche tra le correnti del Pd hanno segnato uno stop all’azione di Governo. Non sta- te perdendo tempo prezioso? Sono convinto che non si tratti di un vero e proprio stop, ma di un time out, un incidente di percorso che consentirà di fare chiarezza e ripartire con maggiore slancio. Il Governo regionale ha bisogno di camminare speditamente lungo il sentiero del riformismo e della innovazione e per fare ció occorre anzitutto stabilità. Sono altresì convinto che l’innovazione vada praticata e non annunciata. In questo governo regionale, all’interno di un quadro condiviso che è rappresentato dal programma di legislatura, vi è ampio spazio per una azione riformatrice. Non è un caso che tutti gli atti di questi primi otto mesi di legislatura siano stati votati all’unanimità. Ognuno di noi ha cercato di produrre innovazione, penso di averne dato prova concreta e continuerò a farlo di buona lena. A cosa si riferisce in particolare? Ad esempio abbiamo abolito il vecchio schema di concertazione e inserito nuovi strumenti partecipativi a partire dalla unitá per le crisi d’impresa, dal comitato di supporto allo sviluppo della manifattura fino a costruire dal basso, con le parti sociali un legge che abbia al centro il lavoro, il buon lavoro. Stiamo accelerando fortemente sulla digitalizzazione dei servizi della pubblica amministrazione in collaborazione con il Governo nazionale e sull’accensione della fibra per la banda larga. Abbiamo riformato e rilanciato i processi di internazionalizzazione del nostro sistema di imprese, di promocommercializzazione turistica e stiamo lavorando ad un grande progetto di rilancio della manifattura umbra 4.0. Non stiamo giocando più in difensiva. Proviamo ad attaccare e i primi numeri ci stanno dando ragione. I segnali di ripresa su occupazione, export e turismo sono incoraggianti. Nonostante quelli che lei defi- nisce “primi segnali incoraggianti” l’Umbria ce la farà da sola o all’orizzonte si pensa già alla macroregione? L’Umbria può e deve farcela. Ciò non significa precluderci delle strade. Non sono né imminenti, né attuali decisioni parlamentari e governative in materia di macro regioni, che avrebbero poco senso se non inquadrate dentro una fase due di riforme istituzionali. Dobbiamo concentrare le energie affinché sia approvato, in primis il referendum costituzionale, per chiudere dopo 50 anni una prima fase del processo di riforme, tenendo altresì conto che c’è una società che ha voglia di guardare oltre i confini. E c’è una dimensione strutturale della nostra regione caratterizzata da nanismo e da provincialismo. Quindi, se è giusto non preci- PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO pitare, non avere fretta ed evitare considerazioni di tipo geografico o di stampo leghista, cui ci si rifugia quando mancano le idee, è altrettanto vero che cominciare a ragionare sul futuro, cominciare a favorire politiche comuni e coordinate tra regioni dell’Italia di mezzo, significa prepararsi a quando arriverà il momento. E’ necessario anticipare e non subire i processi. In questa ottica l'Umbria coordinerá un progetto di promozione turistica delle regioni del centro Italia, abbiamo progetti comuni su molti settori con Toscana, Lazio, Marche, Emilia. Chiudiamo su Terni, la sua città, molti osservatori non reputano scontata la tenuta del governo cittadino. La città di Terni sta vivendo un fase di transizione epocale. C’è da ripensare il modello economico e sociale, dentro la dimensione regionale, e consolidare al tempo stesso, le realtà produttive esistenti. La macchina amministrativa ha bisogno di una revisione profonda e i cittadini sono in attesa di risposte. Ciò presuppone che la politica cambi passo in modo deciso e inauguri una nuova fase ormai non più rinviabile. Il Pd sta riflettendo e discutendo su questo. La Regione sta dando una mano importante a Terni, come ha sempre fatto, dalla norma introdotta nella finanziaria che riversa parte dei canoni idroelettrici sul territorio per dare una spinta allo sviluppo ed al decoro urbano fino alla messa a disposizionedi uno strumento nazionale dedicato di politica industriale, in una rinnovata sinergia con il governo Renzi, teso a produrre valore aggiunto da questa. Spero dunque che si trovi presto una soluzione che ridia motivazioni e speranze a quanti credono nel Partito democratico e nella sua classe dirigente. B PAG 4 23/03/2016 - PAG. 34 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Orvieto Cresce la protesta in città ma la mozione a palazzo Cesaroni non passa Mobilitazione in consiglio regionale contro l’ampliamento della discarica di Davide Pompei A ORVIETO - Le categorie economiche dell'Orvietano dicono no all'ampliamento della discarica. Non ci stanno a vedere trasformata la città del Duomo in pattumiera dell’Umbria. Nella seduta di ieri, il consiglio regionale soltanto alle 19 ha iniziato a discutere l'annunciata mozione - primo firmatario Nevi, assente, illustrata in aula da Squarta - con cui si chiede alla Regione di adeguarsi "alla contrarietà espressa dall'amministrazione comunale di Orvieto rispetto all'ampliamento della discarica". Dopo un'ora di discussione, la mozione non è passata: 6 le astensioni, 6 i voti favorevoli. A presidiare fin dal primo pomeriggio i lavori, anche la delegazione di #SaveOrvieto, con la mobilitazione popolata da forze politiche di minoranza, Amici della Terra, Cittadinanzattiva, Tavolo dell'Ambiente e singoli cittadini che ora annunciano battaglia. Già ieri mattina a Perugia, indossando sacchettidella raccolta differenziata, avevano manifestato il loro dissenso all'ampliamento. Assenti, maggioranza e amministrazione comunale. E assente anche la governatrice, impegnata a Roma per l’Ast. “La Sit in in Regione Due momenti della protesta di ieri (Foto Giancarlo Belfiore) PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO decisione di ampliare la discarica e utilizzarla fino al 2035 afferma il presidente del Consorzio tutela vini Orvieto, Enzo Barbi - impoverirebbe, economicamente e culturalmente, l'Orvietano e l'intero comparto. Per il vino di Orvieto è un pericolo troppo grande, sia in termini di immagine che economici, che mette seriamente a rischio la sopravvivenza della denominazione, il sano e florido futuro delle aziende, gli investimenti fatti negli anni per ottenere vini di qualità, i posti di lavoro creati". In allerta, anche le imprese agricole. "L'economia dell'Orvietano - rincara il presidente di Confagricoltura Corrado Bottai - vede una grande incoerenza fra gli sforzi in corso e l'ipotesi di un prolungamento dell'attività di smaltimento in discarica di rifiuti provenienti da un'area così vasta. Il prolungamento dell'utilizzo de Le Crete contrasta con la vocazione del territorio". E poi ilCoordinamento dei ristoratori orvietani, indignati nel vedere come, mentre nelle aziende si promuovono quotidianamente le eccellenze del territorio, questo venga "sempre più pesantemente stuprato da scelte assurde che minano la salubrità di prodotti, falde acquifere e aria". B PAG 5 23/03/2016 - PAG. 34 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Il consigliere Daniele (TpN) si fa interprete del malcontento dei residenti e attacca la giunta “La zona del Monte dimenticata da anni” A NARNI La zona del Monte a Narni centro sembra sempre più dimenticata. Così sembra stando almeno alle proteste che arrivano dai cittadini per i tanti problemi affliggono lazona che si estende fino alla Rocca Albornoz. Sotto accusa il degrado per la mancanza di manutenzione e di infrastrutture neces- sarie, come i parcheggi. "Il fatto è che si scelse di non far partecipare questa zona della città ai contratti di quartiere nel lontano 2004 preferendo Narni Scalo. E così la città perse anche altri finanziamenti che ora, con le casse al verde, avrebbero potuto risollevare l'immagine delle zone in questione". L’analisi è di Enrico Daniele, con- sigliere comunale di Tutti per Narni. Problemi nei vicoli di zona Aspromonte, con "gradini disconnesse ed erbacce altissime. E poi via Portecchia dove c'è un muro pericolante da mesi e quindi strada dei Cacciatori con le mura che portano alla Rocca puntellate da almeno 16 anni e l'acquedotto ingabbiato nei tubi innocenti. Ma PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO anche in questo ultimo caso non si vedono lavori all’orizzonte" protestano i residenti. “Il problema - osserva Daniele risale al 2004 quando si presentò quell'occasione d'oro che la giunta non seppe sfruttare. L'allora consigliere Fiordi dissentì spiegando che i soldi potevano arrivare qualora fossero stati inserit i quartieri più degradati. E infatti Narni arrivò ultima senza ottenere un soldo e ora la parte alta versa nel degrado più assoluto”. B Cesare Antonini PAG 6 23/03/2016 - PAG. 34 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| Narni Boccata d’ossigeno per il turismo a Pasqua Ristoranti e bar del centro saranno aperti A NARNI La primavera risulta senza dubbio la stagione più fortunata per il turismo cittadino. Nel week end di Pasqua, poi, la situazione tende a migliorare, facendo registrare il tutto esaurito negli alberghi e nei ristoranti. Anche quest’anno, a conferma di ciò che era accaduto negli ultimi fine settimana pasquali e nonostante l'incalzante crisi economica, secondo le previsioni si assisterà all'arrivo in città di un cospicuo numero di turisti che si andranno a sommare ai visitatori che hanno cominciato a girovagare per le vie del centro storico già nello scorso fine settimana. Per quanto riguarda i turisti, si tratta in parte di visitatori “mordi e fuggi” che soprattutto nella giornata di Pasquetta aumenteranno, animando piazze e monumenti del centro storico, ma anche di turisti che hanno prenotato negli alberghi della città per tre o quattro giorni, secondo quanto testimoniato dagli albergatori. I turisti potranno ammirare per tutto il fine settimana di Pasqua le bellezze artistiche ed architettoniche della città, insieme al museo di palazzo Eroli, alla Rocca Albornoziana e alla suggestiva Narni Sotterranea. Ma non è finita qui. Il Comune, insieme alla Pro loco, ha organizzato per il 26, 27 e 28 marzo una mostra mercato dell'artigianato, hobbistica, collezionismo ed anticherie che rimarrà aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20. Le colorate bancarelle del mercato animeranno piazza dei Priori da sabato al giorno di Pasquetta, regalando ai cittadini ed ai turisti quella che viene intitolata "La creatività in piazza". Si ricorda che sia a Pasqua che nel lunedì dell’Angelo rimarranno aperti bar e ristoranti del centro che stanno registrando un buon numero di prenotazioni. B Chiara Rossi PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 7 23/03/2016 - PAG. 34 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| Amelia Santarelli annuncia tolleranza zero verso chi non rispetta le regole sui rifiuti A AMELIA Mantiene assai alti i livelli di raccolta differenziata, il Comune di Amelia, dopo l’avvio del nuovo sistema di gestione dei rifiuti. La spazzatura che si avvia al riciclaggio per Amelia si è stabilizzata all'80%. Il vicesindaco Santarelli, che cura le deleghe ambientali, accende ora un faro sulla necessità di punire chi inquina, annunciando la fine della tolleranza, introdotta nelle prime settimane per permettere all'utente di stabilire la necessaria familiarità con il nuovo sistema. "Chi getta rifiuti in maniera incivile è un inquinatore ambientale ed appartiene alla stessa categoria dei piromani" - dice il vicesindaco e assessore all'Ambiente, Franco Santarelli, esprimendo grande soddisfazione per la percentuale di raccolta differenziata raggiunta dall'inizio del nuovo sistema porta a porta. "Faremo partire i controlli su chi non rispetta le regole - continua il responsabile comunale delle politiche ambientali - con un'attività condotta da Comune e gestore. Dopo ormai 4 mesi dall'inizio del nuovo regime le trasgressioni non saranno più tollerate e ci saranno certamente sanzioni. Tanto più che sul sito istituzionale c'è il calendario puntuale con l'indicazione della tipologia di rifiuto raccolto quel giorno, in modo tale da non generare dubbi". Secondo Santarelli (nella foto) nel territorio comunale, con i dati ufficiali di febbraio 2016, la differenziata si è attestata stabilmente all'80% con quasi 45.000 chili di carta, 31.580 di plastica, 29.280 di vetro, 10.400 di metallo e 4.170 di compostaggio domestico. B P.S. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 8 23/03/2016 - PAG. 31 23/03/2016 ||| ||| z Tribunale Beni pignorati spariti Cadono tutte le accuse A TERNI Era finita alla sbarra per il reato di mancata esecuzione dolosa di un provvedimento del giudice. In sostanza era stata accusata di aver portato via dalla propria abitazione un televisore e alcuni mobili, nonostante fossero stati pignorati. Lunedì scorso la donna ternana è comparsa in tribunale dove è stata assolta con formula piena dal giudice monocratico. L’imputata, ora scagionata, era assistita dall’avvocato Arnaldo Sebastiani. B y PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 9 23/03/2016 - PAG. 31 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| E’ stato posto in evidenza il prezioso lavoro svolto da quanti operano per la tutela della vita umana e della natura IlprefettoinvisitaaivigilidelfuocoeallaForestale In primo piano la lotta contro i reati ambientali A TERNI Il prefetto, Angela Pagliuca, ha fatto visita ieri al comando provinciale dei vigili del fuoco dove ha incontrato il comandante, Paolo Mariantoni, i funzionari e tutto il personale. Il prefetto ha poi visitato il comando provinciale del Corpo Forestale dello Stato dove ha salutato il comandante, Gaetano Palescandolo, i funzionari, il personale e i comandanti di stazione provenienti dal territorio provinciale. Nel corso delle visite, il prefetto, nell'evidenziare il prezioso lavoro svolto da quanti operano quotidianamente per la tutela della vita umana e per la salvaguardia dell'ambiente, in Scambio di auguri Il comandante dei vigili del fuoco insieme al prefetto un momento caratterizzato anche da profonde innovazioni organizzative, ha rimarcato la necessità di "guardare al fu- turo con rinnovato impegno, nella certezza dell'importanza dei compiti affidati". Una particolare attenzione è stata rivol- PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO ta ai temi della pianificazione dell’emergenza e del perseguimento dei reati ambientali. Nel corso delle visite, il prefetto ha rivolto un pensiero alle nostre giovani connazionali vittime dell'incidente in Spagna, nonché ai tragici eventi di Bruxelles. I rappresentanti dei comandi provinciali dei vigili del fuoco e del Corpo Forestale dello Stato hanno ringraziato per la visita e contraccambiato gli auguri formulati dal prefetto per le prossime festività pasquali. Nei giorni scorsi il prefetto aveva fatto visita al questore Belfiore, al comandante dei carabinieri Capasso e al comandante della polizia stradale, Katia Grenga. B PAG 10 23/03/2016 - PAG. 31 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| E’ stato selezionato in un gruppo di 40 ragazzi italiani Alessandro Mancini confermato ambasciatore dell’associazione One contro la povertà e l’ingiustizia A TERNI Alessandro Mancini, residente a Terni, è stato confermato, per il secondo anno consecutivo, per partecipare al prestigioso programma "Giovani ambasciatori" dell’associazione One, l'organizzazione internazionale co-fondata da Bono che promuove campagne e azioni di sensibilizzazione per porre fine alla povertà estrema e all'ingiustizia. Quaranta giovani provenienti da tutta Italia sono stati selezionati per partecipare a questo programma di durata annuale. "E' importante ha dichiarato Alessandro Mancini (nella foto) - che ci mettiamo in gioco e chiediamo ai nostri leader di fare del loro meglio per la lotta contro la povertà estrema. Se ci uniamo e facciamo sentire la nostra voce, allora riusciremo a costruire un futuro migliore per tutti. Il 2016 offrirà molte occasioni per verificare che i leader mondiali mantengano le loro promesse". B PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 11 23/03/2016 - PAG. 31 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Decine di sacchetti abbandonati a ponte Carrara. Ottone (Asm): “Massima comprensione, ma poi arriveranno le multe” Rifiutitracaosenuoveregole di Antonio Mosca cianti regna la confusione più totale. “Evidentemente - repliA TERNI - Decine di sacchet- ca il presidente dell’Azienda ti della nettezza urbana lascia- speciale multiservizi, Carlo Otti in mezzo alla strada, a ridos- tone - non hanno partecipato so di ponte Carrara. Se il buon agli incontri informativi che giorno si vede dal mattino, per stiamo organizzando con la la nuova raccolta differenziata cittadinanza e che continueporta a porta c’è di che preoc- ranno anche il 30 e 31 marzo”. cuparsi. Ottone parla di una rivoluzioIeri mattina la scena è stata notata da molti automobilisti in ne epocale che imporrà un ratransito sulla rotonda nei pres- dicale cambio di abitudini e di mentalità. “Dovremo imparasi del varco della Ztl. “Complimenti vivissimi per lo re - osserva - che i rifiuti sono spettacolo indecente” - ha po- dei prodotti come gli altri e che stato con sarcasmo in tempo già ora rappresentano una rireale su Facebook, il consiglie- sorsa se opportunamente recure comunale dei Cinque Stelle, perati”. L’obiettivo del 65 per Federico Pasculli, suscitando cento di raccolta differenziata una valanga di commenti on è a portata di mano. “Nei coline sdegnati. Ma l’episodio muni più piccoli siamo partiti dei sacchetti dimenticati per con lo sprint giusti e adesso strada non sarebbe isolato. dice - contiamo di fare altretSegnalazioni in tal senso arri- tanto a Terni anche se i problevano anche da corso Tacito, mi, come in tutte le start up, dopo la chiusura dei negozi. sono fisiologici. Daremo temPer non parlare di via Primo po e modo a tutti di adeguarsi. Maggio dove i grossi cassonet- Ma dopo una prima fase di roti vicino alla scuola “Anita Ga- daggio il nuovo sistema entreribaldi” ieri erano ancora al lo- rà a pieno regime e allora per i ro posto anche se l’Asm aveva annunciato che sarebbero andati in pensione da lunedì scorso. E tra residenti e commer- trasgressori scatteranno multe salate”. Si parla di oltre 700 euro e, in caso di recidiva, si arriverà persino alla denuncia penale. Ognuno dei 47.000 utenti ternani sarà controllato con un transponder digitale, collocato sul mastello dei rifiuti, ma ci saranno anche delle telecamere per controllare chi lascia PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO i rifiuti fuori dagli spazi appositi. E non si faranno sconti a nessuno. L’Asm Terni Spa ha previsto anche dei manuali d’istruzione in lingue straniere per le famiglie di immigrati cheabitano in città.Dall’azienda sono già partite migliaia di lettere per informare gli utenti sulle modalità del porta a porta e su dove ritirare i kit. “Abbiamo già coperto - riprende il presidente Ottone - una vasta zona della città: dalla Polymer a Sabbione, fino a Maratta e a un ampio settore del centro cittadino. Le abitazioni con meno di 4 condomini dovranno portarsi a casa i 6 mastelli che vengono distribuiti gratuitamente nei centri di largo Frankl e al mercato comune di largo Manni. Per i palazzi più grandi, con oltre 4 appartamenti, si procederà invece con dei contenitori condominiali, ad eccezione del raccoglitore dell’umido che ognuno dovrà portarsi a casa propria”. E proprio per fare chiarezza sulla questione ieri il presidente Carlo Ottone ha incontrato anche una folta delegazione di amministratori di condominio. B PAG 12 23/03/2016 - PAG. 32 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Padre Piemontese ha deciso di concentrare in cattedrale le funzioni di alcune comunità più piccole Fedeli senza messa di Pasqua nella loro chiesa A TERNI I fedeli e i sacerdoti delle parrocchie di Santa Croce, di San Salvatore e delle rettorie di San Giovanni Evangelista e Santa Maria degli Spiazzi celebreranno il triduo pasquale nel duomo di Terni. Così ha stabilito la diocesi che in una nota spiega che, secondo le disposizioni della Paschalis Sollem- nitatis, alle celebrazioni del triduo pasquale nella cattedrale di Terni si uniranno i fedeli e i sacerdoti di altre chiese più piccole. La Paschalis Solemmnitatis è "una lettera circolare sulla preparazione e celebrazione delle feste pasquali che invita le piccole comunità religiose, sia clericali sia non clericali e le altre comunità laicali, a pren- PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO dere parte alle celebrazioni del triduo pasquale nelle chiese maggiori". La conseguenza è che i parrocchiani di alcune chiese minori dovranno celebrare la Pasqua in duomo e non nella chiesa che frequentano abitualmente. Un cambio di abitudini, anche se limitato a un giorno, che non tutti hanno digerito volentieri. B PAG 13 23/03/2016 - PAG. 32 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Fa discutere la sovrapposizione dei due appuntamenti previsti venerdì quasi alla stessa ora Il vescovo celebra la Passione in duomo E a San Valentino si rievoca la Via Crucis A TERNI In duomo venerdì alle 18 e 30 le celebrazioni della Passione del Signore officiate da monsignor Giuseppe Piemontese, nella basilica di San Valentino; stesso giorno e praticamente stessa ora (18), ecco la rappresentazione della Passione di Cristo proposta dal Centro culturale valentiniano. Due cerimonie che dunque mettono ancora in evidenza la spaccatura sorta tra la diocesi di Terni e il centro della basilica del patrono ternano e degli innamorati, dopo gli ultimi casi che hanno riguardato in particolare la festa del 14 febbraio con lo spostamento delle reliquie del santo sfumato all'ultimo proprio a causa della netta opposizione dei parrocchiani. Nel programma della diocesi infatti si legge che domani alle 18 e 30 nella cattedrale di Padre Giuseppe Piemontese Domani celebrerà la messa in coena Domini Terni si terrà la celebrazione dellasanta messa incoena Domini, presieduta dal vescovo. Venerdì pomeriggio,invece, alle 18 e 30, sempre nella cattedrale, il presule presiederà la celebrazione della Passione del Signore e, alle 21, appunta- mento con la processione del Cristo Morto, che partirà dalla chiesa di San Francesco e si snoderà lungo corso Tacito, piazza del Popolo, dove ci sarà