2010_Bilancio di Missione ASPEm

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2010_Bilancio di Missione ASPEm
BILANCIO DI MISSIONE ASPEM 2010
INDICE
INTRODUZIONE E NOTA METODOLOGICA
1. IDENTITA’ E MISSIONE
1.1 BREVE STORIA
1.2 VISION E MISSION
1.3 CARTA DEI VALORI
1.4 STAKEHOLDER
1.5 GOVERNO E RISORSE UMANE
2. ATTIVITA’ ISTITUZIONALI
2.1 AREE DI INTERVENTO
2.2 I PROGETTI - PERSEGUIMENTO DELLA MISSIONE
2.3 FONTI DI FINANZIAMENTO E DATI ECONOMICI
3. PROSPETTIVE
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INTRODUZIONE
E’ il primo anno che ASPEm si impegna ad elaborare un bilancio di missione, che va ad
integrare in maniera significativa la documentazione a disposizione del pubblico, per
comunicare sempre meglio le attività svolte e le motivazioni che permettono ancora la vita
dell’Associazione.
Il bilancio di missione racconta la storia di ASPEm, presenta i suoi valori, i suoi partners e
tutte le persone e le Istituzioni coinvolte nelle sue attività.
Il bilancio di missione illustra come si sviluppa il percorso di lavoro ed elenca i progetti
realizzati grazie al contributo di tutti i suoi finanziatori.
Il bilancio di missione, infine, mette in evidenza i dati economici illustrati e commentati per
una più facile consultazione dei propri interlocutori.
Il primo bilancio di missione di ASPEm si riferisce all’anno solare 2010 ed i soggetti
protagonisti della seguente relazione sono la compagine sociale di ASPEm, l’ufficio di Cantu’ e
le sedi operative di Lima e di La Paz.
INFORMAZIONI GENERALI
Per informazioni contattare l’ufficio di Cantù al 031711394 o scrivere una mail a
[email protected]
A.S.P.Em. Associazione Solidarietà Paesi Emergenti
Sede legale: Via Dalmazia 2 22063 Cantù (Como)
Sede operativa: Via Dalmazia 2 22063 Cantù (Como)
Codice fiscale / partita IVA: 81009470139
Tel. 031-711394 Fax: 031-713411
Sito web: www. aspem.org
Indirizzo e-mail: [email protected]
Rappresentante legale: Dott. Angelo Colombo – Presidente
Idoneità riconosciute
D.M. n° 1988/128/004187/2D del 14 settembre 1988
-realizzazione di programmi a breve e medio periodo nei Paesi in Via di Sviluppo
-selezione, formazione ed impiego di volontari in servizio civile -informazione
D.M. n° 3767/5 del 25 settembre 2009
Educazione allo Sviluppo - Formazione in loco di cittadini dei Paesi in Via di Sviluppo
Bilancio anno precedente: anno 2009: 589.284,67 euro
Federazione di ONG cui appartiene l’associazione: Volontari nel mondo – FOCSIV
Paesi in cui opera ASPEm: Italia, Perù e Bolivia
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1.IDENTITA’ E MISSIONE
1.1 BREVE STORIA
ASPEm è una ONG di Cooperazione Internazionale che nasce a Cantù nel 1979 da
un’esperienza di comunità cristiana con un forte impegno sociale e civile.
Nel 1974, prima di costituirsi come associazione, ASPEm ha iniziato le attività in Africa, come
espressione di solidarietà della comunità cristiana da cui è nata. La presenza iniziale si è
trasformata poi in un intervento multisettoriale di cooperazione internazionale nell'altipiano
di Butezi, in Burundi, dove ASPEm ha mantenuto una presenza fino al 1996, anno in cui,
l’inasprimento della guerra civile, ha costretto a ridimensionare notevolmente il suo
intervento fino alla decisione di sospendere ogni attività. In 23 anni sono stati realizzati
numerosi progetti di sviluppo e di emergenza nell’ottica dello sviluppo rurale.
Nel 1987, in risposta ad una richiesta locale, è stata avviata l'esperienza dell'ONG in Perù, in
contesto urbano, nei quartieri marginali di Lima. Si tratta di quartieri densamente popolati,
costituiti negli ultimi 60 anni per rispondere alle esigenze abitative delle grandi masse
migranti dalle zone interne del Paese, e che a causa di questa sovrappopolazione presentano
gravi problemi sociali connessi alla povertà. La richiesta si riferiva ad una situazione
particolarmente drammatica di questa realtà, quella delle bambine e bambini di strada,
presenti a migliaia nella capitale peruviana. La zona di riferimento era quella de La Parada,
mercato centrale di Lima, teatro delle più abiette problematiche sociali: sfruttamento
minorile, violenza sessuale e abuso, bambini/e di strada, consumo di droghe, prostituzione. Di
fronte a tali problematiche si presentava una totale indifferenza o incapacità delle istituzioni
nell'azione volta al miglioramento della situazione.
Considerata anche l'attitudine orientata all'aggregazione comunitaria e alla partecipazione,
l'approccio iniziale di ASPEm è stato caratterizzato da una semplice presenza nel tentativo di
stimolare l'attenzione e il desiderio di reazione da parte delle persone o delle realtà locali
maggiormente impegnate. Negli anni, pur avendo condotto numerose azioni, ASPEm ha voluto
mantenere uno stile in cui la promozione, il protagonismo locale e la partecipazione
caratterizzassero i suoi progetti dalla fase di identificazione del bisogno, alla realizzazione,
alla valutazione finale.
Dall’esperienza peruviana è nata, nel 2001, l’opportunità di rafforzare l’impegno nel
continente latinoamericano, nell’apertura di una collaborazione con la Bolivia. Qui ASPEm
sostiene il protagonismo delle comunità in zone rurali, con una forte attenzione rivolta ai
gruppi di donne e di giovani, sui temi del lavoro e della salute.
Altri paesi con cui ASPEm ha collaborato in passato sono: Congo, Haiti, Cile, Ecuador e Brasile,
con particolare riferimento alle tematiche dei diritti umani, della salute, dell’ambiente e
dell'infanzia.
In Italia ASPEm ha moltiplicato gli sforzi per mantenere acceso l’interesse dei cittadini italiani
sulle tematiche che affrontava in altri paesi.
Dal 1994 in poi le scuole primarie, secondarie di primo e secondo grado hanno potuto
usufruire di percorsi didattici approfonditi e articolati per sensibilizzare e coinvolgere i
ragazzi e i docenti sulle problematiche sempre più complesse della relazione tra Nord e Sud
del mondo.
Oltre l’attività educativa nelle scuole sono stati realizzati progetti in partenariato con
associazioni del territorio locale, ong nazionali ed enti locali per offrire alla cittadinanza
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un’opportunità concreta e sostenibile per capire e conoscere i concetti di partecipazione,
cittadinanza attiva e consapevolezza.
Durante gli ultimi 10 anni l’area di Educazione alla Cittadinanza Mondiale ha promosso
attraverso tavoli e reti locali attività di advocacy e lobbying* per diffondere e presidiare le
tematiche della cooperazione internazionale.
*"Advocacy" e "Lobbying" sono termini inglesi che significano "presentare delle richieste" ed
"esercitere pressione". Si usano per indicare attività ed iniziative intraprese da gruppi
organizzati di persone o da gruppi di associazioni, enti... allo scopo di richiamare l'attenzione
dell'opinione pubblica e dei soggetti istituzionali su differenti tematiche, che necessitano di
essere discusse e riformate
1.2 VISIONE E MISSIONE
VISIONE
Attraverso la sua azione, ASPEm propone un approccio critico ad un certo ordine prestabilito
degli equilibri mondiali, determinato da un’unica concezione del mondo visto secondo le
logiche predominanti in cui il denaro riveste al contempo il ruolo di mezzo e di fine di ogni
azione. Tali logiche contaminano anche l’idea di sviluppo: molto spesso si considera il modello
di sviluppo cosiddetto occidentale come esempio verso il quale far “progredire” ogni altra
cultura, soprattutto in quei paesi che ci ostiniamo a chiamare “del terzo mondo”,
“sottosviluppati” o “in via di sviluppo”. Superare questo equivoco e guardare con curiosità e
ammirazione le risorse degli altri e delle altre culture, saper individuare queste ricchezze e
determinare le nostre povertà, significa avvicinarsi ad un più equo e meno pretenzioso
concetto di “Paese mal sviluppato”, che non riguarda solamente quelle realtà geograficamente
collocate nel Sud del Mondo bensì ogni paese.
Il contesto globalizzato che caratterizza ora lo stato del mondo, ed a cui non possiamo
sottrarci, richiede ad ogni soggetto pubblico e privato, del Sud come del Nord, uno sforzo per
trovare nella convivenza un significato della sua esistenza lontano dalle logiche della
prevaricazione, verso una cultura di pace sostenuta dall’impegno individuale nella specificità
di ogni contesto. Riteniamo che l’atteggiamento da assumere debba essere caratterizzato da
partecipazione, umiltà e protagonismo.
La partecipazione assume la configurazione di imperativo categorico di fronte alla necessità di
essere soggetti attivi e propositivi non solo per il proprio benessere ma per quello collettivo
riferito all’umanità intera. L’atteggiamento di umiltà e di protagonismo portano a valorizzare
la propria soggettività, così come la concepiamo noi ma anche come siamo visti dagli altri:
vale a dire proporre e offrire le proprie risorse, ma al contempo accettare che queste non
vengano necessariamente accolte, e soprattutto rendersi aperti e disponibili ad accogliere le
risorse offerte dagli altri in un’idea di mutua contaminazione.
In questo nuovo ordine l’equilibrio è determinato dall’assunzione di tali atteggiamenti in
un’ottica di reciprocità, mosso da una concreta e reale intenzionalità nella ricerca di punti di
incontro e di unione.
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MISSIONE
Cooperiamo allo sviluppo autentico di popoli e persone, che resta però impossibile senza il
riferimento alla coscienza e alla libertà dell'uomo. Riteniamo nostra caratteristica peculiare
quella di sostenere il protagonismo delle persone attraverso contatti diretti e personali.
