A Colere impianti vecchi
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A Colere impianti vecchi
26 L’ECO DI BERGAMO VENERDÌ 5 AGOSTO 2016 Provincia Seggiovia sempre in funzione per portare i turisti in quota La ski area di Colere 2.200 si sviluppa all’ombra della Presolana. Gli impianti di risalita sono in funzione in questo periodo tutti i giorni. [email protected] www.ecodibergamo.it/cronaca/section/ Colere, gli impianti sono ormai datati «Un dovere salvarli» Val di Scalve. Sindaci e Comunità montana alla Regione «Comprensorio nel cassetto, ora rilanciamo quel che c’è» VALLE DI SCALVE ALICE BASSANESI La vicenda di Foppolo potrebbe essere la scia da seguire per fare uno slalom tra burocrazia e difficoltà economiche, per (si spera) arrivare in discesa libera all’obiettivo: finanziare la riqualificazione degli impianti. Un’occasione di risalita, è il caso di dirlo, per la Comunità montana della Valle di Scalve che intende dare un nuovo volto agli impianti ora in condizioni non proprio ottimali, e quindi rilanciare il turismo. In Valle di Scalve non hanno voluto perder tempo: insediata da pochi giorni la nuova assemblea della Comunità montana, nemmeno il tempo di lasciare al presidente Pierantonio Piccini di prendere confidenza con la nuova scrivania e, dopo tre giorni, i sindaci avevano già convocato gli operatori del settore turistico invernale per confrontarsi e capire quali potrebbero essere le azioni da mettere in campo per rilanciare gli impianti di risalita. «Abbiamo convocato immediatamente – spiega il sindaco di Colere, Benedetto Maria Bonomo – tutte le realtà del territorio legate alle attività turistiche invernali. Il punto focale è uno: sulla scorta di quanto è successo a Foppolo, cercare di aiutare gli impianti che già abbiamo sul territorio senza inventare nulla di nuovo. Così abbiamo costituito un tavolo per riflettere insieme sul tema, un Guido Giudici 1 Il sindaco Bonomo: Milano aiuterà Foppolo, ma anche da noi serve intervenire 1 La gestione dell’operazione a Guido Giudici: le nostre strutture vanno adeguate tavolo esattamente come quello che è stato costituito in Valle Brembana». La priorità qui si chiama Colere, «ma quando si parla di questi impianti – continua – si parla anche di tutta una valle che d’inverno ha un indotto turistico basato anche su questa struttura. Oggi stesso (ieri, ndr) abbiamo inviato una lettera in Regione per far presente che noi siamo pronti a fare ognuno la propria parte, esattamente come a Foppolo. Anche Sirpa (la società degli impianti, ndr) è pronta a un aumento di capitale. Tra qualche settimana spiegheremo nel dettaglio il tipo di intervento che abbiamo in mente, ma si tratta della sostituzione degli impianti che ormai sono obsoleti». Un’operazione importante, quanto delicata. «Abbiamo scelto – sottolinea Piccini – di delegare a Guido Giudici la gestione di questa situazione. Conosce tutto quello che c’è da sapere sugli impianti perché ha sempre seguito il tema comprensorio e, vista la sua esperienza, sa bene come confrontarsi con gli amministratori regionali». Chi pensava che Giudici potesse godersi la «pensione» dalle attività legate alla «cosa pubblica» si sbagliava, quindi. «Sono stato incaricato – spiega l’ex sindaco di Vilminore – di portare avanti le richieste della Comunità scalvina perché conosco bene il tema: me ne sono occupato spesso anche quando si parlava della realizzazione del comprensorio sciistico che avrebbe dovuto collegare la Valle di Scalve alla Valle Seriana». Di comprensorio però non si parla più. «Quello è un progetto che rimane lì – continua –, un sogno in un cassetto che non vogliamo chiudere completamente. Ora però ci rendiamo conto che la priorità è salvaguardare quello