[Monitoraggio settimanale degli incidenti che hanno coinvolto i

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[Monitoraggio settimanale degli incidenti che hanno coinvolto i
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[Monitoraggio settimanale degli incidenti che hanno
coinvolto i motociclisti dal 28 giugno al 4 luglio 2008]
4 luglio 2008
„ INCIDENTI MOTOCICLISTI CONTRO IL GUARDRAIL
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CALABRIA
29 giugno 2008
Un giovane, Danilo Lentini, di ventisette anni, di Badolato, è morto in un
incidente stradale accaduto nel pomeriggio lungo la Strada statale 106 jonica,
in località Sant'Anna di Isola Capo Rizzuto. Lentini era alla guida di una moto
di grossa cilindrata della quale, per cause in corso d'accertamento, ha perso il
controllo, andando a finire contro la barriera di protezione.
Il Domani
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FERRARA
30 giugno 2008
È in prognosi riservata il motociclista che lunedì sera a Mesola, intorno alle
21.45, è caduto sulla via Romea all’altezza del bivio per Bosco Mesola, in
direzione Ravenna. Nell’imboccare una curva, secondo la ricostruzione dei
carabinieri di Mesola intervenuti sul posto, A.L., 36 anni, residente a
Conegliano Veneto (in provincia di Treviso), ha perso il controllo della moto
andando a schiantarsi contro il guardrail della corsia opposta.
L’ambulanza ha trasportato il ferito — che ha riportato un trauma toracico e
fratture multiple tra cui quella della clavicola - all’ospedale Sant’Anna di
Ferrara, dove si trova ricoverato in clinica chirurgica.
Estense
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TORINO
2 luglio 2008
Muore decapitato sulla superstrada Torino-Caselle. Un altro motociclista ha
perso la vita in questa assurda maniera, sul raccordo che dall’aeroporto porta
a Torino. La vittima è Cristian Saba, agente immobiliare di Cuceglio ma da
qualche mese residente a Busano, dove si era trasferito con la ragazza.
Esattamente un mese fa, il 2 giugno, aveva compiuto 25 anni. Saranno adesso i
rilievi della polizia stradale di Torino, a chiarire la dinamica del sinistro. Resta
da determinare con certezza, infatti, se il motociclista è stato decapitato a
seguito dell’urto contro un guardrail in lamiera, di quelli presenti a bordo
strada, oppure se sia stato “agganciato” in qualche modo dal camion in
transito.
Cronaca Qui
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„ INCIDENTI MOTOCICLISTI
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RAVENNA
28 giugno 2008
Sono ancora gravi le condizioni di Giuseppe Conte, il motociclista 57enne
rimasto coinvolto nel tardo pomeriggio di sabato in un brutto incidente
stradale avvenuto a Lugo sulla Provinciale Naviglio all'altezza di Cotignola.
L'uomo stava percorrendo in sella al suo bolide, una Kawasaki ZR7, l'arteria in
direzione Faenza. Giunto all'altezza di via Breda è entrato in collisione con una
Fiat Panda, condotta da un 60enne, che si stava immettendo sulla Naviglio.
A quanto pare l'auto, proveniente da via Breda, avrebbe mancato la
precedenza al motociclista. Nell'urto Conte è sbalzato dal mezzo, riportando
un gravissimo trauma cranico e numerose fratture.
Romagna oggi
29 giugno 2008
Ancora un grave incidente sulle strade romagnole in cui è rimasto coinvolto un
motociclista. E' accaduto domenica pomeriggio a Santo Stefano in via
Formello Inferiore. Un 27enne di Gambellara, E.V. le sue iniziali, stava
percorrendo la strada in sella ad una Ducati Monster.
Giunto all'altezza dell'intersezione con la via Scolo, si è scontrato con una
Mercedes condotta da un ravennate di 59 anni. Nella collisione il centauro è
stato sbalzato dal mezzo, finendo nel canale che costeggia l'arteria.
Romagna oggi
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ROMA
28 giugno 2008
Ancora un morto sulla via Pontina vicino Latina, questa volta ha perso la vita
un uomo di 60 anni che viaggiava sulla sua moto. L'incidente e' avvenuto in
tarda mattinata, e da quanto si e' appreso dal 118, il centauro e' stato
tamponato da un tir che lo ha trascinato per oltre 70 metri. L'uomo e' morto
sul colpo.
