Muro Lucano (POTENZA) - Istituto d`istruzione

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Muro Lucano (POTENZA) - Istituto d`istruzione
OLIMPIADI DI FILOSOFIA – XXV EDIZIONE
A.S. 2016-2017
VERBALE DELLA SELEZIONE D’ISTITUTO
(a cura del Referente d’Istituto)1
Il giorno2 01\02\2017 presso l’Istituto3 Liceo scientifico “Enrico Fermi”- Muro Lucano (PZ)
CODICE MECCANOGRAFICO
PZIS00300V
si è svolta la Selezione d’Istituto delle Olimpiadi di
Filosofia – XXV Edizione, anno scolastico 2016-2017.
LA COMMISSIONE DI VALUTAZIONE era composta da4:
Prof.ssa Erika Marcantonio, docente di Storia e Filosofia
Prof.ssa Raffaella Cafaro, docente di Storia e Filosofia
Prof.ssa Nunziata Zampino, docente di Italiano
Prof.ssa Angela Fortunata, docente di Inglese
LA PROVA SCRITTA si è svolta sulle seguenti quattro tracce proposte5:
Traccia 1
Che cos'è la realtà?
Dentro una dimora sotterranea a forma di caverna, con l’entrata aperta alla luce e ampia quanto tutta la
larghezza della caverna, pensa di vedere degli uomini che vi stiano dentro fin da fanciulli, incatenati gambe e
collo, sí da dover restare fermi e da poter vedere soltanto in avanti, incapaci, a causa della catena, di volgere
attorno il capo. Alta e lontana brilli alle loro spalle la luce d’un fuoco e tra il fuoco e i prigionieri corra
rialzata una strada. Lungo questa pensa di vedere costruito un muricciolo, come quegli schermi che i
burattinai pongono davanti alle persone per mostrare al di sopra di essi i burattini. – Vedo, rispose. –
Immagina di vedere uomini che portano lungo il muricciolo oggetti [c] di ogni sorta sporgenti dal margine, e
1 Il Referente d’Istituto dopo aver compilato e firmato il presente verbale deve scannerizzare il documento e
caricarlo sul portale www.philolympia.org, attraverso il menù “Accedi”, sottomenù “Referente d’Istituto”,
utilizzando la password comunicata al momento dell’iscrizione online.
2 Data della selezione.
3 Nome dell’Istituto con luogo della sede e relativo codice meccanografico.
4 Nominativi e qualifica dei commissari.
5 Riportare le quattro tracce proposte.
statue e altre [515 a] figure di pietra e di legno, in qualunque modo lavorate; e, come è naturale, alcuni
portatori parlano, altri tacciono. – Strana immagine è la tua, disse, e strani sono quei prigionieri. –
Somigliano a noi, risposi;
(Platone, Opere, vol. II, Laterza, Bari, 1967, pagg. 339-342)
Morpheus e Neo all'interno di Struttura, programma di addestramento simile a Matrix
Neo (toccando una poltrona): “Questo non è reale?”
Morpheus: “Che vuol dire reale? Dammi una definizione di reale. Se ti riferisci a quello che percepiamo, a
quello che possiamo odorare, toccare e vedere, quel reale sono semplici segnali elettrici interpretati dal
cervello.
Questo è il mondo che tu conosci (Morpheus accende un televisore e mostra immagini del nostro mondo): il
mondo com'era alla fine del XX secolo e che ora esiste solo in quanto parte di una neurosimulazione
interattiva che noi chiamiamo Matrix. Sei vissuto in un mondo fittizio, Neo. Questo è il mondo che esiste
oggi (Morpheus mostra le immagini di città distrutte, oscurate da una spessa coltre di nubi). Benvenuto nella
tua desertica, nuova realtà.
...
Un corpo umano genera più bioelettricità di una batteria da 120 volt ed emette oltre 6 milioni di calorie.
