What else? - Bergamo Up

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What else? - Bergamo Up
Anno Sesto numero CinquantaDue | Marzo DuemilaQuindici | Euro Tre
What else?
Il mensile più letto della città
ATTUALITÀ
JANE FONDA
PAGINA 34
CINEMA
50 SFUMATURE DI GRIGIO
PAGINA 38
TELEFILM
THE BLACKLIST
PAGINA 40
IN COPERTINA
INTERNETIONAL
WIFI
n°52
LA POP ART
DI ROMERO BRITTO
A BERGAMO
VIA CAMOZZI 134
TEL. 035 222581
“Non ho pazienza per alcune cose, non perché sia diventata
arrogante, semplicemente perché sono arrivata a un punto
della mia vita, in cui non mi piace più perdere tempo con
ciò che mi dispiace o ferisce. Non ho pazienza per il cinismo,
critiche eccessive e richieste di qualsiasi natura. Ho perso la
voglia di compiacere chi non mi aggrada, di amare chi non
mi ama e di sorridere a chi non mi sorride. Non dedico più
un minuto a chi mente o vuole manipolare. Ho deciso di non
con-vivere più con la presunzione, l’ipocrisia, la disonestà e
le lodi a buon mercato. Non tollero l’erudizione selettiva e
l’arroganza accademica. Non mi adeguo più al provincialismo
e ai pettegolezzi. Non sopporto conflitti e confronti. Credo
in un mondo di opposti, per questo evito le persone rigide e
inflessibili. Nell’amicizia non mi piace la mancanza di lealtà
e il tradimento. Non mi accompagno con chi non sappia
elogiare o incoraggiare. I sensazionalismi mi annoiano e ho
difficoltà ad accettare coloro a cui non piacciono gli animali.
Soprattutto, non ho nessuna pazienza per chi non merita la
mia pazienza.”
Meryl Streep
MALASANITÀ
L’Editoriale
DI MICHELE OGGIONI
Poche settimane fa, l’Italia è stata nuovamente sconvolta dall’ennesimo caso di malasanità, episodi che
sembrano moltiplicarsi man mano che il tempo passa e che, invece, non dovrebbero mai accadere,
specialmente in uno dei Paesi più sviluppati del mondo. Questa volta, la vittima è stata una neonata
siciliana, Nicole, morta ad appena poche ore dal parto. Alla piccola, infatti, è stato negato il ricovero per
mancanza di posti letti, nonostante, per legge, ogni ospedale sia tenuto ad accettare e accogliere un codice
rosso, indipendentemente dalla disponibilità di letti. Così, sono iniziate le indagini, per capire cosa sia
successo esattamente quella notte; ma è possibile accettare, al giorno d’oggi, che si verifichino eventi
simili? E che sia presente questa disorganizzazione e questa mancanza di fondi all’interno delle nostre
strutture sanitarie, visto tutte le tasse che paghiamo?
È possibile, nonostante la gravità della situazione clinica del paziente, non riuscire ad ottenere le cure
mediche adeguate che ci spettano di diritto?
Purtroppo, anche io ho avuto esperienze di malasanità che hanno toccato personalmente me e la mia
famiglia: prima con mio padre, nel 2006, all’Ospedale Bolognini di Seriate, il quale, con un ictus in
corso, è stato rilasciato dopo quindici minuti, dicendo che la diagnosi era labirintite e l’epilogo sarebbe
stato sicuramente tragico se non l’avessi portato all’Ospedale Civile di Brescia, dove gli è stato esportato
il cervelletto destro (intervento che non sarebbe stato necessario se avesse avuto le cure appropriate presso
il precedente ospedale). Poi con mia madre, recentemente, la quale, colta da peritonite ed emorragia
interna, ha dovuto attendere dalle 16.30 alle 00.30 al pronto soccorso prima di essere visitata e, per
mancanza di personale, ha dovuto dormire in corridoio. Le conclusioni sono sicuramente poco positive:
la sanità italiana è sicuramente peggiorata ed è necessario che venga presa in mano la situazione per
colmare le lacune e migliorare il servizio sanitario nazionale, al fine di evitare che altri casi spiacevoli ed
estremi, come quello della piccola Nicole o come le mie vicende personali, possano ripetersi.
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LA NOSTRA APP
D I S P O N I B I L E S U A P P S T O R E E S U P L AY S T O R E
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Matteo Mottari
Chiara De Troia
Hanno Collaborato:
Vip International, Giorgio Arfaras, Andrea Lodetti, Massimo Buttinoni, Samuele Sortino, Nalla Ciombioni, Alice Cerea, Monica D’intino,
Graziano Lanza, Cristiana Ghione, Maurizio Lorenzi, Mr. Pink, Marco Chiari, Helca Locatelli.
Crediti Fotografici:
Per Le Immagini Senza Crediti L’editore Ha Ricercato Con Ogni Mezzo I Titolari Dei Diritti Fotografici Senza Riuscire A Reperirli. È Ovviamente A Piena Disposizione Per L’assolvimento Di Quanto Occorre Nei Loro Confronti.
Il nostro grafico ci tiene a precisare che non tutte le pubblicità contenute in questo numero sono opera sua
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Editrice Bergamoup Srl Sede Legale: Via Calzecchi Onesti 3, Bergamo
Cod. Fisc. E P.iva: 03806600163
Concessionaria Pubblicità
Arturo SRLs
Sede Legale Via Palma Il Vecchio18 24128 BG
C.F. e P.IVA 04023790167
NUOVO NUMERO
035 222581
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SOMMARIO
MARZO DUEMILAQUINDICI
PUBBLIREDAZIONALI
INTERNATIONAL WIFI
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LA POP ART DI ROMERO BRITTO
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BERGAMOUP CONSIGLIA
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LUDMILLA TROFIMOVA
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CENTRO DAINA 20
OSPEDALE DI PIARIO
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MONDO DEL SORRISO
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PAUL KOSTABI28
RUBRICHE............31
MILANOUP
DOTTOR MAZZOLENI
2
FONDAZIONE OPUS 3.0
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NAPOLEONUP9
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REDAZIONALE
INTENATIONAL WIFI
I
nternational Wi-fi: questo è il nome di un nuovo ed ambizioso progetto che vedrà presto gli albori, a marzo 2015,
presso l’aeroporto Caravaggio di Orio al Serio.
Di cosa si tratta?
L’idea nasce da C. A., già titolare del negozio di abbigliamento maschile UomoRe in Via XX settembre a Bergamo, in
seguito ad un’esperienza all’estero e vede anche la collaborazione e socio di M.O.
Il servizio che si vuole proporre ai passeggeri in arrivo in aeroporto è il noleggio di Wi-fi, l’obbiettivo quello di poter
offrire ai clienti una copertura di rete “portatile” ovunque essi si trovino, esattamente come farebbero normalmente nel proprio Paese con i propri apparecchi mobili.
Come?
Tramite dei dispositivi portatili, appunto, definiti in gergo “saponette”, nei quali viene inserita una sim card, che funziona
prendendo la linea dati dell’operatore e creando una zona Wi-fi intorno ad essa.
Molto vantaggioso il fatto che la connessione è valida e usufruibile in tutta Italia.
Grazie alle dimensioni ridotte, l’apparecchio può essere tenuto in tasca o nella borsa, garantendo quindi anche comodità e
discrezione.
Un ulteriore vantaggio è la possibilità di collegare ben 5 dispositivi alla stessa “saponetta”, un’offerta perfetta per i gruppi e
oltretutto molto conveniente, ma anche per chi viaggia da solo, per avere internet sia su smarphone, tablet, pc e altro.
Questo tipo di soluzione è molto affermata in Asia e in vari Paesi in Europa, come in Spagna; mentre per quanto riguarda
l’Italia, i punti di accesso sono decisamente limitati e l’offerta è scarna.
Quindi, tenendo in grande considerazione anche l’afflusso di turisti provenienti da tutto il mondo in occasione di Expo
2015, si è pensato di iniziare questa attività e di offrire questo servizio.
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L’inaugurazione è prevista all’interno dell’Aeroporto internazionale di Orio al Serio, a cui farà seguito un’altra apertura presso
l’Aeroporto di Malpensa (T1 e T2).
Un dato interessante è la possibilità di aprire altri “punti-noleggio Wi-fi” grazie al franchising, dove verranno messi a disposizione logo, immagine, sito internet e mobilio e in cui ogni operatore potrà poi muoversi in modo autonomo.
Sicuramente un servizio di grandissima utilità che arricchirà l’offerta commerciale dell’Aeroporto e permetterà ad ogni ospite
nazionale o internazionale di godere della comodità del Wi-fi senza restrizioni.
Per info franchising: 035-222581
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REDAZIONALE
LA POP ART DI
ROMERO BRITTO
A
Bergamo, in Via Camozzi 134, potrete trovare non solo il Mattalia Store con i suoi capi d’abbigliamento
femminile, ma anche un punto vendita, il solo nella nostra città e quasi l’unico in Italia, dove acquistare
gli articoli appartenenti alle collezioni del famoso artista brasiliano Romero Britto.
Romeo Britto, rinomato artista pop internazionale, nasce a Recife, in Brazile, nel 1963;
da autodidatta, inizia a dipingere fin dalla più tenera età, raggiungendo eccellenti risultati. La sua passione per l’arte, lo porta a cercare altre esperienze al di fuori dell’ambito accademico: nel 1983 Britto viaggia
a Parigi, dove viene introdotto ai lavori di Matisse e Picasso, ma non si fermerà solo nella capitale francese, bensì viaggerà
anche negli Stati Uniti, in particolare a Miami dove aprirà uno studio aperto al pubblico.
Le opere di Britto sono il risultato di influenze cubiste e pop, caratterizzate da colori accesi e vibranti e contorni netti e ben
definiti.
Ha esposto in musei e gallerie in tutto il mondo, in oltre 100 Paesi, incluso il Salon de la Société Nationale des Beaux Arts
Carrousel du Louvre, a Parigi, nel 2008 e 2010.
Non solo: ha creato installazioni artistiche per l’aeroporto John F. Kennedy a New York, per il Cirque Du Soleil, per Hyde
Park a Londra, oltre ad esser stato artista ufficiale per la Coppa del Mondo del 2014 e Ambasciatore della Coppa del Mondo
FIFA Brazil 2014.
Numerose sono i marchi internazionali con cui ha collaborato: Bentley, Disney, Coca Cola, Audi…
Inoltre, Britto è un grande attivista presso più di 250 associazioni umanitarie, facendosi portavoce del ruolo degli artisti per
operare attivamente per un cambiamento positivo nel mondo.
All’interno del punto vendita, potrete trovare diverse tipologie di articoli firmati dall’artista brasiliano, accessori unici e di
tendenza, che impreziosiranno le vostre case e sicuramente non passeranno inosservate agli occhi di parenti e amici.
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Nello shop di Via Camozzi, potrete trovare originalissime teiere, dalle forme stravaganti e dai colori brillanti, ognuna unica
e diversa dall’altra, per tutti i gusti: a pois, a strisce, con disegni geometrici o cuori...
Accanto alle teiere, non potevano mancare le tazze, bellissime, che sicuramente faranno impazzire i più piccoli, infatti, su di
esse si trovano i personaggi più amati dei cartoni Disney, come Trilly o Topolino. Sempre per la vostra cucina, particolarissimi sono i sale e pepe, simpatici e funzionali, piccole opere d’arte dalle più svariate forme!
I protagonisti Disney potrete trovarli anche sotto forma di piccole sculture, adatte ad abbellire e dare un tocco colorato alla
vostra casa, alla camera dei vostri figli per esempio: Trilly, Paperino, Topolino, Cucciolo (il tenero nano di Biancaneve) e
altri ancora!
Non solo, troverete anche fantasiose cornici per rendere ancora più speciali i vostri ricordi o simpatiche calamite, ottime
idee regalo.
Insomma, che vogliate acquistare un pezzo unico per la vostra casa o per voi stessi o fare un regalo inimitabile e inaspettato,
le creazioni di Romero Britto non vi deluderanno.
Arte, colori, fantasia e altissima qualità rendono questi prodotti davvero insuperabili...
Volete conoscere da vicino le opere di Britto? Allora partecipate all’evento che si svolgerà Sabato 13 Marzo presso il punto
vendita di Via Camozzi; per l’occasione, oltre ad un ricco buffet, sarà presente un ospite di fama internazionale, un grande
artista americano, pittore e musicista: Paul Kostabi.
