articolo pdf della rassegna stampa di dialogic srl

Transcript

articolo pdf della rassegna stampa di dialogic srl
23/03/2016
INDICE
CATEGORIA
DATA ARTICOLO
TITOLO
PAGINA
Corriere dell'Umbria
Corriere dell'Umbria
23/03/2016
"ORA OCCORRE
CONVOCARE UN NUOVO
TAVOLO
1
Corriere dell'Umbria
23/03/2016
ELETTRO: SCIOPERO E
BLOCCO DELLA PORTINERIA
2
Corriere dell'Umbria
23/03/2016
AST, RISTRUTTURAZIONI
NON ANCORA FINITE MA
TERNI NON SI VENDE
3
Corriere dell'Umbria
23/03/2016
Paparelli: "Ripartiremo con
maggiore slancio"
4
23/03/2016
Mobilitazione in consiglio
regionale contro l'ampliamento
della discarica
5
Corriere dell'Umbria
Narni-Amelia
23/03/2016
"La zona del Monte dimenticata
da anni"
6
Corriere dell'Umbria
Narni-Amelia
23/03/2016
Boccata d'ossigeno per il
turismo a Pasqua Ristoranti e
bar del centro saranno aperti
7
Corriere dell'Umbria
Narni-Amelia
23/03/2016
Santarelli annuncia tolleranza
zero verso chi non rispetta le
regole sui rifiuti
8
Corriere dell'Umbria Terni
23/03/2016
Beni pignorati spariti Cadono
tutte le accuse
9
Corriere dell'Umbria Terni
23/03/2016
Il prefetto in visita ai vigili
delfuocoe alla Forestale In
primo piano la lotta contro i reati
ambientali
10
Corriere dell'Umbria Terni
23/03/2016
Alessandro Mancini confermato
ambasciatore dell'associazione
One contro la povertà e
l'ingiustizia
11
Corriere dell'Umbria Terni
23/03/2016
Rifiuti tra caos e nuove regole
12
Corriere dell'Umbria Terni
23/03/2016
Fedeli senza messa di Pasqua
nella loro chiesa
13
Corriere dell'Umbria Terni
23/03/2016
Il vescovo celebra la Passione
in duomo E a San Valentino si
rievoca la Via Crucis
14
Corriere dell'Umbria Terni
23/03/2016
Resa dei conti in aula
15
Corriere dell'Umbria Terni
23/03/2016
Piediluco, più di 500 firme per lo
sviluppo sportivo Giacchetti:
"Andiamo avanti"
16
Corriere dell'Umbria Terni
23/03/2016
Santarelli annuncia tolleranza
zero verso chi non rispetta le
regole sui rifiuti
17
23/03/2016
Narni / Storie di ordinaria
18
Corriere dell'Umbria - Orvieto
Corriere dell'Umbria - Orvieto
Corriere dell'Umbria Narni-Amelia
Corriere dell'Umbria Terni
Cronache24.it
Cronache24.it
disabilità: "Ridotta a 90 euro la
mia assistenza domiciliare"
Cronache24.it
23/03/2016
Narni / Elettrocarbonium,
staccata anche l'acqua: nuovo
sciopero
19
Cronache24.it
23/03/2016
Amelia / Partono le multe per
chi getta rifiuti all'aperto
20
Cronache24.it
23/03/2016
Otricoli / Pubblicato il bando per
la gestione della piscina
21
23/03/2016
Prima pagina
22
Il Messaggero Terni
23/03/2016
Fondazione Carit furia Aristide
Paci: «Dignità calpestata»
23
Il Messaggero Terni
23/03/2016
Malagiustizia, il processo inizia
dopo 12 anni
24
Il Messaggero Terni
23/03/2016
«500 euro per rubare ai Moracci
per quei soldi avrei fatto di
tutto»
25
Il Messaggero Terni
23/03/2016
Elettro appesa a un filo, doccia
fredda dalla Sgl Carbon
26
Il Messaggero Terni
23/03/2016
Ast, vertice al Mise: «No alla
vendita ma continuano le
ristrutturazioni»
27
Il Messaggero Terni
23/03/2016
Piediluco, i residenti in rivolta:
«Esposti non sono
ambientalismo»
28
Il Messaggero Terni
23/03/2016
«Obbedisco» Ma tra i fedeli c'è
qualche malumore
29
Il Messaggero Terni
23/03/2016
«Macroregioni, Terni faccia
attenzione al centralismo di
Firenze»
30
Il Messaggero Terni
23/03/2016
«No alle messe pasquali nelle
parrocchie piccole»
31
Il Sole 24 Ore
23/03/2016
Prima pagina
32
Il Sole 24 Ore
23/03/2016
Thyssen conferma i piani a
Terni
33
23/03/2016
Prima pagina
34
23/03/2016
Discarica, la rabbia scende in
piazza Sotto la Regione: ‘No
ampliamento
35
La Nazione Terni
23/03/2016
«Troppe domande senza
risposta»
36
La Nazione Terni
23/03/2016
L'Ast supera la prima verifica
«ThyssenKrupp rispetta i patti»
37
La Nazione Terni
23/03/2016
Cinquecento firme a sostegno
dei progetti per il canottaggio
38
La Nazione Terni
23/03/2016
Elettrocarbonium, sciopero dei
lavoratori e blocco della
portineria
39
La Nazione Terni
23/03/2016
Mancano i documenti, multato
40
Il Corriere della Sera
Il Corriere della Sera
Il Messaggero Terni
Il Sole 24 Ore
Italia Oggi
Italia Oggi
La Nazione - Orvieto
La Nazione - Orvieto
La Nazione Terni
un locale della ‘movida
La Repubblica ed. Nazionale
La Repubblica ed. Nazionale
23/03/2016
Prima pagina
41
Newstuscia.it
23/03/2016
INFO VIABILITA': SENSO
UNICO ALTERNATO PER
VERIFICHE AL PONTE
CICONIA DI ORVIETO
42
Newstuscia.it
23/03/2016
MONTECCHIO. LA VIA
CRUCIS RAGGIUNGE UN
SECOLO DI VITA
43
Newstuscia.it
23/03/2016
PASQUA, TRE EVENTI DA
NON PERDERE IN
PROVINCIA DI TERNI
44
23/03/2016
Senso unico alternato sulla
regionale 71 per verifiche al
Ponte di Ciconia
45
www.narnionline.it
23/03/2016
Narni, la parte alta della città è
nel degrado, Enrico Daniele
(TpN) chiede al sindaco di
intervenire
46
www.narnionline.it
23/03/2016
Elettro: 'tagliata' l'acqua, i
sindacati chiedono l'avvio delle
procedure di licenziamento,
nuovo sciopero e blocco della
portineria
47
Newstuscia.it
Orvietonews
Orvietonews
www.narnionline.it
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 0
23/03/2016 - PAG. 13
23/03/2016
A TERNI
“Abbiamo registrato un’oggettiva continuità
degli impegni di ThyssenKrupp rispetto all'attuazione dell'accordo sottoscritto nel 2014 per
l'Ast di Terni”. E’ questo il primo commento a
caldo, al termine dell’incontro di Roma, da
parte della presidente della Regione Catiuscia
Marini, del vicepresidente, Fabio Paparelli, e
del sindaco di Terni, Leopoldo Di Girolamo.
“Abbiamo apprezzato inoltre la conferma degli investimenti, sia quelli legati alla efficienza
tecnologica degli impianti, sia con riferimento
alla realizzazione della nuova linea 6. Guardia-
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
LE REAZIONI
“ORA OCCORRE CONVOCARE UN NUOVO TAVOLO”
mo con attenzione al tema della compatibilità
ambientale della fabbrica e in particolare - hanno aggiunto - alle modalità e ai tempi di selezione delle proposte progettuali legate alla
chiusura del ciclo produttivo concernente le
scorie”. Le istituzioni locali hanno poi confermato il contenuto degli impegni assunti con
l’accordo, sia in ordine al supporto degli inve-
stimenti di natura energetico-ambientale che
alla parte infrastrutturale di loro competenza
nella prospettiva del riconoscimento dell’area
di crisi. Nel corso della riunione è stata annunciata la riconvocazione del tavolo, sollecitata
dalla presidente Marini, alla presenza del nuovo ad Burelli per discutere le prospettive di medio e lungo termine. E in quella sede - hanno
commentato le segreterie comunale e provinciale del Pd ternano - “ci auguriamo che si
possa avviare una discussione più approfondita e concreta sulle prospettive produttive di
Ast e sul rilancio del tessuto economico di Terni”. Per il senatore Gianluca Rossi (Pd) “ieri le
risposte tanto attese da tutti non sono arrivate.
E non poteva essere altrimenti, vista la composizione della delegazione della multinazionale
tedesca al Mise. Mi auguro che le istituzioni,
governo nazionale in testa, le acquisiscano rapidamente dai vertici di Tk”.
B
A.Mo.
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 1
23/03/2016 - PAG. 13
23/03/2016
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
CHIMICA Le maestranze tornano a incrociare le braccia. La situazione precipita, staccata pure l’acqua
ELETTRO:SCIOPEROEBLOCCODELLAPORTINERIA
A NARNI - Ritornano a bloccare la
portineria e a incrociare le braccia, i
lavoratori di Elettrocarbonium. A
riaccendere la miccia, dopo una tregua soltanto apparente, il distacco
idrico avvenuto lunedì mattina. Alzano la voce, le segreterie sindacali nazionali e regionali di Filctem Cgil,
Femca Cisl, Uiltec Uil che denunciano, in una lettera inviata a Elettrocarbonium, istituzioni regionali e locali,
Ministero dello Sviluppo Economico, Sgl, la situazione che “porta a minare le norme igienico sanitarie a discapito dei lavoratori del sito”. Ma
non solo. Lunedì pomeriggio, l’azienda comunicava, sostengono le forze
sociali, “di far uscire dalla fabbrica,
entro 15 giorni, tutto il materiale di
vostra proprietà, azione palesemente
contrastante con la vostra richiesta di
apertura Cigo per la quale non abbiamo dato riscontro in quanto via non
percorribile”. Si tratta di elettrodi prodotti nei mesi scorsi e il carbone di
proprietà di Michele Monachino.
Una vertenza che si complica sempre
di più e che potrebbe degenerare, per
una serie di motivi. Intanto l’ufficio
legale che segue gli interessi di Sgl ha
rinnovato, nelle settimane scorse, la
richiesta di una rapida restituzione
dello stabilimento, nel caso contrario
ricorrerà ad azioni legali. Poi c’è la
spada di Damocle delle ditte fornitrici che vantano crediti arretrati di 5-6
mesi, che si sono rivolti all’avvocato
Enrico De Luca, e minacciano un de-
creto ingiuntivo. I contatti tra Sgl ed
Elettrocarbonium, secondo fonti sindacali, continuano sottotraccia per
cercare di trovare il bandolo della matassa. Alla base della trattativa sembra che ci siano alcuni aspetti economici, una specie di buonuscita. Per
far ripartire gli impianti dello stabilimento di Narni Scalo, dopo il lungo
stop, sono state investite diverse migliaia di euro, una cifra che, forse, vorrebbe essere recuperata in toto, oppure in parte. Filctem Cgil, Femca Cisl e
Uiltec Uil chiedono a Monachino
“l’istantanea apertura della procedura di licenziamento collettivo per permettere, ai lavoratori che ancora ne
hanno la possibilità, di poter riattivare la mobilità avviata a gennaio
2015”. Il 3 aprile scade il primo anno
di assunzione di alcuni lavoratori e
senza il licenziamento non potranno
accedere agli ammortizzatori e stessa
sortespetterà a tuttele altremaestranze rientrate in fabbrica nelle settimane successive.
B
Carlo Ferrante
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 2
23/03/2016 - PAG. 13
23/03/2016
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
P
Sullo sfondo del vertice al Mise
il nodo dei dazi antidumping. Sindacati in allarme
AST, RISTRUTTURAZIONI
NONANCORAFINITE
MATERNINON SI VENDE
di Antonio Mosca
A TERNI - ThyssenKrupp non molla il sito ternano e continuerà a investire negli acciai speciali con l’Ast.
Sullo sfondo resta però il nodo dei dazi antidumping verso la Cina. Se dovessero cadere, le ripercussioni sarebbero immediate in Europa e allora
scatterebbe il piano b con altre ristrutturazioni. Così Peter Sauer, delle relazioni esterne Tk, presente ieri al vertice al Mise insieme all’ad Lucia Morselli. Sauer conosce da vicino l’azienda di viale Brin per aver partecipato a
tutte le fasi complesse del negoziato
che portarono al sofferto accordo del
3 dicembre di due anni fa. Ieri, a Roma, si è ritrovato faccia a faccia con la
presidente della Regione dell’Umbria
Catiuscia Marini, il vicepresidente Fabio Paparelli, il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo e i rappresentanti
di Fim, Fiom, Uilm, Fismic, Ugl e
delle relative Rsu. Per il governo erano presenti Giampiero Castano, re-
sponsabile della task force ministeriale per le aziende in crisi, e, sul finire
della riunione, anche il sottosegretario Teresa Bellanova. E proprio sul
tasto delle riorganizzazioni non ancora finite hanno battuto, tra gli altri, il
segretario nazionale e quello territoriale della Fiom-Cgil, Rosario Rappa
e Claudio Cipolla, secondo i quali si
tratta di “un’affermazione che, nel caso dell’Ast, è in contraddizione con i
dati sugli investimenti, sui volumi e
sulle prospettive di mercato che confermano invece le prospettive di consolidamento e di potenziamento del
sito ternano e delle produzioni di acciai speciali”. La Fiom ha ribadito la
necessità di “aprire una fase nuova sui
temi trattati, attraverso un diverso sistema di relazioni sindacali, utile a discutere e a risolvere le criticità ad oggi
presenti, a partire dall'organizzazione
del lavoro e dei relativi inquadramenti
e riconoscimenti professionali. Da
parte di Tk, presente all'incontro, sono stati riconfermati gli impegni,
escludendo ad oggi qualsiasi ipotesi
di vendita del sito di Terni”. Durante
l'incontro sono inoltre emersi, importanti dettagli sui passi in avanti rispetto all'attuazione del piano di rilancio:
90 milioni di euro investiti su circa
178 previsti e 59 nuovi inserimenti di
lavoratori nel periodo 2015-’16. In
più nessun forno è stato o sarà spento. Per il coordinatore nazionale siderurgia della Fim-Cisl, Raffaele Apetino, “il pieno rilancio del gruppo entro
il 2018 necessita di un interlocutore
stabile e un management certo sulle
relazioni industriali, ma anche di maggiore attenzione alle tematiche ambientali. Con il nuovo ad MassimilianoBurelli, operativo dal prossimo pri-
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
mo aprile, abbiamo fissato sempre al
ministero dello Sviluppo Economico,
entro la fine di maggio, un nuovo incontro di verifica sul piano e per approfondire le iniziative industriali che
ThyssenKrupp metterà in campo per
l’Ast”.“Qualora l'Europa - ha aggiunto il segretario della Fim-Cisl di Terni, Riccardo Marcelli - concedesse lo
status di economia di mercato alla Cina, le conseguenze potrebbero essere
molto negative. Ecco perché fin da subito dobbiamo lavorare, come comunità, per valorizzare le nostre produzioni, chiedendo a ThyssenKrupp le
risorse necessarie per gli investimenti
che, valorizzando il Centro di finitura, dovrebbero portare all'ottenimento di verticalizzazioni di prodotto. Temo che ci sarà da soffrire”. Anche la
Uilm si è detta preoccupata per “le
dichiarazioni di Peter Sauer che,
smentendo quanto affermato a dicembre dall’ad Morselli, ha sostenuto che la ristrutturazione non è stata
ancora completata”.
