Verbale della riunione precedente
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Verbale della riunione precedente
VERBALE COLLEGIO 22 MARZO 2016 Il giorno 22 marzo 2016 ( duemilasedici ), alle ore 14.30, presso la sala riunioni della sede di viale Italia 409, Sesto S. Giovanni (Mi), sotto la Presidenza del Dirigente Scolastico, dott. Dario D’Andrea, si riunisce in seduta straordinaria il Collegio dei Docenti per trattare i seguenti punti all’o.d.g.: 1. approvazione del verbale della precedente riunione; 2. valutazione dei docenti e criteri di attribuzione del “bonus”; 3. varie ed eventuali. 1. Verbale Collegio precedente: approvato con tre astenuti. 2. Il Ds ricorda che il Collegio Docenti ha deliberato a maggioranza, nella riunione del 23/02/2016, l’opportunità di una riunione straordinaria per poter sviluppare una riflessione sui criteri di attribuzione del “bonus” introdotto dai commi 126 e seguenti dell’art. 1 della legge 107/2015, fatta salva la piena autonomia e responsabilità del Comitato di valutazione dei docenti per la definizione dei criteri di cui sopra. La riunione è convocata per un approfondimento sulla questione della valutazione: il compito di questo collegio non è sostituirsi o deliberare al posto di altri organi istituzionali come il Comitato di Valutazione, che hanno un’altra composizione, più pluralistica (comprendendo genitori, studenti e membro esterno). Il compito è quello di gestire una riunione di approfondimento che possa servire ai tre colleghi nominati per avere una maggiore consapevolezza delle varie opinioni eventualmente apportate dal Collegio. Il DS riporta, da un incontro organizzato dall'Ufficio Scolastico Regionale con rappresentanti dell’INDIRE, alcuni spunti per la riflessione: • Rapporto tra valutazione del singolo operatore della scuola e incremento della responsabilità verso gli esiti: il DS osserva come vi sia la tendenza a considerare poco la responsabilità verso gli esiti formativi degli studenti precisando come questi non necessariamente corrispondano alle competenze disciplinari dei singoli docenti. • Valutare tutti o chi lo chiede? • Riaccorpare diversamente i criteri elencati nell’art.1 comma 129 della legge 107. • Quali indicatori utilizzare? • Valutare il singolo per il contributo al sistema in cui opera. Per contribuire alla discussione il Ds propone uno schema di possibile riaccorpamento degli aspetti su cui valutare i docenti, elencati nell’art.1 comma 129 della legge 107: QUALITA’ DELL’AZIONE DIDATTICA E RISULTATI OTTENUTI: qualità dell'insegnamento; contributo al miglioramento del successo formativo e scolastico degli studenti; risultati ottenuti dal docente o dal gruppo di docenti in relazione al potenziamento delle competenze degli alunni. CONTRIBUTO ALLO SVILUPPO PROFESSIONALE DEL CONTESTO: contributo al miglioramento dell'istituzione scolastica; collaborazione alla ricerca didattica, alla documentazione e alla diffusione di buone pratiche didattiche; responsabilità assunte nella formazione del personale. CONTRIBUTO AL FUNZIONAMENTO ORGANIZZATIVO DELLA SCUOLA responsabilità assunte nel coordinamento organizzativo e didattico. Interviene la prof.ssa Camesasca, sostenendo che il punto da cui si dovrebbe partire è se valutare tutti o chi lo chiede, in quanto sarebbe necessario trovare dei criteri (ad esempio aver avuto sanzioni disciplinari), per cui non far accedere alla valutazione. Il prof. Sabatino sostiene che la legge è chiara nel dire che la valutazione può avvenire solo a richiesta degli interessati e sposta il problema sul ragionare riguardo alle modalità con cui si valutano i docenti. L’accorpamento proposto nelle slide dal DS può essere uno spunto su come articolare gli spazi con proposte. Unico ragionamento dei docenti dovrebbe essere su che cosa si intende per “merito”; quali criteri condividere e rispetto ai quali i docenti del Comitato di Valutazione dovrebbero esprimersi. Per il prof. Ronchi è evidente che la qualità dell’insegnamento è legata