Alice Notizie
29 giugno 2008
Poco dopo le 18,00, un motociclista di 40 anni è morto durante il trasporto in
Ospedale in seguito ad un incidente avvenuto sulla statale Aurelia, vicino a
Montalto di Castro nel viterbese, in direzione sud, quindi verso Roma. Quattro
le auto coinvolte nell'incidente, tre i feriti tra cui una donna, ferita gravemente
che è stata trasportata in eliambulanza all'Ospedale Gemelli di Roma. Lunghe
le file di auto incolonnate in direzione Roma.
La Repubblica
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COSENZA
29 giugno 2008
E' di un morto e un ferito il bilancio di un incidente stradale verificatosi oggi
pomeriggio, attorno alle 17, a Montalto Uffugo, nel Cosentino, tra una
motocicletta e un'automobile. Ha perso la vita Monica Noce, 33 anni, di
Montalto arsa viva nella sua Fiat 600 che ha preso fuoco dopo lo scontro con la
moto Yamaha R1 condotta da Davide Aiello, 26 anni, anch'egli di Montalto.
Secondo la ricostruzione dei carabinieri sarebbe stato proprio il ventiseienne a
perdere il controllo della due ruote schiantandosi contro l'utilitaria. Le fiamme
hanno ucciso sul colpo la donna rimasta intrappolata tra le lamiere dell’auto
e, ferendo gravemente sia Aiello, che Giuseppe Arturi, 48 anni poliziotti in
servizio. I due hanno riportato gravi ustioni e sono stati ricoverati con prognosi
riservata nell'ospedale di Cosenza.
Nuova Cosenza
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SIENA
29 giugno 2008
A Montepulciano un motociclista di Torrita di Siena e' morto in un incidente
avvenuto sulla provinciale 135 di Montepulciano. L'uomo, 47 anni, secondo la
ricostruzione della polizia stradale, era in sella alla sua moto quando
nell'affrontare una curva e' caduto battendo violentemente il petto su un
tombino che si trova sul ciglio della strada. Inutile la corsa in ambulanza
all'ospedale: l'uomo e' morto poco prima di arrivare al pronto soccorso.
Ansa
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BERGAMO
27 giugno 2008
Paolo Sonzogni lavorava come operaio alla Brembo di Mapello. Venerdì
mentre percorreva la provinciale a San Giovanni Bianco all'improvviso si è
trovato davanti una donna che attraversava e non ha potuto evitarla. È finito
contro un muro, rimanendo gravemente ferito. Ieri, purtroppo, il decesso.
Tutto era successo verso le 13.30, sulle strisce pedonali adiacenti allo svincolo
per la Valle Taleggio, nelle vicinanze della chiesa parrocchiale.
L’Eco di Bergamo
29 giugno 2008
È stato probabilmente causato dall'asfalto reso viscido dal forte temporale
l'incidente che ieri sera a Zandobbio è costato la vita a Vasco Rota, 35 anni, di
Gorlago. Verso le 23.45, l'uomo - di professione artigiano edile - in sella al suo
scooter Piaggio Liberty tornava a casa dopo una serata trascorsa proprio a
Zandobbio: stava percorrendo il rettilineo che dal paese porta Gorlago quando
giunto in via Selva avrebbe perso il controllo del mezzo, piombando
sull'asfalto. Sbalzato di sella, Vasco Rota ha battuto la testa. Saranno i
carabinieri a stabilire l'esatta dinamica dell'incidente.
L’Eco di Bergamo
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2 luglio 2008
Il primo incidente si è verificato pochi minuti dopo l'1 di notte: il sedicenne
Alberto Losi, grande appassionato di palestra e di motori (spesso andava con il
papà Gianfranco a vedere fiere e kermesse automobilistiche in giro per
l'Italia), era reduce da una serata trascorsa assieme ai compagni di classe in
un locale cittadino, per salutarsi prima delle partenze per le vacanze estive.
Lasciati gli amici, Alberto, che domenica prossima avrebbe compiuto 17 anni,
si è avviato in sella al suo scooter sulla strada del ritorno. Arrivato però nel
territorio di Zanica, lungo l'ex strada statale Cremasca, per cause che sono
ancora in corso di accertamento, si è scontrato con una Fiat Punto condotta da
una donna di 36enne che risiede a Stezzano e che viaggiava sulla carreggiata
opposta. Lo schianto è stato violentissimo: il 16enne è stato sbalzato di sella ed
è finito rovinosamente a terra. Ma per il giovane non c'è stato più nulla da fare:
nonostante le cure dei medici è morto intorno all'1,30.
