Allegato_2_capspeciale protezione

Transcript

Allegato_2_capspeciale protezione
BANDO
ALLEGATO 2
Servizio Protezione Civile
Offerta Tecnica- Capitolato
Speciale d’Appalto
1
ALLEGATO 2 – Capitolato Speciale d’Appanlto
Lavori di manutenzione agli impianti idrometrografici
ARTICOLO 1
Oggetto dell’appalto
Il presente Capitolato ha per oggetto l’affidamento ad un prestatore di servizi
e lavori, d’ora innanzi indicato con l’abbreviazione “Impresa”, del servizio di
manutenzione del Sistema di rilevamento di grandezze idrologiche
dell’Ufficio Idrografico e Mareografico – Servizio Protezione Civile, di
competenza della Regione Puglia.
Il sistema di monitoraggio idrologico avviene grazie a stazioni di rilevamento
di dati idrometrici ubicate su tutto il territorio pugliese compreso tra il bacino
del fiume Candelaro e quello del fiume Lato compreso il bacino interregionale
del fiume Ofanto.
Le stazioni idrometrografiche, attualmente esistenti funzionanti sono installate
nei principali corsi d’acqua del territorio pugliese e del bacino del fiume
Ofanto di seguito elencati:
Bacino del Torrente Candelaro
o Canale S.MARIA a ponte Lucera - Torremaggiore;
o Torr. TRIOLO a ponte Lucera – Torremaggiore;
o Torr. CASANOVA a ponte Lucera – Motta;
o Torr. SALSOLA a Casanova;
o Torr. SALSOLA a ponte Foggia – S.Severo;
o Torr. VULGANO a ponte Troia – Lucera;
o Torr. CELONE a S.Vincenzo;
o Torr. CELONE a ponte Foggia – S.Severo;
Bacino del Torrente Cervaro
o Torr. CERVARO a Incoronata;
Bacino del Torrente Carapelle
o Torr. CARAPELLE a ponte Vecchio Ordona – Castelluccio
dei Sauri;
Bacino del Fiume Ofanto
o Fiumara ATELLA a ponte sotto Atella;
o Fiume OFANTO a Monteverde (scalo);
o Fiume OFANTO a Monteverde (teleferica)
o Torr. ARCIDIACONATA a ponte Rapolla – Lavello;
o Torr. LAPILLOSO a ponte S.S. 168;
o Torr. VENOSA a ponte ferroviario Km 30+283;
o Torr. VENOSA nuovo impianto;
o Fiume OFANTO a San Samuele di Cafiero
Esse sono costituite in genere da apparecchi meccanici con registrazione su
carta dei livelli idrici (idrometrografi) e da aste idrometriche centimetrate;
alcuni impianti sono forniti di passerelle metalliche e di casottini di teleferica
per la misura di portata.
2
Le stazioni inoltre sul Torr. Cervaro, sul Torr. Carapelle, sul Torr. Atella, sul
fiume Ofanto a Monteverde e a S. Samuele di Cafiero, trasmettono i dati di
livello in telemisura.
Il presente progetto prevede, la manutenzione di tale rete di monitoraggio al
fine di garantire il loro funzionamento per il rilievo dei livelli idrometrici
necessari alla determinazione dei deflussi e anche al fine di autorizzare ed
ottimizzare gli interventi di Protezione Civile.
Il progetto prevede in particolare:
• la sostituzione mensile di carte diagrammali, per un periodo di 24 mesi,
sulle stazioni idrometrografiche;
• la sostituzione, la fornitura e la posa in opera di tutto il materiale
occorrente per gli impianti idrometrografici: tubi guida in acciaio completi
di flangie perni e dadi, di galleggianti IR, di contrappesi IR, di cordino in
rame per gruppo galleggiante, di aste idrometriche centimetrate in ghisa o
in altro materiale completi di collari in ferro per il fissaggio, la riparazione
e la sostituzione degli orologi meccanici per apparecchi IR, la fornitura e la
posa in opera di staffe per ancoraggio tubi guida;
• la revisione o la sostituzione delle custodie per apparecchi idrometrografo,
in ferro spessore 8/10 completi di cerniere e serrature di sicurezza a chiave
tipo Yale e gancio per posizionamento lucchetto;
• la sostituzione e/o la revisione di apparecchi idrometrografici;
• le pitturazioni degli impianti idrometrografici;
• la pulizia con il taglio degli arbusti, canne, cespugli e diserbamento sulle
sponde dei corsi d’acqua, degli impianti idrometrografici, nelle piazzole
dei casottini delle teleferiche, delle passerelle, delle scale, dei vialetti per
l’accesso agli impianti per le misure di portate e le letture delle altezze
idrometriche;
• le manutenzioni straordinarie dei corsi d’acqua per la sistemazione e la
pulizia degli alvei in corrispondenza delle sezioni di misura degli impianti
idrometrografici per il ripristino del deflusso, eseguiti con mezzi meccanici
anche in presenza di acqua, su indicazione dell’Ufficio;
Per servizio di manutenzione s’intende il complesso delle prestazioni, delle
forniture e delle relative installazioni e attività, di seguito genericamente
definite interventi, finalizzato alla conservazione del Sistema di rilevamento.
Il servizio prevede interventi non continui con cantieri temporanei con
l’utilizzo d’unità presunte (Max 5 uomini/giorno).
Il servizio di manutenzione oggetto del presente appalto avrà durata di 4
(quattro) Anni.
Importo a base d’appalto €. 415.640,00=
Onere per la sicurezza €. 6.560,00=
ARTICOLO 2
Consistenza del Sistema
L’impresa dovrà prendere diretta visione del Sistema di cui intende assumere
il servizio di manutenzione e verificarne, sotto la propria responsabilità, lo
3
stato di conservazione e di funzionamento per le apparecchiature delle
stazioni idrometrografiche. Nell’offerta l’Impresa dovrà esplicitamente
indicare di aver preso esatta conoscenza delle stazioni, in relazione alla loro
ubicazione e al loro funzionamento e di tutte le circostanze generali e speciali
che possono influire sul giudizio circa l’offerta di ribasso sui prezzi stabiliti
dall’amministrazione.
Resta comunque inteso che nessuna richiesta di maggiori o diversi compensi,
oltre a quelli che saranno indicati e contrattualmente pattuiti, potrà essere
avanzata dall’Impresa .
ARTICOLO 3
Designazione, forme e principali dimensioni delle opere
comprese nell’appalto
Le opere comprese nell’appalto risultano, nelle linee generali, dai disegni
allegati al contratto. Sommariamente si riportano nella seguente tabella le
singole attività con le quantità annue stimate da ripetere per quattro anni:
N°.
ordine
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
DESCRIZIONE
Sostituzione mensile di zone diagrammali agli
apparecchi idrometrografici, ubicati presso le 17
stazioni idrometriche dell’Ufficio
Riparazione
di
orologio
meccanico
per
idrometrografo.
