Piano di Recupero di iniziativa privata per

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Piano di Recupero di iniziativa privata per
progettista
committente
progetto
tavola
Crocetti Morena, Di Raimondo Emidio, Di Raimondo Silvina, Dell'Ovo Tiziana,
Saccia Michele
Piano di Recupero per la demolizione e successiva ricostruzione di edificio
residenziale-commerciale sito in via Trieste n.141 di Giulianova, ai sensi della
L.R. 16/2009 (Piano Casa) e Delib. C.C. n.26 del 12/04/2010
data
Giugno 2012
Norme Tecniche di Attuazione del PdR
ELABORATO D
responsabile interno del progetto
Arch. Claudio Di Raimondo
collaboratore interno del progetto
a norma di legge il presente disegno è proprietà dello studio di Ingegneria civile Ing. Di Raimondo che ne vieta la riproduzione o consegna a terzi
COMUNE DI GIULIANOVA
Piano di Recupero di iniziativa privata
AMBITO B2.243 (B2.d) – Area ubicata in via Trieste n.141, Giulianova
Proprietà: Di Raimondo Emidio
Crocetti Morena
Di Raimondo Silvina
Dell’Ovo Tiziana
Saccia Michele
Norme Tecniche d’Attuazione (N.T.A.)
Art. 1 (zonizzazione del P. di R. - finalità)
Il piano di recupero (P. di R.) in oggetto, tramite le seguenti Norme Tecniche d’Attuazione (N.T.A.)
e gli elaborati progettuali di cui al successivo art. 4, ha come obbiettivo il recupero del patrimonio
edilizio esistente ai sensi della L. n° 457 del 5/8/1978, mediante demolizione di edificio esistente e
ricostruzione di nuovo edificio a carattere residenziale-commerciale.
Il patrimonio edilizio di cui al presente P. di R., è situato nell’ambito della zona “B2.243” area
soggetta inoltre a piano particolareggiato C1-G4 delle N.T.A. del P.R.G. vigente e nell’ambito
“B2.d”–Zona di completamento, per il piano in adozione. La zona è dettagliatamente individuata
sull’estratto di mappa catastale, allegato al presente piano (Tavola n.1).
Ogni attività comportante trasformazioni urbanistiche ed edilizie nell’area od immobile ricompresi
nel presente Piano di Recupero, ai sensi e per gli effetti delle norme tecniche di attuazione del
vigente Piano regolatore generale, dell’art.27 e segg. della legge 457/1978 e successive
modificazioni ed integrazioni e dell’art.27 della legge Regionale 18/83 e successive modificazioni
ed integrazioni, è disciplinata dalle presenti norme e dagli elaborati grafici del Piano di Recupero.
L’intervento inoltre, volto al miglioramento della qualità architettonica ed al risparmio energetico,
seguirà i dettami relativi la L.R. 16/2009 “Piano Casa” Regione Abruzzo e successivo recepimento
del Comune di Giulianova con Del. C.C. n.26 del 12/04/2010.
Art. 2 (contenuti del P.di R.)
Il P. di R. individua le metodologie per il recupero, definisce la dotazione degli spazi comuni,
modifica le destinazioni d’uso, prescrive le tipologie costruttive per la riqualificazione urbanistica,
architettonica e strutturale relative alla demolizione e ricostruzione di un edificio commercialeresidenziale sito in via Trieste n.141 di Giulianova.
Art. 3 (delimitazione del perimetro del P.di R.)
Le presenti norme si applicano ad un unico immobile da ricostruirsi in via Trieste n.141 di
Giulianova all’interno di un’area individuata al catasto Terreni del Comune di Giulianova al foglio
16 particella 725, il tutto meglio evidenziato nel progetto allegato di cui al successivo art. 4.
Art. 4 (elenco degli elaborati progettuali)
Il presente Piano di Recupero di iniziativa privata si compone dei seguenti elaborati costitutivi:
-
TAVOLA 01 - Stralci aerofotogrammetrico e cartografici, planimetria generale e sezioni
(stato di fatto)
-
TAVOLA 02 - Piante e prospetti, Calcolo delle superfici utili (stato di fatto)
-
TAVOLA 03 – Analisi del degrado (stato attuale)
-
TAVOLA 04 – Schema delle reti di distribuzione (stato di fatto)