Il Giorno
3 luglio 2008
La seconda disgrazie è invece accaduta nella mattinata di ieri a Trescore
Balneario, lungo l’ex strada statale numero 42 del Tonale e della Mendola.
Erano da poco passate le 11,30 e Martino Franzoni, in sella alla sua potente
motocicletta Honda, stava attraversando il paese bergamasco viaggiando in
direzione Lovere. All'improvviso, la tragedia: in via Nazionale, all'altezza del
supermercato "Sisa", nei pressi dell’incrocio per Zandobbio, l'uomo si è
scontrato con una Hyunday che stava uscendo dal parcheggio del piccolo
supermercato per immettersi sulla strada. Anche in questo caso l'impatto è
stato violentissimo e le condizioni dell’ex sindaco di Borno sono apparse subito
gravissime ai soccorritori. L'ex vice sindaco di Borno è stato trasportato da
un'ambulanza del 118 all'ospedale Bolognini di Seriate, dove è morto intorno
alle 14,30 nonostante il tentativo dei medici di salvargli la vita.
Il Giorno
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COMO
29 giugno 2008
Tragedia a Ossuccio sulla mulattiera che dalla Madonna del Soccorso porta
verso alcune baite. Un motociclista di soli 19 anni di Lenno, ha perso la vita
nello schianto con la sua moto da trial. Un incidente causato, molto
probabilmente, da della ghiaia che si era depositata su un tratto asfaltato e
sulla quale le ruote della moto non hanno tenuto. Nella caduta il giovane, di
professione muratore, è finito contro i muretti che circondano la strada.
Il giovane in un primo tempo non si è reso conto della gravità dei traumi e non
ha chiesto aiuto. Poi è svenuto e pochi minuti dopo è morto.
La Provincia di Como
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SONDRIO
29 giugno 2008
Scontro frontale oggi lungo la Provinciale che porta a Teglio tra un'auto e una
moto. Protagonisti due giovani uomini del paese: M.S. di 26 anni alla guida di
una Renault 19 ed S.A. 32 anni in sella alla sua Kawasaki Z 1000. Ad avere la
peggio quest’ultimo che è stato ricoverato all’ospedale Morelli di Sondalo con
un trauma cranico. Cosciente subito dopo l’urto, nei momenti successivi le sue
condizioni sono sembrate aggravarsi tanto che dalla centrale del 118 che già
aveva inviato sul posto l’ambulanza è stato chiesto l’intervento dell’elicottero.
La Provincia di Sondrio
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BOLZANO
30 giugno 2008
I due motociclisti erano di cittadinanza tedesca e avevano uno 48 anni e l'altro
65. Ieri mattina viaggiavano sulla strada del Passo Giovo, sul versante di
Vipiteno, in alta valle Isarco, e qui si è verificato l'incidente.
Un'automobile infatti non è riuscita ad evitarli e ha preso in pieno frontalmente
i due centauri. Lo scontro è stato loro fatale, i due tedeschi sono morti sul
colpo.
Montagna Tv
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VARESE
30 giugno 2008
Ancora un dramma della strada a carico di un motociclista, giovanissimo
questa volta. Un 17enne, R.S., è rimasto ferito in modo gravissimo in un
incidente stradale con un'automobile verificatosi a Castellanza, la rettilinea via
Santa Liberata, nel rione Castegnate. L'adolescente procedeva sul
proprio scooter marca Malaguti in arrivo da via Volta quando si è scontrato con
l'auto, una Lancia Musa condotta dalla 46enne G.P., che percorreva via Santa
Liberata con diritto di precedenza. Politrauma per il centauro, intubato sul
posto e trasportato d'urgenza in codice rosso al Pronto Soccorso dell'ospedale
di Legnano.
Varese news
3 luglio 2008
Drammatico incidente stradale nel tardo pomeriggio tra Buguggiate e Gazzada
lungo la strada provinciale 1. A perdere la vita un motociclista di 34 anni, di
Castelseprio. Il drammatico schianto è avvenuto poco dopo le 18, in un punto
già teatro di numerosi incidenti dall’esito anche mortale. Il motociclista, in
sella alla sua Kawasaki, ha perso il controllo del mezzo ed è caduto nella
corsia opposta dove procedevano un’utilitaria e un camion. Travolto dopo la
caduta, le sue condizioni sono apparse disperate. Subito soccorso è stato
trasportato all’ospedale di Circolo di Varese dove è deceduto per le gravissime
ferite.