Sostituzione
di
orologio
meccanico
per
idrometrografo
Revisione di apparecchio idrometrografo
Riparazione di custodia in ferro per apparecchio
idrometrografo
Fornitura e sostituzione di cordino in rame, di
sospensione del galleggiante e contrappeso
dell’impianto idrometrografico
Fornitura
e
sostituzione
del
galleggiante
dell’impianto idrometrografico
Fornitura
e
sostituzione
del
contrappeso
dell’impianto idrometrografico
Sostituzione presso gli impianti idrometrografici di
parte dell’asta in ghisa o di altro materiale esistente
di cm. 100 completa di staffe di fissaggio
Sostituzione presso gli impianti idrometrografici di
parte dell’asta in ghisa o di altro materiale esistente
di cm. 50 completa di staffe di fissaggio
Fornitura, sostituzione ed installazione di tubo guida
in acciaio giuntato del ø 200 mm, dello spessore di
mm. 2, lunghezza di ml. 2,00, compreso la
formazione, alle estremità di ogni singolo pezzo, dei
bordini per il contenimento delle flangie, completo di
n.
Quantità
annua
Sost.
n.
204
n.
20
Sost.
n.
n.
20
6
n.
2
n.
5
n.
5
n.
5
n.
2
n.
1
ml.
12
4
flangie ove necessitano, perni e bulloni in acciaio per
impianto idrometrografico
12
13
14
15
16
17
18
19
20
21
22
23
24
Fornitura e sostituzione di custodia in lamiera di
ferro spessore 8/10 per contenere e custodire n.
l’apparecchio idrometrografo
Taglio di arbusti, canne, cespugli e diserbamento dei
corsi d’acqua ed impianti idrometrografici
Pulizia del terminale tubo guida in (ferro o acciaio)
giuntato del ø 200 mm. per impianto
idrometrografico
Pitturazione di impianto idrometrografico in lamiera
su ponte
Pitturazione di passerella metallica per sostegno di
impianto idrometrografo e dello stesso impianto
Pitturazione con due mani di opere in ferro previa
spazzolatura delle parti da verniciare
Fornitura e posa in opera di staffe in ferro a C misure
mm. 50 x 25 x 5 di spessore, della lunghezza di cm.
80
Lavori di sostituzioni, fornitura, lubrificazione e posa
in opera delle cerniere alle recinzioni di protezione,
ai cancelli di accesso agli impianti, alle porte in ferro
dei casottini teleferiche
Fornitura ed installazione di asta idrometrica in
profusione di metalli leggeri con spessore di mm. 5,
del tipo GAIMg3 secondo norma DIN 1725,
larghezza asta di 200 mm. In pezzi con lunghezza di
cm. 100, colorazione (fondo giallo e cifre nere), con
protezione migliorata alla corrosione,fornita con
quattro fori longitudinali per permettere il fissaggio a
muro o su telaio
Sovrapprezzo alla fornitura del tubo guida per la
predisposizione di fori di mm. 12, per un’altezza di
cm. 80 , distribuiti uniformemente sulla superficie
del tubo
Forniture di copie di flangie per il collegamento dei
pezzi di tubo guida
Rifacimento e pitturazioni dei casottini esistenti delle
teleferiche interni ed esterni
Lavori di ordinaria manutenzione dei corsi d’acqua
per la sistemazione e la pulizia degli alvei in
corrispondenza delle sezioni di misura degli impianti
idrometrografici eseguiti con mezzi meccanici anche
in presenza di acqua
1
m2
6000
N
2
n.
4
n.
2
m2
300
n.
2
n.
3
ml.
2
n.
1
n.
5
corpo 1
m2
900
ARTICOLO 4
Procedimento di gara
Il procedimento di gara adottato per l’affidamento dell’appalto sarà la
“Procedura aperta”, con il criterio del prezzo più basso determinato
5
mediante il ribasso nell’elenco prezzi posto a base di gara di cui all’art. 82, 2°
comma, lettera a del D. Lgs. n° 163/2006.
ARTICOLO 5
Condizioni del Servizio
L’impresa assume la responsabilità dell’appalto sia per quanto concerne le
forniture delle parti di ricambio, sia relativamente ai lavori di installazione e
manutenzione ed al funzionamento delle stazioni in esercizio.
Sono esclusi dall’appalto, perché non ritenuti inerenti al servizio di
manutenzione, tutti gli interventi per danni al Sistema causati da azioni dolose
o colpose di terzi o da eventi eccezionali (terremoti, incendi, frane, alluvioni,
ecc.), in conseguenza dei quali si siano verificati danni alla parte costitutiva
del Sistema.
In tal caso, l’Amministrazione, preso atto dell’entità e delle cause dei danni,
così come accertato e dichiarato dal Direttore dei lavori competente,
provvederà alle necessarie riparazioni a propria cura e spese, con l’urgenza del
caso.
Qualora l’Impresa, ritenesse che il danno riscontrato rientri tra quelli escluse
dall’appalto come sopra definiti, dovrà segnalare la circostanza al Direttore
dei lavori; astenendosi dall’effettuare qualsiasi intervento sulla parte
costitutiva danneggiata, che dovrà essere lasciata nelle condizioni in cui è
stata trovata, onde consentire successivi accertamenti da parte dell’Ufficio
Idrografico e Mareografico – Settore Protezione Civile..
Il verificarsi della situazione sopradescritta, comporterà per l’Ufficio
Idrografico e Mareografico – Settore Protezione Civile la facoltà di far
eseguire i necessari interventi di ripristino esclusi dal contratto di
manutenzione oggetto del presente appalto, alla stessa Impresa appaltatrice o
ad altra Impresa che abbia presentato offerta più conveniente, come da
specifico distinto preventivo.
L’intervallo di tempo intercorrente tra il riscontro del danno e la messa in
ripristino della parte costitutiva è considerato periodo di prolungata
inefficienza ai sensi del comma successivo.
In caso di prolungata inefficienza di una o più parti costitutive del Sistema,
per determinazione dell’Amministrazione appaltante o per mancato
funzionamento, le cui cause non rientrano tra quelle coperte dal contratto di
manutenzione, il compenso totale da corrispondere all’Impresa appaltatrice
verrà decurtato dell’importo corrispondente al prezzo richiesto per la
manutenzione della parte stessa, quale risulterà dall’offerta economica,
valutato in proporzione al periodo di mancato funzionamento.
Lo stato di prolungata inefficienza deve essere esplicitamente dichiarato dal
Direttore dei lavori, unitamente alla ragione che lo ha determinato ed alla
durata.
ARTICOLO 6
Variazioni del Sistema
Qualora nel corso del periodo di validità del contratto di manutenzione il
6
Sistema dovesse essere modificato per determinazione dell’Amministrazione,
sia in espansione che in riduzione, in misura tale che il corrispondente costo
del servizio di manutenzione rientri nell’ambito del quinto del valore
complessivo dell’appalto, ma senza modificare i parametri di funzionamento
del Sistema stesso, l’Impresa appaltatrice non potrà opporsi all’esecuzione
delle necessarie operazioni di trasformazione, né potrà rifiutare la conseguente
rimodulazione del prezzo contrattuale, effettuata sulla base dei prezzi offerti.
In caso di espansione del Sistema, l’Amministrazione si riserva la facoltà di
affidare la relativa manutenzione all’Impresa esecutrice dell’espansione
stessa.
Qualora, per contro, l’Amministrazione ritenesse di affidare la manutenzione
degli apparati in espansione alla stessa Impresa appaltatrice del servizio di
manutenzione oggetto del presente capitolato, verrà stipulato un separato atto
aggiuntivo ai prezzi, patti e condizioni del contratto originario ed al costo
aggiuntivo che sarà calcolato sulla base dei prezzi allegati all’offerta
originaria o, in caso, dedotti da questi per analogia.
ARTICOLO 7
Esecuzione del Servizio
Il contratto per l’esecuzione del servizio di manutenzione oggetto nel presente
appalto avrà validità per un periodo complessivo di 4 (quattro) anni, senza
interruzioni.
