2/2005 - Parmigiano Reggiano
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2/2005 - Parmigiano Reggiano
il Parmigiano Bimestrale – Anno 35 Registrazione Tribunale di Reggio Emilia n. 306 del 08/10/1971 Sped. in a.p. 70% Poste di Reggio Emilia Andrea Bonati* Reggiano l Parlamento ha convertito nella legge n. 231 dell’11 novembre 2005 il decreto sugli interventi urgenti in agricoltura (che conteneva misure per contrastare le crisi di mercato nelle filiere agroalimentari), proposto a settembre dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (Mipaf). Il testo della legge prevede un’importante novità per il nostro settore: nel caso in cui si verifichino anomale condizioni di mercato, si dà facoltà ai consorzi di tutela dei formaggi DOP stagionati di elaborare appositi piani produttivi al fine di ripristinare la normalità sui mercati. Il Consorzio del Parmigiano-Reggiano aveva avanzato proposte in tal senso già nell’assemblea del 19 dicembre 2003, ma l’Autorità Garante per la Concorrenza ed il Mercato (Antitrust) si era opposta a questo tentativo ancora prima che le nostre Commissioni concludessero i lavori. Gli amministratori del Consorzio hanno comunque ritenuto strategico perseguire questo obiettivo ed i molteplici contatti avuti con il nuovo presidente dell’Antitrust, il prof. Antonio Catricalà, hanno permesso di evidenziare come 500 caseifici non potranno mai formare un cartello per stabilire preventivamente il prezzo di mercato. Inoltre, è stato sottolineato che una produzione incontrollata non può garantire il consumatore, nè sotto *Presidente del Consorzio l’aspetto dei prezzi, né sotto quello della qualità. del Formaggio Su richiesta del Consorzio, in occasione del convegno Parmigiano-Reggiano svoltosi a Reggio Emilia il 19 ottobre 2004, al termine delle celebrazioni del 70° di fondazione, il ministro Giovanni Alemanno aveva dato disponibilità ad affrontare il tema. Ora, con la pubblicazione della legge, I segue a pag. 8 2/2005 PERIODICO DEL CONSORZIO DEL FORMAGGIO PARMIGIANO-REGGIANO AUMENTANO I CONSUMI consumi di Parmigiano-Reggiano sono in crescita. Nel bollettino di dicembre del SIPR (Sistema Informativo di Filiera P-R), pubblicato dal CRPA, viene infatti segnalato che l’aumento dei consumi domestici dall’inizio dell’anno fino a ottobre si è attestato al 3,8% rispetto allo stesso periodo del 2004. Questo dato, insieme alla notizia che da settembre a novembre la produzione è stata inferiore rispetto agli stessi mesi del 2004, contribuisce a creare un clima di maggiore fiducia nei nostri mercati. Le informazioni aggiornate sull’andamento dei mercati, della produzione e delle esportazioni si possono ottenere consultando la sezione il mercato del sito del Consorzio (www.parmigiano-reggiano.it). I il Parmigiano Reggiano Proprietà e Redazione: Consorzio del Formaggio Parmigiano-Reggiano Via J. F. Kennedy, 18 42100 Reggio Emilia Tel. 0522/307741 – Fax 0522/307748 www.parmigiano-reggiano.it E-mail: [email protected] Direttore responsabile: Leo Bertozzi Redattore: Igino Morini Coordinatore editoriale: Lamberto Mazzotti Con la collaborazione di Elettra Diacci Realizzazione: Centro Stampa – Bologna Stampa: Visual Project – Zola Predosa (BO) In caso di mancato recapito inviare al CPO di Reggio Emilia per la restituzione al mittente previo pagamento resi TUTELA Parmesan “sinonimo” di Parmigiano-Reggiano È QUESTO L’INTERESSANTE RISULTATO DI UNA RICERCA SULLA PERCEZIONE DEL TERMINE CONDOTTA PRESSO I CONSUMATORI EUROPEI er i consumatori europei le denominazioni “Parmesan” e “Parmigiano-Reggiano” indicano lo stesso formaggio e, inoltre, il termine “Parmesan” viene associato spontaneamente al nostro Paese. È questo l’interessante risultato della ricerca presentata a fine novembre a Reggio Emilia presso la sede del Consorzio del Formaggio Parmigiano-Reggiano, che l’ha commissionata all’istituto francese TNS Sofres. Uno dei dati più significativi emersi dall’indagine, che era stata già presentata a Bruxelles ai responsabili della Commissione Europea all’inizio di ottobre, riguarda la risposta alla domanda “Quali sono le parole o le espressioni che vi vengono in mente se vi diciamo Parmesan?”