una sosta e la meditazione guidata dal vescovo, per poi continuare in via Roma, via PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO dell'Arringo e piazza Duomo, fino alla cattedrale. Sabato, alle 22, nella Cattedrale, ci sarà la veglia pasquale nelcorso dellaquale sarà benedetto il fuoco nuovo e l'acqua del fonte battesimale e conferito il sacramento del battesimo ad un bambino. Infine domenica il vescovo presiederà la celebrazione della Pasqua di resurrezione alle 11 nella concattedrale di Narni e alle 18 in quella di Amelia. L'organizzazione del Centro valentiiniano invece prevede la rappresentazione della Passione. "Da mesi - ricordano ci stiamo impegnando nellarealizzazione della Passione, il più sublime esempio dell'amore che Dio ha per noi. La rappresentazione, in costume storico, si terrà venerdì alle 18 sul sagrato della basilica di San Valentino". B PAG 14 23/03/2016 - PAG. 33 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Imprecisioni e tanti “non so” durante il processo per l’omicidio Moracci Resa dei conti in aula A TERNI Versioni segnate da imprecisioni, tanti “non so” e “non ricordo”, ma in gran parte coincidenti. Per il legale della famiglia Moracci, l’avvocato Andrea Colacci, rappresentano soltanto “l’ennesima presa in giro e l’ennesimo scaricabarile”. Per gli avvocati Luca Maori e Giuseppe Squitieri, difensori di Daniel Buzdugan e Elvis Epure - i due autori materiali della rapina-omicidio che ieri pomeriggio sono stati ascoltati in aula - “è stato chiarito in maniera esatta lo scenario del crimine, e cioè che i veri responsabili sono i due basisti italiani (Claudio Lupi e Gianfranco Strippoli, ndr) che li hanno fatti venire a Terni con una scusa e che hanno organizzato il tutto nei minimi dettagli”. Clima da resa dei conti al processo per l’omicidio del 91enne Giulio Moracci, di fronte alla cortedi assise presieduta da Massimo Zanetti. Sotto il fuoco di fila delle domande poste dal pm Barbara Mazzullo, i due giovani rumeni che il 28 aprile di un anno fa hanno assalito la casa di via Andromeda dove il 91enne viveva con la moglie Fioranna, hanno fornito la propria versione dei fatti. In pratica Gheorghe Buzdugan sarebbe stato contattato dal Lupi qualche giorno prima del colpo, con la promessa di un lavoro “facile” da sbrigare a Terni in cambio di cinque-seicento euro in tutto. Gheorghe avrebbe poi “in- Omicidio Moracci I carabinieri e il medico legale Carlini sul luogo del delitto gaggiato” lo zio Daniel e un altro complice, Elvis Epure. Giunti a Terni da Latina, dopo un primo incontro a Gabelletta, i tre sono andati a pranzo a casa di Lupi e, da lì, nell’appartamento dove si è consumata la tragedia. Cancello e portone del palazzo sono stati aperti dallo Strippoli che ha poi suonato al citofono per far aprire alla moglie del Moracci anche la porta di casa. I due hanno legato e bendato l’anziana con corde e nastro adesivo e poi, secondo quanto raccontato ai giudici, il solo Elvis Epure si sarebbe “occupato” di Giulio Moracci, che stava riposando in camera. Prima legandogli le mani e poi ponendolo sul fianco sinistro. Il tutto mentre Daniel Buzdugan è rimasto ad aspettarli in auto. Per l’avvocato Francesco Mattiangeli, che difende Lupi e Strippoli - quest’ultimo con la collega Donatella Panzarola in aula è emerso “un particolare importante. Cioè che quel giorno era stato pianificato un furto e non una rapina. Tutti hanno ragionato in base all’ipotesi che la casa fosse vuota e non si aspettavano di certo una tragedia del genere”. Resta alla finestra, sulla base di deposizioni sin qui apparentemente favorevoli per la sua assistita,l’avvocato Sara Giovannelli, difensore di Angela Cioce. La prossima udienza del procedimento è stata fissata per il 12 aprile. B F.T. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 15 23/03/2016 - PAG. 32 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| Dopo l’esposto contro i lavori al centrto remiero arriva una petizione Piediluco, più di 500 firme per lo sviluppo sportivo Giacchetti: “Andiamo avanti” A TERNI “Ogni volta che si prova a fare qualcosa arriva un esposto, puntuale come un orologio svizzero. Basta, siamo stufi”. Così la delegazione di cittadini di Piediluco che ieri mattina era presente nella sala consiliare di palazzo Spada insieme all'assessore allo Sport Emilio Giacchetti, al collega dei lavori pubblici Stefano Bucari e al consigliere comunale del Pd Sandro Piccinini. I residenti hanno raccolto oltre 500 firme per una petizione a sostegno dei progetti che riguardano la valorizzazione sportiva del lago, in particolare quelli legati al canottaggio, come quelli per il potenziamento e l’adeguamento del centro federale di canottaggio e l'intervento, sempre per il canottaggio, legato al Clt con la sponsorizzazione della Thyssen Krupp. "Oggi in maniera chiara e netta - ha detto l'assessore Giacchetti- Piediluco e i suoi residenti hanno detto di essere a favore dello sport come elemento di sviluppo e di traino e che i progetti legati al canottaggio vanno attuati quali elemento di richiamo in termini di presenze, di turismo e di rispetto ambientale. Basta dunque alla politica intrapresa da qualche singolo del no sempre e comunque (il riferimento è a residenti e associazioni del posto, ndr), degli esposti a valanga, del voler bloccare ogni forma di investimenti". L’assessore ha fatto il punto della situazione degli interventi programmati: "Sia per il centro della Fic che per l'area adiacente le conferenze dei servizi hanno avuto esito positivo, ci sono dunque tutte le condizioni affinché possiamo andare avanti. I finanziamenti sono già a disposizione: Piediluco è tra i tre migliori bacini di canottaggio d'Europa, ha caratteristiche uniche in Italia, e questo patrimonio va valorizzato". B Massimo Colonna PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 16 23/03/2016 - PAG. 34 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| Amelia Santarelli annuncia tolleranza zero verso chi non rispetta le regole sui rifiuti A AMELIA Mantiene assai alti i livelli di raccolta differenziata, il Comune di Amelia, dopo l’avvio del nuovo sistema di gestione dei rifiuti. La spazzatura che si avvia al riciclaggio per Amelia si è stabilizzata all'80%. Il vicesindaco Santarelli, che cura le deleghe ambientali, accende ora un faro sulla necessità di punire chi inquina, annunciando la fine della tolleranza, introdotta nelle prime settimane per permettere all'utente di stabilire la necessaria familiarità con il nuovo sistema. "Chi getta rifiuti in maniera incivile è un inquinatore ambientale ed appartiene alla stessa categoria dei piromani" - dice il vicesindaco e assessore all'Ambiente, Franco Santarelli, esprimendo grande soddisfazione per la percentuale di raccolta differenziata raggiunta dall'inizio del nuovo sistema porta a porta. "Faremo partire i controlli su chi non rispetta le regole - continua il responsabile comunale delle politiche ambientali - con un'attività condotta da Comune e gestore. Dopo ormai 4 mesi dall'inizio del nuovo regime le trasgressioni non saranno più tollerate e ci saranno certamente sanzioni. Tanto più che sul sito istituzionale c'è il calendario puntuale con l'indicazione della tipologia di rifiuto raccolto quel giorno, in modo tale da non generare dubbi". Secondo Santarelli (nella foto) nel territorio comunale, con i dati ufficiali di febbraio 2016, la differenziata si è attestata stabilmente all'80% con quasi 45.000 chili di carta, 31.580 di plastica, 29.280 di vetro, 10.400 di metallo e 4.170 di compostaggio domestico. B P.S. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 17 23/03/2016 - PAG. 1 23/03/2016 Narni / Storie di ordinaria disabilità: "Ridotta a 90 euro la mia assistenza domiciliare" NARNI (redazione) – Quella che vi raccontiamo oggi è la storia e la vicenda di una donna di Narni affetta da disabilità e gravata da problemi familiari senza poter contare, secondo quanto asserisce la signora, su un vero sistema di assistenza sociale. La critica della signora Marta (nome di fantasia scelto per rispettare la sua volontà di non diffondere quello vero, ndr) è al progetto Home Care Premium che prometterebbe soldi per poi elargire all’atto pratico risorse molto inferiori che, nel caso di Marta, sono scesi fino ad appena 91 euro. Il suo disappunto lo ha scritto in una lettera inviata al sindaco che riportiamo di seguito senza toccare nulla proprio per l’importanza di quanto la signora Marta dichiara: “Caro sindaco, la mia vicenda personale probabilmente sarà simile a quella di molti disabili non autosufficienti. Le voglio raccontare la mia esperienza e quella di mio padre, con cui vivo, in relazione al programma assistenziale denominato Home Care Premium. Obiettivo palese sembrava l'individuazione, da parte del progetto, dei bisogni reali del disabile in relazione alla effettiva condizione di handicap (uso volutamente questa parola perché definisce più chiaramente gli ostacoli che si frappongono tra il sopravvivere a fatica e il vivere). Purtroppo gli strumenti utilizzati (ISEE famigliare e il frazionamento degli interventi nella parte socio-assistenziale) si sono rivelati una beffa: si partiva da un tetto di 1.200 euro per l'assistenza domiciliare, che in virtù del nostro ISEE sono stati decurtati a 600, poi i 600 sono diventati 91, perché si è sottratto l'assegno di accompagnamento. E per fortuna che mi hanno già revocato la pensione di invalidità. Ma ora viene il bello: per poter avere il contributo dei 91 euro rimasti bisogna assumere una figura professionale C3 per minimo 20 ore settimanali, il costo lasciamolo perdere. Ho invece ottenuto nove ore mensili di fisioterapia a domicilio per la parte socio-assistenziale che coprono parzialmente le mie necessità di recupero. C'è qualche cosa di concreto che lei come mio rappresentante possa fare per interrompere questo circuito virtuale che sulla carta promette l’Eldorado ma in pratica produce delusioni e perpetua sofferenza? Può questa sua (nostra) amministrazione comprendere che si sono stratificate strutture di servizi e provvidenze che non leggono le reali situazioni in cui versano gli "oggetti" di mal utilizzate risorse? Per cui, tra le enunciazioni di principio delle normative che declamano obiettivi all'avanguardia e la loro applicazione, si creano una serie di barriere invalicabili. Viene il sospetto che siano ideate apposta per raggiungere il minor numero di soggetti con la maggior quantità di spesa. Faccio il mio esempio: io e mio padre, ex insegnante, pensionato INPDAP, 70 anni, viviamo in affitto. Mio padre ha una casa di proprietà (mia “assicurazione” sulla vita) e per ben due anni è rimasto senza affitto –mai più avuto- per morosità della famiglia alla quale l’aveva affittata nuova, ammobiliata con regolare contratto, riconsegnata distrutta, che pesa notevolmente sull’ ISEE, oltre a cedolare secca e tasse varie, quelle sì, puntualmente pagate. Io mi sono fatta solo in questi ultimi due anni vari ricoveri, di cui uno durato più di cinque mesi tra ospedale e clinica a Roma, per i quali mi sarà anche decurtato l'assegno di accompagnamento, come se una degenza fuori regione con un'assistenza assolutamente inadeguata e da integrare non fosse già una sufficiente “punizione”. Tra l'altro ho perso mia madre 13 anni fa e mio padre si occupa di me a tempo pieno, giorno e notte, tranne quelle 10 ore settimanali fornite da una cooperativa. Le chiedo e mi chiedo, quanti anni potrà resistere ancora a farsi carico esclusivo della mia situazione? Perché dopo tanti anni di dedizione non può avere un po' di riposo e di libertà? Fino a quando, nonostante tutto quello che ci lega, e forse ancor di più per questo, io mi dovrò sentire in colpa per la mia condizione di totale non autosufficienza (finora, e in futuro ancor di più)? Perché non posso anch'io dedicarmi a qualsiasi attività se non in coincidenza con gli orari della cooperativa? Ci sarebbe una soluzione elementare che risolverebbe molti dei miei problemi legati all’ "autonomia": convertire il servizio di assistenza delle operatrici in un contributo anche parziale che mi permetterebbe di assumere un’ assistente familiare, magari automunita, a mia completa disposizione, così da non sottostare ad orari di assistenza solo parziale. Se avessi la possibilità di avere quest’altro genere di assistenza penserei con maggior fiducia e minore angoscia ad un futuro che purtroppo ma inevitabilmente mi separerà da mio padre. L’assistenza indiretta può significare la possibilità di scegliere il modo di vivere la propria vita, non essere obbligati a vivere secondo esigenze o dettami di altri”. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 18 23/03/2016 - PAG. 1 23/03/2016 Narni / Elettrocarbonium, staccata anche l'acqua: nuovo sciopero NARNI (redazione) – I sindacati di Cgil, Cisl e Uil hanno indetto un nuovo sciopero all’Elettrocarbonium. L’astensione dal lavoro (eufemismo perché di lavoro non ce n’è) inizierà martedì 22 marzo alle 22,00 e riguarderà anche il blocco delle portinerie. La decisione è scaturita dopo il distacco dell'acqua e l’annuncio della proprietà di svuotare il sito aziendale. Sindacati e lavoratori chiedono però anche il pagamento di tutte le spettanze, ossia gli stipendi del mese scorso e i contributi previdenziali. Cgil, Cisl e Uil sono tornati anche a chiedere il licenziamento di tutti i lavoratori in modo che quelli che sono ancora in diritto possano ottenere la mobilità. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 19 23/03/2016 - PAG. 1 23/03/2016 Amelia / Partono le multe per chi getta rifiuti all'aperto AMELIA (redazione) – “Chi getta rifiuti in maniera incivile è un inquinatore ambientale ed appartiene alla stessa categoria dei piromani”. Ad affermarlo è il vice sindaco e assessore all’ambiente Franco Santarelli esprimendo grande soddisfazione per la percentuale di raccolta differenziata raggiunta dall’inizio del nuovo sistema porta a porta. “Faremo partire i controlli su chi non rispetta le regole – annuncia Santarelli – con un’attività condotta da Comune e gestore. Dopo ormai 4 mesi dall’inizio del nuovo regime le trasgressioni non saranno più tollerate e ci saranno certamente sanzioni. Tanto più – aggiunge il vice sindaco – che sul sito istituzionale c’è il calendario puntuale con l’indicazione della tipologia di rifiuto raccolto quel giorno, in modo da non generare dubbi”. Secondo Santarelli nel territorio comunale, con dati ufficiali di febbraio 2016, la differenziata si è attestata stabilmente all’80% con quasi 45mila chili di carta, 31.580 di plastica, 29.280 di vetro, 10.400 di metallo e 4.170 di compostaggio domestico. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 20 23/03/2016 - PAG. 1 23/03/2016 Otricoli / Pubblicato il bando per la gestione della piscina OTRICOLI – 22 marzo – E’ fissato al 30 marzo il termine ultimo per presentare domanda ai fini della gestione della piscina comunale di San Martino. Ne dà notizia l’amministrazione che ha emanato un bando della durata di tre anni per affidare a privati la gestione e manutenzione degli impianti composti da due vasche, un impianto da beach volley ed alcuni edifici per spogliatoi e servizio bar. Al bando possono partecipare tutti i soggetti in regola con le norme nazionali e le associazioni o società sportive abilitate alla conduzione di impianti sportivi. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 21 23/03/2016 - PAG. 1 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 22 23/03/2016 - PAG. 67 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Fondazione Carit furia Aristide Paci: «Dignità calpestata» `La bocciatura: «Valutazione politica o fatta ad personam» IL CASO Pochi giorni fa Aristide Paci è stato nominato a Roma nel grand giurì della Federfarma nazionale. L’ennesima soddisfazione di una lunga carriera terminata come presidente dell’ordine dei medici di Terni. Ma non è bastato per evitare una delusione che definisce amara. Il comitato di indirizzo della Fondazione Carit infatti ha bocciato la sua candidatura per il settore dell’arte e della cultura, dopo essere stato designato dal sindaco Leopoldo Di Girolamo. Per giorni non ha voluto fare commenti, ma le due nuove nomine (Gino Timpani per il settore del volontariato e della beneficenza e Silvia Giani per quello dell’arte e della cultura) lo hanno fatto sobbalzare dalla sedia: «Dopo il no ricevuto tramite il voto segreto dal comitato sono andato dal sindaco per dire senza peli sulla lingua che non potevo vedere calpestata la mia dignità in questo modo e gli ho chiesto un atto pubblico, che non c’è stato. Io non sono andato a chiedere nulla a nessuno. Mi ha chiamato e mi ha annunciato che era stato scelto per quel ruolo, punto. Dopo la mia esternazione, non l’ho più sentito». Eppure al comitato era stato fornito un lungo e dettagliato curriculum: «Io sono uomo di cultura e qui non ci piove - dice ancora Paci - solo l’anno scorso mi è stato consegnato il Premio Thyrus città di Terni 2015, DELUSO ANCHE DAL SINDACO: «GLI HO PARLATO CHIARO CHIEDENDO UN ATTO PUBBLICO CHE NON C’È STATO» così alcuni anni fa mi è stato conferito il premio Città di Perugia per la mia attività all’Onaosi, per non dire tanto altro. Quindi dietro la mia bocciatura o c’è stata una valutazione politica o ad personam. E non dite che sono mortificato perché la mortificazione dipende da chi mortifica, quindi...». Paci però avverte tutti, avvisando i naviganti che essere finito nel tritacarne delle polemiche non lo soddisfa proprio e non vorrebbe che il comitato usasse ora due pesi e due misure: «Ripeto - dice ancora l’ex presidente dell’ordine dei medici - io sono stato corretto e ho parlato chiaro con il sindaco, sono un uomo della Fondazione dove sono socio da anni». Poi, si tappa la bocca. Ma non sarà per molto: «Tanto altro lo dirò - conclude - a giochi conclusi, quando il comitato di indirizzo si sarà espresso sui due nomi indicati dal sindaco, allora farò una conferenza stampa, altroché». Un voto segreto in bilico soprattutto per le perplessità sul breve curriculum presentato da Gino Timpani. Aldilà della capacità imprenditoriale, innegabili, non sarebbe in linea con il settore a lui riservato. Non sarebbe.... Corso Viola di Campalto © RIPRODUZIONE RISERVATA Aristide Paci PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 23 23/03/2016 - PAG. 67 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Malagiustizia, il processo inizia dopo 12 anni TRIBUNALE I fatti contestati risalgono al 2004, le richieste di rinvio a giudizio al 2013, solo ieri è iniziato il processo di primo grado: ci sono voluti ben 12 anni (quando ormai la maggior parte delle accuse sono cadute in prescrizione, o lo saranno a breve) per istruire davanti al tribunale di Terni un maxi-procedimento che vede imputate 27 persone per un presunto giro di spaccio di droga, truffa e ricettazione di auto. Un fascicolo evidentemente "dimenticato", che entra di diritto nel capitolo giustizia lumaca. E che ora rischia anche di far spendere - alla collettività - alcune migliaia di euro inutilmente, quelle cioè necessarie alle trascrizioni delle intercettazioni telefoniche collegate al filone d'inchiesta rela- tivo allo spaccio, chieste ieri in aula dal pm Barbara Mazzullo (le indagini erano state coordinate dalla collega Raffaella Gammarota, non più in servizio a Terni). Nell'udienza del prossimo 27 settembre verrà infatti incaricato il perito nominato dal tribunale che dovrà procedere alle trascrizioni, a cui successivamente potrebbero aggiungersi anche quelle dell'altro filone relativo alle accuse di truffa e ricettazione. E i mesi, intanto, continueranno a passare. Al centro dell'indagine condotta dalla squadra Mobile di Terni erano finiti italiani e marocchini (difesi tra gli altri dagli avvocati Orsini, Mattiangeli e Carignani), che avrebbero fatto parte di una rete dedita non solo al rifornimento e alla cessione di cocaina ed eroina tra Terni, Viterbo, Orte, Roma e Nera Montoro, ma anche (almeno 17 di loro) ad un'associa- Il magistrato ternano Barbara Mazzullo PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO zione a delinquere finalizzata alla truffa, alla ricettazione e al riciclaggio di auto di grossa cilindrata: queste ultime sarebbero state infatti acquisite da proprietari compiacenti ad un prezzo inferiore al loro valore commerciale, trasportate con documenti falsi in Marocco e poi denunciate come rubate per consentire l'azione di rivalsa nei confronti delle compagnie di assicurazione. Il gruppo avrebbe inoltre messo in commercio, sempre attraverso documenti falsi, anche macchine operatrici, merce da lavoro e altre auto di provenienza illecita. Tutte accuse, queste, destinate probabilmente a rimanere solo sulla carta, mentre alcuni degli imputati sono nel frattempo tornati nei Paesi di origine e ora irreperibili. Federica Liberotti © RIPRODUZIONE RISERVATA PAG 24 23/03/2016 - PAG. 67 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| «500 euro per rubare ai Moracci per quei soldi avrei fatto di tutto» `Il racconto dei giovani neato a più riprese i punti del rac- romeni che rapinarono Giulio e la moglie IL PROCESSO «Per 500 euro sono disposto a fare qualsiasi cosa, anche rubare. Lo so che dicendo la verità prenderò trenta o quarant'anni, ma non mi interessa». Gheorghe Budzugan, 21 anni, rumeno, parla per un'ora di fronte ai giudici della corte d'assise che stanno processando il ternano Claudio Lupi e il romano Gianfranco Strippoli, presunti basisti della rapina del 28 aprile 2015 sfociata nell'omicidio di Giulio Moracci, il presunto palo della banda rumena, Daniel Budzugan e la ex colf della famiglia della vittima, Angela Cioce. Insieme al coetaneo, Elvis Katalyn Epure, è accusato di essere l'autore materiale del furto nell'appartamento di via Andromeda, a Gabelletta, finito in tragedia. Entrambi hanno scelto il rito abbreviato e saranno processati il 18 aprile ma ieri pomeriggio sono stati i protagonisti dell'udienza del processo ai loro presunti complici. Incalzati dalle domande del pm, Barbara Mazzullo, che ha sottoli- conto che non tornano rispetto alle dichiarazioni rese subito dopo l'arresto e nelle precedenti udienze, i due rumeni hanno ricostruito quello che successe il 28 aprile di un anno fa. Quando sarebbero arrivati a Terni, città dove non avevano mai messo piede prima di quel giorno, dopo l'allettante proposta fatta al