venticinque marzo 2011

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venticinque marzo 2011
notiziario n.
61
d i
l e c c e
venticinque marzo 2011
in questo numero
dall'europa
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dall'italia
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c o m u n e
“Europa per i cittadini”: disponibile la nuova guida
La settimana europea della Democrazia locale 2011: strumento di
comunicazione in materia di diritti umani a livello locale
Indagine: politiche anticrisi nelle regioni e nelle città
CCRE sostiene partenariati tra comuni europei e siriani
“Gioventù in azione”: info day in programma
URBACT, entro giugno si concludono venti progetti
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Gu 67 del 23.3: federalismo municipale
Dal 31 maggio nuove regole di riprogrammazione per i Fondi Ue non
spesi dalle Regioni
Cassa Depositi e Prestiti, Anci e Ifel presentano i servizi ai Comuni per
richiedere prestiti via web
Energia - Anci: "Necessario coinvolgimento enti locali per nuova
normativa"
SGATE: Anci chiede discussione in Conferenza Unificata
D’Attis al Sole24Ore: “Bene Suap 'telematico', impegno nostro
massimo ma le rivoluzioni non si fanno in un giorno”
SPECIALE protesta cultura
Protesta Cultura - Alfarano (Lecce): “Dire no alla cultura fa male a
qualsiasi amministratore”
Monitor città II semestre 2010
Le regole del Comitato per Islam italiano per i luoghi di culto
Abrogazione AATO: Ministero Ambiente accoglie richiesta di proroga
Associazione
Sole 24Ore, i vincoli del Patto di stabilità frenano pagamenti alle
imprese soprattutto al Sud
Gemellaggi: Aiccre, storia e prospettiva
dalla puglia
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Burp 42 del 23.3: criticità coste
Burp 42 del 23.3: impianti fotovoltaici su edifici
Burp 41 del 22.3: ulivi monumentali
Giunta del 22.3: provvedimenti principali
Social housing: assessore Barbanente convoca Anci Puglia
Fondo Unico dello Spettacolo: nota dell'assessore Godelli
dal comune
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Rilevazione presenze in ufficio: istruzioni per l’uso
Buoni pasto nell'orario giusto
Earth hour – l'ora della terra
giurisprudenza
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Tar Milano 729/2011: certificato destinazione urbanistica
Tar Lazio 2032/2011: concorso dirigente, titoli preferenza
Tar Catanzaro 321/2011: esclusione da gara e comunicazione ex legge
241
fuorisacco
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Cooperativa: convenzioni per noi
Scelte per voi
dall'europa
“Europa per i cittadini”: disponibile la nuova guida
Pubblicata sul sito dell'EACEA - Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura - la
nuova guida al programma "Europa per i cittadini" valida da Marzo 2011
La presente guida al programma ha lo scopo di assistere tutti i soggetti interessati a sviluppare
progetti o a ricevere sostegno finanziario nell'ambito del programma sopra menzionato.
Li aiuta a comprendere gli obiettivi e le azioni del programma e, di conseguenza, i tipi di attività che
possono essere sostenute.
Fornisce inoltre informazioni dettagliate sui requisiti necessari per fare domanda e sul livello di
sovvenzione che può essere offerta.
Comprende:
- una serie completa di informazioni sulle opportunità di finanziamento previste dal programma
"Europa per i cittadini": condizioni essenziali per una domanda di finanziamento, spiegazione della
procedura di selezione e delle norme generali pertinenti alle domande di sovvenzioni dell'Unione
europea che sono selezionate alla fine della procedura;
- per fini di stabilità e prevedibilità, un calendario per la presentazione e la valutazione delle
domande, che sarà valido per l'intera durata del programma. Questo favorirà una pianificazione più
efficace e a più lungo termine da parte delle organizzazioni interessate a sviluppare attività nel
quadro del programma;
- una definizione stabile e dettagliata di tutti i requisiti che dovrebbero essere soddisfatti da ogni
tipo di progetto;
- un glossario dei termini e delle definizioni rilevanti per il programma "Europa per i cittadini"
pore 230311
La settimana europea della Democrazia locale 2011: strumento di comunicazione in materia di
diritti umani a livello locale
“Diffondere negli enti locali dei 47 paesi membri del Consiglio d’Europa una cultura dei diritti
dell’uomo basata sulla consapevolezza che la gran parte dei diritti umani si realizzano nei territori e
nelle città: è questa una delle priorità su cui il Congresso sta svolgendo un’azione di rilevo per la
vitalità della democrazia locale in Europa”. Così Thorbjørn Jagland, Segretario Generale del
Consiglio d’Europa, intervenendo alla sessione del Congresso dei poteri locali e regionali a
Strasburgo. “La “Settimana europea della democrazia locale”, che il Congresso ha quest’anno
incentrato sui diritti dell’uomo in ambito locale, è uno strumento utile ad aumentare la sensibilità
su questi temi decisivi per la coesione sociale nelle nostre società che affrontano quotidianamente
nuove sfide democratiche” - ha proseguito il Segretario Generale già primo ministro norvegese.
“Non si tratta di appesantire ulteriormente gli enti locali con nuove competenze, ma di invitarli a
garantire più rispetto per le diversità, le differenze culturali e facilitare l’accesso ai servizi alle
famiglie più sfavorite e agli immigrati, combattere ogni forma di segregazione e di intolleranza”.
Il Congresso si è impegnato ad organizzare in autunno un convegno sulle tematiche
dell’integrazione dei Rom, invitando reti di città europee impegnate in attività sperimentali, e
soprattutto alcuni sindaci e consiglieri Rom che svolgono il loro mandato in diverse città e comuni
europei. (com)
anci 230311
Indagine: politiche anticrisi nelle regioni e nelle città
Il Comitato delle regioni, nel corso del 6° Dialogo territoriale del febbraio scorso, ha avviato una
indagine online volta ad esaminare la situazione socio-economica delle regioni e delle città dell’UE
durante la crisi e fornire un’ulteriore valutazione con le autorità locali e regionali dei provvedimenti
anticrisi adottati con l’assistenza dell’Unione europea. I risultati dell’indagine serviranno come base
di partenza per i contributi al dibattito sulla necessità di misure anticrisi, una migliore spesa
dell’UE, risorse finanziarie nazionali, regionali e locali e sull’efficacia di Europa 2020 come strategia
di uscita. Infine, verrà fornita un’istantanea della situazione attuale delle regioni e delle città alla
vigilia della discussione del Quadro finanziario pluriennale 2014-2020. L’indagine si concluderà il 4
aprile 2011.
europaregioni 230311
CCRE sostiene partenariati tra comuni europei e siriani
Il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa ha espresso il proprio sostegno a favore dello
sviluppo di partenariati internazionali tra comuni europei e siriani nel quadro della seconda fase
del progetto per la “Modernizzazione dell’amministrazione comunale” (MAM II) lanciato il 19
marzo scorso a Damasco, in Siria. “I partenariati internazionali possono avere un impatto positivo
per le due parti interessate poiché lo scambio è alla base stessa dell’apprendimento e della
comprensione reciproci” ha dichiarato Fédéric Vallier, segretario generale del CCRE. “Il CCRE è
convinto che gemellaggi e partenariati tra comuni possano rafforzare e facilitare il processo di
decentramento in Siria mettendo a disposizione strumenti concreti per lo sviluppo locale ed il
rafforzamento delle capacità dell’amministrazione locale”. Il CCRE ha espresso la sua volontà di
perseguire la cooperazione in tal senso poiché “siamo inpegnati ad accrescere i progetti di
cooperazione internazionale, in particolare attraverso PLATFORMA, la piattaforma europea degli
enti locali e regionali per lo sviluppo, di cui il CCRE assicura il segretariato”. Vallier ha pure invitato i
colleghi siriani ad unirsi alla rete di Città e governi locali uniti (CGLU), che gioca un ruolo
importante a livello di sviluppo di legami e progetti di partenariati internazionali
europaregioni 230311
“Gioventù in azione”: info day in programma
Sono aperte da lunedì 21 Marzo u.s. le iscrizioni per partecipare al seminario sul "Servizio
Volontario Europeo e sulle procedure di accreditamento" che si terrà il 19 Aprile 2011 a Roma
Per partecipare all'evento, organizzato dall'Agenzia Nazionale per i Giovani, la domanda deve
essere compilata esclusivamente via web entro le ore 24 del 10 Aprile 2011
La giornata ha lo scopo di fornire, inoltre, un'informazione generale sul programma Gioventù in
Azione.