Radio News
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GENOVA
2 luglio 2008
Un’auto rubata non si è fermata all'alt della polizia e poco dopo ha travolto e
ucciso un motociclista di 17 anni. E' accaduto a Genova in via Maritano dove
un'Audi con a bordo un uomo ha investito frontalmente uno scooter che
procedeva in senso opposto. Il giovane motociclista è morto in seguito alle
lesioni riportate nello schianto. Dopo l'incidente l'uomo al volante ha
abbandonato l'auto e si è dato alla fuga a piedi.
Tgcom
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TORINO
2 luglio 2008
L’incidente è avvenuto intorno alle 15. Il motociclista era il passeggero di una
Honda 500 condotta da Luca Giovannini, un ragazzo di 28 anni di Agliè, le cui
condizioni, per miracolo, non sarebbero particolarmente gravi. La moto, una
volta completata l’immissione sulla superstrada dallo svincolo numero 3,
quello della ex statale 460, avrebbe urtato la parte posteriore destra di un
camion diretto a Torino: un contatto determinante che ha portato il
conducente a perdere il controllo della due ruote. L’urto con l’asfalto è stato
devastante: il 28enne alla guida del mezzo, immediatamente soccorso da
un’ambulanza del 118, è stato trasportato all’ospedale di Ciriè. Se la dovrebbe
cavare con alcune settimane di prognosi a causa di una serie di fratture
multiple.
Cronaca Qui
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PISTOIA
2 luglio 2008
Drammatico incidente nella tarda serata di ieri in via Montalbano a Quarrata.
Da una prima, sommaria ricostruzione, un motociclista, che viaggiava a bordo
di una moto di grossa cilindrata, una Kawasaki, avrebbe tamponato una Lancia
Ypsilon, volando per decine di metri, mentre la motocicletta è finita contro una
station wagon che viaggiava in direzione opposta. Il conducente, sembra di
nazionalità rumena è stato trasportato all’ospedale del Ceppo di Pistoia: dalle
prime notizie non risulta in pericolo di vita.
Per l’ennesima volta la strada più importante di Quarrata si dimostra molto
pericolosa, in particolare il tratto di due chilometri che va da Olmi al semaforo
di via Europa: l’ampia carreggiata invita spesso a correre oltre il dovuto.
La Nazione
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ROVIGO
3 luglio 2008
E’ Morto in sella alla propria moto. Una delle sue più grandi passioni. Una
passione che segnato tragicamente il destino di Simone Rossi, 38 anni di
Badia Polesine, vittima di una carambola mortale ieri notte lungo la a
Montagnana sulla strada provinciale 19.
Il giovane centauro era sulla propria Honda F600 e stava viaggiando in
direzione di Urbana. Giunto all’altezza del chilometro 5+800 l’uomo ha
inspiegabilmente perso il controllo del proprio mezzo. L’Honda ha invaso la
corsia opposta. I tentativi del centauro di rimettersi nella giusta carreggiata
non sono serviti a nulla: la motocicletta ha terminato la propria corsa nel
fossato che costeggia la provinciale, catapultando Rossi in aria.
Le circostanze crudeli hanno poi voluto che dal senso opposto provenisse un
furgoncino Iveco, condotto da un 44enne di Montecchio Maggiore (Vicenza), nel
cadere a terra il motociclista ha impattato contro la parte anteriore del mezzo.
L’uomo è morto sul colpo, stroncato dal profondo trauma subito alla testa.
Resta impossibile capire per quale motivo la due ruote del rodigino sia uscita
dalla propria corsia. In quel tratto, tuttavia, spesso e volentieri l’asfalto è
coperto di terriccio, portato dai mezzi agricoli che operano nei campi
circostanti alla strada.
Il Resto del Carlino
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„ NOTIZIE
«CI SONO MEZZI TROPPO VELOCI E LE STRADE SONO INSIDIOSE»
La provincia Pavese
VIGEVANO
28 giugno 2008
«In generale, senza entrare nei casi specifici, mi sento di dire che sono in
vendita moto troppo potenti e veloci». Gianfranco Brocca, presidente del Moto
Club Vigevano (120 iscritti) lancia un invito alla prudenza a chi sale in sella a
una moto. «Ci sono motociclisti impreparati a guidare mezzi con certe
prestazioni e che corrono troppo - spiega Brocca - Inoltre, c'è un traffico
eccessivo in strada, bisogna moltiplicare le attenzioni. Avevo amici che sono
morti in moto per un cane che ha attraversato all'improvviso. E poi la
segnaletica è scarsa, come l'illuminazione e la manutenzione delle strade,
alcuni guardrail che si trasformano in lame mutilanti se uno ci va contro. Una
buca può essere fatale per chi viaggia in moto, come possono esserlo le
rotatorie che si sono moltiplicate in questi anni: molte sono abbellite con una
ghiaia che spesso finisce sulla sede stradale, e per chi arriva in curva è come
slittare sulle biglie». E poi, gli automobilisti: «Troppi guidano pensando ad
altro - dice Brocca - Quanta gente guida telefonando, ed è vietato».