telefono dal ternano, Claudio Lupi, la cui posizione ora si appesantisce. «L'avevo conosciuto a Roma - dice Gheorghe - al telefono mi ha detto che a Terni c'era un lavoro facile da fare. La cifra pattuita era di 500 euro, ho accettato, io non ho una lira». Il presidente della corte d'assise, Massimo Zanetti, gli chiede se si sia domandato di che tipo di lavoro si trattasse e lui, dopo qualche secondo di silenzio, risponde con un filo di voce: «Mi ha chiesto di andare a rubare». Il ventenne rumeno racconta del pranzo a casa di Lupi prima della rapina finita in tragedia. Pressato dalle domande del pm che gli chiede se ci fosse anche Angela Cioce lui guarda la donna e risponde senza esitare: «No. E' la prima volta che la vedo». Poi la ricostruzione dell'arrivo a casa Moracci, con la porta d'ingresso aperta da Fioranna Fineschi, la moglie della vittima. Che viene subito legata e imbavagliata PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO per poter andare a caccia dei gioielli di famiglia senza rischi. «Ho visto solo lei» dice Ghoerghe a chi gli chiede se abbia incrociato il povero Giulio, che riposava nella sua camera. Una versione diversa da quella che poco prima ha dato Elvis Katalyn Epure, il primo ad essere sentito dai giudici. «Io e Gheorghe abbiamo legato le mani dietro la schiena all'uomo» dice cambiando la versione data al gup, Maurizio Santoloci, quando si prese tutta la responsabilità delle "operazioni" fatte sul novantenne ternano prima della sua morte. «Lo abbiamo lasciato sul letto sul fianco sinistro senza imbavagliarlo perché si lamentava». Al pm, Mazzullo il compito di sottolineare come la versione sia diversa da quella fornita solo qualche mese fa. Ad assistere i tre rumeni e i due ternani gli avvocati Francesco Mattiangeli, Luca Maori, Giuseppe Squitieri e Donatella Panzarola, mentre Angela Cioce è difesa dall' avvocato Sara Giovannelli. Presente all'udienza anche il legale di parte civile, Andrea Colacci. Le prossime due udienze, il 12 e il 28 aprile, serviranno per ascoltare una quarantina di testimoni citati da accusa, difese e parti civili. Nicoletta Gigli © RIPRODUZIONE RISERVATA PAG 25 23/03/2016 - PAG. 68 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| Elettro appesa a un filo, doccia fredda dalla Sgl Carbon LA VERTENZA NARNI Fabbrica chiusa e sigillata: non si entra e, soprattutto, non esce nemmeno un grammo del carbon coke immagazzinato nei capannoni dell’Elettrocarbonium di Narni, che Michele Monachino, il suo amministratore delegato, vorrebbe portare fuori e rivenderlo per fare cassa. I lavoratori, insieme ai sindacati, hanno costituito il blocco proclamando nello stesso momento anche lo sciopero, che pare essere al momento una parola vuota perché non c’è più un’azienda su cui fare rivalsa. Anzi l’unica rivalsa avanzata dai sindacati, l’hanno spiegato con un comunicato, è la richiesta di «istantanea apertura della procedura di licenziamento collettivo per permet- tere, ai lavoratori che ancora ne hanno la possibilità, di poter riattivare la mobilità avviata a gennaio 2015». Comunque l’agitazione ed il blocco è anche destinato a fare pressione perché tutti i lavoratori e le ditte appaltatrici, prendano il dovuto come lo stipendio del mese scorso ed anche le quote della finanziaria che assiste i lavoratori chimici al pensionamento, oltre ovviamente ai contributi. Insomma, non si era mai visto, i sindacati, con qualche distinguo, spingono per i licenziamenti. Ma ormai le condizioni del sito industriale sono sempre più gravi: ieri è stata staccata, dopo il metano che alimentava i forni, anche l’acqua rendendo così pericoloso anche lo stare in fabbrica per qualche lavoratore addetto alla sicurezza. Tutto finito? Per la Sgl Carbon Protesta degli operai sui binari L’AD JURGEN KOHLER HA FATTO SAPERE DI NON VOLERE PIÙ TRATTARE CON IL MISE RESTA APERTA LA PARTITA BONIFICA PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO sì: nonostante le richieste da parte degli enti locali e dei sindacati, Jürgen Köhler, l’amministratore delegato della Sgl Carbon Group, ha ufficialmente comunicato che non verrà a nessun’altra trattativa o discussione al Ministero dell’Industria e dello Sviluppo Economico e che ogni trattativa dovrà essere gestita dal liquidatore, da qual Marco Petrucci, al quale ormai è rimasto solo l’avvio della bonifica del sito, un lavoro da oltre sette milioni di euro. Tra l’altro il liquidatore Petrucci darà adesso l’avvio anche allo smantellamento dello stabilimento, considerato che difficilmente si potranno realizzare degli elettrodi. Non è ancora ben chiaro che fine farà la ciminiera e chi si incaricherà di demolirla. Marcello Guerrieri © RIPRODUZIONE RISERVATA PAG 26 23/03/2016 - PAG. 68 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| Ast, vertice al Mise: «No alla vendita ma continuano le ristrutturazioni» L’INCONTRO Le promesse sono relativamente rassicuranti: Ast resta (dovrebbe) in Tk. Anche se, dopo la rassicurazione, arriva il colpo di fioretto: «Però la ristrutturazione va avanti». In un incontro al Mise depotenziato, con l’ad Lucia Morselli in partenza «perchè - sostiene il responsabile tedesco delle Relazione esterne di Tk Peter Sauer non ha accettato il rinnovo del contratto» e a cui non si presenta nemmeno la ministra Guidi (sul fi- nale arriva il sottosegretario Teresa Bellanova) i conti si fanno con i numeri e qualche promessa. Le promesse sono quelle che i progetti di riqualificazione ambientale andranno avanti (discarica trasformata in parco e progetto recupero scorie), così come procede l’installazione della ex linea cinque di Torino, che va messa alla voce investimenti. Le prime reazioni sindacali. «Come Fiom abbiamo ribadito la necessità di aprire una fase nuova sui temi trattati, attraverso un diverso sistema di relazioni sinda- cali, utile a discutere e risolvere le criticità ad oggi presenti, a partire dall’organizzazione del lavoro e dei relativi inquadramenti e riconoscimenti professionali». «Prendiamo atto delle rassicurazioni dei vertici Ast, i quali, su nostra richiesta, hanno confermato che non sono previste al momento modifiche degli attuali assetti societari. Ma la guardia resta alta, visto che il management ha annunciato che la riorganizzazione non è finita», hanno sostenuto il segretario generale dell’Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, e il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici con delega alla Siderurgia, Daniele Francescangeli. «Con i dazi sono diminuite le importazioni di acciaio inossidabile dalla Cina ma sono aumentate quelle di semilavorati - ha specificato Riccardo Marcelli, Fim Cisl, sottolineando il problema della concorrenza cinese - Qualora l'Europa concedesse lo status di economia di mercato alla Cina le ripercussioni potrebbero essere negative. Ecco perché fin da subito dobbiamo lavorare come comunità per valorizzare le nostre produzioni, chiedendo a ThyssenKrupp le risorse necessarie per gli investimenti che valorizzando il Centro di Finitura dovrebbe portare all'ottenimento di verticalizzazioni di prodotto supportati dalle politiche istituzionali e governative con gli strumenti a loro disposizione». Positiva la valutazione delle istituzioni presenti al vertice. Tra due mesi un altro incontro con il nuovo ad Massimiliano Burelli. © RIPRODUZIONE RISERVATA PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 27 23/03/2016 - PAG. 68 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Piediluco, i residenti in rivolta: «Esposti non sono ambientalismo» Raccolte più di cinquecento firma contro i continui ricorsi: «Ne sono stati presentati 260, non tolleriamo più certe azioni» LA VICENDA L’ultimo dei 260 esposti presentato dagli ambientalisti contro il canottaggio, che è tutto fuorché uno sport milionario che danneggia l’ambiente, stava per mandare all’aria un progetto di riqualificazione di una parte del centro remiero federale di Piediluco finanziato dall’Ast. La multinazionale tedesca, dopo che si è sentita dire che il suo intervento di riqualificazione rischiava di danneggiare il paesaggio circostante, stava per ritirare il finanziamento da 86mila euro, ma per fortuna lunedì mattina in Conferenza dei servizi è arrivato l’atteso via libera. «Non c’è nessun impatto ambientale», ha scandito a chiare note l’assessore allo sport del Comune di Terni, Emilio Giacchetti. «Tra pochi giorni - ha aggiunto l’assessore ai lavori pubblici, Stefano Bucari - porterò in giunta il progetto esecutivo e il cantiere potrà partire». LO SCONTRO L’ennesimo esposto è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, spingendo centinaia di residenti della frazione lacustre di Terni a sottoscrivere una petizione contro chi strumentalmente utilizza la parola «tutela ambientale» o «salvaguardia della fauna» per bloccare ogni iniziativa pensata per sviluppare l’attività sportiva a Piediluco. Così ieri mattina un gruppo di residenti ha deciso di uscire allo scoperto per dire basta e puntare il dito contro quelle che Cristiano Coletti ha definito «pseudo associazioni numericamente inconsistenti impegnate solo in azione di disturbo». Non a caso i promotori della petizione hanno deciso la data di ieri per sferrare il loro attacco in difesa di Piediluco. I grandi risultati ottenuti durante le giornate del meeting di canottaggio (1.400 presenze per un tutto esaurito in alberghi e ristoranti che non si vedeva da anni) e il semaforo verde al progetto targato Ast. Questi i punti di forza sui quali ieri mattina hanno fatto leva sia i residenti che gli assessori, «per isolare coloro che nel corso degli anni non hanno fatto altro che dire no». «Basta ai dibattiti strumentali e fuorvianti rispetto agli interventi che stiamo portando avanti», ha detto l’assessore Giacchetti. Chiaro il riferimento al progetto di riqualificazione e messa a norma del centro federale (300mila euro di lavori) che rischiava di bloccarsi perché era stata sollevata la questione della compatibilità ambientale dei pannelli fotovoltaici, per giunta già esistenti e solo da sostituire. Anche in quel caso, però, l’esposto non ha prodotto alcunché, se non il rallentamento di tutto l’iter procedurale. I PROMOTORI «Non intendiamo più subire azioni di disturbo: il canottaggio a Piediluco porta 20mila presenze l’anno» aggiunge Coletti. «Per la prima volta - ha fatto notare Sofia Conti, altra residente - è stata fatta una petizione per promuovere e non per distruggere». Il meeting che si è da poco concluso ha ridato speranza ai residenti, ma anche i commercianti hanno finalmente tirato una boccata di ossigeno. Anche loro hanno partecipato alla petizione, raccogliendo un consenso unanime. «Hanno firmato tutti dice Italo Cardinali, commercian- te. Nei giorni scorsi abbiamo visto il boom di presenze. Ristoranti e alberghi hanno registrato il tutto esaurito. È questo il lago che vogliamo». Rispetto alla petizione, il consigliere comunale del Pd, Sandro Piccinini è entrato più nel dettaglio. «I residenti hanno firmato in 500, che corrisponde a circa l’80% della popolazione, mentre i commercianti sono stati 40. Anche la Proloco e l’associazione Amici del remo hanno sottoscritto la petizione. Il centro federale ha aggiunto