TINTURE SEMIPERMANENTI PER I CAPELLI DEI

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TINTURE SEMIPERMANENTI PER I CAPELLI DEI
Dermatologia allergologica e ambientale
Dipartimento di Specialità medico - chirurgiche
Università di Perugia
TINTURE SEMIPERMANENTI
PER I CAPELLI DEI SOGGETTI
SENSIBILIZZATI A P-FENILENDIAMINA
Stefano Caraffini, Danilo Assalve, Paolo Lisi
Le tinture per capelli vengono classificate in:
1) permanenti, a base d’intermedi primari (PFD, p-aminofenolo, etc.), copulanti (resorcina, maminofenolo, etc), ossidanti (H2O2, etc)
2) semipermanenti, a base di coloranti dispersi (antrachinonici, azoderivati), HC (nitrofenildiamine,
nitroaniline, nitroaminofenoli), azometalli, acidi azoici.
3) temporanee, a base di derivati azoici, tiazinici, indoamine, indofenoli, del trifenimetano.
INTRODUZIONE
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1883: p-fenilendiamina (PDF) viene usata per la prima volta nella colorazione permanente
dei capelli.
1890 – 1900: prime segnalazioni di dermatiti da contatto da PDF.
Indagine epidemiologica SIDEV/GIRDCA (1984-1993): soggetti testati, 42.839; soggetti
sensibilizzati a PDF 3,7%
PDF è la causa più comune di dermatite allergica da contatto (DAC) professionale nei
parrucchieri (50,1% di 734 soggetti testati).
SCOPO
Verificare se le tinture semipermanenti contenenti coloranti dispersi, HC, acidi e basici possano
essere considerate prodotti alternativi per i soggetti sensibilizzati a PDF
MATERIALI E METODI
Lo studio è stato condotto in due fasi:
 Nella I sono state testitificate 4 miscele di coloranti già in commercio (Natura Nova Srl,
Pistrino – PG)
 Nella II sono state testificate le 4 miscele di coloranti, riformulate sulla base dei risultati
della I fase.
I FASE
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25 soggetti volontari con pregressa DAC da PFD, 21 F e 4 M, età compresa tra 17 e 69 anni
(età media: 37,8 anni); 9 con DAC professionale, 16 con DAC extraprofessionale.
Patch test con le 4 miscele di coloranti (come tali) e con la serie “gruppo para” (tabella 1)
Patch test con i componenti delle miscele di coloranti (1% in vaselina) e la base nei soggetti
con reazioni positive alle stesse.
Test d’uso con una delle miscele di coloranti risultate negative, dopo consenso informato.
II FASE
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25 nuovi soggetti con DAC da PFD, 22 F e 3 M, età compresa tra 15 e 58 anni (età
media: 35,8 anni); 10 con DAC professionale, 15 con DAC extraprofessionale.
500 soggetti consecutivi con dermatite da contatto e PDF –negativi
Patch test con le 4 miscele coloranti riformulate (come tali)(tabella I) in tutti e con la
serie “gruppo para” nei soggetti sensibilizzati a PDF.
Patch test con i componenti delle miscele dei coloranti (1% in vaselina) e la base nei
soggetti con reazioni positive alle stesse.
RISULTATI
I FASE
 Reazioni positive alle miscele coloranti in:
-12/25 soggetti (48,0%)
-5 con DAC professionale (55,6%) e 7 con DAC extraprofessionale (43,7%)
-3 a una sola miscela e 9 a due o più (tabella II).
 Miscela colorante più frequentemente positiva: rosso prugna in 11/12 soggetti (tabella II).
 Componente delle miscele più frequentemente positivo: disperso arancio 3 in 8/9 soggetti
saggiati (tabella III)
 Componenti della miscela negativi in un soggetto rosso prugna – positivo.
 Sulla base dei risultati delle reazioni positive a sostanze di “gruppo para” (tabella IV) i
soggetti studiati sono stati divisi in 4 gruppi a seconda che la sensibilizzazione a PFD
coesistesse o meno con quella a p-aminoazobenzene (PAAB) e/o ad altri composti aromatici
p-aminoderivati (tabella V).
 Reazioni positive a miscele coloranti più frequenti in soggetti del gruppo C (TabellaVI)
 Test d’uso eseguito in 15 pazienti con patch test negativo alle tinture semipermanenti in
studio: negativo.
II FASE
 Reazioni positive alle miscele di coloranti in:
-3/25 soggetti (12,0%)
-2 con DAC professionale (20,0%) e 1 con DAC extraprofessionale (6,6%).
 Miscele di coloranti più frequentemente positive: rosso scuro e rosso prugna in 2/3
soggetti (tabella II)
 Componenti delle miscele negativi nei 3 soggetti sensibilizzati (tabella III)
 Reazioni positive a miscele coloranti più frequenti in soggetti del gruppo C (tabella VI)
 Nessuna reazione irritante o allergica nei 500 soggetti consecutivi di controllo.
CONCLUSIONI
I FASE
Reazioni ritardate positive al patch test con le miscele coloranti semipermanenti studiate sono state
osservate ne 48% dei soggetti a rischio indagati (sensibilizzati a PFD) e soprattutto in quelli con
polisensibilizzazione crociata a sostanze di “gruppo para” (PAAB, p-aminodifenilamina, ptoluilendiamina, ….). Il componente più spesso in causa era il disperso arancio 3.
II FASE
L’eliminazione del disperso arancio 3 e l’utilizzazione di concentrazione più basse rispetto degli
altri componenti ha consentito di ridurre al 12% le reazioni positive alle miscele coloranti
riformulate.Queste non sono state osservate in 500 soggetti consecutivi di controllo.
La negatività dei patch test con i singoli componenti nei 3 soggetti positivi alle miscele è da
attribuire verosimilmente a “compound reaction”.
Le tinture semipermanenti a base di coloranti dispersi, HC, acidi e basici
rappresentano una valida alternativa per soggetti sensibilizzati a PFD. Si ritiene
comunque che sia opportuno escludere, mediante patch test, la coesistenza di
sensibilizzazione crociata ad altre sostanze di “gruppo para”, perché questa sembra
condizionare anche la tollerabilità ai coloranti semipermanenti..