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REWRITING Dal 7 al 28 febbraio 2006 c/o Amantes, durante XX Olympic Winter Games, Torino 2006 Dopo l'esperienza con PixelPancho (Vi attacco al muro, 29.11-19.12.05) e l'apertura alla street art abbiamo cominciato ad osservare i muri della città con più attenzione, graffiti e tag accerchiati da scritte disseminate per case, edifici pubblici, monumenti e palazzi storici; sfregi e desideri di comunicazione insieme. Improvvisamente, nell'arco di una settimana, sono spariti tutti, spalmati di acidi o riverniciati, i muri che interessano l’area olimpica hanno ritrovato la propria anonima staticità e ripreso la loro funzione originaria, di muri puliti. Obbrobriose scritte, luridi insulti, slogan politici hanno smesso di recitare i loro sermoni ai passanti, insieme a storici graffiti e tag che hanno segnato il passaggio di leggendari writers metropolitani, molti dei quali si dedicano oggi al post graffiti o hanno saputo trasformare in lavoro una passione; all'estero. Partendo da questo spunto, fatto tesoro e creato contatti con precedenti esperienze, Amantes da vita dal 7 al 28 febbraio a REWRITING , sette appuntamenti in periodo olimpico dedicati alla ri-mappatura simbolica sui muri dell'Amantes di graffiti e tag cancellate dai palazzi torinesi, accompagnati da suoni e immagini della scena musicale di riferimento e conditi con una tavola rotonda, martedì 28.0 ore 15.00, tra giornalisti, artisti, writers e operatori culturali riuniti per affrontare il tema della comunicazione spontanea. Il tam tam torinese è partito, i writers dispongono di 12 spazi di 2 x 1,5 m. ciascuno su cui intervenire i martedì 7/14/21/28 , inaugurazioni alle ore 18.00, mentre le crew Dj e MC suoneranno i venerdì 10/17/24 febbraio e martedì 28 tra le ore 19.00 e le 22.00. Sette appuntamenti di riferimento per chi naviga intorno al fenomeno graffiti, con sicure visite di crew extra sabaude, da Milano, Genova, Reggio Emilia, Cagliari e Bologna. AMANTES art space cafè Via Principe Amedeo 38/a, TORINO +39 011 8172427 [email protected] www.arteca.org ingesso libero in galleria, al circolo con tessera arci. orario: lunedì/sabato – 16.00/00.00 amantes PROGRAMMA > Martedì 7 febbraio ore 18. expo post graffiti/street art/writing/bombing. KNZ-CLAN (crew writers Torino, http://knz-clan.com) tra cui: PIXELPANCHO, SHIRK, DAB_ONE. > Venerdì 10 febbraio ore 19/22 – Dj set NEXTONE (tra i maggiori esponenti della cultura Hip Hop internazionale) > Martedì 14 febbraio ore 18. expo post graffiti/street art/writing/bombing. ABBOMINEVOLE (Milano, http://www2.autistici.org/apb/abbominevole.htm) AMNKLAN (Torino) B-KID (Torino) > Venerdi 17 febbraio ore 19/22 – Live-set BOBBY SOUL (Genova, Sensasciou, www.sensasciou.it , Blindosbarra) LAURA MARS (Reggio Emilia, www.lauramars.it ) > Martedì 21 febbraio ore 18. expo post graffiti/street art/writing/bombing. GRASSHOPPER (Torino) MUDDY (Torino) > Venerdì 24 febbraio ore 19/22 – Dj/Mc set DJ MESTA (Torino, www.djmesta.com) MC J.O. (Mentispesse, Cagliari, www.mentispesse.com) > Martedì 28 febbraio ore 15.00: MEETING/ROUND TABLE: Incontro pubblico con l'artista bolognese DANIELE PARIO PERRA, presentazione video del progetto FRESCO's REMOVAL (www.contraconcept.org) e round table tra giornalisti, artisti, writers, operatori culturali per affrontare il tema della comunicazione spontanea. Già accreditati: Bo130, Epidemic, Fatbombers.com, Galo, Grasshopper, Jaman, Muddy, Microbo, PixelPancho, Pario Perra, Stillo, Tos. L'incontro è pubblico, per partecipare accreditati inviare la richiesta a [email protected] ore 18. expo post graffiti/street art/writing/bombing. GALO (Amsterdam, Torino www.galoart.net ) MICROBO (Milano, www.microbo.com ) BO130 (Milano, www.bo130.org ) ore 19/22 – Live set SURIAK (Torino, gia' facente parte del gruppo Torino Posse, la mitica TO.SSE) DJ DECON (Torino) DETTAGLI, IMMAGINI E BIOGRAFIE IN RETE SU WWW.ARTECA.ORG FRESCO’S REMOVAL PROJECT E’ un progetto di comunicazione che nasce dall’analisi dei messaggi che caratterizzano i nostri paesaggi culturali in senso