B
PAG 3
23/03/2016 - PAG. 10
23/03/2016
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
L’intervista Il vice presidente della giunta regionale
sulle dimissioni di Barberini, il caso Terni e il dibattito nel Pd
Paparelli: “Ripartiremo
con maggiore slancio”
PERUGIA - Il vice presidente della giunta regionale, Fabio Paparelli interviene a 360
gradi sul dibattito politico
che anima il panorama regionale.
Assessore Paparelli, cosa ne
pensa della fase politica che
sta attraversando il suo partito? In Umbria, come nel resto
del Paese, sembra impazzare
il tutti contro tutti. E’ normale?
Il Pd è un grande partito che
discute e riflette apertamente
sul futuro. E’ innegabile che
certi toni e certe spigolature
sono figlie di un vecchio modo di interpretare il dibattito
politico. Si tende a rifugiarsi
troppo spesso nelle sicurezze
e nelle appartenenze del passato. Per chi come me non
proviene né dalla cultura cattolico-democratica né post
comunista, è più facile sentirsi pienamente democratico,
senza il bisogno di fare battaglie di posizionamento, si
chiamino D’Alema o altri. Si
punta troppo spesso a personalizzare il confronto e così si
rischia di perdere di vista l’obiettivo comune. Tutto ciò é
aggravato da una opposizione per lo più strumentale e
populista, incapace di proposte alternative vere.
E qual è questo obiettivo comune?
Cambiare il Paese, spingere
l’acceleratore sulle riforme e
rompere il sistema dei privilegi, di qualunque estrazione e
provenienza. C’è bisogno di
una visione ampia, di un pensiero lungo ma anche di merito, velocità e concretezza. I
cittadini pretendono di essere accompagnati al più presto fuori dalle secche di questa crisi. E la politica deve essere in grado dare risposte
credibili. E' già in campo una
nuova generazione di amministratori e una nuova classe
dirigente ma c’è bisogno che
questa nuova generazione
metta più coraggio e autonomia. Quello di Matteo Renzi
è un esempio prezioso.
In Umbria, però, le dimissioni
dell’assessore Barberini e le
polemiche tra le correnti del
Pd hanno segnato uno stop all’azione di Governo. Non sta-
te perdendo tempo prezioso?
Sono convinto che non si tratti di un vero e proprio stop,
ma di un time out, un incidente di percorso che consentirà
di fare chiarezza e ripartire
con maggiore slancio. Il Governo regionale ha bisogno
di camminare speditamente
lungo il sentiero del riformismo e della innovazione e per
fare ció occorre anzitutto stabilità. Sono altresì convinto
che l’innovazione vada praticata e non annunciata. In
questo governo regionale, all’interno di un quadro condiviso che è rappresentato dal
programma di legislatura, vi
è ampio spazio per una azione riformatrice. Non è un caso che tutti gli atti di questi
primi otto mesi di legislatura
siano
stati
votati
all’unanimità. Ognuno di noi
ha cercato di produrre innovazione, penso di averne dato
prova concreta e continuerò
a farlo di buona lena.
A cosa si riferisce in particolare?
Ad esempio abbiamo abolito
il vecchio schema di concertazione e inserito nuovi strumenti partecipativi a partire
dalla unitá per le crisi d’impresa, dal comitato di supporto
allo sviluppo della manifattura fino a costruire dal basso,
con le parti sociali un legge
che abbia al centro il lavoro, il
buon lavoro. Stiamo accelerando fortemente sulla digitalizzazione dei servizi della
pubblica amministrazione in
collaborazione con il Governo nazionale e sull’accensione della fibra per la banda larga. Abbiamo riformato e rilanciato i processi di internazionalizzazione del nostro sistema di imprese, di promocommercializzazione turistica e stiamo lavorando ad un
grande progetto di rilancio
della manifattura umbra 4.0.
Non stiamo giocando più in
difensiva. Proviamo ad attaccare e i primi numeri ci stanno dando ragione. I segnali
di ripresa su occupazione,
export e turismo sono incoraggianti.
Nonostante quelli che lei defi-
nisce “primi segnali incoraggianti” l’Umbria ce la farà da
sola o all’orizzonte si pensa
già alla macroregione?
L’Umbria può e deve farcela.
Ciò non significa precluderci
delle strade. Non sono né imminenti, né attuali decisioni
parlamentari e governative in
materia di macro regioni, che
avrebbero poco senso se non
inquadrate dentro una fase
due di riforme istituzionali.
Dobbiamo concentrare le
energie affinché sia approvato, in primis il referendum costituzionale, per chiudere dopo 50 anni una prima fase del
processo di riforme, tenendo
altresì conto che c’è una società che ha voglia di guardare
oltre i confini. E c’è una dimensione strutturale della nostra regione caratterizzata da
nanismo e da provincialismo.
Quindi, se è giusto non preci-
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
pitare, non avere fretta ed evitare considerazioni di tipo geografico o di stampo leghista, cui ci si rifugia quando
mancano le idee, è altrettanto vero che cominciare a ragionare sul futuro, cominciare a favorire politiche comuni
e coordinate tra regioni dell’Italia di mezzo, significa prepararsi a quando arriverà il momento. E’ necessario anticipare e non subire i processi. In
questa ottica l'Umbria coordinerá un progetto di promozione turistica delle regioni
del centro Italia, abbiamo
progetti comuni su molti settori con Toscana, Lazio, Marche, Emilia.
Chiudiamo su Terni, la sua città, molti osservatori non reputano scontata la tenuta del governo cittadino.
La città di Terni sta vivendo
un fase di transizione epocale. C’è da ripensare il modello
economico e sociale, dentro
la dimensione regionale, e
consolidare al tempo stesso,
le realtà produttive esistenti.
La macchina amministrativa
ha bisogno di una revisione
profonda e i cittadini sono in
attesa di risposte. Ciò presuppone che la politica cambi
passo in modo deciso e inauguri una nuova fase ormai
non più rinviabile. Il Pd sta
riflettendo e discutendo su
questo. La Regione sta dando una mano importante a
Terni, come ha sempre fatto,
dalla norma introdotta nella
finanziaria che riversa parte
dei canoni idroelettrici sul territorio per dare una spinta allo sviluppo ed al decoro urbano fino alla messa a disposizionedi uno strumento nazionale dedicato di politica industriale, in una rinnovata sinergia con il governo Renzi, teso
a produrre valore aggiunto
da questa. Spero dunque che
si trovi presto una soluzione
che ridia motivazioni e speranze a quanti credono nel
Partito democratico e nella
sua classe dirigente.
B
PAG 4
23/03/2016 - PAG. 34
23/03/2016
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
Orvieto Cresce la protesta in città ma la mozione a palazzo Cesaroni non passa
Mobilitazione in consiglio regionale
contro l’ampliamento della discarica
di Davide Pompei
A ORVIETO - Le categorie
economiche dell'Orvietano dicono no all'ampliamento della
discarica. Non ci stanno a vedere trasformata la città del
Duomo in pattumiera dell’Umbria. Nella seduta di ieri,
il consiglio regionale soltanto
alle 19 ha iniziato a discutere
l'annunciata mozione - primo
firmatario Nevi, assente, illustrata in aula da Squarta - con
cui si chiede alla Regione di
adeguarsi "alla contrarietà
espressa dall'amministrazione
comunale di Orvieto rispetto
all'ampliamento della discarica". Dopo un'ora di discussione, la mozione non è passata: 6
le astensioni, 6 i voti favorevoli.
A presidiare fin dal primo pomeriggio i lavori, anche la delegazione di #SaveOrvieto, con
la mobilitazione popolata da
forze politiche di minoranza,
Amici della Terra, Cittadinanzattiva, Tavolo dell'Ambiente e
singoli cittadini che ora annunciano battaglia. Già ieri mattina a Perugia, indossando sacchettidella raccolta differenziata, avevano manifestato il loro
dissenso all'ampliamento. Assenti, maggioranza e amministrazione comunale. E assente
anche la governatrice, impegnata a Roma per l’Ast. “La
Sit in in Regione Due momenti della protesta di ieri (Foto Giancarlo Belfiore)
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
decisione di ampliare la discarica e utilizzarla fino al 2035 afferma il presidente del Consorzio tutela vini Orvieto, Enzo Barbi - impoverirebbe, economicamente e culturalmente,
l'Orvietano e l'intero comparto. Per il vino di Orvieto è un
pericolo troppo grande, sia in
termini di immagine che economici, che mette seriamente a
rischio la sopravvivenza della
denominazione, il sano e florido futuro delle aziende, gli investimenti fatti negli anni per ottenere vini di qualità, i posti di
lavoro creati". In allerta, anche
le imprese agricole. "L'economia dell'Orvietano - rincara il
presidente di Confagricoltura
Corrado Bottai - vede una
grande incoerenza fra gli sforzi
in corso e l'ipotesi di un prolungamento dell'attività di smaltimento in discarica di rifiuti provenienti da un'area così vasta.
Il prolungamento dell'utilizzo
de Le Crete contrasta con la
vocazione del territorio". E poi
ilCoordinamento dei ristoratori orvietani, indignati nel vedere come, mentre nelle aziende
si promuovono quotidianamente le eccellenze del territorio, questo venga "sempre più
pesantemente stuprato da scelte assurde che minano la
salubrità di prodotti, falde acquifere e aria".
B
PAG 5
23/03/2016 - PAG. 34
23/03/2016
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
Il consigliere Daniele (TpN) si fa interprete del malcontento dei residenti e attacca la giunta
“La zona del Monte dimenticata da anni”
A NARNI
La zona del Monte a Narni centro sembra sempre più dimenticata. Così sembra stando almeno alle proteste che arrivano dai cittadini per i tanti problemi affliggono
lazona che si estende fino alla Rocca Albornoz. Sotto accusa il degrado per la mancanza di manutenzione e di infrastrutture neces-
sarie, come i parcheggi. "Il fatto è
che si scelse di non far partecipare
questa zona della città ai contratti
di quartiere nel lontano 2004 preferendo Narni Scalo. E così la città perse anche altri finanziamenti
che ora, con le casse al verde,
avrebbero potuto risollevare l'immagine delle zone in questione".
L’analisi è di Enrico Daniele, con-
sigliere comunale di Tutti per Narni. Problemi nei vicoli di zona
Aspromonte, con "gradini disconnesse ed erbacce altissime. E poi
via Portecchia dove c'è un muro
pericolante da mesi e quindi strada dei Cacciatori con le mura che
portano alla Rocca puntellate da
almeno 16 anni e l'acquedotto ingabbiato nei tubi innocenti. Ma
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
anche in questo ultimo caso non
si vedono lavori all’orizzonte" protestano i residenti.
“Il problema - osserva Daniele risale al 2004 quando si presentò
quell'occasione d'oro che la giunta non seppe sfruttare. L'allora
consigliere Fiordi dissentì spiegando che i soldi potevano arrivare
qualora fossero stati inserit i quartieri più degradati. E infatti Narni
arrivò ultima senza ottenere un
soldo e ora la parte alta versa nel
degrado più assoluto”.
B
Cesare Antonini
PAG 6
23/03/2016 - PAG. 34
23/03/2016
||| |||
||| |||
Narni
Boccata d’ossigeno per il turismo a Pasqua
Ristoranti e bar del centro saranno aperti
A NARNI
La primavera risulta senza dubbio la stagione più fortunata per il turismo cittadino. Nel week end di Pasqua,
poi, la situazione tende a migliorare, facendo registrare
il tutto esaurito negli alberghi e nei ristoranti. Anche
quest’anno, a conferma di ciò che era accaduto negli
ultimi fine settimana pasquali e nonostante l'incalzante
crisi economica, secondo le previsioni si assisterà all'arrivo in città di un cospicuo numero di turisti che si andranno a sommare ai visitatori che hanno cominciato a girovagare per le vie del centro storico già nello scorso fine
settimana. Per quanto riguarda i turisti, si tratta in parte
di visitatori “mordi e fuggi” che soprattutto nella giornata di Pasquetta aumenteranno, animando piazze e monumenti del centro storico, ma anche di turisti che hanno prenotato negli alberghi della città per tre o quattro
giorni, secondo quanto testimoniato dagli albergatori.
I turisti potranno ammirare per tutto il fine settimana di
Pasqua le bellezze artistiche ed architettoniche della città, insieme al museo di palazzo Eroli, alla Rocca Albornoziana e alla suggestiva Narni Sotterranea. Ma non è
finita qui. Il Comune, insieme alla Pro loco, ha organizzato per il 26, 27 e 28 marzo una mostra mercato dell'artigianato, hobbistica, collezionismo ed anticherie che rimarrà aperto tutti i giorni dalle 10 alle 20.