SOPRALLUOGO DI RAFFAELE COSTA SULLA PROVINCIALE 661 IN ALTA
LANGA
Cuneo Cronaca
DOGLIANI
29 giugno 2008
Il presidente della Provincia Raffaele Costa li ha voluti contare di persona:
almeno 200 i motociclisti che domenica mattina 29 giugno hanno percorso la
strada provinciale 661 della “Pedaggera” in Alta Langa, da Dogliani a
Murazzano e da Paroldo a Montezemolo, attraversando i comuni di Belvedere
Langhe, Murazzano, Paroldo e Sale San Giovanni. “Solo una ventina andava
troppo forte, la maggioranza viaggiava in modo adeguato, rispettando i limiti e
la segnaletica”. Costa ha effettuato il sopralluogo dalle 9,30 alle 13 con
l'assessore alle Politiche giovanili, Simona Rossotti, su una delle strade più
pericolose della Granda, dove i centauri si sfidano in velocità risalendo le
curve della collina.
“Alcuni motociclisti avevano scambiato la strada per una pista — ha aggiunto
l'assessore Rossotti — e vorrei invitare queste persone a viaggiare con più
cautela, anche per evitare di incorrere in pesanti sanzioni”. Lungo la strada
della Langa sono stati, infatti, istituiti maggiori controlli da parte delle forze
dell'ordine che hanno permesso di migliorare la situazione degli incidenti.
Costa e Rossotti hanno anche incontrato la popolazione locale e molti cittadini
hanno espresso preoccupazione per l'imprudenza di alcuni motociclisti.
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“L’impressione — hanno aggiunto - è che ci sia da parte dei cittadini
preoccupazione per la circolazione eccessiva e imprudente, ma anche
apprezzamento nei confronti dei motociclisti più prudenti che con la loro
presenza aiutano il turismo e l’economia di un territorio disagiato e
marginale”.
“In quest’ultimo anno e mezzo la situazione è migliorata grazie anche
all’aumento dei controlli da parte delle forze dell’ordine che abbiamo visto in
azione anche questa mattina all’altezza del Comune di Murazzano — hanno
aggiunto -. E’ importante andare avanti seguendo la linea intrapresa. Per
prevenire situazioni di pericolo che mettono a repentaglio la vita umana è
necessario individuare una via di mezzo equilibrata che comporti
obbligatoriamente la riduzione della velocità da parte dei motociclisti. Verrà
presto convocata in Provincia una riunione di sindaci e amministratori
dell’area interessata”.
SICUREZZA STRADALE: IN GIUGNO 145 MORTI, 55% I MOTOCICLISTI
Ansa
1 luglio 2008
I dati degli incidenti del fine settimana confermano un allarmante percentuale
di vittime fra i conducenti di moto e ciclomotori.
Un giugno da dimenticare per i motociclisti, secondo l'Asaps, l'associazione
amici sostenitori della Polstrada.
Nei quattro fine settimana si sono contati complessivamente 133 incidenti
mortali con 145 vittime.
Per 73 volte, pari al 55% dei casi, i sinistri mortali hanno coinvolto veicoli a due
ruote.
Negli ultimi due fine settimana di giugno sono stati rispettivamente 23 e 21 gli
incidenti mortali che hanno coinvolto questa categoria, pari rispettivamente al
65,7% e al 64% del totale degli eventi. Nei primi 5 mesi dell'anno i dati, seppur
tragici, della mortalità fra i dueruotisti avevano fatto segnalare un regresso
che sfiorava il 15%. Con giugno il calcolo dei primi sei mesi dell'anno indica
che gli eventi letali sono stati complessivamente 257 rispetto ai 282 del 2007,
riducendo il trend positivo a meno del 9%. Un'analisi più approfondita
dell'iniziale positività ha portato l'Asaps alla conclusione che il miglioramento
della sinistrosità grave prevalente nei primi 5 mesi e' probabilmente da
attribuire anche ad un periodo con fine settimana piovosi che hanno di fatto
diminuito la mobilità dei veicoli a due ruote, pari al 20% del parco circolante,
copre una mobilità che e' solo il 3,5% di quella totale. Il ritorno delle
temperature estive di giugno ha riportato la situazione ai noti livelli di rischio.
