scheda di presentazione

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COMUNE DI BUCCINASCO
In collaborazione con l’Associazione Culturale “Gli Adulti”
Associazione Culturale Teatrale
GLI ADULTI
SERATE CULTURALI 2016/2017
Il quattrocento e l’arte contemporanea
Gentile da Fabriano
Gentile di Niccolò di Giovanni di Massio, detto Gentile da Fabriano, nacque a Fabriano, nelle Marche, intorno
al 1370. Suo padre, Niccolò di Giovanni, era un mercante. Non si sa nulla sulla sua formazione artistica, legata
alla cultura tardogotica lombarda e alla tradizione umbro-marchigiana, come si vede in una delle sue prime
opere “Madonna col Bambino, i Santi Niccolò e Caterina e un donatore”, eseguita per la chiesa di San Niccolò
a Fabriano tra il 1395 e il 1400. Intorno al 1405 soggiornò a Venezia, dove risultava iscritto alla Scuola dei
Mercanti. Nel 1408 gli venne commissionato un affresco nella Sala del Maggior Consiglio in Palazzo Ducale,
andato distrutto da un incendio. A Venezia conobbe quasi certamente Pisanello, Michelino da Besozzo e Jacopo
Bellini. Intorno al 1410 dipinse il Polittico di Valle Romita, oggi alla Pinacoteca di Brera. Negli anni seguenti
lavorò a Foligno (1411-12), Brescia (1414-19) e Fabriano (1420). Nel 1420 si trasferì a Firenze, dove si iscrisse
all’Arte dei Medici e Speziali (21 novembre 1422) come Magister Gentilis Nicolai Joannis Massi de Fabriano
pictor, habitator Florentiae in populo Sancte Trinitatis. In quel decennio fu considerato uno dei maggiori artisti
viventi, per la sua pittura poetica e fiabesca, il gusto per le linee dettagliate e precise nei minimi particolari e un
uso incisivo degli elementi decorativi. Nel maggio del 1423 terminò “L’Adorazione dei Magi” per l’altare della
Cappella Strozzi a Santa Trinità, oggi alla Galleria degli Uffizi di Firenze, considerata il capolavoro dell’artista
e dello stile Gotico in generale. Nel maggio del 1425 dipinse il polittico commissionato dalla famiglia
Quaratesi per l’altar maggiore della chiesa di San Niccolò sopr’Arno, a Firenze, oggi smembrato e diviso in
vari musei (Londra, Roma, Washington e Firenze). Tra il giugno e l’agosto 1425 soggiornò a Siena, dove
dipinse per il Palazzo dei Notai sulla Piazza del Campo una “Madonna col Bambino” (perduta). Tra l’agosto e
l’ottobre 1425 si spostò ad Orvieto per dipingere gli affreschi con “La Vergine col Bambino e Santi” all’interno
del Duomo. Nel gennaio 1427 si recò a Roma, al servizio del Papa Martino V, che gli commissionò la
decorazione della navata centrale di San Giovanni in Laterano. L’opera rimase incompiuta a causa della morte
dell’artista, avvenuta nel settembre del 1427 e fu completata cinque anni più tardi dal Pisanello. I dipinti
vennero in seguito distrutti in occasione della ristrutturazione della chiesa, eseguita intorno al 1650, su progetti
di Francesco Borromini.
Wayne Thiebaud
Wayne Thiebaud nasce a Mesa, in Arizona, il 15 novembre 1920. Quando aveva sei mesi i suoi genitori si
trasferiscono a Long Beach, in California. Mentre frequenta le scuole superiori trascorre un’estate come
disegnatore ai Walt Disney Studios e alla Frank Wiggins Trade School di Los Angeles. Tra il 1942 ed il 1945 è
impiegato come artista nella First Motion Picture Unit della United States Army Air Forces. Nel 1943 sposa
Patricia Patterson, dalla quale ha due figli. Nel 1949 si diploma al San José State College, poi si trasferisce al
Sacramento State College, dove studia fino al 1952. In seguito insegna al Sacramento City College e dal 1960
al 1991 alla University of California. Durante un soggiorno a New York nel 1956 conosce Willem De Kooning,
Franz Kline, Robert Rauschenberg e Jasper Johns: comincia a dipingere piccoli quadri raffiguranti alimenti in
una vetrina. Nel 1959 ottiene il divorzio dalla prima moglie e sposa Betty Jean Carr (1929-2015). Nel 1960
tiene la sua prima mostra personale al San Francisco Museum of Modern Art. Nel 1961 conosce Allan Stone,
che diventa il suo mercante d’arte di riferimento. Nel 1962 espone alla Sidney Janis Gallery di New York,
assieme agli altri esponenti della Pop Art. Nello stesso anno viene inserito nella mostra “New Painting of
Common Object”, curata da Walter Hopps al Pasadena Art Museum, assieme a Roy Lichtenstein, Andy
Warhol, Jim Dine, Philipp Hefferton, Joe Goode, Edward Ruscha e Robert Dowd. Nel 1964 esegue le prime
litografie. Nel 1967 partecipa alla Biennale di Venezia. Nei decenni successivi diventa famoso per i suoi quadri
raffiguranti paesaggi urbani, persone e oggetti comuni: torte, pasticcini, sandwiches, gelati, caramelle, scarpe,
rossetti. Dopo la morte di Allan Stone, nel 2006, Thiebaud affida l’incarico di curare le vendite dei suoi quadri
al figlio Paul, nato nel 1960 e morto nel 2010.
Il 12/11/2013, da Christie’s a New York, il quadro “Two Jackpots” è stato pagato 6.325.000 dollari.
A cura di Gabriele Crepaldi