-
TAVOLA 05 – Planimetria generale e profili (stato di progetto)
-
TAVOLA 06 – Schemi tipologici: piante
-
TAVOLA 07 – Schema delle reti di distribuzione (stato di progetto)
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TAVOLA 08 – Verifica delle superfici utili (stato di progetto)
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TAVOLA 09 – Calcolo del volume, parametri urbanistici e dati di progetto
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ELABORATO “A” – Relazione illustrativa
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ELABORATO “B” – Documentazione fotografica
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ELABORATO “C” – Documentazione Catastale con elenco delle proprietà comprese nel PdR
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ELABORATO “D” – Norme Tecniche di Attuazione del Pdr
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ELABORATO “E” – Relazione Geologica
-
ELABORATO “F” – Schema di convenzione
Art. 5 (concessione Edilizia - varianti - agibilità/abitabilità)
L’attuazione del piano è subordinata alla stipula, con l’Amministrazione Comunale, dell’atto di
convenzione di cui allo schema allegato (elaborato “E”). Gli interventi di recupero di cui alle
presenti N.T.A., saranno eseguiti a seguito dell’ottenimento di Permesso di Costruire previa
approvazione del progetto esecutivo da parte della Commissione Edilizia.
Tale progetto, dovrà essere redatto in forma unitaria includendo tutte le opere edilizie,
tecnologiche e di sistemazione esterna.
Al termine dei lavori, prima dell’utilizzo degli immobili, dovrà essere richiesto ed ottenuto il
certificato di agibiltà/abitabilità.
L’arco temporale di validità ed efficacia del presente Piano di Recupero è di 10 anni. Alla sua
scadenza, per gli intervenuti e giustificati motivi, può essere prorogato secondo le prescrizioni
della legislatura urbanistica vigente.
Art. 6 (categorie d’intervento - destinazione d’uso)
L’intervento edilizio oggetto di P.d.R. è ricompreso tra quelli definiti dalla lettera “d” dell’art.31
della L. n° 457/78 come intervento di ristrutturazione edilizia mediante demolizione e
ricostruzione.
Le destinazioni d’uso ammesse nell’ambito dell’immobile realizzato in attuazione del seguente
Piano di recupero, con riferimento all’art. 1.5.1 delle N.T.A. del P.R.G., sono le seguenti:
-
Abitazioni singole, a tutti i piani dell’edificio ad esclusione del piano terra
-
Commercio e paracommercio al dettaglio, studi professionali ed uffici privati, attività
artigianali e di servizio, al solo piano terra
-
Parcheggi sotterranei, al piano interrato
Art. 7 (parametri urbanistici ed edilizi)
Le trasformazioni fisiche e funzionali sono ammesse nel rispetto dei seguenti parametri (in
attuazione della L.R. n.16 del 19/08/09 recepita dal Comune di Giulianova con Delib. C.C. n.26 del
12/04/2010):
-
Area di’intervento: 750mq
-
Superficie utile esistente: 973,12mq
-
Superficie utile condonata: 44,57mq
-
Altezza costruzione esistente: 15,60ml
-
Volume ammissibile massimo: 750 x 5mc/mq = 3750mc
(viene rispettato il limite di densità edilizia in base all’art.1.4.19 delle N.T.A.)
-
Superficie utile edificabile: 973,12 + 35% = 1313,71 + 44,57 = 1358,28mq
(Incremento della superfice utile edificabile in misura del 35% della superficie dell’edificio
in demolizione e quant’altro disposto dalla L.R. n.16/2009 e successive)
La ripartizione delle superfici (max 30% a destinazione commerciale) potrà essere variata
senza che ciò comporti aumenti della superficie totale realizzabile.
-
Altezza massima della costruzione: 15,60ml, misurata dal piano della quota del marciapiede
all’intradosso dell’ultimo solaio di copertura orizzontale.
-
Distanze dai fabbricati e dai confini:

A nord: in allineamento ai fabbricati prospicienti via La spezia

Ad est: a distanza ≥5ml dal confine e ≥10ml dal fabbricato di fronte

Ad ovest: in allineamento ai fabbricati prospicienti via Trieste

A sud: in aderenza al fabbricato posto in confine ed in parte a 1,50ml dal
confine di proprietà (distanza legittima da Codice Civile)
-
Distacco minimo dei locali interrati, da qualsiasi confine 1,50ml.
Alle norme sopra descritte, fa eccezione la rampa di accesso al piano interrato, che può essere
posta sulla linea di confine.
Art. 8 (altezza delle fronti (art.1.3.3 delle N.T.A. del P.R.G. – comma 6)
L’altezza dell’edificio sarà espressa in numero massimo di piani realizzabili e comunque contenuta
entro un massimo di ml. 15,60 (altezza dell’edificio da demolirsi).
L’edificio realizzabile sarà formato da un massimo di cinque piani fuori terra, oltre il piano
interrato ed un piano sottotetto, di pertinenza delle residenze sottostanti, avente le seguenti
caratteristiche:
-
Altezza netta interna ≤ 1ml sulla muratura perimetrale principale lato nord e sud
-
Altezza netta interna ≤ 3ml misurata sotto la linea di colmo
-
Pendenza ≤ al 40% delle falde del tetto; tale pendenza può essere aumentata fino al 45%
nel caso di installazione di fonti di energia rinnovabile.
Art. 9 (copertura)
L’edificio può essere coperto con manti di copertura tradizionali quali: tegole, coppi, rame, guaine
canadesi etc. Possono essere previste terrazze a tasche nei limiti e dettami del P.R.G. del Comune
di Giulianova.
Art. 10 (piani interrati o parzialmente interrati)
Nell’ambito del lotto d’intervento può essere realizzato un locale totalmente interrato anche al di
fuori dell’ingombro dell’edificio fuori terra ad uso prioritario di autorimessa privata e di locali
accessori e di servizio all’edificio fuori terra sino al massimo dell’ingombro del lotto di proprietà.
Le distanze delle pareti del piano interrato o parzialmente interrato dai confini devono essere non
inferiori ad 1,50ml.
Art. 11 (spazi per il parcheggio privato)
All’interno della zona individuata dal presente Piano di Recupero l’immobile urbano dovrà
disporre di una dotazione di spazi di parcheggio privato in misura non inferiore a 30mq ogni
100mq di superficie edificabile, secondo quanto previsto dall’art. 1.6.2 delle N.T.A. del P.R.G.,
nonché dall’art. 41-sexies della Legge n.1150/1942 così come sostituito dal comma 2 dell’art.2
della Legge 122/89.
Gli spazi per il parcheggio privato potranno essere ricavati sia all’interno dell’immobile che
nell’area di sua pertinenza.
Art. 12 (modalità applicative L.R. 16/2009 “Piano Casa” Regione Abruzzo)
Nel rispetto delle indicazioni della L.R. 16/2009 l’intervento proposto, riguardante integrale
demolizione e ricostruzione nel medesimo lotto con aumenti del 35% della superficie utile
esistente, risulta legittimo a condizione che per la nuova realizzazione vengano utilizzate le
tecniche costruttive della bioedilizia che possono essere riassunti nelle seguenti categorie:

Utilizzo di materiali da costruzione riciclabili e biocompatibili certificati

Corretta esposizione dell’edificio in riferimento all’irragiamento solare ed al
ricambio d’aria

Utilizzo di sistemi passivi di riscaldamento e raffrescamento

Utilizzo di sistemi di risparmio idrico ed energetico

Che sia previsto l’utilizzo delle fonti di energia rinnovabili
A tal fine gli interventi proposti dovranno consentire un incremento di classi energetiche
dell’edificio comunque non inferiore alla classe “B”.
Art. 13 (vincoli leggi n° 1497/39, n° 431/85 e n° 1089/39)
L’Immobile non ricade in una zona vincolata dalle leggi n° 1497/39, n° 431/85 e n° 1089/39.
Art. 14 (disposizioni finali)
Per tutto quanto non specificato nelle presenti norme tecniche di attuazione, si applicano le
disposizioni del vigente P.R.G. e del regolamento edilizio comunale, nonché le prescrizioni delle
leggi statali e regionali vigenti in materia.