A) Realizzazione di progetti di sviluppo. Attraverso lo strumento dei progetti concordati con i
suoi partners, l'Associazione vuole propiziare uno sviluppo integrale e sostenibile, capace di
gestire in maniera positiva le risorse umane, economiche e naturali. Il criterio per la scelta dei
partners sarà quello dell'attenzione che essi manifesteranno per i più deboli, nonché quello
della loro fattiva opera a favore del protagonismo delle comunità di appartenenza. Uno degli
scopi primari che l'Associazione si prefigge è quello di instaurare rapporti di scambio
permanenti con le comunità con le quali viene in contatto.
B) Sensibilizzazione/Informazione. L'Associazione intende favorire il crescere della sensibilità
della società civile e della comunità cristiana nei confronti delle situazioni di ingiustizia del
Sud del mondo. In questa prospettiva l'attività dell'Associazione è concepita come attività di
coscientizzazione, mirante alla crescita della solidarietà internazionale. L'Associazione ritiene
che lo stesso sviluppo del Nord dipende dallo sviluppo del Sud.
C) Interscambio. L'Associazione cercherà di tessere relazioni di scambio e di collaborazione
con chiunque sia animato da aspirazioni e persegue scopi simili ai suoi. Il contributo
volontario dei soci al perseguimento degli scopi dell'Associazione è la misura della sua
capacità di esistere e di operare.
1.3 CARTA DEI PRINCIPI LUGLIO 2009
Il documento che segue è frutto di un percorso collettivo che ha avuto come protagonisti il
consiglio direttivo e il gruppo di coordinamento dell’ufficio di Lima. Nell’arco di tre anni, con
la consulenza di due formatori, è stato avviato un confronto serrato sui fondamentali temi di
ASPEm, allo scopo di redigere una carta dei valori e dei principi aggiornata all’attuale
situazione associativa.
“ASPEm prende origine da una comunità cristiana di base caratterizzata da un forte impegno
sociale e civile.
Il valore e la dignità della persona costituiscono l’elemento centrale nel perseguimento di
un’alta giustizia, uguaglianza e pace, che vanno costruite attraverso il riconoscimento e
l’esercizio dei diritti dei soggetti, delle comunità e dei popoli nell’ottica di una comune
cittadinanza universale.
L’interdipendenza è un fatto, e l’interculturalità una sua profonda espressione. ASPEm vuole
quindi contribuire al riconoscimento e alla valorizzazione delle diversità anche culturali e
spirituali attraverso lo scambio e la cooperazione tra soggetti in un’ottica di reciproche
contaminazioni, apprendimento e crescita.
La solidarietà è per ASPEm un valore irrinunciabile, inteso come atteggiamento e scelta
consapevole, come responsabilità e determinazione di impegnarsi per il bene comune, ovvero
di tutti e di ciascuno. La nostra attenzione vuole rivolgersi all’altro come prossimo, e la nostra
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opzione preferenziale per i più vulnerabili in una prospettiva di liberazione. Tutti devono
poter essere considerati e valorizzati come risorsa per il bene individuale e collettivo.
Il protagonismo così sostenuto, affiancato alla scelta solidale e allo scambio come azione, si
esprimono con la volontà di guardare con curiosità e ammirazione alle risorse dell’altro e
delle altre culture, a identificare reciproche ricchezze e povertà, a valorizzare la propria
soggettività come la concepiamo noi ma anche come siamo visti dagli altri.
In tutto ciò ASPEm sostiene quindi la partecipazione, stimolando e rafforzando le capacità
personale, sociale e politica di soggetti attivi impegnati per il cambiamento, e capaci di
riconoscersi nei processi del cambiamento avvenuto.
Al di là dei confini e dei limiti amministrativi, culturali o ideali, possiamo intendere il
territorio come ambito definito dall’insieme delle opportunità esistenti o create e dalla loro
articolazione. La presenza forte e attiva sul territorio, espressa attraverso la promozione
di reti tra soggetti e il sostegno di processi, valorizzando le condizioni esistenti e costruendo
quelle ideali, è la modalità con cui ASPEm agisce per lo sviluppo di capacità individuali e
collettive.
Attraverso i progetti, nello specifico, ASPEm vuole propiziare uno sviluppo integrale e
sostenibile, capace di gestire in maniera positiva le risorse umane, economiche e naturali. La
scelta dei partners tiene conto dell’attenzione che manifestano per i più vulnerabili e per il
sostegno al protagonismo dei soggetti e delle comunità di appartenenza.
ASPEm sostiene e promuove il volontariato come scelta attiva, responsabile e consapevole,
espressione di libertà e strumento di liberazione per sé e per gli altri.
ASPEm si organizza in équipe e commissioni di lavoro secondo la stessa logica di
valorizzazione delle risorse personali per la crescita individuale e collettiva, sostenendo
sinergie e dinamiche di comunicazione.”
1.4 STAKEHOLDER
ASPEm in accordo con la sua missione costruisce progetti in stretta collaborazione con
partners differenti : associazioni, ong, enti locali , università e confessioni religiose.
Si rivolge principalmente alle comunità locali nelle quali opera privilegiando donne, minori e
migranti.
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PARTNERS E COLLABORATORI DI PROGETTO
Italia
Associazioni del
territorio locale
Associazioni di
secondo livello
Comuni e biblioteche
ONG
Altro
Perù e Bolivia
Istituzioni pubbliche
Istituzioni private
Educazione e
formazione
Salute
Associazione Al Amal; Associazione Teranga; Associazione 20
marzo; Centro di Ascolto; Il Ponte; La Soglia; Orto Creativo
Urbano; Spazio Donne; ACLI Como
AVC-CSV, Coordinamento comasco per la Pace
Arosio; Blevio; Carugo; Como; Figino Serenza; Pontelambro;
Senna Comasco
Acra; Africa '70; Celim; Cespi; Coe; Cres - Mani Tese; Cvm;
Fratelli dell'Uomo; Icei; Intervita; Psicologi per i popoli del
mondo; Save the Children Italia
Acea onlus; Cooperativa Chico Mendes; Cooperativa Questa
Generazione
Ministerio de la Producción; Ministerio de la Vivienda;
Ministerio de la Mujer; Comisaría PNP Yerbateros; Defensoría
del pueblo – Lima; Defensa Civil; Municipalidad de Lima;
Municipalidad del Agustino; Municipalidad de Chincha;
Municipalidad de Ate; Municipalidad de Arequipa; Registro Civil
RENIEC; Municipalità de El Alto Bolivia;
Caja municipal de Arequipa; Radio Yaraví; Radio Enmanuel;
Centro de Educación (C.E.) María Montessori; C.E. San Pedro;
Consejo Educativo Central Huaycán; Istitución Educativa (I.E.)
Cesar Vallejo; Instituto Superioro Tecnológico Huaycán;
Univesidad Nacional San Marcos Lima; Universidad Catolica;
Universidad Nacional San Agustin UNSA Arequipa; SENCICO;
Universidad Agraria;
Centro de salud San Cosme; Centro de salid Valdivieso; CLAS
Cerro El Pino; CLAS Chincha; CLAS Tambo de Mora; Hospital
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Produzione
Altre istituzioni,
Associazioni e ONG
locali
Organizzazioni
internazionali
ONG Italiane
Reti e coordinamenti
San José - Chincha
Centro de información laboral – CIL; Parque industrial de
Huaycán; Servicio Nacional capacitación e investigación Ate e
Arequipa;
Centro estudios y prevención desastres – PREDES; DEMUS –
Lima; Grupo Red de Economia Solidaria del Perù – Gresp;
Instituto de Defensa Legal – IDL; Parroquia Chincha; ACONSUR;
APRODEH; ASAP Bolivia; CEDAPP; CECYCAP; CEAPZ; CIDAP;
Yanapanaqusun; CENCA; MANTHOC; OPA; Qosqo Maki;
Warmayllu;
PNUD; APY Solidaridad
CESVI; GVC; ProgettoMondo MLAL; Terranuova; CVCS
Coordinamento delle ONG italiane in Perù – COIPE;
Coordinamento delle ONG italiane in Bolivia – COIBO; Consejo
regional de fomento artesanal; Coordinadora de entidades
extranjeras de cooperación internacional – COEECI; Colectivo
de inclusión social “Para que no se repita”; Grupo de iniciativa
de economia solidaria – GIES; Grupo de viviendas seguras y
saludables; Mesa de concertación de lucha contra la pobreza;
Red de prevención y atención de la violencia familiar, social y
abuso sexual de la Victoria y El Agustino; Red humanitaria
nacional - RHN
RETI
La costruzione di progetti di cooperazione internazionale, di sensibilizzazione e formazione
prevede il rafforzamento di reti di soggetti che si occupano di tematiche simili.
In particolare attraverso le seguenti reti vengono realizzati le attività di advocacy e lobbying
tipiche delle ong.
Coipe: coordinamento ong italiane in Perù
Coibo: coordinamento ong italiane in Bolivia , di cui ASPEm è stato coordinatore
Piattaforma Educazione alla cittadinanza mondiale: coordinamento nazionale delle ong che
svolgono attività di educazione alla cittadinanza mondiale sul territorio nazionale
Colomba: coordinamento lombardo ong
Colomba Eas: coordinamento lombardo delle ong che svolgono attività di educazione alla
cittadinanza mondiale
Portare il mondo a scuola: gruppo di lavoro che si propone di portare all’interno degli
istituti scolastici del territorio lombardo i saperi e le metodologie delle “educazioni” con
un taglio attento alla mondialità.
Epta Como: tavolo di lavoro delle associazioni che si occupano di cooperazione internazionale
con sede in provincia di Como
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Coordinamento comasco per la Pace: coordinamento di organizzazioni private (ong e
associazioni) e pubbliche (Comuni) della Provincia di Como che intendono diffondere la
cultura della Pace, della Mondialità e del rispetto dei Diritti Umani nel proprio territorio e nel
mondo.
VOLONTARI
Nel 2010 sono pervenute all’ASPEm un totale di 355 richieste di volontariato a diverso titolo.