. Hanno infatti risposto prontamente “Italia” ben il 96% dei tedeschi, il 92% dei francesi, il 90% degli inglesi, l’89% degli svedesi, l’85% dei belgi, l’80% degli spagnoli ed il 51% degli estoni. La ricerca si è poi concentrata sulla Germania e sulla Francia. Anche in questo caso le risposte sono state chiare. In Germania “Parmesan” è uno dei formaggi più noti; il 50% degli intervistati conosce il “Parmesan”, che segue il Camembert (79%), il Gouda (78%), la Mozzarella (65%) e l’Emmenthal (57%), mentre P 2 solo il 4% conosce il termine “ParmigianoReggiano”. Inoltre, il “Parmesan” viene identificato dal 14% degli intervistati come un prodotto DOP ed è secondo, in questo campo, al formaggio svizzero Appenzeller (15% di citazioni). Pochissimi tra gli intervistati hanno dichiarato di conoscere entrambi i termini “Parmesan” (la cui percezione è forte e si basa sull’unicità del prodotto italiano) e “Parmigiano-Reggiano”. Quindi per i consumatori tedeschi il termine “Parmesan” indica un formaggio proveniente dall’Italia e viene confuso con il nostro “Parmigiano-Reggiano”. Analoghi i risultati in Francia, dove il 68% delle persone intervistate pensa che “Parmesan” e “Parmigiano-Reggiano” siano formaggi diversi, ma la maggioranza degli intervistati non ha saputo citare in modo condiviso una differenza tra i due termini e ciò dimostra quanta sia la confusione tra i consumatori. Alla luce della percezione ampiamente diffusa nei principali paesi europei, l’utilizzo del termine “Parmesan” per la vendita di formaggi diversi dal Parmigiano-Reggiano è quindi assolutamente improprio e costituisce un abuso che genera confusione e inganno presso i consumatori. In particolare, in Germania, l’unico paese europeo che si ostina a sostenere la liceità dell’uso di questo termine per la produzione e la commercializzazione di formaggi che non hanno nulla a che vedere con il nostro Parmigiano-Reggiano, la percezione del termine “Parmesan” da parte del consumatore porta a confonderlo con il nostro “Parmigiano-Reggiano”. Questo risultato è particolarmente interessante visto che la posizione del governo tedesco ha spinto la Commissione Europea ad aprire una procedura di infrazione nei confronti di questo Paese. Si attende la sentenza entro la fine del 2006 con l’auspicio che aiuti a fare chiarezza a favore dei consumatori europei. er la quarta volta in dieci anni, il Consorzio del Formaggio ParmigianoReggiano ha protetto con successo negli Stati Uniti la denominazione “Parmigiano” da tentativi di violazione ed ha difeso i marchi di certificazione per il formaggio tutelato presso la Corte Distrettuale americana. Dopo mesi di negoziazioni, il Consorzio e l’impresa Blaser’s USA, che confeziona formaggio grattugiato disidratato in Wisconsin, hanno raggiunto un accordo. Blaser’s ha acconsentito ad essere diffidato dall’uso del termine “Parmigiano” e dei termini “Reggiano” e “Parmigiano-Reggiano” e dall’utilizzo di qualsiasi termine simile o equivalente per riferirsi a formaggio non certificato dal Consorzio. A questo proposito, il direttore del Consorzio, Leo Bertozzi, ha dichiarato: “Il nostro nome e il nostro marchio sono, per il consumatore, la garanzia di tutte le proprietà del Parmigiano-Reggiano ed il Consorzio perseguirà sempre l’obiettivo della loro difesa a livello globale”. La causa legale si inserisce nelle azioni con cui il Consorzio si impegna costantemente per salvaguardare l’uso del marchio e della denominazione Parmigiano-Reggiano, per aumentare la consapevolezza del prodotto nei consumatori e per eliminare la possibile confusione che si crea, soprattutto per importatori, dettaglianti, proprietari e gestori di ristoranti e consumatori, sul mercato Usa tra Parmigiano Reggiano ed altri formaggi a pasta dura da grattugia che non siano conformi ai rigorosi requisiti del Consorzio per la certificazione. P La denominazione “Feta” non è generica A Bruxelles con le Regioni dei Prodotti di Origine a denominazione “Feta”, che identifica tradizionalmente il formaggio bianco in salamoia prodotto in Grecia con latte di capra e pecora, non è generica. È questa l’importante