Non mancate…vi aspettiamo numerosi!
LA POP ART DI ROMERO BRITTO
VIA CAMOZZI 134
BERGAMO
TEL: 035 222581
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via SAN BERNARDINO 12, 24122 BERGAMO - WWW.OTTICAGIONCHILIE.COM
MAIL: [email protected] - TEL: 035 319380
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REDAZIONALE
P
U
O
M
A
G
BER SIGLIA
CON
Ogni mese, la redazione di BergamoUp vi propone alcuni punti vendita per tutti i vostri acquisti e
locali, a Bergamo e in provincia. Selezioniamo le
migliori aziende bergamasche in modo da consigliarvi al meglio, con un occhio di riguardo al
prezzo e alla qualità del prodotto/servizio!
Volete cambiare look con un nuovo taglio di capelli? Dormire in un albergo? O semplicemente
gustarvi un dolce? Qui trovate tutto ciò che può
fare al caso vostro!
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24064 Grumello del Monte (BG) - Via Vittorio Veneto 53.
Tel e Fax 035 830216
mail: [email protected]
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Via Camozzi, 134
Bergamo (BG)
tel: 035 222581
Struttura di ottimo livello situata in zona ideale per chi
viaggia o per trascorrere un piacevole weekend.
Immersa a Grumello del Monte, 500mt dall uscita dell’autostrada A4, a 15 minuti dall’aeroporto di Bergamo Orio
Al Serio e dal Lago d’Iseo.
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REDAZIONALE
LIUDMILA TROFIMOVA
L
WWW.LAZZAROFORNONI.IT - [email protected] - TEL: 329 1368530
iudmila Trofimova. Ricordatevelo, questo è un nome che sentirete sempre più spesso, associato inoltre all’altro astro nascente: Lazzaro Fornoni.
Ricordate il numero 48 di Bergamo Up (ottobre 2014) nel quale le avevamo dedicato un servizio di quattro
pagine in occasione della mostra Internazionale tenutasi a Cannes nella meravigliosa cornice del Croisette?
Ricordate che in quell’occasione esponeva solo due opere nei due stands del marito Lazzaro?
Ebbene, ha conquistato il riconoscimento come miglior originalità ed è stata premiata dall’illustrissima Marina Picasso. Certo, un bello smacco per il più famoso marito, anche se, incontrandolo in occasione dell’intervista alla moglie,
mi è parso più fiero che mortificato.
Personalmente adoro le opere di Lazzaro, soprattutto nelle figure corporee, il loro dinamismo, i suoi bianchi e neri, gli schizzi
che impongono coraggio e destrezza nell’opera. Adoro il suo continuo sperimentare, il non fossilizzarsi sul “genere che funziona” e quindi, come molti artisti, il diventare ripetitivi e monotoni in funzione della riconoscibilità.
Ma tornando alla nostra Liudmila, tra l’altro una donna di rara e straordinaria bellezza e con una conoscenza di ben quattro
lingue, è di una semplicità disarmante e perfino molto simpatica. Ma attenzione, è una donna cresciuta nella dura e gelida
campagna russa, dove da bambina lavorava la terra con il padre, per poi studiare, accudire gli animali e nei pochissimi momenti liberi, disegnare. Scuola, lavoro, arte.
Dunque, una donna d’altri tempi che ha vissuto poco l’infanzia, anzi, ha sempre lottato, conquistato, lavorando sodo. E
questo lo si denota innanzi alle sue opere. Un tratto semplice, il più delle volte su tela vergine, non trattata, lasciando il
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semplice bianco come sfondo, con un unico soggetto iperrealistico in chiaroscuro, così, tanto da sembrare a un osservatore
superficiale un po’ vuoto; in realtà a me danno le stesse impressione e mi ricordano i famosi tagli di Fontana. Questo Rolex
che sembra fuoriuscire, esplodere dal quadro stesso.
Un semplice scolapasta in acciaio e quest’acciaio che taglia in due l’opera, come una rasoiata di Fontana…stupefacente! Non
a caso le sue opere sono in esposizione al Cafè Regina di Montecarlo e soprattutto al famoso ristorante italiano Le Grill du
Yacht affacciato sull’esclusivo porto di Cap Ferrat sempre vicino a Monaco. Inoltre, il 13 febbraio, in occasione del Festival
di Sanremo, ha avuto modo di esporre le sue opere presso il casinò della città.
Ma non preoccupatevi, non dovete andare fino in Francia per ammirare i suoi lavori. Adora mangiare delle squisite pietanze
sarde alla ormai nota “Pelosetta” di Pedrengo, ma la troviamo spesso nell’intimo e centralissimo ristorante “La Bruschetta”
di cui il gestore è anche un avo estimatore. Che altro dirvi se non di andare a vedere le sue opere davanti ad un profumato
bicchiere di vino e due peccati di gola? Piccoli piaceri che rendono romantica la vita e chissà mai che vi capiti di incontrarla, anzi, incontrarli! Due artisti importanti e di una simpatia unica. Dimenticavo, perfino il nostro effervescente direttore
possiede opere della coppia di artisti.
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REDAZIONALE
CENTRO ODONTOSTOMATOLOGICO DAINA
L’ECCELLLENZA PER LA SALUTE ORALE
L
e origini: il Dott. Enzo Daina e la determinazione dei sogni
Pensate a un sogno. Il più grande che avete. Pensate di riuscire a realizzarlo.
Immaginate anche di tramandare questo desiderio ai vostri figli e nipoti, e di riuscire a portare avanti idee e
obiettivi nel tempo, generazione dopo generazione.
Il dott. Enzo Daina era quel tipo di uomo, illuminato, che non solo aveva sogni, ma anche le capacità di
realizzare e di mettere in pratica progetti lungimiranti che nel corso degli anni sono diventati solide realtà.
Con queste premesse vi invito a recarvi in via Carso, a Nembro, presso il Centro Odontostomatologico Daina per guardare
con i vostri occhi quanto sono stati forti e determinati gli intendimenti del dott. Enzo Daina, che nel 1978 ha realizzato un
centro odontostomatologico unico in Europa per dimensioni e finalità.
Da oltre 35 anni, il Centro Odontostomatologico Daina è un punto di riferimento per la salute orale, una struttura avveniristica non solo per la dotazione tecnica, ma anche per il concept con il quale è stato ideato.
Il Dott. Enzo Daina voleva creare una struttura privata altamente specializzata nella cura della salute orale, accessibile a
chiunque; ma non solo, la sua volontà era di creare nella stessa struttura un centro di riferimento per un aggiornamento
culturale continuo in ambito odontoiatrico, una sede volta ad organizzare corsi e congressi di rilevanza nazionale e internazionale.
Tutto questo è stato fatto con l’ambizione di un grande desiderio: potere tramandare il progetto e il sogno nella sua famiglia
di generazione in generazione. E così è stato: nel 1996 è subentrato alla guida del Centro Daina il Dott. Pietro Daina a cui
si sono aggiunti i figli Dott. Stefano e Dott.ssa Paola, rispettivamente nel 2004 e nel 2008. Dal 1997 si è istituito l’appuntamento annuale con il “Convegno in memoria del Dott. Enzo Daina”, che coinvolge numerose università odontoiatriche
italiane, diventando così un evento culturale importante per il settore.
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Passato, presente e futuro e una costante: una professionalità sempre a servizio dei pazienti
I dottori Pietro, Stefano e Paola Daina continuano sulla strada tracciata dal nonno, salvaguardando quelli che erano e restano gli aspetti fondamentali del suo sogno:
ricercare un aggiornamento continuo e rispondere alle necessità odontoiatriche del paziente.
L’obiettivo è di dare un servizio di alta qualità a un prezzo congruo.
“I medici del Centro Daina non lasciano nulla al caso, ogni aspetto viene analizzato sotto ogni punto di vista” ci racconta il
Dott. Stefano Daina. “Il concetto di famiglia ritorna anche nella scelta dell’equipe del Centro: principi etici e professionalità
per un lavoro di squadra fondamentale per il risultato finale. La fiducia conquistata in anni di lavoro ci ha imposto negli
ultimi mesi scelte difficili, legate soprattutto all’interruzione di collaborazioni professionali non più ritenute consone ad
un’odontoiatra al passo con i tempi”.
“Crediamo in un’etica che si basi non solo sul dialogo e sulla fiducia tra odontoiatra e paziente, ma anche sulla collaborazione tra professionisti” continua il dott. Stefano Daina. “Una volta stabilite le necessità odontoiatriche del paziente, questo
viene accompagnato dal professionista del nostro staff che, proprio in virtù della sua specializzazione, meglio sa far fronte
alla complessità del caso. Se è necessario, siamo anche in contatto con i migliori professionisti in Italia e in Europa” aggiunge
la Dott.ssa Paola Daina.
Professionalità a 360°
Tanti i servizi del Centro Odontostomatologico Daina: il servizio di “primo soccorso” odontoiatrico senza lista d’attesa (disponibile anche nel mese di agosto e nei periodi di festività), la degenza in day-hospital e la possibilità di curare i portatori di
handicap effettuando anche anestesie totali. Inoltre, per chi ha la classica “paura da dentista”, si lavora molto sull’approccio
odontoiatra - paziente al fine di calmare tutte le ansie dal punto di vista psicologico. Qualora ciò non bastasse, si può intervenire utilizzando il protossido d’azoto: un gas esilarante, tarato con l’ossigeno in percentuale soggettiva, che toglie l’ansia e
dà una sensazione di benessere. Per interventi chirurgici più complessi è possibile eseguire la sedazione cosciente endovenosa,
che consiste nella somministrazione di farmaci ansiolitici da parte dell’anestesista.
“La comunicazione è fondamentale. É nostra premura, una volta chiarito l’aspetto diagnostico e terapeutico, spiegare le
procedure operative; tutto ciò tenendo in considerazione delle diverse possibilità economiche: a fronte di un problema, ci
sono infatti diverse possibilità di risoluzione. Nella chiarezza delle informazioni e nella certezza della professionalità degli
odontoiatri, la scelta poi spetta al paziente” dichiara il dott. Pietro Daina, Amministratore Delegato e Direttore Sanitario
della struttura.
Il Centro Odontostomatologico Daina conta un team di lavoro di circa 50 persone, tra dipendenti e collaboratori della
struttura, vera forza del passato, del presente e, soprattutto, del futuro.
Ieri, oggi e domani.. il sogno continua, in una solida realtà.
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CENTRO ODONTOSTOMATOLOGICO
DAINA
VIA CARSO
24027 NEMBRO
TEL. 035.521049 FAX. 035.4127211
[email protected]
WWW.CENTRODAINA.IT
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REDAZIONALE
L’OSPEDALE DELLA (QUASI) FORESTA NERA
Di Nicola Morali - Direttore Marketing BergamoUp
I
il Titolo di questo articolo potrà suonare familiare, non siamo alle prese con un remake de “la clinica della Foresta Nera”, e non
ci troviamo nella lussureggiante Baviera, anche se la struttura di cui voglio parlarvi, ha parecchie similitudini. Questa struttura si
trova in Provincia di Bergamo e fa parte del più grande complesso ospedaliero “Bolognini” di Seriale” Sto descrivendovi “l’Ospedale di Piario “ ex sanatorio e rinomato centro pneumologia del passato e tornato a funzionare a pieno regime da ormai Qualche
anno dopo un importante remise An forme. L’ambientazione esterna di questa eccellente struttura è per molte similitudini, dalla
tipologia costruttiva, al contesto ove è inserito molto simile a quella clinica Bavarese che ne si fece una fortunata serie TV di qual-
che anno fa. Grande viale Alberato che da ampia visione della struttura, con tanto verde e con pini, abeti e larici secolari come a dare
quel senso di Benessere che la natura trasmette, dalle stanze di degenza poi, si possono ammirare scenari montani e prealpini orobici che
spaziano dal monte Alben alle montagne sopra l’abitato di Clusone e sino alle Montagne della Alta Valle Serana. Sembra quasi inverosimile che a pochi chilometri dal centro cittadino di Bergamo, si trovi questo luogo. Questo mio articolo e pensiero è un plauso a quanti
Vi ci lavorano all’interno e che con tanta Dedizione per la professione che svolgono, compito nn facile in tempi di sempre più ristrettezze
sulla sanità, si prodigano affinché tutto questo avvenga nel migliore dei modi. Un buon organigramma, non complesso, ed è un bene,
fa sì che all’interno di questa struttura a partire dalla Dirigenza ed un susseguirsi sino alle categorie infermieristiche ed ausiliarie, il tutto
vada sempre a collimarsi, ed il risultato è sicuramente un operazione di ottima sinergia tra tutti i componenti E questo si traduce, oltre
che in competitivita anche estrema funzionalità. E nn è tutto, la qualità dei servizi offerti non solo a livello medico infermieristico, cosa
comunque nn da poco, si arricchisce di una grande dose di Umanità ed estrema cortesia nei confronti dei degenti, ed anche da una buona
dose di allegria, che per antonomasia non si trovano solitamente in strutture di questo genere. Come scritto anche all inizio di questo
mio pensiero, anche se la Foresta Nera Bavarese è sicuramente un luogo da visitare e nn solo per la “clinica in TV”, ma per i meravigliosi
luoghi che questa offre e per l ospitalità che viene ricorrente offerta a turisti ed amici, anche noi qui in Bergamasca abbiamo luoghi simili.
