venticinque marzo 2011
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venticinque marzo 2011
notiziario n. 61 d i l e c c e venticinque marzo 2011 in questo numero dall'europa • • • • • • dall'italia • • • c o m u n e “Europa per i cittadini”: disponibile la nuova guida La settimana europea della Democrazia locale 2011: strumento di comunicazione in materia di diritti umani a livello locale Indagine: politiche anticrisi nelle regioni e nelle città CCRE sostiene partenariati tra comuni europei e siriani “Gioventù in azione”: info day in programma URBACT, entro giugno si concludono venti progetti • • • • • • • • • • Gu 67 del 23.3: federalismo municipale Dal 31 maggio nuove regole di riprogrammazione per i Fondi Ue non spesi dalle Regioni Cassa Depositi e Prestiti, Anci e Ifel presentano i servizi ai Comuni per richiedere prestiti via web Energia - Anci: "Necessario coinvolgimento enti locali per nuova normativa" SGATE: Anci chiede discussione in Conferenza Unificata D’Attis al Sole24Ore: “Bene Suap 'telematico', impegno nostro massimo ma le rivoluzioni non si fanno in un giorno” SPECIALE protesta cultura Protesta Cultura - Alfarano (Lecce): “Dire no alla cultura fa male a qualsiasi amministratore” Monitor città II semestre 2010 Le regole del Comitato per Islam italiano per i luoghi di culto Abrogazione AATO: Ministero Ambiente accoglie richiesta di proroga Associazione Sole 24Ore, i vincoli del Patto di stabilità frenano pagamenti alle imprese soprattutto al Sud Gemellaggi: Aiccre, storia e prospettiva dalla puglia • • • • • • Burp 42 del 23.3: criticità coste Burp 42 del 23.3: impianti fotovoltaici su edifici Burp 41 del 22.3: ulivi monumentali Giunta del 22.3: provvedimenti principali Social housing: assessore Barbanente convoca Anci Puglia Fondo Unico dello Spettacolo: nota dell'assessore Godelli dal comune • • • Rilevazione presenze in ufficio: istruzioni per l’uso Buoni pasto nell'orario giusto Earth hour – l'ora della terra giurisprudenza • • • Tar Milano 729/2011: certificato destinazione urbanistica Tar Lazio 2032/2011: concorso dirigente, titoli preferenza Tar Catanzaro 321/2011: esclusione da gara e comunicazione ex legge 241 fuorisacco • • Cooperativa: convenzioni per noi Scelte per voi dall'europa “Europa per i cittadini”: disponibile la nuova guida Pubblicata sul sito dell'EACEA - Agenzia esecutiva per l'istruzione, gli audiovisivi e la cultura - la nuova guida al programma "Europa per i cittadini" valida da Marzo 2011 La presente guida al programma ha lo scopo di assistere tutti i soggetti interessati a sviluppare progetti o a ricevere sostegno finanziario nell'ambito del programma sopra menzionato. Li aiuta a comprendere gli obiettivi e le azioni del programma e, di conseguenza, i tipi di attività che possono essere sostenute. Fornisce inoltre informazioni dettagliate sui requisiti necessari per fare domanda e sul livello di sovvenzione che può essere offerta. Comprende: - una serie completa di informazioni sulle opportunità di finanziamento previste dal programma "Europa per i cittadini": condizioni essenziali per una domanda di finanziamento, spiegazione della procedura di selezione e delle norme generali pertinenti alle domande di sovvenzioni dell'Unione europea che sono selezionate alla fine della procedura; - per fini di stabilità e prevedibilità, un calendario per la presentazione e la valutazione delle domande, che sarà valido per l'intera durata del programma. Questo favorirà una pianificazione più efficace e a più lungo termine da parte delle organizzazioni interessate a sviluppare attività nel quadro del programma; - una definizione stabile e dettagliata di tutti i requisiti che dovrebbero essere soddisfatti da ogni tipo di progetto; - un glossario dei termini e delle definizioni rilevanti per il programma "Europa per i cittadini" pore 230311 La settimana europea della Democrazia locale 2011: strumento di comunicazione in materia di diritti umani a livello locale “Diffondere negli enti locali dei 47 paesi membri del Consiglio d’Europa una cultura dei diritti dell’uomo basata sulla consapevolezza che la gran parte dei diritti umani si realizzano nei territori e nelle città: è questa una delle priorità su cui il Congresso sta svolgendo un’azione di rilevo per la vitalità della democrazia locale in Europa”. Così Thorbjørn Jagland, Segretario Generale del Consiglio d’Europa, intervenendo alla sessione del Congresso dei poteri locali e regionali a Strasburgo. “La “Settimana europea della democrazia locale”, che il Congresso ha quest’anno incentrato sui diritti dell’uomo in ambito locale, è uno strumento utile ad aumentare la sensibilità su questi temi decisivi per la coesione sociale nelle nostre società che affrontano quotidianamente nuove sfide democratiche” - ha proseguito il Segretario Generale già primo ministro norvegese. “Non si tratta di appesantire ulteriormente gli enti locali con nuove competenze, ma di invitarli a garantire più rispetto per le diversità, le differenze culturali e facilitare l’accesso ai servizi alle famiglie più sfavorite e agli immigrati, combattere ogni forma di segregazione e di intolleranza”. Il Congresso si è impegnato ad organizzare in autunno un convegno sulle tematiche dell’integrazione dei Rom, invitando reti di città europee impegnate in attività sperimentali, e soprattutto alcuni sindaci e consiglieri Rom che svolgono il loro mandato in diverse città e comuni europei. (com) anci 230311 Indagine: politiche anticrisi nelle regioni e nelle città Il Comitato delle regioni, nel corso del 6° Dialogo territoriale del febbraio scorso, ha avviato una indagine online volta ad esaminare la situazione socio-economica delle regioni e delle città dell’UE durante la crisi e fornire un’ulteriore valutazione con le autorità locali e regionali dei provvedimenti anticrisi adottati con l’assistenza dell’Unione europea. I risultati dell’indagine serviranno come base di partenza per i contributi al dibattito sulla necessità di misure anticrisi, una migliore spesa dell’UE, risorse finanziarie nazionali, regionali e locali e sull’efficacia di Europa 2020 come strategia di uscita. Infine, verrà fornita un’istantanea della situazione attuale delle regioni e delle città alla vigilia della discussione del Quadro finanziario pluriennale 2014-2020. L’indagine si concluderà il 4 aprile 2011. europaregioni 230311 CCRE sostiene partenariati tra comuni europei e siriani Il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa ha espresso il proprio sostegno a favore dello sviluppo di partenariati internazionali tra comuni europei e siriani nel quadro della seconda fase del progetto per la “Modernizzazione dell’amministrazione comunale” (MAM II) lanciato il 19 marzo scorso a Damasco, in Siria. “I partenariati internazionali possono avere un impatto positivo per le due parti interessate poiché lo scambio è alla base stessa dell’apprendimento e della comprensione reciproci” ha dichiarato Fédéric Vallier, segretario generale del CCRE. “Il CCRE è convinto che gemellaggi e partenariati tra comuni possano rafforzare e facilitare il processo di decentramento in Siria mettendo a disposizione strumenti concreti per lo sviluppo locale ed il rafforzamento delle capacità dell’amministrazione locale”. Il CCRE ha espresso la sua volontà di perseguire la cooperazione in tal senso poiché “siamo inpegnati ad accrescere i progetti di cooperazione internazionale, in particolare attraverso PLATFORMA, la piattaforma europea degli enti locali e regionali per lo sviluppo, di cui il CCRE assicura il segretariato”. Vallier ha pure invitato i colleghi siriani ad unirsi alla rete di Città e governi locali uniti (CGLU), che gioca un ruolo importante a livello di sviluppo di legami e progetti di partenariati internazionali europaregioni 230311 “Gioventù in azione”: info day in programma Sono aperte da lunedì 21 Marzo u.s. le iscrizioni per partecipare al seminario sul "Servizio Volontario Europeo e sulle procedure di accreditamento" che si terrà il 19 Aprile 2011 a Roma Per partecipare all'evento, organizzato dall'Agenzia Nazionale per i Giovani, la domanda deve essere compilata esclusivamente via web entro le ore 24 del 10 Aprile 2011 La giornata ha lo scopo di fornire, inoltre, un'informazione generale sul programma Gioventù in Azione. Possono partecipare alla giornata organizzazioni/associazioni/cooperative sociali/ enti locali che non hanno alcuna esperienza nell'ambito dell'azione 2 del programma Gioventù in Azione La giornata fa parte di una serie di eventi formativi/informativi organizzati dall'Agenzia Nazionale per i Giovani, in collaborazione con la Rappresentanza della Commissione europea e del Parlamento europeo in Italia proseguendo, per il 2011, l'attività di informazione e formazione finalizzata alla conoscenza del programma comunitario GIOVENTU' IN AZIONE e delle politiche dell'Unione europea per i giovani. pore 220311 URBACT, entro giugno si concludono venti progetti Sono 20 i progetti URBACT che hanno portato a compimento il loro programma di scambio e di formazione avviato a partire da luglio 2010. I partner del progetto hanno lavorato senza sosta alla ricerca di soluzioni condivise, efficaci e sostenibili per affrontare le grandi sfide urbane. Questi progetti hanno evidenziato soluzioni che si sono dimostrate efficaci a fornire un valido supporto per responsabili politici ed operatori coinvolti in queste sfide. I risultati delle attività portate avanti per ciascun progetto vengono illustrate nel corso di conferenze conclusive, una per ciascun progetto, in programma fino al mese di giugno 2011. Nella prima metà di marzo si sono già tenute le conferenze relative ai tre progetti: Net-TOPIC, FIN-URBACT e SUIT. Appuntamento il 31 marzo-1°aprile a Berlino con la conferenza sul Progetto CoNet e ad Anversa, negli stessi giorni, per la conferenza sul Progetto My GENERATION. Per informazioni sul Programma URBACT consultare la scheda a cura della Redazione Europuglia. Per approfondimenti sulle altre date, consultare il sito ufficiale URBACT. europuglia 180311 dall'italia Gu 67 del 23.3: federalismo municipale DECRETO LEGISLATIVO 14 marzo 2011, n. 23 - Disposizioni in materia di federalismo Fiscale Municipale. Entrata in vigore del provvedimento: 07/04/2011 Dal 31 maggio nuove regole di riprogrammazione per i Fondi Ue non spesi dalle Regioni Destinare la quota dei fondi comunitari Fesr e Fse assegnati ai programmi regionali che non raggiungono gli obiettivi di impegno o di spesa a grandi progetti nazionali e ai programmi di spesa che ‘tirano’. E’ lo spirito della direttiva messa a punto dal ministro degli affari regionali Raffaele Fitto, il cui testo è stato in parte concordato con i governatori nel giro di incontri che il ministro ha avuto nell'ultimo mese. Ne parla oggi in un articolo il ‘Sole 24 Ore’ specificando che la direttiva non si applicherà a Basilicata e Sardegna, regioni in regime di sostegno transitorio, né all'Abruzzo, per ‘tenere conto della particolare situazione determinata dal sisma del 2009’. In pratica il meccanismo, che partirà dal prossimo maggio, preleva automaticamente risorse, crescenti al crescere dello scostamento dall'obiettivo per destinarle alle priorità nazionali. Se lo scostamento rispetto agli obiettivi sarà inferiore al 10%, la sanzione consisterà nella riprogrammazione di una quota dello 0,25% del costo totale del programma interessato. Se lo scostamento sarà tra il 10 e il 20%, la quota da riprogrammare sarà dello 0,50 per cento. Se lo scostamento sarà compresa fra il 20 e il 30%, la quota riprogrammata sarà dell'1 per cento. Infine se lo scostamento supererà il 30%, il "sequestro" di risorse per finanziare grandi progetti e altri programmi veloci sarà dell'1,50 per cento. Con le risorse derivanti dalle sanzioni saranno finanziati altri programmi, rispettando, per quanto compatibile, il vincolo di destinazione territoriale, che non è quindi vincolante in modo assoluto. Ma in pratica- sottolinea l’articolo - “una corsia preferenziale sarà accordata ai grandi progetti prioritari su scala nazionale, che riguarderanno prevalentemente grandi opere infrastrutturali”. Lo schema di direttiva messa a punto dal ministro segnala anche due programmi nazionali possibili beneficiari delle risorse precettate. Il primo è il Pon Ricerca e competitività, per cui sono arrivati progetti per 6 miliardi a fronte di una disponibilità del bando per 465 milioni. La seconda indicazione di priorità riguarda le scuole: in particolare l'acquisto di attrezzature e tecnologie e gli interventi di riqualificazione degli edifici scolastici. (gp) anci 230311 Cassa Depositi e Prestiti, Anci e Ifel presentano i servizi ai Comuni per richiedere prestiti via web Un evento in contemporanea in sette città organizzato da Cassa Depositi e Prestiti, in collaborazione con Anci e Ifel, il 29 marzo 2011 a Torino, Milano, Padova, Roma, Napoli, Bari e Palermo, per presentare i nuovi servizi web, attivi da subito, a disposizione degli Enti locali. Gli Enti avranno la possibilità di richiedere direttamente via web i prestiti a CDP, compilando i moduli standardizzati presenti sul sito e inviando la domanda anche attraverso la posta elettronica certificata (servizio “Domanda online”). Potranno altresì monitorare, passo dopo passo l’iter del finanziamento (“Informazioni online-istruttoria e erogazioni”). Le nuove applicazioni online favoriranno inoltre lo scambio e la condivisione di procedure e informazioni. I nuovi strumenti affiancano le forme di sostegno che CDP, attraverso la sua gamma di strumenti finanziari, già offre a copertura dei programmi d’investimento in infrastrutture e in social-housing. (ef) anci 230311 Energia - Anci: "Necessario coinvolgimento enti locali per nuova normativa" “E’ fondamentale, in questa fase, che i Comuni vengano coinvolti nel tavolo tecnico che porterà alla nuova normativa sulle energie rinnovabili: è necessario un ampio confronto sul tema cardine dello sviluppo e della sostenibilità ambientale, e accogliamo positivamente la volontà di collaborazione da parte del Governo”. E’ quanto ha sostenuto l’Anci nel corso dell’incontro svoltosi ieri con i ministri Paolo Romani (Sviluppo economico), Raffaele Fitto (Affari regionali) e Stefania Prestigiacomo, sul tema delle fonti rinnovabili. A rappresentare l’Anci i vicepresidenti Filippo Bernocchi e Flavio Zanonato, insieme con il delegato alle Attività produttive Mauro D'Attis. In vista della nuova normativa sulle rinnovabili, Bernocchi ha voluto marcare la condivisione del principio di “moderare gli incentivi verso percentuali più consone per le bollette dei cittadini e gli standard europei”, sottolineando allo stesso tempo che “è necessaria la certezza dei tempi per garantire gli investimenti pubblici fatti finora, senza dimenticare che i Comuni, grazie agli investimenti sul fotovoltaico, hanno già ottenuto il doppio risultato di valorizzare il territorio e registrare effetti positivi sui bilanci, risparmiando sui consumi energetici”. Zanonato ha poi fatto notare che “in molte zone si stanno sviluppando distretti e filiere interessanti ma ancora da tutelare, soprattutto a fronte della concorrenza estera, come quella della produzione dei pannelli di silicio”. Da parte del ministro Romani è arrivata la rassicurazione sulla gradualità della revisione