La data di decorrenza dell’anzidetto periodo contrattuale coinciderà con la
data di consegna del servizio di manutenzione.
Detta consegna, delle cui operazioni sarà redatto giusto verbale, sarà effettuata
nei termini indicati nel contratto.
ARTICOLO 8
Richiamo alla normativa vigente
Per quanto non espressamente prescritto”dal presente capitolato, valgono tutte
le disposizioni del capitolato generale d’oneri per forniture e servizi,
approvato con D.M. 28 ottobre 1985, pubblicato sulla G.U. n.5 I del 3 marzo
1986 e, per quanto compatibili, si applicano le disposizioni del capitolato
generale di appalto del Ministero dei LL.PP., approvato con D.P.R. 19 aprile
2000 n. 145 e da quanto disposto dal D.Lgs. n. 163/2006.
Si fa speciale richiamo alle leggi sindacali, d’igiene, di sicurezza, d’assistenza
e previdenza sociale, di polizia idraulica e stradale, di norme vigenti in
materia d’impianti elettrici e prevenzione sugli infortuni.
L’Impresa appaltatrice dovrà inoltre uniformarsi a tutte le disposizioni
riguardanti, l’igiene e la sicurezza senza diritto a compenso di sorta e sotto
l’obbligo, in caso d’inosservanza o trasgressione, del risarcimento d’ogni
danno, del quale danno l’impresa si riterrà completamente tacitata con i prezzi
contrattuali. Nell’esecuzione degli interventi l’impresa si atterrà, nel modo più
scrupoloso, al rispetto delle vigenti norme antinfortunistiche; doterà, inoltre il
personale dipendente di tutti i mezzi necessari per il rispetto di tali norme e
controllerà la continua efficienza ed il regolare uso ditali mezzi. Parimenti
l’Impresa osserverà tutte le norme ed i regolamenti emanati ai sensi di legge
dalle autorità governative, regionali, provinciali, comunali, dalle Capitanerie
di Porto, dai comandi militari, dalla pubblica sicurezza, le norme sulla
circolazione strada1e, le altre disposizioni vigenti nei luoghi e nel tempo in
cui si eseguono le manutenzioni.
7
Resta pertanto a carico dell’Impresa, senza alcun diritto di rivalsa nei
confronti
dell’Amministrazione appaltante, qualsiasi onere che possa
derivare, nel corso o in conseguenza dell’esecuzione degli interventi, dal
rispetto di tali norme, nonché di altre prescrizioni anche se emesse dalle
Autorità competenti per circostanze eccezionali e con validità temporanea,
dovendosi di ciò tenere conto nello stabilire i prezzi di appalto.
ARTICOLO 9
GRADUAZIONE DEI LAVORI
In genere l’Appaltatore avrà facoltà di sviluppare i lavori nel modo che
crederà più conveniente per darli perfettamente compiuti nel termine
contrattuale purché, a giudizio della Direzione, non riesca pregiudizievole alla
buona riuscita delle opere ed agli interessi dell’Amministrazione.
Entro un mese dalla data di consegna dei lavori, l’Appaltatore presenterà alla
Direzione dei Lavori un crono programma dei lavori di pulizia degli alvei in
corrispondenza degli impianti idrometrici, dei ripristini di impianti, previsti
nell’appalto con l’indicazione dell’inizio e fine lavori. Tali lavori dovranno
essere eseguiti e completati prima della stazione invernale.
L’Amministrazione si riserva in ogni modo il diritto di stabilire l’esecuzione
di un determinato lavoro entro un congruo termine perentorio o di disporre
l’ordine d’esecuzione dei lavori nel modo che riterrà conveniente, senza che
l’Appaltatore possa rifiutarsi o farne oggetto di richiesta di speciali compensi.
L’Appaltatore dovrà far pervenire all’Ufficio, entro dieci giorni dalla
scadenza, le zone diagrammali sostituite con accluso lo statino di intervento.
ARTICOLO 10
Penali
Qualora, per cause imputabili all’Impresa, l’intervento ordinario di
manutenzione sui lavori ritardi oltre i tempi d’inizio e di conclusione
programmati come da cronoprogramma l’Amministrazione applicherà una
penale pari a:
- € 100,00= (Euro cento/00) per ogni giorno di ritardo;
Qualora, l’attività di sostituzione delle zone diagrammate sugli apparecchi
idrometrografi ritardi sul giorno naturale di scadenza l’Amministrazione
applicherà una penale pari a:
- € 75,00= (Euro settantacinque/00) per ogni giorno successivo al giorno di
scadenza della zona diagrammale sulla stazione idrometrografica.
Le penali saranno trattenute sulla rata di pagamento immediatamente
successiva.
Qualora l’intervento di manutenzione, qualunque esso sia, non fosse stato
possibile, secondo le modalità contrattuali, per cause non dipendenti
dall’Impresa appaltatrice, la penale, laddove previsto, non verrà applicata; le
cause del mancato intervento dovranno chiaramente risultare da una
dettagliata relazione dell’Impresa appaltatrice al Dirigente dell’Ufficio
Idrografico e Mareografico, confermata dal Direttore dei lavori.
Qualora i ritardi negli interventi di manutenzione assumessero particolare
gravità, l’Amministrazione si riserva la facoltà di procedere alla rescissione in
danno del contratto, secondo quanto stabilito da apposita clausola
contrattuale, con remunerazione del solo servizio regolarmente svolto,
8
restando impregiudicata ogni azione per il risarcimento degli ulteriori danni
che dovessero derivare dalle citate inadempienze.
Per particolare gravità si intende il ripetersi di ingiustificati ritardi che
compromettono la regolare acquisizione dei dati dei livelli idrometrici.
ARTICOLO 11
Cauzione
A garanzia dell’adempimento di tutti gli obblighi contrattuali, all’Impresa
aggiudicataria verrà richiesta la costituzione, nelle forme di legge, di una
cauzione definitiva pari al 10% (dieci per cento) dell’importo contrattuale
complessivo.
Il deposito cauzionale definitivo è mantenuto nell’ammontare stabilito per
tutta la durata del contratto.
Alla scadenza contrattuale pattuita, l’Impresa potrà chiedere lo svincolo del
deposito cauzionale che l’Amministrazione provvederà ad effettuare soltanto
dopo l’avvenuto collaudo definitivo, con esito positivo.
ARTICOLO 12
Collaudo dei lavori
Le operazioni di collaudo avranno inizio entro un mese dalla data di scadenza
del periodo contrattuale di cui al precedente articolo 6 e, comunque, non
prima della scadenza dell’ultimo periodo di garanzia degli eventuali interventi
di riparazione e sostituzione.
L’inizio delle operazioni di collaudo dovrà risultare da apposito verbale e le
operazioni stesse dovranno concludersi entro e non oltre tre mesi dalla data di
inizio, nel caso di lavori di importo sino a 500.000,00 euro il certificato di
collaudo e sostituito da quello di regolare esecuzione, ai sensi del 3° comma
art. 141 della L . 163/2006.
ARTICOLO 13
Modalità di pagamento
Il pagamento del corrispettivo spettante per l’espletamento del servizio
oggetto del presente appalto avverrà in rate quadrimestrali, sulla base degli
stati di avanzamento degli interventi, al netto della prescritta ritenuta per
infortuni nella misura del 0,5%, ed in una rata finale, sulla base del conto
finale, da liquidarsi soltanto a seguito dell’avvenuta approvazione del
certificato di regolare esecuzione redatto dal Direttore dei lavori.