Ringrazio con questo mio articolo, tutta la Dirigenza di Chirurgia e Ortopedia senza in alcun modoe non volutamente non menzionare
le altre, ma solo per l ‘aiuto e la cura avuta durante il mio decorso malattia guarigione.
dal Dott. Marsetti ed alla Sua equipe ed a tutti ma proprio tutti dagli ausiliari, agli infermieri ai coordinatori.
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Via dell'Artigianato, 25
Telgate BG
Tel:035 442 1014
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REDAZIONALE
IL MONDO DEL SORRISO
I
l Mondo del Sorriso nasce nel Gennaio 2011 ad Antegnate, come nido in famiglia, dall’esigenza di dare al paese quel
valore aggiunto che fino ad allora non c’era stato: la possibilità per le famiglie di avere nel proprio comune una struttura che accogliesse bambini dai 3 ai 36 mesi di età.
Nel 2012, per far fronte alla crescente richiesta delle adesioni, il Mondo del Sorriso diventa micro nido, aumentando
così il numero di bambini da ospitare e, nel contempo, introducendo tantissime attività e nuove esperienze sia per i
bimbi stessi che per le famiglie, nostro punto di riferimento.
Orari flessibili, cucina interna con prodotti bio, 200 mq di giardino attrezzato con i giochi da esterno, incontri con gli
esperti in psicologia, seminari riguardanti l’alimentazione e lo stile di vita del bambino, collaborazione con medici pediatri
e contributi regionali per le famiglie sono alcuni fra i servizi offerti dal micro nido il Mondo del Sorriso.
Gli obiettivi fondamentali del progetto educativo sono l’autonomia (Aiutiamoli a Fare da Soli…cit. Maria Montessori), la
socializzazione e i momenti di scoperta.
Inoltre al Mondo del Sorriso la quotidianità si basa sui diritti e sui doveri dei bambini e delle bambine.
Ai piccoli che frequentano il nido è permesso essere se stessi con le proprie potenzialità e i propri limiti, vivere dei momenti
non programmati dell’adulto, sporcarsi le mani (sabbia, tempere, foglie, acqua, farina…), pasticciare, incollare, esplorare il
mondo usando tutti i cinque sensi, essere ascoltati, visti e ed esprimere le proprie emozioni.
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IL MONDO DEL SORRISO
VIA ALESSANDRO MANZONI 37,
ANTEGNATE (BG)
TEL: 3357789664
[email protected]
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REDAZIONALE
PAUL KOSTABI
I
mmaginate che un piccolo bambino entri in un museo e dipinga una casa con degli alberi sopra ad un’opera di Jackson
Pollock, lasciando solo un pezzettino del Pollock in basso a sinistra senza pittura. Questa è solamente una tra le tante
idee originali e coraggiose che si ritrovano nei dipinti di Paul Kostabi.
Più conosciuto per i suoi autoritratti pieni di rabbia, feroci ed espressivi, Paul Kostabi ha anche eseguito una notevole quantità di paesaggi, nature morte, composizioni astratte, catturando e rivisitando con personale sarcasmo, il
linguaggio di alcuni artisti contemporanei tra cui Julian Schnabel, Jean-Michel Basquiat e Giles Lyon. L’autoritratto
psichicamente devastato è il suo leit motiv, ma spesso Paul o ironizza sulla pretenziosa scala dei valori e sulla personalità
troppo enfatizzata di alcune stelle dell’arte tra le più adorate o si mette ad esplorare intensamente le possibilità magiche del
colore in un vaso di fiori su un tavolo staccato dal mondo. Il lavoro di Paul Kostabi è pieno di cura e trascuratezza.
Ovviamente, lui ama dipingere, ma gli è indifferente farlo su tele pre-gessate di bassa qualità come quelle che adoperano gli
studenti o sul lino più fine del Belgio. E’ come un Mozart che non smette di far andare le dita su qualsiasi tipo di pianoforte
suoni - lo si può sollevare mentre le sue mani continuano a muoversi e metterlo sia davanti ad un Hamburg Steinway sia
davanti ad un pianoforte giocattolo rotto, lui continuerà a suonare allegramente. Allo stesso modo, Paul dipinge con immutata passione sui Mars Bar o MoMa, su un cartone strappato o sulla migliore carta Arches, la sua unica guida è lo spirito
artistico - ed è capace di sovvertire anche quello.
L’uso del colore nelle opere di Paul è via via diventato più deciso e sottile. Nei primi anni ‘80, quando Paul cominciò ad
esporre a New York Lower East Side, nelle gallerie come Casa Nada su Revington Street, i colori erano frequentemente primari, acidi e apparentemente non curati, nello spirito East villane. Adesso, senza peraltro perdere energia, i suoi colori hanno
spesso un’armonia quasi romantica, autunnale.
Negli ultimi anni, il mondo artistico di New York ha vissuto una nuova moda, quasi ossessiva, verso il lavoro ultra-slick
e “perfetto”. Questa voglia di estrema “accuratezza” di molti giovani artisti e mercanti di New York fa sembrare il lavoro
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finish-fetish della California, cominciato negli anni ‘60, grezza pittura di strada. Il lavoro di Paul Kostabi è l’antitesi di questo
Neo-analismo. Lui preferisce guidare una Rambler con qualche graffio che una Lexus lucidata a specchio.
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LA BOTTEGA
VIA TORQUATO TARAMELLI 36, BERGAMO
TEL. 035 244004
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Rubriche
ECONOMIA32
ATTUALITÀ
34
CINEMA38
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ARTE42
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SPORT46
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54
MODA UOMO
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CONTI62
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RUBRICHE
ECONOMIA
Di Giorgio Arfaras
Pres Comitato Investimenti SCM SIM
www.scmsim.it [email protected]
IL PETROLIO SECONDO OCCAM
L
a spiegazione migliore – secondo Guglielmo da Occam – è quella che si articola con il minor numero di
variabili, se quella con il maggior numero di variabili porta alle stesse conclusioni. Proviamo ad applicare il
rasoio di Occam al prezzo del petrolio (1). Le variabili sono: 1) la forte crescita dello shale-oil; 2) l’impatto
nel prossimo futuro di questa forte crescita sull’Arabia Saudita; 3) la decisione di quest’ultima di “mettere in
ginocchio” lo shale-oil.
Il punto di partenza sono gli impulsi: la crescita dell’offerta e della domanda in un certo arco temporale. In questo caso,
come mostra il grafico, si ha la crescita della domanda, e quella dell’offerta con quest’ultima che proviene sia dall’estrazione
di petrolio che si ha frantumando le rocce – il famigerato shale-oil, sia dall’offerta “normale” di petrolio dei Paesi facenti
parte dell’OPEC. La domanda è cresciuta di sei milioni di barili al giorno. L’offerta di shale-oil di quattro, quella dell’OPEC
ha, invece, smesso di crescere. Si noti che manca nel grafico l’offerta di petrolio dei Paesi Non-OPEC come la Russia.
Il punto è – se si guarda con attenzione la pendenza delle curve del grafico - che - nel 2013 e nel 2014 - la crescita della
domanda mondiale è stata eguale alla crescita dell’offerta di shale-oil.
Abbiamo assistito – a causa di questa nuova fonte di offerta a fronte di una domanda invariata - ad una notevole caduta
del prezzo del petrolio, che ha trascinato all’ingiù i titoli legati del settore, ma non la borsa azionaria nel suo complesso (2).
Ultimamente, il prezzo del petrolio ha smesso di cadere, come i titoli energetici. Il grafico mostra gli andamenti.
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Come mai il prezzo del petrolio ha delle escursioni così marcate? Quando l’offerta supera la domanda ed i prezzi cadono, ecco che questi ultimi possono arrivare fino ad eguagliare i soli costi variabili di estrazione del produttore meno caro.
(Quando si prevede un prezzo di 10-20 dollari al barile si ha in mente questo meccanismo). Quando la domanda supera
l’offerta ed i prezzi salgono, ecco che questi ultimi possono arrivare ben sopra i costi variabili e fissi del produttore più
caro (quando si prevede un prezzo di 150-200 dollari al barile si ha in mente questo meccanismo). Non solo, l’imprevedibilità delle nuove scoperte rende ancor più incerte le aspettative e quindi accresce la volatilità dei prezzi. Si noti, infine,
che le nuove scoperte, che chiedono molti mezzi tecnologici e finanziari e quindi sono molto costose, abbisognano di
un prezzo elevato. Perciò, quando il prezzo corrente è elevato si può immaginare che in futuro ci sarà maggior offerta (e
quindi prezzi più bassi), viceversa, quando il prezzo corrente è basso di può immaginare che in futuro ci sarà una minor
offerta (e quindi prezzi più alti).
Talloni d’Achille e Trade off. Con un prezzo del petrolio intorno ai 100 dollari al barile, la produzione di shale oil avrebbe potuto continuare ad espandersi, arrivando, secondo alcune stime e nel giro di qualche anno, a coprire quasi la metà
della produzione saudita. A quel punto i sauditi avrebbero venduto la metà del loro petrolio ad un prezzo comunque
basso, per la gran presenza dell’offerta di shale-oil. Lo shale-oil si estrae però da pozzi che si esauriscono subito. Bisogna perciò passare subito da un pozzo ad un altro. In più l’estrazione “saltalenante” avviene con molto debito e poco
capitale. Ecco allora il Tallone d’Achille dello shale-oil. Il pozzo storico, al contrario, si esaurisce lentamente e non si
estrae più a debito da molto tempo. Abbattendo il prezzo del petrolio - ossia, come hanno fatto i Sauditi, non tagliando
la produzione per sostenere i prezzi in presenza della notevole offerta di shale-oil - i produttori di shale-oil sono messi
in difficoltà, e la loro offerta di petrolio si riduce molto. Nel periodo necessario per “far fuori” i produttori di shale-oil
i sauditi vendono la stessa quantità di petrolio a prezzo dimezzato. Se mantenere la quantità offerta invariata abbatte il
prezzo fino alla metà, e se a lasciar crescere il concorrente porta in futuro ad un prezzo comunque debole per una quantità dimezzata, i Sauditi non possono non avere la tentazione di agire oggi. Ecco il trade off dei Sauditi.
Perciò nel breve termine si riduce ed anche molto l’offerta di petrolio originato dalla frantumazione delle rocce, così
come nel lungo termine si ha lo stesso una minor offerta. Quest’ultima è dovuta al taglio della ricerca di nuovi pozzi
(nei fondali marittimi, nelle zone desolate) da parte dei produttori tradizionali, che, con i prezzi correnti, non osano
rischiare. Si dovrebbe perciò avere di nuovo un prezzo alto, anche a fronte di una domanda che cresce non al passo di
una volta. Concretamente, uno potrebbe comprare – scommettendo sulla minor offerta di shale-oil, perché molti pozzi
sono stati messi fuori mercato, e in una minor offerta di petrolio estratto in maniera tadizionale, perché si è tagliata la
ricerca di nuovi pozzi - dei futuri sul petrolio che scadono fra qualche anno.
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RUBRICHE
ATTUALITÀ
Di Renata Sortino
JANE FONDA
J
ane Fonda nasce nel 1937, figlia del grandissimo Hanry Fonda, e di Frances Ford Seymour, famosa per essere stata una ricca ereditiera e per essersi suicidata nel 1950 lasciando la famiglia, e soprattutto i figli attoniti.