Queste che vengono genericamente definite "domande di volontariato", riassumendole in
un'unica categoria, in realtà vanno scomposte in: domande di lavoro in Italia, sempre
nell'ambito della cooperazione; domande di collaborazione volontaria e non; domande di
cooperazione e di volontariato nei PVS; richieste/proposte per la realizzazione di stages e/o
tirocini.
ASPEm, attraverso una proposta di stage per giovani e studenti riceve e accoglie numerose
candidature per la realizzazione di esperienze nei PVS di media durata (da 2 a 4 mesi). In
merito a questa proposta vengono realizzate all’interno dell’organismo e con risorse proprie
alcune azioni finalizzate proprio alla selezione e alla formazione dei candidati.
STAGES E TIROCINI
Anche nel 2010 si è affermata la proposta denominata "Stage per giovani e studenti" rivolta a
chi, tra i giovani italiani, nutre un particolare interesse per le problematiche dei Paesi del Sud.
Il servizio ha preso spunto dal sostegno fornito negli anni scorsi a studenti che volevano
realizzare tesi per la conclusione dell'iter scolastico su queste tematiche: l'esperienza è stata
positiva sul piano dell'approfondimento di conoscenze reciproche e sui rapporti collaborativi
che si sono instaurati.
L'iniziativa è stata confermata e diffusa durante lo scorso anno per dare una opportunità ai
molti giovani che difficilmente hanno la possibilità di realizzarsi in un più strutturato ambito
di volontariato internazionale. ASPEm mette a disposizione dei giovani e degli studenti le sue
conoscenze, tematiche e istituzionali, approfondite in 22 anni di presenza e collaborazioni in
Perù e 8 anni in Bolivia, per esperienze comprese tra i 2 e i 4 mesi. Il sostegno fornito è un
servizio di tipo logistico organizzativo e di orientamento rispondente alle esigenze del
richiedente: infatti non obbligatoriamente i richiedenti devono prendere parte ed essere
inseriti nelle attività dell'ASPEm in loco, ma auspicabilmente anche presso gli altri soggetti
locali conosciuti.
Negli scorsi anni la cooperazione italiana con i Paesi in Via di Sviluppo ha subito un
rallentamento sul piano quantitativo, contrapposto ad un aumento di consapevolezza e
coscienza civile sulle problematiche che segnano un divario sempre più ampio tra Nord e Sud
del mondo. Una delle conseguenze di questa tendenza è l’impossibilità da parte delle ONG di
soddisfare il desiderio di partecipazione giovanile attiva ai processi dello sviluppo, e di offrire
l'opportunità di svolgere un'esperienza di servizio.
Di fronte a questa situazione ASPEm ha elaborato una proposta che consenta ai giovani di
conoscere la realtà di un Paese del Sud, entrando in contatto con la popolazione locale e
avvicinandosi alle attività che la nostra associazione conduce in Perù e Bolivia.
I soggetti a cui è rivolta questa iniziativa, sono i giovani in generale con più di 24 anni, e in
particolare i laureandi, neo laureati e specializzandi in conclusione dell’iter scolastico. In
modo particolare la proposta è rivolta a studenti che vogliano realizzare (o abbiano già
realizzato) tesi o approfondimenti relativi alle diverse dinamiche sociali in atto nei PVS, con
riferimento ai settori di intervento di ASPEm, e con priorità per le seguenti discipline:
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- psicologia
- giurisprudenza
- scienze sociali
- scienze dell’educazione
- specializzazioni nel campo dell’educazione
- medicina
- antropologia
- architettura
- ingegneria
Altri tipi di specializzazione sono comunque valutati nel momento in cui pervengono le
richieste e viene verificata la disponibilità di altre associazioni in Perù che svolgano un lavoro
con specializzazione analoga a quella del richiedente.
Tra il 1998 e il 2010 sono partiti, in questo contesto, 40 giovani studenti e 45 giovani non
studenti, in collaborazione con 16 istituzioni e organizzazioni locali; sono state realizzate 22
tesi di laurea e tre dottorati di ricerca, tutti ottimamente riconosciuti.
Nel 2010 sono partiti 5 stagisti/tirocinanti, mentre nella sede Italia, precisamente nel settore
Educazione allo Sviluppo, ha svolto tirocinio una giovane.
1.5 GOVERNO E RISORSE UMANE
SOCI
ASPEm ha 93 Soci , di cui una decina svolgono volontariato presso l’associazione in relazione
ad attività e progetti specifici che riguardano le loro competenze professionali e le esigenze
dell’associazione.
I soci di ASPEm hanno un’età compresa tra i 25 e i 96 anni
Nel 2010 si sono svolte due ASSEMBLEE GENERALI, in aprile e dicembre, alle quali hanno
partecipato rispettivamente 31 e 21 soci.
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ORGANI ASSOCIATIVI
Lo statuto di ASPEm prevede i seguenti organi associativi
a) l'Assemblea;
b) il Consiglio Direttivo;
c) il Presidente ed il Vice Presidente della Associazione;
d) il Collegio dei Revisori;
e) l’Assistente Ecclesiale.
Il Consiglio Direttivo rimane in carica tre anni, è composto da sette membri, viene eletto
dall'Assemblea. I consiglieri sono rieleggibili. In caso di dimissioni o di sostituzione di un
consigliere, il Consiglio, alla prima riunione, provvede alla sua sostituzione, chiedendone la
convalida alla prima Assemblea.
Attuale Consiglio Direttivo:
Presidente: Angelo Colombo, in carica per il secondo mandato, amministratore
Vice Presidente: Massimiliano Caccia, primo mandato come vice presidente, in consiglio dal
2000, agronomo
Consiglieri:

Botta Alessandra, in consiglio dal 2006, responsabile area Educazione alla Cittadinanza
Mondiale di ASPEm

Barni Lorenzo, primo mandato consigliare, professore scuola secondaria superiore

Barni Arnaldo, in consiglio dal 1999, imprenditore sociale

Mauri Andrea, in consiglio dal 1996, responsabile area Progetti

Turotti Manuela, primo mandato consigliare, operatrice area Educazione alla
Cittadinanza Mondiale
Nell’anno 2010 si sono svolti n° 7 consigli direttivi.
ORGANIZZAZIONE INTERNA
Organigramma
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RISORSE UMANE
Le risorse contrattate nell’anno 2010 per sostenere l’attività di ASPEm sono le seguenti:
in Italia: 7 collaboratori con contratto a progetto, 4 donne e 3 uomini, di cui 2 sotto i 30 anni e
5 tra i 30 e i 45 anni.
in Peru’: 1 cooperante e 1 volontaria, un uomo e una donna, età da 25 a 35 anni.
in Bolivia: 1 collaboratore con contratto a progetto, una donna, 30 anni
2 . ATTIVITA’ ISTITUZIONALI
2.1 AREE DI INTERVENTO
Educazione allo Sviluppo* – Italia. Il lavoro di ASPEm sul territorio nazionale e locale
avviene attraverso una metodologia di
progettazione partecipata, valorizzando il
protagonismo dei differenti soggetti che si occupano a vario titolo di “educazioni”. Dall'analisi
dei bisogni, alla realizzazione delle attività, l'Associazione si pone come facilitatrice di
processi, che favoriscano cambiamenti in un'ottica di impegno internazionale per la Pace, per
la solidarietà, la tutela dei Diritti Umani e la salvaguardia dell’ambiente. L’Educazione allo
Sviluppo è quindi promozione di partecipazione, di protagonismo e di responsabilità. Il
settore EaS lavora per progetti, rivolgendosi a destinatari differenti (associazioni di
volontariato, agenzie educative, Enti Locali, piattaforme di lavoro, coordinamenti, ecc) con
obiettivi e metodi programmati in base al target, alle esperienze pregresse del gruppo di
riferimento e ad un'attenta analisi del contesto. Altro punto importante riguarda il lavoro di
rete, svolto sia con le realtà presenti sul territorio canturino e comasco, che con le altre ONG
attive a livello nazionale. La scuola, soggetto con cui tradizionalmente l’EaS lavora, ha un ruolo
ormai consolidato all’interno della progettazione del settore, che trova in questa agenzia
educativa un destinatario e un collaboratore privilegiato dei suoi interventi. Una delle
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maggiori sfide che l’EaS si pone è quella di mettere in rete la scuola e il territorio,
coinvolgendo tutti i soggetti in esso presenti.
*Nel 2010 si parla di Educazione allo Sviluppo in quanto la trasformazione del nome in
Educazione alla Cittadinanza Mondiale è avvenuta alla fine del 2010 in correlazione alla nascita
della Piattaforma di Educazione alla Cittadinanza Mondiale che riunisce le rappresentanze delle
ex-aree di educazione allo sviluppo delle ong italiane aderenti.
Realizzazione di progetti di sviluppo – Perù, Bolivia. ASPEm è presente sui territori
latinoamericano e italiano con attività volte allo sviluppo di comunità, promuovendo la
partecipazione di soggetti pubblici e privati, istituzionali e informali nell'azione per la difesa,
l’esercizio e l’affermazione dei diritti umani.
Lo strumento dei progetti vuole essere un segno per concretizzare nuovi rapporti basati su
uno sviluppo integrale dell’uomo, a vantaggio di tutti gli abitanti del pianeta. Ciò significa
promuovere un’azione che sottolinea la dimensione integrale (culturale e spirituale, oltre che
economica) della crescita.
Per questo i progetti dell’ASPEm realizzati con i partners del Sud possono contribuire alla
costruzione di un futuro sostenibile e permanente.
Il protagonismo delle comunità locali nei processi decisionali e nella gestione delle risorse
umane e materiali dall’ambiente è per l’ASPEm condizione imprescindibile per un futuro più
equo.
2.2 I PROGETTI – PERSEGUIMENTO DELLA MISSIONE
Italia
Quale integrazione: una, nessuna, centomila?