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MUORE DOPO DUE ANNI DI COMA
Il Secolo XIX
ALESSANDRIA
1 luglio 2008
È morta dopo quasi due anni di coma Rosy Cruciti, 33 anni, di Garlasco: era
rimasta gravemente ferita in un incidente in moto nel quale aveva subito perso
la vita il fidanzato e conducente del mezzo.
Quel terribile incidente motociclistico, avvenuto il 9 agosto 2006 sulla A26, al
km. 14 nord, tra Masone e Ovada, ritorna nei ricordi di familiari, parenti, amici
delle vittime che la tragedia l’hanno vissuta in prima persona. Il giovane,
Cristian Rinaldi, 35 anni, che abitava a Garlasco, era morto subito; Rosy
Crucitti, seduta sul sellino posteriore della potente moto, una Hjosong 650, è
morta la notte scorsa all’ospedale San Martino di Genova, a quasi due anni di
distanza dal giorno del tragico impatto contro l’asfalto e della lunga degenza
in stato praticamente comatoso. Troppo gravi erano le sue condizioni iniziali,
le ferite e lacerazioni, gli organi vitali compromessi, al punto di non
permetterle di recuperare.
La tragedia è viva anche nel racconto della polizia stradale di Belforte che, al
comando del vice commissario Nicola Disette, arrivò per prima sul posto e si
prodigò senza risparmio per gestire la tragica conclusione di una gita al mare.
La stessa cosa anche nel ricordo dei militi del 118 che hanno cercato di
rianimarla, di tamponarne ferite e lacerazioni, comporre alla meglio le fratture
più brutte, di farla respirare e tenerla in vita fino all’arrivo al centro
traumatologico specializzato.
L’autostrada dei trafori, la Voltri-Ovada-Alessandria-Gravellona Toce, è
scorrevole, ha tre corsie di marcia, anche nel tratto appenninico, il più difficile
per le numerose gallerie e viadotti, non presenta particolari problemi. Però, a
causa del traffico intensissimo (è anche l’autostrada del mare, essendo la più
utilizzata per raggiungere le riviere liguri) a volte diventa anche una trappola.
Quel giorno di inizio luglio di due anni fa è stato così. La Liguria con la sua
riviera e il mare invitante, poi il ritorno a casa.
Erano le 18,20, quando i due giovani stavano viaggiando in direzione di Ovada
diretti verso casa. In moto non ci vuole poi molto per perdere il controllo del
mezzo. Se succede il rischio è grande. Qualcosa deve essere successo perchè
il mezzo era sfuggito al controllo del conducente. Lui era stato sbattuto contro
il guardrail e l’impatto era stato mortale. La ragazza era finita sull’asfalto,
trascinata, sbattuta contro i securvia. Sul posto erano giunte le ambulanze,
l’elisoccorso, gli interventi erano stati immediati, ma le condizioni della
giovane erano apparse subito disperate. Poi il lungo ricovero. Ma Rosy non ce
l’ha fatta.
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LA SPAGNA CAMPIONE ANCHE NELLA SICUREZZA
Moto Blog
SPAGNA
3 luglio 2008
La Spagna è in forte crescita, è una società giovane che tende a rinnovarsi. E
da un Paese così dinamico ci si possono aspettare delle belle sorprese; una di
queste è l’evoluzione del guardrail salva motociclista.
Abbiamo già parlato degli sviluppi normativi, in campo europeo, che vanno
incontro ai bisogni degli utenti delle “due ruote”. In occasione del GP di
Catalunya anche Daniel Pedrosa aveva sollevato il tema drammatico dei
guardrail assassini.
Ora, proprio dalla terra del due volte campione del mondo della 250, giunge la
notizia che la società Tecnivial ha ideato una barriera in materiale composito,
in grado di assorbire al massimo gli urti e di salvaguardare
contemporaneamente la salute del motociclista.
Le rivoluzionarie barriere saranno testate per qualche mese sulle strade di
Madrid e, se non ci saranno complicazioni, successivamente verranno
installate su tutta la rete stradale.
