A Colere impianti vecchi

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A Colere impianti vecchi
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L’ECO DI BERGAMO
VENERDÌ 5 AGOSTO 2016
Provincia
Seggiovia sempre in funzione
per portare i turisti in quota
La ski area di Colere 2.200 si sviluppa all’ombra della Presolana. Gli impianti di risalita sono in funzione in questo periodo tutti i giorni.
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Colere, gli impianti
sono ormai datati
«Un dovere salvarli»
Val di Scalve. Sindaci e Comunità montana alla Regione
«Comprensorio nel cassetto, ora rilanciamo quel che c’è»
VALLE DI SCALVE
ALICE BASSANESI
La vicenda di Foppolo
potrebbe essere la scia da seguire per fare uno slalom tra burocrazia e difficoltà economiche,
per (si spera) arrivare in discesa
libera all’obiettivo: finanziare la
riqualificazione degli impianti.
Un’occasione di risalita, è il caso
di dirlo, per la Comunità montana della Valle di Scalve che intende dare un nuovo volto agli
impianti ora in condizioni non
proprio ottimali, e quindi rilanciare il turismo.
In Valle di Scalve non hanno
voluto perder tempo: insediata
da pochi giorni la nuova assemblea della Comunità montana,
nemmeno il tempo di lasciare al
presidente Pierantonio Piccini
di prendere confidenza con la
nuova scrivania e, dopo tre giorni, i sindaci avevano già convocato gli operatori del settore turistico invernale per confrontarsi e capire quali potrebbero
essere le azioni da mettere in
campo per rilanciare gli impianti di risalita. «Abbiamo convocato immediatamente – spiega il
sindaco di Colere, Benedetto
Maria Bonomo – tutte le realtà
del territorio legate alle attività
turistiche invernali. Il punto focale è uno: sulla scorta di quanto
è successo a Foppolo, cercare di
aiutare gli impianti che già abbiamo sul territorio senza inventare nulla di nuovo. Così abbiamo costituito un tavolo per
riflettere insieme sul tema, un
Guido Giudici
1 Il sindaco
Bonomo: Milano
aiuterà Foppolo,
ma anche da noi
serve intervenire
1 La gestione
dell’operazione
a Guido Giudici:
le nostre strutture
vanno adeguate
tavolo esattamente come quello
che è stato costituito in Valle
Brembana». La priorità qui si
chiama Colere, «ma quando si
parla di questi impianti – continua – si parla anche di tutta una
valle che d’inverno ha un indotto turistico basato anche su questa struttura. Oggi stesso (ieri,
ndr) abbiamo inviato una lettera in Regione per far presente
che noi siamo pronti a fare
ognuno la propria parte, esattamente come a Foppolo. Anche
Sirpa (la società degli impianti,
ndr) è pronta a un aumento di
capitale. Tra qualche settimana
spiegheremo nel dettaglio il tipo
di intervento che abbiamo in
mente, ma si tratta della sostituzione degli impianti che ormai
sono obsoleti». Un’operazione
importante, quanto delicata.
«Abbiamo scelto – sottolinea
Piccini – di delegare a Guido
Giudici la gestione di questa situazione. Conosce tutto quello
che c’è da sapere sugli impianti
perché ha sempre seguito il tema comprensorio e, vista la sua
esperienza, sa bene come confrontarsi con gli amministratori
regionali». Chi pensava che Giudici potesse godersi la «pensione» dalle attività legate alla «cosa pubblica» si sbagliava, quindi.
«Sono stato incaricato – spiega
l’ex sindaco di Vilminore – di
portare avanti le richieste della
Comunità scalvina perché conosco bene il tema: me ne sono
occupato spesso anche quando
si parlava della realizzazione del
comprensorio sciistico che
avrebbe dovuto collegare la Valle di Scalve alla Valle Seriana».