territoriale e concettuale insieme. La città è un immenso cartellone pubblicitario utilizzato da tutti: enti pubblici che ricordano ai singoli cittadini loro doveri o limitazioni personali e singoli individui che ricorrono alla comunicazione pubblica a simbolo del loro pensiero e spesso in forma creativa – dalle scritte murali a piccole affissioni/annunci. L’analisi rivela un articolata comunicazione globale che raccoglie tutti i messaggi presenti in una città. Il loro insieme forma un solo corpo comunicativo, un immenso slogan creato da quell‘ insieme di segni che formano il concept identificativo di una collettività - con relativi diritti, doveri e consumi. Parte di questi messaggi riguarda la comunicazione murale e ciò che spesso viene identificato come scritta sul muro, oppure graffito o murales. "Fresco’s Removal" è un‘ azione che ha per risultato finale la rimozione dei graffiti di testo presenti sui muri dei territori cittadini e la successiva posa su tavola al fine di conservarli come testimonianze culturali. Obiettivo: conservare comunicazioni e tracce lasciate sui muri a testimonianza di pensieri e sentimenti contemporanei percepiti o divulgati dai membri di una comunità. I messaggi murali riconducibili a formazioni o tendenze politiche, movimenti culturali, musicali ed altri, rappresentano profondamente la cultura degli ultimi decenni: la differenziazione per gruppi e il relativo senso di appartenenza. Il numero di queste diverse realtà aggregative è talmente ampio da renderne quasi impossibile la codificazione, l’unico denominatore comune è il medium utilizzato per la divulgazione dei rispettivi messaggi : il muro. La comunicazione murale modifica il territorio fino a connotarlo come paesaggio culturale collettivo dove la scritta di testo trasmette un segno di presenza e manifesta opinione. Al contrario la copertura del segno rappresenta l’annullamento di queste differenziazioni ed il ritorno all’omogeneità culturale - talvolta morale - oltre a rappresentare un ritorno all’ordine visivo di chi riteneva il segno antiestetico o controtendenza. In questa direzione analisi culturale della comunità e analisi paesaggistica del territorio si fondono in un unico strumento: se della prima è un mezzo certo per la definizione delle identità, la stessa scritta rappresenta, anche per il secondo criterio di analisi, un veicolo indispensabile per cogliere variazioni di paesaggio urbano, con nuovo spirito estetico non riconducibile necessariamente all’ordine precostituito. I graffiti murali, come altri interventi del singolo, conferiscono allo spazio urbano un forte senso di “uso” da parte dei suoi abitanti: la scritta è una struttura spontanea come i banchi degli ambulanti, i chioschi, le insegne, il bucato steso ai balconi (ancora ove consentito) e rappresenta un’interazione col territorio che spesso delimita i confini della comunità culturale residente per legittimarne il senso di appartenenza. Al contrario si porrebbe un problema di anonimato del territorio rispetto ai suoi inquilini e un’assenza di visioni che rende gli abitanti estranei a casa loro, implicazioni sociali comprese; talvolta anche un graffito sul muro contribuisce a risolvere le miopie programmatiche di chi non ha considerato la necessità di spazi per tutte le generazioni e non solo le più consolidate. Un muro è sempre e comunque uno sbarramento alla circolazione o un limite della proprietà limite concettuale incluso. In modo osato possiamo considerare lo stesso muro dal punto di vista della pianificazione estetica e territoriale e forse quando non effigiato risulta per eccesso uno spazio “non planned” per l’abitudine visiva alla decorazione di esterni propria della nostra cultura e decisamente orientata nel senso comune di horror vacui. Forse la reazione è simile ad altri interventi che notiamo tutti i giorni: le molte autocostruzioni al limite della legge , capanni ed orti abusivi, tavolini improvvisati per il giuoco delle carte, pensiline del trasporto pubblico riusate a riparo per le prostitute, barbecue improvvisati , lastricati cittadini come territorio