Le colorate bancarelle del mercato animeranno piazza
dei Priori da sabato al giorno di Pasquetta, regalando ai
cittadini ed ai turisti quella che viene intitolata "La creatività in piazza".
Si ricorda che sia a Pasqua che nel lunedì dell’Angelo
rimarranno aperti bar e ristoranti del centro che stanno
registrando un buon numero di prenotazioni.
B
Chiara Rossi
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 7
23/03/2016 - PAG. 34
23/03/2016
||| |||
||| |||
Amelia
Santarelli annuncia tolleranza zero
verso chi non rispetta le regole sui rifiuti
A AMELIA
Mantiene assai alti i livelli di raccolta differenziata, il
Comune di Amelia, dopo l’avvio del nuovo sistema di
gestione dei rifiuti. La spazzatura che si avvia al riciclaggio per Amelia si è stabilizzata all'80%. Il vicesindaco
Santarelli, che cura le deleghe ambientali, accende ora
un faro sulla necessità di punire chi inquina, annunciando la fine della tolleranza, introdotta nelle prime settimane per permettere all'utente di stabilire la necessaria familiarità con il nuovo sistema. "Chi getta rifiuti in maniera incivile è un inquinatore ambientale ed appartiene
alla stessa categoria dei piromani" - dice il vicesindaco e assessore all'Ambiente, Franco Santarelli, esprimendo grande soddisfazione per la percentuale di
raccolta differenziata raggiunta
dall'inizio del nuovo sistema
porta a porta. "Faremo partire i
controlli su chi non rispetta le
regole - continua il responsabile
comunale delle politiche ambientali - con un'attività condotta da Comune e gestore.
Dopo ormai 4 mesi dall'inizio del nuovo regime le trasgressioni non saranno più tollerate e ci saranno certamente sanzioni. Tanto più che sul sito istituzionale c'è il
calendario puntuale con l'indicazione della tipologia di
rifiuto raccolto quel giorno, in modo tale da non generare dubbi". Secondo Santarelli (nella foto) nel territorio
comunale, con i dati ufficiali di febbraio 2016, la differenziata si è attestata stabilmente all'80% con quasi 45.000
chili di carta, 31.580 di plastica, 29.280 di vetro, 10.400
di metallo e 4.170 di compostaggio domestico.
B
P.S.
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 8
23/03/2016 - PAG. 31
23/03/2016
|||
|||
z
Tribunale
Beni pignorati spariti
Cadono tutte le accuse
A TERNI
Era finita alla sbarra per il reato di
mancata esecuzione dolosa di un
provvedimento del giudice.
In sostanza era stata accusata di aver
portato via dalla propria abitazione
un televisore e alcuni mobili, nonostante fossero stati pignorati.
Lunedì scorso la donna ternana è
comparsa in tribunale dove è stata assolta con formula piena dal giudice
monocratico. L’imputata, ora scagionata, era assistita dall’avvocato Arnaldo Sebastiani.
B
y
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 9
23/03/2016 - PAG. 31
23/03/2016
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
E’ stato posto in evidenza il prezioso lavoro svolto da quanti operano per la tutela della vita umana e della natura
IlprefettoinvisitaaivigilidelfuocoeallaForestale
In primo piano la lotta contro i reati ambientali
A TERNI
Il prefetto, Angela Pagliuca,
ha fatto visita ieri al comando
provinciale dei vigili del fuoco
dove ha incontrato il comandante, Paolo Mariantoni, i
funzionari e tutto il personale.
Il prefetto ha poi visitato il comando provinciale del Corpo
Forestale dello Stato dove ha
salutato il comandante, Gaetano Palescandolo, i funzionari, il personale e i comandanti
di stazione provenienti dal territorio provinciale.
Nel corso delle visite, il prefetto, nell'evidenziare il prezioso
lavoro svolto da quanti operano quotidianamente per la tutela della vita umana e per la
salvaguardia dell'ambiente, in
Scambio di auguri Il comandante dei vigili del fuoco insieme al prefetto
un momento caratterizzato
anche da profonde innovazioni organizzative, ha rimarcato
la necessità di "guardare al fu-
turo con rinnovato impegno,
nella certezza dell'importanza
dei compiti affidati". Una particolare attenzione è stata rivol-
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
ta ai temi della pianificazione
dell’emergenza e del perseguimento dei reati ambientali.
Nel corso delle visite, il prefetto ha rivolto un pensiero alle
nostre giovani connazionali
vittime dell'incidente in Spagna, nonché ai tragici eventi di
Bruxelles. I rappresentanti dei
comandi provinciali dei vigili
del fuoco e del Corpo Forestale dello Stato hanno ringraziato per la visita e contraccambiato gli auguri formulati dal
prefetto per le prossime festività pasquali. Nei giorni scorsi il
prefetto aveva fatto visita al
questore Belfiore, al comandante dei carabinieri Capasso
e al comandante della polizia
stradale, Katia Grenga.
B
PAG 10
23/03/2016 - PAG. 31
23/03/2016
||| |||
||| |||
E’ stato selezionato in un gruppo di 40 ragazzi italiani
Alessandro Mancini confermato
ambasciatore dell’associazione One
contro la povertà e l’ingiustizia
A TERNI
Alessandro Mancini, residente a Terni, è stato confermato, per il secondo anno consecutivo, per partecipare al
prestigioso programma "Giovani ambasciatori" dell’associazione One, l'organizzazione internazionale co-fondata
da Bono che promuove campagne e azioni di sensibilizzazione
per porre fine alla povertà estrema e all'ingiustizia. Quaranta
giovani provenienti da tutta Italia sono stati selezionati per partecipare a questo programma di
durata annuale. "E' importante ha dichiarato Alessandro Mancini (nella foto) - che ci mettiamo
in gioco e chiediamo ai nostri leader di fare del loro meglio per la lotta contro la povertà
estrema. Se ci uniamo e facciamo sentire la nostra voce,
allora riusciremo a costruire un futuro migliore per tutti.
Il 2016 offrirà molte occasioni per verificare che i leader
mondiali mantengano le loro promesse".
B
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 11
23/03/2016 - PAG. 31
23/03/2016
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
Decine di sacchetti abbandonati a ponte Carrara. Ottone (Asm): “Massima comprensione, ma poi arriveranno le multe”
Rifiutitracaosenuoveregole
di Antonio Mosca
cianti regna la confusione più
totale. “Evidentemente - repliA TERNI - Decine di sacchet- ca il presidente dell’Azienda
ti della nettezza urbana lascia- speciale multiservizi, Carlo Otti in mezzo alla strada, a ridos- tone - non hanno partecipato
so di ponte Carrara. Se il buon agli incontri informativi che
giorno si vede dal mattino, per stiamo organizzando con la
la nuova raccolta differenziata cittadinanza e che continueporta a porta c’è di che preoc- ranno anche il 30 e 31 marzo”.
cuparsi.
Ottone parla di una rivoluzioIeri mattina la scena è stata notata da molti automobilisti in ne epocale che imporrà un ratransito sulla rotonda nei pres- dicale cambio di abitudini e di
mentalità. “Dovremo imparasi del varco della Ztl.
“Complimenti vivissimi per lo re - osserva - che i rifiuti sono
spettacolo indecente” - ha po- dei prodotti come gli altri e che
stato con sarcasmo in tempo già ora rappresentano una rireale su Facebook, il consiglie- sorsa se opportunamente recure comunale dei Cinque Stelle, perati”. L’obiettivo del 65 per
Federico Pasculli, suscitando cento di raccolta differenziata
una valanga di commenti on è a portata di mano. “Nei coline sdegnati. Ma l’episodio muni più piccoli siamo partiti
dei sacchetti dimenticati per con lo sprint giusti e adesso strada non sarebbe isolato.
dice - contiamo di fare altretSegnalazioni in tal senso arri- tanto a Terni anche se i problevano anche da corso Tacito, mi, come in tutte le start up,
dopo la chiusura dei negozi.
sono fisiologici. Daremo temPer non parlare di via Primo po e modo a tutti di adeguarsi.
Maggio dove i grossi cassonet- Ma dopo una prima fase di roti vicino alla scuola “Anita Ga- daggio il nuovo sistema entreribaldi” ieri erano ancora al lo- rà a pieno regime e allora per i
ro posto anche se l’Asm aveva
annunciato che sarebbero andati in pensione da lunedì scorso. E tra residenti e commer-
trasgressori scatteranno multe
salate”. Si parla di oltre 700 euro e, in caso di recidiva, si arriverà persino alla denuncia penale. Ognuno dei 47.000 utenti
ternani sarà controllato con
un transponder digitale, collocato sul mastello dei rifiuti, ma
ci saranno anche delle telecamere per controllare chi lascia
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
i rifiuti fuori dagli spazi appositi. E non si faranno sconti a
nessuno. L’Asm Terni Spa ha
previsto anche dei manuali d’istruzione in lingue straniere
per le famiglie di immigrati
cheabitano in città.Dall’azienda sono già partite migliaia di
lettere per informare gli utenti
sulle modalità del porta a porta e su dove ritirare i kit.
“Abbiamo già coperto - riprende il presidente Ottone - una
vasta zona della città: dalla
Polymer a Sabbione, fino a
Maratta e a un ampio settore
del centro cittadino.
Le abitazioni con meno di 4
condomini dovranno portarsi
a casa i 6 mastelli che vengono
distribuiti gratuitamente nei
centri di largo Frankl e al mercato comune di largo Manni.
Per i palazzi più grandi, con
oltre 4 appartamenti, si procederà invece con dei contenitori
condominiali, ad eccezione
del raccoglitore dell’umido
che ognuno dovrà portarsi a
casa propria”. E proprio per
fare chiarezza sulla questione
ieri il presidente Carlo Ottone
ha incontrato anche una folta
delegazione di amministratori
di condominio.
B
PAG 12
23/03/2016 - PAG. 32
23/03/2016
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
Padre Piemontese ha deciso di concentrare in cattedrale le funzioni di alcune comunità più piccole
Fedeli senza messa di Pasqua nella loro chiesa
A TERNI
I fedeli e i sacerdoti delle parrocchie
di Santa Croce, di San Salvatore e delle rettorie di San Giovanni Evangelista e Santa Maria degli Spiazzi celebreranno il triduo pasquale nel duomo di Terni. Così ha stabilito la diocesi che in una nota spiega che, secondo
le disposizioni della Paschalis Sollem-
nitatis, alle celebrazioni del triduo pasquale nella cattedrale di Terni si uniranno i fedeli e i sacerdoti di altre chiese più piccole. La Paschalis Solemmnitatis è "una lettera circolare sulla
preparazione e celebrazione delle feste pasquali che invita le piccole comunità religiose, sia clericali sia non clericali e le altre comunità laicali, a pren-
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
dere parte alle celebrazioni del triduo
pasquale nelle chiese maggiori".
La conseguenza è che i parrocchiani
di alcune chiese minori dovranno celebrare la Pasqua in duomo e non nella
chiesa che frequentano abitualmente.
Un cambio di abitudini, anche se limitato a un giorno, che non tutti hanno
digerito volentieri.
B
PAG 13
23/03/2016 - PAG. 32
23/03/2016
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
Fa discutere la sovrapposizione dei due appuntamenti previsti venerdì quasi alla stessa ora
Il vescovo celebra la Passione in duomo
E a San Valentino si rievoca la Via Crucis
A TERNI
In duomo venerdì alle 18 e 30
le celebrazioni della Passione
del Signore officiate da monsignor Giuseppe Piemontese,
nella basilica di San Valentino; stesso giorno e praticamente stessa ora (18), ecco la
rappresentazione della Passione di Cristo proposta dal Centro culturale valentiniano.
Due cerimonie che dunque
mettono ancora in evidenza la
spaccatura sorta tra la diocesi
di Terni e il centro della basilica del patrono ternano e degli
innamorati, dopo gli ultimi casi che hanno riguardato in particolare la festa del 14 febbraio
con lo spostamento delle reliquie del santo sfumato all'ultimo proprio a causa della netta opposizione dei parrocchiani. Nel programma della diocesi infatti si legge che domani
alle 18 e 30 nella cattedrale di
Padre Giuseppe Piemontese Domani celebrerà la messa in coena Domini
Terni si terrà la celebrazione
dellasanta messa incoena Domini, presieduta dal vescovo.
Venerdì pomeriggio,invece, alle 18 e 30, sempre nella cattedrale, il presule presiederà la
celebrazione della Passione
del Signore e, alle 21, appunta-
mento con la processione del
Cristo Morto, che partirà dalla chiesa di San Francesco e si
snoderà lungo corso Tacito,
piazza del Popolo, dove ci sarà una sosta e la meditazione
guidata dal vescovo, per poi
continuare in via Roma, via
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
dell'Arringo e piazza Duomo,
fino alla cattedrale.
Sabato, alle 22, nella Cattedrale, ci sarà la veglia pasquale
nelcorso dellaquale sarà benedetto il fuoco nuovo e l'acqua
del fonte battesimale e conferito il sacramento del battesimo
ad un bambino.
Infine domenica il vescovo
presiederà la celebrazione della Pasqua di resurrezione alle
11 nella concattedrale di Narni e alle 18 in quella di Amelia.
L'organizzazione del Centro
valentiiniano invece prevede
la rappresentazione della Passione. "Da mesi - ricordano ci stiamo impegnando nellarealizzazione della Passione, il
più sublime esempio dell'amore che Dio ha per noi.
La rappresentazione, in costume storico, si terrà venerdì alle
18 sul sagrato della basilica di
San Valentino".