Jane paga lo scotto di questo trauma e per i primi vent’anni si comporta come la perfetta figlia che tutti
vorrebbero avere: studia, si laurea, ha un fortissimo legame con il padre e cerca di introdursi con caparbietà
nel mondo della recitazione, prima a Broadway successivamente a Hollywood. I primi film però vengono
considerati dei veri e propri fiaschi, la critica infatti non apprezza per niente la giovane Fonda, che nonostante la sua passione
non riesce a lasciare un segno, troppo fredda e poco passionale, dicono.
Nel ’63 avviene la svolta, Jane viene chiamata in Francia dal regista Rene Clement per interpretare il film ‘Crisantemi per
un delitto’ con Alain Delon; con questo film la Fonda viene lanciata dai media come un sex symbol, cavalcando l’onda del
successo della celeberrima Brigitte Bardot. Jane diventa finalmente una star internazionale ma solo grazie a un giochetto di
marketing che puntava tutto sulla somiglianza con la bionda attrice francese.
Subito dopo questo film incontra il regista Roger Vadim, appena reduce dalla fine del matrimonio con Brigitte Bardot
(ancora lei), e le chiede di interpretare la pellicola ‘Il piacere e l’amore’; naturalmente i due si innamorano e si sposano. La
relazione dura più di cinque anni, avranno una bambina e realizzeranno insieme quattro film piuttosto audaci ed erotici. Il
più famoso di tutti è senza alcun ombra di dubbio ‘Barbarella’ del 1968.
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Tratto da un famoso fumetto il film porta fino alle estreme conseguenze l’idea di donna intesa come oggetto sessuale e
strumento di piacere. Era un’immagine che non solo non aveva riscontro nella personalità di Jane, ma con cui lei stessa
non riusciva a trovarsi a suo agio. Negli anni ’70 ritorna in America e comincia una nuova era per Jane Fonda, quello della
lotta politica, delle proteste e dei film impegnati. Negli anni ’80 si inventa un vero e proprio business: quello delle lezioni
di aerobica in videocassetta, negli anni ’90 invece sposa il magnate delle telecomunicazioni americane Ted Turner. Oggi, a
settant’anni suonati è una splendida testimonial per la casa di cosmetici L’Oreal.
Jane Fonda grazie al suo carattere forte e determinato è da cinquant’anni sulla cresta dell’onda; senza aver paura di giocare
tutte le sue carte, Jane si è proposta sia come sex symbol che come donna impegnata, un po’ angelo un po’ diavolo, innocente, sensuale e determinata, un simbolo del Girl Power.
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RUBRICHE
CINEMA
PARLIAMO
DI FILM
Di Davide Comotti
CINQUANTA SFUMATURE DI GRIGIO
A
ttesissimo fin dallo scorso anno, è finalmente uscito nelle sale Cinquanta sfumature di grigio (USA, 2015)
di Sam Taylor-Johnson, diventato subito il film-evento della stagione. La pellicola è tratta dall’omonimo
best-seller della scrittrice inglese E. L. James (Erika Leonard) – Fifty shades of gray – primo romanzo di
una trilogia che prosegue con Cinquanta sfumature di nero e Cinquanta sfumature di rosso. I tre romanzi
erotico/sentimentali sono diventati presto un successo mondiale, tanto che varie case di produzione si
sono interessate per l’acquisto dei diritti di Cinquanta sfumature di grigio, aggiudicatisi dalla Universal
insieme alla Focus Features.
La riduzione cinematografica presenta una vicenda abbastanza fedele al romanzo, anche se qualche differenza è inevitabile.
Protagonista è la giovane Anastasia Steele (Dakota Johnson), una studentessa universitaria americana che si mantiene facendo qualche lavoro: durante un’intervista conosce il giovane imprenditore milionario Christian Grey (Jamie Dornan) e
fra di loro nasce subito una forte attrazione. I due iniziano a frequentarsi, ma mister Grey nasconde dei gusti sessuali molto
particolari e perversi: gode infatti nel sottomettere le sue donne e non riesce ad avere relazioni normali. Anastasia è al contempo attratta e impaurita da questo misterioso individuo, che la conduce nella propria “stanza dei giochi” iniziandola ad
esperienze sessuali completamente nuove per lei.
La premessa indispensabile per avvicinarsi in maniera corretta al film è comprendere che si tratta di un fenomeno di costume
(e di marketing) più che di un’opera rilevante dal punto di vista cinematografico. Cinquanta sfumature di grigio non brilla
infatti né come regia, né come sceneggiatura, né come interpretazioni. Alla pari del romanzo, è una sorta di trasposizione
moderna dei vecchi feuilleton rosa, arricchita da una notevole carica di perversione che nel film non si esprime comunque
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ai massimi livelli. D’altra parte, è un film pensato per il grande pubblico, quindi non si può pretendere che la regia calcasse
troppo la mano sul sadismo – ricordiamo che i blockbuster non hanno la stessa libertà d’espressione di film più piccoli ma
decisamente più estremi e coraggiosi. Certo, di scene erotiche ne vediamo parecchie, e Dakota Johnson esibisce spesso e
volentieri le sue grazie, ma non tanto di più rispetto a quanto troviamo in altre pellicole: la componente BDSM si limita
alla ragazza legata al letto e bendata, un pezzo di ghiaccio che scorre sul suo corpo e qualche frustata (abbastanza morbida,
a dire il vero). L’impressione è di vedere una pellicola eccessivamente patinata e contenuta rispetto alle premesse, una sorta
di “vorrei ma non posso”, dove più che mostrare si allude (vedasi il contratto con cui Grey vuole legare la sua sottomessa).
Finisce così che Cinquanta sfumature di grigio accontenta solo in parte il pubblico: sicuramente delude chi si aspettava un
nuovo film-scandalo come Nymphomaniac di Lars von Trier e delude anche chi si aspettava un film appassionante. Accontenta invece, probabilmente, chi vuole rilassarsi per un paio d’ore godendosi sul grande schermo una vicenda che a tratti
ricorda una soap-opera o un racconto Harmony.
La componente più interessante è di sicuro quella estetica (fotografia, scenografie): e non potrebbe essere diversamente, visto
che la regista inglese Sam Taylor-Johnson è un’artista concettuale nell’ambito del cinema e della fotografia. Alla sua seconda
prova dopo Nowhere Boy, la Taylor-Johnson mette in scena un’immagine abbastanza raffinata, alternando colori chiari e
uffici moderni con le rossastre “stanze della passione”, accompagnando il tutto con musiche pop e brani d’atmosfera; ma la
storia manca spesso di nerbo, e in vari momenti finisce anche per annoiare. Tutto il film ruota attorno ai due protagonisti:
i due personaggi sarebbero anche interessanti (Grey in particolare, tormentato da esperienze sessuali in cui era lui ad essere
dominato), ma i due attori non fanno molto per renderli del giusto spessore, complici anche dei dialoghi spesso banali. Un
grande successo al botteghino, ma un grande flop qualitativo (e non c’era da aspettarsi molto di più): visti gli incassi, è però
legittimo supporre che anche gli altri due romanzi della trilogia diventino due film.
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RUBRICHE
TELEFILM
THRILLER
Di Carlo Rondi
THE BLACKLIST
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aymond “Red” Reddington, uno deigli uomini più ricercati al mondo perchè ex agente che vende segreti
di stato americani al miglior offerente, si costituisce in una sede Newyorkese dell’FBI offrendosi di dare
preziose informazioni su altri pericolosi criminali sconosciuti persino all’FBI e alla CIA in cambio di
una semilibertà e con la clausola di lavorare a stretto contatto con l’agente Elizabeth Keen, al suo primo
giorno di lavoro.
Inizia così una collaborazione tra Reddington e l’FBI, con quest’ultima che crea una speciale task force per trovare e catturare
questi pericolosi criminali.
Ovviamente Reddington non è una persona alla quale piace far catturare criminali così a caso, ma lo fa con un preciso scopo.
In primis, alcuni suoi associati lo vorrebbero morto e l’FBI gli garantisce protezione, e cosa da non sottovalutare, con questi
arresti si garantisce molta meno concorrenza nel mondo della criminalità.
Durante le puntate, non solo si vedono catturare questi criminali, ma c’è anche una trama di fondo che unisce Red e Elizabeth dapprima come semplici partner, poi la storia va più a fondo e si viene a conoscenza del fatto che Red conosca Lizzie
sin da quando era bambina ma che lei non ne ha memoria.
Creata da Jon Bokenkamp (Taking Lives, the Call), la serie è Statunitense ed è cominciata a Settembre 2013, ad oggi siamo
circa a metà della seconda stagione e l’anno scorso ha vinto il Primetime Creative Arts Emmy Awards e l’ ASCAP Film and
Television Music Awards. L’attore principale James Spader (Less than Zero, Sex, Lies and Videotape, True Colors, Stargate,
Lincoln) è stato nominato come miglior attore nel 2014 ai Saturn Awards e sia nel 2014 che nel 2015 al Golden Globe.
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RUBRICHE
ARTE
Di Chiara De Troia
violet-photography.weebly.com
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WILLIAM TURNER
IL PITTORE DELLA LUCE
J
oseph Mallord William Turner fu un pittore e incisore di origini londinesi vissuto fra il XVIII e XIX secolo
famoso per i “paesaggi di luce” di stampo Romantico, che furono fonte d’ispirazione e punto di riferimento
per la nascita dell’Impressionismo: questo grande innovatore è stato riscoperto recentemente grazie al lungometraggio biografico “Turner” con Timothy Spall nei panni dell’eccentrico artista inglese.
Figlio di un barbiere del Devonshire, a causa della prematura scomparsa della sorella minore e del conseguente trauma psicologico che costrinse la madre a essere ricoverata in un ospedale psichiatrico, Turner visse gli anni della
giovinezza dallo zio materno, dove mostrò grande interesse e dote per il disegno e la pittura e una particolare inclinazione
per l’architettura.
Negli anni da studente in Accademia si dedicò in particolare allo studio del paesaggio classico tenendo però l’attenzione
anche sullo stile dell’epoca, in cui si tendeva a trasfigurare il dato reale in una visione più lirica e personale. Compì numerosi
viaggi in Europa visitando splendide città, ammirando paesaggi affascinanti e studiando le opere dei “grandi” del passato nei
più prestigiosi musei del Vecchio Continente, realizzando rapidi schizzi e bozzetti ad acquerello o a olio. Con il passare del
tempo divenne sempre più eccentrico e solitario: molto attaccato alla figura paterna, che visse con lui per circa trent’anni,
cadde in depressione alla morte del padre e nonostante mise al mondo due figlie non si sposò mai.
Grande interprete della pittura di paesaggio Romantica inglese (insieme al contemporaneo John Constable), nonostante sia
diventato famoso per le sue pitture a olio, Turner è stato anche uno dei più grandi maestri britannici nella realizzazione di
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paesaggi all’acquerello: proprio questa continua sperimentazione e lo stato o l’aspetto non finito di molte sue opere, portarono i suoi contemporanei a schernirne le capacità artistiche e le successive generazioni a contrastanti valutazioni della sua arte.
La pittura di William Turner è caratterizzata dalla costante ricerca delle potenzialità espressive del colore, della composizione armonica e della varietà dei modi di rappresentazione della natura al fine di elevare la pittura di paesaggio attraverso il
pittoresco e il sublime.
Elemento fondamentale delle sue tele è la Luce (considerata dall’artista come la rappresentazione dello spirito divino), a cui
cerca di dare la più totale indipendenza rappresentandola come autonoma entità atmosferica e non come semplice riflesso
sugli oggetti, usando il colore in completa libertà con pennellate curve e avvolgenti, ottenendo immagini spesso al limite
dell’astratto che sconvolsero non poco il pubblico dell’epoca.
Riconosciuto comunque come Artista di genio, utilizzò un’ampia varietà cromatica e una suggestiva tecnica di stesura del
colore, che resero le Tempeste, i Naufragi, gli Incendi e le Catastrofi naturali i soggetti più adatti a stimolare la creatività del
pittore, per cui le figure umane che rappresentava altro non erano che la dimostrazione della vulnerabilità dell’individuo al
confronto con la “suprema” natura del mondo.
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RUBRICHE
MUSICA
Di Giovanni Fratantonio
I METÀ: LA ROCK BAND DOPO LAVORO
METÀ PADRI DI FAMIGLIA, METÀ GIOVANI ROCKSTAR
“C
os’è esattamente un sogno? Cos’è esattamente uno scherzo?” (cit. Pink Floyd)
…perchè è esattamente da uno scherzo che nasce il sogno dei Metà.