Di comprensorio però non si
parla più. «Quello è un progetto
che rimane lì – continua –, un sogno in un cassetto che non vogliamo chiudere completamente. Ora però ci rendiamo conto
che la priorità è salvaguardare
quello che abbiamo e cioè gli impianti di Colere, che ormai versano in condizioni abbastanza
“primordiali”: se vogliamo poter
essere attrattivi dobbiamo insistere perché le nostre strutture
vengano adeguate, non possiamo permetterci di avere im-
pianti con tempi di risalita biblici come quelli esistenti ora. Le
strutture sono il nostro problema perché invece di neve, in
quota, ne abbiamo ogni anno».
Gli scalvini quindi si sono rivolti
alla Regione. «Abbiamo inviato
– dice Giudici – una lettera nella
quale spieghiamo che siamo
per la sesta annualità, posto a base di gara, per la concessione dell’ostello e della pista di fondo, è di
23 mila euro.
Conclude il sindaco:«Considerata la volontà dell’amministrazione di incoraggiare il rilancio della struttura e della pista di fondo, il gestore avrà queste riduzioni del canone: per il
primo anno corrisponderà 18
mila euro, per il secondo 19 mila,
per il terzo 20 mila, per il quarto
21 mila, per il quinto 22 mila e
per il sesto il canone offerto in
sede di gara». L’offerta dovrà
pervenire in municipio entro le
12 del 10 settembre. Il bando è all’albo pretorio e sul sito del Comune di Valbondione: www.comune.valbondione.bg.it.
L’ostello Casa Corti OROBIE FOTO
bagno privato ed è disposto su
tre piani. Al piano terra si trovano bar, cucina e sala da pranzo, al
piano mansardato una sala per
attività comuni mentre quello
inferiore ospita uno spazio per il
deposito e noleggio sci. Fuori c’è
un ampio spazio verde che può
ospitare attività ricreative estive. Inoltre in uso alla pista di
fondo sono disponibili un impianto di innevamento ed elettrico di proprietà comunale in
pozzetti a terra e un battipista
usato. L’amministrazione si farà
poi carico della messa a disposizione di due cannoni a bassa
pressione per la produzione di
neve artificiale, entro l’inizio del
mese di dicembre. È prevista
una concessione della durata di
sei anni. Il canone complessivo
Valbondione cerca il gestore
per l’ostello con i «cannoni»
Il bando
Chi vorrà tenere aperto
Casa Corti avrà a disposizione
anche le attrezzature per
l’innevamento artificiale
Nuovo pubblico avviso, emesso dal Comune di Valbondione, per la gestione dell’ostello Casa Corti, con pista di
sci di fondo annessa. L’ostello,
edificato dall’amministrazione
presieduta da Sergio Piffari nei
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pressi del Camping Valbondione, nel tempo è stato gestito prima dalla famiglia di Modesto
Rodari e poi da quella della guida
alpina Morandi. Ora è in attesa
di un nuovo gestore. Dice il sindaco, Sonia Simoncelli: «La
struttura sorge in un’area strategica per il turismo sia estivo che
invernale dell’alta Valle Seriana.
Situato all’interno del Parco delle Orobie, in estate è punto di
partenza e arrivo del percorso
ciclopedonale dell’alta valle, che
collega a Gandellino e Gromo. In
inverno la pista di fondo annessa
alla struttura richiama sciatori e
sportivi da tutta la provincia,
considerata anche la posizione e
le temperature che consentono
di avere un tracciato sempre innevato. Presupposti, questi, per
rilanciare lo sci nordico anche a
livello agonistico, obiettivo che
l’amministrazione comunale
intende perseguire».
L’ostello è dotato di 49 posti
letto suddivisi in 18 camere con
Enzo Valenti
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L’ECO DI BERGAMO
VENERDÌ 5 AGOSTO 2016
FOPPOLO
Rifugi aperti
E al Montebello
la tradizionale
festa della taragna
opo la brutta vicenda
dell’incendio doloso
alle seggiovie, Foppolo
prova a rialzarsi per la
stagione estiva offrendo come ogni anno appuntamenti
e manifestazioni per i turisti. Oggi
è in programma il raduno di pesca
al lago Moro (con grigliata a cura
degli alpini) a oltre 2.200 metri di
D
Una delle seggiovie di Colere:
la Valle di Scalve chiede alla
Regione risorse per poter
intervenire sugli impianti di
risalita ormai vecchi
quota, in una delle conche più suggestive delle Orobie.
