Architettura gotica
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Architettura gotica
Architettura gotica L'origine dell'architettura gotica si trova nell'Ile de France alla fine della prima metà del XII secolo. Due monumenti essenziali illustrano questa apparizione: la cattedrale di Sens(1130- 32) e la chiesa abbaziale diSaint-Denis (1130-40 e 1140-44). Ma nello stesso momento si possono individuare dei tentativi, seppure meno decisivi, in Normandia e in Inghilterra da una parte, nella Francia occidentale dall’altra. Le caratteristiche costruttive del gotico hanno antiche origini: sia l'arco a sesto a cuto che i costoloni che sorreggono le volte sono stati usati in diverse epoche e da diverse civiltà sia islamiche che occidentali e talvolta anche nell'architettura romanica. Ma è in particolare nell’architettura romanica anglo-normanna dell’XI e del XII secolo che si verificano le esperienze costruttive e plastiche che portano al gotico francese. La comparsa della volta ogivale non precede, ma segue l’elaborazione di un sistema formale dei supporti e dei muri che presenta i primi lineamenti delle soluzioni gotiche. Fu quindi l’organizzazione del muro e dei supporti a richiedere una copertura nervata. Le prime esperienze di volte su crociera ogivale sono pressapoco simultanee. In Inghilterra: Durham, Winchester, Peterborough, Gloueester; e in Normandia, Lessay, Duelair, Saint-Paul di Rouen. Architetti normanni partecipano alla costruzione di chiese in Francia, e sempre sul continente, nella prima metà del XII secolo, si verificano altri esperimenti paralleli nel Maine, nell’Angiò e nel Poitou. Ma la tecnica della volta a nervature non genera necessariamente lo stile gotico. A questi elementi bisogna aggiungere altri due elementi dell’architettura romanica normanna che hanno importanza nella formazione del gotico: i muri a contrafforte e gli archi rampanti. La necessità di alleggerire i muri e renderli sottili genera la nuova tecnica costruttiva. A questo stile concorrono diverse esigenze, non solo estetiche ma anche economiche a causa del costo della pietra Nel mese di luglio dell’anno 1135 gli occhi dell’uomo medievale videro qualcosa che nessuno aveva mai visto prima d’allora. L’abate Suger di Saint-Denis (uno dei più importanti centri monastici, nonché sacrario di tutti i re di Francia) durante la ricostruzione della sua chiesa abbaziale realizzò un’architettura nuova, un’ “architettura di luce” sostenuta da mura sottilissime. In quell’estate, a Saint-Denis, era nato un nuovo modo di concepire l’architettura: era nato l’ Opus francigenum. l’Arte di Francia, il Gotico. Ma com’è possibile che dalle mura tozze e massicce del Romanico, d’improvviso, sia potuto nascere un concetto così rivoluzionario di architettura che in pochissimi anni muterà radicalmente il gusto e l’estetica di tutta Europa? Dove trovarono i mezzi e le conoscenze architettoniche per realizzare edifici del genere, considerando che le tecniche costruttive romane erano ormai dimenticate da secoli? L’ opera di Suger non si può considerare come un fatto isolato. Nulla nella Storia avviene per caso e le schematiche suddivisioni temporali che le imponiamo nascondono sotto la loro superficie una serie di sfumature infinite, infiniti passaggi: più la lente si avvicina e più essi si moltiplicano, come avviene per la materia e per l’atomo. Il Basso Medioevo è un'epoca di grandi sconvolgimenti, rivoluzioni, sperimentazioni, riscoperte. Un'epoca in cui spiriti arditi si battono in favore dei diritti dell'intelligenza e si liberavano da concezioni tradizionali, rivendicando il diritto di giudizio e di critica. È in formazione una società nuova nella quale l'uomo si affranca, a poco a poco , dal potere feudale, laico e religioso, individuando propri rappresentanti che reclamano nuove libertà Improvvisamente, nel XII secolo, il movimento di espansione accelera. La crociata, la corsa dei cavalieri di Cristo alle ricchezze dell’Oriente, l’avventura favolosa, è un segno dello sviluppo. Ma