Ho scoperto questo gruppo entrando nel locale dove stavano suonando e sin da subito mi hanno
colpito. Del locale, infatti, non ricordo nulla: ero immerso totalmente nella loro musica! Un repertorio a me non molto caro, lo ammetto, caratterizzato soprattutto dall’Alternative Rock anni
80 e 90, nomi come i Blur, gli U2, Van Halen, Bryan Adams, Metallica (e molti altri ancora) eppure mi han colpito. Forse
me ne sono innamorato. C’è in questo gruppo -ho subito pensato- qualcosa che va oltre le canzoni che han scelto. Una
grinta particolare ed al tempo stesso indescrivibile! Il loro rock è pieno: non puoi non ballare, muovere inconsciamente un
ginocchio o picchiettare le dita sul tavolo se stai sentendo un concerto dei Metà! Impossibile! Un esempio è “Ring Ring” di
Mika, canzone che ritengo insopportabile, canzone che con loro ho cantato e ballato, così diversa: magica. Così sono riuscito
a parlare con il loro chitarrista, e penso d’aver scoperto la ricetta del loro segreto.
Parlando piacevolmente con Gianluca Fratus, graffiante chitarra del gruppo, scopro molti aneddoti a tratti divertenti a tratti
profondamente significativi.
Il nostro Gian, oggi 40enne operaio sposato e padre di due figlie, riprende in mano, per caso, impolverata, una vecchia
chitarra, regalatagli all’età di 18 anni ma mai presa in seria considerazione. Così cinque anni fa la ritrova, ma da allora, da
quel dito che tocca quella corda, nasce un matrimonio. Trascinante, vorticoso, travolgente. Per usare sue parole “si è aperto
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un Vaso di Pandora, mi è venuta una fame insaziabile”!
Imparate le basi per suonare, decide insieme ad un suo amico, detto “il Tà”, di formare un duetto: “il gruppo è stato fondato da me e il Tà, …i Metà!” Così da questo semplice scherzetto nasce un gruppo. Cresce, cambia formazione, impara, si
esibisce, emoziona, fa ballare… ma tiene alla base questo scherzetto, l’importanza dell’amicizia che li lega. I Metà, prima
d’essere un gruppo musicale, sono cinque amici che scherzano, suonano ma soprattutto realizzano il loro sogno: la rock
band. “Difficile pensare un Giovedì senza i Metà!” aggiunge Gian.
Così, a 40 anni con due figlie un lavoro e una famiglia, capita di diventare “rockstar”.
Ad oggi a livello locale, ma in costante crescita, irrefrenabile. E la famiglia non è un peso, come si pensava da giovani, “Ah!
Io mai mi sposerò! Sposarsi non fa rock!”. Se lo pensate tutt’ora, dovreste conoscere anche voi i Metà, dovete!! Vedere come
Katia, moglie di Gian, sia la fotografa ufficiale della band (“k-photo”), di come le due figlie in ogni foto siano con chitarre
grandi quanto loro in braccio… e vedere i suoi amici: compagni instancabili di vita, da sempre rock. Un sentimento così
forte non può non coinvolgerti quando li vedi, non ti risparmia, odia la tua indifferenza: ti cattura, deve catturarti! Quando
incontri i Metà sul palco, non vedi dei signori padri di famiglia con il loro hobby “particolare” ma vedi cinque giovani ragazzi, sognatori e suonatori, che suonano un gran bene, che sognano altrettanto. E balli, canti, urli a più non posso, incapace
di star fermo, stregato.
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RUBRICHE
SPORT
Di Samuele Sortino
GUERRIGLIA A ROMA, ULTRÀ DEL
FEYENOORD SCATENATI
N
el pomeriggio di giovedì 19 febbraio gli ultrà hanno dato vita a un lancio di fumogeni e di bombe carta.
Tra bottiglie rotte piazza di Spagna è diventata irraggiungibile da parte dei turisti in visita a Roma. Il
gruppo di tifosi olandesi è stato portato dalle forze dell’ordine nei pressi di piazza del Popolo per farli
salire a bordo di alcuni autobus per il trasferimento allo stadio. Sono circa 6000 i tifosi giunti a Roma
dall’Olanda per seguire la partita di Europa League, prevista per le 19.
Tra i tanti tifosi scalmanati anche qualche ragazza e addirittura famiglie ma molto defilate. «Siamo tifosi
molto caldi ma solo 4-500 di noi sono hooligans - racconta un giovane - a me interessa solo andare a vedere la partita». E infatti la stragrande maggioranza dei seimila tifosi olandesi sciamanti sembrava intenzionato solo a passare qualche ora in allegria prima di andare allo stadio Olimpico. Le nostre forze dell’ordine, all’italiana, hanno scelto la strategia del contenimento
del danno: fin quando i più facinorosi non hanno passato il segno. Probabilmente sarà seguita con molta maggior attenzione
la frangia di due-trecento “supercattivi”, pseudonazisti picchiatori e pericolosi, gente nota alle Questure di mezz’Europa che
forse intendono entrare in azione dopo il tramonto. La loro partita potrebbe cominciare al fischio finale del match.
Grandi affari comunque hanno fatto i venditori ambulanti per le vie della Capitale; ma anche ristoranti e vinerie, seriamente colpiti dalla crisi, hanno pensato di rifarsi fregandosene del divieto emanato ieri. Dopo il passaggio degli ultrà piazza
di Spagna sembra un campo di battaglia: bottiglie rotte, fumogeni, buste, bicchieri di plastica. Alcuni motorini sono stati
danneggiati e scaraventati in terra. Alcuni agenti sono rimasti feriti. Diversi tifosi sono stati fermati. Molti negozi sono stati
costretti a chiudere nei momenti di tensione e le cariche tra i tifosi del Feyenoord e le forze dell’ordine. La Barcaccia è piena
di bottiglie di plastica, palloncini con i colori del Feyenoord, bandiere e anche sciarpe. Nella celebre fontana galleggiano
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Nasce a Brescia, nel comune di Roncadelle, il progetto Re.S.Co. (Remote
System Control), il sistema di controllo
remoto con l'obiettivo di monitorare in
continuo ed in remoto i parametri vitali
degli utenti. Da un'idea imprenditoriale
di Franco Boldi, il sistema punta a rappresentare una rivoluzione del settore
sanitario, del settore sportivo, della teleassistenza e della telemedicina.
Il sistema vuole andare incontro alle
reali esigenze utente seguendolo durante la sua vita, nella quotidianità, nel percorso riabilitativo o ambulatoriale, durante l'attività sportiva. Il sistema funziona tramite dei sensori, integrati all'interno di una maglietta, in grado di registra
re i parametri vitali di un utente ed in particolare l'elettrocardiogramma (con precisione medicale). I dati raccolti vengono
analizzati ed inviati ad una centrale operativa in grado di intervenire istantaneamente in soccorso della persona.
Gli obiettivi di Re.S.Co. spaziano dal
monitoraggio a scopo sanitario, nell'individuazione precoce di patologie cardiache, al monitoraggio sportivo dell'atleta
sia amatoriale sia professionista. Offre
quindi un servizio remoto di consulenza
medica in contesto sanitario, sportivo o
di riabilitazione. Il sistema rappresenta
quindi uno strumento sempre accanto
all'utente che lo informa e tiene al corrente esperti di eventuali problematiche
del suo stato di salute e della sua attività.
Nel campo sanitario Re.S.Co. collabora
con cliniche pubbliche e private sul territorio, per offrire assistenza al cittadino
nell'identificazione precoce di gravi patologie, spesso silenti. Lavora con RSA,
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della persona anziana. In campo sporti
vo offre servizi di monitoraggio in allenamento per ottenere un miglioramento
delle performance e del rendimento.
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anche frutta e residui di cibo.
Intorno alle 20 la fontana è stata spenta e gli operai del Comune hanno dato il via ai lavori di pulizia, po verranno verificati
i danni da un punto di vista scientifico.
I supporter olandesi avevano già iniziato a creare problemi ieri sera e otto di loro sono stati già processati dopo essere stati
arrestati dalla polizia: condanna a sei mesi, convertita in 45.000 euro di multa a testa. Per loro anche il divieto di dimora
nella città di Roma. In totale ci sono stati 28 arresti. Alcuni degli olandesi, tutti giovani tra i 20 e i 28 anni, sono comparsi
in aula con evidenti ecchimosi in volto e alla testa.
Se questo è amore per lo sport...
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RUBRICHE
VIDEOGAMES
Di Anna Paltrinieri
RESIDENT EVIL REVELATIONS 2
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er chi non avesse mai giocato alla saga di Resident Evil deve sapere che negli anni sono state molte le
modifiche effettuate sullo stile di gioco; da Survival Horror pieno di enigmi si è lentamente trasformato
fino ad apparire come uno sparatutto in terza persona. È rimasta comunque la tematica Horror in cui
vengono miscelate le storie e vicende dei protagonisti delle saghe precedenti.
Sviluppato da Capcom questo sequel di Resident Evil: Revelations sarà acquistabile a partire dal 24 febbraio (ultima data confermata) disponibile per PS3, PS4, Xbox 360, Xbox One e Steam. Se la fretta di iniziare questi nuovi
capitoli è troppo impellente il gioco sarà anche fruibile in episodi scaricabili singolarmente che usciranno ogni settimana un
po’ come era già stato fatto con The Walking Dead, mentre l’edizione completa con contenuti extra verrà messa a disposizione dopo l’uscita del quarto capitolo.
La protagonista di questo gioco sarà Claire Redfield (sorella minore di Chris), questo personaggio è stato giocabile anche in
Resident Evil 2, Resident Evil: Code Veronica X e Resident Evil: The Darkside Chronicles. La sua partner è Moira Burton,
figlia dell’ex membro della S.T.A.R.S. Barry Burton.
Con questo ultimo capitolo, date le critiche e i cali nelle vendite degli ultimi Resident Evil, Capcom parla di un mix tra il
vecchio fascino dei primi giochi Survival Horror ricchi di suspense e il nuovo formato sparatutto che possiamo vedere in
Resident Evil 5 e 6.
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La trama racconta gli avvenimenti dell’organizzazione non-governativa Terra Save che verrà poi attaccata; con questo espediente le due protagoniste verranno rapite e portate in una prigione sperduta su un’isola deserta.
Dovranno assistere all’ennesima sperimentazione ed infezione virale e dovranno combattere insieme.
Dal Trailer e dal Gameplay si nota che il team dovrà fare un grande gioco di squadra per poter affrontare i mostri presenti
durante la loro fuga. Revelations 2, oltre a collegarsi al primo Revelations, sarà storicamente incastrato tra le vicende di Resident Evil 5 e 6. Purtroppo le Texture della Demo lasciano intuire che questo titolo sia ancora graficamente classificabile come
Old Gen ma questo problema accumuna ancora molti Videogames in uscita.
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RUBRICHE
LIBRI
Di Filedelfja Musteqja
GONE GIRL
P
GILLIAN FLYNN
ubblicato per Rizzoli nel 2014 “L’amore bugiardo – Gone girl”, il terzo romanzo dell’autrice statunitense Gillian Flynn ha riscosso immediato successo, grazie anche alla trasposizione cinematografica,
diretta da David Fincher, presente nelle sale italiane lo scorso dicembre con protagonisti Ben Affleck e
Rosamund Pike. Gone girl è un thriller psicologico, ricco di colpi di scena che narra abilmente la storia
del matrimonio di Nick ed Amy Dunne.
Diviso in due parti, nella prima metà la narrazione è sempre in prima persona e racconta la vita coniugale della coppia in
modo alternato: da Amy sottoforma di diario con una prospettiva passata, invece da Nick al presente. Le due versioni sembrano molto diverse e spesso in contraddizione tra di loro.
Il romanzo si apre con l’improvvisa scomparsa di Amy nel giorno del loro quinto anniversario e Nick, trovando la casa a
soqquadro scopre anche il primo indizio di una caccia al tesoro, organizzata dalla moglie come da tradizione ogni anno
per il loro anniversario; passo dopo passo questi indizi lo porteranno a conoscere meglio la vera Amy e a scoprire cosa le sia
successo.
Sempre più vicino alla verità e sempre più nel mirino dei detective e della campagna mediatica venutasi a creare, come unico
sospettato responsabile per la scomparsa della moglie.