che abbiamo e cioè gli impianti di Colere, che ormai versano in condizioni abbastanza “primordiali”: se vogliamo poter essere attrattivi dobbiamo insistere perché le nostre strutture vengano adeguate, non possiamo permetterci di avere im- pianti con tempi di risalita biblici come quelli esistenti ora. Le strutture sono il nostro problema perché invece di neve, in quota, ne abbiamo ogni anno». Gli scalvini quindi si sono rivolti alla Regione. «Abbiamo inviato – dice Giudici – una lettera nella quale spieghiamo che siamo per la sesta annualità, posto a base di gara, per la concessione dell’ostello e della pista di fondo, è di 23 mila euro. Conclude il sindaco:«Considerata la volontà dell’amministrazione di incoraggiare il rilancio della struttura e della pista di fondo, il gestore avrà queste riduzioni del canone: per il primo anno corrisponderà 18 mila euro, per il secondo 19 mila, per il terzo 20 mila, per il quarto 21 mila, per il quinto 22 mila e per il sesto il canone offerto in sede di gara». L’offerta dovrà pervenire in municipio entro le 12 del 10 settembre. Il bando è all’albo pretorio e sul sito del Comune di Valbondione: www.comune.valbondione.bg.it. L’ostello Casa Corti OROBIE FOTO bagno privato ed è disposto su tre piani. Al piano terra si trovano bar, cucina e sala da pranzo, al piano mansardato una sala per attività comuni mentre quello inferiore ospita uno spazio per il deposito e noleggio sci. Fuori c’è un ampio spazio verde che può ospitare attività ricreative estive. Inoltre in uso alla pista di fondo sono disponibili un impianto di innevamento ed elettrico di proprietà comunale in pozzetti a terra e un battipista usato. L’amministrazione si farà poi carico della messa a disposizione di due cannoni a bassa pressione per la produzione di neve artificiale, entro l’inizio del mese di dicembre. È prevista una concessione della durata di sei anni. Il canone complessivo Valbondione cerca il gestore per l’ostello con i «cannoni» Il bando Chi vorrà tenere aperto Casa Corti avrà a disposizione anche le attrezzature per l’innevamento artificiale Nuovo pubblico avviso, emesso dal Comune di Valbondione, per la gestione dell’ostello Casa Corti, con pista di sci di fondo annessa. L’ostello, edificato dall’amministrazione presieduta da Sergio Piffari nei efJfznfTvwE0L+TUAYYtpkZ2TXDqJUirKbhV4W5LJxY= pressi del Camping Valbondione, nel tempo è stato gestito prima dalla famiglia di Modesto Rodari e poi da quella della guida alpina Morandi. Ora è in attesa di un nuovo gestore. Dice il sindaco, Sonia Simoncelli: «La struttura sorge in un’area strategica per il turismo sia estivo che invernale dell’alta Valle Seriana. Situato all’interno del Parco delle Orobie, in estate è punto di partenza e arrivo del percorso ciclopedonale dell’alta valle, che collega a Gandellino e Gromo. In inverno la pista di fondo annessa alla struttura richiama sciatori e sportivi da tutta la provincia, considerata anche la posizione e le temperature che consentono di avere un tracciato sempre innevato. Presupposti, questi, per rilanciare lo sci nordico anche a livello agonistico, obiettivo che l’amministrazione comunale intende perseguire». L’ostello è dotato di 49 posti letto suddivisi in 18 camere con Enzo Valenti 27 L’ECO DI BERGAMO VENERDÌ 5 AGOSTO 2016 FOPPOLO Rifugi aperti E al Montebello la tradizionale festa della taragna opo la brutta vicenda dell’incendio doloso alle seggiovie, Foppolo prova a rialzarsi per la stagione estiva offrendo come ogni anno appuntamenti e manifestazioni per i turisti. Oggi è in programma il raduno di pesca al lago Moro (con grigliata a cura degli alpini) a oltre 2.200 metri di D Una delle seggiovie di Colere: la Valle di Scalve chiede alla Regione