B
PAG 14
23/03/2016 - PAG. 33
23/03/2016
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
Imprecisioni e tanti “non so” durante il processo per l’omicidio Moracci
Resa dei conti in aula
A TERNI
Versioni segnate da imprecisioni, tanti “non so” e “non ricordo”, ma in gran parte coincidenti. Per il legale della famiglia Moracci, l’avvocato Andrea Colacci, rappresentano
soltanto “l’ennesima presa in
giro e l’ennesimo scaricabarile”. Per gli avvocati Luca Maori e Giuseppe Squitieri, difensori di Daniel Buzdugan e Elvis Epure - i due autori materiali della rapina-omicidio che
ieri pomeriggio sono stati
ascoltati in aula - “è stato chiarito in maniera esatta lo scenario del crimine, e cioè che i veri
responsabili sono i due basisti
italiani (Claudio Lupi e Gianfranco Strippoli, ndr) che li
hanno fatti venire a Terni con
una scusa e che hanno organizzato il tutto nei minimi dettagli”. Clima da resa dei conti al
processo per l’omicidio del
91enne Giulio Moracci, di
fronte alla cortedi assise presieduta da Massimo Zanetti. Sotto il fuoco di fila delle domande poste dal pm Barbara Mazzullo, i due giovani rumeni che
il 28 aprile di un anno fa hanno assalito la casa di via Andromeda dove il 91enne viveva con la moglie Fioranna,
hanno fornito la propria versione dei fatti. In pratica Gheorghe Buzdugan sarebbe stato
contattato dal Lupi qualche
giorno prima del colpo, con la
promessa di un lavoro “facile”
da sbrigare a Terni in cambio
di cinque-seicento euro in tutto. Gheorghe avrebbe poi “in-
Omicidio Moracci I carabinieri e il medico legale Carlini sul luogo del delitto
gaggiato” lo zio Daniel e un
altro complice, Elvis Epure.
Giunti a Terni da Latina, dopo un primo incontro a Gabelletta, i tre sono andati a pranzo a casa di Lupi e, da lì, nell’appartamento dove si è consumata la tragedia. Cancello e
portone del palazzo sono stati
aperti dallo Strippoli che ha
poi suonato al citofono per far
aprire alla moglie del Moracci
anche la porta di casa. I due
hanno legato e bendato l’anziana con corde e nastro adesivo e poi, secondo quanto raccontato ai giudici, il solo Elvis
Epure si sarebbe “occupato”
di Giulio Moracci, che stava
riposando in camera. Prima legandogli le mani e poi ponendolo sul fianco sinistro. Il tutto
mentre Daniel Buzdugan è rimasto ad aspettarli in auto.
Per l’avvocato Francesco Mattiangeli, che difende Lupi e
Strippoli - quest’ultimo con la
collega Donatella Panzarola in aula è emerso “un particolare importante. Cioè che quel
giorno era stato pianificato un
furto e non una rapina. Tutti
hanno ragionato in base all’ipotesi che la casa fosse vuota e
non si aspettavano di certo
una tragedia del genere”. Resta alla finestra, sulla base di
deposizioni sin qui apparentemente favorevoli per la sua assistita,l’avvocato Sara Giovannelli, difensore di Angela Cioce. La prossima udienza del
procedimento è stata fissata
per il 12 aprile.
B
F.T.
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 15
23/03/2016 - PAG. 32
23/03/2016
||| |||
||| |||
||| |||
Dopo l’esposto contro i lavori al centrto remiero arriva una petizione
Piediluco, più di 500 firme
per lo sviluppo sportivo
Giacchetti: “Andiamo avanti”
A TERNI
“Ogni volta che si prova a fare qualcosa arriva un esposto,
puntuale come un orologio svizzero. Basta, siamo stufi”. Così
la delegazione di cittadini di Piediluco che ieri mattina era
presente nella sala consiliare di palazzo Spada insieme all'assessore allo Sport Emilio Giacchetti, al collega dei lavori pubblici Stefano Bucari e al consigliere comunale del Pd Sandro
Piccinini. I residenti hanno raccolto oltre 500 firme per una
petizione a sostegno dei progetti che riguardano la valorizzazione sportiva del lago, in particolare quelli legati al canottaggio, come quelli per il potenziamento e l’adeguamento del
centro federale di
canottaggio e l'intervento, sempre
per il canottaggio, legato al Clt
con la sponsorizzazione
della
Thyssen Krupp.
"Oggi in maniera
chiara e netta - ha
detto l'assessore
Giacchetti- Piediluco e i suoi residenti hanno detto di essere a favore dello sport come elemento di
sviluppo e di traino e che i progetti
legati al canottaggio vanno attuati
quali elemento di richiamo in termini di presenze, di turismo e
di rispetto ambientale. Basta dunque alla politica intrapresa
da qualche singolo del no sempre e comunque (il riferimento è
a residenti e associazioni del posto, ndr), degli esposti a valanga, del voler bloccare ogni forma di investimenti".
L’assessore ha fatto il punto della situazione degli interventi
programmati: "Sia per il centro della Fic che per l'area adiacente le conferenze dei servizi hanno avuto esito positivo, ci sono
dunque tutte le condizioni affinché possiamo andare avanti.
I finanziamenti sono già a disposizione: Piediluco è tra i tre
migliori bacini di canottaggio d'Europa, ha caratteristiche uniche in Italia, e questo patrimonio va valorizzato".
B
Massimo Colonna
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 16
23/03/2016 - PAG. 34
23/03/2016
||| |||
||| |||
Amelia
Santarelli annuncia tolleranza zero
verso chi non rispetta le regole sui rifiuti
A AMELIA
Mantiene assai alti i livelli di raccolta differenziata, il
Comune di Amelia, dopo l’avvio del nuovo sistema di
gestione dei rifiuti. La spazzatura che si avvia al riciclaggio per Amelia si è stabilizzata all'80%. Il vicesindaco
Santarelli, che cura le deleghe ambientali, accende ora
un faro sulla necessità di punire chi inquina, annunciando la fine della tolleranza, introdotta nelle prime settimane per permettere all'utente di stabilire la necessaria familiarità con il nuovo sistema. "Chi getta rifiuti in maniera incivile è un inquinatore ambientale ed appartiene
alla stessa categoria dei piromani" - dice il vicesindaco e assessore all'Ambiente, Franco Santarelli, esprimendo grande soddisfazione per la percentuale di
raccolta differenziata raggiunta
dall'inizio del nuovo sistema
porta a porta. "Faremo partire i
controlli su chi non rispetta le
regole - continua il responsabile
comunale delle politiche ambientali - con un'attività condotta da Comune e gestore.
Dopo ormai 4 mesi dall'inizio del nuovo regime le trasgressioni non saranno più tollerate e ci saranno certamente sanzioni. Tanto più che sul sito istituzionale c'è il
calendario puntuale con l'indicazione della tipologia di
rifiuto raccolto quel giorno, in modo tale da non generare dubbi". Secondo Santarelli (nella foto) nel territorio
comunale, con i dati ufficiali di febbraio 2016, la differenziata si è attestata stabilmente all'80% con quasi 45.000
chili di carta, 31.580 di plastica, 29.280 di vetro, 10.400
di metallo e 4.170 di compostaggio domestico.
B
P.S.
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 17
23/03/2016 - PAG. 1
23/03/2016
Narni / Storie di ordinaria disabilità: "Ridotta a 90 euro la mia assistenza domiciliare"
NARNI (redazione) – Quella che
vi raccontiamo oggi è la storia e
la vicenda di una donna di Narni
affetta da disabilità e gravata da
problemi familiari senza poter
contare, secondo quanto asserisce
la signora, su un vero sistema di
assistenza sociale. La critica della
signora Marta (nome di fantasia
scelto per rispettare la sua
volontà di non diffondere quello
vero, ndr) è al progetto Home
Care Premium che prometterebbe
soldi per poi elargire all’atto
pratico risorse molto inferiori
che, nel caso di Marta, sono scesi
fino ad appena 91 euro. Il suo
disappunto lo ha scritto in una
lettera inviata al sindaco che
riportiamo di seguito senza
toccare nulla proprio per
l’importanza di quanto la signora
Marta dichiara: “Caro sindaco,
la mia vicenda personale
probabilmente sarà simile a
quella di molti disabili non
autosufficienti.
Le
voglio
raccontare la mia esperienza e
quella di mio padre, con cui vivo,
in relazione al programma
assistenziale denominato Home
Care Premium. Obiettivo palese
sembrava l'individuazione, da
parte del progetto, dei bisogni
reali del disabile in relazione alla
effettiva condizione di handicap
(uso volutamente questa parola
perché definisce più chiaramente
gli ostacoli che si frappongono
tra il sopravvivere a fatica e il
vivere). Purtroppo gli strumenti
utilizzati (ISEE famigliare e il
frazionamento degli interventi
nella parte socio-assistenziale) si
sono rivelati una beffa: si partiva
da un tetto di 1.200 euro per
l'assistenza domiciliare, che in
virtù del nostro ISEE sono stati
decurtati a 600, poi i 600 sono
diventati 91, perché si è sottratto
l'assegno di accompagnamento. E
per fortuna che mi hanno già
revocato la pensione di invalidità.
Ma ora viene il bello: per poter
avere il contributo dei 91 euro
rimasti bisogna assumere una
figura professionale C3 per
minimo 20 ore settimanali, il
costo lasciamolo perdere. Ho
invece ottenuto nove ore mensili
di fisioterapia a domicilio per la
parte socio-assistenziale che
coprono parzialmente le mie
necessità di recupero.
C'è
qualche cosa di concreto che lei
come mio rappresentante possa
fare per interrompere questo
circuito virtuale che sulla carta
promette l’Eldorado ma in
pratica produce delusioni e
perpetua sofferenza? Può questa
sua (nostra) amministrazione
comprendere che si sono
stratificate strutture di servizi e
provvidenze che non leggono le
reali situazioni in cui versano gli
"oggetti" di mal utilizzate
risorse?
Per cui, tra le
enunciazioni di principio delle
normative
che
declamano
obiettivi all'avanguardia e la loro
applicazione, si creano una serie
di barriere invalicabili. Viene il
sospetto che siano ideate apposta
per raggiungere il minor numero
di soggetti con la maggior
quantità di spesa. Faccio il mio
esempio: io e mio padre, ex
insegnante, pensionato INPDAP,
70 anni, viviamo in affitto. Mio
padre ha una casa di proprietà
(mia “assicurazione” sulla vita) e
per ben due anni è rimasto senza
affitto –mai più avuto- per
morosità della famiglia alla quale
l’aveva
affittata
nuova,
ammobiliata
con
regolare
contratto, riconsegnata distrutta,
che pesa notevolmente sull’
ISEE, oltre a cedolare secca e
tasse
varie,
quelle
sì,
puntualmente pagate. Io mi sono
fatta solo in questi ultimi due
anni vari ricoveri, di cui uno
durato più di cinque mesi tra
ospedale e clinica a Roma, per i
quali mi sarà anche decurtato
l'assegno di accompagnamento,
come se una degenza fuori
regione
con
un'assistenza
assolutamente inadeguata e da
integrare non fosse già una
sufficiente “punizione”. Tra
l'altro ho perso mia madre 13
anni fa e mio padre si occupa di
me a tempo pieno, giorno e notte,
tranne quelle 10 ore settimanali
fornite da una cooperativa. Le
chiedo e mi chiedo, quanti anni
potrà resistere ancora a farsi
carico esclusivo della mia
situazione? Perché dopo tanti
anni di dedizione non può avere
un po' di riposo e di libertà? Fino
a quando, nonostante tutto quello
che ci lega, e forse ancor di più
per questo, io mi dovrò sentire in
colpa per la mia condizione di
totale
non
autosufficienza
(finora, e in futuro ancor di più)?
Perché non posso anch'io
dedicarmi a qualsiasi attività se
non in coincidenza con gli orari
della cooperativa? Ci sarebbe
una soluzione elementare che
risolverebbe molti dei miei
problemi legati all’ "autonomia":
convertire
il
servizio
di
assistenza delle operatrici in un
contributo anche parziale che mi
permetterebbe di assumere un’
assistente
familiare,
magari
automunita, a mia completa
disposizione, così da non
sottostare ad orari di assistenza
solo parziale. Se avessi la
possibilità di avere quest’altro
genere di assistenza penserei con
maggior fiducia e minore
angoscia ad un futuro che
purtroppo ma inevitabilmente mi
separerà
da
mio
padre.
L’assistenza
indiretta
può
significare la possibilità di
scegliere il modo di vivere la
propria vita, non essere obbligati
a vivere secondo esigenze o
dettami
di
altri”.
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 18
23/03/2016 - PAG. 1
23/03/2016
Narni / Elettrocarbonium, staccata anche l'acqua: nuovo sciopero
NARNI (redazione) – I sindacati di
Cgil, Cisl e Uil hanno indetto un
nuovo sciopero all’Elettrocarbonium.
L’astensione dal lavoro (eufemismo
perché di lavoro non ce n’è) inizierà
martedì 22 marzo alle 22,00 e
riguarderà anche il blocco delle
portinerie. La decisione è scaturita
dopo il distacco dell'acqua e
l’annuncio della proprietà di svuotare
il sito aziendale. Sindacati e
lavoratori chiedono però anche il
pagamento di tutte le spettanze, ossia
gli stipendi del mese scorso e i
contributi previdenziali. Cgil, Cisl e
Uil sono tornati anche a chiedere il
licenziamento di tutti i lavoratori in
modo che quelli che sono ancora in
diritto possano ottenere la mobilità.
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 19
23/03/2016 - PAG. 1
23/03/2016
Amelia / Partono le multe per chi getta rifiuti all'aperto
AMELIA (redazione) – “Chi getta
rifiuti in maniera incivile è un
inquinatore ambientale ed appartiene
alla stessa categoria dei piromani”.
Ad affermarlo è il vice sindaco e
assessore
all’ambiente
Franco
Santarelli
esprimendo
grande
soddisfazione per la percentuale di
raccolta
differenziata
raggiunta
dall’inizio del nuovo sistema porta a
porta. “Faremo partire i controlli su
chi non rispetta le regole – annuncia
Santarelli – con un’attività condotta
da Comune e gestore. Dopo ormai 4
mesi dall’inizio del nuovo regime le
trasgressioni non saranno più
tollerate e ci saranno certamente
sanzioni. Tanto più – aggiunge il vice
sindaco – che sul sito istituzionale
c’è il calendario puntuale con
l’indicazione della tipologia di
rifiuto raccolto quel giorno, in modo
da non generare dubbi”. Secondo
Santarelli nel territorio comunale,
con dati ufficiali di febbraio 2016, la
differenziata si è attestata stabilmente
all’80% con quasi 45mila chili di
carta, 31.580 di plastica, 29.280 di
vetro, 10.400 di metallo e 4.170 di
compostaggio
domestico.