Dalle pagine del diario di Amy il lettore scopre che il matrimonio della coppia era da tempo in crisi. I due si erano trasferiti
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da New York, dopo aver perso il lavoro, a North Carthage, cittadina natale di Nick nel Missouri, dove acquistano un bar
con il fondo fiduciario di Amy, che Nick gestisce assieme alla sorella gemella Margo. Amy d’altro canto sembra fare tutto il
possibile per adeguarsi ai ritmi lenti della nuova vita e ad assistere la madre gravemente malata di Nick.
Nonostante il matrimonio sia divenuto sempre più disfunzionale dopo il trasferimento nel Missouri, Nick viene descritto
come insensibile di fronte ai sentimenti della moglie e si mostra freddo e per nulla turbato durante la sua scomparsa. Atteggiamenti che gli si ritorceranno contro grazie ai media sempre più accaniti che lo avevano già dichiarato colpevole prima
ancora di una sentenza giudiziaria.
Nick però racconta un’altra versione dei fatti, dunque si viene a creare un elemento di incertezza che accompagnerà il lettore
durante tutta la vicenda: Nick Dunne è o non è responsabile della scomparsa della moglie?
Nella seconda metà di questo noir domestico il lettore scoprirà che nulla è come sembra, con una serie di colpi di scena ed
uno ad uno verranno dispiegati intrighi e complotti astutamente macchinati.
Si può dunque affermare che l’autrice ha ben costruito la trama, ponendo particolare attenzione all’aspetto psicologico; infatti, la storia sembra del tutto plausibile e verosimile: dalle pagine del diario di Amy, ai pensieri di Nick, fino alla campagna
mediatica contro Nick, tutto potrebbe essere realmente accaduto.
Questo noir domestico vi farà vedere il matrimonio e le sue sfaccettature sotto una nuova luce.
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RUBRICHE
MODA DONNA
FASHION
OUTFIT
Sportswear
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Bergamo via Camozzi 134, Tel 035 2225891
RUBRICHE
MODA UOMO
FASHION
OUTFIT
Business
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Casual
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RUBRICHE
VIAGGI
Di Ilaria Foglieni
[email protected]
500px.com/inungiornodipioggia
50 SFUMATURE DI…VERDE:
IN VIAGGIO SULLA WILD ATLANTIC WAY
P
rima di proseguire con la lettura, vorrei darvi un suggerimento: concedetevi qualche minuto di relax,
ritagliatevi uno spazio solo vostro, qualsiasi attività stiate svolgendo, aprite Spotify o Youtube e cercate
“Dathanna – Sounds of The Wild Atlantic Way” dei Solomon Grey.
Indossate gli auricolari, lasciatevi trasportare e godetevi ogni singolo suono, ogni nota, ogni parola: l’Irlanda vi sta aspettando, il viaggio lungo la Wild Atlantic Way sta per cominciare.
La Wild Atlantic Way è una strada lunga 2500 km che si snoda lungo la costa ovest dell’Irlanda, un percorso che attraversa sette contee, dal Donegal a Galway, dal Kerry a Cork, la quale vi porterà a scoprire paesaggi mozzafiato,
dove cielo e terra si sfiorano, luoghi dove solo la Natura scandisce il tempo che scorre e dove la presenza dell’uomo sembra
esser un’ombra discreta, in perfetta armonia con l’ambiente.
Un viaggio da affrontare rigorosamente con tranquillità, scoprendo uno ad uno i discovery points, 160 in tutto: luoghi di
particolare interesse e straordinaria bellezza, indicati lungo la strada.
La Wild Atlantic Way non offre “solo” incantevoli paesaggi da cartolina, spiagge incontaminate e straordinarie scogliere a
picco sull’Atlantico; bensì è possibile vivere innumerevoli esperienze di diverso tipo. Qualche esempio? Se siete appassionati
di surf, Mullaghmore Head, un villaggio di pescatori nella contea di Sligo, è rinomato per le sue prowler, onde uniche che
possono arrivare fino a 30 metri di altezza. Oppure, siete amanti della poesia di Yeats? Perché non partecipare alla Yeats
Experience? Avrete modo di cenare nel cuore della contea di Sligo, gustando il meglio della cucina irlandese e della poesia
del grandissimo poeta irlandese. Una terza alternativa, se volete approfondire la cultura gastronomica dell’isola, è soggiornare
nell’affascinante e selvaggia regione del Connemara, dove ogni anno si svolge il Connemara Mussel Festival , una manifestazione in cui è possibile gustare prelibatezze a base di cozze oltre a partecipare a gare di cucina e ad altri numerosi eventi.
Uno spettacolo naturale assolutamente da non perdere è costituito dalle imponenti Cliffs of Moher, sicuramente una delle
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mete turistiche più gettonate: scogliere che si ergono a 120 metri sull’oceano Atlantico, lungo il bordo delle quali è possibile
passeggiare e godere di panorami straordinari, ascoltando le onde infrangersi contro le pareti e i numerosi uccelli marini
volteggiare nel cielo.
Non è tutto!
La Wild Atlantic Way è molto altro ancora: potrete seguire lezioni di lingua irlandese, partecipare a sessioni di danze e musiche tradizionali, esplorare luoghi nascosti e misteriosi in kayak, cavalcare i bellissimi pony del Connemara…
L’eccezionale ospitalità tipica irlandese infine donerà un tocco in più al vostro soggiorno sull’isola di smeraldo che con le sue
innumerevoli sfumature non mancherà di sorprendervi ed emozionarvi!
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RUBRICHE
MEDICINA
SALUTE E
BELLEZZA
Di Dott. Massimo Buttinoni
Esperto in medicina estetica e
del benessere
[email protected]
UN AIUTO PER PERDERE PESO
O
ggi parliamo della pasta di Konjac.
Il Konjac è una radice asiatica simile ad una barbabietola che può pesare fino a 4 Kg, appartiene al
genere Amorphophallus, nativa della zona subtropicale orientale asiatica. È conosciuta anche con i
nomi di Patata Konjac, Giglio Voodoo, Lingua del diavolo o Igname di elefante.
Il Konjac appartiene alla famiglia delle fibre solubili, proprio come la crusca d’avena, fibre che agevolano il transito intestinale, è inoltre un alimento ricco di proteine (circa il 10%), favorisce la riduzione
del colesterolo “cattivo”, contiene sedici tipi di aminoacidi e minerali, ma ha un basso apporto calorico e un basso contenuto
di grassi.
Basti pensare che una porzione di 100 grammi di pasta di Konjac ha circa 10 calorie.
Dal Konjac inoltre viene estratto il glucomannano , usato come componente di alcuni integratori alimentari assunti per
perdere peso, ridurre il colesterolo o per facilitare il transito intestinale; a contatto con l’acqua, può aumentare il proprio
volume fino a 60-80 volte e, grazie a questo fattore, determina un senso di sazietà e riduce lo stimolo alla fame. Grazie a
queste caratteristiche, gli integratori a base di glucomannano sono usati per curare il sovrappeso e l’obesità
Oltre che per la sua azione dimagrante, questa radice è nota anche per gli effetti positivi sulla salute, essa contribuisce infatti
a ridurre il livello di zuccheri nel sangue, il che la rende un prodotto ottimale anche per chi soffre di diabete.
In Giappone con il Konjac si confezionano gallette, biscotti secchi e vermicelli di konjac detti anche shirataki, che si trovano
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facilmente nei supermercati.
Per il mercato Europeo questi spaghetti asiatici sono stati trasformati in pasta.
Gli shirataki assomigliano in tutto e per tutto alla pasta occidentale. Hanno però due caratteristiche fondamentali per tutti
coloro che cercano di perdere peso:
1) Hanno un bassissimo contenuto calorico
2) Danno un senso di sazietà che dura a lungo
Inoltre possono essere tranquillamente consumati anche da chi è celiaco, in quanto non contengono glutine.
Sotto forma di “pasta”, gli shirataki di konjac hanno un sapore gradevole. Facili da preparare, senza gusto particolare, si impregnano della salsa o della preparazione che li accompagna.
Gli shirataki si presentano in due modi:
•
Secchi : da reidratare, basterà immergerli in acqua bollente per 7 minuti, non importa ne girare ne controllarli, non scuociono mai; una volta reidratati sciacquarli sotto acqua calda per almeno un minuto per togliere i residui di
zuccheri presenti sulla pasta ( per 100gr di prodotto in questo caso avremo circa 20kcal ).
•
Liquidi : pronti per essere risciacquati sotto l’acqua tiepida e saltarli in padella con il condimento scelto (
in questo caso le kcal sono sotto le 10 per 100gr ).
Un consiglio, se siete a dieta o semplicemente volete mantenervi in forma fate attenzione ai condimenti: la noce di burro o
il cucchiaio di olio di troppo possono vanificare gli sforzi fatti per limitare l’apporto calorie.
Ricordate che le erbe aromatiche come l’ erba cipollina, il prezzemolo, il basilico hanno il pregio di esaltare il gusto dei cibi
senza aggiungere calorie. Unendo varie erbe a seconda dei gusti, si può limitare l’uso del sale, che in quantità eccessive favorisce la ritenzione idrica. Un esempio: 100 g di prezzemolo apportano 20 calorie.
Mentre le spezie come il pepe, il curry, la noce moscata, paprika, zafferano sono praticamente acalorici e possono essere usati
per insaporire i cibi.
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RUBRICHE
UP &DOWN
“LA SCOPERTA DI UN PIATTO NUOVO È PIÙ PREZIOSA PER IL
GENERE UMANO CHE LA SCOPERTA DI UNA NUOVA STELLA.”
C
on questa citazione del celebre gastronomo francese Anthelme Brillat- Savarin, tratta dalla sua opera
“Fisiologia del gusto” del 1825, siamo orgogliosi di presentarvi la nuova rubrica culinaria di BergamoUp:
Up&Down
Attraverso questo spazio, vogliamo raccontarvi in modo sincero e trasparente (e con tanto di scontrino
fiscale!) la nostra esperienza presso locali e ristoranti.
L’obiettivo è quello di fornire ai nostri lettori un’opinione onesta, veritiera e imparziale, in un tempo in cui è difficile per il
cliente districarsi attraverso l’enorme e variegato puzzle enogastronomico di Bergamo e non solo.
Diversi saranno i parametri che prenderemo in considerazione in questo viaggio alla scoperta dei sapori: dai pregi e difetti
del locale all’atmosfera dell’ambiente, dall’accuratezza del servizio alla varietà della carta dei vini, dal rapporto qualità-prezzo
al gusto delle portate proposte nel menù, naturalmente.
Ogni ristorante verrà presentato con una breve ma esaustiva descrizione, in modo da far comprendere al potenziale commensale quale tipo di cucina e ambiente potrà trovare. Inseriremo naturalmente ogni contatto, numero di telefono e sito
internet, per poi concludere con la “pagella” dei voti (1 stella= sotto la media, 2= nella media, 3= sopra la media).
Nessuna sorpresa per quanto riguarda i prezzi! Ogni review sarà sempre accompagnata dallo scontrino del nostro pranzo o
della nostra cena, in modo che il costo pagato sia limpido e visibile a tutti.
Sperando che questa nuova proposta possa esser gradita e utile, vi auguriamo una piacevole lettura..e che il viaggio nel mondo della cucina e della ristorazione abbia inizio!
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Ristorante Balicco
Bergamo
Ristorante Pizzeria San Martino
Bergamo
Il ristorante Balicco è sicuramente un punto di riferimento per chi vuole assaporare, conoscere o riscoprire la cucina
tradizionale bergamasca. Tradizionale si, ma sempre con una
vena innovativa e con la qualità e genuinità degli ingredienti
alla base dei piatti proposti dallo chef Luigi Palamini, il quale unisce al proprio lavoro anche creatività e rispetto delle
materie prime. Il locale è molto accogliente, caratterizzato
da un arredamento elegante, ma confortevole, dove gli ospiti
possono sentirsi a proprio agio, con un occhio di riguardo
alla riservatezza: il ristorante, infatti, è dotato di tavolo ben
disposti e distanziati. Abbiamo ordinato un secondo: coniglio disossato ripieno, un piatto davvero buono e saporito,
come se ne trovano pochi oggigiorno e che fa trapelare il
lungo lavoro che si cela dietro la portata. Il ristorante, a conduzione familiare, pecca un po’ per il servizio, il quale non
è del tutto soddisfacente. Un punto sicuramente da migliorare.
Volete gustare una Pizza con P maiuscola? O della spettacolare
carne toscana alla brace? Allora dovete assolutamente provare
il San Martino!
