Monoclonal Mouse Anti-Human Cytokeratin 19 Clone

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Monoclonal Mouse Anti-Human Cytokeratin 19 Clone
Monoclonal Mouse
Anti-Human
Cytokeratin 19
Clone RCK108
Codice n. M0888
Uso previsto
Per uso diagnostico in vitro.
L’anticorpo Monoclonal Mouse Anti-Human Cytokeratin 19, clone RCK108, è destinato all’uso in
immunoistochimica. L’anticorpo marca le cellule epiteliali che esprimono la citocheratina 19, è un mezzo utile
per l’identificazione dei tumori epiteliali e può essere utile nell’identificazione dei carcinomi colangiocellulari (1).
L'interpretazione clinica della colorazione o dell'assenza di colorazione deve essere integrata con studi
morfologici eseguiti con i controlli opportuni, deve tenere conto dell'anamnesi del paziente e deve basarsi su
ulteriori esami diagnostici eseguiti da un patologo qualificato.
Cenni introduttivi
La citocheratina 19 (CK19) appartiene alla classe dei filamenti intermedi, che costituiscono il citoscheletro di
quasi tutte le cellule. Al contrario degli altri filamenti intermedi, le citocheratine (CK) sono composte da una
famiglia di polipeptidi multigeni altamente complessi di massa molecolare compresa tra 40 e 68 kDa. Sono stati
rilevati venti diversi polipeptidi CK (2, 3) in varie cellule epiteliali umane (4). Le citocheratine si possono
suddividere in una sottofamiglia acidica (tipo I) e in una sottofamiglia neutro-basica (tipo II). La CK 19
appartiene alla famiglia di citocheratine di tipo acidico ed è una citocheratina a bassa massa molecolare
(40 kDa), generalmente espressa negli epiteli semplici, nelle cellule superficiali, intermedie e basali dell’epitelio
transizionale, nonché nelle cellule luminali, basali e mioepiteliali in alcuni epiteli complessi. La CK 19 in genere
non viene espressa in epiteli squamosi stratificati, ma può essere presente in un epitelio squamoso stratificato
invaso da linfociti e nelle cellule basali in un epitelio squamoso stratificato non cheratinizzante (2, 4, 5).
Reagente fornito
Anticorpo monoclonale murino fornito in forma liquida come coltura cellulare surnatante dialisata contro
Tris/HCl 0,05 mol/L, pH 7,2, contenente NaN3 15 mmol/L.
Clone: RCK 108 (1). Isotipo: IgG1, kappa.
Concentrazione di IgG murine: fare riferimento all’etichetta sulla fiala.
Immunogeno
Preparazione citoscheletrica dalla linea cellulare T24 del cancro alla vescica umana (1).
Specificità
Nel western blotting di preparazioni citoscheletriche da linee cellulari T24 e RT4, così come da linee cellulari
HaCaT del carcinoma squamoso umano, l’anticorpo marca una banda singola di 40 kDa corrispondente alla
CK 19 (1).
In immunoistochimica su diversi tessuti umani, l’anticorpo marca soltanto gli epiteli, mentre le cellule
conosciute come non contenenti CK 19, come gli epatociti, sono vengono marcate (1).
Precauzioni
1. Per uso professionale.
2. Il prodotto contiene azide sodica (NaN3), una sostanza chimica altamente tossica allo stato puro. Alle
concentrazioni indicate, il prodotto non è classificato come pericoloso, ma l’azide sodica potrebbe reagire con
le tubature in piombo e in rame formando accumuli altamente esplosivi di azidi metalliche. Per lo smaltimento
del prodotto, eliminare il materiale sciacquando abbondantemente con acqua per evitare l’accumulo di azidi
metalliche nelle tubature.
3. Utilizzare le procedure di manipolazione indicate per i prodotti derivati da fonti biologiche.
4. Indossare indumenti di protezione personale adeguati, per evitare il contatto con gli occhi e la pelle.
5. I reagenti inutilizzati devono essere smaltiti secondo le direttive locali, regionali e nazionali.
Conservazione
Conservare a 2-8 °C. Non usare dopo la data di scadenza indicata sulla fiala. Se i reagenti sono conservati in
condizioni diverse da quelle specificate, l’utente deve verificarne le condizioni. Non esistono segni evidenti che
indichino l’instabilità del prodotto. Per questo motivo, è necessario includere gli opportuni controlli positivi e
negativi per ogni campione del paziente. Se si dovesse osservare una colorazione inattesa non attribuibile a
modifiche delle procedure di laboratorio e si sospetta un problema relativo all’anticorpo, contattare l'Assistenza
Tecnica di Dako.