Possono partecipare alla giornata organizzazioni/associazioni/cooperative sociali/ enti locali che
non hanno alcuna esperienza nell'ambito dell'azione 2 del programma Gioventù in Azione
La giornata fa parte di una serie di eventi formativi/informativi organizzati dall'Agenzia Nazionale
per i Giovani, in collaborazione con la Rappresentanza della Commissione europea e del
Parlamento europeo in Italia proseguendo, per il 2011, l'attività di informazione e formazione
finalizzata alla conoscenza del programma comunitario GIOVENTU' IN AZIONE e delle politiche
dell'Unione europea per i giovani.
pore 220311
URBACT, entro giugno si concludono venti progetti
Sono 20 i progetti URBACT che hanno portato a compimento il loro programma di scambio e di
formazione avviato a partire da luglio 2010. I partner del progetto hanno lavorato senza sosta alla
ricerca di soluzioni condivise, efficaci e sostenibili per affrontare le grandi sfide urbane. Questi
progetti hanno evidenziato soluzioni che si sono dimostrate efficaci a fornire un valido supporto
per responsabili politici ed operatori coinvolti in queste sfide.
I risultati delle attività portate avanti per ciascun progetto vengono illustrate nel corso di
conferenze conclusive, una per ciascun progetto, in programma fino al mese di giugno 2011. Nella
prima metà di marzo si sono già tenute le conferenze relative ai tre progetti: Net-TOPIC, FIN-URBACT e SUIT.
Appuntamento il 31 marzo-1°aprile a Berlino con la conferenza sul Progetto CoNet e ad Anversa,
negli stessi giorni, per la conferenza sul Progetto My GENERATION.
Per informazioni sul Programma URBACT consultare la scheda a cura della Redazione Europuglia.
Per approfondimenti sulle altre date, consultare il sito ufficiale URBACT.
europuglia 180311
dall'italia
Gu 67 del 23.3: federalismo municipale
DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2011, n. 23 - Disposizioni in materia di federalismo Fiscale
Municipale.
Entrata in vigore del provvedimento: 07/04/2011
Dal 31 maggio nuove regole di riprogrammazione per i Fondi Ue non spesi dalle Regioni
Destinare la quota dei fondi comunitari Fesr e Fse assegnati ai programmi regionali che non
raggiungono gli obiettivi di impegno o di spesa a grandi progetti nazionali e ai programmi di spesa
che ‘tirano’. E’ lo spirito della direttiva messa a punto dal ministro degli affari regionali Raffaele
Fitto, il cui testo è stato in parte concordato con i governatori nel giro di incontri che il ministro ha
avuto nell'ultimo mese. Ne parla oggi in un articolo il ‘Sole 24 Ore’ specificando che la direttiva non
si applicherà a Basilicata e Sardegna, regioni in regime di sostegno transitorio, né all'Abruzzo, per
‘tenere conto della particolare situazione determinata dal sisma del 2009’.
In pratica il meccanismo, che partirà dal prossimo maggio, preleva automaticamente risorse,
crescenti al crescere dello scostamento dall'obiettivo per destinarle alle priorità nazionali. Se lo
scostamento rispetto agli obiettivi sarà inferiore al 10%, la sanzione consisterà nella
riprogrammazione di una quota dello 0,25% del costo totale del programma interessato. Se lo
scostamento sarà tra il 10 e il 20%, la quota da riprogrammare sarà dello 0,50 per cento. Se lo
scostamento sarà compresa fra il 20 e il 30%, la quota riprogrammata sarà dell'1 per cento. Infine
se lo scostamento supererà il 30%, il "sequestro" di risorse per finanziare grandi progetti e altri
programmi veloci sarà dell'1,50 per cento.
Con le risorse derivanti dalle sanzioni saranno finanziati altri programmi, rispettando, per quanto
compatibile, il vincolo di destinazione territoriale, che non è quindi vincolante in modo assoluto.
Ma in pratica- sottolinea l’articolo - “una corsia preferenziale sarà accordata ai grandi progetti
prioritari su scala nazionale, che riguarderanno prevalentemente grandi opere infrastrutturali”.
Lo schema di direttiva messa a punto dal ministro segnala anche due programmi nazionali possibili
beneficiari delle risorse precettate. Il primo è il Pon Ricerca e competitività, per cui sono arrivati
progetti per 6 miliardi a fronte di una disponibilità del bando per 465 milioni. La seconda
indicazione di priorità riguarda le scuole: in particolare l'acquisto di attrezzature e tecnologie e gli
interventi di riqualificazione degli edifici scolastici. (gp)
anci 230311
Cassa Depositi e Prestiti, Anci e Ifel presentano i servizi ai Comuni per richiedere prestiti via web
Un evento in contemporanea in sette città organizzato da Cassa Depositi e Prestiti, in
collaborazione con Anci e Ifel, il 29 marzo 2011 a Torino, Milano, Padova, Roma, Napoli, Bari e
Palermo, per presentare i nuovi servizi web, attivi da subito, a disposizione degli Enti locali.
Gli Enti avranno la possibilità di richiedere direttamente via web i prestiti a CDP, compilando i
moduli standardizzati presenti sul sito e inviando la domanda anche attraverso la posta elettronica
certificata (servizio “Domanda online”). Potranno altresì monitorare, passo dopo passo l’iter del
finanziamento (“Informazioni online-istruttoria e erogazioni”). Le nuove applicazioni online
favoriranno inoltre lo scambio e la condivisione di procedure e informazioni. I nuovi strumenti
affiancano le forme di sostegno che CDP, attraverso la sua gamma di strumenti finanziari, già offre
a copertura dei programmi d’investimento in infrastrutture e in social-housing. (ef)
anci 230311
Energia - Anci: "Necessario coinvolgimento enti locali per nuova normativa"
“E’ fondamentale, in questa fase, che i Comuni vengano coinvolti nel tavolo tecnico che porterà
alla nuova normativa sulle energie rinnovabili: è necessario un ampio confronto sul tema cardine
dello sviluppo e della sostenibilità ambientale, e accogliamo positivamente la volontà di
collaborazione da parte del Governo”. E’ quanto ha sostenuto l’Anci nel corso dell’incontro svoltosi
ieri con i ministri Paolo Romani (Sviluppo economico), Raffaele Fitto (Affari regionali) e Stefania
Prestigiacomo, sul tema delle fonti rinnovabili. A rappresentare l’Anci i vicepresidenti Filippo
Bernocchi e Flavio Zanonato, insieme con il delegato alle Attività produttive Mauro D'Attis.
In vista della nuova normativa sulle rinnovabili, Bernocchi ha voluto marcare la condivisione del
principio di “moderare gli incentivi verso percentuali più consone per le bollette dei cittadini e gli
standard europei”, sottolineando allo stesso tempo che “è necessaria la certezza dei tempi per
garantire gli investimenti pubblici fatti finora, senza dimenticare che i Comuni, grazie agli
investimenti sul fotovoltaico, hanno già ottenuto il doppio risultato di valorizzare il territorio e
registrare effetti positivi sui bilanci, risparmiando sui consumi energetici”.
Zanonato ha poi fatto notare che “in molte zone si stanno sviluppando distretti e filiere interessanti
ma ancora da tutelare, soprattutto a fronte della concorrenza estera, come quella della produzione
dei pannelli di silicio”.
Da parte del ministro Romani è arrivata la rassicurazione sulla gradualità della revisione degli
incentivi e sull’istituzione di “meccanismi di premialità per gli enti locali”. (mv)
anci 230311
SGATE: Anci chiede discussione in Conferenza Unificata
Presentata nota per sbloccare l'iter dello schema di decreto deciso l'8 luglio 2010.