.
ARTICOLO 14
Controllo dell’esecuzione del Servizio di manutenzione
Al controllo dell’esecuzione del servizio di manutenzione oggetto del presente
appalto provvederà il Direttore dei lavori e dal Dirigente dell’Ufficio
Idrografico e Mareografico.
Il Direttore dei lavori dovrà riferire sull’andamento del servizio appaltato al
Dirigente dell’Ufficio Idrografico e Mareografico.
Ai fini della valutazione degli interventi del servizio di manutenzione per i
pagamenti in acconto e finale fa fede il libretto degli interventi, il registro di
contabilità, gli stati d’avanzamento degli interventi ed il conto finale.
In contabilità è fatto divieto di procedere all’accreditamento di materiali e
9
manufatti provvisti a piè d’opera e destinati ad essere impiegati in interventi
di manutenzione programmata o su chiamata.
ARTICOLO 15
Offerta economica
La ditta, nella formulazione dei prezzi offerti, si dovrà riferire all’intero
periodo oggetto del presente capitolato.
Non saranno in nessun caso ammessi aumenti dei prezzi proposti né saranno
corrisposti compensi per revisione dei prezzi contrattuali né per adeguamento
dei prezzi unitari e complessivi offerti. Pertanto nei prezzi offerti è
considerato compreso anche il fattore inflattivo che l’impresa offerente
riterrebbe più idoneo a rappresentare la dinamica delle singole voci di costo.
In caso di determinazione di nuovi prezzi, relativi ad interventi imprevisti non
compresi nell’offerta ma resisi necessari, il Direttore dei lavori, provvederà ad
un’analisi degli stessi sulla base dei correnti valori di mercato ed in analogia
con quelli pattuiti. Tali nuovi prezzi rimarranno validi per il rimanente
periodo di durata del servizio di manutenzione.
ARTICOLO 16
Subappalto
La facoltà di ricorrere al subappalto è limitata alle sole forniture che abbiano
carattere secondario e strumentale rispetto alla prestazione fondamentale, con
esclusione di qualsiasi intervento di installazione. L’Impresa appaltatrice del
servizio di manutenzione rimane in ogni caso responsabile nei confronti
dell’Amministrazione per tutte le attività affidate in subappalto.
L’affidamento in subappalto deve essere richiesto nei limiti previsti dalle
vigenti disposizioni di legge e dovrà in ogni caso essere autorizzato.
Le eventuali richieste di subappalto dovranno essere corredate dalla
documentazione che sarà richiesta dall’Amministrazione in fase
d’autorizzazione.
Fino al momento della formale comunicazione da parte dell’Amministrazione
dell’eventuale autorizzazione è vietato qualsiasi intervento da parte di
personale delle imprese subappaltatrici.
L’Impresa appaltatrice non può causare una sospensione del servizio di
manutenzione né può avanzare sugli atti contabili riserve di sorta in
dipendenza di controversie che dovessero sorgere tra essa e le Imprese
operanti in subappalto.
ARTICOLO 17
Oneri a carico dell’Impresa appaltatrice
L’Impresa deve:;
b)attuare nei confronti dei lavoratori dipendenti condizioni normative e
retributive non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro
vigenti nella zona e nel periodo dell’esecuzione dei lavori, e ciò anche qualora
l’Impresa non sia aderente alle Associazioni stipulanti o receda da esse;
c)
fornire personale, attrezzatura e mezzi d’opera e quanto altro per le
verifiche in contraddittorio;
d)
eseguire a propria cura e spese eventuali lavori provvisionali e ciò
anche se la relativa valutazione non risulta esplicitamente nell’offerta o nel
computo metrico estimativo;
10
e)
provvedere, senza diritto ad alcun compenso, al reperimento, fornitura
e trasporto dell’energia elettrica, acqua potabile o industriale, gas, ecc.,
occorrente per l’esecuzione degli interventi oggetto del presente appalto,
sollevando l’Amministrazione da ogni onere e responsabilità;
f)
pagare tutte le imposte e tasse generali, particolari e speciali, che
gravino a qualunque titolo ed in qualsiasi modo sulle attività di installazione
ed attivazione dell’impianto ed assumere a proprio carico tutte le spese
inerenti alla stipulazione del contratto ed alla sua registrazione fiscale;
g)
eseguire, con carico delle relative spese, tutte le prove ed ogni altra
indagine che l’Amministrazione riterrà necessarie ai sensi, delle vigenti
disposizioni, e di quanto previsto dal presente Capitolato, compresa la
fornitura delle apparecchiature, dei materiali, dei mezzi d’opera e delle opere
provvisionali, nonché la prestazione di mano d’opera specializzata e comune,
comunque occorrente per effettuare le prove stesse;
h)
assumere a proprio carico le spese per le assicurazioni per furto e danni
a terzi e le spese per occupazioni temporanee per depositi, cantieri,
baraccamenti, ecc. in terreni di proprietà pubblica o privata nonché per le
segnalazioni diurne e notturne di spazi occupati, transiti interrotti, pericoli
incombenti;
i) svolgere, a nome e per conto dell’Amministrazione, tutte le pratiche
occorrenti per il rilascio delle eventuali concessioni, autorizzazioni o nulla
osta che si rendessero necessari per l’esecuzione delle operazioni e degli
interventi previsti nel servizio di manutenzione;
l) Mettere a disposizione del Direttore dei lavori, il personale necessario alla
sorveglianza dei lavori stessi, i mezzi di trasporto idonei al raggiungimento
delle località ove gli interventi si svolgono, per tutta la durata del Servizio
di manutenzione;
m) Assicurare la riservatezza di tutte le operazioni al fine di garantire che i
dati restino d’esclusiva proprietà e disponibilità del Servizio;
n) assumersi la completa responsabilità per danni a persone ed a cose, causati
in pendenza dell’esecuzione di qualsivoglia intervento connesso al servizio di
manutenzione.
Non sono a carico dell’Impresa appaltatrice tutte le spese relative al
pagamento dei canoni di ospitalità di stazioni, dei canoni per consumi
energetici, delle spese per trasmissione dati relativi all’uso ordinario e
quotidiano del Sistema da parte dell’Ufficio.
ARTICOLO 18
Piano operativo per la sicurezza
La ditta appaltatrice prima dell’inizio dei lavori deve predisporre e consegnare
al direttore dei lavori un piano operativo di sicurezza per quanto attiene le
proprie scelte autonome e relative alla responsabilità nell’organizzazione del
cantiere e nell’esecuzione dei lavori. Il piano operativo di sicurezza
comprende il documento di valutazione dei rischi di cui all’art.4, commi1,2 e
7, e gli adempimenti di cui all’art.7, comma1 lettera b), del D.L.vo 19.09.1994
n°626 e contiene notizie di cui all’art.4, commi 4 e 5 dello stesso decreto, con
riferimento allo specifico cantiere e deve essere aggiornato ad ogni
mutamento delle lavorazioni rispetto alle previsioni.
Il piano operativo di sicurezza costituisce piano complementare di dettaglio
del piano di sicurezza e di coordinamento di cui all’art.12 del D. Lgs. n°494
del 1996.
11
ARTICOLO 19
Proprietà di elementi sostituiti
Gli elementi residuati da interventi di sostituzione di qualsiasi tipo restano in
proprietà dell’Ufficio Idrografico e Mareografico, al quale vanno consegnati,
previo apposito inventario.