Preparazione del
campione
Sezioni in paraffina: l’anticorpo può essere usato per la marcatura di sezioni di tessuto incluse in paraffina,
fissate in formalina. Si richiede il pre-trattamento dei tessuti con smascheramento termoindotto dell’epitopo
(HIER, Heat-Induced Epitope Retrieval). Per lo smascheramento termoindotto dell’epitopo, i risultati migliori
sono ottenuti con la soluzione Dako Target Retrieval Solution, pH 9,0, codice n. S2368 oppure con Dako Target
Retrieval Solution, codice n. S1700. Le sezioni di tessuto non devono andare a secchezza durante il
trattamento o durante la successiva procedura di colorazione immunoistochimica.
Sezioni congelate e preparazioni cellulari: l’anticorpo può essere utilizzato per la marcatura di sezioni congelate (6).
Procedura di colorazione
(104669-002)
Diluizione: l’anticorpo Monoclonal Mouse Anti-Human Cytokeratin 19, codice n. M0888, può essere utilizzato in
un intervallo di diluizione di 1:50-1:100 quando viene applicato su sezioni fissate in formalina, incluse in
paraffina, di carcinoma della mammella umano con smascheramento proteolitico dell'epitopo per 5 minuti con
Dako Proteinase K, codice n. S3020, e con 30 minuti di incubazione a temperatura ambiente con l’anticorpo
primario. Le condizioni ottimali possono variare a seconda del campione e del metodo di preparazione e
M0888/IT/KIA/2010.12.20 p. 3/3
Dako Denmark A/S | Produktionsvej 42 | DK-2600 Glostrup | Denmark | Tel. +45 44 85 95 00 | Fax +45 44 85 95 95 | CVR No. 33 21 13 17
devono essere determinate da ogni singolo laboratorio. Il controllo negativo raccomandato è Dako Mouse IgG1,
codice n. X0931, diluito alla stessa concentrazione di IgG murine dell’anticorpo primario. A meno che la stabilità
dell’anticorpo e del controllo negativo diluiti sia stata definita nella procedura di colorazione specifica, si
raccomanda di diluire i reagenti immediatamente prima dell’uso oppure di diluire con il diluente per anticorpi Dako
Antibody Diluent, codice n. S0809. È necessario includere gli opportuni controlli positivi e negativi per ogni
campione del paziente.
Visualizzazione: si raccomanda l’uso dei kit Dako LSAB™+/HRP, codice n. K0679, e Dako EnVision™+/HRP ,
codici n. K4004 e K4006 per sezioni fissate in formalina e incluse in paraffina. Seguire la procedura allegata al
kit di visualizzazione scelto.
Automazione: l’anticorpo è adatto per la colorazione immunoistochimica su piattaforma automatica, come Dako
Autostainer.
Caratteristiche di performance Le cellule marcate con l’anticorpo evidenziano un pattern di colorazione citoplasmatica.
Tessuti normali: l’anticorpo marca lo strato basale dell’epidermide (marcatura di cellule diffuse), le cellule di
Merkel, le ghiandole sebacee, la guaina esterna della radice dei follicoli piliferi, le cellule della struttura
secretoria e le cellule del dotto luminale delle ghiandole eccrine sudoripare, l’epitelio squamoso non
cheratinizzante della laringe, il mesotelio, le cellule epiteliali e basali dell’epitelio ciliato cilindrico dei bronchi, le
cellule di rivestimento alveolari, cellule cubiche e basali della ghiandola parotide, le cellule duttali, acinose e
basali delle ghiandole salivari minori, le cellule basali dell’esofago, le cellule secretorie e neuroendocrine dello
stomaco, il villo e l’epitelio criptico dell’intestino tenue, l’epitelio del colon, l’epitelio duttale ed acinoso del
pancreas, l’epitelio dei dotti biliari, l’epitelio cistifelleo, le cellule colonnari dei lobuli e dei dotti nella mammella,
le cellule colonnari e di riserva dell’endocervice, le cellule basali del portio, l’epitelio ghiandolare endometriale, il
citotrofoblasto placentale, l’epitelio duttale, le cellule basali e le vescichette seminali della prostata, la rete
testis, l’epitelio della capsula di Bowman, i tubuli prossimali/distali e l’ansa di Henle, l’epitelio transizionale della
vescica e l’epitelio follicolare della tiroide (1).