Concluso
Italia
Scritture in mostra
In corso
Italia
Gemini
In corso
Perù
Donne e giovani impresari nella promozione dello In corso
sviluppo locale
Perù
Iniziativa di emergenza per il sostegno al processo di Concluso
ricostruzione post terremoto nella provincia di Chincha
in Perù – (II fase)"
Perù
Chincha segura y habitable
In corso
Perù
Huaycán hacia el emprendimiento
In corso
Perù
Cerros seguros en el distrito de El Agustino
In corso
Bolivia
Wawitanaka
In corso
QUALE INTEGRAZIONE: UNA, NESSUNA, CENTOMILA?
Luogo di intervento: Ambito Territoriale Canturino
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Beneficiari: gli studenti delle classi quarte e quinte delle scuole secondarie di II grado della
città di Cantù; le comunità straniere presenti nell’ambito territoriale canturino; i cittadini, per
quanti sono coinvolti negli eventi proposti.
Attività conclusa o in corso: conclusa
Obiettivi:
- Attivare i cittadini alla presa in carico dei bisogni del territorio.
- Promuovere il volontariato come strumento per la conoscenza dell’Altro e la crescita
personale.
- Accrescere la conoscenza delle associazioni che si occupano di intercultura nel territorio
canturino.
- Aumentare le occasioni di attivazione comune di associazioni italiane e straniere, per la
realizzazione di proposte culturali e aggregative rivolte alla cittadinanza.
- Migliorare la conoscenza e le relazioni tra cittadini italiani e stranieri.
- Favorire l’incontro tra persone di culture diverse nell’ambito di attivita aggregative e
culturali.
Descrizione dell'attività: le azioni vengono realizzate coinvolgendo le comunità straniere del
territorio canturino, attraverso incontri tra i rappresentanti delle suddette e le associazioni
titolari del progetto. Viene promosso il volontariato all'interno delle classi quarte e quinte
delle scuole secondarie di II grado della città di Cantù. Vengono realizzati eventi culturali e
aggregativi (una rassegna cinematografica, due serate letterarie e uno spettacolo musicale) in
cui si affrontano, da vari punti di vista, tematiche legate alle esigenze e agli interessi emersi
dal gruppo di lavoro (costituito dai soggetti promotori, dalle comunità straniere e dai giovani
volontari). Viene realizzato un evento finale, risultato di un percorso che porterà alla
realizzazione di uno spettacolo teatrale che vedrà il coinvolgimento di alcuni cittadini
stranieri.
Risultati ottenuti: integrazione delle conoscenze già possedute dagli studenti rispetto alle
associazioni che sul territorio si occupano di intercultura, per almeno il 60% delle
informazioni fornite; coinvolgimento di un gruppo di ragazzi nel supporto alla realizzazione
degli eventi; aumentata la conoscenza e la collaborazione tra le varie associazioni, italiane e
straniere; realizzate molteplici possibilità di incontro tra persone di culture diverse; diminuita
la soglia di diffidenza reciproca tra italiani e stranieri.
Finanziatori : Fondazione Cariplo e CSV Lombardia
Importo: 12.000 euro
SCRITTURE IN MOSTRA
Luogo di intervento: Comuni di Arosio, Como, Figino Serenza, Pontelambro
Beneficiari: utenti delle biblioteche coinvolte, cittadini stranieri dei 4 comuni aderenti, ragazzi
adolescenti del comune di Como, cittadinanza dei 4 comuni.
Attività conclusa o in corso: in corso
Obiettivi:
- Aumentare la coesione sociale dei cittadini utenti delle biblioteche di pubblica lettura.
- Incrementare la conoscenza reciproca delle comunità di stranieri.
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- Ampliare la partecipazione alla biblioteca da parte degli stranieri adulti e degli adolescenti
che abitano il territorio.
Descrizione dell'attività: le comunità straniere presenti nei territori delle biblioteche aderenti
al progetto vengono coinvolte in diverse attività la più importante delle quali è la
realizzazione di una mostra sulle origini di alcune tra le diverse scritture esistenti al mondo.
Le 4 biblioteche coinvolte vengono dotate di strumenti per facilitare l'accesso da parte degli
stranieri presenti nei loro territori. Viene inoltre bandito un bando di concorso rivolto agli
studenti delle scuole superiori e delle università per la creazione di un elaborato di grafica che
abbia come oggetto un segno di incontro.
Risultati ottenuti: progetto in corso
Finanziatori : Fondazione Cariplo
Importo : 120000 euro
GEMINI
Luogo di intervento: Comune di Como (scuole secondarie di I grado).
Beneficiari: gli studenti delle scuole secondarie di I grado del Comune di Como;
insegnanti, dirigenti scolastici, formatori, educatori; famiglie, associazionismo,
cittadinanza; enti locali.
Arttività conclusa o in corso: in corso
Obiettivi:
- Stimolare la capacità di protagonismo rispetto alle tematiche della pace e dell’intercultura.
- Accrescere la conoscenza dei bambini e dei ragazzi connessa alle tematiche delle relazioni
internazionali, dei gemellaggi e del mondo del volontariato.
Descrizione dell'attività: un progetto di educazione alla Pace, alla solidarietà e alle
relazioni internazionali. Oltre all'approfondimento delle tematiche oggetto
dell'intervento, si vuole stimolare l'interesse verso i Paesi gemellati e fornire,
attraverso testimonianze dirette di associazioni e cittadini stranieri, un'occasione di
conoscenza e confronto con altre culture. I ragazzi coinvolti nei percorsi possono
anche partecipare ad un concorso per la realizzazione di alcune cartoline.
Risultati ottenuti: progetto in corso
Finanziatori : Comune di Como e AVC-CSV
DONNE E GIOVANI IMPRESARI NELLA PROMOZIONE DELLO SVILUPPO LOCALE
Luogo di intervento: Perù, Arequipa, distretto di Paucarpata
Beneficiari:
Beneficiari diretti: 150 microimpresari/e donne e giovani del distretto di Paucarpata
beneficeranno nei tre anni del progetto delle attività sia di rafforzamento dell’infrastruttura
produttiva che delle attività di formazione e microcredito per il miglioramento delle proprie
capacità produttive e gestionali.
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Beneficiari indiretti: in quanto progetto volto alla proposta di modelli replicabili, si ritiene che
la sua portata sia potenzialmente maggiore del suo contesto di attuazione. La popolazione
della zona, stimata in circa 165.000 persone, beneficerà quindi delle azioni del progetto.
Attività conclusa o in corso: in corso
Obiettivi:
- Obiettivo generale
Il progetto costituisce un’opportunità per coinvolgere le risorse locali nella creazione di un
sistema integrato volto a migliorare le condizioni e opportunità occupazionali per le donne e i
giovani di zone suburbane - marginali di Arequipa.
- Obiettivo specifico
Più specificatamente il progetto vuole incidere sullo sviluppo locale attraverso azioni
coordinate di partecipazione dei soggetti interessati, mirate al supporto dell’economia
microimprenditoriale e al miglioramento delle capacità produttive. L’intervento prevede
un’attività articolata in tre settori: la formazione imprenditoriale, la creazione di un’unità di
credito specifico, il rafforzamento dei meccanismi partecipativi.
L’azione punta al rafforzamento delle capacità produttive delle microimprese gestite da giovani
e da donne colpite dal terremoto e alla rinnovata partecipazione allo sviluppo locale nel
distretto di Paucarpata.
Descrizione dell'attività:
La situazione dell’area periferica di Arequipa è particolarmente complessa. La struttura
economica del settore informale va brevemente analizzata per motivare le ragioni che vedono
nel supporto alla microimpresa un fattore di riscatto e crescita delle opportunità e condizioni
occupazionali a livello locale.
L’economia informale assume un significato simbolico e teorico profondo: riconsidera come
effettivamente “produttivi” alcuni soggetti solitamente trascurati dagli studi economici
tradizionali: le donne, i giovani, gli anziani, attori sociali costantemente protagonisti nelle
economie informali e popolari del Perù. L’informalità si presenta come un fenomeno dalla
doppia valenza: nicchia per categorie “marginali” ma soprattutto laboratorio di socialità in
quanto risponde a bisogni specifici che il circuito del mercato ufficiale non può soddisfare.
Il distretto di Paucarpata (popolazione 165.000 abitanti) ha visto l’arrivo di migranti
provenienti da Puno, Cuzco, Moquegua che si sono inseriti nel contesto della marginalità
urbanizzata. Una tendenza diffusa è stata l’avvio di attività microimprenditoriali - commerciali
(già sperimentate nella propria area di origine) come strategia di sopravvivenza e come parte
del proprio progetto migratorio, nato per allontanarsi dalle scarse opportunità produttive
dell’ambito di provenienza e consolidato dalle basse attese di potersi inserire nel mercato del
lavoro ufficiale. La stima della popolazione urbana attiva che risulta impegnata in attività
informali nel continente latinoamericano è del 40%.La microimpresa a conduzione famigliare
rappresenta la realtà più dinamica del settore informale.
L’obiettivo è potenziare e rafforzare le capacità imprenditoriali e produttive di questo settore
mediante l'accesso ad un programma di credito solidale e la formazione professionale.
In modo particolare si segnalano queste problematiche:
 Scarsa efficienza gestionale dei microimpresari/e
 Carenza sistema di credito adeguato per le attività microimprenditoriali
 Debolezza dei meccanismi partecipativi dei microimpresari nel piano di sviluppo
distrettuale
Il progetto si propone come esperienza che sviluppa iniziative a sostegno delle donne e dei
giovani microimprenditori/trici della città di Arequipa, distretto di Paucarpata, con il fine di
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migliorare le condizioni e le opportunità occupazionali per gli abitanti di questa zona, debole
nelle capacità imprenditoriali e gravemente danneggiata dall’evento sismico del giugno 2001.
L’intervento vuole incidere sulle attuali condizioni infrastrutturali delle microimprese e sulle
condizioni socioeconomiche delle donne e dei giovani all’interno del contesto locale, gia in
condizioni economiche di sussistenza con una capacita produttiva appena sufficiente
all’autoconsumo.
Attraverso l’avvio di programmi di formazione a fini occupazionali e di un’unità di credito
specifico (fondo rotatorio) e la Costituzione di Reti formate dalle Istituzioni e organizzazioni
di base competenti, si consoliderà la prestazione di un servizio valido, coordinato e
partecipato sulle problematiche produttive.