Il Direttore dei lavori può stabilirne la cessione all’Impresa appaltatrice, salva
l’attribuzione di un prezzo da dedurre dall’importo del contratto.
ARTICOLO 20
Controversie
Le controversie tra l’Amministrazione e l’Impresa appaltatrice, per le quali
non sia stata trovata soluzione in via amministrativa, saranno deferite ad un
Collegio arbitrale, come contrattualmente disciplinato, fermo restando la
facoltà per ciascuna delle parti di adire il Giudice naturale competente. In tal
caso il Foro competente è quello di Bari.
CAPITOLO SECONDO
QUALITÀ E PROVENIENZA DEI MATERIALI
MODO DI ESECUZIONE DI OGNI CATEGORIA DI
LAVORO
ARTICOLO 21
Qualità e provenienza dei materiali da costruzione
I materiali occorrenti per la costruzione delle opere appaltate dovranno
essere forniti a totale cura e spese dell’Appaltatore ed a tempo debito, in modo
da assicurare l’ultimazione dei lavori nel termine assegnato. Detti materiali
saranno delle migliori qualità rinvenibili in commercio, scevri di ogni difetto
e lavorati secondo le migliori regole d’arte.
Inoltre l’appaltatore dovrà presentare adeguata certificazione di qualità
per ogni manufatto prefabbricato, attrezzatura o materiale, riportando i
parametri tecnici che di volta in volta saranno richiesti dalla D.L. al fine di
certificare la bontà delle forniture.
Prima di essere impiegati dovranno sottoporsi all’approvazione
del Direttore dei Lavori, la quale ha la facoltà di sottoporli alle prove
prescritte, e li rifiuterà se li troverà difettosi, di cattiva qualità o comunque
non rispondenti ai requisiti qui di seguito indicati o derivanti dalla
certificazione di qualità richiesta. I materiali rifiutati dovranno essere asportati
subito dai cantieri. In massima i materiali da costruzione dovranno
corrispondere ai seguenti requisiti:
12
a) Pietre naturali.
Le pietre naturali (pietrame e ciottoli da servire tanto per le murature
che per la formazione del pietrisco), saranno delle migliori qualità, compatte,
dure, tenaci, omogenee, di forte resistenza e prive di sostanze terrose; è
vietato l’uso dei materiali tufacei, marnosi, gelivi, gessosi, scistosi.
Le pietre naturali per le murature dovranno essere fornite di
dimensioni tali da poter essere smozzate in modo da renderle adatte per
costruire corsi sufficientemente regolari, con assetti pressoché orizzontali.
Per la confezione di calcestruzzo per murature di spessore non
inferiore a 20 cm., potranno impiegarsi le pietre naturali di dimensioni non
maggiori di cm. 5.
Per le altre caratteristiche valgono le vigenti "Norme per l’accettazione
delle pietre naturali da costruzione". A richiesta dell’Appaltatore saranno
specificate le Norme in materia.
L’Appaltatore potrà prelevare la pietra occorrente alla esecuzione dei
lavori appaltati dal materiale proveniente dagli scavi, purché dalla Direzione
dei Lavori sia ritenuta adatta allo scopo.
Nessun compenso od aumento di prezzo l’Appaltatore potrà
pretendere nel caso che tale prelevamento non fosse consentito dalla
Direzione dei Lavori o per altri eventuali maggiori scavi e trasporti che si
rendessero necessari per sostituire i materiali di scavo prelevati per le
murature con altri estratti da cave di prestito per impiegarli nei rinterri.
b) Ghiaia, ghiaietto, pietrisco.
La ghiaia, il ghiaietto e il pietrisco devono essere ben assortiti, formati
da elementi resistenti, non gelivi, scevri da sostanze estranee, da parti friabili
o terrose.
La ghiaia, il ghiaietto e il pietrisco dovranno essere lavati con acqua
dolce, qualora ciò sia necessario per eliminare le materie nocive, secondo le
prescrizioni della Direzione dei Lavori, e a tutte cure e spese dell’Appaltatore.
Il pietrisco sarà ricavato dalle pietre naturali, dimezzate a mano o
mediante frantumazione meccanica, con ogni diligenza, affinché i pezzi
riescano di grossezza pressoché uniforme.
La dimensione massima di ciascun elemento di ghiaia o pietrisco deve
essere compreso fra 3 e 5 cm per le massicciate stradali e per le murature di
calcestruzzo ordinario di spessore superiore a venti centimetri. Per le murature
di calcestruzzo di spessore inferiore a 20 cm. e per le strutture di cemento
armato, la dimensione massima di ciascun elemento sarà, di norma, compresa
fra 1 e 3 cm ed in ogni caso commisurata alle caratteristiche geometriche della
carpenteria, del getto ed all’ingombro delle armature. Di regola si deve
adoperare ghiaia o pietrisco che, mescolati alla sabbia, presenti composizione
granulometrica rispondenti alle Prescrizioni regolamentari italiane vigenti; a
richiesta dell’Appaltatore saranno specificate le prescrizioni in materia.
c) Sabbia.
La sabbia da adoperarsi per la confezione delle malte e dei calcestruzzi
potrà essere:
1) di fiume;
2) artificiale ottenuta dalla frantumazione delle pietre naturali;
3) di cava riconosciuta idonea dalla Direzione dei Lavori.
13
È escluso in modo assoluto l’impiego di sabbia di mare.
Le sabbie di fiume e di cava non dovranno essere troppo fini né con
granuli di uniforme grandezza; saranno perciò assortite in grossezza, ruvide al
tatto, stridenti tra le dita, e inoltre dovranno essere puliti e scevre da sostanze
argillose, terrose e melmose.
Le sabbie artificiali proverranno dalla frantumazione di pietre
naturali, con esclusione di materiale tufaceo, gessoso, marnoso, di pietra
leccese o in ogni caso di rocce non sane e compatte, o troppo tenere. I grani di
sabbia dovranno avere dimensioni comprese tra 0,5 mm e 5 mm.,
convenientemente assortite.
La sabbia di frantoio dovrà essere liberata dalla polvere finissima che
generalmente si produce nella frantumazione.
Per la formazione delle malte per gli intonaci e cappe, la sabbia dovrà
essere tutta passante al setaccio con maglie circolari di 1 mm. e dare sul
setaccio a 324 maglie a cm2 un residuo pari al 30 per cento. Di regola si deve
adoperare sabbia la cui composizione granulometrica corrisponda alle
prescrizioni regolamentari italiane vigenti e in ogni caso di diametro compresa
tra 0,5 mm e 5 mm; a richiesta dell’Appaltatore saranno specificate le
prescrizioni in materia.
d) Pozzolana.
La pozzolana da impiegarsi nella preparazione delle malte dovrà
corrispondere alle vigenti Prescrizioni regolamentari per l’accettazione delle
pozzolane e dei materiali a comportamento pozzolanico.
e) Calci.
Le calci aeree e le calci idrauliche dovranno rispondere ai requisiti di
cui alle Norme vigenti per l’accettazione delle calci; a richiesta
dell’Appaltatore saranno specificate le Norme in materia.
f) Leganti idraulici.
I cementi dovranno essere stagionati forniti dell’imballaggio originale
e rispondente ai requisiti di cui alle Norme vigenti, a richiesta
dell’Appaltatore saranno specificate le Norme in materia, tali requisiti saranno
accertati con i metodi di prova prescritti dalle citate Norme. Quando non
viene specificato uno speciale tipo di cemento deve intendersi cemento
normale idraulico tipo 325; il cemento ad alta resistenza deve intendersi del
tipo 425.
g) Pietra da taglio.