Il 3 marzo scorso, l’Anci ha chiesto di inserire all’ordine del giorno della prossima seduta della
Conferenza Unificata un’informativa in merito allo schema di decreto del Ministero dell’economia,
recante la ripartizione del Fondo finalizzato alla riduzione dei costi di fornitura energetica per
finalità sociali di cui alla legge 296/2006 (progetto SGATE), da emanarsi al più presto. Ciò perché
l’iter risulta bloccato, nonostante la relativa intesa fosse stata raggiunta nel mese di luglio 2010, e
soprattutto perché i Comuni sollecitano tempi corti per poter inserire tali previsioni nei prossimi
bilanci. Concretamente, l’intesa raggiunta sullo schema di decreto prevedeva i seguenti punti:
a) l’attribuzione dei finanziamenti non deve subire ulteriori ritardi ed i restanti finanziamenti, fino
al reintegro della dotazione 2008/2010 (prevista in 150 mln di euro), devono essere attribuiti alle
Regioni con i medesimi criteri già indicati;
b) i prossimi atti di programmazione nazionale devono ricondurre tutti gli interventi a favore della
povertà e del disagio all’interno del Fondo Nazionale per le Politiche sociali, per consentire alle
Regioni ed alle Amministrazioni locali la programmazione organica delle azioni e la
razionalizzazione dei costi;
c) le ipotesi finanziarie presentate all’esame delle Regioni devono mantenere la propria stabilità e
non subire riduzioni di sorta. (alm)
ancitel 230311
D’Attis al Sole24Ore: “Bene Suap 'telematico', impegno nostro massimo ma le rivoluzioni non si
fanno in un giorno”
“Le rivoluzioni non si fanno in un giorno ma il nostro impegno è massimo”. Mauro D’Attis,
vicesindaco di Brindisi e delegato Anci alle attività produttive, commenta dalle pagine del Sole 24
Ore, l’inizio della “rivoluzione” telematica dello sportello unico per le attività produttive, in cui
saranno veicolati gli adempimenti a carico delle imprese. Dal 29 marzo prossimo infatti attraverso
lo sportello viaggeranno le pratiche di Scia, la segnalazione di inizio attività e sono 1759 i Comuni
pronti ad accendere il canale telematico del Suap. Il Dpr 160/2010 ha semplificato la disciplina
degli sportelli unici per le attività produttive. Lo sportello attivato presso il Comune o là dove
manca, gestito dalla Camera di Commercio, assicura al richiedente una risposta telematica unica e
tempestiva dagli altri uffici comunali e da tutte le amministrazioni pubbliche coinvolte nel
procedimento. Gli amministratori locali che nei giorni scorsi hanno scritto al ministro della
semplificazione, Roberto Calderoli per chiedere di tenere aperto ancora per qualche mese un
canale doppio, telematico e su carta, promettono la massima collaborazione per arrivare alla
semplificazione delle procedure. “L’impegno è massimo – spiega D’Attis – abbiamo ultimato una
convenzione con le Poste e presto replicheremo con la rete dei tabaccai per moltiplicare i punti
dove si potranno effettuare i pagamenti. Ora studieremo le modalità tecniche con Abi per i
versamenti online”. (am)
anci 230311
SPECIALE protesta cultura
Per completezza di informazione riportiamo le posizioni di protesta espresse nei giorni scorsi e le
dichiarazioni del 23 marzo dopo le decisioni del consiglio dei ministri.
Chiamparino: “Soddisfatti decisione governo, nuovo ministro Galan ci convochi su questioni
aperte”
“Siamo soddisfatti della risposta arrivata oggi dal governo, frutto di una mobilitazione che ha visto
l’ANCI in prima fila, nel quadro di una iniziativa intelligente e trasversale che ha coinvolto tutte le
principali città”. Lo ha detto il presidente Sergio Chiamparino commentando a margine del direttivo
la decisione del Cdm che ha reintegrato i fondi FUS riportandoli ai 428 milioni dell’anno scorso e
reso strutturale il tax credit, una delle misure del ‘pacchetto’ presentato ieri dal mondo del cinema
e dello spettacolo. Per questo motivo “le iniziative previste per questo fine settimana sono
sospese, in attesa di definire una nuova iniziativa di proposta come previsto dall’ordine del giorno
approvato dal direttivo dell'associazione”, ha spiegato Chiamparino.
Tuttavia il presidente dell’ANCI ha sottolineato come rimangono aperte molte questioni, ad iniziare
dalla riforma degli enti e delle fondazioni liriche. “Su questi temi chiediamo al nuovo ministro dei
beni culturali, Giancarlo Galan di convocare appena possibile un tavolo di confronto".
Analoga soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, che in qualità di
presidente del consiglio nazionale dell’associazione, ha seguito in prima persona la trattativa con il
ministro Tremonti per il reintegro del FUS.
“E’ stato un successo dell’unità delle città che hanno fatto da architrave rispetto alla mobilitazione
indetta dall’ANCI con Federculture, Agis, Upi, Conferenza delle Regioni e Fai”, ha sottolineato
Alemanno. A suo parere con il nuovo ministro vanno affrontate alcune questioni soprattutto di
carattere ordinamentale, come quella del numero dei consiglieri e delle fondazioni, eventualmente
rendendole gratuite”. Insomma per il sindaco di Roma, sulla base delle decisioni di oggi che
"permettono la sopravvivenza delle associazioni dello spettacolo va avviato un processo di riforma
dell’intero settore".
Anche secondo l'assessore alla Cultura del Comune di Genova e delegato nazionale Anci per la
cultura, Andrea Ranieri, e' stato raggiunto un risultato importante: “si tratta di una vittoria delle
mobilitazioni delle città che hanno superato l'intransigenza del governo sul reintegro del Fus".
“Restano nodi irrisolti -ha aggiunto- come la legge di riforma dello spettacolo dal vivo e quella per
la riforma delle fondazioni liriche”. (gp)
Direttivo - Protesta cultura, Anci: “Positiva apertura Cdm sui tagli, spostiamo la mobilitazione ad
altra data”
Un odg approvato chiede però al governo di prevedere, in sede di conversione in legge del decreto
appena varato, di superare o limitare i vincoli irragionevoli imposti dalla manovra estiva alla spesa
culturale.
Alla luce dei risultati fin qui ottenuti, che permettono di superare la situazione di emergenza, l’ANCI
decide di sospendere la tre giorni di mobilitazione della cultura e propone agli altri soggetti copromotori di programmare una nuova manifestazione di proposta che affronti i nodi strutturali e le
riforme necessarie al sistema culturale del nostro Paese. E’ quanto prevede l’odg sui tagli alla
cultura approvato oggi pomeriggio dal direttivo dell’ANCI, che ha preso atto con soddisfazione del
reintegro parziale dei fondi destinati alla cultura, decisa dal governo questa mattina con un decreto
legge che ha riportato la dotazione del FUS ai livelli del 2009 e reintegrato parzialmente anche i
tagli effettuati sulle dotazioni finanziarie del Mibac.
Considerato però che i nodi strutturali del sistema culturale rimangono, l’ANCI chiede al governo di
prevedere, in sede di conversione in legge del decreto appena varato, di superare o limitare i
vincoli irragionevoli imposti dalla manovra estiva alla spesa culturale, vincoli il cui superamento
non necessita di alcuna copertura finanziaria.
Secondo l’ANCI le decisioni del governo, che rappresentano la prima risposta concreta alle azioni di
mobilitazione e di sensibilizzazione intraprese in questi mesi dall’associazione insieme agli altri
soggetti del settore, non annullano i gravi effetti della manovra finanziaria sul settore della cultura.
Da qui la richiesta di superare i vincoli di spesa che, rileva il documento approvato, "lo stesso
Senato della Repubblica nell’ordine del giorno alla legge di conversione del decreto legge
'milleproroghe' approvato all’unanimità ha valutato come necessari di approfondimenti e revisioni,
da concordare con l’Anci”.