Le iniziative dell’intervento si propongono come modelli replicabili dalla popolazione, con la
capacità di generare alternative endogene di soluzione ai problemi socioeconomici della
comunità. Si conta, quindi, di sviluppare dinamiche che conducano ad un incisivo
miglioramento delle condizioni e opportunità occupazionali per le donne e i giovani delle zone
suburbane marginali di Arequipa, ricostituendo le capacità produttive delle microimprese
tramite una rinnovata partecipazione allo sviluppo locale nel distretto di Paucarpata.
Relativamente agli obiettivi sopracitati, il progetto persegue specificatamente tre aree di
risultati collegati ad altrettante problematiche riscontrate:
A. Accresciuta efficienza gestionale di microimpresari/e che si inseriscono competitivamente
nel mercato locale e regionale
B. Attivato un sistema di credito adeguato alle microimprese
C. Rafforzati meccanismi partecipativi di microimpresari/e donne e giovani nell’esecuzione
del piano di sviluppo distrettuale.
In relazione a questi risultati attesi il progetto sviluppa le seguenti attività: A. Indagine
situazionale sullo sviluppo economico e produttivo delle microimprese; Disegno e sviluppo di
un programma occupazionale coordinato; Realizzazione di un piano di formazione su gestione
imprenditoriale; Realizzazione di fiere e concorsi annuali per la vendita di prodotti;
Assistenza tecnica all’applicazione e al consolidamento delle capacità gestionali. B.
Identificazione e selezione di unità abitative e microimprenditoriali destinatarie; Attivazione
piano di credito solidale per l’avvio / rafforzamento della microimpresa e costituzione di una
commissione mista di gestione; Elaborazione e attivazione di un piano di recupero dei crediti;
assistenza tecnica; Assistenza tecnica su gestione finanziaria. C. Realizzazione piano di
formazione; Coordinamento di base e istituzionale per il Piano di sviluppo Municipale;
Assegnazione di borse di studio per la formazione specializzata; Sistematizzazione e
pubblicazione dell’esperienza; Proposte di progetti; Realizzazione incontro finale Sud-Sud di
scambio di esperienze sui piani di sviluppo economico-locale e alleanze commerciali.
Risultati ottenuti: Il progetto si trova in fase di svolgimento della terza e ultima annualità, e in
particolare nella tappa conclusiva di rafforzamento delle condizioni per la sostenibilità delle
azioni che verranno trasferite ai soggetti locali. Per un dettaglio sui risultati ottenuti si
rimanda ai rapporti di attività presentati alla DGCS nelle annualità precedenti, e al rapporto
conclusivo elaborato a chiusura del progetto in base alla valutazione specifica.
Il progetto finora realizzato ha potuto soddisfare efficacemente i risultati attesi e gli indicatori
previsti. In particolare per quanto riguarda la proposta formativa sui temi occupazionali, sulla
gestione di impresa, rafforzati dall’assistenza tecnica specifica per ogni microimpresa
destinataria della formazione. L’attivazione e gestione del fondo rotatorio ha superato le mete
previste raggiungendo così un maggior numero numero di prestiti elargiti e recuperati. I
beneficiari sono infine stati oggetto di collegamento con iniziative commerciali e di scambio
con altre realtà analoghe sul territorio nazionale (attività in corso).
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Finanziatore: Ministero degli Affari Esteri
Importo: 1.045.313 / 522.509 euro
INIZIATIVA DI EMERGENZA PER IL SOSTEGNO AL PROCESSO DI RICOSTRUZIONE POST
TERREMOTO NELLA PROVINCIA DI CHINCHA IN PERÙ – (II FASE)
Luogo di intervento: Perù, Chincha
Beneficiari: Settore sanitario: 70 utenti giornalieri e circa 5.000 abitanti del distretto di
Tambo de Mora. Settore educativo: 164 bambini/e e 10 maestri, e nuclei famigliari dei
beneficiari diretti, circa 1.044 abitanti. Settore ambientale: 297 famiglie accedono al servizio
idrico-fognario, 800 abitanti dei distretti formati in tematiche di educazone ambientale,
igiene, prevenzione/gestione rischi e disastri; nuclei famigliari, soci di organizzazioni della
societá civile e delle giunte di gestione dell’acqua, pari a circa 6.000 abitanti.
Attività conclusa o in corso: conclusa
Obiettivi:
Migliorarare le condizioni di vita della popolazione vittima del terremoto del 2007 della
provincia di Chincha, in relazione al processo di ricostruzione in atto. Nello specifico il
progetto vuole garantire il ripristino e l’accesso ai servizi di base – adduzione idrica, servizi
sanitari ed educativi – alla popolazione urbana e rurale danneggiata dal terremoto, in aree
selezionate dei comuni di Chincha Baja, Tambo de Mora e Sunampe, con modalità di
intervento sostenibili e orientate al rafforzamento di capacità per il controllo dei rischi.
Descrizione dell'attività:
A diciotto mesi dal terremoto del 15 agosto 2007, nelle zone di Tambo de Mora, Chincha Baja
e Sunampe, era ancora alta la necessitá di un intervento mirato a risolvere le gravi
problematiche legate alla fase di ricostruzione e transizione.
Questa fase, differente dall’intervento di emergenza e post-emergenza, impone una diversa
strutturazione ed implementazione dell’azione progettuale, che mira al miglioramento delle
condizioni di vita della popolazione vittima del terremoto del 2007 della provincia di Chincha,
in relazione al processo di ricostruzione in atto, rafforzando le sinergie implementate durante
la prima fase a livello politico e sociale, ampliando il raggio di incidenza, con particolar
attenzione alle fasce della popolazione più vulnerabili, e implementando strategie innovative
di azione, dirette a generare processi non solo di recupero, ma anche e soprattutto di
sviluppo, sostenibili e partecipativi.
La problematica relativa ai servizi di base della zona riguarda:
- inadeguata erogazione dei servizi sanitari ed educativi di base alla popolazione, a causa
dei danni provocati dal terremoto
- carenza nella capacità recettiva delle strutture mediche e di quelle educative
- necessitá di rifacimento o completamento della rete idrico-fognaria
- necessità di rafforzamento delle istituzioni locali e della società civile nei sistemi di
gestione ambientale, nella promozione dell’igiene, nei procedimenti di vigilanza
epidemiologica
Il progetto ha affrontato i problemi specifici di tali servizi, intervenendo con la ricostruzione
di aule scolastiche (Chincha Baja e Sunampe); riabilitando le reti idrico-fognarie delle zone di
reubicazione di Tambo de Mora e Sunampe, e delle zone rurali di Buenos Aires e Pozuelos
Norte; concludendo il processo di riabilitazione del Centro Medico di Tambo de Mora;
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promuovendo e realizzando campagne formative e informative sui rischi di empidemie, sulla
gestione e prevenzione di rischi e disastri, risanamento ambientale, igiene domestica.
Attività previste. Per il risultato “Completato il processo di riabilitazione di una struttura
sanitaria nel distretto di Tambo de Mora” viene ristrutturato un centro di salute a Tambo de
Mora. Per il risultato “Costruite e riabilitate strutture scolastiche nella zona di Sunampe e
Chincha Baja” vengono costruite aule anti-sismiche a norma con servizi accessori nella scuola
materna nº244 (Chincha Baja) e accessori; si predispongono aula con servizi igienici per la
popolazione nei centri educativi. Per il risultato “Ripristinati i sistemi di adduzione idrica e la
rete fognaria in zone urbane e rurali dei 3 comuni di intervento” si prevede la realizzazione di
un Sistema idrico con serbatoio elevato ricostruito per le famiglie; Riabilitato il servizio
idrico-fognario per Tambo de Mora, Sunampe, Buenos Aires e Pozuelos Norte. Per il risultato
“Aumentate le competenze della popolazione coinvolta e delle autorità locali per un efficace
controllo della situazione igienico-ambientale del territorio e la gestione del sistema di
prevenzione dei disastri” vengono formati leaders comunitari in educazione ambientale,
controllo ambientale e prevenzione rischi/disastri; Si realizzano campagne informative;
insegnanti e bambini partecipano ad incontri formativi nelle scuole; vengono distribuiti kit
per raccolta rifiuti e disinfezione; gli abitanti dei distretti di intervento partecipano a ferie o
campagne.
Risultati ottenuti: sono state realizzate le seguenti opere: rete idrica e fognaria, e connessioni
domiciliari alle reti; aule scolastiche in quincha; recinto del centro di salute; serbatoi elevati.
43 sessioni di formazione realizzate e 266 persone formate; 50 persone formate in squadre
per interventi di emergenza; sistema di formazione replicabile trasferito alla municipalità.
Sono stati realizzati manuali formativi sui temi dei disastri ambientali, sistema idrico, igiene.
Si sono svolte campagne di salute che hanno dato assistenza straordinaria a 2145 persone. In
totale 10980 persone sono state raggiunte dall’informazione promossa dal progetto. Le
istituzioni locali hanno ottenuto informazioni per la gestione dell’emergenza sui temi specifici
di salute e igiene relazionati con il funzionamento di un adeguato sistema idrico e fognario.
CHINCHA SEGURA Y HABITABLE
Luogo di intervento: Perù, Chincha
Beneficiari: beneficiari diretti sono 7.896 abitanti, residenti in 2.166 abitazioni oggetto, che si
trovino in condizioni di estrema povertà e che non abbiano avuto accesso ad alcun
programma di aiuto del governo in seguito al terremoto del 15 agosto 2007.
Attraverso la formazione, i programmi di comunicazione e il rafforzamento istituzionale, si
vogliono beneficiare 57.774 abitanti dei distretti locali di Chincha.
Attività conclusa o in corso: in corso
Obiettivi:
Il progetto punta al miglioramento della qualità di vita delle persone, soprattutto donne,
residenti nella provincia di Chincha e colpiti dal terremoto del 15 agosto 2007. Le azioni del
progetto si articolano allo scopo di rafforzare le capacità della popolazione orientate verso il
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miglioramento delle condizioni di abitabilità delle abitazioni nei distretti Alto Larán, Tambo
de Mora, Grocio Prado, Sunampe e Chincha Baja.