fortemente ai voti e ai risultati degli alunni, che risultano essere punti di merito di difficile valutazione, mancando i dati di partenza del percorso scolastico. Alcuni criteri per valutare i docenti potrebbero essere la chiarezza nell’esposizione, i criteri di valutazione degli alunni, i rapporti scuola - famiglia, la puntualità nel fissare-consegnare verifiche, l’organizzazione delle lezioni. Evidentemente però mancano dati che permettano di valutare tutte queste competenze. Si potrebbe definire o quantificare la disponibilità del docente al recupero o al potenziamento, la partecipazione alle varie attività scolastiche, come progetti, corsi, innovazioni metodologiche e al coinvolgimento nel lavorare in gruppo. Ricorda anche come gli studenti a loro volta si stiano muovendo per organizzare alcuni profili da valutare: disponibilità, chiarezza nell’esposizione, nella valutazione, tempistica nell’organizzare le lezioni e rapporti con le famiglie. Su come avverrà questa valutazione, è tutto un altro discorso. La prof.ssa Santilli propone alcune riflessioni. Si mostra perplessa sul fatto che la valutazione del docente passi solo per i risultati degli alunni, considerando come la rinuncia allo studio dello studente influenzi gli esiti finali e si mostra critica sulla personalizzazione e l’aleatorietà dei vari criteri. Pur concordando su alcuni principi enunciati dal prof. Ronchi, sottolinea come non esista il “superdocente” che guarisca qualsiasi studente; quindi la riflessione non è semplice, ma questa è un’opportunità sicuramente da sfruttare. Il prof. Ornaghi, chiedendosi come fare per ridurre la “paura” di essere valutati, sostiene che questa si eliminerebbe chiarendo gli indicatori oggettivi di valutazione: conoscere i criteri vuole anche dire adeguarsi alla “politica” scolastica. Non è neppure pensabile una valutazione che non tenga conto del nostro POF con cui si caratterizza la filosofia del nostro Istituto. Bisognerà anche tenere conto di che cosa vuole la società, inteso come territorio, dalla scuola, come suggerisce l’INDIRE dal punto di vista dei criteri. La prof.ssa Sottini sottolinea come la qualità dipenda dai risultati dei nostri studenti, perché la nostra scommessa scolastica è attribuire un valore ai risultati ottenuti tra il primo e il secondo periodo, non dimenticandosi di tenere conto di ciò che è scritto nel RAV. E’ cosciente come sia molto complesso costruire un modo di registrazione di questi criteri, anche se, contemporaneamente, non si può prescindere dai nostri studenti. Per questo primo anno propone di focalizzarsi sui risultati dei nostri studenti, tenendo comunque conto del contributo di tutti quei docenti che partecipano al funzionamento organizzativo della scuola. A questo proposito si potrebbero predisporre delle schede che raccolgano tali attività, attribuendo una soglia di punteggio minimo che analizzi i risultati ottenuti sugli studenti e sul contesto scolastico. Conclude sottolineando come tutti i criteri siano opinabili, ma anche che più il sistema è complesso, meno è gestibile. La prof.ssa Calà osserva come sia inattendibile che il risultato dipenda dalle nostre valutazioni finali, mostrando perplessità sul fatto che sia lo stesso docente a valutarsi; propone quindi delle verifiche finali per classi parallele. Il prof. Minacapilli ricorda come - già nell’art. 129 - si definiscano tassativamente i criteri sui quali il Comitato di Valutazione debba lavorare, e che quindi non vi sia grande elasticità, in quanto lo stesso Comitato è chiamato a lavorare sulle modalità con cui applicare i criteri, e non a proporne altri. Ricorda anche come - sempre nell’art. 129 - sia chiaro che si valuta chi lo chiede; per questo è necessario avere criteri rigidi, che non consentano arbìtri. Infatti, nel caso di ricorso sull’arbitrarietà di questi criteri, sarà il Giudice del Lavoro a decidere sull’operato del DS e del Comitato di Valutazione, e siccome il DS possiede solo una discrezionalità tecnica