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 20
23/03/2016 - PAG. 1
23/03/2016
Otricoli / Pubblicato il bando per la gestione della piscina
OTRICOLI – 22 marzo – E’ fissato
al 30 marzo il termine ultimo per
presentare domanda ai fini della
gestione della piscina comunale di
San Martino. Ne dà notizia
l’amministrazione che ha emanato un
bando della durata di tre anni per
affidare a privati la gestione e
manutenzione
degli
impianti
composti da due vasche, un impianto
da beach volley ed alcuni edifici per
spogliatoi e servizio bar. Al bando
possono partecipare tutti i soggetti in
regola con le norme nazionali e le
associazioni o società sportive
abilitate alla conduzione di impianti
sportivi.
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 21
23/03/2016 - PAG. 1
23/03/2016
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 22
23/03/2016 - PAG. 67
23/03/2016
||| |||
||| |||
||| |||
||| |||
Fondazione Carit
furia Aristide Paci:
«Dignità calpestata»
`La bocciatura:
«Valutazione politica
o fatta ad personam»
IL CASO
Pochi giorni fa Aristide Paci
è stato nominato a Roma nel
grand giurì della Federfarma
nazionale. L’ennesima soddisfazione di una lunga carriera
terminata come presidente dell’ordine dei medici di Terni.
Ma non è bastato per evitare
una delusione che definisce
amara. Il comitato di indirizzo
della Fondazione Carit infatti
ha bocciato la sua candidatura
per il settore dell’arte e della
cultura, dopo essere stato designato dal sindaco Leopoldo Di
Girolamo. Per giorni non ha
voluto fare commenti, ma le
due nuove nomine (Gino Timpani per il settore del volontariato e della beneficenza e Silvia Giani per quello dell’arte e
della cultura) lo hanno fatto
sobbalzare dalla sedia: «Dopo
il no ricevuto tramite il voto segreto dal comitato sono andato dal sindaco per dire senza
peli sulla lingua che non potevo vedere calpestata la mia dignità in questo modo e gli ho
chiesto un atto pubblico, che
non c’è stato. Io non sono andato a chiedere nulla a nessuno.
Mi ha chiamato e mi ha annunciato che era stato scelto per
quel ruolo, punto. Dopo la mia
esternazione, non l’ho più sentito».
Eppure al comitato era stato
fornito un lungo e dettagliato
curriculum: «Io sono uomo di
cultura e qui non ci piove - dice
ancora Paci - solo l’anno scorso mi è stato consegnato il Premio Thyrus città di Terni 2015,
DELUSO ANCHE
DAL SINDACO:
«GLI HO PARLATO
CHIARO CHIEDENDO
UN ATTO PUBBLICO
CHE NON C’È STATO»
così alcuni anni fa mi è stato
conferito il premio Città di Perugia per la mia attività all’Onaosi, per non dire tanto altro.
Quindi dietro la mia bocciatura o c’è stata una valutazione
politica o ad personam. E non
dite che sono mortificato perché la mortificazione dipende
da chi mortifica, quindi...».
Paci però avverte tutti, avvisando i naviganti che essere finito nel tritacarne delle polemiche non lo soddisfa proprio
e non vorrebbe che il comitato
usasse ora due pesi e due misure: «Ripeto - dice ancora l’ex
presidente dell’ordine dei medici - io sono stato corretto e ho
parlato chiaro con il sindaco,
sono un uomo della Fondazione dove sono socio da anni».
Poi, si tappa la bocca. Ma non
sarà per molto: «Tanto altro lo
dirò - conclude - a giochi conclusi, quando il comitato di indirizzo si sarà espresso sui due
nomi indicati dal sindaco, allora farò una conferenza stampa, altroché».
Un voto segreto in bilico soprattutto per le perplessità sul
breve curriculum presentato
da Gino Timpani. Aldilà della
capacità imprenditoriale, innegabili, non sarebbe in linea
con il settore a lui riservato.
Non sarebbe....
Corso Viola di Campalto
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Aristide Paci
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 23
23/03/2016 - PAG. 67
23/03/2016
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
Malagiustizia, il processo inizia dopo 12 anni
TRIBUNALE
I fatti contestati risalgono al
2004, le richieste di rinvio a giudizio al 2013, solo ieri è iniziato il
processo di primo grado: ci sono
voluti ben 12 anni (quando ormai
la maggior parte delle accuse sono
cadute in prescrizione, o lo saranno a breve) per istruire davanti al
tribunale di Terni un maxi-procedimento che vede imputate 27 persone per un presunto giro di spaccio di droga, truffa e ricettazione di
auto. Un fascicolo evidentemente
"dimenticato", che entra di diritto
nel capitolo giustizia lumaca. E
che ora rischia anche di far spendere - alla collettività - alcune migliaia di euro inutilmente, quelle
cioè necessarie alle trascrizioni
delle intercettazioni telefoniche
collegate al filone d'inchiesta rela-
tivo allo spaccio, chieste ieri in aula dal pm Barbara Mazzullo (le indagini erano state coordinate dalla
collega Raffaella Gammarota, non
più in servizio a Terni). Nell'udienza del prossimo 27 settembre verrà infatti incaricato il perito nominato dal tribunale che dovrà procedere alle trascrizioni, a cui successivamente potrebbero aggiungersi
anche quelle dell'altro filone relativo alle accuse di truffa e ricettazione. E i mesi, intanto, continueranno a passare. Al centro dell'indagine condotta dalla squadra Mobile
di Terni erano finiti italiani e marocchini (difesi tra gli altri dagli avvocati Orsini, Mattiangeli e Carignani), che avrebbero fatto parte
di una rete dedita non solo al rifornimento e alla cessione di cocaina
ed eroina tra Terni, Viterbo, Orte,
Roma e Nera Montoro, ma anche
(almeno 17 di loro) ad un'associa-
Il magistrato ternano
Barbara Mazzullo
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
zione a delinquere finalizzata alla
truffa, alla ricettazione e al riciclaggio di auto di grossa cilindrata:
queste ultime sarebbero state infatti acquisite da proprietari compiacenti ad un prezzo inferiore al
loro valore commerciale, trasportate con documenti falsi in Marocco e poi denunciate come rubate
per consentire l'azione di rivalsa
nei confronti delle compagnie di
assicurazione. Il gruppo avrebbe
inoltre messo in commercio, sempre attraverso documenti falsi, anche macchine operatrici, merce da
lavoro e altre auto di provenienza
illecita. Tutte accuse, queste, destinate probabilmente a rimanere solo sulla carta, mentre alcuni degli
imputati sono nel frattempo tornati nei Paesi di origine e ora irreperibili.
Federica Liberotti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PAG 24
23/03/2016 - PAG. 67
23/03/2016
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
«500 euro per rubare ai Moracci
per quei soldi avrei fatto di tutto»
`Il racconto dei giovani neato a più riprese i punti del rac-
romeni che rapinarono
Giulio e la moglie
IL PROCESSO
«Per 500 euro sono disposto a
fare qualsiasi cosa, anche rubare.
Lo so che dicendo la verità prenderò trenta o quarant'anni, ma non
mi interessa».
Gheorghe Budzugan, 21 anni, rumeno, parla per un'ora di fronte ai
giudici della corte d'assise che
stanno processando il ternano
Claudio Lupi e il romano Gianfranco Strippoli, presunti basisti della
rapina del 28 aprile 2015 sfociata
nell'omicidio di Giulio Moracci, il
presunto palo della banda rumena, Daniel Budzugan e la ex colf
della famiglia della vittima, Angela Cioce.
Insieme al coetaneo, Elvis Katalyn Epure, è accusato di essere
l'autore materiale del furto nell'appartamento di via Andromeda, a
Gabelletta, finito in tragedia. Entrambi hanno scelto il rito abbreviato e saranno processati il 18
aprile ma ieri pomeriggio sono stati i protagonisti dell'udienza del
processo ai loro presunti complici.
Incalzati dalle domande del pm,
Barbara Mazzullo, che ha sottoli-
conto che non tornano rispetto alle dichiarazioni rese subito dopo
l'arresto e nelle precedenti udienze, i due rumeni hanno ricostruito
quello che successe il 28 aprile di
un anno fa.
Quando sarebbero arrivati a
Terni, città dove non avevano mai
messo piede prima di quel giorno,
dopo l'allettante proposta fatta al
telefono dal ternano, Claudio Lupi,
la cui posizione ora si appesantisce.
«L'avevo conosciuto a Roma - dice Gheorghe - al telefono mi ha detto che a Terni c'era un lavoro facile
da fare. La cifra pattuita era di 500
euro, ho accettato, io non ho una lira». Il presidente della corte d'assise, Massimo Zanetti, gli chiede se
si sia domandato di che tipo di lavoro si trattasse e lui, dopo qualche secondo di silenzio, risponde
con un filo di voce: «Mi ha chiesto
di andare a rubare». Il ventenne rumeno racconta del pranzo a casa
di Lupi prima della rapina finita in
tragedia. Pressato dalle domande
del pm che gli chiede se ci fosse anche Angela Cioce lui guarda la donna e risponde senza esitare: «No. E'
la prima volta che la vedo».
Poi la ricostruzione dell'arrivo a
casa Moracci, con la porta d'ingresso aperta da Fioranna Fineschi, la moglie della vittima. Che
viene subito legata e imbavagliata
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
per poter andare a caccia dei gioielli di famiglia senza rischi. «Ho
visto solo lei» dice Ghoerghe a chi
gli chiede se abbia incrociato il povero Giulio, che riposava nella sua
camera.
Una versione diversa da quella
che poco prima ha dato Elvis Katalyn Epure, il primo ad essere sentito dai giudici.
«Io e Gheorghe abbiamo legato
le mani dietro la schiena all'uomo» dice cambiando la versione
data al gup, Maurizio Santoloci,
quando si prese tutta la responsabilità delle "operazioni" fatte sul
novantenne ternano prima della
sua morte. «Lo abbiamo lasciato
sul letto sul fianco sinistro senza
imbavagliarlo perché si lamentava». Al pm, Mazzullo il compito di
sottolineare come la versione sia
diversa da quella fornita solo qualche mese fa.
Ad assistere i tre rumeni e i due
ternani gli avvocati Francesco Mattiangeli, Luca Maori, Giuseppe
Squitieri e Donatella Panzarola,
mentre Angela Cioce è difesa dall'
avvocato Sara Giovannelli. Presente all'udienza anche il legale di parte civile, Andrea Colacci. Le prossime due udienze, il 12 e il 28 aprile,
serviranno per ascoltare una quarantina di testimoni citati da accusa, difese e parti civili.
Nicoletta Gigli
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PAG 25
23/03/2016 - PAG. 68
23/03/2016
||| ||| |||
||| ||| |||
Elettro appesa a un filo, doccia fredda dalla Sgl Carbon
LA VERTENZA
NARNI Fabbrica chiusa e sigillata:
non si entra e, soprattutto, non
esce nemmeno un grammo del
carbon coke immagazzinato nei
capannoni dell’Elettrocarbonium
di Narni, che Michele Monachino,
il suo amministratore delegato,
vorrebbe portare fuori e rivenderlo per fare cassa. I lavoratori, insieme ai sindacati, hanno costituito il
blocco proclamando nello stesso
momento anche lo sciopero, che
pare essere al momento una parola vuota perché non c’è più
un’azienda su cui fare rivalsa. Anzi
l’unica rivalsa avanzata dai sindacati, l’hanno spiegato con un comunicato, è la richiesta di «istantanea apertura della procedura di licenziamento collettivo per permet-
tere, ai lavoratori che ancora ne
hanno la possibilità, di poter riattivare la mobilità avviata a gennaio
2015». Comunque l’agitazione ed il
blocco è anche destinato a fare
pressione perché tutti i lavoratori
e le ditte appaltatrici, prendano il
dovuto come lo stipendio del mese
scorso ed anche le quote della finanziaria che assiste i lavoratori
chimici al pensionamento, oltre
ovviamente ai contributi. Insomma, non si era mai visto, i sindacati, con qualche distinguo, spingono per i licenziamenti. Ma ormai le
condizioni del sito industriale sono sempre più gravi: ieri è stata
staccata, dopo il metano che alimentava i forni, anche l’acqua rendendo così pericoloso anche lo stare in fabbrica per qualche lavoratore addetto alla sicurezza.
Tutto finito? Per la Sgl Carbon
Protesta degli operai sui binari
L’AD JURGEN KOHLER
HA FATTO SAPERE
DI NON VOLERE PIÙ
TRATTARE CON IL MISE
RESTA APERTA
LA PARTITA BONIFICA
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
sì: nonostante le richieste da parte
degli enti locali e dei sindacati,
Jürgen Köhler, l’amministratore
delegato della Sgl Carbon Group,
ha ufficialmente comunicato che
non verrà a nessun’altra trattativa
o discussione al Ministero dell’Industria e dello Sviluppo Economico e che ogni trattativa dovrà essere gestita dal liquidatore, da qual
Marco Petrucci, al quale ormai è rimasto solo l’avvio della bonifica
del sito, un lavoro da oltre sette milioni di euro. Tra l’altro il liquidatore Petrucci darà adesso l’avvio anche allo smantellamento dello stabilimento, considerato che difficilmente si potranno realizzare degli
elettrodi. Non è ancora ben chiaro
che fine farà la ciminiera e chi si incaricherà di demolirla.
Marcello Guerrieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PAG 26
23/03/2016 - PAG. 68
23/03/2016
||| ||| |||
||| ||| |||
Ast, vertice al Mise: «No alla vendita
ma continuano le ristrutturazioni»
L’INCONTRO
Le promesse sono relativamente rassicuranti: Ast resta (dovrebbe) in Tk. Anche se, dopo la rassicurazione, arriva il colpo di fioretto: «Però la ristrutturazione va
avanti». In un incontro al Mise depotenziato, con l’ad Lucia Morselli in partenza «perchè - sostiene il
responsabile tedesco delle Relazione esterne di Tk Peter Sauer non ha accettato il rinnovo del
contratto» e a cui non si presenta
nemmeno la ministra Guidi (sul fi-
nale arriva il sottosegretario Teresa Bellanova) i conti si fanno con i
numeri e qualche promessa.