per gli skaters.Tutte strutture spontanee che, anche se per alcuni condannabili, sopperiscono ad una vacanza progettuale alle categorie di persone non comprese nella progettazione strutturale. Inoltre rimane aperta la riflessione sui criteri estetici: chi trova sfregiante dei nostri landscape la pubblicità; chi invece i cartelli monito delle autorità, chi ancora le scritte sui muri. Possiamo chiederci quante di queste scritte sui muri sono realtà del nostro vivere comune e indagare su quante persone rappresentino (decine, centinaia o migliaia) e ancor più a quante persone siano dirette poiché spesso effigiano critiche alle convenzioni più comuni. A seguito rifletteremo sul tempo necessario all’ estetizzazione delle rovine perchè divengano siti di interesse archeologico come i graffiti del muro di Berlino, ormai patrimonio dell’umanità (immaginate il muro bianco e senza scritte se può essere utile) ed indispensabile alla connotazione storica. Consideriamo anche il rapporto di questi messaggi con l’arte pubblica: quante sculture pubbliche sono state rimosse dopo i conflitti militari o sociali degli ultimi 50 anni e quante di esse rappresentavano un passato esistente nella nostra coscienza collettiva? Quante opere dell’architettura e edifici connotati esteticamente dai precedenti regimi e tendenze sono stati eliminati? La scritta sul muro rappresenta gli stessi volumi di comunicazione, semplicemente con un medium diverso e meno impegnativo. Forse perché non esistono/evano spazi comunicativi diretti tra singolo e collettività senza la connessione ad una rete, a un sistema televisivo o editoriale: soluzioni regolate che non consentono la semplicità mediatica di un muro. O forse perché non esiste una ipotetica bacheca di comunicazione pubblica tra singoli e collettività, un grande muro bianco in cui poter lasciare direttamente messaggi utili o semplicemente segni della propria manifesta opinione od esistenza. TECNICA il progetto è diviso in due parti: parte a indagine : la catalogazione fotografica di simboli, e graffiti in forma di testo scritto o disegno consente il monitoraggio sociologico della comunità di riferimento. parte b rimozione + conservazione: simboli e testi prescelti vengono rimossi dalla superficie originaria e successivamente posati su tela. alcuni dati 1 il disegno/graffito, la scritta di testo o il simbolo prescelto viene consolidato (prima di essere staccato dal muro originario) con resine sintetiche. 2 dopo si applicano i collanti e la garza per lo stacco. 3 nelle 24 ore successive si stacca il tessuto con la parte di muro inclusa. 4 il prodotto dello stacco (solitamente di 1-2 millimetri di spessore) viene accuratamente livellato e consolidato con resine sintetiche. 5 successivamente si incolla sul telaio intonacato che lo ospiterà per la posa definitiva. 6 si rimuovono collanti e garza. 7 si consolida il risultato con resine sintetiche. L’ intervento fresco’s removal, è realizzabile site-specific rimuovendo quindi scritte o simboli presenti sui muri della città luogo dell’esposizione e riproponendoli all’interno dello spazio espositivo. POST SCRIPTUM. il progetto è anche un workshop teorico - pratico che, dall’analisi della comunicazione territoriale giunge al tema della conservazione culturale, fino alle fasi applicative di sicuro coinvolgimento suggestivo per la natura dell’intervento. CONCEPT l’indagine proposta consente una mappatura dei gruppi culturali presenti sul territorio e suddivisi per aree di influenza tra centri storici, zone residenziali e periferie cittadine; analizzate in modo sia verticale che orizzontale con particolare interesse alle zone di confine linguistico. Nelle città già sede del progetto l’analisi ha rivelato un ampio panorama di tendenze socioculturali, politiche e di costume molto utili alla comprensione dei valori di riferimento della comunità. ARTIST PIXELPANCHO Torino PixelPancho ha lasciato impresso il suo logo sui muri di Venezia, Milano, Genova, Parigi, Heidelberg e naturalmente Torino dove vive. Robot grafici disegnati su carta o piastrella e graffiti, robot