GITA DI FINE CORSI DEL 19 MAGGIO (domenica)
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GITA DI FINE CORSI DEL 19 MAGGIO (domenica)
Attività extradidattiche GITA DI FINE CORSI DEL 19 MAGGIO (domenica) Visita al Castello di Racconigi ed al borgo medievale di Saluzzo Il Castello di Racconigi (1) Il Borgo di Saluzzo (2) Ristorante 4 stagioni (3) Anche quest’anno l’U.T.E., al termine dei corsi, organizza una gita cultural-gastronomica. La località prescelta è Saluzzo, in provincia di Cuneo, con la visita al Castello di Racconigi ed il pranzo in un ristorante tipico della zona. Con le note 1, 2 e 3, riportate in calce al presente avviso, s’illustrano le località che ospiteranno i gitanti. Il programma della gita è il seguente: ► Partenze in pulmann ore 7,3o da Garbagnate – via Gran Sasso (prospiciente la Chiesa Parrocchiale) ore 7,45 da Bollate – p.za Carlo Marx (Stazione F.N.M.) ore 8,oo da Novate – via Brodolini (prospiciente il Supermercato Coop) ► All’arrivo al Castello di Racconigi visita guidata. ► Al termine della visita, spostamento in pulmann a Saluzzo. ► Pranzo presso il Ristorante Quattro Stagioni con menù tipico piemontese. ► Al termine del pranzo, tempo a disposizione per una passeggiata libera nel bellissimo centro storico. ► Infine, rientro in pulmann nei luoghi di partenza. »»» MENÚ ««« ° Carpaccio di carne all’albese ° Gnocchi tipici della Val Varaita ° Tortino alle nocciole con zabaglione al moscato ° ¼ di vino ° ½ di acqua minerale ° Caffè La quota di partecipazione alla gita è di Euro 57,oo. Coloro che intendono aderire alla gita dovranno prenotarsi presso le rispettive segreterie versando, contestualmente alla prenotazione, la quota di partecipazione, entro e non oltre il 30 aprile p.v. 20 febbraio 2013 Università della Terza Età Il presidente Renzo Orengo Nota n. 1 - Il castello di Racconigi Il Castello di Racconigi, a pochi chilometri da Torino, dopo essere stato per secoli la dimora di principi e regnanti, è oggi un Museo-Residenza riconosciuto “Patrimonio dell’Umanità” dall’UNESCO. Con le sue splendide sale, con gli arredi d’epoca ed il suggestivo parco all’inglese – dall’atmosfera romantica -, è la meta ideale per un interessante viaggio fra arte e storia. Nato come fortezza, agli inizi del XXIII secolo, per volere dei marchesi di Saluzzo – antica famiglia nobile cuneese -, nel Cinquecento il Castello entra a far parte dei possedimenti sabaudi e, nel 1620, divenne proprietà di Tommaso Francesco di Savoia, figlio del Duca Carlo Emanuele I. L’architetto Guarino Guarini (1624/1683) fu incaricato dell’ampliamento e della ristrutturazione dell’edificio per trasformarlo in un’elegante dimora. A quel periodo risalgono la realizzazione della splendida facciata nord e l’innalzamento del corpo centrale col tetto “a pagoda”. Mentre, nel settecento, Ludovico Luigi di Carmignano fece arricchire gli interni con decori neoclassici e stucchi. Particolarmente interessanti sono, il Gabinetto etrusco, salottino privato del re, e la Sala del Ricevimento, col lampadario in cristallo di Boemia, i mobili dorati e le tappezzerie di damasco giallo. Pregevoli anche le Sale d’Ercole e della Musica, col magnifico pianoforte Bechstein, la Sala del Mappamondo, la Galleria dei Ritratti, raccolta iconografica dei personaggi di casa Savoia, e le sale cinesi della metà del Settecento, con le tappezzerie in carta di riso e le porcellane antiche. Nella Camera della regina Maria Adelaide, accanto al letto di ferro battuto di F. Cambiaggio, è, inoltre, possibile ammirare la splendida culla ottocentesca utilizzata per Umberto I. Le camere situate al secondo piano, riservate ai momenti privati dei reali, sono meno sfarzose e più intime, mentre i sotterranei sono occupati dalle Cucine, impressionanti per la vastità degli ambienti. Il Castello è circondato da uno splendido parco storico progettato dall’architetto della Reggia di Versailles, André Le Notre, nel XVII secolo. Il suo aspetto attuale con il lago, la Margaria (cascina neogotica), i sentieri che si inoltrano fra prati e boschetti di aceri, carpini e ciliegi, i ponticelli, le grotte e le serre, è lo stesso datogli nell’Ottocento dal giardiniere tedesco Xavier Kurten. Nota n. 2 – Il Borgo Medievale di Saluzzo Situata a valle del Monviso, Saluzzo rappresenta uno splendido esempio di architettura medievale piemontese, conservando, stretta nel circuito delle antiche mura, le caratteristiche urbanistiche di diverse epoche. Capitale per ben quattro secoli di un marchesato indipendente, le numerose testimonianze del suo nobile e ricco passato ne confermano il ruolo di città d’arte. Nota n. 3 – Il Ristorante “Le Quattro Stagioni” Nel cuore del centro storico di Saluzzo, “Le Quattro Stagioni” ha rinnovato, nella tradizione, i locali del ristorante. L’antico palazzo seicentesco ospita ai piani superiori il Civico Istituto Musicale, fucina di giovani musicisti ed artisti, e s’affaccia sulla via dei Porti Scur. Qui le luminose sale con i soffitti a volta, messe in risalto dall’immensa vetrata d’ingresso, accolgono i coperti in un’atmosfera di sobria e confortevole eleganza.