Metodo Feldenkrais

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Metodo Feldenkrais
Ai Dirigenti Scolastici
degli Istituti Comprensivi
della provincia di Ancona
Loro Sede
Oggetto: Progetto di motricità consapevole con il Metodo Feldenkrais®
Il Metodo Feldenkrais® è un sistema educativo basato sul movimento e l’affinamento della
sensibilità, in particolare di quella somatica, per condurre ad un miglioramento funzionale
in tutti gli ambiti: motorio, cognitivo, emotivo e sociale. In effetti com’è noto la
sensorialità e la motricità sono le fondamenta del nostro contatto con il mondo e costituiscono
il circuito integrato alla base di qualsiasi tipo di apprendimento.
Il Metodo può essere insegnato solo da professionisti diplomati dopo una formazione
quadriennale.
Le insegnanti:
Da più di venti anni, Cecilia Mancia si dedica all’insegnamento e al Teatro Educazione,
realizzando spettacoli come attrice e regista. Ha conosciuto il Metodo Feldenkrais® a Parigi,
nel 1981, alla Scuola Internazionale di Mimo Movimento Teatro di J. Lecoq. Dopo un percorso
di quattro anni di specializzazione si è diplomata nel 2004 come insegnante qualificata del
Metodo presso l’Istituto di formazione Feldenkrais di Milano sotto la direzione didattica di
Elizabeth Beringer e Mara della Pergola. È membro dell’AIIMF.
Loretta Ramazzotti si diploma fisioterapista nel ’94 presso l’Università degli Studi di Ancona.
Alla ricerca di un approccio riabilitativo globale che tenga conto della persona prima che della
malattia nel ’97 si forma con Philippe E. Souchard in Rieducazione Posturale Globale quindi
attratta dalla relazione tra movimento e consapevolezza si dedica allo studio del Metodo
Feldenkrais® e nel 2009 consegue il diploma di Insegnante dopo una formazione quadriennale
sotto la direzione didattica di Ruthy Alon. Attualmente vive e lavora in provincia di Ancona
dove opera come libera professionista; è iscritta all’ AIIMF (Associazione Italiana Insegnanti del
Metodo Feldenkrais).
f.to Le insegnanti
Cecilia Mancia e Loretta Ramazzotti
Jesi, 26 agosto 2011
Progetto di motricità consapevole
“Imparare ad imparar e ”
att ra v e rs o i m o vi me n ti de gl i an i mali c on i l Met od o F e ld e nk r a is ®
I l p ro g ett o è r iv o l to agl i al u n n i del l a s cu ol a d el l ’i n fan z i a e d el l a s cu ol a
pri ma ri a
e s i pr op o ne c om e st ru m en to di su p po r to a tu tt e l e atti vi tà d el l ’app r en di m en t o
s col a st i c o.
Met od o lo g i a
Il Metodo utilizzato prende il nome dal suo ideatore Moshe Feldenkrais (per approfondimenti
vedi allegato e www.feldenkrais.it), secondo il quale il vero apprendimento riguarda non
cosa si impara ma come si impara, come si fa ad imparare.
L’apprendimento organico è tipico dell’età infantile, ma può essere presente in tutte le fasi
della vita. Quando un bambino fa qualcosa, attraverso tutti i suoi movimenti caotici e
scoordinati, attraverso tutte le sue attività inconcludenti e ripetitive, sta apprendendo qualcosa
di essenziale, sta apprendendo dall’interno l’uso dei suoi muscoli, la coordinazione senso
motoria, il controllo delle proprie azioni mediante meccanismi di attivazione-inibizione e di
retroazione, sta imparando cioè come diventare efficace con i suoi atti : impara come
imparare.
Durante le lezioni di gruppo l’insegnante guida verbalmente ad eseguire con lentezza
movimenti facili ma inusuali, e a prestare ascolto alle sensazioni che li accompagnano; Dunque
l’attenzione è posta sulla qualità del movimento: ognuno è invitato a rispettare il proprio
ritmo, ad esplorare differenziazioni e variazioni, prove ed errori, fino ad ottenere il minimo
sforzo e la massima piacevolezza, armonia ed efficacia.