Descrizione dell'attività:
Il progetto realizza un programma di formazione orientato all’autocostruzione delle case
secondo tecniche adeguate: formazione sull’uso dei materiali, tecniche costruttive
differenziate, installazioni, pianificazione, progettazione. A tale scopo vengono elaborati
manuali tecnici ad uso dei corsi e delle istituzioni partners. La formazione è supportata da
campagne di informazione sull’abitazione sicura e sana. Il progetto propone inoltre assistenza
legale sui temi dell’abitazione, prevede assistenza tecnica alla costruzione, l’elargizione di
materiali, un programma per il miglioramento dei servizi sanitari e la gestione della risorsa
idrica, campagne informative sulle tematiche ambientali e la pulizia, creazione di spazi verdi.
Promuove inoltre attività volte al rafforzamento istituzionale per la gestione di politiche
partecipative nella gestione dei disastri e la ricostruzione. Il progetto prevede attività
specifiche volte alla popolazione femminile, scambi sud-sud sulla gestione dei disastri
ambientali, l’equipaggiamento dei centri di operazioni di emergenza, l’elaborazione di
pubblicazioni e materiali informativi.
Risultati ottenuti: progetto in corso
Finanziatori: FIP
Importo: 660.000 euro
HUAYCÁN HACIA EL EMPRENDIMIENTO
Luogo di intervento: Perù, Lima, distretto di Huaycán
Beneficiari: 120 microimprese del settore calzaturiero, tessile e mobiliare di Huaycán. Il
progetto raggiunge indirettamente tutta la popolazione di Huaycán
Attività conclusa o in corso: in corso
Obiettivi:
Il progetto punta allo sviluppo economico del distretto di Huaycán. Nello specifico gli
imprenditori delle micro e piccole imprese (MyPES) migliorano le capacità tecnico produttive
e si articolano nel mercato locale, promuovendo cultura imprenditoriale.
Descrizione dell'attività:
Il progetto prevede una durata di 30 mesi, da svolgersi nella comunità autogestita di Huaycán,
nel distretto di Ate-Vitarte. Prende spunto da altri progetti realizzati precedentemente nella
zona da ASPEm sui temi occupazionali che hanno permesso di identificare la microimpresa
come nucleo dello sviluppo economico locale. Questi interventi hanno permesso di avviare
relazioni e processi con la comunità e di validare proposte tecnico produttive rivolte alla
popolazione locale. Inoltre sono state identificate importanti istituzioni alleate, pubbliche e
private, con le quali si è avviata una relazione importante orientata allo svilppo locale. Questo
progetto si focalizza sul lavoro con le micro e piccole imprese e con i soggetti ad esse vincolati.
Viene considerato l’approccio di genere, affrontando i problemi e le rispettive soluzioni in
modo differenziato tra uomini e donne (queste ultime soggetto chiave dell’attività economica
della famiglia).
Sono attesi due risultati: gli impresari delle micro e piccole imprese di Huaycán migliorano le
capacità tecnico produttive e si articolano nel mercato locale promuovendo cultura
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imprenditoriale. Parallelamente vengono generate ed elaborate proposte di riduzione,
compensazione, prevenzione e soluzione in relazione agli effetti della crisi economica sullo
sviluppo locale, da parte delle associazioni di imprese e delle istituzioni pubbliche.
Il progetto prevede la realizzazione di un programma di formazione tecnica, formazione alla
gestione imprenditoriale, un piano di assistenza tecnica, eventi commerciali (concorsi, sfilate,
fiere). Si costituirà inoltre un osservatorio socio economico, verranno pubblicati i risultati
dell’osservazione, si realizzeranno laboratori orientati all’elaborazione di proposte
progettuali, si fornirà assistenza tecnica alla municipalità.
Risultati ottenuti: progetto in corso
Finanziatori: UE
Importo: 297.000 euro
CERROS SEGUROS EN EL DISTRITO DE EL AGUSTINO
Luogo di intervento: Perù, Lima, distretto de El Agustino
Beneficiari: 4000 bambine e adolescenti femmine, e 2500 bambini e adolescenti maschi dei
distretti di intervento accedono a informazione di qualità, migliorano le risorse personali e
sono assistite efficientemente e in modo adeguato dalle operatrici delle reti locali di
prevenzione dell’abuso sessuale. Beneficiari indiretti sono 25.561 persone che accedono a
spazi pubblici sicuri e 2500 persone che usufruiscono di spazi differenziati nella zona
dormitorio delle loro abitazioni.
Attività conclusa o in corso: in corso
Obiettivi:
Migliorato lo sviluppo integrale delle capacità di protezione e sicurezza della popolazione del
distretto El Agustino contro l’abuso sessuale. Nello specifico il progetto punta a ridurre la
vulnerabilità delle bambine nella dimensione di potenziali vittime di abuso sessuale in
quartieri sovraffollati: 7 de Octubre, Amauta I, Amauta II, Los independientes, Santa Isabel,
Las Terrazas, Virgen del Carmen.
Descrizione dell'attività: Il progetto vuole costruire una risposta sociale per ridurre la
situazione di vulnerabilità delle bambine di fronte all’abuso sessuale; una risposta che
pretende di promuovere la partecipazione di diversi attori sociali nella prevenzione e gestione
di questo problema. Da un lato a livello comunitario locale si vuole rafforzare l’intervento
della municipalità de El Agustino su azioni concrete fornendogli strumenti necessari e
sufficienti all’implementazione di politiche di prevenzione e assistenza orientate alla
riduzione degli indici di violenza sessuale nel distretto. Da un altro lato si migliorano le
capacità dei docenti delle scuole per incorporare nel curriculum scolastico annuale maggiori
contenuti legati alla prevenzione dell’abuso sessuale. A livello famigliare si rende necessario
un intervento capace di ridurre la vulnerabilità delle bambine rispetto all’abuso sessuale e di
migliorare le condizioni fisiche e sociali all’interno della famiglia e del quartiere; questo
avviene intervenendo nell’abitazione dotandola di spazi individualizzati e salubri per le
bambine e generando maggiore sensibilità dei membri della famiglia e della comunità nella
protezione delle bambine vittime di aggressioni (che generalmente avvengono all’interno
della stessa famiglia). In tutto ciò il progetto cerca una risposta che parta dalla stessa
comunità. A livello individuale verranno rafforzate le capacità delle bambine e dei bambini
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affinché possano riconoscere situazioni di pericolo di abusi sessuali, sappiano affrontare la
situazione e dispongano dell’informazione necessaria per comunicare e richiedere aiuto;
questo avviene tramite un processo che passa innanzitutto dal rafforzamento dell’autostima.
Queste le principali attività promosse dal progetto: realizzazione del programma ludico
educativo “animaniñas”, che prevede laboratori con le bambine e i bambini, pubblicazione di
materiali educativi, formazione al personale docente; pubblicazione di video educativi,
programmi radiofonici e blog; indagine sulla relazione tra abuso sessuale e abitazione
tugurizzata; programma di protezione alle bambine che vivono in abitazioni tugurizzate;
campagne sulla prevenzione dell’abuso sessuale alle bambine in zone pubbliche; separazione
zone dormitorio nelle abitazioni; assistenza tecnica ai funzionari della municipalità per
l’implementazione di politiche e azioni positive a favore delle bambine; implementazione di
un registro di assistenza dei casi di abuso sessuale a bambine e bambini; formazione a
operatori della giustizia sull’assistenza a bambine e bambini vittime di abuso sessuale;
ricerca sull’applicazione delle leggi relative alla punibilità degli atti di abuso e violenza
sessuale; promozione di zone sicure nel quartiere e costruzione di parchi sicuri.
Risultati ottenuti: progetto in corso
Finanziatori: FIP
Importo: 800.000 euro
WAWITANAKA
Luogo di intervento: Bolivia, El Alto
Beneficiari:
Il progetto si rivolge all’intera comunità, sviluppando azioni che raggiungono in modo
differenziato e diretto bambini, giovani e adulti, oltre che famiglie, gruppi e istituzioni del
territorio. I fruitori diretti totali sono così suddivisi: 300 bambini e bambine; 180 giovani; 200
adulti. Beneficiari indiretti sono invece le famiglie dei bambini de El Alto, e in generale tutta la
popolazione dei distretti 1 e 8 de El Alto, approssimativamente 138.908 abitanti.
Partners: Il progetto è condotto in partenariato con l’ONG Centro Volontari Cooperazione allo
Sviluppo- CVCS di Gorizia. Controparte locale istituzionale e operativa è la Direzione di
Educazione della Municipalità di El Alto. La coordinazione dei CRP della municipalitá de El
Alto sta contribuendo al progetto con le figure dei due coordinatori dei CRP dei distretti 1 e 8
che partecipano attivamente alla realizzazione del progetto.
Obiettivi:
Il progetto vuole contribuire al miglioramento delle condizioni di benessere dei bambini e
delle bambine de El Alto, introducendo una cultura del buen trato nei nuclei famigliari dei
distretti d’intervento del progetto. Con quest’azione si vogliono ridurre gli episodi di violenza,
maltrattamento e abusi sui minori e sulle donne che frequentemente si registrano sul
territorio.
Descrizione dell’attività: Il progetto va a incidere sulla funzionalità dell’intorno famigliare
coinvolgendo i bambini, le bambine, i giovani e gli adulti: i bambini e le bambine in quanto li si
vuole rendere attori protagonisti di questo processo di cambiamento all’interno della
famiglia; i giovani e gli adulti proprio per agire sulle cause della loro condizione e il loro
comportamento nei confronti dell’infanzia.
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Il “BUEN TRATO” è un concetto che si può comprendere evocando tutto ciò che si contrappone
all’idea di MALTRATTAMENTO. È un modello culturale, un atteggiamento, una proposta
educativa e pedagogica che si oppone alla violenza, rifiuta qualsiasi atteggiamento di
maltrattamento fisico e psicologico, favorisce la crescita e lo sviluppo personale e incoraggia il
dialogo e la comunicazione effettiva.