risorse per poter intervenire sugli impianti di risalita ormai vecchi quota, in una delle conche più suggestive delle Orobie. Tra le manifestazioni foppolesi più gettonate dell’estate c’è poi la Festa della taragna, al rifugio Montebello, a 2.000 metri (nella foto). Torna ogni anno ed è in programma per il 10 agosto a partire dalla mattinata, con grigliata, polenta, musica e giochi. Il rifugio, cui si può naturalmente arrivare a piedi dal piazzale Alberghi di Foppolo con un’oretta di camminata, è raggiungibile anche in jeep, con un servizio navetta organizzato appositamente. In questi giorni sono aperti poi tutti i rifugi nel comprensorio Brembo Ski: oltre al Montebello, il Mirtillo e il Terre Rosse, in Val Carisole, ma anche il Dordona, al passo omonimo, Lo Scoiattolo e La baita del camoscio a San Simone, il rifugio Calvi, il Longo e il Laghi Gemelli nell’area sopra Carona: tutti mete di splendide passeggiate, su sentieri ben segnalati Per info sulle iniziative nel comprensorioBremboSki,telefono 034574315. Nuovo bacino per la neve Il Monte Pora si prepara Il comprensorio. Lavori in tre mesi Consentirà l’innevamento appena le temperature lo permetteranno pronti a metterci in gioco per ripartire a ricostruire in nostro turismo invernale. Dobbiamo capire se esiste un modo per poter avere meno patemi d’animo nei mesi freddi; ogni stagione, fino a questo momento, sappiamo potrebbe essere l’ultima. Alla Regione chiediamo se quello che è successo con Foppolo (anche se in quel caso dovuto a un atto criminale), può essere applicato anche a noi, se si possono trovare soluzioni, per lo meno per favorire il credito nei nostri confronti e garantire la nostra sopravvivenza». ©RIPRODUZIONE RISERVATA Si guarda al futuro delle piste da sci bergamasche. E, in attesa del prossimo inverno, si lavora per far sì che la prossima possa essere davvero una buona stagione. Al comprensorio sciistico «Presolana-Monte Pora», per esempio, prima del prossimo inverno dovrebbe essere pronta un’importante novità: il nuovo bacino per l’innevamento programmato, il secondo del comprensorio. «Questo è un progetto – spiega Roberto Meraviglia, che affianca Lorenzo Pasinetti, amministratore delegato di Irta spa, la società che gestisce il comprensorio – nato qualche anno fa. In questo campo i tempi per reperire risorse e autorizzazioni sono molto lunghi, ma finalmente dovremmo essere vicini all’ottenimento degli ultimi documenti necessari per poter iniziare presto i lavori». Il nuovo bacino si troverà al Pian del Termen. «L’invaso – continua – sarà vicino a quello più piccolo già esistente ma avrà importanti caratteristiche che permetteranno di vederlo completamente integrato nel territorio circostante, come se fosse naturale e non artificiale. Dovrebbe essere simile a quanto realizzato con il lago Montagnoli a Madonna di Campiglio. Questo nuovo bacino permetterà di dare maggior valore all’area e contemporaneamente di ottenere una maggiore fruibilità per i turisti nel corso della stagione invernale». Un intervento che risponde a esigenze specifiche. «Vogliamo rimanere sul mercato – dice –. La clientela oggi vuole piste in ordine e innevate appena è possibile: con questo nuovo invaso saremo in grado di garantire l’innevamento ottimale appena le temperature lo permetteranno. Ottenute le ultime autorizzazioni, i lavori dovrebbero iniziare a breve. In tre mesi dovrebbe essere tutto pronto, quindi per il prossimo inverno saremo attivi anche su questo fronte. È un investimento importante su tutti i fronti, anche su quello economico: abbiamo impiegato in questa direzione diverse centinaia di migliaia di euro». Un investimento oneroso, che vede comunque il supporto della Regione, che dovrebbe dare