degli incentivi e sull’istituzione di “meccanismi di premialità per gli enti locali”. (mv) anci 230311 SGATE: Anci chiede discussione in Conferenza Unificata Presentata nota per sbloccare l'iter dello schema di decreto deciso l'8 luglio 2010. Il 3 marzo scorso, l’Anci ha chiesto di inserire all’ordine del giorno della prossima seduta della Conferenza Unificata un’informativa in merito allo schema di decreto del Ministero dell’economia, recante la ripartizione del Fondo finalizzato alla riduzione dei costi di fornitura energetica per finalità sociali di cui alla legge 296/2006 (progetto SGATE), da emanarsi al più presto. Ciò perché l’iter risulta bloccato, nonostante la relativa intesa fosse stata raggiunta nel mese di luglio 2010, e soprattutto perché i Comuni sollecitano tempi corti per poter inserire tali previsioni nei prossimi bilanci. Concretamente, l’intesa raggiunta sullo schema di decreto prevedeva i seguenti punti: a) l’attribuzione dei finanziamenti non deve subire ulteriori ritardi ed i restanti finanziamenti, fino al reintegro della dotazione 2008/2010 (prevista in 150 mln di euro), devono essere attribuiti alle Regioni con i medesimi criteri già indicati; b) i prossimi atti di programmazione nazionale devono ricondurre tutti gli interventi a favore della povertà e del disagio all’interno del Fondo Nazionale per le Politiche sociali, per consentire alle Regioni ed alle Amministrazioni locali la programmazione organica delle azioni e la razionalizzazione dei costi; c) le ipotesi finanziarie presentate all’esame delle Regioni devono mantenere la propria stabilità e non subire riduzioni di sorta. (alm) ancitel 230311 D’Attis al Sole24Ore: “Bene Suap 'telematico', impegno nostro massimo ma le rivoluzioni non si fanno in un giorno” “Le rivoluzioni non si fanno in un giorno ma il nostro impegno è massimo”. Mauro D’Attis, vicesindaco di Brindisi e delegato Anci alle attività produttive, commenta dalle pagine del Sole 24 Ore, l’inizio della “rivoluzione” telematica dello sportello unico per le attività produttive, in cui saranno veicolati gli adempimenti a carico delle imprese. Dal 29 marzo prossimo infatti attraverso lo sportello viaggeranno le pratiche di Scia, la segnalazione di inizio attività e sono 1759 i Comuni pronti ad accendere il canale telematico del Suap. Il Dpr 160/2010 ha semplificato la disciplina degli sportelli unici per le attività produttive. Lo sportello attivato presso il Comune o là dove manca, gestito dalla Camera di Commercio, assicura al richiedente una risposta telematica unica e tempestiva dagli altri uffici comunali e da tutte le amministrazioni pubbliche coinvolte nel procedimento. Gli amministratori locali che nei giorni scorsi hanno scritto al ministro della semplificazione, Roberto Calderoli per chiedere di tenere aperto ancora per qualche mese un canale doppio, telematico e su carta, promettono la massima collaborazione per arrivare alla semplificazione delle procedure. “L’impegno è massimo – spiega D’Attis – abbiamo ultimato una convenzione con le Poste e presto replicheremo con la rete dei tabaccai per moltiplicare i punti dove si potranno effettuare i pagamenti. Ora studieremo le modalità tecniche con Abi per i versamenti online”. (am) anci 230311 SPECIALE protesta cultura Per completezza di informazione riportiamo le posizioni di protesta espresse nei giorni scorsi e le dichiarazioni del 23 marzo dopo le decisioni del consiglio dei ministri. Chiamparino: “Soddisfatti decisione governo, nuovo ministro Galan ci convochi su questioni aperte” “Siamo soddisfatti della risposta arrivata oggi dal governo, frutto di una mobilitazione che ha visto l’ANCI in prima fila, nel quadro di una iniziativa intelligente e trasversale che ha coinvolto tutte le principali città”. Lo ha detto il presidente Sergio Chiamparino commentando a margine del direttivo la decisione del Cdm che ha reintegrato i fondi FUS riportandoli ai 428 milioni dell’anno scorso e reso strutturale il tax credit, una delle misure del ‘pacchetto’ presentato ieri dal mondo del cinema e dello spettacolo. Per questo motivo “le iniziative previste per questo fine settimana sono sospese, in attesa di definire una nuova iniziativa di proposta come previsto dall’ordine del giorno approvato dal direttivo dell'associazione”, ha spiegato Chiamparino. Tuttavia il presidente dell’ANCI ha sottolineato come rimangono aperte molte questioni, ad iniziare dalla riforma degli enti e delle fondazioni liriche. “Su questi temi chiediamo al nuovo ministro dei beni culturali, Giancarlo Galan di convocare appena possibile un tavolo di confronto". Analoga soddisfazione è stata espressa dal sindaco di Roma Gianni Alemanno, che in qualità di presidente del consiglio nazionale dell’associazione, ha seguito in prima persona la trattativa con il ministro Tremonti per il reintegro del FUS. “E’ stato un successo dell’unità delle città che hanno fatto da architrave rispetto alla mobilitazione indetta dall’ANCI con Federculture, Agis, Upi, Conferenza delle Regioni e Fai”, ha sottolineato Alemanno. A suo parere con il nuovo ministro vanno affrontate alcune questioni soprattutto di carattere ordinamentale, come quella del numero dei consiglieri e delle fondazioni, eventualmente rendendole gratuite”. Insomma per il sindaco di Roma, sulla base delle decisioni di oggi che "permettono la sopravvivenza delle associazioni dello spettacolo va avviato un processo di riforma dell’intero settore". Anche secondo l'assessore alla Cultura del Comune di Genova e delegato nazionale Anci per la cultura, Andrea Ranieri, e' stato raggiunto un risultato importante: “si tratta di una vittoria delle mobilitazioni delle città che hanno superato l'intransigenza del governo sul reintegro del Fus". “Restano nodi irrisolti -ha aggiunto- come la legge di riforma dello spettacolo dal vivo e quella per la riforma delle fondazioni liriche”. (gp) Direttivo - Protesta cultura, Anci: “Positiva apertura Cdm sui tagli, spostiamo la mobilitazione ad altra data” Un odg approvato chiede però al governo di prevedere, in sede di conversione in legge del decreto appena varato, di superare o limitare i vincoli irragionevoli imposti dalla manovra estiva alla spesa culturale. Alla luce dei risultati fin qui ottenuti, che permettono di superare la situazione di emergenza, l’ANCI decide di sospendere la tre giorni di mobilitazione della cultura e propone agli altri soggetti copromotori di programmare una nuova manifestazione di proposta che affronti i nodi strutturali e le riforme necessarie al sistema culturale del nostro Paese. E’ quanto prevede l’odg sui tagli alla cultura approvato oggi pomeriggio dal direttivo dell’ANCI, che ha preso atto con soddisfazione del reintegro parziale dei fondi destinati alla cultura, decisa dal governo questa mattina con un decreto legge che ha riportato la dotazione del FUS ai livelli del 2009 e reintegrato parzialmente anche i tagli effettuati sulle dotazioni finanziarie del Mibac. Considerato però che i nodi strutturali del sistema culturale rimangono, l’ANCI chiede al governo di prevedere, in sede di conversione in legge del decreto appena varato, di superare o limitare i vincoli irragionevoli imposti dalla manovra estiva alla spesa culturale, vincoli il cui superamento non necessita di alcuna copertura finanziaria. Secondo l’ANCI le decisioni del governo, che rappresentano la prima risposta concreta alle azioni di mobilitazione e di sensibilizzazione intraprese in questi mesi dall’associazione insieme agli altri soggetti del settore, non annullano i gravi effetti della manovra finanziaria sul settore della cultura. Da qui la richiesta di superare i vincoli di