La pietra da taglio calcareo in lastre e conci sarà delle migliori cave
della regione, non friabile né tenera né geliva, ma dura, di struttura uniforme,
scevra di venature cavità o altri difetti, sonora alla percussione e di perfetta
lavorabilità.
La pietra vulcanica dovrà provenire dalle migliori cave vesuviane ed
essere della migliore qualità, compatta, non fragile.
l) Acqua.
L’acqua per l’esecuzione dei lavori dovrà essere provveduta
dall’Appaltatore e dovrà essere limpida, dolce e priva di sostanze organiche.
n) Ferro colato od omogeneo.
Dovrà essere dolce, a grana fina e compatta, senza difetti di fusione e
di laminazione e senza scaglie e striature.
14
Il ferro dovrà essere, malleabile a caldo e a freddo, perfettamente
saldabile al rosso vivo senza interposizione di materia riducente, liscio alla
superficie esterna, privo di screpolature longitudinali e marginali, senza
bruciature, saldature aperte ed altre soluzioni di continuità.
Dovrà inoltre soddisfare alle condizioni contenute nelle Tabelle U.N.I. concernente i
singoli tipi di manufatti (profilati, barre, larghi, piatti, ecc.).
o) Acciaio fuso e laminato.
L’acciaio dolce per la costruzione dei tubi senza saldatura dovrà avere
le caratteristiche prescritte dalle relative Tabelle U.N.I. sia per la resistenza a
trazione che per l’allungamento minimo e per il modulo d’elasticità.
L’acciaio non dovrà presentare difetti di laminazione e le pareti interne
ed esterne dei tubi dovranno essere lisce, senza rientranze, sporgenze, schegge
o risarciture.
p) Acciaio saldato e laminato.
L’acciaio per la costruzione dei tubi saldati o chiodati dovrà presentare
le caratteristiche prescritte nelle relative Tabelle U.N.I., sia per quanto
riguarda la resistenza massima a trazione, il limite di elasticità e
l’allungamento percentuale, sia per quanto riguarda le percentuali massime
ammesse per il carbonio, il fosforo, lo zolfo, il manganese, il silicio, il rame e
l’arsenico.
t) Legnami.
I legnami di qualunque specie, devono essere, della migliore qualità
riguardante la categoria prescritta, diritti, sani, di fibra pure diritta e di
struttura compatta, senza nodi, scevri da fracidume, fenditure e di qualunque
altro difetto. I legnami destinati alla costruzione di serramenti, dei pavimenti
ed altre simili opere devono essere convenientemente stagionate.
Per le altre caratteristiche valgono le vigenti Norme per l’accettazione dei
legnami; a richiesta dell’Appaltatore saranno precisate le Norme in materia.
Pitture.
Antiruggini
Per i vari tipi di pitture antiruggine, secondo il tipo impiegato, valgono
le prescrizioni specifiche che seguono:
- la pittura antiruggine al minio di piombo all'olio di lino, deve
contenere almeno 80% d’ortopiombato in peso, il restante parte con olio di
lino cotto come in precedenza descritto è ammessa la presenza d’agenti
sospensivi, mentre non è ammessa la presenza d’altri tipi di pigmenti e
cariche;
- la pittura antiruggine al minio oleofenilico può avere come le ganti
una resina alchidica modificata fenolica o una resina oleofenolica di cottura;
la resina deve rappresentare almeno il 55% in volume su film secco; la parte
attinente a cariche e pigmenti deve essere composta da almeno il 25% in
volume su film secco da minio di piombo;
- la pittura antiruggine al minio e cromato di piombo con resina
alchidica deve avere come legante una resina alchidica lungo olio di lino
(rapporto alchidico-olio di lino 38/62) e deve essere presente almeno al 45%
in volume su film secco; la parte attinente a pigmenti anticorrosivi deve essere
composta almeno dal 20% in volume su film secco ed essere costituita da
minio di piombo, cromati, silicromati basici;
- la pittura antiruggine all'ossido di ferro in veicolo sintetico deve
avere come legante una resina alchidica lungo olio di lino (rapporto alchidico15
olio di lino 38/62) e deve essere presente almeno al 45% in volume su film
secco; l'ossido di ferro non deve risultare inferiore al 7% in volume su film
secco; non è tollerata la presenza di carbonati;
- la pittura antiruggine al cromato di zinco in veicolo sintetico deve
avere come legante una resina alchidica media lungo olio lino e deve essere
presente almeno al 40% in volume su film secco; il cromato di zinco non deve
risultare inferiore al 7% in volume su film secco; non è tollerata la presenza di
carbonati;
- la pittura antiruggine epossidica ai cromati di zinco, deve avere,
come legante una resina epossidica, con indurente poliammidico, la
percentuale di resina, non deve essere inferiore al 65% in volume su film
secco, il cromato di zinco non deve essere inferiore al 7% in volume su film
secco, non è tollerata la presenza di carbonati.
Pitture
a
tempera e idropitture
Le pitture a tempera devono avere, come legante, una resina in dispersione,
come solvente, l'acqua, come pigmenti, i vari bianchi (ossidi di zinco o
titanio), coloranti (ossidi e sali di piombo, zinco, ferro, manganese, ecc.) o da
composti derivanti dalla chimica organica, come carica di biancone, litopone e
caolino.
Per le idropitture, a seconda del tipo impiegato, valgono le prescrizioni
specifiche che seguono:
- l’idropittura per interno ha come leganti capolimeri vinilici e/o vinilversatici, la percentuale di resina non dovrà essere inferiore al 17% in volume
su
film
secco;
- l'idropittura per esterno, ha come legante, un copolimero acrilico puro, la
percentuale di resina non dovrà essere inferiore al 40% in volume su film
secco.
Smalti
Per i tipi di smalto, a seconda il tipo impiegato, valgono le prescrizioni
specifiche che seguono:
- lo smalto oleosintetico per interno ed esterno deve avere come legante una
resina alchidica lungo olio modificata; la percentuale della resina non dove
essere inferiore al 70% in volume su film secco; per i tipi brillanti la
brillantezza non deve essere inferiore ad 80 Glass;
- lo smalto sintetico per interno ed esterno deve avere come legante una resina
alchidica lungo olio non modificata; la percentuale della resina non deve
essere inferiore al 75% in volume su film secco; per i tipi brillanti la
brillantezza non deve essere inferiore a 85 Glass;
- lo smalto uretanicolalifatico deve avere come legante una resina alchidicapoliuretanica catalizzata con isocianato alifatico; la percentuale della resina
non deve essere inferiore al 75% in volume su film secco; la brillantezza non
deve essere inferiore a 90 Glass;
- lo smalto epossidico deve avere come legante una resina epossidica con
indurente poliammidico; la percentuale della resina non deve essere inferiore
al 75% in volume su film secco;
- lo smalto epossicatrame deve avere un rapporto resina epossidica induritacatrame da carbon fossile
Le pitture a base di resine acriliche tipo Pliolite hanno come legante un
copolimero acril- stirolico in soluzione; la percentuale di resina non sarà
16
inferiore al 45% in volume su film secco per i tipo normali lisci, al 35°o in
volume su film secco per i tipi lisci al quarzo
ARTICOLO 22
Composizione delle malte
Le malte saranno costituite di sabbia e cemento nelle proporzioni
prescritte per ciascun genere di lavoro ed indicate nell’elenco dei prezzi o
nelle disposizioni relative alle modalità d esecuzione dei lavori.