O b ie tt iv i
Qu e st o ti po di es p e r i en z a si p r op on e di ai u tar e i ba mbi n i a :
Mi gli or a r e l a c apa ci tà di a sc o lto e di at te nz io ne
Vi ve r e i l pr op ri o c o r po i n m od o c on s ap e v ol e, p e r s on al e , c ri tic o
s oddi s fa c en t e , c r ea t i vo
Armonizzare il tono posturale ed emotivo
Stimolare la capacità di organizzare il corpo in una unità funzionale
Affinare l’ orientamento spazio temporale, la coordinazione e l’equilibrio
Mi gli or a r e l a c apa ci tà di c on f r on to e di r el az i on e
Co l l eg a r e l’ i nt enz i on e c on l’ az io n e
Mi gli or a r e l a c apa ci tà di ap p r en di m en t o i n tu tti gl i ambi ti ( ad e s. il Metodo
Feldenkrais si è rivelato un valido supporto in caso di disturbi del linguaggio quali disgrafia e
dislessia)
In sintesi il risveglio dell’intelligenza organica cioè della capacità di attingere alle proprie
risorse per rispondere con creatività ed efficacia ad uno stimolo significativo porta ad un
miglioramento funzionale che si riflette spontaneamente in tutti gli ambiti: motorio,
cognitivo, emotivo e sociale.
Lez i on e d i pr e se nt az io n e
T ratt an d o si di u n a p r op o sta ch e u s a i l l in gu aggi o s en s o - m ot o ri o , e c on s ap e v ol i
ch e l e pa r ol e p os s o n o c o mu n i ca r e s ol o pa rz i al men t e l a p ar t i col ari tà e gl i ef f etti
di u n a l e z i on e di m e tod o F el d en k r ai s, l e i n s egn an ti s ar an n o li et e di pr e s en t a r e
il pr og e tt o att ra v e r s o u n a lez i on e t i p o r iv ol t a al pe r s on a l e d oc en te .
Pr og r a mm a di l a v or o
Att ra v er s o l ez i on i a ca ra tt e r e l u di c o - m ot o ri o si p r op o r r à u n a c on o sc enz a
es p er i e nz i al e d e l co rp o n e l le s ue p a rt i an a to m ic he e f unz i o ni p ri nc i p a l i ;
i n ol tre si ri - sp e ri me n te r an n o l e pr i nc i p a l i t ap p e d e ll o s v i l up po mo to r io i n
pa rti c ol ar e d el 1 °an n o di vi ta (d al l a po s i z i on e f etal e al l ’es t e n si on e , r ot ol a r e,
st ri s ci ar e , gatt on a r e , r aggi u n g e r e l a p os i z i on e e r ett a e ca m mi n ar e) sti mol an d o
l ’as c ol to di sé du r an te i l mo vi men t o ( a tt enz i o ne i nt er i or iz z at a ) p e r
ri s ve gl i are /a ffi n a r e l a ca pa ci tà di i mp a r a re a d im p ar a r e (u s o c on sap e v ol e e
fu n z i on al e di s é)
Lez i on i a c a r att e r e l u di co -m ot or i o s tr utt u r at e att o rn o a s e mp l ic i sto r i e
ch e h a n no c om e p ro t ag on i st i a lc u ni a n im a l i e i l l o ro m ov im e nt o
R ap p re s en t az io ne de l l’ im m ag i n e d i s é att ra v e r s o l a m a n i po l az i on e d el
pon go e i l di segn o;
Lez i on e ap e rt a di fi n e p ro g ett o da p r e s en ta r e al l e al tr e c l assi .
Es ig e nz e te cn i ch e
Un l o cal e sp az i o so b en ri sc al dat o c o r r ed ato d a tapp e ti n i , c o pe rt e cu sci n i e
qu an t ’al tr o p o s sa s e r vi r e p er fa ci li tar e l e es pl o raz i on i s en s o - mo t ori e ( s e l a
Scu ol a n on è f o rn i ta di qu e st o mat e ri al e p ot rà e ss e r e p o rt at o dai b ambi n i ).
Ogni alunno dovrà indossare vestiti comodi e calzettoni antiscivolo.