Le promesse sono quelle che i
progetti di riqualificazione ambientale andranno avanti (discarica trasformata in parco e progetto
recupero scorie), così come procede l’installazione della ex linea cinque di Torino, che va messa alla
voce investimenti.
Le prime reazioni sindacali.
«Come Fiom abbiamo ribadito
la necessità di aprire una fase nuova sui temi trattati, attraverso un
diverso sistema di relazioni sinda-
cali, utile a discutere e risolvere le
criticità ad oggi presenti, a partire
dall’organizzazione del lavoro e
dei relativi inquadramenti e riconoscimenti professionali». «Prendiamo atto delle rassicurazioni
dei vertici Ast, i quali, su nostra richiesta, hanno confermato che
non sono previste al momento modifiche degli attuali assetti societari. Ma la guardia resta alta, visto
che il management ha annunciato
che la riorganizzazione non è finita», hanno sostenuto il segretario
generale dell’Ugl Metalmeccanici,
Antonio Spera, e il segretario nazionale dell’Ugl Metalmeccanici
con delega alla Siderurgia, Daniele Francescangeli. «Con i dazi sono diminuite le importazioni di acciaio inossidabile dalla Cina ma
sono aumentate quelle di semilavorati - ha specificato Riccardo
Marcelli, Fim Cisl, sottolineando il
problema della concorrenza cinese - Qualora l'Europa concedesse
lo status di economia di mercato
alla Cina le ripercussioni potrebbero essere negative. Ecco perché
fin da subito dobbiamo lavorare
come comunità per valorizzare le
nostre produzioni, chiedendo a
ThyssenKrupp le risorse necessarie per gli investimenti che valorizzando il Centro di Finitura dovrebbe portare all'ottenimento di verticalizzazioni di prodotto supportati dalle politiche istituzionali e governative con gli strumenti a loro
disposizione».
Positiva la valutazione delle istituzioni presenti al vertice. Tra due
mesi un altro incontro con il nuovo ad Massimiliano Burelli.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 27
23/03/2016 - PAG. 68
23/03/2016
||| ||| |||
||| ||| |||
||| ||| |||
||| ||| |||
Piediluco, i residenti
in rivolta: «Esposti
non sono ambientalismo»
Raccolte più di cinquecento firma contro i continui ricorsi:
«Ne sono stati presentati 260, non tolleriamo più certe azioni»
LA VICENDA
L’ultimo dei 260 esposti presentato dagli ambientalisti contro il canottaggio, che è tutto fuorché uno
sport milionario che danneggia
l’ambiente, stava per mandare all’aria un progetto di riqualificazione di una parte del centro remiero
federale di Piediluco finanziato
dall’Ast. La multinazionale tedesca, dopo che si è sentita dire che il
suo intervento di riqualificazione
rischiava di danneggiare il paesaggio circostante, stava per ritirare il
finanziamento da 86mila euro,
ma per fortuna lunedì mattina in
Conferenza dei servizi è arrivato
l’atteso via libera. «Non c’è nessun
impatto ambientale», ha scandito
a chiare note l’assessore allo sport
del Comune di Terni, Emilio Giacchetti. «Tra pochi giorni - ha aggiunto l’assessore ai lavori pubblici, Stefano Bucari - porterò in
giunta il progetto esecutivo e il
cantiere potrà partire».
LO SCONTRO
L’ennesimo esposto è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso,
spingendo centinaia di residenti
della frazione lacustre di Terni a
sottoscrivere una petizione contro chi strumentalmente utilizza
la parola «tutela ambientale» o
«salvaguardia della fauna» per
bloccare ogni iniziativa pensata
per sviluppare l’attività sportiva a
Piediluco. Così ieri mattina un
gruppo di residenti ha deciso di
uscire allo scoperto per dire basta
e puntare il dito contro quelle che
Cristiano Coletti ha definito «pseudo associazioni numericamente
inconsistenti impegnate solo in
azione di disturbo». Non a caso i
promotori della petizione hanno
deciso la data di ieri per sferrare il
loro attacco in difesa di Piediluco.
I grandi risultati ottenuti durante
le giornate del meeting di canottaggio (1.400 presenze per un tutto
esaurito in alberghi e ristoranti
che non si vedeva da anni) e il semaforo verde al progetto targato
Ast. Questi i punti di forza sui quali ieri mattina hanno fatto leva sia i
residenti che gli assessori, «per
isolare coloro che nel corso degli
anni non hanno fatto altro che dire no». «Basta ai dibattiti strumentali e fuorvianti rispetto agli interventi che stiamo portando avanti», ha detto l’assessore Giacchetti.
Chiaro il riferimento al progetto di
riqualificazione e messa a norma
del centro federale (300mila euro
di lavori) che rischiava di bloccarsi perché era stata sollevata la questione della compatibilità ambientale dei pannelli fotovoltaici, per
giunta già esistenti e solo da sostituire. Anche in quel caso, però,
l’esposto non ha prodotto alcunché, se non il rallentamento di tutto l’iter procedurale.
I PROMOTORI
«Non intendiamo più subire azioni di disturbo: il canottaggio a Piediluco porta 20mila presenze l’anno» aggiunge Coletti. «Per la prima volta - ha fatto notare Sofia
Conti, altra residente - è stata fatta
una petizione per promuovere e
non per distruggere». Il meeting
che si è da poco concluso ha ridato
speranza ai residenti, ma anche i
commercianti hanno finalmente
tirato una boccata di ossigeno. Anche loro hanno partecipato alla petizione, raccogliendo un consenso
unanime. «Hanno firmato tutti dice Italo Cardinali, commercian-
te. Nei giorni scorsi abbiamo visto
il boom di presenze. Ristoranti e
alberghi hanno registrato il tutto
esaurito. È questo il lago che vogliamo». Rispetto alla petizione, il
consigliere comunale del Pd, Sandro Piccinini è entrato più nel dettaglio. «I residenti hanno firmato
in 500, che corrisponde a circa
l’80% della popolazione, mentre i
commercianti sono stati 40. Anche la Proloco e l’associazione
Amici del remo hanno sottoscritto la petizione. Il centro federale ha aggiunto Piccinini - è fuori dal
perimetro della Zps (Zona di protezione speciale, ndr)». Una sottolineatura che la dice lunga a proposito degli esisti raccolti dai tanti
esposti presentati. «Nel corso degli anni ne sono stati prodotti ben
260. È ora di dire basta. Il lago di
Piediluco deve tornare agli anni
d’oro, quando ospitava gare di canottaggio di livello internazionale».
Sergio Captosti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
VIA LIBERA
AL PROGETTO
DI RIQUALIFICAZIONE
DEL CENTRO REMIERO
FINANZIATO
DALL’ACCIAIERIA
IN CAMPO ANCHE
I COMMERCIANTI:
«IL LAGO CHE VOGLIAMO
È QUELLO DEL MEETING
ALBERGHI E RISTORANTI
HANNO FATTO IL PIENO»
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 28
23/03/2016 - PAG. 69
23/03/2016
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
L’Intervista Don Fernando
«Obbedisco» Ma tra i fedeli
c’è qualche malumore
QUI PARROCCHIE
A Terni una Pasqua del genere
non si era mai vista: da giovedi diminuiranno infatti le celebrazioni
religiose, dal momento che le quattro chiese più piccole del centro
chiuderanno le loro porte per trasferirsi con i propri fedeli nella cattedrale di Santa Maria Assunta di
Terni.
Un'iniziativa voluta proprio dal
vescovo della diocesi di Terni-Narni-Amelia, nel rispetto di una lettera firmata dalla chiesa e risalente
al 1988.
«Qualche tempo fa abbiamo ricevuto un invito da parte del vescovo in cui ci veniva chiesto di accorpare le nostre celebrazioni con
quelle da lui presiedute in Cattedrale - parla don Fernando, della
chiesa di San Giovanni evangelista
- è una richiesta un po' strana, nuova, ma sicuramente si tratta di una
bellissima scelta pastorale». Le parole di don Fernando sono ricche
di speranza, così come anche il sorriso che sempre l'accompagna è
grande nel suo volto. Ma questa
volta, ben nascosta, c'è anche un'
ombra di preoccupazione: «Sono
state chiamate soltanto le comunità più piccole, con la convinzione
che in queste si radunino meno fedeli rispetto alle altre - prosegue
don Fernando - ma mi è giunta voce che qualche prete ha fatto l'indifferente, dicendo che la sua chiesa è già piena e che molte persone
anziane hanno diritto ad avere la
messa vicino».Accanto dunque alla nuova proposta del vescovo Piemontese ci sarebbe già qualche riluttanza, accompagnata dall'esigenza concreta di tutti quei fedeli e
di quelle persone maggiormente
«È UNA RICHIESTA
STRANA, NUOVA
MA SICURAMENTE
SI TRATTA DI UNA
BELLISSIMA SCELTA
PASTORALE»
in età avanzata che non possono
spostarsi per raggiunere la cattedrale di Terni. E che, con la propria
chiesa chiusa, rischierebbero dunque di perdersi l'intero ciclo delle
celebrazioni pasquali. «Io parteciperò a questa iniziativa con piacere - specifica il prete - perché credo
si tratti di un tentativo di rendere
le messe più solenni, di fare un
gruppo più grande e soprattutto di
qualità migliore». Ma c'è anche da
dire che, sebbene si trattasse di un
semplice invito, la possibilità di rifiutare non era contemplata: «Si
presuppone che ogni parrocchia
di Terni faccia forza e si unisca insieme al vescovo ferito dagli ultimi
eventi di san Valentino - conclude
don Fernando - ed è per questo che
sarebbe giusto partecipare tutti insieme in armonia».
La speranza condivisa, ma tacitamente espressa, è che non si ripeta più il caos degli eventi valentiniani questa volta declinati in tema pasquale.
C. Ors.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 29
23/03/2016 - PAG. 69
23/03/2016
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
«Macroregioni, Terni faccia attenzione al centralismo di Firenze»
IL DIBATTITO
Da quando un anno fa ho chiamato il deputato Morassut per illustrare il progetto di riforma delle
Regioni il dibattito si è fatto più interessante. Vorrei allora proporre
due osservazioni. La prima è che
se la riforma delle macroregioni si
farà, porterà inevitabilmente alla
dissoluzione delle grandi regioni
in cui sorgono le aree metropolitane di Roma e Firenze. Sotto questo
aspetto appare un po' ostile al
cambiamento l'iniziativa del presidente della regione Toscana di
chiamare a raccolta, come un unico blocco politico, l'Umbria e le
Marche, messa in discussione dall'
area metropolitana di Ancona. Il
secondo principio è che le macroregioni non potranno che essere
policentriche, ovvero non vedran-
no il prevalere di nuove centralità.
Forse, quasi per anticipare una
forma concreta di queste idee, il
capoluogo amministrativo di una
probabile regione tirrenica a sud
di Firenze e a nord di Roma, unita
dai bacini dell'Arno e del Tevere,
sarà alla tedesca, non una grande
città già capoluogo di provincia
ma una città minore baricentrica,
tipo Orvieto.
Se la riforma avrà un senso, sarà
quello di cambiare e sopratutto
migliorare un assetto istituzionale pleonastico e inefficiente. E come ogni riorganizzazione e riforma questa non può accadere senza una visione, senza un'idea. Se
quindi la vera questione è la disponibilità delle grandi regioni a modificare profondamente il proprio
profilo, il ruolo dell'Umbria può
essere importante sotto due aspetti. Mostra quello che una macrore-
«L’INCLUSIONE
IN UN’ALTRA VISIONE
GERARCHICA PROPOSTA
DAI TOSCANI SAREBBE
UNA SOLUZIONE CIECA
PER LA CITTÀ»
gione policentrica può fare e deve
garantire. E' una regione che funziona, con un rapporto diretto tra
cittadini e istituzioni che sia la Toscana che il Lazio non possiedono,
una tradizione amministrativa di
valore che ha prodotto una buona
tutela del paesaggio e del territorio, positiva e non negazionista.
Ma anche indica le ragioni di una
riforma ed il suo valore per l'intero Paese. L'Umbria è un paradosso istituzionale, una regione-quartiere che stenta ad una visione
d'insieme, che costruisce una piattaforma logistica a 15 km di distanza l’una dall’altra, che non riesce a
indicare come strategico il completamento di opere come la Rieti-Terni-Civitavecchia, che fatica a
riconoscere e promuovere le presenze internazionali economiche
del suo territorio, che ha segnato il
proprio perimetro amministrati-
vo come un mondo chiuso e ormai
inattuale superato dalla realtà.
Nel nuovo gioco della macroregione policentrica, Terni e Perugia
costituiranno i nodi trasversali importanti e strategici di una nuova
idea, un'identità meridionale quella di Terni, con sfide industriali e
ambientali di livello internazionale, identità che già esiste e che il
progetto Civiter tenta meritoriamente di approfondire, ed una
identità alta, quella di Perugia, oggi in crisi e che forse più di Terni
avverte la necessità di nuovi ruoli
e posizioni territoriali. L'inclusione di Terni in un'altra visione,
nuovamente gerarchica e conservativa come quella proposta dai
toscani e forse distrattamente condivisa dai "perugini", più che inaccettabile sarebbe cieca e senza visione e porterebbe questa terra e
la sua ricchezza, che nutre tutta
l'Umbria, direttamente nell'ambito laziale. Un grande geografo storico del secolo scorso, Saverio Muratori, diceva che pianificare vuol
dire riconoscere e che il territorio,
il suolo amabile sul quale avviene
l'esperienza umana, possiede un'
identità civile, prima che politica.
Ogni nuovo e forse inevitabile disegno istituzionale non può che
confrontarsi con questa identità,
non può fare a meno di misurare i
passi reali degli uomini, il percorso quotidiano, la fatica e la misura
del suo tempo sul territorio. Con le
macroregioni non è in discussione l'unità politica del Paese, ma
una nuova visione civile in cui, ancora una volta, le montagne dividono e le acque e le rive dei fiumi
uniscono.