il proprio contributo attraverso un finanziamento agevolato. «Per noi è la prassi – continua Meraviglia – cercare il supporto della Regione quando lavoriamo su opere così importanti, una Tra i segreti delle Orobie con gli esperti del «Muse» Il calendario Nella rassegna «Parco Vivo», anche un weekend con i ricercatori del Museo di scienze di Trento Dalla natura all’enogastronomia, passando per le tradizioni locali e un’impareggiabile biodiversità: ad agosto «Parco Vivo», la rassegna estiva del Parco delle Orobie bergamasche, propone una serie di appunta- efJfznfTvwE0L+TUAYYtpkZ2TXDqJUir4rTGnD4AVvM= menti per riscoprire insieme le meraviglie delle nostre montagne. Primo appuntamento con «La colazione del malghese», lunedì 8 agosto, sugli alpeggi della Valle di Scalve,alla volta di Malga Creisa di Azzone, meta dell’escursione organizzata da Atiesse in collaborazione con Ersaf Lombardia. Una giornata per scoprire la natura montana e le attività alpicolturali, con la degustazione di prodotti tipici e la partecipazione a dimostra- zioni di mungitura e caseificazione. Info: [email protected], 0346.55059 e www.schilpario.info. Domenica 21 agosto la Val Sanguigno sarà meta dell’escursione organizzata in collaborazione con il Comune di Valgoglio e PromoSerio. Un’occasione per lasciarsi incantare da questa oasi in compagnia di un accompagnatore del Parco. Un’escursione a tutto green che sarà replicata anche domenica Uno scorcio della Val Sanguigno Turisti alla baita Pian del Termen, al Monte Pora 12 1 I tempi sono stati lunghi, ma contiamo di essere pronti per la prossima stagione» 1 Investimento oneroso, con un finanziamento agevolato della Regione prassi consolidata che non applichiamo solo in casi di emergenza. Poi non è detto che la Regione acconsenta sempre a tutte le nostre richieste, per i motivi più diversi. Si tratta comunque di un momento davvero particolare per l’intero settore». Nel comprensorio «Presolana-Monte Pora» gli impianti di risalita sono tutti recenti o revisionati secondo i termini di legge, quindi questo intervento è quello centrale per quest’anno, la principale novità che gli appassionati del circo bianco troveranno l’anno prossimo. «Trattandosi di un intervento così oneroso – conclude – abbiamo scelto di limitarci su altri aspetti, ma concluso questo “cantiere” penseremo sicuramente a qualche altra bella novità per la nostra clientela». A. Ba. 11 settembre. Iscrizioni obbligatorie entro venerdì 19 agosto all’ufficio Iat ValSeriana e Val di Scalve - Promoserio a Ponte Nossa (035.704063, [email protected], www.valseriana.eu, www.parcorobie.it. Infine, la «chicca» dell’edizione 2016 di «Parco Vivo»: un fine settimana dedicato alle piante e agli insetti endemici delle Orobie di alta quota, con la collaborazione dei ricercatori del Museo delle scienze di Trento (Muse) e dell’Università degli Studi di Milano. Sabato 27 e domenica 28 agosto al Centro Parco all’interno dell’Ostello al Curò, a Valbondione, il Parco presenta una serata naturalistica per approfondire, alla presenza degli esperti, gli effetti del riscalda- mento climatico in ambiente alpino e l’importante ruolo svolto da morfologie glaciali e periglaciali in alta Valle Seriana come rifugio per specie d’alta quota. Il giorno successivo, si osserveranno dal vivo questi ambienti e le specie più caratteristiche che li abitano. Info: Rifugio Curò ([email protected], 0346.44076, per escursione e serata naturalistica: [email protected] e 035.224249). «Tanti momenti da condividere con appassionati dei monti e neofiti delle nostre valli, che avremo il privilegio di studiare grazie all’intervento dei ricercatori del Muse e dell’Università di Milano» commenta Yvan Caccia, presidente del Parco.