Tessuti anormali: in tessuti umani maligni l’anticorpo ha marcato: 4 su 4 carcinomi a cellule basali
dell’epidermide e 3 su 3 carcinomi a cellule squamose cheratinizzanti dell’epidermide ben differenziati, 1 su 1
cheratoacantoma, 1 su 3 carcinomi a cellule squamose non cheratinizzanti ben differenziati del labbro e 1 su 2
carcinomi a cellule squamose non cheratinizzanti ben differenziati della lingua; 1 su 5 carcinomi a cellule
squamose della lingua moderatamente differenziati e 1 su 1 carcinoma a cellule squamose della lingua
scarsamente differenziato, 1 su 1 papilloma e 3 su 3 papillomi invertiti naso-faringei, 1 su 3 carcinomi a cellule
squamose della laringe ben differenziati, 3 su 4 carcinomi a cellule squamose della laringe moderatamente
differenziati e 1 su 1 carcinoma a cellule squamose della laringe scarsamente differenziato, 7 su 7 carcinomi a
cellule squamose, 4 su 4 adenocarcinomi, 1 su 1 carcinoma adenosquamoso e 5 su 5 carcinomi a cellule
piccole del tratto respiratorio del polmone, 5 su 5 adenomi pleomorfici, 3 su 3 carcinomi mucoepidermoidi e
1 su 1 carcinoma a cellule aciniche della ghiandola parotide, 6 su 6 carcinomi a cellule squamose dell’esofago,
4 su 4 adenocarcinomi, 2 su 2 carcinoidi e 1 su 1 metastasi dei linfonodi nell stomaco, 1 su 1 adenocarcinoma
dell’intestino tenue, 1 su 1 carcinoide dell’appendice, 11 su 11 adenocarcinomi, 2 su 2 metastasi dei linfonodi e
1 su 1 carcinoide del colon, 7 su 7 adenocarcinomi del pancreas, 6 su 6 carcinomi colangio cellulari, 12 su 12
carcinomi duttali, 4su 4 carcinomi lobulari, 2 su 2 metastasi dei linfonodi e 4 su 4 carcinomi combinati
duttali/lobulari della mammella, 2 su 2 malattie di Paget, 11 su 11 cistoadenocarcinomi, 2 su 2 carcinomi a
cellule chiare e 7 su 7 carcinoma endometrioie dell’ovaio, 1 su 1 tumore di Brenner maligno, 4 su 4 carcinomi a
cellule squamose, 12 su 12 adenocarcinomi, 8 su 8 carcinomi adenosquamosi della cervice e 2 su 2 carcinomi
a cellule chiare della cervice, 13 su 13 carcinomi endometrioidi e 3 su 3 carcinomi adenosquamosi
dell’endometrio, 5 su 5 carcinomi a cellule squamose della vulva ben differenziati e 1 su 4 carcinomi a cellule
squamose moderatamente differenziati della vulva, 8 su 8 adenocarcinomi della prostata, 3 su 3 teratomi
maligni, 2 su 2 coriocarcinomi, 6 su 6 carcinomi a cellule renali, 9 su 9 carcinomi della vescica urinaria, 8 su 8
carcinomi della tiroide, 1 su 1 adenoma cromofobo della ghiandola pituitaria e 1 su 1 adenoma acidofilo della
ghiandola pituitaria, 4 su 4 astrocitomi, 4 su 4 meningiomi e 5 su 13 leiomiosarcomi (1). In un altro studio,
l’anticorpo ha marcato 5 su 8 lesioni midollari alla mammella, 26 su 28 duttali invasive, 4 su 4 lobulari invasive,
5 su 5 mucinose e 2 su 2 tubulari, nonché 12 su 14 fibroadenomi, 5 su 5 tumori filloidi, 3 su 3 adenomi tubulari,
1 su 1 amartomi, 3 su 4 papillomi intraduttuali, 8 su 8 ginecomastie e 5 su 5 cambiamenti fibrocistici della
mammella (7). In sezioni congelate, l’anticorpo ha marcato 5 su 5 carcinomi a cellule squamose cheratinizzanti,
11 su 11 carcinomi a grandi cellule non cheratinizzanti, 5 su 5 adenocarcinomi endocervicali, 4 su 4 carcinomi
endometrioidi e 3 su 3 carcinomi adenosquamosi della cervice umana (6).
Riferimenti bibliografici
1. Kwaspen FHL, Smedts FMM, Broos A, Bulten H, Debie WMH et al. Reproducible and highly sensitive
detection of the broad spectrum epithelial marker keratin 19 in routine cancer diagnosis. Histopathol
1997;31:503-16.
2. Moll R, Franke WW, Schiller DL, Geiger B, Krepler R. The catalog of human cytokeratins: patterns of
expression in normal epithelia, tumors and cultured cells. Cell 1982;31:11-24.
3. Moll R, Löwe A, Laufer J, Franke WW. Cytokeratin 20 in human carcinomas. A new histodiagnostic marker
detected by monoclonal antibodies. Am J Pathol 1992;140:427-47.
4. Moll R. Cytokeratins as markers of differentiation in the diagnosis of epithelial tumors. Subcell Biochem
1998; 31: 205-62.
5. Lane EB, Alexander CM. Use of keratin antibodies in tumor diagnosis. In: Osborn M, ed. Seminars in
Cancer Biology. Antibodies in Diagnosis and Therapy. Philadelphia: Saunders, 1990:165-79.
6. Smedts F, Ramaekers F, Troyanovsky S, Pruszczynski M, Link M, et al. Keratin expression in cervical
cancer. Am J Pathol 1992;141:497-511.
7.
(104669-002)
Dalal P, Shousha S. keratin 19 in paraffin sections of medullary carcinoma and other benign and
malignant reast lesions. Mod Pathol 1995;8:413-6.
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