Il ristorante di Bergamo, nasce accanto al “primogenito” locale
sito tra i colli di Adrara San Martino e si propone in tutto il
suo splendore, con un locale dall’eccezionale bellezza che caratterizza anche il suo gemello, uno dei locali più caratteristici
della zona.
La pizza, come da tradizione, viene impastata solo con lieviti
naturali e fatta riposare per 48 ore, garantendo così una leggerezza ed una digeribilità unica.
Unica, come i suoi ingredienti, mozzarella di puro latte vaccino e pomodoro San Marzano.
Noi abbiamo scelto di assaggiare proprio lei, senza nulla togliere alle altre proposte; la differenza si sente, eccezionale la
“Culatella” che vi invitiamo a provare. Il tutto accompagnato
da un’ottima birra artigianale. Servizio non eccelso. In ogni
caso, consigliatissimo.
Menù: (a mezzogiorno) Primo o secondo più buffet e dessert
€ 17,00 - Primo e secondo più buffet e dessert € 27,00 (bicchiere di vino, acqua, caffè e coperto inclusi)
Up: ambiente
Down: servizio
Carta dei vini: **
Atmosfera/Location: **
Servizio: *
Rapporto qualità/prezzo: **
Menù: //
Up: Location
Down: Nulla
Cucina: ***
Carta dei vini: ***
Atmosfera: ***
Servizio: *
Rapporto qualità prezzo: ***
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RUBRICHE
CUCINA
LA RICETTA
Di Chef Graziano Lanza
FILETTO DI TRIGLIA A BASSA TEMPERATURA
CON MIREPOIX DI VERDURINE ALL’AGRO E CREMA DI PATATE E SEDANO RAPA
P
rocedimento: Tagliare a cubetti piccoli le zucchine, le carote e i peperoni e saltarle a fiamma viva con un
filo d’olio e uno spicchio d’aglio in camicia (la velocità e l’alta temperatura sono essenziali per il mantenimento del colore e della croccantezza delle verdure) e a pezzi più grossolani le patate e il sedano rapa;
bollire quest’ultimi nella panna fino al loro completo disfacimento, regolando il sapore della crema così
ottenuta con il sale ed il pepe. Per la cottura dei filetti di pesce potete scegliere se utilizzare una padella
antiaderente a fiamma bassa o più comodaIngredienti per 4 porzioni:
mente un forno tradizionale ad una temperatura non supe
•
8 filetti di triglia
riore ai 130’C; la bassa temperatura raggiungerà comunque il
•
2 zucchine
cuore del pesce ma eviterà di asciugarne la polpa mantenendo
•
2 peperoni
l’umidità necessaria a valorizzare questo pesce spesso snobbato
•
2 carote
solo perché meno conosciuto o meno pubblicizzato.
•
4 patate
Il piatto di questo mese può essere servito come secondo di
•
1 sedano rapa
pesce ma anche come eventuale antipasto del vostro prossi
•
200 g crema di latte
mo menù di pasqua; non abbiate timore di “abbandonare” il
•
Olio extravergine
classico vino bianco e di abbinare alla triglia una birra bionda,
•
Aglio fresco
oggigiorno il mercato propone una varietà di birre sempre più
•
Sale e pepe
crescente sia dal punto di vista quantitativo che dal punto di
•
Rosmarino fresco
vista qualitativo.
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COSTRUZIONE
ARTIGIANALE
Stufe in Pietra Ollare che migliorano la propagazione e la capacità di accumulo del calore. Un buon
carico di legna è sufficiente per riscaldare l’appartamento per tutto l’arco delle 24 ore. Le nostre Stufe in
Pietra Ollare utilizzano il principio dei raggi infrarossi (comunemente chiamati calore radiante) invisibili
ad occhio umano ma con la capacità di riscaldare i corpi solidi dall’interno.
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Anno Sesto numero CinquantaDue | Marzo DuemilaQuindici | Euro Tre
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FONDAZIONE
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STAY HEALTHY!
REDAZIONALE
CHIRURGIA DELL’ANCA E DEL GINOCCHIO,
L’ ORTOPEDIA NON FA PIU’ PAURA
P
rocedure chirurgiche poco dolorose e non invasive, abbinate alle nuove tecnologie che rendono possibile
recuperi veloci sono le caratteristiche che contraddistinguono l’attività professionale del dott. Luigi Mazzoleni, specialista in Ortopedia e Traumatologia con all’attivo più di mille interventi chirurgici.
Si occupa prevalentemente di chirurgia di ginocchio e anca, in particolare protesica e artroscopia. Il dott.
Mazzoleni è inoltre ortopedico ufficiale dell’equipe medica del giro d’Italia di ciclismo, collaboratore del
medico sociale dell’ Internazionale FC e docente di medicina dello sport per la FIGC-LND Lombardia. Dottore quale è il suo approccio alla chirurgia ortopedica dell’anca e del ginocchio?
Oltre alle tradizionali tecniche chirurgiche sono molto attento riguardo a terapie, tecniche e strumenti innovativi, utilizzandoli quando questi possono portare un beneficio ai miei pazienti. Si tratta di fattori di crescita, cellule staminali, membrane
biologiche, trapianti autologhi di cartilagine o innesti osteocondrali, in particolare per quanto riguarda il ginocchio. Inoltre
ormai si utilizzano ampiamente tecniche mini invasive e impianti che preservano gran parte dei tessuti ossei e articolari come
protesi monocompartimentali e nelle ricostruzioni dei legamenti crociati.
Che caratteristiche hanno?
I fattori di crescita, o PRP, si utilizzano nelle lesioni muscolo-tendinee e in quelle osteo-articolari. Sono una concentrazione
di elementi già presenti nel sangue deputati alla guarigione delle infiammazioni e rigenerazione dei tessuti. Permettono
infatti in alcuni casi la rigenerazione dei tessuti dove vengono iniettati e si utilizzano per il trattamento di tendiniti e lesioni
muscolari. E’ sufficiente un prelievo di sangue venoso sul paziente e quindi, con delle apposite centrifughe , è possibile
isolare solo la parte di sangue ricca di questi fattori che verranno poi infiltrati.
2
3
Le protesi monocomportamentali costituiscono invece la soluzione ideale nelle articolazioni che presentano un danno cartilagineo limitato ad un solo compartimento, permettendo di conservare gran parte dell’articolazione naturale. Se invece
l’usura colpisce tutto il ginocchio, si rende necessario l’impianto di una protesi totale.
Quelle di ultima generazione sono comunque molto meno demolitive di una volta. Infine tra le novità riguardo le terapie
ortopediche vanno segnalate le vibrazioni meccaniche focali che inducono un importante effetto antologico e ottimizzano e
regolarizzano il tono muscolare agendo come un vero e proprio stabilizzatore posturale.
Ci spieghi in che modo gli interventi di ortopedia con le nuove tecnologie oggi possono essere poco invasivi.
Effettivamente la caratteristica di queste tecniche è che sono estremamente poco invasive.
In breve si può dire che permettono una minore incisione cutanea, un sacrificio ridotto delle strutture muscolari e capsulolegamentose e soprattutto un minore sacrificio di tessuto osseo, preservando questi tessuti anche in previsione di eventuali
interventi.
Che vantaggi abbiamo con le protesi monocomportamentali?
I fattori positivi sono essenzialmente 4: conservazione di una buona parte delle strutture articolari, minor dolore postoperatorio, minor perdita ematica e un più veloce recupero in fase di riabilitazione.
Bisogna però premettere che la maggior parte degli Ortopedici considera l’ opzione “protesi monocompartimentale” più
complicata rispetto alla soluzione “protesi totale”. In realtà si tratta di un’ottima soluzione per i quattro vantaggi descritti
sopra. Sicuramente è un intervento che richiede maggiore manualità da parte del chirurgo. Tuttavia, personalmente secondo
la nostra casistica, posso dire che i risultati sono ottimi, specie nel paziente più giovane. Secondo la sua casistica, come hanno risposto i pazienti da lei operati a questa operazione?
I pazienti di solito avvertono meno dolore post-operatorio, meno gonfiore, e hanno una riabilitazione più facile rispetto ai
pazienti sottoposti alla protesi totale del ginocchio.
Nella maggior parte dei casi, i pazienti vanno a casa 4-5 giorni dopo l’operazione e riprendono le normali attività della vita
quotidiana già 6 settimane dopo l’intervento chirurgico, comunque tengo a sottolineare che i risultati sono decisamente
ottimi nel paziente più giovane. Ci può dare anche delle informazioni riguardo i post operatori degli interventi tradizionali di protesi di ginocchio e
di anca?
L’intervento di proteizzazione articolare ha bisogno di un ricovero ospedaliero e generalmente la procedura chirurgica dura
dai 45 ai 60 minuti, in anestesia loco-regionale o spinale.
La riabilitazione post operatoria è effettuata nella stessa struttura dove il paziente viene operato. Il ricovero dura circa 15-20
giorni, il paziente al termine del percorso potrà tornare a casa in
maniera quasi del tutto autonoma, aiutandosi con stampelle. Il tempo previsto per tornare alla normale vita quotidiana è di
circa tre mesi.
Infine riguardo i pazienti più giovani e attivi, ci sono delle novità riguardo la ricostruzione del crociato anteriore, che
è un po il terrore di tanti sportivi?
Sicuramente l’intervento di ricostruzione del crociato antreriore ha compiuto notevoli progressi sia riguardo le tecniche
utilizzate sia come dispositvi per la fissazione del neo-legamento.
Sono materiali tutti riassorbibili oltre che totalmente biocompatibili.
Abbiamo una vastissima casistica riguardo questo tipo di intervento, utilizzando il tendine rotuleo o gracile e semitendine
del paziente ma anche quello da donatore, che spesso permette il recupero dell’attività sportiva in solo 3-4 mesi.
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DR LUIGI MAZZOLENI
MEDICO CHIRURGO SPECIALISTA IN ORTOPEDIA E TRAUMATOLOGIA
WWW.LUIGIMAZZOLENI.IT - [email protected]
MILANO – ISTITUTO CLINICO SANT’AMBROGIO VIA GIUSEPPE FARAVELLI, 16
AMBULATORI
MILANO - VIALE CONI ZUGNA, 2
MUGGIÒ - PIAZZA DELLA CHIESA, 16
PER PRENOTAZIONI MILANO E MUGGIO’ CHIAMARE IL N. 346.86.66.510
VAPRIO D’ADDA - PIAZZA CHIESA, 6 PER PRENOTAZIONI TEL. 02.90966942
5
REDAZIONALE
FONDAZIONE OPUS 3.0
Come giornalista, scrittore, politico come faccio a non essere entusiasta e orgoglioso della Fondazione OPUS 30. Una Fondazione
altamente indispensabile e umanitaria che arricchisce il mosaico Italia di una tessera mancante. quella del “cuore”. Una, cento,
mille Fondazioni OPUS 30 per avere il diritto di proclamare a tutto il mondo civile che nella nostra Nazione è sorto un nuovo
“Rinascimento”.
Prof. On. Michele D’Arcangelo
L
a fondazione Opus 3.0 nasce con l’obiettivo primario di istituire una serie di borse di studio e di percorsi di
formazione post laurea di Primo e Secondo Livello, e oltre a dare i crediti agli studenti previsti dalla legge,
darà anche uno stile, un metodo e un livello di istruzione e di informazione studiato con i nostri docenti e
professionisti per questo grande, nuovo e veloce inizio di terzo millennio.
Ispirata dalla convinzione che oggi più che mai, parole come formazione, specializzazione, eccellenza e meritocrazia sono requisiti necessari, fondamentali e imprescindibili per affrontare la nuova epoca in cui viviamo,
la Fondazione Opus 3.0 si impegnerà ad erogare Master con una piattaforma di @-Learning nuova, tecnologicamente avanzata e moderna e in maniera gratuita.
La fondazione Opus 3.0 nei suoi percorsi di formazione tratterà argomenti relativi al mondo del lavoro, all’educazione
finanziaria e al mondo delle banche; i primi tre aspetti che un giovane imprenditore affronta spesso impreparato, correndo
il rischio di commettere un errore fatale che lo potrà condizionare e limitare nel suo futuro. I meno giovani e le aziende
che da anni si impegnano a produrre reddito nel nostro paese, avranno la possibilità di accedere ad una serie di percorsi di
formazione e specializzazione on line, senza dover necessariamente affrontare il problema dei costi e del tempo.