Lo stesso ordine del giorno chiede al governo anche di “affrontare la problematica del riassetto
normativo del settore dello Spettacolo e delle Fondazioni Lirico – Sinfoniche, in modo equilibrato e
concertato con l’ANCI, con il sistema delle Autonomie Locali e con i soggetti rappresentativi del
settore”. (gp)
Protesta cultura - Presentate le giornate di mobilitazione nazionale promosse da Federculture,
Agis, Anci, Upi, Regioni e FAI
Appuntamento il 26, 27 e 28 marzo con la conclusione in programma al Teatro Regio di Torino,
luogo simbolo per l’unità nazionale.
Sensibilizzare i cittadini, l’opinione pubblica e i rappresentanti politici e istituzionali su uno stato di
crisi della cultura italiana senza precedenti nella storia repubblicana, e sui possibili interventi per
uscire dall’emergenza. E’ l’obiettivo delle tre Giornate Nazionali per la cultura e lo spettacolo,
promosse da Federculture, Agis, Anci, Upi, Conferenza delle Regioni e FAI, in programma il 26, 27 e
28 marzo e presentate oggi a Roma nel corso di una conferenza stampa al Palazzo delle Esposizioni.
Ad illustrare l’iniziativa Roberto Grossi, presidente di Federculture, Paolo Protti, Presidente Agis,
Andrea Ranieri, assessore del comune di Genova e delegato ANCI alle politiche culturali, Sofia
Bosco, direttore ufficio di Roma del FAI e Cecilia D’Elia, assessore alla cultura della provincia di
Roma per conto dell’Upi.
Nel corso delle tre giornate sarà messa in atto una campagna nazionale di comunicazione: nei
cinema, teatri, musei, biblioteche e luoghi di cultura saranno diffusi manifesti e locandine, in
numerose città d’Italia si svolgeranno iniziative che avranno l’obiettivo di raggiungere cittadini ed
organi di informazione. In molte sale cinematografiche sarà proiettato lo spot ‘Divieto di cultura’,
realizzato appositamente per la campagna, che sarà diffuso anche in tutti gli spazi dei partecipanti
all’iniziativa che ne faranno richiesta. Inoltre, saranno diffuse, anche su web attraverso i siti delle
organizzazioni aderenti ed i principali social network, le ragioni della mobilitazione. Nell’ambito di
questa campagna si inserisce la mobilitazione del mondo teatrale che il 27 marzo in segno di
protesta non celebrerà la Giornata Mondiale del Teatro, durante la quale, invece, si svolgeranno
iniziative di protesta e di sensibilizzazione sui palcoscenici italiani.
A conclusione della mobilitazione, il 28 marzo si terrà al Teatro Regio di Torino un incontro pubblico
di denuncia e di proposta, promosso dai soggetti animatori delle Giornate Nazionali per la cultura e
lo spettacolo.
La situazione
Negli ultimi cinque anni l’intervento dello Stato nella cultura è sceso di oltre il 30%. La dotazione
del ministero per i beni e le attività culturali solo nell’ultimo anno, tra il 2010 e il 2011, è diminuita
del 14,6% passando da 1710 milioni a 1459 milioni di euro. E’ uno dei dati diffusi oggi durante la
conferenza stampa di presentazione della mobilitazione che Federculture, Agis, Anci, Upi,
Conferenza delle Regioni e FAI hanno organizzato per i prossimi 26, 27 e 28 marzo.
A questo si aggiunge il crollo del finanziamento statale dello spettacolo con il FUS che nel 2011
raggiunge il suo minimo storico: lo stanziamento sarà di 231 milioni di euro, quasi la metà del 2010
(-43,52%). Le ripercussioni sui diversi settori dello spettacolo saranno pesantissime, ad iniziare
dalle fondazioni liriche che subiranno nel 2011 un ‘taglio' di 84 milioni di euro, quasi la metà della
riduzione complessiva dei finanziamenti che ammonta a 178 milioni rispetto al 2010.
Questo scenario finanziario avrà gravissime ricadute sulla futura sopravvivenza delle attività
culturali in Italia. Sul fronte dello spettacolo, il taglio dl 40% delle risorse statali comporterà tagli
della stessa entità a produzione e occupazione: andranno persi circa 220.000 posti di lavoro.
Inoltre sul settore cinema peserà l’introduzione del prelievo a carico degli spettatori di 1 euro sul
biglietto di ingresso che, secondo l’Agis, porterà ad un calo del pubblico e quindi degli introiti.
Infine notevoli conseguenze si avranno anche sui bilanci e sulla programmazione di molte aziende,
istituzioni e manifestazioni culturali. Tra gli enti a rischio chiusura figurano Cinecittà Luce, l’Istituto
storico italiano per il Medioevo e il sistema artistico pugliese, mentre pesanti dubbi rimangono per
l’edizione 2011 della Biennale del cinema di Venezia.
Le richieste
Affermare la centralità della cultura nelle politiche economiche e sociali nazionali come strumento
reale e certificato di crescita civile ed economica. Assicurare livelli certi ed adeguati di
finanziamento del settore che ne permettano l’esistenza e lo sviluppo, iniziando dal reintegro del
Fondo Unico dello Spettacolo. Sono queste alcune delle richieste che i promotori della Giornate
Nazionali per la cultura e lo spettacolo rivolgono al governo ed al parlamento per risollevare il
settore sottoposto negli ultimi anni a notevoli tagli di bilancio che mettono a rischio la
sopravvivenza di numerosi enti culturali.
Tra le altre richieste figurano anche l’introduzione di forme di incentivazioni fiscali per le donazioni
a favore della cultura e la garanzia del tax-credit e tax-shelter al cinema, attraverso risorse
pubbliche o coinvolgendo tutte le realtà che utilizzano il prodotto film e non gravando sugli
spettatori e/o sulle sole imprese dell’esercizio cinematografico. Federculture, Agis, Anci, Upi,
Conferenza delle Regioni e FAI chiedono, inoltre, misure di sostegno all’occupazione e lo sviluppo
delle professionalità del settore, anche attraverso opportuni interventi formativi ed investimenti su
una efficace valorizzazione a tutela del patrimonio culturale ed ambientale coinvolgendo gli enti
locali.
Completano la ‘piattaforma’ di otto richieste rivolte a Governo e Parlamento la promozione di
processi di modernizzazione nella gestione e nella produzione culturale e ambientale, anche
sostenendo la creatività giovanile e l’attuazione di politiche culturali di livello europeo. (gp)
anci 220311
Protesta Cultura - Alfarano (Lecce): “Dire no alla cultura fa male a qualsiasi amministratore”
“Dire no alle molteplici iniziative culturali che ci sottopongono i nostri operatori, molto spesso
giovani del nostro territorio, a causa della mancanza di fondi, è una cosa che fa male e che ogni
amministratore vorrebbe non dire”. Lo afferma l’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di
Lecce, Massimo Alfarano, alla vigilia delle tre giornate di mobilitazione contro i tagli ai
finanziamenti pubblici alla cultura e allo spettacolo promosse per il 26, 27 e 28 marzo da Agis,
Federculture, Anci, Upi, Conferenza delle Regioni. “Non è facile per un assessore alla Cultura di una
città come Lecce, che vive di cultura e turismo, dover fare i conti con i tagli che riguardano questo
importantissimo settore. È inutile nasconderlo, solo e soltanto perché apparteniamo politicamente
alla stessa maggioranza che governa l’Italia”, afferma.
“Tuttavia – continua Alfarano – proprio perché amministratori, abbiamo il dovere di essere
persone responsabili. Stiamo vivendo una fase eccezionalmente critica per l’economia dei nostri
paesi e delle nostre città, una fase che va affrontata con la stessa serietà che stanno dimostrando, a
vario livello, il Presidente del Consiglio, il Ministro dell’Economia e, a livello locale, il Presidente
della Provincia di Lecce e il Sindaco della nostra città”.