Sfruttando contemporaneamente queste due fonti le macchine si assicurarono a tempo indefinito tutta
l'energia di cui avevano bisogno. Ci sono campi, campi sterminati, dove gli esseri umani non nascono,
vengono coltivati. A lungo non ho voluto crederci, poi ho visto quei campi con i miei occhi, ho visto
macchine liquefare i morti affinché nutrissero i vivi per via endovenosa. Dinanzi a quello spettacolo, potendo
constatare la loro limpida raccapricciante precisione, mi è balzata agli occhi l'evidenza della verità. Che cosa
è Matrix? È controllo. Matrix è un mondo creato al computer per tenerci sotto controllo al fine di convertire
l'essere umano in questa (Morpheus mostra una pila).”
Neo: “No! non è possibile! Io non ci credo!”
Morpheus: “Non ho detto che sarebbe stato facile: ho detto che ti offrivo la verità.”
(Matrix di Lana e Andy Wachowscki, USA 1999)
Traccia 2
Vedo bene che, per render felice un uomo, basta distrarlo dalle sue miserie domestiche e riempire tutti i suoi
pensieri della sollecitudine di ballar bene. Ma accadrà il medesimo con un re, e sarà egli piú felice
attaccandosi a quei frivoli divertimenti anziché allo spettacolo della sua grandezza? E qual oggetto piú
soddisfacente si potrebbe dare alla sua mente? Non sarebbe far torto alla sua gioia occupare il suo animo a
cercare di adattare i suoi passi al ritmo d'una musica o di mettere a segno una palla, invece di lasciarlo
godere tranquillo la contemplazione della gloria maestosa che lo circonda? Se ne faccia la prova: si lasci un
re completamente solo, senza nessuna soddisfazione dei sensi, senza nessuna occupazione della mente, senza
compagnia, libero di pensare a sé a suo agio; e si vedrà che un re privo di distrazioni è un uomo pieno di
miserie. Cosí si evita con cura un tal caso, ed esso ha sempre intorno a sé un gran numero di persone che
badano a far seguire agli affari di Stato gli svaghi e che predispongono piaceri e giuochi per riempire tutto il
tempo in cui resterebbe altrimenti in ozio, dimodoché non resti mai un vuoto. Ossia, i re son circondati da
persone che si prendono una cura singolare di evitare che restino soli e in condizione di pensare a loro stessi,
ben sapendo che, se ci pensassero, sarebbero infelici, nonostante che siano re.
(B. Pascal, Pensieri, a cura di P. Serini, Einaudi, Torino, 1967)
La formazione dell’identità dipende da ciò che si consuma e tutto viene trasformato in merce. Il consumo è,
inoltre,sempre meno materiale, a differenza di quello che caratterizzava la lontana società dei produttori. Si
spendono, difatti, fiumi di denaro elettronico (potremmo dire, “denaro astratto“) per aggiudicarsi merci e
servizi intangibili ma gratificanti ed estatici, resi tali da emozioni che solo il brand è capace di suscitare; ciò
è garantito dall’uso sfrenato che si fa delle nuove tecnologie e del mezzo immateriale per antonomasia, il
web.
Bauman
Traccia 3
Indifferenza e responsabilità
Se siete annoiati e disgustati dalla politica e non vi disturbate a votare, di fatto votate per gli arroccati
establishment dei due principali partiti, i quali, potete starne certi, stupidi non sono, ma anzi hanno una
consapevolezza profonda di quanto gli convenga mantenervi in una condizione di disgusto e noia e cinismo,
fornendovi ogni possibile motivazione psicologica perché il giorno delle primarie ve ne stiate in casa a farvi i
cilum guardando Mtv. Sia chiaro: avete tutto il diritto di stare a casa, se volete, ma non prendetevi in giro
pensando di non votare. In realtà, non votare è impossibile: si può votare votando, oppure votare rimanendo
a casa e raddoppiando tacitamente il valore del voto di un irriducibile.(David Foster Wallace)
“Si è sempre responsabili di quello che non si è saputo evitare.”
JEAN-PAUL SARTRE
L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera
passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che
rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si
abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che
solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare.
Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita
collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa; e allora sembra sia la fatalità a travolgere tutto e
tutti, sembra che la storia non sia altro che un enorme fenomeno naturale, un’eruzione, un terremoto del
quale rimangono vittime tutti, chi ha voluto e chi non ha voluto, chi sapeva e chi non sapeva, chi era stato
attivo e chi indifferente. Alcuni piagnucolano pietosamente, altri bestemmiano oscenamente, ma nessuno o
pochi si domandano: se avessi fatto anch’io il mio dovere, se avessi cercato di far valere la mia volontà,
sarebbe successo ciò che è successo?
Odio gli indifferenti anche per questo: perché mi dà fastidio il loro piagnisteo da eterni innocenti. Chiedo
conto a ognuno di loro del come ha svolto il compito che la vita gli ha posto e gli pone quotidianamente, di
ciò che ha fatto e specialmente di ciò che non ha fatto. E sento di poter essere inesorabile, di non dover
sprecare la mia pietà, di non dover spartire con loro le mie lacrime. (Gramsci)
Traccia 4
In ogni secolo, filosofi e artisti hanno fornito definizioni del bello; grazie alle loro testimonianze è così
possibile ricostruire una storia delle idee estetiche attraverso i tempi. Diversamente è accaduto col brutto. Il
più delle volte si è definito il brutto in opposizione al bello ma a esso non sono state quasi mai dedicate
trattazioni distese, bensì accenni parentetici e marginali.(U.Eco)
Topic 1
The Cave
•Imagine a cave, in which there are three prisoners. The prisoners are tied to some rocks, their arms and legs
are bound and their head is tied so that they cannot look at anything but the stonewall in front of them.
•These prisoners have been here since birth and have never seen outside of the cave.
•Behind the prisoners is a fire, and between them is a raised walkway.
•People outside the cave walk along this walkway carrying things on their head including; animals, plants,
wood and stone.
The Shadows
•So, imagine that you are one of the prisoners. You cannot look at anything behind or to the side of you – you
must look at the wall in front of you.
•When people walk along the walkway, you can see shadows of the objects they are carrying cast on to the
wall.
•If you had never seen the real objects ever before, you would believe that the shadows of objects were
‘real.’
The Game
•Plato suggests that the prisoners would begin a ‘game’ of guessing which shadow would appear next.
•If one of the prisoners were to correctly guess, the others would praise him as clever and say that he were a
master of nature.
The Escape
•One of the prisoners then escapes from their bindings and leaves the cave.
•He is shocked at the world he discovers outside the cave and does not believe it can be real.
•As he becomes used to his new surroundings, he realizes that his former view of reality was wrong.
•He begins to understand his new world, and sees that the Sun is the source of life and goes on an intellectual
journey where he discovers beauty and meaning
•He see’s that his former life, and the guessing game they played is useless.
The Return
•The prisoner returns to the cave, to inform the other prisoners of his findings.
•They do not believe him and threaten to kill him if he tries to set them free.
Plato
Morpheus I imagine that right now, you're feeling a bit like Alice. Hmm? Tumbling down the rabbit hole?
Neo: You could say that.
Morpheus: I see it in your eyes. You have the look of a man who accepts what he sees because he is
expecting to wake up. Ironically, that's not far from the truth. Do you believe in fate, Neo?
Neo: No.
Morpheus: Why not?
Neo: Because I don't like the idea that I'm not in control of my life.
Morpheus: I know *exactly* what you mean. Let me tell you why you're here. You're here because you know
something. What you know you can't explain, but you feel it. You've felt it your entire life, that there's
something wrong with the world. You don't know what it is, but it's there, like a splinter in your mind,
driving you mad. It is this feeling that has brought you to me. Do you know what I'm talking about?
Neo: The Matrix.
Morpheus: Do you want to know what it is?
Neo: Yes.
Morpheus: The Matrix is everywhere. It is all around us. Even now, in this very room. You can see it when
you look out your window or when you turn on your television. You can feel it when you go to work... when
you go to church... when you pay your taxes. It is the world that has been pulled over your eyes to blind you
from the truth.
Neo: What truth?