Sono attualmente in funzione due ludoteche: una nel CRP del distretto 1 e una nel CRP del
distretto 8; all’interno di queste ludoteche si sovlgono attivitá ludico-creative con la
partecipazione di bambini e adolescenti, soprattutto con difficoltá di apprendimento.
Si stanno realizzando attivitá di giornalismo scritto e radiofonico con ragazzi dai 12 ai 18 anni
con una tematica di fondo basata sul buen trato e su temi trasversali come ambiente, salute,
educazione, diritti umani. Ogni mese si stampa un giornalino e, a partire dal mese di agosto, i
ragazzi formati dal progetto hanno iniziato a trasmettere anche un programma radio.
Si sta realizzando un’attivitá di formazione sul teatro con bambini e ragazzi dai 6 ai 18 anni
con la messa in scena di opere pensate e realizzate dagli stessi ragazzi e legate alla tematica
del buen trato.
Infine si stanno realizzando seminari sulla sensibilizzazione e sulla pratica del buen trato e
riconoscimento dei valori personali con l’obiettivo di creare giovani leader del buen trato. Nei
prossimi mesi in quest’attivitá verranno coinvolti anche i genitori.
Finanziatori: Tavola Valdese OPM , Provincia Friuli e comune Como
Importo: 125.000 euro
_____________________
SERVIZIO CIVILE NAZIONALE
Anche nel 2010 si è ribadito e rafforzato l'impegno di ASPEm nei confronti del programma di
Servizio Civile Volontario, sia in Italia che all’estero, in collaborazione con Volontari nel
Mondo – FOCSIV.
Il Servizio Civile è anzitutto promozione umana, civica, professionale, etica che avviene
attraverso il lavoro quotidiano. I giovani in servizio civile fanno una scelta volontaria e
decidono di dedicare un anno della propria vita per conoscere, approfondire tematiche legate
alla povertà e all’esclusione sociale, ai diritti dei cittadini, all’ambiente o al patrimonio
culturale; un anno per combattere le disuguaglianze, prevenire i conflitti e rafforzare le
istituzioni democratiche.
I ragazzi in servizio civile sono operatori al servizio della comunità nazionale ed
internazionale. I giovani, attraverso questa esperienza, imparano a leggere la realtà locale
dove il progetto si realizza, cogliendone sia gli aspetti conflittuali sia le positive azioni di
cambiamento in atto e sviluppando la capacità di comunicare al Nord del mondo quanto da
loro sperimentato sul campo. In questo modo i giovani volontari in servizio civile sono
protagonisti diretti di un nuovo processo di informazione che possa far leggere con occhi
diversi quanto accade nei sud del mondo.
I volontari ASPEm sono inseriti presso la stessa ASPEm o presso organizzazioni partner
Le tematiche affrontate dai vari progetti sono diverse: promozione dei diritti umani,
attenzione e supporto alle fasce più deboli (donne, bambini, adolescenti) promozione della
salute, dell’autostima, promozione ecologica.
Nel 2010 (avvio progetto novembre 2009) hanno svolto servizio 17 ragazzi Caschi Bianchi
(volontari in servizio civile all’estero).
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Per il bando 2010, uscito a settembre, ASPEm ha ricevuto 76 domande e ha selezionato 30
volontari così suddivisi: 20 per i progetti in Perù, 5 per i progetti in Bolivia e 5 per l’Italia.
In particolare:
- in Perù (20 volontari totali), così suddivisi:
10 a Lima
4 a Cuzco
2 ad Arequipa
2 a Cajamarca
2 a Ica
- in Bolivia (5 volontari in totale) così suddivisi:
3 a La Paz
2 a Tarija
Il progetto Italia prevede la presa in servizio di 5 volontari : 2 svolgeranno il servizio in
ASPEm mentre gli altri 3 in due associazioni partner nel territorio della provincia di Como
(Coordinamento Comasco per la Pace e Associazione La Soglia).
Trattandosi di un’esperienza formativa e di servizio, il peso assunto dalla formazione è
rilevante e si configura come occasione permanente di crescita durante tutto il periodo di
servizio. Per i volontari in servizio civile è previsto un percorso di formazione diviso in due
momenti: formazione iniziale e formazione specifica.
La formazione generale iniziale è volta in collaborazione con FOCSIV.
La formazione specifica è svolta dalla stessa ASPEm e prevede un ulteriore impegno per i
volontari di 3 giorni in Italia e 4 in Perù, per un totale di 9 giorni.
Durante la formazione specifica vengono approfonditi temi quali:
- Storia, mission e metodologia di lavoro in ASPEm
- storia del Perù e della Bolivia
- la situazione sociale, politica ed economica del Perù e della Bolivia
- il territorio in cui si opera in Italia
- i partner ed i progetti
- gli strumenti di lavoro (progetto, report e cronogramma)
- la comunicazione
- la sicurezza
- la salute
- la gestione nonviolenta dei conflitti
Questa esperienza è occasione per confermare l'interesse di ASPEm nella diffusione di una
cultura di pace e di giustizia, attraverso l'impegno personale di giovani che vogliono realizzare
esperienze di servizio e di scambio.
Promozione e incontri Informativi
Nel mese anteriore all’uscita del bando del servizio civile ASPEm si è impegnata nella
promozione svolgendo incontri informativi di una giornata aperti ai giovani interessati sia al
servizio civile che agli stage.
Gli incontri si sono svolti sia in sede che sul territorio di Milano in giornate preparate da un
gruppo di ONG della federazione FOCSIV
2.3 F O N T I D I F I N A N Z I A M E N T O E D A T I E C O N O M I C I
MINISTERO AFFARI ESTERI
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UE
Fondo Italo Peruano – FIP
Comune di Como
Fondazione CARIPLO
Fondazione Vodafone Italia
OPM – Tavola Valdese
AVC-CSV
Per completare il bilancio di esercizio per il 2010 di cui questa relazione di missione è parte
integrante, è opportuno comunicare dati aggregati che riferiscono più direttamente alle
attività gestite durante l’anno dall’Associazione. E’ infatti molto utile capire e verificare la
realizzazione dei singoli progetti in relazione alle entrate proprie di ciascuno, nonché dare
visibilità a tutti i soggetti finanziatori di ASPEm.
E’ in primo luogo necessario segnalare il contributo di privati e soci per le attività istituzionali.
Nel 2010 ASPEm ha ricevuto a questo titolo un totale di 24.413,64 euro, che sono stati
impiegati soprattutto per coprire le spese gestionali dell’Associazione. La cifra non è
particolarmente elevata ma è sufficiente a far fronte agli oneri gestionali, tenuto conto che la
maggior parte del lavoro di gestione ordinaria (segreteria, amministrazione, contabilità,
bilanci e fogli paga) viene coperta con lavoro volontario di soci e amici. Questa entrata ha
costituito il 5,5% delle entrate totali di ASPEm nel 2010.
Questi sono i progetti realizzati nel 2010 e i relativi finanziamenti ricevuti:
Progetto “Gemini”, finanziato dal Comune di Como per 9.000 euro, realizzato da ASPEm in
collaborazione con Coordinamento comasco per la Pace e CSV di Como
Progetto “Scritture in Mostra”, finanziato da Fondazione Vodafone per 8.000 euro, in corso di
realizzazione con Coordinamento comasco per la Pace, Acli Como, Biblioteca di Como,
Biblioteca di Figino Serenza, Biblioteca di Arosio, Biblioteca di Pontelambo.
Progetto “Quale integrazione: una, nessuna, centomila?”, finanziato da Tavola Valdese per
1.800 euro e realizzato da ASPEm e Associazione La Soglia di Cantu’
Progetto “Donne e giovani impresari/e nella promozione dello sviluppo locale”, finanziato dal
Ministero Affari Esteri per 122.988,57 euro e realizzato da ASPEm ad Arequipa – Peru’
insieme alla controparte locale Cecycap
Progetto “Wawitanaka, cultura del Buen Trato”, finanziato dal Comune di Como per 4.000,00
euro e realizzato a El Alto – Bolivia , insieme alla ONG C.V.C.S. di Gorizia.
Progetti di servizio civile, che hanno visto l’invio di 17 volontari , 13 in Peru’ e 4 in Bolivia,
sostenuto con anticipo di fondi propri e rimborsi semestrali da parte dell’Ufficio Nazionale per
il Servizio Civile, che sono ammontati in totale a 171.852,16 euro per l’anno 2010. Il Servizio
Civile, realizzato e gestito insieme ad altre ONG federate alla Focsiv, vede la partecipazione di
vari partner locali in Peru’ e Bolivia dove i ragazzi inviati svolgono il loro anno di lavoro al
servizio del progetto in cui sono inseriti.
Sul totale delle entrate 2010, ammontante a 452.065,37 euro, l’importo relativo a
finanziamenti diretti sui progetti è quindi di 317.640,73 euro, che corrisponde al 70,26% delle
entrate complessive.
25
A questi finanziamenti si aggiungono: 72.052,36 euro di rimborsi per progetti già terminati
(progetto Lavorando al Futuro e progetto MAE Chincha) che corrisponde al 15,94% delle
entrate complessive; 28.374,04 euro di entrate istituzionali costituite da quote sociali,
proventi finanziari, offerte di soci e amici finalizzate genericamente al sostegno delle attività
di ASPEm e rimborsi vari che corrispondono al 6,28% delle entrate complessive.
Possiamo quindi riassumere con la seguente tabella il totale dei dati riferiti alle entrate di
ASPEm per il 2010:
Entrate
Importo
%
Finanziamento progetti in corso
317.640,73
70.26
Rimborsi progetti già realizzati
72.052,36
15,94
Entrate istituzionali
28.374,04
6,28
Raccolta fondi
33.998,24
7,52
Totale
452.065,37
100,00
Utilizzando una distribuzione per tipologia di finanziatori, possiamo riassumere tutte le
entrate di ASPEm secondo la seguente tabella:
Entrate
Importo
%
Entrate da enti pubblici
325.893,09
72,09
Entrate da soci
25.733,64
5,69
Entrate da privati
97.798,24
21,63
Altre entrate
2.640,40
0,59
Totale
452.065,37
100,00
La realizzazione dei progetti e delle attività istituzionali per il 2010 puo’ essere cosi’ riassunta:
Uscite
Importo
%
Uscite per progetti
354.998,64
94,21
Uscite per attività di raccolta fondi
1.034,16
0,28
Uscite per oneri di supporto generale
20.765,63
5,51
Totale
376.798,43
100,00
26
ATTIVITA’ STRUMENTALI
RACCOLTA FONDI
Completiamo la descrizione economico-finanziaria dell’Associazione con un breve capitolo
dedicato alla raccolta fondi, la cui incidenza sul totale dei proventi di ASPEm per il 2010 è
uguale al 7,52 % (nel 2009 era pari al 6.99 %).