Alla domanda se e come l’amministrazione di Lecce stia cercando di tamponare la situazione,
Alfarano risponde: “In attesa di tempi migliori, facciamo tutti i salti mortali per evitare ogni
possibile spreco e per convogliare ogni risorsa nell’organizzazione di calendari di eventi culturali in
linea con la tradizione delle nostre città. A Lecce, grazie anche alla ferrea condivisione del sindaco,
stiamo lavorando molto su eventi culturali tesi a richiamare l’attenzione dei tanti vacanzieri che
affollano le nostre città nei weekend. Da Chagall ai maestri cartapestai, dalla danza al teatro, dal
cinema alla musica: ogni forma d’arte viene valorizzata in appositi appuntamenti di richiamo che
vogliono essere un invito a vivere Lecce non soltanto godendo delle bellezze naturalistiche e
architettoniche, ma anche fruendo di eventi culturali irripetibili che, con enormi sacrifici, si stanno
incastonando nel nostro tessuto urbano”. (sm)
anci 210311
Monitor città II semestre 2010
La quattordicesima edizione dell’indagine Monitor Città, dell’istituto di ricerca Fullresearch diretto
da Marco Benatti e Natascia Turato, rileva nel secondo semestre del 2010 una conferma al vertice
della classifica: quella di Matteo Renzi, primo cittadino di Firenze, con il 68,1% di consensi e un
+1,3 rispetto alla rilevazione del primo semestre dello stesso anno.
Renzi questa volta divide il primato con il suo collega di Verona, Flavio Tosi, che era già stato
protagonista di questa classifica nel primo semestre 2009, mantenendosi nelle successive
rilevazioni sempre nelle prime posizioni, infatti era al secondo posto nella precedente indagine che
invece ora è occupato da Sergio Chiamparino, sindaco uscente di Torino, che con un +1,7 raggiunge
quota 65,9% di giudizi positivi.
Segue al terzo posto con il 65,0% delle preferenze, il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, eletto
nella scorsa primavera e al suo secondo mandato. Il dato medio, calcolato sul livello di
soddisfazione espresso dai cittadini sull’operato dei sindaci di tutti i comuni capoluogo, è in
decremento rispetto allo scorso semestre, passando dal 54,8% al 54,2% con un -0,6%.
Nella speciale classifica dei Super Sindaci che Fullresearch realizza ogni 6 mesi e che rappresenta
solo gli amministratori che hanno superato la soglia del 55% di gradimento del loro operato,
calcolato sulla base di un giudizio espresso dai cittadini, sono presenti 42 primi cittadini tra cui
dieci new entry rispetto allo scorso semestre: Giafranco Ganau (Sassari), Giordano Bruno (Aosta),
Umberto Di Primio (Chieti), Massimo Cialente (L’Aquila), Nicola D’Agostino (Vibo Valentia), Alberto
Valmaggia (Cuneo), Alessandro Bianchi (Nuoro), Flavio Zanonato (Padova), Emilio Bonifazi
(Grosseto) e Giuseppe Fanfani (Arezzo).
Nessun sindaco donna ha superato la soglia del 55,0%. I 42 sindaci presenti in classifica sono: 27 di
centrosinistra e 15 di centrodestra, 19 del nord, 9 del centro e 14 del sud.
Il primo posto nella classifica relativa alla soddisfazione espressa dai cittadini sulla qualità dei
servizi erogati dai comuni è ancora di Bolzano con il 76,3% medio, al secondo posto Trento con il
71,5% ed al terzo Belluno con il 66,1% a cui seguono due città emiliane: Reggio Emilia (66,0%) e
Parma (63,7%). Ad eccezione di Siena, i primi venti posti della classifica sono tutti occupati da città
del Nord.
La classifica dei primi 20 comuni italiani è ottenuta attraverso un indice medio relativo al livello di
soddisfazione espresso dai cittadini intervistati su 23 servizi (anagrafe/stato civile, tributi, URP,
servizi scolastici, politiche per le imprese, servizi sociali, sicurezza, polizia municipale, raccolta
rifiuti, pulizia delle strade, manutenzione stradale, illuminazione stradale, verde/parchi pubblici,
edilizia/urbanistica, turismo, cultura/spettacolo, sport, viabilità/traffico, parcheggi, trasporto
pubblico, gas, acqua, elettricità).
monitorcittà 220311
Le regole del Comitato per Islam italiano per i luoghi di culto
Nell'informativa si sottolinea la prassi di chiedere ai Comuni di poter fruire di locali pubblici da
adibire a centro culturale, per poi chiedere il cambio di destinazione d’uso, per adibirli a luoghi di
culto.
Nel corso della seduta della Conferenza Stato – Città ed Autonomie locali che si è tenuta lo scorso
16 marzo, il Sottosegretario Alfredo Mantovano ha reso un’informativa riguardante il parere del
Comitato per l’Islam italiano sui luoghi di culto islamici.
Il parere ha ad oggetto la regolamentazione dell’esercizio pubblico del culto con riferimento alla
libertà religiosa dei fedeli musulmani.
In particolare, si riconosce il diritto costituzionalmente garantito a disporre di luoghi di culto e si
riepiloga il contenuto dei numerosi disegni di legge presentati sulla realizzazione degli edifici di
culto, pur precisando che non rientra nei compiti del Comitato fare valutazioni, limitandosi a
richiamare le Linee Guida adottate dall’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa
del luglio 2004 e la necessità di contrastare la proliferazione di luoghi di culto al di fuori delle
regole.
Il parere, inoltre, cita i risultati di una ricerca recente secondo cui in Italia ci sarebbero 764 luoghi di
culto (concentrati nel nord del Paese), per la maggior parte si tratta di magazzini e scantinati adibiti
a tale funzione, e 3 moschee a Roma, Catania e Milano. Si sottolinea la prassi di chiedere ai Comuni
di poter fruire di locali pubblici da adibire a centro culturale, per poi chiedere il cambio di
destinazione d’uso, pur in assenza di modifiche ai piani urbanistici, per adibirli a luoghi di culto. Su
tale questione, il Comitato afferma che “la pratica di utilizzare costruzioni per attività diverse da
quelle per le quali sono state realizzate, quando non tenga conto delle leggi sul governo del
territorio, non può tuttavia essere considerata legittima soltanto perché riguarda in generale il
legittimo diritto di culto”.
Sul punto si conclude che i “luoghi di culto islamici, relativamente alle procedure edilizie e
urbanistiche, alle norme di sicurezza e di gestione e dell’ordine pubblico, dovranno fare riferimento
alla normativa nazionale e locale. Gli edifici dovranno essere costruiti in totale conformità con la
normativa edilizia e urbanistica, previa approvazione dell’ufficio tecnico comunale. Inoltre,
dovranno essere inseriti in zone urbanistiche compatibili con la destinazione d’uso di pubblico
interesse o luogo di culto. La comunità islamica deve individuare l’area per l’edificazione, con le
idonee caratteristiche urbanistiche e presentare il progetto all’Ufficio Tecnico del Comune che lo
esamina e ha facoltà di proporre soluzioni alternative. La comunità islamica si fa carico di
acquistare l’area per l’edificio da adibire che dovrà corrispondere a criteri di estetica e decoro
anche in relazione all’entità del bacino d’utenza e deve essere conforme alle vigenti norme
urbanistico edilizie nonché a quelle di igiene, sanità, sicurezza e ordine pubblico.”
Il Comitato, inoltre, auspica che “le amministrazioni locali predispongano, all’interno delle norme
tecniche di attuazione dei Piani regolatori generali , apposite zone destinate ai servizi di quartiere,
tra cui sia prevista la categoria “AR -attrezzature religiose esclusi i conventi”, non rivelandosi idonee
a tale scopo aree ad uso prevalentemente residenziale, atte ad ospitare semmai associazioni
politiche, culturali, sindacali, ecc.”.
Il Comitato, poi, affronta il tema della tracciabilità e trasparenza nella raccolta fondi, invitando alla
massima trasparenza nella tenuta contabile delle risorse, delle donazioni, ecc. e richiamando
l’adozione, da parte di alcune comunità islamiche, di linee guida per una disciplina dei luoghi di
culto della confessione islamica e di un codice di “buone pratiche”.