Tra le manifestazioni foppolesi
più gettonate dell’estate c’è poi la
Festa della taragna, al rifugio
Montebello, a 2.000 metri (nella
foto). Torna ogni anno ed è in programma per il 10 agosto a partire
dalla mattinata, con grigliata, polenta, musica e giochi. Il rifugio,
cui si può naturalmente arrivare
a piedi dal piazzale Alberghi di
Foppolo con un’oretta di camminata, è raggiungibile anche in jeep,
con un servizio navetta organizzato appositamente.
In questi giorni sono aperti poi
tutti i rifugi nel comprensorio
Brembo Ski: oltre al Montebello,
il Mirtillo e il Terre Rosse, in Val
Carisole, ma anche il Dordona, al
passo omonimo, Lo Scoiattolo e
La baita del camoscio a San Simone, il rifugio Calvi, il Longo e il Laghi Gemelli nell’area sopra Carona: tutti mete di splendide passeggiate, su sentieri ben segnalati
Per info sulle iniziative nel
comprensorioBremboSki,telefono 034574315.
Nuovo bacino
per la neve
Il Monte Pora
si prepara
Il comprensorio. Lavori in tre mesi
Consentirà l’innevamento appena
le temperature lo permetteranno
pronti a metterci in gioco per ripartire a ricostruire in nostro
turismo invernale. Dobbiamo
capire se esiste un modo per poter avere meno patemi d’animo
nei mesi freddi; ogni stagione, fino a questo momento, sappiamo potrebbe essere l’ultima. Alla Regione chiediamo se quello
che è successo con Foppolo (anche se in quel caso dovuto a un
atto criminale), può essere applicato anche a noi, se si possono
trovare soluzioni, per lo meno
per favorire il credito nei nostri
confronti e garantire la nostra
sopravvivenza».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Si guarda al futuro
delle piste da sci bergamasche. E, in attesa del prossimo
inverno, si lavora per far sì che
la prossima possa essere davvero una buona stagione. Al
comprensorio sciistico «Presolana-Monte Pora», per
esempio, prima del prossimo
inverno dovrebbe essere
pronta un’importante novità:
il nuovo bacino per l’innevamento programmato, il secondo del comprensorio.
«Questo è un progetto – spiega
Roberto Meraviglia, che affianca Lorenzo Pasinetti, amministratore delegato di Irta
spa, la società che gestisce il
comprensorio – nato qualche
anno fa. In questo campo i
tempi per reperire risorse e
autorizzazioni sono molto
lunghi, ma finalmente dovremmo essere vicini all’ottenimento degli ultimi documenti necessari per poter iniziare presto i lavori». Il nuovo
bacino si troverà al Pian del
Termen.
«L’invaso – continua – sarà
vicino a quello più piccolo già
esistente ma avrà importanti
caratteristiche che permetteranno di vederlo completamente integrato nel territorio
circostante, come se fosse naturale e non artificiale. Dovrebbe essere simile a quanto
realizzato con il lago Montagnoli a Madonna di Campiglio.
Questo nuovo bacino permetterà di dare maggior valore all’area e contemporaneamente
di ottenere una maggiore fruibilità per i turisti nel corso
della stagione invernale». Un
intervento che risponde a esigenze specifiche. «Vogliamo
rimanere sul mercato – dice –.
La clientela oggi vuole piste in
ordine e innevate appena è
possibile: con questo nuovo
invaso saremo in grado di garantire l’innevamento ottimale appena le temperature
lo permetteranno. Ottenute le
ultime autorizzazioni, i lavori
dovrebbero iniziare a breve.