spesa che, rileva il documento approvato, "lo stesso Senato della Repubblica nell’ordine del giorno alla legge di conversione del decreto legge 'milleproroghe' approvato all’unanimità ha valutato come necessari di approfondimenti e revisioni, da concordare con l’Anci”. Lo stesso ordine del giorno chiede al governo anche di “affrontare la problematica del riassetto normativo del settore dello Spettacolo e delle Fondazioni Lirico – Sinfoniche, in modo equilibrato e concertato con l’ANCI, con il sistema delle Autonomie Locali e con i soggetti rappresentativi del settore”. (gp) Protesta cultura - Presentate le giornate di mobilitazione nazionale promosse da Federculture, Agis, Anci, Upi, Regioni e FAI Appuntamento il 26, 27 e 28 marzo con la conclusione in programma al Teatro Regio di Torino, luogo simbolo per l’unità nazionale. Sensibilizzare i cittadini, l’opinione pubblica e i rappresentanti politici e istituzionali su uno stato di crisi della cultura italiana senza precedenti nella storia repubblicana, e sui possibili interventi per uscire dall’emergenza. E’ l’obiettivo delle tre Giornate Nazionali per la cultura e lo spettacolo, promosse da Federculture, Agis, Anci, Upi, Conferenza delle Regioni e FAI, in programma il 26, 27 e 28 marzo e presentate oggi a Roma nel corso di una conferenza stampa al Palazzo delle Esposizioni. Ad illustrare l’iniziativa Roberto Grossi, presidente di Federculture, Paolo Protti, Presidente Agis, Andrea Ranieri, assessore del comune di Genova e delegato ANCI alle politiche culturali, Sofia Bosco, direttore ufficio di Roma del FAI e Cecilia D’Elia, assessore alla cultura della provincia di Roma per conto dell’Upi. Nel corso delle tre giornate sarà messa in atto una campagna nazionale di comunicazione: nei cinema, teatri, musei, biblioteche e luoghi di cultura saranno diffusi manifesti e locandine, in numerose città d’Italia si svolgeranno iniziative che avranno l’obiettivo di raggiungere cittadini ed organi di informazione. In molte sale cinematografiche sarà proiettato lo spot ‘Divieto di cultura’, realizzato appositamente per la campagna, che sarà diffuso anche in tutti gli spazi dei partecipanti all’iniziativa che ne faranno richiesta. Inoltre, saranno diffuse, anche su web attraverso i siti delle organizzazioni aderenti ed i principali social network, le ragioni della mobilitazione. Nell’ambito di questa campagna si inserisce la mobilitazione del mondo teatrale che il 27 marzo in segno di protesta non celebrerà la Giornata Mondiale del Teatro, durante la quale, invece, si svolgeranno iniziative di protesta e di sensibilizzazione sui palcoscenici italiani. A conclusione della mobilitazione, il 28 marzo si terrà al Teatro Regio di Torino un incontro pubblico di denuncia e di proposta, promosso dai soggetti animatori delle Giornate Nazionali per la cultura e lo spettacolo. La situazione Negli ultimi cinque anni l’intervento dello Stato nella cultura è sceso di oltre il 30%. La dotazione del ministero per i beni e le attività culturali solo nell’ultimo anno, tra il 2010 e il 2011, è diminuita del 14,6% passando da 1710 milioni a 1459 milioni di euro. E’ uno dei dati diffusi oggi durante la conferenza stampa di presentazione della mobilitazione che Federculture, Agis, Anci, Upi, Conferenza delle Regioni e FAI hanno organizzato per i prossimi 26, 27 e 28 marzo. A questo si aggiunge il crollo del finanziamento statale dello spettacolo con il FUS che nel 2011 raggiunge il suo minimo storico: lo stanziamento sarà di 231 milioni di euro, quasi la metà del 2010 (-43,52%). Le ripercussioni sui diversi settori dello spettacolo saranno pesantissime, ad iniziare dalle fondazioni liriche che subiranno nel 2011 un ‘taglio' di 84 milioni di euro, quasi la metà della riduzione complessiva dei finanziamenti che ammonta a 178 milioni rispetto al 2010. Questo scenario finanziario avrà gravissime ricadute sulla futura sopravvivenza delle attività culturali in Italia. Sul fronte dello spettacolo, il taglio dl 40% delle risorse statali comporterà tagli della stessa entità a produzione e occupazione: andranno persi circa 220.000 posti di lavoro. Inoltre sul settore cinema peserà l’introduzione del prelievo a carico degli spettatori di 1 euro sul biglietto di ingresso che, secondo l’Agis, porterà ad un calo del pubblico e quindi degli introiti. Infine notevoli conseguenze si avranno anche sui bilanci e sulla programmazione di molte aziende, istituzioni e manifestazioni culturali. Tra gli enti a rischio chiusura figurano Cinecittà Luce, l’Istituto storico italiano per il Medioevo e il sistema artistico pugliese, mentre pesanti dubbi rimangono per l’edizione 2011 della Biennale del cinema di Venezia. Le richieste Affermare la centralità della cultura nelle politiche economiche e sociali nazionali come strumento reale e certificato di crescita civile ed economica. Assicurare livelli certi ed adeguati di finanziamento del settore che ne permettano l’esistenza e lo sviluppo, iniziando dal reintegro del Fondo Unico dello Spettacolo. Sono queste alcune delle richieste che i promotori della Giornate Nazionali per la cultura e lo spettacolo rivolgono al governo ed al parlamento per risollevare il settore sottoposto negli ultimi anni a notevoli tagli di bilancio che mettono a rischio la sopravvivenza di numerosi enti culturali. Tra le altre richieste figurano anche l’introduzione di forme di incentivazioni fiscali per le donazioni a favore della cultura e la garanzia del tax-credit e tax-shelter al cinema, attraverso risorse pubbliche o coinvolgendo tutte le realtà che utilizzano il prodotto film e non gravando sugli spettatori e/o sulle sole imprese dell’esercizio cinematografico. Federculture, Agis, Anci, Upi, Conferenza delle Regioni e FAI chiedono, inoltre, misure di sostegno all’occupazione e lo sviluppo delle professionalità del settore, anche attraverso opportuni interventi formativi ed investimenti su una efficace valorizzazione a tutela del patrimonio culturale ed ambientale coinvolgendo gli enti locali. Completano la ‘piattaforma’ di otto richieste rivolte a Governo e Parlamento la promozione di processi di modernizzazione nella gestione e nella produzione culturale e ambientale, anche sostenendo la creatività giovanile e l’attuazione di politiche culturali di livello europeo. (gp) anci 220311 Protesta Cultura - Alfarano (Lecce): “Dire no alla cultura fa male a qualsiasi amministratore” “Dire no alle molteplici iniziative culturali che ci sottopongono i nostri operatori, molto spesso giovani del nostro territorio, a causa della mancanza di fondi, è una cosa che fa male e che ogni amministratore vorrebbe non dire”. Lo afferma l’Assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Lecce, Massimo Alfarano, alla vigilia delle tre giornate di mobilitazione contro i tagli ai finanziamenti pubblici alla cultura e allo spettacolo promosse per il 26, 27 e 28 marzo da Agis, Federculture, Anci, Upi, Conferenza delle Regioni. “Non è facile per un assessore alla Cultura di una città come Lecce, che vive di cultura e turismo, dover fare i conti con i tagli che riguardano questo importantissimo settore. È inutile nasconderlo, solo e soltanto perché apparteniamo politicamente alla stessa maggioranza che governa l’Italia”, afferma. “Tuttavia – continua Alfarano – proprio perché amministratori, abbiamo il dovere di essere persone responsabili. Stiamo vivendo una fase eccezionalmente critica per l’economia dei nostri paesi e delle nostre città, una fase che va affrontata con la stessa serietà che stanno dimostrando, a vario livello, il Presidente del Consiglio, il Ministro dell’Economia e, a livello locale, il Presidente della