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A
E
R
A
T
TES
■ Maurizio Piccoli
Pedale traspositore polifonico
MORPHEUS
DROPTUNE
CHI E QUANTO
Reference Laboratory
Tel. 071.7202120
www.referencelaboratory.com
[email protected]
240,00 euro
(prezzo ivato al pubblico)
Musicali
48 Strumenti
febbraio 2010
Ecco un down shifter coi
fiocchi, affidabile, veloce,
dal suono trasposto molto
naturale. Imperdibile per
molta parte dei chitarristi.
Una scelta economica che
evita molte altre scelte
costose.
Elegantissimo per forme e semplice
contrasto grigio nero, il Morpheus
DropTune risponde a quello che forse
i chitarristi non hanno mai osato chiedere
ma che desideravano da tempo: un
dispositivo facile da utilizzare che
permettesse con un click di trasporre
con uno shift verso il basso l’intonazione
del proprio strumento mantenendo la
credibilità timbrica, la naturalezza e la
godibilità. A tal proposito, mi son venute
in mente più situazioni: ad esempio,
gli Extreme che suonavano “More than
words” con l’acustica abbassata di
mezzo tono; il metallaro che prende un
secondo strumento accordato un tono
sotto oppure una chitarra baritono per
dare cavernosità al brano da eseguire.
E ancora: il chitarrista che equipaggia
uno degli strumenti da utilizzare con
un’accordatura più bassa con corde di
calibro aumentato per evitare i buzz;
oppure il solitario chitarra-barista che si
preoccupa che quella sera con quella
voce “infreddata” farà una fatica boia a
cantare nelle solite tonalità e trasportare
tutto un tono sotto risulterebbe molto
salutare. E quelli del Floyd Rose, dove
li mettiamo? Quelli coi capelli dritti al
solo pensiero di alterare l’equilibrio
del sistema ponte-vibrato? Insomma,
la presenza del DropTune risveglia ma
soprattutto risolve un sacco di problemi.
Tempo fa con gli altri shifter questi ultimi
si concretizzavano prevalentemente negli
artefatti presenti nel segnale processato
e in una certa latenza che risultava
fastidiosa per l’esecuzione.
IL TEST
Con il Morpheus DropTune sembra di
essere in un altro pianeta, anche se
ad andare a cercare il pelo nell’uovo
qualcosina si trova anche qui, in termini
di latenza e di caratteristiche dell’attacco.
Roba da niente, lo sottolineo, rilevabili
dalla “potente lente di ingrandimento”
del classico “cercatore di pagliuzze”,
come qualcuno mi ha definito. Sono
onorato di ciò, e oltretutto felice che
questa volta le pagliuzze siano state
coperte da pepite dorate quali quelle,
ad esempio, del mantenimento di gran
parte del contenuto armonico del suono
shiftato, e la velocità di elaborazione
all’azionamento dello switch per passare
al suono droppato. Informazione: c’è
una porta USB per futuri upgrade.
Fatti i tre collegamenti necessari per
mettere in moto e auscultare la macchina
(alimentatore esterno, chitarra-DropTune,
DropTune-mixer), si ha la possibilità
di ottimizzare il livello del segnale che
entra tramite la manopola Input Level.
Il segnale in uscita è a livello linea
ma ci si connette comodamente con
qualsiasi amplificatore. Il funzionamento
è alquanto semplice. Si può andare
su e giù per sette semitoni a scalini di
semitono o giungere direttamente al
suono originale l’ottava sotto. Si può
velocemente tornare al pitch originale
e riandare altrettanto velocemente al
pitch prescelto. La flessibilità è ottima.
Certo ci vorrà un po’ di tempo per
utilizzarlo compiutamente, al massimo
della creatività possibile (negli assoli, ad
esempio), ma già la possibilità di shiftare
con risultati di classe è gioco che vale la
candela. Per i pigri poi che non amano
suonare in Mib o nei gruppi dove c’è un
fiato che obbliga a tonalità fastidiose,
sarà un terno al lotto. Che bello suonare
“Moonlight in Vermont” in Re invece che
in Mib o in Reb! A parte queste vizianti
caratteristiche, la cosa sorprendente è
la qualità e velocità della conversione.
Suonando materiale tranquillo con
una elettrica dall’emissione morbida
anche shiftando al massimo il Paradiso
rimane sempre vicino. Qualche nota
ovattata o con minor attacco la si nota
più facilmente usando amplificatori e
chitarre di veloce risposta, con transienti
Caratteristiche tecniche
Morpheus DropTune
Prestazioni
Shift polifonico fino a 7
semitoni in decrementi di
semitoni
Shift di ottava, Octaver
Chassis
In metallo pressofuso
Aspetto
Parallelepipedo sagomato
Antiscivolo
Strisce di gomma
Indicatori di shift
9 L.E.D. ad alta luminosità
Indicatori di livello
4 L.E.D
Indicatori di status
Effect, Toggle
Interruttori/selettori
3 (Down, Up, On-Off)
Ingressi
1 (Guitar In, impedenza 1
MOhm)
Uscite
1 (Line Out, impedenza 1
KOhm)
Controlli
Livello di ingresso
Alimentazione
Alimentatore esterno (12V DC,
500 mA)
Dimensioni
20 mm (A), 165 mm (L), 158
mm (P)
Peso
1 kg
aggressivi. Poca cosa, ripeto. La latenza
è pressoché inavvertibile
(la rilevi strumentalmente registrando
contemporaneamente il suono shiftato
con l’originale) e
sicuramente ha valori decisamente
migliori di quelli rilevati in altre
apparecchiature o software votati alla
trasposizione.
Dimenticavo: la trasposizione del
DropTune è assolutamente efficace
anche con strumenti diversi dalla
chitarra elettrica o acustica amplificata:
violoncello e violino, ad esempio.
LE CONCLUSIONI
Pedale indispensabile ai più, di classe e
qualità. Un impagabile aiutante per molti
chitarristi. E non solo.
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Strumenti Musicali 49
febbraio 2010