Napoli, 23 giugno 2016 - Associazione Medici Diabetologi

Transcript

Napoli, 23 giugno 2016 - Associazione Medici Diabetologi
Operatori Sanitari di Diabetologia
Con il patrocinio di
Appropriatezza clinico-assistenziale
ed organizzativa
TECNICHE INIETTIVE
E USO DELL’INSULINA.
PREVENZIONE DEL RISCHIO
Con il contributo non condizionato di
Aggiornamento in tema di insulina
a cura del Gruppo di Studio AMD-OSDI
23 giugno 2016
Provider
Segreteria organizzativa
tel: (+39) 06 7000599
email: [email protected]
tel: (+39) 081 951642
email: [email protected]
Aula Multimediale Centro di Biotecnologie
A.O.R.N. A. Cardarelli Napoli
RESPONSABILI SCIENTIFICI
Mariano Agrusta, Lia Cucco, Sandro Gentile
BOARD DI PROGETTO
Mariano Agrusta, Roberta Chiandetti, Lia Cucco, Sandro Gentile,
Katja Speese
Appropriatezza clinico-assistenziale
ed organizzativa
TECNICHE INIETTIVE
E USO DELL’INSULINA.
PREVENZIONE DEL RISCHIO
Aggiornamento in tema di insulina
a cura del Gruppo di Studio AMD-OSDI
INFORMAZIONI GENERALI
Il Corso ECM (ID 572 160615) è accreditato per:
Farmacisti ospedalieri, Infermieri, Medici Chirurghi Specialisti in
cardiologia, geriatria, medicina interna, malattie metaboliche e
diabetologia, igiene, epidemiologia e sanità pubblica, medicina e
chirurgia di accettazione e di urgenza, medicina di comunità.
Crediti ECM assegnati: n° 6,5
ISCRIZIONI
L’iscrizione è gratuita fino ad esaurimento posti (n.40 partecipanti).
Per informazioni contattare la Segreteria Organizzativa:
[email protected]
OBIETTIVO FORMATIVO
Linee guida - protocolli - procedure
METODO DI VERIFICA ED INFORMAZIONI VARIE
La documentazione ECM (scheda anagrafica, questionario valutazione e
apprendimento) dovrà essere riconsegnata alla Segreteria Organizzativa
al termine dei lavori.
L’assegnazione dei crediti formativi sarà subordinata a:
- Presenza in sala per il 100% della durata dell’evento
- Aver risposto correttamente al 75% dei quesiti del questionario di
apprendimento
ATTESTATO ECM
Verrà spedito ai riferimenti indicati sulla scheda anagrafica, dopo aver
effettuato le verifiche.
ATTESTATO DI PARTECIPAZIONE
Ai partecipanti verrà rilasciato l’attestato di partecipazione.
23 giugno 2016
h 9.30
Accoglienza e registrazione dei partecipanti
h 10.00 - 10.30
Saluti Istituzionali:
h 10.30 - 10.45
h 10.45 - 11.00
Direzione Locale,
T. Borrelli, Presidente OSDI Campania
E. Rossi, Presidente AMD Campania
Saluti ed Apertura del Convegno
A. Fontanella, Presidente Eletto Nazionale FADOI
K. Speese, Presidente Nazionale OSDI
Aula Multimediale Centro di Biotecnologie
A.O.R.N. A. Cardarelli Napoli
II MODULO
Workshop
La prescrizione e la somministrazione dell’insulina
nelle logiche del governo clinico
Moderazione: M. Agrusta, S. Gentile, K. Speese
h 14.00 - 14.20
Tecniche iniettive e sicurezza: come il ruolo del
medico e dell’infermiere sono utili al sistema salute
M. Agrusta, S. Gentile, K. Speese
Introduzione e Presentazione del Corso
Presentazione dei partecipanti e raccolta delle aspettative:
“Cosa vorrei portare a casa”
h 14.20 - 14.50
M. Agrusta, S. Gentile, K. Speese
Contratto d’aula
Freccia di processo
h 14.50 - 15.20
RELAZIONI INTRODUTTIVE PROPEDEUTICHE:
METTIAMO A FUOCO I PROBLEMI
Presidente della sessione: A. Fontanella
Moderazione: K. Speese, G. Uomo
h 11.00 - 11.15
Epidemiologia e Costi del Diabete
h 11.15 - 11.30
Ipoglicemia e Impatto sulla cura
A. Maffettone
Workshop
Tecniche iniettive e rischio clinico-assistenziale:
misurare gli outcomes e gli esiti degli interventi
h 11.30 - 11.50
Le tecniche iniettive: errori e conseguenze possono
essere evitate dal team di cura?