Provincia di Lecce e il Sindaco della nostra città”. Alla domanda se e come l’amministrazione di Lecce stia cercando di tamponare la situazione, Alfarano risponde: “In attesa di tempi migliori, facciamo tutti i salti mortali per evitare ogni possibile spreco e per convogliare ogni risorsa nell’organizzazione di calendari di eventi culturali in linea con la tradizione delle nostre città. A Lecce, grazie anche alla ferrea condivisione del sindaco, stiamo lavorando molto su eventi culturali tesi a richiamare l’attenzione dei tanti vacanzieri che affollano le nostre città nei weekend. Da Chagall ai maestri cartapestai, dalla danza al teatro, dal cinema alla musica: ogni forma d’arte viene valorizzata in appositi appuntamenti di richiamo che vogliono essere un invito a vivere Lecce non soltanto godendo delle bellezze naturalistiche e architettoniche, ma anche fruendo di eventi culturali irripetibili che, con enormi sacrifici, si stanno incastonando nel nostro tessuto urbano”. (sm) anci 210311 Monitor città II semestre 2010 La quattordicesima edizione dell’indagine Monitor Città, dell’istituto di ricerca Fullresearch diretto da Marco Benatti e Natascia Turato, rileva nel secondo semestre del 2010 una conferma al vertice della classifica: quella di Matteo Renzi, primo cittadino di Firenze, con il 68,1% di consensi e un +1,3 rispetto alla rilevazione del primo semestre dello stesso anno. Renzi questa volta divide il primato con il suo collega di Verona, Flavio Tosi, che era già stato protagonista di questa classifica nel primo semestre 2009, mantenendosi nelle successive rilevazioni sempre nelle prime posizioni, infatti era al secondo posto nella precedente indagine che invece ora è occupato da Sergio Chiamparino, sindaco uscente di Torino, che con un +1,7 raggiunge quota 65,9% di giudizi positivi. Segue al terzo posto con il 65,0% delle preferenze, il sindaco di Sassari, Gianfranco Ganau, eletto nella scorsa primavera e al suo secondo mandato. Il dato medio, calcolato sul livello di soddisfazione espresso dai cittadini sull’operato dei sindaci di tutti i comuni capoluogo, è in decremento rispetto allo scorso semestre, passando dal 54,8% al 54,2% con un -0,6%. Nella speciale classifica dei Super Sindaci che Fullresearch realizza ogni 6 mesi e che rappresenta solo gli amministratori che hanno superato la soglia del 55% di gradimento del loro operato, calcolato sulla base di un giudizio espresso dai cittadini, sono presenti 42 primi cittadini tra cui dieci new entry rispetto allo scorso semestre: Giafranco Ganau (Sassari), Giordano Bruno (Aosta), Umberto Di Primio (Chieti), Massimo Cialente (L’Aquila), Nicola D’Agostino (Vibo Valentia), Alberto Valmaggia (Cuneo), Alessandro Bianchi (Nuoro), Flavio Zanonato (Padova), Emilio Bonifazi (Grosseto) e Giuseppe Fanfani (Arezzo). Nessun sindaco donna ha superato la soglia del 55,0%. I 42 sindaci presenti in classifica sono: 27 di centrosinistra e 15 di centrodestra, 19 del nord, 9 del centro e 14 del sud. Il primo posto nella classifica relativa alla soddisfazione espressa dai cittadini sulla qualità dei servizi erogati dai comuni è ancora di Bolzano con il 76,3% medio, al secondo posto Trento con il 71,5% ed al terzo Belluno con il 66,1% a cui seguono due città emiliane: Reggio Emilia (66,0%) e Parma (63,7%). Ad eccezione di Siena, i primi venti posti della classifica sono tutti occupati da città del Nord. La classifica dei primi 20 comuni italiani è ottenuta attraverso un indice medio relativo al livello di soddisfazione espresso dai cittadini intervistati su 23 servizi (anagrafe/stato civile, tributi, URP, servizi scolastici, politiche per le imprese, servizi sociali, sicurezza, polizia municipale, raccolta rifiuti, pulizia delle strade, manutenzione stradale, illuminazione stradale, verde/parchi pubblici, edilizia/urbanistica, turismo, cultura/spettacolo, sport, viabilità/traffico, parcheggi, trasporto pubblico, gas, acqua, elettricità). monitorcittà 220311 Le regole del Comitato per Islam italiano per i luoghi di culto Nell'informativa si sottolinea la prassi di chiedere ai Comuni di poter fruire di locali pubblici da adibire a centro culturale, per poi chiedere il cambio di destinazione d’uso, per adibirli a luoghi di culto. Nel corso della seduta della Conferenza Stato – Città ed Autonomie locali che si è tenuta lo scorso 16 marzo, il Sottosegretario Alfredo Mantovano ha reso un’informativa riguardante il parere del Comitato per l’Islam italiano sui luoghi di culto islamici. Il parere ha ad oggetto la regolamentazione dell’esercizio pubblico del culto con riferimento alla libertà religiosa dei fedeli musulmani. In particolare, si riconosce il diritto costituzionalmente garantito a disporre di luoghi di culto e si riepiloga il contenuto dei numerosi disegni di legge presentati sulla realizzazione degli edifici di culto, pur precisando che non rientra nei compiti del Comitato fare valutazioni, limitandosi a richiamare le Linee Guida adottate dall’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa del luglio 2004 e la necessità di contrastare la proliferazione di luoghi di culto al di fuori delle regole. Il parere, inoltre, cita i risultati di una ricerca recente secondo cui in Italia ci sarebbero 764 luoghi di culto (concentrati nel nord del Paese), per la maggior parte si tratta di magazzini e scantinati adibiti a tale funzione, e 3 moschee a Roma, Catania e Milano. Si sottolinea la prassi di chiedere ai Comuni di poter fruire di locali pubblici da adibire a centro culturale, per poi chiedere il cambio di destinazione d’uso, pur in assenza di modifiche ai piani urbanistici, per adibirli a luoghi di culto. Su tale questione, il Comitato afferma che “la pratica di utilizzare costruzioni per attività diverse da quelle per le quali sono state realizzate, quando non tenga conto delle leggi sul governo del territorio, non può tuttavia essere considerata legittima soltanto perché riguarda in generale il legittimo diritto di culto”. Sul punto si conclude che i “luoghi di culto islamici, relativamente alle procedure edilizie e urbanistiche, alle norme di sicurezza e di gestione e dell’ordine pubblico, dovranno fare riferimento alla normativa nazionale e locale. Gli edifici dovranno essere costruiti in totale conformità con la normativa edilizia e urbanistica, previa approvazione dell’ufficio tecnico comunale. Inoltre, dovranno essere inseriti in zone urbanistiche compatibili con la destinazione d’uso di pubblico interesse o luogo di culto. La comunità islamica deve individuare l’area per l’edificazione, con le idonee caratteristiche urbanistiche e presentare il progetto all’Ufficio Tecnico del Comune che lo esamina e ha facoltà di proporre soluzioni alternative. La comunità islamica si fa carico di acquistare l’area per l’edificio da adibire che dovrà corrispondere a criteri di estetica e decoro anche in relazione all’entità del bacino d’utenza e deve essere conforme alle vigenti norme urbanistico edilizie nonché a quelle di igiene, sanità, sicurezza e ordine pubblico.” Il Comitato, inoltre, auspica che “le amministrazioni locali predispongano, all’interno delle norme tecniche di attuazione dei Piani regolatori generali , apposite zone destinate ai servizi di quartiere, tra cui sia prevista la categoria “AR -attrezzature religiose esclusi i conventi”, non rivelandosi idonee a tale scopo aree ad uso prevalentemente residenziale, atte ad ospitare semmai associazioni politiche, culturali, sindacali, ecc.”