sentenza di fine ottobre con la quale la Corte di Giustizia Europea ha respinto la richiesta di Germania e Danimarca che, sostenute da Francia e Regno Unito, avevano presentato un’istanza per annullare la registrazione “Feta” come DOP per la Grecia. “Questa sentenza - ha dichiarato Andrea Bonati, presidente del Consorzio - è accolta con grande soddisfazione dai produttori di Parmigiano-Reggiano. Si tratta di un’ulteriore conferma che il sistema delle Denominazioni d’Origine tiene nonostante i tentativi, mossi da forti interessi economici, di rendere meno efficace la protezione dei prodotti del territorio. Questo epilogo è di buon auspicio per la prossima sentenza della Corte europea che vedrà coinvolta la Germania, che considera generica la denominazione “Parmesan”. lla fine di novembre, il Consorzio ha partecipato alla giornata organizzata a Bruxelles dall’Associazione delle Regioni Europee dei Prodotti d'Origine (AREPO) per sensibilizzare le istituzioni europee sui prodotti tutelati dai marchi di qualità e d’origine (DOP–IGP). È stato promosso un incontro con i parlamentari europei e i rappresentanti della Commissione per sensibilizzarli sulla difesa delle Indicazioni Geografiche nei negoziati internazionali in corso presso l’OMC. L’Associazione AREPO, che vede alla presidenza Alain Rousset, presidente del Consiglio Regionale di Aquitania, ed alla vice-presidenza Maurizio Ceci, scelto su indicazione del Consorzio del Parmigiano-Reggiano, raggruppa una ventina di regioni provenienti da sei paesi dell'Unione. Le sue finalità sono la difesa e la promozione dei prodotti agricoli che beneficiano delle indicazioni di origine per il loro patrimonio di qualità strettamente legato ai territori di produzione. L TUTELA Stati Uniti: azione di tutela contro le violazioni A 3 EVENTI Il Parmigiano-Reggiano al Cheese IL CONSORZIO HA PARTECIPATO PER LA SECONDA VOLTA ALLA RASSEGNA PIEMONTESE SVOLTASI A BRA (CUNEO) l Consorzio del Parmigiano-Reggiano ha partecipato per la seconda volta consecutiva al Cheese, la manifestazione di Slow Food (giunta alla quinta edizione), dedicata ai formaggi, svoltasi dal 16 al 19 settembre a Bra (Cuneo). In questa occasione, il Consorzio ha realizzato una serie di iniziative di grande interesse per il pubblico di addetti ai lavori e visitatori che hanno affollato le strade della città durante i tre giorni di fiera. La rassegna si è aperta il 16 settembre con il convegno sul tema “Lieviti, innesti, starter: autoctoni è meglio. Garantire ai prodotti fermentati (formaggi,vini,salumi) qualità e legame con il territorio”, che ha visto intervenire numerosi relatori tra i quali Leo Bertozzi, direttore del Consorzio, e Marco Nocetti, responsabile del laboratorio. Organizzato da Slow Food e dal Consorzio del Parmigiano-Reggiano, l’incontro ha puntato i riflettori sui fermenti lattici, che, insieme alla materia prima latte ed alla tecnologia di trasformazione, costituiscono le componenti fondamentali della produzione casearia. In particolare, i fermenti ed i batteri lattici autoctoni, che cioè provengono naturalmente dal territorio, sono gli attori del processo biochimico di fermentazione e di maturazione che lega un formaggio di origine autentica, come il Parmigiano-Reggiano, alla sua zona di produzione. In alternativa si possono utilizzare fermenti e cagli selezionati in laboratorio, un tema sul quale il convegno ha aperto una discussione che ha aiutato a comprendere lo spartiacque tra le produzioni d’origine auten- I Il Consorzio ti scrive... uoi ricevere le informazioni sull’attività del Consorzio e sul Parmigiano-Reggiano direttamente sul tuo personal computer? Inviaci il tuo indirizzo di posta elettronica (indirizzo email) con i tuoi dati e le informazioni e riceverai i comunicati e le notizie divulgate. Scrivi a: [email protected] specificando: voglio ricevere le notizie del Consorzio del Parmigiano-Reggiano e i tuoi dati: nome e cognome, attività svolta (presidente o titolare di caseificio, produttore di latte, casaro, altro, specificando il tipo di attività), provincia, comune, indirizzo, telefono. V 4 tiche e quelle più standardizzate. Dal