ASPEm ha svolto attività di raccolta fondi sia finalizzata al sostegno delle attività istituzionali
sia finalizzata ad uno specifico progetto. Attraverso lo strumento dell’invio di bollettini di
conto corrente postale e mediante versamenti bancari continuativi ASPEm ha fidelizzato un
buon numero di sostenitori che da anni contribuiscono alla realizzazione dei progetti in Peru’.
Si è poi aggiunto il contributo del 5x1000 che, mediato dalle strutture statali, conferma la
partecipazione di sostenitori alle attività istituzionali. Il 5x1000 è infatti diretta espressione
della partecipazione di amici dell’Associazione che liberamente devolvono parte delle imposte
dirette.
Per il 2010 facciamo riferimento al contributo raccolto con la dichiarazione dei redditi del
2008 (anno di imposta 2007), che ha totalizzato 343 scelte per un importo totale di 12.830,02
euro.
Il contributo 5x1000 ricevuto durante l’anno 2010 è stato destinato ai progetti in Peru’ e
piu’specificamente a co-finanziare il progetto “Due Sponde”.
Da vari anni, inoltre, ASPEm sostiene una raccolta fondi finalizzata alla realizzazione dei
progetti sociali della Comunità Santo Spirito di Huaycan – Lima, in collaborazione con la
Comunità del Pellegrino di Cantu’ che svolge volontariamente l’attività di sensibilizzazione e
promozione sul territorio.
3 .
PROSPETTIVE
A BREVE TERMINE
PREVENTIVO 2011
Il Consiglio Direttivo ha preparato un prospetto preventivo per il 2011 che non si presenta
con grandi novità rispetto alle gestioni di questi ultimi anni, a parte il nuovo progetto “Due
Sponde”, che presenterà l’interessante novità di una complessa gestione a piu’ soggetti, che
con il suo svolgimento sarà poi valutata se positiva o se troppo complicata. La prospettiva piu’
difficile è il consolidamento della presenza di ASPEm in Bolivia, che dopo tre anni di sostegno
con fondi associativi deve trovare una possibilità di finanziamento o difficilmente potrà essere
sostenuta per molto ancora. Altrettanto è importante che si sviluppino nuove sinergie sul
territorio comasco per dare ad ASPEm la possibilità di svolgere il proprio ruolo con maggiori
garanzie e maggiore stabilità finanziaria.
Il Consiglio Direttivo ha poi considerato che i cambiamenti in atto nello scenario della
cooperazione internazionale propongono molte novità, cui ASPEm sarà chiamata a
confrontarsi per essere efficace nella sua azione futura.
27
Il preventivo per il 2011 si attesta su una cifra stimata in 597.500,00 euro.
Il progetto in Perù finanziato dal Ministero Affari Esteri, iniziato alla fine di ottobre 2007,
termina il 28 febbario 2011. Seguiranno la rendicontazione e l’erogazione del rimanente 30%
del finanziamento terza annualità.
In Bolivia proseguirà la presenza di ASPEm con il proprio rappresentate legale Valentina
Policarpi. Si cercherà durante il 2011 di programmare nuovi progetti in loco alla ricerca di
finanziamenti che possano permettere il proseguimento della presenza di ASPEm negli anni
futuri.
E’ stato approvato da Fondazione Cariplo, alla fine dell’anno, il progetto consortile in Peru’
“Due Sponde” che ASPEm realizzerà per tre anni con altri partner italiani, peruviani e
spagnoli. E’ un progetto complesso, che prevede complessivamente oltre 3 milioni di euro di
impegno sui tre anni, da parte di tutti i soggetti coinvolti.
Il capofila e responsabile del progetto è la Fondazione Solidarete di Milano, che riunisce tre
realtà importanti come Consorzio CMG (cooperative sociali), Altromercato (commercio equo)
e Focsiv. I partner di questo progetto saranno, oltre ASPEm, Apy Solidarid en Accion Siviglia,
Cespi Roma, Cesvi Bergamo, CGM Brescia, Cooperativa Chico Mendes Milano, Coopi Milano,
Focsiv Roma, Fratelli Dell’Uomo Milano, Icu Roma e Progetto Mondo Mlal Verona.
Il progetto “Due Sponde” prevede lo sviluppo economico e la promozione di imprese
socialmente orientate nei dipartimenti di origine dell’emigrazione peruviana in Italia. Gli
obiettivi generali sono finalizzati alla creazione e promozione dello sviluppo locale attraverso
la costruzione di un tessuto sociale e di relazioni economiche che apportino benessere alle
comunità peruviane, mediante l’uso dell’impresa socialmente orientata.
L'attività di Educazione alla Cittadinanza Mondiale sul territorio, oltre alla gestione del
progetto “Gemini”, al proseguimento del progetto “Scritture in Mostra” e alla realizzazione del
progetto “Quale Integrazione”, sarà impegnata nella presentazione e negoziazione di altri
progetti consortili che si pensa possano trovare finanziamenti per la loro realizzazione.
La gestione del Servizio Civile, con la partenza del volontari alla metà di febbraio, sarà ancora
più impegnativa di quella dell'anno trascorso, con una disponibilità per 28 volontari all’estero
e 4 volontari per il servizio civile in Italia. In dettaglio saranno 22 volontari in Perù, 6
volontari in Bolivia e 4 volontari in Italia.
La cifra di raccolta fondi sul territorio viene mantenuta nei limiti medi degli ultimi anni.
Prevediamo un totale di 37.000,00 euro, compresa la quota del 5 x 1000 relativa all’anno
2008. E’ previsto un maggiore supporto alle attività di questa area, sia per ottenere migliori
risultati con le attività già consolidate negli anni (5x1000; progetto in Peru’ in collaborazione
con il Gruppo del Pellegrino, raccolta fondi tramite mailing ) sia per migliorare la
comunicazione e le strutture di supporto (sito web).
E’ previsto anche per il 2011 la necessità di provvedere all’ingaggio di collaboratori
specializzati nella scrittura di nuovi progetti, come già fatto per il 2010, soprattutto in
previsione di possibili Bandi Europei, che richiedono particolari competenze specifiche per la
scrittura dei progetti.
Per quanto riguarda le spese generali di funzionamento dell’Associazione, il computo totale
preventivato per il 2011 è di 28.000,00 euro.
28
Per poter realizzare tutte le attività previste, il Consiglio Direttivo ha deliberato l’utilizzo
dell’avanzo di gestione del 2010 da aggiungere alle entrate già previste .
Riassumiamo nelle tabelle seguenti le prospettive economiche per l’anno 2011
TABELLA 1
Entrate per tipologia di donatori
Entrate previste 2011
Importo
%
Entrate da enti pubblici
283.700,00
47,48
Entrate da soci
19.200,00
3,21
Entrate da privati
257.200,00
43,05
Altre entrate e utilizzo avanzo gestione 2010
37.400,00
6,26
Totale
597.500,00
100,00
Entrate previste 2011
Importo
%
Finanziamento progetti in corso
483.900,00
80,99
Rimborsi progetti già realizzati
20.000,00
3,35
Entrate istituzionali
19.700,00
3,30
Raccolta fondi
37.000,00
6,19
Utilizzo avanzo gestione 2010
36.900,00
6,17
Totale
597.500,00
100,00
Uscite previste 2011
Importo
%
Uscite per progetti
549.500,00
91,97
TABELLA 2
Entrate per tipologia di attività
TABELLA 3
Uscite previste
29
Uscite per attività di raccolta fondi, comunicazione 25.000,00
e nuovi progetti
4,18
Uscite per oneri di supporto generale
23.000,00
3,85
Totale
597.500,00
100,00
A MEDIO TERMINE
Oltre alle prospettive per il 2011, considerate quindi a breve termine, l’Associazione si
interroga sul prossimo futuro.
Appare già evidente dall’analisi dei dati per il 2011 come sia previsto uno spostamento delle
entrate da finanziatori pubblici a finanziatori privati, in correlazione alla situazione che da
due anni attraversa la realtà della cooperazione italiana. Anche per i prossimi anni, infatti , è
prevista una sostanziale riduzione delle risorse a disposizione di MAE e Enti Locali, che si
riflettono direttamente sulla difficoltà di finanziare progetti di sviluppo nel Sud del Mondo.
E’ necessario quindi, come già accennato sopra, un maggiore impegno per migliorare la
comunicazione e le strutture a supporto di questa, per potere essere più efficaci nella attività
di raccolta fondi.
Nel 2011 si intraprende quindi una prospettiva di investimento maggiore che dovrà poi
essere confermato e consolidato negli anni successivi.
E’ altrettanto necessario pensare e attivare l’Associazione alla ricerca di nuove prospettive
progettuali, soprattutto in funzione di un impegno in una altra area del mondo che il Consiglio
Direttivo e l’Assemblea auspicano da tempo.
Appare poi urgente e indispensabile una riflessione e una azione diretta ad un nuovo
coinvolgimento della compagine sociale e alla ricerca di nuovi soci attivi per il futuro
dell’Associazione A questo scopo sarà dedicata una particolare attenzione alla realizzazione
di iniziative pubbliche che da una parte rilancino il nome di ASPEm sul territorio, in sinergia e
collaborazione con altri soggetti della cooperazione internazionale, e dall’altra parte possano,
attraverso approfondimenti delle tematiche legate alla cooperazione e al volontariato, attirare
nuove energie verso l’Associazione.
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