. Il Comitato, poi, affronta il tema della tracciabilità e trasparenza nella raccolta fondi, invitando alla massima trasparenza nella tenuta contabile delle risorse, delle donazioni, ecc. e richiamando l’adozione, da parte di alcune comunità islamiche, di linee guida per una disciplina dei luoghi di culto della confessione islamica e di un codice di “buone pratiche”. Il Comitato, infine, ritiene opportuno stabilire un divieto di svolgere nel luogo di culto attività di propaganda politica, attività di commercio, ristorazione o altro, qualora non rispettino le normative vigenti. Ed inoltre non possono esserci all’interno vani adibiti a pratiche sanitarie. (com/ef) anci 220311 Abrogazione AATO: Ministero Ambiente accoglie richiesta di proroga Associazione Soddisfazione per la formalizzazione della richiesta di proroga, più volte sollecitata dall’ANCI, del termine per l’abrogazione delle Autorità D'Ambito per i servizi idrico e rifiuti (Aato) e’ stata espressa da Filippo Bernocchi, Vicepresidente ANCI con delega alle politiche energetiche e ai rifiuti. ‘’Con l’inserimento della proroga al 31 dicembre 2011, nello schema di DPCM ora al vaglio delle competenti Commissioni parlamentari – aggiunge - il Ministero dell’Ambiente ha fornito l’intervento chiarificatore che l’Associazione dei Comuni aveva più volte caldeggiato nei giorni scorsi’’. ‘’Questa proroga – conclude Bernocchi - consentirà di poter aprire un ragionamento, con tutti gli enti territoriali coinvolti, al fine di creare, a livello locale, le condizioni di equilibrio sulle quali devono essere fondati servizi che hanno un forte impatto sulla qualità della vita nelle città’’. anci 220311 Sole 24Ore, i vincoli del Patto di stabilità frenano pagamenti alle imprese soprattutto al Sud Il quotidiano di Confindustria analizza le cause delle difficoltà dei Comuni a saldare i lavori delle imprese. I vincoli del patto di stabilità e le difficoltà gestionali rallentano i versamenti alle imprese, e la sofferenza si riscontra soprattutto al Sud. Nel 2010 il Comune di Bari ha liquidato pagamenti alle imprese per 50,7 milioni di euro, il 42,1% rispetto al 2009, segue il Comune di Catanzaro (una differenza pari a -39,7% negli anni considerati), il Comune di Potenza (-35,9%). Percentuali con il segno meno si riscontrano soprattutto al Centro-Sud, tuttavia, “la gelata nei pagamenti per investimenti della pubblica amministrazione alle imprese, rilevata dal monitoraggio del ministero dell'Economia sui flussi di cassa, l’anno scorso si è mangiata 3 miliardi (con una flessione del 17% nei pagamenti)”, ed è piuttosto “generalizzata, fatica a farsi imbrigliare nelle solite distinzioni territoriali”. Sulle cause si è soffermato un articolo pubblicato oggi da Il Sole 24Ore. Sul banco degli imputati i vincoli imposti dal patto di stabilità cui si uniscono, però, le incertezze gestionali nelle amministrazioni e uno scarso impegno a sfruttare le opportunità che si nascondono nelle pieghe delle regole. “Nel 2010 i soli Comuni hanno liquidato 3 miliardi di euro meno dell’anno prima, ma un miliardo abbondante di mancati pagamenti all'anno nasce da un «eccesso di zelo» da parte dei sindaci, oppure una somma analoga si sarebbe potuta liberare grazie all'intervento delle Regioni. Insomma: se tutto fosse andato come doveva, la flessione dei pagamenti alle imprese si sarebbe attestata fra il 9 e il 10%, invece di registrare il -16% che rappresenta una mazzata per molti sistemi economici territoriali”. Ovviamente i più colpiti sono i costruttori, la categoria che più ha risentito dell’incertezza dei bilanci delle casse comunali. “I loro lavori assorbono l'80% dei pagamenti dei sindaci. Le fatture liquidate a chi costruisce strade sono diminuite del 17%, quelle destinate a chi realizza infrastrutture idrauliche sono scese del 22% e chi lavora sui beni culturali deve fronteggiare il taglio di quasi un terzo della liquidità in circolo”. Una situazione difficile che è resa ancora più grave dalle difficoltà di programmazione da parte dei singoli Comuni. Come si evince dalle tabelle della Ragioneria, “nel 2009 gli enti con più di 5mila abitanti hanno superato di 1,1 miliardi l'obiettivo imposto dal patto. I sindaci chiedono che queste risorse rimangano a loro, proprio per far ripartire i pagamenti”. (fr) anci 220311 Gemellaggi: Aiccre, storia e prospettiva Dichiarazioni del Segretario generale aggiunto, Emilio Verrengia. La politica dei gemellaggi ha una storia lunga ed illustre, su cui ogni tanto occorre riflettere per darle rinnovato impulso e maggiore aderenza alle problematiche attuali. “In passato, negli anni dell'emigrazione italiana nel mondo, i gemellaggi nascevano soprattutto tra i paesi di provenienza e quelli dove i nostri connazionali andavano a vivere per lavorare, soprattutto in Francia, Belgio, Olanda - spiega all'ADNKRONOS Emilio Verrengia, segretario generale aggiunto Aiccre - Ora la Commissione di Bruxelles privilegia i gemellaggi con altri Paesi, come i Balcani, Malta, la Croazia, la Romania. Abbiamo costruito l'Europa delle nazioni e ora, attraverso i gemellaggi, vogliamo costruire un'Europa dei popoli e cementare l'appartenenza all'Europa. Al di là dei Trattati, è importante creare un'osmosi dalla base - aggiunge - E c'è proprio questa grossa aspirazione e passione che accomuna due Comuni gemellati a creare non solo un momento di scambio amicale, ma anche culturale, di crescita sociale ed economica. Al momento i gemellaggi attivati sono oltre tremila e noi, come Aiccre, promuoviamo una serie di iniziative con i nostri enti associati: organizziamo per gli amministratori anche seminari di formazione in Italia e, due volte l'anno, all'estero - prosegue Verrengia - Incontri per far conoscere ai Comuni un'opportunità che “pesa lievemente sui bilanci degli enti locali - conclude - perché le risorse sono per la gran parte a carico della Ue”. Se si approfondisce minimamente la storia dei gemellaggi, si scoprono cose suggestive e curiose. Il rapporto tra gli istituti professionali specializzati nel legno e fra le segherie, ad esempio, ha spinto a gemellarsi San Giovanni al Natisone (Udine) e Kuchl (Austria). Muove i primi passi da un'amicizia tra squadre di calcio il gemellaggio tra Gattatico (Reggio Emilia) e Zierenberg (Germania); invece, i rapporti tra università hanno dato vita a quello tra Corciano (Perugia) e Pentling (Germania). Stessi settori economici di punta sono invece il motivo del gemellaggio tra Castiglione Garfagnana (Lucca) e Isola (Francia), entrambi dediti alla castanicoltura. La gallina di Polverara e il gallo de Moron sono, poi, il comun denominatore di Polverara (Padova) e Jimena (Spagna), noti appunto per le due pregiate razze ovicole. Da nord a Sud sono numerosi i Comuni italiani che hanno scelto la strada dei gemellaggi per gettare le basi di scambi culturali e anche economici. Sempre in base ai dati dell'Aiccre, che promuove i gemellaggi come motore della cittadinanza europea, i rapporti più numerosi sono quelli con la Francia (888) e la Germania (435), ma se ne contano parecchi anche con l'Austria (101), la Polonia (95), la Grecia (92), l'Ungheria (75), il Regno Unito (68) e il Belgio (55). La passione per le biciclette ha segnato l'inizio del rapporto tra Ferrara, dove questo è mezzo più usato, e St. Etienne (Francia), patria di una delle principali fabbriche di bici in Europa. Tra Forlimpopoli (Forlì-Cesena) e Loubet (Francia) c'è di mezzo invece la cucina, perchè nella prima è nato il padre della gastronomia italiana Pellegrino Artusi, nella seconda il re degli chef. Unite fin dalla nascita, per via dello stesso nome, sono Celle Ligure (Savona) e Celle (Germania), in contatto già dagli anni '60 ma gemellate dal 2001. Così come Colfelice (Frosinone) e Villafeliche (Spagna), omofono e quasi identico nella grafica a una frazione del Comune