Spinti da una fede Cristiana, abbiamo raccolto e adottato come slogan per i nostri ragazzi le parole di Papa Giovanni Paolo II
“non abbiate paura”. I media e l’informazione in generale trasmettono solamente messaggi negativi e di sfiducia in un paese
6
che sta formando una classe di giovani che tra 10 anni sarà NOI. Papa Francesco ha chiesto più e più volte di porre nuovamente l’uomo al centro di tutto, insieme ai suoi sogni e ai suoi progetti. Nonostante questi forti richiami, i nostri giovani
sono spaventati, e l’uomo e i suoi progetti non vengono ascoltati ne tantomeno supportati.
Nel team di professionisti volontari che dedicano tempo al nostro progetto, ci sono professori universitari, giornalisti e scrittori di fama internazionale, professionisti del mondo del lavoro, e specialisti dell’era 2.0 che il web ha portato come realtà
nel nostro quotidiano.
Da qui in avanti, la fondazione Opus 3.0, unitamente ai suoi numerosi sostenitori, farà la sua parte, dedicandosi alla ricerca di sinergie con aziende, fondazioni, associazioni, banche, professionisti e consulenti che condividano i suoi valori, e che
abbiano interesse e volontà nell’applicarli concretamente, mettendo a disposizione le loro aziende Stage di livello e retribuiti
direttamente a i nostri studenti, e/o che si rendano disponibili ad un libero contributo volontario per questo grande progetto,
mediante bonifico bancario alle seguenti coordinate IT L 01030 11100 000000892824.
I nostri Partner e Sostenitori saranno messi in evidenza e risalto sul nostro sito, nella sezione dedicata ai nostri sostenitori,
dando loro visibilità e la conseguente possibilità di comunicare con i nostri iscritti e visitatori.
Siamo quindi lieti di presentare alla classe imprenditoriale di Bergamo e alle sue famiglie, la Banca Cattolica Internazionale,
che sarà una Banca non speculativa, ma decisa nel sostenere il rilancio economico delle P.M.l. e nel dare fiato alle “ FAMIGLIE “ che cercano di avere ancora fiducia nel proprio futuro.
Oggi le banche non prestano più soldi. Al loro posto lo fanno una catena di finanziarie distanti dai progetti degli imprenditori o dai bisogni delle famiglie. E le finanziarie non guardano il progetto che sta dietro la richiesta di fondi. Guardano sotto
un profilo puramente statistico la persona fisica, evidenziando quanto poco conti in questo paese un idea, un progetto.
Il nostro intento è di dare voce anche nella provincia bergamasca ad una nuova banca che porterà nuovamente ad un unico
tavolo imprenditori, famiglie e banche, e che al momento aprirà una sede in Veneto, una a Roma e una in Lombardia. E
questa, la vogliamo a Bergamo.
Che quante più persone sappiano che a breve potremo avere nella nostra meravigliosa provincia di Bergamo, una banca che
darà ascolto e credito ai progetti e alle persone, alle famiglie, agli imprenditori e alle aziende in genere, ponendo fine a questa
assurda situazione che da quasi 20 anni, ha reso il sistema di accesso del credito inutile e ormai dimenticato.
Ai nostri giovani… Il nostro bene supremo…. Il nostro futuro
Per informazioni e contatti
http://www.fondazioneopus30.org [email protected]
Comitato Scentifico Fondazione
Michele D’ Arcangelo - Presidente Onorario
Giornalista, scrittore. Premio nazionale delle Cultura, assegnato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Premio Davide Di Michelangelo per la letteratura,
Premio Internazional Mandir per la Pace consegnatogli ad Assisi da San Giovanni Paolo II., candidato al Nobel per la poesia, e poi basta perché senno rischiamo
di annoiarvi…
Chiara Immordino - Responsabile Relazioni Esterne
Giornalista Milano Finanza, Italia Oggi e People (Gruppo Class Editori)
Stefano Masullo - Presidente Comitato Scientifico e Direttore Relazioni Istituzionali
Direttore Responsabile Golf People Club Magazine - autore di 22 best sellers aziendali - Magnifico Rettore ISFOA Istituto Superiore di Finanza e di Organizzazione Aziendale - Segretario Generale ASSOCONSULENZA Associazione Italiana Consulenti di Investimento
Angelo Dossena - Vicepresidente Comitato Scientifico
Presidente Compagnia Teatrale Uniteatro Crema - già direttore Teatro La Scala di Milano e consigliere Piccolo Teratro di Milano - Consigliere Comitato Scientifico Golf People Club Magazine
Rita Pizzi - Vicepresidente Comitato Scientifico
Professore Aggregato di Teoria dell’ Informazione dell’ Università degli Studi di Milano - Coordinatore Progetto ExpoCoins -Presidente del Comitato Scientifico
dell’Ospedale di Crema - Consigliere Comitato Scientifico Golf People Club Magazine
Giuseppe G. Santorsola - Vicepresidente Comitato Scientifico
Professore Ordinario di Corporate Finance e Corporate & Investment Banking Università Parthenope – Napoli - Consigliere Comitato Scientifico Golf People
Club Magazine
Gianluca Madonna – Vicepresidente Comitato Scientifico, Responsabile Formazione Forense
Avvocato con esperienza ventennale, già organizzatore di convegni su temi sensibili in materia giuridica, Specialista in assistenza alle imprese e dei processi di
internalizzazione
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Montreal, Montecarlo, Paris, Milano
Le mensuel de l’Ordre militaire
de la Mémoire Napoléonienne
Histoire et quotidien d’une grande Noblesse
Il mensile dell’Ordine Militare
della Memoria Napoleonica
Storie e quotidianità di una grande Nobiltà
by Mino Mottari & Matteo Mottari
NAPOLEONUP
S
CERIMONIA DI INVE ST IT U R A E C O N SAC R AZIO N E
abato 25 Ottobre 2014, i membri del Venerabilis Equester Ordo Sacri Principatus Sancti Sepulchri-V.E.O.S.P.S.S.,si sono ritrovati nella splendida Abbazia di Ferrania, accolti dall’Abate Generale dell’Ordine, Fra Don Massimo
Iglina. Durante la Cerimonia, a cui hanno partecipato altri Ordini Cavallereschi, il Gran Priore, Fra Riccardo Bonsi , assistito dall’Abate Generale
dell’Ordine, dal Segretario Generale, Fra Alessio Rossi e dal Cerimoniere,
Sorella Myriam Ferretti, ha nominato dei nuovi Membri ed elevato a gradi ed incarichi superiori,
i Fratelli più meritevoli. Sono stati nominati Cavalieri ad Honorem: Fra Domizio Cipriani da
Montecarlo, Priore di Monaco dell’Odre des Templiers de Monaco, Fra Salvatore Nieddu da
Imperia e Fra Marino Sacchetti da Torino.
E’ stato elevato al grado di Postulante Fra Adriano Guerini di Leno (BS), alla nomina di Cavaliewre: Fra Michel Devallee da Tolone (Francia), Fra Maurizio Fusco da Milano, Fra Carlo
Mandelli da Milano e di Fra Gianni Pizzio da Ventimiglia. Le Consacrazioni a Cavaliere Ufficiale
di Fra Awana Gana Costantini Picardi da Montecarlo, Già Ambasciatore at Large dell’Ordine,
di Sorella Aglaia Parlanti da Sanremo e di Fra Richard Tirole da Tolone (Francia), sono stati un
momento di particolare emozione ed intensità. Anche la nomina a Crucifero di Luca Guerrini da
Leno (BS)nei ranghi dell’Academia Iuvenum Militum Christi, quella a Priore di Francia di Fra
Richard Tirole e l’istituzione della Prioria con sede a Tolone sono stati eventi significativi. Dopo
la cerimonia, l’Abate generale, Fra Don Massimo Iglina, ha ufficiato la Santa Messa.
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INA UGURAZIONE DELLA P RIOR A D I F R AN C IA V. E . O. S. P. S. S.
NAPOLEONUP
D
omenica 30 Novembre, è stata inaugurata la Prioria di Francia, nella città di Tolone.
Lo storico Corpo Militare dei Bravados e la famosa banda dei tamburini e pifferai Di Tolone, hanno
accompagnato l’apertura ufficiale della Prioria di Francia del V.E.O.S.P.S.S. Partendo da Piazza Armand
Vallé, il corteo è giunto alla Cattedrale di Sainte Marie de la seds, per assistere alla celebrazione della Santa
Messa e per partecipare poi alla processione per le vie della città. Al termine della processione,è iniziata la
cerimonia dell’apertura della Prioria di Francia e della Sede Generale. Il Gran Priore del V.E.O.S.P.S.S.,Fra
Riccardo Bonsi, ha consegnato al Priore di Francia, Fra Richard Tirole, la Carta di incorporazione della Prioria di Francia ed
al Priore Vicario di Francia, Fra Michel Devallé, il Labaro della Prioria, alla presenza dei Sacerdoti, del Corpo Militare dei
Bravades e del Parroco della Cattedrale di Tolone,Padre Alexis Wihe e l’Abate Fabrice Luiseau della Chiesa di Saint François
de Paule di Tolone, che dopo avere assistito alla cerimonia, hanno benedetto i Labari e i Membri dell’Ordine. Attraverso
l’Ambasciatore at Large dell’Ordine, Fra Antonio Awana Gana Costantini Picardi, il Priore di Francia, ha consegnato al
Gran Priore Fra Riccardo Bonsi, le chiavi della Sede Generale
di Francia. Prima di iniziare l’Agape,alla quale hanno partecipato tutti i presenti, è stato siglato un documento ufficiale di
accoglienza del V.E.O.S.P.S.S., nella Maison de la Chevalierie
di Tolone, da parte del Principe di Seborga e dei rappresentanti
dei vari Ordini.
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NAPOLEONUP
LA BATTAGLIA DI AU ST E R L IT Z - 2 D IC E M B R E 1805
Castello della Marigolda di CURNO
13 Dicembre 2014
S
abato 13 Dicembre in Curno, presso il Castello della Marigolda, il Gran Magistero dell’Ordine Militare della Corona di Ferro, il Gran
Consiglio dell’Ordine Militare della Memoria
Napoleonica, le Dame d’Onore e gli Ufficiali
d’Onore dell’Impero, si sono ritrovati per l’annuale serata di Gala, in ricordo della Gloriosa Vittoria di Austerlitz. L’evento ha saputo rappresentare in modo esaustivo la Nobiltà
e raffinatezza che sono propri dell’Ordine Militare della Memoria
Napoleonica. I Cavalieri, le Dame d’Onore e il Corpo della Nobiltà
Napoleonica, oltre una delegazione dei Cavalieri Bianchi di Seborga, si sono incontrati con Sua Altezza il Principe Reggente. Dopo
un breve, ma cordiale saluto, si sono avviati verso la Chiesetta del
Castello. In quel luogo Sacro, si è poi ufficiata l’Intronizzazione dei
Cavalieri e del Conte di Borgomanero, secondo l’antico “Cerimoniale della Spada”, da Sua Altezza Il Principe Reggente e dal Gran
Cerimoniere Sua Ecc. l’Avv. Leopoldo Rizzi Conte di Pulaski.
La levata di spade da parte dei Cavalieri Bianchi, frà personalità
e ospiti prestigiosi,è stato il momento più significativo per la solennità di tale rito. Il galà si è concluso con la cena per gli ospiti,
allestita nella sala dei”Dragoni”, preceduta dal Picchetto d’Onore
al suono della Marcia Consolare e con la consegna degli attestati
ai nuovi membri Intronizzati. La serata è terminata con un intrattenimento danzante.
Ricordiamo alcuni degli illustri ospiti:
Sua Altezza il Principe Reggente
Sua Ecc. il Conte di Pulascki
Sua Ecc. Il Conte di Pontedera
Sua Ecc. il Conte di Bordogna Reggente dell’Ordine della Riunione
Sua Ecc. il Conte di Borgomanero
Sua Ecc. il Gran Priore del V.E.O.S.P.S.S.
Sua Ecc. il Segretario Generale del V.E.O.S.P.S.S.
Sua Ecc. il Ciambellano del V.E.O.S.P.S.S.
Sua Ecc. il Priore del Priorato di Francia del V.E.O.S.P.S.S.
Il servizio fotografico è stato realizzato dallo studio fotografico
Matteo Mottari, fotografo ufficiale dell’Ordine.
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CAST E L L O D E L L A M AR IG O L D A
NAPOLEONUP
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NAPOLEONUP
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CASTELLO DELLA M AR IG O L D A