Resta anche in facoltà della Direzione dei Lavori di variare tali
proporzioni e l’appaltatore deve uniformarsi agli ordini ricevuti salvo il
diritto alle conseguenti variazioni di prezzo in relazione al maggior
quantitativo di cemento aggiunto e no altro.
Per mantenere le dovute proporzioni fra i componenti delle malte, la
sabbia sarà misurata ad ogni impasto mediante apposite casse di forma
geometrica e delle dimensioni che saranno prescritte; dette casse dovranno
essere fornite e mantenute a spese dell’appaltatore. Nella misura la sabbia non
dovrà essere compressa né bagnata; il cemento sarà misurato a peso.
La manipolazione delle malte, se fatta a mano, dovrà sempre eseguirsi
sopra aree pavimentate di legno o di costruzione muraria.
Le malte dovranno confezionarsi man mano che occorrono e nella sola
quantità che può essere immediatamente impiegata. Quelle che per qualsiasi
ragione non avessero immediato impiego devono essere gettate a rifiuto.
Nella preparazione con mezzi meccanici si dovrà sempre garantire le
proporzioni dei vari componenti.
ARTICOLO 23
Intonaci
L’intonaco da applicarsi sulle pareti delle murature sarà fratazzato o
liscio secondo le prescrizioni della Direzione dei Lavori. Prima di eseguire
l’intonaco liscio o fratazzato si avrà cura di pulire bene la superficie da
intonacare rimuovendo la polvere e le parti poco aderenti mediante una
spazzola di acciaio; ciò fatto si bagnerà abbondantemente la parete in modo
che riesca satura di acqua.
L’intonaco sarà frequentemente bagnato con acqua mediante pompe
innaffiatrici se è applicato su pareti verticali; si coprirà con uno strato di
sabbia umida per una settimana circa, se l’intonaco è eseguito su superficie
orizzontale.
Gli intonaci delle opere d’arte e dei manufatti che siano a contatto
dell’acqua saranno eseguiti utilizzando cemento pozzolanico.
17
ARTICOLO 24
Opere di cemento armato
Nella esecuzione delle opere in cemento armato l’appaltatore dovrà
attenersi strettamente a tutte le norme contenute nella legge 5 novembre 1971,
n.1086 e relative Norme tecniche per l’esecuzione delle opere in
conglomerato cementizio semplice od armato.
ARTICOLO 25
Scavi per la rimozione degli interrimenti
Gli interventi previsti nell’appalto consistono essenzialmente nei lavori di
pulizia della vegetazione arbustiva e ripariale per ripristinare la funzionalità
dell’impianto idrometrografico limitatamente alla sezione
d’alveo
strettamente necessaria.
Gli scavi di allargamento ed approfondimento per lo spurgo e la rimozione
degli interramenti di canali esistenti e dei corsi d’acqua naturali dovranno
essere eseguiti a qualsiasi profondità, in terreno di qualsiasi natura e
consistenza, compreso il fango., la melma e simili, eseguiti a mano o con
mezzo meccanico. Tale scavo prevede la divisione delle acque ristagnanti , il
taglio e l’eliminazione di qualsiasi tipo di vegetazione esistente sul terreno e
nell’interno dei canali e corsi d’acqua..
Il materiale arbustivo rimossso dovrà essere trasportato a rifiuto in discariche
autorizzate; il materiale litoide o misto di fiume rimosso, dovrà essere
depositato a colmata o in rilevato in area demaniale antistante lo scavo e non
potrà in alcun caso portato in altro sito. Sarà a carico dell’appaltatore l’
eventuale indennità per danni arrecati alle colture per l’accesso al cantiere e
per l’occupazione temporanea dei terreni.
Trattandosi di interventi da eseguirsi in corsi d’acqua iscritti negli elenchi di
acque pubbliche sarà compito della ditta appaltante acquisire per conto
dell’Amministrazione, nel caso necessiti, l’“Autorizzazione urbanistica “ ai
sensi della legge 431/1985.
ARTICOLO 26
Demolizioni
Le demolizioni di murature, calcestruzzi, ecc. sia parziali che complete,
devono essere eseguite con ordine e con le necessarie precauzioni in modo da
non danneggiare le residue murature e da prevenire qualsiasi infortunio agli
addetti ai lavori.
Rimane pertanto vietato gettare dall’alto i materiali in genere, che invece
devono essere trasportati o guidati in basso, e sollevare polvere, per cui tanto
le murature quanto i materiali di risulta dovranno essere bagnati.
Nelle demolizioni o rimozioni l’appaltatore deve inoltre provvedere alle
eventuali necessarie puntellature per sostenere le parti che devono restare e
18
disporre in modo da non deteriore i materiali risultanti, i quali devono ancora
potersi impiegare utilmente.
Tutti i materiali riutilizzabili devono essere opportunamente scalcinati, puliti,
custoditi, trasportati ed ordinati nei luoghi di deposito che verranno indicati
dalla Direzione dei Lavori, usando le cautele per non danneggiarli sia nello
scalcinamento, sia nel trasporto, sia nel loro assestamento per evitare la
dispersione.
Detti materiali restano tutti di proprietà della stazione appaltante.
L’Impresa rimane sempre responsabile del materiale di pavimentazione
stradale fino alla sua ricollocazione in opera.
I materiali di scarto provenienti dalle demolizioni e rimozioni devono sempre
dall’appaltatore, essere trasportati fuori del cantiere nei punti indicati dalla
Direzione dei Lavori od in rifiuto alle pubbliche discariche; per detta
prestazione
ARTICOLO 27
Sostituzione mensile di zone diagrammali
agli apparecchi idrometrografici
L’attività prevede, la sostituzione mensile delle zone diagrammali, agli
apparecchi idrometrografici ubicati presso le seguenti 17 stazioni
idrometriche: Ofanto a Monteverde (scalo), Ofanto a Monteverde (teleferica),
Ofanto a San Samuele di Cafiero, Torr. Cervaro, Carapelle a p.te vecchio
Ordona-Castelluccio dei Sauri, Canale S. Maria a p.te Lucera-Torremaggiore,
Triolo a p.te Lucera-Torremaggiore, Casanova a p.te Lucera-Motta, Salsola a
Casanova, Salsola a p.te Foggia-S.Severo, Vulgano a p.te Troia-Lucera, Torr.
Celone a S. Vincenzo, Celone a p.te Foggia - S. Severo, Atella a p.te sotto
Atella, Arcidiaconata a p.te Rapolla-Lavello, Torr. Venosa, Torr. Lapilloso.
L’attività comprende la fornitura di zone diagrammali, l’onere per
l’eventuale sostituzione degli orologi agli idrometrografi e la sostituzione
della mina della parte scrivente dell’apparecchio, la pulizia
dell’idrometrografo e la sua eventuale sostituzione e quant’altro necessario al
suo perfetto funzionamento. Dovrà essere assicurata inoltre la taratura
dell’idrometrografo, consistente nel raffronto del livello idrico letto sull’asta
idrometrica, con il livello idrico indicato sulla zona diagrammale: nel caso i
valori siano differenti, l’idrometrografo dovrà essere corretto della differenza
∆. Le zone diagrammali ritirate dagli apparecchi idrometrografici dovranno
essere consegnati mensilmente all’Ufficio entro dieci giorni dalla loro
sostituzione.