nell'applicare i criteri, saranno i membri del Comitato di Valutazione che dovranno assumersi la responsabilità nel caso di ricorso verso il bonus. Per quanto riguarda come valutare la qualità con criteri oggettivi, sostiene che questa sia una “missione impossibile” anche tenendo conto della valutazione da parte degli studenti e della qualità desunta dal successo formativo. Vi è inoltre un altro rischio: la corsa ad incrementare le ore di recupero. Quindi ripropone il quesito di come si possa inserire nella valutazione del docente lo studente. Per la prof.ssa Simeoni gli studenti sono perfettamente in grado di valutare i Docenti in base al benessere scolastico e non solo sulla tempistica e professionalità. Aggiunge che la valutazione si fa anche in base al tipo di contesto territoriale ed alla utenza della scuola. La prof.ssa Bianchi osserva che vi potrebbe essere una discriminante per i docenti, pur professionalmente ineccepibili, che non abbiano incarichi, al di fuori dell’orario cattedra, per vari motivi anche personali, in attività che riguardano il funzionamento della scuola. Il DS osserva come il successo/insuccesso formativi si giochino sulla didattica ordinaria e sulla gestione della classe. Sottolinea inoltre come, a suo avviso, vada considerata la funzionalità rispetto alle priorità definite nel RAV della scuola e come sia da evitare che vengano retribuite due volte (FIS e bonus) le stesse attività. A parere del prof. Sabatino, per valutare la professionalità non si può usare solo il criterio del prodotto finale, in quanto questo non è sempre decisivo sul modo con cui un docente fa il proprio lavoro. Bisogna decidere cosa fa del nostro lavoro un valore aggiunto, cosa serve per valutare un docente e specificare cosa si intende per professionalità. La prof.ssa Zanelli guarda al fatto che non vi è altro metodo per valutare il nostro lavoro che considerare i risultati e quindi le competenze acquisite dai nostri alunni. Il prof. Porta vede anche aspetti in ombra che bisognerebbe valorizzare: come quello del Docente che si relaziona positivamente con gli studenti. Anche per il DS vi sono dei comportamenti rilevabili non in modo "oggettivo" ma solo attraverso la percezione che gli studenti hanno di noi. Il prof. Sabatino sottolinea che alla qualità del servizio bisognerebbe aggiungere la storia professionale del docente. Interviene il DS precisando che il docente deve mettere in campo competenze utili per il successo dello studente; infatti se il docente possiede anche competenze molto articolate, ma non le impiega in modo funzionale al sistema in cui opera e agli apprendimenti degli studenti, questo non rappresenta un valore aggiunto, considerando il fatto che questo non è un concorso. Rispondendo anche alla prof.ssa Pelosi, che è intervenuta chiedendo quali docenti verranno valutati, il DS ribadisce che questo non è definito in modo esplicito dalla legge 107 (il riferimento alla valutazione del servizio solo su richiesta dell'interessato, presente nel comma 129, è infatti relativo ad una possibilità già presente tra le competenze del vecchio comitato per la valutazione) ma che la posizione che si sta affermando sembra essere che vengano valutati solo coloro che lo chiedono. La prof.ssa Camesasca chiede quali sono le tempistiche entro cui dovrà lavorare il Comitato di Valutazione. Il DS risponde che per quest’anno non sono stati fissati tempi specifici, ma ipotizza la stesura di criteri entro maggio. La prof.ssa Paglierini suggerisce che uno dei criteri sia l’aggiornamento o la partecipazione ad altre attività di formazione o didattiche . Non essendoci altri interventi il DS passa al punto successivo. 