In tre mesi dovrebbe essere
tutto pronto, quindi per il
prossimo inverno saremo attivi anche su questo fronte. È
un investimento importante
su tutti i fronti, anche su quello economico: abbiamo impiegato in questa direzione diverse centinaia di migliaia di euro». Un investimento oneroso, che vede comunque il supporto della Regione, che dovrebbe dare il proprio contributo attraverso un finanziamento agevolato. «Per noi è la
prassi – continua Meraviglia –
cercare il supporto della Regione quando lavoriamo su
opere così importanti, una
Tra i segreti delle Orobie
con gli esperti del «Muse»
Il calendario
Nella rassegna «Parco Vivo»,
anche un weekend
con i ricercatori del Museo
di scienze di Trento
Dalla natura all’enogastronomia, passando per le tradizioni locali e un’impareggiabile biodiversità: ad agosto «Parco
Vivo», la rassegna estiva del Parco delle Orobie bergamasche,
propone una serie di appunta-
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menti per riscoprire insieme le
meraviglie delle nostre montagne. Primo appuntamento con
«La colazione del malghese», lunedì 8 agosto, sugli alpeggi della
Valle di Scalve,alla volta di Malga Creisa di Azzone, meta dell’escursione organizzata da
Atiesse in collaborazione con
Ersaf Lombardia. Una giornata
per scoprire la natura montana
e le attività alpicolturali, con la
degustazione di prodotti tipici e
la partecipazione a dimostra-
zioni di mungitura e caseificazione. Info: [email protected], 0346.55059 e
www.schilpario.info.
Domenica 21 agosto la Val
Sanguigno sarà meta dell’escursione organizzata in collaborazione con il Comune di Valgoglio e PromoSerio. Un’occasione per lasciarsi incantare da
questa oasi in compagnia di un
accompagnatore del Parco.
Un’escursione a tutto green che
sarà replicata anche domenica
Uno scorcio della Val Sanguigno
Turisti alla baita Pian del Termen, al Monte Pora
12
1 I tempi sono
stati lunghi, ma
contiamo di essere
pronti per la
prossima stagione»
1 Investimento
oneroso, con
un finanziamento
agevolato
della Regione
prassi consolidata che non applichiamo solo in casi di emergenza. Poi non è detto che la
Regione acconsenta sempre a
tutte le nostre richieste, per i
motivi più diversi. Si tratta comunque di un momento davvero particolare per l’intero
settore». Nel comprensorio
«Presolana-Monte Pora» gli
impianti di risalita sono tutti
recenti o revisionati secondo i
termini di legge, quindi questo intervento è quello centrale per quest’anno, la principale novità che gli appassionati
del circo bianco troveranno
l’anno prossimo. «Trattandosi
di un intervento così oneroso
– conclude – abbiamo scelto di
limitarci su altri aspetti, ma
concluso questo “cantiere”
penseremo sicuramente a
qualche altra bella novità per
la nostra clientela».
A. Ba.
11 settembre. Iscrizioni obbligatorie entro venerdì 19 agosto all’ufficio Iat ValSeriana e Val di
Scalve - Promoserio a Ponte
Nossa (035.704063, [email protected], www.valseriana.eu,
www.parcorobie.it.
Infine, la «chicca» dell’edizione 2016 di «Parco Vivo»: un fine
settimana dedicato alle piante e
agli insetti endemici delle Orobie di alta quota, con la collaborazione dei ricercatori del Museo delle scienze di Trento (Muse) e dell’Università degli Studi
di Milano. Sabato 27 e domenica
28 agosto al Centro Parco all’interno dell’Ostello al Curò, a Valbondione, il Parco presenta una
serata naturalistica per approfondire, alla presenza degli
esperti, gli effetti del riscalda-
mento climatico in ambiente alpino e l’importante ruolo svolto
da morfologie glaciali e periglaciali in alta Valle Seriana come
rifugio per specie d’alta quota. Il
giorno successivo, si osserveranno dal vivo questi ambienti e
le specie più caratteristiche che
li abitano. Info: Rifugio Curò ([email protected],
0346.44076, per escursione e serata naturalistica: [email protected]
e
035.224249).
«Tanti momenti da condividere con appassionati dei monti
e neofiti delle nostre valli, che
avremo il privilegio di studiare
grazie all’intervento dei ricercatori del Muse e dell’Università di
Milano» commenta Yvan Caccia, presidente del Parco.