Tempi e modalità
20 i n c on t ri di 1 or a c i ascu n o a cad en z a s etti man al e
P er l a s cu ola d el l’ in f an z ia i l pr og et to è a datt o ai ba mbi n i di 4 - 5 an n i i n g ru ppi
ch e n on su p e ri n o 1 0 / 15 bam bi n i
P er l a s cu ola p ri ma r ia i l pr o g ett o è a dat to a tu tt e l e cl as si e i g ru ppi p o s s on o
e ss e r e di 1 5/2 0 b a mbi n i
Co mp e ns o :
Il c om p en s o c ompl e s si vo p e r 20 o r e di l ab or at o ri o è di Eu r o 1 .00 0
Moshé Feldenkrais (1904-1984). Scienziato, ingegnere e fisico israeliano di origine russa,
laureatosi alla Sorbona di Parigi. Collaborò con F. Joliot-Curie nella ricerca nucleare (Madame
Courie fu insignita del premio Nobel per la fisica). Nello stesso tempo, su incarico del professor
Jigoro Kano, fondò lo Judò Club de Paris e ottenne nel 1936, primo in Europa, la cintura nera,
2° dan. Iniziò ad insegnare Judò e a scrivere libri sull’argomento. Nel 1940, dovette scappare
in Inghilterra per l’invasione tedesca. In seguito in Scozia lavorò per gli Alleati nella ricerca sui
sistemi di determinazione della posizione dei sottomarini. Inoltre tenne delle conferenze
scientifiche e delle lezioni di Judò. In questo periodo si aggravò una vecchia lesione alle
ginocchia risalente al periodo in cui giocava a calcio. Per evitare di operarsi, cominciò a
sperimentare su se stesso; studiava i propri movimenti corporei e affinava sistematicamente la
propria sensibilità cinestetica. Così insegnò a se stesso, un po’ alla volta, a camminare in un
modo nuovo, efficace e indolore.
Ebbe alcune straordinarie intuizioni circa il rapporto tra il modo di muoversi e il modo di
percepire, di pensare e di imparare. Ciò che più colpisce dell’approccio di Feldenkrais è,
insieme al suo fondamentale ottimismo e alla sua fiducia nelle potenzialità dell’uomo, la
capacità di andare a toccare il tasto giusto per far scaturire le risorse nascoste in ognuno,
anche in chi è gravemente menomato, perché il nostro sistema nervoso è così incredibilmente
ricco da permettere a tutti di imparare qualcosa di nuovo, di migliorare le proprie condizioni, di
cambiare la propria vita. Feldenkrais ha saputo collegare le scoperte di Pavlov, le teorie di
Freud, le conoscenze dell’etologia, della biologia, della psicofisica, della fisiologia, e le
conoscenze sulla postura, le tecniche corporee orientali e le arti marziali, le applicazioni delle
nozioni di fisica e ingegneria alla struttura umana. Questa grande capacità di sintesi gli ha
permesso di sviluppare un metodo di intervento sulla funzione umana che, nel ventaglio di
terapie “corporee” che si sono diffuse negli ultimi anni, spicca come esempio di rigore
scientifico, capacità terapeutica, genialità. Ha insegnato il suo metodo a migliaia di persone,
incluse personalità del mondo politico, artistico, agonistico e sportivo, della cultura e della
ricerca aiutandole a migliorare la loro salute e a potenziare le loro prestazioni fisiche ed
intellettuali.
Fra i suoi allievi più famosi sono sicuramente da ricordare:
David Ben Gurion uno dei padri politici di Israele, che fu fotografato a testa in giù su una
spiaggia in compagnia di Feldenkrais. Questo ritratto fu pubblicato sulla prima pagina di una
rivista che annunciava il ritorno di Ben Gurion alla politica dopo un periodo di inabilità. Fu
seguendo le lezioni del dott. Feldenkrais che riacquistò il suo benessere.
L’antropologa Margaret Mead.
Il registra teatrale Peter Brook.
Il grande violinista Leonard Bernistein.
Il politico Moshe Dayan.
Nel 1951 Moshé Feldenkrais ritornò in Israele. Cominciò a lavorare come direttore del reparto
elettronico delle Forze Armate israeliane. Presto però si dedicò esclusivamente al tema
dell’apprendimento. Si occupò del rapporto tra evoluzione umana, apprendimento e
movimento. Nel far questo si trovò allo stesso tempo nelle vesti di ricercatore, praticante,
insegnante e studente. Aspirava ad un superamento del pensare per opposti (teoria-pratica;
corpo-mente; tradizione occidentale-tradizione orientale).
Nel 1968 egli dette inizio al suo primo Corso di Formazione in Israele. Seguirono altri due Corsi
negli Stati Uniti. Dalla metà degli anni Settanta il lavoro di Feldenkrais ottenne un
riconoscimento internazionale.
Moshé Feldenkrais morì in Israele nel 1984.