laziale. Carpineto romano (Roma) e Wadowice (Polonia) hanno invece stretto amicizia per lo stesso vanto di aver dato i natali a due pontefici, rispettivamente Leone XIII e Giovanni Paolo II. Il legame tra le due abbazie benedettine ha invece spianato la strada al gemellaggio tra Frassinoro (Modena) e La Chaise Dieu (Francia), mentre ragioni storiche legano indissolubilmente Nardò (Lecce) e Hof Hacarmel Atlit (Israele), gemellate dal 2007: dal primo Comune sono partiti, tra il 1943 e il 1947, migliaia di profughi ebrei diretti al secondo, dove era allestito un altro campo. Ci sono città o paesi legati dallo stesso nome. Altri hanno la musica o la cucina per comun denominatore. Altri ancora devono la loro amicizia alla storia o, addirittura, al fato. Sono innumerevoli e talvolta curiosi i motivi che hanno spinto molti Comuni a stringere amicizia con omologhi esteri. Secondo l'Aiccre, la sezione italiana del Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa, sono oltre 3mila i gemellaggi tra i Comuni italiani e quelli di altri paesi europei. Guardando a quelli più originali, non possono non stupire rapporti nati nel segno del destino. Come quello tra Spinadesco (Cremona) e Soyons, in Francia dove, durante una festa comunale, furono lanciati in aria alcuni palloncini con dei messaggi di amicizia; uno di questi è arrivato fino alla cittadina lombarda, spingendo il sindaco a mettersi in contatto con il suo primo cittadino francese. Un copione simile anche quello che ha fatto nascere un gemellaggio tra Carisolo (Trento) e Daun, in Germania. La musica è invece il filo conduttore tra Cremona e Kazanlak (Bulgaria) visto che nella cittadina straniera si trova una fabbrica di strumenti musicali di nome, appunto, Cremona. Sulle note musicali è nato anche il gemellaggio tra Salle (Pescara), produttore di corde armoniche, e Reghin (Romania), dove vengono fabbricate invece le casse di violino. Così come il gemellaggio, nato nel 2004, tra Sochaczew (Polonia), dove è nato Federico Chopin, e Riese (Treviso), patria di Pio X, promotore della musica sacra. (alm) ancitel 210311 dalla puglia Burp 42 del 23.3: criticità coste DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 10 marzo 2011, n. 410 Approvazione delle “Linee guida per la individuazione di interventi tesi a mitigare le situazioni di maggiore criticità delle coste basse pugliesi”. Burp 42 del 23.3: impianti fotovoltaici su edifici DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 10 marzo 2011, n. 416 Circolare n. 2/2011 “Indicazioni in merito alle procedure autorizzative e abilitative di impianti fotovoltaici collocati su edifici e manufatti in genere” Burp 41 del 22.3: ulivi monumentali DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE 8 marzo 2011, n. 345 L.R. n° 04/06/2007 n° 14 “Tutela e valorizzazione del paesaggio degli ulivi monumentali della Puglia”. Predisposizione primo elenco degli ulivi monumentali di cui all’art. 5 8 Elenco degli ulivi e uliveti monumentali). Sono elencati gli alberi da salvaguardare con indicazione del relativo comune, località, dati catastali per l'individuazione. Del nostro comune per ora ci sono gli ulivi della masseria Lizza. Giunta del 22.3: provvedimenti principali - Approvato dalla Giunta regionale il Piano Strategico per lo sviluppo della banda larga. Il documento verrà definitivamente approvato a conclusione della concertazione. Piano Strategico - Adottato dalla Giunta regionale il “ Regolamento per la gestione di terre e rocce da scavo derivanti da attività di scavo, movimentazione di terra e lavorazione dei materiali inerti”. Il Presidente della Regione lo emanerà con atto apposito. Regolamento testo - La Giunta regionale ha disposto la corresponsione dell’importo complessivo di € 1.477.479,00 a tutti i Comuni della Regione dei trasferimenti erogati dallo Stato per le funzioni amministrative in materia di invalidità civile esercitate negli anni 2009 e 2010. regionepuglia 220311 Social housing: assessore Barbanente convoca Anci Puglia L'Assessore Barbanente ha convocato l'ANCI Puglia e i comuni ad elevata tensione abitativa sul social housing. L'incontro si è tenuto il 22 marzo presso la sala stampa della presidenza della Giunta regionale alle 16 con la partecipazione dell'Assessore Gentile. L'incontro è volto a condividere un percorso di accompagnamento dei comuni per l'attuazione consapevole e socialmente orientata dei provvedimenti del Governo statale in materia di Federalismo Demaniale e politiche abitative, con particolare riguardo al Fondo Nazionale per il Social Housing. Tale percorso è finalizzato a promuovere politiche attive in grado di affrontare, mediante la messa a valore del patrimonio immobiliare pubblico, problemi di fabbisogno abitativo che si ha difficoltà a risolvere nella perdurante situazione di carenza di finanziamenti statali e di difficoltà della finanza locale. regionepuglia 220311 Fondo Unico dello Spettacolo: nota dell'assessore Godelli "La Regione Puglia ha costruito negli ultimi anni un vero e proprio “sistema della cultura”, i cui aspetti più significativi sono costituiti dagli interventi di sostegno ai soggetti professionali che operano nel campo dello spettacolo dal vivo, del cinema, dell’arte contemporanea e della “cultura del libro”. "Gli esempi più significativi della nostra attività sono quelli legati al “distretto della creatività”, alla cui costituzione (in itinere) hanno aderito circa 200 tra soggetti artistici e imprese dei settori interessati. Nel distretto confluiranno tra l’altro le attività delle nostre 12 Residenze Teatrali, quelle di Puglia Sound’s, quelle dell’Apulia Film Commission. "Anche quest’anno, nonostante i tagli drammatici che la Puglia ha subito nelle entrate generali conferitele dal Governo, destiniamo al funzionamento dello spettacolo pugliese (teatro, musica, danza, cinema, lirica) circa 9 milioni di Euro, cui si aggiungono altri 10 milioni dai Fondi Europei rivolti ai diversi “sistemi” (produzioni cinematografiche, Teatri Abitati, Puglia Sounds), e un altro milione e mezzo per le attività culturali (mostre, progetti di lettura, festival culturali ecc). Complessivamente oltre 20 milioni di finanziamenti regionali per consolidare il sistema delle attività culturali e dello spettacolo. Una Regione del Sud che investe nello sviluppo culturale, a fronte di un Governo nazionale che taglia spietatamente e mette in ginocchio la Cultura del Paese. "Abbiamo calcolato in circa due milioni i tagli che la drammatica decurtazione del FUS da parte del Governo comporterà per i soggetti artistici pugliesi, e presumibilmente altri 3 milioni in meno per la Fondazione Lirico Sinfonica Petruzzelli. Dunque circa 5 milioni in meno di derivazione ministeriale alla sola Puglia, e forse ancora di più. "I tagli del FUS, che riguardano la realizzazione delle stagioni di spettacolo, colpiranno tutti i grandi soggetti artistici che operano nel teatro musica lirica e danza. Possiamo prevedere facilmente che una simile entità di tagli metterà in crisi le stagioni già programmate e taglierà pesantemente l’occupazione del settore, per taluni in modo irreversibile (ad esempio, i due Teatri Stabili privati Kismet e Koreja, il Festival della Valle d’Itria, la Fondazione Petruzzelli, il Consorzio Teatro Pubblico Pugliese rischiano letteralmente il collasso). "Appare assurdo e barbarico che mentre una virtuosa Regione del Sud mette fondi su un sistema dello spettacolo di indubbia qualità, destinando ad esso anche risorse europee dell’Obiettivo Convergenza, lo Stato vanifichi gli sforzi mettendo in ginocchio d’un solo colpo l’intero sistema. "Per queste ragioni, e in nome di un indispensabile