convegno tecnico alla rappresentazione del “saper fare” dell’artigiano. Dopo la cerimonia di inaugurazione della rassegna, il Consorzio ha organizzato la cottura in piazza della forma con l’antico metodo del fuoco a legna. Protagonista di questo coinvolgente momento è stato il casaro artigiano, interprete di quel prezioso “oro bianco” che è il latte per la produzione di Parmigiano-Reggiano, ottenuto secondo un disciplinare di produzione in base al quale l’alimentazione delle bovine deve utilizzare foraggi del territorio. Come avviene solitamente, durante questo tipo di rappresentazioni, ancora di più quando si svolgono al di fuori della zona di origine, si è riscontrato un altissimo interesse del vasto pubblico, che ha fotografato e filmato la lavorazione dall’inizio alla fine. All’insegna del gusto e della formazione alla percezione dei sapori si è poi tenuto il Laboratorio del Gusto dedicato al Parmigiano-Reggiano ed al Comté, il formaggio francese dello Jura. Per diffondere la cultura del formaggio, Slow Food ha organizzato il Circo del Gusto, che ha ospitato il Parmigiano-Reggiano per incontrare gli studenti delle scuole ed il pubblico e dare un contributo alla diffusione della cultura casearia all’insegna dell’educazione al gusto ed alla percezione della naturalità. IL TEMA È STATO AL CENTRO DI UN CONVEGNO, TENUTOSI A REGGIO EMILIA, PROMOSSO DAL CONSORZIO orte di caratteristiche nutrizionali che lo rendono un alimento unico, il ParmigianoReggiano ha voluto associare il proprio vissuto di qualità e genuinità a quello di famosi atleti e stimati nutrizionisti in occasione del convegno “Il Parmigiano-Reggiano nell’alimentazione: valori e benefici”, svoltosi il 20 ottobre scorso al Teatro Valli di Reggio Emilia. I lavori sono iniziati con la relazione del prof. Andrea Strata, docente di Nutrizione clinica alla Facoltà di Medicina dell’Università di Parma, che ha sottolineato il ruolo di primo piano svolto dal “re dei formaggi” nell’alimentazione dello sportivo. “La quantità di formaggio che dovrebbe essere presente nell’abituale alimentazione dello sportivo – ha affermato Strata – varia a seconda delle esigenze energetiche, della disciplina praticata e di altri parametri. Anche nel giorno della gara è bene consumare formaggio”. Altri importanti contributi scientifici sono stati forniti da Giulio Rossi, direttore del Centro Medico di Sondalo, e da Alberto Zoia, consulente F.I.S.I. (Federazione Italiana Sport Invernali) e F.I.S.G. (Federazione Italiana Sport del Ghiaccio). Durante il loro intervento, hanno presentato un nuovo tipo di pasto quotidiano a base di ‘Pasta con legumi’, condita con olio extravergine e Parmigiano-Reggiano, estremamente utile per rispondere alle esigenze energetiche degli sportivi che praticano attività intense o di lunga durata. “L’associazione della ‘Pasta con legumi’ con il Parmigiano-Reggiano, più efficace di qualsiasi integratore, – hanno affermato Rossi e Zoia – si è rivelata vincente prima di tutto per il miglioramento delle prestazioni e la maggior facilità di recupero regi- EVENTI Il Parmigiano-Reggiano nell’alimentazione: valori e benefici F strata dagli atleti stessi, poi per la sensazione di benessere e sazietà offerta per lungo tempo agli sportivi, nonché per la facilità di utilizzo anche nelle trasferte. Il consumo quotidiano di una porzione di ‘Pasta con legumi’ e ParmigianoReggiano permette di ottenere più facilmente un giusto equilibrio dei componenti energetici e funzionali”. Alla dimensione internazionale del convegno ha contributo l’intervento di Ludmila Gurova, membro russo del Nutrition Working Group del MMOP (Multilateral Medical Operation Panel), che ha ricordato come, dopo attente analisi chimiche e microbiologiche condotte in laboratorio e dopo alcune sperimentazioni effettuate nel corso di diverse missioni a bordo delle stazioni MIR e ISS, il Parmigiano-Reggiano sia stato definitivamente inserito come alimento permanente nella dieta ufficiale degli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale. “Una scelta – ha concluso Gurova – legata alle sue proprietà: alta digeribilità, elevato contenuto in calcio nella forma assimilabile dall’organismo, assenza di conservanti e additivi, piacevolezza e gradimento organolettico”. Il programma del convegno è stato arricchito anche dalla testimonianza diretta di alcuni sportivi, tra cui il maratoneta Stefano Baldini, medaglia d’oro ai Giochi Olimpici di Atene 2004, e il col. Roberto Vittori, primo astronauta europeo a visitare per due volte (nel 2002 e nel 2005) la Stazione Sperimentale Internazionale. 