Morpheus: That you are a slave, Neo. Like everyone else you were born into bondage. Into a prison that you
cannot taste or see or touch. A prison for your mind.
Matrix, 1999
Topic 2
”A legally unrestricted majority rule, that is, a democracy without a constitution, can be very formidable in
the suppression of the rights of minorities and very effective in the suffocation of dissent without the use of
violence.”
Hannah Arendt, On Violence
Topic 3
“A tragedy, then, is the imitation of a noble and complete action, having a certain magnitude, made in a
language spiced up by diverse kinds of embellishment brought in separately in the parts of the work. This
imitation is achieved through characters, not through narration; and, through pity and fears, it accomplishes
the catharsis of such emotions. By ‘language spiced up’ I mean a language with rhythm, harmony and song;
by ‘kinds of embellishments brought in separately in the parts of the work’ I mean that some parts are
worked out in verse only and others with song.”
Aristotle, Poetics, 6, 1449 b 24-28.
Topic 4
Zigong asked: “Is there one word that can serve as a principle of conduct for life?” Confucius replied, “It is
the word shu, or reciprocity: Do not do to others what you do not want them to do to you.” To what extent
may this formulation of the Golden Rule, which can also be found in other cultures throughout history, be
considered as a universal moral principle?
Confucius (VI-V century BC), Analects 15.23
PER LA SEZIONE A IN LINGUA ITALIANA
Numero di studenti partecipanti :13
Elenco6:
Maria Valeria Petillo IV A, Piero Rendina IV A, Marianna Perillo IV A, Graziano Ciaco IV B,
Giuseppe Carlucci IV B, Simone Fiorentino IV B, Annalisa Venturo IV B, Giuseppe Galizia V A,
Emiliano Esposito V A, Angela Lomonaco V A, Lorenzo Masucci V A, Cristian Sabatiello V A,
Noemi Barile V B.
La Commissione di valutazione ha steso la seguente graduatoria a seguito del punteggio riportato
dai candidati7:
Noemi Barile V B, Graziano Ciaco IV B, Annalisa Venturo IV B, Maria Valeria Petillo IV A,
Simone Fiorentino IV B, Lorenzo Masucci V A, Angela Lomonaco V A, Marianna Perillo IV A,
Giuseppe Carlucci IV B, Emiliano Esposito V A, Piero Rendina IV A, Cristian Sabatiello V A,
Giuseppe Galizia V A.
Alla Selezione regionale parteciperanno, pertanto, i seguenti due studenti:
6 Elenco completo degli studenti (nome, cognome, classe, sezione).
7 Elenco completo della graduatoria.
Cognome e Nome Noemi Barile
Indirizzo di studio, classe, sezione Liceo scientifico, VB
Cognome e Nome Graziano Ciaco
Indirizzo di studio, classe, sezione Liceo scientifico, IVB
PER LA SEZIONE B IN LINGUA STRANIERA
Numero di studenti partecipanti: 3
Elenco8:
Fabio Ferrara IV A, Carlo Pirolo V A, Diego Paccione VB
La Commissione di valutazione ha steso la seguente graduatoria a seguito del punteggio riportato
dai candidati9:
1) Fabio Ferrara IV A,
2) Carlo Pirolo V A, Diego Paccione VB (ex-aequo)
Alla Selezione regionale parteciperanno, pertanto, i seguenti tre studenti:
Cognome e Nome Fabio Ferrara
Indirizzo di studio, classe, sezione Liceo scientifico, IVA
Lingua straniera Inglese
Cognome e Nome Carlo Pirolo
Indirizzo di studio, classe, sezione Liceo scientifico, VA
Lingua straniera Inglese
Cognome e Nome Diego Paccione
Indirizzo di studio, classe, sezione Liceo scientifico, VB
Lingua straniera Inglese
Il presente verbale in forma elettronica dovrà essere caricato subito dopo la stesura sul sito
www.philolympia.org (vedere nota 1).
Data 03\02\2017
Firma del Referente d’Istituto
8 Elenco completo degli studenti (nome, cognome, classe, sezione).
9 Elenco completo della graduatoria.
Erika Marcantonio