Francesco Andreani
Assessore all’urbanistica
del Comune di Terni
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 30
23/03/2016 - PAG. 69
23/03/2016
||| ||| |||
||| ||| |||
||| ||| |||
||| ||| |||
||| ||| |||
«No alle messe pasquali nelle parrocchie piccole»
`«Ci sono indicazioni ben precise da rispettare che non ho
Il vescovo Piemontese riorganizza la geografia della fede:
«Inutile celebrare funzioni con 10-15 persone: Tutti in Duomo» scritto io: l’obiettivo non è avere le celebrazioni a casa propria»
`
QUI DUOMO
Sono le chiese più piccole del
centro storico di Terni e anche
quelle maggiormente ricche di
storia e tradizioni, ma da quest'
anno per loro si aprirà un nuovo
capitolo: secondo le ultime disposizioni del vescovo Giuseppe
Piemontese, infatti, le quattro
chiese non potranno più avere le
proprie celebrazioni pasquali
ma si uniranno a quelle già presenti in Cattedrale. Parliamo della parrocchia di Santa Croce, di
San Salvatore e delle due rettorie
di San Giovanni evangelista e
Santa Maria degli Spiazzi, che da
giovedi a sabato sono state formalmente invitate alle celebrazioni del triduo pasquale in Duomo. In pratica, giovedi e venerdi
alle 18.30 e sabato alla veglia delle 22, i sacerdoti insieme ai fedeli
chiuderanno le loro chiese per
assistere e per "far numero" alle
messe presiedute dal vescovo
Piemontese.
Accantonato seppur momentaneamente il capitolo di san Valentino, si apre dunque quello
delle celebrazioni pasquali.
pria, ma che tutti possano partecipare a celebrazioni dignitose e
solenni». La richiesta del vescovo parte dall'ottica di una condivisione e di una messa in rete
dell'intera diocesi: «Non ho fatto
altro che convocare i sacerdoti e
dirgli che forse, alla luce di queste indicazioni, sia opportuno soprassedere a messe con 10 o 15
persone - continua monsignor
Piemontese - i fedeli che si lamentano devono capire che, anche loro come il vescovo, sono
chiamati ad obbedire alla chiesa.
Ed i sacerdoti dovrebbero specificare che non è il vescovo che ci
obbliga a fare queste cose». Nulla da discutere, quindi, e per evitare ogni polemica il vescovo aggiunge che «ovviamente il giorno di Pasqua ogni chiesa potrà
celebrare la propria messa». Anche perché quel giorno il vescovo sarà impegnato con le messe
nella concattedrale di Narni e in
UNA LETTERA DEL 1988
«Non è una mia decisione
quella di invitare le comunità
più piccole del centro di Terni a
unirsi per le celebrazioni del triduo pasquale - spiega monsignor Giuseppe Piemontese - mi
rifaccio a una lettera della Congregazione per il culto divino del
1988, a cui ho richiamato all'inizio della quaresima tutti i sacerdoti e le comunità parrocchiali».
Nella "Paschalis sollemnitatis", ossia la lettera circolare sulla preparazione e la celebrazione delle feste pasquali, si legge
che «nel caso in cui risulti insufficiente il numero dei partecipanti, dei ministranti e dei cantori, i fedeli si radunino insieme in
qualche chiesa più grande».
Si tratterebbe quindi di un'osservanza a una lettera antica
quasi 30 anni, di cui forse è proprio questa la prima volta che
viene messa in atto nella città di
Terni.
«Ci sono delle indicazioni ben
precise da rispettare che non ho
scritto io - prosegue il vescovo l'obiettivo non è che ogni fedele
abbia la celebrazione in casa pro-
VESCOVO Monsignor Giuseppe
Piemontese
quella di Amelia.
NUOVA GEOGRAFIA
Ridurre il numero delle celebrazioni pasquali presenti in città potrebbe essere soltanto il primo passo dell'"Instrumentum
Laboris", ossia di quel un nuovo
strumento di lavoro con cui si intende non solo ristrutturare o ridefinire i limiti territoriali delle
parrocchie, ma ripensare anche
la vita comune ternana.
«Tutto vuole confluire in una
comunione più grande - dice il
vescovo - con questo strumento
voglio chiedere una riflessione a
tutti quelli che hanno a cuore la
chiesa».
Il ripensare alla geografia delle parrocchie della diocesi di Terni-Narni-Amelia è un'operazione necessaria perché «se finora
la diocesi poteva contare su una
ottantina di sacerdoti, d'ora in
poi potrà contarne solo su una
sessantina - spiega Piemontese le nuove vocazioni non ci sono,
ed è per questo che mi rivolgo
anche ai fedeli laici». Occorre
quindi trovare nuove modalità
di svolgimento per il futuro della
chiesa ternana: «Sto aspettando
le riflessioni di tutti i fedeli. Se loro mi aiuteranno in queste decisioni, forse farò meno errori conclude il vescovo - se non mi
aiuteranno, ne farò di più. In
questo caso la colpa non sarà la
mia, ma sarà di tutti quanti». Per
il momento l'appuntamento con
le celebrazioni pasquali inizierà,
come da indicazioni, oggi pomeriggio con la messa crismale alle
17 al Duomo.
Camilla Orsini
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL PROSSIMO PASSO
POTREBBE ESSERE
RIDEFINIRE I LIMITI
TERRITORIALI
E RIPENSARE
LA VITA DI COMUNITÀ
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 31
23/03/2016 - PAG. 1
23/03/2016
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 32
23/03/2016 - PAG. 14
23/03/2016
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
Thyssen conferma i piani a Terni
ThyssenKrupp conferma i
piani per il rilancio di Acciai
speciali Terni. Messo in
sicurezza il sito con l’accordo
di dicembre 2014 (dove è
stato definito un piano
quadriennale) e con la
gestione di Lucia Morselli l’ad, che lascerà l’azienda
dall’1 aprile, ha affermato di
avere raggiunto la maggior
parte degli obiettivi in meno
di 4 anni -, la proprietà
tedesca non recede dai suoi
impegni e ieri, nel vertice di
verifica
al
Mise,
ha
rassicurato i sindacati con
dati e indicazioni puntuali.
«A distanza di 16 mesi dalla
firma dell’intesa - spiega Fim
in una nota - è stata
confermata la volontà di
ThyssenKrupp di continuare
ad investire negli acciai
speciali attraverso Ast». La
proprietà tedesca ha ribadito
in particolare che non
intende,
al
momento,
modificare gli attuali assetti
societari,
confermando
esplicitamente gli impegni su
Terni. Riguardo ai mutamenti
del mercato europeo e
mondiale e alle sfide che
dovranno caratterizzare Ast
(produce laminati in acciaio
inossidabile), il management
ha però precisato, riferisce la
Uil, che nel gruppo tedesco la
riorganizzazione non è finita.
Durante
l’incontro,
riferiscono i rappresentanti
dei lavoratori, sono emersi
importanti dettagli sui passi
in
avanti
rispetto
all’attuazione del piano di
rilancio. È stato in particolare
confermato che ammonta a
90 milioni (come aveva già
anticipato alla fine dell’anno
scorso la stessa Morselli) il
denaro già investito da Ast,
rispetto al budget previsto di
178 milioni. Trenta milioni,
in particolare riguardano il
trasferimento in corso della
linea
6
dal
Piemonte
(dovrebbero
essere
comprensivi anche di un
investimento sullo skin-pass
per la laminazione), altri 30
milioni
riguardano
l’Interconnector, il progetto
di interconnessione fisica con
la Francia per avere accesso
ad un costo dell’energia
competitivo, promosso da
Federacciai in consorzio.
Durante il tavolo, inoltre, i
vertici hanno dettagliato 59
nuovi
inserimenti
di
lavoratori
nel
periodo
2015-16,
«elemento
quest’ultimo
spiegano
Raffaele Apetino e Riccardo
Marcelli,
rispettivamente
coordinatore
nazionale
siderurgia
e
segretario
generale della Fim - per
niente previsto e scontato, ma
positivo e in controtendenza
rispetto alle previsioni del
2014». Gli ultimi dati
ufficiali, aggiornati al 30
settembre dell’anno scorso,
segnalavano 2.346 unità
attive, 314 in meno rispetto a
quelle conteggiate ad inizio
anno. Ora, per la Fim , «il
pieno rilancio entro il 2018
necessita di un interlocutore
stabile e un management
certo
sulle
relazioni
industriali». Il sindacato ha
ottenuto entro fine maggio un
incontro di verifica, sempre
al Mise, con il nuovo
amministratore
delegato,
Massimiliano
Burelli.
Soddisfatte per i segnali di
«oggettiva continuità degli
impegni di ThyssenKrupp
rispetto
all’attuazione
dell'accordo sottoscritto nel
dicembre 2014» anche le
istituzioni locali. «Abbiamo
valutato positivamente dicono la presidente della
Regione Umbria, Catiuscia
Marini, e il sindaco di Terni,
Leopoldo di Girolamo - i
risultati fin qui raggiunti, e
soprattutto le affermazioni di
Peter Sauer, responsabile
delle
relazioni
esterne
ThyssenKrupp,
che
ha
assicurato l’impegno a lungo
termine
rispetto
alle
prospettive ed al futuro di
Ast. Abbiamo apprezzato
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 33
23/03/2016 - PAG. 14
23/03/2016
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
inoltre la conferma degli
investimenti».
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 34
23/03/2016 - PAG. 1
23/03/2016
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 35
23/03/2016 - PAG. 27
23/03/2016
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
La Nazione - Orvieto
Discarica, la rabbia scende in piazza
Sotto la Regione: ‘No ampliamento’
Una folta delegazione di orvietani ha protestato a Perugia
– ORVIETO –
NELLA giornata in cui una delegazione di ambientalisti ed esponenti politici di ogni schierameto
(tranne Pd e Sel) ha manifestato
di fronte alla sede del Consiglio regionale la contrarietà di tutta la
città al progetto di ampliare la discarica, fortemente sostenuto dalla governatrice Marini, a fare notizia sono anche le prese di posizione del mondo agricolo. Contro la
possibilità, concreta, che venga sopraelevato il secondo calanco della discarica, nonostante il parere
contrario del Consiglio comunale, scende in pista anche Corrado
Bottai, presidente di Confagricoltura: «Le imprese agricole dell’orvietano esprimono enorme preoccupazione per l’orientamento della Regione in merito alla gestione
della discarica Le Crete che dovrebbe essere ampliata e utilizzata fino all’anno 2035.
L’ECONOMIA dell’Orvietano,
che sta puntando con convinzione alla valorizzazione del territorio, attraverso le proprie proposte
culturali, turistiche e agroalimentari vede una grande incoerenza
fra gli sforzi in corso e l’ipotesi di
un prolungamento dell’attività di
smaltimento in discarica provenienti da un’area così vasta – dice
Bottai – gli agricoltori orvietani,
che attraverso le eccellenze
dell’agroalimentare si sforzano di
contribuire allo sviluppo economico dell’area, non possono esimersi dal sottolineare come il prolungamento dell’utilizzo della discarica Le Crete sia totalmente in
contrasto con la vocazione del ter-
Corrado
Bottai
Le imprese agricole
dell’Orvietano esprimono
timori per le scelte della
Regione sulla discarica
ritorio mettendo seriamente a rischio gli investimenti in corso ed
in via di progettazione. Del resto,
ipotizzare altri 20 anni di effetti
analoghi a quelli già vissuti sulle
spalle del territorio orvietano, dovrebbe essere sufficiente a trarre
le ovvie conclusioni sulla pericolosità di tale ipotesi».
SULLA STESSA lunghezza
d’onda anche il consorzio per la
Tutela del vino di Orvieto, i cui
vertici dicono che: «Per decenni
abbiamo dovuto convivere con la
presenza ingombrante della discarica Le Crete nel cuore della Doc
Orvieto. L’ampliamento e il suo
continuo utilizzo fino al 2035, facendone una delle più grandi discariche del centr’Italia, costituiscono una minaccia al futuro del
territorio e alla considerazione
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
del prodotto che più di altri lo
identifica nel mondo. La decisione di ampliare la discarica impoverirebbe, economicamente e culturalmente l’Orvietano ed il comparto della viticoltura nazionale.
Per il vino di Orvieto è un pericolo grande in termini di immagine
ed economici. Un pericolo che
mette seriamente a rischio la sopravvivenza della denominazione, gli investimenti fatti negli anni per ottenere vini di qualità, i
posti di lavoro creati. L’Orvieto è
uno dei vini italiani più venduti
all’estero. È impensabile che questa storia venga messa a rischio da
scelte poco lungimiranti».
C.L.
PAG 36
23/03/2016 - PAG. 25
23/03/2016
|||
|||
ROSSI (PD)
«Troppe domande
senza risposta»
– TERNI –
L’INCONTRO al Mise su
Ast non convince il senatore Gianluca Rossi (Pd).
«Con il nuovo cambio
dell’ad – osserva Rossi – si ripropone il tema del destino
industriale del sito siderurgico, che si riassume in alcune questioni: ThyssenKrupp manterrà un proprio
ruolo nel settore della produzione di acciai speciali
nel medio-lungo tempo?
Quali saranno le scelte rispetto al sito di Terni in termini di volumi di produzione, commercializzazione, investimenti, destino delle ex
controllate, occupazione?
Cosa significa che la ristrutturazione non è ancora finita? Esiste, e se sì in che termini, la prospettiva di vendere Ast? Domande che richiedono risposte che purtroppo non sono arrivate».
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 37
23/03/2016 - PAG. 25
23/03/2016
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
||| ||| ||| |||
L’Ast supera la prima verifica
«ThyssenKrupp rispetta i patti»
Enti locali, sindacati e azienda al Mise dopo 16 mesi dall’accordo
– TERNI –
«PASSA» la verifica dell’accordo
che, nel dicembre 2014, mise fine
alla vertenza Ast. Istituzioni locali
e sindacati danno credito e fiducia
alla ThyssenKrupp, che si è presentata al tavolo del ministero dello Sviluppo con l’ad uscente Lucia
Morselli (per lei, la «lady d’acciaio« protagonista della riorganizzazione, una sorta di commiato visto
che dal primo aprile sarà sostituita
da Massimiliano Burelli) e con il
responsabile delle relazioni esterne, Peter Sauer.