5 NOTIZIE IN BREV NOTIZIE IN BREVE CORSO PER ADDETTI AL BANCO FORMAGGI Tra settembre e novembre, il Consorzio del ParmigianoReggiano, insieme al Consorzio del Formaggio Asiago e al Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana, ha organizzato le “Giornate professionali del banco formaggi: i formaggi Dop, tradizione e tendenza”, rivolte agli alimentaristi ed agli addetti del banco formaggi della grande distribuzione italiana. Il programma dell’ottava edizione dell’iniziativa prevedeva dieci incontri, finalizzati ad illustrare il significato della Dop e le fasi produttive del ParmigianoReggiano, dell’Asiago, della Mozzarella di Bufala Campana e di altri formaggi. Durante le lezioni sono stati inoltre affrontati altri importanti temi quali le caratteristiche organolettiche e la conservazione del prodotto, l’andamento dei consumi e la fidelizzazione del cliente. Il corso ha raggiunto l’obiettivo di formare i venditori, fornendo loro maggiori competenze professionali sul formaggio e sulla marchiatura. IL CONSORZIO AD ANUGA 6 Anche quest’anno il Consorzio ha partecipato all’Anuga di Colonia, la più grande fiera internazionale dedicata al food business, che dall’8 al 12 ottobre ha presentato al vasto pubblico di visitatori i prodotti offerti da quasi 6.300 espositori in rappresentanza di 108 paesi. L’ampia partecipazione ha confermato l’importanza di Anuga quale punto di riferimento per il settore agroalimentare europeo. LE PROMOZIONI NEGLI STATI UNITI La Commissione Europea ha deciso di finanziare cinque programmi per la promozione e l’informazione sui prodotti tipici italiani nei paesi terzi: Stati Uniti, Canada, Giappone, Russia, Ucraina, Cina e Svizzera. Tra gli organismi italiani beneficiari del finanziamento UE spiccano il Consorzio del Formaggio Parmigiano-Reggiano e il Consorzio del Prosciutto di Parma. Il programma, che ha una durata triennale, prevede numerose azioni promozionali. Verranno impostate diverse campagne stampa. Notevole importanza è stata data alla formazione del Trade e del Food Service, che sarà realizzata attraverso lezioni finalizzate ad illustrare tecnicamente le caratteristiche dei prodotti e le modalità di trattamento e di conservazione. Per la distribuzione si adotterà lo stesso schema, realizzando un kit contenente un video ed una guida che saranno inviati ai distributori ed ai negozi specializzati. I Consorzi parteciperanno inoltre alle due principali fiere americane di settore: il Winter Fancy Food ed il Summer Fancy Food di New York; inoltre, si terranno seminari e incontri nell’ambito di importanti fiere ed eventi come il Food Marketing Institute Meeting e il Dairy-Dely Show. TELEPROMOZIONI CON GERRY SCOTTI Nell’ambito della trasmissione “Passaparola” di Canale 5, tra ottobre e novembre, sono andate in onda le sei telepromozioni registrate con Gerry Scotti. In questi filmati, ognuno della durata di 120 secondi, il popolare presentatore Gerry Scotti ha illustrato al pubblico televisivo le peculiarità ed i valori del “re dei formaggi”. Attraverso queste telepromozioni il Consorzio ha voluto comunicare ai consumatori i principali aspetti nutrizionali e le caratteristiche di naturalezza e genuinità del ParmigianoReggiano. Aspetti che trovano in Gerry Scotti un simbolo ideale: un personaggio vero per un prodotto vero. LE OLIMPIADI DEI FORMAGGI Nel mese di novembre il Parmigiano-Reggiano ha partecipato alle Olimpiadi dei Formaggi di Montagna, svoltesi a Verona, che hanno premiato il “re dei formaggi” con la medaglia d’oro e la medaglia di bronzo nella categoria dei Formaggi extra duri. Alla manifestazione hanno partecipato 30 caseifici produttori di Parmigiano-Reggiano, di cui 13 con la Nazionale Italiana del Parmigiano-Reggiano. Il Consorzio ha sostenuto la manifestazione con la presenza del casellino antico ottagonale installato stabilmente durante i giorni della manife- Quique Dacosta, chef del ristorante “El Poblet” di Denia, si è aggiudicato la quarta edizione del “Premio Parmigiano-Reggiano a lo mejor labor a pro del queso” (il miglior trattamento gastronomico a favore del formaggio). Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato domenica 20 novembre a San Sebastián (Spagna), nell’ambito del sesto Congresso “Lo mejor de la Gastronomia”, che ha riunito i migliori chef di fama mondiale. Ideato e realizzato da Rafael Garcia Santos, il più celebre gastronomo spagnolo, il congresso “Lo mejor de la Gastronomia” si è affermato come punto di riferimento per i migliori rappresentanti della cultura gastronomica spagnola e internazionale. La quarta edizione del “Premio Parmigiano-Reggiano a lo mejor labor a pro del queso” testimonia l’apprezzamento del Parmigiano-Reggiano da parte della gastronomia spagnola. Il riconoscimento a Quique Dacosta è un’ulteriore conferma della particolare attenzione che il Consorzio rivolge al lavoro di ricerca dei grandi chef, in grado di valorizzare con arte e creatività gastronomica il Parmigiano-Reggiano. Parlare ai ragazzi del Parmigiano-Reggiano: questo l’obiettivo di “Giallo Formaggio”, il libro della casa editrice Sale in Zucca realizzato in collaborazione con il Consorzio del Parmigiano-Reggiano e presentato con un ciclo di incontri ai rappresentanti del mondo scolastico, alle istituzioni ed alla stampa. Con una storia avvincente i ragazzi sono stati stimolati ad immaginare un mondo senza il Parmigiano-Reggiano, un prodotto che danno per scontato e che il percorso del libro porta a riscoprire sia attraver- so un coinvolgimento emotivo, che invita i giovani lettori a riflettere sui valori del “tipico” e del “tradizionale”, sia con una riflessione razionale sulle tematiche della sicurezza alimentare e del rapporto tra alimentazione e benessere. Grazie ai finanziamenti del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali, “Giallo Formaggio” sarà distribuito a tutti i bambini delle classi terze, quarte e quinte delle Scuole elementari delle province di Modena, Reggio Emilia e Parma e sarà proposto agli insegnanti come testo di narrativa-attiva per lavorare con i ragazzi sui temi dell’alimentazione, della storia, delle scienze. Il progetto prevede che la distribuzione possa essere estesa anche ad altre aree del territorio nazionale. Cheese Festa, tenutasi a Tokio l’11 ed il 12 novembre, è la più grande manifestazione giapponese del settore lattiero caseario e ogni anno registra una presenza di oltre 10.000 persone, sempre più interessate al Parmigiano-Reggiano. Il “re dei formaggi”, comunque, risulta ancora un alimento piuttosto nuovo per i consu- matori nipponici che in questi anni stanno manifestando la necessità primaria di acquisire metodi e conoscenze per l’utilizzo del formaggio in cucina tramite la preparazione di ricette compatibili con i piatti giapponesi. BARCELLONA DEGUSTA È stata inaugurata quest’anno “Barcellona Degusta”, una rassegna che ha impegnato i rappresentanti del Consorzio dal 10 al 14 novembre. Allo stand di rappresentanza del Parmigiano-Reggiano, situato nella sezione “lacteos” (formaggi e salumi), l’affollamento di pubblico è stato costante. I consumatori iberici, infatti, conoscono già il ParmigianoReggiano, ma esprimono spesso perplessità sui luoghi dove poterlo reperire, correndo il rischio di comprare un prodotto non originale. Angela Barusi, rappresentante del Consorzio per la Spagna, ha infatti affermato che “la sfida è far conoscere il marchio e la lotta alle contraffazioni”. NOTIZIE IN BREVE LO MEJOR DE LA GASTRONOMIA IL VOLUME CHEESE FESTA “GIALLO FORMAGGIO” A TOKYO NOTIZIE IN BREV stazione davanti allo splendido scenario dell’Arena di Verona, in Piazza Bra, dove si è svolta tutta la manifestazione. 