intesi come automi, programmati per produrre (produci – consuma - crepa), una visione critica del genere umano lobotomizzato dai consumi manifestata attraverso la street art. E’ membro del KNZ-CLAN. Ospitato all’Amantes con il suo primo progetto espositivo <VI ATTACCO AL MURO>, sta preparando la sua prossima personale a Zagabria. SHIRK Torino Shirk, torinese, disegno e pittura sono le passioni che condivide con il KNZ-CLAN di cui è membro. Dipinge su tela con diverse tecniche, prediligendo la pittura ad olio e lo spray per realizzare illustrazioni e grafiche 3d, ma l’obbiettivo principale é pur sempre colpire <la pelle dei muri!> ...é lo spirito del writer che accomuna le menti del suo gruppo, da quando ha impugnato per la prima volta uno spray ha deciso che sarebbe stata la sua arma principale. DAB_ONE Torino Torinese, ventunenne, membro di KNZ-Klan, ha iniziato ad interessarsi di writing nel 1998, oggi non riesce più a farne a meno. Si interessa anche di web design e grafica. B-KID Torino Nasco come B-Kid 4 anni fa ma ora sono e rimango Kitz, Dirty Bombers Crew. In quello che faccio ci metto l'anima e ogni occasione che mi capita sotto mano la prendo al volo, mi serve per imparare e crescere sempre più. Mi sto dilettando nella creazione di tele con l'uso di spray, stencil e pennarelli. Sono un novellino ma sto cercando di crescere progressivamente con le mie stesse forze. ABBOMINEVOLE Milano Abbominevole, classe 1979, di Legnano. Il contesto urbano è stato per lui il primo stimolo alla creatività. Niente graffiti, solo firme sui muri. Questa accadeva all'inizio. Poi è passato alle icone e ai santini, appiccicati alla meglio per le vie di Milano. Insieme a Ozmo ha partecipato ad alcune mostre collettive della scena artistica milanese, quali Assab One (Roberto Pinto, Assab), Questi fantasmi (Massimo Kauffman, 1000eventi) e Black Album (Luca Beatrice, Galleria Colombo). Ospite a Torino in occasione di Artissima. AMNKLAN Torino L' unica cosa che mi preme dire nelle poche righe a mia disposizione e' che quello che faccio e' WRITING, nient altro. New school DANIELE PARIO PERRA Bologna L’ intervento fresco’s removal, è realizzabile site-specific rimuovendo scritte o simboli presenti sui muri della città luogo dell’esposizione e riproponendoli all’interno dello spazio espositivo. POST SCRIPTUM. il progetto è anche un workshop teorico - pratico che, dall’analisi della comunicazione territoriale giunge al tema della conservazione culturale, fino alle fasi applicative di sicuro coinvolgimento suggestivo per la natura dell’intervento. CONCEPT l’indagine proposta consente una mappatura dei gruppi culturali presenti sul territorio e suddivisi per aree di influenza tra centri storici, zone residenziali e periferie cittadine; analizzate in modo sia verticale che orizzontale con particolare interesse alle zone di confine linguistico. Daniele Pario Perra, artista designer bolognese, vive e lavora tra Italia e Svizzera. GALO Amsterdam - Torino Fortemente legato alla scena new pop internazionale, fa della sua arte uno strumento di comunicazione immediato. I suoi soggetti sono il frutto di un'accurata ricerca artistica sul passaggio caotico ma non casuale di persone, espressioni e situazioni della contemporaneità. I suoi materiali sono i più diversi, dall'acrilico allo spray dalla tela alla plastica. Ha riscontrato forte successo una volta approdato a Amsterdam, a Torino, città natale, è conosciuto nei giri ristretti del writing e ai più attenti osservatori dei messaggi murali metropolitani. MICROBO Milano Come lei stessa afferma, microbo è una piccola donna nata in Sicilia e cittadina del pianeta terra. Dopo aver studiato e lavorato a Londra, nell'ambito grafico e dei multimedia, si trasferisce a Milano dove adesso vive e lavora. Col tempo ha trasformato la tecnica acquisita in uno stile personale e individuale, riconosciuto oggi nel circuito underground internazionale, spaziando a 360 gradi nelle varie discipline della comunicazione visiva. Dipinti e illustrazioni rappresentano un microcosmo immaginario, fatto di fili, cavi e creature