UNA «OGGETTIVA continuità
degli impegni di ThyssenKrupp
rispetto all’attuazione del dicembre 2014 per l’Ast» è stata riscontrata dagli enti locali umbri. «Abbiamo valutato positivamente –
commentano la governatrice Marini, l’assessore regionale Paparelli e
il sindaco Di Girolamo – i risultati
fin qui raggiunti, e soprattutto le
affermazioni di Peter Sauer che ha
assicurato l’impegno a lungo termine rispetto alle prospettive ed al
futuro di Ast. Abbiamo apprezzato inoltre la conferma degli investimenti, sia quelli legati alla efficienza tecnologica degli impianti, sia
VERTICE
Lucia Morselli,
amministratore
delegato
dell’Ast sino
a fine mese.
Il primo aprile
sarà sostituita
da Massimiliano
Burelli
con riferimento alla realizzazione
della nuova linea 6. Guardiamo
con attenzione alla compatibilità
ambientale della fabbrica, e in particolare alle modalità e tempi di selezione delle proposte progettuali
legate alla chiusura del ciclo delle
scorie. Seguiremo con attenzione
inoltre il tema della normativa europea antidumping (sulla cui rilevanza si è soffermato anche Sauer
ndr) rispetto alle evidenze segnalate di aggiramento con importazione di semilavorati ovvero attraver-
so Paesi terzi».
A MAGGIO ancora summit, ma
con il nuovo ad. Positivo anche il
giudizio dei sindacati. Così la
Fim-Cisl: «Passi avanti nell’attuazione del piano di rilancio di Ast e
volontà da parte di ThyssenKrupp di continuare a investire
negli acciai speciali con la Ast, Importanti gli elementi emersi: 90
milioni di euro investiti su circa
178previsti e 59 nuovi inserimenti
di lavoratori nel periodo 2015-16».
Ste.Cin.
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 38
23/03/2016 - PAG. 25
23/03/2016
|||
|||
|||
|||
|||
PIEDILUCO
Cinquecento firme
a sostegno dei progetti
per il canottaggio
– TERNI –
OLTRE 500 firme sono state raccolte a Piediluco per
una petizione a sostegno
dei progetti che riguardano
la valorizzazione sportiva
del lago, in particolare quelli legati al canottaggio. La
petizione è stata presentata
a Palazzo Spada, nel corso
di una conferenza stampa
che ha visto rappresentanti
dei residenti, delle associazioni di categoria, gli assessori allo sport, Emilio Giacchetti, e ai lavori pubblici,
Stefano Bucari, il consigliere comunale Sandro Piccinini. Il sostegno dei residenti
va in particolare ai progetti
per il potenziamento e l’adeguamento del Centro federale di canottaggio e all’intervento, sempre per il canottaggio, legato al Clt con la
sponsorizzazione
della
ThyssenKrupp.
«IN MANIERA chiara e
netta – commenta Giacchetti –, Piediluco e i suoi residenti dicono di essere a favore dello sport come elemento di sviluppo e di traino e che i progetti legati al
canottaggio vanno attuati
quali elemento di richiamo
in termini di presenze, di turismo, di rispetto ambientale. Basta dunque alla politica intrapresa da qualche singolo del ‘no sempre e comunque’». «Sia per il centro
della Fic che per l’area adiacente – continua – le conferenze dei servizi hanno avuto esito positivo, ci sono
dunque tutte le condizioni
affinché si vada avanti. I finanziamenti sono già a disposizione: Piediluco è tra i
tre migliori bacini di canottaggio d’Europa, ha caratteristiche uniche in Italia, e
questo patrimonio va valorizzato». PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 39
23/03/2016 - PAG. 25
23/03/2016
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
NARNI LA SITUAZIONE PRECIPITA: ARRIVA IL DISTACCO DELL’ACQUA NELLO STABILIMENTO
Elettrocarbonium, sciopero dei lavoratori e blocco della portineria
– NARNI –
PRECIPITA la vertenza Elettrocarbonium.
Nuovo sciopero dei lavoratori, con blocco della portineria, a partire dalle 22 di ieri
nell’azienda narnese: a proclamarlo sono le segreterie di Filctem-Cgil, Femca-Cisl e UiltecUil, a seguito del distacco dell’acqua nello stabilimento avvenuto in mattinata e alla comunicazione, da parte della società, della necessità di far uscire dalla fabbrica, entro 15 giorni,
tutto il materiale di proprietà. I sindacati sottolineano che il distacco idrico «porta a minare
le norme igienico-sanitarie a discapito dei lavoratori operanti nel sito», mentre la richiesta
di sgombero della fabbrica è «palesemente
contrastante» con quella di apertura della cassa integrazione ordinaria, alla quale gli stessi
sindacati non hanno dato riscontro «in quanto via non percorribile». «Lo sciopero proseguirà – annunciano ancora i sindacati – finché
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
non verranno saldate tutte le spettanze arretrate, cioè lo stipendio di febbraio, le quote relative ai fondi Fonchim (previdenza) e Faschim
(assistenza sanitaria) a partire dal mese di ottobre, oltre ai contributi». I sindacati chiedono
inoltre «l’istantanea apertura della procedura
di licenziamento collettivo per permettere ai
lavoratori che ancora ne hanno la possibilità
di poter riattivare la mobilità avviata a gennaio».
PAG 40
23/03/2016 - PAG. 25
23/03/2016
||| |||
||| |||
Mancano i documenti, multato un locale della ‘movida’
– TERNI –
I LOCALI della «movida» al setaccio dei
vigili urbani. Continuano i controlli specifici della municipale sui locali del centro
storico, specialmente di notte. «Si tratta –
spiega il Comando – di controlli aggiuntivi
rispetto a quelli che vengono posti in essere quotidianamente dagli agenti del nucleo radiomobile». Nell’ultimo fine settimana la polizia commerciale ha verificato
la situazione di quindici locali tra via Fratini, via del Leone, piazza dell’Olmo, via Cavour, via Lanzi, via Tre Colonne, via Carrara, Corso Tacito e zone limitrofe, soprattutto in riferimento al rispetto dell’ordinanza
anti-rumore, dell’obbligo dei rilevatori del
tasso alcolemico e del rispetto degli orari
fissati nelle ordinanze per la musica e per
la somministrazione di alcolici. Sanzionato un locale per la mancanza dei documenti sulla valutazione dell’impatto acustico.
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 41
23/03/2016 - PAG. 1
23/03/2016
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
||| ||| ||| ||| |||
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 42
23/03/2016 - PAG. 1
23/03/2016
Newstuscia.it
INFO VIABILITA': SENSO UNICO ALTERNATO PER VERIFICHE AL PONTE CICONIA DI ORVIETO
TERNI - Info viabilità, senso unico
alternato per verifiche ponte a
Ciconia di Orvieto (SR 71) / TERNI
– 22 marzo – Sarà istituito giovedì
prossimo 24 marzo il senso unico
alternato regolato da movieri sul
ponte che attraversa il fosso a
Ciconia
lungo
la
SR
71
Umbro-Casentinese nel comune di
Orvieto. Il provvedimento servirà per
consentire
in
tutta
sicurezza
l’esecuzione delle verifiche alle
strutture del ponte ed entrerà in
vigore dalle 10,00 al km 35+200 fino
a ultimazione lavori. (ptn 219/16
13.50)
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 43
23/03/2016 - PAG. 1
23/03/2016
Newstuscia.it
MONTECCHIO. LA VIA CRUCIS RAGGIUNGE UN SECOLO DI VITA
TERNI - Montecchio, Pasqua: Via
Crucis raggiunge secolo di vita /
MONTECCHIO – 22 marzo - Ha
raggiunto ormai il secolo di vita la
ricostruzione della passione vivente
di Gesù che a Montecchio è una
tradizione consolidata. La passione
verrà messa in scena anche
quest’anno
venerdì
prossimo
(Venerdì
Santo)
alle
21.00
accompagnata dalla processione e dai
canti popolari della passione. La
Settimana Santa a Montecchio è
particolarmente sentita. Durante il
periodo pasquale infatti il borgo
antico si trasforma in un angolo di
Palestina che ricostruisce gli
ambienti e le atmosfere del tempo ed
offre un suggestivo squarcio per i
turisti e una spinta motivazionale per
i
fedeli.
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 44
23/03/2016 - PAG. 1
23/03/2016
Newstuscia.it
PASQUA, TRE EVENTI DA NON PERDERE IN PROVINCIA DI TERNI
TERNI – “Ciuccitto”, Ovo Pinto e
gara di pizze di Pasqua sono tre fra le
numerose iniziative in programma
per il week end pasquale in provincia
di Terni. A Ferentillo nelle giornate
di Pasqua e del Lunedì dell'Angelo la
45esima edizione della "Festa De Lu
Ciuccittu", antica usanza contadina in
cui due giocatori, i "ciucciettari", si
sfidano battendo le uova punta contro
punta. La vittoria è di chi mantiene
intatto il proprio uovo. Ad Orvieto
competizione gastronomica per la
migliore “pizza di Pasqua con sezioni
per "professionisti" e "amatori" e
categorie "pizza dolce" e "pizza
salata". A Civitella del lago dal 27
marzo al primo maggio "mostra
concorso nazionale Ovo Pinto". Si
tratta di un’iniziativa avviata nel
1982 consistente nella decorazione di
gusci d'uova di diversi animali con
ogni tipo di tecnica. Le opere
premiate andranno ad aggiungersi al
Museo dell'Ovo dove sono esposte
tutte le vincitrici degli anni passati.
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 45
23/03/2016 - PAG. 1
23/03/2016
Orvietonews
Senso unico alternato sulla regionale 71 per verifiche al Ponte di Ciconia
Sarà istituito giovedì 24 marzo il
senso unico alternato regolato da
movieri sul ponte che attraversa il
fosso a Ciconia lungo la SR 71
Umbro-Casentinese nel Comune di
Orvieto. Il provvedimento servirà per
consentire
in
tutta
sicurezza
l’esecuzione delle verifiche alle
strutture del ponte ed entrerà in
vigore dalle 10,00 al km 35+200 fino
a
ultimazione
lavori.
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 46
23/03/2016 - PAG. 1
23/03/2016
www.narnionline.it
Narni, la parte alta della città è nel degrado, Enrico Daniele (TpN) chiede al sindaco di intervenire
La parte alta di Narni presenta
diverse situazioni di degrado. A
sostnerelo
è
Enrico
Daniele,
consigliere di Tutti per Narni. I
problemi - osserva Daniele -, in
questa parte della città sono tanti. Si
va dalla mancanza di spazi per la
sosta delle auto che costringe i
residenti ad occupare la sede stradale,
come accade in via della Luna, alle
pessime condizioni in cui versa
l'antico acquedotto comunale. Questo
è da tempo 'mascherato' da
un'impalcatura formata da tubi
innocenti che stà lì ad annunciare un
improbabile inizio di non meglio
identificati lavori. In via Portecchia è
presente da mesi una transenna
arancione per la recinzione di un
muro pericolante i cui lavori per la
messa in sicurezza non sono mai
iniziati. Intanto quella recinzione ha
sottratto ben quattro posti macchina.
Altro problema si presenta sulla
strada dei Cacciatori dove le mura
castellane,
che
dall’acquedotto
portano alla Rocca, sono state
puntellate con travi di legno che
stanno lì da almeno 16 anni senza
che sia stato mai eseguito un
intervento per il consolidamento, con
le travi che presentano evidenti segni
di marcescenza per cui è alto il
rischio di crollo del muro". Alla luce
di tutte queste criticità Daniele
'interroga' il Sindaco al quale chiede
"se intende provvedere a risolvere i
problemi segnalati ed eventualmente
i tempi necessari per eseguire i lavori
più urgenti per recuperare un pò di
dignità in quella zona a ridosso della
Rocca".
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 47
23/03/2016 - PAG. 1
23/03/2016
www.narnionline.it
Elettro: 'tagliata' l'acqua, i sindacati chiedono l'avvio delle procedure di licenziamento, nuovo sciopero e blocco della portineria
Distacco idrico. Che in parole povere
significa che da questa mattina allo
stabilimento dell'Elettorcarbonium di
Narni Scalo, l'acqua non esce più da
nessun rubinetto. E si sa che
senz'acqua non si va da nessuna
parte. Non si può produrre, non si
può lavorare e vengono meno anche
le più elementari forme riferite
all'aspetto igienico sanitario che
dovrebbero esserci all'interno di un
qualsiasi ambiente frequentato da
decine di persone. A fronte di questo
nuovo "smacco" le segreterie di
Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec
Uil, hanno deciso di indire un nuvo
sciopero che prenderà il via stasera
alle 22 ed andrà avanti "fino a
quando non verranno saldate tutte le
spettanze arretrate". Nella fattispecie
si parla dello stipendio di febbraio
2016, delle quote relative ai fondi
Fonchim (previdenza) e Faschim
(assistenza sanitaria) a partire dal
mese di Ottobre 2015, nonché ai
contributi. Lo sciopero dei lavoratori
prevede il n blocco della portineria,
quindi nessuno potrà entrare o uscire
dalla fabbrica. "A seguito della
vostra comunicazione - scrivono i
sindacati, in una lettera indirizzata
all' a.d. di Elettrocarbonium -, di far
uscire dalla fabbrica, entro 15 giorni,
tutto il materiale di vostra proprietà,
azione palesemente contrastante con
la vostra richiesta di apertura della
Cassa
Integrazione
Guadagni
Ordinaria, per la quale non abbiamo
dato riscontro in quanto riteniamo sia
una via non percorribile, chiediamo
l'istantanea apertura della procedura
di licenziamento collettivo per
permettere, ai lavoratori che ancora
ne hanno la possibilità, di poter
riattivare la mobilità avviata a
gennaio
2015".
PAGINA AD USO ESCLUSIVO DEL DESTINATARIO
PAG 48