Il Comitato, infine, ritiene opportuno stabilire un divieto di svolgere nel luogo di culto attività di
propaganda politica, attività di commercio, ristorazione o altro, qualora non rispettino le normative
vigenti. Ed inoltre non possono esserci all’interno vani adibiti a pratiche sanitarie. (com/ef)
anci 220311
Abrogazione AATO: Ministero Ambiente accoglie richiesta di proroga Associazione
Soddisfazione per la formalizzazione della richiesta di proroga, più volte sollecitata dall’ANCI, del
termine per l’abrogazione delle Autorità D'Ambito per i servizi idrico e rifiuti (Aato) e’ stata
espressa da Filippo Bernocchi, Vicepresidente ANCI con delega alle politiche energetiche e ai rifiuti.
‘’Con l’inserimento della proroga al 31 dicembre 2011, nello schema di DPCM ora al vaglio delle
competenti Commissioni parlamentari – aggiunge - il Ministero dell’Ambiente ha fornito
l’intervento chiarificatore che l’Associazione dei Comuni aveva più volte caldeggiato nei giorni
scorsi’’.
‘’Questa proroga – conclude Bernocchi - consentirà di poter aprire un ragionamento, con tutti gli
enti territoriali coinvolti, al fine di creare, a livello locale, le condizioni di equilibrio sulle quali
devono essere fondati servizi che hanno un forte impatto sulla qualità della vita nelle città’’.
anci 220311
Sole 24Ore, i vincoli del Patto di stabilità frenano pagamenti alle imprese soprattutto al Sud
Il quotidiano di Confindustria analizza le cause delle difficoltà dei Comuni a saldare i lavori delle
imprese.
I vincoli del patto di stabilità e le difficoltà gestionali rallentano i versamenti alle imprese, e la
sofferenza si riscontra soprattutto al Sud. Nel 2010 il Comune di Bari ha liquidato pagamenti alle
imprese per 50,7 milioni di euro, il 42,1% rispetto al 2009, segue il Comune di Catanzaro (una
differenza pari a -39,7% negli anni considerati), il Comune di Potenza (-35,9%). Percentuali con il
segno meno si riscontrano soprattutto al Centro-Sud, tuttavia, “la gelata nei pagamenti per
investimenti della pubblica amministrazione alle imprese, rilevata dal monitoraggio del ministero
dell'Economia sui flussi di cassa, l’anno scorso si è mangiata 3 miliardi (con una flessione del 17%
nei pagamenti)”, ed è piuttosto “generalizzata, fatica a farsi imbrigliare nelle solite distinzioni
territoriali”.
Sulle cause si è soffermato un articolo pubblicato oggi da Il Sole 24Ore. Sul banco degli imputati i
vincoli imposti dal patto di stabilità cui si uniscono, però, le incertezze gestionali nelle
amministrazioni e uno scarso impegno a sfruttare le opportunità che si nascondono nelle pieghe
delle regole.
“Nel 2010 i soli Comuni hanno liquidato 3 miliardi di euro meno dell’anno prima, ma un miliardo
abbondante di mancati pagamenti all'anno nasce da un «eccesso di zelo» da parte dei sindaci,
oppure una somma analoga si sarebbe potuta liberare grazie all'intervento delle Regioni. Insomma:
se tutto fosse andato come doveva, la flessione dei pagamenti alle imprese si sarebbe attestata fra
il 9 e il 10%, invece di registrare il -16% che rappresenta una mazzata per molti sistemi economici
territoriali”.
Ovviamente i più colpiti sono i costruttori, la categoria che più ha risentito dell’incertezza dei
bilanci delle casse comunali. “I loro lavori assorbono l'80% dei pagamenti dei sindaci. Le fatture
liquidate a chi costruisce strade sono diminuite del 17%, quelle destinate a chi realizza
infrastrutture idrauliche sono scese del 22% e chi lavora sui beni culturali deve fronteggiare il taglio
di quasi un terzo della liquidità in circolo”.
Una situazione difficile che è resa ancora più grave dalle difficoltà di programmazione da parte dei
singoli Comuni. Come si evince dalle tabelle della Ragioneria, “nel 2009 gli enti con più di 5mila
abitanti hanno superato di 1,1 miliardi l'obiettivo imposto dal patto. I sindaci chiedono che queste
risorse rimangano a loro, proprio per far ripartire i pagamenti”. (fr)
anci 220311
Gemellaggi: Aiccre, storia e prospettiva
Dichiarazioni del Segretario generale aggiunto, Emilio Verrengia.
La politica dei gemellaggi ha una storia lunga ed illustre, su cui ogni tanto occorre riflettere per
darle rinnovato impulso e maggiore aderenza alle problematiche attuali. “In passato, negli anni
dell'emigrazione italiana nel mondo, i gemellaggi nascevano soprattutto tra i paesi di provenienza
e quelli dove i nostri connazionali andavano a vivere per lavorare, soprattutto in Francia, Belgio,
Olanda - spiega all'ADNKRONOS Emilio Verrengia, segretario generale aggiunto Aiccre - Ora la
Commissione di Bruxelles privilegia i gemellaggi con altri Paesi, come i Balcani, Malta, la Croazia, la
Romania. Abbiamo costruito l'Europa delle nazioni e ora, attraverso i gemellaggi, vogliamo
costruire un'Europa dei popoli e cementare l'appartenenza all'Europa. Al di là dei Trattati, è
importante creare un'osmosi dalla base - aggiunge - E c'è proprio questa grossa aspirazione e
passione che accomuna due Comuni gemellati a creare non solo un momento di scambio amicale,
ma anche culturale, di crescita sociale ed economica. Al momento i gemellaggi attivati sono oltre
tremila e noi, come Aiccre, promuoviamo una serie di iniziative con i nostri enti associati:
organizziamo per gli amministratori anche seminari di formazione in Italia e, due volte l'anno,
all'estero - prosegue Verrengia - Incontri per far conoscere ai Comuni un'opportunità che “pesa
lievemente sui bilanci degli enti locali - conclude - perché le risorse sono per la gran parte a carico
della Ue”.
Se si approfondisce minimamente la storia dei gemellaggi, si scoprono cose suggestive e curiose. Il
rapporto tra gli istituti professionali specializzati nel legno e fra le segherie, ad esempio, ha spinto a
gemellarsi San Giovanni al Natisone (Udine) e Kuchl (Austria). Muove i primi passi da un'amicizia
tra squadre di calcio il gemellaggio tra Gattatico (Reggio Emilia) e Zierenberg (Germania); invece, i
rapporti tra università hanno dato vita a quello tra Corciano (Perugia) e Pentling (Germania). Stessi
settori economici di punta sono invece il motivo del gemellaggio tra Castiglione Garfagnana (Lucca)
e Isola (Francia), entrambi dediti alla castanicoltura. La gallina di Polverara e il gallo de Moron sono,
poi, il comun denominatore di Polverara (Padova) e Jimena (Spagna), noti appunto per le due
pregiate razze ovicole. Da nord a Sud sono numerosi i Comuni italiani che hanno scelto la strada
dei gemellaggi per gettare le basi di scambi culturali e anche economici. Sempre in base ai dati
dell'Aiccre, che promuove i gemellaggi come motore della cittadinanza europea, i rapporti più
numerosi sono quelli con la Francia (888) e la Germania (435), ma se ne contano parecchi anche
con l'Austria (101), la Polonia (95), la Grecia (92), l'Ungheria (75), il Regno Unito (68) e il Belgio
(55).