viventi informi (spesso allucinati) che ci ricordano la complessità della vita, sintetizzata in un microbo, prima forma di vita sulla terra nata 3,7 miliardi di anni fa. BO 130 Milano Illustratore, graphic designer, artista, street artist.....tutti titoli o etichette con le quali lui in realtà non si trova del tutto confortevole. Dipinge e disegna illustrazioni, esplorando e integrando stampa e disegno a mano libera, computer e pennelli, spray, stencil, adesivi, pennarelli. Le sue immagini prendono ispirazione da situazioni di vita urbana, musica nera, culture differenti, cibo, sesso, cartoni animati, fumetti... e i graffiti: "una delle influenze maggiori della mia vita..." I suoi lavori si possono vedere su numerose pubblicazioni e magazines internazionali come "STREET LOGO", di Tristan Manco e "THE ART OF REBELLION"- di christian hundertmark come sui muri delle principali città europeee. GRASSHOPPER Torino Classe '66, si è avvicinato all'hip hop nell'82/83. Inizia a dipingere con lo spray nel 1985 dopo aver frequentato un istituto superiore di grafica con specializzazione in fotografia. Assieme a Muddy ha fatto parte di una delle prime crew di writers in Italia: i TSG (The Shining Ghosts), attualmente SINC. Disegna lettere come entità astratte per definire la realtà senza rappresentarla. MUDDY Torino Old schooler torinese all'opera insieme a Grasshopper NEXTONE Torino Geniale pioniere del movimento HipHop in Italia dai primi anni 80, riconosciuto come uno dei migliori specialisti di Musica Black in Italia, ottimo produttore, Ballerino e coreografo di fama mondiale da quasi un ventennio, nonché tra i maggiori esponenti della cultura Hip Hop internazionale, è teso alla sperimentazione e proprio in questo verso cresce e si evolve donando un impulso positivo ed estremamente creativo alla stessa! LAURA MARS Reggio Emilia Il progetto Laura Mars nasce alla fine del 1999 da Laura Rebuttini in collaborazione con il chitarrista Erik Montanari. Il nome Laura Mars (allontanate il pensiero di un possibile accostamento allo snack) è piaciuto subito alla Laura "Rebu" per il suono morbido, pieno e rotondo, Per poi si scoprire che "Gli occhi di Laura Mars" è il titolo di un film thriller e che la protagonista Laura Mars è una famosa fotografa di moda, molto apprezzata ed allo stesso modo criticata per il carattere provocatorio delle sue foto in quegli anni (siamo negli anni '70). Donna piena di grinta, carattere, passione, sensualità, ed una sensibilità tale da concederle il dono di vedere attraverso gli occhi di un assassino mentre questo commette i suoi omicidi. Queste sono alcune tra le caratteristiche che la Rebuttini cerca di sprigionare dalla musica di questo progetto. BOBBY SOUL Genova 15 anni di musica. Comincia come speaker radiofonico e DeeJay. A metà degli anni 80 da vita, insieme a Dubmaster Spillus e al rapper inglese Soul Boy, alla Soul Power Posse, una crew di Djs e Mc che si esibiva nei locali del centro storico di Genova. Più tardi inizia a cantare R&B con lo storico gruppo dei Mellow Yellow, mentre poi con Spillus e Fulvio Pereda inventa l’Astronaughty Studio. Nel 1992 producono il singolo della Genova Indians Posse, 500 Anni di sfruttamento, con Papa Paul, Marco X e Bob Doc. L’anno dopo entra a far parte dei nuclei originali di Sensasciou e Voci Atroci. Nel corso di quegli anni registra e produce all'Astronaughty i primi tre dischi dei Sensasciou. Nel frattempo continua a cantare e suonare Black Music con i Mellow Yellow e con lo storico gruppo di blues Big Fat Mama e con Ouagadougou, con la cantante inglese Sharon Francis, più nota come Asia. In studio registra un centinaio di brani, alcuni dei quali entrano a far parte del repertorio dei Blindosbarra dove approda nel 1997. Nel 1999 esce “Funk” l’album dei Blindosbarra. Nel Luglio del 2002 esce il disco nuovo dei Blindosbarra “Blue Monday People” nel quale figura come cantante solista, coautore e coproduttore. Nel 2004 ulteriore lavoro per i Sensasciou " DJ MESTA Torino Appassionato di Snowboard e pioniere della specialità Half Pipe, Dj Mesta, uno dei principali