impegno per la salvaguardia e lo sviluppo della Cultura e della democrazia nel nostro Paese, aderiamo, come Regione, come Assessorato e come sistema culturale pugliese, alla mobilitazione nazionale contro i tagli del FUS e solleciteremo nella riunione romana del 23 marzo le altre Regioni a condividere con noi la protesta nei confronti delle politiche culturali del Governo italiano, accompagnandola con la ferma richiesta di ripristinare il FUS almeno ai livelli del 2009." regionepuglia 220311 dal comune Rilevazione presenze in ufficio: istruzioni per l’uso Dall’1 aprile cambia l’applicativo per la rilevazione della presenza di ciascuno di noi in ufficio. Entriamo così in una nuova era con l’abolizione totale della carta e l’utilizzo esclusivo di supporti informatici. Infatti nei giorni successivi, gradualmente, potremo utilizzare tutte le possibilità della nuova procedura. L'ufficio personale ci ha illustrato le novità più rilevanti. Anzitutto non dovremo più digitare codici: resta solo il 6 da digitare in caso di uscite per servizio. Entro metà aprile ciascuno di noi riceverà un username e una password per poter vedere sul proprio pc il proprio cartellino mensile e verificare la situazione di dare/avere. Entro il mese di maggio sarà attivato il sistema di richieste / autorizzazioni informatizzato: cioè ciascun dipendente dovrà inviare, tramite web, richieste di ferie, permessi, lavoro straordinario; il dirigente o suo incaricato autorizzerà o meno sempre via web. Il cervellone centrale registrerà quindi automaticamente le autorizzazioni. In mancanza di autorizzazione, l’eventuale prestazione lavorativa straordinaria non darà luogo né a pagamento né a recupero. Ci sembra un ottimo passo in avanti. Adesso speriamo che tutto funzioni perfettamente. E che l'abolizione della carta continui senza sosta. Certo, dovremo abituarci ad aprire sempre la posta elettronica... Buoni pasto nell'orario giusto L'ufficio personale informa che dal 21 marzo i buoni pasto potranno essere ritirati esclusivamente il martedì e giovedì dalle ore 15 alle ore 17,30. C'è da augurarsi che anche per questo servizio prima o poi si arrivi alla informatizzazione... Earth hour – l'ora della terra Dalle 20,30 alle 21,30 di sabato 26 marzo edifici e monumenti di molte città del mondo saranno spenti, su iniziativa del WWF, per sensibilizzare cittadini e istituzioni ai temi del risparmio energetico, dei cambiamenti climatici e della riduzione delle emissioni dei gas serra. Il comune di Lecce ha aderito all'iniziativa e spegnerà le luci di piazza Sant'Oronzo. Anche ciascuno di noi può aderire spegnendo le luci in quell'ora, oltre ovviamente ad adottare uno stile di vita quotidiano improntato al risparmio energetico. QUI ogni informazione sull'iniziativa. giurisprudenza Tar Milano 729/2011: certificato destinazione urbanistica Il certificato di destinazione urbanistica è privo di efficacia provvedimentale, perciò non può essere impugnato autonomamente. Il certificato di destinazione urbanistica (di cui ai commi 2° e seguenti dell’art. 30 del D.Lgs. 380/2001, Testo Unico dell’Edilizia), in quanto atto di certificazione redatto da un pubblico ufficiale, ha natura ed effetti meramente dichiarativi e non costitutivi di posizioni giuridiche, che discendono in realtà da altri provvedimenti, che hanno a loro volta determinato la situazione giuridica acclarata dal certificato stesso. ancitel 140311 Tar Lazio 2032/2011: concorso dirigente, titoli preferenza Nel pubblico concorso per l'accesso alla qualifica di Dirigente può farsi applicazione dei titoli di preferenza previsti, a parità di merito, per l'accesso agli impieghi presso la P.A. ex art. 5 del dpr 487 del 1994. I concorrenti, già impiegati dello Stato, possono, pertanto, fare valere titoli di preferenza già scrutinati e fatti valere all'ingresso in carriera, perché la disciplina del concorso non differisce ontologicamente da quella del corso concorso previsto per l'accesso alla qualifica di dirigente dall'esterno della P.A., né il concorso è strumento riservato al reclutamento dall'interno. Il dpr 272 del 2004 nella parte in cui ha espressamente previsto l'applicazione delle vigenti disposizioni in materia di titoli di preferenza solo con riferimento al corso-concorso, ciò ha fatto in quanto quest'ultimo istituto necessitava di essere regolamentato in via organica, senza tuttavia con questo poter trarre dalla disciplina un divieto di ricorso, nel bando, ai criteri di preferenza a parità di merito che sono in vigore per effetto del dpr 487 del 1994 e che, per la palese significazione logica del suo testo, si applicano a tutti i concorsi. sole24ore, osservatorio giurisprudenza Tar Catanzaro 321/2011: esclusione da gara e comunicazione ex legge 241 E' ius receptum il principio secondo cui l'atto di esclusione dalla gara pubblica di un partecipante, rientrando nell'ambito di un procedimento amministrativo in corso e del quale tutti i concorrenti sono già a conoscenza, non deve essere preceduto dalla comunicazione prescritta dall'art. 7 della legge 241 del 1990. Nel caso di specie, si è ritenuta infondata l'eccezione sollevata dalla società ricorrente avverso l'atto recante la sua esclusione dalla gara pubblica oggetto del giudizio per violazione degli obblighi procedimentali contemplati dal citato articolo 7 della legge 241/1990. sole24ore, osservatorio giurisprudenza fuorisacco Cooperativa: convenzioni per noi Diventano più numerose e interessanti le convenzioni ottenute dalla cooperativa dipendenti comunali in favore dei soci. Ultime in ordine di tempo quelle con uno studio legale, un centro di igiene dentale e odontoiatrico e con un parrucchiere. Una certa possibilità per i professionisti di farsi pubblicità reca certamente vantaggi per i cittadini: le convenzioni ne sono la prova. Con la situazione economica e con il futuro non certo roseo dei nostri stipendi la esigenza di risparmio è sempre più impellente e quindi ogni occasione va cercata e colta con favore. Ogni informazione può essere richiesta alla Cooperativa: 0832 241464. Scelte per voi - Venerdì 25 eccezionale serata musicale al Politeama: con la direzione di Oleg Caetani l'Orchestra sinfonica di Lecce “Tito Schipa” esegue la terza sinfonia di Beethoven, l'Eroica, considerata uno dei massimi monumenti della storia della musica, il concerto numero 9 di Mozart e la seconda sinfonia di Borodin. - Sabato 26 e domenica 27 giornate del FAI. Qui il programma con le località, gli edifici, gli orari. Segnaliamo la possibilità di visitare il restaurato palazzo Vernazza nel cuore di Lecce. - Dal 25 marzo al 2 aprile ai Teatini e presso la fondazione Palmieri (via dei Sotterranei 24, ex chiesa di san Sebastiano) interessante mostra di pittura ed incontri culturali vari sotto il titolo “Eros e Thanatos – donne nello sfondo unitario”. ∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞ L'occasione favorisce solo la mente che vi è preparata. Louis Pasteur, 1822 - 1895, chimico e biologo francese, è considerato il fondatore della moderna microbiologia; tra le sue grandi scoperte: le anomalie della fermentazione della birra, del vino e dell'aceto; la pastorizzazione; le malattie del baco da seta; il colera dei polli; il carbonchio di bovini, ovini ed equini; la rabbia e la relativa sieroterapia. accadde oggi 1957, alle 18,46 a Roma Germania Ovest, Francia, Italia, Belgio, Olanda, Lussemburgo firmano il trattato istitutivo del Mercato Comune Europeo (MEC) ∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞∞ a cura dell'ufficio documentazione del settore “politiche comunitarie” contatti / info pino sparro – marco laudisa 0832.682977-75 [email protected]