7 PIANI PRODUTTIVI Andrea Bonati da pag. 1 8 la possibilità di prevedere piani produttivi apre nuove prospettive di un maggiore equilibrio per il nostro settore. Come già accennato, i piani produttivi si possono adottare qualora si verifichino condizioni di mercato anomale, ad esempio quando si registra una riduzione del prezzo del formaggio superiore del 10% rispetto al triennio precedente. I consorzi dei formaggi stagionati possono quindi elaborare piani produttivi della durata di cinque anni, approvati dal Mipaf, ma ogni anno occorre presentare una relazione sull’andamento della loro applicazione e della situazione di mercato. Infine, i piani possono prevedere una contribuzione differenziata a carico di tutti i caseifici per le forme prodotte in eccedenza rispetto alla produzione di riferimento assegnata. L’assemblea dei delegati del 21 ottobre scorso aveva deciso che, al verificarsi di tale opportunità, l’applicazione dei piani sarebbe scattata il 1 gennaio 2006. Il piano non prevede limiti invalicabili alla produzione, bensì vuole consentire una crescita ordinata del mercato. Ovviamente, il piano produttivo del nostro Consorzio dovrà trovare un coordinamento con quelli del Grana Padano e del Pecorino Romano all’interno di linee guida di emanazione ministeriale.A questo proposito, in accordo con il Mipaf, che dovrà approvare i piani di tutti i consorzi, è stato incaricato il prof. Paolo De Castro di armonizzare i diversi interventi allo scopo di garantire un’omogeneità di ricaduta nelle varie filiere lattiero casearie. Il testo della legge sui piani produttivi Dalla Gazzetta Ufficiale n. 263 dell’11 novembre 2005 LEGGE 11 novembre 2005, n. 231 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 9 settembre 2005, n. 182, recante interventi urgenti in agricoltura e per gli organismi pubblici del settore, nonché per contrastare andamenti anomali dei prezzi nelle filiere agroalimentari. .. omissis... Art. 1-quater. - (Piani produttivi per i formaggi a denominazione di origine protetta). 1. Il Ministro delle politiche agricole e forestali, in presenza di anomale condizioni del mercato, al fine di valorizzare i formaggi stagionati italiani a denominazione riconosciuta ai sensi del regolamento (CEE) n. 2081/92 del Consiglio, del 14 luglio 1992, approva, con proprio decreto, piani produttivi per la qualità e lo sviluppo dei mercati, di durata non superiore a cinque anni, predisposti dai consorzi di tutela di cui all'articolo 53, comma 15, della legge 24 aprile 1998, n. 128. 2. I piani di cui al comma 1 devono dimostrare la presenza dell'alterazione delle normali condizioni di mercato e contenere le misure miranti al ripristino di condizioni ordinarie di mercato e di tutela della qualità delle produzioni. I piani produttivi possono prevedere meccanismi contributivi differenziati per lo sviluppo di nuovi mercati, nonché specifici strumenti finalizzati a garantire o aumentare la qualità del prodotto finale. Il mancato pagamento dei contributi differenziati, previsti dai piani produttivi, è sanzionato ai sensi dell'articolo 3, comma 4, del decreto legislativo 19 novembre 2004, n. 297. 3. Le anomale condizioni di mercato possono essere verificate, oltre che sul valore della materia prima latte destinata alla trasformazione di formaggio di cui al comma 1, riferita al valore del latte destinato ad altre lavorazioni, anche con riferimento a riduzioni del prezzo alla produzione, rilevato ai sensi dell'articolo 127, comma 3, della legge 23 dicembre 2000, n. 388, di almeno il 10 per cento del prezzo medio unitario alla produzione verificatosi durante il triennio precedente. 4. I piani di cui al comma 1 riguardano tutti i caseifici produttori della denominazione di origine protetta interessata in funzione della possibilità di utilizzazione dei marchi di cui all'articolo 53, comma 16, della legge 24 aprile 1998, n. 128. 5. In nessun caso i piani di cui al comma 1 possono prevedere accordi sui prezzi di vendita all'ingrosso o al dettaglio dei prodotti. 6. I consorzi di tutela di cui al comma 1 presentano annualmente al Ministero delle politiche agricole e forestali una relazione sullo stato di attuazione del piano. 7. Dall'attuazione delle disposizioni previste dal presente articolo non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. ... omissis ...