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INCIDENTI STRADALI: MENO MORTI NELLA MARCA
Oggi Treviso
TREVISO
3 luglio 2008
Fino a giugno i decessi a causa di incidenti stradali sono stati 40, contro i 61
nei primi 6 mesi del 2007
Decessi stradali: continua il trend discendente. Nei primi sei mesi del 2008
sulle strade della Marca sono decedute 40 persone. Un numero molto più
basso rispetto ai 61 di fine giugno 2007, al di sotto dei 62 decessi registrati
mediamente nell’ultimo decennio.
Le condizioni atmosferiche sfavorevoli all’uso dei mezzi a due ruote hanno
concorso a tenere basso il numero di vittime della strada di questo primo
semestre 2008: non si rileva nessun deceduto su ciclomotore mentre i
deceduti su bicicletta sono la metà dell’anno scorso. E i mesi di maggio e
giugno contano insieme 11 decessi, il valore più basso dal 1991.
Il dato che non diminuisce, invece, è quello dei motociclisti: a giugno 2007
erano 9, quest’anno sono 8.
Rimangono sostanzialmente simili le quote di deceduti di età al di sotto dei 30
anni. Da gennaio a giugno 2008 5 incidenti mortali sono stati causati da
conducenti di moto, e in 4 casi le vittime sono stati loro stessi. Altri 4
motociclisti e 5 ciclisti sono deceduti perché coinvolti in incidenti causati da
altri mezzi. Inversa la situazione dei conducenti di camion che hanno causato 9
incidenti, rimanendovi vittime in 4 casi. In generale il 60% dei deceduti era
responsabile dell’incidente.
Il rettilineo rimane di gran lunga il tipo di intersezione più pericoloso mentre lo
sbandamento e il tamponamento sono le principali cause di incidenti.
“Stiamo tornando nella media dell’anno record che è stato il 2006 — commenta
il presidente Muraro — ma dobbiamo rilevare che, specie di recente, si sono
avute molte morti sulle moto. Per questo, invito soprattutto i motociclisti, con
la bella stagione, a prestare molta attenzione alla guida. Sappiamo bene che
le due ruote sono molto pericolose. Anche gli automobilisti inoltre, devono
essere molto più attenti e concentrati quando viaggiano in prossimità di
motocicli. La sicurezza stradale la fanno sì gli enti pubblici come la Provincia,
ma prima di tutto la fanno i singoli cittadini con le loro azioni corrette alla
guida”.
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SU LA VISIERA: ABS, GADGET DA EX AUTOMOBILISTI? NON È DETTO...
Moto Blog
4 luglio 2008
Ci sono alcuni accessori tecnologici da sempre un po’ snobbati dai motociclisti
più “puri”: l’ABS, meglio conosciuto come sistema di frenata anti bloccaggio.
Perchè la realtà è che se parliamo di accessori come il famigerato ABS, nelle
moto la questione assume toni più “culturali” che tecnici: l’antibloccaggio è
infatti il classico particolare che rischia di colpire l’ego del biker, che si sa è
molto sensibile a dispetto dell’immagine…
Avere una moto dotata di ABS oggi etichetta quasi sempre come mototurista
o, decisamente peggio, come gadget da incapaci. Ma siamo sicuri la situazione
sia proprio questa? Noi ne siamo così convinti, e per farvi dare una risposta da
soli per prima cosa vi regaliamo questi due bei video a riguardo, che in fondo
valgono più di tante parole.
Molti motociclisti che si credono dei veri centauri emuli dei campioni che
gareggiano in motogp o sbk in realtà ignorano le più elementari leggi della
fisica e non accettano aiuti di sorta (Abs compreso) perchè sono pieni di
pregiudizi.
Oggi le strade non sono più quelle di 30 anni fa, ma anche di 10 se ci pensate.
Ed i rischi continuano ad aumentare, oltre che ad avere sempre nuove forme.
Quindi lasciando perdere l’uso più spinto (almeno per la tecnologia odierna)
l’ABS su 2 ruote potrebbe contribuire, e non poco, in moltissimi tipi di incidenti
o cadute, specialmente cittadine, e dare così lo stesso utilissimo contributo già
dato dalle auto. Alla faccia delle manie di grandezza di molti motociclisti, mai
troppo bravi ad ammettere i loro (spesso evidenti) limiti.