Piccinini - è fuori dal perimetro della Zps (Zona di protezione speciale, ndr)». Una sottolineatura che la dice lunga a proposito degli esisti raccolti dai tanti esposti presentati. «Nel corso degli anni ne sono stati prodotti ben 260. È ora di dire basta. Il lago di Piediluco deve tornare agli anni d’oro, quando ospitava gare di canottaggio di livello internazionale». Sergio Captosti © RIPRODUZIONE RISERVATA VIA LIBERA AL PROGETTO DI RIQUALIFICAZIONE DEL CENTRO REMIERO FINANZIATO DALL’ACCIAIERIA IN CAMPO ANCHE I COMMERCIANTI: «IL LAGO CHE VOGLIAMO È QUELLO DEL MEETING ALBERGHI E RISTORANTI HANNO FATTO IL PIENO» PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 28 23/03/2016 - PAG. 69 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| L’Intervista Don Fernando «Obbedisco» Ma tra i fedeli c’è qualche malumore QUI PARROCCHIE A Terni una Pasqua del genere non si era mai vista: da giovedi diminuiranno infatti le celebrazioni religiose, dal momento che le quattro chiese più piccole del centro chiuderanno le loro porte per trasferirsi con i propri fedeli nella cattedrale di Santa Maria Assunta di Terni. Un'iniziativa voluta proprio dal vescovo della diocesi di Terni-Narni-Amelia, nel rispetto di una lettera firmata dalla chiesa e risalente al 1988. «Qualche tempo fa abbiamo ricevuto un invito da parte del vescovo in cui ci veniva chiesto di accorpare le nostre celebrazioni con quelle da lui presiedute in Cattedrale - parla don Fernando, della chiesa di San Giovanni evangelista - è una richiesta un po' strana, nuova, ma sicuramente si tratta di una bellissima scelta pastorale». Le parole di don Fernando sono ricche di speranza, così come anche il sorriso che sempre l'accompagna è grande nel suo volto. Ma questa volta, ben nascosta, c'è anche un' ombra di preoccupazione: «Sono state chiamate soltanto le comunità più piccole, con la convinzione che in queste si radunino meno fedeli rispetto alle altre - prosegue don Fernando - ma mi è giunta voce che qualche prete ha fatto l'indifferente, dicendo che la sua chiesa è già piena e che molte persone anziane hanno diritto ad avere la messa vicino».Accanto dunque alla nuova proposta del vescovo Piemontese ci sarebbe già qualche riluttanza, accompagnata dall'esigenza concreta di tutti quei fedeli e di quelle persone maggiormente «È UNA RICHIESTA STRANA, NUOVA MA SICURAMENTE SI TRATTA DI UNA BELLISSIMA SCELTA PASTORALE» in età avanzata che non possono spostarsi per raggiunere la cattedrale di Terni. E che, con la propria chiesa chiusa, rischierebbero dunque di perdersi l'intero ciclo delle celebrazioni pasquali. «Io parteciperò a questa iniziativa con piacere - specifica il prete - perché credo si tratti di un tentativo di rendere le messe più solenni, di fare un gruppo più grande e soprattutto di qualità migliore». Ma c'è anche da dire che, sebbene si trattasse di un semplice invito, la possibilità di rifiutare non era contemplata: «Si presuppone che ogni parrocchia di Terni faccia forza e si unisca insieme al vescovo ferito dagli ultimi eventi di san Valentino - conclude don Fernando - ed è per questo che sarebbe giusto partecipare tutti insieme in armonia». La speranza condivisa, ma tacitamente espressa, è che non si ripeta più il caos degli eventi valentiniani questa volta declinati in tema pasquale. C. Ors. © RIPRODUZIONE RISERVATA PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 29 23/03/2016 - PAG. 69 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| «Macroregioni, Terni faccia attenzione al centralismo di Firenze» IL DIBATTITO Da quando un anno fa ho chiamato il deputato Morassut per illustrare il progetto di riforma delle Regioni il dibattito si è fatto più interessante. Vorrei allora proporre due osservazioni. La prima è che se la riforma delle macroregioni si farà, porterà inevitabilmente alla dissoluzione delle grandi regioni in cui sorgono le aree metropolitane di Roma e Firenze. Sotto questo aspetto appare un po' ostile al cambiamento l'iniziativa del presidente della regione Toscana di chiamare a raccolta, come un unico blocco politico, l'Umbria e le Marche, messa in discussione dall' area metropolitana di Ancona. Il secondo principio è che le macroregioni non potranno che essere policentriche, ovvero non vedran- no il prevalere di nuove centralità. Forse, quasi per anticipare una forma concreta di queste idee, il capoluogo amministrativo di una probabile regione tirrenica a sud di Firenze e a nord di Roma, unita dai bacini dell'Arno e del Tevere, sarà alla tedesca, non una grande città già capoluogo di provincia ma una città minore baricentrica, tipo Orvieto. Se la riforma avrà un senso, sarà quello di cambiare e sopratutto migliorare un assetto istituzionale pleonastico e inefficiente. E come ogni riorganizzazione e riforma questa non può accadere senza una visione, senza un'idea. Se quindi la vera questione è la disponibilità delle grandi regioni a modificare profondamente il proprio profilo, il ruolo dell'Umbria può essere importante sotto due aspetti. Mostra quello che una macrore- «L’INCLUSIONE IN UN’ALTRA VISIONE GERARCHICA PROPOSTA DAI TOSCANI SAREBBE UNA SOLUZIONE CIECA PER LA CITTÀ» gione policentrica può fare e deve garantire. E' una regione che funziona, con un rapporto diretto tra cittadini e istituzioni che sia la Toscana che il Lazio non possiedono, una tradizione amministrativa di valore che ha prodotto una buona tutela del paesaggio e del territorio, positiva e non negazionista. Ma anche indica le ragioni di una riforma ed il suo valore per l'intero Paese. L'Umbria è un paradosso istituzionale, una regione-quartiere che stenta ad una visione d'insieme, che costruisce una piattaforma logistica a 15 km di distanza l’una dall’altra, che non riesce a indicare come strategico il completamento di opere come la Rieti-Terni-Civitavecchia, che fatica a riconoscere e promuovere le presenze internazionali economiche del suo territorio, che ha segnato il proprio perimetro amministrati- vo come un mondo chiuso e ormai inattuale superato dalla realtà. Nel nuovo gioco della macroregione policentrica, Terni e Perugia costituiranno i nodi trasversali importanti e strategici di una nuova idea, un'identità meridionale quella di Terni, con sfide industriali e ambientali di livello internazionale, identità che già esiste e che il progetto Civiter tenta meritoriamente di approfondire, ed una identità alta, quella di Perugia, oggi in crisi e che forse più di Terni avverte la necessità di nuovi ruoli e posizioni territoriali. L'inclusione di Terni in un'altra visione, nuovamente gerarchica e conservativa come quella proposta dai toscani e forse distrattamente condivisa dai "perugini", più che inaccettabile sarebbe cieca e senza visione e porterebbe questa terra e la sua ricchezza, che nutre tutta l'Umbria, direttamente nell'ambito laziale. Un grande geografo storico del secolo scorso, Saverio Muratori, diceva che pianificare vuol dire riconoscere e che il territorio, il suolo amabile sul quale avviene l'esperienza umana, possiede un' identità civile, prima che politica. Ogni nuovo e forse inevitabile disegno istituzionale non può che confrontarsi con questa identità, non può fare a meno di misurare i passi reali degli uomini, il percorso quotidiano, la fatica e la misura del suo tempo sul territorio. Con le macroregioni non è in discussione l'unità politica del Paese, ma una nuova visione civile in cui, ancora una volta, le montagne dividono e le acque e le rive dei fiumi uniscono. Francesco Andreani Assessore all’urbanistica del Comune di Terni PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 30 23/03/2016 - PAG. 69 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| «No alle messe pasquali nelle parrocchie piccole» `«Ci sono indicazioni ben precise da rispettare che non ho Il vescovo Piemontese riorganizza la geografia della fede: «Inutile celebrare funzioni con 10-15 persone: Tutti in Duomo» scritto io: l’obiettivo non è avere le celebrazioni a casa propria» ` QUI DUOMO Sono le chiese più piccole del centro storico di Terni e anche quelle maggiormente ricche di storia e tradizioni, ma da quest' anno per loro si aprirà un nuovo capitolo: secondo le ultime disposizioni del vescovo Giuseppe Piemontese, infatti, le quattro chiese non potranno più avere le proprie celebrazioni pasquali ma si uniranno a quelle già presenti in Cattedrale. Parliamo della parrocchia di Santa Croce, di San Salvatore e delle due rettorie di San Giovanni evangelista e Santa Maria degli Spiazzi, che da giovedi a sabato sono state formalmente invitate alle celebrazioni del triduo pasquale in Duomo. In pratica, giovedi e venerdi alle 18.30 e sabato alla veglia delle 22, i sacerdoti insieme ai fedeli chiuderanno le loro chiese per assistere e per "far numero" alle messe presiedute dal vescovo Piemontese. Accantonato seppur momentaneamente il capitolo di san Valentino, si apre dunque quello delle celebrazioni pasquali. pria, ma che tutti possano partecipare a celebrazioni dignitose e solenni». La richiesta del vescovo parte dall'ottica di una condivisione e di una messa in rete dell'intera diocesi: «Non ho fatto altro che convocare i sacerdoti e dirgli che forse, alla luce di queste indicazioni, sia opportuno soprassedere a messe con 10 o 15 persone - continua monsignor Piemontese - i fedeli che si lamentano devono capire che, anche loro come il vescovo, sono chiamati ad obbedire alla chiesa. Ed i sacerdoti dovrebbero specificare che non è il vescovo che ci obbliga a fare queste cose». Nulla da discutere, quindi, e per evitare ogni polemica il vescovo aggiunge che «ovviamente il giorno di Pasqua ogni chiesa potrà celebrare la propria messa». Anche perché quel giorno il vescovo sarà impegnato con le messe nella concattedrale di Narni e in UNA LETTERA DEL 1988 «Non è una mia decisione quella di invitare le comunità più piccole del centro di Terni a unirsi per le celebrazioni del triduo pasquale - spiega monsignor Giuseppe Piemontese - mi rifaccio a una lettera della Congregazione per il culto divino del 1988, a cui ho richiamato all'inizio della quaresima tutti i sacerdoti e le comunità parrocchiali». Nella "Paschalis sollemnitatis", ossia la lettera circolare sulla preparazione e la celebrazione delle feste pasquali, si legge che «nel caso in cui risulti insufficiente il numero dei partecipanti, dei ministranti e dei cantori, i fedeli si radunino insieme in qualche chiesa più grande». Si tratterebbe quindi di un'osservanza a una lettera antica quasi 30 anni, di cui forse è proprio questa la prima volta che viene messa in atto nella città di Terni. «Ci sono delle indicazioni ben precise da rispettare che non ho scritto io - prosegue il vescovo l'obiettivo non è che ogni fedele abbia la celebrazione in casa pro- VESCOVO Monsignor Giuseppe Piemontese quella di Amelia. NUOVA GEOGRAFIA Ridurre il numero delle celebrazioni pasquali presenti in città potrebbe essere soltanto il primo passo dell'"Instrumentum Laboris", ossia di quel un nuovo strumento di lavoro con cui si intende non solo ristrutturare o ridefinire i limiti territoriali delle parrocchie, ma ripensare anche la vita comune ternana. «Tutto vuole confluire in una comunione più grande - dice il vescovo - con questo strumento voglio chiedere una riflessione a tutti quelli che hanno a cuore la chiesa». Il ripensare alla geografia delle parrocchie della diocesi di Terni-Narni-Amelia è un'operazione necessaria perché «se finora la diocesi poteva contare su una ottantina di sacerdoti, d'ora in poi potrà contarne solo su una sessantina - spiega Piemontese le nuove vocazioni non ci sono, ed è per questo che mi rivolgo anche ai fedeli laici». Occorre quindi trovare nuove modalità di svolgimento per il futuro della chiesa ternana: «Sto aspettando le riflessioni di tutti i fedeli. Se loro mi aiuteranno in queste decisioni, forse farò meno errori conclude il vescovo - se non mi aiuteranno, ne farò di più. In questo caso la colpa non sarà la mia, ma sarà di tutti quanti». Per il momento l'appuntamento con le celebrazioni pasquali inizierà, come da indicazioni, oggi pomeriggio con la messa crismale alle 17 al Duomo. Camilla Orsini © RIPRODUZIONE RISERVATA IL PROSSIMO PASSO POTREBBE ESSERE RIDEFINIRE I LIMITI TERRITORIALI E RIPENSARE LA VITA DI COMUNITÀ PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 31 23/03/2016 - PAG. 1 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 32 23/03/2016 - PAG. 14 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| Thyssen conferma i piani a Terni ThyssenKrupp conferma i piani per il rilancio di Acciai speciali Terni. Messo in sicurezza il sito con l’accordo di dicembre 2014 (dove è stato definito un piano quadriennale) e con la gestione di Lucia Morselli l’ad, che lascerà l’azienda dall’1 aprile, ha affermato di avere raggiunto la maggior parte degli obiettivi in meno di 4 anni -, la proprietà tedesca non recede dai suoi impegni e ieri, nel vertice di verifica al Mise, ha rassicurato i sindacati con dati e indicazioni puntuali. «A distanza di 16 mesi dalla firma dell’intesa - spiega Fim in una nota - è stata confermata la volontà di ThyssenKrupp di continuare ad investire negli acciai speciali attraverso Ast». La proprietà tedesca ha ribadito in particolare che non intende, al momento, modificare gli attuali assetti societari, confermando esplicitamente gli impegni su Terni. Riguardo ai mutamenti del mercato europeo e mondiale e alle sfide che dovranno caratterizzare Ast (produce laminati in acciaio inossidabile), il management ha però precisato, riferisce la Uil, che nel gruppo tedesco la riorganizzazione non è finita. Durante l’incontro, riferiscono i rappresentanti dei lavoratori, sono emersi importanti dettagli sui passi in avanti rispetto all’attuazione del piano di rilancio. È stato in particolare confermato che ammonta a 90 milioni (come aveva già anticipato alla fine dell’anno scorso la stessa Morselli) il denaro già investito da Ast, rispetto al budget previsto di 178 milioni. Trenta milioni, in particolare riguardano il trasferimento in corso della linea 6 dal Piemonte (dovrebbero essere comprensivi anche di un investimento sullo skin-pass per la laminazione), altri 30 milioni riguardano l’Interconnector, il progetto di interconnessione fisica con la Francia per avere accesso ad un costo dell’energia competitivo, promosso da Federacciai in consorzio. Durante il tavolo, inoltre, i vertici hanno dettagliato 59 nuovi inserimenti di lavoratori nel periodo 2015-16, «elemento quest’ultimo spiegano Raffaele Apetino e Riccardo Marcelli, rispettivamente coordinatore nazionale siderurgia e segretario generale della Fim - per niente previsto e scontato, ma positivo e in controtendenza rispetto alle previsioni del 2014». Gli ultimi dati ufficiali, aggiornati al 30 settembre dell’anno scorso, segnalavano 2.346 unità attive, 314 in meno rispetto a quelle conteggiate ad inizio anno. Ora, per la Fim , «il pieno rilancio entro il 2018 necessita di un interlocutore stabile e un management certo sulle relazioni industriali». Il sindacato ha ottenuto entro fine maggio un incontro di verifica, sempre al Mise, con il nuovo amministratore delegato, Massimiliano Burelli. Soddisfatte per i segnali di «oggettiva continuità degli impegni di ThyssenKrupp rispetto all’attuazione dell'accordo sottoscritto nel dicembre 2014» anche le istituzioni locali. «Abbiamo valutato positivamente dicono la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, e il sindaco di Terni, Leopoldo di Girolamo - i risultati fin qui raggiunti, e soprattutto le affermazioni di Peter Sauer, responsabile delle relazioni esterne ThyssenKrupp, che ha assicurato l’impegno a lungo termine rispetto alle prospettive ed al futuro di Ast. Abbiamo apprezzato PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 33 23/03/2016 - PAG. 14 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| inoltre la conferma degli investimenti». PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 34 23/03/2016 - PAG. 1 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 35 23/03/2016 - PAG. 27 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| La Nazione - Orvieto Discarica, la rabbia scende in piazza Sotto la Regione: ‘No ampliamento’ Una folta delegazione di orvietani ha protestato a Perugia – ORVIETO – NELLA giornata in cui una delegazione di ambientalisti ed esponenti politici di ogni schierameto (tranne Pd e Sel) ha manifestato di fronte alla sede del Consiglio regionale la contrarietà di tutta la città al progetto di ampliare la discarica, fortemente sostenuto dalla governatrice Marini, a fare notizia sono anche le prese di posizione del mondo agricolo. Contro la possibilità, concreta, che venga sopraelevato il secondo calanco della discarica, nonostante il parere contrario del Consiglio comunale, scende in pista anche Corrado Bottai, presidente di Confagricoltura: «Le imprese agricole dell’orvietano esprimono enorme preoccupazione per l’orientamento della Regione in merito alla gestione della discarica Le Crete che dovrebbe essere ampliata e utilizzata fino all’anno 2035. L’ECONOMIA dell’Orvietano, che sta puntando con convinzione alla valorizzazione del territorio, attraverso le proprie proposte culturali, turistiche e agroalimentari vede una grande incoerenza fra gli sforzi in corso e l’ipotesi di un prolungamento dell’attività di smaltimento in discarica provenienti da un’area così vasta – dice Bottai – gli agricoltori orvietani, che attraverso le eccellenze dell’agroalimentare si sforzano di contribuire allo sviluppo economico dell’area, non possono esimersi dal sottolineare come il prolungamento dell’utilizzo della discarica Le Crete sia totalmente in contrasto con la vocazione del ter- Corrado Bottai Le imprese agricole dell’Orvietano esprimono timori per le scelte della Regione sulla discarica ritorio mettendo seriamente a rischio gli investimenti in corso ed in via di progettazione. Del resto, ipotizzare altri 20 anni di effetti analoghi a quelli già vissuti sulle spalle del territorio orvietano, dovrebbe essere sufficiente a trarre le ovvie conclusioni sulla pericolosità di tale ipotesi». SULLA STESSA lunghezza d’onda anche il consorzio per la Tutela del vino di Orvieto, i cui vertici dicono che: «Per decenni abbiamo dovuto convivere con la presenza ingombrante della discarica Le Crete nel cuore della Doc Orvieto. L’ampliamento e il suo continuo utilizzo fino al 2035, facendone una delle più grandi discariche del centr’Italia, costituiscono una minaccia al futuro del territorio e alla considerazione PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO del prodotto che più di altri lo identifica nel mondo. La decisione di ampliare la discarica impoverirebbe, economicamente e culturalmente l’Orvietano ed il comparto della viticoltura nazionale. Per il vino di Orvieto è un pericolo grande in termini di immagine ed economici. Un pericolo che mette seriamente a rischio la sopravvivenza della denominazione, gli investimenti fatti negli anni per ottenere vini di qualità, i posti di lavoro creati. L’Orvieto è uno dei vini italiani più venduti all’estero. È impensabile che questa storia venga messa a rischio da scelte poco lungimiranti». C.L. PAG 36 23/03/2016 - PAG. 25 23/03/2016 ||| ||| ROSSI (PD) «Troppe domande senza risposta» – TERNI – L’INCONTRO al Mise su Ast non convince il senatore Gianluca Rossi (Pd). «Con il nuovo cambio dell’ad – osserva Rossi – si ripropone il tema del destino industriale del sito siderurgico, che si riassume in alcune questioni: ThyssenKrupp manterrà un proprio ruolo nel settore della produzione di acciai speciali nel medio-lungo tempo? Quali saranno le scelte rispetto al sito di Terni in termini di volumi di produzione, commercializzazione, investimenti, destino delle ex controllate, occupazione? Cosa significa che la ristrutturazione non è ancora finita? Esiste, e se sì in che termini, la prospettiva di vendere Ast? Domande che richiedono risposte che purtroppo non sono arrivate». PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 37 23/03/2016 - PAG. 25 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| L’Ast supera la prima verifica «ThyssenKrupp rispetta i patti» Enti locali, sindacati e azienda al Mise dopo 16 mesi dall’accordo – TERNI – «PASSA» la verifica dell’accordo che, nel dicembre 2014, mise fine alla vertenza Ast. Istituzioni locali e sindacati danno credito e fiducia alla ThyssenKrupp, che si è presentata al tavolo del ministero dello Sviluppo con l’ad uscente Lucia Morselli (per lei, la «lady d’acciaio« protagonista della riorganizzazione, una sorta di commiato visto che dal primo aprile sarà sostituita da Massimiliano Burelli) e con il responsabile delle relazioni esterne, Peter Sauer. UNA «OGGETTIVA continuità degli impegni di ThyssenKrupp rispetto all’attuazione del dicembre 2014 per l’Ast» è stata riscontrata dagli enti locali umbri. «Abbiamo valutato positivamente – commentano la governatrice Marini, l’assessore regionale Paparelli e il sindaco Di Girolamo – i risultati fin qui raggiunti, e soprattutto le affermazioni di Peter Sauer che ha assicurato l’impegno a lungo termine rispetto alle prospettive ed al futuro di Ast. Abbiamo apprezzato inoltre la conferma degli investimenti, sia quelli legati alla efficienza tecnologica degli impianti, sia VERTICE Lucia Morselli, amministratore delegato dell’Ast sino a fine mese. Il primo aprile sarà sostituita da Massimiliano Burelli con riferimento alla realizzazione della nuova linea 6. Guardiamo con attenzione alla compatibilità ambientale della fabbrica, e in particolare alle modalità e tempi di selezione delle proposte progettuali legate alla chiusura del ciclo delle scorie. Seguiremo con attenzione inoltre il tema della normativa europea antidumping (sulla cui rilevanza si è soffermato anche Sauer ndr) rispetto alle evidenze segnalate di aggiramento con importazione di semilavorati ovvero attraver- so Paesi terzi». A MAGGIO ancora summit, ma con il nuovo ad. Positivo anche il giudizio dei sindacati. Così la Fim-Cisl: «Passi avanti nell’attuazione del piano di rilancio di Ast e volontà da parte di ThyssenKrupp di continuare a investire negli acciai speciali con la Ast, Importanti gli elementi emersi: 90 milioni di euro investiti su circa 178previsti e 59 nuovi inserimenti di lavoratori nel periodo 2015-16». Ste.Cin. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 38 23/03/2016 - PAG. 25 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| PIEDILUCO Cinquecento firme a sostegno dei progetti per il canottaggio – TERNI – OLTRE 500 firme sono state raccolte a Piediluco per una petizione a sostegno dei progetti che riguardano la valorizzazione sportiva del lago, in particolare quelli legati al canottaggio. La petizione è stata presentata a Palazzo Spada, nel corso di una conferenza stampa che ha visto rappresentanti dei residenti, delle associazioni di categoria, gli assessori allo sport, Emilio Giacchetti, e ai lavori pubblici, Stefano Bucari, il consigliere comunale Sandro Piccinini. Il sostegno dei residenti va in particolare ai progetti per il potenziamento e l’adeguamento del Centro federale di canottaggio e all’intervento, sempre per il canottaggio, legato al Clt con la sponsorizzazione della ThyssenKrupp. «IN MANIERA chiara e netta – commenta Giacchetti –, Piediluco e i suoi residenti dicono di essere a favore dello sport come elemento di sviluppo e di traino e che i progetti legati al canottaggio vanno attuati quali elemento di richiamo in termini di presenze, di turismo, di rispetto ambientale. Basta dunque alla politica intrapresa da qualche singolo del ‘no sempre e comunque’». «Sia per il centro della Fic che per l’area adiacente – continua – le conferenze dei servizi hanno avuto esito positivo, ci sono dunque tutte le condizioni affinché si vada avanti. I finanziamenti sono già a disposizione: Piediluco è tra i tre migliori bacini di canottaggio d’Europa, ha caratteristiche uniche in Italia, e questo patrimonio va valorizzato». PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 39 23/03/2016 - PAG. 25 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| NARNI LA SITUAZIONE PRECIPITA: ARRIVA IL DISTACCO DELL’ACQUA NELLO STABILIMENTO Elettrocarbonium, sciopero dei lavoratori e blocco della portineria – NARNI – PRECIPITA la vertenza Elettrocarbonium. Nuovo sciopero dei lavoratori, con blocco della portineria, a partire dalle 22 di ieri nell’azienda narnese: a proclamarlo sono le segreterie di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e UiltecUil, a seguito del distacco dell’acqua nello stabilimento avvenuto in mattinata e alla comunicazione, da parte della società, della necessità di far uscire dalla fabbrica, entro 15 giorni, tutto il materiale di proprietà. I sindacati sottolineano che il distacco idrico «porta a minare le norme igienico-sanitarie a discapito dei lavoratori operanti nel sito», mentre la richiesta di sgombero della fabbrica è «palesemente contrastante» con quella di apertura della cassa integrazione ordinaria, alla quale gli stessi sindacati non hanno dato riscontro «in quanto via non percorribile». «Lo sciopero proseguirà – annunciano ancora i sindacati – finché PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO non verranno saldate tutte le spettanze arretrate, cioè lo stipendio di febbraio, le quote relative ai fondi Fonchim (previdenza) e Faschim (assistenza sanitaria) a partire dal mese di ottobre, oltre ai contributi». I sindacati chiedono inoltre «l’istantanea apertura della procedura di licenziamento collettivo per permettere ai lavoratori che ancora ne hanno la possibilità di poter riattivare la mobilità avviata a gennaio». PAG 40 23/03/2016 - PAG. 25 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| Mancano i documenti, multato un locale della ‘movida’ – TERNI – I LOCALI della «movida» al setaccio dei vigili urbani. Continuano i controlli specifici della municipale sui locali del centro storico, specialmente di notte. «Si tratta – spiega il Comando – di controlli aggiuntivi rispetto a quelli che vengono posti in essere quotidianamente dagli agenti del nucleo radiomobile». Nell’ultimo fine settimana la polizia commerciale ha verificato la situazione di quindici locali tra via Fratini, via del Leone, piazza dell’Olmo, via Cavour, via Lanzi, via Tre Colonne, via Carrara, Corso Tacito e zone limitrofe, soprattutto in riferimento al rispetto dell’ordinanza anti-rumore, dell’obbligo dei rilevatori del tasso alcolemico e del rispetto degli orari fissati nelle ordinanze per la musica e per la somministrazione di alcolici. Sanzionato un locale per la mancanza dei documenti sulla valutazione dell’impatto acustico. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 41 23/03/2016 - PAG. 1 23/03/2016 ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| ||| PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 42 23/03/2016 - PAG. 1 23/03/2016 Newstuscia.it INFO VIABILITA': SENSO UNICO ALTERNATO PER VERIFICHE AL PONTE CICONIA DI ORVIETO TERNI - Info viabilità, senso unico alternato per verifiche ponte a Ciconia di Orvieto (SR 71) / TERNI – 22 marzo – Sarà istituito giovedì prossimo 24 marzo il senso unico alternato regolato da movieri sul ponte che attraversa il fosso a Ciconia lungo la SR 71 Umbro-Casentinese nel comune di Orvieto. Il provvedimento servirà per consentire in tutta sicurezza l’esecuzione delle verifiche alle strutture del ponte ed entrerà in vigore dalle 10,00 al km 35+200 fino a ultimazione lavori. (ptn 219/16 13.50) PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 43 23/03/2016 - PAG. 1 23/03/2016 Newstuscia.it MONTECCHIO. LA VIA CRUCIS RAGGIUNGE UN SECOLO DI VITA TERNI - Montecchio, Pasqua: Via Crucis raggiunge secolo di vita / MONTECCHIO – 22 marzo - Ha raggiunto ormai il secolo di vita la ricostruzione della passione vivente di Gesù che a Montecchio è una tradizione consolidata. La passione verrà messa in scena anche quest’anno venerdì prossimo (Venerdì Santo) alle 21.00 accompagnata dalla processione e dai canti popolari della passione. La Settimana Santa a Montecchio è particolarmente sentita. Durante il periodo pasquale infatti il borgo antico si trasforma in un angolo di Palestina che ricostruisce gli ambienti e le atmosfere del tempo ed offre un suggestivo squarcio per i turisti e una spinta motivazionale per i fedeli. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 44 23/03/2016 - PAG. 1 23/03/2016 Newstuscia.it PASQUA, TRE EVENTI DA NON PERDERE IN PROVINCIA DI TERNI TERNI – “Ciuccitto”, Ovo Pinto e gara di pizze di Pasqua sono tre fra le numerose iniziative in programma per il week end pasquale in provincia di Terni. A Ferentillo nelle giornate di Pasqua e del Lunedì dell'Angelo la 45esima edizione della "Festa De Lu Ciuccittu", antica usanza contadina in cui due giocatori, i "ciucciettari", si sfidano battendo le uova punta contro punta. La vittoria è di chi mantiene intatto il proprio uovo. Ad Orvieto competizione gastronomica per la migliore “pizza di Pasqua con sezioni per "professionisti" e "amatori" e categorie "pizza dolce" e "pizza salata". A Civitella del lago dal 27 marzo al primo maggio "mostra concorso nazionale Ovo Pinto". Si tratta di un’iniziativa avviata nel 1982 consistente nella decorazione di gusci d'uova di diversi animali con ogni tipo di tecnica. Le opere premiate andranno ad aggiungersi al Museo dell'Ovo dove sono esposte tutte le vincitrici degli anni passati. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 45 23/03/2016 - PAG. 1 23/03/2016 Orvietonews Senso unico alternato sulla regionale 71 per verifiche al Ponte di Ciconia Sarà istituito giovedì 24 marzo il senso unico alternato regolato da movieri sul ponte che attraversa il fosso a Ciconia lungo la SR 71 Umbro-Casentinese nel Comune di Orvieto. Il provvedimento servirà per consentire in tutta sicurezza l’esecuzione delle verifiche alle strutture del ponte ed entrerà in vigore dalle 10,00 al km 35+200 fino a ultimazione lavori. PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 46 23/03/2016 - PAG. 1 23/03/2016 www.narnionline.it Narni, la parte alta della città è nel degrado, Enrico Daniele (TpN) chiede al sindaco di intervenire La parte alta di Narni presenta diverse situazioni di degrado. A sostnerelo è Enrico Daniele, consigliere di Tutti per Narni. I problemi - osserva Daniele -, in questa parte della città sono tanti. Si va dalla mancanza di spazi per la sosta delle auto che costringe i residenti ad occupare la sede stradale, come accade in via della Luna, alle pessime condizioni in cui versa l'antico acquedotto comunale. Questo è da tempo 'mascherato' da un'impalcatura formata da tubi innocenti che stà lì ad annunciare un improbabile inizio di non meglio identificati lavori. In via Portecchia è presente da mesi una transenna arancione per la recinzione di un muro pericolante i cui lavori per la messa in sicurezza non sono mai iniziati. Intanto quella recinzione ha sottratto ben quattro posti macchina. Altro problema si presenta sulla strada dei Cacciatori dove le mura castellane, che dall’acquedotto portano alla Rocca, sono state puntellate con travi di legno che stanno lì da almeno 16 anni senza che sia stato mai eseguito un intervento per il consolidamento, con le travi che presentano evidenti segni di marcescenza per cui è alto il rischio di crollo del muro". Alla luce di tutte queste criticità Daniele 'interroga' il Sindaco al quale chiede "se intende provvedere a risolvere i problemi segnalati ed eventualmente i tempi necessari per eseguire i lavori più urgenti per recuperare un pò di dignità in quella zona a ridosso della Rocca". PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 47 23/03/2016 - PAG. 1 23/03/2016 www.narnionline.it Elettro: 'tagliata' l'acqua, i sindacati chiedono l'avvio delle procedure di licenziamento, nuovo sciopero e blocco della portineria Distacco idrico. Che in parole povere significa che da questa mattina allo stabilimento dell'Elettorcarbonium di Narni Scalo, l'acqua non esce più da nessun rubinetto. E si sa che senz'acqua non si va da nessuna parte. Non si può produrre, non si può lavorare e vengono meno anche le più elementari forme riferite all'aspetto igienico sanitario che dovrebbero esserci all'interno di un qualsiasi ambiente frequentato da decine di persone. A fronte di questo nuovo "smacco" le segreterie di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, hanno deciso di indire un nuvo sciopero che prenderà il via stasera alle 22 ed andrà avanti "fino a quando non verranno saldate tutte le spettanze arretrate". Nella fattispecie si parla dello stipendio di febbraio 2016, delle quote relative ai fondi Fonchim (previdenza) e Faschim (assistenza sanitaria) a partire dal mese di Ottobre 2015, nonché ai contributi. Lo sciopero dei lavoratori prevede il n blocco della portineria, quindi nessuno potrà entrare o uscire dalla fabbrica. "A seguito della vostra comunicazione - scrivono i sindacati, in una lettera indirizzata all' a.d. di Elettrocarbonium -, di far uscire dalla fabbrica, entro 15 giorni, tutto il materiale di vostra proprietà, azione palesemente contrastante con la vostra richiesta di apertura della Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria, per la quale non abbiamo dato riscontro in quanto riteniamo sia una via non percorribile, chiediamo l'istantanea apertura della procedura di licenziamento collettivo per permettere, ai lavoratori che ancora ne hanno la possibilità, di poter riattivare la mobilità avviata a gennaio 2015". PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO PAG 48