10 curiosità dal mondo… del wedding - SI Sposaitalia
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10 CURIOSITÀ DAL MONDO… DEL WEDDING Emirati Arabi: unico matrimonio, doppio ricevimento Per gli Arabi locali la cerimonia deve essere grande, fastosa e… doppia. Generalmente, infatti, si organizzano due ricevimenti, uno per lo sposo e uno per la sposa, con almeno 500 invitati, rispettivamente (le due cerimonie sono separate). Il costo degli abiti da sposa varia da 1500 a 5000 Euro, ma alcune future spose arrivano a spendere fino a 50.000 Euro per l’abito da cerimonia. Sud Africa: non ditelo agli invitati In Sud Africa va di gran moda non svelare, fino alla fine della cerimonia, il luogo del ricevimento. Si tratta di una sorpresa che gli sposi riservano ai loro invitati. Per metterli a loro agio, spesso gli sposi li intrattengono offrendo loro la possibilità di giocare a… bocce, un passatempo molto in voga in Sud Africa. Cina: matrimonio a tutto “fusion” In Cina la tendenza più interessante è il Fusion Wedding, che coniuga, per esempio, l’abito occidentale alle usanze cinesi. La sposa cinese veste fino a tre abiti: quello per la cerimonia, per il ricevimento e per il party serale. Un matrimonio ha un costo di circa 12.000 dollari, dispendioso, se si pensa che lo stipendio annuale medio di un impiegato è di 9.000 dollari. A sostenere le spese della coppia la hongbao, una busta rossa piena di denaro offerta in dono agli sposi dagli invitati. India: in festa con un quinto del patrimonio familiare In India si spende di media un quinto dei risparmi accumulati in una vita per una cerimonia nuziale. Secondo dati recenti, la popolazione dell’India conta 1,25 miliardi di persone, ovvero circa 250 milioni di famiglie (considerando la media di 5 componenti per ogni famiglia). Se si ipotizza un matrimonio in una famiglia ogni vent’anni, si arrivano a totalizzare circa 10 milioni di matrimoni celebrati ogni anno. Giappone: niente “corna” per la sposa Si chiama «tsunokakushi» ed è il copricapo tradizionale della sposa giapponese. Di seta bianca, questo accessorio viene indossato come buon auspicio, per “nascondere le corna”, come suggerisce la traduzione letterale del suo nome. Le “corna”, in Giappone, simboleggiano la rabbia e la malevolenza: atteggiamenti che la sposa bandirà, d’ora in poi, per essere sempre accomodante e serena nella sua nuova vita matrimoniale. Sospesi tra tradizioni locali e gusti occidentali, gli sposi giapponesi possono scegliere anche la magia di location ispirate alle chiese e cappelle di stile europeo, sempre più diffuse come sfondo per la cerimonia anche se la coppia non è di religione cristiana. Stati Uniti: Nevada, my love Cerimonie nuziali USA divise tra eccessi di originalità, voglia di romanticismo e sano patriottismo. A suggerire queste tendenze, gli ultimi rilevamenti disponibili, che mostrano una prevalenza molto superiore alla media federale (circa 9 matrimoni su 1000 abitanti) per le cerimonie che nel 2014 si sono svolte in Nevada, nelle Isole Hawaii e a Washington DC (rispettivamente con 32, 18 e 12 matrimoni su 1000 unità di popolazione). Terza in classifica, la capitale, forse non romanticissima, appare un “must” per ogni americano devoto al proprio Paese, mentre l’arcipelago sul Pacifico, al secondo posto, sembra una scelta comune per molti statunitensi, attratti dal suo fascino esotico. Il primato del Nevada pare invece, più prosaicamente, dovuto alla presenza nel suo territorio della “peccaminosa” Las Vegas. Turchia: quando la Signora è in Rosso (porpora) L’industria bridal in Turchia vale 650 millioni di dollari e dà lavoro a 80,000 persone. Divisa tra antiche tradizioni e nuove tendenze di stile europeo, la penisola vede ancora forti usanze locali in tema di abito da sposa. Tra queste, il rito che vede il fratello o lo zio della sposa legare in vita alla donna una cintura rossa, simbolo di ricchezza, prosperità e fertilità. Ma se la cintura non bastasse, le tradizioni locali prevedono che l’intero vestito sia in rosso porpora: un gusto che viene dal passato, ancora molto fortemente radicato nella popolazione, in cui lentamente si stanno facendo strada stili più occidentali e la scelta diffusa dell’abito bianco. Russia: indovina chi viene al party Sting, Jennifer Lopez, Enrique Iglesias: tanta mondanità ha fatto da sfondo al matrimonio del russo Said Gutseriev, figlio di un magnate dell’energia e dei media, che, con la sua megacerimonia di nozze da quasi un miliardo di dollari, ha offerto una eccezione in singolare controtendenza all’attuale ridimensionamento del mercato bridal in Russia. Il lusso sembra non badare a spese, almeno a casa Gutseriev dove, accanto alle star internazionali invitate per intrattenere gli ospiti, la sposa ha stupito i presenti con un abito da 23.000 Euro, dal peso di circa 12 chili in totale, realizzato in Francia. Al di là delle danarose eccezioni, anche se la propensione generale alle spese tende a scendere in Russia, il numero dei matrimoni resta comunque interessante: 1.200.000 all’anno. Indonesia: sposa più bella con abito bianco ed henné Un arcipelago dal punto di vista geografico, formato da oltre 17.500 isole, ma anche dal punto di vista delle consuetudini nella cerimonia matrimoniale. Infatti, nella tradizione, che cambia da zona a zona, l’abito della sposa può essere ricamato finemente e dai colori sgargianti, e la stessa sposa può “decorarsi” con simboli e soggetti ispirati alla natura disegnati con la polvere di henné. Anche se gli usi del passato continuano ad essere seguiti, le ultime rilevazioni suggeriscono che il classico abito bianco è oggi preferito dalle spose, davanti a colori come rosso, nero, rosa e oro, appartenenti alla tradizione locale. Il blu è il colore della madre della sposa e le tinte pastello vestono le damigelle. Italia: matrimoni misti sotto i riflettori A fronte di un calo generalizzato dei matrimoni tra italiani (quasi 190.000), interessante il fenomeno dei matrimoni misti, il cui numero è più stabile negli anni e offre uno specchio delle variazioni interne alla popolazione in Italia. Gli ultimi dati ISTAT, relativi al 2014, rilevano 24.230 nozze con almeno uno sposo straniero, il 12,8% del totale. Nelle coppie miste (72,2% di quelle in cui almeno un componente è straniero), più frequente è il caso in cui lo sposo è italiano e la sposa è straniera (il 7,2% del totale dei matrimoni, 13.661 nozze celebrate nel 2014). Nel 19,6% dei casi la moglie straniera di un italiano è rumena, nel 10,7% è ucraina e nel 6,6% russa. Le donne italiane che hanno sposato un cittadino straniero, invece, hanno scelto più spesso uomini provenienti dal Marocco (13,5%), dall’Albania (8,2%) e dalla Tunisia (6,3%). Milano, 20 maggio 2016 Ufficio Stampa Fiera Milano Rosy Mazzanti – Elena Brambilla [email protected] - +39 02 49977939