M. Agrusta, S. Gentile, K. Speese
h 11.50 - 12.00
Coffee break
h 12.00 - 12.30
Presentazione di casi clinici in plenaria e quesiti
a risposta multipla
M. Agrusta, S. Gentile, K. Speese
h 12.30 - 13.00
Discussione in plenaria
h 13.30 - 14.00
Light lunch buffet
Discussione in plenaria
III MODULO
Workshop
Appropriatezza clinico - assistenziale ed organizzativa
nella terapia insulinica
Moderazione: M. Agrusta, S. Gentile, K. Speese
h 15.20 - 15.40
Uso dell’insulina e rischio: normativa e appropriatezza
h 15.40 - 16.30
Esercitazione pratica
Conoscere i principali device di sicurezza e non
E. M. De Feo
I MODULO
Presentazione di casi clinici in plenaria e quesiti
a risposta multipla
Domande a scelta multipla
M. Agrusta, S. Gentile, K. Speese
T. Borrelli
h 16.30 - 17.30
“Cosa mi porto a casa”
Somministrazione dei questionari ECM
Chiusura del Corso
FACULTY
Mariano Agrusta
Direttore Scuola Permanente di Formazione Continua AMD
Teresa Borrelli
Presidente OSDI Campania
Infermiera, Poliambulatorio DS 50 ASL NA3 sud.
Roberta Chiandetti
Coordinatore di Medicina Generale presso l'azienda OspedalieroUniversitaria Santa Maria della Misericordia di Udine
Lia Cucco
Professore a contratto Corso di Laurea in Infermieristica, Scuola di
Medicina e Scienze della Salute, Università G. D’Annunzio Chieti-Pescara.
UOC di Endocrinologia e Malattie del Metabolismo ASL di Pescara
Eugenio Maria De Feo
Responsabile U.O.D. di Diabetologia Azienda Ospedaliera A. Cardarelli
(NA)
Andrea Fontanella
Presidente Eletto Nazionale FADOI
Direttore Dipartimento di Medicina Ospedale del Buon Consiglio
FATEBENEFRATELLI (NA)
Sandro Gentile
Professore Associato di Medicina Interna – Dipartimento di Medicina
Clinica e Sperimentale – Seconda Università degli Studi di Napoli
Ada Maffettone
Responsabile Unità Metabolica AORN Ospedali dei Colli, Napoli
Katja Speese
Presidente Nazionale OSDI
Infermiera presso il Servizio di Diabetologia e Servizio di Prevenzione e
Cura del Piede Diabetico dell'Ospedale Santa Maria del Carmine di
Rovereto (TN)
Generoso Uomo
Direttore Struttura Complessa di Medicina Interna U.O.S.C. Medicina
Interna 3 Azienda Ospedaliera A. Cardarelli (NA)
RAZIONALE
Dati ISTAT 2011 indicano che oggi in Italia vi sono circa 3 milioni di
persone diabetiche, a distribuzione regionale differente, maggiore nelle
regioni del sud, e con prevalenza di diabete Tipo 1 di 5,1%.
I dati del rapporto ARNO 2011 mostrano come nel corso dell’ultima decade
vi sia stato un progressivo incremento d’uso di preparazioni di insulina più
moderne e dal profilo farmacocinetico più fisiologico, come analoghi rapidi
e basali, così come di schemi terapeutici più moderni.
Ad onta di questo progresso e di un generale miglioramento della qualità
delle cure, i dati degli Annali AMD 2012 mostrano come solo il 22,2% dei
diabetici tipo1 ed il 43,8% dei diabetici tipo 2 raggiungano valori di HbA1c
al di sotto del 7% e, viceversa, come diabetici tipo 2 con valori superiori al
9% siano il 25,7%.
Le ragioni del mancato raggiungimento del compenso glicemico dipendono da svariati fattori, ivi comprese le modalità di somministrazione,
conservazione e manipolazione dell’insulina che rivestono un ruolo non
secondario del percorso di cura. Pertanto, uno degli obiettivi del team
curante deve essere quello di garantire il conseguimento di conoscenze ed
abilità che guidino nel corretto utilizzo dei farmaci ipoglicemizzanti
iniettivi, nel corretto uso dei dispositivi per iniettarli e nella corretta
applicazione di tecniche iniettive da parte delle persone con diabete e dei
loro care giver, al fine di utilizzarne appieno tutte le potenzialità terapeutiche (estratto da Consensus AMD-OSDI sulle Tecniche iniettive nel
soggetto diabetico, documento a cura del Gruppo Inter-Societario
AMD-OSDI Tecniche iniettive, pubblicato su Il Giornale di AMD
2014;17:176-181, scaricabile dal sito www.aemmedi.it e sulla Rivista
Formazione OSDI, scaricabile dal sito www.osdi.it ).
La prima tappa di questo percorso, che conduce per mano la persona
diabetica dal momento di iniziare la terapia insulinica, avviene in circa la
metà dei casi in ospedale e la accompagna dall’Ospedale al Territorio.
È necessario quindi che già in ospedale:
1. vengano adottate corrette tecniche iniettive da parte del personale;
2. che il personale dei reparti sia formato sull’uso dei vari device, conosca
i danni di una scorretta tecnica iniettiva e sappia come proteggersi da
punture accidentali;
3. che i responsabili della sicurezza forniscano adeguate procedure per la
minimizzazione del rischio di punture accidentali e che il personale
conosca tali percorsi e sappia realizzarli nella pratica quotidiana;
4. che i vertici aziendali conoscano i vantaggi – anche economici – dell’uso
dei differenti device ed ottemperino alle disposizioni normative in merito
all’acquisizione di strumenti di sicurezza;
5. che le varie figure conoscano i doveri ed i limiti delle rispettive attività
professionali ed applichino nella pratica percorsi rispondenti alle normative ed alle responsabilità medico-legali.