INDICAZIONI SULLE MISURE PER LA SICUREZZA FISICA DEI
LAVORATORI
PREMESSA
Le attività di manutenzione, previsti nel presente appalto prevedono, nel
tempo contrattuale, delle attività lavorative con cantieri temporanei con durata
di pochi giorni e con impiego di poche unità lavorative (Max 5
uomini/giorno) così come indicato all’art.1 del capitolato.
L’appaltatore deve adottare tutte le misure, volta per volta, comunque
necessarie ad assicurare la salute e la sicurezza dei lavoratori.
19
In particolare le attività di manutenzione che comprendono la pulizia
dell’alveo in corrispondenza degli impianti idrometrografici dovranno essere
eseguiti in periodi estivi e in ogni caso quando gli alvei sono asciutti o
interessati da deflussi minimi.
LEGISLAZIONE DI RIFERIMENTO
D.P.R. n° 547 del 27/04/55
"Norme per la prevenzione degli infortuni sul lavoro”
D.P.R. n°303 del 19/03/56”
"Norme generali per l'igiene sul lavoro
D. M. 12/09/59
“Attribuzione dei compiti e determinazione delle modalità e delle
documentazioni relative all'esercizio delle verifiche e dei controlli previsti
dalle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro."
D.P.R. 524 del 8/06/82
“Attuazione della direttiva CEE n.77/576 per il ravvicinamento delle
disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri in
materia di segnaletica di sicurezza sul posto di lavoro e della direttiva CEE
n.79/640 che modifica gli allegati della direttiva suddetta.”
D.Lgs. n° 626 dei 19/09/94
"Attuazione delle direttive 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE,
89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE e 90/679/CEE
riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul
luogo del lavoro.”
D.Lgs. n° 494 del 14/08/96
“Attuazione della direttiva 92/57/CEE concernente le prescrizioni minime di
sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili.”
D.Lgs. n° 528 del 19/11/99
“Modifiche ed integrazioni al decreto legislativo 14 agosto 1996, n.494,
recante attuazione della direttiva 92/57/CEE in materia di prescrizioni
minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili.”
D.P.R. n°222 del 3/07/2003
“Regolamento sui contenuti minimi dei piani di sicurezza temporanei o
mobili, in attuazione dell’art.31, comma1, della legge 11 febbraio 1994, n.
109.”
FORMAZIONE DEL PERSONALE
Il personale coinvolto nell’esecuzione dei lavori deve essere informato dei
doveri che, in base all'art.6 del D.P.R. 547 del 27/4/55, a lui compete e cioè:
- il dovere di non rimuovere o modificare i dispositivi e gli altri mezzi di
sicurezza e di protezione senza averne l'autorizzazione;
- il dovere di non compiere di propria iniziativa operazioni o manovre che
possano compromettere la propria o altrui sicurezza;
20
- il dovere di osservare e rispettare le misure di sicurezza predisposte;
- il dovere di usare i mezzi di protezione personali e i dispositivi di sicurezza
predisposti dall'impresa;
- il dovere di segnalare l'eventuale inefficienza dei dispositivi e dei mezzi di
sicurezza e di protezione o le eventuali condizioni di pericolo delle quali
dovessero venire a conoscenza,
- il dovere, in caso di urgenza e nell'ambito delle proprie competenze, dí
ridurre le deficienze delle misure di sicurezza o di eliminare le condizioni di
pericolo.
Tutti i dipendenti dovranno ricevere dall'Impresa un regolamento che
comprende le istruzioni sulla sicurezza del lavoro e sono pertanto tenuti al
rispetto di quanto in esso contenuto.
Il responsabile di cantiere ha la responsabilità di attuare, far attuare e
controllare le misure dì prevenzione indicate e comunque porre in essere
quanto necessario a prevenire infortuni in relazione alla fasi lavorative. Per far
ciò si avvarrà di ordini verbali e, se necessario, scritti, da impartire alle
maestranze, siano essi dipendenti dell'impresa, di imprese raggruppate e di
Ditte esterne che si rendessero necessarie per piccole opere accessorie o per
lavori in sub-appalto.
ATTREZZATURE DI SICUREZZA E MEZZI PERSONALI DI
PROTEZIONE:
Il personale che opererà sul posto sarà dotato di una dotazione fissa e
personale di sicurezza, costituita da:
elmetto di protezione con sottogola omologato;
cintura di sicurezza omologata;
stivali in gomma
scarpe di sicurezza con suola imperforabile;
guanti;
giubbotti fosforescenti;
occhiali antipolvere antischegge;
protettori auricolari;
Inoltre saranno presenti in cantiere attrezzature particolari da usare qualora se
ne presentasse la necessità ed in base al tipo di lavorazioni pericolose da
svolgere quali:
imbragatura dì sicurezza con bretelle omologata e relativa fune di
ancoraggio;
scala omologata dalla USL;
guanti dielettrici;
mascherina antipolvere;
cassetta di pronto soccorso con la composizione prescritta dalla USL;
Kit antivipera;
MODALITA' Dl ESECUZIONE DEI LAVORI
Per i lavori di sostituzione mensile di zone diagrammali agli
apparecchi idrometrografici è previsto l'impiego di una squadra di due
persone di cui una deve essere adibita anche alla guida di un
autoveicolo fornito di luci di segnalazione
In cantiere verrà utilizzata attrezzatura leggera con alimentazione a
batteria.
Non sono previsti lavori con particolari caratteristiche di pericolosità
21
In considerazione della piccola entità dei lavori da eseguire in sito non
è ovviamente prevista l’installazione di cantieri fissi e quindi di
attrezzature fisse e mobili quali servizi igienici, mense od attrezzature
di pronto soccorso fisse.
Non sono di conseguenza previste eventuali disinfestazioni periodiche.
COSTO ORDINARI DELLA SICUREZZA ANNUA.
Descrizione
n. Prezzo Unit.
Elmetto di protezione
5 €/cad 11,90
Cintura di sicurezza omologata
2 €/cad 30,00
Stivali in gomma
5 €/cad 25,00
Scarpe di sicurezza con suola imperforabile. 5 €/cad 33,60
Guanti di protezione
10 €/cad 12,00
Giubbotti salva vita ad alta visibilità
10 €/cad 10,00
Occhiali antipolvere, antischegge
10 €/cad 15,00
Protezioni auricolari
9 €/cad 4,90
Imbracatura di sicurezza
3 €/cad 35,00
Scala omologata
1 €/cad 150,00
Mascherina antipolvere
20 €/cad 2,00
Cassetta di pronto soccorso
2 €/cad 150,00
Recinzione di delimitazione con rete plast. 52 €/m
0,20
Luce di emergenza per autoveicolo
1 €/cad 100,00
Luce per segnalazione cantiere
4 €/cad 20,00
Spray insetticida (per api) zig zag
7 €/cad 4,00
Costo
€.
59,50
€
60,00
€ 125,00
€. 168,00
€. 120,00
€. 100,00
€. 150,00
€.
44,10
€. 105,00
€. 150,00
€.
40,00
€. 300,00
€.
10,40
€. 100,00
€.
80,00
€.
28,00
TOTALE COSTO MEDIO ANNUO
€. 1.640,00
22
Regione Puglia
- Assessorato alla Trasparenza e Cittadinanza Attiva
Settore AA.GG.
Allegato 2: Offerta Tecnica
Pag. 1