ce n’è un altro meno clamoroso, più sicuro, inscritto nel paesaggio: è allora che si crea la sua fisionomia, visibile ancora oggi. Villaggi nuovi, campi floridi, vigneti e un nuovo attore che va impadronendosi del ruolo principale: il denaro. Sempre troppo raro perché se ne ha sempre più bisogno ovunque, a causa della vitalità di tutti i commerci. I contraccolpi di questa crescita si ripercuotono su ogni livello dell’edificio culturale. Il sentimento religioso muta, imponendosi la convinzione che il rapporto con Dio è affare personale. Dall’Apocalisse lo sguardo scivola insensibilmente verso gli Atti degli Apostoli, verso il Vangelo. Un tale mutamento di prospettiva si riflette sull’opera d’arte. Le definizioni dello stile dell'architettura gotico Esistono diverse definizioni del gotico. D'altra parte, il termine "gotico" è convenzionale e si deve per tradizione agli autori rinascimentali, in particolare Vasari, che definirono l’architettura gotica riferendosi in senso spregiativo al popolo germanico dei goti, considerati barbari. Solo nel XVIII secolo lo stile gotico inizia una parziale rivalutazione finchè venne adottata universalmente nel XX secolo. Alcuni studiosi tedeschi nel XIX secolo sulla scia erronea di Goethe, vollero considerare lo stile gotico come la più pura e primitiva forma d’arte germanica, ma erano in errore: l’origine è francese. Oggi il termine gotico si rifà esclusivamente a dati tecnici, formali e spaziali. Definizioni funzionali dello stile gotico Il principale studioso dello stile gotico è l’architetto francese Eugene Viollet-le-Duc che definisce l'architettura gotica dalle fondamenta costruttive: ‘Tutto è funzione della struttura; il matroneo, la galleria del triforio, il pinnacolo e il timpano; nell’arte gotica non esiste forma architettonica che sia fondata sulla libera fantasia’. Il funzionalismo costruttivo si basa su elementi che sfruttando pesi e spinte si sostengono, per esempio gli archi non scaricano sui muri ma su specifici supporti e i pinnacolo servono da pesi per reggere le spinte. Archi rampanti ed archi servono per tenere e distribuire le spinte e sono in un certo qual modo indipendenti, in questi termini l’architettura gotica è un sistema dinamico ed elastico perché gli elementi sopportano le mutazioni della muratura dovute ad assestamenti o piogge. Questo sistema costruttivo permise di ridurre la massa e l’utilizzo della pietra, che costava cara, le pareti divennero sottili e quindi si poté osare più in alto e utilizzare ampie vetrate che illuminassero gli interni. Questa definizione ancora utile oggi per i tecnici è stata contestata, in parte perché gli elementi non sono proprio tutti funzionali come dice le-Duc, in parte perché il sistema è più statico di quanto egli afferma. Definizioni formali e spaziali dello stile gotico Studiosi tedeschi del XIX secolo si sono concentrati ad analizzare l’architettura gotica partendo da considerazioni formali e spaziali: così il gotico viene caratterizzato da strutture alte, da muri sottili e ricchi di vetrate, da archi rampanti che danno con gli altri elementi un effetto diafano alla costruzione. Elementi grafici quali la definizione delle linee, i costoloni, le colonnine sono ripetuti ma anche questo punto di vista è insufficiente per definire compiutamente uno stile. Definizioni storiche e iconografiche L’interpretazione religiosa dell’architettura gotica è tra le più antiche ed ha indubbiamente una ragione forte, poiché la maggioranza dell’architettura gotica riguarda monumenti religiosi. Questo vale per edifici religiosi anche più antichi, ma nel gotico troviamo un fondamento formale più evidente e meglio coordinato: la vastità e l’altezza, i muri che permettono un’illuminazione abbondante (la luce assimilata alla Grazia di Dio) esprimono meglio che in qualsiasi altra epoca le virtualità mistiche dell’architettura religiosa cristiana. Le vetrate sono paragonate alle pietre preziose della Gerusalemme celeste; le torri e le strutture che si innalzano sulle