3. varie ed eventuali. La prof.ssa Catania chiede l’approvazione del Collegio per il Progetto Erasmo Plus proposto alla nostra scuola dall’Università Bicocca in collaborazione con l’Academie di Grenoble. Il progetto presentato in allegato in lingua francese chiede la collaborazione tra alcuni Paesi (Italia, Romania e Francia) su una tematica di studio che ha come obiettivo favorire nuovi approcci didattici, mettendo a confronto le diverse metodologie applicate nei diversi sistemi scolastici nazionali. E’ chiesto il coinvolgimento di quattro docenti per Paese, per la durata di tre anni, che osserveranno e lavoreranno, in sinergia, alternativamente nei diversi Stati convolti. Il Collegio si mostra molto interessato al progetto e ne approva, all’unanimità, la adesione. Si allega il progetto completo in lingua. Il Ds solleva un problema riguardante l’utilizzo della posta elettronica con indirizzo @erasmosesto.gov.it. Ricorda a tutti i docenti che questa è una casella istituzionale e che pertanto il suo utilizzo deve essere soggetto a maggiore attenzione: invita a non utilizzarla per mandare o rispondere a messaggi personali, stando attenti inoltre a chi si inoltra la risposta. Alle ore 17.00 non essendoci altri argomenti all’ordine del giorno, la seduta è chiusa. Il Segretario prof. Riccardo Morlotti Il Dirigente Scolastico dott. Dario D’Andrea ALLEGATO Erasmus + : c’est un Erasmus qui associe enseignement secondaire et université Territoire apprenant, ou comment apprendre ensemble sur un territoire Cet Erasmus s’adresse aux enseignants, il vise à favoriser les démarches pédagogiques par un regard constructif afin de les améliorer. Le travail se fait par des collaborations à plusieurs niveaux : o o Niveau du territoire ▪ entre enseignants d’un établissement scolaire (quelques enseignants du même lycée, ▪ entre enseignants et au regard des actions menées dans le lycée avec les partenaires du territoire ▪ entre enseignants et chercheurs de l’université de Bicocca avec des échanges internationaux : France – Grenoble et Roumanie – Craiova ▪ des ateliers communs territoriaux croisés (entre chacun des 3 territoires) avec un protocole à définir ▪ des recherches croisées entre les 3 universités sous forme de recherche hybride, c'est à dire que les chercheurs travaillent avec les enseignants (avec un rôle d’accompagnateurs chercheurs) les conditions d’organisation, techniques et matérielles : o durée est de 3 ans (septembre 2016 à août 2019) o calendrier prévisionnel : o ▪ début décembre 2016 : première rencontre de lancement et d’observation (se connaître, découvrir les autres, formaliser le projet) à Grenoble ▪ 2016-2017 : premières mobilités d’enseignants et de chercheurs (observer et travailler dans les autres pays) ▪ 2017-2018 : mobilités, échanges et observations ▪ 2018-2019 : mobilités de travail et d’échange ; mai 2019 séminaire de recherche à Grenoble pour la restitution des travaux Mobilités : chaque année ou moins selon le projet de chaque pays ▪ dans chaque pays des enseignants (une dizaine maximum) ▪ membre du groupe de pilotage (dont chercheurs) ▪ réunion de lancement : mobilité du groupe de pilotage ▪ réunion finale, analyse des résultats : groupe de pilotage et enseignants Groupe de pilotage : 12 personnes dont 4 à Milan : un enseignant, le proviseur du lycée Erasmo, deux chercheurs Les réalisations prévues : elles seront abordées lors de la réunion de lancement o Publication scientifique o Séminaires de recherche o Atlas de territoire o Le blog (actifs pendant les 3 années) A ce stade nous avons besoin pour vous inscrire : Du code PIC du lycée Erasmo Des renseignements demandés sur le document joint (le document est à imprimer, à renseigner sur le support papier puis à scanner pour nous l’envoyer). Vous recevrez un exemplaire avant la validation finale afin qu’il n’y ait ni erreur ni malentendus. Tableau récapitulatif France Italie Roumanie Région Grenoble Milan Craiova Lycée/Collège Collège d’Ugine Lycée Erasmo Lycée de Grenoble à définir après validation du projet Lycée Voltaire Autres établissement à définir après validation du projet Chercheurs Luc Gwiazdzinski Matteo Colleoni Autre chercheur associé Monica Tilea Cristina Teodorescu Un autre chercheur Disciplines universitaires Géographie Sciences de l’éducation et linguiste Sociologie