La passione per le biciclette ha segnato l'inizio del rapporto tra Ferrara, dove questo è mezzo più
usato, e St. Etienne (Francia), patria di una delle principali fabbriche di bici in Europa. Tra
Forlimpopoli (Forlì-Cesena) e Loubet (Francia) c'è di mezzo invece la cucina, perchè nella prima è
nato il padre della gastronomia italiana Pellegrino Artusi, nella seconda il re degli chef. Unite fin
dalla nascita, per via dello stesso nome, sono Celle Ligure (Savona) e Celle (Germania), in contatto
già dagli anni '60 ma gemellate dal 2001. Così come Colfelice (Frosinone) e Villafeliche (Spagna),
omofono e quasi identico nella grafica a una frazione del Comune laziale. Carpineto romano
(Roma) e Wadowice (Polonia) hanno invece stretto amicizia per lo stesso vanto di aver dato i natali
a due pontefici, rispettivamente Leone XIII e Giovanni Paolo II. Il legame tra le due abbazie
benedettine ha invece spianato la strada al gemellaggio tra Frassinoro (Modena) e La Chaise Dieu
(Francia), mentre ragioni storiche legano indissolubilmente Nardò (Lecce) e Hof Hacarmel Atlit
(Israele), gemellate dal 2007: dal primo Comune sono partiti, tra il 1943 e il 1947, migliaia di
profughi ebrei diretti al secondo, dove era allestito un altro campo.
Ci sono città o paesi legati dallo stesso nome. Altri hanno la musica o la cucina per comun
denominatore. Altri ancora devono la loro amicizia alla storia o, addirittura, al fato. Sono
innumerevoli e talvolta curiosi i motivi che hanno spinto molti Comuni a stringere amicizia con
omologhi esteri. Secondo l'Aiccre, la sezione italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni
d'Europa, sono oltre 3mila i gemellaggi tra i Comuni italiani e quelli di altri paesi europei.
Guardando a quelli più originali, non possono non stupire rapporti nati nel segno del destino.
Come quello tra Spinadesco (Cremona) e Soyons, in Francia dove, durante una festa comunale,
furono lanciati in aria alcuni palloncini con dei messaggi di amicizia; uno di questi è arrivato fino
alla cittadina lombarda, spingendo il sindaco a mettersi in contatto con il suo primo cittadino
francese. Un copione simile anche quello che ha fatto nascere un gemellaggio tra Carisolo (Trento)
e Daun, in Germania. La musica è invece il filo conduttore tra Cremona e Kazanlak (Bulgaria) visto
che nella cittadina straniera si trova una fabbrica di strumenti musicali di nome, appunto,
Cremona. Sulle note musicali è nato anche il gemellaggio tra Salle (Pescara), produttore di corde
armoniche, e Reghin (Romania), dove vengono fabbricate invece le casse di violino. Così come il
gemellaggio, nato nel 2004, tra Sochaczew (Polonia), dove è nato Federico Chopin, e Riese
(Treviso), patria di Pio X, promotore della musica sacra. (alm)
ancitel 210311
dalla puglia
Burp 42 del 23.3: criticità coste
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 10 marzo 2011, n. 410
Approvazione delle “Linee guida per la individuazione di interventi tesi a mitigare le situazioni di
maggiore criticità delle coste basse pugliesi”.
Burp 42 del 23.3: impianti fotovoltaici su edifici
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 10 marzo 2011, n. 416
Circolare n. 2/2011 “Indicazioni in merito alle procedure autorizzative e abilitative di impianti
fotovoltaici collocati su edifici e manufatti in genere”
Burp 41 del 22.3: ulivi monumentali
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 8 marzo 2011, n. 345
L.R. n° 04/06/2007 n° 14 “Tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali della
Puglia”. Predisposizione primo elenco degli ulivi monumentali di cui all’art. 5 8 Elenco degli ulivi e
uliveti monumentali).
Sono elencati gli alberi da salvaguardare con indicazione del relativo comune, località, dati
catastali per l'individuazione. Del nostro comune per ora ci sono gli ulivi della masseria Lizza.
Giunta del 22.3: provvedimenti principali
- Approvato dalla Giunta regionale il Piano Strategico per lo sviluppo della banda larga. Il
documento verrà definitivamente approvato a conclusione della concertazione. Piano Strategico
- Adottato dalla Giunta regionale il “ Regolamento per la gestione di terre e rocce da scavo
derivanti da attività di scavo, movimentazione di terra e lavorazione dei materiali inerti”. Il
Presidente della Regione lo emanerà con atto apposito. Regolamento testo
- La Giunta regionale ha disposto la corresponsione dell’importo complessivo di € 1.477.479,00 a
tutti i Comuni della Regione dei trasferimenti erogati dallo Stato per le funzioni amministrative in
materia di invalidità civile esercitate negli anni 2009 e 2010.
regionepuglia 220311
Social housing: assessore Barbanente convoca Anci Puglia
L'Assessore Barbanente ha convocato l'ANCI Puglia e i comuni ad elevata tensione abitativa sul
social housing. L'incontro si è tenuto il 22 marzo presso la sala stampa della presidenza della
Giunta regionale alle 16 con la partecipazione dell'Assessore Gentile.
L'incontro è volto a condividere un percorso di accompagnamento dei comuni per l'attuazione
consapevole e socialmente orientata dei provvedimenti del Governo statale in materia di
Federalismo Demaniale e politiche abitative, con particolare riguardo al Fondo Nazionale per il
Social Housing. Tale percorso è finalizzato a promuovere politiche attive in grado di affrontare,
mediante la messa a valore del patrimonio immobiliare pubblico, problemi di fabbisogno abitativo
che si ha difficoltà a risolvere nella perdurante situazione di carenza di finanziamenti statali e di
difficoltà della finanza locale.
regionepuglia 220311
Fondo Unico dello Spettacolo: nota dell'assessore Godelli
"La Regione Puglia ha costruito negli ultimi anni un vero e proprio “sistema della cultura”, i cui
aspetti più significativi sono costituiti dagli interventi di sostegno ai soggetti professionali che
operano nel campo dello spettacolo dal vivo, del cinema, dell’arte contemporanea e della “cultura
del libro”.
"Gli esempi più significativi della nostra attività sono quelli legati al “distretto della creatività”, alla
cui costituzione (in itinere) hanno aderito circa 200 tra soggetti artistici e imprese dei settori
interessati. Nel distretto confluiranno tra l’altro le attività delle nostre 12 Residenze Teatrali, quelle
di Puglia Sound’s, quelle dell’Apulia Film Commission.
"Anche quest’anno, nonostante i tagli drammatici che la Puglia ha subito nelle entrate generali
conferitele dal Governo, destiniamo al funzionamento dello spettacolo pugliese (teatro, musica,
danza, cinema, lirica) circa 9 milioni di Euro, cui si aggiungono altri 10 milioni dai Fondi Europei
rivolti ai diversi “sistemi” (produzioni cinematografiche, Teatri Abitati, Puglia Sounds), e un altro
milione e mezzo per le attività culturali (mostre, progetti di lettura, festival culturali ecc).
Complessivamente oltre 20 milioni di finanziamenti regionali per consolidare il sistema delle
attività culturali e dello spettacolo. Una Regione del Sud che investe nello sviluppo culturale, a
fronte di un Governo nazionale che taglia spietatamente e mette in ginocchio la Cultura del Paese.
"Abbiamo calcolato in circa due milioni i tagli che la drammatica decurtazione del FUS da parte del
Governo comporterà per i soggetti artistici pugliesi, e presumibilmente altri 3 milioni in meno per
la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli. Dunque circa 5 milioni in meno di derivazione
ministeriale alla sola Puglia, e forse ancora di più.
"I tagli del FUS, che riguardano la realizzazione delle stagioni di spettacolo, colpiranno tutti i grandi
soggetti artistici che operano nel teatro musica lirica e danza. Possiamo prevedere facilmente che
una simile entità di tagli metterà in crisi le stagioni già programmate e taglierà pesantemente
l’occupazione del settore, per taluni in modo irreversibile (ad esempio, i due Teatri Stabili privati
Kismet e Koreja, il Festival della Valle d’Itria, la Fondazione Petruzzelli, il Consorzio Teatro Pubblico
Pugliese rischiano letteralmente il collasso).
"Appare assurdo e barbarico che mentre una virtuosa Regione del Sud mette fondi su un sistema
dello spettacolo di indubbia qualità, destinando ad esso anche risorse europee dell’Obiettivo
Convergenza, lo Stato vanifichi gli sforzi mettendo in ginocchio d’un solo colpo l’intero sistema.