sommità degli archi rampanti, evocano quelle della visione di San Giovanni, ecc. A ciò aggiunge un contributo essenziale l’iconografia delle sculture, delle pitture, delle vetrate, organizzate in cicli didattici o mistici. Altre interpretazioni si fondano sulla teologia e la filosofia medioevali che generano correnti estetiche coerenti. La concezione dell’architettura gotica è stata messa in relazione anche con la corrente logica della scolastica medioevale che si sviluppa nello stesso periodo e negli stessi luoghi, da Abelardo ad Alberto Magno; la concezione della totalità e delle sue parti nei termini di una suddivisione gerarchica è simile nell’architettura e nelle Summae teologiche; nel ragionamento dell’architetto si individuano i principi della dialettica scolastica Caratteristiche Le cattedrali gotiche hanno preminente sviluppo verticale. Nella tipologia di origine francotedesca, presenta una facciata serrata fra due torri, come gli edifici religiosi normanni dell' XI sec. È coperta da volte a crociera secondo consuetudine già da tempo in uso in Lombardia. Ma tutto acquista un aspetto diverso perché diversa è la società: cambia il rapporto fra larghezza e altezza accentuando il senso di elevazione, quasi di distacco dalla terra; cambia la concezione dello spazio; nell'architettura gotica la linea prevale sulla massa, il vuoto sul pieno. Il principio tecnico su cui si basa l'architettura gotica è l'uso sistematico dell'arco a sesto acuto, sia semplice sia formante la crociera. L'arco acuto risulta dall'intersezione di due archi di cerchio, aventi uguale ragggio ma centro diverso; data la maggiore altezza (detta "freccia") rispetto all'arco a pieno centro, quello acuto scarica più rapidamente sui lati le due forze risultanti dalla divisione della forza di gravità. Ciò permette una grande elevazione della navata principale; le navate minori sono molto più basse e strette secondo un calcolo che le fa rientrare entro le linee laterali di un triangolo, conseguente a quello formato, in alto, dalla corda e dal vertice dell'arco trasversale alla navata maggiore, al quale, dunque, sono relazionate la larghezza e l'altezza dell'intera cattedrale. All'interno la differenza di misure fra le navate laterali e quella centrale, accentua di questa, per contrasto, il senso di elevazione, che appare ancora maggiore i fasci di pilastri salienti al sommo delle crociere determinano una serie di linee sottili poste una accanto all'altra: come è noto, il ripetersi di linne verticali determina il verticalismo. In oltre questi fasci di pilastri, incurvandosi gradualmente per raggiungere il vertice della crociera, generano, nel momento in cui si uniscono, un ideale punto di fuga, che aumenta artificialmente, per effetto ottico naturale, la distanza fra noi e la copertura. Lo spazio gotico dunque, chiaro e misurato, risulta illimitato, indefinito; non spazio a misura d'uomo, ma a misura del potere, civile e religioso. Anche all'esterno le cattedrali gotiche sono complicate, sia perché si ornano di nicchie e statue, sia perché le strutture portanti, malgrado l'evidenza della loro funzione, sono tante da togliere la chiarezza della visione: per esempio i contrafforti coronati da guglie e pinnacoli, o gli archi rampanti che, appoggiandosi ai contrafforti stessi, si slanciano, scavalcando le navate laterali (talvolta anche sovrapposti l'uno all'altro), per sostenere la spinta laterale proveniente dalle crociere della navata principale. Tutto però rientra in uno schema triangolare, che, dalla larghezza della base, sale, per balzi successivi, fino al punto terminale, normalmente l'altissima guglia sovrastante il turibolo nel punto in cui il transetto si incrocia col braccio longitudinale. Elementi architettonici del gotico Gli elementi costitutivi dell'architettura gotica sono molti e costituiscono nell'insieme gli elementi che sorreggono gli edifici. Tutti hanno importanza nel sorreggere lo scheletro della cattedrale i cui muri sono in genere sottili e di poca portata.