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COMO PER LA SICUREZZA IN MOTO
La Provincia regala 1000 paraschiena il 6 luglio in Piazza Duomo
TgCom
Como
4 luglio 2008
La sicurezza sulle strade è sempre un tema scottante, che coinvolge sia gli
automobilisti che i centauri, con spesso più attenzione ai primi piuttosto che ai
secondi. Sono proprio i motociclisti, invece, i più esposti al rischio di incidenti,
anche mortali, e danni spesso anche gravi in seguito a collisioni o cadute. La
Provincia di Como si è attivata proprio in favore dei motociclisti, a causa anche
della forte incidenza degli incidenti che si verificano lungo le strade lariane,
che hanno superato i 4.000 casi nel 2007. Gli itinerari lungo il ramo comasco
del lago sono famosi a ogni motociclista che si rispetti. Per sensibilizzare
l’opinione pubblica sui rischi della guida in moto senza il giusto abbigliamento
protettivo o in caso di ebbrezza, a partire dallo scorso giugno sono stati appesi
in tutta la provincia 30.000 manifesti per la campagna “Safe Summer”. Per
convincere gli amanti delle due ruote a dotarsi dell’abbigliamento corretto, i
manifesti recano dei dati quali la riduzione del 43% degli incidenti mortali in
caso di guida con protezioni e del 40% di feriti. Cifre che dovrebbero far
riflettere.
Leonardo Carioni, Presidente della Provincia di Como, è uno dei principali
ispiratori dell'iniziativa, spiegandoci come l’ISTAT riporti dati ancora più
sconvolgenti, con 6.000 morti sulle strade e oltre 300.000 feriti l’anno, che si
traducono in 15 morti e 800 feriti ogni 24 ore: “Come amministratore pubblico,
come genitore, ma anche come appassionato motociclista, mi sono chiesto
spesso come intervenire per fermare questa carneficina. Da qui è nata l’idea
di proporre un vero e proprio “disegno di legge” da parte della Provincia di
Como per tutelare i motociclisti attraverso una strategia a 360 gradi: educare
al rispetto delle regole, indurre a non abusare di alcolici, creare quelle
condizioni infrastrutturali di supporto alla sicurezza stradale e rendere
obbligatorio un abbigliamento tecnico-protettivo idoneo per tutti i motociclisti”.
Un Progetto di Legge, il numero 1207, che è stato presentato proprio lo scorso
29 maggio alla Camera dei Deputati da due onorevoli comaschi, Nicola Molteni
ed Erica Rivolta. La proposta sottolinea l’esigenza di modificare l’art. 171 del
codice della strada in modo che “sia imposto l’utilizzo di abbigliamento tecnico
protettivo omologato che consenta di prevenire le lesioni alla colonna
vertebrale”, rendendo obbligatorio l’uso di questi capi per i conducenti e i
passeggeri di ciclomotori e motoveicoli. Al momento attuale la misura
legislativa, prima iniziativa del genere in tutta Europa, è ancora alla fase di
lettura da parte della Camera, ma è già passata al vaglio di tutte le province
lombarde che l’hanno approvata in pieno.
L’ultima iniziativa della Provincia di Como, quella che vede i cittadini più
direttamente coinvolti, è nata da un’idea della rivista Motociclismo, che ha
collaborato con la Provincia e la Federazione Motociclistica Italiana per
organizzare una singolare iniziativa per la prossima domenica 6 luglio: chi si
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recherà in Piazza Duomo a partire dalle 13 potrà scambiare il proprio
paraschiena non omologato con uno nuovo e certificato, mentre chi
dimostrerà di aver acquistato uno scooter, o una moto fino a 250 cc di
cilindrata, nella provincia di Como e nel corso del mese di giugno, riceverà in
omaggio lo stesso paraschiena, sempre a titolo gratuito. A sostegno
dell’iniziativa 13 tra le aziende di abbigliamento motociclistico più importanti,
come Alpinestars, BMW, Clover, Dainese, Gimoto, MTech, Soul Race, Spidi,
Spyke, Ufo, Ultimate Stuff, Zandonà e Zero7, presenti alla giornata di
rottamazione dei paraschiena in compagnia del presidente Carioni e del
presidente del Comitato Regionale FMI Lombardia Alessandro Lovati.
Prossima tappa per l’Amministrazione Provinciale comasca: divulgare il
messaggio nelle scuole primarie e secondarie, iniziando da quelle comasche,
per sensibilizzare i giovani al rispetto del codice della strada e ad un valido
utilizzo delle adeguate protezioni.
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