esponenti italiani della musica black, viene introdotto alla cultura Hip Hop tramite la Breakdance già all'età di 12 anni. Dj da piu' di un decennio, nel 1993 Mesta si è trasferito a Londra. Attivo come Club/Mixtape DJ, Mesta ha suonato nei migliori locali Londinesi, spesso al fianco degli amici Dj Kofi (campione Inglese DMC) e Shortee Blitz (Kiss Fm), ma anche con DJs e gruppi di fama mondiale (Derek B, Jazzy B/Soul II Soul, The Roots etc.). Lavorando freelance per svariate ed affermate publicazioni internazionali (Echoes, AL magazine etc.) e facendo da corrispondente estero a radio Station One (MI) ha frequentato le stelle e i pesci grossi dell'industria musicale. Manager per II Dark Records, produttore di Bloodhoundz e Da Regiment, promoter per Hardzone/Full Service Promotions (Def Jam, VP etc.) e TimeZone, pioniere dello street team internazionale per Bad Boy (P Diddy), istruttore di "Ghetto Grammar" insieme a TY, organizzatore delle legendarie freestyle sessions di Cream of the Crop, nel 2000 Mesta è rientrato in Italia portando con se le sue esperienze. MC J.O. Cagliari J.O.: MC, 31 anni. Membro della crew rap di Cagliari Mentispesse, attiva dal 1996; ha condotto per anni con TAO il programma radio Microphone Master dedicato al rap (1994/2001). È interessato a tutta la musica nera e soprattutto al funk dei primi anni '70. Nel 1998 ha conosciuto IBO e PSYCOBITCH e si è unito alla crew MENTISPESSE. SURIAK Torino Torinese attivo dai primi anni '90 con numerose jam session con vari rapper, tra gli altri Neffa, Frankie Hi Nrg, La Pina oltre a elementi di grande levatura nell'ambito dell'Hip Hop underground come Josta, Sa Razza...... Nel '92 entra a far parte della Torino Posse, progetto parallelo di Bunna e Madasky (Africa Unite) Paolone A.K.A. e Lucampione, come elemento di congiunzione tra il Ragamuffin e il Rap. Sperimenta negli ultimi anni fusioni di generi, in particolare la collaborazione con Samuel e Boosta dei Subsonica con i quali realizza un pezzo copyleft distribuito in rete e molto apprezzato dai fan del celebre gruppo. Speaker radiofonico per alcuni periodi, presentatore di battaglie di rap freestyle con la collaborazione di D.J. Mesta del gruppo di d.j's dei Tech-Nitions, arriva nel suo escursus musicale a incontrare Bobby Soul, cantante dei Blindosbarra e a realizzare un primo pezzo assieme al musicista genovese. DJ DECON Torino Giovane fenomeno dell'arte dello scratch, nonostante il poco tempo si e' gia' messo in mostra ai piu' grazie all'incredibile abilita' nel graffiare i dischi con maestria tanto da essere apprezzato in varie Jam session anche Jazz o con gruppi musicali Soul anche a "Umbria Jazz", lo stesso DJ Gruff non ha esitato a portarlo con se per esibizioni di turntablism. CREDITS Supported by: Via San Massimo 5 bis Ideazione, progettazione, coordinamento, comunicazione, grafica, webmaster AMANTES (www.arteca.org) , con preziosi contributi di: Suriak, PixelPancho, Epidemic, www.fatbombers.com, Galo, Daniele Pario Perra, Jaman. by PixelPancho by Epidemic versione inglese on line by www.fatbombers.com amantes Via Principe Amedeo 38/a, Torino +39 011 8172427 [email protected] www.arteca.org ingresso libero in galleria accesso al circolo con tessera ARCI lunedì/sabato, ore 16.00/00.00 80 mq. nel centro di Torino, dal 1996 cuore pulsante delle avanguardie creative, Amantes ospita e promuove eventi nel campo della videoarte e dei nuovi media, segue la scena cinematografica indipendente (e militante), supporta e produce artisti emergenti in campo fotografico, è laboratorio per le crew dj/vjing torinesi. La sede si trova a Torino in via Principe Amedeo 38/a, a due passi dal Museo del Cinema; ingresso libero in galleria, accesso al circolo con tessera ARCI. In rete su www.arteca.org. dal lunedì al sabato.dalle ore 16.00 alle ore 24.00: spazio espositivo, dj e vj set, rassegne video, 2 postazione web, rivisteria alternativa, spazio per rassegne corsi e incontri, sala relax, aperitivi tematici, ABC per bevitori gaudenti. FLYER FRONTE/RETRO 10.000 copie/21 x 10 cm/CMYK/ 300 g./verniciati URL: WWW.ARTECA.ORG