"Per queste ragioni, e in nome di un indispensabile impegno per la salvaguardia e lo sviluppo della
Cultura e della democrazia nel nostro Paese, aderiamo, come Regione, come Assessorato e come
sistema culturale pugliese, alla mobilitazione nazionale contro i tagli del FUS e solleciteremo nella
riunione romana del 23 marzo le altre Regioni a condividere con noi la protesta nei confronti delle
politiche culturali del Governo italiano, accompagnandola con la ferma richiesta di ripristinare il
FUS almeno ai livelli del 2009."
regionepuglia 220311
dal comune
Rilevazione presenze in ufficio: istruzioni per l’uso
Dall’1 aprile cambia l’applicativo per la rilevazione della presenza di ciascuno di noi in ufficio.
Entriamo così in una nuova era con l’abolizione totale della carta e l’utilizzo esclusivo di supporti
informatici.
Infatti nei giorni successivi, gradualmente, potremo utilizzare tutte le possibilità della nuova
procedura. L'ufficio personale ci ha illustrato le novità più rilevanti.
Anzitutto non dovremo più digitare codici: resta solo il 6 da digitare in caso di uscite per servizio.
Entro metà aprile ciascuno di noi riceverà un username e una password per poter vedere sul
proprio pc il proprio cartellino mensile e verificare la situazione di dare/avere.
Entro il mese di maggio sarà attivato il sistema di richieste / autorizzazioni informatizzato: cioè
ciascun dipendente dovrà inviare, tramite web, richieste di ferie, permessi, lavoro straordinario; il
dirigente o suo incaricato autorizzerà o meno sempre via web. Il cervellone centrale registrerà
quindi automaticamente le autorizzazioni. In mancanza di autorizzazione, l’eventuale prestazione
lavorativa straordinaria non darà luogo né a pagamento né a recupero.
Ci sembra un ottimo passo in avanti. Adesso speriamo che tutto funzioni perfettamente. E che
l'abolizione della carta continui senza sosta. Certo, dovremo abituarci ad aprire sempre la posta
elettronica...
Buoni pasto nell'orario giusto
L'ufficio personale informa che dal 21 marzo i buoni pasto potranno essere ritirati esclusivamente il
martedì e giovedì dalle ore 15 alle ore 17,30.
C'è da augurarsi che anche per questo servizio prima o poi si arrivi alla informatizzazione...
Earth hour – l'ora della terra
Dalle 20,30 alle 21,30 di sabato 26 marzo edifici e monumenti di molte città del mondo saranno
spenti, su iniziativa del WWF, per sensibilizzare cittadini e istituzioni ai temi del risparmio
energetico, dei cambiamenti climatici e della riduzione delle emissioni dei gas serra.
Il comune di Lecce ha aderito all'iniziativa e spegnerà le luci di piazza Sant'Oronzo.
Anche ciascuno di noi può aderire spegnendo le luci in quell'ora, oltre ovviamente ad adottare uno
stile di vita quotidiano improntato al risparmio energetico.
QUI ogni informazione sull'iniziativa.
giurisprudenza
Tar Milano 729/2011: certificato destinazione urbanistica
Il certificato di destinazione urbanistica è privo di efficacia provvedimentale, perciò non può essere
impugnato autonomamente.
Il certificato di destinazione urbanistica (di cui ai commi 2° e seguenti dell’art. 30 del D.Lgs.
380/2001, Testo Unico dell’Edilizia), in quanto atto di certificazione redatto da un pubblico
ufficiale, ha natura ed effetti meramente dichiarativi e non costitutivi di posizioni giuridiche, che
discendono in realtà da altri provvedimenti, che hanno a loro volta determinato la situazione
giuridica acclarata dal certificato stesso.
ancitel 140311
Tar Lazio 2032/2011: concorso dirigente, titoli preferenza
Nel pubblico concorso per l'accesso alla qualifica di Dirigente può farsi applicazione dei titoli di
preferenza previsti, a parità di merito, per l'accesso agli impieghi presso la P.A. ex art. 5 del dpr 487
del 1994. I concorrenti, già impiegati dello Stato, possono, pertanto, fare valere titoli di preferenza
già scrutinati e fatti valere all'ingresso in carriera, perché la disciplina del concorso non differisce
ontologicamente da quella del corso concorso previsto per l'accesso alla qualifica di dirigente
dall'esterno della P.A., né il concorso è strumento riservato al reclutamento dall'interno. Il dpr 272
del 2004 nella parte in cui ha espressamente previsto l'applicazione delle vigenti disposizioni in
materia di titoli di preferenza solo con riferimento al corso-concorso, ciò ha fatto in quanto
quest'ultimo istituto necessitava di essere regolamentato in via organica, senza tuttavia con questo
poter trarre dalla disciplina un divieto di ricorso, nel bando, ai criteri di preferenza a parità di
merito che sono in vigore per effetto del dpr 487 del 1994 e che, per la palese significazione logica
del suo testo, si applicano a tutti i concorsi.
sole24ore, osservatorio giurisprudenza
Tar Catanzaro 321/2011: esclusione da gara e comunicazione ex legge 241
E' ius receptum il principio secondo cui l'atto di esclusione dalla gara pubblica di un partecipante,
rientrando nell'ambito di un procedimento amministrativo in corso e del quale tutti i concorrenti
sono già a conoscenza, non deve essere preceduto dalla comunicazione prescritta dall'art. 7 della
legge 241 del 1990. Nel caso di specie, si è ritenuta infondata l'eccezione sollevata dalla società
ricorrente avverso l'atto recante la sua esclusione dalla gara pubblica oggetto del giudizio per
violazione degli obblighi procedimentali contemplati dal citato articolo 7 della legge 241/1990.
sole24ore, osservatorio giurisprudenza
fuorisacco
Cooperativa: convenzioni per noi
Diventano più numerose e interessanti le convenzioni ottenute dalla cooperativa dipendenti
comunali in favore dei soci. Ultime in ordine di tempo quelle con uno studio legale, un centro di
igiene dentale e odontoiatrico e con un parrucchiere. Una certa possibilità per i professionisti di
farsi pubblicità reca certamente vantaggi per i cittadini: le convenzioni ne sono la prova. Con la
situazione economica e con il futuro non certo roseo dei nostri stipendi la esigenza di risparmio è
sempre più impellente e quindi ogni occasione va cercata e colta con favore.
Ogni informazione può essere richiesta alla Cooperativa: 0832 241464.
Scelte per voi
- Venerdì 25 eccezionale serata musicale al Politeama: con la direzione di Oleg Caetani l'Orchestra
sinfonica di Lecce “Tito Schipa” esegue la terza sinfonia di Beethoven, l'Eroica, considerata uno dei
massimi monumenti della storia della musica, il concerto numero 9 di Mozart e la seconda sinfonia
di Borodin.
- Sabato 26 e domenica 27 giornate del FAI. Qui il programma con le località, gli edifici, gli orari.
Segnaliamo la possibilità di visitare il restaurato palazzo Vernazza nel cuore di Lecce.
- Dal 25 marzo al 2 aprile ai Teatini e presso la fondazione Palmieri (via dei Sotterranei 24, ex chiesa
di san Sebastiano) interessante mostra di pittura ed incontri culturali vari sotto il titolo “Eros e
Thanatos – donne nello sfondo unitario”.
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L'occasione favorisce solo la mente che vi è preparata.
Louis Pasteur, 1822 - 1895, chimico e biologo francese, è considerato il fondatore della moderna
microbiologia; tra le sue grandi scoperte: le anomalie della fermentazione della birra, del vino e
dell'aceto; la pastorizzazione; le malattie del baco da seta; il colera dei polli; il carbonchio di bovini,
ovini ed equini; la rabbia e la relativa sieroterapia.
accadde oggi
1957, alle 18,46 a Roma Germania Ovest, Francia, Italia, Belgio, Olanda, Lussemburgo firmano il
trattato istitutivo del Mercato Comune Europeo (MEC)
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a cura dell'ufficio documentazione del settore “politiche comunitarie”
contatti / info
pino sparro – marco laudisa
0832.682977-75
[email protected]